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Vado e Torno_2025_06

Su questo numero di Vado e Torno: MAN fa il record sul percorso del Supertest 500 km: altra zampata del Leone Misano. Più di 500 prove in pista e su strada Off-road. Con K e C l’efficienza secondo la Losanga Long test. Persone e materiali sui van, meta Misano

Su questo numero di Vado e Torno:

MAN fa il record sul percorso del Supertest 500 km: altra zampata del Leone
Misano. Più di 500 prove in pista e su strada
Off-road. Con K e C l’efficienza secondo la Losanga
Long test. Persone e materiali sui van, meta Misano

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GIUGNO

2025

MENSILE

€ 3,00

Prima immissione:

10 giugno 2025

6

VADO E TORNO EDIZIONI

www.vadoetorno.com

ISSN 0042 2096 Poste Italiane

s.p.a. - SPED. IN A. P. - D.L.

353/2003 (conv. in L.

27/02/2004 n° 46) art. 1,

comma 1, LO/MI

MISANO

PIÙ DI 500

PROVE IN

PISTA E SU

STRADA

OFF-ROAD

CON K E C

L’EFFICIENZA

SECONDO LA

LOSANGA

altra

zampata

del

leone

LONGTEST

PERSONE E

MATERIALI SUI

VAN META

MISANO


giugno

SU I COSTI DEL TRASPORTO

Secondo la Banca d’Italia, nel 2024

è aumentata l’incidenza dei costi

del trasporto nell’interscambio

internazionale delle merci per l’Italia.

Aumenta l’import più dell’export.

vado e torno n°6 - 2025 - anno 64° - www.vadoetornoweb.com

Green deal

Megawatt sull’Autobrennero 6

Brevi: accordi, Mercedes, Zf 6

L’eActros fa il record in retro 7

Multe Ue, si tratta 7

Guida autonoma ok per Iveco-Plus 7

Palletways acquista da Foton 7

Gate diventa olandese 7

Periscopio

Ue, più uniformità nelle sanzioni 9

Quelle code tra Germania e Polonia 9

Furgoni, sale la quota dei Bev 9

Monte Bianco, chiusure in vista 10

Camion contro treni in Francia 10

Trend di trasporto nell’Ue 10

Il sondaggio del mese 10

Trasporto via mare, tempi difficili 11

Più spazio alla guida autonoma 11

Patente a 18 anni, il sì della Ue 11

Unrae rinnova le sue cariche 11

Svizzera controcorrente sui pedaggi 12

Accordo per il biometano 12

Verti mappa l’incidentalità 12

Brevi: tachigrafo, Fs Logistix, riposo 12

Epidemia di afta epizootica 13

Più autostrade gratis in Spagna 13

Logista investe sul futuro 13

L’importanza dell’hub di Fiumicino 13

Politica

Lite sul decreto Infrastrutture 14

No al Ponte: autolesionismo? 15

In tre per la ricarica 16

Della Pepa fa quaranta1 17

Misano Truck Fest

La carica dei 500 18

Truck racing

Kiss si conferma, con l’aiutino 24

La vera lotta è per Chrome 26

Pace truck elettrico targato Iveco 27

18

Zerogradi

Ritorna lo show del freddo 28

La corsa verso gli Awards 30

Anteprime

In cava con i Renault K 32

Rebuild ovvero pronto all’uso 34

Quella tradizione nel fuoristrada 37

Tutto elettrico il Kia Pv5 38

Le nostre prove

Al passo con i tempi nuovi 42

Un passo oltre la storia 44

Il Supertest per il diesel 45

Il Supertest per il gas 46

L’E-Test per i pesanti elettrici 47

Il Test Regional 48

Il Test in Città 49

Prova

Il giocatore di poker 50

Man Tgx 18.520 52

Long Test

32

60

Due van per Misano 60

Ford Tourneo Connect Phev 62

Volkswagen Transporter D 66

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Nota: foto non conformi agli standard contrattuali. I colori effettivi della

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carrozzeria dei veicoli potrebbero variare leggermente dai colori nelle fotografie di questa pagina. ISUZU si riserva il diritto di modificare specifiche, prezzi ed equipaggiamenti senza preavviso.

Dettagli delle specifiche, dei prezzi e degli equipaggiamenti menzionati o mostrati in questa pagina possono essere soggetti a modifiche per venire incontro a condizioni locali e richieste governative.

Si prega di informarsi presso il proprio concessionario locale ISUZU per dettagli più completi di tutte le modifiche che potrebbero essere richieste. Accessori: installazione ed eventuale verniciatura non inclusi nel prezzo.

3



giugno

RIALLINEAMENTO ACCISE

In vigore la misura voluta dal

Governo: giù le accise sulla

benzina, su il diesel. Non cambia

nulla per il gasolio commerciale.

Truck news

600 km per il Renault E-Tech T 70

Brevi: Stellantis, Mercedes, Volvo 70

Scania lancia il motore Super 11 71

Man e Esseco per l’Adr 71

Il Volvo Fh Aero Electric va lungo 71

Iveco e Logter, urrà per il biometano 71

Scania Super in Settentrionale 71

74

77

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Service&logistics

Geotab Day 2025 72

Insieme Fercam e Cargomotion 73

Saloni

Net Zero summit a Milano 74

Autopromotec a Bologna 75

Transport logistic a Monaco 76

A tutto carico

Michelin per l’off-road 77

In Francia l’Euro 6 va a 44 ton 77

Village

Man Tgx Ducati edition 78

Correva l’anno

Renault Kerax il duro 81

Ultim’ora

Fiap in tour per l’Italia 76

Mimì l’ecotruck a idrogeno 79

L’elettrico ne fa 600 82

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green deal

prime volte, passaggi, primati, decisioni

NOLEGGIO, LA MAGGIORANZA DI GATE ALL’OLANDESE DLL

Il gruppo olandese Dll acquisirà il pacchetto di maggioranza

(51 per cento) di Gate, finora controllata da Iveco Group.

Gate offre il noleggio a lungo termine di veicoli commerciali

con trazioni alternative secondo la formula pay-per-use. La

nuova struttura potrebbe portare un’apertura al mercato.

RICARICA SULLA AUTOBRENNERO

Primo passo verso il

megawatt

Inaugurata a Bolzano la prima

colonnina in grado di erogare

energia alla potenza di

un megawatt. Tecnologia della

conterranea Alpitronic

LE BREVI

NORTHVOLT, CANCELLI CHIUSI

La procedura di bancarotta avviata

nel marzo scorso aveva segnato la

fine dell’avventura imprenditoriale

di Northvolt, grande speranza per

la produzione di batterie in Europa.

Soddisfatti gli ultimi ordini (per

Scania nel settore truck), adesso

lo stabilimento svedese chiude

definitivamente i battenti: non c’è

stato modo di salvare un progetto che

sembrava molto promettente.

Per quanto riguarda l’hardware,

non bisogna andare

lontano. A fornirlo, infatti,

è l’italianissima Alpitronic,

sede a Bolzano, che si sta

imponendo come uno dei

player principali a livello

globale nello sviluppo delle

colonnine.

La prossimità geografica ha

giocato un ruolo importante

nella costruzione della prima

stazione di ricarica megawatt

sull’autostrada del Brennero,

nei pressi di Bolzano, vicino

al confine austriaco. L’inaugurazione

ha avuto luogo lo

scorso 23 maggio.

Si tratta di una prima assoluta

per il territorio nazionale

e di una delle prime anche a

livello europeo. Autostrada

del Brennero/Brennerautobahn,

questo il nome della

società che gestisce l’autostrada,

sta infatti portando

avanti l’infrastruttura di ri-

ORGOGLIO

ALTOATESINO

«Siamo

particolarmente

orgogliosi che

questa prima

installazione si

trovi a Bolzano,

la nostra città,

e a pochi minuti

dalla nostra sede.

Questo sito è

un simbolo di

progresso», ha

scritto Alpitronic

in un messaggio

diffuso attraverso

i canali social

ufficiali.

carica ad alta potenza lungo

uno dei principali corridoi

di trasporto merci in Europa,

passo fondamentale per

ridurre le emissioni del trasporto

pesante.

La power unit, composta

da otto moduli con potenza

massima complessiva di un

megawatt, è il cuore pulsante

della stazione di ricarica

LIDL VA IN ELETTRICO

Daimler Truck Italia ha consegnato

all’azienda di trasporti umbra Lc3 un

eActros 600 che sarà utilizzato per il

trasporto alimentare a emissioni zero

per conto del gruppo Lidl. Il veicolo

rifornirà i punti vendita del gigante

tedesco della Gdo in Trentino-Alto

Adige e nella zona lago di Garda, in

particolare durante il periodo estivo.

Il semirimorchio refrigerato sarà invece

alimentato grazie all’azoto.

e alimenta i due dispenser

installati. Gli stalli disponibili

attualmente sono tre; sul

primo dispenser, quello più

vicino alla power unit, oltre

al connettore classico Ccs2

con potenza massima erogata

fino a 600 kilowatt, si trova

il nuovissimo connettore

da un megawatt di potenza

massima disponibile. Questa

configurazione consente di

ricaricare i camion elettrici

potenzialmente in circa 30-

40 minuti.

Trattandosi di un impianto

così innovativo, nella prima

fase la ricarica dei mezzi

pesanti sarà possibile solo

previa richiesta e rilascio di

una tessera da parte di Autostrada

del Brennero, che potrà

così monitorare l’utilizzo,

l’addebito e la

funzionalità del

sito. In seguito,

la stazione sarà

aperta anche alle

auto.

«Siamo onorati

di ospitare sulla

nostra autostrada

la prima stazione

di ricarica

di energia elettrica

green per i

mezzi pesanti»,

ha commentato

il presidente di

Autobrennero,

Hartmann Reichhalter.

IL RANGE EXTENDER DI ZF

Il gruppo tedesco Zf, tra i principali

costruttori di componenti powertrain

per i veicoli commerciali e industriali,

sta lavorando allo sviluppo di un

range extender alimentato a gasolio

in grado di affiancare il motore

elettrico alimentato dalle batterie. Una

soluzione diversa dal powertrain ibrido

plug-in e in grado, secondo Zf, di

massimizzare l’efficienza riducendo i

costi. Arriverà nel 2026.

L’AUTOARTICOLATO ELETTRICO VA IN RETROMARCIA

E l’eActros 600 fa il record

Battuto quello precedente del 2020.

Quasi 125 km percorsi in 6 ore e 22 minuti

N

e

avevamo scritto

qui il mese scorso.

Adesso, il record

precedente è stato

MULTE, C’È L’OK DEL CONSIGLIO UE

Il Consiglio europeo

ha ufficialmente

approvato alla fine di

maggio l’emendamento,

proposto dalla

Commissione e

approvato già dal

Parlamento Ue, che

consente ai costruttori di

auto e van di calcolare

il livello di emissioni

non su base annuale,

ma facendo, nel 2027,

ufficialmente battuto.

Lo scorso 4 giugno, il

driver Marco Hellgreve

è riuscito a guidare per

quasi 125 chilometri un

Mercedes eActros 600

in pista, rigorosamente

in retromarcia. Per la

precisione, Hellgreve

ha guidato un trattore

con semirimorchio,

battendo il record di 89

chilometri stabilito nel

2020 negli Stati Uniti,

quella volta alla guida di

un camion diesel. Tempo

di percorrenza: 6 ore e

22 minuti.

la media relativa agli

anni 2025, 2026 e 2027.

Questo dà un po’ più di

tempo ai costruttori per

adeguarsi agli standard

di emissioni decisi a

livello comunitario ed

evitare le tanto temute

multe. Ancora silenzio,

invece, per quanto

riguarda i veicoli pesanti,

nonostante le richieste

delle associazioni.

GUIDA AUTONOMA

Consegne

senza autista

Completata la fase

del progetto di Iveco

con Plus e Dsv

Iveco ha completato con

successo la fase di test sui

camion semi-autonomi in

Germania insieme al collaudato

partner americano Plus,

azienda di software per autotrasporti

autonomi.

Al progetto hanno partecipato

attivamente anche

l’azienda di logistica Dsv e

Dm-drogerie markt. Il test

prevedeva la consegna delle

merci in condizioni di trasporto

reali lungo il percorso

tra due magazzini nelle

località di Krefeld e Hennef.

Plus dichiara che la sua

tecnologia di guida autonoma

può eseguire in modo sicuro

e automatico le normali

manovre di guida in autostrada,

tra cui il centraggio della

corsia, i cambi di corsia avviati

dal conducente o suggeriti

dal sistema e l’assistenza

ACCORDI STRATEGICI

Partnership

elettrica

Sarà più facile per

Palletways acquistare

i light truck Foton

agli ingorghi, sempre con il

monitoraggio del sistema da

parte del conducente. Inoltre

Plus può, secondo Iveco e i

partner dell’iniziativa ridurre

il consumo di carburante di

circa il 10 per cento.

«Attraverso questo progetto

pilota siamo stati in grado

di convalidare le capacità

del nostro sistema avanzato

di assistenza alla guida nelle

operazioni del mondo reale,

confermando i miglioramenti

in termini di sicurezza, efficienza

e prestazioni di guida

complessive. Questi risultati

rafforzano la nostra convinzione

che l’automazione non

sostituirà il conducente, ma

eleverà il suo ruolo riducendone

l’affaticamento», ha

spiegato Marco Liccardo,

Chief technology&digital

officer di Iveco Group.

Palletways Italia, parte del

principale network europeo

di trasporto espresso di

merce pallettizzata, ha annunciato

la partnership con

Foton Truck Italia, azienda

cinese di veicoli commerciali

elettrici attiva nel mercato

italiano dal 2022 e specializzata

in soluzioni a zero

emissioni dedicate alla distribuzione

dell’ultimo miglio.

L’accordo prevede la possibilità

per tutto il network

Palletways di acquisire o

noleggiare i veicoli elettrici

Foton per la distribuzione, a

condizioni vantaggiose e con

soluzioni personalizzate. Si

parla dunque di light truck

con massa totale a terra da

4,25 a 6 ton.

6

7



220225

L’HAPPENING DELLA CATENA DEL FREDDO

26 GIUGNO 2025

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periscopio

Sono 60 anni che a Bruxelles

si discute di mettere

a punto norme comuni

sulla sospensione e il ritiro

della patente di guida. L’avvento

del digitale ha abbattuto

tutti gli ostacoli tecnici

e, finalmente, nel protocollo

collaterale all’aggiornamento

delle regole per il rilascio

delle licenze di guida dello

scorso marzo si è trovato

l’accordo politico per far

decollare lo storico progetto.

La nuova direttiva Ue garantirà

che i conducenti che

commettono infrazioni particolarmente

gravi in uno stato

membro si troveranno ad

essere automaticamente soggetti

a conseguenze coerenti

in tutta l’Unione.

Oggi, infatti, la sospensione

e il ritiro della patente di guida

inflitti dalla polizia (o anche

dalla magistratura) in un

paese non sono in generale

riconosciute in un altro. È la

base del cosiddetto 'turismo

delle patenti' che consente

ai responsabili di reati anche

gravi di continuare a guidare,

facendosi rilasciare una

nuova licenza di guida in un

paese diverso e compiacente.

Come ha sottolineato il commissario

Ue ai Trasporti,

Apostolos Tzitzikostas, «La

nuova normativa è un importante

passo avanti per la

sicurezza stradale in Europa.

Le nuove norme sulla revoca

della patente colmeranno

le lacune che consentono ai

conducenti pericolosi di eludere

le sanzioni varcando le

frontiere. E si dimostreranno

fondamentali per raggiungere

l’obiettivo di ridurre del 50

per cento gli incidenti stradali

entro il 2030».

Nel momento in cui sarà a

regime la direttiva Ue sul

riconoscimento reciproco,

le sospensioni della patente

di guida emesse in uno stato

membro saranno valide in

tutta l’Unione per reati gra-

integrazione, geopolitica, infezioni, protagonisti

GESTIONE DELLE PATENTI NELLA UE

Verso l'uniformità

Trovato l'accordo politico: presto la direttiva

per il riconoscimento reciproco tra i vari paesi

di sospensioni e ritiri delle patenti

Elettrici

3,6%

FURGONI, NON È SOLTANTO DIESEL

Gpl

2,3%

Ibrido diesel

2,9%

Ibrido benzina

4,1%

Benzina

4,5%

.

vi, quali l’eccesso di velocità

(infrazioni con almeno 50

km/h oltre il limite), guida

in stato di ebbrezza, guida

pericolosa che abbia causato

morte o lesioni gravi agli altri

utenti della strada.

Unica incognita, dopo 60 anni,

sono i tempi, sebbene più

certi: dopo l’adozione formale

da parte di Parlamento e

Consiglio, gli stati membri

Altro

1,6%

Diesel

81%

Immatricolazioni di nuovi veicoli commerciali con Ptt fino a 3,5 ton per

alimentazione. Fonte: Anfia; periodo gennaio-maggio 2025.

CODE TRA GERMANIA E POLONIA

A causa di controlli imposti già

da qualche mese dalla Germania

contro l'immigrazione clandestina,

aumentano le code di truck al

confine con la Polonia.

SUL TEMA è intervenuto il

commissario Ue ai Trasporti,

Apostolos Tzitzikostas.

avranno 4 anni di tempo per

recepire la direttiva nella legislazione

nazionale e attivare

il riconoscimento comunitario

di sospensioni e ritiri.

Matilde Casagrande

10 Monte Bianco,

altre chiusure

11 Porti, tempesta

perfetta

12 Pedaggi in

Svizzera

13 Traffico lento

in Austria

9



valichi, diverbi, tendenze

mare, sperimentazioni, norme, cariche

IN FRANCIA

Camion

contro treni

Tassare i camion

per potenziare

i treni? Insorge

l'autotrasporto

La «rete ferroviaria

richiede almeno

un miliardo di euro

all’anno di lavori per

essere potenziata. Quindi

tassiamo i camion per

trovare queste risorse».

La (discutibile) proposta

arriva da un personaggio

che è parte in causa

del problema, ovvero

Jean-Pierre Farandou,

presidente delle ferrovie

statali francesi Sncf.

