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”
Il futuro appartiene a coloro
che credono nella bellezza
dei propri sogni
”
EDITORIALE
A CURA DI | MANUELA PRESTINI
I RICORDI
PASSATO PRESENTE FUTURO, SONO TUTT’UNO QUANDO VENGONO
ALLA MEMORIA.
Quelle immagini, quei suoni, quei profumi che si fissano
nella nostra mente e nel nostro cuore: momenti che ci
hanno fatto ridere, piangere, sognare e che possono essere
felici o tristi, intensi o fugaci. Possono essere legati
a persone, luoghi, oggetti o eventi. Sono la nostra storia,
la nostra identità. Sono ciò che ci rende unici, ciò che ci
distingue dagli altri, sono come frammenti di vetro colorato
che si incastrano insieme per formare un mosaico.
Ogni frammento rappresenta un momento, un'esperienza,
un'emozione.
Nel passato i ricordi delle persone che amiamo e ci hanno
lasciato sono un tesoro prezioso, un dono che abbiamo
per ricordarli e onorarli, ma possono anche essere
un peso, un fardello che portiamo con noi ogni giorno
là dove il dolore della perdita può essere insopportabile.
Possono riportarci indietro, a quei momenti di tristezza e
disperazione. La forza sta nel renderli una fonte di conforto
e di consolazione, facendo riaffiorare i momenti felici, le
risate, le avventure, i momenti condivisi.
I ricordi sono anche nelle esperienze che ci hanno insegnato
a crescere ed arrivare fino ad ora, nel presente.
Dalle esperienze che stiamo vivendo, dalle persone che
incontriamo, dalle emozioni che proviamo possiamo
trarre insegnamento, come lezione di vita, valorizzando
il tempo che abbiamo senza dare nulla per scontato. Ci
possono insegnare a essere più presenti, più consapevoli,
più grati, dando più valore a quello che abbiamo. Pensate
ad un oggetto qualunque al quale può essere legato
un ricordo ed essere quindi prezioso perché ci ricorda un
momento felice, un'esperienza unica e personale. Il ricordo
di una persona può essere prezioso perché ci restituisce
il pensiero del sostegno e della comprensione che rimarranno
sempre parte di noi. Nel futuro saranno i sogni
che stiamo costruendo, le speranze che stiamo nutrendo,
le paure che stiamo superando. I ricordi sono quindi una
continua narrazione, una storia che si evolve e si trasforma
nel tempo.
Ma come possiamo preservare questi ricordi? Come possiamo
assicurarci che non si perdano nel tempo?
La risposta è semplice: raccontandoli ai nostri amici, ai nostri
familiari, ai nostri figli. Raccontando i nostri ricordi li
manteniamo vivi, li rendiamo reali e manteniamo viva la
nostra storia. Perché i ricordi sono ciò che ci rende umani.
Sono ciò che ci dà senso e significato.
C’è chi dice che esiste solo il presente e che non bisogna
guardare indietro. Sono convinta che i ricordi, siano belli
o brutti, non vadano cancellati. Sono il nostro bagaglio e
senza di essi non avremmo memoria perchè ci hanno insegnato
a vivere. Anche la sofferenza è stata utile e ci può
aiutare a vedere l’aspetto positivo della vita.
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EDITORIALE
I ricordi
COVER STORY
Forum delle Imprese
TERRITORIO
Addio al magnifico rettore - Ciro Corradini
TERRITORIO
152° anniversario Polizia locale - Redazione
VIVI BRESCIA
1 maglia per la vita - Redazione
EVENTO
Vinitaly un successo mondiale - Redazione
EVENTO
Concerto in S. Afra
EVENTO
1000 miglia 2025
EVENTO
Vercam 30 anni di crescita
EVENTO
Premio speranza e carità
SPORT SOCIALE
Insieme Verso la Meta - Redazione
SPORT
Ugo Ranzetti racconta - Ciro Corradini
MODA
Marta Pedrotti - Il rosa cipria
MODELLA DEL MESE
Silvia Palamà
PSICOLOGIA
Elisa Simeoni - La guarigione dopo l'abuso narcisistico
LETTERATURA
Redazione - Un topolino sotto al letto
ON THE ROAD
SImone Mor - I viaggi della california
TOUR DEL GUSTO
Insalata di pasta fresca
6
76
COCKTAIL DEL MESE
Negroni
79 OROSCOPO MAGGIO 2025
PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE LOCALE.
ISCRIZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA
N° 37/2007 DELL’8 SETTEMBRE 2007
12
COLOPHON
EDITORE ESSEZETAADV SRL
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DIRETTORE RESPONSABILE
Ciro Corradini
DIRETTORE EDITORIALE CROSSMEDIALE
Massimo Lucidi
RESPONSABILE COMMERCIALE
Massimiliano Lanzani
38
GRAPHIC DESIGNER
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WEB & SOCIAL
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REDAZIONE E UFFICIO STAMPA
ufficiostampa@bresciaup.it
redazione@bresciaup.it
COLLABORATORI
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Massimo Lucidi | Marta Pedrotti | Vito Masotti | Ruggero Tavelli |
Claudia Nodari | Cristina Pezzi | Barbara Vistarini | Edward Battisti |
Roberto Cappiello | Emanuele Lumini | Simone Mor | Laura Gorini |
Roberto Zarrillo | Lorenzo Tiezzi | Alessandro Arrighini | Roberta Colico |
Mauro Caliendo | Ricky Modena | Elisa Simeoni | Sabina Moro | Manuel
Lanzani | Mauro Bonometti
ABBONAMENTI
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dell’editore.
COVER STORY
A CURA DELLA | REDAZIONE
FORUM DELLE IMPRESE
UNA NUOVA EDIZIONE TRA INNOVAZIONE E FUTURO
Dopo il grande successo della prima edizione, il Forum
delle Imprese è tornato con un appuntamento ancora
più ricco di contenuti e ospiti d'eccezione. Mercoledì 9
aprile 2025 in Area12 Hub di Brescia, imprenditori, professionisti
e leader del settore si sono confrontati sui
principali trend che stanno ridefinendo il panorama
economico e aziendale.
L'evento ha offerto una serie di interventi di alto profilo,
con focus su innovazione, sostenibilità, formazione e
crescita aziendale. Un'occasione unica per chi desidera
comprendere e affrontare le nuove sfide del mercato.
La conduzione del Forum è stata affidata a Mariangela
Pira, Giornalista e conduttrice di Sky TG24 ed esperta di
finanza e politica internazionale, che ha guidato il dibattito
con ospiti di prestigio:
Marga Hoek, esperta internazionale in sostenibilità e
business, è intervenuta sulle nuove opportunità per le
imprese nel contesto globale. Oscar Di Montigny, imprenditore
e divulgatore, ha presentato il concetto di
"Humanovability®️" e le strategie per un'economia sostenibile.
Ferdinando De Giorgi, icona del volley italiano
e allenatore della Nazionale maschile, ha invitato il
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numeroso e qualificato pubblico ad una riflessione sulla
leadership e la gestione delle squadre vincenti.
Antonio Rancati (Presidente CdR Ambiente Comunità
Sostenibili) ha parlato di start-up e PMI innovative nel
contesto della sostenibilità. Gabriele Ruggiero, direttore
tecnico del Centro Studi Area12, è intervenuto sul bilancio
di sostenibilità e la creazione di valore per un nuovo
modello di impresa.
Di continuità generazionale e crescita delle imprese ha
parlato Leandro Bovo, Head Debt & IB International Advisory
di Banca Generali mentre Marco Scardeoni, presidente
di Marco Scardeoni & Partners e business partner
di Sole24, ha presentato un focus sulle holding come
protezione del patrimonio e risparmio fiscale.
Il Forum delle Imprese è un'iniziativa pensata per creare
un dialogo costruttivo tra aziende, istituzioni e professionisti.
"Siamo orgogliosi di aver presentato questa
nuova edizione del Forum delle Imprese" - dichiarano
Nicola Orto e Sebastiano Grazioli, rispettivamente
Amministratore Delegato di OK School Academy e di
Area12 Consulting - "vogliamo offrire una piattaforma di
confronto e crescita per chi crede nell'innovazione, nella
sostenibilità e nella formazione come strumenti chiave
per il successo. Con il contributo di esperti di altissimo
livello, l'evento è un'opportunità concreta per ispirare e
generare nuove idee."
Un appuntamento da approfondire nel prossimo futuro
per chi desidera trasformare le sfide del mercato in opportunità
di sviluppo e successo.
Per i dettagli sul programma: www.forumarea12.it
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COVER STORY
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INDICE
VIV
ERE
BRE
SCIA
Territorio - Ciro Corradini - Addio al magnifico rettore
Territorio - Redazione - Polizia Locale
Poesia - Mauro Caliendo - Vento che non passa mai
Vivi Brescia - Redazione - Una maglia per la vita
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APPARTENENZA TERRITORIO
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EMOZIONI TRADIZIONI
CITTÀ PROVINCIA PAESAGGI COLORI
TERRITORIO
A CURA DI | CIRO CORRADINI
ADDIO AL MAGNIFICO RETTORE
Ci sono persone che, con il loro comportamento, hanno
fatto si che un ruolo venisse associato per sempre ad un
determinato uomo.
A Brescia per anni, anche dopo la sua uscita di scena
dalla vita pubblica cittadina, il “Sindaco” per antonomasia
è stato Bruno Boni, l'uomo dell'eterno dolcevita,
l'appassionato di matematica e calcio che, da politico,
contribuì alla rinascita del dopoguerra ed alla ricostruzione
della città.
Una indagine statistica di qualche decennio fa rivelò
che molti bresciani pensavano che il professor Boni fosse
ancora alla guida della città anche se il suo mandato
era scaduto da tempo.
Il Magnifico Rettore per antonomasia rimarrà per sempre
il professor Augusto Preti.
La sua scomparsa, all'età di 83 anni, è stata accompagnata
da un cordoglio trasversale ed unanime nel riconoscere
al professor Preti meriti straordinari nella crescita
dell'Università bresciana che lui resse e guidò per
27 anni.
A lui, tra le altre, si deve la realizzazione del campus Nord
e l'acquisizione ed il restauro di alcuni edifici storici nel
centro di Brescia, destinati a ospitare le diverse facoltà
dell'Ateneo.
Una scelta condivisa con le amministrazioni di quegli
anni che aveva come fondamento una sempre maggior
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integrazione dell'Università nel tessuto urbano cittadino.
Uomo di grande ironia e di eccezionale umanità, Preti
era anche un grande tifoso del Brescia la squadra nella
quale tra l'altro militò il figlio Stefano, oggi apprezzato
allenatore del Cellatica, che con la maglia delle rondinelle,
sotto la guida tecnica di Bruno Bolchi, ebbe modo di
esordire in serie B a 19 anni.
Allo stadio il Magnifico Rettore si trasformava.: il pacato
professore e ricercatore con oltre 170 pubblicazioni, diventava
un tifoso capace di aggrapparsi alle reti di protezione
per urlare tutta la sua passione o per contestare
un arbitraggio non proprio esemplare.
Preti fu grande amico di Gino Corioni, il presidente più
vincente della storia del Brescia Calcio, il Presidente, per
restare in tema, per antonomasia.
La politica in almeno due occasioni gli fece l'occhiolino e
gli offrì la candidatura a Sindaco della città.
Preti rifiutò con garbo, ma con eguale decisione. Preferì
rimanere nel suo mondo, nella “sua” Università, certamente
lusingato da quelle offerte, ma probabilmente
conscio che la politica ed i suoi meccanismi, che spesso
si reggono sul compromesso, non facevano per lui,
per un uomo abituato al rigore della scienza ed a regole
scolpite nel marmo.
Il suo volto era inconfondibile: i folti baffi bianchi, il sorriso
aperto, gli occhi sempre attenti resteranno nella memoria
di chi l'ha conosciuto. Parlare con lui era un onore
ed un piacere che l'argomento fosse il “suo” Brescia o
l'Università.
Mai una parola sopra le righe, mai una frase fuoriposto,
mai un gesto scortese.
Una gentilezza la sua che era allo stesso modo eleganza
e signorilità nei modi e nei comportamenti al di là del
ruolo e dell'incarico. Caratteristiche che erano parte integrale
del suo DNA e del suo modo di vivere.
Brescia, con la sua scomparsa, perde un gentiluomo
d'altri tempi, un figlio illustre di una città che molto gli
deve e che ci auguriamo saprà ricordarlo con il rispetto
e la riconoscenza che merita.
Ciro Corradini
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TERRITORIO
A CURA DELLA | REDAZIONE
152° ANNIVERSARIO DELLA
POLIZIA LOCALE
Mercoledì 16 aprile si sono svolte le celebrazioni in occasione
del 152esimo anniversario della fondazione del
Corpo della Polizia Locale.
