Vadoetorno_2025_05
Su questo numero di Vado e Torno: Storia di copertina: negli Usa il truck viaggia da solo Misano: le corse, le nostre prove, la festa Saloni: al super Bauma il ritorno dei camion Prove: se con l'eSprinter Mercedes fa 400 E molto altro...
Su questo numero di Vado e Torno:
Storia di copertina: negli Usa il truck viaggia da solo
Misano: le corse, le nostre prove, la festa
Saloni: al super Bauma il ritorno dei camion
Prove: se con l'eSprinter Mercedes fa 400
E molto altro...
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8 maggio 2025
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VADO E TORNO EDIZIONI
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ISSN 0042 2096 Poste Italiane
s.p.a. - SPED. IN A. P. - D.L.
353/2003 (conv. in L.
27/02/2004 n° 46) art. 1,
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MISANO
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PROVE
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SALONI
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RITORNO DEL
CAMION
negli Usa
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L’eSPRINTER
MERCEDES
FA 400
maggio
REGOLE SUL RIPOSO SETTIMANALE
L’Ue sta valutando la possibilità di
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pesanti il riposo settimanale regolare
nelle cabine dei camion, ma solo in
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Green deal
Mercedes: sarà record in retro? 6
Brevi: Daimler, Man, Huawei 6
Nuovo stop per Volta Trucks 7
Il Vision V di Mercedes 7
Le batterie Man a Norimberga 7
Northvolt System industrial è Scania 7
Furti di rame alle colonnine 7
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Periscopio
Zerogradi 2025: ci siamo 9
Controlli truck&bus di maggio 9
Il mercato dei trainati in Italia 9
Treni merci fermi al palo 10
Ancora blocchi al Brennero 10
Bando di concorso al Mit 10
Il sondaggio del mese 10
Msc tra Trump e la Cina 12
Dachser celebra una buona annata 12
Dhl si accorda con Temu 12
Spagna, blackout e trasporti 12
Il porto virtuoso di Danzica 14
Dkv fa la spesa in Germania 14
Nuovo truck village a Livorno 14
Brevi: Dsv-Db, revisioni, Sos Logistica 14
Più sicurezza per i ribaltabili 16
Parcheggi e multe in Francia 16
L’Hvo finisce sotto inchiesta 16
Rhenus in Sudamerica 16
Politica
Rinnovo parco veicoli? Sogno 18
Carenza autisti e Cqc si tratta all’Ue 19
Tutti i documenti in digitale 20
Se il Brennero vale due ore 21
Infrastrutture
Per la Brebemi è profondo rosso 22
Sotto l’occhio del drone 22
In autostrada c’è il Tutor 3.0 23
Misano experience
Venite a provare i truck in pista 26
Seguici sui nostri social
Vado e Torno
vadoetornotrucks
42
Ecco i 14 trattori a disposizione 27
Formula Truck, la nuova stagione 30
Le gare
Dal Marco Simoncelli riparte l’Etrc 32
E subito dopo si va in Germania 34
Con Chrome raddoppia lo show 35
Act Expo
In California l’America del truck 36
La sostenibilità secondo Cummins 39
Guida autonoma e batterie 40
Vado e Torno
48
32
Bauma
Il grande ritorno del truck 42
Così l’Italia va fuoristrada 45
Se il karma è ribaltare e sollevare 47
Anteprime
I nuovi van Svd di Renault 48
Le novità da Corea e Cina 51
Il Cv show diventa grande 53
YouTube
Vado e Torno Edizioni
36
TikTok
VadoetornoTrucks
3
maggio
DHL INVESTE NELLA SALUTE
Dhl stanzia 2 miliardi in 5 anni per
potenziare la logistica nei settori
del life sciences e dell’healthcare.
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Durable Trust.
Un marchio di
Global Automotive Solutions – Made in Germany
L’intervista
Daniel Kirchert di Flynt 54
Prova
56 64
Mercedes eSprinter 420 56
Truck news
Volvo Trucks a tutto gas 62
Brevi: Man, Mercedes, Paccar 62
Iveco e Petit Forestier a Tuttofood 63
Daf Xg e Xf a biodiesel 63
Cala l’immatricolato nella Ue 63
Elettrico Renault Trucks per Lc3 63
Petronas si dedica a Iveco 63
Village
Iniziato l’Iveco S-Way Tour 2025 64
Con Burgers si corre nel Gt 65
Van&pick-up
Stellantis lancia la serie speciale 66
Futur plan di Vw per il Sudamerica 67
Con l’Sv Farizon sbarca in Europa 68
Stop ai van elettrici Gm in Canada 69
Correva l’anno
E il truck racing sbarcò a Misano 73
66
Rubriche
Il listino dei veicoli alternativi 70.
Ultim’ora 74.
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QUEI FURTI DI RAME ALLE COLONNINE DI RICARICA
L’associazione Motus-E mette in evidenza un fenomeno di
cui si parla poco, ma che può incidere sullo sviluppo della
mobilità elettrica in Italia: si moltiplicano, infatti, gli episodi
di furti di rame presso le colonnine di ricarica nel nostro
Paese. La polizia sta indagando.
MERCEDES-BENZ TRUCKS
Facciamo il record
al contrario
Più di cento chilometri in
retromarcia con il nuovo
elettrico eActros 600. Il tentativo
da Guinness dei primati
previsto per l’inizio di giugno
L
’iniziativa è sicuramente
singolare. E rientra nel
percorso di crescita dell’e-
Actros 600, la nuova ammiraglia
elettrica di Mercedes-
Benz Trucks, in produzione
di serie in Germania dalla
fine dello scorso anno.
All’inizio di giugno, esattamente
il giorno 4, a Oschersleben,
nel Land Sassonia-
Anhalt, Mercedes proverà a
ritoccare il Guinness world
records facendo percorrere al
suo truck elettrico cento chilometri
in retromarcia senza
mai fermarsi. Elemento che
rende ben più complicata
l’impresa, il camion sarà dotato
di semirimorchio.
Al volante dell’eActros 600
ci sarà Marco Hellgrewe,
ufficiale delle forze armate
LE BREVI
GUIDA AUTONOMA
Daimler Truck North America ha
iniziato a consegnare i camion stradali
alla flotta di test di Torc Robotics,
consociata della stessa Daimler
Truck. I veicoli sono basati sulla
quinta generazione dei Freightliner
Cascadia, presentata l’anno scorso. I
veicoli sono progettati per consentire
le sperimentazioni di guida autonoma
di livello 4 e prevedono la presenza di
un driver solo come supervisore.
e grande appassionato di camion,
che ha già stabilito il
proprio record nel 2008 percorrendo
la distanza di 64
APPUNTAMENTO
A GIUGNO
Marco Hellgreve
(nella foto)
detiene già il
record mondiale
di percorrenza in
retromarcia con
un camion diesel.
Ora, ci vuole
provare anche con
un elettrico. Con
questa iniziativa,
Mercedes
intende anche
sensibilizzare
al corretto
comportamento
nel traffico.
chilometri con un camion
con motore diesel.
La pista della Motorsport
arena di Oschersleben è un
circuito molto impegnativo,
con 14 curve strette progettate
per le auto. Come se
non bastasse, poi, Hellgrewe
si cimenterà nel tentativo
di impresa in retromarcia
anche su strade pubbliche,
RICARICA MEGAWATT
Insieme agli specialisti di Abb, Man ha
iniziato a testare i sistemi di ricarica
megawatt sui suoi nuovi camion
elettrici. Le prime sperimentazioni
sono avvenute a Monaco con sessioni
di ricarica ad altissima potenza. Il
costruttore tedesco ha espresso
soddisfazione: la cosiddetta megawatt
charging consentirà di abbattere il
tempo necessario alla ricarica dei
camion elettrici per il lungo raggio.
provando a percorrere circa
30 chilometri lungo un percorso
che si concluderà al
Daimler Truck global parts
center di Halberstadt, sempre
in Sassonia-Anhalt. Nuova
sede, che sarà inaugurata
ufficialmente il 10 luglio, e
che a partire da quest’anno
si occuperà gradualmente
delle consegne mondiali di
ricambi per Mercedes-Benz
Trucks. In entrambi i tratti,
si prevede che viaggerà per
lo più a velocità comprese tra
i 10 e i 20 chilometri all’ora.
Per l’iniziativa, Mercedes-
Benz Trucks collabora con
le associazioni Blicki e Profi–Pro
Fahrer-Image, a cui
offre la piattaforma per promuovere
le rispettive attività,
ossia sostenere la necessità
di educare i
bambini su come
comportarsi
correttamente
nel traffico e la
valorizzazione
della professione
di autista di
camion.
È così che i
loghi delle due
associazioni
campeggerenno
sia sull’eActros
600 sia sul semirimorchio
utilizzato per il
tentativo di record.
SUPERCHARGER HUAWEI
Anche il gruppo cinese Huawei si
inserisce nell’agone dei costruttori di
sistemi di ricarica presentando una
soluzione per la ricarica ultra-rapida
con potenza fino a 1,5 megawatt.
L’obiettivo è assicurare ai pesanti
stradali fino al 90 per cento della
carica in un tempo di appena 15
minuti. Huawei sta anche lavorando
con diversi costruttori cinesi allo
sviluppo degli stessi veicoli.
PER IL COSTRUTTORE SVEDESE DI TRUCK ELETTRICI
Questa Volta è proprio finita
Non sono state trovate le risorse per portare
avanti il progetto dell’elettrico Volta Zero
N
onostante
gli ultimi
messaggi pieni di
fiducia, Volta Trucks
ha cessato l’attività,
PROVE TECNICHE DI FUTURO
Si avvicina inesorabile
il momento dell’ormai
celebre piattaforma Van.
Ea che caratterizzerà
i van Mercedes del
prossimo futuro. Si
tratta dell’architettura
innovativa che ribalta
la concezione ‘classica’
del veicolo commerciale
leggero: il processo
di sviluppo parte,
quindi, dal software e
un déjà vu. E questa
volta rimane poco
margine per ulteriori
tentativi. Proprio ai
nostri microfoni (vedi
Vado e Torno 4/2025) i
manager del costruttore
svedese di camion
elettrici avevano
annunciato l’arrivo
di nuovi investitori.
L’accordo, invece,
non è stato trovato e
sono stati costretti a
dichiarare concluso
il progetto. Chissà se
adesso qualcuno trarrà
ispirazione.
dalle parti immateriali
per poi innestarsi
nella concezione e
realizzazione della parte
‘hardware’ del veicolo.
Mercedes ha presentato
il concept Vision V che,
sebbene sia riferito al
trasporto passeggeri,
lascia intravvedere
la portata innovativa
dell’architettura
concepita dalla Stella.
PRODUZIONE
Batterie a
Norimberga
Man inaugura il plant
di assemblaggio dei
pacchi batterie
Man Truck&Bus ha ufficialmente
inaugurato lo
stabilimento dove verranno
assemblate le batterie per
i suoi camion elettrici. Il
plant si trova a Norimberga
e costituisce un vero e proprio
fiore all’occhiello nella
strategia che guiderà la transizione
energetica del Leone.
Oltre ai circa cento milioni
di euro già investiti
nell’impianto di produzione
appena inaugurato, nei prossimi
anni verranno investiti
altri 150 milioni di euro per
sviluppare ulteriormente le
competenze nel campo della
tecnologia delle batterie.
Ciò significa, in soldoni,
che oltre ai pacchi batterie,
Man sarà in grado di assemblare
anche i moduli stessi,
ricorrendo ai fornitori esterni
solo per quanto riguarda le
ACQUISIZIONI
Un pezzetto
di Northvolt
A Scania la sezione
Systems industrial
per off-road e Hd
Anticipata già qualche
tempo fa, adesso la notizia
è ufficiale. Scania ha
annunciato l’acquisizione di
Northvolt Systems industrial,
che comprende capacità produttive,
un centro di ricerca
e sviluppo e un team di circa
260 dipendenti.
La divisione Northvolt
Systems industrial sviluppa
celle delle batterie.
Nel complesso, gli investimenti
a Norimberga garantiranno
circa 400 posti di
lavoro e faranno progredire
ulteriormente, secondo il costruttore
tedesco, la trasformazione
del sito. A Norimberga,
sempre secondo Man,
si produrranno in questa prima
fase fino a 50 mila pacchi
batterie ogni anno.
A Norimberga, i pacchi
batteria verranno prodotti in
tre cosiddetti fattori di forma.
Il primo, di tipo piatto, è utilizzato
nel Man Lion’s City
E, l’autobus urbano elettrico
a batteria. Altri due fattori
di forma sono utilizzati nei
camion elettrici Man eTgl,
eTgs ed eTgx, veicoli con
massa totale variabile in un
range di peso che va da 12
a 50 ton.
e produce sistemi di batterie
per l’industria pesante e
i segmenti di mercato offhighway,
offrendo un portafoglio
di moduli e sistemi di
batterie utilizzati per la movimentazione
dei materiali,
le attrezzature per l’edilizia
e l’industria mineraria. L’azienda
opererà come impresa
autonoma in Scania Ventures.
6
7
L’HAPPENING DELLA CATENA DEL FREDDO
26 GIUGNO 2025
UNA INIZIATIVA
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MUSEO MILLE MIGLIA
BRESCIA
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e registrazione
per partecipazione gratuita:
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CONVEGNO ISTITUZIONALE
8 WORKSHOP TEMATICI
2025
PREMIAZIONE ZEROGRADI AWARD
ESPOSIZIONE VEICOLI
VISITA MUSEO
periscopio
Già da qualche anno, il
principale evento in Italia
sul trasporto a temperatura
controllata si è evoluto da
convegno a quello che è più
corretto chiamare happening,
vale a dire un'intera giornata
dedicata al tema sempre più
cruciale nel mondo del trasporto,
oltre che sempre più
interessato all’evoluzione
tecnologica.
L’edizione 2025 di Zerogradi
si svolgerà giovedì 26 giugno
al museo Mille miglia di
Brescia: location suggestiva
che ha ospitato anche l’edizione
dello scorso anno, alla
quale hanno partecipato circa
200 aziende coinvolte nel
trasporto isotermico.
Sin dalla mattina (inizio fissato
per le ore 9) saranno tanti
i momenti di informazione,
confronto e networking in
programma. A cominciare
dagli approfondimenti tecnici
grazie ai workshop tematici
gestiti dalle aziende partner
dell’evento: un quarto d’ora
per ogni focus interamente
dedicato a ciascun brand.
Nel convegno istituzionale
del pomeriggio, gli opinion
leader del comparto si confronteranno
per discutere
sulle principali problematiche
della catena del freddo,
nonché per delinearne le linee
guida per il futuro.
Prevista anche la cerimonia
di premiazione degli attesi
Zerogradi Award, istituiti nel
2019, che verranno assegnati
alle eccellenze dei settori
food e pharma, valutate da
una giuria altamente qualificata,
sulla base di progetti
sostenibili e concreti nella
logistica del freddo.
E poi l’esposizione di veicoli,
dai furgoni ai truck e
ai semirimorchi, portati dai
partner dell’evento, la visita
al museo, autentico pezzo
di storia delle competizioni
motoristiche in Italia e i
momenti di networking, a
eventi, multimodalità, geopolitica, nuovi attori
AL MUSEO MILLE MIGLIA DI BRESCIA
Ritorna Zerogradi
Il 26 giugno l'happening sul trasporto a
temperatura controllata. Ci saranno workshop,
convegno, i tradizionali Award e molto altro
pranzo, così come nel corso
dell’aperitivo che chiuderà la
giornata.
Nato nel 2016 con l’idea di
creare un appuntamento fisso
dedicato alla catena del
TRAINATI PER TUTTE LE ESIGENZE
Cassoni
4,1%
Pianali
4,1%
Cisterne
4,8%
Portacontainer
8,8%
Altro
15,6%
Furgoni
10,3%
.
freddo, dal 2020 Zerogradi fa
parte del calendario di evenT,
il brand creato dalle riviste
Vado e Torno e Trasportare
Oggi. Zerogradi 2025 è supportato
da Lamberet, Iveco,
Centinati
24,6%
Isotermici
12,2%
Ribaltabili
15,5%
Immatricolazioni di nuovi veicoli trainati con Ptt sopra le 3,5 ton: suddivisione
del mercato. Fonte: Anfia; periodo gennaio-aprile 2025.
CONTROLLI TRUCK&BUS
Dal 5 all'11 maggio si è svolto un
nuovo ciclo di controlli truck&bus,
il programma coordinato a livello
europeo dalla Roadpol con controlli
intensivi sui mezzi pesanti.
TUTTE LE INFO sulla prossima
edizione di Zerogradi al sito
eventforma.com/zerogradi.
Man Truck&Bus, Rivacold
e Total Energies e realizzato
in collaborazione con Alis,
Misano World circuit Marco
Simoncelli e Transfrigoroute.
Matilde Casagrande
10 Treni merci,
traffico in calo
12 L'espansione
di Msc
14 La Polonia
guarda a Est
16 Basta incidenti
con le benne
9
ribassi, tira e molla, bandi
QUESTIONE BRENNERO
Ancora
blocchi
Il Tirolo non molla
e la querelle va
avanti, nonostante
le mosse della Ue
L
'Unione europea ha
censurato i blocchi
del Tirolo al traffico dei
camion sul Brennero
oltre un anno fa. E il
ministero dei Trasporti ha
formalizzato il ricorso alla
Corte di giustizia europea
come previsto dall’articolo
259 del Trattato
sul funzionamento
dell’Unione. Ma ad
Innsbruck il governo
del Tirolo prosegue
imperterrito sulla sua
strada nell’imporre il
'dosaggio' di non più di
300 camion all’ora lungo
il versante austriaco del
Brennero nei periodi di
maggior traffico. Che
poi ciò, in combinazione
con le altre limitazioni
al transito dei camion e
alle giornate di divieto
di circolazione, faccia
allungare le code di
automezzi fino a Bolzano
da un lato e a Monaco
dall’altro lascia del
tutto indifferente sia chi
siede nella stanza dei
bottoni a Innsbruck, sia
chi dovrebbe vigilare a
Vienna. Ecco quindi che,
per la prossima estate,
dopo le giornate del 14,
23, 24, 28 aprile e 30
maggio, il dosaggio sarà
applicato dalle 5 del
mattino a mezzanotte:
in giugno il 3, 4, 5, 10,
11, 12, 16, 17 e 20; in
luglio il 7, 14, 21, 28 e in
settembre il 1°, 8, 15, 22
e 29. Quanto ad agosto il
governo del Tirolo non ha
ancora deciso le date.
Oscar Sandri
10
IL SONDAGGIO DEL MESE
Si parla ancora troppo poco
delle morti sul lavoro nel
settore dell'autotrasporto?
Rispondi su
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Il sondaggio non ha valore statistico. Le rilevazioni non sono basate su un campione scientifico
I TRENI MERCI IN ITALIA
Cronaca di
un disastro
L'ultimo rapporto
dell'associazione Fermerci
evidenzia la crisi del settore
Se non fosse un rapporto
di Fermerci, verrebbe
da pensare a un reportage
scandalistico. Perché nel III
Rapporto annuale sul trasporto
merci presentato a
metà aprile alla Camera, le
notizie chiave sono tre e tutte
negative: diminuzione dei
treni-km, calo del numero di
convogli in ingresso nei porti,
interruzioni nella rete per
lavori prorogate al 2027.
Un quadro preoccupante,
in contrasto con gli obiettivi
del Pnrr che avrebbe voluto
incrementare l’utilizzo della
rotaia per il trasporto merci,
IL BILANCIO 2024 del
trasporto merci ferroviario
in Italia è assai negativo.
e che conferma il trend già
noto: il meno 5 per cento del
numero di treni-km nel 2024
è in linea con la contrazione
che si ripete già dal 2021.
Idem può dirsi per la diminuzione
del 6 per cento del
numero di treni in entrata o
uscita dai porti nazionali.
Certo, il bilancio in negativo
del settore ferroviario
merci fa meno notizia dei
ritardi dei treni ad alta velocità,
ma i dati di Fermerci
confermano il rischio sempre
più elevato di congestione
per la rete stradale.
Franco Salvena
LE RISPOSTE
DEL MESE SCORSO
L'Ue lavora alla possibilità
di ottenere la patente truck
a 18 anni. Siete d'accordo?
72%
sì
28%
no
CONCORSO
AL MIT
Il ministero delle
Infrastrutture e dei
Trasporti ha aperto
un bando di concorso
per assumere 300
funzionari tecnici a
tempo indeterminato.
SONO 300 le posizioni
aperte al Mit.
Le aree di specializzazione
vanno
dall'ingegneria (edile,
gestionale e attinente
all'organizzazione
dei trasporti), ma anche
statistica, analisi
matematica e, infine,
informatica.
La domanda di partecipazione
va presentata
online, la scadenza
è fissata per
le 23:59 di sabato 24
maggio. Tutte le info
sul sito del ministero.
Matteo Borghi
geopolitica, bilanci, cooperazione, blackout
DACHSER A
GONFIE VELE
Il fornitore di servizi
logistici Dachser ha
registrato una crescita
significativa nel 2024,
con l'aumento del fatturato
del 13 per cento,
che ha portato i ricavi a
8,027 miliardi di euro.
CRESCITA trainata
dalle acquisizioni.
L’azienda ha registrato
anche significativi aumenti
anno su anno in
altre cifre chiave, come
il numero di dipendenti
(più 3.300), quello delle
sedi (più 56) così come
gli spazi per pallet nei
suoi magazzini (più
720 mila m 2 ).