Compagnia cui giusto lo

scorso anno sono stati

contestati dall'Unione

europea aiuti di stato

occultati nel bilancio per

oltre 5 miliardi di euro.

L’iniziativa di parte

ferroviaria, pur corretta

da un «facciamo pagare

solo gli stranieri», ha

suscitato un'alzata di

scudi da parte di tutto il

mondo dell’autotrasporto

francese: le principali

associazioni di categoria,

vale a dire Fntr, Otre

e Union Tfl, hanno

dichiarato la loro ferma

opposizione, sottolineando

che già oggi bastano

e avanzano i pesanti

pedaggi provenienti

dal pagamento delle

autostrade. Farandou,

di fatto, proporrebbe di

resuscitare la famigerata

Ecotaxe, che a cavallo

del 2014 ha innescato la

protesta dei cosiddetti

gilet jeaunes, noti in Italia

come gilet gialli, che

hanno tenuto in scacco per

quasi un anno la logistica

in tutta la Francia.

Oscar Sandri

IL SONDAGGIO DEL MESE

Digitalizzazione dei

documenti: aiuta davvero

chi lavora nel settore?

Rispondi su

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Il sondaggio non ha valore statistico. Le rilevazioni non sono basate su un campione scientifico

TRAFORO DEL MONTE BIANCO

Prego cercare

altre strade

Confermata anche per il

2025 la chiusura dal primo

settembre al 12 dicembre

Nonostante i malumori di

Salvini, chiusura confermata

del traforo del Monte

Bianco per il secondo cantiere

test del progetto di riqualificazione

della galleria.

Ultimo mezzo in transito alle

17 di lunedì 7 settembre e,

poi, quindici settimane di

fermo del traffico, fino al 12

dicembre.

Il settore di calotta della

galleria individuato per l’intervento

di demolizione e ricostruzione

è lungo circa 250

metri e si trova a ridosso di

uno dei settori già risanati lo

scorso anno.

IL CANTIERE sono 250

metri di calotta da rifare.

Data la necessità di smontare

tutti gli impianti di sicurezza

correlati, è impossibile

procedere per chiusure parziali,

ma la società di gestione

si è impegnata ad accelerare

il più possibile i lavori

nel tunnel, nella speranza di

riuscire a riaprire la galleria

con qualche giorno di anticipo,

limitando in questo modo

i disagi agli autotrasportatori,

deviati sulla direttrice del

Frejus. Nello stesso tempo, si

pensa ai turisti, che potranno

così puntare sul Gran San

Bernardo.

Franco Salvena

LE RISPOSTE

DEL MESE SCORSO

Si parla ancora troppo

poco delle morti sul

lavoro nel settore

dell'autotrasporto?

80%

IL TRASPORTO

NELL'UE

I

20%

no

dati sono relativi al

2023: nell'Unione

europea, per quanto

riguarda il trasporto

merci, ha prevalso

la modalità marittima,

che ha assorbito

il 67,4 per cento del

totale.

I DATI sul commercio

sono di Eurostat.

Seguono strada e ferrovia,

rispettivamente

con il 23,5 e il 5,5

per cento. Secondo

le elaborazioni di Eurostat,

tuttavia, il trasporto

su strada è in

decisa crescita e erode

punti percentuali

alla modalità marittima.

Dunque, per la

sua posizione geografica,

l'Italia potrebbe

sfruttare meglio il

trasporto via mare.

Matteo Borghi

OK SI GUIDA

SENZA MANI

Dalla fine dell'estate

2025, e su alcune

autostrade europee selezionate,

sarà ammesso

guidare senza tenere

le mani sul volante.

PIÙ FACILI i test sulla

guida assistita.

Questo faciliterà le

sperimentazioni sulla

guida assistita, in vista

dello sviluppo della

guida autonoma di cui

tanto si parla anche nel

settore dei camion.

Naturalmente, i veicoli

dovranno essere dotati

di sistemi in grado di

rilevare l'attenzione del

conducente.

Milena Sgroi

Pesano di più i dazi di

Trump, che in tutto il

mondo fanno funzionare la

logistica a ondate, gli scioperi

nei porti di Francia e

Belgio o la siccità che ha ridotto

la portata d’acqua del

PER AFFRONTARE LA CARENZA DI AUTISTI

L'Ue fa la patente a 18 anni

Accordo sulla possibilità di abbassare

l'età minima per guidare un camion

Il problema della carenza

di autisti di veicoli pesanti

sta spingendo la Ue a

ridurre l’età minima per il

conseguimento delle patenti

di categoria superiore.

Un passo rilevante è stato

compiuto a maggio, quando

il Parlamento e il Consiglio

Ue hanno raggiunto un

accordo provvisorio. La

nuova normativa prevede

l'abbassamento dell’età

minima per ottenere la

patente professionale: si

CAOS PORTI ATLANTICI

Arriva la tempesta

perfetta

Metaforica, va bene, ma si

prevedono tempi difficili

per il traffico commerciale

IL PORTO DI ROTTERDAM è uno

dei principali d'Europa per il

flusso delle merci.

potranno guidare i camion

già a 18 anni (invece che a

21) e gli autobus a partire

dai 21 anni (anziché 24),

purché si abbia conseguito

il certificato di idoneità

professionale (Cqc). Inoltre,

sarà data la possibilità agli

stati membri di autorizzare

i diciassettenni alla guida

di autocarri e furgoni entro

i propri confini nazionali,

se accompagnati da un

conducente esperto.

Andrea Cento

Reno, creando problemi ai

feeder che fanno la spola tra

Rotterdam e Anversa?

Difficile dirlo. Ma è certo

che nei terminal container

del Nord Europa, giorno

dopo giorno, si sta avvici-

L

'Unrae ha celebrato i

suoi primi 75 anni nel

corso dell'assemblea in

cui è stato riconfermato

presidente della sezione

veicoli industriali l'Ad di

Ford Trucks Italia, Paolo

Starace.

Cambia, invece, il presidente

dell'associazione

con Roberto Pietrantonio,

Ad di Mazda Italia,

eletto al posto dell'uscente

Michele Crisci.

Durante l'evento, organizzato

all'Ara Pacis di

Roma, l'Unrae ha annunciato

l'ingresso di cinque

nando la tempesta perfetta

che rischia di mandare in tilt

tutto il sistema degli scali, da

Rotterdam e Amburgo a Southampton

e Felixtowe.

L’allarme arriva dai broker,

sempre più in difficoltà nel

trovare un buco libero in cui

piazzare i container in arrivo.

Secondo l’ultimo report della

società specializzata Braemar,

nei quattro terminal citati,

a fine maggio il tasso di

occupazione degli spazi era

del 96 per cento, con quasi la

metà delle navi arrivate bloccate

in rada in attesa che si

liberasse una banchina. Ancora

peggio per i trasporti

refrigerati, i cui plug a terra

risultavano occupati al 112

per cento grazie al ricorso a

generatori mobili.

Quadro critico che, secondo

gli analisti, non si rasserenerà

prima di tre-quattro mesi:

l’improvvisa onda di piena

delle importazioni dall’Estremo

Oriente, innescata

dal tentativo di sottrarre le

merci finite al balletto di dazi

e controdazi messo in scena

dall’amministrazione Usa, ha

infatti impattato su una serie

di inconvenienti tecnici che

ne hanno più che raddoppiato

l’effetto.

Teo Vitali

ASSEMBLEA E NUOVE CARICHE

nuove aziende associate.

Tra queste, spiccano

i nomi della filiale italiana

della cinese Byd, che si

appresta a entrare nel

segmento del trasporto

commerciale, e di Schmitz

Cargobull.

Sara Peona

PER PAOLO STARACE

è una riconferma.

10



pedaggi, carburanti, sicurezza

epidemie, pagamenti, futuro, hub

INSIEME PER IL

BIOMETANO

Cetoc Holding e Federmetano

hanno

siglato un accordo strategico

per promuovere

l’uso del biometano nei

trasporti come valida

alternativa ecologica.

L’intesa, annunciata

dai due partner, ha l’obiettivo

di sviluppare

veicoli alimentati a biometano

tramite attività

tecniche e progetti condivisi

con i costruttori e

gli importatori in Italia e

in Europa.

Franco Dei

LA SVIZZERA CI RIPENSA

Inquini o no

paghi sempre

Troppi camion a basse o zero

emissioni: in arrivo la riforma

della tassa Ttpcp dal 2029

L

'annuncio di Berna, a fine

maggio, ha lasciato di

stucco più di un operatore:

dato il diffondersi di camion

a basse emissionio elettrici, il

sistema di pedaggio chilometrico

Ttpcp 2, applicato dalla

Confederazione, nei prossimi

anni raggiungerà i suoi limiti

strutturali.

Già oggi, infatti, quasi il 90

per cento dei mezzi rientra

nella categoria tariffaria più

conveniente. Basti pensare

che, parlando solo di camion

con targa elvetica, nel 2022 i

mezzi pesanti elettrici erano

234 e, oggi, hanno già superato

quota mille unità.

Un problema economico,

visto che Berna incassa quasi

2 miliardi di franchi all’anno

ANCHE I CAMION elettrici

saranno soggetti alla Ttpcp a

partire dal 2029.

UNA RICERCA DELL'OSSERVATORIO VERTI

La compagnia

assicurativa digitale

Verti ha analizzato un

campione di oltre 500 mila

assicurati per mappare

dalla Ttpcp, con cui finanzia

le grandi opere infrastrutturali

e la manutenzione della

rete locale. Ma, soprattutto,

una sconfitta per l’obiettivo

primario della Ttpcp, ovvero

favorire lo spostamento del

traffico merci dalla strada alla

ferrovia.

Ecco quindi in arrivo la riforma

della tassa e, con la

Ttpcp 3, gradualmente si

escluderanno dall’esenzione

i camion a trazione elettrica:

dal 2029 saranno soggetti

allo scaglione attualmente

applicato agli Euro 6 (2,39

cent per ton/km), pur con uno

sconto del 70 per cento che

poi scalerà del 10 per cento

anno dopo anno fino al 2035;

altrettanto ridotti gli sconti riservati

ai mezzi Euro 7.

Rocco Antinori

Così ti mappo gli incidenti

Ecco quali sono, in percentuale, le regioni

con la più alta incidentalità sulle strade

500 MILA assicurati sono

il campione dell'analisi.

le zone dove avvengono

la maggior parte degli

incidenti stradali in Italia.

Secondo i dati, riferiti

al 2024 e correlati al

numero di assicurati

presenti in ogni

località, le regioni che

presentano il maggior

numero di incidenti,

in percentuale, sono

Lazio, Liguria,

Piemonte, Toscana e

Lombardia.

Giovanni Dagnino

LE BREVI

CRONOTACHIGRAFO

Alla fine di maggio, il

ministero dei Trasporti

ha introdotto nuove

esenzioni per l'utilizzo

del cronotachigrafo, con

l'obiettivo di rendere

più agevole la gestione

operativa nel settore dei

trasporti. Tra i comparti

interessati ci sono, per

esempio, il trasporto di

animali vivi e il trasporto

di rifiuti animali e

carcasse non destinate

al consumo umano. In

quest'ultimo caso, la

deroga si spiega con la

necessità di intervenire

più prontamente possibile

allo smaltimento di questo

tipo di materiale.

MERCI IN TRENO

Nell'ambito del progetto

di trasformazione del

trasporto merci del gruppo

Ferrovie dello Stato, è

stato presentato il nuovo

marchio Fs Logistix, che

fa il paio con il portale

digitale fslogistix.com. Si

tratta di una piattaforma

pensata per clienti

nazionali e internazionali

in grado di gestire la

catena logistica in modo

più integrato rispetto al

passato, combinando

treno, gomma e mare.

RIPOSO SETTIMANALE

L’Unione europea sta

valutando la possibilità di

permettere agli autisti dei

mezzi pesanti il riposo

settimanale regolare

nelle cabine dei camion,

ma solo nelle aree di

parcheggio certificate.

Il divieto di dormire in

cabina durante il fine

settimana potrebbe

dunque essere modificato.

Il problema principale,

tuttavia, sta nel fatto che

c'è una carenza, ormai

endemica e certificata, di

aree di sosta sicure per

camion in gran parte dei

paesi dell'Unione. Urge la

costruzione di nuove aree.

SI ELIMINANO GRADUALMENTE ALCUNI PEDAGGI

Autostrade gratis in Spagna

Concessioni non rinnovate o intese

regionali: via i balzelli per oltre 600 km

La Spagna sta

introducendo un

rilevante cambiamento

nella gestione della sua rete

autostradale. A partire da

maggio 2025, infatti, alcuni

tratti specifici di autostrade

sono diventati gratuiti. Si

tratta di una scelta attuata

in modo graduale che, pur

non eliminando del tutto i

pedaggi, apre prospettive

nuove per l’autotrasporto.

Per le imprese, la

progressiva gratuità di

UNA SPINTA

A FIUMICINO

L

'aeroporto di Fiumicino

è lo scalo

su cui il Paese deve

investire nell’interesse

di tutti: delle comunità

locali, regionali e nazionali,

per lo sviluppo

del sistema economico

e di tutti gli operatori

connessi alla logistica

aeroportuale».

LO SCALO laziale

di Fiumicino.

Parole del presidente

di Conftrasporto, Pasquale

Russo, durante

l'evento tenutosi a

Roma sulla competitività

delle infrastrutture

nel Lazio.

Nico Giorgini

alcuni tratti autostradali

potrebbe offrire un

risparmio nei costi

operativi, oltre a favorire la

gestione più efficiente delle

rotte. Inootre tale misura

potrebbe contribuire alla

redistribuzione equilibrata

del traffico tra le arterie

principali e la rete viaria

secondaria, con vantaggi

in termini di sicurezza

stradale e di minore

impatto ambientale.

Andrea Giusti

AUMENTANO I CONTROLLI di

sicurezza alle frontiere con

Ungheria e Slovacchia.

TRENO A LEVITAZIONE MAGNETICA

Logista sostiene il progetto

Hyperloop sviluppato

da un team di

ingegneri dell’università

Politecnica di Valencia.

Hyperloop è l’avveniristico

sistema di trasporto

basato sulla levitazione

magnetica per ridurre

l’attrito, massimizzare la

velocità e ridurre i tempi

di percorrenza su lunghe

distanze.

In sostanza, il sistema

sviluppato in Spagna ha

l'ambizione di combinare

la velocità del viaggio

aereo con il comfort e la

frequenza della ferrovia.

UNGHERIA E SLOVACCHIA

Valichi a singhiozzo

in Austria

La diffusione dell'afta

epizootica tra il bestiame

rallenta il traffico merci

Sono 24 i valichi verso

Ungheria e Slovacchia

che l’Austria ha chiuso e riaperto,

a più riprese, a partire

dai primi di aprile.

Il motivo è uno solo: il diffondersi

nei due paesi vicini

dell’epidemia di afta epizootica

tra il bestiame. Malat-

tia che non costituisce un

pericolo per l’uomo ma che

rappresenta un vero e proprio

incubo per gli allevamenti di

bovini, suini, capre e pecore.

Gli animali infetti non sono

infatti commerciabili e per

estinguere i focolai spesso

si deve ricorrere all’abbatti-

Ulteriori sviluppi tecnici

sono attesi entro la fine

dell'estate e saranno presentati

a Groningen, nei

Paesi Bassi, durante un

evento dedicato.

Omar Tironi

mento di massa dei capi: sia

quelli effettivamente malati

sia quelli che vivono dello

stesso allevamento.

Proprio per evitare questi

problemi, le autorità sanitarie

austriache, informate della

presenza di diversi focolai di

afta in Slovacchia e Ungheria,

hanno scelto di ridurre

il numero dei valichi aperti,

dove peraltro si applicano

rigorose misure di igienizzazione

sui mezzi in transito.

I veicoli devono passare

sull'apposito tappeto disinfettante

e per i mezzi pesanti è

previsto il lavaggio e il trattamento

di ruote e sottoscocca.

Con immaginabili code e

tempi d’attesa, che possono

durare anche ore.

Cesare Martinelli

12

13



14

21 MAGGIO

Pubblicato sulla Gazzetta

Ufficiale n. 116

il decreto-legge 21

maggio 2025 n. 73 ‘Infrastrutture’,

che contiene

misure sull’autotrasporto.

21 MAGGIO

«Passo fondamentale

per la crescita e la

modernizzazione di

un settore strategico

per l’economia del

Paese». Così il ministro

dei Trasporti,

Matteo Salvini.

22 MAGGIO

«Promossa l’efficienza

logistica e ottimizzato

il meccanismo

delle responsabilità e

delle garanzie che regolano

il carico e lo

scarico merci». Dice

il presidente di Anita,

Riccardo Morelli.

23 MAGGIO

«Basta lamentele: ora

le imprese dispongono

di strumenti normativi

chiari per far

valere i propri diritti».

Commenta il segretario

Fiap, Alessandro

Peron.

24 MAGGIO

«Il decreto lascia ancora

al trasportatore

l’onere di segnalare la

violazione della legge

da parte del cliente.

Che è la ragione per

cui le tutele finora riconosciute

non hanno

mai funzionato»,

dichiara Anna Vita

Manigrasso, presidente

di Assotir.

RINGRAZIAMO

IL MINISTRO

Per Riccardo

Morelli (foto),

presidente di

Anita, Salvini

ha addirittura

«promosso

l’efficienza

logistica,

ottimizzando il

meccanismo delle

responsabilità e

delle garanzie che

regolano il carico

e lo scarico delle

merci».

Il Mit vara ‘Infrastrutture’

IL DECRETO

DELLA

DISCORDIA

Secondo Salvini, garantisce

maggiore dignità al lavoro degli

autotrasportatori. Anita e Fiap sono

d’accordo col ministro, Assotir e

Trasportounito tutt’altro. E la crepa

nella categoria si allarga

Nelle intenzioni del ministro

dei Trasporti,

Matteo Salvini, doveva

essere la svolta nelle relazioni

con la

categoria, o almeno

con chi

le rappresenta

o dovrebbe

farlo. Nei fatti,

il decreto

Infrastrutture

ha diviso le

associazioni

tra favorevoli e contrarie, e-

videnziando la spaccatura nel

mondo dell’autotrasporto.

