Nuovo look a Santo Stefano da sfogliare - S. Stefano
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Periodico di informazione dell’Istituto di Riabilitazione <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> di Porto Potenza Picena - Reg. Trib. MC, aut. n° 524 del 26/09/05<br />
<strong>da</strong> <strong>sfogliare</strong> Anno VII - n° 17 - Settembre 2011<br />
<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> partner<br />
per la longevità attiva<br />
JADE: un progetto europeo rivolto agli anziani<br />
Le concLusioni deLLa 3° conferenza nazionaLe di consenso suLLe G.c.a.<br />
cefaLea: a ViLLa dei Pini esPerti a confronto<br />
abitare iL temPo ceLebra i 10 anni<br />
“oriGine umbre, sViLuPPo marchiGiano”: interVista a Lorenzo buLdrini
Grazie<br />
Desideriamo ringraziare il gruppo <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> per il prezioso contributo con<br />
cui ci ha sostenuto in questi anni. Grazie alla vostra generosità abbiamo<br />
portato a termine il primo blocco del liceo costruito in memoria del prof. Piero<br />
Micossi a Tchebebe, in Togo. Un progetto ambizioso che permetterà un’opera di<br />
formazione intellettuale e umana a tantissimi giovani meno fortunati.<br />
Con queste poche foto vorremmo quasi farvi toccare con mano l’opera sin qui<br />
realizzata.<br />
A tutti voi e alle vostre famiglie vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per<br />
quanto avete fatto e per quanto potrete fare.<br />
Vicini ai bambini lontani<br />
www.epsilon-onlus.org www.facebook.com/epsilononlus
l’editoriale<br />
A cura di Enrico Brizioli<br />
Il valore delle persone<br />
Per questo numero occupo uno spazio in maniera diversa <strong>da</strong> come previsto.<br />
In genere l’editoriale su questa pubblicazione sarà una riflessione su temi cogenti di<br />
politica sanitaria o su argomenti strettamente legati al nostro “mestiere”: la sanità.<br />
Questa volta voglio invece presentarvi una nuova versione del nostro house organ.<br />
Nella nostra organizzazione sono avvenuti diversi cambiamenti. Le persone che hanno<br />
fatto crescere la nostra realtà, portandola al punto in cui siamo oggi, hanno terminato<br />
il loro percorso lavorativo; sento di doverle ringraziarle per l’impegno e la passione che<br />
hanno riversato nel progetto azien<strong>da</strong>le.<br />
Grazie anche al loro sforzo siamo parte di un grande gruppo industriale, KOS, nave soli<strong>da</strong><br />
nel periodo di incertezza congiunturale nel quale stiamo vivendo, il <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> è<br />
considerato uno dei principali gruppi italiani nel settore della riabilitazione e le prospettive<br />
sono ancora quelle di una crescita.<br />
Nuove strutture sono entrate nell’orbita del <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong>, nuove persone si sono unite<br />
alla nostra impresa e nostri colleghi hanno assunto nuovi impegni. Auguro a tutti un buon<br />
lavoro e sono convinto che sapremo costruire una nuova squadra vincente.<br />
Le nostre maggiori dimensioni rappresentano una sfi<strong>da</strong>, ma anche una ricchezza di<br />
competenze portate <strong>da</strong>lle persone, che, attraverso la condivisione con le altre persone,<br />
rappresentano un valore che può essere moltiplicato.<br />
In questo passaggio abbiamo bisogno di strumenti per facilitare la diffusione della<br />
conoscenza delle persone e delle nuove realtà della nostra organizzazione.<br />
Il “<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> <strong>da</strong> Sfogliare” vuole essere uno degli strumenti per raccontare il valore<br />
delle nostre persone e del loro “saper fare”.<br />
Oltre ad una nuova veste grafica, troverete, quindi, più pagine e rubriche fisse dedicate a<br />
temi scientifici, alla condivisione di percorsi clinici, alla presentazione delle nostre nuove<br />
strutture e dei nostri nuovi colleghi.<br />
Per continuare insieme il percorso verso il raggiungimento dei nostri obiettivi, nel rispetto<br />
delle persone.<br />
<strong>Santo</strong><strong>Stefano</strong> <strong>da</strong> <strong>sfogliare</strong>:<br />
periodico dell’Istituto <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong><br />
Anno VII n 17, Reg. Trib. MC, aut. n 524 del 26/09/05<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: Nico Coppari<br />
3<br />
PROGETTO GRAFICO: Edicta edizioni - Parma<br />
IMPAGINAZIONE: J@nton<br />
STAMPA: Tipografia Elle Commerciale - Montecosaro Scalo (MC)<br />
CONTATTI: nico.coppari@gmail.com - a.iannice@sstefano.it
Confrontiamoci<br />
Istituto <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong><br />
partner per la longevità attiva<br />
“Fon<strong>da</strong>mentali gli<br />
incontri con gli altri<br />
Partners”<br />
Si chiama JADE ed è il progetto<br />
cofinanziato <strong>da</strong>ll’Unione<br />
Europea di cui è attore l’Istituto<br />
di Riabilitazione <strong>Santo</strong><br />
<strong>Stefano</strong>, unitamente ai Partners<br />
stranieri provenienti <strong>da</strong><br />
Inghilterra, Francia, Finlandia<br />
e Turchia.<br />
A cura di Nico Coppari<br />
Miglioramento della gestione e della prevenzione<br />
dell’anziano malato cronico nell’ambiente domestico:<br />
questo l’obiettivo principale del progetto JADE, cofinanziato<br />
<strong>da</strong>ll’Unione Europea e di cui l’Istituto di Riabilitazione<br />
<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> è attore, unitamente ai Partners stranieri provenienti<br />
<strong>da</strong> Inghilterra, Francia, Finlandia e Turchia.<br />
JADE (Joining Approaches<br />
for the integration and Development<br />