Milena Sgroi
RISIKO CONTAINER
In bilico tra Trump
e la Cina
Le mire della Msc
accendono la miccia della
guerra commerciale
L
'hanno già battezzato 'il
grande slam di Gianluigi
Aponte'. Perché il fondatore
del gigante italo-ginevrino
della navigazione e della logistica
Msc sarebbe a un passo
da acquistare 43 terminal
IL GRUPPO ITALO-GINEVRINO pronto
ad acquisire 43 terminal container
di Ck Hutchinson nel mondo.
container di Ck Hutchison in
23 paesi del mondo. Operazione
da oltre 20 miliardi di
dollari che vedrebbe passare
nelle mani di Msc, o meglio
della controllata Til terminal
investiment, tutti gli scali del
gruppo Ck Hutchison (basato
ad Hong Kong) fuori dalla
Cina.
Ironia della sorte, per Aponte
il problema non è nella
cifra da sborsare, pur stratosferica.
Ma nel fatto che nel
pacchetto di Ck Hutchison
sono compresi anche i porti
di Panama e Balboa sul Canale
di Panama, che Trump
dal primo momento dell’insediamento
ha dichiarato
strategici per gli interessi
americani.
Fatto che ha messo l’operazione
nell’occhio del ciclone
della guerra commerciale tra
Usa e Cina. Un primo passo
di Msc, dichiaratasi disponibile
a cedere il controllo
dei due terminal al fondo
di investimenti statunitense
Blackrock ha avuto l’ok da
Washington, ma ha mandato
su tutte le furie Pechino che
aveva sempre visto in Ck
Hutchison un partner amico.
A salvare la situazione potrebbero
però essere i buoni
rapporti personali di Aponte
sia con la leadership di Washington
sia con alcuni leader
cinesi della famiglia di Li
Ka-shing: non a caso Msc è
proprio in Cina che si rifornisce
di navi.
Teo Vitali
Il tempo scorre.
L’innovazione non si ferma.
Le persone e le strade ci uniscono.
Con Scania puoi viaggiare verso mete sempre più ambiziose, forte di poter contare su
qualcuno che condivide la tua stessa determinazione e passione.
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DHL SIGLA L'INTESA CON LA CINESE TEMU
Ecco il titano della logistica
Elemento importante è l'implementazione
del modello cosiddetto local to local
Il mese scorso, Dhl e
la piattaforma cinese
Temu hanno firmato un
memorandum d’intesa
per potenziare la
logistica in Europa, con
particolare attenzione alle
piccole e medie aziende.
L’accordo ha l'obiettivo di
promuovere un ecosistema
efficiente, sostenibile e in
linea con le normative
dell'Unione europea. In
particolare, Dhl fornirà
a Temu la propria rete
multimodale, nonché
tutta una serie di servizi
di consegna avanzati,
migliorando la catena di
approvvigionamento e
le operazioni di ultimo
miglio. Elemento chiave è
il modello 'local-to-local',
già implementato da Temu.
L'accordo tra i due gruppi,
tuttavia, potrebbe andare
oltre il mercato europeo e
riguardare anche altre aree
cruciali per il commercio.
Andrea Cento
TRASPORTI AL BUIO IN SPAGNA
Lo scorso lunedì 28
aprile un blackout ha
colpito milioni di cittadini
in Spagna, Portogallo e,
in misura minore, Sud
della Francia.
La rete elettrica ha subito
l'improvviso collasso che
ha paralizzato trasporti
ferroviari, traffico stradale
e telecomunicazioni,
oltre a causare disagi nei
principali aeroporti.
Blackout che ha provocato
importanti disagi
a settori chiave come
quello dei trasporti. La
rete ferroviaria spagnola
Adif (Administrador de
infraestructuras ferroviarias)
ha subito perdite di
tensione, portando alla
sospensione completa
del traffico. E anche il
trasporto aereo ha subito
ripercussioni importanti
in tutto il paese.
Sara Peona
EVENTO ECCEZIONALE
lunedì 28 aprile.
12
nuovi attori, sosta confortevole, movimenti
Almeno 8 milioni di container
in più ogni anno
fino al 2030 e l’obiettivo di
raccogliere un terzo del traffico
merci lungo l’asse tra
l’Europa centrale e l’Oriente.
È l’ambizioso programma
del Baltic hub container terminal,
nuova denominazione
che nel 2022 si è dato quello
che un tempo era lo scalo
container di Danzica in Polonia.
Terminal, anzi galassia
di terminal che nel 2024
ha visto transitare dal porto
polacco affacciato sul Baltico
2,2 milioni di container
da 20 piedi; per confronto
14
ACQUISIZIONE
IN GERMANIA
Dkv Mobility ha acquisito
il totale
delle quote di Pace
telematics, il principale
fornitore di soluzioni di
pagamento da dispositivi
mobile nel mercato
delle stazioni di servizio
in Europa.
Dopo l'acquisizione,
Pace rimarrà una società
indipendente
all'interno del gruppo
Dkv Mobility, che deteneva
già un pacchetto
di quote di minoranza.
Franco Dei
LOGISTICA EUROPEA
Quel polo virtuoso
in Polonia
Lo scalo di Danzica, in grande
crescita, si propone come
hub che guarda a Oriente
Rotterdam ha sfiorato quota
14 milioni. Un terzo circa
dei quali arrivati o partiti
da Danzica verso l’Estremo
LO SCALO MERCI di Danzica,
in Polonia, pronto alla sfida
con i porti tedeschi.
È
stato inaugurato ad
aprile il Vespucci Truck
village, la nuova area di
sosta sicura e attrezzata
dedicata ai veicoli
Oriente attraverso 8.400 treni
merci, numero che dovrebbe
superare quota 11 mila entro
l’anno prossimo.
Il segreto di questa vertiginosa
crescita? In una frase
di Bartlomiej Felczynski, responsabile
dello sviluppo di
Baltic hub: «Non soffriamo
di congestione, non abbiamo
problemi con le infrastrutture
di accesso né di disponibilità
di personale».
In pratica, un chiaro invito
agli operatori dell’Europa
centrale ad abbandonare i
porti tedeschi, congestionati
e con alle spalle reti stradali
e ferroviarie disastrate da
anni di mancati investimenti,
per scegliere la Polonia come
corridoio per lo scambio merci
da e verso l'Est.
Rocco Antinori
NUOVA AREA DI SOSTA PER CAMION IN TOSCANA
Truck village all'avanguardia
Si trova all'interno dell'Interporto toscano
Amerigo Vespucci di Livorno
INAUGURATO a metà
aprile il Truck village.
pesanti situata nel cuore
dell’Interporto toscano che
porta il nome di Amerigo
Vespucci. Il Truck village
mette a disposizione
sorveglianza attiva H24
e accessi controllati,
servizi igienici e docce
differenziate per
genere, area coffeesnack
disponibile 24 ore
su 24, Wi-Fi gratuito,
lavanderia e spazi
dedicati al benessere.
Giovanni Dagnino
LE BREVI
SUPERGRUPPO
All'inizio di maggio, il
gruppo logistico danese
Dsv ha completato
l'acquisizione di Db
Schenker, operazione
ufficializzata già lo scorso
settembre e con un valore
stimato di poco superiore
ai 14 miliardi di euro.
Secondo il player danese,
che si è aggiudicato il
gruppo tedesco dopo
una lunga trattativa,
l'integrazione di Db
Schenker nella compagine
societaria comporterà il
risparmio di nove miliardi
di euro all'anno.
REVISIONI
L'Unione europea vuole
introdurre controlli annuali
per i veicoli commerciali
con più di dieci anni di
età per aumentare la
sicurezza. Per i veicoli
pesanti, invece, l'idea
è quella di sottoporli a
revisione ogni 2 anni
passati 6 anni dalla
prima immatricolazione.
La necessità di ispezioni
rafforzate sarebbe
motivata anche dalla
maggiore diffusione dei
veicoli elettrici nella Ue.
La proposta sarà ora
vagliata dal Parlamento e
dal Consiglio Ue.
SOS LOGISTICA
L'associazione Sos
Logistica, che si occupa
della promozione di
pratiche sostenibili nella
logistica, ha deliberato
nel corso dell'assemblea
straordinaria celebrata
ad aprile l’iscrizione al
registro telematico Runts,
che consente di acquisire
la qualifica di Ets (Ente
terzo settore). Questo
è considerato un passo
importante per avviare
«una nuova fase di
crescita», come detto dai
dirigenti dell'associazione.
Quest'anno, Sos Logistica
celebra il 20 o anniversario
dalla fondazione.
precauzioni, sanzioni, furbetti, etichette
IN FRANCIA È SCONTRO SULLA SOSTA DEI CAMION
Record di multe agli autisti
Aree di sosta stracolme intorno a Parigi.
Piovono multe da 135 euro. Le proteste
Oltre 18 mila verbali in
un anno elevati dalla
polizia nell’area di Parigi
a camion per 'parcheggio
pericoloso'. Dato che, più
di ogni altro, descrive
la disastrosa mancanza
di spazi per la sosta dei
veicoli pesanti lungo la rete
autostradale d’Oltralpe.
Chi percorre autostrade,
tangenziali e raccordi a
meno di un’ora di guida
da Parigi sa benissimo
che dopo le otto di sera
non c’è un buco libero e,
spesso, la coda di bilici in
sosta notturna si allunga
fin sulla rampa d’accesso
alle stazioni di servizio. Ma,
come lamentano i sindacati
Cgt e Fo, pare che il
governo finga di ignorare il
problema, lasciando che si
rimpallino le responsabilità
il ministro dei Trasporti,
Philippe Tabarot, e le
società concessionarie delle
autostrade.
Andrea Giusti
L'HVO FINISCE SOTTO INCHIESTA
Un'inchiesta del governo
britannico, recentemente
rilanciata dall’autorevole
Bbc, pone seri
dubbi sulla provenienza
del biocarburante Hvo,
sempre più utilizzato nel
trasporto a lungo raggio
e apprezzato anche da
padroncini e trasportatori.
L’inchiesta d’Oltremanica
si concentra sulle materie
prime utilizzate per
produrre il biocarburante,
che potrebbero non essere
materie di scarto, bensì
olio di palma grezzo.
Uno dei requisiti principali
tra quelli dichiarati
dai produttori, infatti, è la
non conflittualità dell’Hvo
con la catena alimentare
umana e animale. Nel
Regno Unito vogliono
vederci chiaro.
Omar Tironi
LOGISTICA DA
BLU A RHENUS
Il gruppo Rhenus,
fornitore globale di
soluzioni logistiche, ha
annunciato il rebranding
ufficiale di Blu
logistics latam in Rhenus
logistics, a seguito
della sua acquisizione
nel 2023.
SICUREZZA STRADALE
Con la benna non
si scherza
In Germania si studia
il modo per ridurre gli
incidenti con i ribaltabili
Su Youtube sono tra i video
più cliccati nella categoria
'truck fail': un ribaltabile
con la benna alzata che
urta in velocità l’arcata di un
ponte autostradale o, peggio,
si rovescia su un fianco perché
il carico troppo compattato
non si decide a scivolare
fuori. Ma nei fatti si tratta di
incidenti gravi, che possono
mettere a repentaglio la vita
dell’autista, e non solo.
Ecco perché in Germania il
Dvr (Deutscher verkehrssicherheitrrat,
consiglio tedesco
per la sicurezza stradale)
ha avviato un’iniziativa
sia presso il ministero dei
trasporti a Berlino sia in
sede comunitaria perché si
sviluppino nuovi dispositivi
di sicurezza per evitare gli
incidenti a ribaltabile alzato.
Il punto di partenza è banale:
nella miriade di luci
presenti nelle plance d’oggi,
una spia rossa accesa serve a
ben poco. Di qui la proposta
di sfruttare la sensoristica dei
camion più recenti per inserire
un blocco via software
che inibisca il superamento
di una certa velocità, per
esempio i 20 all'ora, se la
benna non è completamente
abbassata e, altrettanto, fermi
il ribaltamento nel caso
il carico stia andando fuori
baricentro.
Cesare Martinelli
RHENUS cresce in
Sudamerica.
I SENSORI possono aiutare
a gestire la benna e ridurre il
rischio di incidenti pericolosi.
Secondo Rhenus, il
rebranding «migliorerà
la presenza e l'integrazione
operativa del
gruppo in tutta l'America
Latina, in Argentina,
Colombia, Ecuador,
Messico, Paraguay e
Uruguay».
Nico Giorgini
16
18
3 APRILE
«Ho chiesto circa 600
milioni per il rinnovo
del parco veicolare».
Così il ministro dei
Trasporti, Matteo Salvini,
in Parlamento.
3 APRILE
Incontro tecnico al
Mit con le associazioni.
Assentii Salvini e il
suo vice Rixi.
4 APRILE
Unatras e Anita
«plaudono all’annuncio
fatto ieri al question
time al Senato
dal ministro Salvini».
4 APRILE
«Forti perplessità
sulle nuove regole
del settore che non
consentiranno di tutelare
effettivamente
i trasportatori», così
il segretario generale
di Assotir, Claudio
Donati, su indennizzo
per i tempi di carico
e scarico merci e rispetto
dei 60 giorni
per i pagamenti.
7 APRILE
«Il fatto che il governo
per mesi abbia delegato
a chi non se ne
è occupato il settore
maggiormente strategico
per il Paese
risulta eufemisticamente
incomprensibile»:
così il segretario
generale di Trasportounito,
Maurizio
Longo, auspicando
il cambio della guardia
al Mit ipotizzato
al Congresso della
Lega.
LA SPINTA VERSO
GLI INTERNI
A Matteo Salvini
(foto) la dà
Maurizio Longo.
Che vorrebbe
al Mit un
nuovo ministro
finalmente
in grado di
occuparsi di
autotrasporto. Ma
non perché, come
vorrebbe la Lega,
Salvini sia meglio
al ministero
dell’Interno.
Su carenza autisti e Cqc,
i vertici ministeriali hanno
annunciato che sono in corso
interlocuzioni con la Dg Move
della Commissione europea
per le semplificazioni da apportare
ai percorsi formativi
e i miglioramenti tecnici della
disciplina, tra cui la previsione
dell’e-learning e i quiz
d’esame». È quanto si legge
nella nota di Unatras relativa
all’incontro al ministero dello
scorso 3 aprile su uno dei
Decarbonizzazione
MA QUALE
RINNOVO
VEICOLI
Lo stanziamento da 590 milioni,
non ufficializzato, è positivo. Ma
è dal 2027. Intanto le associazioni
criticano le proposte governative
sull’indennizzo per i tempi di
carico-scarico e sui pagamenti
Ho chiesto di elaborare
una misura imponente,
di circa 600 milioni
di euro, per il rinnovo
del parco veicolare
e si sta
valutando anche
l’introduzione
di una
tax credit per
l’acquisto di
biocarburanti
da parte delle
imprese. Questa
è la dimostrazione che il
Governo sta intraprendendo
misure concrete a favore
I 600 milioni sono
la dimostrazione
che il Governo sta
intraprendendo
misure concrete
Matteo Salvini
CARENZA AUTISTI E CQC: SI PARLA CON BRUXELLES
dell’autotrasporto e della sostenibilità»,
tuonò Salvini.
Ci si sarebbe potuti attendere
che le parole del
ministro dei
Trasporti, il
3 aprile nel
corso dell’audizione
in Parlamento,
sancissero
la fine
delle tensioni
con le associazioni,
anche se
la dotazione pluriennale (590
milioni) parte dal 2027. Vero,
ma solo in parte.
punti chiave per il settore.
«Unatras ha ribadito la richiesta
di eliminare esclusivamente
l’obbligatorietà del
corso di formazione iniziale.
Così come concepito, oltre
ad essere molto oneroso
economicamente, costituisce
un freno all’ingresso dei giovani
alla professione di conducente
perché lungo e poco
utile allo scopo. Rispetto alla
formazione iniziale, il Mit sta
verificando con la Commissione
i margini di manovra
affidati agli stati nazionali e
predisporrà i provvedimenti
possibili in un decreto ministeriale
riservandosi il recepimento
nella delega per
le modifiche al Codice della
strada che sarà emanata entro
l’anno».
Sul tema è in corso anche
una verifica sull’efficacia del
bonus patenti e sui benefici
apportati al settore del trasporto
merci.
19
SULLA STRADA
DOCUMENTI
Sparisce
la carta
Dal libretto alla
revisione tutto
in digitale. Fine
delle frodi?
Carta di circolazione
digitale, nuove
norme per revisione,
immatricolazione e
controlli su strada dei
truck. Li annuncia la
Commissione europea.
Obiettivo annunciato,
migliorare la
sicurezza, ridurre le
emissioni inquinanti
e facilitare la gestione
dei veicoli in tutta
l’Unione.
Con la carta di circolazione
digitale
come standard unico
nell’Ue, la Commissione
mira a semplificare
la gestione dei
documenti e migliorare
lo scambio elettronico
dei dati tra stati
membri. Le nuove
norme per le revisioni
periodiche dei veicoli
introducono invece
l’obbligo di controlli
annuali per i furgoni
con oltre 10 anni e il
certficato elettronico.
Si estendono poi i
controlli a veicoli elettrici
e ai sistemi avanzati
di assistenza alla
guida con nuovi test
specifici, mentre, per
le emissioni, si dovranno
effettuare test
più precisi, per individuare
veicoli ad alte
emissioni e manipolazioni
fraudolente.
Iinfine, per contrastare
le frodi sul tachigrafo
ci sarà la registrazione
e la condivisione
transfrontaliera
delle letture. Con la
piattaforma europea
per lo scambio dei
dati, saranno facilitate
le verifiche dei documenti
tra stati membri.
Oscar Sandri
La mossa di Salvini ha sortito
un effetto immediato, ma
non su tutte le sigle di rappresentanza
della categoria.
Applausi da Unatras
e da Anita
«Le principali associazioni
dell’autotrasporto e della filiera
industriale e commerciale
automotive plaudono
all’annuncio, fatto ieri al
Senato dal ministro Salvini,
dei 600 milioni circa per il
rinnovo del parco veicolare,
improntato alla neutralità
tecnologica», si legge nella
nota di Unatras e Anita.
«Lo stanziamento è in linea
con la proposta di ‘road
map per la decarbonizzazione’
che le stesse associazioni
hanno condiviso con il
ministero dei Trasporti lo
scorso anno. L’auspicio è
che la misura sia approvata
in tempi brevi», prosegue poi
il comunicato.
Tutto bene, dunque? Quasi.
Lo stesso 3 aprile, infatti,
si è tenuto l’incontro con
le associazioni al ministero
dei Trasporti.
In quell’occasione
sono
emerse forti
perplessità da
parte di due
associazioni
che hanno
partecipato,
oltre che di
una che, almeno al momento,
a quegli incontri non viene
invitata. «Bene l’annuncio
del ministero dei Trasporti
sulle risorse, forti perplessità
invece sulle nuove regole del
Forti le perplessità
sulle nuove regole
del settore che
non consentiranno
di tutelarlo
Claudio Donati
settore che non consentiranno
di tutelare effettivamente
i trasportatori». È il giudizio
di Assotir dopo il tavolo tecnico
indetto dal Mit.
Indennizzo per i tempi di
carico e scarico e rispetto
dei tempi di pagamento entro
60 giorni
sono la causa
delle forti
perplessità.
«Anche con le
nuove norme,
difficilmente i
trasportatori riusciranno
a far
valere i propri
diritti», commenta Claudio
Donati, segretario generale
di Assotir, «Per attivare le
nuove norme, servirà sempre
la denuncia o la segnalazione
del trasportatore. Che diffi-
cilmente denuncerà i propri
committenti, visto che si trova
in posizione di sudditanza.
Qualunque intervento normativo,
se vuole essere efficace,
deve prevedere che lo Stato
entri nei controlli, non solo
a seguito della denuncia da
parte del trasportatore».
Longo invoca il cambio
di guardia al Mit
Anche Trasportounito ha partecipato
all’incontro e non si
mostra per nulla soddisfatta:
«L’incontro svoltosi il 3 aprile
con i dirigenti ministeriali
(che non hanno fornito alcun
atto scritto) non ha prodotto
esiti positivi sulle normative
di mercato né, tanto meno,
su professionalità e carenza
autisti. Su remunerazione per
i tempi di carico-scarico e sui
tempi di pagamento si rimane
distanti sulle funzionalità
e dalle richieste di Trasportounito.
Sulla Cqc, il Ministero,
nonostante la discussione
per l’eliminazione del
corso preventivo all’esame,
si dimostra distante dalla necessaria
visione nazionale e
internazionale
per affrontare
seriamente la
professione, la
sicurezza e la
carenza».
AL BRENNERO DUE ORE DI GUIDA IN PIÙ?
Tanto che
nel giro di
qualche giorno
l’insoddisfazione
diventa un attacco
diretto al ministro Salvini.
«Non siamo interessati agli
equilibri politici e men che
meno agli equilibri all’inter-
È incomprensibile
che il Governo
abbia delegato il
settore a chi non se
ne occupa
Maurizio Longo
Due ore in più sui
tempi di guida consentiti
per i camion che
transitano sulla strada
del Brennero, vale a dire
dare la possibilità di partire
alle 3 invece che alle
5 e di fermarsi a mezzanotte
invece che alle
22. Questa la proposta
di lvh.apa–Confartigianato
Bolzano.
Proposta finalizzata a
limitare i danni che si
stanno creando al confine
con l’Austria, per la
precisione lungo la A13
del Brennero, appena 6
chilometri oltre il confine
italiano, esattamente
dove sorge il ponte
Lueg, località in cui sono
in corso i lavori di straordinaria
manutenzione
previsti fino al 2027.
