2025_4-TRATTORI

N.4 - 2025 ANNO 30°

APRILE

VADO E TORNO EDIZIONI - www.vadoetorno.com - ISSN 1720-3503 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/ MI - EURO 3,50

L’ultimo samurai

ni

FOCUS: DATA ACT. INIZIA UNA NUOVA ERA PER L’UTILIZZO DEI DATI

CONFRONTO: LA SFIDA IN EUROPA È TRA I 220 E I 240 CAVALLI

SOMMARIO

T5 DUAL COMMAND

PIÙ DI UN UTILITY

46

L’ultimo moderno tuttofare per le aziende agricole miste e zootecniche di oggi

New Holland sceglie lubrificanti btsadv.com

22

Tecno

Software CultiWise sviluppato da Skymaps.

Coi droni non servono più i satelliti 8

Linea verde

Confermato il Piano Transizione 5.0.

Credito d’imposta dal 35 al 45 per cento 9

Aspettando Agritechnica: aziende italiane

in prima fila a Hannover 10

FederUnacoma presenta Agrilevante 2025.

Quest’anno c’è anche il settore green 12

Bacino del Mediterraneo, cresce la

domanda di macchine agricole 14

Anche Agco punta sull’idrogeno. Nel

2026 il primo MF 6S a zero emissioni 16

n° 4 - 2025 - anno 30° - www.trattoriweb.com

Inchieste

Data Act, le nuove regole su proprietà e

condivisione dei dati 18

Anteprime

Case IH Puma 240 PowerDrive: l’era del

powershift non è finita 22

Le ammiraglie Kubota alla quarta

generazione. La nuova serie M7004 24

Confronto

8 supermedi alla conquista delle aziende.

Chi lotta a quota 240 cavalli 28

42

50

Innovazione

Dal Vario in poi: le utime tappe

nell’evoluzione del trattore 38

Macchine da raccolta

New Holland TC5.90 Hillside, la più

amata dagli italiani 42

Mietitrebbie da raccolta parcellare

Wintersteiger, piccoli gioielli tecnologici 46

Motori

La serie DX di HD Hyundai Infracore

Diesel of the Year 2025 50

Veteran

C’è chi si mette di traverso: i Case

crossmotor prodotti dal 1916 al 1936 74

Fino a 82 l/min di

capacità idraulica e

perfetta integrazione

con i caricatori

New Holland

Completa visibilità frontale

e laterale, altezza

totale di soli 2,65m, la

più ridotta del settore

www.newholland.com

5 tonnellate di

capacità massima di

sollevamento posteriore

per una versatilità al top

con attrezzi trainati

e portati

7 tonnellate di peso

a pieno carico, oltre

480mm di luce libera

da terra, pneumatici di

maggiori dimensioni

Nuovo design

New Holland

Rubriche

Shop 4. Agri 4.0 6.

Oltre il trattore 52.

A tutto campo 56.

Listini 58.

ABBONATI

SUBITO

3

AGRI SHOP

GEFRAN

Fatti per durare

Ia nuova serie GR3P di

sensori rotativi di posizione

con albero prodotta

da Gefran coniuga

durabilità e precisione

dell’elemento sensibile

con un elevato grado di

protezione ambientale

(IP69K), resistenza a

shock (50 g) e vibrazioni

(20 g), requisiti imprescindibili

per operare in

in condizioni ambientali

gravose. Tra le possibili

applicazioni della serie in

ambito agricolo ci sono

il rilevamento dell’angolo

d’inclinazione del

braccio di estensione dei

sollevatori telescopici,

il controllo dello sterzo

e del pedale dell’acceleratore

dei trattori e il

controllo del sistema di

raccolta delle mietitrebbie.

Si tratta di prodotti

con uscita analogica per

un range di misura fino a

360° e dotati di connettore

AMP Superseal a 3

PIN omologati E1 per la

circolazione su strada.

La serie si articola in 10

modelli, rispettivamente

4 nella taglia da 32

mm e 6 nella versione

da 50 mm, che si differenziano

per la distanza

e configurazione dei due

fori di fissaggio e per la

lunghezza dell’albero in

acciaio Inox.

Sopra, la

serie di

sensori

rotativi con

albero GR3P

di Gefran,

disponibili in

10 modelli.

A destra, il

nuovo BC di

Oleo-Mac,

più leggero

ma più

resistente.

EMAK

Meno peso più resa

Emak introduce a listino la nuova serie di decespugliatori

professionali BC di Oleo-Mac e

DS di Efco, progettati per impieghi professionali

gravosi. La serie si distingue per l’adozione di

molte soluzioni tecniche che riducono il peso

della macchina, come il carter motore con componenti

in magnesio, materiali

plastici ad alta resistenza e

bassa densità e l’asta di trasmissione

cava. Tutti i modelli

montano il nuovo motore

Emak 2 tempi Euro 5 da 51,7

cc per 3,3 cavalli con avviamento

EasyStart che riduce il

kick back e sistema AlwaysOn

per evitare ingolfamenti. Un

doppio sistema di filtraggio, in

carta e in spugna, migliora la

capacità filtrante e l’autonomia

di lavoro. Tutti i modelli

montano il disco professionale

a 3 denti specifico per la pulitura

del sottobosco e sono dotati di specifici

sistemi antivibranti che riducono al minimo le

vibrazioni avvertite dall’operatore.

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La nuova serie Fendt 600 Vario offre una soluzione superiore a tutto tondo nel

segmento di potenza medio, da 164 CV a un massimo di 224 CV. Il compatto quattro

cilindri adotta le tecnologie dei trattori di alta potenza, come il concetto di bassa

velocità e il VarioDrive, combinando potenza e carico utile elevati con un basso

rapporto peso/potenza, un'eccezionale manovrabilità e le funzioni tecnologiche

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sempre disponibili, su tutti i modelli

• Nuova trasmissione VarioDrive con

velocità massima di 50 km/h

• Maneggevolezza assoluta, diametro

massimo di svolta fino a soli 10,2 m

• Elevata dinamicità grazie al rapporto

peso potenza migliore della categoria,

soli 34,4 kg/CV

• Carico utile elevato fino a 5,8 t

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AGRI 4.0

XFARM E BÜHLER

Eco partnership

La collaborazione intende favorire la raccolta di dati

primari lungo la filiera agroalimentare

Prosegue l’espansione

digitale

di xFarm

Technologies, azienda

specializzata nella

digitalizzazione dei

comparti agricolo e

agroalimentare. La

tech company ha infatti

annunciato l’avvio di

una collaborazione con

Bühler, multinazionale

svizzera leader

nello sviluppo e nella

produzione di impianti

e attrezzature, attiva in

più di 140 paesi.

L’obiettivo è fornire

alle aziende agroalimentari

degli strumenti

di misurazione

ambientale all’avanguardia

per tutta la

filiera, utilizzando la

raccolta di dati primari

per monitorare tutti gli

impatti.

Le due aziende svizzere

hanno deciso di unire

le forze per fornire

alle aziende alimentari

degli strumenti digitali

per monitorare l’impatto

ambientale dei loro

prodotti, raccogliendo

dati lungo l’intera

filiera, dal campo allo

scaffale, passando per

la lavorazione.

In un’industria, quella

agroalimentare, dove

il 70-90% dell’impatto

ambientale del

prodotto finale legato

alla CO2e si verifica a

livello del campo. Gli

strumenti di xFarm

forniranno dunque

dati primari non solo

sulla lavorazione degli

alimenti, ma anche

sulla coltivazione delle

materie prime.

Ciò consentirà di identificare

le principali

fonti di emissioni e di

mettere in atto delle

azioni volte a ridurle,

in linea con gli

obiettivi 50-50-50 di

Bühler, che puntano

a ridurre i rifiuti e il

consumo di energia

e acqua del

50% rispettivamente.

Un

approccio

alla sostenibilità

basato

sui dati Grazie

a questa

partnership,

xFarm

Technologies

e Bühler

lavoreranno

insieme

per fornire

alle aziende

agroalimentari

dati

primari utili a quantificare

l’uso dell’acqua

e le emissioni, sia in

campo che durante le

operazioni di trasformazione

alimentare.

Infatti, xFarm Technologies

è specializzata

nella fornitura di

informazioni a livello

di azienda agricola

e la sua piattaforma

proprietaria, xFarm,

consente alle aziende

agricole di monitorare

tutte le loro attività

registrando automaticamente

i processi

agricoli e calcolandone

l’impatto.

D’altra parte, gli

Environmental Quantification

Services di

Bühler permettono ai

loro clienti di misurare

il proprio impatto

ambientale durante

la fase di lavorazione

degli alimenti.

Affrontando la sostenibilità

a partire da

una prospettiva basata

sui dati, le aziende

alimentari migliorano

la trasparenza e la

tracciabilità dei dati,

aggiungendo così valore

al prodotto finale.

LA VARIAZIONE

CONTINUA

DIVENTA

ELETTRICA

TRELLEBORG

Il tutor digitale

Dal portale anche sessioni di training per

l’utilizzo ottimale dei prodotti

Si amplia l’offerta 4.0

di Trelleborg, tra i più

grandi produttori al mondo

di pneumatici Off-Highway.

Da oggi, infatti, è attivo il

Premium Care Portal, uno

spazio digitale dedicato, progettato

esclusivamente per i

professionisti dell’agricoltura

che si affidano ai prodotti di

Trelleborg Tires.

A partire dal suo lancio nel

novembre 2023, il programma

Premium Care

ha guadagnato la fiducia

di oltre 6.000 agricoltori e

6

contoterzisti in tutta Europa,

supportandoli nell’ottimizzazione

delle proprie

operazioni agricole.

Il nuovo Portale offre ai

membri registrati un’ampia

gamma di funzionalità

progettate per migliorare

la loro esperienza e supportare

le loro operazioni. Tra

queste troviamo contenuti e

offerte esclusivi con l’accesso

a promozioni di prodotto,

aggiornamenti tecnici e

offerte su misura progettate

per soddisfare le esigenze

professionali.

Oltre gestire le informazioni

relative agli pneumatici

Trelleborg in un’unica

comoda area digitale in

cui è possibile accedere al

proprio profilo personale

dal portale è anche possibile

occuparsi dell’estensione

della garanzia degli pneumatici

Trelleborg con una

facile procedura, effettuando

pochi clic sul portale

garantendo agli utenti

ulteriore tranquillità e

protezione a lungo termine.

Presente anche una sezione

con training professionali in

cui è possibile ottenere da

esperti formazione e consigli

pratici per ottimizzare le

prestazioni degli pneumatici

e migliorare l’efficienza

complessiva.

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Tanti vantaggi e nessun aspetto negativo: gli operatori dei trattori Serie 8* possono avere

il meglio del meglio. Grazie alla sostituzione dei moduli idrostatici con componenti elettrici,

la trasmissione eAutoPowr combina l’ineguagliabile forza di trazione della trasmissione e23

con il comfort e la fluidità della trasmissione a variazione continua AutoPowr. Il passaggio

dalla gestione idrostatica ad elettrica della trasmissione semplifica il design, aumenta

l’efficienza, riduce i componenti soggetti ad usura e prolunga la durata.

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*Disponibile per i modelli 370 e 410 dei trattori 8R, 8RT e 8RX

TECNO

LINEA VERDE

CultiWise è un

software agricolo

avanzato della

startup ceca

Skymaps che

consente di

generare mappe di

prescrizione ad alta

precisione in poche

ore utilizzando un

apposito drone.

Satelliti addio

Con il software e il drone CultiWise gli agricoltori possono generare

mappe di prescrizione anche quando le immagini satellitari

convenzionali non sono disponibili a causa della copertura nuvolosa

Nel panorama dell’agricoltura

di precisione,

l’integrazione

di mappe derivate da droni

per l’applicazione a velocità

variabile di fertilizzanti,

fungicidi e regolatori della

crescita rappresenta una importante

passo avanti verso

una gestione più intelligente

delle risorse agricole. A

differenza delle immagini

satellitari, spesso limitate

dalla copertura nuvolosa,

le immagini acquisite dai

droni offrono dati precisi e

affidabili, garantendo agli

agricoltori una gestione

ottimizzata delle risorse e

una riduzione dei costi fino

al 20%. Sviluppato dalla

startup ceca Skymaps, il

software CultiWise consente

di generare mappe di

prescrizione in poche ore

utilizzando il drone Culti-

Wise, un dispositivo com-

patto capace di mappare

oltre 200 ettari all’ora con

una precisione centimetrica.

Il drone permette di acquisire

immagini multispettrali

e RGB, elaborabili in tempi

rapidi per ottimizzare le

applicazioni di prodotti

agricoli. L’uso mirato di

fertilizzanti e fitosanitari

non solo consente un risparmio

economico, in quanto

permette di ridurre ridurre

l’impiego di input chimici,

ma contribuisce anche a

una maggiore sostenibilità

ambientale, riducendo l’impatto

delle pratiche agricole

sul suolo e sulle risorse

idriche. Il software Culti-

Wise, accessibile tramite

abbonamento a partire da

5 euro per ettaro, si integra

con i principali sistemi

di irrorazione variabile,

supportando le attrezzature

delle principali aziende

produttrici di attrezzature.

Inoltre, la piattaforma

cloud fornisce un accesso

immediato ai dati raccolti,

permettendo una gestione

precisa e tempestiva delle

colture.

Arrivano gli incentivi

Piano Transizione 5.0: incentivi fiscali per chi sostituisce

trattori obsoleti con modelli efficienti e sostenibili

I

n tema di rinnovo del parco macchine il

settore agricolo italiano spera in un’accelerazione

grazie all’approvazione del

Piano Transizione 5.0, che introduce incentivi

fiscali significativi per la sostituzione

di macchinari obsoleti con modelli di

ultima generazione. Il Ministero delle Imprese

e del Made in Italy ha ufficialmente

confermato la misura, che consentirà alle

aziende agricole di beneficiare di un credito

d’imposta minimo del 35%.

L’incentivo è rivolto alle imprese agricole

che dismetteranno macchinari con motorizzazioni

classificate come Stage I o precedenti

per acquistare nuovi modelli conformi

allo standard Stage V con maggiore

efficienza energetica e minori emissioni.

Grazie alle semplificazioni introdotte nella

recente Legge di Bilancio e alla possibilità

di cumulare il credito d’imposta con altre

misure nazionali e comunitarie, comprese

le agevolazioni per le Zone Economiche

Speciali (ZES), il piano si configura come

una leva strategica per l’ammodernamento

del settore primario. Durante un webinar

organizzato da Federacma, Raffaele

Spallone, dirigente della Divisione Politiche

per la digitalizzazione delle imprese,

innovazione e analisi dei settori produttivi

del Mimit, ha illustrato i dettagli operativi

della misura, chiarendo che una circolare

esplicativa sarà presto emanata per fornire

ulteriori indicazioni. Intanto, sono già

disponibili le FAQ sul sito del Ministero,

utili per guidare le imprese nell’accesso al

credito d’imposta.

Uno degli aspetti più rilevanti della misura

riguarda la deroga al calcolo del risparmio

energetico per le aziende che intendono

sostituire macchinari giunti al termine

del periodo di ammortamento da oltre 24

mesi. Queste imprese potranno accedere al

credito d’imposta del 35% purché il nuovo

macchinario garantisca un miglioramento

dell’efficienza energetica conforme alle

normative di settore. Chi dimostrerà un

risparmio energetico superiore potrà ottenere

un credito d’imposta fino al 45%.

Essendo finanziato con risorse del programma

REPowerEU, il piano si inserisce

in un contesto di sostenibilità, promuovendo

la digitalizzazione e la riduzione dei

consumi energetici nel settore agricolo.

Sergio Bolis

Credito

d’imposta fino al

45 per cento per

chi sostutisce

un trattore

motorizzato

Stage I o

precedente con

uno nuovo.

Un’Agenda Europea

per l’Innovazione

In occasione del settantesimo

anniversario dei Trattati di

Roma, FederUnacoma ha

proposto un’agenda europea

per l’innovazione nel settore,

evidenziando la necessità di

incentivi mirati, investimenti

nella ricerca e un programma

di rinnovamento del parco

macchine. In occasione

dell’evento ‘Agricoltura

è’, in corso a Roma con il

supporto di FederUnacoma,

l’associazione dei costruttori

ha messo in luce il ruolo

strategico delle tecnologie

meccaniche e digitali per

un’agricoltura sostenibile e

competitiva. La presidente

dell’associazione, Mariateresa

Maschio, ha sottolineato

come l’attuale crisi economica

e le tensioni geopolitiche

stiano frenando il mercato,

con un calo delle vendite

e delle esportazioni di

macchine agricole in Italia.

Per contrastare questa

situazione, FederUnacoma ha

proposto all’Unione Europea

una serie di misure volte a

sostenere il comparto. Tra

queste, la partecipazione

L’evento ‘Agricoltura è’ per i 70

anni dei Trattati di Roma.

attiva del settore nella

definizione dei criteri tecnici

per l’assegnazione dei

fondi, un regolamento per

la revisione di trattori di

ogni cilindrata e disposizioni

tecnologiche specifiche per

ogni ambito di applicazione.

Inoltre, l’associazione insiste

sulla necessità di rilanciare

ed efficientare gli incentivi

pubblici, essenziali per favorire

l’innovazione e il rinnovamento

del parco macchine. Un altro

punto chiave dell’agenda

riguarda la promozione di

nuove applicazioni per le

tecnologie agromeccaniche,

come il supporto alle filiere

bioenergetiche per la riduzione

della dipendenza dalle fonti

fossili e la manutenzione

del territorio per prevenire il

degrado del suolo.

8

9

LINEA VERDE

Italia in prima fila

Le aziende italiane protagoniste ad Agritechnica, in

programma ad Hannover dal 9 al 15 novembre e sempre

più orientata verso le ultime tendenze digitali

Dal 9 al 15 novembre 2025,

Agritechnica aprirà nuovamente

le sue porte ad Hannover,

in Germania, affermandosi come

la più grande fiera mondiale della

meccanizzazione agricola con oltre

2.700 espositori e 470.000 visitatori

attesi. Organizzata dalla DLG, la

mostra presenta le ultime innovazioni

nel campo delle macchine agricole,

dai trattori ai sistemi autonomi e alle

attrezzature per la lavorazione del terreno,

fino alle irroratrici e alle mietitrebbie

ad assistenza digitale.

Un evento imperdibile per i professionisti

italiani dell’agricoltura, che da

sempre occupano un ruolo di primo

piano all’interno della manifestazione.

Quando il gioco si fa duro

Dopo Valle d’Aosta e Alto Adige saranno

il Trentino e la Val di Cembra

il palcoscenico d’eccezione

della terza edizione di Enovitis extrême,

fiera dimostrativa dedicata alle tecnologie

per la ‘viticoltura eroica’, caratterizzata

da forti pendenze e spazi ristretti. Trattori

ultra compatti, transporter, minidumper e

tutte le attrezzature specificamente progettate

per questi ambienti così difficili e

impegnativi saranno all’opera il 10 luglio

2025 nei vigneti che circondano Cembra

Cantina di Montagna in Val di Cembra,

nell’omonimo centro abitato.

Con oltre 350 aziende espositrici e circa

8.000 visitatori, il nostro Paese rappresenta

infatti il 15% dell’intera fiera,

confermandosi tra le nazioni più attive

nel panorama agricolo internazionale.

Agritechnica 2025 si svolgerà sotto il

tema guida ‘Touch Smart Efficiency’,

ponendo un forte accento sull’efficienza

intelligente delle macchine

agricole. Particolare attenzione sarà

riservata agli sviluppi nei motori a

combustione interna, nei sistemi elettrici

a batteria, nelle unità a celle a

combustibile e nelle soluzioni ibride.

Una delle tendenze più rilevanti sarà

l’autonomizzazione dei trattori, con

funzioni avanzate che migliorano

comfort e produttività. Anche il Digital

Farm Center giocherà

un ruolo chiave,

presentando innovazioni

nel campo della

robotica, dell’IA, dei

droni e dell’agricoltura

di precisione. Il nuovo

format ‘7 giorni, 7

argomenti’ offrirà poi

approfondimenti tematici

quotidiani, tra cui

la Giornata internazionale

dell’agricoltore

e quella dell’azienda

agricola digitale. Inoltre,

il Digital Farm

Center mostrerà tecnologie

avanzate come

IA, droni e robotica.

Cembra Cantina di Montagna si trova a

700 metri d’altitudine ed è stata fondata

nel 1952 grazie all’iniziativa coraggiosa

di alcuni viticoltori ai quali nel corso

dei decenni se ne sono aggiunti altri per

arrivare ad oggi a circa 300 soci conferitori.

Vigneti terrazzati per ovviare

a pendenze che arrivano anche al 40%,

lavorazioni manuali fino a 900 – 1.000

ore/ettaro e una media di poco meno di

3 ettari coltivati per ogni viticoltore: il

contesto ideale per mettere in mostra, e

in prova, le moderne tecnologie per la

viticoltura estrema.

Le pantere

affiancano le tigri

Sull’onda del successo che

stanno avendo i trattori

subcompatti in Italia, Antonio

Carraro ha annunciato

l’introduzione nel proprio

portafoglio prodotti di una

nuova linea di modelli a

ruote differenziate che sarà

denominata Panther, nome

ispirato alle atlete della

Prosecco Doc Imoco, la

squadra di pallavolo tre volte

Campione del Mondo di cui

Antonio Carraro è sponsor. Si

tratta di 3 modelli di produzione

indiana che andranno a

integrare e completare la

consolidata gamma dei Tigre.

Mossi dal motore 3 cilindri

Mitsubishi Stage V da 22 e 25

cavalli saranno equipaggiati

con trasmissione meccanica

con cambio a 3 gamme e

3 marce per un totale di

9 rapporti avanti e 3 retro

(modelli 22M e 26M), oppure

(solo il modello da 25 cavalli

26H) anche con trasmissione

idrostatica. Dotati di trazione

sulle 4 ruote hanno un peso

rispettivamente di 900, 950 e

1.035 chili. La gamma Panther

sarà disponibile in Italia a

primavera presso tutti i punti

vendita AC.

Missione

compiuta

Con un investimento da

38 milioni di euro Agco ha

completato l’ampliamento

dell’impianto di trasmissioni

Valtra di Suolahti, in Finlandia,

necessario per produrre

le nuove trasmissioni a

variazione continua del gruppo.

L’introduzione del nuovo banco

di prova per i cambi Valtra delle

serie Q e S facilita la produzione

di trattori ad alte prestazioni

e soddisfa la crescente

domanda. L’ampliamento è

stato progettato utilizzando un

gemello digitale, una replica

virtuale dell’intero stabilimento di

produzione, inclusi macchinari,

processi e flussi di lavoro, che

ha consentito la simulazione

dell’efficienza produttiva, della

sicurezza e dell’ergonomia

dei lavoratori, permettendo di

iniziare subito la produzione al

livello ottimale.