of transnational<br />
knowledge clusters policies to<br />
independent living of Elderly)<br />
è finalizzato al miglioramento<br />
della gestione e della prevenzione<br />
dell’anziano malato cronico<br />
nell’ambiente domestico.<br />
Il progetto definisce il confronto<br />
e lo sviluppo di un piano di<br />
azione comune transnaziona-<br />
4<br />
Il progetto Jade<br />
Spetta al <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> <strong>da</strong>re le<br />
dimensioni e le caratteristiche<br />
della popolazione anziana<br />
interessata ai servizi e ai<br />
prodotti per la longevità attiva<br />
le per migliorare l’efficienza e<br />
l’efficacia del coordinamento<br />
tra ricerca e politica nel settore<br />
dell’Ambient Intelligence<br />
Technologies (telecare, telemedicina,<br />
ausili per la mobilità<br />
e la comunicazione).<br />
La Regione Marche, che vanta<br />
la più alta aspettativa di vita<br />
in Europa, è stata scelta <strong>da</strong>l<br />
Ministero della Salute quale<br />
sede del network nazionale<br />
per la longevità attiva e partecipa<br />
al progetto JADE (<strong>da</strong>l<br />
budget totale di 3,2 milioni di<br />
euro) per rafforzare il potenziale<br />
di ricerca presente nell’emergente<br />
Distretto Tecnologico<br />
marchigiano (denominato<br />
I-Live) specializzato, appunto,<br />
nelle tecnologie e soluzioni al<br />
servizio dell’anziano.<br />
Tra gli obiettivi del progetto<br />
JADE c’è fare in modo che<br />
tale potenziale di ricerca<br />
sia gui<strong>da</strong>to <strong>da</strong>i bisogni del<br />
fruitore finale (“end user”) e<br />
sia concentrato sull’usabilità<br />
dei dispositivi sia <strong>da</strong> parte<br />
dell’anziano che <strong>da</strong> parte<br />
dei “care givers” (i soggetti<br />
che lo assistono). Inoltre<br />
vanno individuati nuovi<br />
filoni di ricerca e costruita<br />
una strategia comune in un<br />
La dr.ssa<br />
DanielaTulli<br />
referente e<br />
coordinatrice<br />
per il <strong>Santo</strong><br />
<strong>Stefano</strong><br />
del progetto<br />
JADE<br />
La Regione<br />
Marche,<br />
che vanta la più<br />
alta aspettativa di<br />
vita in Europa, è<br />
stata scelta <strong>da</strong>l<br />
Ministero della<br />
Salute quale sede<br />
del network<br />
nazionale per la<br />
longevità attiva e<br />
partecipa al<br />
progetto<br />
internazionale<br />
JADE
approccio multidisciplinare e<br />
mutilivello tra ricercatori, policy<br />
makers, istituti specializzati<br />
nella cura dei soggetti e il<br />
settore delle imprese. Verso<br />
questa direzione si stanno<br />
muovendo insieme più attori<br />
del territorio marchigiano,<br />
la Regione, il sistema<br />
produttivo, le Università e,<br />
in ambito sanitario, l’Inrca<br />
e l’Istituto <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong>.<br />
Ruolo strategico dell’Istituto<br />
<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> all’interno<br />
del “cluster” di cui fa parte,<br />
è quello di procedere a un<br />
mirato monitoraggio dell’intero<br />
territorio regionale per tracciare<br />
un’accurata mappatura delle<br />
categorie socio-demografiche<br />
che potrebbero risultare fruitori<br />
finali dei servizi e dei prodotti del<br />
distretto tecnologico al servizio<br />
dell’anziano. All’interno del<br />
cluster marchigiano spetta<br />
al S.<strong>Stefano</strong> il compito di<br />
identificare e <strong>da</strong>re le dimensioni<br />
e le caratteristiche della<br />
popolazione potenzialmente<br />
interessata ai servizi e ai<br />
prodotti per la longevità attiva.<br />
La mappatura è in fase<br />
avanzata. I criteri portanti<br />
utilizzati sono la popolazione<br />
totale del cluster marchigiano;<br />
la sua estensione territoriale;<br />
il numero delle persone con<br />
più di 65 anni di età, la densità<br />
e la sua suddivisione per<br />
età, sesso, classe sociale;<br />
l’indice di anzianità; l’indice<br />
di età; le aspettative di vita<br />
per sesso; le caratteristiche<br />
della dipendenza e della non<br />
autonomia; la stima delle<br />
persone anziane che vivono<br />
sole. Inoltre lo staff dell’Istituto<br />
si è occupato di fare anche<br />
un’altra mappatura, quella dei<br />
reali bisogni di domotica tra le<br />
persone anziane.<br />
Un lavoro, quest’ultimo, che<br />
ha prodotto delle conclusioni<br />
<strong>da</strong>lle quali scaturisce<br />
l’indicazione, rivolta alle<br />
aziende, di fare ricerca e<br />
progettare servizi e prodotti<br />
ponendo al centro della loro<br />
attenzione sempre meno<br />
la tecnologia finalizzata a<br />
sé stessa e sempre più la<br />
persona e i suoi bisogni reali.<br />
Su tutto ciò sta lavorando lo<br />
staff del <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> coordinato<br />
<strong>da</strong>lla dr.ssa Daniela<br />
Tulli (referente e coordinatrice<br />
per l’Istituto del progetto<br />
JADE) e composto <strong>da</strong>lla<br />
dr.ssa Rossella Fortuna, Stefania<br />
Pepegna (coordinatrice<br />
5<br />
degli Educatori), Ester Stefoni<br />
(assistente sociale) e Annabella<br />
Marinozzi (segreteria e<br />
organizzazione). Un team che<br />
sta seguendo l’evolversi del<br />
progetto in seno al quale l’Istituto<br />
svolge un ruolo chiave<br />
per le sue competenze, professionalità<br />
e know-how. Dunque<br />
un ruolo di primo piano<br />
per favorire l’incontro tra quelle<br />
che sono le esigenze concrete<br />
della popolazione anziana<br />
del territorio marchigiano e<br />
quelli che sono prodotti e servizi<br />
che possono essere messi<br />