Il programma prevedeva l’alzabandiera al Comando
della Polizia Locale mentre all’auditorium San Barnaba
si è svolta, alla presenza delle massime autorità cittadine,
la cerimonia ufficiale che si è aperta con l'esecuzione
dell’Inno Nazionale a cura di alcuni componenti del
gruppo strumentale della Banda cittadina Isidoro Capitanio
di Brescia. Quindi la benedizione del Cappellano
del corpo Don Roberto Ferrazzoli, con la lettura della
preghiera del “Vigile Urbano”. Tra gli altri sono intervenuti
la Sindaca Laura Castelletti, il Comandante della
Polizia Locale di Brescia Marco Baffa e l’Assessore alle
Politiche in materia di Sicurezza e Polizia Locale Valter
Muchetti.
Nel corso della cerimonia sono state consegnate le onorificenze
al personale in servizio e quello collocato a riposo
nel corso del 2024, e gli attestati agli studenti delle
scuole bresciane che hanno partecipato alla 16esima
edizione del progetto “Con la Polizia Locale, per la sicurezza,
sulle strade della nostra città” e al progetto “Guida
Connesso”.
"Determinazione, insistenza, spessore, attaccamento
al lavoro; queste le componenti che caratterizzano
gli appartenenti al Corpo di Polizia Locale di Brescia.
Brave persone che si dedicano ogni giorno all’attività
lavorativa senza guardare l’orologio. La forza della
squadra è ogni singolo membro. La forza di ogni
membro è la squadra."
Marco Baffa
Comandante della Polizia Locale di Brescia
16 /
La Poesia del mese
VENTO CHE NON PASSA MAI
In cassetti nascosti
in silenzio ritrovo
le mie lacrime
a dirti che sarò
ancora qui,
le nostre fotografie
a fissarmi
mentre ti allontani,
le memorie del cuore
con inciso il tuo nome
a sanguinare dolcissime
e tutto questo vento
che non passa mai
Mauro Caliendo
VIVI BRESCIA
A CURA DELLA | REDAZIONE
IL 25 MAGGIO TORNA “1 MAGLIA PER LA VITA”
CANTANTI, SPORTIVI, MEDICI E ASSOCIAZIONI SCENDONO
IN CAMPO NEL SEGNO DELLA SOLIDARIETÀ
Otto edizioni e oltre 110mila euro raccolti grazie alla generosità
dei bresciani e del mondo dello sport. In estrema
sintesi questa è “1 maglia per la vita” la kermesse
benefica nata da una idea di Ciro Corradini e Carlo Fiori,
il primo giornalista il secondo da anni impegnato nel
campo della solidarietà e della sensibilizzazione nei confronti
delle malattie genetiche e presidente della Fondazione
Pavoni.
L'idea di fondo è semplice: raccogliere maglie da gioco,
quelle che gli appassionati ed i collezionisti chiamano
“match worn” (ovvero indossate in una partita ufficiale)
per poi metterle all'asta nel corso di una manifestazione
no stop di circa 12 ore durante la quale si esibiscono gratuitamente
cantanti bresciani che si alternano sul palco
con rappresentanti del mondo della medicina, dell'associazionismo
e della solidarietà no profit, insieme a rappresentanti
del mondo sportivo, politico e amministrativo
della città.
“Una maglia per la vita – afferma con orgoglio Carlo Fiori
– è ormai conosciuta ed apprezzata. Quando cominciammo
c'era molta diffidenza nei confronti dell'iniziativa
e facemmo fatica a convincere i cantanti ad esibirsi e
i calciatori a donarci le proprie maglie. Oggi – prosegue
– la kermesse è consolidata e conosciuta. Visto l'alto nu-
20 /
mero di cantanti che si propongono non riusciamo a garantire
più di una canzone a testa. Negli anni abbiamo
avuto la partecipazione a vario livello dei più conosciuti
artisti di casa nostra: da Francesco Renga e Omar Pedrini,
dai fratelli Cinelli e Ettore Giuradei, da Elodea a Rolando
Giambelli, da Ugo Frialdi ed i suoi Traffika a Riccardo
Maffoni passando per il vincitore di “Italian's got talent”
Adonako. Per non parlare degli sportivi che hanno voluto
testimoniare la propria partecipazione all'iniziativa,
campioni come i ciclisti Michele Dancelli, Davide Boifava,
Marco Velo, Bontempi, Visentini, o come l'immenso
Pogacar che ci donò una sua maglia da mettere all'asta.
E ancora calciatori come il campione del Mondo “Spillo”
Altobelli o Dario Bonetti, il compianto presidente Gino
Corioni, la presidentessa del Basket Brescia Graziella
Bragaglio, gli atleti del Rugby Brescia, quelli della Feralpi
guidati dal presidente Giuseppe Pasini, i giocatori del
Brescia Calcio che un anno addirittura giocarono con
una maglia che aveva applicata una patch speciale col
logo de “1 maglia per la vita” che rese uniche e preziose
quelle casacche. E poi – sottolinea con orgoglio Carlo
Fiori – i politici: dal sindaco di turno ai nostri parlamentari,
dall'ex assessore regionale ed ex olimpionico Bonomi,
all'omonimo presidente dell'Aci Brescia passando per i
vertici di A2A. E come dimenticare il compianto cavalier
Attilio Camozzi che fu fondamentale per la nascita della
manifestazione insieme a Italo Giacomini, il fondatore di
Italtelo, senza i quali oggi non saremmo qui”.
“Una maglia per la vita” ha subito uno stop forzato in
coincidenza con l'epidemia di Covid e le restrizioni
connesse. Ma ciò non ha fermato gli organizzatori ed
il gruppo dirigente di cui fanno parte tra gli altri l'allenatore
Piero Trainini, le ex rondinelle Walter Frisoni e
Dario Bonetti, l'ex campione d'Italia dell'inseguimento
su pista Davide Boifava, l'ex dirigente della Pallanuoto
Giuseppe Spalenza ed il presidente dell'Associazione
nazionale mutilati invalidi del lavoro Angelo Piovanelli,
che ora ripropongono la kermesse che avrà una inedita
sede: “Dobbiamo ringraziare per la sensibilità dimostrata
Lucia e Nicola Orto che hanno messo a nostra disposizione
lo spazio di Area Hub 12 all'interno dell'Accademy
Ok Capelli. Senza la loro disponibilità non so se saremmo
riusciti a mettere in cantiere la kermesse. E poi come
non ricordare tanti altri amici, a cominciare da Luca Riva
di Radio Bruno, che ci hanno dato la totale disponibilità
ad aiutarci a livello organizzativo e non solo. E anche
BresciaUp non ci ha fatto mancare il proprio sostegno !
Il prossimo 25 maggio, la data che abbiamo scelto insieme
a Lucia e Nicola, saremo di nuovo in pista con una
doppia ambizione: da una parte sensibilizzare l'opinione
pubblica sui temi della ricerca genetica e dare voce ai
tanti protagonisti del mondo della solidarietà e dall'altra
raccogliere fondi che poi, come nella nostra tradizione,
destineremo a chi ha bisogno di un aiuto. A tale proposito
– afferma Carlo Fiori – ricordo che in totale, in otto
edizioni, abbiamo raccolto oltre 110mila euro che abbiamo
distribuito in base alle richieste che ci sono pervenute.
A tal proposito approfitto di questa opportunità per
ricordare che siamo alla ricerca di maglie da gioco. Chi
volesse contribuire può contattarci sulla nostra pagina
Facebook così come, sempre attraverso la nostra pagina
Facebook, gli artisti che volessero esibirsi possono proporsi.
Oppure potete contattarci via mail a questi indirizzi:
carlofiori504@gmail.com oppure cirocorradini@
libero.it
Tutta la manifestazione andrà in onda in diretta tv sui
canali del “Gruppo Super Tv Agostino Rabizzi”, ovvero Videobrescia
e Teleleonessa che si ricevono sui canali 118
e 119 del digitale terrestre”. Sul palco la solidarietà e lo
spettacolo !
INDICE
EV
EN
TI
Evento - Redazione - Vinitaly 2025
Evento - Redazione - Emozioni e solidarietà
Evento - Redazione - Concerto in S. Afra
Evento - Redazione - 1000 miglia 2025
Evento - Redazione - Vercam 30 anni di crescita
Evento - Ciro Corradini - premio fede speranza e carità
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INVITI SPONSOR NETWORKING
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ALLESTIMENTO
ORGANIZZAZIONE PARTECIPAZIONE PROGRAMMA LOCATION
EVENTO
A CURA DELLA | REDAZIONE
VINITALY: UN SUCCESSO MONDIALE
LE CANTINE BRESCIANE PROTAGONISTE
La 57ª edizione di Vinitaly si è chiusa a Veronafiere con oltre
97.000 presenze con visitatori e operatori provenienti da
oltre 130 nazioni. Un successo straordinario, nel solco di
una tradizione ormai consolidata che di fatto ha reso la
fiera veronese un punto di riferimento imprescindibile
per chi lavora ed opera nel settore vitivinicolo.
Vinitaly si conferma come un appuntamento ancora
più internazionale, sempre più business e strategico:
un asset centrale per il futuro del vino italiano e una
piattaforma di dialogo e confronto tra oltre 4.000
aziende del settore, associazioni di categoria, istituzioni
nazionali ed europee. Per la prima volta, infatti, in visita
ufficiale a Vinitaly anche due commissari europei:
Christophe Hansen (Agricoltura e Sviluppo rurale) e
Olivér Várhelyi (Salute). A Vinitaly anche il ministero
dell’Agricoltura, il ministero delle Imprese e del Made in
Italy, il ministero degli Affari esteri e l’Agenzia ICE che
ha collaborato alla realizzazione del piano di incoming
di operatori dall’estero.
«Vinitaly 2025 chiude con un’edizione di successo,
in cui il mondo del vino italiano ha saputo esprimere
unità e capacità di reazione, anche di fronte alle
difficoltà iniziali legate all’introduzione dei dazi USA –
commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere
–. Verona si è riaffermata come capitale europea del vino,
grazie alla partecipazione di due Commissari UE, che
proprio da Vinitaly hanno annunciato nuove iniziative
concrete a sostegno della filiera, insieme ai ministri
e alle tante presenze istituzionali a Verona nei giorni
di manifestazione. Un segnale forte, in un momento
che richiedeva chiarezza, coesione e visione strategica.
Vinitaly inoltre consolida il proprio legame con gli Stati
Uniti: dopo il debutto nel 2024, tornerà a Chicago il 5 e 6
ottobre di quest’anno con la seconda edizione di Vinitaly
USA. Su questo mercato, il vino italiano ha le idee chiare:
continuare a costruire un rapporto solido e duraturo con
i consumatori americani, da sempre protagonisti del
successo del nostro export».
24 /
«Vinitaly si conferma un brand solido che è stato
capace di fornire al mondo del vino una risposta di
sistema allo scenario internazionale – spiega il direttore
generale di Veronafiere, Adolfo Rebughini –. Tra le
novità di questa edizione di Vinitaly, l’esordio di Vinitaly
Tourism, il format dedicato all’enoturismo, e l’ingresso
nel palinsesto di tendenze emergenti come vini No/Low
alcol, RAW Wine e vini in anfora. Si tratta di iniziative
che arricchiscono l’esperienza fieristica, a conferma
di un salone che non solo ascolta e fotografa il settore,
ma ne anticipa le traiettorie. Vinitaly, oggi più che mai,
rappresenta un asset strategico in un momento di
profonde trasformazioni. La qualità degli operatori e
la soddisfazione degli espositori con agende di lavoro
fitte di appuntamenti, ribadiscono il ruolo centrale
della manifestazione nell’ascolto dei mercati e nella
promozione del vino italiano a livello globale».
Importante e qualificata la presenza degli operatori
bresciani a conferma della vitalità del sistema Brescia
nel campo vitivinicolo grazie ad aziende leader capaci di
esportare in tutto il mondo i brand di casa nostra, con in
prima fila produzioni di eccezionale qualità come i vini
della Franciacorta o del lago di Garda.
La prossima edizione di Vinitaly è in programma dal 12
al 15 aprile 2026.
EVENTO
A CURA DELLA | REDAZIONE
Protagoniste di Vinitaly 2025 un centinaio di aziende
vitivinicole bresciane a conferma della vitalità del
settore nella nostra provincia. In primo piano il consorzio
del Franciacorta: un brand che nel corso degli anni ha
saputo conquistare il Mondo.
Occhi, forse sarebbe meglio dire palati, puntati anche
sui vini del lago di Garda che grazie a marchi come il
Lugana hanno saputo emergere.
26 /
Brescia era presente a Vinitaly 2025 con 84 cantine a
rappresentare tutte le varietà del vino made in Brescia
con oltre 47 milioni di bottiglie vendute in un anno di cui
il 95% è a denominazione DOC, DOCG e IGT.
La produzione media di uva in Franciacorta è di circa
300mila quintali quasi altrettanto nella zona del Lugana,
mentre nell'area della Valtenesi la produzione è di circa
74mila quintali.
Per quanto riguarda le superfici in Franciacorta sono
dedicati alla produzione di uva circa 3200 ettari. Oltre
2400 gli ettari riservati alla produzione del Lugana.