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10

LINEA VERDE

Soluzioni autonome

e intelligenti

Yamaha Motor ha annunciato

la creazione di Yamaha

Agriculture, una nuova azienda

dedicata allo sviluppo di attrezzature

autonome e soluzioni

digitali basate sull’intelligenza

artificiale per il settore agricolo.

L’iniziativa prende il via con

l’acquisizione strategica di due

aziende leader in robotica e

analisi dei dati: Robotics Plus

dalla Nuova Zelanda che offre

veicoli autonomi per irrorazione

e diserbo, e The Yield dall’Australia

che sviluppa modelli AI

per ottimizzare le operazioni

agricole. L’integrazione di

queste tecnologie consentirà

un’agricoltura di precisione

orientata alla riduzione dei costi

e al miglioramento dell’efficienza.

L’iniziativa si basa su tre

pilastri chiave: avanzamento

della robotica, ripensamento

delle soluzioni e trasformazione

della mobilità. Inoltre, si

allinea alla roadmap tecnologica

globale di Yamaha, che

punta sulla gestione avanzata

dell’energia, sistemi intelligenti

e soluzioni software-driven.

Segnali

positivi

Secondo l’ultimo report

CLIMMAR, l’andamento del

settore delle macchine agricole

e da giardinaggio in Europa ha

mostrato segnali di stabilizzazione

nella seconda metà del

2024, dopo un lungo periodo

di difficoltà. L’indice CLIMMAR

ha raggiunto +0,04, il miglior

risultato dal 2021, e per il primo

trimestre 2025 si prevede una

lieve crescita a +0,05. Le vendite

di macchinari nuovi restano deboli

in gran parte d’Europa, con

eccezioni positive in Svezia, Belgio

e Lituania. Tuttavia, Finlandia

e Polonia segnalano segnali di

ripresa. Il settore dei servizi (officine

e ricambi) si dimostra più

stabile, con un fatturato in crescita

e aspettative moderatamente

ottimistiche per il 2025. Le scorte

di macchinari nuovi si stanno

riducendo e i costi, sebbene ancora

in aumento, crescono a un

ritmo più contenuto. L’occupazione

continua a salire e le aziende

del settore, pur riducendo gli

investimenti, hanno prospettive

prudentemente positive per la

prima metà del 2025.

Bari si tinge di green

Presentata la prossima edizione di Agrilevante. Quest’anno,

dal 9 al 12 ottobre, ci saranno anche le macchine per il verde

Si è svolta presso il CIHEAM di

Valenzano (Bari) la conferenza

stampa di presentazione di Agrilevante

2025, la rassegna internazionale

delle macchine e delle tecnologie per

l’agricoltura del Mediterraneo, che si

terrà alla Fiera di Bari dal 9 al 12 ottobre

prossimo. Nell’edizione 2023 sono stati

in totale 95 mila i visitatori, dei quali oltre

4 mila esteri provenienti da 60 Paesi,

e 350 le aziende espositrici, numeri che

quest’anno FederUnacoma organizzatrice

dell’evento, conta

di bissare avendo già assegnato,

a poche settimane dall’inizio

delle iscrizioni, il 75% della superficie

disponibile nel quartiere

fieristico barese. Accanto alle

sezioni tradizionali e al Salone

zootecnico la rassegna presenta

quest’anno alcune importanti

novità come il Salone inedito

denominato Levante Green, dedicato

alle macchine per il giardinaggio

e la cura del verde, e

la nuova area Extend, dedicata agli enti

istituzionali. «Un’esposizione di questo

livello – ha sottolineato Simona Rapastella,

Direttore Generale di Federunacoma

– costituisce una piattaforma non

soltanto promozionale e commerciale,

ma anche politica e strategica, offrendo

agli enti nazionali e locali, al mondo

dell’Università e alle organizzazioni

professionali occasioni di confronto sui

temi di maggiore attualità».

Il garden inverte

la rotta

Dopo due anni consecutivi con il

segno negativo, nel 2024 le vendite

di macchine e di tecnologie

per il green tornano in attivo, seppur

di poco, superando gli 1,37

milioni di unità vendute secondo

i dati forniti da Comagarden.

L’incremento rispetto al 2023 è

dell’1,5%. Siamo ancora lontani

dal livello record di 1,6 milioni

di unità raggiunto nel 2021, ma

comunque a livelli superiori a

quelli degli anni pre-pandemia,

quando nei dodici mesi erano

state vendute in media meno di

1,3 milioni di unità. Per quanto riguarda

l’andamento delle diverse

tipologie di prodotto, l’incremento

delle vendite ha interessato in

particolare tagliasiepi e rasaerba,

cresciuti rispettivamente dell’11%

(da 107 mila a 119 mila unità) e

del 9% (da 210 mila a 228 mila).

Continuano a conquistare quote

di mercato i rasaerba robot che,

con 36 mila macchine vendute

(erano state circa 34 mila nel

2023) guadagnano un ulteriore

7%, toccando il massimo storico.

Chiusura in positivo anche per i

decespugliatori, sia per i modelli

con alimentazione a scoppio

(+5% con 231 mila unità) sia per

quelli elettrici o a batteria (+9% a

118 mila unità).

Tutta l’azienda in tasca?

Il richiamo dell’Africa

Dopo l’apertura lo scorso

anno della filiale messicana

a Santiago de Querétaro,

SDF pone un altro tassello

alla sua strategia di

internazionalizzazione con

l’inaugurazione in Africa

della filiale commerciale

‘Same Deutz-Fahr Tanzania

Limited’ che si occuperà

della gestione commerciale

del marchio e di tutti i

servizi post vendita nelle

regioni dell’est e del sud

del continente africano.

La nuova sede africana

si aggiunge alle 15

filiali presenti in Europa,

Asia e America, ai 155

importatori e agli oltre

3.100 concessionari in tutto

il mondo.

Piccoli ed

elettrificati

Yanmar rafforza la sua

posizione di leader

nella transizione verso

soluzioni sostenibili a zero

emissioni con il lancio di

una nuova unità dedicata

all’elettrificazione nel settore

dei macchinari compatti offhighway.

La nuova divisione,

operativa da aprile 2025, si

concentrerà sullo sviluppo di

batterie ed eDrives operando

come produttore, fornitore e

integratore di componenti, per

elettrificare escavatori, pale

gommate e altre macchine

industriali. L’attività sarà

focalizzata su tre settori

principali: macchinari industriali

a marchio Yanmar, soluzioni

per OEM e componenti per

l’elettrificazione di macchinari

industriali.

Sfida accettata. Con i trattori CLAAS

e la piattaforma CLAAS connect.

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12

LINEA VERDE

Tutto nuovo

Con una giornata di porte aperte organizzata

lo scorso 23 marzo, Alpego ha

inaugurato il nuovo impianto produttivo

di oltre 12.000 mq ad Almisano, Lonigo

(VI). Dotato di tecnologie avanzate e processi

automatizzati, il nuovo stabilimento

migliorerà l’efficienza produttiva, riducendo

i tempi di lavorazione e garantendo i massimi

standard di qualità e sostenibilità, con

soluzioni innovative per il recupero del calore

e il monitoraggio in tempo reale della

produzione. Si tratta di un investimento strategico

che riflette anche il recente ricambio

generazionale della direzione aziendale,

introducendo una visione moderna per il futuro.

L’accentramento delle sedi produttive

garantirà una maggiore efficienza nei flussi

di lavoro e una logistica più sostenibile. Nicola

Pegoraro, Head of Sales, sottolinea che

«il mercato evolve rapidamente e le richieste

sono sempre più ambiziose. Con questo

investimento vogliamo mantenere i più alti

standard, soddisfacendo appieno le esigenze

dei nostri clienti».

Area strategica

Domanda in crescita e Pil in aumento. L’area mediterranea

resta un mercato chiave per le macchine agricole

14

Anno difficile

ma positivo

Nel 2024, Deutz ha risentito

della persistente debolezza

della domanda, ma ha

chiuso l’anno con successo

grazie a un quarto trimestre

stabile. Nonostante un calo

del fatturato del 12,1%

a 1,81 miliardi di euro,

l’azienda ha raggiunto un

utile operativo rettificato di

76,7 milioni di euro, con un

margine del 4,2%. Inoltre

gli ordini sono aumentati

del 4,4% rispetto all’anno

In un contesto economico in evoluzione,

l’area mediterranea si conferma un

mercato strategico per il settore delle

macchine agricole. Questo è quanto

emerso dalla conferenza stampa di presentazione

di Agrilevante, organizzata

da FederUnacoma presso la sede del

Ciheam a Bari. Secondo le previsioni

della Banca Europea per la Ricostruzione

e lo Sviluppo (BERS), il 2025 vedrà

una crescita del PIL in diverse aree chiave:

il Magreb segnerà un incremento del

4%, Romania e Bulgaria cresceranno

del 3%, mentre la Grecia si attesterà al

2,6%. Questa dinamica positiva si riflette

sulla domanda di macchine agricole, in

costante aumento in Nordafrica, dove il

fabbisogno è quasi interamente coperto

da importazioni. Tra il 2022 e il 2024, infatti,

la richiesta di macchinari è cresciuta

del 22,2%, passando da 611 a 747 milioni

di euro. Diversa la situazione nei Balcani,

dove dopo un incremento dell’8% tra il

2022 e il 2023, il 2024 ha registrato una

flessione del 6%, influenzata dal calo

della domanda in Croazia (-8%) e Serbia

(-23%), solo parzialmente compensata

dalla crescita in Grecia (+6,6%). Anche la

Turchia ha mostrato un forte incremento

tra il 2022 e il 2023 (da 881 milioni a 1,74

miliardi di euro), seguito da una contrazione

nel 2024 (1,47 miliardi di euro). In

Israele il settore ha subito un forte impatto

dagli eventi bellici, con una riduzione

dell’import del 22,4% nel 2023 e di un

ulteriore 14% nel 2024.

precedente, raggiungendo

1,83 miliardi di euro

grazie all’espansione

del portafoglio. Tra le

operazioni chiave, Deutz

ha acquisito il produttore

americano di gruppi

elettrogeni Blue Star Power

Systems e il business

off-highway di Daimler

Truck da Rolls-Royce

Power Systems. La vendita

della controllata in perdita

Torqeedo nella primavera

del 2024 ha contribuito

a migliorare i risultati del

Gruppo.

Obiettivo

raggiunto

Il consiglio d’amministrazione

del Gruppo Carraro ha

approvato il progetto di

bilancio relativo all’esercizio

2024 nel quale il fatturato

consolidato è diminuito

rispetto al 2023 da 846,3

a 736,6 milioni di Euro ma

è stato raggiunto l’obiettivo

di migliorare la marginalità.

L’EBITDA è infatti in crescita

sia in valore assoluto che in

termini percentuali. Per quanto

riguarda la Business Area

Cala ma si

rafforza

Nel 2024 il Gruppo Amazone

ha registrato un fatturato di

763 milioni di euro, in calo del

10,4% rispetto all’anno precedente.

Nonostante la flessione,

la performance dell’azienda è

risultata superiore alla media

del settore, dimostrando una

solida posizione di mercato. Le

esportazioni rimangono stabili

all’80% delle vendite totali, con

risultati particolarmente positivi

in Francia, Polonia, Spagna e

Cina. Parallelamente, il gruppo

continua a investire nell’ampliamento

delle capacità produttive

e nella modernizzazione degli

impianti, con nuovi spazi di

stoccaggio e strutture formative,

come il centro per la protezione

delle colture in costruzione ad

Altmoorhausen.

Drivelines & Components

(DriveTech) il fatturato risulta

in peggioramento rispetto al

2023 del 8,60% mentre per

la Business Area Vehicles

(Agritalia) i ricavi si sono ridotti

del 29,43%. A livello di aree

geografiche l’India mostra

un limitato miglioramento

(+1,23%) e si conferma al

primo posto generale tra i

paesi esteri, davanti alla Cina

che mostra un importante

incremento del 50,5% e al

mercato storico del gruppo, il

Nord America (in flessione del

-12,5%). .

IL TUO PUNTO DI RIFERIMENTO ESCLUSIVO

PER UNA FIENAGIONE DI SUCCESSO

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è un marchio globale di AGCO Corporation.

LINEA VERDE

Il sostituto

Sarà un 6S il primo trattore Massey Ferguson a idrogeno. In

Francia un consorzio per lo sviluppo dei necessari serbatoi

Mezzo secolo

di innovazione

Il 2025 segna un importante

traguardo per New Holland,

che celebra il mezzo

secolo di innovazione delle

mietitrebbie Twin Rotor. Dal

lancio del primo modello

TR70 nel 1975, l’azienda ha

costantemente migliorato

e ampliato la gamma,

portando sul mercato

tecnologie sempre più

avanzate per la trebbiatura e

la separazione.

Un momento chiave in

questa evoluzione è stato

il 2001, con l’introduzione

della serie CR in Europa e

nel resto del mondo. Oggi,

questa famiglia di macchine

raggiunge un nuovo

livello di eccellenza con le

mietitrebbie CR10 e CR11,

le più recenti e potenti del

Sarà l’idrogeno a sostituire il gasolio

in agricoltura? In Agco sono convinti

che l’idrogeno sarà la chiave della

transizione energetica nel settore agricolo,

poiché si adatta perfettamente ai requisiti

dei veicoli fuoristrada pesanti ed è sostenibile

con le esigenze di semplicità e affidabilità

richieste dagli agricoltori. Per

questo Massey Ferguson sta sviluppando

un trattore a idrogeno che sarà realizzato

entro il 2026. L’accumulo a bordo è un

componente fondamentale delle macchine

alimentate a idrogeno, e per sviluppare

la prossima generazione di serbatoi

di stoccaggio ad alta pressione necessari

per garantire la necessaria autonomia di

lavoro, il dipartimento di ingegneria di

Massey Ferguson in Francia sta guidando

un consorzio di nuova creazione chiamato

Arhystote. Il progetto in otto fasi, tra

cui analisi, produzione e test iniziali del

IL SONDAGGIO DEL MESE

Usufruirete del Piano Transizione 5.0

per l’acquisto di un trattore nuovo?

Rispondi su www.trattoriweb.com

Il sondaggio non ha valore statistico, si tratta di rilevazioni non basate

su un campione elaborato scientificamente

design del serbatoio, dovrà dimostrare la

fattibilità e il percorso verso l’industrializzazione

e l’integrazione nel futuro trattore

a idrogeno con l’obiettivo che la macchina

funzioni secondo gli standard richiesti.

«Il trattore dimostrativo a zero emissioni

si baserà sulle caratteristiche della piattaforma

convenzionale di trattori MF di

media potenza e il potenziale di un motore

a idrogeno che Agco Power sta sviluppando

a Nokia, in Finlandia», ha dichiarato

Frédéric Cavoleau, Vicepresidente di

Agco Beauvais. «Questo concetto di motore

porterà significative riduzioni dei costi

di sviluppo per l’intero trattore perché

è costruito con un design e un’architettura

familiari. Inoltre, i sistemi di raffreddamento,

trasmissione e idraulici sono simili

a quelli utilizzati nei motori diesel, integrando

perfettamente i serbatoi di idrogeno

di nuova concezione sotto la cabina».

LE RISPOSTE DI

MARZO

Utilizzate soluzioni di

Agricoltura 4.0 nella vostra

azienda?

75%

Sì

25%

No

La TR70 del 1975 introduce la

tecnologia Twin Rotor.

marchio. Per celebrare il 50°

anniversario, New Holland

ha pianificato una serie di

esposizioni speciali durante

fiere e mostre internazionali,

offrendo agli appassionati

e ai professionisti del

settore un’occasione unica

per scoprire da vicino

l’evoluzione della tecnologia

Twin Rotor. Con oltre

70.000 mietitrebbie TR e

CR bi-rotore prodotte fino

ad oggi, il marchio continua

a investire nell’innovazione.

Il Centro di eccellenza per

la raccolta di New Holland

a Zedelgem, in Belgio,

ha recentemente ricevuto

significativi aggiornamenti

per supportare la produzione

delle CR10 e CR11,

garantendo elevati standard

di qualità e prestazioni per il

futuro dell’agricoltura.

16

INCHIESTA

Dati e agricoltura nell’era

del Data Act

L’uso dei dati sta trasformando

l’agricoltura, rendendo connettività,

AI e sensori sempre più centrali.

Il Data Act segna un punto di

svolta, imponendo nuove regole

sulla proprietà e condivisione delle

informazioni, ma solleva questioni

delicate su interoperabilità e segreti

industriali. Il settore è in fermento tra

nuove piattaforme, standard aperti e

federazioni di cloud

«Sebbene il Data Act preveda alcune

tutele per la proprietà intellettuale,

queste non sempre favoriscono i

costruttori. Di conseguenza, si rende

necessario un chiarimento su quali dati

rendere ‘necessariamente’ disponibili

e quali invece no»

L’unica cosa certa è che

i dati non li mangeremo

mai, su tutto il resto invece

si sta lavorando. Questo

perché ormai si può dare

per assodato che la quarta

rivoluzione industriale, quella

immateriale dei dati, del

software e dell’intelligenza

artificiale, sia definitivamente

arrivata anche nel mondo

agricolo.

Si sono abbassati i prezzi

delle tecnologie, sono aumentati

i casi d’uso e, immediatamente,

connettività, sensori e

AI si apprestano a diventare

centrali anche in agricoltura,

non senza un enorme corollario

di nodi da sciogliere.

Cosa dice L’Europa?

Il Data Act, deliberato il 13

dicembre 2023, ha sancito l’inizio

di un cambiamento destinato

a mutare radicalmente

il mondo agricolo. «La Commissione

Europea - spiega

«Molte delle politiche europee attuali

sono orientate alla protezione dei

consumatori, ma nel settore agricolo

esistono altre sensibilità legate ai

dati, dal momento che vi è una

sovrapposizione tra quelli legati agli

utenti e quelli relativi al loro business»

Il Data Act

rappresenta

una novità

importante

per il settore

agricolo perché

conferisce

alle aziende

agricole una

serie di diritti

che prima

potevano

essere

ottenuti solo a

seguito di una

negoziazione

contrattuale.

Alessio Bolognesi di Feder-

Unacoma - sta lavorando per

sviluppare politiche di gestione

dei dati, al fine di garantirne

la sovranità, almeno

di quelli generati in Europa,

mantenendoli sul territorio

europeo e assicurando la tutela

degli utenti.

Molte delle politiche europee

attuali sono orientate

alla protezione dei consumatori,

ma nel settore agricolo

esistono altre sensibilità

legate ai dati, dal momento

che vi è una sovrapposizione

tra quelli legati agli utenti e

quelli relativi al loro business.

Le informazioni sulle

macchine, ad esempio, comprendono

dati di telemetria,

consumo e utilizzo, informazioni

quindi quantitative e

qualitative, elementi che da

un lato forniscono un profilo

dell’utente e, dall’altro, sono

essenziali per il costruttore

per verificare il corretto funzionamento

della macchina.

Questo solleva la questione

su chi detenga la proprietà

dei dati: l’acquirente o il produttore?»

«A oggi - continua Bolognesi

- non esiste una soluzione

definitiva. Il Codice di

Condotta europeo definito da

CEMA (Comitato europeo

dei costruttori di macchine

per l’agricoltura) stabilisce

una divisione netta della proprietà

dei dati attraverso accordi

contrattuali, più o meno

come avviene nel settore au-

tomotive.

Il Data Act, che dovrà essere

applicato, stabilisce, per

esempio, che i dati generati

dai prodotti debbano essere

condivisi su richiesta del

cliente. Questo significa che

un cliente può richiedere il

trasferimento dei dati da una

piattaforma a una terza parte

e il costruttore è obbligato a

facilitare questo passaggio,

garantendo l’interoperabilità.

Tuttavia, tra questi dati

potrebbero esserci segreti industriali,

cosa che evidentemente

non può che sollevare

ulteriori problematiche».

Sebbene il Data Act preveda

alcune tutele per la

proprietà intellettuale, queste

non sempre favoriscono i

costruttori. Di conseguenza,

si rende necessario un chiarimento

su quali dati rendere

‘necessariamente’ disponibili

e quali invece no. Il comparto

industriale sta cercando di

comprendere l’impatto del

regolamento e punta a definire

strategie politiche per ottenere

linee guida più chiare

dalla Commissione Europea.

CEMA, per esempio, ha sviluppato

tre documenti a tal

fine: un Q&A interpretativo

del regolamento e due checklist

per aiutare i costruttori

a classificare i propri dati e

implementare correttamente

il Data Act.

Il nodo dell’interoperabilità

Quella dell’interoperabilità è

una questione molto concreta:

ogni costruttore, infatti,

tende a promuovere la propria

piattaforma, ma esistono

accordi commerciali per il

trasferimento di API (Application

Programming Interface

- interfaccia di programmazione

delle applicazioni)

tra piattaforme diverse.

Il problema si pone con

forza perché ci si è resi conto

che incrociare i dati generati

è molto utile per DSS o mappe

di prescrizione sempre più

raffinati o per costruire digital

twin del campo. Inoltre, l’esplosione

dell’AI e la capacità

di gestire velocemente e con

successo molti dati sta aprendo

la strada a progetti impensabili

fino a pochi anni fa.

18

19

INCHIESTA

«Sappiamo che i modelli climatici,

pur avendo un margine di errore, sono

strumenti consolidati in molti settori.

Il nostro obiettivo non è prevedere

eventi estremi come grandinate o

allagamenti in maniera puntuale, ma

comprendere i cambiamenti climatici

nel lungo periodo per migliorare le

colture in quella direzione»

Il CEMA ha

sviluppato tre

documenti per

comprendere il

Data Act: un Q&A

interpretativo

del regolamento

e due checklist

per aiutare i

costruttori a

classificare i

propri dati e

implementare

correttamente il

Data Act.

Gli investimenti in 4.0, la

maggiore consapevolezza degli

agricoltori e lo sviluppo

di piattaforme di servizi terze

hanno reso la questione sempre

più attuale. Quasi tutte le

aziende agricole hanno strumenti

e mezzi di case diverse

e hanno quindi la necessità di

collegare tra loro le relative

informazioni.

Alcuni operatori e piattaforme

terze si sono specializzati

nella gestione dei dati e

nella risoluzione del problema

dell’interoperabilità. Stipulano

accordi commerciali

con i singoli player e integrano

nelle loro piattaforme il

«Alcuni operatori si sono specializzati

nella gestione dei dati e nella risoluzione

del problema dell’interoperabilità.

Stipulano accordi commerciali con

i singoli player e integrano nelle loro

piattaforme il maggior numero possibile

di macchine e soluzioni»

maggior numero possibile di

macchine e soluzioni, con un

lavoro certosino e manuale di

grande importanza.