Chiedere l’intervento

dell’Unione europea

per bloccare il ponte sullo

Stretto di Messina «è un

atto autolesionista, frutto

di un’ideologia ambientalista

fuori da ogni logica

razionale», tuona Paolo

Uggè, presidente di Fai-

Conftrasporto e sponsor

di lungo corso del ponte,

in risposta alle critiche di

Cgil e dell’opposizione

parlamentare sulla realizzazione

dell’opera.

«Chiedere l’intervento

della Commissione europea

è ancora più assurdo

se si considera che

è stata proprio l’Europa,

con i commissari Van

Miert e poi Loyola de

Palacio, a immaginare

e promuovere il progetto

del Ponte. Parliamo dunque

di un’opera sostenuta

dalle stesse istituzioni

che oggi si vorrebbero

Con queste

misure garantiamo

maggiore dignità

al lavoro degli

autotrasportatori

Matteo Salvini

Il decreto modifica, in primis,

la disciplina dei tempi di attesa

per le operazioni di carico

e scarico, riducendo il periodo

di franchigia

da due ore

a 90 minuti per

ogni operazione.

In caso

di superamento,

è previsto

l’indennizzo

di 100 euro

per ogni ora

o frazione di ora di ritardo,

con rivalutazione automatica

annuale.

UGGÈ: BLOCCARE IL PONTE È AUTOLESIONISMO

coinvolgere per fermarla.

È evidente che si tratta

di una battaglia tutta politica,

e non tecnica» aggiunge

Uggè.

Che ricorda anche i vantaggi

ambientali e infrastrutturali

dell’opera: «La

realizzazione del ponte

ridurrà le emissioni di

CO₂ e garantirà a oltre

cinque milioni di cittadini

siciliani il collegamento

stabile col Continente».

15



SULLA STRADA

COLLABORAZIONI

Largo alla

ricarica

Fiap, Motus-E,

Uniontrasporti

insieme per i

pesanti elettrici

Accelerare la diffusione

e lo sviluppo

dell’infrastruttura

di per i veicoli

pesanti elettrici lungo

le principali direttrici

italiane. È l’obiettivo

dell’accordo siglato

da Fiap, Motus-E e

Uniontrasporti.

L’intesa, in particolare,

prevede la realizzazione

di uno studio

atto a individuare le

aree strategiche per

l’installazione delle

stazioni di ricarica

elettrica dedicate ai

mezzi pesanti.

Tale cooperazione

tra competenze specifiche

permetterà di

identificare tutti i siti

più idonei per l’installazione

dei punti

di ricarica. Le aree

saranno individuate

sulla base dei dati di

origine, destinazione

e sosta dei flussi di

traffico delle merci,

oltreché sull’analisi

delle esigenze dei

committenti e dell’infrastruttura

elettrica

esistente, tenendo

in considerazione la

distribuzione delle

attività produttive sul

territorio e delle aree

di sosta di maggiore

transito.

Accanto all’impegno

per la realizzazione

dello studio, i firmatari

promuoveranno

in maniera congiunta

i risultati ottenuti nelle

sedi e con le modalità

più opportune, per

informare e sensibilizzare

sulla materia le

istituzioni e gli operatori

del settore.

Oscar Sandri

Ancora, il decreto introducela

responsabilità solidale tra

committente e caricatore nel

pagamento dell’indennizzo.

Per quanto riguarda i tempi

di pagamento, si prevede

la possibilità per l’Autorità

garante della concorrenza e

del mercato (Agcm) di adottare

diffide e sanzioni in caso

di violazioni reiterate e diffuse

delle normative, configurando

l’abuso di dipendenza

economica.

Garantire maggiore

dignità al lavoro

Norme efficaci? Secondo il

ministro e vicepremier Salvini,

sì: «Ascoltare le esigenze

degli autotrasportatori e dare

risposte concrete è priorità di

questo Governo», ha dichiarato,

«Con queste misure,

garantiamo maggiore dignità

al lavoro».

Anita è soddisfatta, per

non dire entusiasta. «Ringraziamo

Matteo Salvini,

per aver promosso l’efficienza

logistica, ottimizzando il

meccanismo delle responsabilità

e delle

garanzie che

regolano il

carico e lo

scarico delle

merci», dice

il presidente

Riccardo

Morelli, «Da

una parte, il

decreto Infrastrutture ripropone

il concetto di filiera,

incoraggiando la committenza

alla pianificazione delle

operazioni e a ridurre i tempi

improduttivi di attesa dei

Il Decreto delega

ancora una volta

al trasportatore la

segnalazione della

violazione di legge

Anna Vita Manigrasso

veicoli. Dall’altra, contribuisce

a recuperare il gap di efficienza

logistica del nostro

Paese, accorciando i tempi

di trasporto a beneficio degli

autisti».

Molto favorevole anche

il commento di Fiap, che

ha ringraziato,

l’intero Governo

per l’attenzione

riservata

al comparto e

per aver accolto

proposte

condivise dalla

maggioranza

delle associazioni,

rappresentative sia

per numero di imprese sia

per capacità di carico. «Era

fondamentale che la politica

passasse dalle parole ai fatti»,

afferma Alessandro Pe-

ron, segretario generale Fiap,

«Basta lamentele: ora le

imprese dispongono di strumenti

normativi chiari per

far valere i propri diritti. Le

critiche di pochi, che rappresentano

una minoranza del

comparto, fanno solo danni,

alimentando l’immagine di

divisione e di scarsa professionalità».

Ci batteremo per

modifiche sostanziali

Ben diversa l’analisi di Assotir.

«Si poteva e si doveva

fare di più», commenta il

presidente, Anna Vita Manigrasso,

«Abbiamo espresso

forti riserve per il varo di misure

che rischiano di essere

poco significative nella vita

reale delle imprese. Infatti

il decreto lascia ancora una

volta al trasportatore l’onere

di segnalare la violazione

della legge. Che è la ragione

per cui le tutele finora riconosciute,

in vigore da oltre

venti anni, non hanno mai

funzionato».

«La realtà è molto diversa

dalla teoria», aggiunge il segretario

generale,

Claudio

Donati, «Tra

committente e

trasportatore

c’è squilibrio

di forza commerciale,

servono

misure

per bilanciare

il divario. Assotir ha presentato

diverse proposte per

limitare il potere della parte

forte, il committente. Non

sono passate. Per quanto ci

I QUARANT’ANNI DI DELLA PEPA

Come passano gli

anni: Giuseppina

Della Pepa, segretario

generale Anita,

è stata premiata

presso la sede di

Confindustria per il

raggiungimento del

40° anno di servizio

nell’Associazione di

categoria dei trasporti

e della logistica

appartenente al

sistema confederale.

La consegna del premio

si è tenuta alla

presenza del presidente

Anita, Riccardo

Morelli, oltre che

di una prestigiosa

Mentre l’Antitrust

verifica su input del

trasportatore, lui

perderà i soldi e

anche il lavoro

Maurizio Longo

SI POTEVA

FARE DI PIÙ

Negativo il

giudizio di Assotir

sul decreto

Infrastrutture.

Per il presidente,

Anna Vita

Manigrasso (foto),

non funzionerà

come non hanno

mai funzionato le

tutele da 20 anni

a questa parte.

riguarda, la questione non

è chiusa e continueremo a

batterci perché il Parlamento

introduca delle migliorie».

Molto negativo anche il

giudizio di Trasportounito.

«Nulla di nuovo sotto il

sole per quanto concerne i

tempi di pagamento», afferma

Maurizio

Longo, il segretario

generale,

«Avevamo

chiesto 30

giorni anziché

60, con sistema

automatico

di controllo.

Invece si

introduce un altro elemento

burocratico per mascherare

la volontà di perpetuare la

distorsione del mercato a

danno del soggetto debole: si

rappresentanza della

Confederazione,

composta dal presidente,

Emanuele

Orsini, dal delegato

del presidente ai

Trasporti e alla Logistica,

Leopoldo Destro,

e dal direttore

generale, Maurizio

Tarquini.

«Anita intende esprimere

profonda gratitudine

al segretario

generale per l’impegno,

la dedizione e

la competenza con

cui guida la struttura,

accompagnandola

verso il superamento

di ogni sfida e la

realizzazione degli

obiettivi della categoria.

Una carriera

da interprete del

settore dei trasporti

e della logistica, ma

anche del sistema

confindustriale che

da sempre sostiene,

valorizza e incoraggia»,

ha affermato

Morelli.

A Giuseppina Della

Pepa va anche il

ringraziamento personale

del direttore

di Vado e Torno per

la gentilezza e la

collaborazione.

incarica l’Antitrust di verificare

e sanzionare, su segnalazione

dell’autotrasportatore

che, nel frattempo, perderà

soldi e lavoro. Ancora peggio

la disposizione sull’indennizzo

per l’attesa al carico e allo

scarico dei camion. Resta

infatti confermata la totale

assenza di adeguati meccanismi

di controllo».

Tutte le richieste

sono state ignorate

Nel corso degli incontri,

Trasportounito aveva infatti

chiesto altri tipi di intervento

normativo, puntualmente e

totalmente ignorati dalle istituzioni,

come ad esempio le

tariffe dei servizi, la migliore

regolamentazione delle subvezioni

oltre all’agevolazione

in caso di ingiunzione del

pagamento.

«In parallelo con le normative

del mercato per le

quali esistono i titoli ma

non funzionano da decenni

avevamo chiesto misure

per migliorare le condizioni

abilitative dei conducenti,

migliori criteri per il Codice

della strada e interventi seri

sulla sicurezza stradale fra

infrastrutture, aree di sosta e

fissaggio del carico. Risposte?

Il nulla» chiosa Longo.

Riccardo Venturi

16

17



Nei test drive di evenT a Misano Adriatico

LA CARICA

DEI

500

Tante sono state le prove,

su pista e su strada,

effettuate nei due giorni del

caldo e affollato week-end

di metà maggio andato

in scena all’autodromo

misanese intitolato a Marco

Simoncelli. Quattordici,

compresi quattro elettrici,

i veicoli a disposizione

del pubblico e degli

appassionati driver

La prima impressione era che il paddock

di Misano si fosse improvvisamente

ristretto, ridotto nelle

dimensioni e nella metratura. Come se

una mano ne avesse tagliato un tratto,

e nemmeno poco. Insomma, quello spazio

che in realtà, nella moderna struttura

dell’autodromo Marco Simoncelli, è

davvero abbondante, in lungo e in largo,

improvvisamente veniva a mancare.

Tutta ‘colpa’ dei magnifici quattordici

camion, protagonisti, assieme all’appassionato

e competente pubblico, dei

test drive organizzati da Vado e Torno e

Trasportare Oggi.

UN COLPO D’OCCHIO

FANTASTICO

Così lunga, la carovana dei

pesanti stradali messa a

disposizione da sette big del

camion per le prove organizzate

da evenT per Vado e Torno e

Trasportare Oggi, non si era

mai vista. Dieci trattori diesel e

quattro con motore a batteria:

un vero e proprio salone del

camion dinamico en plen air.

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19



Guardare per credere. Eloquente,

a tale proposito, la

foto in apertura di questo servizio.

Lo schieramento prende

un’ampia

fetta dell’area

prospicente il

retro dei box

pista del circuito

misanese.

Una presenza

imponente,

per un

gran bel colpo

d’occhio. Che

cattura e non

lascia indifferenti.

Impossibile

non

notare quella formazione di

sfavillanti truck, di ultimissima

generazione, tra le cui

fila si celavano anche veri e

propri inediti.

La prima volta degli

elettrici long distance

Ci sono gruppi di persone

che si portano alle transenne

che delimitano l’area e

osservano, discutendo tra loro,

della livrea di quella cabina,

delle forme sinuose di

quell’altro modello. Col dito

indicano i modelli elettrici,

quelli con motori alimentati

a batteria: una prima volta

assoluta a Misano, anche per

evenT, che per conto di Vado

e Torno e Trasportare Oggi

organizza la tradizionale e attesissima

(sì, possiamo dirlo)

due giorni di test.

Anche lo sguardo svelto

dei più piccoli, ed erano

tanti, coglie in quel colorato

affresco, motivi di curiosità

e d’interesse. Qualcuno, probabilmente,

sarà l’autista di

domani, magari seguendo le

orme del papà o della mamma,

ragione per cui è meglio

cominciare a prendere dimestichezza

con un mondo che

viaggia veloce sulla strada

del cambiamento.

Molti sanno,

qualcuno

forse ancora

no, che quella

parata di quattordici

veicoli

non è lì soltanto

in bella

20

DAF. Xg e Xg Plus, ovvero due

facce della stessa medaglia.

Impostazione unica, quella del

pesante stradale del marchio

olandese. Un modello che,

nelle sue diverse declinazioni

di potenza, mette comunque

e sempre al centro l’efficienza

combinata con il comfort a tutto

tondo e la disponibilità di spazio

all’interno della cabina che non

teme confronti.

FORD TRUCKS. Tre lettere e un numero: Gen2.

Lo step tecnologico introdotto sul pesante

stradale F-Max col motore di 12,7 litri (una

decina di cavalli in più e un incremento della

coppia) è di quelli che fanno la differenza in

termini di performance e efficienza. Prestazioni

ottimizzate, consumi ridotti e compatibilità con

carburante Hvo al cento per cento.

M

AN. Freschissimo di

battesimo ufficiale,

il Tgx Ducati edition è al

momento un’esclusiva

versione limitata (numerata)

destinata a una trentina di

fortunati, ma che presto

diverrà un pacchetto

ordinabile a listino. Perchè

passione ed emozione non

siano soltanto per pochi.

IVECO. Sia detto con tutto il rispetto

che si deve allo Stralis e ai modelli che

l’hanno preceduto. Ma non c’è dubbio

che il lancio dell’S-Way ha impresso al

marchio Iveco una forte accelerazione.

È un modello che convince: apprezzato

per ciò che è e mostra fuori (una linea

sempre moderna), dentro (una cabina

dove praticità e funzionalità sono parole

d’ordine) e sotto la cabina (driveline hitech).

E che anche con la declinazione

gas metano liquido (Lng), non perde mai

di vista efficienza e massimo rendimento.

mostra. Al contrario, non

aspettano altro che di essere

guidati, messi alla prova.

D’accordo, inevitabilmente

per un tempo limitato, ma

vuoi mettere la soddisfazione

di poterli guidare, uno, due e

più, anche di marche diverse.

Per non parlare dell’emozione

di percorrere un giro sulla

pista che da cinquant’anni

sta scrivendo la storia del

motorsport, dove si sono cimentati

i campioni delle due

e delle quattro ruote. E pure

i protagonisti dell’European

truck racing.

L’assalto del pubblico

al nostro gazebo

Ecco allora che trova spiegazione

la lunga fila di persone

che, fin dalle prime ore

della mattina, quando sembra

che il paddock intero ancora

sonnecchi, prende d’assalto

il gazebo di evenT, quello

21



dove si possono fare la registrazione

e la prenotazione

(gratuite, s’intende), del tipo

di prova che si intende effettuare

(su strada,

o in pista)

e del veicolo

scelto (termico,

a metano

liquido oppure

elettrico).

E allora,

guardando alla

pazienza con

la quale gli

appassionati

e il pubblico

affronta, sotto

il caldo sole di

sabato e domenica, la coda

che inevitabilmente si forma

al banco delle registrazioni,

verrebbe voglia così, su due

piedi, di raddoppiare gli slot

a disposizione. Forse, però,

anche in quel caso, la cosa

non basterebbe a soddisfare

tutti coloro i quali chiedono

di poter effettuare una prova,

che sia in pista o su strada,

non importa.

Veicoli mai fermi il

sabato e la domenica

Quest’anno, al tirar delle

somme, di prova ne abbiamo

contate complessivamente

oltre 500. Una quota

mai toccata in precedenza.

Grazie dunque ai sette marchi

presenti (in rigoroso ordine

alfabetico: Daf, Ford

Trucks, Iveco, Man, Mercedes

Trucks, Renault Trucks,

Volvo Trucks) e all’instancabile

e insostituibile apporto

della squadra di demo driver

ufficiali delle case, che per

l’intero weekend non hanno

certo lesinato impegno,

consigli e supporto ai loro

‘clienti’, contribuendo così

alla riuscita dell’evento.

Grazie anche al supporto

di Ufi Filters, punto di riferimento

globale

nelle soluzioni

di filtrazione e

gestione termica,

e Continental

Vdo,

specialisti del

tachigrafo e

dei servizi di

gestione avan-

22

MERCEDES. Per l’occasione

la Stella ha messo in

campo (e su pista, vien da

dire), i suoi due gioielli più

sfavillanti, entrambi ovviamente

equipaggiati con la nuova,

elegante, cabina Pro: l’Actros

L, dunque con motorizzazione

diesel, e la versione full

electric, accreditata quest’ultima

di un’autonomia di marcia

superiore ai 500 chilometri.

RENAULT. La grinta del T High Smart Racer e

la marcia silenziosa dell’E-Tech T cento per

cento elettrico. Renault Trucks ha messo in

campo un’attacco a due punte ciascuna con un

proprio specifico segno distintivo: una livrea

accattivante e di grande carattere per il T Smart

racer, comfort e funzionalità di livello superiore

per la versione con motore a batteria.

Iveco 190.30 4x4 da Misano alla Dakar

più attenti tra

I il numeroso

pubblico (oltre 40

mila presenze) del

weekend di Misano,

non se lo saranno

certo fatto sfuggire.