Circa 20 milioni le bottiglie di Franciacorta prodotte.
EVENTO
A CURA DELLA | REDAZIONE
EMOZIONI E SOLIDARIETÀ
UN CONCERTO INDIMENTICABILE AL TEATRO SANTA GIULIA
Sabato 12 aprile, il Teatro Santa Giulia ha ospitato una
serata straordinaria di musica e solidarietà, un concerto
di beneficenza organizzato dall’Associazione Ripresa,
in prima linea per la ricerca e la prevenzione delle
patologie oncologiche, con un focus particolare sul
tumore al seno. La magica atmosfera del teatro, gremito
di persone pronte a sostenere una causa importante,
ha fatto da cornice a un tributo indimenticabile a Mina,
interpretato dalla strepitosa Michela Borgia.
La sua capacità di emozionare e coinvolgere ha reso
ogni brano un momento di pura magia.
Ogni nota ha toccato il cuore dei presenti, creando un
legame profondo tra la musica e le storie di vita di chi,
come molte donne, ha affrontato e sta affrontando la
battaglia contro il cancro, creando un legame unico tra
l'artista e il pubblico, che ha cantato e applaudito con
fervore.
L’evento ha registrato il tutto esaurito, un ruolo
fondamentale nell’organizzazione della serata è stato
svolto da Pasqua Ragnoli, alla quale Ripresa non può che
esprimere un sentito ringraziamento per il suo continuo
sostegno, in questo caso nel pubblicizzare l’evento oltre
a mobilitare la comunità, dimostrando una dedizione
senza pari. La sua passione e la sua determinazione
sono state palpabili, e senza di lei, nulla di tutto questo
sarebbe stato possibile. Un ringraziamento speciale va
anche a Chiara Giacomelli, che ha presentato l’evento
con grazia e professionalità, e a tutti i partecipanti che
hanno reso questa serata un successo.
I fondi raccolti durante la serata saranno destinati al
sostegno emotivo e psicologico delle donne operate
al seno e delle loro famiglie, un aspetto fondamentale
del percorso di guarigione che spesso viene trascurato.
È proprio questo l’obiettivo di Ripresa: non solo
combattere la malattia, ma anche accompagnare le
donne in un cammino di recupero e rinascita.
La serata di sabato al Teatro Santa Giulia non è stata solo
un concerto, ma un vero e proprio abbraccio collettivo,
un momento di condivisione e speranza che ha lasciato
un segno profondo nei cuori di tutti.
La lotta contro il cancro continua insieme possiamo
affrontare qualsiasi sfida, tenetevi aggiornati sul sito e
sui profili social di RIPRESA per i prossimi eventi.
K ripresa.org
Q ripresa.aps
E ripresa
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EVENTO
A CURA DELLA | REDAZIONE
CONCERTO IN S. AFRA
MESSA DA REQUIEM DI W.A.MOZART
In città, nella affollata Chiesa di S. Afra, si è svolto il
Concerto Messa da Requiem di W.A. Mozart pensato,
organizzato e sostenuto dall'Associazione Arnaldo da
Brescia, che nel 2026 festeggerà 40 anni di attività culturale
di grande spessore. La Chiesa di S.Afra, che fa
parte dell'Unità Pastorale del Centro Storico, è stata la
coprotagonista di questa straordinaria proposta che ha
richiamato moltissime persone.
Un concerto realizzato per ricordare le vittime del Covid
nel quinto anniversario dell'inizio della pandemia che
tanti morti ha provocato nella nostra città e nella provincia
e un momento di raccoglimento, in occasione della
Pasqua, per riflettere sulla vita e sulla morte. Il Requiem
è un monumento alla grandezza di Mozart e un promemoria
che la morte è una realtà con cui dobbiamo
fare i conti. In ogni nota e in ogni melodia, il Requiem ci
pone di fronte alle stesse domande che tormentavano
Mozart: quale è il significato della vita, la natura della
morte, la Redenzione.
Il parroco, mons. Gianni Manenti ha ricordato che l'improvvisa
morte del compositore non gli permise di concludere
l'opera che venne poi completata dal suo allievo
Sussmayer.
E ha concluso Monsignore "tutto ciò ci ricorda come la
vita sia un dono di Dio che non possiamo mai dare per
scontato; ma ci ricorda altresì il compito di raccogliere
l'eredità artistica di chi ci ha preceduto per poterla tramandare,
approfondire ed arricchire. Quindi la partitura
mozartiana consente il compimento dello scopo dell'autore:
aiutarci a pensare alle realtà ultime con il supporto
della nostra sensibilità musicale in grado di cogliere con
i nostri sensi ciò che la parola non basta ad esprimere".
Roberta Morelli per l'Associazione Arnaldo da Brescia ha
30 /
ricordato il motivo di questa scelta che ha risposto proprio
ad un bisogno, una necessità: quella di ricordare le
vittime del Covid e le persone care che ci hanno lasciato.
Perciò prima del concerto sono stati lette da parte degli
attori Sergio Isonni e Gabriella Tanfoglio alcune poesie e
testi nei quali ognuno poteva ritrovare i propri cari.
Hai poi concluso che nel Requiem ognuno avrebbe trovato
sacralità e misticismo sulla vita che fugge.
La Messa da Requiem è stata presentata dall'Orchestra
Sinfonica dei Colli Morenici diretta dal Maestro Giuseppe
Orizio con il Coro Canticum Novum diretto dalla Maestra
Erina Gambarini. Quattro i prestigiosi solisti, provenienti
dalla Scala di Milano: Roberta Salvati, soprano;
Marzia Castellini, contralto; Luigi Albani, tenore e Alberto
Rota, basso.
E' stato un meritatissimo e grande successo e il Dies
Irae, bis molto apprezzato, ha concluso un Concerto
applauditissimo.
Un ringraziamento agli sponsor, aziende che vantano
decenni e decenni di attività : Banca Valsabbina dal
1898 - Frassani 60 anni di attività - Perani Marmista da
80 anni - -Bricchetti quasi 50 anni e Libreria La Fenice
25 anni.
EVENTO
A CURA DELLA | REDAZIONE
1000 MIGLIA 2025:
CONTO ALLA ROVESCIA
L’attesa è finita: la lista delle vetture che parteciperanno
alla 1000 Miglia 2025 è stata stilata dall’apposita Commissione
Selezionatrice che, di anno in anno, ha l’onere
di comporre il parco auto del “museo viaggiante unico
al mondo”, come lo definì Enzo Ferrari.
Saranno 29 le nazioni di provenienza degli oltre 400
equipaggi selezionati: l’Italia il paese più rappresentato,
seguito a ruota da Olanda, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Passando alle vetture, saranno 127 gli esemplari anteguerra
che prenderanno parte alla quarantatreesima
rievocazione della Freccia Rossa. 78, invece, quelli che
corsero la gara di velocità storica fra il 1927 e il 1957.
Nell’esclusivo parterre di auto, insieme alle prestigiose
flotte di Ferrari (17), Bugatti (10) e Bentley (8), spiccano
ben 18 Alfa Romeo anteguerra. Da non perdere un
esemplare unico come la Biondetti Ferrari-Jaguar Special.
Parlando di modelli invece, meritano una menzione
speciale un’Aston Martin DB 3 e due affascinanti Porsche
550 Spyder RS.
Ad attendere i piloti della prossima edizione della Corsa
più bella del mondo, in programma da martedì 17 a
32 /
sabato 21 Giugno, un percorso di circa 1900 chilometri
spartiti in 5 giornate di gara, lungo un tracciato “a otto”
ispirato a quello delle prime 12 edizioni della 1000 Miglia
di velocità. San Lazzaro di Savena, Roma, Cervia-Milano
Marittima e Parma le città di tappa.
Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, a caccia della quinta vittoria
consecutiva a bordo della splendida Alfa Romeo
6C 1750 SS Zagato del 1929, dovranno guardarsi le spalle
da equipaggi esperti come Fontanella-Covelli, Aliverti-Polini,
Turelli-Turelli, e gli equipaggi argentini Tonconogy-Ruffini
ed Erejomovich-Llnanos, solo per citarne
alcuni dei pretendenti alla vittoria finale.
Fra i volti noti di quest’anno ci saranno Joe Bastianich
e Carlo Cracco, che per l’occasione si sfideranno lontani
dai fornelli: l’uno al volante di una Porsche 356 1000
Speedster del 1954, l’altro nelle vesti di navigatore su una
Bugatti T40 del 1927.
Come da regolamento, ciascuna vettura che parteciperà
alla gara dovrà essere stata precedentemente
certificata dal Registro 1000 Miglia al fine di garantire
l’autenticità della stessa, nonché uno standard di eccellenza
degno della Corsa più bella del mondo.
MANCA POCO ALL’USCITA DELLA
NUOVA EDIZIONE DEDICATA ALLA CORSA
DI AUTO STORICHE...
SARÀ DISTRIBUITO E LO TROVERETE NEI LOCALI NEI GIORNI DELLA GARA
17-21 GIUGNO 2025
35 /
EVENTO
A CURA DELLA | REDAZIONE
11° CORRIDOG
LA CARICA DEI 501
PER CELEBRARE LA 20° GIORNATA NAZIONALE DEL CANE GUIDA
Per celebrare la ventesima Giornata Nazionale del Cane
Guida, il 6 aprile 2025 si è svolta a Bergamo, presso
Piazza Dante, l’undicesima edizione della CorriDog – La
carica dei 501, una camminata non competitiva, a favore
dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
di Bergamo. La manifestazione è ideata e organizzata
dall’Associazione Climarte con la direzione artistica di
Proloco Bergamo e con la collaborazione del Comune
di Bergamo – Assessorato a Transizione Ecologica,
Ambiente e Verde.
Si tratta di una camminata a sei zampe, dedicata al migliore
amico dell’uomo. La città accoglierà i cani accompagnati
dai loro padroni, conducendoli in un suggestivo
percorso per le vie del centro e sarà un’ottima occasio-
ne per assaporare il piacere di una passeggiata all’aria
aperta in compagnia di molti amici a quattro zampe.
“La camminata non è competitiva e viene organizzata
con lo scopo di raccogliere fondi per poter addestrare
un cane guida da destinare alle persone che ne hanno
bisogno. – dichiara Emanuela Ruch, Presidente della
CorriDog - Sono 1.662 i non vedenti presenti nella
provincia di Bergamo e 30 i cani guida assegnati. Il
fabbisogno di cani guida ammonta a 350 annuali, ma
purtroppo l’assegnazione da parte delle scuole nazionali
non arriva a 100, con attese estenuanti da parte dei
non vedenti. La Giornata Nazionale del Cane Guida è
stata istituita per la prima volta nel 2006, con lo scopo
di sensibilizzare l'opinione pubblica, le istituzioni e tutti
36 /
coloro che sono disponibili a comprendere le difficoltà
che le persone non vedenti incontrano quotidianamente.
Un'occasione importante per far capire quanto i cani
guida siano gli occhi di chi vive nel buio”.
Tutto il ricavato delle iscrizioni verrà raccolto direttamente
dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
di Bergamo.
La CorriDog è aperta a cani di tutte le taglie e tutte le
razze in buona salute e ai loro padroni. Il percorso, breve
e non impegnativo, rende la manifestazione adatta
a tutti.
L’evento viene promosso dall’Associazione Climarte a
tutela degli animali a quattro zampe e per promuovere
le aree cani nel verde cittadino.
Nel Comune di Bergamo sono presenti 31 aree cani per
un totale di 43.769 m² totali di cui 6.150 m² di nuova realizzazione.
Importanti anche i dati provinciali: si registra il 47% di famiglie
con un cane; quasi 217mila sono i cani microchippati
inseriti nell’Anagrafe regionale. La Provincia vanta
grandi aree verdi dedicate, e si preoccupa della pulizia e
della protezione ambientale di questi parchi.
Programma 2025
Ore 09.00 | Apertura della Giornata Nazionale del Cane
Guida e apertura iscrizioni presso gli stand dedicati e
gestiti dall’UICI BG (euro 10,00 devoluti all’Unione Italiana
Ciechi e Ipovedenti di Bergamo).
Ogni iscrizione dà diritto a ricevere un pettorale, che servirà
anche per partecipare all’estrazioni dei premi, che si
terrà al termine della camminata.
Ore 10,00 Partenza 11° Edizione della CorriDog I La carica
dei 501.
Ore 12,00 Premiazioni CorriDog
______________
Ore 15,00 presentazioni ed esibizioni cani guida:
• Scuola Triveneta cani guida di Selvazzano (PD) e Dog4life
(presentazione);
•Scuola nazionale cani guida di Scandicci (FI);
•Scuola cani guida Ellen Keller di Messina;
• Cani da soccorso ANA di Bergamo.
Ore 16,30 Fine manifestazione.
Percorso della camminata:
Piazza Dante, Sentierone, Piazza Matteotti, Via XX Settembre,
Piazza Pontida, Via Broseta, Via Palma il Vecchio,
Triangolo.