La via della semplificazione

Anche istituzioni e organizzazioni

internazionali, come

spiegato da Bolognesi, stanno

sviluppando strumenti per

semplificare e rendere più

efficace la connessione tra i

vari sistemi. Questo deve avvenire

nel rispetto degli investimenti

già effettuati dai

costruttori, per i quali i dati

delle macchine rappresentano,

almeno in parte, segreti

industriali e un elemento

chiave del loro modello di

business.

Il problema principale

è educativo e informativo.

Sono in corso iniziative per

sviluppare un’infrastruttura

di comunicazione comune

che permetta ai brand di interfacciarsi

senza dover centralizzare

tutti i dati. Esistono

anche standard e modelli di

dati aperti come Adapt, un

consorzio open-source che

consente la trasformazione

dei dati da formati proprietari

a formati compatibili tra diverse

piattaforme.

Si sta quindi lavorando a

federazioni di cloud, al Common

European Agricultural

Data Spaces (SEAS), volto

alla creazione di uno spazio

dati agricolo europeo sicuro

e trasparente, o a piattaforme

come AgIN (Agricultural

Interoperability Network),

promossa da AEF (Agricultural

Industry Electronics

Foundation), per favorire la

collaborazione tra gli attori

dell’industria agricola.

Tutto questo diventa sempre

più urgente perché si è

capito che queste informazioni

possono avere un valore

enorme e perché nel mondo

stanno nascendo realtà che

vogliono estrarre questo valore.

Tra i casi più concreti c’è

l’esempio di Heritable, uno

spin-off di Google X, il cui

obiettivo, come spiega Davi-

L’incrocio dei dati

Per sviluppare intelligenze

artificiali complete, è necessario

combinare dati genetici,

ambientali e gestionali quanto

più vari e vasti. «La nostra

strategia è partire dalla

genetica, per poi espandere

l’analisi all’ambiente e infine

alla gestione agricola. Altri

attori del settore hanno adottato

strategie diverse, partendo

dalla gestione e successivamente

integrando dati

meteorologici: l’idea è quella

di collaborare con loro».

Se prendiamo l’esempio

dei dati ambientali: «Sappiamo

che i modelli climatici, pur

avendo un margine di errore,

sono strumenti consolidati in

molti settori. Il nostro obiettivo

non è prevedere eventi

estremi come grandinate o

allagamenti in maniera puntuale,

ma comprendere i cambiamenti

climatici nel lungo

periodo per migliorare le colde

Sosso, CSO & Cofounder,

è «integrare strumenti avanzati

di breeding e intelligenza

artificiale in un settore che

storicamente ha utilizzato

poco la statistica e il software,

valorizzando i dati provenienti

dalla genetica, dall’ambiente

e dal field management per

traghettare verso l’agricoltura

del futuro».

ture in quella direzione».

«Se invece pensiamo ai

dati genetici, la situazione è

più complessa: spesso sono

di proprietà di grandi aziende,

il che li rende difficili da

ottenere. Collaboriamo con

case di breeding per combinare

genetiche avanzate con

software sofisticati. Venendo

da Google, il cloud è il nostro

pane quotidiano: abbiamo

software molto raffinati e

possiamo costruire, con chi è

esperto di breeding, partnership

innovative e molto interessanti».

«Per concludere, combinando

con l’AI i dati ambientali,

quelli genetici e

quelli delle aziende agricole

– incrociando informazioni

su semina e resa delle colture

in diverse condizioni geografiche

e climatiche – potremo

ottimizzare la produzione di

moltissime specie finora trascurate

dalle grandi multinazionali

sementiere». Siamo

solo all’inizio.

Daniele Bettini

20

21

TRACTOR CASE OF THE IH YEAR

L’ha fatto

ancora

La nuova

trasmissione offre

18 o 19 marce

in avanzamento,

a seconda che il

trattore sia ordinato

nella configurazione

con velocità massima

di 40 o 50 km/h.

In linea con le esigenze degli

operatori, Case IH scende in campo

con una versione alternativa alla

trasmissione continua CVT nel

segmento fino a 270 cv e presenta il

240 Powerdrive. Ovviamente, Puma

Aggiungi un posto a

tavola che c’è’…un

trattore in più! Jingle

a parte, è proprio così che è

andata per Case IH che ha annunciato

l’arrivo di un nuovo

modello per l’apprezzatissima

gamma di trattori Puma. Nello

specifico, si tratta del 240 che,

per l’occasione, sarà disponibile

sul mercato anche con la

trasmissione PowerDrive. In

questo modo questo modello

diventerà quello più potente

tra le gamme di Case IH a

montare una trasmissione di

questo tipo.

La scelta dei progettisti

intende infatti offrire un’alternativa

alla trasmissione a

variazione continua CVX in

questo segmento di potenza.

Anche questo modello con

trasmissione full powershift è

spinto da un motore Stage V

FPT NEF da 6,7 litri dotato

di gestione elettronica della

potenza (EPM) in grado di

erogare fino 240 cv di potenza

nominale e 270 cv di potenza

massima con boost. Con una

maggiore scelta su questo livello

di potenza per soddisfare

diversi tipi di budget, questo

modello di fatto si presterà a

un maggior numero di attività

e a qualsiasi carico di lavoro.

Disponibile sui modelli

Puma 240 con distributori

elettroidraulici o meccanici,

la nuova trasmissione offre 18

o 19 marce in avanzamento, a

seconda che il trattore sia ordinato

nella configurazione con

velocità massima di 40 km/h o

50 km/h. Entrambe prevedono

sei velocità in retromarcia. Il

modello Puma più grande precedentemente

disponibile con

PowerDrive full powershift era

il Puma 220 (220 cv nominali/260

cv massimi con boost),

il che significa che il nuovo

Puma 240 con PowerDrive

offre l’8% di potenza in più,

con componenti chiave della

trasmissione aggiornati di conseguenza.

A giocare un ruolo

importante per l’operatività di

questo trattore anche la capacità

di sollevamento posteriore,

che si attesta fino a 10.463 kg,

e la portata idraulica massima

di 170 l/min che garantisce l’azionamento

di otto distributori

elettroidraulici.

Ancora più scelta

Rimanendo nella gamma

Puma, il brand di CNH Industrial

ha annunciato ulteirori

novità per questi trattori.

I clienti, infatti, ora possono

scegliere gli pneumatici di

Gruppo 48 (2,05 metri) anche

per i Puma 185 e 200 (entrambi

nella versione CVXDrive)

mentre in precedenza

erano disponibili solo per i

ve. Questo aumenta la capacità

di carico del 13%, rispondendo

alle esigenze dei clienti

che necessitano zavorrature

importanti all’anteriore.

Gli aggiornamenti degli assali

consentono di aumentare

il peso massimo ammissibile

del veicolo a 14.000 kg sui

modelli Puma PowerDrive.

Sui trattori Puma CVXDrive

questo valore rimane di

15.000 kg, grazie a longheroni

motore dedicati ed alla combinazione

di assale posteriore

con riduttori HD ed assale anteriore

di classe 4,5.

Anche i nuovi Case IH

Puma 240, in linea con quanto

già visto sugli altri trattori del

brand, è disponibile FieldOps,

la nuova applicazione mobile

e piattaforma web di Case IH

per la gestione dei dati, che

collega e integra le informa-

Puma 220/240/260, sempre

CVXDrive. Inoltre, l’assale

anteriore di classe 4,5 è

disponibile anche sui Puma

185/200/220/240 PowerDrizioni

agronomiche e i dati sulle

prestazioni delle macchine,

fornendo agli agricoltori una

panoramica completa della

flotta di tutti i marchi, indipendentemente

dalla marca

della macchina.

Monitor da 12 pollici

Le operazioni di azionamento

e supervisione sono gestibili

direttamente dal monitor Pro

700 Plus installato in cabina.

Dotato di un ampio display da

12 pollici e di 15 GB di memoria,

dispone anche di un

rivestimento anti-impronte,

funzionalità multitasking e

opzioni di connessione con un

massimo di 4 ingressi per fotocamere.

Il comfort è garantito

dalla sospensione attiva

dell’assale anteriore e dal sedile

riscaldato e ventilato.

Stefano Eliseo

22

23

KUBOTA

Concretezza

giapponese

La nuova serie Kubota M7004 si evolve nel

segno delle nuove tecnologie smart senza

rinunciare a concretezza, affidabilità e a

un approccio gestionale semplice e user

friendly. Tre i modelli da 130 a 170 cavalli

(più boost) disponibili con trasmissione

powershift o cambio continuo KVT

All’Eima di Bologna, per

il loro debutto, li abbiamo

visti in edizione

speciale e limitata, con una

livrea celebrativa per i 50 anni

del marchio Kubota in Europa.

Sono i tre modelli della serie

M-7004, che sostituiscono la

serie M-7003 da 130 a 170 cavalli

proiettandosi nell’era 4.0.

Struttura e motorizzazione

dei 3 modelli che compongono

la serie rimangono infatti

sostanzialmente uguali, mentre

si evolve notevolmente

il pacchetto delle soluzioni

‘Smart’ in dotazione. A migliorare

sono dunque l’esperienza

di guida, le funzionalità

e le prestazioni.

Unico nel panorama motoristico

agricolo, il propulsore

Kubota V6108 ha un inusuale

layout a 4 cilindri con canna

I Kubota M7004

hanno il passo da

2.720 millimetri e

un peso di 7.350

chili. Grazie a una

buona manovrabilità

e a una capacità

di sollevamento

di 9.400 chili

possono svolgere la

maggior parte delle

operazioni aziendali

e da pieno campo.

24

25

KUBOTA

Sopra, gli interni

cabina con i comandi

ergonomici e poco

ingombranti. Il

K-monitor Pro da 12

pollici è integrato

nel bracciolo. Qui

a sinistra, il volante

con il piccolo

cruscotto analogicodigitale.

In basso,in

arancione e nero,

l’edizione speciale e

limitata dell’M7-174

Premium KVT

prodotta solo in 50

esemplari.

da 1.530 cc, per complessivi

6,1 litri di cilindrata.

La potenza massima è erogata

a 1.900 giri, e ci sono

anche ben 20 cavalli in più di

boost per i modelli M7-134 e

M7-154 e 5 per il top di gamma

M7.174, che così arrivano

rispettivamente a 150, 170 e

175 cavalli durante i trasporti.

Rispetto alla serie precedente

il gruppo di raffreddamento è

stato riposizionato nella parte

anteriore del motore per migliorare

l’accesso ai componenti

chiave e semplificare la

manutenzione. Inoltre sono

stati riposizionati i serbatoi

del carburante e dell’urea, il

che ha permesso di ridisegnare

i gradini della cabina per

facilitare l’accesso e l’uscita

dal trattore.

Trasmissione aggiornata

Due, come prima, le trasmissioni

disponibili, il powershift

K-Power con 5 gamme e 6

marce sottocarico che cambiano

automaticamente a seconda

del carico, o il cambio continuo

KVT con impostazioni

MEDI DAL CUORE GRANDE

aggiornate per aumentare la

sensibilità e l’efficienza dei

consumi.

L’inversore idraulico integra

ora un nuovo freno di

stazionamento automatico assistito

per fermarsi e parcheggiare

in totale sicurezza.

Il trattore offre quattro velocità

della PDF (540, 540E,

1.000, 1.000E), con innesto e

disinnesto automatici durante

le svolte alla capezzagna.

Tutti e tre gli allestimenti

Standard, Premium e KVT

sono dotati di serie di una

Modello M7-134 M7-154 M7-174

Motore

Kubota V6108 TIEF5

Cilindri/cilindrata/valvole cc 4/6.124/16

Potenza massima cv/giri 130/1.900 150/1.900 170/1.900

Potenza max con boost cv/giri 150/1.900 170/1.900 175/1.900

Coppia massima Nm/giri 600/1.500 689/1.500 711/1.500

Capacità serbatoio carburante/AdBlue l 338/38

Portata pompa l/min 110

Capacità sollevatore kg 9.400

Lunghezza mm 4.768

Larghezza mm 2.500

Passo mm 2.720

Peso kg 7.350

Peso massimo ammissibile kg 11.500

pompa load sensing da 110

l/min., ma mentre i modelli

Standard dispongono di un

massimo di 4 valvole meccaniche,

i modelli Premium e

KVT montano fino a 6 valvole

elettroidrauliche.

Come accennato in pre-

cedenza sono però a livello

elettronico-digitale le evoluzioni

più interessanti, a partire

dal terminale K-Monitor Pro

da 7 o 12 pollici con nuovo

processore quad-core in grado

di offrire funzionalità estese e

velocità di elaborazione più

elevate, dal quale non solo è

possibile gestire la trasmissione

e il settaggio della velocità

di marcia ma anche la nuova

guida automatica Autosteer. il

K Monitor Pro da 12” è dotato

di uno schermo in quattro

parti, mentre il modello da 7”

offre pulsanti di commutazione

rapida per un utilizzo più

semplice.

La compatibilità totale

ISOBUS consente il preciso

e facile controllo delle attrezzature

e la tecnologia Geocontrol

con ricevitori GNSS

permette il controllo sezioni e

l’applicazione a dosaggio variabile.

Il K-Monitor Pro integra poi

(solo sui modelli KVT) la nuova

versione della funzionalità

Isobus Tractor Implement

Management TIM Pack 2.0,

che consente il controllo del

trattore da parte dell’attrezzo.

Questo sistema funziona

con le rotopresse Kubota BV

6160-6190 e con lo spandiconcime

DSX-W Geospread

ma anche con tutte le attrezzature

TIM con certificazione

AEF di altri costruttori. Infine,

i nuovi M7004 sono proposti

con la telemetria Kubota Connect,

che consente di accedere

da remoto alla posizione dei

macchinari e ai parametri operativi

per migliorare la gestione

delle operazioni.

4 montanti e tanto spazio

Nella cabina a 4 montanti si

accede facilmente tramite la

nuova scaletta più agevole e

si trova comodamente posto

grazie alle ampie dimensioni e

alla disposizione razionale dei

comandi. Il bracciolo integra

il K Monitor da 7” o il K Monitor

Pro da 12” e la leva multifunzione

con i comandi più

importanti di cambio e idraulica.

L’impianto di illuminazione

può contare fino a 14 luci

di lavoro a LED che generano

oltre 35.000 lumen per garantire

un lavoro altamente produttivo

anche di notte.

Sergio Bolis

26

27

CONFRONTO

240 CAVALLI

Cavalli da

battaglia

La classe tra 220 e 240 cavalli detta legge in

azienda. Una volta erano considerate alte potenze,

ora nella moderna agricoltura sono indispensabili

tuttofare sia in pieno campo che nei trasporti

Sono 8 i protagonisti del confronto tra

medio-massimi attorno ai 240 cavalli.

Da qui sopra e procedendo in senso

orario, il Deutz-Fahr Agrotron 7250 TTV,

il New Holland T7.260 Autocommand, il

Fendt 724 Vario Gen7, il Claas Axion 830

CMatic, il Case IH Puma 220 CVXDrive,

il John Deere 6R215 Autopowr, il

McCormick X7.624 VTDrive e, in centro,

il Valtra T235 Direct. A livello di motori,

quattro di loro montano il 6 cilindri FPT

Nef da 6,7 litri, Fendt e Valtra gli Agco

Power da 7,5 e 7,4 litri, John Deere il

Powertech da 6,8 litri, mentre L’Agrotron

7250 TTV si affida al 6 litri Deutz.

Storicamente in Italia, a

causa della dimensione

media delle aziende e

della conformazione del territorio,

la fascia di trattori più

venduti è quella di potenza

compresa tra 80 e 120 cavalli,

ma anche da noi, per quanto

riguarda i modelli destinati

alle lavorazioni in campo

aperto, si è assistito a un costante

aumento della potenza

utilizzata.

La necessità di lavorare

più ettari in meno tempo riducendo

consumi e usura,

di utilizzare attrezzature più

grandi e capaci, la diffusione

delle pratiche di agricoltura

di precisione e, non da

ultimo, le normative sempre

più stringenti sulle emissioni

hanno richiesto una sempre

maggiore capacità elettronica

e idraulica, e di conseguenza

motori più potenti e

performanti.

E così quello che 20 o 30

anni fa era un trattore di alta

potenza oggi è considerato di

fascia media e i modelli da

220 - 240 cavalli sono diventati

lo standard per le moderne

aziende che perseguono

gli obiettivi di efficienza e

produttività.

Sono proprio questi i modelli

presi in considerazione

in questo confronto, con peso

inferiore alle 10 tonnellate

e passo inferiore a 3 metri,

dunque con un rapporto peso/

potenza che valorizza polivalenza

e versatilità, ideali per

aziende agricole di dimensioni

medio-grandi per lavorazioni

impegnative come

aratura, erpicatura, semina

combinata e traino di attrezzature

pesanti.

Tutti con trasmissione a

variazione continua, ormai

un ‘must’ in questa categoria

dove comfort e resa operativa

fanno la differenza.

Sergio Bolis

28

29

CONFRONTO

240 CAVALLI

CASE IH

IL RUGGITO

DEL PUMA

Col sistema AFS Connect il

Puma fa un balzo nell’era

4.0 offrendo efficienza e

connettività avanzata

La serie Puma a passo lungo

(2.884 millimetri) e con

trasmissione a variazione

continua CVXDrive è stata recentemente

aggiornata e adesso

comprende 5 modelli da 200 a

281 cavalli di potenza massima.

Il Puma 220 sta proprio nel

mezzo con 239 cavalli di potenza

massima che diventano 260

col boost attivo durante i trasporti

a velocità sostenuta.

Cavalli forniti dal 6 cilindri

FPT N67 con tecnologia HIeSCR2

e turbocompressore

a geometria variabile, pienamente

compatibile anche con

carburante diesel biosintetico

HVO. La struttura della macchina,

che a vuoto pesa 9.550

chili e ha un carico massimo

ammissibile di 14.500 chili

(15.000 con assale HD opzionale

e longheroni laterali del

motore) è assai robusta, e il

caratteristico design del cofano

conferisce al Puma un aspetto

massiccio e imponente. Con

l’assale anteriore ammortizza-

CLAAS

TUTTO SOTTO

CONTROLLO

In cabina si sta nella bambagia

e con Cemos e Cebis il

controllo è intuitivo e il comfort

operativo è superiore

AXION 830 CMATIC

Motore

FPT N67

Cilindri/cc/valvole 6/6.728/24

Potenza nominale cv/giri 225/2.200

Potenza max cv/giri 235/1.900

Potenza max con boost cv/giri -

Coppia max Nm/giri 1.016/1.400

Capacità serb. gasolio/AdBlue l 455/42

Trasmissione ZF Terramatic 25

Pdf giri/min 540/1.000

Portata idraulica std/opt L/min 110/150/205


Lunghezza mm 5.428

Passo mm 2.980

Peso kg 9.150

Massimo peso operativo kg 15.000

Prezzo a partire da Euro 265.100

System) un sistema avanzato di

ottimizzazione automatica che

aiuta l’operatore a migliorare le

prestazioni del trattore in tempo

reale, fornendo suggerimenti

e regolando automaticamente

diversi parametri per ridurre il

consumo di carburante, aumentare

l’efficienza e migliorare il

comfort di guida.

Il motore FPT Nef da 6,7

litri è tarato su questo modello

a 235 cavalli di potenza massima,

garantendo efficienza e affidabilità

in perfetta accoppiata

con la trasmissione a variazione

continua CMatic. Prodotta da

ZF, si tratta della nota Terramatic,

è costituita da un cambio a 4

gamme meccaniche che vengono

innestate tramite un gruppo

di frizioni multidisco in modalità

completamente automatica.

Tra le dotazioni opzionali

più importanti c’è anche il sistema

di regolazione della pressione

pneumatici CTIC.

La nuova cabina del Puma è

più spaziosa, ha una superficie

vetrata maggiore ed è anche

più silenziosa rispetto alla

precedente. Sotto, il bracciolo

Multicontroller.

PUMA 220 CVXDRIVE

Motore

FPT N67




Potenza max con boost cv/giri 260/1.800



Trasmissione

CVX-Drive

Capacità sollevatore kg

540/540E/1.000/1.000E

Portata idraulica std/opt L/min 150/170


Lunghezza mm 5.467

Passo mm 2.884

Peso kg 9.550



to e i freni a dischi in bagno

d’olio su tutte e 4 le ruote raggiunge

i 50 chilometri orari al

regime di 1.600 giri minuto.

Naturalmente in continuo grazie

al cambio CVXDrive con

tecnologia a doppia frizione e

cambi gamma automatizzati.

La trasmissione è facilmente

gestibile tramite la leva Multicontroller

che dispone anche

della funzione di regolazione

attiva dell’arresto per mantenere

il trattore fermo nelle soste in

pendenza senza utilizzare la frizione

o i freni. Tutti i parametri

di funzionamento e le personalizzazioni

possono essere facilmente

impostati direttamente

dal monitor AFS Pro 1200.

Il sistema AFS Connect, che

consente di controllare l’intero

ciclo di produzione colturale,

è il plus di questa macchina.

Non solo permette di gestire

tutte le funzioni di agricoltura

di precisione del trattore, ma

anche l’intera azienda agricola,

dal tracciamento della flotta

alla generazione della mappe di

copertura, fino alla gestione dei

dati e all’assistenza da remoto.

I

l Claas Axion 830 CMatic

appare forse poco moderno

dal punto estetico,

ma non è così dal punto di vista

tecnico. Costruito per affrontare

lunghe giornate di lavoro

gode di un comfort operativo

elevato grazie ai quattro punti

di sospensione della cabina

che la isolano perfettamente

dal telaio, e alla sospensione

dell’assale anteriore che si adegua

automaticamente alla condizione

di carico del trattore.

L’allestimento Cebis rappresenta

la configurazione più

avanzata per offrire un controllo

completo e intuitivo delle principali

funzioni della macchina.

L’allestimento prevede la leva

multifunzione CMotion e il terminale

Cebis con display touch

screen da 12 pollici che integra

il sistema CSM per programmare

e automatizzare sequenze

di operazioni complesse. Il top

della produttività la si raggiunge

col CEMOS (Claas Electronic

Machine Optimization

L’Axion 830 si distingue per il

comfort di guida e di comando.

Sopra, gli interni ergonomici

con volante in pelle, leva

multifunzione Cmotion e

terminale CEBIS smarttouch.

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31

CONFRONTO

240 CAVALLI

DEUTZ-FAHR

VIAGGIO IN

FRECCIAVERDE

Prestazioni elevate, bassi costi

di gestione ed efficienza nei

trasporti grazie al cambio da 60

km/h e i freni a disco

In questa classe di potenza

Deutz-Fahr ha creato un’apposita

serie composta da un

solo modello, il 7250 TTV che

è però disponibile in due versioni:

standard con massa massima

ammissibile di 15,5 tonnellate a

60 km/h, e HD, ancora più robusto,

con trasmissione e assali

rinforzati per ‘attaccare’ la classe

di potenza superiore.

