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Vadoetorno_2025_05

Su questo numero di Vado e Torno: Storia di copertina: negli Usa il truck viaggia da solo Misano: le corse, le nostre prove, la festa Saloni: al super Bauma il ritorno dei camion Prove: se con l'eSprinter Mercedes fa 400 E molto altro...

Su questo numero di Vado e Torno:

Storia di copertina: negli Usa il truck viaggia da solo
Misano: le corse, le nostre prove, la festa
Saloni: al super Bauma il ritorno dei camion
Prove: se con l'eSprinter Mercedes fa 400

E molto altro...

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2025

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8 maggio 2025

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VADO E TORNO EDIZIONI

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ISSN 0042 2096 Poste Italiane

s.p.a. - SPED. IN A. P. - D.L.

353/2003 (conv. in L.

27/02/2004 n° 46) art. 1,

comma 1, LO/MI

MISANO

LE CORSE

LE NOSTRE

PROVE

LA FESTA

SALONI

AL SUPER

BAUMA IL

RITORNO DEL

CAMION

negli Usa

il truck

viaggia da

solo

PROVE

SE CON

L’eSPRINTER

MERCEDES

FA 400


maggio

REGOLE SUL RIPOSO SETTIMANALE

L’Ue sta valutando la possibilità di

permettere agli autisti dei mezzi

pesanti il riposo settimanale regolare

nelle cabine dei camion, ma solo in

aree di parcheggio certificate.

vado e torno n°5 - 2025 - anno 64° - www.vadoetornoweb.com

Green deal

Mercedes: sarà record in retro? 6

Brevi: Daimler, Man, Huawei 6

Nuovo stop per Volta Trucks 7

Il Vision V di Mercedes 7

Le batterie Man a Norimberga 7

Northvolt System industrial è Scania 7

Furti di rame alle colonnine 7

26

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La strada giusta

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Prestazioni superiori e massima serenità con la nuova gamma IVECO Way:

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Periscopio

Zerogradi 2025: ci siamo 9

Controlli truck&bus di maggio 9

Il mercato dei trainati in Italia 9

Treni merci fermi al palo 10

Ancora blocchi al Brennero 10

Bando di concorso al Mit 10

Il sondaggio del mese 10

Msc tra Trump e la Cina 12

Dachser celebra una buona annata 12

Dhl si accorda con Temu 12

Spagna, blackout e trasporti 12

Il porto virtuoso di Danzica 14

Dkv fa la spesa in Germania 14

Nuovo truck village a Livorno 14

Brevi: Dsv-Db, revisioni, Sos Logistica 14

Più sicurezza per i ribaltabili 16

Parcheggi e multe in Francia 16

L’Hvo finisce sotto inchiesta 16

Rhenus in Sudamerica 16

Politica

Rinnovo parco veicoli? Sogno 18

Carenza autisti e Cqc si tratta all’Ue 19

Tutti i documenti in digitale 20

Se il Brennero vale due ore 21

Infrastrutture

Per la Brebemi è profondo rosso 22

Sotto l’occhio del drone 22

In autostrada c’è il Tutor 3.0 23

Misano experience

Venite a provare i truck in pista 26

Seguici sui nostri social

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Vado e Torno

Instagram

vadoetornotrucks

42

Ecco i 14 trattori a disposizione 27

Formula Truck, la nuova stagione 30

Le gare

Dal Marco Simoncelli riparte l’Etrc 32

E subito dopo si va in Germania 34

Con Chrome raddoppia lo show 35

Act Expo

In California l’America del truck 36

La sostenibilità secondo Cummins 39

Guida autonoma e batterie 40

LinkedIn

Vado e Torno

48

32

Bauma

Il grande ritorno del truck 42

Così l’Italia va fuoristrada 45

Se il karma è ribaltare e sollevare 47

Anteprime

I nuovi van Svd di Renault 48

Le novità da Corea e Cina 51

Il Cv show diventa grande 53

YouTube

Vado e Torno Edizioni

36

TikTok

VadoetornoTrucks

3



maggio

DHL INVESTE NELLA SALUTE

Dhl stanzia 2 miliardi in 5 anni per

potenziare la logistica nei settori

del life sciences e dell’healthcare.

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Durable Trust.

Un marchio di

Global Automotive Solutions – Made in Germany

L’intervista

Daniel Kirchert di Flynt 54

Prova

56 64

Mercedes eSprinter 420 56

Truck news

Volvo Trucks a tutto gas 62

Brevi: Man, Mercedes, Paccar 62

Iveco e Petit Forestier a Tuttofood 63

Daf Xg e Xf a biodiesel 63

Cala l’immatricolato nella Ue 63

Elettrico Renault Trucks per Lc3 63

Petronas si dedica a Iveco 63

Village

Iniziato l’Iveco S-Way Tour 2025 64

Con Burgers si corre nel Gt 65

Van&pick-up

Stellantis lancia la serie speciale 66

Futur plan di Vw per il Sudamerica 67

Con l’Sv Farizon sbarca in Europa 68

Stop ai van elettrici Gm in Canada 69

Correva l’anno

E il truck racing sbarcò a Misano 73

66

Rubriche

Il listino dei veicoli alternativi 70.

Ultim’ora 74.

Tutto

quello di

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green deal

guinness, fallimenti, test, dinamiche

QUEI FURTI DI RAME ALLE COLONNINE DI RICARICA

L’associazione Motus-E mette in evidenza un fenomeno di

cui si parla poco, ma che può incidere sullo sviluppo della

mobilità elettrica in Italia: si moltiplicano, infatti, gli episodi

di furti di rame presso le colonnine di ricarica nel nostro

Paese. La polizia sta indagando.

MERCEDES-BENZ TRUCKS

Facciamo il record

al contrario

Più di cento chilometri in

retromarcia con il nuovo

elettrico eActros 600. Il tentativo

da Guinness dei primati

previsto per l’inizio di giugno

L

’iniziativa è sicuramente

singolare. E rientra nel

percorso di crescita dell’e-

Actros 600, la nuova ammiraglia

elettrica di Mercedes-

Benz Trucks, in produzione

di serie in Germania dalla

fine dello scorso anno.

All’inizio di giugno, esattamente

il giorno 4, a Oschersleben,

nel Land Sassonia-

Anhalt, Mercedes proverà a

ritoccare il Guinness world

records facendo percorrere al

suo truck elettrico cento chilometri

in retromarcia senza

mai fermarsi. Elemento che

rende ben più complicata

l’impresa, il camion sarà dotato

di semirimorchio.

Al volante dell’eActros 600

ci sarà Marco Hellgrewe,

ufficiale delle forze armate

LE BREVI

GUIDA AUTONOMA

Daimler Truck North America ha

iniziato a consegnare i camion stradali

alla flotta di test di Torc Robotics,

consociata della stessa Daimler

Truck. I veicoli sono basati sulla

quinta generazione dei Freightliner

Cascadia, presentata l’anno scorso. I

veicoli sono progettati per consentire

le sperimentazioni di guida autonoma

di livello 4 e prevedono la presenza di

un driver solo come supervisore.

e grande appassionato di camion,

che ha già stabilito il

proprio record nel 2008 percorrendo

la distanza di 64

APPUNTAMENTO

A GIUGNO

Marco Hellgreve

(nella foto)

detiene già il

record mondiale

di percorrenza in

retromarcia con

un camion diesel.

Ora, ci vuole

provare anche con

un elettrico. Con

questa iniziativa,

Mercedes

intende anche

sensibilizzare

al corretto

comportamento

nel traffico.

chilometri con un camion

con motore diesel.

La pista della Motorsport

arena di Oschersleben è un

circuito molto impegnativo,

con 14 curve strette progettate

per le auto. Come se

non bastasse, poi, Hellgrewe

si cimenterà nel tentativo

di impresa in retromarcia

anche su strade pubbliche,

RICARICA MEGAWATT

Insieme agli specialisti di Abb, Man ha

iniziato a testare i sistemi di ricarica

megawatt sui suoi nuovi camion

elettrici. Le prime sperimentazioni

sono avvenute a Monaco con sessioni

di ricarica ad altissima potenza. Il

costruttore tedesco ha espresso

soddisfazione: la cosiddetta megawatt

charging consentirà di abbattere il

tempo necessario alla ricarica dei

camion elettrici per il lungo raggio.

provando a percorrere circa

30 chilometri lungo un percorso

che si concluderà al

Daimler Truck global parts

center di Halberstadt, sempre

in Sassonia-Anhalt. Nuova

sede, che sarà inaugurata

ufficialmente il 10 luglio, e

che a partire da quest’anno

si occuperà gradualmente

delle consegne mondiali di

ricambi per Mercedes-Benz

Trucks. In entrambi i tratti,

si prevede che viaggerà per

lo più a velocità comprese tra

i 10 e i 20 chilometri all’ora.

Per l’iniziativa, Mercedes-

Benz Trucks collabora con

le associazioni Blicki e Profi–Pro

Fahrer-Image, a cui

offre la piattaforma per promuovere

le rispettive attività,

ossia sostenere la necessità

di educare i

bambini su come

comportarsi

correttamente

nel traffico e la

valorizzazione

della professione

di autista di

camion.

È così che i

loghi delle due

associazioni

campeggerenno

sia sull’eActros

600 sia sul semirimorchio

utilizzato per il

tentativo di record.

SUPERCHARGER HUAWEI

Anche il gruppo cinese Huawei si

inserisce nell’agone dei costruttori di

sistemi di ricarica presentando una

soluzione per la ricarica ultra-rapida

con potenza fino a 1,5 megawatt.

L’obiettivo è assicurare ai pesanti

stradali fino al 90 per cento della

carica in un tempo di appena 15

minuti. Huawei sta anche lavorando

con diversi costruttori cinesi allo

sviluppo degli stessi veicoli.

PER IL COSTRUTTORE SVEDESE DI TRUCK ELETTRICI

Questa Volta è proprio finita

Non sono state trovate le risorse per portare

avanti il progetto dell’elettrico Volta Zero

N

onostante

gli ultimi

messaggi pieni di

fiducia, Volta Trucks

ha cessato l’attività,

PROVE TECNICHE DI FUTURO

Si avvicina inesorabile

il momento dell’ormai

celebre piattaforma Van.

Ea che caratterizzerà

i van Mercedes del

prossimo futuro. Si

tratta dell’architettura

innovativa che ribalta

la concezione ‘classica’

del veicolo commerciale

leggero: il processo

di sviluppo parte,

quindi, dal software e

un déjà vu. E questa

volta rimane poco

margine per ulteriori

tentativi. Proprio ai

nostri microfoni (vedi

Vado e Torno 4/2025) i

manager del costruttore

svedese di camion

elettrici avevano

annunciato l’arrivo

di nuovi investitori.

L’accordo, invece,

non è stato trovato e

sono stati costretti a

dichiarare concluso

il progetto. Chissà se

adesso qualcuno trarrà

ispirazione.

dalle parti immateriali

per poi innestarsi

nella concezione e

realizzazione della parte

‘hardware’ del veicolo.

Mercedes ha presentato

il concept Vision V che,

sebbene sia riferito al

trasporto passeggeri,

lascia intravvedere

la portata innovativa

dell’architettura

concepita dalla Stella.

PRODUZIONE

Batterie a

Norimberga

Man inaugura il plant

di assemblaggio dei

pacchi batterie

Man Truck&Bus ha ufficialmente

inaugurato lo

stabilimento dove verranno

assemblate le batterie per

i suoi camion elettrici. Il

plant si trova a Norimberga

e costituisce un vero e proprio

fiore all’occhiello nella

strategia che guiderà la transizione

energetica del Leone.

Oltre ai circa cento milioni

di euro già investiti

nell’impianto di produzione

appena inaugurato, nei prossimi

anni verranno investiti

altri 150 milioni di euro per

sviluppare ulteriormente le

competenze nel campo della

tecnologia delle batterie.

Ciò significa, in soldoni,

che oltre ai pacchi batterie,

Man sarà in grado di assemblare

anche i moduli stessi,

ricorrendo ai fornitori esterni

solo per quanto riguarda le

ACQUISIZIONI

Un pezzetto

di Northvolt

A Scania la sezione

Systems industrial

per off-road e Hd

Anticipata già qualche

tempo fa, adesso la notizia

è ufficiale. Scania ha

annunciato l’acquisizione di

Northvolt Systems industrial,

che comprende capacità produttive,

un centro di ricerca

e sviluppo e un team di circa

260 dipendenti.

La divisione Northvolt

Systems industrial sviluppa

celle delle batterie.

Nel complesso, gli investimenti

a Norimberga garantiranno

circa 400 posti di

lavoro e faranno progredire

ulteriormente, secondo il costruttore

tedesco, la trasformazione

del sito. A Norimberga,

sempre secondo Man,

si produrranno in questa prima

fase fino a 50 mila pacchi

batterie ogni anno.

A Norimberga, i pacchi

batteria verranno prodotti in

tre cosiddetti fattori di forma.

Il primo, di tipo piatto, è utilizzato

nel Man Lion’s City

E, l’autobus urbano elettrico

a batteria. Altri due fattori

di forma sono utilizzati nei

camion elettrici Man eTgl,

eTgs ed eTgx, veicoli con

massa totale variabile in un

range di peso che va da 12

a 50 ton.

e produce sistemi di batterie

per l’industria pesante e

i segmenti di mercato offhighway,

offrendo un portafoglio

di moduli e sistemi di

batterie utilizzati per la movimentazione

dei materiali,

le attrezzature per l’edilizia

e l’industria mineraria. L’azienda

opererà come impresa

autonoma in Scania Ventures.

6

7



L’HAPPENING DELLA CATENA DEL FREDDO

26 GIUGNO 2025

UNA INIZIATIVA

MEDIA PARTNER

MUSEO MILLE MIGLIA

BRESCIA

programma aggiornato

e registrazione

per partecipazione gratuita:

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IN COLLABORAZIONE CON

CONVEGNO ISTITUZIONALE

8 WORKSHOP TEMATICI

2025

PREMIAZIONE ZEROGRADI AWARD

ESPOSIZIONE VEICOLI

VISITA MUSEO

periscopio

Già da qualche anno, il

principale evento in Italia

sul trasporto a temperatura

controllata si è evoluto da

convegno a quello che è più

corretto chiamare happening,

vale a dire un'intera giornata

dedicata al tema sempre più

cruciale nel mondo del trasporto,

oltre che sempre più

interessato all’evoluzione

tecnologica.

L’edizione 2025 di Zerogradi

si svolgerà giovedì 26 giugno

al museo Mille miglia di

Brescia: location suggestiva

che ha ospitato anche l’edizione

dello scorso anno, alla

quale hanno partecipato circa

200 aziende coinvolte nel

trasporto isotermico.

Sin dalla mattina (inizio fissato

per le ore 9) saranno tanti

i momenti di informazione,

confronto e networking in

programma. A cominciare

dagli approfondimenti tecnici

grazie ai workshop tematici

gestiti dalle aziende partner

dell’evento: un quarto d’ora

per ogni focus interamente

dedicato a ciascun brand.

Nel convegno istituzionale

del pomeriggio, gli opinion

leader del comparto si confronteranno

per discutere

sulle principali problematiche

della catena del freddo,

nonché per delinearne le linee

guida per il futuro.

Prevista anche la cerimonia

di premiazione degli attesi

Zerogradi Award, istituiti nel

2019, che verranno assegnati

alle eccellenze dei settori

food e pharma, valutate da

una giuria altamente qualificata,

sulla base di progetti

sostenibili e concreti nella

logistica del freddo.

E poi l’esposizione di veicoli,

dai furgoni ai truck e

ai semirimorchi, portati dai

partner dell’evento, la visita

al museo, autentico pezzo

di storia delle competizioni

motoristiche in Italia e i

momenti di networking, a

eventi, multimodalità, geopolitica, nuovi attori

AL MUSEO MILLE MIGLIA DI BRESCIA

Ritorna Zerogradi

Il 26 giugno l'happening sul trasporto a

temperatura controllata. Ci saranno workshop,

convegno, i tradizionali Award e molto altro

pranzo, così come nel corso

dell’aperitivo che chiuderà la

giornata.

Nato nel 2016 con l’idea di

creare un appuntamento fisso

dedicato alla catena del

TRAINATI PER TUTTE LE ESIGENZE

Cassoni

4,1%

Pianali

4,1%

Cisterne

4,8%

Portacontainer

8,8%

Altro

15,6%

Furgoni

10,3%

.

freddo, dal 2020 Zerogradi fa

parte del calendario di evenT,

il brand creato dalle riviste

Vado e Torno e Trasportare

Oggi. Zerogradi 2025 è supportato

da Lamberet, Iveco,

Centinati

24,6%

Isotermici

12,2%

Ribaltabili

15,5%

Immatricolazioni di nuovi veicoli trainati con Ptt sopra le 3,5 ton: suddivisione

del mercato. Fonte: Anfia; periodo gennaio-aprile 2025.

CONTROLLI TRUCK&BUS

Dal 5 all'11 maggio si è svolto un

nuovo ciclo di controlli truck&bus,

il programma coordinato a livello

europeo dalla Roadpol con controlli

intensivi sui mezzi pesanti.

TUTTE LE INFO sulla prossima

edizione di Zerogradi al sito

eventforma.com/zerogradi.

Man Truck&Bus, Rivacold

e Total Energies e realizzato

in collaborazione con Alis,

Misano World circuit Marco

Simoncelli e Transfrigoroute.

Matilde Casagrande

10 Treni merci,

traffico in calo

12 L'espansione

di Msc

14 La Polonia

guarda a Est

16 Basta incidenti

con le benne

9



ribassi, tira e molla, bandi

QUESTIONE BRENNERO

Ancora

blocchi

Il Tirolo non molla

e la querelle va

avanti, nonostante

le mosse della Ue

L

'Unione europea ha

censurato i blocchi

del Tirolo al traffico dei

camion sul Brennero

oltre un anno fa. E il

ministero dei Trasporti ha

formalizzato il ricorso alla

Corte di giustizia europea

come previsto dall’articolo

259 del Trattato

sul funzionamento

dell’Unione. Ma ad

Innsbruck il governo

del Tirolo prosegue

imperterrito sulla sua

strada nell’imporre il

'dosaggio' di non più di

300 camion all’ora lungo

il versante austriaco del

Brennero nei periodi di

maggior traffico. Che

poi ciò, in combinazione

con le altre limitazioni

al transito dei camion e

alle giornate di divieto

di circolazione, faccia

allungare le code di

automezzi fino a Bolzano

da un lato e a Monaco

dall’altro lascia del

tutto indifferente sia chi

siede nella stanza dei

bottoni a Innsbruck, sia

chi dovrebbe vigilare a

Vienna. Ecco quindi che,

per la prossima estate,

dopo le giornate del 14,

23, 24, 28 aprile e 30

maggio, il dosaggio sarà

applicato dalle 5 del

mattino a mezzanotte:

in giugno il 3, 4, 5, 10,

11, 12, 16, 17 e 20; in

luglio il 7, 14, 21, 28 e in

settembre il 1°, 8, 15, 22

e 29. Quanto ad agosto il

governo del Tirolo non ha

ancora deciso le date.

Oscar Sandri

10

IL SONDAGGIO DEL MESE

Si parla ancora troppo poco

delle morti sul lavoro nel

settore dell'autotrasporto?

Rispondi su

www.vadoetornoweb.com

Il sondaggio non ha valore statistico. Le rilevazioni non sono basate su un campione scientifico

I TRENI MERCI IN ITALIA

Cronaca di

un disastro

L'ultimo rapporto

dell'associazione Fermerci

evidenzia la crisi del settore

Se non fosse un rapporto

di Fermerci, verrebbe

da pensare a un reportage

scandalistico. Perché nel III

Rapporto annuale sul trasporto

merci presentato a

metà aprile alla Camera, le

notizie chiave sono tre e tutte

negative: diminuzione dei

treni-km, calo del numero di

convogli in ingresso nei porti,

interruzioni nella rete per

lavori prorogate al 2027.

Un quadro preoccupante,

in contrasto con gli obiettivi

del Pnrr che avrebbe voluto

incrementare l’utilizzo della

rotaia per il trasporto merci,

IL BILANCIO 2024 del

trasporto merci ferroviario

in Italia è assai negativo.

e che conferma il trend già

noto: il meno 5 per cento del

numero di treni-km nel 2024

è in linea con la contrazione

che si ripete già dal 2021.

Idem può dirsi per la diminuzione

del 6 per cento del

numero di treni in entrata o

uscita dai porti nazionali.

Certo, il bilancio in negativo

del settore ferroviario

merci fa meno notizia dei

ritardi dei treni ad alta velocità,

ma i dati di Fermerci

confermano il rischio sempre

più elevato di congestione

per la rete stradale.

Franco Salvena

LE RISPOSTE

DEL MESE SCORSO

L'Ue lavora alla possibilità

di ottenere la patente truck

a 18 anni. Siete d'accordo?

72%

28%

no

CONCORSO

AL MIT

Il ministero delle

Infrastrutture e dei

Trasporti ha aperto

un bando di concorso

per assumere 300

funzionari tecnici a

tempo indeterminato.

SONO 300 le posizioni

aperte al Mit.

Le aree di specializzazione

vanno

dall'ingegneria (edile,

gestionale e attinente

all'organizzazione

dei trasporti), ma anche

statistica, analisi

matematica e, infine,

informatica.

La domanda di partecipazione

va presentata

online, la scadenza

è fissata per

le 23:59 di sabato 24

maggio. Tutte le info

sul sito del ministero.