PIT STOP al Giardino on. Brighenti.
Via San Lazzaro, Largo 5 Vie, Piazza Pontida, Via XX Settembre,
Piazza Matteotti, Sentierone, Piazza Dante.
Numerosi sono i partner che sostengono la manifestazione:
Fondazione Credito Bergamasco, Zorme, Monge,
Studio CF&C, Ecoplast, Chiesa Ferramenta Casalinghi,
MMG Cantieri e Fit Pet.
L’evento è svolto con il patrocinio di Regione Lombardia,
Provincia di Bergamo e Comune di Bergamo.
Si ringrazia per la collaborazione: Animal center, Organizzazione
Internazionale Protezione Animali, Associazione
Nazionale Carabinieri – sezione di Bergamo,
Consulta Comunale delle Associazioni di Calusco
d’Adda, BG Dog Home e Dog Photo Bergamo di Mauro
Locatelli.
Anche a livello nazionale è doveroso richiamare l'attenzione
sulla condizione delle persone con disabilità visiva
e confrontare questi dati con il panorama europeo.
Secondo il Ministero della Salute, in Italia l'1,9% delle
persone di età superiore ai 15 anni soffre di gravi limitazioni
visive. Questa percentuale aumenta al 5% tra gli
over 65 e all'8% tra gli over 75. Le limitazioni visive moderate
interessano il 16,7% della popolazione, percentuale
che sale al 28,8% tra gli over 65 e al 33,9% tra gli
over 75. Complessivamente, il 18,6% della popolazione
italiana presenta una qualche forma di limitazione visiva,
con un'incidenza del 33,8% tra gli over 65 e del 41,9%
tra gli over 75. Si stima che in Italia vi siano tra 1,8 e 2
milioni di persone con disabilità visiva, di cui circa il 15%
sono ciechi assoluti e l'85% ipovedenti. A livello europeo,
le gravi limitazioni visive colpiscono mediamente il 2,1%
della popolazione sopra i 15 anni, il 5,6% degli over 65 e
l'8,7% degli over 75. In totale, nell'Unione Europea più
di 30 milioni di persone sono non vedenti o ipovedenti.
I dati indicano che l'Italia presenta percentuali di disabilità
visiva leggermente inferiori rispetto alla media
europea. Tuttavia, l'incidenza aumenta significativamente
con l'età, evidenziando la necessità di politiche
mirate per la prevenzione e la gestione della disabilità
visiva nella popolazione anziana. È essenziale promuovere
iniziative di prevenzione, diagnosi precoce e riabilitazione
visiva per migliorare la qualità della vita delle
persone con disabilità visiva. Un impegno congiunto
tra istituzioni, comunità scientifica e società civile è fondamentale
per affrontare efficacemente questa sfida
sanitaria e sociale.
37 /
EVENTO
A CURA DELLA | REDAZIONE
30 ANNI DI CRESCITA
GUARDANDO SEMPRE AL FUTURO
Il 17 Maggio 2025, la VERCAM festeggerà i 30 anni
di storia. Lo farà con tutti i propri dipendenti ed i loro
familiari, grazie ad uno spettacolo che si preannuncia fin
da ora eccezionale, in virtù della partecipazione del duo
"Le Donatella", del comico bresciano Vincenzo Regis, e
di Kenia Fernandes, showgirl brasiliana, accompagnata
da cinque ballerine e tre ballerini carioca. Una storia di
successo, quella della VERCAM, iniziata il 17 Maggio 1995
grazie a Nadia Maifredi e Luigi Marini, compagni di una
vita, che insieme fondarono a Palazzolo sull'Oglio una
azienda che oggi si può considerare leader mondiale
nella verniciatura industriale. Ora, a distanza di anni
dalla sua fondazione, il futuro di VERCAM è garantito
dai due figli della coppia: Filippo e Beatrice, entrambi
inseriti in Azienda in ruoli chiave.
Filippo in VERCAM ricopre il ruolo di supervisore
generale ed ha messo a frutto la sua laurea in Economia
e Commercio dedicandosi con grande attenzione e
competenza, tra l'altro, alla stesura del bilancio aziendale.
La sua passione è da sempre il calcio: cresciuto nella Pro
Palazzolo insieme ai fratelli Scalvini, (oggi il più giovane
gioca in Nazionale) quando suo padre, Luigi Marini, era
il responsabile del settore giovanile del prestigioso Club
calcistico, oggi gioca e si diverte a livello dilettantistico
con un gruppo di amici. Beatrice divide invece il
suo tempo tra l'Azienda, la creazione di gioielli e la
grande passione per i concorsi riservati alle Majorettes
insegnando nel gruppo sportivo "Written in The Stars”,
associazione di Cividate al Piano, di cui è presidente il
padre Luigi, mentre la madre Nadia è la vicepresidente.
38 /
La società vanta diversi titoli nazionali ed europei. Il
grande amore di Beatrice resta comunque la creazione
di gioielli, attività per la quale ha studiato in una
prestigiosa facoltà universitaria milanese. Un'esperienza
scolastica terminata con la lode ed il bacio accademico,
Beatrice ha così creato un suo brand richiamando
il meritato risultato universitario: “CUMLAUDE”,
disegnando e realizzando gioielli di grande eleganza
che sono stati anche protagonisti in diverse mostre
nazionali ed internazionali. Le sue creazioni si possono
acquistare via internet sul sito www.cumlaude.store.
Oggi VERCAM si estende all'interno di 4 capannoni
a Pontoglio, dislocati su di un'area di circa 20mila
metri quadrati, nel quale lavorano attualmente una
quarantina di dipendenti. VERCAM è da considerarsi
senza remore una “eccellenza italiana”.
Anche per questo non stupisce che l'azienda sia tra le
candidate al “Premio Eccellenza Italiana” promosso da
12 anni dalla fondazione E-novation. Un riconoscimento
che verrà consegnato a Washington a Beatrice ed a
Filippo, negli Stati Uniti, a ottobre di quest'anno. Una
nomination meritata per tutta la grande famiglia
VERCAM!
EVENTO
A CURA DI | CIRO CORRADINI
PREMIO FEDE SPERANZA E CARITÀ
NEL SEGNO DEL CORAGGIO
Un premio nel segno dell'impegno e della solidarietà
per chi ha combattuto a vario titolo per diventare una
persona migliore. E' il Premio Nazionale “Fede Speranza
e Carità” istituito dall'omonima associazione guidata da
Antonello Crucitti, referente regionale dell'Associazione
Famiglie Numerose con i suoi 11 figli, e da sempre impegnato
nel sociale.
La cerimonia di consegna è avvenuta in un Teatro San
Barnaba esaurito. Quattordici le personalità premiate:
il campione paraolimpico Federico Bicelli, il presidente
dell'Inter Giuseppe Marotta, Vincenzo Gualzetti che ha
ritirato il premio in memoria della figlia Chiara uccisa da
un coetaneo il 27 giugno 2021, il giornalisti Marco Lollobrigida,
il campione del Mondo di Spagna '82 Alessandro
«Spillo» Altobelli, l'inviata di “Striscia la Notizia” Bezzaz
Rajae, Parvinder Aoulakh, conosciuta anche come
Pinky, la donna sfigurata dal marito che da anni lotta
contro la violenza sulle donne, il presidente della Feralpisalò
Giuseppe Pasini, la ricercatrice Claudia Ghigna,
il radiocronista Rai Francesco Repice, lo sciatore paraolimpico
Giacomo Bertagnolli, il presidente dell'Associazione
Italiana Arbitri Antonio Zappi, l'artista Manera
42 /
Alma, e l'ex prefetto di Brescia Francesco Paolo Tronca.
In platea numerosi rappresentanti delle Istituzioni e la
Sindaca Laura Castelletti che ha voluto sottolineare la
valenza del Premio evidenziando come il patrimonio di
Brescia non sia solo culturale, ma anche umano.
La manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, è
la conferma di come in molti casi solidarietà e successo
possano andare a braccetto, ma soprattutto è la conferma
della vitalità della associazione “Fede Speranza
e Carità” presieduta da Antonello Crucitti, che ha solide
basi culturali, sociali e religiose. Crucitti, da sempre
affiancato nella vita come nelle iniziative sociali che lo
vedono protagonista, dalla moglie Angela, continua
quindi nella sua opera di sensibilizzazione verso il sociale.
L'idea del Premio nacque durante la consegna di
“pacchi alimentari” durante il Covid, una esperienza che
ha segnato Antonello che, ricorda commosso: “Quando
entravo nelle case della gente avevo la netta sensazione
che fosse la rassegnazione il sentimento dominante.
Avevo la netta impressione che per molti non ci fosse un
domani al quale guardare con speranza. Vedevo negli
occhi della gente, soprattutto i più bisognosi, la disperazione
che solo in minima parte veniva blandita da quei
generi alimentari e di prima necessità che consegnavo.
Con questo premio – conclude – vogliamo dimostrare
che lottando, come hanno fatto le persone che abbiamo
scelto di premiare, si possono ottenere risultati eccezionali
in tutti i campi”.
INDICE
SP
OR
T
Sport - Ciro Corradini - Brescia calcio 46
Sport sociale - Redazione - Insieme verso la meta 48
Sport - Ciro Corradini - Ugo Ranzetti racconta 50
Sociale - Redazione- L' ASD brescia baseball softball cerca casa 52
46
48
52
50
FORZA
SOLIDARIETÀ ENERGIA TECNICA
ATLETA COMPETIZIONE ALLENAMENTO SQUADRA
45 /
SPORT
A CURA DI | CIRO CORRADINI
BRESCIA CALCIO:
L'INCERTEZZA E L'INEDIA
Una stagione all’insegna della incertezza sia dal punto
di vista societario che dal punto di vista prettamente
sportivo. Il Brescia, la massima espressione calcistica
della provincia, naviga in acque agitate. Le voci su di
una possibile cessione da parte di un Cellino sempre più
lontano dalla città e dal popolo biancazzurro si rincorrono.
Ciò che sorprende è che una città come Brescia non
riesca a fare del calcio un ponte verso il resto del mondo
così come è accaduto, senza andare troppo lontano a
Bergamo.
Pensare che il calcio sia solo un gioco e non rappresenti
una grande opportunità dal punto di vista della comunicazione
o del marketing in generale è un clamoroso
errore. Se ne ricordino gli imprenditori, le istituzioni e
tutti coloro ai quali sta a cuore una provincia come la
nostra che in tempi recenti ha già perso opportunità importanti
come l’Aeroporto, la Fiera, la fermata dell’Alta
Velocità.
Ciro Corradini
Il calcio è ormai una cartolina fondamentale per promuovere
qualsiasi località. Pensate a come, negli anni
passati, castellerete di Sangro salì agli onori delle cronache
di tutto il mondo per il solo fatto di avere una squadra
in serie B. Cremona riuscì a conquistare l’attenzione
planetaria non grazie agli straordinari violini di stradivari,
ma grazie alla squadra grigiorossa che il presidente
Luzzara seppe portare in serie A. E se Brescia divenne
popolare in ogni angolo del globo lo deve soprattutto al
fatto che la maglia più bella del mondo, quella azzurra
con la “V” bianca, venne indossata da Roberto Baggio,
uno dei giocatori più popolari sulla Terra.
46 /
ANCHE IN
TV 73
TV DIGITALE
TERRESTRE
73
Lombardia
Emilia Romagna
Piemonte
Toscana
www.radiobruno.it - www.radiobrunobrescia.it
47 /
SPORT SOCIALE
A CURA DALLA | REDAZIONE
INSIEME
VERSO
LA META
LO
SPO
C O
R T IN G IO
INSIEME VERSO LA META: SINERGIA
PER IL FUTURO
COSTRUIAMO INSIEME UN FUTURO SOSTENIBILE
S insiemeversolameta.com
F insieme verso la meta
I insiemeversolameta
Il gioco è fondamentale per lo sviluppo del bambino.
Giocando, il piccolo impara come funziona il mondo,
come relazionarsi con gli altri, come impegnarsi per risolvere
i problemi. Nell’attività ludica, attraverso spontaneità,
desiderio, piacere, i bambini costruiscono le
fondamenta per un sano sviluppo affettivo, cognitivo e
sociale, riescono ad essere creativi e formano la loro personalità.
Aiutare i bambini significa anche riconoscere la sacralità
del Diritto al gioco. L’Unicef Italia e il C.S.E.N (Centro
Sportivo Educativo Nazionale) hanno da poco firmato
un protocollo d'Intesa atto a promuovere l’importanza
dell'attività ludica e sportiva come esperienze fondamentali
per l'infanzia.
Gioco e sport, infatti, insegnano ai bambini valori quali
la solidarietà, l'amicizia, la correttezza, la disciplina e
il rispetto. Questi valori aiutano i più piccoli a diventare
persone consapevoli, oneste, capaci di gestire al meglio
le sfide della vita.