Prodotto nel moderno stabilimento

di Lauingen inaugurato

nel 2017, il 7250 TTV è uno

dei fiori all’occhiello di SDF,

studiato per rispondere alle richieste

degli agricoltori più esigenti

in termini di produttività

efficienza e comfort.

Mosso dal 6 cilindri Deutz

Tcd 6.1 da 247 cavalli di potenza

massima si propone anche

come macchina affidabile e dai

bassi costi di gestione, con intervalli

di sostituzione dell’olio

motore estesi a 1.000 ore, mentre

gli intervalli di sostituzione

degli oli cambio e idraulico

sono stati portati a 2.000 ore.

FENDT

IL SOLITO

PERFEZIONISTA

Per il 724 Vario Gen7 Fendt ha

creato un nuovo motore da 7,5

litri che si sposa alla perfezione

con la trasmissione VarioDrive

724 724 VARIO GEN GEN7 6

Motore AgcoPower Deutz TCD 6.1 75

Cilindri/cc/valvole 6/6.058/24 6/7.527/24

Potenza nominale cv/giri 237/2.100 243/1.700

Potenza max cv/giri 246/1.900 243/1.700



1.220/1.300

Capacità serb. (gasolio/AdBlue) l 400/38 450/48

Emissioni Trasmissione

Vario Stage TA190 V

Trasmissione

Pdf giri/min

540/540E/1.000/1.000E

Continua Vario

Portata idraulica (std/opt) L/min 109/152/193 165/220

Capacità sollevatore kg 10.360 11.050

Lunghezza mm 5.516 5.240

Passo Larghezza mm mm 2.900 2.550

Peso Passo kgmm 8.800 2.783

Massimo Peso kg peso operativo kg 15.000 7.980

Prezzo Massimo Euro peso operativo kg 309.325 14.000

1.220 Newtonmetri di coppia

a 1.300 giri/min. Condizioni di

funzionamento che riducono

usura, rumore, vibrazioni e soprattutto

consumi relativi, solo

138 g/cvh.

La trasmissione Variodrive

è caratterizzata da una trazione

integrale variabile, in cui

la coppia viene distribuita automaticamente

tra i due assali

in modo indipendente tramite

due circuiti di azionamento, in

modo da agire sempre sull’assale

che ha maggiore aderenza.

Al top le soluzioni digitali,

con il sistema FendtONE

che tramite un’interfaccia

intuitiva sia sul trattore che

da remoto (tramite computer

o tablet), consente di gestire

tutte le attività agricole, la documentazione

automatizzata

e la visualizzazione in tempo

reale dei dati operativi, oltre a

supportare tutte le funzioni di

smart farming.

Le nuova trasmissione TTV

consente di raggiungere i 60

km/h a un regime motore di

1.800 giri/min. L’iMonitor3 è

l’interfaccia per gestire sistemi

di guida e connettività

AGROTRON 7250 TTV

Motore Deutz TCD 6.1







Trasmissione

TTV T7560

Pdf giri/min

540E/1.000/1.000E

Portata idraulica std/opt L/min 120/160/210


Lunghezza mm 4.867

Passo mm 2.918

Peso kg 9.030



La trasmissione, prodotta

internamente da SDF, è composta

da un gruppo epicicloidale

a più livelli, che grazie alle due

frizioni di gamma, interagisce

con due gruppi idrostatici ad

alta pressione per garantire un

flusso di potenza regolare ed

uniforme, senza soluzione di

continuità, da zero a 60 km/h.

Velocità che raggiunge al regome

ridotto di 1.800 giri/min,

mentre la velocità di 40 km/h

è disponibile ad appena 1.200

giri. I trasporti avvengono in

tutta sicurezza grazie al sistema

di sospensioni attive dell’assale

anteriore con funzione antibeccheggio

e freni a disco a secco.

Il circuito idraulico è indipendente

da quello di lubrificazione

della trasmissione e tutti

i distributori sono a comando

elettronico e proporzionale.

La cabina, fisicamente separata

dal cofano per ridurre al

minimo la trasmissione di calore,

vibrazioni e rumorosità dal

motore, poggia su sospensioni

pneumatiche e può essere dotata

di sistemi di guida automatica

e funzioni di telemetria.

Con l’introduzione della serie

700 Vario Gen7, Fendt

ha creato un po’ di confusione

all’interno della propria

gamma. I 700 Vario Gen7 infatti

non sostituiscono i 700 Vario

Gen6, che rimangono a listino.

Sono proprio una serie diversa,

con pesi e dimensioni maggiori,

un nuovo motore ma potenze

che in parte si sovrappongono.

Nel listino Fendt esistono

così due modelli 724 Vario, il

Gen6 da 237 cavalli e il Gen7

da 243. Per pesi e dimensioni è

quest’ultimo che prendiamo in

considerazione in questo confronto.

Il passo è di 2,9 metri e

il peso a vuoto è di 8.800 chili,

mentre quello lordo arriva a 15

tonnellate.

Per questo trattore Agco

Power ha creato un motore

ex novo da 7,5 litri di cilindrata

che funziona secondo il

concetto di giri ridotto Fendt

iD sviluppando 243 cavalli di

potenza nominale e massima

al regime di 1.700 giri/min e

Sono addirittura 3 i display

digitali di bordo. Uno da

10” al volante, uno da 12”

sul bracciolo e un altro da

12” che rientra per metà nel

rivestimento del tetto.

32

33

CONFRONTO

240 CAVALLI

JOHN DEERE

BASTA UN

CLIC

Solita affidabilità e tempi di

configurazione ridotti per

lavorare subito con la massima

precisione ed efficienza

Nella estesa gamma di

trattori 6R, il 6R 215 è

il più potente tra quelli a

telaio grande, cioè con interasse

di 2.800 millimetri. Il motore da

6,8 litri è il PowerTech PVS con

turbo a geometria variabile nella

taratura di 237 cavalli a 1.900

giri. Il sofisticato sistema elettronico

di gestione intelligente

della potenza li fa salire però a

259 nelle applicazioni con PTO

e di trasporto, ma anche nelle

applicazioni idrauliche.

Con la trasmissione continua

Autopowr il trattore procede

alla velocità selezionata adeguandosi

automaticamente alle

variazioni di carico utilizzando

il joystick CommandPRO. Ergonomico

e intuitivo da usare,

dispone anche di undici pulsanti

completamente programmabili

e riconfigurabili per comandare

tutti i distributori idraulici, il

sollevatore anteriore, la presa

di forza, i sistemi di guida automatica

AutoTrac e le funzioni

ISOBUS.

MCCORMICK

SEMPLICE E

BILANCIATO

Leggero e ben bilanciato arriva a

240 cavalli col boost. In cabina

tutto più semplice col DSM Plus

e il bracciolo Easypilot

X7.624 VTDRIVE

Motore

FPT N67





Coppia max Nm/giri 966/1.400

Capacità serb. (gasolio/AdBlue) l 350/52

Trasmissione ZF Terramatic 20

Pdf giri/min

540/540E/1.000/1.000E

Portata idraulica (std/opt) L/min 123/160


Lunghezza mm 5.360

Passo mm 2.820

Peso kg 8.300



integrata nel bracciolo. Tramite

il menu MyFunctions sul monitor

full HD DSM Plus da 12

pollici è possibile configurare

fino a 5 funzioni, richiamabili

tramite i 5 pulsanti dell’EasyPilot.

Il DSM Plus consente una

configurazione immediata del

mezzo e la gestione delle più

avanzate soluzioni di agricoltura

di precisione, come la guida

assistita e la diagnostica da remoto

oltre al controllo in tempo

reale della flotta.

La nuova cabina Clever Cab

con sistema semi-attivo di sospensione

elettroidraulica ha

poi elevato il livello del comfort

con più spazio in altezza e in

profondità, una maggiore superficie

vetrata e una migliore

insonorizzazione.

Standard il sistema centralizzato

di ingrassaggio automatizzato,

che permette di lubrificare

tutti i punti di ingrassaggio del

trattore da un unico ingresso.

Grazie a 1-Click-Go-AutoSetup

le attività lavorative pianificate

in precedenza compaiono

automaticamente sul monitor

CommandCenter non

appena il 6R entra nel campo.

6R 215 AUTOPOWR

Motore

JD PowerTech PVS







Trasmissione

Continua Autopowr

Pdf giri/min 540/540E/1.000



Lunghezza mm 5.050

Passo mm 2.800

Peso kg 8.600



Impostare le funzioni è semplice

dall’interfaccia di comando

CommandCenter G5Plus con

monitor touchscreenda 12,8”. Il

bello è che col sistema integrato

1-Click-Go-AutoSetup, tutte le

impostazioni possono essere gestite

all’interno del cloud, compresi

i dati agronomici come i

confini di campo, le passate e

le prescrizioni. Una volta che il

trattore attraversa il confine di

campo, il profilo memorizzato

è automaticamente disponibile

e persino i conducenti occasionali

sono in grado di operare in

modo preciso senza errori.

La sospensione idropneumatica

adattiva HCS Plus della

cabina regola automaticamente

la quantità di olio nei pistoni

degli ammortizzatori, basandosi

sui sensori dell’acceleratore e

della sospensione autolivellante

dell’assale anteriore TLS Plus,

che a sua volta si regola automaticamente

in base al sistema

di rilevamento del sollevatore

compensando gli sbalzi di potenza

durante le operazioni di

traino per assicurare più potenza

al suolo e una migliore trazione.

L’X7.624 Vt-Drive è uno

dei modelli di maggior

successo di McCormick,

molto apprezzato per le sue

doti di polivalenza, manovrabilità

e facilità di gestione.

Pur essendo uno dei trattori

più leggeri del confronto, con

un carico lordo ammissibile di

13 tonnellate, l’X7.624 ha una

struttura robusta, col motore

FPT N67 sorretto da un telaio

in ghisa, l’assale anteriore

a ruote indipendenti e un’eccellente

distribuzione dei pesi,

che gli consentono di gestire

con agio attrezzature di grandi

dimensioni. La potenza è di

230 cavalli a 1.900 giri con un

extra boost di 10 cavalli che entra

in gioco con l’uso della presa

di forza e durante il trasporto.

Rinominata Vt-Drive, la

trasmissione ZF funziona in 4

gamme di velocità in 4 diverse

modalità operative per adattarsi

al meglio al lavoro da eseguire.

Tutto si gestisce facilmente con

la leva mutifunzione Easy Pilot

L’EasyPilot è il joystick

multifunzione che consente

l’uso intuitivo della trasmissione

e il facile azionamento degli

attrezzi grazie ai 5 pulsanti

programmabili.

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35

CONFRONTO

240 CAVALLI

NEW HOLLAND

SEMPRE PIÙ

INTELLIGENTE

Con PLM Intelligence il trattore

diventa un ufficio... e viceversa.

Il T7.260 sfrutta poi tutte le

potenzialità del 6 cilindri Nef

Con un’interfaccia trattore/

utente completamente

rinnovata e tutte le funzioni

smart del sistema PLM

Intelligence che trasformano il

veicolo in un ufficio da campo,

la serie T7, erede dei mitici TM,

è ormai immersa nell’era dell’agricoltura

4.0. Il sistema PLM

Intelligence ottimizza la produttività

grazie a funzioni avanzate

come la guida automatica IntelliSteer,

la gestione automatizzata

delle manovre IntelliTurn, la

connettività per il monitoraggio

da remoto delle prestazioni e

la diagnosi a distanza. Inoltre,

il supporto al protocollo TIM

migliora la comunicazione tra

trattore e attrezzo, rendendo le

operazioni ancora più efficienti.

Il modello T7.260 fa da spartiacque

tra le medie e le alte potenze

con 240 cavalli a disposizione

che il sistema di controllo

elettronico Epm dell’FPT Nef fa

diventare 260 durante i trasporti.

Il motore fa coppia con la trasmissione

a variazione continua

VALTRA

QUANDO IL TOCCO

È SMART

Lo SmartTouch enfatizza le doti

di versatilità del Valtra T235 e

garantisce comfort, ergonomia

e facilità d’uso

T235 DIRECT

Motore AgcoPower 74





Coppia max Nm/giri 900/1.500


Trasmissione

Direct CVT

Pdf giri/min 540/1.000

Portata idraulica (std/opt) L/min 115/160/200


Lunghezza mm 5.360

Passo mm 2.995

Peso kg 7.300



marce più una pompa idrostatica

e un motore idraulico al posto

delle frizioni multidisco per ottenere

la variazione continua.

L’allestimento con trasmissione

continua Direct prevede in

dotazione standard l’interfaccia

utente SmartTouch che è abbinato

all’impianto idraulico load

sensing con fino a 7 valvole di

servizio posteriori e 4 anteriori

tutte completamente regolabili

e azionabili elettronicamente. Il

monitor SmartTouch con grafica

a icone è probabilmente il più

chiaro, intuitivo e semplice da

usare e non richiede monitor aggiuntivi

in quanto integra anche

i display della guida automatica

e della telecamera di sicurezza.

Tra le soluzioni ‘Smart’ il

sistema automatico di gestione

U-Pilot che abbinato alla guida

satellitare Valtra Guide avvia la

sequenza delle operazioni di fine

campo quando il trattore oltrepassa

una linea preimpostata.

La cabina Horizon ha un livello

fonometrico di soli 66 decibel. Il

layout del monitor IntelliView è

completamente personalizzabile

e può visualizzare più funzioni in

una sola schermata.

T7.260 AUTOCOMMAND

Motore

FPT N67







Trasmissione

AutoCommand

Pdf giri/min

540/540E/1.000/1.000E



Lunghezza mm 5.467

Passo mm 2.884

Peso kg 8.900



Auto Command con 4 gamme

meccaniche che si innestano

senza soluzione di continuità

grazie alla tecnologia a doppia

frizione riducendo l’intervento

della componente idrostatica e

perciò minimizzando gli assorbimenti

di potenza.

L’impianto idraulico è composto

da una pompa a portata

variabile con compensazione di

pressione da 150 o da 170 litri al

minuto con fino a 5 distributori

posteriori a controllo elettronico

e tre ventrali configurabili dal

posto di guida tramite il monitor

Intelliview da 12 pollici e gestibili

tramite il piccolo joystick

dedicato. La cabina a 4 montanti

Horizon Ultra è stata ampliata

e gli interni completamente rinnovati

tra cui spiccano il nuovo

bracciolo SideWinder Ultra con

comandi completamente configurabili

e il display della strumentazione

CentreView all’interno

del volante.

La sospensione autolivellante

a controllo elettroidraulico attivo

utilizza un sensore sul telaio della

cabina controllando la velocità

di accelerazione e decelerazione.

S

tranamente il Valtra T235

Direct si ferma a 220 cavalli

di potenza massima

e non a 235 come riportato sul

cofano e come i suoi omologhi

modelli col powershift Active

e Versu. Però poi arriva a 250

sfruttando i 30 cavalli extra offerti

dal boost e che sono disponibili

alla Pto anche a trattore

fermo, oltre che quando si aziona

l’impianto idraulico e durante

il trasporto veloce.

Altra particolarità è quella di

adottare il 6 cilindri Agco Power

da 7,4 litri e non quello da

6,6 che pure a queste potenze ci

arriva senza problemi. Cosa che

peraltro non dispiacerà agli agricoltori,

notoriamente amanti dei

motori ‘corpulenti’.

Il propulsore si sposa poi alla

perfezione con la duttilità della

trasmissione Direct, anch’essa

interamente progettata e realizzata

in Finlandia da Valtra. L’unità

sfrutta sostanzialmente la

stessa base del powershift Versu

con quattro gamme e cinque

Minimo ingombro e massima

definizione per il monitor

SmartTouch. Un display digitale

sul montante destro sostituisce

il cruscotto al volante fornendo

tutte le informazioni necessarie.

36

37

TECNICA

Come

si cambia

Quali sono state le principali

innovazioni sui trattori in era moderna?

Sotto il cofano non è cambiato molto

mentre a livello di trasmissione,

design, comfort e tecnologia gli ultimi

trent’anni sono stati determinanti.

Vediamo come

«Un punto di non ritorno per tutti

i costruttori fu l’introduzione della

temutissima AdBlue anche sui trattorie

il primo brand a lanciarsi oltre

l’ostacolo fu Massey Ferguson che nel

2008 presentò il suo nuovo top di

gamma MF 8690 con sistema SCR»

Pioniere delle

trasmissioni

stepless fu

Fendt nel 1995

col lancio del

Favorit 926

Vario. Nel

2004 il celebre

cambio a

variazione

continua

approdò anche

sui compatti

della serie

300 (a centro

pagina). A lato,

l’MF 8690, il

primo con SCR,

più adestra il

McCormick Mtx,

uno dei primi

modelli sul

mercato con

sospensioni

a ruote

indipendenti e

il New Holland

T6 con cambio

dual clutch. In

basso, il Deutz-

Fahr AgroXtra,

il primo con

visibilità a 360

gradi.

La storia della meccanizzazione

agricola è colma di

innovazioni e uno dei capitoli

più significativi è senza

dubbio quello che riguarda il

re dei campi ovvero il trattore

che fece la sua prima comparsa

ormai più di cento anni fa. In

queste pagine cercheremo di

tracciarne non tanto le origini

e i primi passi dell’evoluzione

quanto piuttosto le ultime tappe

del percorso che hanno portato

ai mezzi odierni che sono

assai diversi per prestazioni,

innovazioni tecniche, comfort

e design rispetto ai loro ‘genitori’

che solcavano i campi sul

finire del secolo scorso. L’obbiettivo

è quello di individuare

chi ha introdotto negli ultimi

decenni alcune peculiarità diventate

in seguito dei must imprescindibili

per tutto il settore.

Partendo dalle tipologie di

trasmissioni è ben noto che

fu la meccanica a dominare

la scena anche sui trattori di

gamma alta fino al 1995 quando

Fendt introdusse il cambio

a variazione continua. Prima

di allora, e parliamo della

decade precedente, il top tec-

«È ben noto che in tema di trasmissioni

fu la meccanica a dominare la scena

fino al 1995 quando Fendt introdusse

il cambio a variazione continua. Prima

di allora, e parliamo della decade

precedente, il top tecnologico era il

buon vecchio powershift»

nologico era il buon vecchio

powershift, impreziosito dal

controllo elettronico che ancora

oggi trova consensi anche

sopra i 200 cavalli.

Dal powershift agli stepless

La prima trasmissione con

marce sotto carico governate

dal ‘chip’ risale al 1989 e a

montarla era la serie 8030 di

Ford con un semi powershift

che consentiva anche l’automatismo

della cambiate all’interno

della gamma veloce su

strada.

Per il lancio dei primi full

powershift a controllo elettronico

occorre invece attendere

ancora qualche anno, ovvero

il 1992 quando John Deere

introdusse la 19 X 7 sulla

gamma 7000. L’evoluzione

di questa tecnologia non si è

fermata negli anni successivi

offrendo soluzioni via via

sempre più precise, affidabili

e performanti grazie soprattutto

a un’elettronica sempre più

sofisticata ma, come accennato

in precedenza la svolta

epocale fu introdotta da Fendt

nel 1995 col lancio del Favorit

926 Vario da 260 cavalli, il

primo trattore di alta potenza

al mondo con trasmissione a

variazione continua.

Addio, dunque, a gamme

e marce per un utilizzo assai

più intuitivo e confortevole

sia in campo che su strada.

Salvo qualche titubanza iniziale

legata agli assorbimenti

di potenza della componente

idrostatica, la scommessa di

Fendt fu vinta alla grande con

i suoi trattori di fascia alta in

testa alle vendite europee e lo

sviluppo di soluzioni simili da

parte di tutti i competitor. Va

detto che sempre nel 1995 anche

l’austriaca Steyr brevettò

Le leggi a dettare il passo

A livello motoristico l’evoluzione

degli ultimi anni è stata

sicuramente meno eclatante esun

cambio a variazione continua

(CVT) che vide però la

sua prima commercializzazione

nel 1999 sui Case IH CVX.

Oggi i gruppi stepless dominano

la fascia medio alta

del mercato europeo, ma la

tendenza è quella di spingersi

verso potenze sempre inferiori

e anche in questa direzione

Fendt fu pioniera col lancio

del primo utility 312 Vario nel

lontano 2004 e dei primi specializzati

200 Vario nel 2009.

Per quanto riguarda l’evoluzione

del powershift un

tassello fondamentale fu sicuramente

l’introduzione dei

cambi ‘dual clutch’ (a doppia

frizione) derivati dalle auto

sportive e dalle automobili

commerciali di alta gamma.

Nel settore agricolo il primo

gruppo dual clutch risale

al 2009 con la firma di Carraro

Drive Tech, mentre è il 2011

l’anno del debutto sui trattori

con la serie 6R Direct Drive di

John Deere a cui risposero in

casa CNH Industrial con i New

Holland Dynamic Command e

i Case IH Active Drive.

sendo ancora oggi l’architettura

diesel la soluzione predominante,

soprattutto per macchine

di un certo peso. A scandire il

passo tecnologico ci si è messo

fondamentalmente il legislatore

imponendo dal 2001 in poi

limiti alle emissioni inquinanti

via via sempre più stringenti.

Un punto di non ritorno

per tutti i costruttori fu l’introduzione

della temutissima

AdBlue anche sui trattori (su

camion e autobus già era arrivata)

e il primo brand a lanciarsi

oltre l’ostacolo fu Massey

Ferguson che nel 2008

presentò il suo nuovo top di

gamma MF 8690, il primo

trattore in campo agricolo con

motore Sisu dotato di sistema

di post trattamento SCR. Per

il resto si è assistito a un progressivo

miglioramento delle

prestazioni e dei consumi in

ottica ‘downsizing’. Nonostan-

38

39

TECNICA

«Per quanto riguarda gli albori

dell’agricoltura di precisione, che

poi evolverà nella smart agriculture e

nell’agricoltura 4.0 grazie ai processi

di raccolta dati e digitalizzazione,

ad aprire le danze fu John Deere che

nel 1998 presentò StarFire il primo

sistema di guida satellitare in ambito

agricolo»

Sopra e nella

foto grande due

gamme John

Deere che hanno

fatto la storia a

livello di cambio,

la serie 7000 con

full powershift

a controllo

elettronico

del 1992 e la

serie 6R Direct

Drive del 2011,

la prima con

trasmissione

a doppia

frizione. Qui a

lato, il Massey

Ferguson serie

3000 del 1986

con Datatronic

e Autotronic, il

primo trattore

‘pensante’ al

mondo e, sotto,

l’Atles di renault

che a fine anni

90 montava la

sospensione su

quattro punti

della cabina.