Difatti, fino a quando
non chiuderanno i cantieri
sul vecchio ponte,
il transito è ammesso
su una sola corsia per
senso di marcia, con
qualche eccezione in
alcuni momenti fissati
sul calendario, quando
le corsie diventano due
e i camion devono occupare
quella interna (a
sinistra).
Nel tratto stradale in
questione transitano
CHI DENUNCIA IL
COMMITTENTE?
Nessuno, secondo
Claudio Donati
(foto), segretario
generale Assotir.
Per questo le
nuove norme su
remunerazione
tempi di carico
e scarico e
pagamenti entro
60 giorni non
funzioneranno.
no dei partiti, nel caso specifico,
la Lega. Tra le nostre
priorità al primo posto c’è il
futuro, ma specialmente il
presente della categoria, che
viaggia verso il punto di non
ritorno rischiando il collasso.
Che il Governo abbia delegato
a chi non se n’è occupato
un settore
così strategico
ogni giorno in media
oltre 38 mila veicoli,
25 mila automobili e 7
mila camion, con inevitabili
rallentamenti e
code, che possono durare
anche delle ore, e
conseguenti ritardi nella
consegna delle merci
trasportate.
Per tali criticità, l’associazione
ha dunque
proposto di allungare i
tempi di guida consentiti
per i veicoli industriali,
con le modalità
per distribuire al meglio
i trasporti ed evitare gli
ingorghi alleggerendo le
condizioni di traffico.
risulta incomprensibile»,
afferma
il segretario
di Trasportounito,
Maurizio
Longo,
auspicando il
cambio della guardia al Mit,
ipotizzato al Congresso della
Lega, con Matteo Salvini
agli Interni.
Last but not least, la presidente
di Ruotelibere, Cinzia
Franchini, accusatrice del sistema
che, a suo dire, fa gli
interessi dei consorzi di servizi
delle associazioni.
«Alla fine, tutto come previsto:
il Governo ha messo in
campo le risorse aggiuntive,
quelle che le associazioni
gestiscono e delle quali indirettamente
vivono, e magicamente
si è passati dal
ventilato fermo alla piena
soddisfazione’ nei confronti
dell’Esecutivo» commenta
Franchini, «L’incontro, a cui
non hanno preso parte né
Salvini né il suo vice Rixi,
si è concluso con l’intesa
sul riparto delle risorse. Chi
dovrebbe rappresentare gli
autotrasportatori ha ottenuto
quello che voleva, in particolare
sul rimborso pedaggi,
e subito si è detto soddisfatto.
Epilogo che dimostra la
necessità di scardinare il
sistema che porta lo Stato
a pagare gli sconti autostradali
attraverso i consorzi di
servizi, che si trattengono
percentuali importanti, molti
dei quali di emanazione
o che fanno riferimento alle
associazioni. Sanare questa
stortura consentirebbe di liberare
risorse per i problemi
veri del settore».
Riccardo Venturi
20
21
INAUGURATA
NEL 2014
I lavori per la
realizzazione della
Brebemi sono
cominciati a luglio
2009. L’autostrada,
inaugurata
dall’allora
presidente del
Consiglio, Matteo
Renzi, è stata
aperta al traffico
il 23 luglio 2014.
Col no della Corte dei conti
PER LA
BREBEMI
PROFONDO
SOTTO L’OCCHIO DEL DRONE
La sicurezza come priorità.
Prima autostrada in
Italia ad ottenere la certificazione
internazionale Irap
(International road assessment
programme), che
valuta la sicurezza delle
infrastrutture stradali attraverso
l’analisi scientifica
dei rischi, la Brebemi ha
introdotto dallo scorso novembre
il servizio di monitoraggio
tramite droni.
Tale sistema, che prevede
il sorvolo dei droni all’altezza
massima di 120
metri, ed è attivo in orari
prestabiliti del giorno e
della notte, consente di
raccogliere informazioni
in tempo reale sulle condizioni
dell’infrastruttura e
del traffico.
Il progetto di monitoraggio
attivo su Brebemi è suddiviso
in tre distinte fasi:
dopo la prima di test generale
nell’ottobre scorso,
con droni pilotati direttamente
sul posto, si è passati
alla fase
di pilotaggio
in remoto
dal Centro
di Controllo.
Nella terza
fase, l’attuale,
il sistema
è diventato
completamente
automatizzato.
ROSSO
La bocciatura della richiesta di
prolungamento della concessione
e il netto no anche all’aumento
dei pedaggi rappresentano per
l’autostrada lombarda un duro
colpo in un momento delicato
Èuna tegola, un’autentica
tegola quella che
ha colpito la Brebemi.
Metaforica, s’intende, ma
che lascia il segno e in prospettiva
complica non poco
la situazione di un’autostrada
che tanto ha fatto discutere e
comunque non ha mai avuto
vita facile.
È successo che la decisione
assunta della Corte dei
conti, dello scorso 26 marzo
(n.3/2025), con la quale
i magistrati contabili hanno
di fatto respinto l’aggiornamento
più recente del Piano
economico finanziario (Pef)
prodotto dalla società, ha determinato
come conseguenza
la bocciatura della richiesta
di prolungamento della concessione
fino alla data del
31 dicembre 2046, avanzata
Nel 2024 è transitata sulla Brebemi una
media giornaliera di 27 mila veicoli (più
4,6 per cento). I veicoli industriali sono
aumentati del 4,1 per cento
dalla società concessionaria
della tratta autostradale lombarda
nel tentativo, auspicato,
di riequilibrare la gestione
stessa dell’infrastruttura.
A nulla è servito
l’ok del Cipess
Da notare, che la ricusazione
della Corte dei conti è arrivata
malgrado nel novembre
dello scorso anno la delibera
del Comitato interministeriale
per la programmazione
economica e lo sviluppo
sostenibile (Cipess), di fatto
rappresentante del Governo,
avesse invece espresso parere
favorevole circa la proposta
di «aggiornamento del Pef e
schema di atto aggiuntivo n.4
alla Convenzione unica di
concessione tra Concessioni
autostradali lombarde (Cal)
e società di progetto Brebemi
per il periodo regolatorio
2021-2025».
I magistrati contabili motivano
la decisione assunta
mettendo nero su bianco una
serie di osservazioni di carat-
22 23
SOTTO LA LENTE
IN AUTOSTRADA
Attenti al
Tutor 3.0
Installati e
attivati su 26
tratte della
rete Aspi
I
l
cerchio si stringe
attorno ai furbetti
dell’autostrada, quelli
col piede pesante,
abituati a sgarrare
con i limiti di velocità
imposti. Ebbene,
sappiano costoro che
farla franca è e sarà
sempre più difficile.
Dall’inizio di marzo su
ventisei nuove tratte
della rete autostradale
gestita da Autostrade
per l’Italia (Aspi), sono
stati infatti installati e
attivati sistemi Tutor
3.0Si tratta del più recente
aggiornamento
del sistema introdotto
per la prima volta
nel 2005. Con questa
nuova implementazione
salgono a 178
le tratte autostradali
coperte dal sistema.
Che ora dunque presidia
ben 1.800 chilometri
di rete. Tutor
3.0 è un sistema moderno,
ulteriormente
potenziato nella sua
efficienza a livello di
trasmissione dati, rilevamento
della velocità
media e scansione
dell’immagine del
veicolo, quest’ultima
ancora più dettagliata.
Col Tutor 3.0 Aspi
mette di fatto in campo
in collaborazione
con la Polizia di Stato
una tecnologia per
la sicurezza stradale
mirata a prevenire
comportamenti pericolosi
e che pure ha
ottenuto l’approvazione
dell’Associazione
Consumatori che l’ha
definito «un sistema
molto più democratico
ed equo dell’Autovelox».
È PARTE DEL
GRUPPO ALEATICA
Dalla fine di giugno
2020, A35 Brebemi fa
parte della spagnola
Aleatica, gruppo
internazionale con
una forte presenza,
oltre che in Europa,
in Nord e Sudamerica,
che gestisce in sette
nazioni oltre mille
chilometri di strade a
pedaggio.
tere rilevante.
Prima tra tutte, le previsioni
relative ai volumi di
traffico. Previsioni che «si
sono dimostrate
lontane dalla realtà
sin dall’entrata
in esercizio
dell’arteria autostradale
e nel corso
degli aggiornamenti
del Pef
sono sempre state
riviste al ribasso».
50 mila veicoli al
giorno? Mai raggiunti
In pratica, il valore di 50 mila
veicoli/giorno stimati nel
2003, «valore sul quale è
stato tarato tutto l’intervento
nella sua dimensione tecnica
e economica», di fatto «non
è mai stato raggiunto».
È stato così anche per l’anno
passato in archivio. Nel
2024, vale a dire a dieci
anni dall’inaugurazione
In origine la scadenza della concessione
era prevista dopo 19 anni e 6 mesi
dall’entrata in esercizio, dunque nel
2034. In seguito all’investimento operato
per l’interconnessione con l’A4, è stata
tuttavia allungata a 25 anni e 6 mesi
dell’autostrada lombarda, la
Brebemi ha infatti registrato
una media giornaliera di 27
mila veicoli, quindi il 4,6 in
più per cento rispetto all’anno
precedente, ma si scende
al 4,1 per cento per ciò che
riguarda i veicoli industriali,
con l’aumento del 12 per
cento (in valore) dei pedaggi.
Numeri, questi, del tutto
insufficienti, lontani dalle
(evidentemente) troppo ottimistiche
previsioni, che
hanno finito col
compromettere
l’equilibrio economico.
In pratica,
proprio «la non
adeguata quantificazione
dei
flussi di traffico»
ha reso impossibile
il raggiungimento
del pareggio di bilancio.
E così, anche nel 2024, e
per l’undicesimo anno consecutivo,
la Brebemi ha chiuso
con i conti in profondo rosso:
mancano 47,58 milioni
mentre l’indebitamento netto
continua a mantenersi al di
sopra dei due miliardi di euro
(2,094 per l’esattezza).
Tutto ciò considerato,
per la Corte dei conti non
sussistono i presupposti per
prolungare la scadenza della
concessione al 31 dicembre
1946, «con proroga di circa
sette anni rispetto alla
scadenza precedente del 22
gennaio 2040», così come
non trova giustificazione
l’aumento programmato delle
tariffe dei pedaggi: del
3,49 per cento per il 2021,
del 5,61 per cento dal 2023
al 2026 e del 4,83 per cento
dal 2027 al 2046.
Contro le norme Ue
sulla concorrenza
Di più: secondo la Corte dei
conti, la proroga della concessione
rappresenta un’alterazione
delle regole di concorrenza
e contrasta con le
stesse normative europee in
materia. Insomma, trattasi di
modifica inapplicabile.
A questo punto,
la netta bocciatura
da parte
dei magistrati
contabili mette in
grave difficoltà la
Brebemi. Che, va
ricordato, è anche
la prima autostrada
realizzata in
project financing, ovvero in
totale autofinanziamento (a
fronte di un costo dell’opera
di 1,611 miliardi, l’investimento,
inclusi 2,338 miliardi
di oneri finanziari, circa 38
milioni di euro/km, è stato
infatti finanziato dai soci per
il 21 per cento e da prestiti
bancari per il restante 79).
Due, a questo punto, le possibili
soluzioni che si profilano
all’orizzonte: l’intervento
da parte dello Stato, oppure
il palliativo dell’ennesimo
aumento delle (già costose)
tariffe dei pedaggi.
Ciascuna soluzione, tuttavia,
comporta dei rischi.
Il primo caso, laddove si
opterebbe per l’aiuto statale,
significherebbe il sostanziale
fallimento del sistema
project financing applicato a
62,1 chilometri la
lunghezza complessiva
dell’autostrada
6 i caselli di entrata/
pedaggio (Treviglio,
Caravaggio, Bariano, Romano
di Lombardia, Calcio, Chiari
Ovest)
2 le aree di servizio
(Adda Nord e Adda Sud),
una per senso di marcia
4 le province attraversate
(Milano, Lodi, Bergamo,
Brescia)
13 chilometri di barriere
fonoassorbenti
2 stazioni di rifornimento Gnl
18 postazioni di ricarica
per veicoli elettrici
La Brebemi ha registrato negli anni un
costante aumento dei volumi di traffico,
comunque lontani dalla previsione di 50
mila veicoli stimati nel 2003. Ma a pesare
è soprattutto il debito contratto per la
costruzione dell’autostrada lombarda
questo genere di opere, incapace
di reggere il peso e gli
oneri che nel tempo richiede
una simile infrastruttura.
Allo stesso
modo, avrebbe
riflessi negativi
in termini di auspicato
aumento
dei volumi di
traffico anche
la soluzione
dell’incremento
dei pedaggi.
Che, confrontati con quelli
dell’autostrada rivale A4
(che di fatto scorre sostanzialmente
parallela più a
nord, toccando le medesime
province), portafoglio alla
mano, già oggi non possono
certo essere considerati competitivi.
Tutt’altro.
Alberto Gimmelli
24
25
A Misano, con i nostri test drive
VENITE A PROVARE
L’EMOZIONE
DELLA
PISTA
Non ci sono soltanto le gare dell’Etrc a
rendere frizzante e vivace il week-end
di Misano del 17-18 maggio. Momento
di grande partecipazione sono anche i
test drive su pista e strada organizzati da
Vado e Torno e Trasportare Oggi, partner
di evenT. Quest’anno, a disposizione
del pubblico, quattordici veicoli, di cui
quattro elettrici. Per il pubblico, una
ghiotta opportunità da non mancare
Lo andiamo ripetendo da
tre anni a questa parte,
tante volte quante sono
le edizioni del Grand prix
truck di Misano di cui Vado
e Torno e Trasportare Oggi,
partner di evenT, sono
media partner: i test drive
organizzati all’autodromo
romagnolo rappresentano
un’occasione unica, e considerato
il contesto e il format
anche irripetibile, per
conoscere da vicino e toccare
con mano i modelli più
recenti lanciati sul mercato.
DAF
XG PLUS 530
XG 480
FORD
F-MAX 510
F-MAX 510
IVECO
S-WAY 500
S-WAY 500 LNG
MAN
eTGX
TGX 18.520
MERCEDES
eACTROS 600
ACTROS L 1848
RENAULT
T HIGH SMART R.
E-TECH T
VOLVO
FH AERO I-SAVE
FH ELECTRIC
26
27
sione unica, irripetibile e che
sarebbe davvero un peccato
lasciarsi sfuggire.
Anzi, addirittura imperdonabile.
Eh sì, cari amici lettori,
perchè quelli che Vado e Torno
e Trasportare Oggi schierano
e propongono nell’area dedicata
del paddock di Misano,
mai come quest’anno, è il
caso di sottolinearlo, davvero
sold out, costituiscono un vero
e proprio parterre
de roi.
Sette costruttori su
otto mettono infatti
a disposizione per
le prove nell’intero
week-end le ultime
novità (alcune in anteprima):
dieci trattori
equipaggiati col classico
motore termico,
accanto ai quali spiccano
quattro trattori
full electric.
Questa la formazione
della squadra
schierata nel weekend
del 17 e 18 maggio. Un piatto
veramente ricco, variegato
e invitante. Come detto, si
tratta in tutti i casi di trattori
stradali, termici o elettrici,
di ultimissima generazione,
in versione top o addirittura
‘dedicati’ all’occasione.
VI ASPETTANO
NEL PADDOCK
A sinistra, in
senso orario,
quattro dei
quattordici veicoli
a disposizione
per i test drive: il
Ford F-Max, l’Iveco
S-Way anche
nella versione
alimentata a gas
metano liquido
(Lng), il Man eTgx
e il Daf Xg, anche
in versione Plus.
Non solo: senza timore di
esagerare, spingiamoci pure
oltre. Dicendo che, in fondo,
i test drive che per il quarto
anno consecutivo evenT organizza
nell’accogliente e moderna
cornice dell’autodromo
Marco Simoncelli di Misano
Adriatico, somigliano molto,
quest’anno in particolare, e
di seguito vi diciamo perchè,
a un salone del truck a cielo
aperto. Salone a cui si aggiunge
il brivido del movimento.
Un giro di pista col
camion dei sogni
Perché offre a chi è in possesso
della patente truck la
possibilità non solo di toccare
con mano e conoscere nel
dettaglio ben 14 trattori di ultima
generazione (spiegati dai
product specialist di ciascuna
marca), ma anche di salire
a bordo, sistemarsi al posto
guida, premere il pulsante
d’accensione, impugnare il
volante e partire per un giro
di pista oppure su strada. E,
per gli stakanostisti del volante,
anche tutti e due.
Ecco perché parliamo di occa-
Piatto veramente
ricco e invitante
Già, perché tra i veicoli schierati
quest’anno spiccano alcune
chicche o ghiotte anteprime,
che dir si voglia: innanzi
tutto il poker di elettrici con
il Man eTgx, il connazionale
Mercedes eActros 600, il
Renault Trucks E-Tech T e il
Volvo Fh Aero Electric. Quale
migliore occasione, dunque,
per provare l’accelerazione
bruciante e la silenziosità del
pesante elettrico?
Non meno stuzzicante il
menù dei classici termici, proposti
con alimentazione diesel
(la maggior parte) e anche a
metano liquido (Lng). In questo
caso l’offerta in prova va
dagli apprezzati ed eleganti
Daf Xg e Xg Plus, all’inedito
Ford F-Max con motore Ecotorq
Gen2; dall’Iveco S-Way
(appunto, anche Lng), all’efficiente
Man Tgx con motore
28 29
Tutto l’Etrc (e non solo) su Formula Truck
Per ogni
appassionato, di
corse e di camion,
Misano rappresenta
un’occasione unica.
Prima di tutto per
il fatto che si tratta
della sola tappa
italiana riservata
ai truck impegnati
nel campionato
europeo. In secondo
luogo, ma non meno
importante, quella che
va in scena il 17 e 18
maggio all’autodromo
romagnolo è allo
stesso tempo una
importante vetrina
proprio sul mondo del
truck, che mai come
di questi tempi è in
rapida trasformazione.
Dunque, un’occasione
imperdibile.
Tuttavia, per chi è
impossibilitato a far
rotta sul circuito
Marco Simoncelli
nei due giorni
programmati, Formula
Truck, il collaudato
format televisivo
prodotto da evenT,
offre la possibilità di
rivivere tutti i momenti
salienti del week-end
misanese. Condotta
da Luca Barassi e
Fabrizio Dalle Nogare,
Formula Truck
inaugura infatti proprio
a Misano la sua nuova
stagione televisiva con
una puntata
speciale che
si annuncia
ricca di
argomenti:
dal racconto
delle quattro
gare dell’Etrc
con le
immagini più
spettacolari
di ogni
singola
manche
alle interviste
ai protagonisti,
dalle impressioni
degli appassionati
all’approfondimento
sui camion dei test
drive. Appuntamento
quindi a giovedì 29
maggio alle ore 20
sul canale 68 del
digitale terrestre e sui
canali web e social di
evenT, Vado e Torno e
Trasportare Oggi in
Europa.
D26 e al Mercedes Actros L
con cabina Procab, dal Renault
Trucks T High nella sua
attraente livrea Smart Racer al
superbo Volvo Fh I-Save.
Insomma, tra camion elettrici,
UN PIENO
DI NOVITÀ
Attende il
pubblico nel
paddock di
Misano, pronte
per essere
guidate, in pista
e sul tracciato
esterno. Tra
queste, dall’alto,
il Volvo Fh
Aero Electric, il
Mercedes
eActros 600 e il
Renault Trucks T
High Smart Racer.
diesel e trattori a Lng, ce n’è
quanto basta per trascorrere al
Marco Simoncelli di Misano
Adriatico un weekend da ricordare,
unendo alla spensieratezza
di un fine settimana
certamente insolito il piacere
di un’emozione unica da vivere
al volante.
Assicurarsi un volante
è facile facile
Già, ma come e cosa fare per
assicurarsi un giro di pista (in
realtà saranno due) sul Marco
Simoncelli oppure una prova
su strada?
È tutto molto semplice.
Basterà infatti presentarsi
presso il nostro gazebo, allestito
all’interno del paddock,
accanto all’area di parcheggio
dei magnifici quattordici.
All’interno della struttura,
che sarà operativa sia il sabato
sia la domenica e fino a esaurimento
dei posti disponibili
(dunque il consiglio è quello
di affrettarsi), avrete modo di
prendere visione delle caratteristiche
di ciascun veicolo
e quindi di scegliere marca
modello e tipo di prova (pista,
strada o entrambe).
A quel punto, le hostess effet-
tueranno le operazioni di registrazione
e di verifica della
patente. Espletata la formalità,
il gioco è fatto: le hostess vi
comunicheranno l’orario della
prova nel corso della giornata.
Ma, attenzione, cercate di
arrivare con qualche minuto
di anticipo, perché, come
insegnano le passate edizioni
dei nostri test drive, considerata
l’altissima affluenza, difficilmente
saltando il vostro
turno avrete modo di trovare
un altro slot con posti a disposizione.
Per chi si è prenotato
occhio all’orologio
Quindi, il suggerimento è
quello di ingannare l’attesa
con una camminata nel colorato
e affollato paddock, di
gustarvi un panino e una bibita,
ma sempre con un occhio
all’orologio. Buon test-drive a
tutti e, naturalmente, guidate
sempre con prudenza.