La collaborazione con l’Unicef Italia riconferma l’impegno
da parte del C.S.E.N di voler fare sempre di più affinché
le nuove generazioni crescano nella pace e nella
serenità. Gioco e sport, infatti, sono validi strumenti per
conseguire importanti obiettivi educativi, come enunciato
dall'art. 31 della Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia.
48 /
L'articolo sostiene come ogni bambina o bambino abbia
il diritto a iniziare la propria esistenza in un contesto
sano e appagante in cui l'attività fisica regolare e il gioco
siano presenti e li accompagnino ai fini di un corretto
sviluppo psico-fisico, sociale e culturale. Il Protocollo d'
intesa prevede di promuovere la conoscenza e la tutela
dei principi sanciti dalla Convenzione per orientare
le scelte individuali e le politiche sociali. Il nostro Comitato
sostiene questi valori, partecipa e fa rete con le
realtà educative sportive del territorio. In particolare, da
qualche anno, sosteniamo il progetto pedagogico “Insieme
Verso la Meta” ideato da Cristina Pezzi che coinvolge
scuole e società sportive, associazioni e istituzioni,
che insieme concorrono al raggiungimento degli stessi
obiettivi educativi attraverso la cooperazione.
Lunedì al Parco Castelli abbiamo assistito alle attività
coordinate dallo staff di Cristina Pezzi con l’ausilio degli
studenti della facoltà di scienze motorie dell’Università
di Brescia dove, in uno scenario immerso nella natura,
si sono radunati ben 460 bambine e bambini di scuole
da tutta la provincia. Il risultato è stato tangibile: felicità,
amicizia, unione, ma anche formazione. Fare rete è in fin
dei conti come fare squadra e, se ci si diverte, l’obiettivo
è più facile da raggiungere.
SPORT
A CURA DI | CIRO CORRADINI
UGO RANZETTI RACCONTA
LA “BRESCIA OLIMPICA 2024”
Per Ugo Ranzetti lo sport è stato ed è una ragione di
vita: lo sport come momento di crescita, di educazione,
di confronto leale, ma anche di sacrificio e di passione.
Professore amatissimo dai suoi allievi, a lungo presidente
provinciale del CONI, animatore di mille iniziative a
cominciare dall'Oscar dello Sport bresciano, Ugo Ranzetti
non ha di certo appeso le scarpe al chiodo. All'età
di 88 anni è ancora sulla breccia e, soprattutto, non ha
perso la voglia di raccontare lo sport, quello di cui è stato
testimone dal dopoguerra ad oggi, intrecciando il suo
percorso con quello di atleti di spessore mondiale.
Ora il professor Ranzetti si dedica alla scrittura raccontando
i protagonisti bresciani dello sport. Sul tema due
libri: “Sport bresciano nel XX secolo” ed “Eccellenze
sportive bresciane”. Ora esce per i tipi della “Compagnia
della Stampa” il volume “Brescia Olimpica 2024”,
un omaggio ai protagonisti della kermesse a cinque cerchi
di casa nostra ma anche a tecnici, dirigenti, medici e
giornalisti che lo sport in questi anni vissuto o semplicemente
raccontato. Un volume che è stato presentato
nella Sala dei Giudici di Palazzolo Loggia alla presenza
tra gli altri della Sindaca Laura Castelletti, dell'ex primo
cittadino Emilio Del Bono e dell'Assessore con delega
allo Sport Alessandro Cantoni.
Unanime il plauso delle Istituzioni nei confronti dell'ultima
fatica letteraria del professore che da ragazzo, almeno
così lui sostiene, era soprannominato “Il Caimano
del Mella”.
50 /
Il libro è una sorta di raccolta di dati e curiosità. Una serie
di interviste su come gli atleti hanno iniziato il proprio
percorso sportivo, un percorso che in molti casi li ha portati
a primeggiare a livello mondiale.
“Ranzetti con il suo modo di raccontare – ha detto la
Sindaca Laura Castelletti – ci ha mostrato ancora una
volta quanto valga lo sport in una città come la nostra
e di come questa città abbia saputo essere protagonista
in pista e nei palazzetti dello sport”. Introdotto
dal giornalista Folco Donati, Ugo Ranzetti ha raccontato
la genesi di questa sua fatica letteraria sottolineando
l'aspetto sociale e culturale di una ricerca che si è fatta
racconto e storia, come ha precisato, a lieto fine.
Non sono mancati aneddoti e racconti di un tempo che
fu: “Da ragazzo – ha raccontato il professor Ranzetti - mi
allenavo nella corsa e gli operai, quando passavo davanti
ai cancelli delle fabbriche mi dicevano "va a laurà,
lazarù"; oggi per fortuna di quei lazzaroni in giro se ne
vedono tanti. È la storia dello sport. Frequentando i tanti
atleti con cui ho avuto a che fare, atleti di tutto il Mondo,
ho potuto capire le mille connessioni che esistono in
ogni diverso territorio tra la cultura locale, i singoli individui
e lo sport. I tedeschi, ad esempio, si allenavano più
degli altri perché erano ligi alla disciplina”.
E in platea, ad assistere alla presentazione del libro, c'erano
molti dei protagonisti del volume a cominciare
dall'olimpionica Angela Andreoli, splendida ginnasta
che a Parigi ha esaltato e commosso.
SPORT
A CURA DELLA | REDAZIONE
L' ASD BRESCIA BASEBALL
SOFTBALL CERCA CASA
Sono quasi quarant’anni ormai, che l’unica squadra di
baseball del territorio bresciano partecipa ad un campionato
nazionale organizzato dalla Federazione Italiana.
Dal 1987 al 2019, l’unico campo da baseball della provincia
di Brescia, considerato da molte squadre tra i migliori
del nord Italia, ha visto una crescita del livello di gioco
non indifferente. Dal 2015 e sino al 2023, infatti, la squadra
ha militato nella massima serie italiana, la serie A.
A partire dal 2019, tuttavia, è stato messo un freno non
indifferente al miglioramento del baseball bresciano, un
freno che consiste nell’eliminazione di quel magnifico
campo.
La società e gli atleti hanno provato a stringere i denti,
nella speranza di avere una nuova casa, arrivando ad allenarsi
in zone non adatte pur di continuare a lottare e
ad essere considerati una delle realtà lombarde più importanti.
Grazie al sacrificio degli atleti e all’ottimo lavoro dei tecnici,
la squadra è riuscita a rimanere in serie A fino al
2023, anno della retrocessione.
Oltre che della squadra di softball (il baseball al femminile)
e di tutte le formazioni giovanili, dal 2014 il campo
era anche casa di una squadra di baseball per ciechi,
composta da ragazzi non vedenti, che partecipa sin dal
2015 al campionato nazionale a loro dedicato (maggiori
informazioni si possono reperire sul sito www.aibxc.it).
Ragazzi che hanno pure voluto rendersi completamente
indipendenti e autonomi fondando nel 2018 una loro
52 /
società, la Asd Leonessa Baseball per ciechi.
Le prime squadre rappresentano solo l’aspetto più visibile
dell’intero movimento del baseball e del softball
bresciani; tutti gli anni centinaia di bambini provano a
giocare a baseball grazie a diversi progetti che vengono
proposti ormai da tempo in molte scuole cittadine e della
provincia, ed ai corsi comunali.
Molti sono stati i giovani che hanno avuto l’onore di vestire
la divisa della Nazionale Italiana di categoria, ma sei
sono gli anni passati dalle ultime partite di baseball e
softball giocate a Brescia, sei i campionati giocati interamente
in trasferta dalle nostre squadre!
Il 2026 vedrà superare il non invidiabile record di oltre
400 partite consecutive giocate in trasferta.
La volontà dell’amministrazione comunale di trovare
una sistemazione definitiva agli oltre 120 tesserati e di
non disperdere un patrimonio sportivo ultra trentennale,
pareva essersi concretizzata nell’individuazione di
un’area che avrebbe potuto ospitare l’unico impianto da
baseball di Brescia e Provincia.
L’area individuata si trovava nella zona sud di Brescia
estremamente vicina ad una stazione metropolitana.
Elemento questo di fondamentale importanza e che
consentirebbe agli atleti non vedenti di raggiungere
facilmente ed in autonomia l’impianto. Un’area che
avrebbe permesso anche un futuro sviluppo, essendo
potenzialmente in grado di ospitare anche un campo
da softball per l’attività delle ragazze e degli atleti più
piccoli.
Ad oggi quell’area non è più disponibile, è divenuta oggetto
di un intervento residenziale, ma nessun altro passo
in avanti è stato fatto. Dopo sei anni il baseball bresciano
si ritrova al punto di partenza.
Il baseball e il softball bresciani stanno affrontando ormai
da sei anni una situazione assurda, che nessun altro
sport, anche tra quelli meno popolari, ha mai vissuto;
una situazione inammissibile da qualsiasi punto di vista.
Sono troppi anni che la società compie sforzi economici,
organizzativi e logistici inimmaginabili. La speranza
ora è che gli Enti Territoriali sappiano finalmente raggiungere
un’unità di intenti e vogliano realizzare l’unico
impianto da baseball e da softball di Brescia che garantirebbe
la sopravvivenza di questo sport anche grazie a
realtà che hanno dimostrato di poter raggiungere risultati
sportivi di primo piano e che da sempre puntano
sull’inclusione, sulla parità di genere e sulla trasmissione
di sani valori ai nostri ragazzi.
INDICE
RU
BRI
CHE
Moda - Marta Pedrotti - Il rosa cipria sta conquistando il mondo della moda
Economia - Roberto Cappiello - FWU LIFE in liquidazione
Movida - Lorenzo Tiezzi - L’estate ha il sound di Ben DJ, Danilo Seclì e Alessandro Br1
Modella del mese - Silvia Palamà
Psicologia - Elisa Simeoni - La guarigione dopo l'abuso narcisistico
Letteratura - Redazione - Un topolino sotto al letto
On The Road - Simone Mor - I viaggi della Clifornia
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NUTRIZIONE PREVENZIONE EQUILIBRIO RESILIENZA
RELAX ENERGIA VITALITÀ ALIMENTAZIONE
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REDAZIONALE
A CURA DI | NADIA GERSTGRASSER
OLTRE LO SCHERMO
L’IMPORTANZA (E IL RITORNO) DELLA SOCIALIZZAZIONE OFFLINE
È sotto gli occhi di tutti: la tecnologia ha trasformato
radicalmente il nostro modo di socializzare. Oggi gran
parte della “vita sociale” passa attraverso schermi digitali.
Si parla di una vera e propria rivoluzione con vantaggi,
ma anche nuove ombre sulle nostre relazioni interpersonali-
e la nostra salute mentale, come sembra ormai
evidente.
Se oggi chiunque è “a portata di polpastrello” ed è facile
come non mai entrare in contatto con altri e conoscere
(seppur in maniera virtuale) persone nuove, come mai
cresce sempre di più la ricerca di relazioni “vere” e dello
stare insieme “come una volta”?
Cose semplici vs cose facili: le prime appagano, le seconde
no.
Voglio rendere questo con un esempio. Ogni giorno ai
nostri profili social “bussano” perfetti sconosciuti: che sia
con messaggi, richieste o like. Allo stesso tempo uscendo
di casa troviamo persone chine sui loro smartphone,
sguardi evitanti e saluti neanche accennati negli incontri
dal vivo: al supermercato, in palestra e persino nei locali
che da sempre sono (o erano?) luogo di incontro e
aggregazione.
Quanto può valere il messaggio o il cuoricino sui social
per chi lo riceve? Poco o niente, proprio come l’impegno
che ci ha messo chi lo ha mandato. Questo perchè
vengono mandati in massa, senza alcun sforzo e vige
“la legge dei grandi numeri”: si spara nel mucchio nella
speranza di arrivare nel momento giusto a qualcuno di
disponibile con cui intrecciare una matassa di conversazioni
superficiali e di circostanza.
Il relazionarsi dal vivo invece richiede sforzo: bisogna
mettersi in gioco davvero e di persona- con anche il rischio
di essere rifiutati. Interagendo in prima persona
si scopre l’altro e allo stesso tempo se stessi. Ma non è
forse proprio questo l’aspetto appagante? Non è forse
proprio l’impegno che si mette nel costruire qualcosa a
dargli il suo valore? O per dirlo con le parole della volpe
nel “Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry: “È il
tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua
rosa così importante”.
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Quindi forse l’estrema facilità del “socializzare online” la
rende allo stesso tempo diffusa quanto poco appagante
e di poco valore, ma non è ancora stata inventata app
che regali la leggerezza di una chiacchierata spontanea,
il calore di un abbraccio dal vivo o di un caffè bevuto in
compagnia.
Per fortuna le occasioni di incontro e socializzazione off-line
esistono e guadagnano di popolarità di anno in
anno - lo dimostra il successo della nostra Social Dinner,
nata qui in provincia ma conosciuta ben oltre, che dal
2017 mette a tavola insieme perfetti sconosciuti e regala
così connessioni reali, dal vivo e davvero.