Nell’altra pagina

il Frutteto3 di

Same, il primo

con sospensioni

anteriori a ruote

indipendenti, i

primi Valtra ‘a

colori’ e il Valmet

HiTech, il primo

con sospensioni

ad aria.

te la fame di cilindri dei farmer

di lunga data, la tendenza dai

primi anni del nuovo millennio

è quella di aumentare la potenza

diminuendo i cc e in tal

senso i primi a lanciarsi oltre

i 150 cavalli con un 4 cilindri

furono nel 2012 Valtra con la

serie N e Fendt con la serie 500

Vario. Oggi, sempre Fendt è

l’unico brand ad aver abbattuto

la barriera dei 200 cavalli con

la nuova serie 600 Vario a 4

cilindri. E tutti quei bei cofani

spioventi? Fino agli anni 80 il

design dei trattori era considerato

ininfluente o comunque

secondario ai fini dell’acquisto.

L’occhio vuole la sua parte

Il brand che ha decretato l’inversione

di tendenza è Deutz-Fahr

col debutto nel 1990 dell’AgroXtra,

il primo modello come

recitava il claim dell’epoca

‘con visibilità a 360 gradi’. La

linea dal sapore sportivo aveva

dunque anche una motivazione

pratica ma da lì in poi il brand

del gruppo SDF, grazie anche

alla collaborazione con Giugiaro,

sfornò un trattore più bello

dell’altro innescando la risposta

dei competitor e un generale

abbellimento delle macchine

«Fino agli anni 80 il design dei

trattori era considerato ininfluente

o comunque secondario ai fini

dell’acquisto. Il brand che ha decretato

l’inversione di tendenza è Deutz-Fahr

col debutto nel 1990 dell’AgroXtra, il

primo trattore con cofano spiovente»

con linee aggressive, fari led e

vernici metallizzate.

E a proposito di livree oggi

quasi tutti i costruttori valorizzano

le loro versioni premium

con colorazioni speciali ma

c’è un marchio che della personalizzazione

stilistica ne fa

un vanto fin dagli 80 ed è la

finlandese Valtra che, già nel

1988 quando ancora si chia-

mava Valmet ed

era ben lontana

dall’orbita Agco,

oltre al classico

rosso ‘di casa’ e

al giallo delle versioni

municipali

offriva di serie

anche il bianco il

verde e il blu.

Un altro primato

di Valtra è

legato al lancio

nel 1997 della serie

HiTech da 80 a 160 cavalli

equipaggiabile con l’esclusiva

sospensione ad aria dell’assale

anteriore. Tale soluzione che

resterà per altro l’unica di tipo

pneumatico poiché ben si adatta

alle temperature rigide scandinave,

rivoluzionò il comfort

di marcia e l’aderenza e fu ben

presto clonata nelle versioni

idrauliche che da lì in poi equi-

paggeranno prima le gamme

medio alte, poi gli utility e infine

gli specializzati premium di

tutti i principali player. Pochi

anni dopo, nel 2000, Carraro

lanciò la sofisticata sospensione

Proactive a ruote indipendenti

che subito trovò proseliti

nelle gamme Renault, Case IH

e McCormick.

Il primo specializzato da

frutteto e vigneto a montare

una sospensione sull’assale

anteriore fu un Fendt 200 Vario

nel 2004, mentre il primo

brand a dotare una macchina

da filari di sospensione a ruote

indipendenti fu Same nel 2015

col Frutteto3 ActiveDrive.

Sebbene non sia mai stata brevettata

una vera sospensione

posteriore sono datate fine anni

90 le prime sospensioni meccaniche

della cabina. Pioniere

in questo senso fu il brand Re-

nault che da lì a poco entrerà

nell’orbita Claas. I trattori

francesi, sulla scia dell’esperienza

automotive, sfruttavano

già un sistema con quattro

gruppi molla-ammortizzatori

in grado di smorzare in modo

significativo le vibrazioni provenienti

dalle sconnessioni del

terreno e dal motore, soluzione

assai più funzionale dei tradizionali

silent-block.

L’era del chip

Sull’utilizzo dell’elettronica

per la gestione dei parametri

e delle performance andrebbe

scritto un capitolo a parte ma

sicuramente una spinta importante

la diede Massey Ferguson

nel 1986 col lancio della

serie MF 3000, i primi trattori

‘pensanti’ del mondo grazie

all’introduzione dei sistemi

‘Autotronic’ e ‘Datatronic’.

Per quanto riguarda invece

gli albori dell’agricoltura di

precisione, che poi evolverà

nella smart agriculture e nell’agricoltura

4.0 grazie ai processi

di raccolta dati e digitalizzazione,

ad aprire le danze fu

John Deere che nel 1998 presentò

StarFire il primo sistema

di guida satellitare in ambito

agricolo. A livello infine di

interfaccia i primi display per

una più agevole regolazione

dei parametri e controllo delle

funzioni fecero il loro ingresso

sui trattori nei primi anni del

nuovo millennio ma ad imprimere

un deciso cambio di

passo ci pensò Valtra nel 2017

col lancio della serie T Smart

Touch dotata di un monitor

touch screen molto intuitivo e

reattivo, assai simile nel funzionamento

ai moderni tablet e

smartphone.

Stefano Agnellini

40

41

NEW HOLLAND

Su e giù per

le colline

La versione da ‘collina’ Hillside è ancora

tra le più amate nel nostro Paese. La New

Holland TC5.90 si è rinnovata anno dopo

anno e, su e giù tra gli Appennini, trova la

sua vera vocazione

Anche se nel 2024 i dati

del mercato delle macchine

agricole, così

come avvenuto per i trattori,

non sono stati propriamente

entusiasmanti – complice, sicuramente,

il calo degli incentivi

come abbiamo constatato

nell’articolo dedicato sullo

scorso numero di Trattori –,

qualche sorpresa l’hanno comunque

riservata.

Come nel caso di New

Holland che, sul totale delle

mietitrebbie immatricolate, ha

venduto ben tredici TC5.90 in

versione Hillside. Il modello

dedicato ai terreni più complicati,

di fatto, è risultato essere il

più venduto tra quelli a listino

del costruttore, confermandosi

dunque come prodotto ideale

Gli elementi

caratterizzanti di

questo modello

sono il sistema

di livellamento

posteriore

(completamente

integrato nella

console di comando)

e il controllo

automatico

dell’altezza della

testata Autofloat II.

42 43

NEW HOLLAND

Sono due le

versioni disponibili

sul mercato della

TC5.90 Hillside:

quella stretta da

3,5 metri, per gli

spostamenti su

strada, e la versione

più larga da 4 metri,

in grado di garantire

ancora più stabilità

in campo.

per gli agricoltori e i contoterzisti

d’Italia. Un Paese, il

nostro, caratterizzato da una

grandissima varietà orografica,

con colture che si dipanano su

arco montuoso complesso, dal

nord al sud dello Stivale.

Obiettivo? Livellare

Fiore all’occhiello di questa

versione così apprezzata sono

il sistema di livellamento posteriore

(completamente integrato

nella console di comando)

e il controllo automatico

dell’altezza della testata Autofloat

II, derivato direttamente

dalle ‘sorelle maggiori’ della

gamma CX.

La TC5.90, tuttavia, si

presenta con dimensioni più

compatte e un peso inferiore:

caratteristiche che la rendono

la candidata ideale per

affrontare anche i pendii più

impervi, soprattutto grazie a

un’agilità che pochi altri macchinari

di questo tipo riescono

a esprimere. Questo modello

riesce a operare su pendenze

trasversali fino al 38%, in discesa

fino al 10% e in salita

fino al 30%. Un vero scalatore

che, nomen omen, si presta a

lavorare sulle colline di praticamente

tutta Italia.

I progettisti di New Holland

hanno ripensato anche il

canale convogliatore, che ora

è più lungo e più resistente,

con un’apertura più ampia,

una capacità di sollevamento

maggiore e una capacità di

flottazione laterale in grado

di gestire testate fino a 2 tonnellate.

Questo modello, tra

l’altro, è anche disponibile

con le testate High Capacity e

Varifeed Heavy Duty in grado

di seguire perfettamente l’andamento

del terreno.

Ma il vero cuore pulsante

del sistema di autolivellamento

sono i sensori collegati a

valvole di controllo elettromagnetiche

avanzate che rilevano

l’inclinazione del terreno

rispetto al piano. Una volta

rilevati cambiamenti di pendenza,

questi sensori invicano

i dati sul livellamento del

terreno direttamente a due impianti

idraulici indipendenti,

uno per la pendenza trasversale

e l’altro per la correzione

del sollevamento longitudinale

posteriore. Il sistema di

livellamento mantiene costantemente

la scocca della mietitrebbia

a un livello prossimo

a quello orizzontale, migliorando

la sicurezza e il comfort

dell’operatore e, al contempo,

riducendo al minimo le perdite

di prodotto.

Sono due le versioni disponibili

sul mercato della TC5.90

Hillside: quella stretta da 3,5

metri, dedicata soprattutto alle

aziende agricole in cui sono

necessari anche spostamenti su

strada per raggiungere i diversi

campi (o, più semplicemente,

per i contoterzisti), e la versione

più larga da 4 metri, in

grado di garantire ancora più

stabilità in campo e sui declivi

più impegnativi.

Tra l’altro, il modello più

stretto è stato aggiunto solo

successivamente, per venire

incontro alle esigenze di una

platea di clienti più ampia.

Scelta che, a giudicare dal riscontro

positivo del mercato,

si è rivelata vincente.

Tradizione Fpt

Esattamente come la controparte

da ‘pianura’, la TC5.90

Hillside è spinta da un motore

Fpt Nef 6 cilindri da 6,7 litri

a iniezione Common Rail, in

grado di erogare una potenza

massima di 258 cv. Completa

il quadro della catena cinematica

la trasmissione idrostatica

Heavy-Duty, che garantisce

sicurezza e stabilità su praticamente

qualunque tipologia

di terreno.

Presenti a bordo anche potenti

freni a disco, utilizzabili

qualora la trasmissione idrostatica

dovesse essere disinserita.

Come optional è presente

anche la versione con

un assale posteriore sterzante

per doppia trazione. Oltre al

già citato sistema autolivellante,

la Hillside è equipaggiata

con un serbatoio cereale

da 6.400 litri, pneumatici

maggiorati e un alloggiamento

dell’alimentazione più lungo

e robusto.

La velocità di scarico è di

72 l/min. Il battitore, a otto

spranghe, è largo 130 cm e ha

un diametro di 60,7 cm e lavora

ad un regime compreso fra

417 e 1.037 g/min, mentre il

controbattitore ha una superficie

di sgranatura di 0,79 m2 e

14 spranghe in tutto.

Confortevole e silenziosa

La cabina è la Harvest Suite

Comfort, dotata di fabbrica

di tutta una serie di migliorie

finalizzate a migliorare il

comfort di bordo degli operatori

durante le lunghe giornate

nei campi.

La struttura della cabina è

stata realizzata per offrire la

miglior visibilità possibile sui

tre lati aperti, per far sì che gli

operatori, senza spostarsi dalla

postazione, riescano a tenere

sott’occhio l’intera larghezza

della testata di taglio nelle differenti

posizioni, alzata o abbassata

al massimo.

Oltre ad essere sospesa, per

ridurre le vibrazioni a bordo, è

anche estremamente silenziosa:

i valori dichiarati da New

Holland si attestano livelli di

rumorosità bassi, pari a 74 dB

ai regimi di lavoro normali.

Stefano Eliseo

44

45

WINTERSTEIGER

Ci sono anche

loro

Alla scoperta delle mietitrebbie austriache

Wintersteiger, prodotti d’eccellenza per la

raccolta di sementi in piccole parcelle per

studi genetici o di produttività. In tutto 6

modelli di diverse dimensioni e capacità

L’anno scorso in Italia insieme

alle ben note Claas,

New Holland, John Deere,

Fendt, Massey Ferguson

e Case IH sono state vendute

anche 3 mietitrebbie Wintersteiger.

Si tratta di macchine

specializzate per la raccolta

di cereali e sementi in piccole

parcelle che Wintersteiger

produce in Austria a Ried im

Innkreis dove ha la sede.

Il nome di questa azienda

specializzata nella produzione

In questa foto il

modello Quantum

Pro, il più potente

della serie Quantum,

sviluppato per la

raccolta di varietà

di mais e soia ad

alto rendimento,

adatta anche alle

operazioni di

moltiplicazione delle

sementi e a quelle

relative alle sementi

di base.

46

46 47

WINTERSTEIGER

Wintersteiger, che

opera a livello

internazionale con

filiali e distributori

in tutto il mondo,

progetta e costruisce

integralmente le

proprie mietitrebbie

presso il sito di Ried

im Innkreis in Austria

(sopra).

di attrezzature per la ricerca

agronomica, la selezione delle

sementi e l’agricoltura di

precisione è probabilmente

sconosciuto alla maggior parte

degli agricoltori, così come

le sue particolari mietitrebbie

che sono utilizzate principalmente

da università, istituti di

ricerca e aziende sementiere

per testare nuove varietà di

cereali. Queste mietitrebbie,

utilizzando sistemi avanzati

di raccolta, pesatura e analisi,

permettono di raccogliere e

analizzare piccole parcelle in

modo accurato, mantenendo

48

separati i raccolti per studi genetici

o di produttività.

Progettazione specifica

Grazie alla precisione e affidabilità

delle sue macchine,

che per la raccolta di parcelle

sperimentali hanno esigenze

molto diverse rispetto alle

macchine agricole standard

e richiedono quindi di una

progettazione specifica, Wintersteiger

è leader in questo

settore e nel mondo ha già

venduto oltre 4.000 mietitrebbie

parcellari.

La gamma di prodotti Win-

LA GAMMA AL COMPLETO

Modello Classic Plus Quantum Core Quantum Plus Quantum Pro Split NH

Motore Deutz TD 2.2 Deutz Tcd 2.9 Deutz Tcd 3.6 FPT N45

Cilindri/cilindrata n/cc 3/2.200 4/2.900 4/3.600 4/4.500

Potenza massima cv/giri 49/2.600 75/2.600 115/2.200 175/2.200

Diametro battitore mm 350 400 607

Larghezza battitore mm 785 800 1.050

Larghezza apparato falciante mm 1.250 - 1.500 1.250 - 1.500 - 1.750 da 1.250 a 2.000 -

File mais n 2 2 4

Distanza file mais mm 600 - 750 600 - 750 Tutte

Capacità serbatoio granella l 400 700 - 1.000 700 - 1.100 1.500 - 1.700 5.000

Dimensioni lungh./largh./alt. mm 5.550/2.050/3.025 5.700/1.500/2.975 7.330/1.620/3.200 8.300/2.943

(2.550)/3.700

Peso minimo kg 2.000 3.900 3.950 5.900 9.000

tersteiger è completa e articolata,

con modelli a differenti

prestazioni disponibili in numerose

varianti di equipaggiamento

e opzioni per l’apparato

falciante, i sistemi di pesatura

e di campionamento.

Si parte dal modello base

Classic Plus, in grado di soddisfare

tutti i requisiti per un

raccolto rapido ed esente da

mescolanze a partire dalla generazione

F3 fino alla pre-moltiplicazione,

passando poi per

la serie Quantum, composta dai

modelli modulari Core, Plus e

Pro per soddisfare le esigenze

di tutti i clienti in termini di dimensioni

ed equipaggiamento.

Scegliendo tra diversi sistemi

di pesatura, sistemi di campionamento,

soluzioni digitali, la

serie Quantum permette di raccogliere

le più diverse colture,

da riso, grano, mais, soia fino

alle colture meno frequenti,

come ad esempio il papavero.

Infine il modello Split NH,

costruito sulla base della New

Holland TC 4.90 e disponibile

anche nella variante NH 255

con larghezza esterna di soli

255 centimetri per agevolarne

il trasporto, è un tipo di mietitrebbia

parcellare doppia per

mais che aumenta le capacità

operative per sfruttare le finestre

di raccolta più ridotte.

In pratica questa macchina

unisce il rendimento di una

mietitrebbia da pieno campo

tradizionale ai requisiti di una

raccoglitrice parcellare.

Sergio Bolis

49

MOTORI

Tutto

cambia

La serie G2 di Doosan Infracore

ha fatto la sua prima apparizione

sulle riviste della VTE nel 2013.

12 anni dopo sono cambiate

tante cose con la serie DX,

incoronata a DotY 2025, che

segna una nuova pietra miliare

per il brand. Ma cos’ha in

comune con la serie G2?

Era il 2013 quando sulla

copertina di Diesel International

– la rivista specializzata

in sistemi propulsivi

della nostra casa editrice – faceva

la sua apparizione la serie

di motori G2 dell’allora Doosan

Infractore (oggi diventata HD

Hyundai Infracore). Si trattava

di motori diesel compatti, disponibili

nelle gamme a 3 e 4 cilindri,

con cilindrate da 700 a 950

cc. Una gamma che oggi comprende

tre varianti di cilindrata:

1.8L, 2.4L e il modello di punta

A lato lo stand

di HD Hyundai

Infracore

dell’ultima

edizione

di EIMA

Internationl.

Protagonisti

dello stand

non potevano

che essere i

vincitori del

DOTY 2025

da 3.4L, inizialmente sviluppato

per la statunitense Bobcat e che

sta gradualmente guadagnando

terreno tra gli OEM europei

(Epiroc, Keestrack, per citarne

un paio) e cinesi (come Lovol).

Il 22 novembre 2022 è uscita

dalla linea di produzione

la 500.000esima unità,

mentre 1.000.000 di

unità sono previste per

il 2027. È ancora troppo

presto per stabilire come

l’evoluzione dei DX05 e DX08

si allineerà con quella della serie

G2. I nuovi motori clean-sheet di

HD Hyundai Infracore, DX05 e

DX08, sono dotati di due tipi di

turbocompressori: uno singolo

e uno a due stadi. Il turbocompressore

a due stadi è progettato

per massimizzare la potenza e

garantire al tempo stesso la durata

del motore, il che significa

che il turbocompressore singolo

non deve concentrarsi sulla

potenza di picco. Infatti, la sua

potenza è stata deliberatamente

abbassata. Questa scelta progettuale

fa sì che il DX05 fornisca

il 30% in più di coppia ai bassi

regimi rispetto ad altri motori

da 5 litri della concorrenza.

Gli OEM hanno due opzioni: il

motore con turbocompressore a

due stadi, che offre una potenza

leader nella categoria in un pacchetto

compatto, o il motore con

turbocompressore singolo, che

fornisce una buona potenza e

coppia. Citiamo Hyundai Construction

Equipment (HCE),

che sceglie il motore in base alle

caratteristiche specifiche di ogni

macchina. Ad esempio, l’escavatore

da 35 tonnellate è dotato

di un DX08 con turbocompressore

singolo, mentre l’escavatore

da 38 tonnellate monta il

DX08 con turbocompressore

a due stadi. HCE presenterà al

Bauma gli escavatori dotati di

DX08. Nel frattempo, Develon

(HDI) lancerà escavatori da 23 e

25 tonnellate con motore DX05

nel 2025.

HDI è convinta che il DX05

possa sostituire efficacemente

gli attuali motori da 6 litri. Prima

di entrare in produzione su

larga scala, i motori DX05 e

DX08 saranno sottoposti a test

approfonditi sul campo in macchine

la cui uscita è prevista per

il 2025. Gli OEM li sottoporranno

a impegnative prove di

prestazione, valutando la durata,

l’efficienza e il funzionamento

reale in condizioni difficili. Il

feedback dei produttori svolgerà

un ruolo fondamentale nel perfezionamento

delle specifiche

finali. Considerati i precedenti

della serie G2, si prevede che i

DX05 e DX08 manterranno gli

stessi standard di affidabilità.

Fabio Butturi

50

51

OLTRE IL TRATTORE

Più leggera e versatile

La nuova serie Espro 1002, 4 modelli con telaio rigido o pieghevole,

si evolve nel design e nelle funzionalità per essere ancora più

versatile, facile da usare e ridurre i consumi di carburante

La gamma di seminatrici

trainate Kuhn per la

minima lavorazione si

rinnova con la serie Espro

1002, che sostituisce la

precedente Espro 1000.

La nuova serie include

quattro modelli, due in

versione rigida da 3 e 4

metri (3002 e 4002) e due

in versione pieghevole

da 4 e 6 metri (4002 R e

6002 R), caratterizzate

da tramogge con capacità

variabile tra 2.500 e 3.500

litri. Le seminatrici Espro

1002 R si distinguono per

la loro versatilità, essendo

52

adatte sia a terreni arati che

a minima lavorazione grazie

alla presenza di sei sezioni

operative indipendenti.

L’efficienza energetica è

migliorata grazie ai ruotini

di compattamento stretti e di

grande diametro, progettati

per ridurre la resistenza al

rotolamento e il consumo

di carburante, mentre la

precisione della semina

è garantita dalla barra

Crossflex, che utilizza dischi

doppi sfalsati per mantenere

costante la profondità di

La nuova serie di

seminatrici trainate

Kuhn Espro 1002

può operare sia su

terreno arato che su

minima lavorazione.

Il peso complessivo

della macchina è stato

ridotto per diminuire la

potenza richiesta.

semina anche a velocità

elevate. L’uso della macchina

risulta semplice e intuitivo

grazie a regolazioni rapide,

alla gestione automatizzata

delle inversioni a fine campo

e al controllo tramite sistema

ISOBUS. Tra le novità

FISSA O PIEGHEVOLE?

Modello 3002 4002 4002 R 6002 R

Larghezza di lavoro mm 3.000 4.000 6.000

Larghezza di trasporto mm 3.000 4.000 3.000

Capacità tramoggia l 2.500 3.500

File n 20 26 40

Interfila mm 150 153,8 150

Peso kg 3.700 5.500 7.300

Potenza richiesta cv 100 160 200

La nuova tramoggia Pöttinger Amico F è dotata di serie

di sistema Isobus.

UNA TRAMOGGIA PER AMICO

Agganciabile facilmente

all’attacco

anteriore del trattore,

con tre posizioni di

attacco superiore

e tre posizioni di

attacco inferiore,

la nuova versione

della tramoggia

Amico F di Pöttinger

è dotata di serie del

sistema Isobus e

può dunque essere

controllata con i

terminali Expert

75 e CCI 1200 del

costruttore austriaco

o con qualsiasi

terminale del trattore

compatibile con Isobus,

ed essere così

introdotte, spicca la riduzione

del peso complessivo della

macchina, che permette di

limitare la potenza richiesta e

migliorare la manovrabilità.