Nella giornata di

domenica, ad aprire la

parata dei quattordici

camion dedicati ai

test drive organizzati

da evenT, c’era anche

un autentico pezzo da

novanta appartenente

alla storia del camion:

l’Iveco 190. Non però

nella sua versione

stradale, quella cioè

più tranquilla e che

V

OLVO. In tema di sostenibilità

e trasporto merci free carbon,

il marchio di Göteborg vanta

una notevole esperienza pari

alla sensibilità in materia di

salvaguardia dell’ambiente. Non a

caso, infatti, da tempo le versioni

elettriche fanno parte dell’offerta del

marchio, trainate oggi dall’Fh Aero

Electric, la punta di diamante dei

pesanti stradali a emissioni zero.

chi ha qualche capello

bianco in più sulla

testa ben ricorda

percorrere in lungo

e in largo le strade

dello Stivale, bensì in

quella più grintosa e

corsaiola. Preparato

dal Team Gealife

Motorsport che ha in

Giuseppe Simonato

la sua anima, l’Iveco

190.30 4x4 in livrea

bianco-blu (con tanto

di cerchi

ruota in

tinta) ha

effettuato

una sorta di

installation

lap a Misano in attesa

di schierarsi al via

della Dakar Classic

2026. «Si tratta -ha

spiegato Simonato ai

microfoni di Formula

Truck-del veicolo che

ha partecipato alla

Dakar 1987 e che

oggi abbiamo voluto

riportare in vita, senza

intaccarne lo spirito,

che rimane quello di

allora».

zata delle flotte. E non ultimo,

grazie anche al sempre impeccabile

lavoro svolto dallo

staff di evenT (Sara, Valeria,

Andrea, Daniele, Fabrizio

e Ferruccio), alle hostess, a

Marco e a tutti i suoi uomini

per l’attenzione e la precisione

con cui hanno svolto

il loro compito. Uno special

thank, infine, a Lele, Antonio

e a tutti gli uomini di Misano

per la collaborazione.

Uno stimolo

a fare ancora meglio

E grazie anche a coloro i

quali, appassionati, addetti

ai lavori e semplici autisti,

non hanno fatto mancare i

loro consigli con l’obiettivo

di migliorare la qualità del

nostro evento. Ne terremo

sicuramente conto. In fondo

puntiamo già nel 2026, se

possibile, a rendere quel paddock

ancora più piccolo.

23



anche

Kiss fa poker nel primo round dell’Etrc

ANCHE

GRAZIE ALL’

AIUTINO

25

È subito un duello tra

giganti l’apertura del

campionato a Misano.

Hahn vince Gara-1 ma una

penalità lo fa retrocedere

al secondo posto,

consegnando la vittoria a

Kiss che si impone anche

nelle restanti tre prove

Quattro di quattro. Come già

lo scorso anno, Norbert Kiss

fa bottino pieno nell’appuntamento

di apertura dell’European

truck racing championship, a Misano

Adriatico. E come lo scorso anno, ma

questa non è più una novità, è a lui

che gli avversari guardano come principale

candidato al titolo. Insomma,

nessuna sorpresa, anche se, in verità,

non tutto per il forte pilota ungherese è

filato liscio. È successo infatti che, nel

corso delle prove, causa un problema

al cambio del suo velocissimo Man,

impreziosito quest’anno da un’elegante

e grintosa livrea sempre su sfondo

rosso, proprio in Gara-1, Kiss è stato

costretto a scattare dal fondo dello

schieramento. Un piccolo colpo di scena

che, se da un lato ha galvanizzato i

rivali, soprattutto Jochen Hahn, il suo

primo contendente, dall’altro non sembra

aver minimamente impensierito il

campione in carica. Che già negli anni

passati aveva brillantemente risolto situazioni

sfavorevoli come queste.

DUELLO

MAN-IVECO

Al primo via

della stagione

2025, a Misano,

è subito duello

tra Iveco (Hahn,

n.2) e Man

(Albacete, n.23).

Nella foto non

compare Kiss,

scattato dal

fondo dello

schieramento per

un problema al

cambio. Ma dopo

una spettacolare

rimonta,

complice la

penalità a Hahn,

sarà lui a imporsi

in Gara-1.

24

25



Norbert Kiss lo ha fatto anche

in questa occasione. A

suon di sorpassi, ha velocemente

recuperato posizioni

fino a portarsi alle spalle di

Jochen Hahn, ma senza tuttavia

completare la spettacolare

rimonta con l’ultimo, più

importante sorpasso.

Poco male, perchè ciò che

non è riuscito in pista all’alfiere

del team Revesz, lo hanno

concesso i commissari di

gara, penalizzando Hahn di

cinque secondi per il taglio

di curva al primo giro alla

Variante del parco, la destrasinistra

che segue il rettilineo

d’arrivo. Tanto è bastato per

consegnare la vittoria a Kiss

e far scalare al secondo posto

il pilota tedesco, che pure

col suo bianco-azzurro Iveco

era passato per primo sotto la

bandiera a scacchi.

Quello che francamente

non comprendiamo sono i

tempi lunghi occorsi per ufficializzare

la penalizzazione

dell’infrazione, evidente,

d’altronde, se si tratta di un

taglio di curva, avvenuta al

primo giro. Sarebbe auspicabile

maggore tempestività,

che magari eviti, com’è invece

avvenuto, la pubblicazione

di una prima classifica

finale, per quanto ufficiosa,

col nome di Hahn vincitore.

Comunque, rotto il ghiacco,

Norbert Kiss non si è più fermato,

prendendosi le altre tre

gare e dimostrando una volta

ancora che la fame di vittoria

non è venuta meno con

la conquista del sesto titolo

della serie. L’obiettivo, evidente,

è quello di allungare

il filotto vincente a sette titoli,

che ne farebbe il pilota

più vittorioso nella storia del

campionato.

Kiss, una marcia

inarrestabile

Per quello che si è visto a

Misano, i presupposti non

mancano. E considerando

anche le due vittorie ottenute

nel secondo round del

campionato, sul circuito tedesco

del Lausitzring, se il

buongiorno si vede dal mattino,

prepariamoci a un’altra

infornata di vittorie del pilota

magiaro.

Il tutto, con buonapace di

Jochen Hahn, che di Kiss è

il rivale numero uno ma che

pur confermando il proprio

talento non pare al momento

in grado di mettere un freno

alla cavalcata dell’ungherese

che rischia di trasformar-

Con Iveco il Pace-truck diventa elettrico

Anche in pista,

con Iveco, vince

la sostenibilità. Nella

sua veste di partner

ufficiale dell’Etrc,

il brand sostiene

infatti gli obiettivi di

decarbonizzazione

dell’oragnizzatore

Etra (European truck

racing association)

che punta entro il

2038 alla neutralità

delle emissioni. Un

passo deciso verso

questo obiettivo è

stato il debutto a

Misano dell’Iveco

S-eWay nel ruolo di

Pace-truck ufficiale

del campionato. È

la prima volta nella

storia della serie che

questo ruolo viene

affidato a un camion

full electric. Alimentato

da nove pacchi batteria

da 82 kWh per 738

kWh totali, l’Iveco

S-eWay 4x2 è dotato

di un assale elettrico a

doppio motore da 480

kW di potenza continua

e 1.800 Nm di coppia,

sviluppato da Fpt

Industrial. Grazie alla

ricarica rapida fino a

350 kW, questo veicolo

impiega soltanto 90

minuti per una ricarica

all’80 per cento di

energia. Elegantissimo

nella sua livrea bianca,

Iveco S-eWay assicura

un’autonomia di marcia

di 500 chilometri

prima della ricarica,

ed è dotato di due

barre luminose, una

barra di protezione

anteriore illuminata in

tre parti, gruppi ottici e

lampeggiatori a Led.

Si accende la lotta per il titolo Chrome

26

Se il buongiorno si

vede dal mattino, la

lotta per il titolo della

categoria Chrome si

annuncia estremamente

serrata. E anche in

questo campionato

la battaglia è tra Man

e Iveco. I primi due

appuntamenti della

stagione, Misano e

Lausitzring, hanno

infatti visto il netto

successo del britannico

Mark Taylor (Man),

in entrambi i round

davanti al connazionale

Bradley Smith (Iveco).

Ma anche altri piloti,

da Hecker a Recuenco,

hanno dimostrato di

poter dire la loro. Il

risultato, con sei prove

ancora da disputare

(dunque 24 gare in

totale da attribuire), è

quello di una classifica

corta, dove Taylor

comanda con 85 punti

e Smith segue a nove

lunghezze (76 punti).

Poi, al terzo e quarto

posto, Hecker e Newell,

rispettivamente con

63 e 60 punti. Più

staccato, ma non

certo fuori dai giochi,

Recuenco (49 punti).

HALM QUATTRO

VOLTE A PODIO

Alla curva

Misano (quella

che immette

sul rettilineo

d’arrivo),

Albacete (Man

n.23) precede

Steffi Halm

(Iveco n.44).

Sia l’esperto

pilota spagnolo,

così come

la coriacea

portabandiera

del Team

Schwabentruck,

sono stati

protagonisti di

un week-end

positivo, con

due terzi posti

conquistati da

Halm e uno

andato al due

volte campeon

madrileno.

si nell’ennesima passerella

trionfale.

Halm e Albacete

outsiders di lusso

Detto dei due prim’attori, è

doveroso sottolineare il buon

avvio di stagione di Steffi

Halm, che al volante del suo

Iveco è salita due volte sul

gradino più basso del podio

a Misano, replicando poi la

stessa prestazione la settimana

successiva sul circuito di

casa, al Lausitzring.

E con lei il decano dell’Etrc,

Antonio Albacete, che

alla soglia dei sessant’anni è

ancora capace di dare spettacolo

in pista togliendosi,

com’è accaduto a Misano,

la soddisfazione di un terzo

posto.elle Alberto Gimmelli

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Verso Zerogradi 2025

LO SHOW

DEL

LOCATION CHE VINCE...

non si cambia. Sulla scorta

del successo dell’edizione

2024, anche per quest’anno

evenT ha confermato

il museo Mille Miglia

di Brescia come luogo

d’elezione per l’happening

dedicato al trasporto a

temperatura controllata.

FREDDO

Torna l’happening che

riunisce per un’intera giornata

i professionisti del trasporto

refrigerato, settore sempre

più cruciale nella logistica

attuale. A Brescia il 26

giugno workshop, convegni,

networking ed esposizione

di veicoli e prodotti

Mandato in archivio il grande successo

del week-end di Misano,

evenT si prepara al lancio del più

importante evento italiano dell’anno dedicato

al trasporto a temperatura controllata.

Giovedì 26 giugno, a partire dalle 9 del

mattino, andrà in scena Zerogradi, l’happening

annuale della catena del freddo.

L’appuntamento è al museo Mille Miglia

di Brescia, location evocativa per tutti gli

appassionati di automobilismo e di corse,

ma anche luogo ideale per ospitare, come

già avvenuto lo scorso anno, un’intera

giornata di workshop, convegno e momenti

informativi e di networking. Tutti uniti

da un unico filo conduttore: come rendere

più efficiente e sostenibile il trasporto isotermico

in Italia.

28

29



Con il supporto di sponsor

di primo piano quali Lamberet,

Isokit, Iveco, Man,

Renault Trucks, Rivacold,

Solar-Ice e Total Energies,

che esporranno i loro veicoli

(trattori stradali, semirimorchi,

veicoli commerciali leggeri)

e le loro soluzioni per

la refrigerazione nell’ampia

area espositiva di Zerogradi,

i lavori saranno inaugurati

come d’abitudine da una

serie di workshop tematici

pensati per offrire presentazioni

tecnologiche e di prodotto

con una formula agile

e interattiva. Il programma è

consultabile sul sito ufficiale

eventforma.com/zerogradi

Al momento sono sei i workshop

confermati.

La visita guidata

al museo

Quindi, sarà la volta della

visita guidata al museo Mille

Miglia, che permetterà

ai partecipanti di conoscere

meglio non soltanto la storia

della prestigiosa manifesta-

zione automobilistica, ma anche

alcuni aneddoti interessanti

e non sempre noti sui

veicoli e i piloti che hanno

corso la storica gara.

Il pranzo sarà poi un’altra

occasione di networking e

anticiperà il convegno istituzionale

che, come ogni anno,

coinvolgerà alcuni i principali

protagonisti del trasporto

in Italia, personalità della

politica e esperti del settore.

Personalità di spicco

del settore

Il convegno, moderato da Fabrizio

Dalle Nogare e Luca

Barassi, tratterà di quelli che

vengono identificati come pilastri

del trasporto refrigerato

in chiave attuale: qualità, sicurezza,

committenza e operatori

logistici. D’altronde,

proprio il trasporto isotermico

rappresenta un anello

fondamentale della logistica

attuale, dal campo alla tavola

quando si parla di food, e

dal laboratorio alla farmacia

per quanto riguarda l’ambito

pharma. Più in generale,

i concetti sono validi per

i trasferimenti dei prodotti

sensibili alle variazioni della

temperatura.

La relazione iniziale sarà

affidata al professor Alessandro

Zambon dell’Università

di Bologna. Partecipano al

dibattito, tra gli altri, Michele

Mastagni, coordinatore del

gruppo Rimorchi, semirimorchi

e allestimenti dell’Unrae

e il presidente di Transfrigoroute

Italia, Umberto Torello.

Altri speaker saranno annunciati

attraverso la pagina dedicata

sul sito ufficiale.

La prima edizione di

Zerogradi nel 2016

A far da collante agli interventi,

il punto sul trasporto

isotermico in Italia, affidato

al coordinatore didattico di

evenT, Paolo Volta.

Dopo la consegna degli

Zerogradi Award 2025 (ne

parliamo nel box), l’happening

della catena del freddo

di concluderà con il tradizio-

NON SOLTANTO

INCONTRI

I momenti

informativi,

come i workshop

tematici

coordinati dalle

redazioni di

Vado e Torno e

Trasportare Oggi

o il convegno

istituzionale,

sono eventi

importanti

all’interno della

giornata di

Zerogradi ma

non gli unici a

disposizione

degli ospiti.

Apprezzata è

anche la visita

guidata al museo

Mille Miglia

che ripercorre

la storia di

una delle

competizioni

automobilistiche

più note e

mitiche in

Italia. A curarla

sarà anche

quest’anno il

nostro Alberto

Gimmelli.

Chi vincerà gli Zerogradi Award 2025?

Transfrigoroute Italia,

rappresentata anche

quest’anno dal suo

presidente, Umberto

Torello, patrocinerà gli

attesi riconoscimenti

assegnati alle aziende

che più di altre si sono

distinte per la spinta

innovativa e sostenibile

proprio nel trasporto

refrigerato. Al termine

del convegno, infatti,

saranno assegnati

ufficialmente gli

Zerogradi Award 2025

nelle categorie Food

e Pharma tra le realtà

selezionate dalla giuria

di professionisti ed

esperti del settore

presieduta dallo stesso

Paolo Volta.

Un premio, quello

assegnato nel corso

di Zerogradi, istituito

nel 2019 per dare

un riconoscimento,

appunto, alle aziende

più innovative dei

due settori presi in

considerazione.

Lo scorso anno, furono

le aziende Catone e

D’amora Trasporti a

ricevere il premio,

rispettivamente nel

settore Food e nel

settore Pharma. In

comune, le due realtà

avevano gli sforzi

messi in campo per

ridurre il consumo

energetico delle proprie

attività, oltre agli

investimenti nell’ambito

della sostenibilità

delle flotte. Sempre

lo scorso anno, la

giuria aveva assegnato

un riconoscimento

speciale ad Aster

coop, realtà impegnata

in diversi progetti

mirati alla sostenibilità

ambientale, sociale ed

economica. Tra questi,

il progetto di economia

circolare denominato

‘Rivending’.

nale aperitivo, altra occasione

importante e apprezzata di

networking.

Zerogradi è un evento

nato nel 2016 con l’idea di

creare un appuntamento fisso

dedicato alla catena del freddo,

tra i settori principali per

volumi e portata innovativa

dell’autotrasporto in Italia. A

partire dal 2020, Zerogradi è

stato inserito nel calendario

annuale di evenT, promosso

da Vado e Torno e Trasportare

Oggi in Europa. L’anno

successivo, nel 2021, Zerogradi

è diventato un vero e

proprio happening in grado

di coinvolgere i partecipanti

per un’intera giornata.

Risale al 2019, invece, la

creazione degli Zerogradi

Award, con aziende di primo

piano a livello nazionale e

internazionale tra quelle premiate

nelle scorse edizioni.

Nel 2024, oltre 250 professionisti

del settore hanno

partecipato all’happening

Zerogradi.

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31



COME CAMBIANO I TEMPI

Anche in cava le mirror cam

prendono il sopravvento

sui tradizionali specchi.

Molto meno ingombranti

e quindi meno esposte ai

danneggiamenti, le telecare

offrono soprattutto una

visuale assai più ampia e

nitida rispetto agli specchi

e aumentano quindi la

sicurezza in qualsiasi

condizione di visibiliità.

Renault Trucks cava cantiere

SEGNI

PARTICOLARI

ROBUSTO

Una giornata in cava,

nell’ambito dei Konstruction

days, una vero e proprio giro

d’Italia in cava, per conoscere

da vicino e soprattutto

mettersi al volante degli

specializzati della gamma,

appunto, K. Evento, quello

organizzato dalla Losanga,

voluto per sottolineare le

doti del modello che nelle

sue varie versioni si esalta

quanto più sono difficili le

condizioni operative

Ci voleva, in casa Renault Trucks, un

evento tutto dedicato ai modelli per

la cava e il cantiere. Focus sui mezzi

off-road dedicati al lavoro più duro. Veicoli

che pur rappresentando un segmento di nicchia

ma pur sempre strategico, veicolando

messaggi di robustezza, solidità ed efficienza

imprescindibili ma che non sono affatto

da considerare così scontati, raramente

conquistano la ribalta del mercato.

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33



E i Konstruction days, l’evento

itinerante voluto e

organizzato a cavallo tra i

mesi di maggio e giugno

dagli uomini della Losanga

guidati da Edouard Savelli,

hanno messo sotto i riflettori

la rinnovata gamma dei duri

di Renault Trucks.

Konstruction days

si fa in ...quattro

E lo hanno fatto partendo

proprio dalla sottolineatura

di questo aspetto. Un messaggio

forte e chiaro trasmesso

da nord a sud, toccando

quattro cave della penisola

(Mara a Lonate Pozzolo, a

un tiro di schioppo dall’aeroporto

Malpensa, Esman in

quel di Roma, Dell’Erba ad

Apricena, nel foggiano, Inco

Inerti a Terranova, Messina).