La tecnologia e i social offrono opportunità senza precedenti
ma anche sfide complesse. Il segreto sta nel
trovare un equilibrio: sfruttare il digitale per connettersi,
riconoscendo però il valore insostituibile delle interazioni
reali. La chiave è usare la tecnologia in modo consapevole,
senza lasciare che sostituisca la nostra capacità
di relazionarci nel mondo reale.
Nadia Gerstgrasser
Amante dell'offline e organizzatrice della Social Dinner
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MODA
A CURA DI | MARTA PEDROTTI
IL ROSA CIPRIA STA CONQUISTANDO
IL MONDO DELLA MODA!
Il rosa cipria sta conquistando il mondo della moda!
Un colore delicato e femminile, che può essere facilmente
abbinato ad altri colori per creare look diversi.
Per un look elegante, può essere abbinato al bianco o
al nero. Questo contrasto di colori crea un effetto visivo
interessante, e rende più chic i classici tailleur.
Per un look più casual, si può abbinare il rosa cipria a jeans
o a scarpe sportive. In questo modo, si crea un outfit
comodo ma stiloso. Inoltre, il rosa cipria può essere utilizzato
anche per creare un look estivo. Perfetto per abiti
leggeri e sandali, ci permette di creare un outfit fresco
e luminoso. Gli outfit rosa cipria sono quindi una scelta
versatile e stilosa per ogni occasione.
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ECONOMIA
A CURA DI | DOTT. ROBERTO CAPPIELLO
Consulente finanziario indipendente delegato Aduc Brescia
FWU LIFE IN LIQUIDAZIONE
LE PERDITE SONO COLPA DEL PRECONTO E I VENDITORI NON SONO
'VITTIME' COME DICONO
La vicenda Fwu in liquidazione, con oltre 120.000 clienti
italiani in procinto di perdere una piccola o grande parte
del capitale investito, fa emergere alcuni dei 'peccati originali'
del settore delle polizze da investimento. In attesa
dei rendiconti del commissario liquidatore, che perverranno
a luglio, si possono fare alcune considerazioni.
Al di là del fallimento della compagnia, evento che ha
comunque evidenziato la gestione 'ballerina' del tutto,
le polizze Fwu erano sempre e comunque da evitare
per la struttura poco efficiente e, peggio ancora, per i
costi astronomici a carico dei malcapitati. Aduc ha iniziato
ad occuparsene nell'ormai lontano 2007, quando
le polizze Atlanticlux iniziarono ad essere proposte a
tappeto principalmente dalle reti di network marketing
e similari.
Atlanticlux era infatti il nome originario della società. Il
cambio di nome di una compagnia è uno degli indicatori
di rischio per i clienti: quasi sempre accade quando
il precedente inizia ad essere 'bruciato' dalle lamentele
dei primi clienti che si accorgono di cosa hanno davvero
sottoscritto. Sul sito dell’Aduc potete trovare l’articolo
con il link ad un caso del 2013 “Atlanticlux High Solution:
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la solita vergogna”. Le reti di vendita non erano certo
contente, e ci scrivevano 'indignate'. Ci sono due casi
ancora addirittura del 2007: “Ci scrive la rete di vendita
di polizze First” e “Reti multi-level: una mail esemplare
da un venditore”. I link li potete trovare nell’articolo sul
sito dell’Aduc oppure digitando il titolo in grassetto in
google.
A proposito, anche quelle reti di vendita hanno più volte
cambiato nome. Chissà come mai.
Notare anche i commenti al vetriolo dei venditori. Tutti
spariti.
Solo per via del fallimento, dicevamo, i clienti iniziano
a comprendere davvero cosa hanno in portafoglio e di
come i versamenti dei primi anni nelle polizze siano finiti
in tasche altrui. Precisamente, nelle tasche dei venditori.
La rete di vendita, infatti, ha incassato anche il 130%
del premio versato dal cliente nel corso del primo anno.
Ecco come mai l'Italia, e non solo, era piena di 'favolose
offerte' di polizze Atlanticux prima e Fwu poi.
Come può una compagnia assicurativa pagare alla rete
di vendita simili provvigioni? Tramite l'utilizzo del preconto.
Il preconto è il meccanismo per cui al cliente vengono
addebitati nei primi anni di versamenti tutti i costi
della polizza, indipendentemente dalla durata. Costi
della polizza, si badi, che non rappresentano il totale dei
costi a carico del cliente, che sono ben maggiori e che
variano in base alla durata ed alla tipologia.
cinque anni, ad esempio, rischia di vedere anche solo
la metà del capitale versato. Per non tacere il fatto che
il preconto, sottraendo il grosso del capitale nei primi
anni, 'ammazza' il rendimento e pregiudica il risultato
finale.
Il preconto è talmente deleterio da essere stato vietato
nelle vere e proprie polizze pensionistiche (quelle che
beneficiano della legge sulla previdenza integrativa, per
capirci).
Risultano pertanto davvero fuori luogo i piagnistei dei
venditori, che si dichiarano 'vittime assieme ai loro clienti'.
I venditori sono vittime della loro stessa ingordigia.
Per inciso, il meccanismo del preconto è da sempre usato
da tutte le compagnie, sebbene non ai livelli di Atlanticlux
- Fwu e simili. Nessuno può dichiararsi del tutto
innocente, quindi.
Raccomandiamo sempre ai risparmiatori di leggere
le note informative ed i documenti con le informazioni
chiave (KID). Questi ultimi sono documenti relativamente
semplici e fruibili a tutti che contengano tutte le
principali informazioni e consentono di formarsi un’idea
riguardo al prodotto che si sta sottoscrivendo.
Lo predichiamo da sempre, i risparmi sono troppo importanti
per delegarne totalmente a terzi la gestione,
soprattutto se i terzi operano in conflitto di interessi. Ricordiamoci
che l’occhio del padrone ingrassa il bue.
Ed ecco spiegato come mai chi possiede una polizza da
MOVIDA
A CURA DI | LORENZO TIEZZI
Alessandro Br1
L’ESTATE HA IL SOUND DI BEN DJ,
DANILO SECLÌ E ALESSANDRO BR1
Che sound avrà l'estate 2025? Quello di tante superstar
internazionali del mixer e grandi hit, certo. Ma noi
puntiamo pure su tre talenti italiani del mixer: Ben DJ
è italiano d'adozione e vive a Milano, oltre che in giro
per il (bel) mondo. Il salentino Danilo Seclì fa scatenare
Samsara Beach a Riccione e Vega a Gallipoli (e non
solo). Ecco poi Alessandro Br1, romagnolo, che spazia
tra Papeete Beach a Milano Marittima, tanti hot spot
romani e Ibiza. Grazie a loro, l'Italia, nel Bel Paese e nel
mondo, ha un sound particolare, unico.
Partiamo da Ben Dj, che fa da sempre scatenare vip
party e feste per comuni mortali. «Tutti, quando si tratta
di ballare, siamo uguali, vip e non vip», dice spesso.
L'artista aveva realizzato una scatenata cover di “Azzurro.
Purtroppo non è più possibile ascoltarla su Spotify e
sugli altri siti di streaming. Claudia Mori ha intimato
all'artista di eliminare il brano... ma non conta. Già la si
balla ovunque. «Ho realizzato decine di cover senza mai
avere problemi e mi spiace», conclude Ben DJ. Quel che
conta davvero però è che il brano funzioni. «Ovviamente,
non mi sono certo spacciato come autore di 'Azzurro',
la mia versione era solo un omaggio... e tale rimarrà. La
musica prende strane strade, a volte».
Ed eccoci ad Alessandro Br1 (si pronuncia Bruno,
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come il suo cognome) che arriva all'estate '25 in un bel
periodo musicale e dopo un cambio di nome artistico
che arriva dopo tanti anni di carriera. Con i MaTo Locos
pubblica proprio in queste cose "Masai" come sempre
sulla francese Jango Records. «E' un brano afrohouse
dall'andamento coinvolgente. Tony dei Mato Locos ed io
abbiamo curato la stesura, i synth, gli arpeggi e tutte le
voci», racconta Mitch B. «Mark, l'altro 50% dei Mato Locos,
ha invece curato le percussioni, che sono fondamentali
nella afrohouse e in tutta la musica da ballare».
Chiudiamo con Danilo Seclì, che ha appena pubblicato
una canzone scatenata, "Noche". «Questa volta sono
partito dal synth pop anni '80 - '90, ma ho mescolato
le carte. Come sempre, la mia musica mette insieme
diversi generi di musica dance», spiega l'artista. «"Noche"
è un pezzo energico, perfetto per iniziare a ballare e farlo
per tutta l'estate 2025. Ci si può scatenare sul dancefloor,
ma anche ascoltarla su Spotify, basta abbassare un po'
il volume». Non è un caso che "Noche" esca l'11 aprile,
giusto in tempo per l'inizio della stagione primavera -
estate 2025, a Gallipoli, a Riccione e in tutti i locali d'Italia
e d'Europa.
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Ben Dj
Danilo Seclì
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PSICOLOGIA
A CURA DI | ELISA SIMEONI
Psicologa e Psicoterapeuta
LA GUARIGIONE
DOPO L’ABUSO NARCISISTICO
LA STORIA DI GIULIA
Tra le puntate di Psicologia & Benessere Rubrica
TV, ho scelto di riportare l'intervista a Giulia Giordano,
poiché la sua storia mi è apparsa come un esempio di
trasformazione straordinaria, che merita di essere conosciuta
e condivisa.
Nel 2018, Giulia ha avuto il coraggio di aprirsi pubblicamente,
raccontando la sua esperienza di vittima di
abuso narcisistico. Un atto di dolore che, pur nascendo
come una riflessione personale, ha toccato il cuore di
migliaia di persone, dando vita a una comunità di supporto
e consapevolezza. In questa intervista, Giulia ci
guida attraverso il suo cammino di guarigione, dalle difficoltà
incontrate alle lezioni apprese, offrendo a chiunque
si trovi in una situazione simile strumenti concreti
per uscire dall’abuso e ritrovare il proprio equilibrio.
La trasformazione del dolore in consapevolezza e
supporto per gli altri
Nel 2018, Giulia Giordano ha pubblicato il suo primo video
su YouTube per condividere un'esperienza che, per
molti, è difficile da affrontare e ancora più difficile da
raccontare: essere stata in una relazione con un narcisista.
Quando Giulia ha pubblicato il suo primo video
nel 2018, non aveva alcuna aspettativa su come sarebbe
stato accolto. Era un gesto impulsivo, un "atto di dolore",
come lo definisce lei stessa. "Non pensavo che avrebbe
avuto un seguito", racconta. "Volevo semplicemente dire
la verità, per me stessa". Quel video, che parlava di ciò
che significava essere in una relazione con un narcisista,
ha toccato un nervo scoperto nella società. Non solo
Giulia ha condiviso il suo vissuto, ma ha dato voce a chi,
come lei, viveva una realtà fatta di manipolazioni, bugie
e tradimenti, ma che non trovava spazio nei discorsi
pubblici sull’abuso narcisistico.
Col passare dei mesi, Giulia si è resa conto che molte
persone si riconoscevano nelle sue parole e le chiedevano
di raccontare di più. Così, ha dato vita anche lei stessa
ad una Rubrica su YouTube dove i suoi follower condividevano
le proprie esperienze. Ha ricevuto oltre 3000
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email, e con queste ha creato un movimento di consapevolezza
e supporto, culminato nella pubblicazione
dei suoi libri “Il sacrificio di Camilla” e “Storie di abuso
narcisistico”.
La lunga battaglia contro i meccanismi interiori
Nel corso dell’intervista, Giulia ha rivelato che la sua vera
battaglia non era contro i suoi ex partner narcisisti, ma
contro i meccanismi interiori che la portavano a legarsi
a persone che non la amavano. La terapia è stata fondamentale
per comprendere e interrompere questo schema
autodistruttivo. Giulia ha vissuto relazioni tossiche
per ben 16 anni, un periodo che ha segnato profondamente
la sua vita. Ma oggi, riflette con gratitudine: "Non
è il tempo perso che conta, è ciò che ho costruito dopo.
Ho trasformato quegli anni di dolore in un percorso di
consapevolezza."
La dissonanza cognitiva tipica dell’abuso
Una delle sfide più difficili che Giulia ha dovuto affrontare
è stata la dissonanza cognitiva: la sensazione di essere
divisa tra la consapevolezza che qualcosa non andava e
la dipendenza emotiva dal partner abusante. "Era come
una tossicodipendenza", dice Giulia. "Piuttosto che ammettere
che quella fosse una storia tossica, mi sarei tagliata
un braccio." Questo conflitto interiore, tra la mente
razionale e l'attaccamento emotivo, è uno degli aspetti
più subdoli dell’abuso narcisistico. Il narcisista sa dove
colpire per minare l’autostima e manipolare la persona,
e Giulia ha imparato a sue spese quanto possa essere
devastante questo tipo di dinamica.
Uscire dalla relazione: Il potere del “No Contact”
Quando si tratta di uscire da una relazione abusante,
Giulia sottolinea l’importanza del “no contact”, ovvero
interrompere ogni forma di comunicazione con l’abusante.