a disposizione <strong>da</strong>lle aziende,<br />
o studiati e implementati<br />
<strong>da</strong>lle Università. Lo staff del<br />
<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> ha preso parte<br />
ai numerosi incontri e tavoli<br />
scientifici con i rappresentanti<br />
di ogni partner del progetto. Il<br />
più recente quello a Canterbury<br />
(28 giugno-1 luglio).<br />
“L’incontro con gli altri partners<br />
del progetto - dice la<br />
dr.ssa Daniela Tulli - sono<br />
momenti di fon<strong>da</strong>mentale<br />
importanza per favorire l’interscambio<br />
di informazioni<br />
e marcare la crescita di un<br />
continua a pagina 6<br />
Il dr.<br />
Paolo Serafini<br />
Direttore di<br />
struttura<br />
Lo staff del <strong>Santo</strong><br />
<strong>Stefano</strong> ha preso<br />
parte ai numerosi<br />
incontri e tavoli<br />
scientifici con i<br />
rappresentanti di<br />
ogni partner del<br />
progetto. Il più<br />
recente quello a<br />
Canterbury (28<br />
giugno-1 luglio).<br />
L’indicazione alle<br />
aziende è di ricercare<br />
e progettare<br />
servizi e prodotti<br />
ponendo al centro<br />
della loro<br />
attenzione sempre<br />
più la persona<br />
e i suoi<br />
bisogni reali
Confrontiamoci<br />
segue <strong>da</strong> pagina 5<br />
progetto mirato a realizzare<br />
il “matching” di tutte le realtà<br />
coinvolte a vantaggio degli<br />
utenti finali, ovvero la categoria<br />
sociale degli anziani non<br />
più autosufficienti per i quali il<br />
progetto JADE intende creare<br />
le condizioni per il miglioramento<br />
della qualità della vita<br />
e per una longevità attiva”.<br />
Il progetto JADE, lo scorso 13<br />
aprile, ha vissuto anche una<br />
tappa portopotentina. Presso<br />
l’auditorium della sede di<br />
Porto Potenza dell’Istituto<br />
<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> si è svolto un<br />
incontro ufficiale tra i Part-<br />
6<br />
ners stranieri del progetto e i<br />
vertici della struttura durante<br />
il quale, dopo il saluto del dr.<br />
Brizioli e del dr. Serafini, si<br />
sono tenute le relazioni della<br />
dr.ssa Daniela Tulli (“Il team<br />
multidisciplinare”), di Ester<br />
Stefoni (“Il progetto continuità<br />
assistenziale”), della dr.ssa<br />
Rossella Fortuna (“Le scale di<br />
classificazione internazionale<br />
della disabilità”) e dell’Ing.<br />
Moreno D’Amico (“L’attività<br />
del laboratorio analisi del movimento<br />
LAMPO”).<br />
I Partners stranieri sono stati<br />
poi accompagnati in visita alla<br />
sede di Porto Potenza dell’Istituto<br />
<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong>, presso<br />
i reparti, le sale di terapia, i locali<br />
delle attività e le palestre.<br />
La mattinata è stata organizzata<br />
nell’ambito di un workshop<br />
di cinque giorni che si è<br />
svolto a Portonovo nel corso<br />
del quale si sono tenuti momenti<br />
specifici con istituzioni,<br />
imprese ed enti di ricerca.<br />
Il workshop ha rappresentato<br />
l’avvio ufficiale dell’attività del<br />
distretto marchigiano per la<br />
longevità attiva.<br />
Il progetto JADE,<br />
lo scorso 13 aprile,<br />
ha vissuto<br />
anche una tappa<br />
portopotentina.<br />
Presso<br />
l’auditorium della<br />
sede di<br />
Porto Potenza<br />
dell’Istituto<br />
<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong><br />
si è svolto un<br />
incontro ufficiale<br />
tra i<br />
Partners stranieri<br />
del progetto<br />
e i vertici della<br />
struttura.<br />
A sinistra:<br />
il dr. Enrico Brizioli<br />
durante il suo<br />
intervento.<br />
Sotto:la platea<br />
durante l’incontro<br />
a Porto Potenza
Eventi<br />
Le conclusioni della 3 a Conferenza<br />
Nazionale di Consenso sulle gravi<br />
cerebrolesioni<br />
line il documento<br />
finale della 3°<br />
E’on<br />
Conferenza<br />
Nazionale di Consenso,<br />
tenutasi a Salsomaggiore<br />
Terme il 5 e 6 novembre<br />
2010, <strong>da</strong>l titolo “Buona pratica<br />
clinica nella riabilitazione<br />
ospe<strong>da</strong>liera delle persone con<br />
Gravi Cerebrolesioni Acquisite<br />
(GCA)”. Dopo la presentazione<br />
ufficiale a Roma, <strong>da</strong> parte<br />
del Gruppo <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong><br />
Riabilitazione, in collaborazione<br />
con SIMFER e FNATC, le<br />
conclusioni della Giuria sono<br />
pubblicate su sito www.<br />
consensusconferencegca.<br />
com.<br />
Autorevoli relatori, esperti, le<br />
principali associazioni rappresentanti<br />
dei familiari - Federazione<br />
Nazionale Trauma<br />
Cranico e La Rete - e operatori<br />
di tutti i centri riabilitativi<br />
italiani, si erano confrontati a<br />
Salsomaggiore sulle principali<br />
A cura di Rosaria Frisina<br />
problematiche legate al tema<br />
della riabilitazione delle Gravi<br />
Cerebrolesioni Acquisite.<br />
Per la prima volta, a livello<br />
europeo, era stata trattata la<br />
fase riabilitativa ospe<strong>da</strong>liera<br />
dei pazienti con GCA con<br />
il supporto di una rigorosa<br />
metodologia di lavoro basata<br />
sulla ricerca estensiva delle<br />
evidenze scientifiche e sulla<br />
verifica critica del loro impatto<br />
nella pratica clinica, con<br />
una raccolta di informazioni<br />
sui comportamenti attuati <strong>da</strong>i<br />
principali centri italiani che si<br />
occupano di riabilitazione delle<br />
GCA, attraverso l’adozione<br />
di specifici processi strutturati<br />
di survey (questionari, interviste<br />
ecc). Le conclusioni della<br />
3 a Conferenza di Consenso<br />
rappresentano per i centri<br />