Matteo Borghi



geopolitica, bilanci, cooperazione, blackout

DACHSER A

GONFIE VELE

Il fornitore di servizi

logistici Dachser ha

registrato una crescita

significativa nel 2024,

con l'aumento del fatturato

del 13 per cento,

che ha portato i ricavi a

8,027 miliardi di euro.

CRESCITA trainata

dalle acquisizioni.

L’azienda ha registrato

anche significativi aumenti

anno su anno in

altre cifre chiave, come

il numero di dipendenti

(più 3.300), quello delle

sedi (più 56) così come

gli spazi per pallet nei

suoi magazzini (più

720 mila m 2 ).

Milena Sgroi

RISIKO CONTAINER

In bilico tra Trump

e la Cina

Le mire della Msc

accendono la miccia della

guerra commerciale

L

'hanno già battezzato 'il

grande slam di Gianluigi

Aponte'. Perché il fondatore

del gigante italo-ginevrino

della navigazione e della logistica

Msc sarebbe a un passo

da acquistare 43 terminal

IL GRUPPO ITALO-GINEVRINO pronto

ad acquisire 43 terminal container

di Ck Hutchinson nel mondo.

container di Ck Hutchison in

23 paesi del mondo. Operazione

da oltre 20 miliardi di

dollari che vedrebbe passare

nelle mani di Msc, o meglio

della controllata Til terminal

investiment, tutti gli scali del

gruppo Ck Hutchison (basato

ad Hong Kong) fuori dalla

Cina.

Ironia della sorte, per Aponte

il problema non è nella

cifra da sborsare, pur stratosferica.

Ma nel fatto che nel

pacchetto di Ck Hutchison

sono compresi anche i porti

di Panama e Balboa sul Canale

di Panama, che Trump

dal primo momento dell’insediamento

ha dichiarato

strategici per gli interessi

americani.

Fatto che ha messo l’operazione

nell’occhio del ciclone

della guerra commerciale tra

Usa e Cina. Un primo passo

di Msc, dichiaratasi disponibile

a cedere il controllo

dei due terminal al fondo

di investimenti statunitense

Blackrock ha avuto l’ok da

Washington, ma ha mandato

su tutte le furie Pechino che

aveva sempre visto in Ck

Hutchison un partner amico.

A salvare la situazione potrebbero

però essere i buoni

rapporti personali di Aponte

sia con la leadership di Washington

sia con alcuni leader

cinesi della famiglia di Li

Ka-shing: non a caso Msc è

proprio in Cina che si rifornisce

di navi.

Teo Vitali

Il tempo scorre.

L’innovazione non si ferma.

Le persone e le strade ci uniscono.

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DHL SIGLA L'INTESA CON LA CINESE TEMU

Ecco il titano della logistica

Elemento importante è l'implementazione

del modello cosiddetto local to local

Il mese scorso, Dhl e

la piattaforma cinese

Temu hanno firmato un

memorandum d’intesa

per potenziare la

logistica in Europa, con

particolare attenzione alle

piccole e medie aziende.

L’accordo ha l'obiettivo di

promuovere un ecosistema

efficiente, sostenibile e in

linea con le normative

dell'Unione europea. In

particolare, Dhl fornirà

a Temu la propria rete

multimodale, nonché

tutta una serie di servizi

di consegna avanzati,

migliorando la catena di

approvvigionamento e

le operazioni di ultimo

miglio. Elemento chiave è

il modello 'local-to-local',

già implementato da Temu.

L'accordo tra i due gruppi,

tuttavia, potrebbe andare

oltre il mercato europeo e

riguardare anche altre aree

cruciali per il commercio.

Andrea Cento

TRASPORTI AL BUIO IN SPAGNA

Lo scorso lunedì 28

aprile un blackout ha

colpito milioni di cittadini

in Spagna, Portogallo e,

in misura minore, Sud

della Francia.

La rete elettrica ha subito

l'improvviso collasso che

ha paralizzato trasporti

ferroviari, traffico stradale

e telecomunicazioni,

oltre a causare disagi nei

principali aeroporti.

Blackout che ha provocato

importanti disagi

a settori chiave come

quello dei trasporti. La

rete ferroviaria spagnola

Adif (Administrador de

infraestructuras ferroviarias)

ha subito perdite di

tensione, portando alla

sospensione completa

del traffico. E anche il

trasporto aereo ha subito

ripercussioni importanti

in tutto il paese.

Sara Peona

EVENTO ECCEZIONALE

lunedì 28 aprile.

12



nuovi attori, sosta confortevole, movimenti

Almeno 8 milioni di container

in più ogni anno

fino al 2030 e l’obiettivo di

raccogliere un terzo del traffico

merci lungo l’asse tra

l’Europa centrale e l’Oriente.

È l’ambizioso programma

del Baltic hub container terminal,

nuova denominazione

che nel 2022 si è dato quello

che un tempo era lo scalo

container di Danzica in Polonia.

Terminal, anzi galassia

di terminal che nel 2024

ha visto transitare dal porto

polacco affacciato sul Baltico

2,2 milioni di container

da 20 piedi; per confronto

14

ACQUISIZIONE

IN GERMANIA

Dkv Mobility ha acquisito

il totale

delle quote di Pace

telematics, il principale

fornitore di soluzioni di

pagamento da dispositivi

mobile nel mercato

delle stazioni di servizio

in Europa.

Dopo l'acquisizione,

Pace rimarrà una società

indipendente

all'interno del gruppo

Dkv Mobility, che deteneva

già un pacchetto

di quote di minoranza.

Franco Dei

LOGISTICA EUROPEA

Quel polo virtuoso

in Polonia

Lo scalo di Danzica, in grande

crescita, si propone come

hub che guarda a Oriente

Rotterdam ha sfiorato quota

14 milioni. Un terzo circa

dei quali arrivati o partiti

da Danzica verso l’Estremo

LO SCALO MERCI di Danzica,

in Polonia, pronto alla sfida

con i porti tedeschi.

È

stato inaugurato ad

aprile il Vespucci Truck

village, la nuova area di

sosta sicura e attrezzata

dedicata ai veicoli

Oriente attraverso 8.400 treni

merci, numero che dovrebbe

superare quota 11 mila entro

l’anno prossimo.

Il segreto di questa vertiginosa

crescita? In una frase

di Bartlomiej Felczynski, responsabile

dello sviluppo di

Baltic hub: «Non soffriamo

di congestione, non abbiamo

problemi con le infrastrutture

di accesso né di disponibilità

di personale».

In pratica, un chiaro invito

agli operatori dell’Europa

centrale ad abbandonare i

porti tedeschi, congestionati

e con alle spalle reti stradali

e ferroviarie disastrate da

anni di mancati investimenti,

per scegliere la Polonia come

corridoio per lo scambio merci

da e verso l'Est.

Rocco Antinori

NUOVA AREA DI SOSTA PER CAMION IN TOSCANA

Truck village all'avanguardia

Si trova all'interno dell'Interporto toscano

Amerigo Vespucci di Livorno

INAUGURATO a metà

aprile il Truck village.

pesanti situata nel cuore

dell’Interporto toscano che

porta il nome di Amerigo

Vespucci. Il Truck village

mette a disposizione

sorveglianza attiva H24

e accessi controllati,

servizi igienici e docce

differenziate per

genere, area coffeesnack

disponibile 24 ore

su 24, Wi-Fi gratuito,

lavanderia e spazi

dedicati al benessere.

Giovanni Dagnino

LE BREVI

SUPERGRUPPO

All'inizio di maggio, il

gruppo logistico danese

Dsv ha completato

l'acquisizione di Db

Schenker, operazione

ufficializzata già lo scorso

settembre e con un valore

stimato di poco superiore

ai 14 miliardi di euro.

Secondo il player danese,

che si è aggiudicato il

gruppo tedesco dopo

una lunga trattativa,

l'integrazione di Db

Schenker nella compagine

societaria comporterà il

risparmio di nove miliardi

di euro all'anno.

REVISIONI

L'Unione europea vuole

introdurre controlli annuali

per i veicoli commerciali

con più di dieci anni di

età per aumentare la

sicurezza. Per i veicoli

pesanti, invece, l'idea

è quella di sottoporli a

revisione ogni 2 anni

passati 6 anni dalla

prima immatricolazione.

La necessità di ispezioni

rafforzate sarebbe

motivata anche dalla

maggiore diffusione dei

veicoli elettrici nella Ue.

La proposta sarà ora

vagliata dal Parlamento e

dal Consiglio Ue.

SOS LOGISTICA

L'associazione Sos

Logistica, che si occupa

della promozione di

pratiche sostenibili nella

logistica, ha deliberato

nel corso dell'assemblea

straordinaria celebrata

ad aprile l’iscrizione al

registro telematico Runts,

che consente di acquisire

la qualifica di Ets (Ente

terzo settore). Questo

è considerato un passo

importante per avviare

«una nuova fase di

crescita», come detto dai

dirigenti dell'associazione.

Quest'anno, Sos Logistica

celebra il 20 o anniversario

dalla fondazione.



precauzioni, sanzioni, furbetti, etichette

IN FRANCIA È SCONTRO SULLA SOSTA DEI CAMION

Record di multe agli autisti

Aree di sosta stracolme intorno a Parigi.

Piovono multe da 135 euro. Le proteste

Oltre 18 mila verbali in

un anno elevati dalla

polizia nell’area di Parigi

a camion per 'parcheggio

pericoloso'. Dato che, più

di ogni altro, descrive

la disastrosa mancanza

di spazi per la sosta dei

veicoli pesanti lungo la rete

autostradale d’Oltralpe.

Chi percorre autostrade,

tangenziali e raccordi a

meno di un’ora di guida

da Parigi sa benissimo

che dopo le otto di sera

non c’è un buco libero e,

spesso, la coda di bilici in

sosta notturna si allunga

fin sulla rampa d’accesso

alle stazioni di servizio. Ma,

come lamentano i sindacati

Cgt e Fo, pare che il

governo finga di ignorare il

problema, lasciando che si

rimpallino le responsabilità

il ministro dei Trasporti,

Philippe Tabarot, e le

società concessionarie delle

autostrade.

Andrea Giusti

L'HVO FINISCE SOTTO INCHIESTA

Un'inchiesta del governo

britannico, recentemente

rilanciata dall’autorevole

Bbc, pone seri

dubbi sulla provenienza

del biocarburante Hvo,

sempre più utilizzato nel

trasporto a lungo raggio

e apprezzato anche da

padroncini e trasportatori.

L’inchiesta d’Oltremanica

si concentra sulle materie

prime utilizzate per

produrre il biocarburante,

che potrebbero non essere

materie di scarto, bensì

olio di palma grezzo.

Uno dei requisiti principali

tra quelli dichiarati

dai produttori, infatti, è la

non conflittualità dell’Hvo

con la catena alimentare

umana e animale. Nel

Regno Unito vogliono

vederci chiaro.

Omar Tironi

LOGISTICA DA

BLU A RHENUS

Il gruppo Rhenus,

fornitore globale di

soluzioni logistiche, ha

annunciato il rebranding

ufficiale di Blu

logistics latam in Rhenus

logistics, a seguito

della sua acquisizione

nel 2023.

SICUREZZA STRADALE

Con la benna non

si scherza

In Germania si studia

il modo per ridurre gli

incidenti con i ribaltabili

Su Youtube sono tra i video

più cliccati nella categoria

'truck fail': un ribaltabile

con la benna alzata che

urta in velocità l’arcata di un

ponte autostradale o, peggio,

si rovescia su un fianco perché

il carico troppo compattato

non si decide a scivolare

fuori. Ma nei fatti si tratta di

incidenti gravi, che possono

mettere a repentaglio la vita

dell’autista, e non solo.

Ecco perché in Germania il

Dvr (Deutscher verkehrssicherheitrrat,

consiglio tedesco

per la sicurezza stradale)

ha avviato un’iniziativa

sia presso il ministero dei

trasporti a Berlino sia in

sede comunitaria perché si

sviluppino nuovi dispositivi

di sicurezza per evitare gli

incidenti a ribaltabile alzato.

Il punto di partenza è banale:

nella miriade di luci

presenti nelle plance d’oggi,

una spia rossa accesa serve a

ben poco. Di qui la proposta

di sfruttare la sensoristica dei

camion più recenti per inserire

un blocco via software

che inibisca il superamento

di una certa velocità, per

esempio i 20 all'ora, se la

benna non è completamente

abbassata e, altrettanto, fermi

il ribaltamento nel caso

il carico stia andando fuori

baricentro.

Cesare Martinelli

RHENUS cresce in

Sudamerica.

I SENSORI possono aiutare

a gestire la benna e ridurre il

rischio di incidenti pericolosi.

Secondo Rhenus, il

rebranding «migliorerà

la presenza e l'integrazione

operativa del

gruppo in tutta l'America

Latina, in Argentina,

Colombia, Ecuador,

Messico, Paraguay e

Uruguay».

Nico Giorgini

16



18

3 APRILE

«Ho chiesto circa 600

milioni per il rinnovo

del parco veicolare».

Così il ministro dei

Trasporti, Matteo Salvini,

in Parlamento.

3 APRILE

Incontro tecnico al

Mit con le associazioni.

Assentii Salvini e il

suo vice Rixi.

4 APRILE

Unatras e Anita

«plaudono all’annuncio

fatto ieri al question

time al Senato

dal ministro Salvini».

4 APRILE

«Forti perplessità

sulle nuove regole

del settore che non

consentiranno di tutelare

effettivamente

i trasportatori», così

il segretario generale

di Assotir, Claudio

Donati, su indennizzo

per i tempi di carico

e scarico merci e rispetto

dei 60 giorni

per i pagamenti.

7 APRILE

«Il fatto che il governo

per mesi abbia delegato

a chi non se ne

è occupato il settore

maggiormente strategico

per il Paese

risulta eufemisticamente

incomprensibile»:

così il segretario

generale di Trasportounito,

Maurizio

Longo, auspicando

il cambio della guardia

al Mit ipotizzato

al Congresso della

Lega.

LA SPINTA VERSO

GLI INTERNI

A Matteo Salvini

(foto) la dà

Maurizio Longo.

Che vorrebbe

al Mit un

nuovo ministro

finalmente

in grado di

occuparsi di

autotrasporto. Ma

non perché, come

vorrebbe la Lega,

Salvini sia meglio

al ministero

dell’Interno.

Su carenza autisti e Cqc,

i vertici ministeriali hanno

annunciato che sono in corso

interlocuzioni con la Dg Move

della Commissione europea

per le semplificazioni da apportare

ai percorsi formativi

e i miglioramenti tecnici della

disciplina, tra cui la previsione

dell’e-learning e i quiz

d’esame». È quanto si legge

nella nota di Unatras relativa

all’incontro al ministero dello

scorso 3 aprile su uno dei

Decarbonizzazione

MA QUALE

RINNOVO

VEICOLI

Lo stanziamento da 590 milioni,

non ufficializzato, è positivo. Ma

è dal 2027. Intanto le associazioni

criticano le proposte governative

sull’indennizzo per i tempi di

carico-scarico e sui pagamenti

Ho chiesto di elaborare

una misura imponente,

di circa 600 milioni

di euro, per il rinnovo

del parco veicolare

e si sta

valutando anche

l’introduzione

di una

tax credit per

l’acquisto di

biocarburanti

da parte delle

imprese. Questa

è la dimostrazione che il

Governo sta intraprendendo

misure concrete a favore

I 600 milioni sono

la dimostrazione

che il Governo sta

intraprendendo

misure concrete

Matteo Salvini

CARENZA AUTISTI E CQC: SI PARLA CON BRUXELLES

dell’autotrasporto e della sostenibilità»,

tuonò Salvini.

Ci si sarebbe potuti attendere

che le parole del

ministro dei

Trasporti, il

3 aprile nel

corso dell’audizione

in Parlamento,

sancissero

la fine

delle tensioni

con le associazioni,

anche se

la dotazione pluriennale (590

milioni) parte dal 2027. Vero,

ma solo in parte.

punti chiave per il settore.

«Unatras ha ribadito la richiesta

di eliminare esclusivamente

l’obbligatorietà del

corso di formazione iniziale.

Così come concepito, oltre

ad essere molto oneroso

economicamente, costituisce

un freno all’ingresso dei giovani

alla professione di conducente

perché lungo e poco

utile allo scopo. Rispetto alla

formazione iniziale, il Mit sta

verificando con la Commissione

i margini di manovra

affidati agli stati nazionali e

predisporrà i provvedimenti

possibili in un decreto ministeriale

riservandosi il recepimento

nella delega per

le modifiche al Codice della

strada che sarà emanata entro

l’anno».

Sul tema è in corso anche

una verifica sull’efficacia del

bonus patenti e sui benefici

apportati al settore del trasporto

merci.

19



SULLA STRADA

DOCUMENTI

Sparisce

la carta

Dal libretto alla

revisione tutto

in digitale. Fine

delle frodi?

Carta di circolazione

digitale, nuove

norme per revisione,

immatricolazione e

controlli su strada dei

truck. Li annuncia la

Commissione europea.

Obiettivo annunciato,

migliorare la

sicurezza, ridurre le

emissioni inquinanti

e facilitare la gestione

dei veicoli in tutta

l’Unione.

Con la carta di circolazione

digitale

come standard unico

nell’Ue, la Commissione

mira a semplificare

la gestione dei

documenti e migliorare

lo scambio elettronico

dei dati tra stati

membri. Le nuove

norme per le revisioni

periodiche dei veicoli

introducono invece

l’obbligo di controlli

annuali per i furgoni

con oltre 10 anni e il

certficato elettronico.

Si estendono poi i

controlli a veicoli elettrici

e ai sistemi avanzati

di assistenza alla

guida con nuovi test

specifici, mentre, per

le emissioni, si dovranno

effettuare test

più precisi, per individuare

veicoli ad alte

emissioni e manipolazioni

fraudolente.

Iinfine, per contrastare

le frodi sul tachigrafo

ci sarà la registrazione

e la condivisione

transfrontaliera

delle letture. Con la

piattaforma europea

per lo scambio dei

dati, saranno facilitate

le verifiche dei documenti

tra stati membri.

Oscar Sandri

La mossa di Salvini ha sortito

un effetto immediato, ma

non su tutte le sigle di rappresentanza

della categoria.

Applausi da Unatras

e da Anita

«Le principali associazioni

dell’autotrasporto e della filiera

industriale e commerciale

automotive plaudono

all’annuncio, fatto ieri al

Senato dal ministro Salvini,

dei 600 milioni circa per il

rinnovo del parco veicolare,

improntato alla neutralità

tecnologica», si legge nella

nota di Unatras e Anita.

«Lo stanziamento è in linea

con la proposta di ‘road

map per la decarbonizzazione’

che le stesse associazioni

hanno condiviso con il

ministero dei Trasporti lo

scorso anno. L’auspicio è

che la misura sia approvata

in tempi brevi», prosegue poi

il comunicato.

Tutto bene, dunque? Quasi.

Lo stesso 3 aprile, infatti,

si è tenuto l’incontro con

le associazioni al ministero

dei Trasporti.

In quell’occasione

sono

emerse forti

perplessità da

parte di due

associazioni

che hanno

partecipato,

oltre che di

una che, almeno al momento,

a quegli incontri non viene

invitata. «Bene l’annuncio

del ministero dei Trasporti

sulle risorse, forti perplessità

invece sulle nuove regole del

Forti le perplessità

sulle nuove regole

del settore che

non consentiranno

di tutelarlo

Claudio Donati

settore che non consentiranno

di tutelare effettivamente

i trasportatori». È il giudizio

di Assotir dopo il tavolo tecnico

indetto dal Mit.

Indennizzo per i tempi di

carico e scarico e rispetto

dei tempi di pagamento entro

60 giorni

sono la causa

delle forti

perplessità.

«Anche con le

nuove norme,

difficilmente i

trasportatori riusciranno

a far

valere i propri

diritti», commenta Claudio

Donati, segretario generale

di Assotir, «Per attivare le

nuove norme, servirà sempre

la denuncia o la segnalazione

del trasportatore. Che diffi-

cilmente denuncerà i propri

committenti, visto che si trova

in posizione di sudditanza.

Qualunque intervento normativo,

se vuole essere efficace,

deve prevedere che lo Stato

entri nei controlli, non solo

a seguito della denuncia da

parte del trasportatore».

Longo invoca il cambio

di guardia al Mit

Anche Trasportounito ha partecipato

all’incontro e non si

mostra per nulla soddisfatta:

«L’incontro svoltosi il 3 aprile

con i dirigenti ministeriali

(che non hanno fornito alcun

atto scritto) non ha prodotto

esiti positivi sulle normative

di mercato né, tanto meno,

su professionalità e carenza

autisti. Su remunerazione per

i tempi di carico-scarico e sui

tempi di pagamento si rimane

distanti sulle funzionalità

e dalle richieste di Trasportounito.

Sulla Cqc, il Ministero,

nonostante la discussione

per l’eliminazione del

corso preventivo all’esame,

si dimostra distante dalla necessaria

visione nazionale e

internazionale

per affrontare

seriamente la

professione, la

sicurezza e la

carenza».

AL BRENNERO DUE ORE DI GUIDA IN PIÙ?

Tanto che

nel giro di

qualche giorno

l’insoddisfazione

diventa un attacco

diretto al ministro Salvini.