"Non si tratta solo di smettere di sentirsi con lui,
ma di rieducare la propria mente", spiega. Questo processo,
simile a una disintossicazione, è essenziale per
rompere il legame mentale che si crea con l’abusante.
Per chi non può applicarlo completamente, come nel
caso di persone che hanno figli con l’abusante, Giulia
consiglia di praticare il "low contact", un contatto minimo,
ma sempre protetto dalla propria energia emotiva.
suo lavoro su sé stessa. "Ho imparato a prendermi cura
di me, a fidarmi delle mie intuizioni e a ricevere amore",
dice. Oggi è una donna forte, determinata e consapevole
che l’amore è rispetto reciproco, equilibrio e lavoro
costante da entrambe le parti.
Riflessioni Finali
Quando Giulia guarda al suo passato, non vede più un
dolore irrisolto, ma un cammino che l'ha portata a diventare
una persona diversa, migliore. “Le cicatrici restano,
ma ora sono trofei di guerra”, afferma con fermezza. La
forza che ha trovato nel suo percorso, nel supporto delle
persone che le hanno scritto e condiviso le loro esperienze,
ha dato vita a una vera e propria community di
persone che si sostengono a vicenda. "Non è mai stato
un percorso solitario. È stata una rivoluzione collettiva."
Giulia Giordano oggi è un esempio di resilienza e di
come, anche nei momenti di maggior dolore, si possa
trovare la forza di aiutare gli altri. Il suo messaggio finale
per chi sta vivendo una situazione simile è chiaro: “Chiedete
aiuto. Non isolatevi, la terapia è l’investimento migliore
che possiate fare per voi stessi. E abbiate fede: la
vita toglie, ma restituisce.”
Le puntate integrali sono visibili sul mio canale YouTube
Elisa Simeoni Psicologa e sul canale di Well TV, dove
puoi trovare tutti i contenuti della rubrica e altri approfondimenti
sul benessere psicologico.
m 320 701 1095
k elisasimeoni@hotmail.com
Q @psicologia_benessere
Il cammino di guarigione e il ritorno all'amore
Oggi, dopo anni di terapia e lavoro su se stessa, Giulia
è felicemente accompagnata da un uomo che la ama
veramente. “L’ho incontrato sette anni fa. Mi ha insegnato
ad amare, ed è stato il primo a farmi sentire amata
senza secondi fini”, racconta con gratitudine. Ciò che ha
permesso a Giulia di trovare una relazione sana è stato il
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LETTERATURA
A CURA DELLA | REDAZIONE
UN TOPOLINO SOTTO AL LETTO
DI MARINA CASARELLI
UN VIAGGIO TRA AMORE, EMOZIONI E LEGAMI INDISSOLUBILI
CON GLI ANIMALI
Marina Casarelli, da sempre amante degli animali, si è
cimentata nella stesura del suo primo libro: un piccolo,
prezioso capolavoro in grado di far emergere con prepotenza
il valore dell’amore che gli amici a 4 zampe sanno
regalarci.
Per un caso del tutto fortuito, si trova a dover adottare
un gatto dopo aver scoperto la presenza di un topolino
sotto il letto della figlia Simona. Il resto della famiglia,
inizialmente, non è d’accordo nel prendere in casa un
felino, ma quando arriva Ollie, un piccolo micio dal carattere
bizzarro, tutti se ne innamorano. Ollie è un gatto
speciale, vivace, arguto e dominante. Marina nel suo libro
parla di emozioni, di legami affettuosi e affettivi, di
un amore profondo capace di andare oltre le parole.
Nel suo libro, la narrazione scorre scandita dal ritmo delle
stagioni e racconta la meraviglia della convivenza della
famiglia con gli animali: due gatti, un paziente cane
e due tartarughe dai caratteri opposti. Ma il libro della
Casarelli sa spiegare anche il sottile filo che unisce gli
esseri umani e le creature a quattro zampe: un rapporto
ricco di affetto, di empatia e di sentimenti autentici.
Nel libro, il protagonista Ollie si trova a dover affrontare
le sue paure e le sue fragilità, ma la curiosità e l’istinto lo
portano a trovare il coraggio sempre. E sarà proprio Ollie,
grazie al suo carattere, ad aiutare la sua padroncina
Marina a vincere le sue di paure. Il piccolo felino, silenzioso,
sempre presente e a tratti misterioso, diventa un
compagno insostituibile in casa, capace di riscaldare il
cuore di tutti e di insegnare la forza dell'amore incondizionato,
anche quando è necessario condividere gli spa-
70 /
zi con altri animaletti. È un amore che non chiede nulla
in cambio, che non giudica e che offre il dono di una
presenza discreta ma potente, capace anche di colmare
i vuoti dell’animo umano.
Marina Casarelli, in questa sua opera, ci porta inevitabilmente
a riflettere su quanto gli animali siano in grado
di regalarci ogni giorno: la lezione di fiducia, la serenità
che ci trasmettono con uno sguardo, l'affetto che si manifesta
nei piccoli gesti quotidiani. L’autrice, con la sua
scrittura delicata e profondamente empatica, riesce a
rendere tangibile l’idea che l’amore tra uomo e animale
non è mai un legame unidirezionale, ma un vero e proprio
incontro di anime che si sostengono e si completano
a vicenda.
"Un topolino sotto al letto" è una lettura delicata, che
tocca il cuore, è una storia che invita a celebrare non solo
l’amore tra le persone, ma anche quello speciale e insostituibile
che può nascere tra gli esseri umani e gli animali,
in particolare i gatti. Lei stessa, abituata ai cani, si
stupisce dell’amore profondo donatole dal gattino Ollie.
Questo libro ci ricorda come, attraverso il legame con un
compagno a quattro zampe, possiamo riscoprire la nostra
umanità, trovare conforto nelle difficoltà e imparare
ad amare senza riserve.
BIOGRAFIA DELL’AUTRICE
Marina Casarelli è nata nel 1961 a Bergamo, ma è di origini
mediterranee. Casalinga anomala, dopo il Diploma
al Liceo Artistico ha lavorato come grafica pubblicitaria
per poi dedicarsi interamente e completamente alla
sua famiglia allargata. Si definisce appassionata di tutto
ciò che è creativo, proprio come questo suo primo libro,
nato per superare il dolore di una perdita.
Marina sta conquistando molti lettori grazie alla sua capacità
di raccontare emozioni intime e profonde. La sua
passione per gli animali e la sua visione empatica delle
relazioni tra esseri umani e creature viventi sono il cuore
pulsante del libro.
Per informazioni e interviste:
Elsa Major, ufficio stampa editore
335 – 1864355
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ON THE ROAD
A CURA DI SIMONE MOR
MOTOAVVENTURE
I VIAGGI DELLA CALIFORNIA
TUSCIA ON THE ROAD: IL ROMBO DEI SANTI
Bentornati Biker.
La stagione primaverile che si sta affacciando, anche se
con un po’ di fatica, alla nostra quotidianità, ci fa risvegliare
e riscoprire la nostra passione del viaggio in moto.
Risvegliarsi, dalle corte e fredde giornate invernali, che
non ispirano di salire in moto, almeno per il sottoscritto.
Riscoprire il piacere di mettere la giacca da moto, che indossata
come una divisa, ci trasforma e ci rende fieri e
felici. Riscoprire anche le nostre fedeli due ruote, che tolto
il telo che le proteggeva, sono lì pronte a percorrere nuovamente
nuove strade ed itinerari.
Si parte quindi con un nuovo racconto di viaggio nella
cruda e affascinante terra degli Etruschi.
Il viaggio programmato, si svolgerà in soli tre giorni, ma
molto condensati in tappe e luoghi da visitare.
Siamo in due. Due moto molto diverse tra loro. Io con la
mia Moto Guzzi California, il mio collega con un conosciutissimo
BMW GS.
Partiamo presto al mattino, per ottimizzare i tempi e si
decide di incontrarci all’autogrill di Cremona. Il caratteristico
rombo della Moto Guzzi ha rotto il silenzio della
mattina. L’aria era fresca, e sapeva di libertà e voglia di
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viaggiare. Nel lasciare il paese, incrocio un amico che sta
per entrare al bar. Mi fermo un attimo per scambiare due
parole, e poi salutandolo, noto nel suo sguardo una nota
di lieve e positiva invidia. Capita. Il motociclista a volte fa
questo effetto, forse perché la sensazione di libertà che
trasmettiamo, mette in discussione il modo di vivere di
alcuni…
Mi capita spesso, una volta salito in sella ed acceso il motore,
che quasi improvvisamente, mi risuona in testa una
canzone che non sentivo da anni, ma che è rimasta presente
nella memoria.
Sarà che iniziato il viaggio, la mente si sente più libera e
leggera, e quindi le nostre sinapsi del cervello si divertono
a collegarci ad elementi che ci rendono felici, come se
si attivasse un juke-box, e improvvisamente partisse una
canzone che ci rende più sereni.
La canzone in questione durante questo viaggio era
“Pronto , buongiorno e la sveglia“ dei Pooh.
La cosa curiosa, è che questo brano mi suonava in mente
con testo e musica in maniera perfetta, come se l’avessi
sentita da poco. La nostra mente è affascinante!!!
Ore 8:00. Autogrill di Cremona. Parcheggio la moto e
due secondi dopo, scorgo nello specchietto retrovisori,
l’avvicinarsi di una fila numerosa di motociclisti. Sono i
“Santi di Brescia”, motoclub storico, una decina di moto
e altrettanti biker fieri e sorridenti. Essere biker è fratellanza
e condivisione, così avvicinandomi ad alcuni di
loro, iniziamo a scambiarci aneddoti e dettagli sulle nostre
esperienze on the road. Mi riferiscono che stanno
intraprendendo un viaggio in Spagna, che li terrà piacevolmente
occupati per quasi 15 giorni. Un viaggio memorabile,
come altri da loro organizzati negli anni passati. Tra
loro conosco anche il presidente che mi invita alla loro
sede per discutere di alcuni progetti, il tutto con una immancabile
birra e tanta passione condivisa per le moto.
Il viaggio li chiama. I Santi, risaliti sulle loro scintillanti
Harley, lasciano l’autogrill con un rombo che fa tremare il
cuore. L’eco dei loro motori, echeggia per alcuni secondi
nell’aria, lasciando incantati gli avventori usciti dal bar per
assistere alla parata
Arriva dopo 10 minuti il mio collega, che purtroppo si è
perso l’incontro con il motoclub. Cerco di descrivergli il
momento ma le emozioni come sempre bisogna provarle.
Caffè veloce e partiamo anche noi. Ci aspetta una tappa
in quel di Grosseto. Vogliamo assaporare un po’ di mare,
prima di immergerci nell’entroterra laziale.
LAMPS!!! ALLA PROSSIMA.
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RICETTA DEL MESE
INSALATA DI PASTA FREDDA CON VERDURE GRIGLIATE
INGREDIENTI PER
2 PERSONE:
• 250g di pasta
• 2 zucchine
• 1 melanzana
• 1 peperone rosso
• 1 cipolla rossa
• 200g di pomodorini ciliegia
• 50g di olive nere denocciolate
• Foglie di basilico fresco
• Olio d'oliva extravergine Succo di limone
• Sale
• Pepe
PROCEDIMENTO:
Cuoci la pasta in abbondante acqua salata seguendo le istruzioni sulla confezione.
Scola e lascia raffreddare. Aglia le zucchine, la melanzana, il peperone e la cipolla rossa a fette di spessore medio. Scalda
una griglia o una padella grill e griglia le verdure fino a quando sono tenere e presentano delle belle righe di cottura.
Taglia i pomodorini ciliegia a metà e le olive nere a rondelle. In una grande ciotola, unisci la pasta cotta e raffreddata con
le verdure grigliate, i pomodorini ciliegia e le olive nere. Aggiungi alcune foglie di basilico fresco strappate a mano. Condisci
l'insalata con un generoso filo di olio d'oliva extravergine, succo di limone, sale e pepe, mescolando bene. Assaggia
e aggiusta i condimenti secondo il tuo gusto. Lascia riposare l'insalata di pasta fredda in frigorifero per almeno 30 minuti
prima di servire per far amalgamare i sapori.
CURIOSITÀ:
Una curiosità interessante sull'insalata di pasta fredda con verdure grigliate è che rappresenta una fusione di sapori e
tecniche culinarie. Le verdure grigliate aggiungono un tocco affumicato e un sapore intenso all'insalata, mentre la pasta
offre un elemento di sostanza e comfort. Questo piatto è anche molto versatile e adattabile, consentendo una vasta
gamma di variazioni aggiungendo ingredienti come formaggi, frutta secca o condimenti diversi. La sua praticità e la
sua capacità di soddisfare i gusti sia estivi che invernali lo rendono un classico amato in molte cucine di tutto il mondo.