Alberto Gimmelli
30 31
L’Etrc a Misano Adriatico
RIPARTE
LO
SHOW
NORBERT KISS VUOLE IL POKERISSIMO
Sulla scia delle ultime quattro stagioni
letteralmente dominate a suon di
vittorie, il pilota ungherese punta col
suo velocissimo Man alla quinta corona
consecutiva
della
specialità, la
settima del suo
spettacolare
ruolino di
marcia, che
ne farebbe
il pilota più
titolato del
campionato
europeo
velocità in
pista riservato
ai truck.
73,333
Appuntamento sulla pista
intitolata a Marco Simoncelli,
per la prima delle otto tappe
del campionato europeo
2025. Ancora duello tra i due
plurititolati, Norbert Kiss e
Jochen Hahn, col giovane
Josè Rodrigues come outsider
Sei pari. L’Etrc 2025 riparte da questo
punteggio, inteso come numero di titoli
conquistati dai due maggiori protagonisti
e dominatori della serie, l’ungherese Norbert
Kiss, campione in carica, e il tedesco Jochen
Hahn. Sarà quindi la stagione che va ad iniziare,
quasi fosse un tie break, a decidere chi
tra i due sarà il Goat (Greatest of all time),
ovvero il più grande di tutti i tempi.
32
33
Il primo parziale verdetto, o
forse meglio sarebbe dire la
prima indicazione in tal senso,
arriverà proprio da Misano,
tradizionale apertura a
metà maggio del campionato
che ogni appassionato si augura
possa essere più spettacolare,
ma soprattutto più
combattuto e incerto, rispetto
alla scorsa stagione.
Stagione dominata in lungo
e in largo da Norbert Kiss,
che proprio con il poker sul
circuito intitolato a Marco
Simoncelli, quattro vittorie
in altrettante gare, aveva cominciato
in riva all’Adriatico
la marcia trionfale che l’avrebbe
portato dritto dritto al
sesto titolo della specialità, il
quarto consecutivo.
Arriverà la risposta
di Jochen Hahn?
Superiorità, quella del pilota
magiaro, poi ribadita nella
successiva tappa, sull’asfalto
dello Slovakia Ring (anche
in questo caso bottino pieno
nelle quattro manche), e
continuata nel terzo round di
campionato a Zolder (tre vittorie).
Insomma, Kiss sugli
scudi e agli altri le briciole.
Quanto la cosa abbia fatto
Chrome e lo spettacolo raddoppia
Un campionato
nel campionato.
L’occasione per
buona parte dei piloti,
dai ‘vecchi’ con il
palmares ancora
limitato ai giovani
rookies dell’Etrc,
di mettersi in luce
mostrando la propria
abilità al volante
e al tempo stesso
giocarsi un importante
titolo europeo
da esibire come
prestigioso biglietto
da visita. È questa
la serie Chrome,
precedentemente
conosciuta (fino al
2023) come Promoter’s
cup ma dallo scorso
anno elevata con
la titolarità a vero e
proprio campionato
ufficialmente
riconosciuto dalla
Fia (Federazione
internazionale
dell’automobile).
Cambiamento che
si è subito rivelato
azzeccato. Costituisce
infatti per i piloti della
griglia uno stimolo
in più, che in pista si
traduce nell’iniezione
di spettacolo
particolarmente gradita
agli appassionati
e al pubblico. Lo
ha confermato
proprio la stagione
del debutto, decisa
matematicamente sul
filo di lana a favore del
giovane e talentuoso
portoghese José
Eduardo Rodrigues
(25 anni), che ha
avuto la meglio sul
britannico Mark Taylor
e sul tedesco Steffen
Faas. Logico attendersi
battaglia e incertezza,
già a partire da Misano,
anche in questa
seconda stagione della
serie Chrome.
LAUSITZRING DOPO MISANO
Niente riposo dopo Misano
Adriatico per i
protagonisti dell’Etrc.
L’organizzatore della serie
ha infatti inserito in
calendario un’altra tappa
tedesca, prima del mitico
Nürburgring in programma
a luglio.
Rimessi i veicoli sulle bisarche,
il circus si trasferirà
infatti in Germania, sul
circuito del Lausitzring,
dove nel weekend del
24-25 maggio andrà in
scena quello che a questo
punto diventa il secondo
degli otto round
della stagione 2025
dell’European truck racing
championship.
Dopo l’uno-due Misano-Lausitzring,
il calendario
non cambia rispetto
a quello comunicato
(e pubblicato su Vado e
Torno n.4/2025): dunque,
nell’ordine, Slovakia Ring
(7-8 giugno), Nürburgring
(12-13 luglio), Most (30-
31 agosto), Zolder (13-14
settembre), Le Mans (20-
21 settembre), Jarama
(4-5 ottobre).
24-25
MAGGIO
GERMANIA
LAUSITZRING
LUNGHEZZA METRI 3.400
CURVE 12
LENZ ATTESO AL
GRANDE SALTO
Sopra, una fase della
lotta del gruppone
subito dopo il via
mentre affronta la
variante del Parco a
Misano. A destra, la
livrea del Man di Sascha
Lenz, atteso quest’anno
al tanto atteso salto di
qualità. Se lo augura
anche il nuovo sponsor
del tedesco, DT Spare
parts.
soffrire e rosicare un campione
del calibro di Jochen
Hahn, possiamo soltanto immaginarlo.
Già, perchè quello che a
sua volta è stato il dominatore
dell’Etrc nello scorso
decennio, firmando sei campionati
tra il 2011 e il 2019
(quattro al volante del Man,
due con Iveco), si è improvvisamente
ritrovato impossibilitato
ad arginare lo strapotere
di Kiss e del suo Man,
binomio pressochè imprendibile
su tutte le piste.
C’è tanta voglia
di rivincita
Situazione difficile da sostenere
per chi era abituato a salire
con una certa frequenza
il gradino più alto del podio.
Nonostante l’impegno e
l’esperienza, tuttavia, ben
poco ha potuto il pilota tedesco.
Che la rivincita, ovvio,
la medita da tempo, nella
convinzione, e ci mancherebbe
non fosse così, di poter allungare
la striscia di successi
nel campionato. Impresa
non facile, ma certamente
nelle corde di Hahn, sempre
a patto che venga assistito
a dovere dal suo Iveco. E
anche questo sarà motivo di
interesse della stagione che
va ad iniziare.
Dunque, avremo ancora
una stagione a due? Possibile,
probabile, ma non è detto.
Suggeriamo infatti di tenere
d’occhio tale Rodrigues. Lo
scorso anno il giovane portoghese
ha dimostrato ottime
cose e una buona dose di talento.
Basterà? Lo vedremo
presto, già da Misano.
Alberto Gimmelli
34
35
Siamo stati ad Act Expo 2025
TRUCK
DELL’ALTRO
MONDO
Anche negli Usa la riduzione
delle emissioni nel trasporto
commerciale è un’esigenza
sentita, nonostante i messaggi
della nuova amministrazione.
Non si guarda al solo elettrico
ma a una pluralità di soluzioni
C’è ben più di un oceano a separare il
trasporto commerciale americano da
quello europeo. Due mondi profondamente
diversi per tradizioni, dinamiche,
progettazione stessa dei veicoli. Difficile
immaginare, insomma, un ‘musone’ sulle
strade europee e, viceversa, chi ha provato
a portare negli States un pesante con lo
stile europeo non ha finora avuto successo.
Allo stesso modo, gli step van che vantano
gli Stati Uniti per il trasporto leggero non
sono stati mai digeriti nel vecchio continente,
più affezionato, per esempio, alle
furgonette.
RIFERIMENTO PER GLI STATI UNITI
La fiera Act Expo esiste da una
quindicina di anni ed è organizzata dalla
società specializzata Trc. Quest’anno
si è svolta al Convention center di
Anaheim coinvolgendo oltre 500
espositori, prevalentemente ma non
soltanto americani. Nel 2026 il salone si
terrà a Las Vegas, in Nevada.
36
37
Per paradosso, la transizione
energetica in atto sta però
avvicinando, se possibile, le
due rette finora parallele.
Un quadro complessivo
più frammentato
La necessità di ridurre le
emissioni nocive del trasporto
commerciale è sentita da
una parte e dall’altra dell’Atlantico,
sebbene venga perseguita
in modi differenti.
Se, infatti, gli States hanno
finora proceduto soprattutto
su iniziativa dei singoli stati
(con l’amministrazione Biden,
per prima, a cercare di
definire un quadro comune),
l’Europa sta marciando più
o meno unita nel definire il
quadro normativo.
Di certo, il cambiamento
attraversa entrambi i continenti,
Europa e Nordamerica.
Per questo, partecipare ad
Act Expo, il principale salone
nordamericano dedicato al
trasporto commerciale sostenibile,
ci ha dato modo non
soltanto di vivere da vicino
per qualche giorno il contesto
Usa, ma anche di capire
quali possono essere le interconnessioni
con la realtà più
vicina a noi.
Oltre 500 gli espositori
presenti a Anaheim
Evento annuale organizzato
da una quindicina d’anni, Act
Expo si è tenuto nel 2025 ad
Anaheim, in California. Non
casualmente: lo Stato del sole
è per distacco quello più
attivo nella ricerca di alternative
ai veicoli tradizionali,
grazie soprattutto agli obiettivi
stringenti che alcune
organizzazioni,
prima tra
tutte la Carb
(California
air resources
board), hanno
saputo
esprimere per
spingere tutto
il sistema verso
alimentazioni alternative,
dall’elettrico all’idrogeno,
fino ai carburanti alternativi
provenienti da energie rinnovabili,
in grado di ridurre
l’inquinamento.
38
Abbiamo
constatato grande
interesse per un
evento sempre
più importante nel
panorama Usa
PADIGLIONI
E CONFERENZE
In alto, uno dei
tanti panel di
Act Expo che
quest’anno hanno
coinvolto oltre
300 speaker,
prevalentemente
del mondo
industriale.
A destra, la
conferenza stampa
di Kenworth,
tra i principali
costruttori di truck
presenti negli Stati
Uniti. Grande la
partecipazione di
pubblico.
L’edizione 2025 del salone
americano, dal 28 aprile al
1° maggio, ha attratto oltre
500 espositori per uno spazio
cresciuto del 40 per cento
rispetto all’ultima edizione,
dato la possibilità a più di
300 relatori di parlare e coinvolto
più di cento giornalisti.
Grazie all’attenta organizzazione,
pari importanza
è stata data allo spazio
espositivo e al programma
delle conferenze, in un rimbalzo
riuscito tra confronto,
networking e
inevitabile business.
Tangibile
la presenza
di aziende
di trasporto e
committenti interessati
a valutare
la svolta
sostenibile della loro attività.
Consapevoli sì dell’incertezza
dei tempi attuali, acuita
dall’opera di smantellamento
che l’amministrazione
Trump sembra voler fare dei
L’elisir della sostenibilità secondo Cummins
Lo scenario del
trasporto sostenibile
negli Usa è stato
ben riassunto da
Jennifer Rumsey, a
capo di una vera e
propria istituzione
come Cummins
e tra le keynote
speaker dell’evento.
Per perseguire
la transizione
energetica concreta in
un’industria che vale
«un triliardo di dollari»
e trasporta «11 miliardi
di tonnellate di merce
ogni anno», occorre
procedere lungo tre
direttrici. Normative
certe, innanzitutto,
punto dolente visti
i repentini cambi di
direzione imposti
a livello nazionale.
Concentrarsi
sull’intero ciclo di vita
dei carburanti o delle
UNA FORMULA
COLLAUDATA
Act Expo apre
le porte dei
padiglioni soltanto
nel pomeriggio
del primo giorno
di fiera, in modo
da consentire
ai visitatori di
partecipare ai
workshop e ai
panel previsti in
mattinata e subito
dopo pranzo. A
sinistra, uno dei
primi istanti dopo
l’apertura dello
spazio espositivo.
In alto, una
colonnina ultra
fast dell’italiana
Alpitronic. Davvero
tanti i costruttori
di colonnine ad
Anaheim.
tecnologie, la stessa
cosa che l’industria
stessa sta chiedendo
con sempre maggiore
insistenza in Europa.
Infine, guardare a
soluzioni che siano
efficaci ma anche
pragmatiche: l’elettrico
è la soluzione
ideale per alcune
applicazioni, non per
tutte. E in attesa che
l’idrogeno mostri le
programmi e delle risorse
destinate alla promozione del
trasporto pulito, ma decisi ad
andare comunque avanti.
Il messaggio che emerge
da Act Expo è che l’industria
non è disposta a
fare marcia indietro:
troppe
risorse sono state
investite nella
promozione di
un trasporto nuovo,
anche negli
Stati Uniti, per
poter dire, come
sembra voler fare il nuovovecchio
presidente: ‘abbiamo
scherzato’. Piuttosto, rispetto
all’Europa si inizia a valutare
con maggiore serenità il ruolo
che vettori come biodiesel
(Hvo o B100) e biogas possono
giocare per favorire una
transizione più rapida.
Il focus sulla guida
autonoma
Si è poi parlato molto di
guida autonoma, tema caldo
negli Usa ancor più che alle
nostre latitudini, grazie anche
al fatto che le normative locali
agevolano l’esecuzione
dei test su strade pubbliche
con veicoli di livello 4 (è ancora
obbligatoria la presenza
Idrogeno per
applicazioni
specifiche e guida
autonoma sono
stati tra i temi
portanti di Act Expo
sue potenzialità, dare
spazio a soluzioni
come i carburanti
provenienti da fonti
rinnovabili e, perché
no, testare l’efficacia
di sistemi ibridi
anche nel trasporto
pesante. Quindi,
powertrain elettrificati
con cosiddetti ‘range
extender’ alimentati
con combustibili
tradizionali.
del driver
ma soltanto
come supervisore).
Si guarda,
anche a
questa possibile
soluzione
per
affrontare il
problema della carenza di autisti.
Con Volvo che sta puntando
forte sulla tecnologia
con un programma interno
molto avanzato, mentre la
software house Plus, che collabora
con Hyundai, i marchi
Traton, ma anche con Iveco
in Europa, conferma la leadership
nel settore.
Nelle pagine successive
pubblichiamo la rassegna dei
camion e van più interessanti
tra quelli visti ad Anaheim.
Fabrizio Dalle Nogare
39
I truck visti in California
ANCHE
AI MUSONI
PIACE LA
SPINA
Tutte le case tradizionali si stanno
attrezzando per la transizione,
con l’obiettivo di avere un
portfolio completo di soluzioni
e rispondere alla sfida lanciata
dalle startup dell’elettrico
All’edizione 2025 di
Act Expo c’erano
davvero tutti i principali
costruttori di camion
pesanti e medio-pesanti attivi
negli Stati Uniti, ulteriore
prova del peso che l’evento
ha nel panorama del trasporto
commerciale nel Nord
America. Sebbene non sia
così semplice sintetizzare
in poche righe, proviamo a
passare in rassegna alcuni
dei veicoli più interessanti
in cui ci siamo imbattuti ad
Anaheim.
Volvo tra transizione
e guida autonoma
Il gruppo Volvo ha messo in
mostra le sue due principali
piattaforme made in Usa: il
pesante Vnl e il Vnr per il
trasporto regionale, entrambi
profondamente rinnovati
negli ultimi due anni in termini
di cabina, sicurezza e
alimentazioni. E se per il Vnr
esiste anche la versione elettrica,
best seller negli Usa, il
Vnl punta piuttosto sui carburanti
rinnovabili, nonché
sullo sviluppo della guida
autonoma, come testimonia
la nostra copertina.
Grazie al sistema Autona
Freight e alla collaborazione
con aziende specializzate
come Aurora e Wabi, Volvo
sta facendo significativi passi
avanti in questo senso. Sempre
parte del gruppo, Mack
Trucks ha appena celebrato i
suoi primi 125 anni e rinnovato
la gamma con l’ammiraglia
Pioneer di classe 8 (la
più alta negli Usa).
Il costruttore del bulldog
ha investito finora nello
sviluppo di motori diesel
più efficienti, ottenendo un
buon 10 per cento in meno
di emissioni di CO 2
. E per il
prossimo anno è stato annunciato
ad Act Expo l’arrivo del
Pioneer in versione Bev, con
assale elettrificato sviluppato
in-house e batterie fornite da
Proterra, anch’essa parte del
gruppo Volvo.
Main sponsor della manifestazione,
Daimler Truck
North America ha partecipato
senza grandi novità. Il
Freightliner Cascadia è stato
recentemente rinnovato sia in
versione termica, sia in versione
elettrica, con ottime
risposte dal mercato. Uno
dei ‘musoni’ più amati dai
trasportatori americani era
esposto in versione Rng, vale
a dire a biogas, insieme al
più piccolo M2. E per la prima
volta abbiamo visto dal
vivo i light truck della Rizon,
brand americano sostanzialmente
comparabile a Fuso.
L’esordio del marchio
International
A proposito di grandi gruppi
globali, Traton era presente
al salone californiano con il
suo brand International, conosciuto
fino allo scorso settembre
come Navistar. Per il
costruttore dell’Illinois, Act
Expo ha rappresentato l’occasione
migliore per lanciare
l’elettrico eRh di classe 8, disponibile
nelle configurazioni
4x2 e 6x4 e con autonomia
dichiarata fino a 480 chilometri.
Il truck, pre-ordinabile
a breve, sarà disponibile sul
mercato a partire dalla prima
metà del 2026.
Anche negli Usa si è molto
SOLO ALCUNI DEI
BESTIONI IN MOSTRA
In alto, i due modelli
elettrici della gamma
Peterbilt (gruppo
Paccar). In senso
orario, il camion a
idrogeno Xcient di
Hyundai, il light truck
di Rizon (gruppo
Daimler Truck), il
modello medium-duty
elettrico del brand
International (Traton) e
un camion Mack nella
Plaza, l’area espositiva
antistante l’ingresso
della fiera.
parlato di autonomia, specialmente
per i classe 8. Non
a caso, i costruttori asiatici
presenti hanno concentrato la
loro attenzione sull’idrogeno.
Honda e Toyota, quest’ultima
con la terza generazione
delle celle a combustibile,
hanno presentato soluzioni
per l’alimentazione a zero
emissioni su musoni di altri
brand. Hyundai, invece, ha
sfruttato Act Expo per fare
il punto sul progetto Xcient
che riguarda gli Usa come
l’Europa. Dall’altra parte
dell’oceano, la casa coreana
è attiva con 30 veicoli fuel
cell operativi per la logistica
portuale a Oakland, in
California, e con 21 camion
destinati alla logistica automotive
del gruppo (che comprende
anche Kia) a Savannah,
in Georgia. In entrambi
i casi, produzione e rifornimento
avvengono in loco. E
in Europa, secondo Hyundai,
sono più di cento i camion
fuel cell in attività per oltre
50 milioni di chilometri percorsi.
Evidenti, quindi, anche i passi
avanti dei brand Paccar (i
cugini made-in-Usa di Daf)
sull’elettrico. Kenworth ha
presentato i nuovi camion
Bev T680e e T880e con interni
ridisegnati, carica fino
a 350 kilowatt, nuovo e-
powertrain Paccar e batterie
Lfp da cento kilowattora.
Anche Peterbilt sta elettrificando
la gamma grazie ai
nuovi 579Ev e 567Ev, rispettivamente
per trasporto
regionale e per applicazioni
‘vocational’, come da definizione
di gruppo. Caratteristiche
tecniche e powertrain
elettrificato non si discostano
dai compagni di Kenworth.
Tra Usa e Cina è
battaglia elettrica
Continua a far parlare di sé la
startup cinese Windrose, presente
sia con uno stand, sia
nell’area prove con il truck
elettrico che promette un’autonomia
monstre di 670 chilometri
grazie a quattro pacchi
batterie Lfp da oltre 700
kilowattora. E sono diversi i
gruppi logistici americani ed
europei fortemente interessati
al progetto.
Infine, ad Act Expo ha
fatto capolino anche il Tesla
Semi, esposto dall’operatore
WattEv e disponibile per
i test drive. Il responsabile
tecnico del progetto Semi,
Dan Priestley, ha presentato
il sistema di ricarica da 1,2
megawatt e confermato che
l’avvio della produzione di
serie è fissato per il 2026.
Sarà la volta buona?
Fabrizio Dalle Nogare
40
41
Bauma in grande spolvero
IL RITORNO
DEL
TRUCK
Oltre seicentomila persone
hanno visitato l’edizione
2025 di Bauma, vero e
proprio riferimento globale
del construction. E sono
tornati i truck grazie alla
partecipazione di Mercedes,
Man, Volvo e Scania
L’ultima Bauma, la principale fiera
al mondo nel settore delle macchine
per costruzioni, risaliva all’ottobre del
2022. Si usciva dalla terribile pandemia,
si immaginava un mondo nuovo. In quel
mondo, non si pensava che sarebbe potuto
tornare Donald Trump, sconfitto due anni
prima dal rivale Joe Biden, che divampassero
due conflitti devastanti in Ucraina e
in Medio Oriente e che proprio Trump
spingesse l’economia mondiale a un passo
dalla recessione.
UN EVENTO REALMENTE GLOBALE
Passano gli anni, ma Bauma non perde
certo importanza nel settore del
construction. L’edizione 2025 ha visto la
presenza di oltre 3.600 espositori da 57
nazioni e visitatori da più di 200 paesi
in tutto il mondo.
