11.06.2025 Views

BresciaUp_MAG_GIUG_2025

Trasformi i suoi PDF in rivista online e aumenti il suo fatturato!

Ottimizzi le sue riviste online per SEO, utilizza backlink potenti e contenuti multimediali per aumentare la sua visibilità e il suo fatturato.

MAGGIO / GIUGNO 2025

€ 8,00 SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N°46) ART. 1 COMMA 1. DCB BRESCIA - LE COPIE DISTRIBUITE PRESSO I LOCALI PUBBLICI E AGLI SPONSOR SONO COPIE OMAGGIO

N° 203

ARRIVA

ARRIVA LA 1000 MIGLIA

A bordo dei sistemi di parcheggio

G P

LA 1000 MIGLIA

bresciaup.it



Ogni domanda è già una

porta socchiusa sul futuro.


EDITORIALE

A CURA DI | CIRO CORRADINI

All'interno del Comune di Brescia esiste una sorta di

contea indipendente, una enclave, una repubblica senza

presidente e parlamento, un buco nero dove tempo e

spazio vengono stravolti, dove anche le regole del vivere

civile vengono declinate in modo diverso dal resto del

territorio. Questo regno dell'orrore, questa casa dei misteri,

questo spazio che è sublimazione tridimensionale

della bruttezza ha un nome ed un cognome: Stadio Mario

Rigamonti.

Fortemente voluto dalla Amministrazione Comunale

del tempo, realizzato su progetto dell'ing. Giorgetti, venne

inaugurato nel settembre del 1959 alla presenza del

Sindaco Bruno Boni, uno che amava allo stesso modo

la sua città, la matematica ed il Brescia Calcio. Un uomo

che, in pieno inverno, indossava la tuta ed un berretto di

lana, si metteva in porta e cercava di intercettare le bordate

che gli tirava Gigi De Paoli, che non faceva sconti e

sapeva calciare come pochi.

Negli anni '60 era un impianto all'avanguardia, costruito

secondo le indicazioni del tempo e le regole dettate

dal CONI che pretendeva che all'interno di ogni stadio ci

fosse una pista di atletica e pedane per i salti ed i lanci.

Oggi è un ammasso di cemento e tondino, spesso in

“bella” evidenza nei pilastri che lo sorreggono, obsoleto,

scomodo, inadeguato, non all'altezza di una Città che,

quando dici “Rigamonti” nei palazzi che contano, tolgo

nodalle tasche aglio, prezzemolo e finocchio, si fanno il

segno della croce, recitano giaculatorie scaccia fantasmi,

alzano gli occhi al cielo, preparano punteruoli in argento

purissimo e si affidano alla Provvidenza sperando

che si cambi subito discorso.

Si dimenticano però che c'è ed esiste, purtroppo. Si dimenticano

che questo Stadio che è paradigma statico

della figlia di Fantozzi è aperto, ospita il Brescia Calcio,

2 /


la principale squadra di calcio della Provincia, ed i suoi

tifosi, magari pochi ma appassionati. Si dimenticano

che tra questi tifosi esiste una minoranza silenziosa, ma

bisognosa di doverosa attenzione: le persone con disabilità.

Sono anni ormai che si discute inutilmente su dove sistemare

questi tifosi in carrozzina ed i loro accompagnatori.

Sono anni che si gioca a rimpiattino sulle ruote

di queste carrozzine e delle persone che le occupano,

sono anni che lo sport più praticato all'interno del Rigamonti

non è il calcio come pensano in tanti, ma lo scaricabarile.

Come fossero pacchi di Amazon, le persone con disabilità,

vengono spostate da una parte all'altra senza che il

problema venga risolto una volta per tutte. Qui non si

tratta di discutere, come peraltro si dovrebbe, sulla costruzione

del nuovo stadio o la ristrutturazione pesante

di quello che già esiste, qui si tratta di “normale amministrazione”

!! E se alzi la voce e canti fuori dal coro chiedendo

conto di questa follia sulla quale sono in troppi

a fare concorrenza alle tre scimmiette (quelle del non

vedo, non sento e non parlo) inizia il ping pong anzi, per

essere al passo coi tempi, il “padel” della colpa: tocca al

Brescia Calcio, è colpa della Questura, è tutto un discorso

legato ai Vigili del Fuoco, è un problema strutturale, è

la Prefettura che deve intervenire, è la Santa Sede, è che

piove Governo Ladro, è che è tutta colpa di Trump e di

Putin, è che c'è di mezzo la massoneria e ci sono pure

coinvolti i servizi segreti deviati, è che su Marte fanno in

un altro modo, è che Nostradamus lo aveva predetto. E

il Comune ? Ah già, c'è pure di mezzo il Comune visto

che lo Stadio è di sua proprietà, ovvero è di NOSTRA proprietà

!

Cosa conta che durante l'ultima gara con il Pisa s'è sfiorata

la tragedia a causa di una grandinata che ha causato

un fuggi-fuggi generale che ha rischiato di travolgere

le persone in carrozzina ed i loro accompagnatori che

non hanno uno spazio delimitato e coperto dove seguire

il Brescia ?

E dentro la tristezza mi travolge e rischia di indurmi alla

resa. Ma non è ancora tempo di alzare bandiera bianca,

non è ancora il tempo dell'inedia.

E allora la rabbia mi sale fino all'urlo che rischia di strozzarmi

la gola: vergogna, vergogna, vergogna !

Ciro Corradini

3 /


MAG

GIU

20

25

10

06

10

12

16

18

20

24

28

32

34

36

44

48

52

54

58

60

66

68

70

72

74

76

COVER STORY

Green Park

SOCIETÀ

Benvenuto Leone XIV

SOCIETÀ

Papa Francesco e Brescia

TERRITORIO

Nuove postazioni per bicimia

VIVI BRESCIA

Riapre il Museo del Ferro di San Bartolomeo

VIVI BRESCIA

1 maglia per la vita

VIVI BRESCIA

Chi è Bat-Prince?

EVENTO

La locomotiva n. 1 Torna a splendere in castello

EVENTO

Cernobbio: omaggio allo scultore bresciano Stefano

bombardieri

EVENTO

1000 Chitarre

EVENTO

Le stelle dello sport brillano a brescia

EVENTO

Vercam verniciature industriali: 30 Anni di successo

EVENTO

lo sport in gioco: crescita e benessere

SPORT

La rabbia e l'orgoglio

SPORT

Voluntas Brescia: nel solco della tradizione

SPORT

Pallamano leonessa brescia e il suo presidente Narcisio

Paganotti

SPORT

Dominio australiano al Camozzi Open di tennis

SOCIAL DINNER

Oltre lo schermo

MODA

Jeans che passione

ECONOMIA

Debito globale record

MOVIDA

serata karaoke al Lion Pub

MODELLA DEL MESE

Chiara Sammartani

LETTERATURA

“Amsterdam Blues” di Federico Montuschi


PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE LOCALE.

ISCRIZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA

N° 37/2007 DELL’8 SETTEMBRE 2007

6

COLOPHON

EDITORE ESSEZETAADV SRL

info@essezetaadv.it

DIRETTORE RESPONSABILE

Ciro Corradini

RESPONSABILE COMMERCIALE

Massimiliano Lanzani

GRAPHIC DESIGNER

ufficiografico@bresciaup.it

16

WEB & SOCIAL

social@essezetaadv.it

REDAZIONE E UFFICIO STAMPA

ufficiostampa@bresciaup.it

redazione@bresciaup.it

COLLABORATORI

46

Massimo Lucidi | Marta Pedrotti | Vito Masotti | Ruggero

Tavelli | Claudia Nodari | Cristina Pezzi | Barbara Vistarini

| Edward Battisti | Roberto Cappiello | Emanuele Lumini |

Simone Mor | Laura Gorini | Roberto Zarrillo | Lorenzo Tiezzi |

Alessandro Arrighini | Roberta Colico | Mauro Caliendo | Ricky

Modena | Elisa Simeoni | Sabina Moro | Manuel Lanzani |

Mauro Bonometti | Claudio Paganini | Roberta Morelli | Nadia

Gerstgrasser | Chiara Massini | Bresciasilegge

ABBONAMENTI

www.bresciaup.it | info@bresciaup.it

Scarica il modulo dal sito!

58

SEGUICI SUI SOCIAL

QEK

Per la tua pubblicità su BresciaUp scrivici a

info@bresciaup.it

Vuoi collaborare con noi? Invia la tua candidatura a

info@essezetaadv.it

80

È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, delle immagini e dei contenuti

presenti in questa edizione di “BresciaUp”, ivi inclusa la memorizzione, riproduzione,

rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante

qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica (inclusi social

networks - es.facebook, twitter, ecc.) senza un esplicito permesso scritto da parte

dell’editore.


COVER STORY

A CURA DELLA | REDAZIONE

GREEN PARK

L’AZIENDA DI MONTAUTO BRESCIANA SALUTA LA 1000 MIGLIA CON NUOVI PRODOTTI

PENSATI PER OTTIMIZZARE LO SPAZIO

Si avvicina il grande appuntamento della Mille Miglia e

chi la seguirà, da partecipante o da semplice spettatore

a bordo strada, non può che essere un amante delle

quattro ruote, del loro fascino e della loro storia. Anche

Green Park Srl, azienda che da oltre trent’anni opera a

Carpenedolo come produttrice di ascensori e piattaforme

dedicati al parcheggio delle automobili, non è da

meno e si prepara con trepidazione, come ogni anno, a

vivere un evento che risveglia i cuori degli appassionati

ed anima il territorio, bresciano e non solo.

TECNOLOGIA E SICUREZZA

Lo svolgersi della Freccia Rossa, in programma dal 17

al 21 giugno prossimi, è l’occasione per Green Park di

portare all’attenzione funzione e caratteristiche dei dispositivi

che progetta, produce ed installa forte di una

grande esperienza nel settore dei sistemi di parcheggio.

Naturalmente prodotti di punta sono gli ascensori per

auto, dispositivi in grado di far salire o scendere la vettura

tra più piani. Curati sia dal punto di vista tecnologico

che da quello funzionale ed estetico, gli ascensori

Green Park sfruttano i sistemi di sollevamento a quattro

colonne o a pantografo, offrendo svariate possibilità di

equipaggiamento, come quella di un tetto pavimentabile

che rende l’ascensore, una volta chiuso, mimetizzato

e integrato nel sistema architettonico circostante. Vi

è inoltre la possibilità di renderne unica la struttura con

colorazioni personalizzate e accessori come le pulsantiere

a bordo con schermi LCD per una perfetta visuale

dei piani nel corso della manovra. Proprio per la capacità

di coniugare affidabilità, resistenza e sicurezza ad

una sapiente integrazione nel rispetto dell’ambiente gli

ascensori per auto Green Park, negli anni, hanno trovato

6 /


applicazione in contesti di pregio architettonico e naturalistico.