ospe<strong>da</strong>lieri italiani raccoman<strong>da</strong>zioni<br />
utili ad omogeneizzare<br />
la pratica clinica e a<br />
formulare indicazioni per un<br />
7<br />
Terza<br />
Conferenza<br />
di Consenso,<br />
on-line le<br />
conclusioni<br />
Sotto:<br />
Il dr. Antonio De Tanti<br />
Comitato Scientifico<br />
<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> -<br />
Comitato Promotore<br />
3 a Conferenza<br />
Nazionale di<br />
Consenso<br />
migliore approccio alle GCA.<br />
Tante le raccoman<strong>da</strong>zioni e le<br />
indicazioni della Giuria circa<br />
le varie aree esaminate. Fra i<br />
temi trattati: le mo<strong>da</strong>lità per la<br />
gestione delle menomazioni<br />
parossistiche e delle complicanze<br />
neurologiche e neurochirurgiche<br />
(epilessia, idrocefalo,<br />
ecc); le procedure per<br />
lo svezzamento e il raggiungimento<br />
della massima autonomia<br />
sia respiratoria che nutrizionale<br />
possibile; indicatori<br />
per la definizione di diagnosi,<br />
prognosi e monitoraggio nei<br />
pazienti in stato vegetativo o a<br />
basso contenuto di coscienza;<br />
la valutazione e il trattamento<br />
delle menomazioni e disabilità<br />
cognitivo-comportamentali,<br />
con particolare riferimento a<br />
tempi e mo<strong>da</strong>lità, metodologia<br />
del trattamento riabilitativo<br />
e caratteristiche della terapia<br />
farmacologica. Il documento<br />
finale sottolinea infine l’importanza<br />
cruciale del ruolo attivo<br />
dei familiari, della loro corretta<br />
informazione e del loro coinvolgimento<br />
nel progetto-percorso<br />
riabilitativo dei pazienti.<br />
Raccoman<strong>da</strong>ndo anche l’introduzione<br />
del case manager,<br />
come figura di contatto tra familiari<br />
e medici.<br />
Raccoman<strong>da</strong>zioni utili ad<br />
omogeneizzare<br />
la pratica clinica<br />
per un migliore<br />
approccio alle GCA
Eventi<br />
Cefalea: a Villa dei Pini<br />
esperti a confronto<br />
Molto partecipato il Convegno medico che si è svolto presso<br />
la casa di cura di Civitanova Marche<br />
Il dr.<br />
Antonio Aprile<br />
Direttore<br />
Generale<br />
Villa dei Pini<br />
Dopo aver attivato<br />
un Centro<br />
specializzato,<br />
Villa dei Pini<br />
conferma il suo impegno<br />
nello studio<br />
e nella cura della<br />
Cefalea<br />
A cura di Nico Coppari<br />
Il Convegno, che ha visto<br />
la sala “Giuseppe Serafini”<br />
gremita di partecipanti,<br />
ha ospitato esperti dell’Università<br />
di Bologna, dell’Università<br />
Politecnica delle Marche<br />
e della Clinica civitanovese,<br />
con l’obiettivo di trasmettere le<br />
conoscenze per una corretta<br />
diagnosi, con ampio spazio dedicato<br />
alla discussione di casi<br />
clinici e l’indicazione di specifici<br />
iter diagnostici e adeguate proposte<br />
terapeutiche.<br />
“Con l’ingresso nel Gruppo<br />
<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong>, Villa dei Pini<br />
sta attraversando una fase di<br />
forte potenziamento”, ha detto<br />
in apertura di convegno Enrico<br />
Brizioli, Amministratore Delegato<br />
del Gruppo <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong>.<br />
“Il passaggio ha permesso di<br />
ampliare la gamma di servizi<br />
diffusi sul territorio erogati <strong>da</strong>lla<br />
clinica e di integrare le sue<br />
tradizionali competenze con le<br />
Anzano del Parco: giornata di lavoro scientifico<br />
Si è tenuto lo scorso 24 giugno<br />
presso l’hotel Castello di Casiglio,<br />
a Erba (CO) il convegno “La riabilitazione<br />
specialistica: tra fragilità<br />
e complessità”. Si è trattato di un<br />
evento organizzato <strong>da</strong>l team di Villa<br />
San Giuseppe di Anzano del Parco<br />
(CO) rivolto a tutte le figure del team<br />
di riabilitazione, patrocinato <strong>da</strong>lla<br />
Asl di Como, <strong>da</strong>ll’Ordine dei Medici<br />
di Como, <strong>da</strong>lla Provincia e <strong>da</strong>l<br />
Comune di Anzano del Parco. La<br />
giornata di lavoro scientifico è stata<br />
pensata come un’occasione per<br />
approfondire alcuni temi rilevanti<br />
nella gestione riabilitativa delle persone<br />
anziane e dei grandi vecchi.<br />
“Al ricovero per riabilitazione in fase<br />
postacuta - dice Barbara Pontiggia,<br />
direttore della struttura - accedono<br />
persone la cui età media va crescendo<br />
progressivamente negli<br />
anni. Per questo motivo è sempre<br />
più raro che il quadro clinico generale<br />
sia del tutto stabilizzato e che<br />
le menomazioni funzionali <strong>da</strong> riabilitare<br />
siano esclusivamente conseguenza<br />
dell’ultimo evento patologico”.<br />
Secondo Massimo Vallasciani,<br />
direttore dell’unità di degenza della<br />
8<br />
professionalità neurologiche e<br />
riabilitative del <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong>.<br />
Una collaborazione particolarmente<br />
significativa nel campo<br />
delle cefalee, che consente di<br />
struttura, “Contrariamente a quanto<br />
ritenuto fino a qualche tempo fa, l’età<br />
avanzata e le condizioni di fragilità<br />
non impediscono la realizzazione<br />
di un progetto riabilitativo individuale<br />
<strong>da</strong>i risultati notevoli sul piano del<br />
recupero funzionale. Si tratta di<br />
percorsi complessi, che richiedono<br />
l’interazione coordinata delle diverse<br />
fasi dell’assistenza e la collaborazione<br />
dei diversi professionisti”.<br />
Durante la giornata sono stati approfonditi<br />
questi temi e sono emerse<br />
indicazioni pratiche sulle migliori<br />
prassi cliniche.