42 43
Il mercato dei truck da cantiere in Italia
Se il 2024 si era
chiuso con l’ottimo
più 18 per cento per
quanto riguarda le
immatricolazioni di
veicoli da cantiere
in Italia (over 3,5
ton; dati Anfia),
l’inizio di quest’anno
evidenzia anche in
questo segmento
una flessione del
comparto. Rispetto
ai primi tre mesi
del 2024, infatti, le
immatricolazioni
calano del 9,2 per
cento, ricalcando
sostanzialmente i
risultati del comparto
stradale. A farne le
spese è soprattutto
il costruttore
nazionale, leader
di mercato, ovvero
Iveco, a cui vengono
rosicchiati circa 5
punti percentuali.
Subisce un calo
davvero catastrofico
invece Astra, gruppo
specializzato proprio
nei veicoli da cantiere,
che passa da 107 ad
appena 15 camion
immatricolati e dal
13,2 al 2 per cento
di quota di mercato.
E qui, in sostanza,
terminano le note
negative del mercato.
In positivo, invece,
gli altri marchi, con
Mercedes a rinsaldare
la seconda posizione
davanti a Man
e a Volvo
Trucks, con
quest’ultima in
crescita del 45
per cento anno
su anno. Molto
bene anche
Renault Trucks
che affianca
Scania in quinta
posizione,
così come si
conferma in decisa
crescita Daf, che da
7 truck immatricolati
nel 2024 passa a 24,
guadagnando quasi
il 250 per cento in
termini percentuali.
Nessuna traccia,
ancora, di veicoli
elettrici in questo
segmento, dove
inevitabilmente
continua a dominare
il diesel, vista anche
la gravosità del lavoro
da affrontare.
Pochi, insomma, avrebbero
potuto pensare che sarebbe
stato proprio lui il convitato
di pietra dell’edizione 2025,
quella che ha segnato il ritorno
alla collocazione primaverile
più classica.
Reagire alle svolte
inaspettate
La parola dazi, insomma, è
più volte riecheggiata tra i
corridoi dei padiglioni monegaschi
e nell’immensa distesa
di macchine da lavoro che
caratterizza l’area esterna di
Bauma. E non a caso: gran
parte delle aziende espositrici
hanno interessi globali e
saranno ovviamente interessate
dai balzelli aggiuntivi
che l’amministrazione americana
ha prima annunciato
e quindi congelato.
Vera e propria spada di Damocle
su un mercato, quello
delle macchine per costruzioni,
comunque in salute e
caratterizzato dal generale
ottimismo, scalfito soltanto
in parte dallo spettro dei dazi.
Al grido di: il mondo è
grande, il mercato ampio e
l’industria sa reagire anche
alle situazioni più impreviste
e potenzialmente devastanti.
Tre anni fa, Bauma si tenne
a pochissime settimane di
distanza da Iaa, la principale
fiera europea
dei veicoli
commerciali.
Cosicché, i
costruttori di
camion furono
praticamente
costretti a disertare
l’appuntamento
monegasco,
con l’eccezione di Mercedes-
Benz Trucks.
Quest’anno, invece, sono
tornati a popolare il quartiere
fieristico bavarese, facendo
segnare una presenza
in linea con la tradizione di
Bauma, che non è la fiera dei
camion, ma il luogo dove i
veicoli cava-cantiere trovano
La questione
dazi è stata
tra i principali
argomenti di
conversazione nei
giorni della fiera
naturale collocazione. Piuttosto,
a proposito di truck, si
sono fatte notare eccome le
combinazioni per trasporti
eccezionali, con il settore
dell’eolico particolarmente
vivace: il trasporto e il sollevamento
di pale e turbine è
nicchia in salute, che richiede
competenze
specifiche
e apprezzate
dal mercato.
Assistiti
dal meteo
quasi sempre
clemente, i
circa 600 mila
visitatori
(numeri monstre
che si avvicinano a quelli
delle edizioni più partecipate
di sempre, e che secondo
alcuni osservatori sarebbero
addirittura arrotondati per difetto)
hanno potuto percorrere
i padiglioni interni e l’area
esterna dal 7 al 13 aprile. E
parlando di visitatori, a Monaco
sono state rappresentate
ALLA SPINA
IN CANTIERE
Sebbene le
immatricolazioni
di camion elettrici
per il construction
siano ancora
praticamente
inesistenti, tutti i
costruttori presenti
a Bauma hanno
esposto veicoli
Bev. In anteprima
mondiale,
Mercedes-Benz
Trucks ha mostrato
il prototipo di
eArocs 400 che
ricalca anche per il
cantiere la filosofia
degli stradali
elettrici.
più di 200 nazioni. Con una
crescita molto significativa,
stando a quanto comunicato
dagli organizzatori, di visitatori
provenienti da fuori la
Germania. E con il ritorno in
forze dei visitatori cinesi e,
più in generale, provenienti
dall’Estremo Oriente, frenati
nel 2022 dalle restrizioni
post pandemiche. Provenivano
da 57 paesi, invece, i
3.601 espositori che hanno
animato il Salone tedesco.
Il mantra della pluralità
tecnologica
Parlando di transizione energetica,
il mantra è stato, ancora
una volta e più che mai,
‘non esiste un game changer’
per favorire un’industria più
sostenibile. Insomma, accanto
alle soluzioni elettriche (il
settore del construction è ben
più indietro in questo senso
rispetto al trasporto stradale)
ecco il caro vecchio motore
a combustione interna,
mentre è chiaro che parlare
di idrogeno pare complesso,
in mancanza di infrastrutture
minimamente accettabili.
In questo quadro, la novità
forse più appariscente emersa
dalle giornate monegasche
è stata la presentazione del
Mercedes eArocs 400, la prima
variante Bev dell’apprezzato
veicolo da lavoro della
Stella, che basa la sua catena
cinematica, così come i componenti
essenziali, sul concetto
già visto sull’eActros
600, batterie Lfp comprese.
Queste ultime (due pacchi
da 414 kilowattora piazzati
dietro la cabina) forniscono
energia per spingere il motore
elettrico da 516 cavalli
di potenza in continuo.
Graduale inserimento
nel mercato
L’eArocs sarà inizialmente
disponibile nelle varianti da
32 e 41 ton e nella configurazione
8×4 con quattro diversi
passi come betoniera o
ribaltabile per l’edilizia. Con
44
45
IL RITORNO
DEI TRUCK
L’edizione 2022,
eccezionalmente
autunnale, era
stata disertata dai
costruttori di truck
quasi in toto, vista
la concomitanza
con la Iaa a
poche settimane
di distanza.
Quest’anno Man,
Volvo e Scania,
oltre a Mercedes,
hanno esposto i
loro veicoli in uno
stand dedicato,
mentre sono stati
tanti i camion
in esposizione
nella grande
area esterna del
Bauma: tra questi
l’autobetoniera
elettrica proposta
su base Renault
Trucks.
autonomia, rispettivamente,
di 200 e 240 chilometri. Lo
vedremo a partire dal terzo
trimestre 2026 (ordini dall’inizio
del prossimo anno),
con la graduale introduzione
nei (selezionati) mercati
europei. Daimler Truck ha
inoltre ritoccato l’eCanter di
Fuso cercando di incrementarne
la flessibilità attraverso
nuove possibilità nell’or-
ganizzazione delle batterie
sull’autotelaio. L’obiettivo
è consentire l’installazione,
anche nella versione Bev,
di sovrastrutture come gru o
piattaforme aeree.
In tema di novità, anche
Scania ha puntato sull’elettrico,
affiancandolo alle soluzioni
diesel tradizionali e a
quelle a metano compresso.
Allo stand c’erano il ribaltabile
elettrico della serie Xt, il
trattore ribaltabile a gas naturale
compresso e il trattore
per il trasporto pesante 8x4/4
con motore V8, alimentabile
anche con Hvo. Fuori, invece,
ecco il rimorchio modulare
semovente, anch’esso
full electric, realizzato in
collaborazione con l’azienda
italiana Cometto, per movimentare
pezzi di grandi dimensioni.
«Construction e
elettrico: si può fare»
Pluralità tecnologica d’obbligo
anche per Volvo che
crede nella strategia combinata
tra elettrico, diesel di
nuova generazione e celle a
combustibile per un futuro
Prima ti ribalto e poi ti sollevo
teoricamente prossimo. Due
i veicoli in mostra allo stand:
l’Fh Electric in configurazione
6x2 dotato di gancio per
scarrabili e l’Fmx, sempre
elettrico, ribaltabile trilaterale
in configurazione 6x4.
Secondo il presidente di
Volvo Trucks, Roger Alm,
«il trasporto
elettrico è
molto adatto
al segmento
delle costruzioni,
in
quanto offre
zero emissioni
di gas
di scarico e
molto meno
rumore».
Tra i costruttori di
semirimorchi, Kögel
ha presentato il nuovo
sviluppo del suo
rimorchio ribaltabile,
con peso ridotto a
circa 5.200 chili e
volume di carico
maggiorato. Il cassone
monopezzo promette
maggiore resistenza
all’usura e durata più
lunga. Kässbohrer ha
messo in mostra il
K.Sla R4, carrellone
estensibile a 4 assi
con buche per le
ruote, e il K.Sks B 24,
ribaltabile in acciaio
a 3 assi. Presente
anche il leader di
mercato in Italia
per quanto riguarda
i semirimorchi,
Schmitz Cargobull,
che ha messo in
mostra una pletora
di semirimorchi
ribaltabili adatti a
Man, Volvo e
Scania sono tornati
a esporre dopo
l’assenza del 2022
causa vicinanza
con Iaa
Quest’anno è tornato a
esporre a Bauma anche l’altro
gigante tedesco, Man. Anche
in questo caso, allo stand
si spaziava tra le tecnologie,
con un occhio di riguardo per
l’eTruck che il Leone bavarese
manda in produzione di
serie proprio in queste setti-
diverse applicazioni
e caratterizzati
dalla spinta alla
digitalizzazione, per
esempio nel sistema
di pesatura.
Nel sollevamento,
l’italiana Fassi
ha proposto
l’ampliamento della
gamma di gru Techno
con sei nuovi modelli
che si aggiungono
alla linea inaugurata
nel 2021, alla ricerca
di maggiore capacità
di carico e precisione
operativa grazie
all’adozione
di «materiali
innovativi e
geometrie
strutturali
avanzate»,
come
precisato dal
costruttore.
Un altro
grande nome
mane. Ecco, quindi, l’eTgs
28.449 in configurazione
6x2 con motore da 449 cavalli
e quattro pacchi batterie
per una capacità complessiva
di 320 kilowattora che
dovrebbero garantire circa
400 chilometri di autonomia.
Il truck visto a Monaco era
equipaggiato
con ribaltabile
trilaterale Meiller
Trigenius
D316 e la gru
da 23 ton-metro
di Palfinger.
Passando alle
motorizzazioni
diesel, in mostra
allo stand
di Man anche il telaio Tgs
a 4 assi con motore D26 da
540 cavalli e trazione anteriore
idrostatica Hydrodrive,
così come il trattore stradale
Tgx con motore da 640 cavalli
che strizza l’occhio ai
trasporti eccezionali.
Pionieri di agilità, il Tgm
4x4 da 18 ton equipaggiato
del sollevamento,
Palfinger, ha sfruttato
la fiera tedesca per
lanciare in anteprima
assoluta la gru Pk880
Tec caratterizzata dal
design estremamente
compatto e dal peso
ridotto rispetto ai
modelli precedentii,
per l’utilizzo anche
in spazi contenuti.
Sempre in tema di
sollevamento, Hyva ha
fatto a Bauma il suo
debutto come azienda
del gruppo Jost.
con ribaltabile Ressenig e il
van Tge Next level, sempre
4x4, con ribaltabile trilaterale
Meiller Trigenius.
La betoniera full electric
di Renault
Anche se priva di un vero
e priorio stand, significativa
anche la presenza di Renault
Trucks, grazie all’esposizione
nell’area esterna di Bauma
dell’autobetoniera elettrica
sviluppata con l’allestitore
Schwing Stetter sulla base
dell’autotelaio E-Tech C
10x4, dunque a cinque assi,
inizialmente rivolto ai mercati
la cui legislazione ammette
questo tipo di veicoli.
Le batterie sono state posizionate
in un vano retrocabina
per lasciare spazio alla
betoniera, alimentata a sua
volta dalle batterie di trazione
del truck. L’autonomia
dichiarata supera di poco i
cento chilometri senza ricariche
intermedie.
Fabrizio Dalle Nogare
46
47
Renault e la piattaforma Sdv di Ampere
TRE
LAMPI DI
GENIO
Presentato al
Commercial
vehicle show
a Birmingham
il triplete di
modelli realizzati
sull’innovativa
piattaforma
Software defined
vehicle sviluppata
da Ampere.
Un’architettura
che letteralmente
rivoluziona il modo
di progettare e
sviluppare i van
In tempi complicati e decisamente confusi come quelli
che sulla strada verso la mobilità delle persone e
delle merci a emissioni zero sta vivendo l’industria
e il mondo dell’automotive al gran completo, abbiamo
almeno una certezza: che nulla sarà più come prima. Di
questo, proprio considerando le difficoltà che la transizione
al free carbon comporta e si porta dietro, ma che
a questo punto del lungo cammino non possono certo
risolversi in una maldestra inversione di rotta rispetto
alla strada imboccata, ne siamo tutti (o quasi) convinti.
E, in tutti i casi, che lo si voglia o meno, occorrerà che
anche i più recalcitranti al cambiamento se ne facciano
una ragione: l’elettrico c’è e ci sarà. Come Vado e Torno
ha messo nero su bianco anche recentemente (n. 3/2025),
la rivoluzione della mobilità commerciale è ormai un
processo inarrestabile.
TRAFIC, ESTAFETTE E GOELETTE SUL MERCATO DAL 2026
Eccoli i tre van Renault sviluppati sulla piattaforma di
Ampere: al centro il furgone Estafette, alla sua destra
il Trafic, e a sinistra il pianale Goelette.
48
49
SUA ALTEZZA
ESTAFETTE
A destra e nella
foto sotto,
l’innovativo
Estafette, van
che richiama nel
nome il fortunato
transporter Renault
prodotto e
commercializzato
(con successo:
oltre 500 mila
esemplari venduti)
negli Anni 60 e
70. Oggi viene
riproposto in
veste futuristica
ed elegante,
con altezza di
2.600 mm, 9,2
m 3 di volume di
carico e il vano
merci accessibile
direttamente
dall’abitacolo.
Non è una strada semplice,
ma certo trattasi, per le case
costruttrici anzitutto, i fornitori
di componentistica e non
ultimo anche per gli utilizzatori
finali del prodotto, di sfida
stimolante che richiede un
grandissimo impegno, l’impiego
del più ampio knowhow
e il costante
upgrade tecnologico.
Una sfida,
bisogna riconoscerlo,
che malgrado
tutti i dubbi,
le perplessità
e il persistere di
certe resistenze,
sta marciando a
doppia velocità rispetto alla
volontà di accettazione del
cambiamento.
Ulteriore conferma, in
questo senso, l’ha fornita
Renault in occasione del
Commercial vehicle show
di Birmingham, dove la Losanga
ha presentato tre nuovi
50
modelli sviluppati sulla piattaforma
flessibile e scalabile
Software defined vehicle.
Architettura software
centralizzata
Con la piattaforma Sdv sviluppata
da Ampere, sulla
cui base prendono forma i
Il nuovo Trafic
rimpiazzerà la
versione attuale
E-tech, mentre
quello termico
rimarrà sul mercato
modelli di
veicoli progettati
Flexis,
giovane
joint venture
tra i
gruppi Renault,
Volvo
e Cma-Cgn
(colosso
francese della logistica),
cambia completamente il
modo di concepire e progettare
i veicoli. Per la serie,
appunto, niente sarà più come
prima.
Mentre infatti fino a oggi
(ma a questo punto potremmo
anche dire fino a ieri)
I furgoni elettrici fanno tappa a Birmingham
Non soltanto Renault
o Flexis, con
quest’ultima alla prima
partecipazione a una
fiera di settore dopo il
lancio ufficiale di Parigi.
Anche altri volti più
o meno nuovi hanno
scelto il Commercial
vehicle show di
Birmingham per far
conoscere meglio al
mercato i loro veicoli. A
cominciare dai coreani
di Kia, che avevano già
fatto capolino alla Iaa
2024 per lo svelamento
dei nuovi van elettrici,
in procinto di entrare
sul mercato europeo.
Ma se lo scorso
anno avevamo visto
soltanto il concept, a
Birmingham ecco il
primo prototipo del
Pv5, nelle versioni
cargo e trasporto
passeggeri. Si tratta
di van naturalmente
elettrici e basati sul
software con motore
da 121 cavalli e
batterie agli ioni di litio
da 51,5 kilowattora.
Ancora non definita
l’autonomia dichiarata
dal costruttore, che
esordirà sul mercato
proprio con il Pv5 il
prossimo anno prima di
lanciare il più spazioso
Pv7 l’anno successivo.
Sono invece già
lo schema classico, veicoli
termici o elettrici, muoveva
in buona sostanza da telaio e
motore sui quali integrare in
seconda battuta tutta una serie
di equipaggiamenti elettronici
e centraline (fino a 80
per veicolo), con l’inevitabile
conseguenza di limitare
le prestazioni e l’aggiunta
di nuove funzioni, il nuovo
rivoluzionario approccio Sdv
di Ampere si concentra, spiega
Renault, «sulla creazione
di una piattaforma unica che
integra un’architettura sof-
arrivati sul mercato
britannico i van della
cinese Farizon Auto,
marchio di veicoli
commerciali del
gruppo Geely (trovate
l’approfondimento
a pagina 68). A
Birmingham, Farizon
si è presentata alla
stampa e ai visitatori
con la versione L3
H3 dell’Sv (acronimo
di Super van)
commercializzato
nel Regno Unito
da Jameel Motors.
tware centralizzata con il sistema
operativo connesso e
intelligente in grado di controllare,
analizzare e migliorare
le funzioni del veicolo
in modo veloce e affidabile».
Il cervello sono
le super centraline
I nuovi modelli integrano
quindi una sorta di super
centraline che rappresentano
il cuore e il cervello stesso
del veicolo, processano i dati
dei vari sensori, in particolare
quelli dei diversi sistemi
Per l’Sv, batterie al
litio-ferro-fosfato da
83 kilowattora con
l’opzione da 106
kilowattora disponibile
sulla versione in
mostra al Cv show.
Di recente, Farizon
ha anche annunciato
l’accordo con Dhl
per la logistica e il
supporto aftermarket.
Per i cinesi, il mercato
inglese può essere la
porta d’ingresso per
affrontare altre nazioni
europee.
di assistenza alla guida, del
motore e del telaio, senza naturalmente
tralasciare il bouquet
di servizi multimediali e
di connettività.
Non è tutto, perché l’ulteriore
vantaggio per i tre gioielli
Renault è rappresentato
dalla possibilità di realizzare
specifici upgrade aggiungendo
ancora altre funzioni attraverso
aggiornamenti da remoto
tramite cloud in tempo
reale e per l’intero ciclo di
vita del veicolo.
Tutto questo si traduce in
51
ELETTRICO
MA NON SOLTANTO
A destra e sotto, il
Renault Goelette.
Anche questo
nome, come
peraltro Estafette,
riporta alla ribalta
il modello che
negli Anni 60, e
per vent’anni, è
stato parte della
storia Renault.
Oggi, Goelette,
Estafette e Trafic,
pur essendo
di fatto dei
nativi elettrici,
sono concepiti
e predisposti
anche per forme
di propulsione
diverse dal motore
a batteria. Diesel
in primo luogo, ma
anche fuel cell a
idrogeno.
Il Cv show entra in Nineteen group
Acquisizione che
sa di passo avanti
per uno degli eventi
di riferimento in Gran
Bretagna e in Europa.
Nel corso dell’edizione
2025 l’annuncio: il
Commercial vehicle
show è entrato a far
parte di Nineteen
group, organizzazione
internazionale che
si occupa, appunto,
di eventi di largo
respiro. L’acquisizione
arriva dopo aver dato
vita alla partnership
già nell’agosto dello
scorso anno, che
ha portato Nineteen
group a partecipare
all’organizzazione
dell’edizione 2025 del
salone. Al di là delle
dinamiche societarie,
che ci interessano fino
a un certo punto, è
evidente come l’arrivo
di un grande gruppo
possa potenzialmente
portare grandi benefici
all’evento. Che è
contenuto, sì, ma molto
partecipato e, come
testimonia il racconto
che potete leggere
in queste pagine, di
respiro non soltanto
locale ma sempre più
internazionale, grazie
soprattutto al crescente
interesse delle case
costruttrici, ma
anche dell’attenzione
che la fiera pone
sui nuovi attori che
si affacciano sul
mercato. «Il Cv show
è un appuntamento
essenziale nel
calendario degli eventi
automotive in Uk. Il
punto d’incontro ideale
per costruttori, fornitori,
operatori, policymaker
e stakeholder», ha
commentato Mike
Hawkes, Ceo di Smmt,
tra i creatori del salone
di Birmingham.
vantaggi rilevanti, in particolare
su due aspetti: la possibilità
che si determina di
mantenere più a lungo nel
tempo l’efficienza, nonché il
valore stesso del veicolo che,
ne sono convinti in Renault,
«dopo tre, quattro anni, avrà
perso meno valore in quanto
si sarà arricchito di nuove
funzioni». Insomma, il nuovo
Trafic, così come l’Estafette
e il Goelette, invecchieranno
più lentamente.
Davvero allora si può dire
che con Ampere e Flexis,
Renault reinventa di fatto la
categoria dei van. E se non
è rivoluzione (tecnologica)
questa, poco ci manca.