«Non siamo interessati agli

equilibri politici e men che

meno agli equilibri all’inter-

È incomprensibile

che il Governo

abbia delegato il

settore a chi non se

ne occupa

Maurizio Longo

Due ore in più sui

tempi di guida consentiti

per i camion che

transitano sulla strada

del Brennero, vale a dire

dare la possibilità di partire

alle 3 invece che alle

5 e di fermarsi a mezzanotte

invece che alle

22. Questa la proposta

di lvh.apa–Confartigianato

Bolzano.

Proposta finalizzata a

limitare i danni che si

stanno creando al confine

con l’Austria, per la

precisione lungo la A13

del Brennero, appena 6

chilometri oltre il confine

italiano, esattamente

dove sorge il ponte

Lueg, località in cui sono

in corso i lavori di straordinaria

manutenzione

previsti fino al 2027.

Difatti, fino a quando

non chiuderanno i cantieri

sul vecchio ponte,

il transito è ammesso

su una sola corsia per

senso di marcia, con

qualche eccezione in

alcuni momenti fissati

sul calendario, quando

le corsie diventano due

e i camion devono occupare

quella interna (a

sinistra).

Nel tratto stradale in

questione transitano

CHI DENUNCIA IL

COMMITTENTE?

Nessuno, secondo

Claudio Donati

(foto), segretario

generale Assotir.

Per questo le

nuove norme su

remunerazione

tempi di carico

e scarico e

pagamenti entro

60 giorni non

funzioneranno.

no dei partiti, nel caso specifico,

la Lega. Tra le nostre

priorità al primo posto c’è il

futuro, ma specialmente il

presente della categoria, che

viaggia verso il punto di non

ritorno rischiando il collasso.

Che il Governo abbia delegato

a chi non se n’è occupato

un settore

così strategico

ogni giorno in media

oltre 38 mila veicoli,

25 mila automobili e 7

mila camion, con inevitabili

rallentamenti e

code, che possono durare

anche delle ore, e

conseguenti ritardi nella

consegna delle merci

trasportate.

Per tali criticità, l’associazione

ha dunque

proposto di allungare i

tempi di guida consentiti

per i veicoli industriali,

con le modalità

per distribuire al meglio

i trasporti ed evitare gli

ingorghi alleggerendo le

condizioni di traffico.

risulta incomprensibile»,

afferma

il segretario

di Trasportounito,

Maurizio

Longo,

auspicando il

cambio della guardia al Mit,

ipotizzato al Congresso della

Lega, con Matteo Salvini

agli Interni.

Last but not least, la presidente

di Ruotelibere, Cinzia

Franchini, accusatrice del sistema

che, a suo dire, fa gli

interessi dei consorzi di servizi

delle associazioni.

«Alla fine, tutto come previsto:

il Governo ha messo in

campo le risorse aggiuntive,

quelle che le associazioni

gestiscono e delle quali indirettamente

vivono, e magicamente

si è passati dal

ventilato fermo alla piena

soddisfazione’ nei confronti

dell’Esecutivo» commenta

Franchini, «L’incontro, a cui

non hanno preso parte né

Salvini né il suo vice Rixi,

si è concluso con l’intesa

sul riparto delle risorse. Chi

dovrebbe rappresentare gli

autotrasportatori ha ottenuto

quello che voleva, in particolare

sul rimborso pedaggi,

e subito si è detto soddisfatto.

Epilogo che dimostra la

necessità di scardinare il

sistema che porta lo Stato

a pagare gli sconti autostradali

attraverso i consorzi di

servizi, che si trattengono

percentuali importanti, molti

dei quali di emanazione

o che fanno riferimento alle

associazioni. Sanare questa

stortura consentirebbe di liberare

risorse per i problemi

veri del settore».

Riccardo Venturi

20

21



INAUGURATA

NEL 2014

I lavori per la

realizzazione della

Brebemi sono

cominciati a luglio

2009. L’autostrada,

inaugurata

dall’allora

presidente del

Consiglio, Matteo

Renzi, è stata

aperta al traffico

il 23 luglio 2014.

Col no della Corte dei conti

PER LA

BREBEMI

PROFONDO

SOTTO L’OCCHIO DEL DRONE

La sicurezza come priorità.

Prima autostrada in

Italia ad ottenere la certificazione

internazionale Irap

(International road assessment

programme), che

valuta la sicurezza delle

infrastrutture stradali attraverso

l’analisi scientifica

dei rischi, la Brebemi ha

introdotto dallo scorso novembre

il servizio di monitoraggio

tramite droni.

Tale sistema, che prevede

il sorvolo dei droni all’altezza

massima di 120

metri, ed è attivo in orari

prestabiliti del giorno e

della notte, consente di

raccogliere informazioni

in tempo reale sulle condizioni

dell’infrastruttura e

del traffico.

Il progetto di monitoraggio

attivo su Brebemi è suddiviso

in tre distinte fasi:

dopo la prima di test generale

nell’ottobre scorso,

con droni pilotati direttamente

sul posto, si è passati

alla fase

di pilotaggio

in remoto

dal Centro

di Controllo.

Nella terza

fase, l’attuale,

il sistema

è diventato

completamente

automatizzato.

ROSSO

La bocciatura della richiesta di

prolungamento della concessione

e il netto no anche all’aumento

dei pedaggi rappresentano per

l’autostrada lombarda un duro

colpo in un momento delicato

Èuna tegola, un’autentica

tegola quella che

ha colpito la Brebemi.

Metaforica, s’intende, ma

che lascia il segno e in prospettiva

complica non poco

la situazione di un’autostrada

che tanto ha fatto discutere e

comunque non ha mai avuto

vita facile.

È successo che la decisione

assunta della Corte dei

conti, dello scorso 26 marzo

(n.3/2025), con la quale

i magistrati contabili hanno

di fatto respinto l’aggiornamento

più recente del Piano

economico finanziario (Pef)

prodotto dalla società, ha determinato

come conseguenza

la bocciatura della richiesta

di prolungamento della concessione

fino alla data del

31 dicembre 2046, avanzata

Nel 2024 è transitata sulla Brebemi una

media giornaliera di 27 mila veicoli (più

4,6 per cento). I veicoli industriali sono

aumentati del 4,1 per cento

dalla società concessionaria

della tratta autostradale lombarda

nel tentativo, auspicato,

di riequilibrare la gestione

stessa dell’infrastruttura.

A nulla è servito

l’ok del Cipess

Da notare, che la ricusazione

della Corte dei conti è arrivata

malgrado nel novembre

dello scorso anno la delibera

del Comitato interministeriale

per la programmazione

economica e lo sviluppo

sostenibile (Cipess), di fatto

rappresentante del Governo,

avesse invece espresso parere

favorevole circa la proposta

di «aggiornamento del Pef e

schema di atto aggiuntivo n.4

alla Convenzione unica di

concessione tra Concessioni

autostradali lombarde (Cal)

e società di progetto Brebemi

per il periodo regolatorio

2021-2025».

I magistrati contabili motivano

la decisione assunta

mettendo nero su bianco una

serie di osservazioni di carat-

22 23



SOTTO LA LENTE

IN AUTOSTRADA

Attenti al

Tutor 3.0

Installati e

attivati su 26

tratte della

rete Aspi

I

l

cerchio si stringe

attorno ai furbetti

dell’autostrada, quelli

col piede pesante,

abituati a sgarrare

con i limiti di velocità

imposti. Ebbene,

sappiano costoro che

farla franca è e sarà

sempre più difficile.

Dall’inizio di marzo su

ventisei nuove tratte

della rete autostradale

gestita da Autostrade

per l’Italia (Aspi), sono

stati infatti installati e

attivati sistemi Tutor

3.0Si tratta del più recente

aggiornamento

del sistema introdotto

per la prima volta

nel 2005. Con questa

nuova implementazione

salgono a 178

le tratte autostradali

coperte dal sistema.

Che ora dunque presidia

ben 1.800 chilometri

di rete. Tutor

3.0 è un sistema moderno,

ulteriormente

potenziato nella sua

efficienza a livello di

trasmissione dati, rilevamento

della velocità

media e scansione

dell’immagine del

veicolo, quest’ultima

ancora più dettagliata.

Col Tutor 3.0 Aspi

mette di fatto in campo

in collaborazione

con la Polizia di Stato

una tecnologia per

la sicurezza stradale

mirata a prevenire

comportamenti pericolosi

e che pure ha

ottenuto l’approvazione

dell’Associazione

Consumatori che l’ha

definito «un sistema

molto più democratico

ed equo dell’Autovelox».

È PARTE DEL

GRUPPO ALEATICA

Dalla fine di giugno

2020, A35 Brebemi fa

parte della spagnola

Aleatica, gruppo

internazionale con

una forte presenza,

oltre che in Europa,

in Nord e Sudamerica,

che gestisce in sette

nazioni oltre mille

chilometri di strade a

pedaggio.

tere rilevante.

Prima tra tutte, le previsioni

relative ai volumi di

traffico. Previsioni che «si

sono dimostrate

lontane dalla realtà

sin dall’entrata

in esercizio

dell’arteria autostradale

e nel corso

degli aggiornamenti

del Pef

sono sempre state

riviste al ribasso».

50 mila veicoli al

giorno? Mai raggiunti

In pratica, il valore di 50 mila

veicoli/giorno stimati nel

2003, «valore sul quale è

stato tarato tutto l’intervento

nella sua dimensione tecnica

e economica», di fatto «non

è mai stato raggiunto».

È stato così anche per l’anno

passato in archivio. Nel

2024, vale a dire a dieci

anni dall’inaugurazione

In origine la scadenza della concessione

era prevista dopo 19 anni e 6 mesi

dall’entrata in esercizio, dunque nel

2034. In seguito all’investimento operato

per l’interconnessione con l’A4, è stata

tuttavia allungata a 25 anni e 6 mesi

dell’autostrada lombarda, la

Brebemi ha infatti registrato

una media giornaliera di 27

mila veicoli, quindi il 4,6 in

più per cento rispetto all’anno

precedente, ma si scende

al 4,1 per cento per ciò che

riguarda i veicoli industriali,

con l’aumento del 12 per

cento (in valore) dei pedaggi.

Numeri, questi, del tutto

insufficienti, lontani dalle

(evidentemente) troppo ottimistiche

previsioni, che

hanno finito col

compromettere

l’equilibrio economico.

In pratica,

proprio «la non

adeguata quantificazione

dei

flussi di traffico»

ha reso impossibile

il raggiungimento

del pareggio di bilancio.

E così, anche nel 2024, e

per l’undicesimo anno consecutivo,

la Brebemi ha chiuso

con i conti in profondo rosso:

mancano 47,58 milioni

mentre l’indebitamento netto

continua a mantenersi al di

sopra dei due miliardi di euro

(2,094 per l’esattezza).

Tutto ciò considerato,

per la Corte dei conti non

sussistono i presupposti per

prolungare la scadenza della

concessione al 31 dicembre

1946, «con proroga di circa

sette anni rispetto alla

scadenza precedente del 22

gennaio 2040», così come

non trova giustificazione

l’aumento programmato delle

tariffe dei pedaggi: del

3,49 per cento per il 2021,

del 5,61 per cento dal 2023

al 2026 e del 4,83 per cento

dal 2027 al 2046.

Contro le norme Ue

sulla concorrenza

Di più: secondo la Corte dei

conti, la proroga della concessione

rappresenta un’alterazione

delle regole di concorrenza

e contrasta con le

stesse normative europee in

materia. Insomma, trattasi di

modifica inapplicabile.

A questo punto,

la netta bocciatura

da parte

dei magistrati

contabili mette in

grave difficoltà la

Brebemi. Che, va

ricordato, è anche

la prima autostrada

realizzata in

project financing, ovvero in

totale autofinanziamento (a

fronte di un costo dell’opera

di 1,611 miliardi, l’investimento,

inclusi 2,338 miliardi

di oneri finanziari, circa 38

milioni di euro/km, è stato

infatti finanziato dai soci per

il 21 per cento e da prestiti

bancari per il restante 79).

Due, a questo punto, le possibili

soluzioni che si profilano

all’orizzonte: l’intervento

da parte dello Stato, oppure

il palliativo dell’ennesimo

aumento delle (già costose)

tariffe dei pedaggi.

Ciascuna soluzione, tuttavia,

comporta dei rischi.

Il primo caso, laddove si

opterebbe per l’aiuto statale,

significherebbe il sostanziale

fallimento del sistema

project financing applicato a

62,1 chilometri la

lunghezza complessiva

dell’autostrada

6 i caselli di entrata/

pedaggio (Treviglio,

Caravaggio, Bariano, Romano

di Lombardia, Calcio, Chiari

Ovest)

2 le aree di servizio

(Adda Nord e Adda Sud),

una per senso di marcia

4 le province attraversate

(Milano, Lodi, Bergamo,

Brescia)

13 chilometri di barriere

fonoassorbenti

2 stazioni di rifornimento Gnl

18 postazioni di ricarica

per veicoli elettrici

La Brebemi ha registrato negli anni un

costante aumento dei volumi di traffico,

comunque lontani dalla previsione di 50

mila veicoli stimati nel 2003. Ma a pesare

è soprattutto il debito contratto per la

costruzione dell’autostrada lombarda

questo genere di opere, incapace

di reggere il peso e gli

oneri che nel tempo richiede

una simile infrastruttura.

Allo stesso

modo, avrebbe

riflessi negativi

in termini di auspicato

aumento

dei volumi di

traffico anche

la soluzione

dell’incremento

dei pedaggi.

Che, confrontati con quelli

dell’autostrada rivale A4

(che di fatto scorre sostanzialmente

parallela più a

nord, toccando le medesime

province), portafoglio alla

mano, già oggi non possono

certo essere considerati competitivi.

Tutt’altro.

Alberto Gimmelli

24

25



A Misano, con i nostri test drive

VENITE A PROVARE

L’EMOZIONE

DELLA

PISTA

Non ci sono soltanto le gare dell’Etrc a

rendere frizzante e vivace il week-end

di Misano del 17-18 maggio. Momento

di grande partecipazione sono anche i

test drive su pista e strada organizzati da

Vado e Torno e Trasportare Oggi, partner

di evenT. Quest’anno, a disposizione

del pubblico, quattordici veicoli, di cui

quattro elettrici. Per il pubblico, una

ghiotta opportunità da non mancare

Lo andiamo ripetendo da

tre anni a questa parte,

tante volte quante sono

le edizioni del Grand prix

truck di Misano di cui Vado

e Torno e Trasportare Oggi,

partner di evenT, sono

media partner: i test drive

organizzati all’autodromo

romagnolo rappresentano

un’occasione unica, e considerato

il contesto e il format

anche irripetibile, per

conoscere da vicino e toccare

con mano i modelli più

recenti lanciati sul mercato.

DAF

XG PLUS 530

XG 480

FORD

F-MAX 510

F-MAX 510

IVECO

S-WAY 500

S-WAY 500 LNG

MAN

eTGX

TGX 18.520

MERCEDES

eACTROS 600

ACTROS L 1848

RENAULT

T HIGH SMART R.

E-TECH T

VOLVO

FH AERO I-SAVE

FH ELECTRIC

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sione unica, irripetibile e che

sarebbe davvero un peccato

lasciarsi sfuggire.

Anzi, addirittura imperdonabile.

Eh sì, cari amici lettori,

perchè quelli che Vado e Torno

e Trasportare Oggi schierano

e propongono nell’area dedicata

del paddock di Misano,

mai come quest’anno, è il

caso di sottolinearlo, davvero

sold out, costituiscono un vero

e proprio parterre

de roi.

Sette costruttori su

otto mettono infatti

a disposizione per

le prove nell’intero

week-end le ultime

novità (alcune in anteprima):

dieci trattori

equipaggiati col classico

motore termico,

accanto ai quali spiccano

quattro trattori

full electric.

Questa la formazione

della squadra

schierata nel weekend

del 17 e 18 maggio. Un piatto

veramente ricco, variegato

e invitante. Come detto, si

tratta in tutti i casi di trattori

stradali, termici o elettrici,

di ultimissima generazione,

in versione top o addirittura

‘dedicati’ all’occasione.

VI ASPETTANO

NEL PADDOCK

A sinistra, in

senso orario,

quattro dei

quattordici veicoli

a disposizione

per i test drive: il

Ford F-Max, l’Iveco

S-Way anche

nella versione

alimentata a gas

metano liquido

(Lng), il Man eTgx

e il Daf Xg, anche

in versione Plus.

Non solo: senza timore di

esagerare, spingiamoci pure

oltre. Dicendo che, in fondo,

i test drive che per il quarto

anno consecutivo evenT organizza

nell’accogliente e moderna

cornice dell’autodromo

Marco Simoncelli di Misano

Adriatico, somigliano molto,

quest’anno in particolare, e

di seguito vi diciamo perchè,

a un salone del truck a cielo

aperto. Salone a cui si aggiunge

il brivido del movimento.

Un giro di pista col

camion dei sogni

Perché offre a chi è in possesso

della patente truck la

possibilità non solo di toccare

con mano e conoscere nel

dettaglio ben 14 trattori di ultima

generazione (spiegati dai

product specialist di ciascuna

marca), ma anche di salire

a bordo, sistemarsi al posto

guida, premere il pulsante

d’accensione, impugnare il

volante e partire per un giro

di pista oppure su strada. E,

per gli stakanostisti del volante,

anche tutti e due.

Ecco perché parliamo di occa-

Piatto veramente

ricco e invitante

Già, perché tra i veicoli schierati

quest’anno spiccano alcune

chicche o ghiotte anteprime,

che dir si voglia: innanzi

tutto il poker di elettrici con

il Man eTgx, il connazionale

Mercedes eActros 600, il

Renault Trucks E-Tech T e il

Volvo Fh Aero Electric. Quale

migliore occasione, dunque,

per provare l’accelerazione

bruciante e la silenziosità del

pesante elettrico?

Non meno stuzzicante il

menù dei classici termici, proposti

con alimentazione diesel

(la maggior parte) e anche a

metano liquido (Lng). In questo

caso l’offerta in prova va

dagli apprezzati ed eleganti

Daf Xg e Xg Plus, all’inedito

Ford F-Max con motore Ecotorq

Gen2; dall’Iveco S-Way

(appunto, anche Lng), all’efficiente

Man Tgx con motore

28 29



Tutto l’Etrc (e non solo) su Formula Truck

Per ogni

appassionato, di

corse e di camion,

Misano rappresenta

un’occasione unica.

Prima di tutto per

il fatto che si tratta

della sola tappa

italiana riservata

ai truck impegnati

nel campionato

europeo. In secondo

luogo, ma non meno

importante, quella che

va in scena il 17 e 18

maggio all’autodromo

romagnolo è allo

stesso tempo una

importante vetrina

proprio sul mondo del

truck, che mai come

di questi tempi è in

rapida trasformazione.

Dunque, un’occasione

imperdibile.

Tuttavia, per chi è

impossibilitato a far

rotta sul circuito

Marco Simoncelli

nei due giorni

programmati, Formula

Truck, il collaudato

format televisivo

prodotto da evenT,

offre la possibilità di

rivivere tutti i momenti

salienti del week-end

misanese. Condotta

da Luca Barassi e

Fabrizio Dalle Nogare,

Formula Truck

inaugura infatti proprio

a Misano la sua nuova

stagione televisiva con

una puntata

speciale che

si annuncia

ricca di

argomenti:

dal racconto

delle quattro

gare dell’Etrc

con le

immagini più

spettacolari

di ogni

singola

manche

alle interviste

ai protagonisti,

dalle impressioni

degli appassionati

all’approfondimento

sui camion dei test

drive. Appuntamento

quindi a giovedì 29

maggio alle ore 20

sul canale 68 del

digitale terrestre e sui

canali web e social di

evenT, Vado e Torno e

Trasportare Oggi in

Europa.

D26 e al Mercedes Actros L

con cabina Procab, dal Renault

Trucks T High nella sua

attraente livrea Smart Racer al

superbo Volvo Fh I-Save.

Insomma, tra camion elettrici,

UN PIENO

DI NOVITÀ

Attende il

pubblico nel

paddock di

Misano, pronte

per essere

guidate, in pista

e sul tracciato

esterno. Tra

queste, dall’alto,

il Volvo Fh

Aero Electric, il

Mercedes

eActros 600 e il

Renault Trucks T

High Smart Racer.

diesel e trattori a Lng, ce n’è

quanto basta per trascorrere al

Marco Simoncelli di Misano

Adriatico un weekend da ricordare,

unendo alla spensieratezza

di un fine settimana

certamente insolito il piacere

di un’emozione unica da vivere

al volante.

Assicurarsi un volante

è facile facile

Già, ma come e cosa fare per

assicurarsi un giro di pista (in

realtà saranno due) sul Marco

Simoncelli oppure una prova

su strada?

È tutto molto semplice.

Basterà infatti presentarsi

presso il nostro gazebo, allestito

all’interno del paddock,

accanto all’area di parcheggio

dei magnifici quattordici.

All’interno della struttura,

che sarà operativa sia il sabato

sia la domenica e fino a esaurimento

dei posti disponibili

(dunque il consiglio è quello

di affrettarsi), avrete modo di

prendere visione delle caratteristiche

di ciascun veicolo

e quindi di scegliere marca

modello e tipo di prova (pista,

strada o entrambe).

A quel punto, le hostess effet-

tueranno le operazioni di registrazione

e di verifica della

patente. Espletata la formalità,

il gioco è fatto: le hostess vi

comunicheranno l’orario della

prova nel corso della giornata.