affrontare a trecentosessantagradi<br />
una tematica di grandissima<br />
rilevanza sociale,<br />
non sempre adeguatamente<br />
affrontata”.<br />
“Villa dei Pini sta perseguendo<br />
un duplice percorso – ha<br />
detto il Direttore Generale<br />
Antonio Aprile – che riguar<strong>da</strong><br />
la qualificazione sia dei servizi<br />
offerti e delle competenze<br />
professionali grazie all’attivazione<br />
del Centro Cefalee,<br />
sia dell’aspetto organizzativo,<br />
con prestazioni integrate e<br />
facilmente accessibili per gli<br />
utenti, in sinergia con il sistema<br />
sanitario pubblico”.<br />
Dunque Villa dei Pini si conferma<br />
molto attiva nello studio e<br />
approfondimento della Cefalea.<br />
La clinica ha infatti attivato nei<br />
mesi scorsi un Centro specializzato<br />
proprio su questo genere<br />
di disturbo, vista la sua<br />
grande diffusione (un problema<br />
costante per il 50% della<br />
popolazione e una vera e propria<br />
malattia per il 20-30%) e la<br />
sua rilevanza sociale: la cefalea<br />
è uno dei più frequenti motivi<br />
di consultazione del medico<br />
di famiglia ed è tra le prime<br />
cause di assenza <strong>da</strong> lavoro.<br />
Gli esperti hanno approfondito<br />
i diversi aspetti medici<br />
partendo <strong>da</strong>lla classificazione<br />
della malattia: <strong>da</strong>lla prima<br />
fon<strong>da</strong>mentale distinzione tra<br />
primaria e secon<strong>da</strong>ria (ovvero<br />
tra cefalea con caratteristiche<br />
autonome e cefalea generata<br />
<strong>da</strong> altri problemi), alle due<br />
forme principali della cefalea<br />
primaria, ovvero l’emicrania e<br />
la cefalea tensiva. Individuare<br />
la tipologia corretta è infatti il<br />
primo passo per la giusta terapia<br />
che, è stato osservato,<br />
va personalizzata caso per<br />
caso: su questo è stata sottolineata<br />
la centralità dell’anamnesi.<br />
Sono stati rilevati i pericoli<br />
del ‘fai <strong>da</strong> te’: un utilizzo<br />
incongruo, ovvero prolungato<br />
o superfluo, di farmaci, può<br />
infatti favorire l’insorgenza<br />
della cefalea cronica; segnalata<br />
anche l’attitudine diffusa<br />
ad un certo fatalismo, per cui<br />
si tende a sopportare il mal di<br />
testa anche per molti anni o<br />
ad attribuirlo superficialmente<br />
ad altri disturbi, anziché consultare<br />
il medico.<br />
Articolata la discussione<br />
sull’aspetto terapeutico, riguardo<br />
non solo l’utilizzo di<br />
farmaci ma anche l’impiego di<br />
tecniche quali l’agopuntura o<br />
il biofeedback, una tecnica di<br />
rilassamento.<br />
9<br />
Terapia Occupazionale,<br />
il punto a Fontanellato<br />
di Rosaria Frisina<br />
Arte, musica, sport, teatro, shopping, orto, cucina,<br />
come esperienze di riabilitazione. È stato<br />
questo il tema al centro del convegno di esperti,<br />
provenienti <strong>da</strong> tutta Italia, che si è tenuto in Rocca<br />
Sanvitale a Fontanellato, <strong>da</strong>l titolo “Percorsi di<br />
terapia occupazionale nelle gravi cerebrolesioni<br />
acquisite”. Una giornata, promossa <strong>da</strong>l Centro<br />
Cardinal Ferrari col patrocinio dell’Ausl di Parma,<br />
che ha messo a confronto i risultati delle attività<br />
di terapia occupazionale dei diversi centri riabilitativi<br />
italiani. Lo scopo della terapia occupazionale<br />
è quello di portare il paziente a raggiungere il<br />
più alto grado di autonomia nell’attività della vita<br />
quotidiana, favorendo il rientro a domicilio e nella<br />
vita sociale e lavorativa. In questi anni al Centro<br />
sono stati avviati diversi progetti: orto giardino,<br />
arte, teatro, sport cucina, shopping e gestione del<br />
denaro, ritorno alla gui<strong>da</strong>. Progetti, tra l’altro, raccontati<br />
in un libro edito <strong>da</strong> Franco Angeli a cura di<br />
Antonio De Tanti e Donatella Saviola, rispettivamente<br />
direttore medico scientifico e responsabile<br />
del Day Hospital del Centro Cardinal Ferrari, che<br />
è stato presentato al pubblico durante la giornata<br />
in Rocca. Il convegno ha visto la partecipazione<br />
attiva dei pazienti. La sessione mattutina si è conclusa<br />
infatti con uno spettacolo teatrale al Teatro<br />
di Fontanellato realizzato <strong>da</strong>i pazienti in collaborazione<br />
con gli attori dell’Associazione “Progetti &<br />
Teatro” di Parma. Mentre la sessione pomeridiana<br />
si è conclusa con un testimonianza di vita, con l’intervento<br />
dell’ex bassista dei Timoria Carlo Alberto<br />
Pellegrini che ha raccontato la sua storia ed il<br />
ruolo terapeutico che ha avuto la musica nel suo<br />
percorso riabilitativo al Centro Cardinal Ferrari.<br />
In alto:<br />
un momento della<br />
rappresentazione<br />
al teatro di<br />
Fontanellato
Dalle strutture<br />
La R.S.A. Abitare il tempo di Loreto<br />
ha compiuto 10 anni.<br />
L’importante anniversario è<br />
stato celebrato lo scorso 31 marzo<br />
con una cerimonia alla quale hanno<br />
partecipato autorità civili, religiose e<br />
militari. L’incontro, coordinato <strong>da</strong>lla<br />
responsabile Affari Generali di Abitare<br />
il tempo Rosalba Ubaldi, ha visto<br />
gli interventi del dr. Brizioli (Amministratore<br />
Delegato di Abitare il tempo),<br />
A cura di Nico Coppari<br />
della Pennesi (Direttore si Struttura)<br />
e del Presidente Amedeo Duranti che<br />
hanno ripercorso il decennio di attività<br />
di Abitare il tempo e la crescita sia<br />
qualitativa che quantitativa dei servizi<br />
erogati, in risposta alle richieste provenienti<br />
<strong>da</strong>l territorio.<br />
“Abitare il tempo - ha sottolineato<br />
Enrico Brizioli nel suo intervento introduttivo<br />
- è stata nelle Marche la<br />
prima RSA ad avere competenze e<br />
10<br />
Abitare il tempo<br />
Dieci anni di attività al servizio<br />
della persona e delle famiglie<br />