Occasione unica, per dealer

e clienti, di provare direttamente

sul campo, ovvero in

cava, le qualità della gamma

off-road di Renault Trucks.

D’altronde, il momento

scelto dalla filiale italiana

del costruttore francese per

mettere l’accento sul comparto

dei mezzi d’opera è

quello giusto. A partire dalla

crisi manifestatasi alla fine

del primo decennio del nuovo

millennio, il mercato dei

cava è andato in sofferenza,

incapace infatti di salire oltre

il 4 per cento del totale delle

immatricolazioni.

Ma, dopo anni di appannamento

e grandi difficoltà,

grazie all’iniezione di fiducia

indotta dal Pnrr (Piano nazionale

di ripresa e resilienza)

attraverso lo stanziamento

di oltre 30 milioni destinati

a infrastrutture e ferrovie, il

comparto sta vivendo ora un

nuovo rinascimento.

Se il mercato è

in doppia cifra

La conferma è nella crescita

dei numeri, sebbene ancora

contenuta, cominciata da

sei-sette anni a questa parte

e che oggi, a consuntivo del

2024, assegnano al construction

una quota di mercato

SEI POTENZE PER

LA GAMMA K

La robustezza,

è vero, è la

principale

caratteristica

della gamma K di

Renault Trucks,

ma non è l’unico

punto di forza.

Lo è anche, di

questo modello,

l’articolazione

dell’offerta

che in pratica

abbraccia tutte

le esigenze

tipiche

dell’impiego in

cava. La gamma

prevede motrici

o trattori,

con pesi da

18 a 56 ton e

configurazioni

4x2, 4x4, 6x4,

6x6, 8x4, 8x6,

8x8, tre cabine

(Day, Night&day,

Sleeper). Sei

le opzioni di

potenza: 380,

430, 480 cv per

il De11, 440, 480

e 520 cv per il

De13.

Rebuild, et voilà i veicoli pronti all’uso

Dopo Refreeze,

l’iniziativa dedicata

ai veicoli adibiti al

trasporto a temperatura

controllata, ecco

Rebuild, progetto

analogo che Renault

Trucks indirizza nel

cava-cantiere. Con

questa proposta,

sviluppata in

collaborazione con

tre partner allestitori

di qualità quali sono

Cantoni, Comes e Tke,

Renault Trucks intende

proporre alla clientela

del settore macchine

pronte all’uso, dunque

immediatamente

operative, bypassando

in pratica i tempi, mai

brevi, che appunto

necessitano per

l’allestimento del

veicolo. Con Rebuild,

come già con Refreeze,

il costruttore francese

dimostra nei fatti la

concreta vicinanza

al cliente e alle sue

esigenze. E lo fa

attraverso soluzioni

complete sempre nel

segno della massima

qualità. Alla base di

Rebuild, d’altronde, c’è

l’autotelaio a quattro

assi (8x4) della serie K

Heavy, macchina che

fa della forza e della

robustezza il proprio

segno distintivo. Passo

di 4.350 mm, cabina

Day, viene proposta

con le potenze di punta

della gamma, ovvero

con il propulsore

De13 declinato come

520 e 480 cavalli,

rispettivamente

corrispondenti a

valori di coppia di

2.550 e 2.400 Nm.

L’abbinamento è in

entrambi i casi con il

cambio automatizzato

Optidriver At2612.

prossima al dieci per cento.

In termini di immatricolato,

significa poco meno di tremila

unità registrate. Segnale,

dunque, certamente positivo

per un comparto che solo

dieci anni fa, anno 2015,

aveva toccato il suo minimo

storico.

Interessante, a tal proposito,

soffermarsi sulla fotografia

del mercato Italia scattata a

chiusura del 2024 dagli uomini

di Renault Trucks.

Il Nord Italia

pesa di più

L’analisi, dettagliata, ci consegna

un mercato in cui il

peso più rilevante è quello

del Nord Italia (48 per cento,

con la crescita del 20 per

cento sul 2023), contro il 28

per cento del Centro (più

19 per cento sul 2023) e il

21 per cento del Centro Est

(anch’esso in crescita del 21

per cento). Fanalini di coda

Sicilia e Calabria: insieme, le

due regioni del Sud portano

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PER L’OFFROAD

SI FA IN CINQUE

Fango, terra,

pietrisco:

insomma, le

più classiche

insidie tipiche

dell’utilizzo in

cava. Gli off-road

con il logo della

Losanga sulla

calandra non

temono alcun

terreno e alcuna

insidia, potendo

peraltro vantare

una famiglia

di veicoli

perfettamente

mirata alle

specifiche

esigenze e

mission del

settore. Una

gamma, quella

battezzata Hd

Construction

di Renault

Trucks, che

si articola in

cinque differenti

segmenti: K

Medium, K

Heavy, K Xtrem,

C Off road e

C On road.

Una lunga tradizione nell’off-road

Sono due le lettere

dell’alfabeto

Renault Trucks per

il cava cantiere: K e

C. Con queste due

serie di modelli, la

prima dedicata alle

costruzioni, la seconda

al cantiere pesante,

la Losanga mette

in campo un’offerta

di mezzi quantomai

completa, capace di

abbracciare le diverse

esigenze. Modelli,

le serie K e C, che

consolidano la più che

settantennale tradizione

del marchio francese

nell’off-road, cominciata

negli Anni 50 con i

veicoli targati Berliet,

proseguita con Gbc e

più recentemente col

Kerax (foto). L’attuale

famiglia offre versatilità

e robustezza (gamma

C) e la possibilità

di operare in totale

sicurezza e con grande

efficienza sui terreni

più estremi (gamma

K). La versatilità

della serie C, ottima

risposta per impieghi

su sterrato e su strada,

è nella configurazione

stessa dei veicoli

che prevede, ad

esempio, sospensioni

meccaniche (fino a 10

ton) e pneumatiche

(fino a 9 ton), le

posteriori paraboliche

o pneumatiche (da 13

a 26 ton), longheroni

da 7 o 8 mm, angolo

d’attacco di 25 gradi

e paraurti in acciaio.

Senza dimenticare la

chicca dell’Optitrack,

la trazione idrostatica

sulle ruote anteriori

utile quando l’aderenza

si fa precaria.

a casa il 12 per cento.

Attenzione però, perché le

due regioni del Sud registrano

il maggiore incremento

dell’immatricolato rispetto al

2023: più 41 per cento. Con

la Sicilia che segna un più 69

per cento, prendendosi il 10

per cento del mercato.

La fotografia scattata da

Renault Trucks fa il punto anche

sulle tipologie di allestimento.

Prevalgono vasche e

cassoni (55 per cento), seguite

da betoniere e betonpompe

(31 per cento). La configurazione

più richiesta è invece il

quattro assi 8x4 (82 per cento)

che precede di gran lunga

il 6x4 (14 per cento). Al 4x2

solo il 4 per cento.

La gamma K Heavy

il fiore all’occhiello

È in questo scenario con prospettive

positive che Renault

Trucks opera con la rinnovata

gamma dedicata al cava

cantiere. Una famiglia con

cinque componenti (K Medium,

K Heavy, K Xtrem,

C Off road, C On road), che

ha proprio nella versione K

Heavy protagonista dei Konstruction

days il suo fiore

all’occhiello.

Modello che, peraltro al

pari dell’intera gamma Hd

Construction, ha nella robustezza

il suo tratto distintivo,

ottenuto combinando diversi

elementi. Il telaio, anzitutto,

la cui solidità e resistenza è il

frutto di longheroni da 8 mm

che beneficiano di opportuni

rinforzi (di 5 mm); assali e

ponti a riduzione semplice e

doppia; le sospensioni, anteriori

a tre o quattro lame paraboliche

rinforzate e posteriori

a undici lame tandem e

quattro foglie paraboliche da

38 ton (Xtrem); il bloccaggio

dei differenziali per garantire

più aderenza nelle condizioni

estreme. A questi plus la

gamma K aggiunge angoli

d’attacco da 29 a 32 gradi (in

funzione degli pneus montati)

e un’altezza dal suolo tra 383

e 400 millimetri.

In regia, i motori Euro 6 step

E De (Diesel efficiency) proposti

con cilindrata di 10,8 litri

(380, 430, 460 cv) e 12,8 litri

(440, 480, 520 cv). L’abbinamento,

per la serie K è con

quattro tipologie del cambio

Optidriver a 12 marce (12 più

una extra-lenta nella versione

Xtended), dotato di modalità

Offroad, che grazie alla so-

fisticata gestione consente al

veicolo una mobilità ottimale.

In cava anche

con gli specchi digitali

Infine, una novità significativa.

Con il model year 2025 della

gamma K, è infatti disponibile

il sistema di specchi digitali in

luogo dei classici convenzio-

nali. Da una recente indagine

è emerso come il 38 per cento

della clientela del settore cava

cantiere sia favorevole all’utilizzo

delle mirror cam. Che

dunque anche nell’off-road,

sono destinate a sostituire gli

specchi convenzionali. Un altro

segno dei tempi.

Alberto Gimmelli

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Il nuovo van elettrico Kia

DALLA COREA

CON

FURORE

Ancorché nella sua versione

statica, abbiamo visto il Pv5,

modello che segna il ritorno

di Kia tra i veicoli commerciali.

Design, tecnologia e versatilità

i tre pilastri di un progetto

nativo elettrico davvero

interessante. Già ordinabile, il

cargo van costa poco più di

31 mila euro

Il fatto che un colosso dell’automotive

come Kia decida di rientrare prepotentemente

nel segmento dei veicoli commerciali

è notizia assolutamente degna di

nota. Ancor di più se lo fa con dei furgoni

nativi elettrici (cioè costruiti su un’architettura

nuova di zecca, non su un’architettura

termica elettrificata) pronti a entrare

prossimamente in un agone che si preannuncia

scoppiettante.

PER TRASPORTO MERCI E PASSEGGERI

Kia torna nel segmento dei veicoli

commerciali con il mid-size Pv5, in

attesa di altri modelli in arrivo da qui

al 2029. La versione adibita al trasporto

passeggeri costa poco meno di 40 mila

euro, Iva e messa su strada incluse.

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Dopo averlo visto in assoluta

anteprima lo scorso autunno

alla Iaa, Kia ha presentato

il primo di questi veicoli,

il mid-size Pv5, alla stampa

italiana nel corso di un evento

che si è tenuto alle porte

di Milano.

Fiducia nella mobilità

elettrica

Come ben sanno i conoscitori

delle questioni automotive,

Kia non è nuova al segmento

dei veicoli commerciali: la

gamma precedente era stata

commercializzata in Europa

prima di essere abbandonata

alla fine degli anni Duemila.

«Ma ci sono ancora diverse

centinaia di veicoli in

circolazione», dice con orgoglio

il presidente di Kia

Italia, Giuseppe Bitti, «Oggi

in Italia la domanda di van

elettrici è ancora troppo bassa,

è vero, ma siamo convinti

che ci sia un grande potenziale

e che con i veicoli Pbv

(Platform beyond vehicle)

abbiamo la carta giusta per

dire la nostra».

In termini numerici, Kia

punta particolarmente sull’elettrificazione,

con l’obiettivo

globale per il 2030 di vendere

oltre un milione e 250

mila veicoli elettrici, 250 mila

dei quali nei commerciali.

Percorso iniziato nel 2021

con il rilancio

del brand

Kia e che ora

aggiunge un

tassello non

di poco conto.

In questo contesto,

il Pv5 è

solo il primo

dei modelli

ad arrivare sul mercato: poi

arriveranno i più grandi Pv7

e Pv9, rispettivamente nel

2027 e nel 2029.

Il van elettrico Pv5 di Kia

è stato progettato sulla nuova

piattaforma modulare elettrica

E-Gmp.S di Hyundai: è,

dunque, un veicolo nativo

elettrico a tutti gli effetti. A

partire dal prossimo agosto,

verrà prodotto nell’innovativa

fabbrica coreana di Hwaseong,

caratterizzata da altissima

automazione e destinata

40

Il progetto Pbv

mira a fornire

soluzioni di

mobilità a tanti

professionisti

ALTA TECNOLOGIA

ORIENTALE

Al cluster digitale

da 7,5 pollici fa

da contraltare un

display centrale

da 12,8 pollici

dotato dei più

avanzati sistemi di

infotainment per

la gestione del

veicolo. Il software

è aperto a terze

parti (quindi non

Kia) per lo sviluppo

di App dedicate al

trasporto.

alla produzione di soli veicoli

elettrici. Ordinabile da subito,

arriverà in Europa entro

la fine dell’anno, al prezzo

di listino di 31.850 euro nella

versione cargo business

L2H1 con batteria

da 51,5

kilowattora,

Iva e messa su

strada escluse.

Per la versione

passeggeri

si parte da

39.250 euro,

Iva e messa

su strada incluse. Prezzo di

partenza davvero competitivo

guardando anche alle

proposte della concorrenza.

Giuseppe Bitti, Kia Italia

Obiettivo 400 km

di autonomia

Il nuovo furgone elettrico

Kia è pensato per offrire

«agli artigiani e alle aziende

che si occupano di consegne

in ambito urbano un’opzione

estremamente versatile»,

ha detto Michele Palomba,

Product planning manager

PIATTAFORMA

NATIVA HYUNDAI

Il progetto che

segna il ritorno

di Kia tra i veicoli

commerciali è

nativo elettrico,

sviluppato su

un’architettura

differente rispetto

ai veicoli con

motore termico.

Ne deriva che il

service è affidato

a una selezione

di centri di

assistenza Kia sul

territorio italiano.

Disponibile anche

la versione chassis

allestibile del Pv5.

PORTATA E VOLUME

DI CARICO

Il Kia Pv5 ha una

massa complessiva

di 2.600 chili,

portata massima

fino a 770 chili e

volume di carico

che sfiora i 5

metri cubi nella

configurazione

più ampia, che

prevede uno

sbalzo posteriore

più lungo (non

nella foto) senza

ritoccare il passo.

di Kia Italia, all’evento di

presentazione del veicolo alla

stampa italiana. Grazie ad

altezze da 1,9 a 2,2 metri e

larghezze da 4,5 a 4,7 metri,

a seconda delle

configurazioni.

Per quanto riguarda

le batterie,

invece, sono

previste opzioni

da 43, 51,5 e 72

kilowattora, che

promettono (ma

si tratta di target

omologativi, al momento)

un’autonomia fino a 400

chilometri.

Versatilità è

la parola d’ordine

Per quanto riguarda la ricarica,

previste opzioni in corrente

alternata e continua, in

quest’ultimo caso con potenza

massima di cento kilowatt

per una teorica ricarica del

veicolo in 30 minuti circa.

Il Kia Pv5 ha massa

complessiva di 2.600 chili,

portata massima fino a 770

I primi esemplari

di Pv5 dovrebbero

arrivare nelle

concessionarie

italiane entro la

fine dell’anno

chili e volume di carico che

sfiora i 5 metri cubi. Ci sarà

naturalmente anche la versione

chassis con possibilità di

allestimento e i manager Kia

affermano che sono già al

lavoro con diversi allestitori

sul territorio italiano.

Interni ad alto

contenuto tecnologico

«Design, tecnologia e versatilità

sono i tre pilastri su cui

si fonda il progetto Pbv di

Kia», ha aggiunto Palomba,

spiegando che il brand coreano

ha puntato in particolare

sull’aerodinamica, ottenendo

un coefficiente di penetrazione

(Cx) di 0,29 che si accompagna

alle finiture esterne coerenti

con gli ultimi modelli

di auto Kia e alla linea di

cintura bassa sul fianco per

caratterizzare maggiormente

il veicolo.

La rapida occhiata all’interno

del furgone elettrico

mette in evidenza il cluster

digitale da 7,5 pollici, così

come lo schermo centrale

da 12,8 pollici. Il software,

basato su Android, è aperto

a terze parti per lo sviluppo

di App dedicate. Tutto questo

si accompagna al mondo

della connettività attraverso

aggiornamenti over-the-air,

implementabili, senza passare

dall’officina.

La digital

key 2.0, infine,

consente

l’accesso

alla chiave

telematica

attraverso lo

smartphone

per evitare di dover gestire il

parco chiavi nelle flotte. Piccoli

dettagli, si dirà, ma Kia

punta anche su aspetti come

questi per attirare l’attenzione

degli operatori dell’ultimo

miglio e inserirsi in un mercato

in grande evoluzione,

contando anche sulla sua rete

di vendita e assistenza, a dir

poco collaudata. Quindi, si è

scelto di affidare il service

(elettrico) a una selezione

dei punti di assistenza già

presenti in Italia.

Fabrizio Dalle Nogare

41



I test drive di Vado e Torno

UN PASSO

NEL

FUTURO

Alzi la mano chi, nel settore del trasporto

merci, non conosce il Supertest

500 chilometri di Vado e Torno.

Senza andare troppo in là nel tempo o dare

i numeri delle centinaia di prove consumi

effettuate finora, il sistema che abbiamo

elaborato nel corso del tempo è affidabile

e riconosciuto. Perché, allora, non riportare

lo stesso modello anche sulle trazioni

alternative? Non tanto sul gas, il percorso

di 500 chilometri con partenza e arrivo a

Piacenza ha già una sua storicità, quanto

sui veicoli elettrici, ancora piuttosto embrionali

nei camion, ma una realtà sempre

più consolidata tra i veicoli commerciali

leggeri. E perché non introdurre un percorso

adatto al trasporto regionale, a prescindere

dalla motorizzazione del veicolo?

Detto, fatto. Basta girare pagina.

La transizione energetica fa sempre più

rima con pluralità tecnologica. Per venire

incontro alle esigenze di tutti i tipi di

veicoli, Vado e Torno ha aggiornato e

adeguato specifici percorsi di prova

C’È SPAZIO DAVVERO PER TUTTI

Non soltanto percorsi, a dirla tutta.