Ma, attenzione, cercate di

arrivare con qualche minuto

di anticipo, perché, come

insegnano le passate edizioni

dei nostri test drive, considerata

l’altissima affluenza, difficilmente

saltando il vostro

turno avrete modo di trovare

un altro slot con posti a disposizione.

Per chi si è prenotato

occhio all’orologio

Quindi, il suggerimento è

quello di ingannare l’attesa

con una camminata nel colorato

e affollato paddock, di

gustarvi un panino e una bibita,

ma sempre con un occhio

all’orologio. Buon test-drive a

tutti e, naturalmente, guidate

sempre con prudenza.

Alberto Gimmelli

30 31



L’Etrc a Misano Adriatico

RIPARTE

LO

SHOW

NORBERT KISS VUOLE IL POKERISSIMO

Sulla scia delle ultime quattro stagioni

letteralmente dominate a suon di

vittorie, il pilota ungherese punta col

suo velocissimo Man alla quinta corona

consecutiva

della

specialità, la

settima del suo

spettacolare

ruolino di

marcia, che

ne farebbe

il pilota più

titolato del

campionato

europeo

velocità in

pista riservato

ai truck.

73,333

Appuntamento sulla pista

intitolata a Marco Simoncelli,

per la prima delle otto tappe

del campionato europeo

2025. Ancora duello tra i due

plurititolati, Norbert Kiss e

Jochen Hahn, col giovane

Josè Rodrigues come outsider

Sei pari. L’Etrc 2025 riparte da questo

punteggio, inteso come numero di titoli

conquistati dai due maggiori protagonisti

e dominatori della serie, l’ungherese Norbert

Kiss, campione in carica, e il tedesco Jochen

Hahn. Sarà quindi la stagione che va ad iniziare,

quasi fosse un tie break, a decidere chi

tra i due sarà il Goat (Greatest of all time),

ovvero il più grande di tutti i tempi.

32

33



Il primo parziale verdetto, o

forse meglio sarebbe dire la

prima indicazione in tal senso,

arriverà proprio da Misano,

tradizionale apertura a

metà maggio del campionato

che ogni appassionato si augura

possa essere più spettacolare,

ma soprattutto più

combattuto e incerto, rispetto

alla scorsa stagione.

Stagione dominata in lungo

e in largo da Norbert Kiss,

che proprio con il poker sul

circuito intitolato a Marco

Simoncelli, quattro vittorie

in altrettante gare, aveva cominciato

in riva all’Adriatico

la marcia trionfale che l’avrebbe

portato dritto dritto al

sesto titolo della specialità, il

quarto consecutivo.

Arriverà la risposta

di Jochen Hahn?

Superiorità, quella del pilota

magiaro, poi ribadita nella

successiva tappa, sull’asfalto

dello Slovakia Ring (anche

in questo caso bottino pieno

nelle quattro manche), e

continuata nel terzo round di

campionato a Zolder (tre vittorie).

Insomma, Kiss sugli

scudi e agli altri le briciole.

Quanto la cosa abbia fatto

Chrome e lo spettacolo raddoppia

Un campionato

nel campionato.

L’occasione per

buona parte dei piloti,

dai ‘vecchi’ con il

palmares ancora

limitato ai giovani

rookies dell’Etrc,

di mettersi in luce

mostrando la propria

abilità al volante

e al tempo stesso

giocarsi un importante

titolo europeo

da esibire come

prestigioso biglietto

da visita. È questa

la serie Chrome,

precedentemente

conosciuta (fino al

2023) come Promoter’s

cup ma dallo scorso

anno elevata con

la titolarità a vero e

proprio campionato

ufficialmente

riconosciuto dalla

Fia (Federazione

internazionale

dell’automobile).

Cambiamento che

si è subito rivelato

azzeccato. Costituisce

infatti per i piloti della

griglia uno stimolo

in più, che in pista si

traduce nell’iniezione

di spettacolo

particolarmente gradita

agli appassionati

e al pubblico. Lo

ha confermato

proprio la stagione

del debutto, decisa

matematicamente sul

filo di lana a favore del

giovane e talentuoso

portoghese José

Eduardo Rodrigues

(25 anni), che ha

avuto la meglio sul

britannico Mark Taylor

e sul tedesco Steffen

Faas. Logico attendersi

battaglia e incertezza,

già a partire da Misano,

anche in questa

seconda stagione della

serie Chrome.

LAUSITZRING DOPO MISANO

Niente riposo dopo Misano

Adriatico per i

protagonisti dell’Etrc.

L’organizzatore della serie

ha infatti inserito in

calendario un’altra tappa

tedesca, prima del mitico

Nürburgring in programma

a luglio.

Rimessi i veicoli sulle bisarche,

il circus si trasferirà

infatti in Germania, sul

circuito del Lausitzring,

dove nel weekend del

24-25 maggio andrà in

scena quello che a questo

punto diventa il secondo

degli otto round

della stagione 2025

dell’European truck racing

championship.

Dopo l’uno-due Misano-Lausitzring,

il calendario

non cambia rispetto

a quello comunicato

(e pubblicato su Vado e

Torno n.4/2025): dunque,

nell’ordine, Slovakia Ring

(7-8 giugno), Nürburgring

(12-13 luglio), Most (30-

31 agosto), Zolder (13-14

settembre), Le Mans (20-

21 settembre), Jarama

(4-5 ottobre).

24-25

MAGGIO

GERMANIA

LAUSITZRING

LUNGHEZZA METRI 3.400

CURVE 12

LENZ ATTESO AL

GRANDE SALTO

Sopra, una fase della

lotta del gruppone

subito dopo il via

mentre affronta la

variante del Parco a

Misano. A destra, la

livrea del Man di Sascha

Lenz, atteso quest’anno

al tanto atteso salto di

qualità. Se lo augura

anche il nuovo sponsor

del tedesco, DT Spare

parts.

soffrire e rosicare un campione

del calibro di Jochen

Hahn, possiamo soltanto immaginarlo.

Già, perchè quello che a

sua volta è stato il dominatore

dell’Etrc nello scorso

decennio, firmando sei campionati

tra il 2011 e il 2019

(quattro al volante del Man,

due con Iveco), si è improvvisamente

ritrovato impossibilitato

ad arginare lo strapotere

di Kiss e del suo Man,

binomio pressochè imprendibile

su tutte le piste.

C’è tanta voglia

di rivincita

Situazione difficile da sostenere

per chi era abituato a salire

con una certa frequenza

il gradino più alto del podio.

Nonostante l’impegno e

l’esperienza, tuttavia, ben

poco ha potuto il pilota tedesco.

Che la rivincita, ovvio,

la medita da tempo, nella

convinzione, e ci mancherebbe

non fosse così, di poter allungare

la striscia di successi

nel campionato. Impresa

non facile, ma certamente

nelle corde di Hahn, sempre

a patto che venga assistito

a dovere dal suo Iveco. E

anche questo sarà motivo di

interesse della stagione che

va ad iniziare.

Dunque, avremo ancora

una stagione a due? Possibile,

probabile, ma non è detto.

Suggeriamo infatti di tenere

d’occhio tale Rodrigues. Lo

scorso anno il giovane portoghese

ha dimostrato ottime

cose e una buona dose di talento.

Basterà? Lo vedremo

presto, già da Misano.

Alberto Gimmelli

34

35



Siamo stati ad Act Expo 2025

TRUCK

DELL’ALTRO

MONDO

Anche negli Usa la riduzione

delle emissioni nel trasporto

commerciale è un’esigenza

sentita, nonostante i messaggi

della nuova amministrazione.

Non si guarda al solo elettrico

ma a una pluralità di soluzioni

C’è ben più di un oceano a separare il

trasporto commerciale americano da

quello europeo. Due mondi profondamente

diversi per tradizioni, dinamiche,

progettazione stessa dei veicoli. Difficile

immaginare, insomma, un ‘musone’ sulle

strade europee e, viceversa, chi ha provato

a portare negli States un pesante con lo

stile europeo non ha finora avuto successo.

Allo stesso modo, gli step van che vantano

gli Stati Uniti per il trasporto leggero non

sono stati mai digeriti nel vecchio continente,

più affezionato, per esempio, alle

furgonette.

RIFERIMENTO PER GLI STATI UNITI

La fiera Act Expo esiste da una

quindicina di anni ed è organizzata dalla

società specializzata Trc. Quest’anno

si è svolta al Convention center di

Anaheim coinvolgendo oltre 500

espositori, prevalentemente ma non

soltanto americani. Nel 2026 il salone si

terrà a Las Vegas, in Nevada.

36

37



Per paradosso, la transizione

energetica in atto sta però

avvicinando, se possibile, le

due rette finora parallele.

Un quadro complessivo

più frammentato

La necessità di ridurre le

emissioni nocive del trasporto

commerciale è sentita da

una parte e dall’altra dell’Atlantico,

sebbene venga perseguita

in modi differenti.

Se, infatti, gli States hanno

finora proceduto soprattutto

su iniziativa dei singoli stati

(con l’amministrazione Biden,

per prima, a cercare di

definire un quadro comune),

l’Europa sta marciando più

o meno unita nel definire il

quadro normativo.

Di certo, il cambiamento

attraversa entrambi i continenti,

Europa e Nordamerica.

Per questo, partecipare ad

Act Expo, il principale salone

nordamericano dedicato al

trasporto commerciale sostenibile,

ci ha dato modo non

soltanto di vivere da vicino

per qualche giorno il contesto

Usa, ma anche di capire

quali possono essere le interconnessioni

con la realtà più

vicina a noi.

Oltre 500 gli espositori

presenti a Anaheim

Evento annuale organizzato

da una quindicina d’anni, Act

Expo si è tenuto nel 2025 ad

Anaheim, in California. Non

casualmente: lo Stato del sole

è per distacco quello più

attivo nella ricerca di alternative

ai veicoli tradizionali,

grazie soprattutto agli obiettivi

stringenti che alcune

organizzazioni,

prima tra

tutte la Carb

(California

air resources

board), hanno

saputo

esprimere per

spingere tutto

il sistema verso

alimentazioni alternative,

dall’elettrico all’idrogeno,

fino ai carburanti alternativi

provenienti da energie rinnovabili,

in grado di ridurre

l’inquinamento.

38

Abbiamo

constatato grande

interesse per un

evento sempre

più importante nel

panorama Usa

PADIGLIONI

E CONFERENZE

In alto, uno dei

tanti panel di

Act Expo che

quest’anno hanno

coinvolto oltre

300 speaker,

prevalentemente

del mondo

industriale.

A destra, la

conferenza stampa

di Kenworth,

tra i principali

costruttori di truck

presenti negli Stati

Uniti. Grande la

partecipazione di

pubblico.

L’edizione 2025 del salone

americano, dal 28 aprile al

1° maggio, ha attratto oltre

500 espositori per uno spazio

cresciuto del 40 per cento

rispetto all’ultima edizione,

dato la possibilità a più di

300 relatori di parlare e coinvolto

più di cento giornalisti.

Grazie all’attenta organizzazione,

pari importanza

è stata data allo spazio

espositivo e al programma

delle conferenze, in un rimbalzo

riuscito tra confronto,

networking e

inevitabile business.

Tangibile

la presenza

di aziende

di trasporto e

committenti interessati

a valutare

la svolta

sostenibile della loro attività.

Consapevoli sì dell’incertezza

dei tempi attuali, acuita

dall’opera di smantellamento

che l’amministrazione

Trump sembra voler fare dei

L’elisir della sostenibilità secondo Cummins

Lo scenario del

trasporto sostenibile

negli Usa è stato

ben riassunto da

Jennifer Rumsey, a

capo di una vera e

propria istituzione

come Cummins

e tra le keynote

speaker dell’evento.

Per perseguire

la transizione

energetica concreta in

un’industria che vale

«un triliardo di dollari»

e trasporta «11 miliardi

di tonnellate di merce

ogni anno», occorre

procedere lungo tre

direttrici. Normative

certe, innanzitutto,

punto dolente visti

i repentini cambi di

direzione imposti

a livello nazionale.

Concentrarsi

sull’intero ciclo di vita

dei carburanti o delle

UNA FORMULA

COLLAUDATA

Act Expo apre

le porte dei

padiglioni soltanto

nel pomeriggio

del primo giorno

di fiera, in modo

da consentire

ai visitatori di

partecipare ai

workshop e ai

panel previsti in

mattinata e subito

dopo pranzo. A

sinistra, uno dei

primi istanti dopo

l’apertura dello

spazio espositivo.

In alto, una

colonnina ultra

fast dell’italiana

Alpitronic. Davvero

tanti i costruttori

di colonnine ad

Anaheim.

tecnologie, la stessa

cosa che l’industria

stessa sta chiedendo

con sempre maggiore

insistenza in Europa.

Infine, guardare a

soluzioni che siano

efficaci ma anche

pragmatiche: l’elettrico

è la soluzione

ideale per alcune

applicazioni, non per

tutte. E in attesa che

l’idrogeno mostri le

programmi e delle risorse

destinate alla promozione del

trasporto pulito, ma decisi ad

andare comunque avanti.

Il messaggio che emerge

da Act Expo è che l’industria

non è disposta a

fare marcia indietro:

troppe

risorse sono state

investite nella

promozione di

un trasporto nuovo,

anche negli

Stati Uniti, per

poter dire, come

sembra voler fare il nuovovecchio

presidente: ‘abbiamo

scherzato’. Piuttosto, rispetto

all’Europa si inizia a valutare

con maggiore serenità il ruolo

che vettori come biodiesel

(Hvo o B100) e biogas possono

giocare per favorire una

transizione più rapida.

Il focus sulla guida

autonoma

Si è poi parlato molto di

guida autonoma, tema caldo

negli Usa ancor più che alle

nostre latitudini, grazie anche

al fatto che le normative locali

agevolano l’esecuzione

dei test su strade pubbliche

con veicoli di livello 4 (è ancora

obbligatoria la presenza

Idrogeno per

applicazioni

specifiche e guida

autonoma sono

stati tra i temi

portanti di Act Expo

sue potenzialità, dare

spazio a soluzioni

come i carburanti

provenienti da fonti

rinnovabili e, perché

no, testare l’efficacia

di sistemi ibridi

anche nel trasporto

pesante. Quindi,

powertrain elettrificati

con cosiddetti ‘range

extender’ alimentati

con combustibili

tradizionali.

del driver

ma soltanto

come supervisore).

Si guarda,

anche a

questa possibile

soluzione

per

affrontare il

problema della carenza di autisti.

Con Volvo che sta puntando

forte sulla tecnologia

con un programma interno

molto avanzato, mentre la

software house Plus, che collabora

con Hyundai, i marchi

Traton, ma anche con Iveco

in Europa, conferma la leadership

nel settore.

Nelle pagine successive

pubblichiamo la rassegna dei

camion e van più interessanti

tra quelli visti ad Anaheim.

Fabrizio Dalle Nogare

39



I truck visti in California

ANCHE

AI MUSONI

PIACE LA

SPINA

Tutte le case tradizionali si stanno

attrezzando per la transizione,

con l’obiettivo di avere un

portfolio completo di soluzioni

e rispondere alla sfida lanciata

dalle startup dell’elettrico

All’edizione 2025 di

Act Expo c’erano

davvero tutti i principali

costruttori di camion

pesanti e medio-pesanti attivi

negli Stati Uniti, ulteriore

prova del peso che l’evento

ha nel panorama del trasporto

commerciale nel Nord

America. Sebbene non sia

così semplice sintetizzare

in poche righe, proviamo a

passare in rassegna alcuni

dei veicoli più interessanti

in cui ci siamo imbattuti ad

Anaheim.

Volvo tra transizione

e guida autonoma

Il gruppo Volvo ha messo in

mostra le sue due principali

piattaforme made in Usa: il

pesante Vnl e il Vnr per il

trasporto regionale, entrambi

profondamente rinnovati

negli ultimi due anni in termini

di cabina, sicurezza e

alimentazioni. E se per il Vnr

esiste anche la versione elettrica,

best seller negli Usa, il

Vnl punta piuttosto sui carburanti

rinnovabili, nonché

sullo sviluppo della guida

autonoma, come testimonia

la nostra copertina.

Grazie al sistema Autona

Freight e alla collaborazione

con aziende specializzate

come Aurora e Wabi, Volvo

sta facendo significativi passi

avanti in questo senso. Sempre

parte del gruppo, Mack

Trucks ha appena celebrato i

suoi primi 125 anni e rinnovato

la gamma con l’ammiraglia

Pioneer di classe 8 (la

più alta negli Usa).

Il costruttore del bulldog

ha investito finora nello

sviluppo di motori diesel

più efficienti, ottenendo un

buon 10 per cento in meno

di emissioni di CO 2

. E per il

prossimo anno è stato annunciato

ad Act Expo l’arrivo del

Pioneer in versione Bev, con

assale elettrificato sviluppato

in-house e batterie fornite da

Proterra, anch’essa parte del

gruppo Volvo.

Main sponsor della manifestazione,

Daimler Truck

North America ha partecipato

senza grandi novità. Il

Freightliner Cascadia è stato

recentemente rinnovato sia in

versione termica, sia in versione

elettrica, con ottime

risposte dal mercato. Uno

dei ‘musoni’ più amati dai

trasportatori americani era

esposto in versione Rng, vale

a dire a biogas, insieme al

più piccolo M2. E per la prima

volta abbiamo visto dal

vivo i light truck della Rizon,

brand americano sostanzialmente

comparabile a Fuso.

L’esordio del marchio

International

A proposito di grandi gruppi

globali, Traton era presente

al salone californiano con il

suo brand International, conosciuto

fino allo scorso settembre

come Navistar. Per il

costruttore dell’Illinois, Act

Expo ha rappresentato l’occasione

migliore per lanciare

l’elettrico eRh di classe 8, disponibile

nelle configurazioni

4x2 e 6x4 e con autonomia

dichiarata fino a 480 chilometri.

Il truck, pre-ordinabile

a breve, sarà disponibile sul

mercato a partire dalla prima

metà del 2026.

Anche negli Usa si è molto

SOLO ALCUNI DEI

BESTIONI IN MOSTRA

In alto, i due modelli

elettrici della gamma

Peterbilt (gruppo

Paccar). In senso

orario, il camion a

idrogeno Xcient di

Hyundai, il light truck

di Rizon (gruppo

Daimler Truck), il

modello medium-duty

elettrico del brand

International (Traton) e

un camion Mack nella

Plaza, l’area espositiva

antistante l’ingresso

della fiera.

parlato di autonomia, specialmente

per i classe 8. Non

a caso, i costruttori asiatici

presenti hanno concentrato la

loro attenzione sull’idrogeno.

Honda e Toyota, quest’ultima

con la terza generazione

delle celle a combustibile,

hanno presentato soluzioni

per l’alimentazione a zero

emissioni su musoni di altri

brand. Hyundai, invece, ha

sfruttato Act Expo per fare

il punto sul progetto Xcient

che riguarda gli Usa come

l’Europa. Dall’altra parte

dell’oceano, la casa coreana

è attiva con 30 veicoli fuel

cell operativi per la logistica

portuale a Oakland, in

California, e con 21 camion

destinati alla logistica automotive

del gruppo (che comprende

anche Kia) a Savannah,

in Georgia. In entrambi

i casi, produzione e rifornimento

avvengono in loco. E

in Europa, secondo Hyundai,

sono più di cento i camion

fuel cell in attività per oltre

50 milioni di chilometri percorsi.

Evidenti, quindi, anche i passi

avanti dei brand Paccar (i

cugini made-in-Usa di Daf)

sull’elettrico. Kenworth ha

presentato i nuovi camion

Bev T680e e T880e con interni

ridisegnati, carica fino

a 350 kilowatt, nuovo e-

powertrain Paccar e batterie

Lfp da cento kilowattora.

Anche Peterbilt sta elettrificando

la gamma grazie ai

nuovi 579Ev e 567Ev, rispettivamente

per trasporto

regionale e per applicazioni

‘vocational’, come da definizione

di gruppo. Caratteristiche

tecniche e powertrain

elettrificato non si discostano

dai compagni di Kenworth.

Tra Usa e Cina è

battaglia elettrica

Continua a far parlare di sé la

startup cinese Windrose, presente

sia con uno stand, sia

nell’area prove con il truck

elettrico che promette un’autonomia

monstre di 670 chilometri

grazie a quattro pacchi

batterie Lfp da oltre 700

kilowattora. E sono diversi i

gruppi logistici americani ed

europei fortemente interessati

al progetto.

Infine, ad Act Expo ha

fatto capolino anche il Tesla

Semi, esposto dall’operatore

WattEv e disponibile per

i test drive. Il responsabile

tecnico del progetto Semi,

Dan Priestley, ha presentato

il sistema di ricarica da 1,2

megawatt e confermato che

l’avvio della produzione di

serie è fissato per il 2026.

Sarà la volta buona?

Fabrizio Dalle Nogare

40

41



Bauma in grande spolvero

IL RITORNO

DEL

TRUCK

Oltre seicentomila persone

hanno visitato l’edizione

2025 di Bauma, vero e

proprio riferimento globale

del construction. E sono

tornati i truck grazie alla

partecipazione di Mercedes,

Man, Volvo e Scania

L’ultima Bauma, la principale fiera

al mondo nel settore delle macchine

per costruzioni, risaliva all’ottobre del

2022. Si usciva dalla terribile pandemia,

si immaginava un mondo nuovo. In quel

mondo, non si pensava che sarebbe potuto

tornare Donald Trump, sconfitto due anni

prima dal rivale Joe Biden, che divampassero

due conflitti devastanti in Ucraina e

in Medio Oriente e che proprio Trump

spingesse l’economia mondiale a un passo

dalla recessione.