L’accesso alla tramoggia

è stato reso più agevole

grazie a una piattaforma

laterale protetta, mentre

il caricamento dei semi è

facilmente abbinata

ad attrezzature di altri

produttori. Questo

nuovo modello con

capacità da 1.700

litri presenta una

piattaforma di carico

che facilita l’accesso

alla tramoggia e un

nuovo raccordo a

tenuta di pressione

per lo svuotamento

del materiale

residuo. Il tubo per

il trasporto delle

sementi è fissato

su un montaggio a

perno, caratteristica

che permette al tubo

portagomma di muoversi

liberamente in

modo da non urtare

il trattore in nessun

punto, anche durante

le svolte a fine

campo. Con una larghezza

di soli 2,47

metri, la Amico F è

più stretta rispetto

ai trattori di potenza

pari o superiore a

200 cavalli. L’illuminazione

supplementare

opzionale a

LED sulla tramoggia

facilita poi il lavoro al

buio. L’area antistante

la tramoggia è

infatti perfettamente

illuminata da fari

integrati nel telaio.

Luigi Cerutti

facilitato da una modalità di

semiapertura della tramoggia.

Inoltre, l’integrazione di

nuovi dischi ‘dritti’ consente

di preservare l’umidità

del terreno e garantisce un

migliore adattamento alle

condizioni del suolo. Un

ulteriore miglioramento

riguarda l’aumento della

pressione massima

al suolo, che

passa da 80 a 120

kg, risultando

particolarmente

utile per le

lavorazioni su

terreni asciutti e

argillosi.

Enzo Attori

KUBOTA

Sorella minore

Kubota introduce un nuovo modello

di rasaerba frontale da 44 cavalli

con piatto di taglio da 1,5 metri

Disponibile presso i concessionari già dal

primo trimestre del 2025, il nuovo tosaerba

Kubota FC4-441 con piatto di raccolta anteriore

a raccolta centrale si affianca al modello più potente

FC4-501 ampliando l’offerta per il settore

professionale. Rispetto alle altre macchine della

gamma la FC4-441 si distingue per il nuovo design

del piantone dello sterzo che crea una piattaforma

ampia e aperta aumentando lo spazio per

le gambe e il comfort dell’operatore. La macchina

è dotata di serie di un sedile con sospensione

pneumatica e di una console di comando laterale

La nuova FC4-441 ha un cesto di raccolta

da 1.300 litri.

ergonomica dalla quale è possibile gestire facilmente

le varie funzioni. La trasmissione idrostatica

con un motore sull’asse anteriore e uno su

quello posteriore, garantisce un funzionamento

fluido e affidabile con azionamento a doppio

pedale e velocità in grado di raggiungere fino a

20 km/h. La trazione integrale permanente e un

raccoglitore da 1.300 litri la rendono ideale per

lavori ad alte prestazioni con un piatto di taglio

rotativo da 1.500 millimetri di larghezza che può

essere sostituito anche con un piatto di taglio

con trinciatrice 3 in 1. L’alimentazione è affidata

al nuovo motore 4 cilindri diesel Kubota V1505-

CR-TE5 da 1,5 litri di cilindrata e 44 cavalli di

potenza, conforme allo Stage V con controllo

delle emissioni tramite filtro antiparticolato DPF.

La turbina di aspirazione garantisce un trasporto

rapido ed efficace degli sfalci che grazie al

cesto di raccolta con design di sollevamento e

abbassamento a parallelogramma possono essere

depositati direttamente a un’altezza di scarico di

2.300 millimetri. Pietro Toschi

53

OLTRE IL TRATTORE

Le rotopresse

Vicon a camera

variabile Varibale

controllano alcune

funzioni del trattore

ottimizzando

il proprio

funzionamento

grazie al Tim.

Con una

larghezza di

lavoro di 1,6 metri la

trinciatrice laterale

Ferri ZMG è la

soluzione ideale per

la pulizia di argini

di fossati, margini

di appezzamenti ed

in genere di aree

verdi di dimensioni

contenute.

Progettata per

lavorare con

trattrici di potenza

compresa tra 40

e 70 cavalli, è

azionata dalla presa

di forza posteriore

a 540 giri/min

sia in posizione

laterale che,

grazie al gruppo

La trinciatrice Ferri ZMG ha il telaio flottante per

adattarsi alla conformazione del terreno.

AL CENTRO E DI LATO

moltiplicatore

interno, anche

centrale.

L’inclinazione

raggiungibile

dalla trincia è di

+ 90 e - 48 gradi.

L’apparato trinciante

può essere

equipaggiato con

mazze stampate

per trinciare erba,

cespugli, sarmenti,

arbusti e legna fino

a 4 centimetri di

diametro, oppure,

se si vuole ottenere

uno sminuzzamento

dei residui colturali

più accurato

ed uniforme in

assenza di materiali

lignificati, con delle

lame multi coltelli

polivalenti. Il corpo

trinciante con telaio

flottante consente

all’attrezzo di auto

livellarsi seguendo

perfettamente la

conformazione del

terreno, mentre il

rullo posteriore con

diametro da 140

mm è registrabile

e autopulente. In

fase di trasporto un

blocco meccanico

previsto di serie

garantisce la

massima sicurezza

eliminando

totalmente

l’esigenza di munirsi

di catene o di staffe.

Luigi Cerutti

ROTOMEC

La potenza dell’uragano

L’Hurricane H40-S ha il rotore porta

coltelli bilanciato elettronicamente

per tagli più precisi e sicuri

L

’Hurricane H40-S è il trinciaerba professionale

Rotomec ad asse orizzontale predisposto per lo

spostamento laterale. Si tratta di una macchina studiata

per offrire il meglio nella manutenzione dei

prati erbosi e dovunque sia indispensabile precisione

di taglio e sicurezza di lavoro. Lo spostamento

laterale può essere effettuato manualmente oppure

idraulicamente con l’utilizzo dell’apposito cilindro

idraulico. Lo spostamento massimo per tutte le

misure è di 400 millimetri sulla destra. Il modello

H40-S dispone inoltre di un rullo posteriore maggiorato

che può essere montato in due posizioni

differenti, o distante dal rotore oppure più vicino

ad esso sfruttando in questo modo la rotazione dei

coltelli per tenere il rullo pulito. Il rotore portacoltelli

viene bilanciato elettronicamente e i cuscinetti

del rotore sono a tenuta stagna lubrificati a vita.

L’attacco degli utensili al rotore è a doppio snodo

per evitare la rottura dei coltelli e il danneggia-

Adesso guida lei

Struttura rinforzata e balle più dense per la nuova versione di rotopresse

a camera variabile Varibale. E col Tim cresce l’automazione

Vicon ha aggiornato

la serie di rotopresse

a camera variabile

VariBale dotandole di

un design più moderno e

funzionale e di un pacchetto

di soluzioni pensate per gli

agricoltori professionali. La

serie comprende i modelli

VariBale 160 e 190, che

producono balle fino a 1,65

e 1,85 metri di diametro.

Progettate per migliorare

efficienza, affidabilità e

facilità di manutenzione le

nuove VariBale presentano

una struttura del telaio

rinforzata con un assale

maggiorato del 15 per cento,

una scatola ingranaggi

monoblocco e una

trasmissione semplificata.

La capacità di carico dei

cuscinetti aumenta del 35

per cento e la durata della

catena del 25. Il nuovo

sistema di densità idraulica

incrementa del 10 per cento

la densità delle balle. Il

rotore di introduzione da

520 millimetri, il sistema

DropFloor e un pick-up

più ampio (2,3 metri)

migliorano il flusso del

raccolto, aumentando del

15 per cento la capacità

di lavorazione. Le cinghie

SCEGLI IL DIAMETRO

Modello 160 190

Larghezza pick-up mm 2.300

Diametro balla min. - max mm 700 - 1.650 700 - 1.850

Larghezza balla mm 1.230

Lunghezza mm 4.600

Larghezza mm 2.800

Altezza mm 2.800

Peso kg 3.600 3.850

senza fine e il sistema di

densità idraulica assicurano

balle compatte e uniformi,

e anche il ciclo di legatura

e apertura del portellone

posteriore è più veloce,

consentendo di accelerare

le operazioni. Il sistema

PowerBind garantisce

un’applicazione rapida della

rete, mentre lo stoccaggio

verticale dei rotoli di

ricambio riduce l’accumulo

di residui.Il comfort e la

sicurezza dell’operatore sono

migliorati dalla possibilità

di gestione dell’attrezzo

tramite il Tractor Implement

Management (Tim), la

soluzione ISOBUS in cui è

l’attrezzatura a controllare

alcune funzioni del trattore

ottimizzando il proprio

funzionamento. Per quanto

riguarda la manutenzione, i

nuovi cuscinetti ingrassabili

dall’esterno e la riduzione

delle catene permettono di

compiere l’intervento nella

metà del tempo altrimenti

necessario. Per massimizzare

il funzionamento in varie

condizioni di coltura

e soddisfare le diverse

esigenze degli agricoltori

sono disponibili tre sistemi

di introduzione: l’EasyFeed

per condizioni standard, il

PowerFeed e il ChopFeed

con 15 coltelli a protezione

singola per supportare le

esigenze più impegnative.

Tutte le varianti includono

la lubrificazione

automatica delle

catene e il sistema

di ingrassaggio

centralizzato.

Enzo Attori

Il Rotomec Hurricane H-40 S può essere montato

frontalmente o posteriormente al trattore.

mento del rotore. I coltelli girano in senso orario

rispetto alla traiettoria di avanzamento del trattore

per consentire il cosiddetto effetto ‘contropelo’. La

regolazione dell’altezza di taglio si ottiene operando

sul rullo posteriore fornito di raschiarullo. Tre

sono le larghezze di lavoro disponibili, di 1.200,

1.500 e 1.800 millimetri con attacco frontale o posteriore,

con una richiesta di potenza di 40 cavalli.

Roberto Nesta

URAGANO FORZA TRE

Modello H40 S48 H40 S60 H40 S72

Larghezza di lavoro mm 1.200 1.500 1.800

Larghezza di trasporto mm 1.360 1.630 1.940

Coltelli n 48 64 76

Velocità rotore giri/min 2.278

Altezza di taglio mm 20 - 60

Peso kg 250 283 316

Potenza richiesta cv 16 - 40 20 - 40 25 - 40

54

55

A TUTTO CAMPO

C’è una new entry nel

campo dei robot agricoli.

E, a giudicare dai

suoi numeri, si tratta di una

novità che potrebbe apportare

tanti miglioramenti al comparto.

Svelato in anteprima

assoluta nel contesto di Fieragricola

Tech, la rassegna veronese

dedicata alle innovazioni

(spin-off di Fieragricola), è

in sostanza un porta attrezzi

autonomo di nuova concezione.

Il suo nome? Emblematico:

Atomatika. A presentarlo

i progettisti di Agricobots,

realtà pugliese di Montemesola,

nel tarantino, ma con sede

amministrativa a Rho (MI).

AGRICOBOTS. ATOMATIKA

Il multiattrezzo 4.0

Tutto in uno, all’insegna della sostenibilità, tra i filari e

nelle serre. La start-up pugliese spinge sui robot agricoli e

presenta a Fieragricola Tech un nuovo modello portattrezzi

completamente autonomo (e controllabile da remoto)

Una realtà che, già qualche

anno fa, si era fatta conoscere

per l’atomizzatore autonomo

Elettra ST-2045. Ma torniamo

a Atomatika: nel concreto,

si tratta un robot agricolo

multiattrezzo cingolato e autonomo

(ma controllabile da

remoto), pensato per operare

in frutteti e vigneti impegnativi.

Completamente Made

in Italy è infatti ideale per

operare su terreni complessi,

con pendenze fino al 70%.

Inoltre, portando in dote un

attacco a tre punti in categoria

2, è compatibile con una vasta

gamma di attrezzi agricoli

già in uso presso la maggior

parte delle aziende agricole,

eliminando la necessità di

costosi aggiornamenti. Il tutto

tenendo bene a mente il periodo

di transizione che l’agricoltura

moderna sta vivendo

e che i progettisti non hanno

esitato a definire come ‘fase

5.0’, in cui a giocare un ruolo

cruciale saranno robotica, IA

insieme alla realtà aumentata

(a differenza di sistemi IoT e

sensoristica a supporto delle

decisioni tipica dell’attuale

‘fase 4.0’). Lungo 3.378 mm

e largo 1.600 mm, ha un

carico a vuoto di 2400 kg. La

trasmissione è idrostatica ed

è in grado di far raggiungere

al robot agricolo velocità

comprese tra 0 e 7 km/h.

Nonostante la mole, il mezzo

autonomo di Agricobots è in

grado di lavorare su terreni

con pendenze e inclinazione

laterale fino al 70%. Caratteristiche

performanti, che lo

rendono un portattrezzi ideale

per lavorare anche in collina

e montagna, degno rappresentate

di quell’agricoltura eroica

che caratterizza tanti territori

enogastronomici italiani.

Tra l’altro il robot esposto a

Fieragricola Tech era dotato

di un pianale scarrabile per far

adeguare il mezzo a differenti

condizioni operative. Grande

flessibilità, dunque, rimarcata

dalla presenza di un atomizzatore

opzionale da 800 litri

per i trattamenti fitosanitari.

Ma, in realtà, sono tante le

operazioni che Atomatika può

compiere: dalla lavorazione

del terreno e alla trinciatura.

E non solo. Il robot agricolo

di Agricobots è spinto da un

motore diesel Perkins a 4

cilindri da 2,2 litri turbocompresso

con una potenza di

55Kw (75 cv). Raffreddato a

liquido è in grado di erogare

una coppia di 270 Nm a 1800

giri/min. La capacità del

serbatoio di carburante è di

60 litri, (quello dell’olio per

l’idraulica può arrivare fino a

75 litri). L’impianto elettrico

ha una tensione di funzionamento

di 12 Vcc. Il robot agricolo

è controllabile tramite un

apparecchio Scanreco con una

radio frequenza di lavoro di

2,4 Ghz, e un raggio d’azione

fino 150 m. Il sistema di guida

autonoma è il Modello KAS

(Kinetic Autopilot System),

con auto-mappatura e VRT.

Di fabbrica è presente anche

il tablet touchscreen da campo

con schermo 10”, Geolocalizzazione

satellitare della

macchina da remoto tramite

piattaforma su cloud e il sistema

Agricobots con supporto

remoto esteso in telediagnosi

per abilitazione agricoltura

5.0. Centrale, infine, la riduzione

dei rischi operativi.

56

57

CAMPO APERTO

CAMPO APERTO

t r a t t o r i a d o p p i a t r a z i o n e


Prezzi Iva esclusa aggiornati al 1 arile

2025.

Viale dell’Industria 15/17

20010 Pregnana Milanese (Mi)

tel. 02/93510385

fax 02/93510431

www.caseih.com

Farmall 55 A

46.608 euro

Cabina optional. Motore Fpt; common

rail; 3 cilindri; 2.931 cc; 55 cv;

cambio 12/12 marce con inversore

idraulico optional; tara 2.880 kg; rimorchiabile

11.520 kg; lungh. x largh.

3.856 x 1.922 mm; passo 2.078 mm.

Farmall 65 A

47.626 euro






3.856 x 1.922 mm; passo 2.078 mm.

Farmall 75 A

49.219 euro

Cabina optional. Motore Fpt; Turbo

intercooler common rail; 3 cilindri;

2.931 cc; 75 cv; cambio 12/12 marce

con inversore idraulico optional;

tara 2.880 kg; rimorchiabile 11.520 kg;

lungh. x largh. 3.856 x 1.922 mm; passo

2.078 mm.

Farmall 90 A

69.169 euro

Con cabina. Motore Fpt; Turbo aftercooler

Common rail; 4 cilindri;





2.350 mm.

Farmall 100 A

72.828 euro







2.350 mm.

Farmall 55 C

60.132 euro

Cabina optional. Motore Nef; Turbo

aftercooler Common rail; 4 cilindri;





2.285 mm.

Farmall 65 C

61.399 euro







2.285 mm.

Farmall 75 C

63.058 euro







2.285 mm.

Farmall 90 C

78.951 euro







2.285 mm.

Farmall 100 C

83.364 euro







2.285 mm.

Farmall 110 C

86.484 euro



3.595 cc; 110 cv; cambio 12/12

marce con inversore idraulico; tara

3.700 kg; rimorchiabile 14.800 kg; lungh.

x largh. 4.147 x 1.923 mm; passo

2.285 mm.

Farmall 120 C

90.667 euro



3.595 cc; 117 cv; cambio 12/12




2.285 mm.

Vestrum 100

122.033 euro

Con cabina. Motore Nef; intercooler

Common rail; 4 cilindri; 4.485

cc; 110 cv; cambio 24/24 marce

con inversore idraulico; tara 5.500

kg; rimorchiabile 20.000 kg; lungh.


2.490 mm.

VESTRUM 100 CVXDRIVE € 136.846

Cambio continuo con inversore

idraulico;

Vestrum 110

125.378 euro


Common rail; 4 cilindri; 4.485 cc;

120 cv; cambio 24/24 marce con

inversore idraulico; tara 5.500 kg;

rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x largh.

3.790 x 2.470 mm; passo 2.490 mm.



idraulico;

Vestrum 120

129.769 euro






3.790 x 2.470 mm; passo 2.490 mm.



idraulico;

Vestrum 130

133.846 euro






3.790 x 2.470 mm; passo 2.490 mm.



idraulico;

Maxxum 115

130.000 euro






5.137 x 2.470 mm; passo 2.642 mm.

Maxxum 125

134.718 euro


common rail; 4 cilindri; 4.485





2.642 mm.

MAXXUM 125 CVXDRIVE € 174.356


idraulico;

MAXXUM 125 MC € 153.799

Cambio 24/24 marce con inversore

idraulico;

Maxxum 135

139.436 euro






5.137 x 2.470 mm; passo 2.642 mm.

MAXXUM 135 CVXDRIVE € 179.167


idraulico;

MAXXUM 135 MC € 158.521


idraulico;

Maxxum 145

142.550 euro






5.137 x 2.470 mm; passo 2.642 mm.

MAXXUM 145 CVX € 182.295


idraulico;

MAXXUM 145 MC € 161.624


idraulico;

Maxxum 150

147.592 euro


common rail; 6 cilindri; 6.728 cc;




5.137 x 2.470 mm; passo 2.642 mm.

MAXXUM 150 CVX € 187.831


idraulico;

MAXXUM 150 MC € 167.073


idraulico;

Puma 140

150.597 euro

Con cabina. Motore Nef; intercooler;

6 cilindri; 6.728 cc; 155 cv; cambio

18/6 marce con inversore idraulico;



2.789 mm.

Puma 150

155.849 euro






2.789 mm.

Puma 150 CVXDrive

199.284 euro



continuo con inversore idraulico;

tara 7.240 kg; rimorchiabile 20.000

kg; lungh. x largh. 4.719 x 2.150 mm;

passo 2.789 mm.

PUMA 150 MC € 174.073


idraulico; tara 6.980 kg;

Puma 165

164.178 euro



cc; 180 cv; cambio 19/6 marce con



4.719 x 2.150 mm; passo 2.789 mm.

PUMA 165 CVXDRIVE € 206.042



PUMA 165 MC € 181.956



PUMA 175 CVXDRIVE € 213.752



Puma 185 AFS

250.085 euro






2.884 mm.

PUMA 185 CVXDRIVE AFS

€ 271.436


idraulico;

PUMA 185 MC € 221.784


idraulico;

Puma 200 AFS

256.823 euro






2.884 mm.


€ 278.319


idraulico;

PUMA 200 MC € 228.521


idraulico;

Puma 220 AFS

265.986 euro






2.884 mm.


€ 298.398


idraulico;

PUMA 220 MC € 237.685


idraulico;

Puma 240 AFS

275.150 euro






2.884 mm.


€ 306.050


idraulico;

PUMA 240 MC € 246.848


idraulico;

Puma 260 CVXDrive AFS

319.264 euro



cc; 280 cv; cambio continuo con



5.017 x 2.334 mm; passo 2.884 mm.

Optum 270 CVXDrive

349.204 euro






passo 2.995 mm.

Optum 300 CVXDrive

367.398 euro






passo 2.995 mm.

Optum 340 CVXDrive

388.307 euro




inversore idraulico; tara 10.500



2.995 mm.

Magnum 340

412.664 euro

Con cabina. Motore Iveco; intercooler;

6 cilindri; 8.709 cc; 375 cv;


idraulico; tara 12.850 kg; rimorchiabile

20.000 kg; lungh. x largh. 6.428

x 2.550 mm; passo 3.055 mm.

MAGNUM 340 CVXDRIVE € 435.422


idraulico;

Magnum 380 CVX

465.824 euro



cambio continuo con inversore



x 2.550 mm; passo 3.055 mm.

Magnum 400

441.608 euro


6 cilindri; 8.709 cc; 435

cv; cambio 21/5 marce con inversore


rimorchiabile 20.000 kg; lungh. x

largh. 6.428 x 2.550 mm; passo

3.055 mm.

Via Torino 9/11

13100 Vercelli

tel. 0161/298411

fax 0161/298498

www.claas.com

Elios 210

47.915 euro







2.186 mm.

Elios 220

57.765 euro







2.186 mm.

ELIOS 320 € 78.205



14.540 kg; ; passo 2.286 mm.

Elios 230

60.700 euro







2.186 mm.

ELIOS 330 € 81.140



14.540 kg; ; passo 2.286 mm.

Elios 240

62.825 euro






4.041 x 1.644 mm; passo 2.186 mm.

103 cavalli con Cpm

ELIOS 340 € 83.095



14.540 kg; ; passo 2.286 mm.

Axos 230

82.165 euro






4.067 x 1.858 mm; passo 2.286 mm.

Axos 240

84.120 euro






4.067 x 1.858 mm; passo 2.286 mm.

Axos 3.95

91.150 euro






4.289 x 1.644 mm; passo 2.400 mm.

Axos 3.105

93.105 euro






4.289 x 1.644 mm; passo 2.400 mm.

Axos 3.110

95.890 euro






4.289 x 1.644 mm; passo 2.400 mm.

Axos 3.120

98.400 euro






4.289 x 1.644 mm; passo 2.400 mm.

Arion 410

93.630 euro

Con cabina. Motore Nef; 4 cilindri;


con inversore idraulico; tara 4.800 kg;


4.372 x 2.100 mm; passo 2.489 mm.

Arion 420

97.825 euro






2.489 mm.

Arion 430

108.255 euro






2.525 mm.

Arion 440

109.445 euro






4.444 x 2.100 mm; passo 2.525 mm.

Arion 450

111.400 euro






4.444 x 2.100 mm; passo 2.525 mm.

Arion 460

115.605 euro






4.444 x 2.100 mm; passo 2.525 mm.

Arion 470

119.880 euro






4.444 x 2.100 mm; passo 2.525 mm.

Arion 510

127.485 euro

Con cabina. Motore John Deere;

intercooler; 4 cilindri; 4.525 cc;




4.443 x 2.400 mm; passo 2.564 mm.

ARION 510 CMATIC € 147.475


idraulico;

Arion 530

138.630 euro






4.503 x 2.400 mm; passo 2.564 mm.