Motore da 150 kW
per i tre modelli
Naturalmente, ci sarà tempo
per entrare nel dettaglio delle
caratteristiche e delle peculiarità
di ciascun modello.
Questo perché,
come annunciato
dallo
stesso costruttore
francese,
Trafic, Estafette
e Goelette,
che in comune
avranno, oltre
al motore elettrico
da 150 kW alimentato da
batterie al nichel-manganesecobalto,
anche lo stabilimento
di produzione, quello di Sandouville,
in Normandia, arriveranno
sul mercato soltanto
nella seconda parte del 2026.
Tuttavia, qualche anticipazione
siamo già in grado
di darla. La più importante
Saremo i primi ad
avere i van definiti
dal software e
un’architettura da
800 volt
Alessandro De Rinaldis, Renault
è che, benché trattasi di tre
modelli nativi elettrici, in realtà
saranno predisposti per
accogliere anche altre forme
di alimentazione, dal diesel al
fuel cell.
Per quanto riguarda i singoli
modelli, il Trafic (alla
quarta generazione) è previsto
con due passi e
altrettanti volumi
(5,1 e 5,8
m 3 ). Il pianale
Goelette, allestibile
con furgonature
fino
a 15 m 3 , sarà
a catalogo anche
con cabina
doppia a 6 posti. L’Estafette,
che con i suoi 2.600 mm di
altezza e l’abitacolo separato
dal vano di carico di 9,2 m 3
dalla porta scorrevole che si
chiude automaticamente, offre
all’autista la possibilità di
muoversi liberamente tra gli
spazi, sarà invece a listino in
un’unica versione.
52
53
Piacere, il mio nome è Flynt
ANIMA
EUROPEA
MUSCOLI
CINESI
Nata alla fine del 2024 Flynt si
affaccia sul mercato dei van
elettrici proponendo una ricetta
che punta a trarre il massimo
dall’incontro tra Europa e Cina.
Abbiamo parlato col fondatore
Secondo il comunicato
stampa ufficiale che
ha presentato la neonata
società di van elettrici,
Flynt «rappresenta una collaborazione
unica tra Europa
e Cina, che sfrutta decenni
di esperienza nel settore
automobilistico per fornire
soluzioni all’avanguardia e
appositamente costruite».
Cuore del progetto è
la partnership strategica e
esclusiva con Miraco Motors,
marchio appartenente
al gruppo Gac, colosso automobilistico
cinese.
Sebbene
sia ancora presto
per avere
qualche dettaglio
tecnico in
più sui nuovi
van elettrici
(i primi prototipi
saranno
presentati solo nella seconda
parte del 2025), abbiamo
fatto una chiacchierata con
il fondatore e Ceo di Flynt,
Daniel Kirchert, che proprio
in Cina ha messo radici, professionali
e non solo.
Ci sono clienti
europei che
non passano
all’elettrico perché
non trovano
prodotti validi
In che modo questa esperienza
è stata fonte di ispirazione
per il progetto Flynt?
«Ho affinità con la Cina fin
dall’infanzia. Ho imparato la
lingua molto presto e anche
mia moglie è cinese».
La ‘scuola’ Bmw
a Monaco di Baviera
«Ho iniziato la mia carriera
in Bmw a Monaco, mia città
natale, più di 20 anni fa,
poi ho supportato l’organizzazione
Bmw in Cina, occupandomi
delle vendite. In
quel periodo
ho vissuto una
crescita straordinaria,
col
governo locale
che già allora
spingeva
sullo sviluppo
dei veicoli
elettrici. Così,
ho iniziato a riflettere sulla
possibilità di fare qualcosa
di concreto per l’ambiente».
Cosa è cambiato nell’automotive
cinese?
«Parlando di auto, i marchi
locali hanno raggiunto una
quota di mercato superiore
al 60 per cento in Cina,
partendo dal 20 di vent’anni
fa. E non perché i cinesi
siano patrioti, ma perché le
case cinesi hanno iniziato a
produrre grandi auto a costi
molto più bassi rispetto
a quelle europee. Al tempo
stesso, ho notato che il settore
della logistica e dei veicoli
commerciali in Europa aveva
un grande potenziale di elettrificazione».
Come nasce, dunque, la
collaborazione con Miraco
Motors?
«I prodotti Flynt sono realmente
definiti per il mercato
europeo. Miraco Motors ha
iniziato a lavorare al prodotto
per noi, secondo le nostre
specifiche. Li abbiamo contattati
circa due anni fa perché
avevano le caratteristiche
che cercavamo, pensando al
mercato europeo. L’efficienza
dello spazio, l’autonomia,
il costo e così via erano alcuni
dei principali punti di
forza del loro concetto di
INNOVATORE NEL
MONDO AUTOMOTIVE
Una vita tra Cina e
Europa, l’imprenditore
Daniel Kirchert spera
con Flynt di trovare
la giusta integrazione
tra due mondi così
distanti. In alto, due
immagini del van
elettrico che promette
un’autonomia di 500
chilometri grazie a
batterie dalla capacità
di 100 kilowattora.
Carico utile di 1.630
chili e 16 metri cubi di
volume di carico.
van. Oggi abbiamo un rapporto
molto forte di fiducia
e comprensione reciproca».
Troppe piattaforme
diesel elettrificate
Guardando allo scenario
della mobilità elettrica commerciale
in Europa, cosa la
rende così fiducioso riguardo
al progetto Flynt?
«Siamo convinti che da qui
al 2030 ci sia spazio per
l’elettrificazione dei veicoli
commerciali leggeri. Motivo
principale per cui ora non la
vediamo è che i prodotti in
circolazione sono versioni
elettrificate: piattaforme diesel
convertite con costi elevati
e tasso di efficienza non
ottimale. Nell’ultimo anno e
mezzo abbiamo parlato con
molti potenziali clienti, non
solo aziende di logistica, ma
anche artigiani. Alcuni di loro
vogliono davvero passare
all’elettrico, ma non riescono
a trovare prodotti validi».
Quali sono i vostri target, in
termini di potenziali clienti?
«Il primo è l’ambito della
logistica e delle consegne
dell’ultimo miglio, dove l’attenzione
non è tanto sull’autonomia,
quanto piuttosto sui
costi, sul servizio, sull’ergonomia
e così via».
Anche l’artigiano
vorrebbe l’elettrico
«Il secondo grande segmento
è quello degli artigiani, che
hanno bisogno di un’autonomia
leggermente superiore e
sono più sensibili ai costi. Il
terzo grande settore è quello
dei campeggiatori, anche se
con quote minori».
I veicoli Flynt saranno definiti
dal software?
«Certamente. L’architettura
del veicolo e del software è
parte molto importante della
nostra strategia. Per i van, si
tratta principalmente di programmi
e applicazioni per la
gestione delle flotte, tra cui
servizi di manutenzione predittiva,
applicazioni di ricarica
e così via. L’architettura
del veicolo è
già pronta e
l’obiettivo è
fornire ai nostri
partner
sistemi molto
efficienti, in
modo da integrare
le loro
applicazioni
di gestione della flotta nel
veicolo stesso».
Come sarà organizzata
Flynt in Europa?
«Nel settore Lcv, il post-vendita
è fondamentale. Senza
una buona struttura post-vendita
non si può approcciare
il mercato. Flynt importerà
e distribuirà veicoli nei principali
mercati europei. E in
tutti avremo forti partner di
distribuzione a livello nazionale.
Al momento stiamo parlando
con diversi distributori
per rendere operativa la rete.
Anche per quanto riguarda i
ricambi, stiamo parlando con
fornitori molto importanti in
tutta Europa. Gli standard
europei in termini di qualità
e durata sono molto severi e
In tutti i principali
mercati europei
avremo forti
partner di
distribuzione a
livello nazionale
vogliamo che i nostri veicoli
li rispettino per poter essere
realmente competitivi».
Secondo lei, perché alcune
startup del settore non sono
riuscite a raggiungere
nemmeno la fase di piccola
produzione, in Europa e
non solo?
«Una delle ragioni principali
è chiaramente la spesa in
conto capitale. Servono molti
soldi per sviluppare nuovi
veicoli, costruire fabbriche
e diventare
redditizi. Indipendentemente
dalla qualità
del prodotto.
Poi, è
fondamentale
avere proposte
di valore che
possano essere
comprese dai clienti».
Investiamo sulla
costruzione del mercato
Dove sta, allora, l’unicità
della proposta di Flynt?
«Per noi, ciò che rende unico
il progetto Flynt è che non
stiamo investendo direttamente
nello sviluppo e nella
produzione di veicoli; Miraco
Motors lo sta facendo
sulla base delle nostre specifiche,
come ho detto. Noi
dobbiamo investire nella costruzione
del mercato. Concretamente,
vogliamo implementare
la nostra struttura
in modo graduale, partendo
dalla Germania e dai Paesi
nordici, per poi espanderci
in tutta Europa».
Fabrizio Dalle Nogare
54
55
© Vado e Torno 2025
MERCEDES
eSPRINTER
420
FURGONE
MOTORE ELETTRICO 150 KW
TEMPI E CONSUMI
km kWh
Città a vuoto 15,5 3,8
Città a carico 9,5 2,4
Tangenz. a carico 32 8,3
Circonv. a carico 31,5 8,2
Totale 88,5 22,7
Autonomia (calcolata) con batteria da
56/113 kWh: 218/440,5 km.
min 18°
max 21°
Traffico scorrevole lungo l’intero
percorso della prova.
LA CARTA D’IDENTITÀ
DOTAZIONE del veicolo in prova: chiusura
centralizzata con telecomando,
alzavetri elettrici, specchi esterni ripiegabili
e riscaldati, freno stazionamento
elettrico, sedile conducente riscaldabile,
panchetta passeggero biposto, luci stop
adattive, cerchi in acciaio da 16 pollici,
pedana salita posteriore, copricerchi,
Mbux multimedia system, sensore pioggia,
porta scorrevole destra, rivestimento
in legno vano di carico (optional).
DOTAZIONE MR TRUCK motore elettrico,
cambio automatico, Active brake
assist, volante multifunzione regolabile
in altezza e inclinazione, telecamera
posteriore, climatizzatore Tempmatic,
assistente di controllo dell’angolo cieco
(Blind spot assist), Crosswind assist,
Active lane keeping assist, Sideguard
e Attention assist, airbag guidatore e
passeggero.
PREZZO LISTINO
96.742 €
Costruito nello stabilimento di Düsseldorf,
Germania.
In prova col van elettrico della Stella
LA CONSEGNA
DEL
SILENZIO
Le tradizionali doti e qualità del
van della Stella ampiamente
apprezzate nelle versioni con
motorizzazione termica si
ritrovano pari pari anche sulla
configurazione cento per cento
elettrica. Senza penalizzare il
carico utile e con un’autonomia
che toglie lo stress da ricarica
Ci sono modelli di veicoli che non si accontentano.
Modelli che considerano i traguardi
conquistati lungo il loro percorso alla
stregua di un trampolino verso nuovi e più ambiziosi
orizzonti. Mercedes Sprinter, con 5 milioni
di unità vendute, è di questa categoria. Nel suo
Dna è impressa chiara ed evidente la volontà
di non cullarsi sugli
allori, bensì di
alzare la famosa
asticella della qualità,
dell’efficienza
e della sicurezza.
SUSTAINABILITY INDEX
DRIVELINE %
a a a a c 94
COMFORT E SICUREZZA
a a a b e 68,2
CARATTERISTICHE DEL VEICOLO
a b e e e 36,7
MOBILITY REVOLUTION TRUCK
a a a c e 73,2
PROVA CONSUMO
IN CITTÀ
56
57
AUTONOMIA
440,5
km
con batteria
113 kWh
(27.383 euro)
218
km
con batteria
56 kWh
(di serie)
LE BATTERIE AI RAGGI X
TIPO E NUMERO
Al motore elettrico (sincrono, a magneti
permanenti) del Mercedes eSprinter
l’energia viene fornita da batterie al litioferro-fosfato.
CAPACITÀ
L’equipaggiamento standard base dell’eSprinter
prevede la dotazione della
batteria da 56 kWh. In opzione, come sul
veicolo del nostro test, è prevista quella
da 81 kWh.
Il large van che non conosce lo stress
Nessuna sorpresa.
Nel senso che lo
Sprinter conferma di
meritare il massimo
dei voti anche nella
versione cento per
cento elettrica, come
quella del test in città
cui è stato sottoposto
da Vado e Torno,
equipaggiata con
batteria vitaminizzata a
113 kWh. Non stiamo a
ripeterci sul concetto
di eccellente comfort
che si respira a bordo:
si tratta infatti di un
plus sostanzialmente
comune a tutti (o quasi)
i van full electric. Ma
certo, viaggiare sulle
sempre trafficate
(e in qualche caso
congestionate) strade
delle città, senza
il sottofondo della
voce del motore, è
tanta roba. E ce ne si
accorge a fine giornata,
dopo essere stati alla
guida per buona parte
delle ore del mattino
e del pomeriggio.
Diciamo allora che con
l’eSprinter la differenza
è nell’insieme: motore,
telaio, organizzazione
dell’abitacolo,
funzionalità e
praticità assicurati
all’autista, volumetria
a disposizione nel
vano merci, e non
ultimo, portata. Un
cocktail che vale
un’elevata efficienza,
alla quale il large van
a batteria della Stella
aggiunge il carico da
novanta costituito dalla
dotazione da top class.
Il risultato si traduce
in una guidabilità
davvero piacevole,
anche a veicolo carico,
nella precisione e
sicurezza della frenata,
e complessivamente
nella notevole stabilità
a livello dinamico. E
con oltre 400 chilometri
di autonomia, non c’è
nemmeno lo stress da
ricarica.
tara
3.178
chili
L’attuale versione cento per
cento elettrica del van best
seller della Stella ne è il classico
esempio.
L’impostazione
su tre moduli
Senza rinunciare a quelle che
sono le caratteristiche distintive
del modello, l’eSprinter
implementa soluzioni e contenuti
hi-tech tali da farne
l’autentico riferimento nella
categoria dei van a batteria.
Mercedes lo ha realizzato
sfruttando il concetto dell’architettura
su tre moduli, dove
in quello anteriore troviamo i
componenti ad alta tensione,
in quello centrale la batteria
sistemata nel sottoscocca a
vantaggio del mantenimento
dell’ottima volumetria del
vano merci e della guidabilità,
mentre nel posteriore è
alloggiata (per la prima vol-
PEDANA E PORTE
APRIBILI A 270°
Il doppio
battente
posteriore
sviluppa una
larghezza totale
di 1.555 mm
per 1.846 mm di
altezza. La soglia
di carico è di 725
mm. A sinistra, la
schermata della
App dopo due
ore di ricarica.
ta) la combinazione motore
sincrono a magneti permanenti
e assale elettrico.
Ma la nuova generazione
dell’eSprinter non è soltanto
questo. Abbinata c’è la ricca
dotazione di sistemi e funzioni
di assistenza che va nella
direzione della sicurezza senza
compromessi, accentuando
in tal modo la piacevolezza
di guida anche quando ci
si muove con veicolo carico
(800 chili nel caso del nostro
test). Dell’elenco fanno
parte l’Active brake assist,
l’assistente alle ripartenze in
salita (Hill holder) e quello
di controllo dell’angolo
cieco (Blind spot assist), la
funzione Crosswind assist e
l’Active lane keeping, Sideguard
e Attention assist. E
naturalmente, oltre la sicurezza,
non poteva mancare il
sistema multimediale Mbux.
58
59
Non lo scopriamo
certo adesso, lo
Sprinter. Fin dal lancio
(1995) è sempre
stato, per tecnologia
e innovazioni implementate, un
riferimento nel segmento dei
veicoli commerciali. La versione
cento per cento elettrica,
segue in scia. In questo caso,
considerando l’ingombro e il
peso delle batterie, ciò che si
apprezza è l’ottima impostazione
del veicolo inteso come equilibrio
tra la zona di carico -ampia e
facilmente accessibile- e la pratica
funzionalità di un abitacolo che
mette a proprio agio e accoglie
come fosse una berlina di alta
gamma (della Stella, naturalmente).
Ecco, anche in questo senso,
l’eSprinter può dirsi un modello di
riferimento.
Diciamo di un
neo che, in verità,
l’eSprinter condivide
con numerosi
veicoli commerciali
a batteria, ma non per questo
meno fastidioso. Il pesante e
ingombrante cavo della ricarica
staziona liberamente nel vano di
carico, pur alloggiato nell’apposita
sacca. Ricavare un vano dedicato e
nascosto alla vista?
FUNZIONALE
E SPAZIOSO
Sono aggettivi
che ben si
adattano al large
van full electric
di Mercedes.
Ne confermano
infatti da un
lato il Dna
di autentico
lavoratore
specializzato
nel trasporto e
nella consegna
di merci in città,
dall’altro l’elevato
livello di comfort
ed ergonomia
che si respira a
bordo. Il veicolo
della nostra prova
aggiungeva al
tutto una serie di
equipaggiamenti
a richiesta tra cui
anche l’opzione,
quotata a listino
a 1.307 euro,
del vano di
carico con le
pareti laterali
rivestite fino al
tetto in legno.
LA CARTA D’IDENTITÀ
Passo mm 4.325
Lunghezza mm 6.967
Larghezza con/senza specchi mm 2.345/2.020
Altezza mm 2.716
Sbalzo ant/post mm 1.021/1.778
DIMENSIONI VANO DI CARICO
Lunghezza mm 4.410
Larghezza/tra passaruota mm 1.787/1.350
Altezza mm 2.009
PESI E PORTATA
Tara kg 3.178
Portata utile kg 1.072
Peso totale kg 4.250
RICARICA BATTERIE
2 ore
dal 35%
al 53%
21,1 kWh
12,66 euro
colonnina da
22 kW (10,55
kW erogazione
media)
Sopra, i dati ricavati dalla prova ‘alla
colonnina’. La spesa è stata di 12,66
euro. Il Mercedes eSprinter di serie è
fornito di presa di ricarica in corrente
continua (Dc) da 50 kW. Optional la
presa Dc da 115 kW utilizzata per la
prova (in abbinamento con la batteria da
113 kWh).
TECNOLOGIA
Upgrade
da top class
E c’è anche il
recupero intelligente
dell’energia in frenata
L’impostazione dell’eSprinter
su tre moduli
consente a Mercedes
di ampliare l’offerta delle
varianti disponibili. Il van
full electric della Stella con
trazione posteriore è infatti
disponibile con peso totale
fino a 4,25 ton in due lunghezze
(5,9 e 7 metri), con
tetto normale oppure alto e
tre livelli di equipaggiamento
(base, Pro, Select).
Tre invece sono le opzioni
di batteria disponibili (al litioferro-fosfato):
51, 81 oppure
113 kWh. Il motore elettrico,
del tipo sincrono a magneti
permanenti, dichiara alla bilancia
un peso di circa 130
chili e viene offerto in due
livelli di potenza: 100 o 150
kW (corrispondenti rispettivamente
a 136 e 204 cv).
La versione messa alla
frusta nel test è quella lunga
(6.967 mm) con allestimento
Pro, batteria ad alto voltaggio
di 113 kWh e 150 kW di
potenza. In questa configurazione
lo Sprinter zero emission
assicura una percorrenza
prima della ricarica che
sgombra il campo da ogni
preoccupazione: se già infatti
con la batteria da 56 kWh si
superano abbondantemente i
210 chilometri, con quella da
113 kWh la distanza sale a
oltre 440 chilometri.
Puoi scegliere tra
tre modalità di guida
Il consiglio è comunque
quello di essere sempre delicati
col piede destro, ottimizzando
il rendimento
del veicolo attraverso le tre
modalità di guida di cui l’e-
Sprinter è dotato: Comfort,
Economic, Max Range.
Non solo: una vera e
propria chicca del best seller
cento per cento elettrico della
Stella è rappresentata dal recupero
intelligente dell’energia
in frenata. Sì intelligente,
perchè ai quattro livelli di recupero
manuale (D-, D, D+,
D++) si aggiunge il D Auto
che, come dice il nome stesso,
in funzione delle condizioni
del traffico effettua in
modo completamente automatico
il recupero dell’energia.
Con l’EcoAssist che
avverte il guidatore quando
è il momento di sollevare il
piede dall’acceleratore.
60
61
trucknews
alternativi, produzione, servizi
PETRONAS SVILUPPA UNA GAMMA PRODOTTO PER I VEICOLI IVECO
Si rafforza la partnership strategica tra Iveco e il colosso dei lubrificanti Petronas Lubricants
international. Legame che diventa sempre più stretto col lancio della gamma co-branded
Tutela Iveco, linea di fluidi sviluppata per i veicoli del brand italiano e che affianca la gamma
degli oli motore Urania. Tutela Iveco, che sostituisce la precedente offerta di prodotto,
comprende oli per assali, fluidi per trasmissioni automatiche e manuali e liquidi freni.
a tutto gas
Nei dodici mesi del 2024 le
vendite dei modelli alimentati a
gas sono aumentate del 25 per
cento con notevole impatto sul
taglio delle emissioni di CO 2
IDEALI PER IL
LUNGO RAGGIO
Equipaggiati col
serbatoio più
grande da 225
chili, i modelli
Volvo alimentati
a gas sono
accreditati di una
percorrenza di
mille chilometri,
perfetta dunque
per le esigenze
del trasporto sul
lungo raggio.
VOLVO TRUCKS
Sostenibilità
Volvo Trucks lo ha sempre
sostenuto, non a parole
bensì nei fatti: non
esiste una sola ricetta per assicurare
la piena sostenibilità
e il raggiungimento del trasporto
merci a emissioni zero.