Dispositivi made in Carpenedolo sono installati

sul lago di Como, nelle località marittime e in montagna,

dove l’integrazione con l’ambiente è ancora più importante,

a Livigno, Courmayeur, Lugano o Bolzano. Senza

dimenticare le città: da quelle più grandi come Milano

e Bologna, sino a quelle che hanno una conformazione

architettonica o orografica particolare come Bergamo e

Padova. Un contesto, quello cittadino, in cui gli ascensori

Green Park trovano applicazione anche in palazzine o

condomini.

Nella colonna a destra una sequenza che mostra la

comodità del montauto con tetto pavimentabile Lift

Car C4S: dall’arrivo a casa al piano interrato in tutta sicurezza.

Grazie a Mattia Colpani

& Co di Poncarale, per la

gentile concessione della

splendida Maserati 150S

7 /


COVER STORY

LO SPAZIO È PREZIOSO

Oltre agli ascensori la gamma Green Park comprende

dispositivi che permettono di ottimizzare gli spazi

di parcheggio presenti in garage o autorimesse. Situazione

che può toccare da vicino proprio chi colleziona

auto di tutte le epoche per passione, che necessita di

garantire alle proprie vetture un ricovero sicuro. A tal

proposito il nuovissimo Lift Box L, disponibile anche nella

sua variante L1, è un duplicatore di posto che sfrutta

l’altezza del garage o dell’autorimessa sollevando una

vettura e liberando lo spazio per posizionarne al di sotto

un’altra. La peculiarità è che è possibile installarne due

o più affiancati in serie, con notevole risparmio di spazio,

anche laterale. Senza la necessità di grandi opere murarie

o scavi dunque, è possibile raddoppiare i posti auto

contando su dispositivi capaci di coniugare tecnologia,

sicurezza e facilità d’utilizzo.

IL NUOVO MOVY PARK

La novità 2025 Green Park, già diventata un best seller,

è la piattaforma a trazione Movy Park. Un dispositivo

brevettato, progettato per permettere di parcheggiare

l'auto in garage o box molto stretti (tutt'altro che infrequenti

nei centri delle città o in condomini di costruzione

non recente) in cui è oltremodo complicato sia l'ingresso

della vettura che, soprattutto, la discesa del conducente

una volta all'interno. Grazie ad un telecomando a

distanza è possibile, fermandosi all'esterno del garage,

attivare la piattaforma per farne uscire automaticamente

le pedane. Al conducente non resta che posizionare

la vettura sulle pedane stesse, scendere dall'abitacolo in

tutta comodità e, con lo stesso telecomando, riattivare

la piattaforma, che posizionerà nel garage la vettura in

sicurezza. Movy Park è disponibile in due modelli: il 2.0,

su cui si sale solo con le ruote anteriori, e 4.0, con pedane

più lunghe che permettono la salita con tutte e quattro

le ruote, ideale per le moderne vetture con trasmissione

automatica, a quattro ruote motrici o elettriche.

Green park srl

Via dei Colli 30, 25013 Carpenedolo BS

+39 030 96 98 822

info@greenparksrl.com

greenparksrl.com

8 /



SOCIETÀ

A CURA DI | MONS. CLAUDIO PAGANINI

UN PAPA INATTESO, UNO

STUPORE CHE PARLA AL CUORE:

BENVENUTO LEONE XIV

Il secondo giorno di conclave, quando il fumo bianco si è

alzato dal comignolo della Cappella Sistina, la folla radunata

in piazza San Pietro si è stretta in un silenzio carico

di attesa. Tutti gli sguardi puntati verso il cielo, e un’unica

domanda nel cuore: “Chi sarà?”

Poi, l’annuncio. Un nome nuovo, per molti sconosciuto:

Francisco Prevost. Non era tra i candidati più citati, non

appariva nelle previsioni degli esperti. Ed è proprio da

questo annuncio inatteso che è nato il primo vero stupore:

non tanto quello della sorpresa, quanto quello che

apre alla meraviglia. Il tipo di stupore che invita a guardare

più a fondo superando le logiche umane.

Nei minuti successivi, come da consuetudine, è iniziata la

ricerca di informazioni: chi è? Da dove viene? Qual è il suo

profilo? Ma forse, ancora prima delle risposte, si è diffuso

un sentimento diverso: la percezione che qualcosa di

nuovo stesse accadendo. E non solo per il nome insolito,

ma per il significato che la sua elezione porta con sé. Un

senso di continuità con lo stile di Papa Francesco, ma anche

l’intuizione di un passo ulteriore, un’apertura a qualcosa

che ancora non conosciamo.

Questo stupore ha preso una forma ancora più precisa

con la scelta del nome: Leone XIV. Un nome che richiama

la storia passata, ma lo fa con uno spirito che guarda al

futuro. È un nome che ci obbliga a riflettere, a chiederci se

non sia giunto il momento di affrontare i grandi temi del

nostro tempo con occhi nuovi, scavando oltre le apparenze,

cercando risposte che non siano dettate dalle ideologie,

ma ispirate alla profondità della realtà.

Un richiamo evidente anche alla figura di Leone XIII, autore

nel 1891 della Rerum Novarum, testo fondamentale

della Dottrina Sociale della Chiesa. Allora si trattava di

rispondere alle sfide della rivoluzione industriale e della

condizione operaia. Oggi, potremmo trovarci di fronte a

10 /


un’altra rivoluzione: quella digitale, in cui l’intelligenza artificiale

rischia di ridisegnare radicalmente il ruolo della

persona umana. Forse è tempo, anche oggi, di rimettere

l’uomo al centro.

Ma il segno più profondo è forse racchiuso nelle prime

parole pronunciate dal nuovo Pontefice: “La pace sia con

voi”. Parole tratte dal Vangelo, con cui Gesù risorto saluta i

suoi discepoli. Una scelta semplice e potente. Un augurio,

ma anche un programma: costruire insieme un mondo

di pace. Una pace che non sia solo assenza di guerra, ma

presenza di giustizia, di ascolto, di fraternità.

È probabile che, nei prossimi mesi, continueremo a stupirci

di come Papa Leone XIV affronterà i nodi del presente.

Non con proclami, ma con uno stile che sembra

orientato alla cura delle ferite, alla ricerca di soluzioni profonde,

al dialogo sincero. Con parole che parlano non solo

ai credenti, ma a tutta l’umanità.

Papa San Paolo VI.

Forse, più che cercare di inquadrare questo nuovo pontificato

nelle nostre categorie, dovremmo semplicemente

lasciarci accompagnare. Rimanere aperti alla sorpresa,

accogliere lo stupore. Perché è proprio dallo stupore, e

non dal pregiudizio e dalla presunzione di conoscere ogni

cosa, che può nascere un cammino nuovo, capace di rendere

la nostra società più umana, più giusta, più vera.

Buon cammino, Papa Leone XIV. Il mondo ha bisogno di

speranza, non di minestre riscaldate. E noi siamo pronti

ad ascoltare.

mons. Claudio Paganini

Parroco San Giorgio in Cellatica (Bs)

Delegato Vescovile per gli sportivi

claudiopaganini@diocesi.brescia.it

Un ultimo dettaglio che ci fa sentire questo Papa ancora

più vicino: il suo legame con la città di Brescia, avendo

raccolto l’eredità del cardinale Giovanni Battista Re nella

Congregazione dei Vescovi e la sua stima nei confronti di

11 /


SOCIETÀ

A CURA DI | MONS.CLAUDIO PAGANINI

PAPA FRANCESCO E BRESCIA:

L’EREDITÀ DI UN PONTIFICATO

ACCAREZZATO DAI BRESCIANI

LA SCOMPARSA DEL PAPA VENUTO "DALLA FINE DEL MONDO

Papa Francesco non è mai venuto a Brescia, ma il legame

con la terra bresciana è stato profondo e simbolico. A

marcarlo è stato il cardinale Giovan Battista Re, originario

della Vallecamonica, che ha avuto un ruolo fondamentale

sia all’inizio sia alla fine del pontificato.

Fu lui a suggerire a Francesco l’anello di Papa Paolo VI,

che il nuovo pontefice volle in argento, segno di sobrietà

e rottura con la tradizione dell’oro. E fu ancora il Cardinal

Re a presiedere, pochi giorni fa, la celebrazione del funerale

di Papa Francesco, suggellando con discrezione e

solennità un cammino spirituale che tra Brescia e Roma

non è mai venuto meno.

L’eredità di Papa Bergoglio si può riassumere in un gesto

iniziale: la scelta del nome Francesco, mai usato prima da

un pontefice. Un nome che è diventato subito programma:

ispirarsi al santo di Assisi per costruire una Chiesa

povera, vicina agli ultimi, pronta a riformarsi a partire dal

cuore. Come a San Damiano, anche oggi la voce del Vangelo

chiede a tutti i credenti di “riparare la mia casa”, e

Papa Francesco ha raccolto quell’invito con coraggio e

radicalità.

Lo stile di Francesco è stato subito riconoscibile: un cuore

aperto verso tutti, senza distinzioni. Ha incontrato i capi di

Stato come pure gli immigrati sbarcati a Lampedusa con

lo stesso sorriso, la stessa franchezza, lo stesso coraggio

del Vangelo riassunto nella sua Enciclica “Fratelli tutti”.

Ha parlato con un linguaggio semplice, ma profondamente

simbolico, capace di toccare le coscienze e illuminare

la vita.

Le sue parole sono sempre state inviti alla conversione,

alla pace, alla responsabilità. Il Papa ha vissuto il cambiamento

d’epoca non come una minaccia, ma come una

12 /


sfida a rinnovare la coscienza del mondo.

Tra i testi più importanti del pontificato c’è senza dubbio

“Laudato si’”, un’enciclica spesso etichettata come ecologica,

ma che in realtà è un potente appello spirituale e

sociale. Francesco ci ricorda che il creato è dono di Dio, da

custodire e non sfruttare. L’enciclica chiede un cambiamento

di paradigma: meno avidità economica, più giustizia,

più spiritualità, più cura. Non solo salvare l’ambiente,

ma cambiare l’anima della società.

Ed in un mondo lacerato da guerre, Papa Francesco ha

parlato senza sosta di pace. Ha denunciato quella che ha

definito “una terza guerra mondiale a pezzi”, ha invocato

il dialogo, la riconciliazione, la non violenza. Il suo magistero

sulla pace è uno dei lasciti più forti e profetici del

pontificato.

Resta ora l’interrogativo sul futuro: chi ha preso il testimone

da Papa Francesco saprà raccoglierne l’eredità? Ogni

pontefice è diverso, perché ogni tempo è diverso. Ma ciò

che conta non è la simpatia personale, bensì il contributo

umano e spirituale che il successore saprà offrire per aiutare

il mondo a cambiare stile di vita, con più sobrietà e

responsabilità

Papa Francesco, come ogni uomo, è unico e irripetibile. Il

suo pontificato ha parlato al cuore del mondo, con gesti

semplici e parole profonde. Se vogliamo onorarne la memoria

e preparare il futuro, dobbiamo accogliere con fede

il suo successore.

Non confrontare, ma ascoltare.

Non giudicare, ma discernere. Perché ogni stagione ha i

suoi problemi e ogni Papa la sua missione.