Con powerboost



idraulico;

Arion 610

148.565 euro


turbo; 6 cilindri; 6.788 cc; 145 cv;



20.000 kg; lungh. x largh. 4.759 x

2.400 mm; passo 2.820 mm.



idraulico;

Arion 550

150.710 euro






58

59

CAMPO APERTO



4.508 x 2.400 mm; passo 2.564 mm.

Con powerboost



idraulico;

185 cavalli con Cpm

Arion 630

162.555 euro






2.400 mm; passo 2.820 mm.



idraulico;

Arion 570 CMatic

231.105 euro


turbo common rail; 4 cilindri; 4.525




4.508 x 2.400 mm; passo 2.564 mm.

Arion 650

181.900 euro






2.400 mm; passo 2.820 mm.



idraulico;


Tara 7.860 kg;

205 cavalli con Cpm

Axion 800

224.070 euro






2.980 mm.

Axion 810

233.605 euro






2.980 mm.

AXION 810 CMATIC € 258.550


idraulico;

Axion 830

240.155 euro






2.980 mm.



idraulico;

Axion 850

254.530 euro






2.980 mm.



idraulico;

Axion 870 CMatic

299.245 euro






passo 2.980 mm.

Axion 920 CMatic

370.205 euro



cambio continuo; tara 12.500 kg; rimorchiabile


5.744 x 2.500 mm; passo 3.150 mm.

Axion 930 CMatic

383.535 euro





5.744 x 2.500 mm; passo 3.150 mm.

Axion 940 CMatic

397.980 euro





5.744 x 2.500 mm; passo 3.150 mm.

Axion 950 CMatic

409.130 euro





5.744 x 2.500 mm; passo 3.150 mm.

Axion 960 CMatic

424.360 euro





5.744 x 2.500 mm; passo 3.150 mm.

Xerion 4200 Saddle Trac

490.040 euro

Con cabina. Motore Mercedes; 6

cilindri; 10.677 cc; 462 cv; cambio




passo 3.600 mm.

Cabina centrale fissa

XERION 4200 TRAC € 456.570

Tara 16.000 kg; lungh. x largh. 7.163

x 2.490 mm

XERION 4200 TRAC VC € 496.455

Xerion 4500 Trac VC

539.515 euro






passo 3.600 mm.

Xerion 5000 Trac VC

560.890 euro






passo 3.600 mm.

SDF S.p.a. V.le F. Cassani 15

24047 Treviglio (Bergamo)

tel. 0363/4211

www.deutz-fahr.com

www.sdfgroup.com

4070 E

49.670 euro

Senza cabina. Motore Same; turbo;


15/15 marce con inversore idraulico

optional; tara 3.000 kg; rimorchiabile


1.782 mm; passo 2.100 mm.

4080 E

52.830 euro






1.782 mm; passo 2.100 mm.

4090 E

58.100 euro






1.782 mm; passo 2.100 mm.

4100 E

60.090 euro






1.782 mm; passo 2.100 mm.

5070 D Keyline

56.420 euro

Con cabina. Motore Same; turbo;





1.795 mm; passo 2.100 mm.

5080 D Keyline

58.570 euro






1.795 mm; passo 2.100 mm.

5090 D Keyline

64.530 euro






1.882 mm; passo 2.100 mm.

5100 D Keyline

66.670 euro






1.882 mm; passo 2.100 mm.

5095 D

75.650 euro






1.800 mm; passo 2.271 mm.

5095 D TTV € 118.360


idraulico optional; tara 4.210 kg;


4.065 x 1.745 mm

5105 D

78.860 euro






1.800 mm; passo 2.271 mm.

5105 D TTV € 121.630




4.065 x 1.745 mm

5115 D TTV

126.000 euro

Con cabina. Motore Same; turbo


116 cv; cambio continuo con inversore



4.065 x 1.745 mm; passo 2.271 mm.

5095

78.570 euro






2.060 mm; passo 2.400 mm.

5100

80.330 euro






2.060 mm; passo 2.350 mm.

5105

82.050 euro






2.060 mm; passo 2.400 mm.

5115

85.670 euro


common rail; 4 cilindri; 3.850 cc; 116




4.436 x 2.209 mm; passo 2.400 mm.

5125

88.520 euro




optional; tara 4.350 kg; rimorchiabi-

le 17.400 kg; lungh. x largh. 4.436 x

2.209 mm; passo 2.400 mm.

6115 C

102.920 euro






4.425 x 2.374 mm; passo 2.480 mm.

6115 C RVShift

120.720 euro






2.510 mm.

6125 C

117.160 euro






2.480 mm.

6125 C RVShift

125.410 euro






2.510 mm.

6125 C TTV € 130.990


idraulico;

6135 C

121.900 euro






2.480 mm.

6135 C RVShift

130.110 euro






2.510 mm.

6135 C TTV € 135.730


idraulico;

6130.4 RVShift

140.170 euro






2.562 mm.

6130.4 TTV € 161.550


idraulico;

6140.4 RVShift

143.860 euro






4.636 x 2.563 mm; passo 2.562 mm.

6140.4 TTV € 165.270


idraulico;

6150.4 RVShift

147.550 euro






4.636 x 2.563 mm; passo 2.562 mm.

6150.4 TTV € 169.000


idraulico;

6160.4 Agrotron

149.060 euro

Con cabina. Motore Deutz; intercooler





4.294 x 2.400 mm; passo 2.542 mm.

6160.4 AGROTRON TTV € 178.400



6170.4 Agrotron TTV

183.880 euro






4.294 x 2.400 mm; passo 2.542 mm.

6170 Agrotron TTV

190.020 euro

Con cabina. Motore Deutz; intercooler;





passo 2.769 mm.

6180 Agrotron

169.550 euro






2.400 mm; passo 2.769 mm.

6180 AGROTRON TTV € 200.900



6190 Agrotron

182.230 euro






2.400 mm; passo 2.769 mm.



idraulico;

6210 Agrotron

194.230 euro






4.478 x 2.285 mm; passo 2.848 mm.

6230 Agrotron

205.600 euro






4.478 x 2.285 mm; passo 2.848 mm.

www.kuhn.it

60

CAMPO APERTO

CAMPO APERTO





idraulico;

7250 Agrotron TTV

272.110 euro



cc; 246 cv; cambio continuo; tara



2.918 mm.

7250 AGROTRON TTV HD € 285.130

Tara 9.185 kg;

8280 Agrotron TTV

311.880 euro






2.918 mm.

9290 Agrotron TTV

323.010 euro





5.268 x 2.550 mm; passo 3.135 mm.

9310 Agrotron TTV

331.060 euro





5.268 x 2.550 mm; passo 3.135 mm.

9340 Agrotron TTV

343.290 euro





5.268 x 2.550 mm; passo 3.135 mm.

Via dell’Industria 63

36042 Breganze (Vi)

tel. 0445/385311

www.fendt.com

207 S Vario

115.622 euro

Con cabina. Motore Sisu; turbo; 3


continuo; tara 4.100 kg; rimorchiabile


1.970 mm; passo 2.370 mm.

208 S Vario

118.450 euro





2.170 mm; passo 2.370 mm.

209 S Vario

121.773 euro





2.170 mm; passo 2.370 mm.

210 S Vario

125.744 euro





2.170 mm; passo 2.370 mm.

211 S Vario

131.879 euro





2.186 mm; passo 2.319 mm.

311 Vario

151.354 euro

Con cabina. Motore Sisu; intercooler;


Continuo marce; tara 4.850 kg;


4.336 x 2.220 mm; passo 2.420 mm.

312 Vario

156.106 euro





2.220 mm; passo 2.420 mm.

313 Vario

161.168 euro





2.320 mm; passo 2.420 mm.

314 Vario

168.922 euro

Con cabina. Motore Sisu; intercooler





2.420 mm.

512 Vario

189.160 euro



cv; cambio continuo; tara 6.050



2.560 mm.

513 Vario

194.234 euro





4.453 x 2.450 mm; passo 2.560 mm.

514 Vario

202.240 euro





4.453 x 2.450 mm; passo 2.560 mm.

516 Vario

213.196 euro






2.560 mm.

718 Vario

253.407 euro






2.783 mm.

720 Vario

268.161 euro






2.783 mm.

722 Vario

279.576 euro






2.783 mm.

724 Vario

293.676 euro





5.240 x 2.550 mm; passo 2.783 mm.

930 Vario

370.558 euro

Cabina optional. Motore Man; intercooler

common rail; 6 cilindri;

9.037 cc; 296 cv; cambio continuo;



passo 3.150 mm.

933 Vario

384.922 euro






passo 3.150 mm.

936 Vario

396.231 euro






passo 3.150 mm.

939 Vario

407.097 euro






passo 3.150 mm.

942 Vario

412.102 euro






passo 3.150 mm.

Via E. Fermi, 16

20090 Assago (Mi)

tel. 02/48866501

fax 02/4880378

www.jcb.com

Fastrac 4160 iCon

299.600 euro






passo 2.980 mm.

Fastrac 4190 iCon

328.000 euro






5.400 x 2.550 mm; passo 2.980 mm.

Fastrac 4220 iCon

387.200 euro






5.400 x 2.550 mm; passo 2.980 mm.

NEW

SR 7008

SR 6012

SR 7012

SR 8012

Supertino srl - Via Cuneo 8 - 12037 Saluzzo (CN)

Tel. +39 0175/43736 - info@supertino.it

www.supertino.it

62

semplicemente affidabili

614 Vario

222.621 euro

Con cabina. Motore Sisu; turbo





5.197 x 2.550 mm; passo 2.720 mm.

616 Vario

232.964 euro






5.197 x 2.550 mm; passo 2.720 mm.

618 Vario

247.552 euro






5.197 x 2.550 mm; passo 2.720 mm.

620 Vario

262.086 euro






5.197 x 2.550 mm; passo 2.720 mm.

720 Vario Gen 7

282.399 euro






2.900 mm.

722 Vario Gen 7

293.815 euro






2.900 mm.

724 Vario Gen 7

307.915 euro






2.900 mm.

726 Vario Gen 7

316.913 euro






2.900 mm.

728 Vario Gen 7

325.007 euro






2.900 mm.

1038 Vario

423.309 euro

Cabina optional. Motore Man; intercooler;

6 cilindri; 12.419 cc; 396

cv; cambio continuo; tara 14.000 kg;


6.350 x 2.750 mm; passo 3.300 mm.

1042 Vario

442.463 euro


6 cilindri; 12.419 cc; 435




3.300 mm.

1046 Vario

456.267 euro


6 cilindri; 12.419 cc; 476




3.300 mm.

1050 Vario

467.310 euro






passo 3.300 mm.

Fastrac 8290 iCon

440.000 euro






x 2.550 mm; passo 3.120 mm.

Fastrac 8330 iCon

492.000 euro






x 2.550 mm; passo 3.120 mm.

Via G. Di Vittorio 1

20060 Vignate (Milano)

tel. 02/954581

fax. 02/95360141

www.deere.com

5050 E

44.743 euro

Senza cabina. Motore 3 cilindri;

2.940 cc; 49 cv; cambio 9/3 marce;

63

CAMPO APERTO

CAMPO APERTO



tara 2.950 kg; lungh. x largh. 3.640 x

1.513 mm; passo 2.050 mm.

5058 E

50.988 euro

Cabina optional. Motore 3 cilindri;




3.640 x 1.513 mm; passo 2.050 mm.

5067 E

56.046 euro





3.640 x 1.513 mm; passo 2.050 mm.

5075 E

59.245 euro





3.640 x 1.513 mm; passo 2.050 mm.

5075 M

0 euro

Con cabina. Motore 3 cilindri; 2.940




3.640 x 1.723 mm; passo 2.350 mm.

5095 M

0 euro

Cabina optional. Motore turbo common





1.723 mm; passo 2.350 mm.

5105 M

0 euro

Cabina optional. Motore turbo; 4





passo 2.350 mm.

5120 M

0 euro

Cabina optional. Motore turbo; 4





passo 2.350 mm.

5130 M

0 euro

Cabina optional. Motore Turbo Waste

gate; 4 cilindri; 4.525 cc; 135 cv;




1.723 mm; passo 2.350 mm.

6M 95

120.013 euro

Con cabina. Motore turbo; 4 cilindri;

4.525 cc; 105 cv; cambio 24/24

marce con inversore idraulico; sollevatore

3.870 kg; tara 5.900 kg; rimorchiabile


4.327 x 2.250 mm; passo 2.400 mm.

6M 105

122.833 euro

Con cabina. Motore turbo common



idraulico; sollevatore 3.870 kg; tara



2.400 mm.

6M 115

125.804 euro







2.400 mm.

6M 125

129.705 euro







2.400 mm.

6M 130

137.117 euro


rail; 4 cilindri; 4.525 cc; 144 cv; cambio


sollevatore 3.870 kg; tara 6.200 kg;


4.485 x 2.490 mm; passo 2.580 mm.

6M 140

142.589 euro






4.485 x 2.490 mm; passo 2.580 mm.

6M 145

159.350 euro






4.730 x 2.490 mm; passo 2.765 mm.

6M 150

162.460 euro




sollevatore 3.870 kg; tara 6.200 kg; rimorchiabile


4.485 x 2.490 mm; passo 2.580 mm.

6M 155

166.786 euro


6.788 cc; 172 cv; cambio 20/20




4.730 x 2.490 mm; passo 2.765 mm.

6M 165

171.190 euro


6.788 cc; 182 cv; cambio 20/20




4.730 x 2.490 mm; passo 2.765 mm.

6M 180

192.062 euro


6.788 cc; 198 cv; cambio 20/20




4.990 x 2.550 mm; passo 2.800 mm.

6M 185

195.534 euro


6.788 cc; 204 cv; cambio continuo

con inversore idraulico; sollevatore



2.490 mm; passo 2.765 mm.

6M 200

205.311 euro


6.788 cc; 220 cv; cambio 20/20




4.990 x 2.550 mm; passo 2.800 mm.

6M 220

215.842 euro







2.800 mm.

6M 230

263.847 euro






2.550 mm; passo 2.900 mm.

6M 240

240.663 euro






2.550 mm; passo 2.800 mm.

6M 250

272.798 euro






2.550 mm; passo 2.900 mm.

6R 110

158.994 euro







2.580 mm.

6R 120

163.653 euro







2.580 mm.

6R 130

170.596 euro






4.540 x 2.430 mm; passo 2.580 mm.

6R 140

178.410 euro






4.540 x 2.430 mm; passo 2.580 mm.

6R 145

197.679 euro






4.930 x 2.490 mm; passo 2.765 mm.

6R 150

201.773 euro


rail; 4 cilindri; 4.525 cc; 165

cv; cambio continuo con inversore




2.580 mm.

6R 155

206.908 euro







2.765 mm.

6R 165

231.624 euro


6.788 cc; 182 cv; cambio 24/24




4.930 x 2.490 mm; passo 2.765 mm.

6R 175

234.578 euro


6.788 cc; 193 cv; cambio 20/20




5.050 x 2.550 mm; passo 2.800 mm.

6R 185

247.753 euro






2.490 mm; passo 2.765 mm.

6R 195

251.402 euro


6.788 cc; 215 cv; cambio 20/20




5.050 x 2.550 mm; passo 2.800 mm.

6R 215

267.241 euro


6.788 cc; 237 cv; cambio 20/20




5.050 x 2.550 mm; passo 2.800 mm.

6R 230

312.880 euro






2.550 mm; passo 2.900 mm.

6R 250

326.440 euro






2.550 mm; passo 2.900 mm.

7R 270

396.408 euro





11.400 kg; rimorchiabile 20.000 kg;

lungh. x largh. 5.910 x 2.550 mm;

passo 2.925 mm.

7R 290

407.351 euro

Con cabina. Motore intercooler; 6



sollevatore 9.177 kg; tara 11.400



2.925 mm.

7R 310

424.270 euro







2.925 mm.

7R 330

440.183 euro







2.925 mm.

7R 350

469.213 euro







2.925 mm.

8R 280

390.100 euro

Con cabina. Motore intercooler common






passo 3.050 mm.

8R 310

409.824 euro







passo 3.050 mm.

8R 340

433.402 euro







passo 3.050 mm.

8R 370

460.587 euro







passo 3.050 mm.

8R 410

492.520 euro







passo 3.050 mm.

9R 440

564.868 euro

Con cabina. Motore turbo DI, Singlecylinder

; 6 cilindri; 13.548 cc; 484


idraulico; sollevatore 9.177 kg;



passo 3.912 mm.

9R 490

609.915 euro


; 6 cilindri; 13.548 cc; 539





passo 3.912 mm.

9R 540

651.438 euro


; 6 cilindri; 13.548 cc; 594





passo 3.912 mm.

9R 590

691.556 euro


; 6 cilindri; 13.548 cc; 649





passo 3.912 mm.

9R 640

749.291 euro


; 6 cilindri; 13.548 cc; 691





passo 3.912 mm.

Kubota Europa-Filiale Italiana:

SP Nuova Rivoltana 2/A - 20090 Segrate (Milano)

tel. 02/51650377

fax 02/5471133

www.kubota-eu.com

M 4063

43.901 euro

Cabina optional. Motore turbo; 4 cilindri;

3.331 cc; 66 cv; cambio 18/18




2.135 mm.

M 4073

47.000 euro

Cabina optional. Motore turbo common





1.850 mm; passo 2.135 mm.

M 5092

59.604 euro

Senza cabina. Motore turbo common






2.250 mm.

M 5092 Q

72.585 euro







2.250 mm.

M 5112

64.646 euro

Senza cabina. Motore turbo Common





2.195 mm; passo 2.250 mm.

M 5112 Q

77.581 euro

Con cabina. Motore turbo Common






2.250 mm.

M 6101

86.284 euro







2.440 mm.

M 6111

90.178 euro







2.440 mm.

M 6121

98.341 euro


6.124 cc; 121 cv; cambio 24/24




2.685 mm.

M 6131

100.868 euro






2.330 mm; passo 2.685 mm.

M 6141

105.765 euro






2.330 mm; passo 2.685 mm.

M 6123

106.698 euro


6.124 cc; 123 cv; cambio 24/24




2.690 mm.

M 6133

110.219 euro


6.124 cc; 132 cv; cambio 24/24




2.690 mm.

M 6143

113.741 euro


6.124 cc; 143 cv; cambio 24/24




2.690 mm.

M 7133

123.253 euro






2.500 mm; passo 2.720 mm.

M 7133 KVT € 154.070


idraulico;

M 7153

129.761 euro






2.500 mm; passo 2.720 mm.

M 7153 KVT € 160.578


idraulico;

M 7173

138.418 euro






2.500 mm; passo 2.720 mm.

M 7173 KVT € 169.235


idraulico;

64

65

CAMPO APERTO


Via Matteotti 7

42042 Fabbrico (Reggio Emilia)

tel. 0522/656111

fax 0522/656476

www.la

4-60

57.279 euro

Con cabina. Motore Kohler; Turbo



idraulico optional; tara 3.200



2.230 mm.

4-70

58.503 euro







2.230 mm.

4-80

60.337 euro







2.230 mm.

5-85

69.688 euro

Con cabina. Motore Fpt; Turbo intercooler






2.316 mm.

5-100

81.627 euro







2.316 mm.

5-100 HC € 90.252

5-110

85.034 euro







2.316 mm.

5-110 HC € 93.608

5-120

87.895 euro







2.316 mm.

6-125 H

101.827 euro







2.420 mm.

6-135 H

104.750 euro







2.420 mm.

6-135 Robo Six

126.725 euro







2.560 mm.

6-145 Robo Six

129.098 euro







2.560 mm.

6-155 Robo Six

132.141 euro







2.560 mm.

7-165 Robo Six

143.512 euro







2.600 mm.

7-170 Robo Six

149.949 euro






2.750 mm.

7-175 Robo Six

147.608 euro




inversore idraulico; tara 6.400 kg; rimorchiabile


5.070 x 2.430 mm; passo 2.600 mm.

7-180 Robo Six

154.045 euro






2.750 mm.

7-200

176.228 euro







2.820 mm.

7-210

182.720 euro







2.820 mm.

7-230

189.289 euro






2.820 mm.

Lindner/Macchine Agricole Sanoll

39044 Egna (Bolzano)

Via Isola di Sopra, 30

tel 0471/813355

www.sanoll.it

Lintrac 75 LS

90.900 euro

Con cabina. Motore Perkins; turbo;





2.304 mm.

Lintrac 70

115.800 euro






passo 2.304 mm.

LINTRAC 80 4WD € 126.000

Cambio continuo; lungh. x largh.

3.610 x 1.978 mm

LINTRAC 95 LS € 114.000


idraulico; lungh. x largh. 3.469 x 2.194

mm; passo 2.400 mm.

LINTRAC 95 LS ALPIN € 114.504

Lungh. x largh. 3.469 x 2.166 mm

Lintrac 115 LS

119.400 euro






2.400 mm.

Lintrac 100 4WD

132.300 euro



cambio continuo; tara 3.750 kg;



2.375 mm.

Lintrac 130 4WD

144.600 euro



cambio continuo; tara 3.750 kg;



2.420 mm.

Via Provinciale 39

43100 San Quirico di Trecasali (Parma)

tel. 0521/371901

fax 0521/371920

ww w.masseyferguson.com

MF 4708M

58.190 euro

Cabina optional. Motore Sisu; turbo; 3

cilindri; 3.298 cc; 82 cv; cambio 12/12

marce con inversore idraulico optional;


kg; lungh. x largh. 4.454 x 1.565

mm; passo 2.250 mm.

MF 4709M

61.370 euro

Cabina optional. Motore Sisu; turbo; 3

cilindri; 3.298 cc; 92 cv; cambio 12/12




mm; passo 2.250 mm.

MF 4710M

71.600 euro

Con cabina. Motore Sisu; turbo; 3 cilindri;

3.298 cc; 100 cv; cambio 12/12




mm; passo 2.250 mm.

MF 5S 105 Dyna-4

106.660 euro





20.000 kg; lungh. x


2.550 mm.

MF 5S 105 DYNA-6 € 109.960


idraulico;

The Case IH

Quadtrac 715

Antonio Carraro

Tony 8900 TRG

Fendt 620

Vario DP

Fendt

e107 Vario

Steyr

4120 Plus

AgXeed

5.115T2

66

CAMPO APERTO

CAMPO APERTO



MF 5S 115 Dyna-4

109.510 euro






mm; passo 2.550 mm.

MF 5S 115 DYNA-6 € 112.810


idraulico;

MF 5S 125 Dyna-4

113.250 euro

Con cabina. Motore Sisu; turbo common





2.020 mm; passo 2.550 mm.

MF 5S 125 DYNA-6 € 116.550


idraulico;

MF 5S 135 Dyna-4

116.100 euro

Con cabina. Motore Sisu; turbo common





2.020 mm; passo 2.550 mm.