Ripensare le prove consumi, per noi, ha

significato anche trovare una modalità

per misurare, in modo il più possibile

oggettivo, per esempio, l’autonomia dei

veicoli elettrici. Fattore chiave per la

loro penetrazione sul mercato.

42

43



Una panoramica sulle prove

Il re dei nostri percorsi

OLTRE LA STORIA

Percorsi collaudati e test comparativi

e affidabili. Su questa base

imprescindibile abbiamo fondato

il restyling delle nostre prove

SUPERTEST DIESEL

Pensato per mettere alla prova i

camion diesel con portata fino a 44

ton, il Supertest 500 km non sente il

peso degli anni. Anzi...

Dal 1962, la nostra

rivista scrive la storia

dei test su strada dei

veicoli industriali. Oggi,

con l’evoluzione delle tecnologie

e delle soluzioni di

alimentazione, continuiamo

a essere tra i pochissimi

media in grado di offrire

prove su percorsi collaudati

e test comparativi affidabili.

Ognuno dei nostri percorsi,

e nelle pagine successive

ve li presentiamo uno ad

uno, è studiato per restituire

dati reali, ripetibili

e confrontabili, con prove

eseguite sempre nelle stesse

condizioni e con metodi non

soltanto rigorosi, ma anche

collaudati.

I test sulla lunga distanza,

un tempo erano mille

chilometri, poi ridotti a

500, costituiscono una

parte importante delle

prove consumi che ogni

anno effettuiamo. Lo storico

percorso del Supertest 500

chilometri è stato adattato

non solo ai camion con

motorizzazione diesel, ma

anche a quelli spinti da

un motore alimentato a

gas naturale. E poi c’è

il settore dei truck per il

trasporto regionale e dei

van per trasporto urbano,

che rappresenta un mercato

in forte trasformazione,

come suggeriscono i numeri

delle immatricolazioni,

in Europa ma anche in

Italia. Rispondere a questa

trasformazione è doveroso

per un punto di riferimento

come la nostra piattaforma

editoriale.

DA ASSAGO

AD ASSAGO

Partenza e arrivo

ad Assago, dove

viene effettuato,

alla fine della

prova, il rabbocco

di carburante.

Il percorso è

interamente

autostradale, con la

prima parte sull’A1

e l’ultima sull’A7.

Impegnativo e,

spesso, decisivo

per il risultato

finale il tratto che

da Parma porta

ai Giovi, ricco di

saliscendi.

Ne parliamo

diffusamente da

pagina 50: fare

il record consumi sul

Supertest di Vado e Torno

è una cosa seria. E niente

affatto semplice, sebbene i

camion diesel attuali stiano

facendo veri e propri passi

da gigante in termini di

performance ed efficienza.

Il Supertest 500 chilometri

permette di misurarla, la

maggiore efficienza dei

veicoli più nuovi disponibili

sul mercato. Proprio il

trend delle immatricolazioni

chiarisce che di percorsi

destinati ai camion diesel

ci sarà bisogno, eccome,

anche in futuro: nel 2024,

in Italia, il diesel ha

assorbito il 97,4 per cento

del mercato complessivo

sopra le 3,5 ton. Percentuale

che aumenta ancora di più

se si considerano i veicoli

industriali over 16 ton.

Una quota non semplice da

erodere da parte dei veicoli

a trazione alternativa.

Si parte, dunque,

dall’Autogrill Q8 di Assago

Ovest e si procede lungo

l’A1 fino all’innesto della

A15 all’altezza di Parma

proseguendo in direzione

La Spezia. Appena dopo

Fornovo, inizia il tratto

guidato che sale fino a

Berceto. È questa una delle

tratte che mettono alla

prova le caratteristiche degli

autoarticolati. Scollinata

la Cisa, si scende verso il

mare e La Spezia contando,

questa volta, sulla capacità

del veicolo di risparmiare

carburante grazie allo

sfruttamento della marcia in

eco-roll e della mappatura

del territorio che i più

moderni sistemi si ausilio

alla guida sono in grado

di garantire. Si prosegue

per Genova lungo la costa

ligure prima di risalire

verso Milano imboccando

l’A7 e facendo tappa a

Tortona per la doverosa e

obbligata sosta. L’arrivo

coincide con la partenza

e costituisce un momento

importante perché alla

stazione Q8 di Assago

Ovest avviene il rabbocco

di carburante, necessario

per misurare l’effettivo

consumo del veicolo lungo

il percorso. I dati rilevati

vengono poi elaborati dalla

redazione di VeT.

44

45



Quasi 500 km a tutto gas

Novità per gli elettrici

SUPERTEST GAS

In termini chilometrici e non solo,

cambia poco rispetto al Supertest

diesel. Giusto la stazione scelta per

il fondamentale rabbocco finale

ARRIVA L’E-TEST

Diverse case puntano sugli elettrici

anche per il medio-lungo raggio. È

arrivato il momento di testarne

una volta per tutte l’autonomia

RIFORNIMENTO

A PIACENZA

Nel Supertest

riservato ai veicoli

alimentati a gas

naturale cambia il

punto di partenza,

che ancora una

volta coincide con

quello di arrivo. Di

fatto, il percorso

di prova è lo

stesso del diesel,

compresa la scalata

al passo della Cisa

che mette davvero

alla prova i camion

Lng. Ad Assago si

riprende l’A1 verso

Piacenza.

RICARICA

PER I TRUCK

L’hub di ricarica

Milence di Bagnolo

San Vito (il primo

in Italia, altri

dovrebbero seguire

nei prossimi anni)

è il luogo ideale

per garantire ai

camion elettrici in

prova la ricarica

ad alta potenza

senza dover

affrontare questioni

di ingombro. Il

percorso dell’etest

di VeT è

interamente

autostradale.

Gasolio no grazie, si

comincia a parlare

di veicoli alternativi.

Diverso il carburante al

rabbocco finale, identica

la filosofia: mettere alla

frusta i camion alimentati

a Lng con massa totale a

terra fino a 44 ton su un

percorso autostradale che

ricalca quello del Supertest

per i camion diesel. Si

parte dalla stazione Eni di

via Caorsana, a Piacenza,

proseguendo alla volta

di Parma fino all’innesto

con l’A15 direzione La

Spezia. Per il resto del

percorso, non cambia

alcunché rispetto a quanto

abbiamo raccontato nella

pagina precedente. Il punto

di arrivo coincide con la

partenza: il tratto conclusivo

sull’A1, direzione Piacenza,

inizia all’altezza di Assago,

zona sud-ovest di Milano.

Quello del gas naturale

è un mercato altalenante

per quanto riguarda

l’Italia, che ha vissuto

un vero e proprio boom

contestuale alla creazione

di un’infrastruttura di

ricarica adeguata alle

esigenze del trasporto a

lunga percorrenza. Le

oscillazioni penalizzanti

per quanto riguarda il

prezzo del gas alla pompa

degli ultimi anni hanno

ovviamente penalizzato

le immatricolazioni, che

sono però tornate a salire

lo scorso anno, registrando

quasi un più 25 per cento

rispetto all’anno precedente

e toccando la quota di

mercato dell’uno per cento,

certamente inferiore rispetto

alla quota di veicoli a gas

naturale presenti nel parco

circolante in Italia. Proprio

il gas è al centro di una

contesa importante a livello

europeo, con nazioni come

l’Italia che spingono per il

riconoscimento del biogas

(ottenuto cioè da fonti non

fossili) come alternativa

ammessa all’elettrificazione

delle flotte. Nel nostro

Paese sono tante le aziende

di trasporti che hanno

sperimentato l’utilizzo dei

veicoli alimentati a gas

naturale in questi ultimi

decenni e sono sempre

di più le stazioni di

servizio che erogano una

percentuale di gas nella sua

declinazione ‘bio’.

Non è semplice, in

Italia, trovare una

stazione pubblica di

ricarica adatta ai camion

da 44 ton. Non basta,

infatti, la disponibilità

di una colonnina, né il

fatto che sia capace della

potenza sufficiente per

ricaricare il veicolo in

un tempo ragionevole. È

fondamentale, piuttosto,

trovare lo stallo adatto a

ospitare la combinazione

di trattore e semirimorchio.

Per questo, l’inaugurazione,

lo scorso febbraio, del

primo hub di ricarica della

joint venture Milence

in Italia ha segnato lo

spartiacque importante per

la diffusione dei camion

pesanti elettrici nel nostro

Paese. Quello che si trova

a Bagnolo San Vito, in

provincia di Mantova,

lungo l’asse A22 che

collega Modena al confine

austriaco del Brennero, è

a tutti gli effetti un luogo

progettato per i camion

e fornito, al momento, di

ben quattro stalli ad alta

potenza. E sebbene Milence

sia la joint venture tra

il gruppo Traton (Man,

Scania e Volkswagen),

Volvo e Daimler, i suoi

hub di ricarica sono aperti

a qualsiasi camion elettrico

in ossequio alle normative

antitrust. Proprio da

Bagnolo San Vito parte il

nostro nuovo percorso di

test, anche in questo caso

interamente autostradale,

che segue l’asse del

Brennero in direzione sud,

quindi Modena, prima di

immettersi verso La Spezia

e l’A15 all’altezza di Parma

e affrontare l’ascesa verso

il passo della Cisa fino

all’altezza di Berceto.

Lì il percorso viene

affrontato una seconda volta

in direzione esattamente

opposta, fino al punto di

ricarica nel mantovano, per

un totale di 310 chilometri.

Impegnativi, forse, per gli

attuali truck elettrici, ma

decisamente alla portata dei

nuovi modelli che verranno

progressivamente immessi

sul mercato, accreditati

di autonomie superiori

e dunque in grado di

affrontare compiti ben più

ardui del navettaggio per

cui in gran parte vengono

impiegati oggi.

46

47



Il percorso multi-energia

Il rinnovato percorso urbano

TEST REGIONALE

Altra novità del portfolio di prove,

il test si adatta ai camion diesel,

a gas o anche elettrici con massa a

partire dalle 3,5 e fino a 26 ton

UN GIRO IN CITTÀ

Tangenziale e circonvallazione,

sfidando il traffico di Milano.

Con soste per il carico e lo scarico

dei furgoni fino alle 3,5 ton

IL PERCORSO

È MISTO

Oltre ad ammettere

senza alcuna

distinzione di sorta

veicoli diesel, a

gas naturale o

elettrici, il nuovo

percorso di test

su scala regionale

corre soprattutto

su autostrada, ma

con una decisiva

deviazione sulla via

Emilia. Elemento

chiave per testare

le prestazioni del

veicolo anche

su un ‘terreno’

diverso.

DUE VOLTE

A MILANO

I chilometri totali

sono circa 86:

nessun problema

per l’autonomia

garantita dai van

elettrici. Partenza

e arrivo presso

la sede di Vado

e Torno, sosta

per il carico e lo

scarico, quindi un

percorso misto tra

tangenziale ovest

e circonvallazione,

da percorrere due

volte prima del

ritorno al punto di

partenza.

C’è chi sostiene che

il segmento ‘medio’

dei camion, quelli

destinati al trasporto

extraurbano e regionale,

sia destinato a scomparire.

Previsione forse un po’

azzardata e abbastanza

lontana dalla realtà, dettata

però dalla contrazione del

segmento sul mercato. A

dare nuova linfa ai truck

di media portata, ancora

oggi molto utilizzati per

diverse applicazioni,

anche in ambito urbano,

potrebbero essere le trazioni

alternative. A testimoniarlo,

ci sono gli investimenti fatti

dalle case costruttrici, che

continuano a sviluppare

modelli tecnologicamente

avanzati per colmare il gap

tra i furgoni e i camion

per il trasporto pesante.

Così, anche Vado e Torno

ha deciso di puntare

sul segmento e rivedere

profondamente il suo

percorso di prova per poter

ospitare qualsiasi camion

con massa totale a terra

fino a 26 ton, a prescindere

dalla sua alimentazione.

La chiave, infatti, è la

stazione di servizio che

segna la partenza e l’arrivo

dei test. Siamo ad Agrate,

alle porte di Milano, in

prossimità dell’autostrada

A4. La stazione di servizio

individuata è la Eko

point, dotata, oltre che

dell’immancabile pompa

per l’erogazione del gasolio,

anche di distributori di

gas naturale, (con una

percentuale di provenienza

‘bio’, che non guasta) e

di colonnine di ricarica

ad alta potenza, pensate

anche per veicoli mediopesanti.

Gli stalli non

sono quelli descritti nella

pagina precedente, ma

riescono a ospitare veicoli

di dimensioni medie.

Da lì si parte alla volta

di Melegnano, a sud di

Milano, lungo l’A58, prima

di imboccare la strada

statale 9, più nota come

via Emilia, che collega San

Donato Milanese a Rimini.

Noi, però, ci fermiamo

a Piacenza per tornare,

prima in autostrada lungo

la A1, fino a Melegnano,

poi percorrendo l’A58,

fino al punto di partenza, e

rifornire di carburante (o di

energia elettrica) il veicolo.

Quanto meno nelle

principali città

italiane, l’impatto

dell’elettrificazione sul

trasporto merci in ambito

urbano inizia a vedersi,

anche più di quanto

suggeriscono i dati ufficiali

sulle immatricolazioni.

Anche da quel punto di

vista, tuttavia, si stanno

facendo passi avanti, se

pensiamo che il primo

trimestre dell’anno

ha portato in dote un

più 41 per cento sulle

immatricolazioni di van

elettrici rispetto allo stesso

periodo del 2024, alzando

la quota di mercato al 3

per cento dall’1,9 raggiunto

alla fine del 2024. Il lungo

preambolo ci serve per dire

che l’aggiornamento del

percorso di prova urbano

di Vado e Torno ha tenuto

conto dell’emergere dei

furgoni elettrici, senza

peraltro dimenticare il ruolo

che quelli termici hanno,

e continueranno ad avere

ancora per diversi anni,

sul mercato. Si parte da

via Brembo, sede milanese

di Vado e Torno, direzione

Quinto Stampi per il carico

del veicolo sulla base delle

sue dimensioni e della

portata. Percorrendo la

tangenziale ovest di Milano,

più un breve tratto cittadino

dell’A4, ci si immette

sulla circonvallazione

est, da percorrere due

volte sfidando, appunto,

il traffico cittadino del

mattino, negli orari più

caldi per le aziende che

effettuano le consegne e

per i professionisti che

utilizzano i furgoni nella

loro attività quotidiana.

Dopo aver scaricato il

veicolo, si torna al punto di

partenza per il fondamentale

test di ricarica, effettuato

sempre presso la stessa

colonnina e in condizioni

ripetibili. L’intento è quello

di misurare la quantità

effettiva di ricarica (in

kilowatt) in un determinato

periodo di tempo,

chiaramente uguale per tutti.

La lunghezza complessiva

del percorso, circa 86

chilometri, è assolutamente

alla portata dell’autonomia

garantita dalla grandissima

parte dei van elettrici oggi

disponibili sul mercato.

Non resta che provarli.

48

49



2018

Man torna nel Supertest e fa

3,74

FUEL

RECORD

500 KM TEST TRACK

MAN

TGX 18.500

POKER

DI

RECORD

2023

50

2021

3,75

FUEL

RECORD

500 KM TEST TRACK

MAN

TGX 18.510

4,18

FUEL

RECORD

500 KM TEST TRACK

MAN

TGX 18.520

4,44

FUEL

RECORD

500 KM TEST TRACK

MAN

TGX 18.520

Il 4,44 km/l stabilito dal pesante

stradale del Leone è solo il più

luccicante dei risultati ottenuti nel

Supertest 500 km. In realtà, il Tgx

ha mostrato anche altri significativi

valori di efficienza da record

Esono quattro. Le volte in cui il Man Tgx ha

timbrato il record nel Supertest 500 km di Vado

e Torno. La prima, nel 2018 con la versione

18.500 (3,74 km/l), poi nel 2021 col 18.510 (3,75

km/l) e, ancora, nel 2023 col 18.520 (4,18 km/l), primo

pesante stradale della storia a superare la soglia

dei quattro chilometri di percorrenza con un litro di

gasolio. Oggi, a conferma delle qualità di efficienza

del modello e prima ancora della bontà del progetto

Tgx, lo spettacolare 4,44 km/l firmato dal Tgx 18.520

spinto dal motore D30.

Si tratta di un poker di record che non ha precedenti

nella storia del nostro Supertest. E già questo

varrebbe al Tgx la laurea con lode in efficienza. Ma

analizzando nel dettaglio i dati dell’ultima straordinaria

performance del 18.520 motorizzato D30,

emergono in tutta chiarezza anche altri valori non

meno significativi e che vale la pena di evidenziare.

La velocità media, ad esempio: il Tgx col D30 ha

viaggiato alla media record di 77,7 all’ora (contro i

71,1 del primatista precedente). Notevole, considerando

l’altimetria del percorso, incattivito dalle

impegnative tratte in salita verso Berceto

e poi ancora dal più breve ma secco strappo

dei Giovi. E a proposito di tratte: il Leone

ha realizzato consumi e percorrenze record in

ben sei degli otto settori che compongono il

percorso del Supertest 500 km. E lo ha fatto

nei settori, per così dire, decisivi, dove si

fa la differenza. Due su tutti: l’8,11 km/l (a

83,8 di media) nella picchiata da Berceto a

La Spezia, e il 12,6 km/l (a 77,8 all’ora) tra

Giovi e Tortona. Semplicemente stratosferico.

Infine, non passi sottotraccia il dato relativo

al consumo finale di gasolio: 97,5 litri. Un record

anche questo: è la prima volta, infatti, che un pesante

stradale scende sotto la soglia dei 100 litri.

51



MAN

18.520

TRATTORE 2 ASSI

MOTORE 12,7 LITRI - 520 CV

TEMPI E CONSUMI

km km/l km/h

Milano-Piacenza 65,8 6,15 79

Piacenza-Parma 45 6,25 81,8

Parma-Berceto 52 2,48 78

Berceto-Spezia 50,3 8,11 83,8

Spezia-Genova 94,8 3,51 80,1

Genova-Giovi 14,3 1,54 71,5

Giovi-Tortona 48 12,6 77,8

Tortona-Milano 62,3 5,07 68

TOTALI 432,5 4,44 77,7

Gasolio consumato: 97,5 litri.