E tutti, insieme, siamo chiamati a costruire un mondo più

giusto, più umano, più fraterno.

Quella civiltà dell’amore tanto volte invocata dal Papa San

Paolo VI: ecco, ancora un bresciano che ha segnato la formazione

di Papa Francesco e ne ha guidato il magistero.

mons. Claudio Paganini

Parroco San Giorgio in Cellatica (Bs)

Delegato Vescovile per gli sportivi

claudiopaganini@diocesi.brescia.it

13 /


INDICE

VIV

ERE

BRE

SCIA

Territorio - Redazione - Nuove postazioni per Bicimia

Territorio - Redazione - Museo del Ferro

Territorio - Redazione - 1 maglia per la vita

Vivi Brescia - Redazione - Chi è Bat-Prince?

16

18

20

24


18

16

24

APPARTENENZA TERRITORIO

20

EMOZIONI TRADIZIONI

CITTÀ PROVINCIA PAESAGGI COLORI


TERRITORIO

A CURA DELLA | REDAZIONE

NUOVE POSTAZIONI PER BICIMIA:

VIA MILANO, VIA DON VENDER E

VOLTA SUD

Il servizio di bike sharing di Brescia raggiunge quota

98 postazioni. Continuano gli investimenti del Comune

di Brescia e del Gruppo Brescia Mobilità per rendere la

città sempre più connessa in maniera ecosostenibile.

Bicimia, il servizio bresciano di bike sharing, dopo aver

raggiunto il Comune di Bovezzo, cresce ulteriormente

all’interno della Città con tre nuove postazioni - in via Milano,

in via don Vender e in via della Volta - che portano

la rete del servizio a quota 98 postazioni. La postazione

“Via Milano – Teatro Borsoni” è ubicata proprio di fronte

al nuovo teatro e accanto alla sala studio MICS di via Milano

140: in questo caso il servizio di Bicimia è un’opportunità

di collegamento comoda, conveniente per i fruitori

di questi due importanti presidî culturali realizzati

nell’ambito del progetto Oltre la Strada.

La postazione “Don Vender” è collocata nei pressi

dell‘Accademia di Belle Arti LABA, in modo da potenziare

il servizio nell‘Oltremella e rispondere ad un’esigenza

proveniente dagli studenti che frequentato l’istituto. Gli

studenti universitari iscritti alle facoltà di Brescia possono

infatti godere di una speciale agevolazione che prevede

la possibilità di abbonarsi senza il pagamento della

cauzione di 25€. Le due nuove postazioni Bicimia di via

Milano e di via don Vender saranno inoltre di utilità per

i nuovi servizi socio-sanitari che nei prossimi anni verranno

lì insediati dall’ASST Spedali Civili: il consultorio e

il centro vaccinale in via Milano e la casa della Comunità

in via don Vender. La terza nuova postazione “Volta Sud”

porta il servizio Bicimia in una zona ad elevato flusso di

persone per via della presenza del polo commerciale –

direzionale e del centro culturale islamico, estendendo

il servizio di bike sharing nella zona meridionale della

città.

Ognuna delle tre postazioni è composta da 8 stalli e,

come tutte le altre, è attiva 24 ore su 24 e illuminata tramite

luce a LED, che ne permette l’utilizzo in sicurezza

anche durante le ore notturne . Gli utilizzatori di Bicimia,

16 /


grazie ad una telecamera di sicurezza e al pulsante di

chiamata SOS, possono mettersi immediatamente in

contatto con la Sala Telecontrollo di Brescia Mobilità, in

servizio anch’essa 24 ore su 24. L’investimento sostenuto

dall’Amministrazione comunale per le 3 nuove postazioni

ammonta a 113 mila euro e porta il servizio di

Bicimia a 98 postazioni, con oltre 500 biciclette e quasi

mille colonnine di aggancio ai più di 43.000 abbonati.

Bicimia è inoltre un servizio sempre più comodo e conveniente

da utilizzare, non solo per la capillarità del servizio

e la gratuità di uso per i primi 45 minuti, ma anche

per la possibilità di usare il bike sharing senza tessera,

ma semplicemente col proprio smartphone scaricando

l’applicazione gratuita BresciApp!da Google Play e App

Store.

Per maggiori informazioni su Bicimia, le postazioni, le

modalità di utilizzo e su tutti i servizi offerti dal Gruppo

Brescia Mobilità è possibile consultare il sito www.bresciamobilita.it

oppure rivolgersi al servizio di Customer

Care - attivo tutti i giorni, domeniche e festività comprese,

dalle ore 7.30 alle ore 22.00 - chiamando il numero

030 3061200, scrivendo via WhatsApp al numero 340

0702227, scrivendo a customercare@bresciamobilita.it

o attraverso le pagine ufficiali di Metro Brescia e Gruppo

Brescia Mobilità su Facebook e Twitter.

17 /


VIVI BRESCIA

A CURA DELLA | REDAZIONE

RIAPRE IL MUSEO DEL FERRO DI SAN

BARTOLOMEO.

ACCESSIBILI AL PUBBLICO LA SUGGESTIVA FUCINA

E UN’ESPOSIZIONE RINNOVATA

Dal 1 maggio la lavorazione del ferro, tratto distintivo

dell’identità del territorio, ha ritrovato il suo spazio espositivo

in città: il Museo del Ferro “Lodovico Giordani” di

San Bartolomeo ha infatti riaperto in modo stabile le

sue porte.

Il museo si trova in una fucina e in un opificio di molatura

di attrezzi in ferro recuperati a uso museale da Fondazione

Civiltà Bresciana, dalla metà degli anni Ottanta.

Concessi in comodato a Fondazione Musil, gli spazi

ospitano oggi una ricostruzione storica in dialogo con

l’attualità: dal funzionamento delle mole ai diversi cicli

di lavorazione del ferro, dalle origini della Brescia industriale

alle ruote idrauliche, il percorso alterna reperti e

vecchie fotografie con plastici e video di paesaggi, tecnologie

e voci contemporanee.

Gli ultimi interventi di adeguamento, resi possibili da un

sostegno economico di 100mila euro deliberato a inizio

2025 dal Comune di Brescia, oltre a consentire la messa

a norma dell’edificio hanno anche reso finalmente

accessibile la storica fucina: focolare, maglio, incudine,

attrezzi di lavoro, carbonaia, in questo spazio si sono sedimentati

secoli di utensili e lavoro.

La visita del museo comprende gli impianti esterni di

sfruttamento dell’energia idraulica del canale Bova: si

tratta dell’unica ruota idraulica ancora funzionante in

città, collocata in una zona che è stata la vera culla della

prima industrializzazione bresciana ed è oggi memoria

urbana di un’antica vocazione del territorio.

Il museo sarà aperto tutti i week-end fino alla fine di

ottobre dalle ore 14.00 e alle ore 19.00. Collocata a die-

18 /


ci minuti a piedi dalla stazione metro Prealpino, anche

questa sede MUSIL, per la quale si potranno concordare

visite guidate, proporrà a breve un’offerta didattica centrata

su storia, scienza e tecnologia.

Grazie all’aggiornamento del percorso espositivo e all’adeguamento

della struttura, il Museo del Ferro entra a

far parte a pieno titolo dell’offerta di Fondazione MUSIL

assieme all’apprezzato Museo dell’energia di Valle Camonica,

di proprietà del Comune di Cedegolo. Si tratta

di un ulteriore passo importante verso il completamento

del sistema museale dell’industria e del lavoro, che avrà

nella riapertura del Magazzino Visitabile di Rodengo Saiano

il suo prossimo obiettivo (all’inizio dell’anno è stata

formalizzata la concessione alla Fondazione MUSIL da

parte della Provincia di Brescia dell’immobile destinato

a Magazzino Visitabile da questa stessa acquistato).

19 /


VIVI BRESCIA

A CURA DELLA | REDAZIONE

1 MAGLIA PER LA VITA

Grande successo per l'edizione 2025 di "1 maglia per la

vita" la manifestazione organizzata da Ciro Corradini e

Carlo Fiori a favore dell'omonima associazione. Oltre 40

gli artisti che si sono esibiti ad Area Hub 12 e circa una

centinaio gli ospiti che ha portato la propria testimonianza.

Un centinaio le maglie da gioco messe all'asta

su Facebook.

L'intera manifestazione è stata trasmessa in diretta dalle

Tv del Gruppo Agostino Rabizzi, VIDEOBRESCIA e TELE-

LEONESSA, canali 118 e 119 del digitale terrestre.

20 /


21 /


VIVI BRESCIA

A CURA DELLA | REDAZIONE

22 /


DAL 2015

OPERATORE PROFESSIONALE

IN ORO

SCOPRI DA NOI

TUTTI I VANTAGGI

I NOSTRI SERVIZI

OLTRE AL RITIRO DI ORO E DI ARGENTO

•VENDITA GIOIELLI SELEZIONATI D’ORO CON O SENZA PIETRE

•VENDITA DI GIOIELLI NUOVI IN ARGENTO RODIATO*

•COMPRAVENDITA MONETE E LINGOTTI D’ORO

•VALUTAZIONE E ACQUISTO DIAMANTI ANCHE DI GROSSE CARATURE

•RIPARAZIONI

•VALUTAZIONI ANCHE SU APPUNTAMENTO

LIBERI DI ENTRARE, GUARDARE,COMPRARE, VENDERE...

IL PIACERE

DELL’ORO

APPROFITTA

DELLA

QUOTAZIONE

DELL’ORO

AI MASSIMI

STORICI

WWW.ILPIACEREDELLORO.IT

23 /

* Rodiato è un prezioso trattamento che rende l’argento sempre

brillante e non macchia la pelle


VIVI BRESCIA

A CURA DELLA | REDAZIONE

CHI È BAT-PRINCE?

Angelo Federico Prince da bambino ha vissuto in prima

persona il mondo degli ospedali, ha conosciuto da vicino

la fragilità, il dolore, ma anche la forza della Speranza.

Da quelle esperienze è nato "Bat-Prince", il supereroe

che porta "sorrisi, forza e speranza" a chi sta affrontando

momenti difficili.

Visita ospedali, piazze, scuole e comunità per donare

conforto e sorrisi non solo ai bambini, ma anche ai genitori,

ai nonni e agli operatori sanitari — veri eroi in camice

bianco.

Ogni abbraccio, ogni parola, ogni gesto nasce dal cuore,

con un messaggio semplice ma potente:

"Forza, Coraggio e Speranza… nel segno della Solidarietà

e dell’Amore."

24 /



INDICE

EV

EN

TI

Evento - Redazione - La Locomotiva N.1 torna a splendere in

castello

Evento - Roberta Morelli - Stefano Bombardieri

Evento - Redazione - 1000 chitarre

Evento - Redazione - Le stelle dello sport brillano a Brescia

Evento - Redazione - Vercam 30 anni di successo

Evento - Redazione - Lo sport in gioco

28

32

34

36

44

48


28

32

34

36

INVITI SPONSOR NETWORKING

44

48

ALLESTIMENTO

ORGANIZZAZIONE PARTECIPAZIONE PROGRAMMA LOCATION


EVENTO

A CURA DELLA | REDAZIONE

LA LOCOMOTIVA N. 1 TORNA A

SPLENDERE IN CASTELLO

Sono terminati i lavori di restauro alla Locomotiva n.