MF 5S 135 DYNA-6 € 119.400


idraulico;

MF 5S 145 Dyna-4

118.950 euro






2.020 mm; passo 2.550 mm.

MF 5S 145 DYNA-6 € 122.250


idraulico;

MF 6S 135 Dyna 6

131.530 euro







2.670 mm.

MF 6S 135 DYNA VT € 163.760


idraulico;

MF 6S 145 Dyna 6

134.380 euro


4.910 cc; 145 cv; cambio 24/24




passo 2.670 mm.

MF 6S 145 DYNA VT € 166.610


idraulico;

MF 6S 155 Dyna 6

138.480 euro


4.910 cc; 155 cv; cambio 24/24




passo 2.670 mm.

MF 6S 155 DYNA VT € 170.260


idraulico;

MF 6S 165 Dyna 6

143.090 euro


4.910 cc; 165 cv; cambio 24/24




passo 2.670 mm.

MF 6S 165 DYNA VT € 174.870


idraulico;

MF 6S 180 Dyna 6

150.430 euro







2.670 mm.

MF 6S 180 DYNA VT € 179.150


idraulico;

MF 7S 155 Dyna 6

145.940 euro






mm; passo 2.880 mm.

MF 7S 155 DYNA VT € 176.440


idraulico;

MF 7S 165 Dyna 6

150.840 euro


6.596 cc; 165 cv; cambio 24/24




passo 2.880 mm.

MF 7S 165 DYNA VT € 181.340


idraulico;

MF 7S 180 Dyna 6

158.920 euro






mm; passo 2.880 mm.

MF 7S 180 DYNA VT € 189.720


idraulico;

MF 7S 190 Dyna VT

192.570 euro







2.880 mm.

MF 7S 210 Dyna VT

195.070 euro







2.880 mm.

MF 8S 205 Dyna VT

236.960 euro






2.550 mm; passo 3.050 mm.

MF 8S 205 DYNA-7 € 199.230


idraulico;

MF 8S 205 DYNA-E-POWER

€ 203.300

MF 8S 225 Dyna VT

242.660 euro






2.550 mm; passo 3.050 mm.

MF 8S 225 DYNA-7 € 204.930


idraulico;


€ 209.000

MF 8S 245 Dyna VT

248.360 euro






2.550 mm; passo 3.050 mm.

MF 8S 245 DYNA-7 € 210.630


idraulico;


€ 214.700

MF 8S 265 Dyna VT

254.060 euro







3.050 mm.

MF 8S 265 DYNA-7 € 216.330


idraulico;


€ 220.400

MF 8S 285 Dyna VT

259.760 euro







3.050 mm.

MF 8S 305 Dyna VT

262.260 euro







3.050 mm.

MF 9S 285

288.920 euro






5.600 x 2.550 mm; passo 3.100 mm.

MF 9S 310

296.050 euro






5.600 x 2.550 mm; passo 3.100 mm.

MF 9S 340

304.600 euro






5.600 x 2.550 mm; passo 3.100 mm.

MF 9S 370

317.960 euro






5.600 x 2.550 mm; passo 3.100 mm.

MF 9S 400

324.910 euro






5.600 x 2.550 mm; passo 3.100 mm.

MF9S 425

328.830 euro






5.600 x 2.550 mm; passo 3.100 mm.

Via Matteotti 7

42042 Fabbrico (Reggio Emilia)

tel. 0522/656111

fax 0522/656476

www.mccormick.it

X 4.60

57.279 euro






4.321 x 1.730 mm; passo 2.110 mm.

X 4.70

58.503 euro






4.321 x 1.730 mm; passo 2.110 mm.

X 4.80

60.337 euro




inversore idraulico optional; tara



passo 2.110 mm.

X 5-85<

69.688 euro

Con cabina. Motore Fpt; Turbo intercooler


cc; 75 cv; cambio 12/12 marce con inversore


kg; rimorchiabile 15.400 kg; lungh. x largh.

4.263 x 2.020 mm; passo 2.316 mm.

X 5-100

81.627 euro



cc; 95 cv; cambio 12/12 marce con inversore



4.263 x 2.020 mm; passo 2.316 mm.

X 5-100 HC € 90.252

X 5-110

85.034 euro




inversore idraulico optional; tara 3.850


4.263 x 2.020 mm; passo 2.316 mm.

X 5-110 HC € 93.608

X 5-120

87.895 euro







2.316 mm.

X 6.125

101.827 euro






2.075 mm; passo 2.420 mm.

X 6.135

104.750 euro






2.075 mm; passo 2.420 mm.

X 6.413

126.725 euro







2.560 mm.

X 6.414

129.098 euro






4.500 x 2.200 mm; passo 2.560 mm.

X 6.415

132.141 euro






4.500 x 2.200 mm; passo 2.560 mm.

X 7.417

145.032 euro






5.070 x 2.430 mm; passo 2.600 mm.

X 7.617

151.469 euro






2.600 mm.

X 7.418

149.128 euro






5.070 x 2.430 mm; passo 2.600 mm.

X 7.418 VT-DRIVE € 171.935


idraulico;

X 7.618

155.565 euro






2.600 mm.

X 7.618 VT-DRIVE € 178.371


idraulico;

X 7.620

176.228 euro






5.260 x 2.430 mm; passo 2.820 mm.

X 7.621

182.720 euro






2.820 mm.

X 7.623

189.289 euro






2.820 mm.

X 7.621 VT-Drive

192.047 euro






passo 2.820 mm.

X 7.623 VT-Drive

196.845 euro






passo 2.820 mm.

X 7.624 VT-Drive

201.643 euro






passo 2.820 mm.

X 8.627

305.377 euro






passo 3.000 mm.

X 8.631

320.527 euro






passo 3.000 mm.

V.le delle Nazioni 55

41100 Modena

tel. 059/591111

fax 059/591415

www.newholland.com

T 4.55 S

46.080 euro



cambio 12/12 marce; tara 2.630 kg;


3.915 x 1.600 mm; passo 2.123 mm.

T 4.65 S

47.287 euro



cambio 12/12 marce; tara 2.650 kg;


3.915 x 1.600 mm; passo 2.123 mm.

T 4.75 S

48.828 euro

Cabina optional. Motore Fpt; Iniettore

meccanico; 3 cilindri; 2.931

cc; 75 cv; cambio 12/12 marce;



passo 2.123 mm.

T 4.55

53.971 euro






passo 2.132 mm.

T 4.65

55.181 euro






passo 2.132 mm.

T 4.75

56.966 euro






passo 2.132 mm.

T 5.90 S

67.812 euro







2.350 mm.

T 5.100 S

71.417 euro







2.350 mm.

T 5.80 Dual Command

75.751 euro






4.147 x 1.953 mm; passo 2.285 mm.

T 5.90 Dual Command

76.503 euro






4.147 x 1.953 mm; passo 2.285 mm.

T 5.100

79.154 euro



68

69

CAMPO APERTO

CAMPO APERTO



3.595 cc; 100 cv; cambio 12/12

marce con inversore idraulico;



passo 2.350 mm.

T 5.100 DUAL COMMAND € 80.787

Cabina optional; cambio 24/24




passo 2.285 mm.

T 5.100 ELECTRO COMMAND

€ 106.026




2.100 mm; passo 2.380 mm.

T 5.110

82.759 euro



3.595 cc; 110 cv; cambio 12/12




passo 2.350 mm.






passo 2.285 mm.


€ 109.091




2.100 mm; passo 2.380 mm.

T 5.120

86.364 euro



3.595 cc; 117 cv; cambio 12/12




passo 2.350 mm.






passo 2.285 mm.


€ 113.184




2.100 mm; passo 2.380 mm.

T 5.110 Auto Command

127.265 euro







2.490 mm.

T 5.110 DYNAMIC COMMAND

€ 119.577


idraulico;


130.758 euro







2.490 mm.


€ 122.783


idraulico;


136.085 euro







2.490 mm.


€ 127.799


idraulico;


140.535 euro






4.397 x 2.288 mm; passo 2.490 mm.


€ 132.185


idraulico;


145.885 euro






5.189 x 2.280 mm; passo 2.642 mm.


€ 133.956


idraulico;


€ 122.737


idraulico;


150.242 euro






5.189 x 2.280 mm; passo 2.642 mm.


€ 137.592


idraulico;


€ 126.486


idraulico;


157.263 euro






passo 2.642 mm.


€ 144.554


idraulico;


€ 132.552


idraulico;


159.847 euro






passo 2.642 mm.


€ 147.862


idraulico;


€ 135.528


idraulico;

T 7.165 S Range Command

141.979 euro






2.734 mm.

T 7.195 S Power Command

187.410 euro






2.884 mm.

T 7.215 S Power Command

196.586 euro






2.884 mm.


178.026 euro






passo 2.734 mm.

T 7.175 CLASSIC € 153.566


idraulico;

T 7.175 SW II € 162.148


181.513 euro






passo 2.734 mm.

T 7.190 CLASSIC € 157.861


idraulico;

T 7.190 SW II € 166.549


187.859 euro







2.734 mm.

T 7.210 CLASSIC € 162.971


idraulico;

T 7.210 SW II € 170.777


194.525 euro






passo 2.734 mm.


266.055 euro






passo 2.884 mm.

T 7.230 CLASSIC € 205.076



T 7.230 POWER COMMAND

€ 248.712



T 7.245 Classic

214.419 euro






2.884 mm.


275.407 euro






passo 2.884 mm.


€ 258.051




292.146 euro






passo 2.884 mm.

T 7.260 CLASSIC € 223.761




€ 267.394




301.498 euro






passo 2.884 mm.

T 7.300 AUTO COMMAND € 314.138


342.045 euro






passo 2.995 mm.


359.145 euro






passo 2.995 mm.


379.145 euro






5.773 x 2.536 mm; passo 2.995 mm.


407.986 euro






x 2.534 mm; passo 3.450 mm.

T 8.410 ULTRA COMMAND € 376.279




437.902 euro






x 2.534 mm; passo 3.450 mm.

T 8.435 ULTRA COMMAND € 404.783


idraulico;

SDF S.p.a. V.le F. Cassani 15 24047 Treviglio

(Bergamo) tel. 0363/4211

www.same-tractors.com

www.sdfgroup.com

Argon 70

49.670 euro

Senza cabina. Motore turbo; 3


15/15 marce con inversore




2.100 mm.

Argon 80

52.830 euro







2.100 mm.

Argon 90

58.100 euro







2.100 mm.

Argon 100

60.090 euro

Senza cabina. Motore turbo; 3 cilindri;

2.887 cc; 97 cv; cambio 15/15


tara 3.000 kg; rimorchiabile


1.782 mm; passo 2.100 mm.

Dorado Natural 70

56.420 euro






2.100 mm.

Dorado Natural 80

58.570 euro






2.100 mm.

Dorado Natural 90

64.530 euro






2.100 mm.

Dorado Natural 100

66.670 euro






2.100 mm.

Dorado 95

75.650 euro






2.271 mm.

DORADO 95 CVT € 118.360




4.065 x 1.745 mm

Dorado 105

78.860 euro






2.271 mm.

DORADO 105 CVT € 121.630




4.065 x 1.745 mm

Dorado 115 CVT

126.000 euro



continuo con inversore idraulico



1.745 mm; passo 2.271 mm.

Explorer 95

78.570 euro






2.400 mm.

Explorer 100

80.330 euro






2.350 mm.

Explorer 105

82.050 euro






2.400 mm.

Explorer 115

85.670 euro






4.436 x 2.209 mm; passo 2.400 mm.

Explorer 125

88.520 euro






2.400 mm.

Virtus 115

102.920 euro






2.374 mm; passo 2.480 mm.

Virtus 115 RVShift

120.720 euro


3.850 cc; 121 cv; cambio 20/16




2.510 mm.

Virtus 125

117.160 euro


3.850 cc; 126 cv; cambio 30/30




2.480 mm.

Virtus 125 RVShift

125.410 euro


3.850 cc; 129 cv; cambio 20/16




2.510 mm.

Virtus 135

121.900 euro


3.850 cc; 136 cv; cambio 30/30




2.480 mm.

Virtus 135 RVShift

130.110 euro


3.850 cc; 137 cv; cambio 20/16




2.510 mm.

Viale dell’Industria 15/17

20010 Pregnana Milanese (Mi)

tel. 02/93510385

fax 02/93510431

www.steyr-traktoren.com

Kompakt 4055 S

69.721 euro

Con cabina. Motore Nef; Turbo aftercooler






2.102 mm.

Kompakt 4065 S

70.984 euro

Con cabina. Motore Nef; Turbo aftercooler






2.102 mm.

Kompakt 4075 S

72.861 euro







2.102 mm.

Kompakt 4080

82.899 euro







2.285 mm.

Kompakt 4090

83.415 euro







2.285 mm.

70

71

CAMPO APERTO

CAMPO APERTO



Kompakt 4100

87.257 euro







2.285 mm.

Kompakt 4110 PS

95.403 euro






4.036 x 1.923 mm; passo 2.285 mm.

Kompakt 4120 PS

99.585 euro






4.036 x 1.923 mm; passo 2.285 mm.

Multi 4100

114.206 euro






4.197 x 2.100 mm; passo 2.420 mm.

Multi 4110

117.130 euro



3.595 cc; 112 cv; cambio 32/32




passo 2.420 mm.

Multi 4120

121.046 euro






4.197 x 2.100 mm; passo 2.420 mm.

Expert 4110 CVT

138.228 euro






3.790 x 2.470 mm; passo 2.490 mm.

Expert 4120 CVT

141.702 euro






3.790 x 2.470 mm; passo 2.490 mm.

Expert 4130 CVT

147.006 euro






3.790 x 2.470 mm; passo 2.490 mm.

Expert 4140 CVT

151.430 euro






3.790 x 2.470 mm; passo 2.490 mm.

Profi 4115 CVT

170.176 euro






5.137 x 2.470 mm; passo 2.642 mm.

Profi 4125

155.892 euro






5.137 x 2.470 mm; passo 2.642 mm.

PROFI 4125 CVT € 174.942


idraulico;

Profi 4135

159.426 euro






5.137 x 2.470 mm; passo 2.642 mm.

PROFI 4135 CVT € 179.767


idraulico;

Profi 4145

162.510 euro






5.137 x 2.470 mm; passo 2.642 mm.

PROFI 4145 CVT € 184.022


idraulico;

Profi 6150

167.760 euro






5.137 x 2.470 mm; passo 2.642 mm.

PROFI 6150 CVT € 188.248


idraulico;

Impuls 6150 CVT

200.810 euro






passo 2.789 mm.

Impuls 6165 CVT

207.348 euro







2.789 mm.

IMPULS 6175 CVT € 214.947

Absolut 6200 CVT

283.254 euro






passo 2.884 mm.

Absolut 6220 CVT

289.988 euro






passo 2.884 mm.

Absolut 6240 CVT

310.563 euro






passo 2.884 mm.

Absolut 6260 CVT

319.951 euro






passo 2.884 mm.

Absolut 6280 CVT

332.970 euro






5.017 x 2.334 mm; passo 2.884 mm.

Terrus 6290

352.578 euro






passo 2.995 mm.

Terrus 6315

370.502 euro







2.995 mm.

Terrus 6340

391.102 euro







2.995 mm.

Via dell’Industria 63

36042 Breganze (Vi)

tel. 0445/385311

A 75

67.084 euro






passo 2.250 mm.

A 85

70.448 euro






passo 2.250 mm.

A 95

73.448 euro







2.250 mm.

A 105

76.824 euro






2.195 mm; passo 2.430 mm.

A 105 H4 € 80.576


idraulico;

A 115

79.824 euro






2.195 mm; passo 2.430 mm.

A 115 H4 € 83.576


idraulico;

A 125

83.856 euro






4.389 x 2.195 mm; passo 2.500 mm.

A 135

86.856 euro







2.500 mm.

G 105 A

113.964 euro






2.380 mm; passo 2.550 mm.

G 105 H € 111.824

G 105 V € 118.670

G 115 A

116.704 euro







2.550 mm.

G 115 H € 114.564

G 115 V € 121.410

G 125 Eco A

119.444 euro







2.550 mm.

G 125 ECO H € 117.304

G 125 ECO V € 124.150

G 135 A

121.439 euro







2.550 mm.

G 135 H € 119.299

G 135 V € 126.145

N 135 A

145.002 euro






passo 2.665 mm.

N 135 D € 158.313


idraulico;

N 135 H € 142.926


idraulico;

N 135 V € 153.634


idraulico;

N 155 Eco A

148.218 euro






passo 2.665 mm.

N 155 ECO D € 163.933


idraulico;

N 155 ECO H € 144.970


idraulico;

N 155 ECO V € 156.850

N 175 A

152.834 euro






passo 2.665 mm.

N 175 D € 166.451


idraulico;

N 175 H € 150.758


idraulico;

N 175 V € 159.368


idraulico;

T 145 A

165.669 euro






2.500 mm; passo 2.995 mm.

T 145 H € 159.268

T 145 V € 170.449

T 155 A

169.839 euro






passo 2.995 mm.

T 155 D € 183.002


idraulico;

T 155 H € 163.438


idraulico;

T 155 V € 174.619

T 175 Eco A

181.683 euro







2.995 mm.

T 175 ECO D € 194.846


idraulico;

T 175 ECO H € 174.342

T 175 ECO V € 186.463


idraulico;

T 195 A

192.051 euro







2.995 mm.

T 195 D € 205.214


idraulico;

T 195 H € 184.710


idraulico;

T 195 V € 196.831

T 215 A

202.781 euro







2.995 mm.

T 215 D € 215.944


idraulico;

T 215 H € 195.440


idraulico;

T 215 V € 207.561

T 235 D

227.274 euro






passo 2.995 mm.

T 235 A

214.111 euro






2.500 mm; passo 2.995 mm.

T 235 H € 206.770

T 235 V € 218.891

T 255 A € 225.195

T 255 H € 217.854

T 255 V € 229.975

Q 225

243.412 euro






2.550 mm; passo 3.050 mm.

Q 245

248.962 euro







3.050 mm.

Q 265

256.362 euro







3.050 mm.

Q 285

263.762 euro







3.050 mm.

Q 305

271.162 euro






6.076 x 2.550 mm; passo 3.050 mm.

S 274 SmartTouch

299.303 euro






x 2.550 mm; passo 3.105 mm.

S 294 SmartTouch

305.103 euro






x 2.550 mm; passo 3.105 mm.

S 324 SmartTouch

320.233 euro






x 2.550 mm; passo 3.105 mm.

S 354 SmartTouch

333.243 euro






x 2.550 mm; passo 3.105 mm.

S 374 SmartTouch

339.521 euro






x 2.550 mm; passo 3.105 mm.

S 394 SmartTouch

354.021 euro






x 2.550 mm; passo 3.105 mm.

72

73

VETERAN CLUB

I trattori ‘di traverso’

Tutti i trattori si sono quasi sempre presentati con il motore

longitudinale. ‘Quasi’ perché la Case, dal 1916 al 1936,

commercializzò i suoi famosi ‘crossmotor’

74

to del Wisconsin adottato

durante la Guerra Civile. Nel

1894 si aggiunse il globo

terrestre ben trattenuto dagli

artigli dell’aquila. Nel 1886

Case diventò il più grande

produttore al mondo di motori

a vapore ma nel 1891 Jerome

Increase Case morì. Proprio in

quell’ anno l’azienda assunse

William Patterson per sviluppare

un motore a combustione

interna al fine di realizzare un

trattore. Arrivò nel 1892 e fu il

primo vero trattore della storia

assieme al Froelich nato lo

stesso anno e al Charter Gas

Engine del 1889. Ma il primo

trattore Case non ebbe seguito

a causa di problemi di

accensione e di affidabilità

oltre che per

l’assordante rumore che

turbò non poco il nuovo

presidente della Case,

Stephen Bull, abituato

al soffuso fruscio dei

Il modello Case

10-18 del 1916, il

primo ‘crossmotor’

impegnato in aratura.

Il più potente

e pesante

‘crossmotor’, il

40-72 del 1920.

Sotto, La tipica

sagoma dei

crossmotor Case.

Jerome Increase Case, classe

1819, nel 1842 fondò la

sua azienda di trebbiatrici

a Rochester in Wisconsin.

Un anno dopo si trasferì sulle

sponde del lago Michigan a

Racine, sempre nel Wisconsin.

Nel 1863 Case si associò con

Robert Baker, Stephen Bull e

Massena Erskine e fondò la

J.I.Case and Company. Questi

quattro uomini, chiamati

‘Big Four’ diedero vita a una

impresa che rimarrà nella

storia della meccanizzazione

agricola. Due anni dopo adottarono

come logo l’emblema

dell’aquila basato sull’ Old

Abe dell’ottavo reggimenmotori

a vapore. Dopo altri

tentativi di relativo successo

con trattori ingombranti e

pesanti, nel 1916 vide la luce

il modello 10-18 che montava

un motore a quattro cilindri a

benzina o kerosene installato

trasversalmente in modo da

limitare gli ingombri longitudinali

e attivare la puleggia

senza rinvii laterali, catene

o cinghie per una maggior

efficienza.

Per la cronaca il primo numero

era riferito alla potenza

di tiro e il secondo a quella al

volano. Seguirono altri modelli

chiamati ‘crossmotor’ per

la loro peculiarità, tra i quali

il 15-27, il 22-40, il 40-72,

erano efficienti ma costosi e la

concorrenza si faceva sempre

più spietata: nel 1917 arrivò il

super-economico Fordson F,

poi i mitici Farmall della International

Harvester e la Case

si ristrutturò chiudendo alcune

attività come quella automobilistica

e quella dei motori a

vapore e cominciò a produrre

trattori più convenzionali con

motore longitudinale.

Cultura, storia, tecnica, impieghi

e mercato delle macchine agricole

Fondato nel 1996

Direttore responsabile

Stefano Agnellini

In redazione

Fabio Butturi, Ornella Cavalli,

Fabrizio Dalle Nogare, Stefano Eliseo,

Fabio Franchini, Riccardo Schiavo,

Cristina Scuteri, Luca Vitali

Collaboratori

Daniele Bettini, Sergio Bolis,

Diego Vagnini

Impaginazione e grafica

Marco Zanusso

Tester

Pio Fiocchi,

Sergio Ottolini, Costantino Radis

Gestione editoriale

Fabio Zammaretti

Stampa

Industrie grafiche RGM srl, Rozzano (Mi)

Fotolito

Industrie grafiche RGM srl, Rozzano (Mi)

Autorizzazione del tribunale

di Milano n. 466 del 1° agosto 1997

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L.

353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)

art. 1, comma 1, LO/MI

Registro nazionale della stampa

n. 4.596 del 20/04/1994

n. iscrizione R.O.C. 2880 del 30-11-2001

VADO E TORNO

EDIZIONI

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