UN EVENTO REALMENTE GLOBALE

Passano gli anni, ma Bauma non perde

certo importanza nel settore del

construction. L’edizione 2025 ha visto la

presenza di oltre 3.600 espositori da 57

nazioni e visitatori da più di 200 paesi

in tutto il mondo.

42 43



Il mercato dei truck da cantiere in Italia

Se il 2024 si era

chiuso con l’ottimo

più 18 per cento per

quanto riguarda le

immatricolazioni di

veicoli da cantiere

in Italia (over 3,5

ton; dati Anfia),

l’inizio di quest’anno

evidenzia anche in

questo segmento

una flessione del

comparto. Rispetto

ai primi tre mesi

del 2024, infatti, le

immatricolazioni

calano del 9,2 per

cento, ricalcando

sostanzialmente i

risultati del comparto

stradale. A farne le

spese è soprattutto

il costruttore

nazionale, leader

di mercato, ovvero

Iveco, a cui vengono

rosicchiati circa 5

punti percentuali.

Subisce un calo

davvero catastrofico

invece Astra, gruppo

specializzato proprio

nei veicoli da cantiere,

che passa da 107 ad

appena 15 camion

immatricolati e dal

13,2 al 2 per cento

di quota di mercato.

E qui, in sostanza,

terminano le note

negative del mercato.

In positivo, invece,

gli altri marchi, con

Mercedes a rinsaldare

la seconda posizione

davanti a Man

e a Volvo

Trucks, con

quest’ultima in

crescita del 45

per cento anno

su anno. Molto

bene anche

Renault Trucks

che affianca

Scania in quinta

posizione,

così come si

conferma in decisa

crescita Daf, che da

7 truck immatricolati

nel 2024 passa a 24,

guadagnando quasi

il 250 per cento in

termini percentuali.

Nessuna traccia,

ancora, di veicoli

elettrici in questo

segmento, dove

inevitabilmente

continua a dominare

il diesel, vista anche

la gravosità del lavoro

da affrontare.

Pochi, insomma, avrebbero

potuto pensare che sarebbe

stato proprio lui il convitato

di pietra dell’edizione 2025,

quella che ha segnato il ritorno

alla collocazione primaverile

più classica.

Reagire alle svolte

inaspettate

La parola dazi, insomma, è

più volte riecheggiata tra i

corridoi dei padiglioni monegaschi

e nell’immensa distesa

di macchine da lavoro che

caratterizza l’area esterna di

Bauma. E non a caso: gran

parte delle aziende espositrici

hanno interessi globali e

saranno ovviamente interessate

dai balzelli aggiuntivi

che l’amministrazione americana

ha prima annunciato

e quindi congelato.

Vera e propria spada di Damocle

su un mercato, quello

delle macchine per costruzioni,

comunque in salute e

caratterizzato dal generale

ottimismo, scalfito soltanto

in parte dallo spettro dei dazi.

Al grido di: il mondo è

grande, il mercato ampio e

l’industria sa reagire anche

alle situazioni più impreviste

e potenzialmente devastanti.

Tre anni fa, Bauma si tenne

a pochissime settimane di

distanza da Iaa, la principale

fiera europea

dei veicoli

commerciali.

Cosicché, i

costruttori di

camion furono

praticamente

costretti a disertare

l’appuntamento

monegasco,

con l’eccezione di Mercedes-

Benz Trucks.

Quest’anno, invece, sono

tornati a popolare il quartiere

fieristico bavarese, facendo

segnare una presenza

in linea con la tradizione di

Bauma, che non è la fiera dei

camion, ma il luogo dove i

veicoli cava-cantiere trovano

La questione

dazi è stata

tra i principali

argomenti di

conversazione nei

giorni della fiera

naturale collocazione. Piuttosto,

a proposito di truck, si

sono fatte notare eccome le

combinazioni per trasporti

eccezionali, con il settore

dell’eolico particolarmente

vivace: il trasporto e il sollevamento

di pale e turbine è

nicchia in salute, che richiede

competenze

specifiche

e apprezzate

dal mercato.

Assistiti

dal meteo

quasi sempre

clemente, i

circa 600 mila

visitatori

(numeri monstre

che si avvicinano a quelli

delle edizioni più partecipate

di sempre, e che secondo

alcuni osservatori sarebbero

addirittura arrotondati per difetto)

hanno potuto percorrere

i padiglioni interni e l’area

esterna dal 7 al 13 aprile. E

parlando di visitatori, a Monaco

sono state rappresentate

ALLA SPINA

IN CANTIERE

Sebbene le

immatricolazioni

di camion elettrici

per il construction

siano ancora

praticamente

inesistenti, tutti i

costruttori presenti

a Bauma hanno

esposto veicoli

Bev. In anteprima

mondiale,

Mercedes-Benz

Trucks ha mostrato

il prototipo di

eArocs 400 che

ricalca anche per il

cantiere la filosofia

degli stradali

elettrici.

più di 200 nazioni. Con una

crescita molto significativa,

stando a quanto comunicato

dagli organizzatori, di visitatori

provenienti da fuori la

Germania. E con il ritorno in

forze dei visitatori cinesi e,

più in generale, provenienti

dall’Estremo Oriente, frenati

nel 2022 dalle restrizioni

post pandemiche. Provenivano

da 57 paesi, invece, i

3.601 espositori che hanno

animato il Salone tedesco.

Il mantra della pluralità

tecnologica

Parlando di transizione energetica,

il mantra è stato, ancora

una volta e più che mai,

‘non esiste un game changer’

per favorire un’industria più

sostenibile. Insomma, accanto

alle soluzioni elettriche (il

settore del construction è ben

più indietro in questo senso

rispetto al trasporto stradale)

ecco il caro vecchio motore

a combustione interna,

mentre è chiaro che parlare

di idrogeno pare complesso,

in mancanza di infrastrutture

minimamente accettabili.

In questo quadro, la novità

forse più appariscente emersa

dalle giornate monegasche

è stata la presentazione del

Mercedes eArocs 400, la prima

variante Bev dell’apprezzato

veicolo da lavoro della

Stella, che basa la sua catena

cinematica, così come i componenti

essenziali, sul concetto

già visto sull’eActros

600, batterie Lfp comprese.

Queste ultime (due pacchi

da 414 kilowattora piazzati

dietro la cabina) forniscono

energia per spingere il motore

elettrico da 516 cavalli

di potenza in continuo.

Graduale inserimento

nel mercato

L’eArocs sarà inizialmente

disponibile nelle varianti da

32 e 41 ton e nella configurazione

8×4 con quattro diversi

passi come betoniera o

ribaltabile per l’edilizia. Con

44

45



IL RITORNO

DEI TRUCK

L’edizione 2022,

eccezionalmente

autunnale, era

stata disertata dai

costruttori di truck

quasi in toto, vista

la concomitanza

con la Iaa a

poche settimane

di distanza.

Quest’anno Man,

Volvo e Scania,

oltre a Mercedes,

hanno esposto i

loro veicoli in uno

stand dedicato,

mentre sono stati

tanti i camion

in esposizione

nella grande

area esterna del

Bauma: tra questi

l’autobetoniera

elettrica proposta

su base Renault

Trucks.

autonomia, rispettivamente,

di 200 e 240 chilometri. Lo

vedremo a partire dal terzo

trimestre 2026 (ordini dall’inizio

del prossimo anno),

con la graduale introduzione

nei (selezionati) mercati

europei. Daimler Truck ha

inoltre ritoccato l’eCanter di

Fuso cercando di incrementarne

la flessibilità attraverso

nuove possibilità nell’or-

ganizzazione delle batterie

sull’autotelaio. L’obiettivo

è consentire l’installazione,

anche nella versione Bev,

di sovrastrutture come gru o

piattaforme aeree.

In tema di novità, anche

Scania ha puntato sull’elettrico,

affiancandolo alle soluzioni

diesel tradizionali e a

quelle a metano compresso.

Allo stand c’erano il ribaltabile

elettrico della serie Xt, il

trattore ribaltabile a gas naturale

compresso e il trattore

per il trasporto pesante 8x4/4

con motore V8, alimentabile

anche con Hvo. Fuori, invece,

ecco il rimorchio modulare

semovente, anch’esso

full electric, realizzato in

collaborazione con l’azienda

italiana Cometto, per movimentare

pezzi di grandi dimensioni.

«Construction e

elettrico: si può fare»

Pluralità tecnologica d’obbligo

anche per Volvo che

crede nella strategia combinata

tra elettrico, diesel di

nuova generazione e celle a

combustibile per un futuro

Prima ti ribalto e poi ti sollevo

teoricamente prossimo. Due

i veicoli in mostra allo stand:

l’Fh Electric in configurazione

6x2 dotato di gancio per

scarrabili e l’Fmx, sempre

elettrico, ribaltabile trilaterale

in configurazione 6x4.

Secondo il presidente di

Volvo Trucks, Roger Alm,

«il trasporto

elettrico è

molto adatto

al segmento

delle costruzioni,

in

quanto offre

zero emissioni

di gas

di scarico e

molto meno

rumore».

Tra i costruttori di

semirimorchi, Kögel

ha presentato il nuovo

sviluppo del suo

rimorchio ribaltabile,

con peso ridotto a

circa 5.200 chili e

volume di carico

maggiorato. Il cassone

monopezzo promette

maggiore resistenza

all’usura e durata più

lunga. Kässbohrer ha

messo in mostra il

K.Sla R4, carrellone

estensibile a 4 assi

con buche per le

ruote, e il K.Sks B 24,

ribaltabile in acciaio

a 3 assi. Presente

anche il leader di

mercato in Italia

per quanto riguarda

i semirimorchi,

Schmitz Cargobull,

che ha messo in

mostra una pletora

di semirimorchi

ribaltabili adatti a

Man, Volvo e

Scania sono tornati

a esporre dopo

l’assenza del 2022

causa vicinanza

con Iaa

Quest’anno è tornato a

esporre a Bauma anche l’altro

gigante tedesco, Man. Anche

in questo caso, allo stand

si spaziava tra le tecnologie,

con un occhio di riguardo per

l’eTruck che il Leone bavarese

manda in produzione di

serie proprio in queste setti-

diverse applicazioni

e caratterizzati

dalla spinta alla

digitalizzazione, per

esempio nel sistema

di pesatura.

Nel sollevamento,

l’italiana Fassi

ha proposto

l’ampliamento della

gamma di gru Techno

con sei nuovi modelli

che si aggiungono

alla linea inaugurata

nel 2021, alla ricerca

di maggiore capacità

di carico e precisione

operativa grazie

all’adozione

di «materiali

innovativi e

geometrie

strutturali

avanzate»,

come

precisato dal

costruttore.

Un altro

grande nome

mane. Ecco, quindi, l’eTgs

28.449 in configurazione

6x2 con motore da 449 cavalli

e quattro pacchi batterie

per una capacità complessiva

di 320 kilowattora che

dovrebbero garantire circa

400 chilometri di autonomia.

Il truck visto a Monaco era

equipaggiato

con ribaltabile

trilaterale Meiller

Trigenius

D316 e la gru

da 23 ton-metro

di Palfinger.

Passando alle

motorizzazioni

diesel, in mostra

allo stand

di Man anche il telaio Tgs

a 4 assi con motore D26 da

540 cavalli e trazione anteriore

idrostatica Hydrodrive,

così come il trattore stradale

Tgx con motore da 640 cavalli

che strizza l’occhio ai

trasporti eccezionali.

Pionieri di agilità, il Tgm

4x4 da 18 ton equipaggiato

del sollevamento,

Palfinger, ha sfruttato

la fiera tedesca per

lanciare in anteprima

assoluta la gru Pk880

Tec caratterizzata dal

design estremamente

compatto e dal peso

ridotto rispetto ai

modelli precedentii,

per l’utilizzo anche

in spazi contenuti.

Sempre in tema di

sollevamento, Hyva ha

fatto a Bauma il suo

debutto come azienda

del gruppo Jost.

con ribaltabile Ressenig e il

van Tge Next level, sempre

4x4, con ribaltabile trilaterale

Meiller Trigenius.

La betoniera full electric

di Renault

Anche se priva di un vero

e priorio stand, significativa

anche la presenza di Renault

Trucks, grazie all’esposizione

nell’area esterna di Bauma

dell’autobetoniera elettrica

sviluppata con l’allestitore

Schwing Stetter sulla base

dell’autotelaio E-Tech C

10x4, dunque a cinque assi,

inizialmente rivolto ai mercati

la cui legislazione ammette

questo tipo di veicoli.

Le batterie sono state posizionate

in un vano retrocabina

per lasciare spazio alla

betoniera, alimentata a sua

volta dalle batterie di trazione

del truck. L’autonomia

dichiarata supera di poco i

cento chilometri senza ricariche

intermedie.

Fabrizio Dalle Nogare

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47



Renault e la piattaforma Sdv di Ampere

TRE

LAMPI DI

GENIO

Presentato al

Commercial

vehicle show

a Birmingham

il triplete di

modelli realizzati

sull’innovativa

piattaforma

Software defined

vehicle sviluppata

da Ampere.

Un’architettura

che letteralmente

rivoluziona il modo

di progettare e

sviluppare i van

In tempi complicati e decisamente confusi come quelli

che sulla strada verso la mobilità delle persone e

delle merci a emissioni zero sta vivendo l’industria

e il mondo dell’automotive al gran completo, abbiamo

almeno una certezza: che nulla sarà più come prima. Di

questo, proprio considerando le difficoltà che la transizione

al free carbon comporta e si porta dietro, ma che

a questo punto del lungo cammino non possono certo

risolversi in una maldestra inversione di rotta rispetto

alla strada imboccata, ne siamo tutti (o quasi) convinti.

E, in tutti i casi, che lo si voglia o meno, occorrerà che

anche i più recalcitranti al cambiamento se ne facciano

una ragione: l’elettrico c’è e ci sarà. Come Vado e Torno

ha messo nero su bianco anche recentemente (n. 3/2025),

la rivoluzione della mobilità commerciale è ormai un

processo inarrestabile.

TRAFIC, ESTAFETTE E GOELETTE SUL MERCATO DAL 2026

Eccoli i tre van Renault sviluppati sulla piattaforma di

Ampere: al centro il furgone Estafette, alla sua destra

il Trafic, e a sinistra il pianale Goelette.

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SUA ALTEZZA

ESTAFETTE

A destra e nella

foto sotto,

l’innovativo

Estafette, van

che richiama nel

nome il fortunato

transporter Renault

prodotto e

commercializzato

(con successo:

oltre 500 mila

esemplari venduti)

negli Anni 60 e

70. Oggi viene

riproposto in

veste futuristica

ed elegante,

con altezza di

2.600 mm, 9,2

m 3 di volume di

carico e il vano

merci accessibile

direttamente

dall’abitacolo.

Non è una strada semplice,

ma certo trattasi, per le case

costruttrici anzitutto, i fornitori

di componentistica e non

ultimo anche per gli utilizzatori

finali del prodotto, di sfida

stimolante che richiede un

grandissimo impegno, l’impiego

del più ampio knowhow

e il costante

upgrade tecnologico.

Una sfida,

bisogna riconoscerlo,

che malgrado

tutti i dubbi,

le perplessità

e il persistere di

certe resistenze,

sta marciando a

doppia velocità rispetto alla

volontà di accettazione del

cambiamento.

Ulteriore conferma, in

questo senso, l’ha fornita

Renault in occasione del

Commercial vehicle show

di Birmingham, dove la Losanga

ha presentato tre nuovi

50

modelli sviluppati sulla piattaforma

flessibile e scalabile

Software defined vehicle.

Architettura software

centralizzata

Con la piattaforma Sdv sviluppata

da Ampere, sulla

cui base prendono forma i

Il nuovo Trafic

rimpiazzerà la

versione attuale

E-tech, mentre

quello termico

rimarrà sul mercato

modelli di

veicoli progettati

Flexis,

giovane

joint venture

tra i

gruppi Renault,

Volvo

e Cma-Cgn

(colosso

francese della logistica),

cambia completamente il

modo di concepire e progettare

i veicoli. Per la serie,

appunto, niente sarà più come

prima.

Mentre infatti fino a oggi

(ma a questo punto potremmo

anche dire fino a ieri)

I furgoni elettrici fanno tappa a Birmingham

Non soltanto Renault

o Flexis, con

quest’ultima alla prima

partecipazione a una

fiera di settore dopo il

lancio ufficiale di Parigi.

Anche altri volti più

o meno nuovi hanno

scelto il Commercial

vehicle show di

Birmingham per far

conoscere meglio al

mercato i loro veicoli. A

cominciare dai coreani

di Kia, che avevano già

fatto capolino alla Iaa

2024 per lo svelamento

dei nuovi van elettrici,

in procinto di entrare

sul mercato europeo.

Ma se lo scorso

anno avevamo visto

soltanto il concept, a

Birmingham ecco il

primo prototipo del

Pv5, nelle versioni

cargo e trasporto

passeggeri. Si tratta

di van naturalmente

elettrici e basati sul

software con motore

da 121 cavalli e

batterie agli ioni di litio

da 51,5 kilowattora.

Ancora non definita

l’autonomia dichiarata

dal costruttore, che

esordirà sul mercato

proprio con il Pv5 il

prossimo anno prima di

lanciare il più spazioso

Pv7 l’anno successivo.

Sono invece già

lo schema classico, veicoli

termici o elettrici, muoveva

in buona sostanza da telaio e

motore sui quali integrare in

seconda battuta tutta una serie

di equipaggiamenti elettronici

e centraline (fino a 80

per veicolo), con l’inevitabile

conseguenza di limitare

le prestazioni e l’aggiunta

di nuove funzioni, il nuovo

rivoluzionario approccio Sdv

di Ampere si concentra, spiega

Renault, «sulla creazione

di una piattaforma unica che

integra un’architettura sof-

arrivati sul mercato

britannico i van della

cinese Farizon Auto,

marchio di veicoli

commerciali del

gruppo Geely (trovate

l’approfondimento

a pagina 68). A

Birmingham, Farizon

si è presentata alla

stampa e ai visitatori

con la versione L3

H3 dell’Sv (acronimo

di Super van)

commercializzato

nel Regno Unito

da Jameel Motors.

tware centralizzata con il sistema

operativo connesso e

intelligente in grado di controllare,

analizzare e migliorare

le funzioni del veicolo

in modo veloce e affidabile».

Il cervello sono

le super centraline

I nuovi modelli integrano

quindi una sorta di super

centraline che rappresentano

il cuore e il cervello stesso

del veicolo, processano i dati

dei vari sensori, in particolare

quelli dei diversi sistemi

Per l’Sv, batterie al

litio-ferro-fosfato da

83 kilowattora con

l’opzione da 106

kilowattora disponibile

sulla versione in

mostra al Cv show.

Di recente, Farizon

ha anche annunciato

l’accordo con Dhl

per la logistica e il

supporto aftermarket.

Per i cinesi, il mercato

inglese può essere la

porta d’ingresso per

affrontare altre nazioni

europee.

di assistenza alla guida, del

motore e del telaio, senza naturalmente

tralasciare il bouquet

di servizi multimediali e

di connettività.

Non è tutto, perché l’ulteriore

vantaggio per i tre gioielli

Renault è rappresentato

dalla possibilità di realizzare

specifici upgrade aggiungendo

ancora altre funzioni attraverso

aggiornamenti da remoto

tramite cloud in tempo

reale e per l’intero ciclo di

vita del veicolo.

Tutto questo si traduce in

51



ELETTRICO

MA NON SOLTANTO

A destra e sotto, il

Renault Goelette.

Anche questo

nome, come

peraltro Estafette,

riporta alla ribalta

il modello che

negli Anni 60, e

per vent’anni, è

stato parte della

storia Renault.

Oggi, Goelette,

Estafette e Trafic,

pur essendo

di fatto dei

nativi elettrici,

sono concepiti

e predisposti

anche per forme

di propulsione

diverse dal motore

a batteria. Diesel

in primo luogo, ma

anche fuel cell a

idrogeno.

Il Cv show entra in Nineteen group

Acquisizione che

sa di passo avanti

per uno degli eventi

di riferimento in Gran

Bretagna e in Europa.

Nel corso dell’edizione

2025 l’annuncio: il

Commercial vehicle

show è entrato a far

parte di Nineteen

group, organizzazione

internazionale che

si occupa, appunto,

di eventi di largo

respiro. L’acquisizione

arriva dopo aver dato

vita alla partnership

già nell’agosto dello

scorso anno, che

ha portato Nineteen

group a partecipare

all’organizzazione

dell’edizione 2025 del

salone. Al di là delle

dinamiche societarie,

che ci interessano fino

a un certo punto, è

evidente come l’arrivo

di un grande gruppo

possa potenzialmente

portare grandi benefici

all’evento. Che è

contenuto, sì, ma molto

partecipato e, come

testimonia il racconto

che potete leggere

in queste pagine, di

respiro non soltanto

locale ma sempre più

internazionale, grazie

soprattutto al crescente

interesse delle case

costruttrici, ma

anche dell’attenzione

che la fiera pone

sui nuovi attori che

si affacciano sul

mercato. «Il Cv show

è un appuntamento

essenziale nel

calendario degli eventi

automotive in Uk. Il

punto d’incontro ideale

per costruttori, fornitori,

operatori, policymaker

e stakeholder», ha

commentato Mike

Hawkes, Ceo di Smmt,

tra i creatori del salone

di Birmingham.

vantaggi rilevanti, in particolare

su due aspetti: la possibilità

che si determina di

mantenere più a lungo nel

tempo l’efficienza, nonché il

valore stesso del veicolo che,

ne sono convinti in Renault,

«dopo tre, quattro anni, avrà

perso meno valore in quanto

si sarà arricchito di nuove

funzioni». Insomma, il nuovo

Trafic, così come l’Estafette

e il Goelette, invecchieranno

più lentamente.