1, storica motrice ferroviaria della Società Nazionale

Ferrovie e Tranvie che, dopo aver percorso circa 2,5

milioni di chilometri, dal 17 settembre 1961 si trova

nel piazzale del bastione San Faustino del Castello di

Brescia, rappresentando il primo esempio italiano di

monumento ferroviario.

Ora la N. 1 è stata restituita alla città dopo un attento

lavoro di restauro.

La locomotiva n. 1, uscita alla fine del 1906 dalle Casa

delle Costruzioni Meccaniche di Saronno, attiva dal 1887

al 1918 e per decenni filiale italiana della Maschinenfabrik

Esslingen AG, divenne

operativa da subito, dal 1907, sulla tratta Brescia-

Cremona passando per Iseo-Edolo-Rovato-Soncino.

A seguito dell’aumento del traffico e dell’estensione

della rete ferroviaria, le locomotive del gruppo 1 vennero

utilizzate per il trasporto passeggeri senza comunque

disdegnare il loro impiego nel servizio trasporto merci.

Successivamente al conflitto mondiale, l’attività della

locomotiva proseguì fino agli anni ‘60. Con l’avvento

dei mezzi Diesel della Breda, il destino di dismissione

della n° 1 sembrava segnato; sul finire del 1959 iniziò

gradualmente la sostituzione dell’intero Parco a vapore.

Dalla seconda metà del 1961 la locomotiva già sostava

sullo Scalo Merci F.S. di Via Dalmazia.

La determinazione di tutti i soci del Club Ferromodellismo

Bresciano, costituitosi in quegli anni, ed in particolare,

come recita la cronaca locale, della signorina Dada

Bruneri, resero possibile la “cessione formale" della

Macchina della S.N.F.T. al Club, alla “simbolica cifra di 1

28 /


lira”, anche se ad oggi non esistono documenti registrati

che testimoniano tale passaggio. Alla determinazione

del Club si aggiunse la disponibilità della ditta di

trasporti eccezionali Besenzoni, che attuò l’impresa di

portare la “Leonessa D’Italia” di 330 quintali, in Castello.

Il momento più delicato, così come riportano

dalle cronache, fu il passaggio sul ponte levatoio,

opportunamente rinforzato e protetto, unitamente

al portone d’ingresso, che subì una piccola modifica

temporanea del rosone dell’inferriata superiore, per

consentire alla locomotiva di poter varcare la soglia del

Falcone d’Italia. Per facilitarne il trasporto, la locomotiva

venne privata della cabina, del fumaiolo, della cassa

laterale destra dell’acqua e del complesso dei

cilindri sul medesimo lato, rendendo più agevole il

transito e le manovre conseguenti.

Il 17 settembre 1961, dopo aver percorso ben 2.500.000

Km, venne inaugurato, per volontà del sindaco Bruno

Boni, il primo Monumento alla “locomotiva a vapore”

e collocato nel piazzale del bastione San Faustino in

Castello, in ricordo del lavoro e del sacrificio del popolo

bresciano.

29 /


EVENTO

30 /


ANCHE IN

TV 73

TV DIGITALE

TERRESTRE

73

Lombardia

Emilia Romagna

Piemonte

Toscana

www.radiobruno.it - www.radiobrunobrescia.it

31 /


EVENTO

A CURA DI | ROBERTA MORELLI

CERNOBBIO: OMAGGIO ALLO SCULTORE

BRESCIANO

STEFANO BOMBARDIERI

E' stata inaugurata il 12 aprile e sarà visitabile fino al 5

ottobre, nella splendida cornice di Cernobbio sul lago di

Como, la mostra d'arte diffusa di Stefano Bombardieri:

"Il viaggio del rinoceronte e il paradosso del tempo" a

cura di Anna Lisa Ghirardi.

Mostra d'arte diffusa perchè le opere di Stefano

Bombardieri si possono ammirare sul lungolago di

Cernobbio e negli spazi della Galleria Galp che, con il

Comune di Cernobbio, ha

proposto questa esposizione nella quale l'arte

contemporanea dialoga con il paesaggio urbano, in

continua connessione con l'ambiente.

Le sculture di Stefano Bombardieri, figlio del grande

Remo Bombardieri, sono perfette in una collocazione

urbana in cui, in straordinaria armonia, convivono

rinoceronti, fenicotteri, elefanti e gorilla, completamente

a loro agio in un paesaggio composto dal lago, da curati

spazi verdi e da architetture di un tempo, con ville

storiche e piazze eleganti.

Il celebre rinoceronte, protagonista de "Il peso del tempo

sospeso" indica uno stato di attesa e di isolamento,

metafora dell'uomo in attesa di qualcosa che non

dipende da lui.

Un segno forte di distacco temporaneo dalle abitudini

e dalle certezze, di attesa e isolamento, di tempo che

spaventa, che immobilizza, ma che è anche un tempo

necessario alla

riflessione e alla guarigione. Il rinoceronte è anche

estremo simbolo di un essere in estinzione che non

teme altri animali, se non l'uomo. Per l'artista è una

figura presente sin dagli anni '90 e rappresenta nello

stesso tempo forza e precarietà ed una sorta di metafora

dell'evoluzione interiore. "Peso del tempo sospeso/

Rhino", l'animale rappresenta un blackout percettivo

testimoniato dal dolore e dalla paura.

In "Tribute to Site" un blocco di cemento immobilizza

il rinoceronte alludendo a una interruzione temporale

della vita e delle attività, mentre "Nell'elefante con

bambino/ omaggio a Colbert" si fa riferimento alla

memoria, simboleggiata qui dal pachiderma.

Poi ecco il fenicottero protagonista dell'opera "4

FENICOTTERI", un simbolo che proviene dall'antichità

e rimanda ai geroglifici degli antichi egizi dove spesso

comparivano immagini di questo elegante animale.

Quindi non solo opere d'arte che ci fanno pensare al

tempo, ma grande attenzione all'ambiente, all'ecologia,

al dolore e all'esistenza. Tutte opere che impongono una

pausa di riflessione. E, come racconta la curatrice, Anna

Lisa Ghirardi " In questa mostra Stefano Bombardieri

accompagna i visitatori in un viaggio attraverso il

paradosso del tempo, in cui passato e presente si

intrecciano e l'arte si fa strumento di riflessione profonda

sulla nostra epoca"

32 /


A Cernobbio, quindi, l'opportunità di ammirare le opere

di un artista bresciano di caratura internazionale (nato a

Brescia nel 1968) che ha iniziato la sua attività nell'atelier

del padre Remo, scultore di grande successo, e che

ha proprie installazioni non solo in Italia ma anche in

Europa e nel mondo, ed è stato protagonista in due

edizioni della Biennale di Venezia.

ROBERTA MORELLI

33 /


EVENTO

A CURA DELLA | REDAZIONE

1000 CHITARRE

Una piazza piena all'insegna delle sei corde, all'insegna

di un amore straordinario che lega persone di ogni

età e di ogni ceto sociale ad uno degli strumenti allo

stesso tempo più semplici e più complicati da suonare.

Grande successo per la dodicesima edizione del "1000

Chitarre" tenutosi in piazza della Loggia con una guest

star d’eccezione, Federico Poggipollini, chitarrista

di Luciano Ligabue, invitato proprio perché artefice

dell’iconico arpeggio iniziale della canzone “Certe notti”,

che quest’anno compie 30 anni.

E ovviamente “Certe notti” ha fatto parte della scaletta

delle canzoni scelte per questa edizione del "1000

Chitarre".

A latere dell’evento, nell’adiacente piazzetta Bell’Italia,

erano presenti i gazebo della campagna "Io non rischio"

del Dipartimento della Protezione Civile sulle buone

pratiche della Protezione Civile.

Ancora una volta, grazie al "1000 chitarre", Brescia si è

trasformata per un giorno grazie alla passione per le sei

corde, in una sala da concerto a cielo aperto !

34 /


35 /


EVENTO

A CURA DELLA | REDAZIONE

LE STELLE DELLO SPORT

BRILLANO A BRESCIA

SUCESSO PER LA MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DAL COMUNE DI BRESCIA

Al palazzetto dello sport del Centro Sportivo San Filippo

si è tenuta la prima edizione di “Stelle dello Sport”,

cerimonia di premiazione delle sportive e degli sportivi

che si sono distinti per gli elevati risultati agonistici nel

2024. Durante l’evento sono state premiate 12 squadre

e 42 atlete e atleti bresciani. Testimonial di “Stelle

dello Sport” Giovanni Franzoni (atleta di Sci Alpino,

campione italiano assoluto in Super G e in Gigante e

secondo in Discesa Libera), Marta Rossetti (atleta di

Sci Alpino e campionessa italiana assoluta in Slalom)

e Cristian Toninelli (atleta di Sci Nordico paralimpico

e bi-campione italiano nella prova Short e nella prova

Sprint categoria Standing). Presente all’evento anche

l’ex nuotatore professionista Damiano Lestingi,

attuale membro della Commissione Atleti e Tecnici

e Olympic & Paralympic Torch Relay Manager per la

Fondazione Milano Cortina 2026, che ha presentato i

prossimi Giochi Olimpici invernali. Durante la cerimonia,

36 /


inoltre, sono stati consegnati anche due premi speciali

ad Angela Andreoli, medaglia d'argento alle Olimpiadi

di Parigi 2024 nella ginnastica artistica, e a Federico

Bicelli, medaglia d'oro alle Paralimpiadi di Parigi 2024

nel nuoto.

37 /


FLY COMUNICATION SRL

AGENZIA PUBBLICITARIA

NEGLI STADI... E NON SOLO!

PER INFO:

TEL: 366 152 4078

INFO.FLYCOMUNICATION@GMAIL.COM

38 /


39 /


EVENTO

40 /


41 /


Amici,

Cari

con i rappresentanti dei Partiti e dei movimenti di

D'intesa

cristiana che fanno riferimento ai valori della dottrina

ispirazione

della Chiesa, si è convenuto di avviare la fase per la

sociale

di un movimento che porti ad una Confederazione e che

costituzione

l'obbiettivo di rappresentare i valori e i principi della

abbia

avviare la fase progettuale la S.V., è invitata a partecipare al

Per

che si terrà in data sabato 7 giugno 2025 alle ore 14:00 a

convegno

tra tutti i segretari nazionali delle Democrazie Cristiane e

Incontro

movimenti cristiani e delle libere religioni

dei

Coordinatore

Ferrari

Franco

REDAZIONALE

A PAGAMENTO

INVITO AL CONVEGNO

Costituzione di una confederazione dei partiti e

movimenti di Ispirazione Cristiana

Democrazia Cristiana

Roma presso CASA BONUS PASTOR Via Aurelia 208, Roma.