Consumo adblue: 10,8 litri pari

all’11,1 per cento del consumo

di gasolio. Peso totale della

combinazione in prova: 44 ton.

SUPERTEST

500 KM

Con 4,44 km/l a 77,7 all’ora

SI È RIPRESO

IL SUO

RECORD

Superlativa prestazione del pesante

stradale del Leone di Monaco.

Spinto dal 6 cilindri D30 da 520 cv

in perfetto dialogo con il cambio

Tipmatic, manda in soffitta il

precedente primato allungando la

distanza record di 150 m/l e

tornando così sul trono da cui era

sceso alla fine dello scorso anno

© Vado e Torno 2025

LA CARTA D’IDENTITÀ

DOTAZIONE del veicolo equipaggiato con

cabina Gm a ribaltamento elettronico: chiusura

centralizzata delle porte con telecomando,

alzavetri elettrici, visiera parasole,

spoiler al tetto, tettuccio vetrato, retrovisori

digitali (Optiview), sedili autista e passeggero

pneumatici con supporto lombare, climatizzatore,

vani portaoggetti (520 litri), volante

con comandi integrati, lettino inferiore

e superiore (ribaltabile alla parete), vani frigo,

freno motore ad alte prestazioni (Crb).

DOTAZIONE MR TRUCK motore Euro 6,

cambio automatizzato, airbag, cruise control

adattivo, frenata d’emergenza, Abs,

Esp, Asr, Lgs (Lane guard system), Lcs

(Lane change support), Lane change collision

avoidance assist, Attention guard.

Costruito nello stabilimento di Monaco,

Germania

Questa volta il paragone col tennis ci sta

tutto. E non solo per il momento d’oro

che vive lo sport della racchetta italiana.

O forse, proprio anche per questo viene in mente

quel che si diceva a proposito di Roger Federer.

Ricordate? Per il mitico campione svizzero,

Wimbledon era una sorta di giardino di casa,

dove conseguire trionfi in serie. Ebbene, la storia

insegna che anche

il Man Tgx

ha il suo giardino

di casa dove

coltivare soddisfazioni

a suon

di risultati eclatanti.

Ma non si

tratta dell’erba

londinese, bensì

del percorso del

Supertest di Vado

e Torno.

SUSTAINABILITY INDEX

DRIVELINE %

a c e e e 50,6

COMFORT E SICUREZZA

a a a b e 64,3

CARATTERISTICHE DEL VEICOLO

a a a b e 67,2

MOBILITY REVOLUTION TRUCK

a a a e e 58,2

52

53



L’efficient plus

che armonizza le

prestazioni del

motore e del cambio

è davvero efficace.

La marcia in ogni condizione di

traffico e di orografia è fluida e

senza incertezze. Un contributo

fondamentale al record di

consumo.

Tortona Via A7

Genova Serravalle

Partenza Stazione Q8 Assago Ovest

(Innesto A15)

In cabina tutto

bene organizzato e

ricco di particolari

studiati all’insegna

della praticità.

Unico appunto, il

poggiapiedi regolabile

per il passeggero. Riporta a un

passato prossimo e potrebbe

tranquillamente non esserci.

Berceto

min 18°

max 25°

438 km

Condizioni del traffico: scorrevole lungo

l’intero percorso. Tre brevi restringimenti

di carreggiata: il primo dopo Borgotaro,

poi nella discesa verso La Spezia (in galleria),

e in ultimo nel tratto verso Tortona.

CABINA

4,44

km/l

È la Gm dotata di tre gradini

di salita e sistema di ribaltamento

elettrico. Di seguito le

dimensioni interne rilevate da

Vado e Torno:

Altezza mm 1.980

Profondità mm 2.145

Larghezza mm 2.270

Altezza sul tunnel mm 1.860

Altezza tunnel mm 120

Largh. cuccetta mm 800

Lungh. cuccetta mm 2.000

Gradini n. 3

Volume utile m 3 10,4

ACCESSO

FACILITATO

Sopra, la versione

trattore due assi

del Tgx 18.520

del nostro test

con passo di

3.600 mm. La

cabina è la Gm

con altezza di

3.963 mm. Da

sottolineare,

è la facilità di

accesso e discesa

dalla cabina data

dall’apertura delle

porte a 90 gradi.

Dei tre gradini di

salita soltanto

il primo rimane

a vista.

L’ultimo trionfo in ordine

di tempo del pesante stradale

con le insegne del Leone

sulla calandra, è un’impresa,

l’ennesima, che vale il primato

assoluto della nostra

prova, e insieme la storia:

4,44 chilometri/litro.

Sbriciolato il precedente

record (4,29 km/l). E nemmeno

di poco. Calcolatrice

alla mano, infatti, il Tgx

spinto dai 520 cavalli di quel

gioiello che è il motore D30

allunga infatti la percorrenza

di 150 metri rispetto al vecchio

limite. E lo fa, oltretutto,

marciando baldanzoso

alla media, anch’essa record

e non meno sensazionale, di

77,7 all’ora.

Un record che

nasce da lontano

E qui è davvero il caso di riavvolgere

il nastro, ovvero le

tappe che hanno portato nel

tempo il Tgx a ritoccare per

ben quattro volte il primato.

Perchè proprio la storia di

questo record racconta l’evoluzione

di un modello nella

GLI SPECCHI

SONO DIGITALI

Il sistema dei

retrovisori messo

a punto da Man

prende il nome

di Optiview. Le

due telecamere

esterne rimandano

in cabina, sugli

schermi posti

sue montanti

lato autista

e passeggero

(quest’ultimo

di maggiori

dimensioni),

immagini molto

nitide.

cui impostazione il concetto

di efficienza è impresso indelebile

nel proprio Dna.

Il primo a superare

la barriera dei 4 km/l

Tutto ha inizio nel 2010 con

il Tgx Efficient line, versione

che punta, lo dice il nome

stesso, alla massima efficienza

attraverso l’alleggerimento

della tara, l’affinamento

aerodinamico e la riduzione

della resistenza all’avanzamento.

Di fatto è la versione

che anticipa il record che il

Tgx 18.500 fa suo nel 2018

con 3,74 km/l.

Il talento c’è, si vede e soprattutto

si conferma tre anni

più tardi, nel 2021, quando

il Tgx 18.510 ritocca il primato

portandolo a 3,75 km/l.

Ma l’impresa arriva nel 2023

quando il Tgx 18.520 supera,

primo pesante nella storia, la

barriera dei 4 km/l mettendo

lì un 4,18 km/l da far strabuzzare

gli occhi. E ancora

non si poteva immaginare di

cosa sarebbe stato capace il

Tgx 18.520 col D30.

54

55



Il grafico elaborato da Vado e Torno è disegnato

in modo che le curve di potenza e

coppia si incontrino al regime di rotazione

in cui si rileva il minor consumo specifico:

160 grammi per cavallo ora a 1.200 giri.

56

CV!

570!

530!

490!

450!

410!

370!

330!

290!

250!

MOTORE

D30 - 520

KGM!

358!

328!

298!

268!

238!

208!

178!

148!

118!

210!

88!

600! 1.000! 1.400! 1.800!

giri / minuto !

POTENZA CV! COPPIA KGM!

Tipo D 30

Cilindrata cc 12.742

Disposizione 6 in linea

Valvole per cilindro 4

Alesaggio/corsa mm 130 x 160

Potenza cv/giri 520/1.800

Potenza spec. cv/litro 40,8

Coppia kgm/giri 270/900-1.350

Compressione 23:1

Alimentazione common rail Xpi

Aspirazione

turbo

Peso a secco kg 1.110

Capacità coppa olio litri 40

Cambio olio km 140.000

Rendimento termod. % 39,6

Inquinanti Euro 6-Scr

INDICE DIESEL VET 7,5

SCHEDA TECNICA

SOSPENSIONI - Sull’asse sterzante

lavora una classica balestra parabolica

monolama con barra stabilizzatrice.

Sull’asse motore, invece, quattro molle

ad aria, dunque pneumatiche, con sistema

di controllo Ecas.

FRENI - Il sistema adottato è quello classico

dei pesanti stradali di questa classe.

Dunque, Ebs con Abs e Asr che agiscono

su freni a disco sia davanti che dietro.

Completano il pachetto Eba plus e Esp.

SERBATOI - Da 490 litri quello del gasolio

(collocato sul lato destro), da 80 litri di

capacità quello dell’Adblue.

PNEUMATICI - Davanti di misura 385/55,

dietro il clssico 315/70 R 22.5. Sistema di

monitoraggio della pressione (Tpm).

DENTRO È

TAILOR MADE

In cabina,

ergonomia e

funzionalità

vanno a braccetto

con la praticità

dell’ambiente,

ben organizzato

sia nella zona

di lavoro (posto

guida e plancia)

così come in quella

di riposo alle

spalle dei sedili,

dove si trovano

i due lettini

(quello superiore

ribaltabile alla

parete).

LA CABINA

Quando si dice

vera ergonomia

Funzionale, confortevole,

pratica. L’abito della Gm

esalta le qualità del Tgx

Sia pure che non incida

su prestazioni e

performance quanto

la driveline con in testa

il motore D30, tuttavia la

cabina Gm, dunque medio

alta, che equipaggia il Tgx

18.520 Power Lion del

DIMENSIONI

LA CARTA D’IDENTITÀ

Passo mm 3.600

Lunghezza mm 6.007

Larghezza mm 2.500

Altezza max mm 3.963

Sbalzo anteriore mm 1.475

Sbalzo posteriore mm 800

Diametro di volta mm 14.900

PESI E PORTATE

Tara kg 7.410

Peso max sull’asse anteriore kg 7.500

Peso max sull’ asse posteriore kg 11.500

Portata kg 10.590

Peso totale kg 18.000

Peso totale della combinazione kg 44.000

cosa di facilmente avvertibile

fin dal momento in cui a bordo

ci si accomoda.

Praticità senza

esagerazioni

Senza ricercare effetti speciali,

bensì puntando sulla concretezza,

la Gm è insomma

quel che si dice una cabina

realmente tailor made. Ottima

l’organizzazione dell’ufficio

dell’autista, perfetta la

visuale dal posto guida, idenuovo

record, un importante

contributo lo fornisce.

Organizzazione, funzionalità

ed ergonomia portano

infatti a quell’assenza di

stress che incide, e non

poco, sulle prestazioni di

chi, al volante, ha bisogno

di tranquillità e di controllo

a 360 gradi sul veicolo.

«Rendere l’attività dei nostri

clienti semplice ed efficiente»:

con la Gm di Man

non è uno slogan ma un qualale

per trascorrere le ore del

riposo la zona notte (con due

letti a prova di pivot: 2 metri

di lunghezza, 800 mm di larghezza),

comoda la presenza

di pratici vani e scomparti

(520 litri in totale).

E per non farsi mancare

proprio nulla, c’è il sistema

di specchi retrovisori digitali

Optiview dotato di braccetti

ripiegabili. Per la serie, insomma,

tutto quel che serve,

e anche di più, c’è.

57



TRASMISSIONE

km / h

182

156

130

104

78

52

26

0

-26

1433 TIPMATIC

-52

600 1.000 1.400 1.800

giri / minuto

59114ª

12ª

536

10ª

481

4266ª

3714ª

316

261

206

Nel grafico elaborato da Vado e Torno la fascia

verde evidenzia l’arco di miglior utilizzo

del motore (da 900 a 1.500 giri). A 900

giri il motore fornisce già il 70 per cento

della potenza massima. A 1.500 giri si realizza

il miglior compromesso tra prestazioni

e consumo specifico.

Il cambio è l’automatizzato a 14 marce

(l’ultima in overdrive) battezzato Tipmatic

14. È dotato di funzioni intelligenti

(Smart shifting, Idle speed driving, Free

swing, Easy start) e rispetto al predecessore

pesa 60 chili in meno. Nella tabella,

i rapporti e le velocità raggiungibili:

Marce Rapporti Velocità

1 a 20,81 6,3

2 a 16,16 8,2

3 a 12,57 10,5

4 a 9,76 13,5

5 a 7,56 17,4

6 a 5,87 22,5

7 a 4,55 29

8 a 3,53 37,4

9 a 2,77 47,6

10 a 2,15 61,4

11 a 1,66 79,5

12 a 1,29 102,3

13 a 1 131,9

14 a 0,78 169,1

RM1 a 16,32 8,1

RM2 a 12,6 10,5

Velocità calcolate a 1.800 giri

con pneumatici 315/70 R 22.5,

sviluppo di 3.090 millimetri, e

rapporto al ponte di 2,53.

a 70 all’ora 745 giri

a 80 all’ora 850 giri

a 90 all’ora 960 giri

I CV SONO 520

DOCILI E GRINTOSI

Il nuovo cuore

del Tgx è il

D30, propulsore

sviluppato

congiuntamente

dai marchi Traton,

che adotta il

common rail ad

alta pressione

Xpi. Per migliorare

l’insonorizzazione

Man adotta

una copertura

rimovibile.

LA CINEMATICA

La differenza

sta nel cuore

Progettato per aumentare

l’efficienza fino al cinquanta

per cento. La strada conferma

Non c’è alcun dubbio.

A intestarsi il nuovo

record del Supertest

500 km, lo stratosferico 4,44

km/l, è soprattutto il nuovo

motore D30. È grazie a questo

gioiello sviluppato congiuntamente

dai marchi del

gruppo Traton, che il Tgx

18.520 ha portato la distanza

media percorsa con un litro di

gasolio, là dove appena una

manciata di anni addietro era

pura utopia soltanto pensare.

Col D30, che Man declina

in cinque potenze (380, 410,

INCHINO

ELETTRICO

La cabina

confortevole

lo è anche nel

momento in cui

è necessario il

suo ribaltamento.

Un’operazione

che non

comporta

alcuna fatica,

dal momento

che avviene

semplicemente

premendo il

pulsante situato

sotto lo sportello

della calandra,

sulla sinistra.

440, 480 e 520 cavalli) e che

probabilmente, come sostituto

del D26 e del D15 sarà anche

l’ultimo diesel progettato exnovo

dal Leone, il costruttore

di Monaco ha spostato ancora

oltre il confine dell’efficienza.

Turbo singolo

e common rail Xpi

Vero gioiello hi-tech, per il

quale sono stati investiti 220

milioni nel sito di produzione

di Norimberga, più altri 30 a

Salzgitter, dove viene costruito

l’albero motore.

Dotato di un solo turbo

combinato col common rail

ad alta pressione Xpi, 520

cv di potenza gestiti dalle 14

marce del cambio Tipmatic

(ineccepibile), doppio posttrattamento

dei gas di scarico

Scr, il D30 ha fatto la

differenza (e che differenza)

in termini di efficienza in sei

degli otto settori della prova.

Risultato reso possibile dalla

perfetta armonia di funzionamento

dell’intera driveline

che il software Efficient plus

di Man ha garantito e esaltato.

Valga come esempio lo

straordinario 8,11 km/l nel

tratto Berceto La Spezia. Significa

aver percorso 50,3 km

consumando appena 6,2 litri

di gasolio. Stratosferico.

58

59



LONGTEST

MISANO

FORD

TOURNEO

CONNECT PLUS

BENZINA 1.5 PLUG-IN HYBRID

Ci hanno accompagnato a Misano

VOLKSWAGEN

TRANSPORTER

DIESEL TDI - 150 CV

DUE VAN

PER LO

STAFF

Da Milano al circuito intitolato a

Marco Simoncelli per l'evento

più atteso dell'anno, le prove

dei camion sulla mitica pista

organizzate da Vado e Torno con

evenT, e ritorno. Carichi di tutto il

materiale necessario e delle molte

persone impegnate per la buona

riuscita della due giorni romagnola

Torna l'Etrc a Misano, tornano le prove in pista

oltreché su strada dei camion organizzate da

Vado e Torno insieme a evenT e si riparte.

Da Milano, in tanti e con tanto materiale, verso

la Romagna, verso il Misano World circuit Marco

Simoncelli, quello della Motogp, della Superbike

e di tante altre gare, camion prototipi compresi.

Si riparte con due van, un trasporto merci e un

combi che ci hanno accompagnato per quattro giorni.

Eh sì, il week-end motoristico per lo staff di

Vado e Torno è stato ben più lungo.

60

61



L'impostazione e

l'organizzazione del

posto guida, plancia e

strumentazione compresa,

mettono subito a proprio

agio. E non è soltanto una questione

di stile. Immediata, ad esempio, è

la lettura delle info sul check panel

fronte autista dominato dai due

strumenti circolari, facile e intuitivo

l'utilizzo del touchscreen centrale a

colori, molto pratico il tunnel centrale

dove alloggia la corta, cortissima leva

di selezione della modalità di marcia.

Niente da dire sulla

comodità che la

multispazio dell'Ovale

blu offre ad autista e

passeggeri (quattro).

Quello che non convince è il

portellone posteriore vetrato.

Incernierato in alto, per l'apertura

richiede, oltre allo sforzo non

indifferente, uno spazio libero pari

quasi all'altezza del veicolo. Un limite

nei parcheggi, perchè allunga, di

un metro e mezzo almeno, il varco

necessario. Davvero poco pratico.

16,9

km/l

FORD

TOURNEO CONNECT PLUS

800 chilometri e non sentirli,

o quasi. A bordo del

multispazio in versione plugin

hybrid, si viaggia comodi

anche sulle lunghe distanze.

Brillante il motore 1.5 litri

benzina e con l'aiutino

dell'elettrico l'autonomia vola

CO-PILOT, SICUREZZA AL TOP

Il nome già dice tutto: Co-pilot.

Quasi fosse il secondo autista, o

comunque l'amico sempre attento

al nostro fianco durante il viaggio.

Co-pilot è il sistema di assistenza

che combina di serie un bouquet

di tecnologie finalizzate a migliorare

sicurezza e comfort. Ne fanno

parte il Pre collision assist con

Auto emergency braking, Forward

collision warning, Evasive steer

assist e Intersection assist, Traffic

sign recognition, Lane keeping aid,

Cruise control con Intelligent speed

limit, Driver alert, Hill start, sensori

di parcheggio anteriori e posteriori.