Davvero allora si può dire

che con Ampere e Flexis,

Renault reinventa di fatto la

categoria dei van. E se non

è rivoluzione (tecnologica)

questa, poco ci manca.

Motore da 150 kW

per i tre modelli

Naturalmente, ci sarà tempo

per entrare nel dettaglio delle

caratteristiche e delle peculiarità

di ciascun modello.

Questo perché,

come annunciato

dallo

stesso costruttore

francese,

Trafic, Estafette

e Goelette,

che in comune

avranno, oltre

al motore elettrico

da 150 kW alimentato da

batterie al nichel-manganesecobalto,

anche lo stabilimento

di produzione, quello di Sandouville,

in Normandia, arriveranno

sul mercato soltanto

nella seconda parte del 2026.

Tuttavia, qualche anticipazione

siamo già in grado

di darla. La più importante

Saremo i primi ad

avere i van definiti

dal software e

un’architettura da

800 volt

Alessandro De Rinaldis, Renault

è che, benché trattasi di tre

modelli nativi elettrici, in realtà

saranno predisposti per

accogliere anche altre forme

di alimentazione, dal diesel al

fuel cell.

Per quanto riguarda i singoli

modelli, il Trafic (alla

quarta generazione) è previsto

con due passi e

altrettanti volumi

(5,1 e 5,8

m 3 ). Il pianale

Goelette, allestibile

con furgonature

fino

a 15 m 3 , sarà

a catalogo anche

con cabina

doppia a 6 posti. L’Estafette,

che con i suoi 2.600 mm di

altezza e l’abitacolo separato

dal vano di carico di 9,2 m 3

dalla porta scorrevole che si

chiude automaticamente, offre

all’autista la possibilità di

muoversi liberamente tra gli

spazi, sarà invece a listino in

un’unica versione.

52

53



Piacere, il mio nome è Flynt

ANIMA

EUROPEA

MUSCOLI

CINESI

Nata alla fine del 2024 Flynt si

affaccia sul mercato dei van

elettrici proponendo una ricetta

che punta a trarre il massimo

dall’incontro tra Europa e Cina.

Abbiamo parlato col fondatore

Secondo il comunicato

stampa ufficiale che

ha presentato la neonata

società di van elettrici,

Flynt «rappresenta una collaborazione

unica tra Europa

e Cina, che sfrutta decenni

di esperienza nel settore

automobilistico per fornire

soluzioni all’avanguardia e

appositamente costruite».

Cuore del progetto è

la partnership strategica e

esclusiva con Miraco Motors,

marchio appartenente

al gruppo Gac, colosso automobilistico

cinese.

Sebbene

sia ancora presto

per avere

qualche dettaglio

tecnico in

più sui nuovi

van elettrici

(i primi prototipi

saranno

presentati solo nella seconda

parte del 2025), abbiamo

fatto una chiacchierata con

il fondatore e Ceo di Flynt,

Daniel Kirchert, che proprio

in Cina ha messo radici, professionali

e non solo.

Ci sono clienti

europei che

non passano

all’elettrico perché

non trovano

prodotti validi

In che modo questa esperienza

è stata fonte di ispirazione

per il progetto Flynt?

«Ho affinità con la Cina fin

dall’infanzia. Ho imparato la

lingua molto presto e anche

mia moglie è cinese».

La ‘scuola’ Bmw

a Monaco di Baviera

«Ho iniziato la mia carriera

in Bmw a Monaco, mia città

natale, più di 20 anni fa,

poi ho supportato l’organizzazione

Bmw in Cina, occupandomi

delle vendite. In

quel periodo

ho vissuto una

crescita straordinaria,

col

governo locale

che già allora

spingeva

sullo sviluppo

dei veicoli

elettrici. Così,

ho iniziato a riflettere sulla

possibilità di fare qualcosa

di concreto per l’ambiente».

Cosa è cambiato nell’automotive

cinese?

«Parlando di auto, i marchi

locali hanno raggiunto una

quota di mercato superiore

al 60 per cento in Cina,

partendo dal 20 di vent’anni

fa. E non perché i cinesi

siano patrioti, ma perché le

case cinesi hanno iniziato a

produrre grandi auto a costi

molto più bassi rispetto

a quelle europee. Al tempo

stesso, ho notato che il settore

della logistica e dei veicoli

commerciali in Europa aveva

un grande potenziale di elettrificazione».

Come nasce, dunque, la

collaborazione con Miraco

Motors?

«I prodotti Flynt sono realmente

definiti per il mercato

europeo. Miraco Motors ha

iniziato a lavorare al prodotto

per noi, secondo le nostre

specifiche. Li abbiamo contattati

circa due anni fa perché

avevano le caratteristiche

che cercavamo, pensando al

mercato europeo. L’efficienza

dello spazio, l’autonomia,

il costo e così via erano alcuni

dei principali punti di

forza del loro concetto di

INNOVATORE NEL

MONDO AUTOMOTIVE

Una vita tra Cina e

Europa, l’imprenditore

Daniel Kirchert spera

con Flynt di trovare

la giusta integrazione

tra due mondi così

distanti. In alto, due

immagini del van

elettrico che promette

un’autonomia di 500

chilometri grazie a

batterie dalla capacità

di 100 kilowattora.

Carico utile di 1.630

chili e 16 metri cubi di

volume di carico.

van. Oggi abbiamo un rapporto

molto forte di fiducia

e comprensione reciproca».

Troppe piattaforme

diesel elettrificate

Guardando allo scenario

della mobilità elettrica commerciale

in Europa, cosa la

rende così fiducioso riguardo

al progetto Flynt?

«Siamo convinti che da qui

al 2030 ci sia spazio per

l’elettrificazione dei veicoli

commerciali leggeri. Motivo

principale per cui ora non la

vediamo è che i prodotti in

circolazione sono versioni

elettrificate: piattaforme diesel

convertite con costi elevati

e tasso di efficienza non

ottimale. Nell’ultimo anno e

mezzo abbiamo parlato con

molti potenziali clienti, non

solo aziende di logistica, ma

anche artigiani. Alcuni di loro

vogliono davvero passare

all’elettrico, ma non riescono

a trovare prodotti validi».

Quali sono i vostri target, in

termini di potenziali clienti?

«Il primo è l’ambito della

logistica e delle consegne

dell’ultimo miglio, dove l’attenzione

non è tanto sull’autonomia,

quanto piuttosto sui

costi, sul servizio, sull’ergonomia

e così via».

Anche l’artigiano

vorrebbe l’elettrico

«Il secondo grande segmento

è quello degli artigiani, che

hanno bisogno di un’autonomia

leggermente superiore e

sono più sensibili ai costi. Il

terzo grande settore è quello

dei campeggiatori, anche se

con quote minori».

I veicoli Flynt saranno definiti

dal software?

«Certamente. L’architettura

del veicolo e del software è

parte molto importante della

nostra strategia. Per i van, si

tratta principalmente di programmi

e applicazioni per la

gestione delle flotte, tra cui

servizi di manutenzione predittiva,

applicazioni di ricarica

e così via. L’architettura

del veicolo è

già pronta e

l’obiettivo è

fornire ai nostri

partner

sistemi molto

efficienti, in

modo da integrare

le loro

applicazioni

di gestione della flotta nel

veicolo stesso».

Come sarà organizzata

Flynt in Europa?

«Nel settore Lcv, il post-vendita

è fondamentale. Senza

una buona struttura post-vendita

non si può approcciare

il mercato. Flynt importerà

e distribuirà veicoli nei principali

mercati europei. E in

tutti avremo forti partner di

distribuzione a livello nazionale.

Al momento stiamo parlando

con diversi distributori

per rendere operativa la rete.

Anche per quanto riguarda i

ricambi, stiamo parlando con

fornitori molto importanti in

tutta Europa. Gli standard

europei in termini di qualità

e durata sono molto severi e

In tutti i principali

mercati europei

avremo forti

partner di

distribuzione a

livello nazionale

vogliamo che i nostri veicoli

li rispettino per poter essere

realmente competitivi».

Secondo lei, perché alcune

startup del settore non sono

riuscite a raggiungere

nemmeno la fase di piccola

produzione, in Europa e

non solo?

«Una delle ragioni principali

è chiaramente la spesa in

conto capitale. Servono molti

soldi per sviluppare nuovi

veicoli, costruire fabbriche

e diventare

redditizi. Indipendentemente

dalla qualità

del prodotto.

Poi, è

fondamentale

avere proposte

di valore che

possano essere

comprese dai clienti».

Investiamo sulla

costruzione del mercato

Dove sta, allora, l’unicità

della proposta di Flynt?

«Per noi, ciò che rende unico

il progetto Flynt è che non

stiamo investendo direttamente

nello sviluppo e nella

produzione di veicoli; Miraco

Motors lo sta facendo

sulla base delle nostre specifiche,

come ho detto. Noi

dobbiamo investire nella costruzione

del mercato. Concretamente,

vogliamo implementare

la nostra struttura

in modo graduale, partendo

dalla Germania e dai Paesi

nordici, per poi espanderci

in tutta Europa».

Fabrizio Dalle Nogare

54

55



© Vado e Torno 2025

MERCEDES

eSPRINTER

420

FURGONE

MOTORE ELETTRICO 150 KW

TEMPI E CONSUMI

km kWh

Città a vuoto 15,5 3,8

Città a carico 9,5 2,4

Tangenz. a carico 32 8,3

Circonv. a carico 31,5 8,2

Totale 88,5 22,7

Autonomia (calcolata) con batteria da

56/113 kWh: 218/440,5 km.

min 18°

max 21°

Traffico scorrevole lungo l’intero

percorso della prova.

LA CARTA D’IDENTITÀ

DOTAZIONE del veicolo in prova: chiusura

centralizzata con telecomando,

alzavetri elettrici, specchi esterni ripiegabili

e riscaldati, freno stazionamento

elettrico, sedile conducente riscaldabile,

panchetta passeggero biposto, luci stop

adattive, cerchi in acciaio da 16 pollici,

pedana salita posteriore, copricerchi,

Mbux multimedia system, sensore pioggia,

porta scorrevole destra, rivestimento

in legno vano di carico (optional).

DOTAZIONE MR TRUCK motore elettrico,

cambio automatico, Active brake

assist, volante multifunzione regolabile

in altezza e inclinazione, telecamera

posteriore, climatizzatore Tempmatic,

assistente di controllo dell’angolo cieco

(Blind spot assist), Crosswind assist,

Active lane keeping assist, Sideguard

e Attention assist, airbag guidatore e

passeggero.

PREZZO LISTINO

96.742 €

Costruito nello stabilimento di Düsseldorf,

Germania.

In prova col van elettrico della Stella

LA CONSEGNA

DEL

SILENZIO

Le tradizionali doti e qualità del

van della Stella ampiamente

apprezzate nelle versioni con

motorizzazione termica si

ritrovano pari pari anche sulla

configurazione cento per cento

elettrica. Senza penalizzare il

carico utile e con un’autonomia

che toglie lo stress da ricarica

Ci sono modelli di veicoli che non si accontentano.

Modelli che considerano i traguardi

conquistati lungo il loro percorso alla

stregua di un trampolino verso nuovi e più ambiziosi

orizzonti. Mercedes Sprinter, con 5 milioni

di unità vendute, è di questa categoria. Nel suo

Dna è impressa chiara ed evidente la volontà

di non cullarsi sugli

allori, bensì di

alzare la famosa

asticella della qualità,

dell’efficienza

e della sicurezza.

SUSTAINABILITY INDEX

DRIVELINE %

a a a a c 94

COMFORT E SICUREZZA

a a a b e 68,2

CARATTERISTICHE DEL VEICOLO

a b e e e 36,7

MOBILITY REVOLUTION TRUCK

a a a c e 73,2

PROVA CONSUMO

IN CITTÀ

56

57



AUTONOMIA

440,5

km

con batteria

113 kWh

(27.383 euro)

218

km

con batteria

56 kWh

(di serie)

LE BATTERIE AI RAGGI X

TIPO E NUMERO

Al motore elettrico (sincrono, a magneti

permanenti) del Mercedes eSprinter

l’energia viene fornita da batterie al litioferro-fosfato.

CAPACITÀ

L’equipaggiamento standard base dell’eSprinter

prevede la dotazione della

batteria da 56 kWh. In opzione, come sul

veicolo del nostro test, è prevista quella

da 81 kWh.

Il large van che non conosce lo stress

Nessuna sorpresa.

Nel senso che lo

Sprinter conferma di

meritare il massimo

dei voti anche nella

versione cento per

cento elettrica, come

quella del test in città

cui è stato sottoposto

da Vado e Torno,

equipaggiata con

batteria vitaminizzata a

113 kWh. Non stiamo a

ripeterci sul concetto

di eccellente comfort

che si respira a bordo:

si tratta infatti di un

plus sostanzialmente

comune a tutti (o quasi)

i van full electric. Ma

certo, viaggiare sulle

sempre trafficate

(e in qualche caso

congestionate) strade

delle città, senza

il sottofondo della

voce del motore, è

tanta roba. E ce ne si

accorge a fine giornata,

dopo essere stati alla

guida per buona parte

delle ore del mattino

e del pomeriggio.

Diciamo allora che con

l’eSprinter la differenza

è nell’insieme: motore,

telaio, organizzazione

dell’abitacolo,

funzionalità e

praticità assicurati

all’autista, volumetria

a disposizione nel

vano merci, e non

ultimo, portata. Un

cocktail che vale

un’elevata efficienza,

alla quale il large van

a batteria della Stella

aggiunge il carico da

novanta costituito dalla

dotazione da top class.

Il risultato si traduce

in una guidabilità

davvero piacevole,

anche a veicolo carico,

nella precisione e

sicurezza della frenata,

e complessivamente

nella notevole stabilità

a livello dinamico. E

con oltre 400 chilometri

di autonomia, non c’è

nemmeno lo stress da

ricarica.

tara

3.178

chili

L’attuale versione cento per

cento elettrica del van best

seller della Stella ne è il classico

esempio.

L’impostazione

su tre moduli

Senza rinunciare a quelle che

sono le caratteristiche distintive

del modello, l’eSprinter

implementa soluzioni e contenuti

hi-tech tali da farne

l’autentico riferimento nella

categoria dei van a batteria.

Mercedes lo ha realizzato

sfruttando il concetto dell’architettura

su tre moduli, dove

in quello anteriore troviamo i

componenti ad alta tensione,

in quello centrale la batteria

sistemata nel sottoscocca a

vantaggio del mantenimento

dell’ottima volumetria del

vano merci e della guidabilità,

mentre nel posteriore è

alloggiata (per la prima vol-

PEDANA E PORTE

APRIBILI A 270°

Il doppio

battente

posteriore

sviluppa una

larghezza totale

di 1.555 mm

per 1.846 mm di

altezza. La soglia

di carico è di 725

mm. A sinistra, la

schermata della

App dopo due

ore di ricarica.

ta) la combinazione motore

sincrono a magneti permanenti

e assale elettrico.

Ma la nuova generazione

dell’eSprinter non è soltanto

questo. Abbinata c’è la ricca

dotazione di sistemi e funzioni

di assistenza che va nella

direzione della sicurezza senza

compromessi, accentuando

in tal modo la piacevolezza

di guida anche quando ci

si muove con veicolo carico

(800 chili nel caso del nostro

test). Dell’elenco fanno

parte l’Active brake assist,

l’assistente alle ripartenze in

salita (Hill holder) e quello

di controllo dell’angolo

cieco (Blind spot assist), la

funzione Crosswind assist e

l’Active lane keeping, Sideguard

e Attention assist. E

naturalmente, oltre la sicurezza,

non poteva mancare il

sistema multimediale Mbux.

58

59



Non lo scopriamo

certo adesso, lo

Sprinter. Fin dal lancio

(1995) è sempre

stato, per tecnologia

e innovazioni implementate, un

riferimento nel segmento dei

veicoli commerciali. La versione

cento per cento elettrica,

segue in scia. In questo caso,

considerando l’ingombro e il

peso delle batterie, ciò che si

apprezza è l’ottima impostazione

del veicolo inteso come equilibrio

tra la zona di carico -ampia e

facilmente accessibile- e la pratica

funzionalità di un abitacolo che

mette a proprio agio e accoglie

come fosse una berlina di alta

gamma (della Stella, naturalmente).

Ecco, anche in questo senso,

l’eSprinter può dirsi un modello di

riferimento.

Diciamo di un

neo che, in verità,

l’eSprinter condivide

con numerosi

veicoli commerciali

a batteria, ma non per questo

meno fastidioso. Il pesante e

ingombrante cavo della ricarica

staziona liberamente nel vano di

carico, pur alloggiato nell’apposita

sacca. Ricavare un vano dedicato e

nascosto alla vista?

FUNZIONALE

E SPAZIOSO

Sono aggettivi

che ben si

adattano al large

van full electric

di Mercedes.

Ne confermano

infatti da un

lato il Dna

di autentico

lavoratore

specializzato

nel trasporto e

nella consegna

di merci in città,

dall’altro l’elevato

livello di comfort

ed ergonomia

che si respira a

bordo. Il veicolo

della nostra prova

aggiungeva al

tutto una serie di

equipaggiamenti

a richiesta tra cui

anche l’opzione,

quotata a listino

a 1.307 euro,

del vano di

carico con le

pareti laterali

rivestite fino al

tetto in legno.

LA CARTA D’IDENTITÀ

Passo mm 4.325

Lunghezza mm 6.967

Larghezza con/senza specchi mm 2.345/2.020

Altezza mm 2.716

Sbalzo ant/post mm 1.021/1.778

DIMENSIONI VANO DI CARICO

Lunghezza mm 4.410

Larghezza/tra passaruota mm 1.787/1.350

Altezza mm 2.009

PESI E PORTATA

Tara kg 3.178

Portata utile kg 1.072

Peso totale kg 4.250

RICARICA BATTERIE

2 ore

dal 35%

al 53%

21,1 kWh

12,66 euro

colonnina da

22 kW (10,55

kW erogazione

media)

Sopra, i dati ricavati dalla prova ‘alla

colonnina’. La spesa è stata di 12,66

euro. Il Mercedes eSprinter di serie è

fornito di presa di ricarica in corrente

continua (Dc) da 50 kW. Optional la

presa Dc da 115 kW utilizzata per la

prova (in abbinamento con la batteria da

113 kWh).

TECNOLOGIA

Upgrade

da top class

E c’è anche il

recupero intelligente

dell’energia in frenata

L’impostazione dell’eSprinter

su tre moduli

consente a Mercedes

di ampliare l’offerta delle

varianti disponibili. Il van

full electric della Stella con

trazione posteriore è infatti

disponibile con peso totale

fino a 4,25 ton in due lunghezze

(5,9 e 7 metri), con

tetto normale oppure alto e

tre livelli di equipaggiamento

(base, Pro, Select).

Tre invece sono le opzioni

di batteria disponibili (al litioferro-fosfato):

51, 81 oppure

113 kWh. Il motore elettrico,

del tipo sincrono a magneti

permanenti, dichiara alla bilancia

un peso di circa 130

chili e viene offerto in due

livelli di potenza: 100 o 150

kW (corrispondenti rispettivamente

a 136 e 204 cv).

La versione messa alla

frusta nel test è quella lunga

(6.967 mm) con allestimento

Pro, batteria ad alto voltaggio

di 113 kWh e 150 kW di

potenza. In questa configurazione

lo Sprinter zero emission

assicura una percorrenza

prima della ricarica che

sgombra il campo da ogni

preoccupazione: se già infatti

con la batteria da 56 kWh si

superano abbondantemente i

210 chilometri, con quella da

113 kWh la distanza sale a

oltre 440 chilometri.

Puoi scegliere tra

tre modalità di guida

Il consiglio è comunque

quello di essere sempre delicati

col piede destro, ottimizzando

il rendimento

del veicolo attraverso le tre

modalità di guida di cui l’e-

Sprinter è dotato: Comfort,

Economic, Max Range.

Non solo: una vera e

propria chicca del best seller

cento per cento elettrico della

Stella è rappresentata dal recupero

intelligente dell’energia

in frenata. Sì intelligente,

perchè ai quattro livelli di recupero

manuale (D-, D, D+,

D++) si aggiunge il D Auto

che, come dice il nome stesso,

in funzione delle condizioni

del traffico effettua in

modo completamente automatico

il recupero dell’energia.

Con l’EcoAssist che

avverte il guidatore quando

è il momento di sollevare il

piede dall’acceleratore.

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trucknews

alternativi, produzione, servizi

PETRONAS SVILUPPA UNA GAMMA PRODOTTO PER I VEICOLI IVECO

Si rafforza la partnership strategica tra Iveco e il colosso dei lubrificanti Petronas Lubricants

international. Legame che diventa sempre più stretto col lancio della gamma co-branded

Tutela Iveco, linea di fluidi sviluppata per i veicoli del brand italiano e che affianca la gamma

degli oli motore Urania. Tutela Iveco, che sostituisce la precedente offerta di prodotto,

comprende oli per assali, fluidi per trasmissioni automatiche e manuali e liquidi freni.

a tutto gas

Nei dodici mesi del 2024 le

vendite dei modelli alimentati a

gas sono aumentate del 25 per

cento con notevole impatto sul

taglio delle emissioni di CO 2

IDEALI PER IL

LUNGO RAGGIO

Equipaggiati col

serbatoio più

grande da 225

chili, i modelli

Volvo alimentati

a gas sono

accreditati di una

percorrenza di

mille chilometri,

perfetta dunque

per le esigenze

del trasporto sul

lungo raggio.