Sarà un'occasione per condividere idee, confrontarci sui valori.

Un cordiale saluto

42 /

PPI 1919


cristiana che fanno riferimento ai valori della dottrina

ispirazione

della Chiesa, si è convenuto di avviare la fase per la

sociale

l'obbiettivo di rappresentare i valori e i principi della

abbia

Cristiana

Democrazia

avviare la fase progettuale la S.V., è invitata a partecipare al

Per

che si terrà in data sabato 7 giugno 2025 alle ore 14:00 a

convegno

che si terrà in data sabato 7 giugno 2025 alle ore 14:00 a

convegno

presso CASA BONUS PASTOR Via Aurelia 208, Roma.

Roma

tra tutti i segretari nazionali delle Democrazie Cristiane e

Incontro

movimenti cristiani e delle libere religioni

dei

Coordinatore

Ferrari

Franco

Coordinatore

Ferrari

Franco

INVITO AL CONVEGNO

INVITO AL CONVEGNO

Costituzione di una confederazione dei partiti e

Costituzione di una confederazione dei partiti e

movimenti di Ispirazione Cristiana

movimenti di Ispirazione Cristiana

Cari Amici,

con i rappresentanti dei Partiti e dei movimenti di

Cari Amici,

D'intesa

D'intesa con i rappresentanti dei Partiti e dei movimenti di

ispirazione cristiana che fanno riferimento ai valori della dottrina

di un movimento che porti ad una Confederazione e che

sociale della Chiesa, si è convenuto di avviare la fase per la

costituzione

abbia l'obbiettivo di rappresentare i valori e i principi della

costituzione di un movimento che porti ad una Confederazione e che

Democrazia Cristiana

Per avviare la fase progettuale la S.V., è invitata a partecipare al

Roma presso CASA BONUS PASTOR Via Aurelia 208, Roma.

Sarà un'occasione per condividere idee, confrontarci sui valori.

Incontro tra tutti i segretari nazionali delle Democrazie Cristiane e

movimenti cristiani e delle libere religioni

Sarà un'occasione per condividere idee, confrontarci sui valori.

dei

Un cordiale saluto

Un cordiale saluto

PPI 1919

Mail: coordinamentonazionaledc@gmail.com - Telefono 333/7797237

PPI 1919

“La Più Alta Forma Di Carita é La Politica”


EVENTO

A CURA DELLA | REDAZIONE

VERCAM VERNICIATURE INDUSTRIALI:

30 ANNI DI SUCCESSO

UNA GRANDE FESTA PER L'ANNIVERSARIO DELL'AZIENDA DI PONTOGLIO

Un traguardo importante, 30 anni di vita, ma soprattutto

un viaggio straordinario .Un cammino iniziato con

Nadia e Luigi due cuori una visione e un sogno che si è

fatto impresa con il tempo. Quel sogno ha messo radici,

è cresciuto, si è evoluto. Sono arrivati Beatrice e Filippo

portando con se lo stesso amore per ciò che è stato

costruito.

Ma VERCAM non è solo una famiglia di nome è una

famiglia vera, fatta di persone che ogni giorno da anni

camminano fianco e fianco, dipendenti che sono

diventati volti famigliari, amici, compagni di un percorso

straordinario. Negli anni VERCAM ha vinto molte sfide,

imparato dai propri errori, ottenuto soddisfazioni non

solo economiche, costruito un gruppo unito e coeso.

Ed è questa la grande forza di VERCAM: l'insieme delle

persone che vi lavorano con passione, competenza e

dedizione.

44 /


In questi 30 anni VERCAM ha potuto constatare che

non esiste una sola strada per raggiungere il successo,

un successo che ha voluto festeggiare con tutti i propri

dipendenti ed i loro famigliari, con gli amici, con tutti

coloro che in un modo o nell'altro hanno portato un

colore diverso consentendo a VERCAM di dipingere

qualcosa di speciale.

VERCAM: non sono solo 30 anni di lavoro !

VERCAM vernici industriali è a Pontoglio (Bs) in via

Palazzolo 29.

45 /


46 /


COMUNICATI STAMPA - GESTIONE SOCIAL

SITI INTERNET - FOTOGRAFIE

GRAFICHE - ARCHIVIO FOTOGRAFICO

DIRETTE FACEBOOK

E VIDEO PROFESSIONALI PER AZIENDE

Via Noce, 51 - BRESCIA (BS) - Tel. 030 347551

agenziafotolive@gmail.com - www.fotolive.it

@agenziafotolive

@Agenzia FotoLive


EVENTO

A CURA DELLA | REDAZIONE

LO SPORT IN GIOCO: CRESCITA E

BENESSERE

Il mese di Maggio è stato animato da tre eventi ludico

sportivi promossi dall’ Asd Insieme verso la meta e

dedicati ai bambini e alle loro famiglie .

A Rodengo Saiano , a Nave e a Roncadelle tanti bambini

con i loro genitori hanno sperimentato con gioia e

divertimento le attività proposte nello spazio allestito

e gestito con grande professionalità e passione dagli

educatori sportivi del team dell’associazione coadiuvati

dagli studenti di Scienze Motorie dell’Università degli

studi di Brescia .

I bambini al termine delle attività hanno potuto gustare

una sana merenda .La promozione di un sano stile di

vita e di una alimentazione corretta è una delle finalità

dell’associazione.

Novità di questa terza edizione di eventi è stato lo spazio

dedicato ai genitori con attività di fitness a cura della

palestra Sportig Club ,perchè è importante che i genitori

siano un esempio per i propri figli .

Il progetto eventi 2025 “Lo sport in gioco “ giunto

alla sua terza edizione ,conferma un alto livello di

48 /


apprezzamento da parte dei bambini e dei genitori,

delle amministrazioni locali , dei partner e sponsor e

dei docenti delle scuole che hanno partecipato agli

appuntamenti a loro dedicati nel mese di marzo ed

aprile.

Un ultimo appuntamento dei sei programmati sarà a

settembre al Parco Castelli .

Contatti:

k info@insiemeversolameta.com

K www.inisemeversolameta .com

Q E

49 /


INDICE

SP

OR

T

Sport - Ciro Corradini - La rabbia e l'orgoglio 52

Sport sociale - Ciro Corradini - Voluntas Brescia

Sport - Roberta Morelli - Pallamano Leonessa Brescia

54

58

Sport - Redazione - Dominio Australiano al Camozzi Open di Tennis 60


58

52

54

60

FORZA

SOLIDARIETÀ ENERGIA TECNICA

ATLETA COMPETIZIONE ALLENAMENTO SQUADRA

51 /


SPORT

A CURA DI | CIRO CORRADINI

LA RABBIA E L'ORGOGLIO

E adesso largo agli avvocati, ai codici, alle arringhe, ai

giudici che più che togati immaginiamo in tenuta calcistica

pronti a tirare un calcio di rigore in una porta che è

il doppio di quella normale. Cancellati mesi di angoscia

e speranza, mesi di trepidazione e colpi di scena, mesi

di cambi in panchina, di proteste contro una classe arbitrale

che sembra non amare in maniera particolare il

Brescia. Mesi in altalena cullando il sogno di una salvezza

che sarebbe giunta solo a otto minuti dalla fine del

campionato. C'era poco da festeggiare al termine del

match con la Reggiana ma era stata così grande la paura

che alla fine ci accontentammo di quello per levare

i calici al cielo. E tutto questo mentre nella più o meno

segrete stanze del Brescia Calcio Massimo Cellino, padre

padrone ripudiato da una intera città, sembrava voler

davvero dar seguito alla promessa di vendere la società

che fu di Gino Corioni, di Ravelli e di Baribbi, di Saleri e

Lupi. Il resto è solo angoscia. Il deferimento per mancato

pagamento di IRPEF E INPS, la scoperta di un più che

probabile raggiro nei confronti della società a base di

crediti di imposta inesistenti. L'inedia dell'Agenzia delle

Entrate che impiega 90 giorni, invece che i 30 previsti

dalla legge, per scoprire che i soldi non ci sono, che non

è stato pagato nulla, e che quindi il Brescia è passibile di

penalizzazione. Così ci siamo trasformati tutti in esperti

tributari, in avvocati specializzati in diritto sportivo, in

giudici a latere, in fustigatori di un sistema calcio che,

al pari di molti altri settori della nostra Società, funziona

secondo le bizze del tempo e gli umori di chi scalda

sedie e non paga mai il biglietto dello stadio. E come

se non bastasse ecco stormi di avvoltoi planare sul Brescia

come del resto aveva fatto il Brescia a scapito della

Reggina, perchè in fondo la vita è pur sempre una ruota,

anche se bucata. Ecco partire frecce avvelenate dalla

Genova di sponda blucerchiata, dalla Salerno sulla carta

gemellata e amica, da Frosinone e dalla Ciociaria tutta. E

dopo i terra-piattisti ecco sbarcare i complottisti figli del

Var, ecco i dietrologi fratelli di Giano Bifronte. E intanto

in Federazione sfogliano margherite come se piovesse.

Penalizzo e retrocedo o non penalizzo e non retrocedo

? Il Brescia ovviamente è il soggetto di una storia che

è a metà strada tra la farsa e la commedia. Una storia

sbagliata dove entrano avellinesi con la terza media che

nessuno trova più, commercialisti superficiali, funzionari

distratti, e giudici torvi e somiglianti all'Arnaldo da

Brescia o forse di più a Torquemada. Pronti a fustigare

senza ritegno e senza pietà, incuranti dall'amore che un

popolo intero nutre per la propria squadra, indifferenti

alla passione quasi quanto alla ragione e quasi quanto

una politica che a Brescia fino ad oggi ha fatto più il ver-

52 /


so a Ponzio Pilato che alla logica del sostegno e dell'aiuto.

Come finirà ? Pare evidente: all'italiana ovvero con

una decisione che sarà equilibrata quanto il giudizio di

un cannibale a digiuno da quindici giorni di fronte al

corpo del cugino. Una fatto è certo: se il Brescia uscirà

indenne dalle forche caudine dell'Inquisizione di Lega e

Federcalcio, salteranno dalla sedia Sampdoria, Salernitana

e Frosinone e le Posta faranno affari d'oro con tutte

le raccomandate che partiranno! Se accadrà il contrario,

ovvero il Brescia verrà condannato all'onta sportiva della

serie C sarà Cellino a scrivere ricorsi come se piovesse.

Di fatto il rischio è che si blocchi il Circo Barnum del Re

Pallone che continua ad esser più nudo di un verme.

E intanto Massimo Cellino tratta. Di certo deve fare in

fretta, di certo gli acquirenti pare non manchino. Di certo

il leader Maximo è più stanco di un ghiro svegliato

nel bel mezzo del letargo, più provato di una tenutaria

d'un bordello del vecchio West, più logoro della giacca

ventennale di un clochard. Ma sa bene che è al capolinea

della sua avventura bresciana iniziata con la fiducia

incondizionata della gente, le genuflessioni di giornalai

e giornali proni al potere purchè si ricordi di me, il giubileo

ed i cori d'affetto quasi d'amore, la mediocrità da

metter in soffitta insieme ai dagherottipi del bisnonno,

l'incondizionata fiducia di chi abbagliato non vede

al di là del proprio naso e pure non è quello di Cyrano.