Per l’occasione si è svolta una cerimonia alla presenza di autorità civili,<br />
religiose e militari. Brizioli: “Prima RSA nelle Marche con competenze<br />
spiccatamente sanitarie”. Pennesi: “In 10 anni fortemente cresciuta la<br />
complessità assistenziale erogata e introdotti nuovi reparti capaci di<br />
fornire le giuste risposte alle richieste del territorio”<br />
professionalità in grado di conferire<br />
alla struttura una forte connotazione<br />
di carattere sanitario”. “La struttura -<br />
ha detto Monica Pennesi nella sua<br />
dettagliata relazione - vanta un’alta<br />
specializzazione nelle prestazioni<br />
sanitarie e nei trattamenti riabilitativi<br />
a persone non autosufficienti e offre<br />
un elevato stan<strong>da</strong>rd di confort alberghiero<br />
ai propri pazienti. Nei 10 anni<br />
di attività Abitare il tempo ha fatto re-
gistrare un progressivo innalzamento<br />
della complessità assistenziale<br />
erogata con l’introduzione di nuovi<br />
reparti (UCP e UGIR) capaci di fornire<br />
le giuste risposte alle richieste del<br />
territorio, in uno strettissimo rapporto<br />
di collaborazione con gli ospe<strong>da</strong>li e i<br />
medici di base”.<br />
“La struttura è una Residenza Sanitaria<br />
Riabilitativa ed Assistenziale - ha<br />
continuato la dr.ssa Pennesi - dotata<br />
Nella pagina accanto:<br />
la dr.ssa<br />
Monica Pennesi.<br />
In questa pagina:<br />
un momento della<br />
cerimonia e un<br />
particolare<br />
della mostra<br />
di 132 posti letto autorizzati di cui 126<br />
convenzionati. Quattro sono i nuclei<br />
di degenza e le relative attività sanitarie<br />
offerte: il Nucleo RSA disabili<br />
e riabilitazione estensiva, il Nucleo<br />
RSA per disabili psichici, i Nuclei per<br />
anziani non autosufficienti, dementi<br />
senili ed Alzheimer e i Nuclei Unità<br />
Comi Persistenti e Gravi Insufficienze<br />
Respiratorie”. In occasione della<br />
cerimonia per i 10 anni, nei locali di<br />
11<br />
Abitare il tempo è stata allestita una<br />
mostra fotografica curata <strong>da</strong> Andrea<br />
Zampa, figlio del signor Vittorio, paziente<br />
venuto a mancare.<br />
Con la sua esposizione Andrea Zampa<br />
ha voluto rendere omaggio alla<br />
struttura e, in base a quella che è<br />
stata la sua personale esperienza,<br />
alle capacità dimostrate <strong>da</strong> Abitare il<br />
tempo nella gestione delle problematiche<br />
derivanti <strong>da</strong>ll’Alzheimer.
Notizie<br />
<strong>Nuovo</strong> <strong>look</strong> a<br />
<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> <strong>da</strong> <strong>sfogliare</strong><br />
St essa<br />
missione<br />
e nuovo<br />
<strong>look</strong> al <strong>Santo</strong><br />
<strong>Stefano</strong> <strong>da</strong> <strong>sfogliare</strong>.<br />
L’ houseorgan<br />
continua ad essere<br />
uno strumento per la condivisione<br />
delle informazioni all’interno del<br />
nostro Gruppo, ma rinnova, <strong>da</strong> questo<br />
numero, la sua grafica e struttura<br />
i suoi contenuti per veicolare sempre<br />
meglio le informazioni e le novità, di<br />
sviluppo, organizzative e scientifiche.<br />
Un restyling grafico che coniuga leggibilità<br />
al “rigore” del layout delle pubblicazioni<br />
sanitarie. Dal punto di vista<br />
editoriale, i contenuti sono riordinati in<br />
un percorso che dà spazio all’approfondimento,<br />
al confronto e alle notizie<br />
<strong>da</strong>lle strutture.<br />
“Confrontiamoci” è non a caso il titolo<br />
delle pagine di apertura dedicate al<br />
Cambio di Direzione Medica<br />
ad Ascoli Piceno<br />
A 3 anni <strong>da</strong>lla sua apertura, il Centro<br />
Ospe<strong>da</strong>liero di Riabilitazione dell’Istituto<br />
S. <strong>Stefano</strong> presso la Casa di<br />
Cura S. Giuseppe di Ascoli Piceno,<br />
cambia la Direzione Medica. Il dott.<br />
Ranieri Leocata, dopo aver <strong>da</strong>to il via<br />
alla struttura ed averne condotto l’attività<br />
fino ad oggi con professionalità<br />
ed impegno, lascia l’incarico. Gli succede<br />
il dott. Alberto Giattini (in foto),<br />
anch’egli fisiatra proveniente <strong>da</strong>lla<br />
struttura di Porto Potenza Picena,<br />
con precedente esperienza presso<br />
la sede di Ancona, dove ha svolto<br />
la sua professione sempre in attività<br />
riabilitativa in regime di ricovero.<br />
a cura di Simona Lombardi<br />
“mestiere” della riabilitazione, dell’assistenza<br />
e della sanità in generale.<br />
Un approfondimento sulle tematiche<br />
relative alle attività, alle innovazioni,<br />
ai percorsi clinici sui quali sentire più<br />
voci <strong>da</strong>lle strutture per capire come ci<br />
si sta orientando, cosa si sta facendo,<br />
nell’ottica di una visione di gruppo<br />
uniforme. Cinque pagine sono poi<br />
dedicate agli eventi (convegni, corsi,<br />
inaugurazioni, cerimonie) e alle news<br />
che prevedono rubriche fisse, come la<br />
foto notizia o la rassegna stampa, che<br />
segnala articoli scientifici o di interesse<br />
pubblicati su stampa specialistica<br />
e non. Attenzione infine alle strutture<br />
con due pagine riservate ai vari centri<br />
del Gruppo, per presentare la propria<br />
attività, e chiusura fissa in ogni numero<br />
con “L’intervista”, per <strong>da</strong>re voce ai<br />
responsabili delle diverse funzioni,<br />
nella formula diretta della doman<strong>da</strong> e<br />
risposta, un modo per presentare la<br />
persona e il servizio che dirige.<br />
Nel corso di questi<br />
anni il <strong>Santo</strong><br />
<strong>Stefano</strong> di Ascoli<br />
Piceno ha accolto nei suoi 21 posti<br />
letto, in regime di totale convenzione<br />
con il S.S.N., pazienti con disabilità<br />
di natura ortopedica e neurologica<br />
avviati a progetti riabilitativi finalizzati<br />
al trattamento delle principali disabilità<br />