VOLVO TRUCKS

Sostenibilità

Volvo Trucks lo ha sempre

sostenuto, non a parole

bensì nei fatti: non

esiste una sola ricetta per assicurare

la piena sostenibilità

e il raggiungimento del trasporto

merci a emissioni zero.

Tradotto: mobilità elettrica

ma non soltanto. Di questa

argomentata convinzione, il

marchio svedese ne ha fatto

una strategia premiante di

mercato. A dimostrarlo sono

i numeri. Che ad esempio,

per quanto riguarda i veicoli

alimentati a gas, mostrano un

più che incoraggiante trend

di crescita.

Nei dodici mesi del 2024, ad

esempio, le vendite di modelli

Volvo dotati di motore

alimentato a gas sono cresciute

di oltre il 25 per cento,

con ottomila unità vendute in

tutto il mondo. I paesi scandinavi,

in particolare Svezia

e Norvegia, ma anche Paesi

Bassi, Spagna e Regno Unito

i principali mercati.

«Molti nostri clienti», spiega

Jan Hjelmgren, responsabile

gestione prodotti di

Volvo Trucks, «scelgono di

sostituire i loro camion diesel

con camion a gas come

modo semplice per ridurre le

loro emissioni di CO 2

». Un

taglio netto e drastico che,

va sottolineato, utilizzando

carburanti rinnovabili può

arrivare al cento per cento.

Nell’offerta di Volvo Trucks,

la disponibilità di modelli

alimentati a gas è prevista

per le gamme Fh, Fh Aero e

Fm, nelle configurazioni trattore

o carro 4 per 2, 6 per 2,

e 6 per 4. E i veicoli possono

passare senza problemi dal

biogas (non fossile prodotto

da rifiuti organici).

Alla base c’è il motore

G13 Lng. Sviluppato sulla

base del 6 cilindri diesel

D13, è proposto in tre livelli

di potenza: 420, 460, 500 cv,

con valori di coppia massima

di 2.100, 2.300 e 2.500 Nm

rispettivamente. E col serbatoio

più grande da 225 chili

di gas l’autonomia di marcia

tocca i mille chilometri.

LE BREVI

MAN E FALCONERI

Un altro anno ancora insieme.

Man Truck&Bus Italia e

Falconeri Sky team hanno

rinnovato la partnership

avviata sette anni fa anche

per la stagione 2024/2025.

In virtù dell’intesa, Man ha

accompagnato il Falconeri

Sky team nei suoi diversi

impegni stagionali utilizzando

sei esemplari del Tge. Segno

distintivo del versatile van

di successo della casa

del Leone, i sedili mobili

e modulari rimovibili e

riposizionabili a seconda delle

esigenze di carico.

MERCEDES CITAN

Lo small van della Stella,

frutto della collaborazione con

i francesi di Renault, potrebbe

essere ai titoli di coda.

Secondo alcune indiscrezioni

di stampa tedesche,

Mercedes si appresterebbe

a interrompere la produzione

del Citan, compresa la

versione cento per cento

elettrica, a partire dal 2026,

abbandonando di fatto il

segmento degli small van per

concentrarsi unicamente sui

segmenti medio e alto dei

commerciali. Se confermata,

la notizia determinerebbe la

fine della collaborazione con

Renault.

PACCAR PARTS CRESCE

Un nuovo Trp shop si

aggiunge ai 149 già attivi in

Europa. È stato inaugurato

presso l’officina universale

Thybo Biler a Holstebro, nel

nord-ovest della Danimarca.

Con l’apertura di quello che

appunto è il Trp shop numero

150, Paccar Parts, il brand

di ricambi post-vendita per

veicoli, rimorchi e bus di ogni

marca, rafforza ulteriormente

la presenza sul territorio

europeo. Nata all’inizio degli

Anni 90, la rete vendita

Trp offre oggi oltre 80 mila

ricambi universali in 46 paesi

del mondo.

IVECO E PETIT FORESTIER

Intesa sempre

più solida

Lo ha confermato

la tavola rotonda

svoltasi in occasione

di Tuttofood

In occasione di Tuttofood

2025, evento internazionale

a carattere biennale dedicato

al settore alimentare che si

svolge a Milano, Iveco e Petit

Forestier hanno avuto modo

di ribadire, nel corso di una

tavola rotonda organizzata

nell’ambito del salone, la

forza e il significato di una

partnership sempre più solida

e proficua.

Collaborazione quella tra

il costruttore nazionale e il

gigante francese del trasporto

refrigerato (che propone

il noleggio non soltanto di

veicoli ma anche di mobili e

contenitori frigoriferi) che in

occasione del salone milanese

si è concretizzata con la

presenza di un eDaily da 190

cv allestito con box refrigerato

da 12 metri cubi con cella

urban by LeCapitaine.

Caratteristica principale

del veicolo, i due pacchi

batteria da 74 kWh e la presa

di forza ad alto voltaggio

che consente di alimentare

il gruppo frigorifero direttamente

dalle batterie di trazione,

attraverso un connettore.

I DATI ACEA SULLE IMMATRICOLAZIONI NELLA UE

Crescono truck e van elettrici

Ma in generale il mercato si mostra debole in

ogni settore e va giù del 16 per cento

È

DAF XG E XF ANCHE COL BIODIESEL

Un’alternativa per i

trasportatori che si

impegnano a garantire il

trasporto sostenibile. È

quanto offre Daf con gli

Xg Plus, Xg e con l’Xf

di nuova generazione

dotati di motore Mx-13

alimentato con biodiesel

B100. Quest’ultimo,

noto anche come

biodiesel Fame (Fatty

acid methyl esters) o

Rme (Rapeseed methyl

esters), è un carburante

prodotto interamente

un mercato Ue a

due facce quello

che ci consegna Acea

attraverso i dati relativi

al primo trimestre 2025.

Da un lato, infatti, si

registra il calo generale

piuttosto marcato

delle immatricolazioni

(meno 16 per cento a

da oli e grassi vegetali

rinnovabili. Il biodiesel

B100 offre il vantaggio

di un drastico taglio

della CO 2

, dal pozzo

alla strada, di oltre il

90 per cento rispetto al

classico diesel di origine

fossile. A questo scopo,

gli ingegneri Daf hanno

lavorato sul propulsore

Mx-13 dotandolo di un

software specificamente

progettato, che tiene

conto del valore calorifico

inferiore del biodiesel.

72.941 unità) dovuto

alla flessione del 16,6

e 12,5 per cento,

rispettivamente, per

pesanti e medi, con i van

che non vanno ‘meglio’

e fanno segnare un meno

12,2 per cento. Dall’altro

c’è il buon risultato

degli elettrici che

crescono del

50,6 per cento

tra i pesanti

(col 3,5 per

cento di quota)

e del 32,6 per

cento tra i van

(8,7 per cento

di quota).

RENAULT TRUCKS

Sostenibilità

per Lc3

Entra in servizio a

Perugia la prima

motrice E-Tech

D-Wide full electric

Un «impegno concreto per

ridurre l’impatto ambientale

delle nostre operazioni

quotidiane». Con queste

parole Michele Ambrogi di

Lc3 ha salutato la consegna

del primo Renault Trucks E-

Tech D-Wide, dunque cento

per cento elettrico, allestito

con furgonatura Lamberet

da 21 europallet, che opererà

a Perugia nel trasporto

dei prodotti destinati ai punti

vendita Pac 2000A Conad

della città.

L’evento si è svolto presso

la concessionaria della Losanga

del capoluogo umbro

alla presenza, tra gli altri,

di Marco Bonaveglio e Andrea

Rossini, rispettivamente

direttore commerciale ed

energy transition manager di

Renault Trucks Italia.

In configurazione tre assi

con una furgonatura Lamberet

da 21 europallet, il D-

Wide adotta quattro pacchi

batteria da 66 kWh ciascuno

per 266 kWh di potenza installata

e ha autonomia fino

a 220 chilometri.

62

63



village

eventi itineranti, racing

BURGERS PROTAGONISTA DEL CAMPIONATO GT CUP EUROPE

Il costruttore olandese di semirimorchi a doppio piano,

rappresentato in Italia da Multitrax, ha presentato il nuovo

team racing Burgers Motorsport by Hwm. La scuderia

parteciperà al campionato Gt Cup Europe 2025 con i piloti

Laura Van Den Hengel e Paul Meijer.

IVECO S-WAY TOUR 2025

È iniziato l'altro

Giro d'Italia

Non si parla di ciclismo ma

di truck. Le prime due tappe

dell'Iveco S-Way Tour sono già in

archivio, ne rimangono sette, con

gran finale a giugno a Catania. Ve

lo raccontiamo in tempo reale con

videoclip e dirette Instagram

Due mesi e mezzo (circa)

in viaggio, toccando

praticamente

tutta l’Italia, nove tappe e

oltre 4 mila chilometri da

percorrere.

In un anno speciale per

Iveco, quello del 50 o anniversario,

i camion del costruttore

nazionale stanno girando

lo Stivale per andare incontro

a clienti e potenziali clienti,

autisti e potenziali autisti.

Si chiama Iveco S-Way

Tour il giro d'Italia a tappe

che ha preso il via lo scorso

4 aprile dal Brescia Truck

park e si concluderà il prossimo

21 giugno all’interporto

di Catania.

Due tappe, a Brescia e

all’interporto di Parma, si

sono già concluse, altre sette

aspettano soltanto di essere

celebrate, a partire dal 9 e

10 maggio all’interporto della

Toscana centrale di Prato.

I camion si potranno

anche guidare

In questo viaggio lungo l’Italia,

Iveco sarà accompagnata

da partner di settore, quali

Enilive con il biocarburante

diesel Hvolution, Greenture,

Petronas lubricants international

e Prometeon, insieme

a Rolfo e Viberti nel ruolo di

Logistic supplier.

I partecipanti potranno

non soltanto vedere i nuovi

Iveco S-Way (quattro diesel,

predisposti per essere alimentati

con Hvo, e un trattore

Lng), prendere informazioni

sui veicoli, ma anche

e soprattutto guidarli, se in

possesso della patente, lungo

percorsi creati appositamente

da Iveco.

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contenuti e le

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S-Way Tour 2025

ONLINE FINO

A GIUGNO

Tra dirette

Instagram e

video dedicati,

evenT seguirà

l'Iveco S-Way

Tour 2025

passo dopo

passo. Maggio

e giugno

sono mesi

intensissimi,

la chiusura

è prevista a

Catania il 20 e

21 giugno.

Oggi, tramite il brand evenT,

nel ruolo di media partner ufficiali

dell’evento, seguono il

tour tappa per tappa, raccontando

quello che succede tramite

contenuti social e video

dedicati pubblicati sui nostri

canali social.

E il primo giorno di ogni

tappa è prevista una diretta

Instagram (l'account è

@vadoetornotrucks) in collegamento

con il team Iveco

presente sul posto.

L’Iveco S-Way Tour 2025

farà inoltre tappa speciale a

Misano Adriatico nei giorni

del Misano Grand prix truck,

il 17 e 18 maggio.

Questo il calendario degli

eventi in programma fino a

giugno: primo appuntamento

a Prato (9-10 maggio). Quindi

ci si sposterà a Misano per

poi proseguire a Orte (23-24

maggio) e a Colleferro, nel

Lazio, il 26-27 maggio. Ultime

tre tappe nel mese di

giugno a Nola (6-7) e Bari

(13-14), prima della chiusura

all’interporto di Catania (20-

21 giugno).

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van&pick-up

van di classe media, produzione

VOLKSWAGEN ANNUNCIA L’AMBIZIOSO FUTUR PLAN PER IL SUDAMERICA

Un investimento di 580 milioni di dollari e l’annuncio di un nuovo pick-up, successore

dell’Amarok, che sarà prodotto, a partire dal 2027, nello stabilimento di Pacheco, in

Argentina. Volkswagen punta forte sul Sudamerica, non soltanto mirando a rafforzarsi

in un segmento, quello appunto dei pick-up, strategico nella regione, bensì con

l’ambizione di diventare il leader tecnologico globale tra i produttori entro il 2030.

SERIE LIMITATA DI STELLANTIS

Qualcosa di

speciale

Citroën, Opel e Peugeot

lanciano un’edizione a tiratura

limitata, full electric ma non

solo, di Jumpy, Vivaro e Expert.

Ricca la dotazione di serie e

la livrea specifica è mirata a

esaltarne carattere e personalità

C’era un tempo in cui

ai van non si chiedeva

altro che avere

due spalle larghe così, ovvero

buona capacità di carico,

combinate con elevate dosi

di affidabilità, robustezza e

consumi il più possibile contenuti.

Punto e basta.

Da qualche anno a questa

parte qualcosa è invece cambiato:

anche il design, e più

in generale l’estetica, rappresentano

infatti elementi importanti,

al punto tale da indirizzare

la scelta di acquisto

da parte della clientela verso

questo o quel modello.

elettrica, sia anche con motorizzazione

termica. Si tratta

del Citroën Jumpy Type-

H pack (omaggio voluto al

modello icona del costruttore

francese, prodotto dal 1947

al 1981), dell’Opel Vivaro

Electric sportive e del Peugeot

Expert Tech edition.

Le versioni full electric a

L’estetica come

aspetto emozionale

E così oggi anche i veicoli

commerciali fanno leva su

questo aspetto, per così dire,

emozionale. L’esempio più

recente in ordine di tempo

è quello dei brand Stellantis.

All’indomani del lancio

del Fiat eScudo S-Design

(Vado e Torno n. 4/2025),

anche gli altri marchi del

gruppo propongono l’edizione

speciale dei rispettivi

van di classe media, sia nella

versione cento per cento

A CIASCUNO

IL SUO

Sopra e a fianco,

il Peugeot Expert

Tech edition;

nella pagina

accanto, l’Opel

Vivaro Electric

sportive. Oltre

alla specifica

livrea, spiccano

come dotazione

di serie i cerchi in

lega da 17 pollici.

L’elettrico del

Blitz è proposto a

46.400 euro.

emissioni zero dei tre van

sono equipaggiate col solito

motore da 100 kW (136 cv)

alimentato dalla batteria da

75 kWh che offre un’autonomia

di marcia di circa 350

chilometri (ciclo Wltp).

Dotazione di serie

da top level

Ma a differenza del Vivaro, i

due medi francesi in edizione

speciale possono essere ordinati

anche con motorizzazione

diesel da 180 cv.

A distinguere però gli special

Stellantis è la ricca dotazione

di serie che in funzione del

modello prevede, oltre agli

eleganti cerchi in lega da 17

pollici e ai paraurti in tinta

carrozzeria, fari full Led,

Dynamic surround vision e

quadro digitale personalizzabile

da 10 pollici.

Per quanto riguarda i

prezzi degli elettrici, i listini

comunicati indicano 46.400

euro per Opel Vivaro e Peugeot

Expert e 47.100 euro

per il Citroën Jumpy.

Alberto Gimmelli

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van&pick-up

VAN ELETTRICO FARIZON SV

La planata su

Albione

Così si chiamava un tempo la

Gran Bretagna, scelta dai cinesi

di Farizon (gruppo Geely)

come porta per l’Europa. Il van

elettrico è disponibile in otto

configurazioni con autonomia

massima che sfiora i 400 km

GM SOSPENDE LA PRODUZIONE DI VAN ELETTRICI BRIGHTDROP IN CANADA

General motors ha temporaneamente sospeso la produzione di van elettrici Brightdrop in

Canada per via della scarsa domanda. A risentirne, i lavoratori impegnati nel sito produttivo.

Secondo i media americani, la decisione non sarebbe correlata alla questione dei dazi.

NON SOLTANTO VAN ELETTRICI

Per il momento, Farizon ha

portato in Europa soltanto il van

elettrico Sv di cui ci occupiamo

qui. In Cina, tuttavia, si pensa già

al futuro, specialmente quello

dei veicoli pesanti. E se nelle

prossime settimane sarà avviata

la produzione di serie dei primi

truck a idrogeno con celle a

combustibile da 200 kilowatt di

potenza, prosegue lo sviluppo

dell’Homtruck (sotto), un concept

di camion che potrà avvalersi di

un range extender a metanolo.

La premessa, in questo

caso, è d’obbligo. Il van

elettrico Sv di Farizon

non è ancora disponibile in

Italia, ma soltanto nel Regno

Unito. Potrebbe, però,

secondo i piani del costruttore

cinese, arrivare presto

anche in altri paesi europei, e

allora vale la pena conoscerlo.

Farizon Auto è il marchio

di veicoli commerciali che

il gruppo Geely, tra le più

grandi case automobilistiche

cinesi, ha fondato nel 2016

con l’obiettivo di affondare

il colpo anche nel segmento

del trasporto merci.

Obiettivo Europa

centrato

Già nell’intervista ai manager

Farizon nel marzo 2023,

si fissavano le tempistiche

per approcciare il mercato

europeo, con l’obiettivo di

portare il Supervan (questo

il significato dell’acronimo

Sv) nel vecchio continente

entro il 2024.

Si sbagliavano giusto di

qualche mese: i primi esemplari

del furgone elettrico

di nuova generazione sono

giunti nel Regno Unito nel

febbraio di quest’anno, i primi

test (per la stampa specializzata)

si sono svolti appena

pochi giorni dopo e il veicolo

è stato ufficialmente presentato

al mercato in occasione

del Commercial vehicle

show, alla fine di aprile a

Birmingham.

Euroncap premia

il Supervan

Nel frattempo, il Farizon

Sv, che in Uk è distribuito

da Jameel Motors, ha fatto

in tempo a ottenere un punteggio

molto alto all’ultima

tornata di test

sulla sicurezza

effettuati

da Euroncap

all’inizio di

quest’anno.

La casa

cinese mette

a disposizione

del mercato

il furgone

elettrico Sv

in un totale

di otto configurazioni

(da

L1 H1 a L3

H3), con lunghezze

variabili

da 4.990

a 5.995 millimetri e altezze

comprese tra 1.980 e 2.500

millimetri. Ogni modello,

inoltre, beneficia dell’altezza

di carico ridotta di 550 mm.

Secondo quanto dichiarato

dal costruttore, il carico utile

raggiunge 1.390 chili, con

un volume variabile tra 6.95

e 13 metri cubi.

Per quanto riguarda le batterie,

sono diverse le possibilità

offerte dal Supervan.

Si va dall’unica opzione

con chimica Lfp (litio-ferro-

fosfato) per le capacità più

ridotte, quindi da 67 o da

83 kilowattora, mentre per il

modello di van più grande,

quindi L3 H3, è disponibile

anche l’opzione batteria

nichel-manganese-cobalto

(Nmc) con capacità di 106

kilowattora. Come dichiarato

dal costruttore, tutte le opzio-

ni di batteria sono caratterizzate

dall’avanzata tecnologia

denominata cell-to-pack, che

ha l’obiettivo di ridurre il

peso e aumentare la capacità

della batteria stessa. Capitolo

autonomia: quella dichiarata

secondo lo standard Wltp va

da 285 a poco meno di 400

chilometri, a seconda della

capacità complessiva delle

batterie installate. Possibile

sull’Sv di Farizon la ricarica

rapida in corrente continua,

con potenza massima ammessa

da 120 a 140 kilowatt.

Otto le configurazioni

disponibili

Per avere un’idea di prezzo,

il Farizon Sv è in vendita attualmente

nel Regno Unito

a partire da 45 mila sterline

(52.650 euro Iva esclusa) per

la configurazione L1 H1, fino

alle 56 mila sterline (65.520

euro) della L3 H3.

Fabrizio Dalle Nogare

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69



ALTERNATIVI

ALTERNATIVI

Prezzi Iva esclusa aggiornati all'1 maggio

2025. Accanto al modello, il peso a terra

e (se previsto) il peso della combinazione.

I modelli sono raggruppati per famiglia.

Dopo la potenza, il costruttore del motore,

se diverso da quello del veicolo.

E-BERLINGO

CITROËN

E-BERLINGO

2,4 t

136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.

Portata da 676 a 725 kg.

Furgone

Passo 2.785 30.700

Passo 2.975 31.600

E-JUMPY

E-JUMPY

2,9 t

136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.

Portata da 926 a 928 kg.

Furgone

Passo 3.275 37.400

Furgone lungo

Passo 3.275 38.900

E-JUMPER

E-JUMPER

3,5 t

136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.

Portata da 645 a 1.020 kg.

Furgone H2

Passo 4.035 54.500

Furgone H2 lungo

Passo 4.035 55.400

Furgone H3

Passo 4.035 55.400

Furgone H3 lungo

Passo 4.035 56.300

Cabinato

Passo 4.035 51.800

E-DOBLO

FIAT

E-DOBLO

2,4 t

136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.

Portata da 635 a 735 kg.

Furgone

Passo 2.785 31.600

Passo 2.975 32.600

E-SCUDO

E-SCUDO

2,8 t

136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.

Portata da 926 a 928 kg.

Furgone

Passo 2.925 35.900

Passo 3.275 36.600

Furgone lungo

Passo 3.275 37.300

E-DUCATO

E-DUCATO

3,5 t

122 cv, Autonomia 235 km, Batterie 47 KWh.