Una avventura finita nell'odio ormai non solo sportivo.

Chiunque arriverà al posto di Cellino si ricordi: il Brescia è

una bandiera, una fede, una maglia che inorgolisce migliaia

e migliaia di persone. A queste dovrà rispondere

chi siederà sul trono ora traballante di Massimo Cellino

perchè qui non si retrocede di un passo nel cammino

della fede laica al Dio Pallone ed alla propria squadra del

cuore perchè: "Madonnina dai riccioli d'oro....siamo bresciani

e siam figli tuoi !!!"

Ciro Corradini

53 /


SPORT

A CURA DI | CIRO CORRADINI

VOLUNTAS BRESCIA:

NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE

In principio fu Roberto Clerici. Buon giocatore, straordinario

imprenditore, incredibile appassionato di calcio.

Il calcio dei più piccoli, il calcio che non ha titoli a nove

colonne sui giornali. Clerici fondò la Voluntas e costruì il

Centro Sportivo San Filippo che poi cedette al Comune

di Brescia, orfano di strutture sportive all'altezza.

Clerici aveva competenza e passione. Vedeva centinaia

e centinaia di ragazzini e tra quelli sceglieva i migliori

con un occhio di rara precisione. Con lui sono cresciuti

campioni che sono arrivati sul tetto del mondo come

Andrea Pirlo. Giocatori che hanno fatto le fortune di

squadre blasonate come Bonera o Acerbis, ragazzi destinati

a giocare centinaia di partite in serie A come i gemelli

Filippini, Diana, Bonazzoli, Corini, Luzardi o Ziliani.

Tonali e gli Esposito le ultime sue “scoperte”.

Dopo la scomparsa di Roberto Clerici è toccato, non senza

difficoltà ma con tanta passione, a Germano Panni,

che di Clerici fu giocatore e poi allenatore, raccoglierne

l'eredità. Quindi ad affiancare Germano è arrivata la famiglia

Esposito: papà Agostino ed i tre figli Sebastiano,

Salvatore e Pio. Dopo varie peripezie la Voluntas è tornata

recentemente in orbita Brescia Calcio dopo che nel

recente passato le vicissitudini del massimo sodalizio

calcistico della provincia avevano portato la Voluntas ad

avvicinarsi a Juventus e Inter.

Ora il ritorno alla “casa madre” a quel Brescia che fin

dalle origini era il principale destinatario del lavoro di

crescita orchestrato da Roberto Clerici, spesso affiancato

da un maestro di calcio come Gianni Guindani, nel

segno della educazione, del rispetto, del coinvolgimento

della famiglia, della crescita non solo sportiva.

Oggi Voluntas prosegue il lavoro di Clerici con la consapevolezza

di poter tornare ad essere un punto di riferimento

imprescindibile per il calcio giovanile.

“Roberto - afferma Agostino Esposito - è stato come un

padre per me e per i miei figli. Fu lui a portarci a Brescia,

fu lui per primo a credere in noi. La sua competenza e

la sua passione sono per noi un esempio. La sua – prosegue

– è una eredità pesante, ma non ci spaventa. Il

54 /


suo modo di vivere il calcio è sempre attuale. Voluntas

non può non prescindere dal suo ricordo e dai suoi insegnamenti”.

Voluntas ha scelto di restare al Centro Sportivo

San Filippo con un grande sforzo economico: “Ma ci

auguriamo di poter crescere anche sotto il profilo della

struttura. Il sogno – confessa Agostino Esposito – è quello

di poter avere un nostro centro sportivo autonomo”.

Il rapporto con il Brescia è tornato centrale: “E' giusto

che sia così – ricorda Esposito – perchè così è sempre

stato. Voluntas è indissolubilmente legata al Brescia. Per

anni ha fornito giocatori di prim'ordine alla società allora

di proprietà di Gino Corioni. Dopo la sua uscita di scena

ed i problemi economici di quei primi anni post-Corioni,

si è sacrificato il settore giovanile e inevitabilmente, ma

dolorosamente, la Voluntas si era allontanata cercando

nuovi partner. Ora il presidente Cellino ha compreso

l'importanza che la storia di questa società di puro settore

giovanile ha avuto per il Brescia e per la città, ed

abbiamo trovato in un attimo il modo di tornare a camminare

insieme”.

Oggi Voluntas può vantare circa 400 piccoli atleti e uno

staff tecnico di prim'ordine all'interno del quale spiccano

figure come lo psicologo. Tra gli obiettivi a breve termine

la partecipazione, così come avveniva in passato,

ad una serie di Tornei non solo in Italia. Con la speranza

di poter presto regalare al Brescia Calcio un nuovo Andrea

Pirlo.

55 /


SPORT

56 /



SPORT

A CURA DI | ROBERTA MORELLI

PALLAMANO LEONESSA

BRESCIA E IL SUO PRESIDENTE

NARCISIO PAGANOTTI

Il Presidente NARCISIO PAGANOTTI ha scoperto la Pallamano

accompagnando alle partite la figlia Michela,

giocatrice in una squadra giovanile. Si è appassionato,

allenamento dopo allenamento e quando la squadra in

cui giocava Michela si è sciolta, ha fondato la Pallamano

Leonessa Brescia. Era il 2010 e ad oggi la squadra ha

disputato partite su partite fino ad arrivare in A2 femminile.

Narcisio in realtà avrebbe dovuto prendere il nome del

nonno materno Narciso, ma per un errore dell’anagrafe

si è trovato una i in più. Narciso con la i e Tarcisio per la

parrocchia. C’era da perdere la testa nelle pastoie burocratiche,

ma Narcisio con l’ottimismo e il buonumore

che lo contraddistinguono, ha risolto tutto. Certo, resta

Narcisio con la i, ma ormai è il suo tratto distintivo che,

unito al suo impegno e alla sua passione per lo sport,

fanno di lui un dirigente speciale. Da direttore aziendale

a dirigente sportivo il passo è stato breve: la squadra,

infatti, è un’azienda in cui ognuno deve farsi carico dei

compiti assegnati e dal punto di vista economico, bisogna

far quadrare i conti.

Lo spontaneismo un po’ romantico e pasticcione tipico

dei primi passi dello sport di 30/40 anni fa qui non è

mai esistito perché la linea è sempre stata: amore per

lo sport, ovviamente, ma coniugato alla competenza e

all’efficienza.

Afferma orgogliosamente che lo sport è nel suo DNA.

E’ Presidente della Pallamano Leonessa Brescia dal 2010

; inoltre a Castrezzato, dove vive, ha fondato lo Sci Club

nel lontano 1991 che poi ha seguito come Presidente

fino al 1996.

Infine, per 16 anni è stato Presidente degli Amatori Cal-

58 /


cio Castrezzato, squadra che ha partecipato, in varie annate,

anche ai Campionati Nazionali.

E dopo lo sci e il calcio è arrivata, come si diceva, la Pallamano

Femminile che, con la prima squadra, gioca nel

Campionato di A2 femminile. E di questa società è Presidente

da quando l’ha fondata, nel 2010.

D. Presidente Narcisio Paganotti, che cosa trovi sia

maggiormente faticoso nella tua attività di Presidente?

R. Sicuramente la ricerca degli sponsor che sono fondamentali

e che ci consentono di affrontare tutte le trasferte.

Quest’anno sportivo abbiamo avuto ben tre trasferte

in Sardegna e si devono coprire tutte le spese, dal

viaggio al soggiorno. Sì, è faticoso, ma tutto è ripagato

dalla grande soddisfazione di stare in mezzo ai giovani e

di dare loro delle opportunità di crescita.

D. Quanti sono gli atleti tesserati?

R. Oggi ci sono 105 tesserati di cui 60 giovani delle scuole

elementari. Abbiamo iniziato, circa 9 anni fa , un’attività

di avviamento alla pallamano in un paio di scuole di

Brescia, poi siamo a Castrezzato, Berlingo, Lograto e Travagliato.Siamo

contenti che bambini e famiglie si siano

appassionati a questo bel gioco di squadra, così formativo

e attento al rispetto per gli altri. Aggiungo che siamo

così convinti che il rispetto debba esserci in ogni nostra

azione, non solo sportiva, che qualche anno fa abbiamo

partecipato a una campagna di sensibilizzazione sul rispetto

verso le donne e contro la violenza. Lo sport è un

mezzo straordinario per trasmettere idee positive e valori

e noi cerchiamo di essere presenti sui grandi temi

che possono migliorare la società.

D. Abbiamo visto che ci sono 105 tesserati. Quante squadre

ci sono nella tua società?

di rappresentare la Lombardia a Misano .

Sarebbe un’ulteriore bella soddisfazione e la conferma

che dobbiamo continuare lungo il percorso delle nostre

best practices.

D. La Pallamano è un sport di squadra veloce, dinamico

e coinvolgente. Come possiamo assistere ai vostri allenamenti

per dar modo a molti più giovani di conoscervi?

R. Tutti i nostri allenamenti si svolgono in città nel Palazzetto

di via Nullo mentre le partite delle giovanili si

giocano nel Palasport di Castrezzato. Aspettiamo tutti i

giovani che vogliono provare a giocare e siamo certi che

si appassioneranno alla pallamano.

D. Concludiamo in nostro incontro con una mia curiosità.

Dopo questa attività frenetica, approfitterai dei momenti

liberi per riposarti. Giusto?

R. Io mi riposo praticando sport. Se non ci sono le partite,

io macino chilometri in bici,vado a sciare oppure faccio

trekking in montagna. Ed è bellissimo perché tutta

la famiglia condivide queste mie passioni: moglie, figli,

nuora, nipoti.

Grazie al Presidente Narcisio Paganotti per questa simpatica

chiacchierata, complimenti e buon lavoro a lui,

alla squadra femminile di A2, a tutte le squadre giovanili

della Pallamano Leonessa Brescia e a tutto lo staff:

Simona Savoldi allenatrice - Carlo Sosta preparatore

atletico - Natalia Girotto fisioterapista - Alessandro Corsini

medico sociale.

Barbara Razio, Federica Galli, Zoraima Torriani e Monica

Begni, allenatrici delle squadre giovanili.

R. Abbiamo Under 9 e Under 11, entrambe miste; poi Under

14 e Under 16 femminili e Under 15 maschile.

La squadra che gioca in A2 ha atlete di età tra i 17 e i 24

anni che studiano o lavorano e che riescono a conciliare

la loro vita con l’impegno sportivo.

D. Come sta andando la squadra che milita in A2?

R. Siamo terzi in classifica e questo sarà il nostro risultato

finale di cui siamo soddisfatti. Nella prossima e ultima

partita contro il Dossobuono resteremo terzi e va bene

così, anche perché per giocare in A1 dovremmo trovare

ulteriori risorse economiche che oggi non abbiamo.