e assistiti <strong>da</strong> personale tecnicoinfermieristico<br />
specificatamente formato<br />
a tale funzione. Nella struttura,<br />
la presa in carico prevede l’assistenza<br />
riabilitativa nella sua completezza,<br />
considerando anche le problematiche<br />
psicologiche e logopediche.<br />
12<br />
Periodico di informazione dell’Istituto di Riabilitazione <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> di Porto Potenza Picena - Reg. Trib. MC, aut. n° 524 del 26/09/05<br />
<strong>da</strong> <strong>sfogliare</strong> Anno VII - n° 17 - Settembre 2011<br />
<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> partner<br />
per la longevità attiva<br />
JADE: un progetto europeo rivolto agli anziani<br />
Le concLusioni deLLa 3° conferenza nazionaLe di consenso suLLe G.c.a.<br />
cefaLea: a ViLLa dei Pini esPerti a confronto<br />
abitare iL temPo ceLebra i 10 anni<br />
“oriGine umbre, sViLuPPo marchiGiano”: interVista a Lorenzo buLdrini<br />
Progetto<br />
“Piscina Estate 2011”<br />
Si chiama “Piscina Estate 2011”,<br />
è il progetto realizzato per gli<br />
ospiti di Residenza Dorica che ha<br />
visto impegnati la Direttrice della<br />
struttura, l’Equipe Psico-Socio-<br />
Educativa e quella Riabilitativa<br />
nell’attività di acquaticità presso<br />
la piscina del Passetto di Ancona.<br />
Il progetto, nato per accogliere un<br />
desiderio degli ospiti stessi, ha<br />
comportato un ampliamento della<br />
programmazione settimanale<br />
delle attività e si è concluso con<br />
un pranzo finale di gruppo.
Abitare il Tempo<br />
Avviato il Centro Diurno<br />
Venire incontro alle esigenze<br />
delle famiglia<br />
nella gestione della<br />
disabilità e fornire una risposta<br />
di aiuto al territorio. Con<br />
questi obiettivi è stato attivato<br />
il nuovo Centro Diurno presso<br />
la Residenza Sanitaria Assistenziale<br />
e Riabilitativa “Abitare<br />
il Tempo” di Loreto. Il nuovo<br />
servizio è a carattere semi-residenziale<br />
rivolto a pazienti affetti<br />
<strong>da</strong> disabilità fisiche e psichiche,<br />
tra cui l’Alzheimer, ed<br />
è erogato attraverso programmi<br />
assistenziali personalizzati.<br />
Esso è dotato di 20 posti ed<br />
è mirato a prendere in carico<br />
l’ospite presso la propria struttura<br />
contribuendo a migliorarne<br />
la qualità della vita, ritar<strong>da</strong>ndone<br />
il ricovero in strutture<br />
residenziali e allungandone i<br />
tempi dell’ospe<strong>da</strong>lizzazione.<br />
Il Centro Diurno è avviato in<br />
Foto notizia<br />
forma privata e offre prestazioni<br />
assistenziali sanitarie e<br />
riabilitative, a carattere socioeducativo,<br />
attività ricreative<br />
e culturali. L’avvio del nuovo<br />
servizio è stato celebrato con<br />
una cerimonia di inaugurazione<br />
alla quale hanno partecipato<br />
autorità civili, religiose<br />
e militari del territorio, oltre ai<br />
vertici della struttura, al personale<br />
e ad alcuni pazienti.<br />
Per informazioni sul nuovo<br />
Centro Diurno è possibile<br />
telefonare allo 07175066<br />
oppure 07175066400.<br />
Nico Coppari<br />
In mostra i lavori dei pazienti<br />
Esposti presso i locali in piazza della stazione, a Porto Potenza,<br />
i lavori realizzati <strong>da</strong> una ventina di pazienti dell’Istituto<br />
nel corso degli “Atelier di argilla” organizzati <strong>da</strong>l Servizio<br />
di riabilitazione psico-comportamentale.<br />
(In foto l’inaugurazione della mostra con il Presidente dell’Istituto Mario<br />
Ferraresi e il Sin<strong>da</strong>co di Potenza Picena Sergio Paolucci).<br />
13<br />
Rassegna stampa<br />
Panorama della Sanità<br />
Nuove indicazioni e<br />
raccoman<strong>da</strong>zioni per gli operatori<br />
Nel numero di aprile scorso si parla del documento finale della<br />
terza Conferenza nazionale di consenso sulla buona pratica<br />
clinica dei pazienti con GCA. Si sottolinea come per la prima<br />
volta, a livello europeo, è stata condotta una ricerca sulle<br />
evidenze scientifiche della fase riabilitativa degli effetti <strong>da</strong> GCA<br />
curati nei principali Centri italiani. Ruolo di primo piano svolto<br />
<strong>da</strong>l Gruppo <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong> Riabilitazione.<br />
Telemeditalia<br />
Tra medico e famiglia metti il<br />
case-manager<br />
Ancora a proposito della presentazione del documento finale<br />
della terza Conferenza nazionale di consenso sulla buona<br />
pratica clinica dei pazienti con GCA, Telemeditalia pone<br />
l’accento sul fatto che in Italia stia emergendo l’esigenza della<br />
figura di operatore definita “case-manager”: un professionista<br />
non necessariamente medico ma comunque capace di<br />
risolvere i principali problemi che deve affrontare la famiglia di<br />
un paziente cerebroleso.<br />
Quad&Disabilità FMI<br />
Quei sorrisi impagabili…<br />
Nell’articolo di Alessandra Manieri si racconta dell’ottima<br />
riuscita della giornata “Quad&Disabilità” organizzata lo scorso<br />
8 maggio presso l’Istituto <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong>. Tra le altre cose, si fa<br />
riferimento alla “straordinaria accoglienza ricevuta <strong>da</strong>l centro e<br />
<strong>da</strong>l dr. Antonio Bortone che ha creduto subito nella proposta di<br />
sport e mobilità attraverso il quad”.<br />
La Rucola<br />
Grazie Federica!<br />
Un lettore del periodico maceratese “La Rucola” racconta la<br />
sua esperienza presso l’Istituto <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong>: “Il personale<br />
formato <strong>da</strong>lle signore fisioterapiste era educato, gentile, affabile<br />
e sempre sorridente (…) Continuo con gran giovamento gli<br />
esercizi di riabilitazione sotto le cure di Federica Tarducci.<br />
Non credevo che una professionista potesse riunire in sé tanti<br />
elementi positivi come gentilezza, pazienza e professionalità”.