DIFFICOLTÀ: MEDIA PREPARAZIONE: 30 MIN DOSI PER: 2 PERSONE COSTO: BASSO
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I SARTI DELLA
COMUNICAZIONE
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COCKTAIL DEL MESE
Negroni
Cocktail
INGREDIENTI
• 60 ml VERMOUTH ROSSO
• 60 ml BITTER ROSSO
• 60 ml GIN
• 1 ARANCIA NON TRATTATA
• GHIACCIO
• q.b.
PREPARAZIONE
Dosa il vermouth e distribuiscilo in due bicchieri bassi
Aggiungi il Bitter, prosegui con il Gin. Lava, asciuga e affetta un'arancia, quindi rimuovi eventuali semi.
Inserisci l'arancia nel bicchiere e aggiungi abbondante ghiaccio.
Mescola rapidamente con un bar spoon o un cucchiaino lungo e servilo subito.
CURIOSITÀ
Il Negroni è uno dei cocktail italiani più celebri al mondo: un drink dal gusto intenso e amaro, di colore rosso chiaro, a
base di gin, vermouth rosso e bitter. Servito nel classico tumbler basso, con tanto ghiaccio e l'immancabile fettina di
arancia, è perfetto da sorseggiare all'ora dell'aperitivo o dopo cena in occasione di una serata tra amici.
Dalle origini italiane, pare che il Negroni sia stato realizzato per la prima volta all'inizio degli anni Venti: il conte Camillo
Negroni, di ritorno da uno dei suoi viaggi a Londra, chiese al barman del Caffè Casoni di Firenze, di cui era assiduo
frequentatore, il suo solito Americano, ma con una "spruzzata di gin" in sostituzione della soda.
Nacque così uno dei drink più amati e replicati in assoluto, che prese appunto il nome dal suo "inventore". Facile da
realizzare in casa, ti mostriamo come prepararlo in poche e semplici mosse: dovrai solo dotarti del jigger, il dosatore a
forma di clessidra, e il bar spoon, il cucchiaio dal manico lungo utilizzato per miscelare.
Una volta pronto, versalo negli appositi bicchieri e gustalo accompagnandolo con stuzzichini vari, un tagliare di salumi
e formaggi o un cartoccetto di fritti misti. Scopri come preparare il Negroni seguendo passo passo procedimento e
consigli. Puoi anche sperimentare altri cocktail, come il Negroni sbagliato, la sua variante molto famosa, oppure lo
Spritz, il Mojito, il Moscow Mule e il Daiquiri.
DIFFICOLTÀ: FACILE PREPARAZIONE: 5 MIN COSTO: BASSO
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Buongiornissimo...
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OROSCOPO
MAGGIO 2025
by Oroscophobia
Ariete
(21 MARZO - 19 APRILE)
Segnate sul calendario il 14 maggio: il significativo transito di Giove in Gemelli apre nuove porte all'espansione!
Mentre l'influenza di Saturno continua a guidare il vostro cammino, chiedendovi di bilanciare l'entusiasmo con il
pensiero strategico, la configurazione planetaria di questo mese richiede passi misurati nelle iniziative personali e
professionali. Con un atteggiamento flessibile e una comunicazione aperta, potrete trarre il massimo dal vostro
periodo di trasformazione.
Gemelli
Leone
(20 APRILE - 20 MAGGIO)
Toro
Toro, preparatevi ad un mese movimentato! Se da un lato ci saranno alcune sfide, dall'altro vi aspetteranno
opportunità di crescita e miglioramento. I cambiamenti planetari, come Venere in Ariete il 31 maggio e Marte in
Cancro, daranno un'impronta drammatica al vostro mese. Dovrete mantenere un equilibrio tra le vostre
ambizioni personali e le responsabilità familiari. Attenzione: Potrebbero emergere potenziali attriti sul posto di
lavoro, quindi siate pazienti. Questo mese richiede resilienza. La presenza di Saturno segnala un periodo di
impegno serio e di pianificazione a lungo termine. Dal 14 maggio, l'influenza di Giove porterà fortuna ed energia
positiva nella vostra vita professionale. Rimanete concentrati, accogliete gli imprevisti e ricordate: ogni sfida è
un'opportunità nascosta.
(21 MAGGIO - 20 GIUGNO)
Maggio è un mese di crescita e trasformazione per i Gemelli. Saturno enfatizza l'attenzione per la carriera,
sollecitando sforzi disciplinati e pianificazione strategica. Il passaggio di Giove il 14 maggio stimola la crescita
personale, la fiducia e i nuovi inizi. Dal punto di vista finanziario, il mese è stabile con possibilità di guadagni, anche
se dal 18 maggio invita alla cautela nelle transazioni. Dal punto di vista educativo, questo è un periodo di successo
nell'apprendimento e nell'ampliamento delle conoscenze. Le relazioni migliorano grazie alla cooperazione e
all'armonia, anche se la gestione della rabbia è essenziale per evitare conflitti. Con viaggi d'affari e opportunità
all'orizzonte, maggio offre una crescita personale e professionale, a patto che bilanciate l'ambizione con la pazienza
e l'attenzione nel prendere decisioni.
(21 GIUGNO - 22 LUGLIO)
Cancro
Maggio è un mese di trasformazione per i Cancro. Il passaggio di Giove evidenzia la crescita personale e
professionale, mentre Saturno sottolinea l'introspezione e la pianificazione. I viaggi di lavoro e quelli personali
promettono produttività e gioia, aiutandovi a raggiungere gli obiettivi professionali e a ottenere soddisfazioni
personali. Dal punto di vista finanziario, concentratevi sui risparmi ed evitate investimenti affrettati, perché
Marte vi segnala prudenza. La vita familiare potrebbe richiedere pazienza: restate empatici per mantenere
l'armonia. La salute rimane stabile, ma la moderazione è fondamentale per evitare l’esaurimento. Maggio può
essere un periodo di crescita e di miglioramento per i Cancro.
(23 LUGLIO - 22 AGOSTO)
Il mese di maggio è ricco di esperienze per voi, Leone! Se da un lato vi rafforzerete dal punto di vista finanziario
grazie ai potenziali guadagni derivanti dagli investimenti, dall'altro le sfide della carriera vi imporranno di resistere. Le
questioni legali potrebbero volgere a vostro favore e le nuove iniziative imprenditoriali sembrano promettenti. La vita
familiare è armoniosa, anche se possono sorgere piccoli conflitti. Gli studenti troveranno il successo accademico
con sforzi mirati. La salute richiede attenzione, soprattutto nella gestione dello stress. È il momento di bilanciare le
responsabilità professionali con i legami personali e di garantire progressi costanti in tutti i settori.
(23 AGOSTO - 22 SETTEMBRE)
Vergine
Maggio porta vibrazioni positive per i Vergine, sostenuti dalla benedizione di Giove. La ripresa delle attività
interrotte e i potenziali guadagni finanziari segnano l'inizio del mese, mentre le pressioni lavorative si attenuano
a metà mese. Le attività di svago e le dinamiche familiari armoniose portano gioia. Tuttavia, un'attenta
pianificazione finanziaria e un’accurata attenzione alla salute restano fondamentali. Le connessioni influenti
possono aprire porte sul piano professionale, aiutando i Vergine a crescere personalmente e nella carriera. Un
processo decisionale equilibrato trasformerà le sfide di maggio in opportunità.
IL TUO OROSCOPO, SECONDO
L’ASTROLOGIA VEDICA
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OROSCOPO
by Oroscophobia
MAGGIO 2025
(23 SETTEMBRE - 22 OTTOBRE)
Bilancia
Quest'anno il mese di maggio sarà ricco di sfide e di soddisfazioni per i Bilancia. Potreste assumere nuove
responsabilità, al lavoro o in famiglia, e potrebbero esserci gioiose riunioni di famiglia o celebrazioni religiose. Dal
punto di vista finanziario, sono probabili guadagni attraverso proprietà o investimenti, ma fate attenzione all'aumento
delle spese. La carriera farà progressi, anche se a volte potreste sentirvi un po' insicuri. Sul fronte personale, la vita
familiare sarà generalmente felice, ma è importante essere prudenti alla guida. Nel complesso, il mese di maggio
sarà all'insegna della gestione delle responsabilità, godendo dei momenti in famiglia e della crescita finanziaria.
Scorpione
(23 OTTOBRE - 21 NOVEMBRE)
Il mese di maggio 2025 porta con sé una situazione mista per gli Scorpioni. La crescita personale ed educativa è messa in
evidenza, con cambiamenti positivi nella fiducia e nelle opportunità per gli studenti, specialmente quelli che si preparano per gli
esami. Nelle relazioni, la fiducia e la comprensione si approfondiranno, anche se la vita familiare potrebbe essere un po' tesa.
Sul piano professionale vi aspettano sia progressi che stress: le iniziative imprenditoriali sono promettenti, ma le sfide finanziarie
sono in agguato. Questo mese evitate di fare investimenti finanziari importanti. Per quanto riguarda la salute, potreste avere
problemi minori come disturbi di stomaco, ma nel complesso vi sentirete più forti. La pazienza, l'attenta pianificazione e la
gestione dello stress sono fondamentali per affrontare le sfide e le soddisfazioni di questo mese.
Capricorno
(22 NOVEMBRE - 21 DICEMBRE)
Sagittario
Una miscela di vitalità vi saluterà nel cielo di maggio 2025, Sagittario. La vita familiare è tranquilla e la vita sociale e
l’amicizia si amplificheranno. Si consiglia di fare bene il proprio lavoro, ma senza esagerare. Gli aspiranti professionisti
dovrebbero fare rete e mantenersi attivi. Indica una crescita pergli imprenditori, ma le nuove imprese dovrebbero
essere avviate con cautela. Dal punto di vista finanziario, potete sentirvi sicuri ma dovete frenare la voglia di spendere.
Fino a ottobre, gli studenti avranno successo (soprattutto in senso accademico, in particolare nei settori tecnici) e
potrebbero cercare un'ulteriore formazione. C'è armonia nelle relazioni e i single potrebbero anche incontrare una
persona speciale. La salute richiede attenzione alla gestione dello stress, alla dieta e al riposo. Nel complesso, si
prospetta un mese di crescita e di equilibrio.
(22 DICEMBRE - 19 GENNAIO)
Prospettive contrastanti caratterizzano maggio 2025 per il Capricorno, ma non scoraggiatevi. La carriera vede un grande
potenziale di azione: la pianificazione strategica e il lavoro di squadra andranno fianco a fianco. Negli affari, giocate a lungo
termine e rinunciate alle scommesse rischiose. All'inizio potrebbero esserci strade accidentate per quanto riguarda le finanze,
ma a metà mese si aprono prospettive più rosee se si gioca con criterio. Le relazioni brillano grazie a conversazioni sincere,
anche se il lavoro vi tiene occupati. Studenti, mettetevi al lavoro, ne vale la pena! Per quanto riguarda la salute, dedicate un
po' di tempo alla cura di voi stessi per allontanare lo stress. Siate pazienti. Siate proattivi; c'è un'ottima possibilità che questo
mese possa essere il vostro trampolino di lancio verso vittorie più grandi in seguito.
(20 GENNAIO - 18 FEBBRAIO)
Aquario
Nel mese di maggio 2025 incontrerete sia opportunità che sfide che favoriranno la crescita personale e professionale.
Preparatevi a gestire con attenzione le relazioni, perché potrebbero emergere disaccordi familiari e pressioni
finanziarie, ma i vostri sforzi possono contribuire a riportare l'armonia. Per quanto riguarda la carriera, la pazienza e la
resistenza saranno essenziali, poiché i progressi potrebbero sembrare lenti. Se siete in affari, la crescita potrebbe
sembrare stagnante, quindi è un buon momento per concentrarsi sulla pianificazione e sul perfezionamento delle
strategie. Dal punto di vista finanziario, i vostri sforzi creativi potrebbero portare a dei guadagni e gli investimenti
intelligenti sembrano promettenti. La salute dovrebbe rimanere stabile con le dovute cure e gli studenti dovrebbero
rimanere concentrati per superare eventuali ostacoli. Trovare l'equilibrio sarà fondamentale in questo mese dinamico.
Pesci
(19 FEBBRAIO - 20 MARZO)
Il 2025 presenta una miscela di sfide e opportunità per i Pesci. Gli sforzi creativi e gli studi fioriranno, mentre la carriera e le
questioni finanziarie potrebbero richiedere pazienza. L'influenza di Giove porta un potenziale di crescita, in particolare per gli
imprenditori e gli studenti, ma Saturno mette in guardia da decisioni affrettate e spese inutili. Le relazioni avranno bisogno di
comprensione: l'armonia iniziale con i propri cari potrebbe cambiare con l'avanzare del mese. La salute appare stabile, con
alcune piccole precauzioni che danno sollievo ai problemi in corso. Questo mese richiede un pensiero strategico e azioni
equilibrate. Rimanete proattivi e con i piedi per terra per attraversare con successo questo periodo di trasformazione.
IL TUO OROSCOPO, SECONDO
L’ASTROLOGIA VEDICA
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