D. Oltre a questo terzo piazzamento, qual è il prossimo

obiettivo?

Speriamo di vincere il quadrangolare Under 14 che assegnerà

alla vincente il titolo regionale che ci consentirà

59 /


SPORT

A CURA DELLA | REDAZIONE

DOMINIO AUSTRALIANO AL

CAMOZZI OPEN DI TENNIS

Nell’ultima giornata del Camozzi Open 2025 – Memorial

Cav. Attilio Camozzi gli australiani sono protagonisti con

tre trofei su quattro. A trionfare nel singolare maschile il

favorito del torneo, Anderson Parker, vittorioso in finale

sul brasiliano Diego Kohlrausch con il punteggio di 6-4

6-1.

L’inizio non è stato semplice per il 27enne di Sydney:

“Nel primo set ero nervoso – ha dichiarato –, ma questo

è comprensibile quando si gioca una finale. Il mio avversario

è stato costante per tutto il match e mi ha messo

molto sotto pressione, è davvero un ottimo giocatore.

La partita - ha proseguito - è stata divertente, su una

superficie imprevedibile come la terra rossa. Per me è

sempre emozionante giocarci, perché in Australia non

accade spesso”.

Più tardi l’altro “aussie” Finn Broadbent si è laureato

campione nel singolare Quad, spuntandola in un match

molto combattuto contro il torinese Hegor Di Gioia (7-5

5-7 6-3) e assicurandosi così il secondo titolo in singolare

della carriera.

Poco dopo, il 23enne Broadbent è tornato in campo per

disputare l'ultimo atto del doppio Quad.

60 /


In coppia con l’austriaco Roman Zechmeister ha battuto

per 6-1 6-1 il duo targato Active Sport formato da Ivano

Boriva e Alberto Saja, che al Forza e Costanza avevano

trionfato in tutte le passate edizioni.

Broadbent è così riuscito a ripetere quanto fatto proprio

da Saja nel 2022 e nel 2023, quando il bresciano vinse

sia il torneo di singolare sia quello di doppio nella sua

categoria.

La finale di doppio maschile Open, infine, ha premiato

gli austriaci Josef Riegler e Maximilian Taucher, vittoriosi

al match tie-break sulla coppia Boukartacha/Joskic (4-6

7-6 10/8).

“Un sentito ringraziamento va allo staff e al direttore del

torneo Marco Salineri – ha dichiarato Marco Colombo,

presidente di Active Sport –.

loro assegnati nel questionario di gradimento della manifestazione

ci rendono orgogliosi.

Questi risultati sono dovuti all’impegno di tutti, in particolar

modo della responsabile organizzativa del torneo,

Daniela Pozzi.

Ringrazio calorosamente le aziende che ci supportano,

a partire dal title sponsor Camozzi Group, le Istituzioni

e tutti i volontari che, ogni anno, si presentano qui con

grande entusiasmo”.

Ha parlato al termine dell'evento anche il direttore Salineri:

“Il torneo si è svolto senza intoppi grazie allo staff

che ha saputo gestire i disagi causati dalla pioggia di

giovedì.

Ringrazio Active Sport e il Tennis Forza e Costanza per il

loro fondamentale contributo organizzativo”.

Il livello quest’anno era molto elevato e gli ottimi voti da

61 /


SPORT

A CURA DI | REDAZIONE

RISULTATI

Singolare maschile Open. Finale: Anderson Parker (AUS)

b. Diego Kohlrausch (BRA) 6-4 6-1.

Doppio maschile Open. Finale: Riegler/Taucher (AUT) b.

Boukartacha/Joskic (MAR/CRO) 4-6 7-6(2) 10/8.

Singolare Quad. Finale: Finn Broadbent (AUS) b. Hegor

Di Gioia (ITA) 7-5 5-7 6-3.

Doppio Quad. Finale: Broadbent/Zechmeister (AUS/

AUT) b. Boriva/Saja (ITA) 6-1 6-1.di rappresentare la Lombardia

a Misano .

Sarebbe un’ulteriore bella soddisfazione e la conferma

che dobbiamo continuare lungo il percorso delle nostre

best practices.

62 /


63 /


INDICE

RU

BRI

CHE

Social Dinner - Nadia Gerstgrasser - Oltre lo schermo

Moda -Marta Pedrotti - Jeans che passione

Economia - Dott. Roberto Cappiello - Debito globale record

Movida - Redazione - Serata Karaoke al Lion Pub di Cellatica

Modella del mese - Chiara Sammartani

Letteratura - Chiara Massini - “Amsterdam Blues” di Federico Montuschi

66

68

70

72

74

76


74

66

72

68

72

76

NUTRIZIONE PREVENZIONE EQUILIBRIO RESILIENZA

RELAX ENERGIA VITALITÀ ALIMENTAZIONE

65 /


SOCIAL DINNER

A CURA DI | NADIA GERSTGRASSER

OLTRE LO SCHERMO

L’IMPORTANZA (E IL RITORNO) DELLA SOCIALIZZAZIONE OFFLINE

Più umani, più felici: il potere dello stare insieme (dal

vivo)

Viviamo in un’epoca in cui tutto è a portata di clic. Possiamo

ordinare da mangiare, lavorare, fare shopping e

perfino “vedere” i nostri amici senza uscire di casa. Eppure,

nonostante questa comodità, sempre più persone

si sentono sole, scollegate, affaticate emotivamente. Il

paradosso è evidente: siamo connessi come mai prima,

ma sempre più disconnessi sul piano umano. Perché?

La risposta potrebbe essere più semplice (e profonda) di

quanto pensiamo: la socializzazione reale è un bisogno

primario, al pari del cibo o del sonno.

Siamo progettati per stare insieme

La natura umana è intrinsecamente sociale. Fin dai primi

giorni di vita, cerchiamo il contatto con l’altro. Il neonato

si calma al suono della voce della madre, si orienta

verso il volto umano, risponde al sorriso. Non è un comportamento

casuale, ma un’esigenza biologica: l’evoluzione

ci ha modellati per sopravvivere in gruppo, e

questa predisposizione non si perde crescendo. Le neuroscienze

lo confermano: il cervello umano è cablato per

la connessione sociale.

Secondo ricerche recenti, l’isolamento sociale prolungato

può attivare le stesse aree cerebrali coinvolte nella

fame fisica. In altre parole, la solitudine cronica “fa male”

al nostro cervello esattamente come la mancanza di

cibo. Non è un semplice disagio psicologico: è un campanello

d’allarme biologico che ci spinge a cercare gli

altri, proprio come la fame ci spinge a mangiare.

Gli effetti della socialità sulla salute

Socializzare non è solo piacevole: è un toccasana per

mente e corpo. Le relazioni umane riducono lo stress,

migliorano l’umore, rafforzano il sistema immunitario e

favoriscono il rilascio di ossitocina, l’ormone che stimola

fiducia e senso di appartenenza. Chi coltiva una vita

sociale attiva ha meno probabilità di soffrire di depressione,

vive più a lungo e gode di una salute complessivamente

migliore.

66 /


Tornare agli altri per ritrovare sé stessi

Socializzare non significa per forza partecipare a eventi

affollati o forzarsi a essere estroversi. Bastano piccole

interazioni quotidiane per fare la differenza: scambiare

due parole con un vicino, prendere un caffè con un amico,

partecipare a un corso, a una cena in compagnia, a

un’escursione di gruppo. L’importante è riattivare il circuito

del contatto umano, mettere da parte per un attimo

lo schermo e tornare a guardarsi negli occhi.

La vera connessione è fatta di presenza

Siamo animali sociali, e ignorare questa verità ci allontana

dalla nostra natura più profonda. In un mondo sempre

più virtuale, scegliere di socializzare dal vivo è un

atto quasi rivoluzionario: ci obbliga a uscire dalla nostra

zona di comfort, ad ascoltare, a condividere, a confrontarci.

Ma è anche ciò che ci rende più umani, più sani,

più vivi.

Alla fine, non siamo fatti per stare soli. E ricordarlo – e

viverlo – è forse il primo passo per sentirci davvero bene.

Ed è proprio da questa semplice ma potente intuizione

che nel 2017 è nata Social Dinner: un format che mette a

tavola sconosciuti con un solo obiettivo – farli incontrare.

Ogni mese organizziamo cene e uscite in cui si può conoscere

gente nuova, allargare la propria cerchia di amicizie

e regalarsi un momento autentico, senza schermi.

Perché la connessione più importante resta sempre

quella tra persone vere, sedute una di fronte all’altra.

Un consiglio, quindi, è di ricominciare dalle piccole cose:

salutare uno sconosciuto, attaccare bottone al bar, sorridere

senza motivo, e perché no, lanciarsi in una cena

con persone mai viste prima. Magari proprio alla prossima

Social Dinner: perché ogni incontro è un’occasione,

e ogni persona nuova può diventare una nuova scoperta.

Nadia Gerstgrasser

Amante dell'offline e organizzatrice della Social Dinner

67 /


MODA

A CURA DI | MARTA PEDROTTI

JEANS CHE PASSIONE

Un must indiscusso della stagione estiva e primaverile

e’ sicurante il jeans , perfetto da indossare nella mezza

stagione e sicuramente molto valorizzante abbinato alla

carnagione olivastra che dona il sole nel periodo estivo !

Oggi vi presentiamo tre look total Denim …

Primo look indossato dalla nostra Laura rosati :

Corpetto di jeans push up abbinato a un denim trombetta

a vita alta con bottone gioiello , un look perfetto

da indossare la sera ma sicuramente il jeans è’ perfetto

per essere riutilizzato anche con una t shirt di giorno .

Secondo look indossato dalla nostra Alessia gozio :

Uno splendido abito in denim blu scuro longuette

con spacco centrale ed effetto bustino sul seno

con applicazione dotata in vita , perfetto anche da

sdrammatizzare per il giorno con una sneakers .

Terzo e ultimo look indossato dalla nostra Giulia gatta :

Panta palazzo a vita alta in denim blu abbinato

al nostro corpino con coppe push up , il pantalone

palazzo a vita altissima consente di slanciare

ulteriormente la figura dando un effetto di

gamba kilometrica grazie all’ effetto morbido sul fondo

( perfetto per chi ha una body shape a clessidra)

E voi quale look preferite ?

Scoprite la nostra pagina Instagram @egoshopbs dove

trovate tutte le novità settimanali o veniteci a trovare nella

nostra boutique in Brescia centro via x giornate n 40

K egoshop-online.com

Q egoshopbs

E ego shop

Location: Via elle X giornate

Foto: @TURBOCLIK

68 /


69 /


ECONOMIA

A CURA DI | DOTT. ROBERTO CAPPIELLO

Consulente finanziario indipendente delegato Aduc Brescia

DEBITO GLOBALE RECORD: PERCHÉ

OGGI SERVE ANCORA DI PIÙ UNA

PIANIFICAZIONE FINANZIARIA PER

OBIETTIVI

Negli ultimi mesi, il mondo ha raggiunto un nuovo record

di indebitamento: secondo i dati dell’Institute of International

Finance (IIF), il debito globale – cioè la somma

dei debiti di governi, famiglie, imprese e banche – ha

toccato quota 324.000 miliardi di dollari. Un numero

difficile anche solo da immaginare, ma che rappresenta

una realtà concreta, con impatti diretti anche sui mercati

finanziari e quindi sulle nostre scelte di investimento.