Portata da 985 a 1.410 kg.

Furgone H2

Passo 4.035 55.700

Furgone H2 lungo

Passo 4.035 56.600

Furgone H3

Passo 4.035 56.600

Furgone H3 lungo

Passo 4.035 57.500

Cabinato

Passo 4.035 53.000

E-DUCATO 4 TON

4,3 t

122 cv, Autonomia 235 km, Batterie 47 KWh.

Portata da 1.735 a 2.160 kg.

Furgone H2

Passo 4.035 56.600

Furgone H2 lungo

Passo 4.035 57.500

Furgone H3

Passo 4.035 57.500

Furgone H3 lungo

Passo 4.035 58.400

Cabinato

Passo 4.035 53.900

Cabinato doppia cabina

Passo 4.035 55.400

FORD

E-TRANSIT

E-TRANSIT 135

3,5 t

184 cv, Autonomia 314 km, Batterie 68 KWh.

Portata da 1.650 a 2.090 kg.

Furgone H2

Passo 3.300 48.500

Passo 3.750 49.300

Furgone H3 lungo

Passo 3.750 50.500

Cabinato

Passo 3.954 47.000

E-TRANSIT 198

3,5 t

269 cv, Autonomia 314 km, Batterie 68 KWh.

Portata da 1.650 a 2.090 kg.

Furgone H2

Passo 3.300 50.300

Passo 3.750 51.000

Furgone H3 lungo

Passo 3.750 52.300

Cabinato

Passo 3.954 48.800

E-TRANSIT 135

3,9 t

184 cv, Autonomia 314 km, Batterie 68 KWh.

Portata da 2.050 a 2.490 kg.

Furgone H2

Passo 3.300 49.000

Passo 3.750 49.800

Furgone H3 lungo

Passo 3.750 51.000

Cabinato

Passo 3.954 47.500

E-TRANSIT 198

3,9 t

269 cv, Autonomia 314 km, Batterie 68 KWh.

Portata da 2.050 a 2.490 kg.

Furgone H2

Passo 3.300 50.800

Passo 3.750 51.500

Furgone H3 lungo

Passo 3.750 52.800

Cabinato

Passo 3.954 49.300

E-TRANSIT 135

4,3 t

184 cv, Autonomia 314 km, Batterie 68 KWh.

Portata da 2.400 a 2.840 kg.

Furgone H2

Passo 3.300 49.500

Passo 3.750 50.300

Furgone H3 lungo

Passo 3.750 51.500

Cabinato

Passo 3.954 48.000

E-TRANSIT 198

4,3 t

269 cv, Autonomia 314 km, Batterie 68 KWh.

Portata da 2.400 a 2.840 kg.

Furgone H2

Passo 3.300 51.300

Passo 3.750 52.000

Furgone H3 lungo

Passo 3.750 53.200

Cabinato

Passo 3.954 49.800

IVECO

E-DAILY

E-DAILY 35 S 10

3,5 t

136 cv, Autonomia 235 km, Batterie 74 KWh.

Portata 1.520 kg.

Furgone H1

Passi 3.000-3.520 56.600

Furgone H2

Passo 3.520 57.100

Passo 4.100 59.300

Furgone H2 lungo

Passo 3.520 57.800

Furgone H3

Passo 4.100 60.200

Furgone H3 lungo

Passo 3.520 58.700

Cabinato

Passi 3.000-3.450-3.750-4.100 55.100

E-DAILY 35 S 14

3,5 t

190 cv, Autonomia km, Batterie KWh.

Portata 1.509 kg.

Furgone H1

Passo 3.520 76.100

Furgone H2

Passo 3.520 76.600

Passo 4.100 78.800

Furgone H2 lungo

Passo 3.520 77.300

Furgone H3

Passo 4.100 79.700

Furgone H3 lungo

Passo 3.520 78.200

Cabinato

Passi 3.450-3.750-4.100 74.900

E-DAILY 42 S 10

4,3 t

136 cv, Autonomia 235 km, Batterie 74 KWh.

Portata 2.237 kg.

Furgone H1

Passo 3.520 61.800

Furgone H2

Passo 3.520 62.300

Passo 4.100 64.500

Furgone H2 lungo

Passo 3.520 63.000

Furgone H3

Passo 4.100 65.400

Furgone H3 lungo

Passo 3.520 63.900

Cabinato

Passi 3.450-3.750-4.100 60.600

E-DAILY 42 S 14

4,3 t

190 cv, Autonomia km, Batterie KWh.

Portata 2.237 kg.

Furgone H1

Passo 3.520 81.300

Furgone H2

Passo 3.520 81.800

Passo 4.100 84.000

Furgone H2 lungo

Passo 3.520 82.500

Furgone H3

Passo 4.100 84.900

Furgone H3 lungo

Passo 3.520 83.400

Cabinato

Passi 3.450-3.750-4.100 80.100

E-DAILY 72 C 14

7,2 t

190 cv, Autonomia km, Batterie KWh.

Portata 5.187 kg.

Furgone H2

Passo 4.100 94.800

Furgone H2 lungo

Passo 4.100 98.100

Furgone H3

Passo 4.100 95.700

Furgone H3 lungo

Passo 4.100 99.000

Cabinato

Passi 3.450-3.750-4.100 90.900

DAILY

DAILY 35 S 14 NP GAS 3,5 t

136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,

4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata da

795 a 1.457 kg.

Furgone H1

Passo 3.520 53.000

Furgone H2

Passo 3.520 52.500

Passo 4.100 55.700

Furgone H2 lungo

Passo 3.520 54.200

Furgone H3

Passo 4.100 56.600

Furgone H3 lungo

Passo 3.520 55.100

Cabinato

Passi 3.450-4.100 51.700

DAILY 35 C 14 NP GAS 3,5 t

136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,

4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata da

531 a 1.329 kg.

Furgone H2 lungo

Passo 3.520 58.800

Passo 4.100 64.100

Furgone H3 lungo

Passo 3.520 59.700

Passo 4.100 65.000

Cabinato

Passi 3.450-4.100 56.300

Cabinato doppia cabina

Passo 4.100 60.400

DAILY 50 C 14 NP GAS

5,2 t

136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,

4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata da

2.256 a 2.919 kg.

Furgone H2

Passo 4.100 66.000

Furgone H2 lungo

Passo 3.520 64.500

Passo 4.100 69.700

Furgone H3

Passo 4.100 66.900

Furgone H3 lungo

Passo 3.520 65.400

Passo 4.100 70.600

Cabinato

Passi 3.450-4.100 62.000

Cabinato doppia cabina

Passi 4.100-4.350 66.000

DAILY 60 C 14 NP GAS 6 t

136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,

4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata da

2.725 a 3.464 kg.

Furgone H2

Passo 4.100 71.400

Furgone H2 lungo

Passo 4.100 74.700

Furgone H3

Passo 4.100 72.300

Furgone H3 lungo

Passo 4.100 75.600

Cabinato

Passi 3.450-4.750 67.400

Cabinato doppia cabina

Passo 4.350 72.300

DAILY 65 C 14 NP GAS 6,5 t

136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,

4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata da

3.225 a 3.964 kg.

Furgone H2

Passo 4.100 72.900

Furgone H2 lungo

Passo 4.100 76.200

Furgone H3

Passo 4.100 73.800

Furgone H3 lungo

Passo 4.100 77.100

Cabinato

Passi 3.450-4.750 73.800

Cabinato doppia cabina

Passo 4.350 61.600

DAILY 70 C 14 NP GAS 7 t

136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,

4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata da

3.725 a 4.464 kg.

Furgone H2

Passo 4.100 73.800

Furgone H2 lungo

Passo 4.100 77.100

Furgone H3

Passo 4.100 74.700

Furgone H3 lungo

Passo 4.100 78.000

Cabinato

Passi 3.450-4.750 69.800

Cabinato doppia cabina

Passo 4.350 74.700

EUROCARGO

EUROCARGO 80 E 21 GAS

9 t

136 cv, Multipoint Sequenz. Turbo intercooler,

4 cilindri, 2.999 cc, Euro 6. Portata

4.640 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.105-4.815 144.600

EUROCARGO 90 E 21 GAS

10 t

204 cv, Multipoint Turbo waste gate, 6 cilindri,

5.883 cc, Euro 6. Portata 5.640 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.105-4.815 146.400

EUROCARGO 100 E 21 GAS

11 t

204 cv, Multipoint Turbo waste gate, 6 cilindri,

5.883 cc, Euro 6. Portata 6.640 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.105-4.815 147.600

EUROCARGO 120 EL 21 GAS

12 t

204 cv, Multipoint Turbo waste gate, 6 cilindri,

5.883 cc, Euro 6. Portata 7.640 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.105-4.815 159.700

EUROCARGO 160 E 21 GAS

16 t

204 cv, Multipoint Turbo waste gate, 6 cilindri,

5.883 cc, Euro 6. Portata 10.800 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.690-5.670 176.100

S-WAY AD

S-WAY AD 34 GAS

18/44 t

340 cv, Multipoint Turbo intercooler, 6 cilindri,

8.709 cc. Portata 11.295 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.800-6.300 224.700

Cabinato Lng

Passi 3.800-6.300 240.500

S-WAY AD 40 GAS

18/44 t

400 cv, Multipoint Turbo Vgt, 6 cilindri, 8.709

cc. Portata 11.295 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.800-6.300 228.700

Cabinato Lng

Passi 3.800-6.300 244.500

S-WAY AD 34 6X2 GAS

18/44 t

340 cv, Multipoint Turbo intercooler, 6 cilindri,

8.709 cc. Portata 11.000 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.120-6.050 234.900

Cabinato Lng

Passi 3.120-6.050 250.700

S-WAY AD 40 6X2 GAS

18/44 t

400 cv, Multipoint Turbo Vgt, 6 cilindri, 8.709

cc. Portata 11.000 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.120-6.050 238.900

Cabinato Lng

Passi 3.120-6.050 254.700

S-WAY AT

S-WAY AT 34 GAS

18/44 t

340 cv, Multipoint Turbo intercooler, 6 cilindri,

8.709 cc. Portata 11.295 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.800-6.300 227.700

Cabinato Lng

Passi 3.800-6.300 243.400

S-WAY AT 40 GAS 18/44 t

400 cv, Multipoint Turbo Vgt, 6 cilindri, 8.709

cc. Portata 11.295 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.800-6.300 231.700

Cabinato Lng

Passi 3.800-6.300 247.400

S-WAY AT 34 6X2 GAS 18/44 t

340 cv, Multipoint Turbo intercooler, 6 cilindri,

8.709 cc. Portata 11.000 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.120-6.050 237.900

Cabinato Lng

Passi 3.120-6.050 253.600

S-WAY AT 40 6X2 GAS 18/44 t

400 cv, Multipoint Turbo Vgt, 6 cilindri, 8.709

cc. Portata 11.000 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.120-6.050 241.900

Cabinato Lng

Passi 3.120-6.050 257.600

S-WAY AS

S-WAY AS 46 NP GAS 18/44 t

460 cv, Multipoint Turbo Waste gate, 6 cilindri,

12.882 cc. Portata da 10.500 a 11.000

kg.

Trattore Cng

Passo 3.800 249.700

Trattore Lng

Passo 3.800 265.500

Cabinato Cng

Passo 5.700 261.600

Cabinato Lng

Passo 5.700 274.300

S-WAY AS 46 6X2 NP GAS 24/44 t

460 cv, Multipoint Turbo Waste gate, 6 cilindri,

12.882 cc. Portata da 16.000 a 17.000

kg.

Trattore Lng

Passo 4.000 301.300

Cabinato Cng

Passi 4.200-6.050 267.100

Cabinato Lng

Passi 4.200-6.050 279.800

70

71



E-CITAN

MERCEDES

E-CITAN

2,2 t

122 cv, Autonomia 280 km, Batterie 45 KWh.

Portata 534 kg.

Furgone

Passo 2.716 38.700

NISSAN

TOWNSTAR

TOWNSTAR EV

2 t

122 cv, Autonomia 300 km, Batterie 45 KWh.

Portata 366 kg.

Furgone

Passo 2.716 31.700

Furgone lungo

Passo 2.716 33.900

OPEL

COMBO-E

COMBO-E

2,4 t

136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.

Portata da 676 a 725 kg.

Furgone

Passo 2.785 30.700

Passo 2.975 31.600

VIVARO-E

VIVARO-E

2,9 t

136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.

Portata da 926 a 928 kg.

Furgone

Passo 3.275 37.400

Furgone lungo

Passo 3.275 38.900

MOVANO-E

MOVANO-E

3,5 t

120 cv, Autonomia 248 km, Batterie 75 KWh.

Portata 515 kg.

Furgone H2

Passo 4.035 54.500

Furgone H2 lungo

Passo 4.035 55.400

Furgone H3

Passo 4.035 55.400

Furgone H3 lungo

Passo 4.035 56.300

Cabinato

Passo 4.035 51.800

PEUGEOT

E-PARTNER

E-PARTNER

ALTERNATIVI

2,4 t

136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.

Portata da 676 a 725 kg.

Furgone

Passo 2.785 30.700

Passo 2.975 31.600

E-EXPERT

E-EXPERT

2,9 t

136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.

Portata da 926 a 928 kg.

Furgone

Passo 3.275 37.400

Furgone lungo

Passo 3.275 38.900

E-BOXER

E-BOXER

3,5 t

136 cv, Autonomia 230 km, Batterie 50 KWh.

Portata da 645 a 1.020 kg.

Furgone H2

Passo 4.035 54.500

Furgone H2 lungo

Passo 4.035 55.400

Furgone H3

Passo 4.035 55.400

Furgone H3 lungo

Passo 4.035 56.300

Cabinato

Passo 4.035 51.800

PIAGGIO

PORTER

PORTER BENZINA/METANO

2,1 t

92 cv, Multipoint Naturale, 4 cilindri, 1.498

cc. Portata da 1.055 a 1.195 kg.

Cabinato

Passo 2.650 18.800

Passo 3.070 19.100

RENAULT

KANGOO

KANGOO E-TECH

2,2 t

122 cv, Autonomia 300 km, Batterie 45 KWh.

Portata da 524 a 700 kg.

Furgone

Passo 2.716 29.400

Furgone lungo

Passo 2.716 31.700

MASTER

MASTER E-TECH

3,5 t

78 cv, Autonomia 204 km, Batterie 52 KWh.

Portata da 1.034 a 1.567 kg.

Furgone H1

Passo 3.182 50.200

Furgone H2

Passo 3.182 50.200

Furgone H1

Passo 3.682 51.600

Furgone H2

Passo 3.682 51.600

Cabinato

Passo 3.682 52.400

SCANIA

L

L 340 GAS

18/44 t

340 cv, Cng - Lng Turbo waste gate, 5 cilindri,

9.291 cc, Euro 6. Portata 11.110 kg.

Cabinato Cng

Passi 3.300-6.500 230.000

L 320 HYBRID 6 X 2

26 t

320 cv, Common rail Xpi Turbo Vgt, 5 cilindri,

9.291 cc, Euro 6. Portata 17.429 kg.

Cabinato

Passo 4.700 246.800

SERIE R

R 410 GAS

18/44 t

410 cv, Multipoint Turbo, 6 cilindri, 12.742

cc, Euro 6. Portata 9.850 kg.

Trattore Cng

Passi 3.300-3.750 275.000

Trattore Lng

Passi 3.300-3.750 290.000

VOLKSWAGEN

E-CRAFTER

E-CRAFTER 35 T.A.

3,5 t

136 cv, Autonomia 173 km, Batterie 35,8

KWh. Portata 925 kg.

Furgone H3

Passo 3.640 70.200

Metà maggio del 1992.

Sulla costa Adriatica,

nel riminese, tra Riccione e

Cattolica, si respira aria d’estate.

Il sole caldo, le giornate

più luminose e i riflessi

di luce sul mare calmo invitano

a un tuffo in mare. Che

infatti già attira molti turisti,

avanguardie di quella folla

che come tradizione, di lì a

breve, prenderà d’assalto la

riviera romagnola.

A una manciata di chilometri

dalle spiagge, sul circuito

Santamonica di Misano

Adriatico, c’è invece un’altra

stagione che si appresta

a sbocciare. È la novità del

campionato europeo di velocità

riservato ai camion. Sì,

proprio a quelli che comunemente

vengono indicati come

bisonti della strada.

ISSN 042 2096 Poste Italiane s.p.a. - SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI

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VADO E TORNO EDIZIONI www.vadoetorno.com ISSN 042 2096

l’Italia

che

piace

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Ma con abito e livrea racing,

spinti da motori super

vitaminizzati e, per la prima

volta, in Italia.

Tra gli appassionati dei

‘mutor’ c’è curiosità per il

campionato che, nel nord

Europa e in Inghilterra in

particolare, attira decine

di migliaia di spettatori ad

ogni appuntamento. Ma che

nell’unico tentativo nostrano,

negli Anni 80, in quel di

Monza, era miseramente fallito

per via dell’opposizione

degli ambientalisti. Ma questa

è un’altra storia.

E tutt’altra storia sarà a

Misano. È vero, quella prima

edizione, con quattro gare

articolate in due manche

per ciascuna delle tre classi

di camion in pista (più l’In-

5

Prima immissione:

5 maggio 2022

CORREVA L’ANNO

1992

IL TRUCK RACING SBARCA A MISANO

Che la festa

abbia inizio

Non si comincia col pienone di pubblico, ma

l’entusiasmo c’è. Così come anche tre piloti

italiani, ma è soltanto un fuoco di paglia

Negli anni ruggenti dell’Eurotruck racing, i duelli in pista

erano il sale e la costante di ogni gara. Come quello,

proprio a Misano, tra il Man di Kreutzpointner e il Mercedes

di Oestreich (Vado e Torno 7/8-1997)

terclasse), non farà registrare

il pienone sulle tribune. Ma

si capisce che lo spettacolo

può funzionare. Soprattutto

Misano, nei camion, ci crede.

Le staccate a ruote fumanti,

i duelli, la grinta e l’abilità

dei piloti, conquistano il pubblico.

Che oggi, ogni anno,

dopo oltre trent’anni, continua

sempre più numeroso ad

appassionarsi alle evoluzioni

in pista dei protagonisti del

Truck racing.

Dopo qualche perplessità sul futuro della serie, il

campionato europeo camion si presenta puntuale al via della

stagione Duemila. Che Vado e Torno racconta sul n. 6/2000.

periodico di cultura,

economia e tecnica dell’autotrasporto

Fondato nel 1962

Autorizzazione del tribunale di Milano

n. 6041 del 20 settembre 1962

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L.

353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1,

comma 1, LO/MI.

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n. 4596 del 20/04/1994

n. iscrizione R.O.C. 2880 del 30-11-2001

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Impaginazione e grafica

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Hanno collaborato

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73



ULTIM’ORA

Autovelox

il gran pasticcio

È caos sui rilevatori di velocità: omologati o

semplicemente approvati? Intanto la sentenza della

Cassazione invalida di fatto le sanzioni.

A complicare la situazione già ingarbugliata è intervenuta la bocciatura

da parte di Bruxelles della proposta di sanatoria avanzata dal Mit che

puntava a chiudere la questione considerando omologati tutti i rilevatori

di velocità (autovelox) approvati dopo il 2017.

Potremmo definirlo il solito pasticcio all’italiana, materia in

cui, non sempre ma con preoccupante frequenza, abbiamo

una certa (non invidiabile) dimestichezza. Nello specifico,

il pasticcio in questione è quello dei misuratori di velocità,

meglio conosciuti come Autovelox. Sentinelle inflessibili e

poco amate, ormai disseminate ovunque, lungo le autostrade

come in città, sulle strade statali e quelle provinciali. Per

le sempre più aride e sofferenti casse dei nostri Comuni,

rappresentano invece una straordinaria fonte di entrate:

secondo i calcoli del Codacons, nelle venti principali città

italiane hanno garantito nel 2023 incassi per oltre 65 milioni

di euro. Dove nasce il caos, vi chiederete? Semplice, dalla

sentenza della Cassazione (29 febbraio 2024) che sulla base

del ricorso presentato da un cittadino (avvocato civilista)

avverso la sanzione comminatagli, ha di fatto stabilito nella

sua pronuncia che tutti gli apparecchi per la misurazione

della velocità dei veicoli, secondo l’articolo 142 del Codice

della strada, devono essere «approvati e debitamente

omologati». Omologazione, e qui sta il punto, che può

essere rilasciata unicamente attraverso lo specifico decreto

attuativo. Che però, in Italia, manca da oltre trent’anni.

Appunto, un pasticcio. Che il ministero delle Infrastrutture

e dei Trasporti, allo scopo di colmare il vuoto normativo,

ha tentato di risolvere una volta per tutte approvando il

decreto nel quale si consideravano regolarmente omologati

tutti i rilevatori di velocità, appunto gli autovelox, approvati

dopo il 2017. Peccato che Bruxelles abbia bocciato e

rispedito al mittente la sanatoria. Questo perchè, spiegano i

giudici dell’Alta corte, approvazione e omologazione delle

apparecchiature sono due validazioni diverse. In buona

sostanza, una cosa è l’approvazione (passaggio necessario

per arrivare all’omologazione), altra è invece l’omologazione

vera e propria che consente l’utilizzo dell’apparecchiatura.

Il risultato è che nelle grandi città sono a rischio 40 milioni

di euro di multe, aumentano i ricorsi e molti Comuni sono

costretti a spegnere gli autovelox.

74



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