Tradotto: mobilità elettrica
ma non soltanto. Di questa
argomentata convinzione, il
marchio svedese ne ha fatto
una strategia premiante di
mercato. A dimostrarlo sono
i numeri. Che ad esempio,
per quanto riguarda i veicoli
alimentati a gas, mostrano un
più che incoraggiante trend
di crescita.
Nei dodici mesi del 2024, ad
esempio, le vendite di modelli
Volvo dotati di motore
alimentato a gas sono cresciute
di oltre il 25 per cento,
con ottomila unità vendute in
tutto il mondo. I paesi scandinavi,
in particolare Svezia
e Norvegia, ma anche Paesi
Bassi, Spagna e Regno Unito
i principali mercati.
«Molti nostri clienti», spiega
Jan Hjelmgren, responsabile
gestione prodotti di
Volvo Trucks, «scelgono di
sostituire i loro camion diesel
con camion a gas come
modo semplice per ridurre le
loro emissioni di CO 2
». Un
taglio netto e drastico che,
va sottolineato, utilizzando
carburanti rinnovabili può
arrivare al cento per cento.
Nell’offerta di Volvo Trucks,
la disponibilità di modelli
alimentati a gas è prevista
per le gamme Fh, Fh Aero e
Fm, nelle configurazioni trattore
o carro 4 per 2, 6 per 2,
e 6 per 4. E i veicoli possono
passare senza problemi dal
biogas (non fossile prodotto
da rifiuti organici).
Alla base c’è il motore
G13 Lng. Sviluppato sulla
base del 6 cilindri diesel
D13, è proposto in tre livelli
di potenza: 420, 460, 500 cv,
con valori di coppia massima
di 2.100, 2.300 e 2.500 Nm
rispettivamente. E col serbatoio
più grande da 225 chili
di gas l’autonomia di marcia
tocca i mille chilometri.
LE BREVI
MAN E FALCONERI
Un altro anno ancora insieme.
Man Truck&Bus Italia e
Falconeri Sky team hanno
rinnovato la partnership
avviata sette anni fa anche
per la stagione 2024/2025.
In virtù dell’intesa, Man ha
accompagnato il Falconeri
Sky team nei suoi diversi
impegni stagionali utilizzando
sei esemplari del Tge. Segno
distintivo del versatile van
di successo della casa
del Leone, i sedili mobili
e modulari rimovibili e
riposizionabili a seconda delle
esigenze di carico.
MERCEDES CITAN
Lo small van della Stella,
frutto della collaborazione con
i francesi di Renault, potrebbe
essere ai titoli di coda.
Secondo alcune indiscrezioni
di stampa tedesche,
Mercedes si appresterebbe
a interrompere la produzione
del Citan, compresa la
versione cento per cento
elettrica, a partire dal 2026,
abbandonando di fatto il
segmento degli small van per
concentrarsi unicamente sui
segmenti medio e alto dei
commerciali. Se confermata,
la notizia determinerebbe la
fine della collaborazione con
Renault.
PACCAR PARTS CRESCE
Un nuovo Trp shop si
aggiunge ai 149 già attivi in
Europa. È stato inaugurato
presso l’officina universale
Thybo Biler a Holstebro, nel
nord-ovest della Danimarca.
Con l’apertura di quello che
appunto è il Trp shop numero
150, Paccar Parts, il brand
di ricambi post-vendita per
veicoli, rimorchi e bus di ogni
marca, rafforza ulteriormente
la presenza sul territorio
europeo. Nata all’inizio degli
Anni 90, la rete vendita
Trp offre oggi oltre 80 mila
ricambi universali in 46 paesi
del mondo.
IVECO E PETIT FORESTIER
Intesa sempre
più solida
Lo ha confermato
la tavola rotonda
svoltasi in occasione
di Tuttofood
In occasione di Tuttofood
2025, evento internazionale
a carattere biennale dedicato
al settore alimentare che si
svolge a Milano, Iveco e Petit
Forestier hanno avuto modo
di ribadire, nel corso di una
tavola rotonda organizzata
nell’ambito del salone, la
forza e il significato di una
partnership sempre più solida
e proficua.
Collaborazione quella tra
il costruttore nazionale e il
gigante francese del trasporto
refrigerato (che propone
il noleggio non soltanto di
veicoli ma anche di mobili e
contenitori frigoriferi) che in
occasione del salone milanese
si è concretizzata con la
presenza di un eDaily da 190
cv allestito con box refrigerato
da 12 metri cubi con cella
urban by LeCapitaine.
Caratteristica principale
del veicolo, i due pacchi
batteria da 74 kWh e la presa
di forza ad alto voltaggio
che consente di alimentare
il gruppo frigorifero direttamente
dalle batterie di trazione,
attraverso un connettore.
I DATI ACEA SULLE IMMATRICOLAZIONI NELLA UE
Crescono truck e van elettrici
Ma in generale il mercato si mostra debole in
ogni settore e va giù del 16 per cento
È
DAF XG E XF ANCHE COL BIODIESEL
Un’alternativa per i
trasportatori che si
impegnano a garantire il
trasporto sostenibile. È
quanto offre Daf con gli
Xg Plus, Xg e con l’Xf
di nuova generazione
dotati di motore Mx-13
alimentato con biodiesel
B100. Quest’ultimo,
noto anche come
biodiesel Fame (Fatty
acid methyl esters) o
Rme (Rapeseed methyl
esters), è un carburante
prodotto interamente
un mercato Ue a
due facce quello
che ci consegna Acea
attraverso i dati relativi
al primo trimestre 2025.
Da un lato, infatti, si
registra il calo generale
piuttosto marcato
delle immatricolazioni
(meno 16 per cento a
da oli e grassi vegetali
rinnovabili. Il biodiesel
B100 offre il vantaggio
di un drastico taglio
della CO 2
, dal pozzo
alla strada, di oltre il
90 per cento rispetto al
classico diesel di origine
fossile. A questo scopo,
gli ingegneri Daf hanno
lavorato sul propulsore
Mx-13 dotandolo di un
software specificamente
progettato, che tiene
conto del valore calorifico
inferiore del biodiesel.
72.941 unità) dovuto
alla flessione del 16,6
e 12,5 per cento,
rispettivamente, per
pesanti e medi, con i van
che non vanno ‘meglio’
e fanno segnare un meno
12,2 per cento. Dall’altro
c’è il buon risultato
degli elettrici che
crescono del
50,6 per cento
tra i pesanti
(col 3,5 per
cento di quota)
e del 32,6 per
cento tra i van
(8,7 per cento
di quota).
RENAULT TRUCKS
Sostenibilità
per Lc3
Entra in servizio a
Perugia la prima
motrice E-Tech
D-Wide full electric
Un «impegno concreto per
ridurre l’impatto ambientale
delle nostre operazioni
quotidiane». Con queste
parole Michele Ambrogi di
Lc3 ha salutato la consegna
del primo Renault Trucks E-
Tech D-Wide, dunque cento
per cento elettrico, allestito
con furgonatura Lamberet
da 21 europallet, che opererà
a Perugia nel trasporto
dei prodotti destinati ai punti
vendita Pac 2000A Conad
della città.
L’evento si è svolto presso
la concessionaria della Losanga
del capoluogo umbro
alla presenza, tra gli altri,
di Marco Bonaveglio e Andrea
Rossini, rispettivamente
direttore commerciale ed
energy transition manager di
Renault Trucks Italia.
In configurazione tre assi
con una furgonatura Lamberet
da 21 europallet, il D-
Wide adotta quattro pacchi
batteria da 66 kWh ciascuno
per 266 kWh di potenza installata
e ha autonomia fino
a 220 chilometri.
62
63
village
eventi itineranti, racing
BURGERS PROTAGONISTA DEL CAMPIONATO GT CUP EUROPE
Il costruttore olandese di semirimorchi a doppio piano,
rappresentato in Italia da Multitrax, ha presentato il nuovo
team racing Burgers Motorsport by Hwm. La scuderia
parteciperà al campionato Gt Cup Europe 2025 con i piloti
Laura Van Den Hengel e Paul Meijer.
IVECO S-WAY TOUR 2025
È iniziato l'altro
Giro d'Italia
Non si parla di ciclismo ma
di truck. Le prime due tappe
dell'Iveco S-Way Tour sono già in
archivio, ne rimangono sette, con
gran finale a giugno a Catania. Ve
lo raccontiamo in tempo reale con
videoclip e dirette Instagram
Due mesi e mezzo (circa)
in viaggio, toccando
praticamente
tutta l’Italia, nove tappe e
oltre 4 mila chilometri da
percorrere.
In un anno speciale per
Iveco, quello del 50 o anniversario,
i camion del costruttore
nazionale stanno girando
lo Stivale per andare incontro
a clienti e potenziali clienti,
autisti e potenziali autisti.
Si chiama Iveco S-Way
Tour il giro d'Italia a tappe
che ha preso il via lo scorso
4 aprile dal Brescia Truck
park e si concluderà il prossimo
21 giugno all’interporto
di Catania.
Due tappe, a Brescia e
all’interporto di Parma, si
sono già concluse, altre sette
aspettano soltanto di essere
celebrate, a partire dal 9 e
10 maggio all’interporto della
Toscana centrale di Prato.
I camion si potranno
anche guidare
In questo viaggio lungo l’Italia,
Iveco sarà accompagnata
da partner di settore, quali
Enilive con il biocarburante
diesel Hvolution, Greenture,
Petronas lubricants international
e Prometeon, insieme
a Rolfo e Viberti nel ruolo di
Logistic supplier.
I partecipanti potranno
non soltanto vedere i nuovi
Iveco S-Way (quattro diesel,
predisposti per essere alimentati
con Hvo, e un trattore
Lng), prendere informazioni
sui veicoli, ma anche
e soprattutto guidarli, se in
possesso della patente, lungo
percorsi creati appositamente
da Iveco.
Vado e Torno e Trasportare
Segui l'account
vadoetornotrucks
su Instagram per
non perderti i
contenuti e le
dirette dell'Iveco
S-Way Tour 2025
ONLINE FINO
A GIUGNO
Tra dirette
Instagram e
video dedicati,
evenT seguirà
l'Iveco S-Way
Tour 2025
passo dopo
passo. Maggio
e giugno
sono mesi
intensissimi,
la chiusura
è prevista a
Catania il 20 e
21 giugno.
Oggi, tramite il brand evenT,
nel ruolo di media partner ufficiali
dell’evento, seguono il
tour tappa per tappa, raccontando
quello che succede tramite
contenuti social e video
dedicati pubblicati sui nostri
canali social.
E il primo giorno di ogni
tappa è prevista una diretta
Instagram (l'account è
@vadoetornotrucks) in collegamento
con il team Iveco
presente sul posto.
L’Iveco S-Way Tour 2025
farà inoltre tappa speciale a
Misano Adriatico nei giorni
del Misano Grand prix truck,
il 17 e 18 maggio.
Questo il calendario degli
eventi in programma fino a
giugno: primo appuntamento
a Prato (9-10 maggio). Quindi
ci si sposterà a Misano per
poi proseguire a Orte (23-24
maggio) e a Colleferro, nel
Lazio, il 26-27 maggio. Ultime
tre tappe nel mese di
giugno a Nola (6-7) e Bari
(13-14), prima della chiusura
all’interporto di Catania (20-
21 giugno).
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van&pick-up
van di classe media, produzione
VOLKSWAGEN ANNUNCIA L’AMBIZIOSO FUTUR PLAN PER IL SUDAMERICA
Un investimento di 580 milioni di dollari e l’annuncio di un nuovo pick-up, successore
dell’Amarok, che sarà prodotto, a partire dal 2027, nello stabilimento di Pacheco, in
Argentina. Volkswagen punta forte sul Sudamerica, non soltanto mirando a rafforzarsi
in un segmento, quello appunto dei pick-up, strategico nella regione, bensì con
l’ambizione di diventare il leader tecnologico globale tra i produttori entro il 2030.
SERIE LIMITATA DI STELLANTIS
Qualcosa di
speciale
Citroën, Opel e Peugeot
lanciano un’edizione a tiratura
limitata, full electric ma non
solo, di Jumpy, Vivaro e Expert.
Ricca la dotazione di serie e
la livrea specifica è mirata a
esaltarne carattere e personalità
C’era un tempo in cui
ai van non si chiedeva
altro che avere
due spalle larghe così, ovvero
buona capacità di carico,
combinate con elevate dosi
di affidabilità, robustezza e
consumi il più possibile contenuti.
Punto e basta.
Da qualche anno a questa
parte qualcosa è invece cambiato:
anche il design, e più
in generale l’estetica, rappresentano
infatti elementi importanti,
al punto tale da indirizzare
la scelta di acquisto
da parte della clientela verso
questo o quel modello.
elettrica, sia anche con motorizzazione
termica. Si tratta
del Citroën Jumpy Type-
H pack (omaggio voluto al
modello icona del costruttore
francese, prodotto dal 1947
al 1981), dell’Opel Vivaro
Electric sportive e del Peugeot
Expert Tech edition.
Le versioni full electric a
L’estetica come
aspetto emozionale
E così oggi anche i veicoli
commerciali fanno leva su
questo aspetto, per così dire,
emozionale. L’esempio più
recente in ordine di tempo
è quello dei brand Stellantis.
All’indomani del lancio
del Fiat eScudo S-Design
(Vado e Torno n. 4/2025),
anche gli altri marchi del
gruppo propongono l’edizione
speciale dei rispettivi
van di classe media, sia nella
versione cento per cento
A CIASCUNO
IL SUO
Sopra e a fianco,
il Peugeot Expert
Tech edition;
nella pagina
accanto, l’Opel
Vivaro Electric
sportive. Oltre
alla specifica
livrea, spiccano
come dotazione
di serie i cerchi in
lega da 17 pollici.
L’elettrico del
Blitz è proposto a
46.400 euro.
emissioni zero dei tre van
sono equipaggiate col solito
motore da 100 kW (136 cv)
alimentato dalla batteria da
75 kWh che offre un’autonomia
di marcia di circa 350
chilometri (ciclo Wltp).
Dotazione di serie
da top level
Ma a differenza del Vivaro, i
due medi francesi in edizione
speciale possono essere ordinati
anche con motorizzazione
diesel da 180 cv.
A distinguere però gli special
Stellantis è la ricca dotazione
di serie che in funzione del
modello prevede, oltre agli
eleganti cerchi in lega da 17
pollici e ai paraurti in tinta
carrozzeria, fari full Led,
Dynamic surround vision e
quadro digitale personalizzabile
da 10 pollici.
Per quanto riguarda i
prezzi degli elettrici, i listini
comunicati indicano 46.400
euro per Opel Vivaro e Peugeot
Expert e 47.100 euro
per il Citroën Jumpy.
Alberto Gimmelli
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van&pick-up
VAN ELETTRICO FARIZON SV
La planata su
Albione
Così si chiamava un tempo la
Gran Bretagna, scelta dai cinesi
di Farizon (gruppo Geely)
come porta per l’Europa. Il van
elettrico è disponibile in otto
configurazioni con autonomia
massima che sfiora i 400 km
GM SOSPENDE LA PRODUZIONE DI VAN ELETTRICI BRIGHTDROP IN CANADA
General motors ha temporaneamente sospeso la produzione di van elettrici Brightdrop in
Canada per via della scarsa domanda. A risentirne, i lavoratori impegnati nel sito produttivo.
Secondo i media americani, la decisione non sarebbe correlata alla questione dei dazi.
NON SOLTANTO VAN ELETTRICI
Per il momento, Farizon ha
portato in Europa soltanto il van
elettrico Sv di cui ci occupiamo
qui. In Cina, tuttavia, si pensa già
al futuro, specialmente quello
dei veicoli pesanti. E se nelle
prossime settimane sarà avviata
la produzione di serie dei primi
truck a idrogeno con celle a
combustibile da 200 kilowatt di
potenza, prosegue lo sviluppo
dell’Homtruck (sotto), un concept
di camion che potrà avvalersi di
un range extender a metanolo.
La premessa, in questo
caso, è d’obbligo. Il van
elettrico Sv di Farizon
non è ancora disponibile in
Italia, ma soltanto nel Regno
Unito. Potrebbe, però,
secondo i piani del costruttore
cinese, arrivare presto
anche in altri paesi europei, e
allora vale la pena conoscerlo.
Farizon Auto è il marchio
di veicoli commerciali che
il gruppo Geely, tra le più
grandi case automobilistiche
cinesi, ha fondato nel 2016
con l’obiettivo di affondare
il colpo anche nel segmento
del trasporto merci.
Obiettivo Europa
centrato
Già nell’intervista ai manager
Farizon nel marzo 2023,
si fissavano le tempistiche
per approcciare il mercato
europeo, con l’obiettivo di
portare il Supervan (questo
il significato dell’acronimo
Sv) nel vecchio continente
entro il 2024.
Si sbagliavano giusto di
qualche mese: i primi esemplari
del furgone elettrico
di nuova generazione sono
giunti nel Regno Unito nel
febbraio di quest’anno, i primi
test (per la stampa specializzata)
si sono svolti appena
pochi giorni dopo e il veicolo
è stato ufficialmente presentato
al mercato in occasione
del Commercial vehicle
show, alla fine di aprile a
Birmingham.
Euroncap premia
il Supervan
Nel frattempo, il Farizon
Sv, che in Uk è distribuito
da Jameel Motors, ha fatto
in tempo a ottenere un punteggio
molto alto all’ultima
tornata di test
sulla sicurezza
effettuati
da Euroncap
all’inizio di
quest’anno.
La casa
cinese mette
a disposizione
del mercato
il furgone
elettrico Sv
in un totale
di otto configurazioni
(da
L1 H1 a L3
H3), con lunghezze
variabili
da 4.990
a 5.995 millimetri e altezze
comprese tra 1.980 e 2.500
millimetri. Ogni modello,
inoltre, beneficia dell’altezza
di carico ridotta di 550 mm.
Secondo quanto dichiarato
dal costruttore, il carico utile
raggiunge 1.390 chili, con
un volume variabile tra 6.95
e 13 metri cubi.
Per quanto riguarda le batterie,
sono diverse le possibilità
offerte dal Supervan.
Si va dall’unica opzione
con chimica Lfp (litio-ferro-
fosfato) per le capacità più
ridotte, quindi da 67 o da
83 kilowattora, mentre per il
modello di van più grande,
quindi L3 H3, è disponibile
anche l’opzione batteria
nichel-manganese-cobalto
(Nmc) con capacità di 106
kilowattora. Come dichiarato
dal costruttore, tutte le opzio-
ni di batteria sono caratterizzate
dall’avanzata tecnologia
denominata cell-to-pack, che
ha l’obiettivo di ridurre il
peso e aumentare la capacità
della batteria stessa. Capitolo
autonomia: quella dichiarata
secondo lo standard Wltp va
da 285 a poco meno di 400
chilometri, a seconda della
capacità complessiva delle
batterie installate. Possibile
sull’Sv di Farizon la ricarica
rapida in corrente continua,
con potenza massima ammessa
da 120 a 140 kilowatt.
Otto le configurazioni
disponibili
Per avere un’idea di prezzo,
il Farizon Sv è in vendita attualmente
nel Regno Unito
a partire da 45 mila sterline
(52.650 euro Iva esclusa) per
la configurazione L1 H1, fino
alle 56 mila sterline (65.520
euro) della L3 H3.
Fabrizio Dalle Nogare
68
69
ALTERNATIVI
ALTERNATIVI
Prezzi Iva esclusa aggiornati all'1 maggio
2025. Accanto al modello, il peso a terra
e (se previsto) il peso della combinazione.
I modelli sono raggruppati per famiglia.
Dopo la potenza, il costruttore del motore,
se diverso da quello del veicolo.
E-BERLINGO
CITROËN
E-BERLINGO
2,4 t
136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.
Portata da 676 a 725 kg.
Furgone
Passo 2.785 30.700
Passo 2.975 31.600
E-JUMPY
E-JUMPY
2,9 t
136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.
Portata da 926 a 928 kg.
Furgone
Passo 3.275 37.400
Furgone lungo
Passo 3.275 38.900
E-JUMPER
E-JUMPER
3,5 t
136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.
Portata da 645 a 1.020 kg.
Furgone H2
Passo 4.035 54.500
Furgone H2 lungo
Passo 4.035 55.400
Furgone H3
Passo 4.035 55.400
Furgone H3 lungo
Passo 4.035 56.300
Cabinato
Passo 4.035 51.800
E-DOBLO
FIAT
E-DOBLO
2,4 t
136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.
Portata da 635 a 735 kg.
Furgone
Passo 2.785 31.600
Passo 2.975 32.600
E-SCUDO
E-SCUDO
2,8 t
136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.
Portata da 926 a 928 kg.
Furgone
Passo 2.925 35.900
Passo 3.275 36.600
Furgone lungo
Passo 3.275 37.300
E-DUCATO
E-DUCATO
3,5 t
122 cv, Autonomia 235 km, Batterie 47 KWh.
Portata da 985 a 1.410 kg.
Furgone H2
Passo 4.035 55.700
Furgone H2 lungo
Passo 4.035 56.600
Furgone H3
Passo 4.035 56.600
Furgone H3 lungo
Passo 4.035 57.500
Cabinato
Passo 4.035 53.000
E-DUCATO 4 TON
4,3 t
122 cv, Autonomia 235 km, Batterie 47 KWh.
Portata da 1.735 a 2.160 kg.