L’intervista<br />
“Origini umbre,<br />
sviluppo marchigiano”<br />
L’approdo<br />
all’Istituto<br />
<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong><br />
dopo incarichi<br />
di rilievo presso<br />
aziende di<br />
prestigio<br />
Francoforte, Spagna, Turchia,<br />
Russia, Portogallo e<br />
Romania: ne ha fatte di esperienze<br />
professionali in giro<br />
per il mondo…<br />
Mi considero fortunato <strong>da</strong><br />
questo punto di vista.<br />
Le esperienze all’estero ti fanno<br />
crescere sia <strong>da</strong>l punto di vista<br />
professionale che personale.<br />
Il suo curriculum è costellato<br />
di incarichi di rilievo presso<br />
aziende di prestigio: quale<br />
di queste esperienze ti ha<br />
lasciato il miglior ricordo?<br />
Sono state tutte molto importanti.<br />
Tuttavia l’esperienza più<br />
entusiasmante è stata quella<br />
dello studio, implementazione<br />
e gestione di uno Shared Service<br />
Center in Romania per il<br />
Gruppo Ariston Thermo; un’esperienza<br />
vincente.<br />
E, <strong>da</strong> pochi mesi, è iniziata<br />
la nuova esperienza con l’Istituto<br />
<strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong>.<br />
intervista a Lorenzo Buldrini<br />
Direttore Affari Generali<br />
14<br />
A cura di Nico Coppari<br />
Lorenzo Buldrini, <strong>da</strong>llo scorso 16 dicembre, è il nuovo Direttore<br />
Affari Generali dell’Istituto <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong>. Nato a<br />
Gualdo Tadino, in provincia di Perugia, Buldrini, 45 anni, si<br />
è trasferito con la famiglia a Fabriano dove ha vissuto la sua giovinezza.<br />
Della nuova esperienza professionale con il <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong>,<br />
Buldrini ama sottolineare l’analogia tra il proprio percorso<br />
di vita e la struttura sanitaria portopotentina: “Entrambi abbiamo<br />
origini umbre e sviluppo marchigiano”.<br />
Per me è un onore essere entrato<br />
a far parte di un brand<br />
tanto apprezzato nel proprio<br />
settore. Un’esperienza iniziata<br />
con le premesse migliori.<br />
Ho trovato un bell’ambiente,<br />
stimolante e valido.<br />
Fuori <strong>da</strong>l lavoro, Lorenzo<br />
Buldrini chi è?<br />
A proposito dell’asse Umbria-<br />
Marche non potevo non avere<br />
una moglie umbra e far nascere<br />
mio figlio nelle Marche.<br />
E’ con loro che passo il tempo<br />
libero.<br />
Mi piace an<strong>da</strong>re al teatro, degustare<br />
vini e trovare i giusti<br />
abbinamenti gastronomici.<br />
Ho il brevetto di “diving” e poi,<br />
ovviamente, mi piace viaggiare.<br />
Non mi dica che un fabrianese<br />
come lei non segue la<br />
pallacanestro?!<br />
Bè, pur non essendo un gran<br />
praticante di sport, a Fabriano<br />
la pallacanestro è una religione<br />
e anch’io seguo la squadra<br />
locale…. ovviamente con moglie<br />
e figlio.<br />
Allora vi aspettiamo al Palazzetto<br />
di Porto Potenza<br />
per seguire anche la squadra<br />
del <strong>Santo</strong> <strong>Stefano</strong>…<br />
Molto volentieri…<br />
Lorenzo Buldrini<br />
Lorenzo Buldrini è<br />
stato, tra le<br />
altre cose,<br />
Auditor per<br />
la Società di<br />
revisione<br />
leader come<br />
la Kpmg,<br />
responsabile<br />
di gestione<br />
per la<br />
Consociata di<br />
Francoforte del<br />
Gruppo Indesit<br />
(ex Gruppo<br />
Merloni<br />
Elettrodomestici);<br />
Responsabile<br />
Amministrazione<br />
e Controllo per<br />
il Gruppo Best<br />
e Responsabile<br />
Amministrazione<br />
del Gruppo<br />
Ariston Thermo<br />
(ex Gruppo<br />
Merloni<br />
Termosanitari).
Fontanellato (PR)<br />
Arco (TN)<br />
Anzano del Parco (CO)<br />
Modena<br />
Foligno (PG)<br />
Macerata Feltria<br />
Cagli<br />
Jesi<br />
Fabriano Filottrano<br />
Sambucheto<br />
Macerata<br />
Matelica<br />
S. Severino<br />
Camerino<br />
LEGENDA<br />
15<br />
Fossombrone<br />
Ancona<br />
Tolentino<br />
Centri di Riabilitazione<br />
Centri Ambulatoriali<br />
Loreto<br />
P. Potenza Picena<br />
Ascoli Piceno<br />
Residenze Sanitarie e Riabilitative<br />
Acuti<br />
Civitanova Marche<br />
San Benedetto T.
Anziani Riabilitazione Gestioni ospe<strong>da</strong>liere<br />
persone per servire persone<br />
Offrire servizi sanitari e assistenziali con professionalità,<br />
spirito di accoglienza e umanità valorizzando la<br />
professionalità, il talento e promuovendo il contributo<br />
dei singoli.<br />
OSPEDALE DI SUZZARA S.P.A.