Il problema non è solo la sua dimensione, ma la velocità

con cui sta crescendo: 7.500 miliardi di nuovo debito in

appena tre mesi, una crescita quattro volte più veloce

della media recente. Tra i Paesi responsabili di questa

impennata troviamo Cina, Francia e Germania. A preoccupare

maggiormente oggi però, sono gli Stati Uniti. Il

debito pubblico americano è sempre stato un osservato

speciale ed ora ha intrapreso una “traiettoria allarmante”,

per usare le parole dell’IIF. Le politiche economiche

dell’amministrazione Trump – tra cui l’estensione

dei tagli fiscali del 2017, nuove agevolazioni e altre misure

fortemente espansive – stanno generando una vera e

propria bomba a orologeria. Se queste politiche venissero

prorogate senza coperture adeguate, il debito degli

70 /


Stati Uniti potrebbe salire fino al 130% del PIL entro il

2034 e superare il 180% entro il 2044. Un rischio che potrebbe

avere ricadute importanti anche su scala globale,

considerando che il dollaro resta la principale valuta di

riserva mondiale. Trump propone alcune contromisure:

dazi sulle importazioni, tagli alla spesa pubblica, l’istituzione

di un dipartimento per l’efficienza guidato da Elon

Musk (il “Doge”) e perfino un programma di “residenza

in cambio di denaro” per i ricchi stranieri. Ma, secondo

gli esperti, nessuna di queste iniziative è sufficiente, né

credibile nel risolvere davvero il problema. In molti casi,

potrebbero persino peggiorarlo. Tutto ciò ha già iniziato

a produrre volatilità sui mercati, in particolare sui titoli

di Stato americani (i Treasury), che sono ancora oggi

considerati tra gli asset “sicuri” per eccellenza. Ma se

questa volatilità dovesse aumentare – e tutto fa pensare

che accadrà – gli effetti a catena si faranno sentire anche

sugli altri mercati: obbligazionario, azionario, valute e

materie prime. A questo si aggiunge un altro grande fattore

di incertezza: i conflitti internazionali, che faticano

a rientrare e anzi rischiano di estendersi ulteriormente,

mantenendo alto il livello di tensione globale. Che cosa

significa tutto questo per noi risparmiatori e investitori?

Significa che siamo entrati in una fase di mercato

complessa, con alti e bassi, scossoni, reazioni emotive e

decisioni politiche che avranno impatti sui portafogli. In

una fase così, l’elevata volatilità non è un’eccezione,

ma rischia di diventare la nuova normalità. Ecco perché

oggi, più che mai, è fondamentale pianificare con

metodo e consapevolezza. Troppe volte si parla di dove

investire o di quali strumenti scegliere, ma il punto di

partenza non è “dove” o “come”. Il punto di partenza è

“perché”. Ogni percorso finanziario serio deve cominciare

da questa semplice ma potente domanda: perché

voglio risparmiare e investire? Quali sono gli obiettivi

concreti che desidero raggiungere con il mio denaro?

Per esempio: voglio garantire un’istruzione di qualità ai

miei figli? Accumulare un capitale per la pensione? Acquistare

una seconda casa? Aiutare un genitore anziano?

Oppure semplicemente costruire un cuscinetto di

sicurezza per affrontare imprevisti? A ciascun obiettivo

dobbiamo associare una motivazione precisa, che ci

aiuti a mantenere la rotta anche nei momenti di difficoltà,

e un orizzonte temporale, cioè un termine entro

il quale desideriamo (o dobbiamo) raggiungerlo. Questo

approccio ci consente di costruire una pianificazione finanziaria

veramente personalizzata, fondata sulle nostre

esigenze, e non su mode di mercato o “consigli da

bar”. Solo se sappiamo che cosa ci serve, perché ci serve

e quando ci serve, potremo scegliere strumenti coerenti,

definire un livello di rischio sostenibile e costruire

un portafoglio che ci accompagni nel tempo. Non serve

essere esperti di finanza, né fare previsioni sui mercati:

serve un metodo e una guida che ci aiuti a tradurre i

nostri desideri in numeri e strategie concrete. In sintesi:

il debito globale è un problema sistemico e quello degli

Stati Uniti è una mina vagante. Non possiamo controllarlo,

ma possiamo controllare come ci prepariamo ad

affrontarne gli effetti.

71 /


MOVIDA

A CURA DELLA | REDAZIONE

SERATA KARAOKE AL LION PUB DI

CELLATICA CON FRANCO BERTOLANI

ALLA CONSOLLE !!

72 /


73 /


MODELLA

DEL MESE

Chiara Sammartani

74 /


MODELLA

CHIARA SAMMARTANI

DRESS

EGOSHOP (Brescia centro)

K egoshop-online.com

Q egoshopbs

PH

@TURBOCLIK

AGENZIA PUBBLICITARIA

ESSEZETA ADV

INFO@ESSEZETAADV.IT

75 /


LETTERATURA

A CURA DI | CHIARA MASSINI / BRESCIA SI LEGGE

AMBRA, MAICOL, ERIC CLAPTON E

I TRENTA DENARI: È “AMSTERDAM

BLUES”, L’ULTIMA AVVINCENTE STORIA

DELLO SCRITTORE-MUSICISTA FEDERICO

MONTUSCHI

“I Trenta denari seguivano il cielo, Davide, Pablo, Leyla,

Maicol,

un avvincente viaggio che si colora progressivamente di

tinte noir. E che inevitabilmente si intreccia alla sua vita.

cacciavano un sogno dipinto di note,

viaggiando in un camper ad Amsterdam blues

(…) hai mai provato a stare lassù

sapendo che il blues non ha mai lieto fine”

“Amsterdam Blues” canzone originale di Federico Montuschi

In un’autunnale giornata di pioggia, Ambra Diamante

ritrova tra le carte della madre, scrittrice recentemente

scomparsa in modo tragico, un manoscritto che inizia a

leggere e in cui si immerge profondamente. È la storia

di un gruppo di ragazzi, la band dei “Trenta denari”, e di

Questi gli ingredienti del nuovo romanzo dello scrittore e

musicista Federico Montuschi “Amsterdam Blues” (PAB

Editore, 2024), che già dalla copertina promette di parlare

di musica, di viaggi e di noir. Montuschi è un ingegnere

con la passione del calcio, già autore di “8:08”, “Due. Dispari”

e “Quasi Noir” con cui è arrivato al 3° posto nella

classifica ebook del Corriere della Sera.

Anni ’90. Maicol è un giovane studente universitario e musicista

che passa il tempo libero tra la sala prove e il palco

in compagnia della sua band, i “Trenta denari”, composta

da Leyla, Pablo e Davide. Li unisce la musica, la passione

per il blues e una forte amicizia, nonostante la differenza

d’età. È proprio la musica che dà il via a questa avventura

76 /


di cui saranno protagonisti, si potrebbe dire un’occasione

più unica che rara che capita tra le mani ai ragazzi: un

contest per band emergenti ad Amsterdam.

Dal paesino nel nord d’Italia in cui vivono (non viene

esplicitato, ma la storia inizia nella provincia di Brescia),

i quattro ragazzi partono alla volta dell’Olanda a bordo di

un furgoncino, pieni di adrenalina ed entusiasmo, senza

sapere che questo viaggio li cambierà per sempre.

Montuschi ha saputo costruire una trama avvincente, con

un ritmo incalzante, anche grazie all’alternarsi dei piani

narrativi, che ti prende e ti porta all’epilogo inatteso. Il

nero, che arriva progressivamente, esplode in tutta la sua

intensità sul finale, come nei migliori noir e nelle migliori

ballate blues. Perché, come ricorda l’autore tra le pagine,

il blues non ha mai un lieto fine.

Ad animare le notti di Maicol, cioè di colui che ci racconta

la storia in prima persona, sono dei sogni particolari

con protagonista il cantautore e chitarrista Eric Clapton,

suo idolo personale, che sembra mandare al ragazzo dei

segnali, colti purtroppo troppo tardi. Una sorta di spirito

guida burlone.

Questo viaggio, iniziato come un’esperienza spensierata

e divertente, viene però interrotto dall’entrata in scena di

un personaggio chiave, Morderi, padre di Pablo e scrittore

in crisi di creatività. Già il suo nome (“murder” in inglese

significa “omicidio”) dovrebbe darci l’idea dei momenti

tragici a cui stiamo per andare in contro. Da qui in poi il

viaggio non sarà più sinonimo di libertà, ma si riempirà

di incubi che ti prendono alla gola e di misteri nascosti

nell’ombra, rendendolo anche un percorso di cambiamento

interiore.

La figura dello scrittore maledetto compare quindi due

volte all’interno di questo libro: la madre di Ambra Diamante

e il padre di Pablo, due figure che vengono schiacciate

dal peso della loro passione, alla costante ricerca di

un’ispirazione e di una realtà tragica da mettere in scena.

Il libro di Montuschi, nato in seguito a un reale viaggio ad

Amsterdam dell’autore con un gruppo di amici musicisti,

ha ispirato anche una canzone, “Amsterdam blues” appunto,

che racchiude lo spirito e le sonorità del romanzo.

Brescia si legge (www.bresciasilegge.it) è un progetto

di promozione culturale dedicato ai libri che raccontano

Brescia e la sua provincia. Nato nel 2020, si pone l’obiettivo

di supportare la scena letteraria bresciana valo-

rizzando il lavoro delle autrici e degli autori della nostra

provincia, creando occasioni di incontro e di formazione

e promuovendo la cultura e la letteratura a chilometro

zero.

77 /


FESTA D’ESTATE

con l ’ associazione

NUVOLERA

ALLIETERANNO LE SERATE

AREA FESTE

Via Giuseppe Verdi 15

27 - 28 - 29 GIUGNO 2025

VENERDÌ 27

SABATO 28 DOMENICA 29

OMAR

CODAZZI

MARCO E

IL CLAN

dalle ore 19.00

dalle ore 20.00 alle 21.30

FRANCESCA

MAZZUCCATO

PASTA CON RAGÙ SPIEDO SALAMINE TAGLIATA

PATATINE FRITTE BIRRA GELATO

AREA BIMBI TUTTE LE SERE

CON TRUCCA BIMBI

Organizzazione

spettacoli

LOTTERIA CON BELLISSIMI PREMI

ESTRAZIONE DOMENICA 29 GIUGNO ORE 23.00

www.ripresa.org - info 351 6891316

78 /



MANCA POCO ALL’USCITA DELLA

NUOVA EDIZIONE DEDICATA ALLA CORSA

DI AUTO STORICHE...

SARÀ DISTRIBUITO E LO TROVERETE NEI LOCALI NEI GIORNI DELLA GARA

17-21 GIUGNO 2025

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!