Furgone H2
Passo 4.035 56.600
Furgone H2 lungo
Passo 4.035 57.500
Furgone H3
Passo 4.035 57.500
Furgone H3 lungo
Passo 4.035 58.400
Cabinato
Passo 4.035 53.900
Cabinato doppia cabina
Passo 4.035 55.400
FORD
E-TRANSIT
E-TRANSIT 135
3,5 t
184 cv, Autonomia 314 km, Batterie 68 KWh.
Portata da 1.650 a 2.090 kg.
Furgone H2
Passo 3.300 48.500
Passo 3.750 49.300
Furgone H3 lungo
Passo 3.750 50.500
Cabinato
Passo 3.954 47.000
E-TRANSIT 198
3,5 t
269 cv, Autonomia 314 km, Batterie 68 KWh.
Portata da 1.650 a 2.090 kg.
Furgone H2
Passo 3.300 50.300
Passo 3.750 51.000
Furgone H3 lungo
Passo 3.750 52.300
Cabinato
Passo 3.954 48.800
E-TRANSIT 135
3,9 t
184 cv, Autonomia 314 km, Batterie 68 KWh.
Portata da 2.050 a 2.490 kg.
Furgone H2
Passo 3.300 49.000
Passo 3.750 49.800
Furgone H3 lungo
Passo 3.750 51.000
Cabinato
Passo 3.954 47.500
E-TRANSIT 198
3,9 t
269 cv, Autonomia 314 km, Batterie 68 KWh.
Portata da 2.050 a 2.490 kg.
Furgone H2
Passo 3.300 50.800
Passo 3.750 51.500
Furgone H3 lungo
Passo 3.750 52.800
Cabinato
Passo 3.954 49.300
E-TRANSIT 135
4,3 t
184 cv, Autonomia 314 km, Batterie 68 KWh.
Portata da 2.400 a 2.840 kg.
Furgone H2
Passo 3.300 49.500
Passo 3.750 50.300
Furgone H3 lungo
Passo 3.750 51.500
Cabinato
Passo 3.954 48.000
E-TRANSIT 198
4,3 t
269 cv, Autonomia 314 km, Batterie 68 KWh.
Portata da 2.400 a 2.840 kg.
Furgone H2
Passo 3.300 51.300
Passo 3.750 52.000
Furgone H3 lungo
Passo 3.750 53.200
Cabinato
Passo 3.954 49.800
IVECO
E-DAILY
E-DAILY 35 S 10
3,5 t
136 cv, Autonomia 235 km, Batterie 74 KWh.
Portata 1.520 kg.
Furgone H1
Passi 3.000-3.520 56.600
Furgone H2
Passo 3.520 57.100
Passo 4.100 59.300
Furgone H2 lungo
Passo 3.520 57.800
Furgone H3
Passo 4.100 60.200
Furgone H3 lungo
Passo 3.520 58.700
Cabinato
Passi 3.000-3.450-3.750-4.100 55.100
E-DAILY 35 S 14
3,5 t
190 cv, Autonomia km, Batterie KWh.
Portata 1.509 kg.
Furgone H1
Passo 3.520 76.100
Furgone H2
Passo 3.520 76.600
Passo 4.100 78.800
Furgone H2 lungo
Passo 3.520 77.300
Furgone H3
Passo 4.100 79.700
Furgone H3 lungo
Passo 3.520 78.200
Cabinato
Passi 3.450-3.750-4.100 74.900
E-DAILY 42 S 10
4,3 t
136 cv, Autonomia 235 km, Batterie 74 KWh.
Portata 2.237 kg.
Furgone H1
Passo 3.520 61.800
Furgone H2
Passo 3.520 62.300
Passo 4.100 64.500
Furgone H2 lungo
Passo 3.520 63.000
Furgone H3
Passo 4.100 65.400
Furgone H3 lungo
Passo 3.520 63.900
Cabinato
Passi 3.450-3.750-4.100 60.600
E-DAILY 42 S 14
4,3 t
190 cv, Autonomia km, Batterie KWh.
Portata 2.237 kg.
Furgone H1
Passo 3.520 81.300
Furgone H2
Passo 3.520 81.800
Passo 4.100 84.000
Furgone H2 lungo
Passo 3.520 82.500
Furgone H3
Passo 4.100 84.900
Furgone H3 lungo
Passo 3.520 83.400
Cabinato
Passi 3.450-3.750-4.100 80.100
E-DAILY 72 C 14
7,2 t
190 cv, Autonomia km, Batterie KWh.
Portata 5.187 kg.
Furgone H2
Passo 4.100 94.800
Furgone H2 lungo
Passo 4.100 98.100
Furgone H3
Passo 4.100 95.700
Furgone H3 lungo
Passo 4.100 99.000
Cabinato
Passi 3.450-3.750-4.100 90.900
DAILY
DAILY 35 S 14 NP GAS 3,5 t
136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,
4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata da
795 a 1.457 kg.
Furgone H1
Passo 3.520 53.000
Furgone H2
Passo 3.520 52.500
Passo 4.100 55.700
Furgone H2 lungo
Passo 3.520 54.200
Furgone H3
Passo 4.100 56.600
Furgone H3 lungo
Passo 3.520 55.100
Cabinato
Passi 3.450-4.100 51.700
DAILY 35 C 14 NP GAS 3,5 t
136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,
4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata da
531 a 1.329 kg.
Furgone H2 lungo
Passo 3.520 58.800
Passo 4.100 64.100
Furgone H3 lungo
Passo 3.520 59.700
Passo 4.100 65.000
Cabinato
Passi 3.450-4.100 56.300
Cabinato doppia cabina
Passo 4.100 60.400
DAILY 50 C 14 NP GAS
5,2 t
136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,
4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata da
2.256 a 2.919 kg.
Furgone H2
Passo 4.100 66.000
Furgone H2 lungo
Passo 3.520 64.500
Passo 4.100 69.700
Furgone H3
Passo 4.100 66.900
Furgone H3 lungo
Passo 3.520 65.400
Passo 4.100 70.600
Cabinato
Passi 3.450-4.100 62.000
Cabinato doppia cabina
Passi 4.100-4.350 66.000
DAILY 60 C 14 NP GAS 6 t
136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,
4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata da
2.725 a 3.464 kg.
Furgone H2
Passo 4.100 71.400
Furgone H2 lungo
Passo 4.100 74.700
Furgone H3
Passo 4.100 72.300
Furgone H3 lungo
Passo 4.100 75.600
Cabinato
Passi 3.450-4.750 67.400
Cabinato doppia cabina
Passo 4.350 72.300
DAILY 65 C 14 NP GAS 6,5 t
136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,
4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata da
3.225 a 3.964 kg.
Furgone H2
Passo 4.100 72.900
Furgone H2 lungo
Passo 4.100 76.200
Furgone H3
Passo 4.100 73.800
Furgone H3 lungo
Passo 4.100 77.100
Cabinato
Passi 3.450-4.750 73.800
Cabinato doppia cabina
Passo 4.350 61.600
DAILY 70 C 14 NP GAS 7 t
136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,
4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata da
3.725 a 4.464 kg.
Furgone H2
Passo 4.100 73.800
Furgone H2 lungo
Passo 4.100 77.100
Furgone H3
Passo 4.100 74.700
Furgone H3 lungo
Passo 4.100 78.000
Cabinato
Passi 3.450-4.750 69.800
Cabinato doppia cabina
Passo 4.350 74.700
EUROCARGO
EUROCARGO 80 E 21 GAS
9 t
136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,
4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata
4.640 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.105-4.815 144.600
EUROCARGO 90 E 21 GAS
10 t
204 cv, Multipoint Turbo waste gate, 6 cilindri,
5.883 cc, Euro 6. Portata 5.640 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.105-4.815 146.400
EUROCARGO 100 E 21 GAS
11 t
204 cv, Multipoint Turbo waste gate, 6 cilindri,
5.883 cc, Euro 6. Portata 6.640 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.105-4.815 147.600
EUROCARGO 120 EL 21 GAS
12 t
204 cv, Multipoint Turbo waste gate, 6 cilindri,
5.883 cc, Euro 6. Portata 7.640 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.105-4.815 159.700
EUROCARGO 160 E 21 GAS
16 t
204 cv, Multipoint Turbo waste gate, 6 cilindri,
5.883 cc, Euro 6. Portata 10.800 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.690-5.670 176.100
S-WAY AD
S-WAY AD 34 GAS
18/44 t
340 cv, Multipoint Turbo intercooler, 6 cilindri,
8.709 cc. Portata 11.295 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.800-6.300 224.700
Cabinato Lng
Passi 3.800-6.300 240.500
S-WAY AD 40 GAS
18/44 t
400 cv, Multipoint Turbo Vgt, 6 cilindri, 8.709
cc. Portata 11.295 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.800-6.300 228.700
Cabinato Lng
Passi 3.800-6.300 244.500
S-WAY AD 34 6X2 GAS
18/44 t
340 cv, Multipoint Turbo intercooler, 6 cilindri,
8.709 cc. Portata 11.000 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.120-6.050 234.900
Cabinato Lng
Passi 3.120-6.050 250.700
S-WAY AD 40 6X2 GAS
18/44 t
400 cv, Multipoint Turbo Vgt, 6 cilindri, 8.709
cc. Portata 11.000 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.120-6.050 238.900
Cabinato Lng
Passi 3.120-6.050 254.700
S-WAY AT
S-WAY AT 34 GAS
18/44 t
340 cv, Multipoint Turbo intercooler, 6 cilindri,
8.709 cc. Portata 11.295 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.800-6.300 227.700
Cabinato Lng
Passi 3.800-6.300 243.400
S-WAY AT 40 GAS 18/44 t
400 cv, Multipoint Turbo Vgt, 6 cilindri, 8.709
cc. Portata 11.295 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.800-6.300 231.700
Cabinato Lng
Passi 3.800-6.300 247.400
S-WAY AT 34 6X2 GAS 18/44 t
340 cv, Multipoint Turbo intercooler, 6 cilindri,
8.709 cc. Portata 11.000 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.120-6.050 237.900
Cabinato Lng
Passi 3.120-6.050 253.600
S-WAY AT 40 6X2 GAS 18/44 t
400 cv, Multipoint Turbo Vgt, 6 cilindri, 8.709
cc. Portata 11.000 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.120-6.050 241.900
Cabinato Lng
Passi 3.120-6.050 257.600
S-WAY AS
S-WAY AS 46 NP GAS 18/44 t
460 cv, Multipoint Turbo Waste gate, 6 cilindri,
12.882 cc. Portata da 10.500 a 11.000
kg.
Trattore Cng
Passo 3.800 249.700
Trattore Lng
Passo 3.800 265.500
Cabinato Cng
Passo 5.700 261.600
Cabinato Lng
Passo 5.700 274.300
S-WAY AS 46 6X2 NP GAS 24/44 t
460 cv, Multipoint Turbo Waste gate, 6 cilindri,
12.882 cc. Portata da 16.000 a 17.000
kg.
Trattore Lng
Passo 4.000 301.300
Cabinato Cng
Passi 4.200-6.050 267.100
Cabinato Lng
Passi 4.200-6.050 279.800
70
71
E-CITAN
MERCEDES
E-CITAN
2,2 t
122 cv, Autonomia 280 km, Batterie 45 KWh.
Portata 534 kg.
Furgone
Passo 2.716 38.700
NISSAN
TOWNSTAR
TOWNSTAR EV
2 t
122 cv, Autonomia 300 km, Batterie 45 KWh.
Portata 366 kg.
Furgone
Passo 2.716 31.700
Furgone lungo
Passo 2.716 33.900
OPEL
COMBO-E
COMBO-E
2,4 t
136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.
Portata da 676 a 725 kg.
Furgone
Passo 2.785 30.700
Passo 2.975 31.600
VIVARO-E
VIVARO-E
2,9 t
136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.
Portata da 926 a 928 kg.
Furgone
Passo 3.275 37.400
Furgone lungo
Passo 3.275 38.900
MOVANO-E
MOVANO-E
3,5 t
120 cv, Autonomia 248 km, Batterie 75 KWh.
Portata 515 kg.
Furgone H2
Passo 4.035 54.500
Furgone H2 lungo
Passo 4.035 55.400
Furgone H3
Passo 4.035 55.400
Furgone H3 lungo
Passo 4.035 56.300
Cabinato
Passo 4.035 51.800
PEUGEOT
E-PARTNER
E-PARTNER
ALTERNATIVI
2,4 t
136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.
Portata da 676 a 725 kg.
Furgone
Passo 2.785 30.700
Passo 2.975 31.600
E-EXPERT
E-EXPERT
2,9 t
136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.
Portata da 926 a 928 kg.
Furgone
Passo 3.275 37.400
Furgone lungo
Passo 3.275 38.900
E-BOXER
E-BOXER
3,5 t
136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.
Portata da 645 a 1.020 kg.
Furgone H2
Passo 4.035 54.500
Furgone H2 lungo
Passo 4.035 55.400
Furgone H3
Passo 4.035 55.400
Furgone H3 lungo
Passo 4.035 56.300
Cabinato
Passo 4.035 51.800
PIAGGIO
PORTER
PORTER BENZINA/METANO
2,1 t
92 cv, Multipoint Naturale, 4 cilindri, 1.498
cc. Portata da 1.055 a 1.195 kg.
Cabinato
Passo 2.650 18.800
Passo 3.070 19.100
RENAULT
KANGOO
KANGOO E-TECH
2,2 t
122 cv, Autonomia 300 km, Batterie 45 KWh.
Portata da 524 a 700 kg.
Furgone
Passo 2.716 29.400
Furgone lungo
Passo 2.716 31.700
MASTER
MASTER E-TECH
3,5 t
78 cv, Autonomia 204 km, Batterie 52 KWh.
Portata da 1.034 a 1.567 kg.
Furgone H1
Passo 3.182 50.200
Furgone H2
Passo 3.182 50.200
Furgone H1
Passo 3.682 51.600
Furgone H2
Passo 3.682 51.600
Cabinato
Passo 3.682 52.400
SCANIA
L
L 340 GAS
18/44 t
340 cv, Cng - Lng Turbo waste gate, 5 cilindri,
9.291 cc, Euro 6. Portata 11.110 kg.
Cabinato Cng
Passi 3.300-6.500 230.000
L 320 HYBRID 6 X 2
26 t
320 cv, Common rail Xpi Turbo Vgt, 5 cilindri,
9.291 cc, Euro 6. Portata 17.429 kg.
Cabinato
Passo 4.700 246.800
SERIE R
R 410 GAS
18/44 t
410 cv, Multipoint Turbo, 6 cilindri, 12.742
cc, Euro 6. Portata 9.850 kg.
Trattore Cng
Passi 3.300-3.750 275.000
Trattore Lng
Passi 3.300-3.750 290.000
VOLKSWAGEN
E-CRAFTER
E-CRAFTER 35 T.A.
3,5 t
136 cv, Autonomia 173 km, Batterie 35,8
KWh. Portata 925 kg.
Furgone H3
Passo 3.640 70.200
Metà maggio del 1992.
Sulla costa Adriatica,
nel riminese, tra Riccione e
Cattolica, si respira aria d’estate.
Il sole caldo, le giornate
più luminose e i riflessi
di luce sul mare calmo invitano
a un tuffo in mare. Che
infatti già attira molti turisti,
avanguardie di quella folla
che come tradizione, di lì a
breve, prenderà d’assalto la
riviera romagnola.
A una manciata di chilometri
dalle spiagge, sul circuito
Santamonica di Misano
Adriatico, c’è invece un’altra
stagione che si appresta
a sbocciare. È la novità del
campionato europeo di velocità
riservato ai camion. Sì,
proprio a quelli che comunemente
vengono indicati come
bisonti della strada.
ISSN 042 2096 Poste Italiane s.p.a. - SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI
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VADO E TORNO EDIZIONI www.vadoetorno.com ISSN 042 2096
l’Italia
che
piace
SALONI FINALMENTE È TRANSPOTEC ANTEPRIME FIAT SCUDO
PROVE IVECO S-WAY 490 - SCANIA 25 P BEV
TRUCK RACING
MISANO TUTTI IN PISTA
TRASPORTO LA PROTESTA ANESTETIZZATA
FINALMENTE È TRANSPOTEC ● ANTEPRIME FIAT SCUDO
ANCHE ELETTRICO ● PROVE IVECO S-WAY 490 - SCANIA 25 P BEV
FORD TRUCKS F-MAX - MERCEDES-BENZ E-VITO ● TRUCK RACING
PARTE DA MISANO LA CORSA AL TITOLO ● MISANOTUTTI IN PISTA
COL TEST DRIVE ● TRASPORTOLA PROTESTA ANESTETIZZATA
MAGGIO
2022
MENSILE
€ 3,00
N°5 MAGGIO 2022
Ma con abito e livrea racing,
spinti da motori super
vitaminizzati e, per la prima
volta, in Italia.
Tra gli appassionati dei
‘mutor’ c’è curiosità per il
campionato che, nel nord
Europa e in Inghilterra in
particolare, attira decine
di migliaia di spettatori ad
ogni appuntamento. Ma che
nell’unico tentativo nostrano,
negli Anni 80, in quel di
Monza, era miseramente fallito
per via dell’opposizione
degli ambientalisti. Ma questa
è un’altra storia.
E tutt’altra storia sarà a
Misano. È vero, quella prima
edizione, con quattro gare
articolate in due manche
per ciascuna delle tre classi
di camion in pista (più l’In-
5
Prima immissione:
5 maggio 2022
CORREVA L’ANNO
1992
IL TRUCK RACING SBARCA A MISANO
Che la festa
abbia inizio
Non si comincia col pienone di pubblico, ma
l’entusiasmo c’è. Così come anche tre piloti
italiani, ma è soltanto un fuoco di paglia
Negli anni ruggenti dell’Eurotruck racing, i duelli in pista
erano il sale e la costante di ogni gara. Come quello,
proprio a Misano, tra il Man di Kreutzpointner e il Mercedes
di Oestreich (Vado e Torno 7/8-1997)
terclasse), non farà registrare
il pienone sulle tribune. Ma
si capisce che lo spettacolo
può funzionare. Soprattutto
Misano, nei camion, ci crede.
Le staccate a ruote fumanti,
i duelli, la grinta e l’abilità
dei piloti, conquistano il pubblico.
Che oggi, ogni anno,
dopo oltre trent’anni, continua
sempre più numeroso ad
appassionarsi alle evoluzioni
in pista dei protagonisti del
Truck racing.
Dopo qualche perplessità sul futuro della serie, il
campionato europeo camion si presenta puntuale al via della
stagione Duemila. Che Vado e Torno racconta sul n. 6/2000.
periodico di cultura,
economia e tecnica dell’autotrasporto
Fondato nel 1962
Autorizzazione del tribunale di Milano
n. 6041 del 20 settembre 1962
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73
ULTIM’ORA
Autovelox
il gran pasticcio
È caos sui rilevatori di velocità: omologati o
semplicemente approvati? Intanto la sentenza della
Cassazione invalida di fatto le sanzioni.
A complicare la situazione già ingarbugliata è intervenuta la bocciatura
da parte di Bruxelles della proposta di sanatoria avanzata dal Mit che
puntava a chiudere la questione considerando omologati tutti i rilevatori
di velocità (autovelox) approvati dopo il 2017.
Potremmo definirlo il solito pasticcio all’italiana, materia in
cui, non sempre ma con preoccupante frequenza, abbiamo
una certa (non invidiabile) dimestichezza. Nello specifico,
il pasticcio in questione è quello dei misuratori di velocità,
meglio conosciuti come Autovelox. Sentinelle inflessibili e
poco amate, ormai disseminate ovunque, lungo le autostrade
come in città, sulle strade statali e quelle provinciali. Per
le sempre più aride e sofferenti casse dei nostri Comuni,
rappresentano invece una straordinaria fonte di entrate:
secondo i calcoli del Codacons, nelle venti principali città
italiane hanno garantito nel 2023 incassi per oltre 65 milioni
di euro. Dove nasce il caos, vi chiederete? Semplice, dalla
sentenza della Cassazione (29 febbraio 2024) che sulla base
del ricorso presentato da un cittadino (avvocato civilista)
avverso la sanzione comminatagli, ha di fatto stabilito nella
sua pronuncia che tutti gli apparecchi per la misurazione
della velocità dei veicoli, secondo l’articolo 142 del Codice
della strada, devono essere «approvati e debitamente
omologati». Omologazione, e qui sta il punto, che può
essere rilasciata unicamente attraverso lo specifico decreto
attuativo. Che però, in Italia, manca da oltre trent’anni.
Appunto, un pasticcio. Che il ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, allo scopo di colmare il vuoto normativo,
ha tentato di risolvere una volta per tutte approvando il
decreto nel quale si consideravano regolarmente omologati
tutti i rilevatori di velocità, appunto gli autovelox, approvati
dopo il 2017. Peccato che Bruxelles abbia bocciato e
rispedito al mittente la sanatoria. Questo perchè, spiegano i
giudici dell’Alta corte, approvazione e omologazione delle
apparecchiature sono due validazioni diverse. In buona
sostanza, una cosa è l’approvazione (passaggio necessario
per arrivare all’omologazione), altra è invece l’omologazione
vera e propria che consente l’utilizzo dell’apparecchiatura.
Il risultato è che nelle grandi città sono a rischio 40 milioni
di euro di multe, aumentano i ricorsi e molti Comuni sono
costretti a spegnere gli autovelox.
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L’eccellenza che meriti.
Sprinter.
Con MBUX di ultima generazione e i più innovativi sistemi
di sicurezza e assistenza alla guida di serie.