LA CARTA D’IDENTITÀ

DOTAZIONE del Tourneo Connect

Plus: colore Midnight blue, chiusura

centralizzata porte, paraurti in tinta

carrozzeria, porte posteriori scorrevoli,

portellone vetrato con tergicristallo,

fari alogeni con funzione

Follow me home, fendinebbia, finestrini

seconda fila fissi, interni in

tessuto, luci di cortesia anteriori e di

lettura posteriori a Led, sedili anteriori

regolabili a quattro vie, airbag

conducente e passeggero, airbag a

tendina seconda fila, clima automatico

bizona, rivestimento bagagliaio

in moquette, tendina copri bagagliaio,

touchscreen da 10 pollici (con

navigatore, radio Dab, Bluetooth,

comandi vocali), Digital cluster high

con quadro strumenti digitale da

10,25 pollici, Ford pass connect.

DOTAZIONE SICUREZZA Abs,

Esc, Tcs, Post impact braking, Ford

Co-pilot.

In quattro più tanta roba

LA CONQUISTA

DELLO

SPAZIO

Questa volta, per una volta, niente

van. O furgoni che dir si voglia.

Per una volta, niente misurazione

del vano di carico, dell'altezza

della soglia e di tutte quelle rilevazioni

che regolarmente e puntualmente effettuiamo

prima di una prova. Niente di

tutto questo. Per una semplice ragione: il

veicolo che ci apprestiamo a guidare, e

che ci accompagnerà nella trasferta dello

staff evenT, o più precisamente di parte

di esso, perchè altri colleghi ci seguono,

quelli sì, con un van Volkswagen Transporter

di ultima generazione, in occasione

della tappa inaugurale della stagione

dell'Etrc 2025 a Misano Adriatico e

soprattutto dei test drive organizzati da

Vado e Torno e Trasportare Oggi, è il

Ford Tourneo Connect Plus 1.5 Plug-in

Hybrid. Dunque, un trasporto passeggeri,

categoria multispazio.

Tanto spazio nel bagagliaio

Qualcosa quindi di diverso rispetto alla

classica prova consumi o impressione di

guida, ma che, chiamatela pure deformazione

professionale o abitudine nel

momento in cui ci troviamo a stringere

un volante fra le mani, non impedirà di

annotare sul nostro personale taccuino

qualche considerazione e numero.

Ad esempio, il dato relativo al consumo

di carburante (benzina verde, in

questo caso). Consumo che, considerata

la distanza totale percorsa, 821 chilometri,

in larghissima parte autostradali, è

risultato mediamente di 16,9 chilometri

per litro di carburante. Ottima performance,

considerato che, alle spalle della

seconda fila di sedili, lo spazio nel vano

di carico, oh pardon, nel bagagliaio,

era di fatto sold out. Scatole, piccole e

62

63



CV!

120!

110!

100!

90!

80!

70!

60!

50!

40!

MOTORE

ECOBOOST - 115

KGM!

34!

32!

30!

28!

26!

24!

22!

20!

18!

30!

16!

1.300! 1.900! 2.500! 3.100!

giri / minuto !

POTENZA CV! COPPIA KGM!

Il grafico elaborato da Vado e Torno è disegnato

in modo che le curve di potenza

e coppia si incontrino al regime di rotazione

in cui si rileva il minor consumo

specifico: 148 grammi per cavallo ora a

2.400 giri.

Tipo 1.5 - 150

Cilindrata cc 1.498

Numero cilindri 4

Disposizione in linea

Valvole per cilindro 4

Alimentazione iniez. diretta

Potenza combinata cv 150

Potenza spec. cv/litro 100,13

Coppia Nm 350

Inquinanti

Euro 6e

DIMENSIONI

LA CARTA D’IDENTITÀ

Passo mm 2.795

Lunghezza mm 4.500

Larghezza mm 2.100

Larghezza con specchi chiusi mm 1.931

Altezza mm 1.833

Sbalzo ant/post mm 890/855

Diametro di volta mm 11.400

BAGAGLIAIO

Lunghezza mm 1.122

Larghezza tra i passaruota mm 1.185

Capacità min/max litri 1.213/2.556

Soglia di carico mm 562

PESO E PORTATA

Tara kg 1.845

Portata utile kg 580

Peso totale kg 2.425

Limite carico verticale kg 75

SCHEDA TECNICA

TRAZIONE Il Tourneo Connect è una

multispazio a trazione anteriore.

MOTORE - La configurazione dell'hybrid

Ford prevede il 4 cilindri in linea

benzina, sovralimentato, di 1.5 litri

Euro 6e, e un motore elettrico a batteria.

La potenza combinata è di 150 cv

(115 cv a 6 mila giri il solo benzina) con

350 Nm di coppia a 2 mila giri.

CAMBIO- È l'automatico robotizzato a

doppia frizione Powershift con 6 marce

più retro.

RUOTE E PNEUMATICI - Sui cerchi in

lega da 17 pollici, sono montati pneumatici

di misura 215/55 R17, sia davanti

sia dietro.

SERBATOIO - La capacità dichiarata

dal costruttore per quello del carburante

è di 32,5 litri di benzina.

grandi, borse, trolley e tanto altro ancora,

tutto era alloggiato in modo da creare

una composizione quasi geometrica

(e questa è un'arte). Il tutto celato agli

sguardi indiscreti dalla pratica tendina

scorrevole copri-bagagliaio.

Il Ford Tourneo dimostra di avere

spalle larghe e soprattutto robuste. La

tara di 1.800 e passa chili permette un

carico di 580 chili. A occhio, non arriviamo

a quel peso, ma certo non abbiamo

lesinato sulle capacità muscolari del

multispazio Ford. Metti qua, metti là,

alla fine non entra più uno spillo.

Lui, il Tourneo, non fa una piega. Fin

dai primi chilometri, quelli in città, si

muove con la disinvoltura di una berlina,

mostrandosi piacevolmente agile

e reattivo ai comandi dello sterzo. Promosso

anche in maneggevolezza.

Prezioso il contributo dell'elettrico

Il discorso porta dritto al motore. Trattandosi

di un veicolo plug-in hybrid,

parliamo in questo caso della combinazione

tra il 'millecinque' benzina sovralimentato

e il propulsore elettrico. Considerato

il peso del Tourneo Connect e

la sua sagoma che certo non aiuta il Cx,

la potenza combinata, 150 cv con 350

Nm di coppia, non è di quelle monstre.

Tuttavia, la multispazio Ford con trazione

anteriore non soltanto non eccede nei

consumi, e il 16,9 km/l è lì a confermarlo,

ma mostra anche una buona dose di

brillantezza (10 secondi per accelerare

da 0 a 100 all'ora), anche in condizioni

di carico importante. E poi, proprio in

quanto ibrido plug-in, c'è quell'aiutino

che consente di viaggiare in modalità

completamente elettrica per circa 115

chilometri. Tanta roba.

64

65



Le novità estetiche

apportate da Volkswagen

hanno contribuito a dare

un volto più moderno

al Transporter, dettagli

compresi, e il colore del nostro

veicolo in prova ne ha messo in

risalto le nuove forme. Abbiamo

viaggiato in modo confortevole senza

risentire del carico alle nostre spalle.

Intuitivo il sistema di infotainment,

azzeccato il cambio dei colori della

grafica al calar della sera.

Il Transporter ti fa sentire

a tuo agio sin dal primo

momento in cui ci si

mette alla guida: non è

semplice, perciò, trovare

dei veri e propri difetti. Abbiamo

avuto solo qualche difficoltà a trovare

il tasto che disattiva il volume della

radio: sarebbe stato preferibile averlo

a portata di mano, magari azionabile

dal volante come su altri modelli.

12,1

km/l

VOLKSWAGEN

TRANSPORTER

Un furgone confortevole

che potesse aiutarci non

solo a trasportare gran parte

del materiale per il Misano

Grand prix truck, ma anche a

viaggiare comodi. E il nuovo

Transporter ha raccolto

e vinto la sfida

LA PREMIÈRE A HANNOVER

L

a presentazione ufficiale era avvenuta

alla Iaa di Hannover, lo

scorso settembre. Insieme al Caravelle,

Volkswagen aveva lanciato la

nuova generazione del Transporter,

declinandola in differenti motorizzazioni,

inclusa quella elettrica e ibrida

plug-in. Nelle intenzioni del costruttore

tedesco, il mid-sized che abbiamo

testato sulla strada per Misano

si integra, appunto, con il nuovo Caravelle,

il Multivan e l'Id.Buzz, chicca

elettrica che ruba l'occhio e dà

nuova linfa alla dinastia Bulli. Sette

in totale le motorizzazioni.

LA CARTA D’IDENTITÀ

DOTAZIONE del Volkswagen Transporter

Tdi: fari con Light assist e

gruppi ottici posteriori a Led, freno

di stazionamento elettronico con

funzione Auto hold, digital cockpit

da 12 pollici, sistema infotainment

(Dab+, Apple car play, Android auto)

touchscreen da 13 pollici, due prese

Usb in cabina, visualizzazione dinamica

dei segnali stradali e avviso di

guida contromano, controllo elettronico

della stabilità Esc.

DOTAZIONE SICUREZZA Airbag

conducente e passeggero anteriore,

frenata di emergenza automatica

con monitoraggio di pedoni e ciclisti,

sistema di emergenza eCall, sistema

keyless start, sistema di mantenimento

della corsia Lane assist,

Park distance control nella parte posteriore

e anteriore,.

Il cargo mid-sized di Volkswagen

CON STILE NEL

TEMPIO

DELLE CORSE

Da Milano a Misano (Adriatico).

Toponimo quasi identico, 340 chilometri

di distanza da percorrere,

moltiplicati per due considerato anche

il ritorno, con la necessità di trasportare

gran parte del materiale necessario per

le iniziative di evenT al Misano Grand

prix truck 2025. Quelle che vi raccontiamo

nel servizio a pagina 18, su tutte

l’organizzazione dei test drive con 14

esemplari di camion all’avanguardia e la

registrazione della prima puntata stagionale

di Formula truck, presuppongono

non soltanto inventiva, rigore e un team

affiatato, ma anche un veicolo capiente

e comodo per trasportare tutto il necessario.

Comodo, sì, perché a percorrere

la tratta Milano-Misano sul Volkswagen

Transporter eravamo in tre, sia all’andata

che al ritorno.

Tre posti in cabina, tutti occupati

Abbiamo, insomma, potuto saggiare anche

il comfort dei sedili, lo spazio per

poter distendere le gambe, gli effetti di

parecchie ore di viaggio (al ritorno abbiamo

vissuto sulla nostra pelle il deflusso

degli spettatori del gran premio di

Formula 1 a Imola) su schiena e collo.

Senza perderci in elucubrazioni, prova

ampiamente superata dal nuovo mid-sized

di casa Volkswagen, che si è rivelato

più che adatto alle nostre specifiche necessità,

consentendo ai passeggeri anche

di chiudere gli occhi per qualche istante,

immaginando di essere su un’auto e non

su un van, di certo non progettato per

esigenze di questo tipo.

Ma partiamo dall’inizio: nessun problema

al carico, agevolato dal portellone

laterale scorrevole e dalle porte posteriori

con apertura a 180 gradi. Strutture, te-

66

67



CV!

170!

155!

140!

125!

110!

95!

80!

65!

50!

MOTORE

TDI 2.0-150

KGM!

51!

48!

45!

42!

39!

36!

33!

30!

27!

35!

24!

1.100! 2.100! 3.100! 4.100!

giri / minuto !

POTENZA CV! COPPIA KGM!

Il grafico elaborato da Vado e Torno è disegnato

in modo che le curve di potenza

e coppia si incontrino al regime di rotazione

in cui si rileva il minor consumo

specifico: 160 grammi per cavallo ora a

1.200 giri.

Tipo

TDI

Cilindrata cc 1.996

Numero cilindri 4

Disposizione in linea

Valvole per cilindro 4

Potenza combinata cv 150

Potenza spec. cv/litro 75

Coppia Nm 360

Alimentazione iniez. diretta

Inquinanti

Euro 6e

DIMENSIONI

LA CARTA D’IDENTITÀ

Passo mm 3.100

Lunghezza mm 5.050

Larghezza con specchi chiusi mm 2.032

Altezza mm 1.984

Diametro di volta mm 11.900

VANO DI CARICO

Lunghezza mm 2.602

Larghezza/altezza mm 1.945/1.410

Largh. max. passaruota mm 1.392

Volume di carico m 3 5,8

Soglia di carico mm 616

PESO E PORTATA

Tara kg 1.564

Portata utile kg 1.326

Peso totale kg 2.800

Capacità di traino kg 2.800

SCHEDA TECNICA

TRAZIONE Il Volkswagen Transporter

è un veicolo a trazione anteriore.

MOTORE - La versione da 150 cavalli

del classico diesel 2 litri sovralimentato

di Wolfsburg eroga la sua massima

potenza tra 3.250 e 4 mila giri/minuto.

La coppia massima di 360 Nm è disponibile

a partire da un minimo di 1.500

giri/minuto.

CAMBIO- Automatico a 8 rapporti, disponibile

come opzione nella versione

con 150 cavalli.

RUOTE E PNEUMATICI - Sui cerchi in

acciaio di 16 pollici sono montati pneumatici

di misura 215/65 R16C, sia davanti

che dietro.

loni, Tnt, e anche le nostre valigie, hanno

trovato spazio facilmente nel vano di

carico. Non ci siamo avvicinati più di

tanto alla portata massima di 2.800 chili

pur riempendo la cabina con tre persone.

In autostrada abbiamo utilizzato

estensivamente il cruise control, intuitivo

pur essendo la prima volta alla

guida del nuovo Transporter, così come

il sistema di infotainment e di condizionamento

dell’aria. A questo proposito,

menzione per la grafica del sistema infotainment,

mentre abbiamo avuto qualche

difficoltà a disattivare il volume della

radio: basterebbe un tasto, magari al

volante, come in altri veicoli.

Anche l'occhio vuole la sua parte

Specialmente durante il viaggio di rientro,

abbiamo apprezzato il cambio automatico

a 8 rapporti di cui era dotata la

versione del Transporter a nostra disposizione.

E quando si dice che l’occhio

vuole la sua parte, le pause ci sono servite

per apprezzare i dettagli estetici del

van tedesco, dalle forme più arrotondate

e moderne e dai dettagli più eleganti

(uno su tutti, le maniglie delle portiere).

Volevamo, però, come d’abitudine per

Vado e Torno, testare anche i consumi

del veicolo. Su percorso prevalentemente

autostradale, abbiamo percorso 703

chilometri e rilevato il consumo di 8,3

litri per 100 chilometri, quindi 58,1 litri

di gasolio, che si traducono in 12,1 chilometri

al litro. Risultato tutt’altro che

disprezzabile, considerando che abbiamo

sempre viaggiato carichi. A spingere

il nostro Volkswagen Transporter era il

motore diesel Tdi 4 cilindri da 150 cavalli

accoppiato al cambio automatico a

otto rapporti. Abbinamento ottimo.

68

69



trucknews

alternativi, produzione, servizi

SETTENTRIONALE TRASPORTI SCEGLIE SCANIA

L’azienda trevigiana, attiva nel settore del trasporto rifiuti speciali e della logistica

ambientale, lega ancor più a doppio filo il rapporto con Scania. E lo fa acquistando 70

esemplari del trattore 500S Super. In questo modo, salgono a 170 i ‘Super’ attivi nel parco

mezzi dell’azienda, che complessivamente conta 235 veicoli pesanti, la gran parte dei quali

(il 95 per cento) sono Scania, con l’85 per cento che ottemperano alla normativa Euro 6e.

l’elettrico

A partire dal secondo semestre

dell’anno in corso, Renault

Trucks avvia la raccolta ordini del

pesante E-Tech T con autonomia

incrementata a 600 chilometri

Carenza di infrastrutture

per la ricarica e

ridotta autonomia di

percorrenza, sono fattori che

limitano la diffusione dell’elettrico.

E, mentre riguardo

il primo tema prosegue lo

sviluppo della rete, anche se

A OGNI MISSION

LA SUA BATTERIA

Con l’assale

elettrico, la

Losanga porta a

600 chilometri

la percorrenza

del suo E-Tech T.

Ma è importante

anche regolare

le dimensioni

della batteria

in funzione

dell’effettiva

esigenza.

SI ALLUNGANO LE PERCORRENZE

Più autonomia per

magari non con la velocità

che sarebbe auspicabile, sul

fronte autonomia si procede

invece a ritmo decisamente

più sostenuto.

Renault Trucks, ad esempio,

ha annunciato, a partire

dal secondo semestre dell’anno

in corso, l’apertura degli

ordini relativi al suo pesante

stradale cento per cento

elettrico, l’E-Tech T, dotato

di assale elettrico. E proprio

l’integrazione di quest’ultimo

componente, rappresenta

l’upgrade che consente alla

Losanga di incrementare

l’autonomia di marcia del

veicolo prima della ricarica

a 600 chilometri.

Adottando l’assale elettrico

è infatti possibile raggruppare

i diversi elementi della

catena cinematica, motore

elettrico e trasmissione, nella

parte posteriore del veicolo,

liberando di fatto spazio tra

i longheroni, spazio destinato

a ospitare pacchi batteria.

supplementari

Ma in Renault si sottolinea

proprio a questo proposito,

un altro importante aspetto.

E importante che i clienti

che desiderano optare per la

soluzione del pesante elettrico

considerino le effettive

esigenze, ovvero le tratte e il

tipo di percorso, in modo tale

da ottimizzare la configurazione

del veicolo, compresa

la strategia di ricarica.

«Questo approccio», spiegano

in Renault Trucks, «ci sta

già consentendo di raggiungere

percorrenze giornaliere

di oltre 700 chilometri con i

nostri E-Tech T». In questo

modo, si rafforza la convinzione

che la disponibilità

del veicolo con assale elettrico

favorirà sempre più la

transizione verso la mobilità

elettrica.

LE BREVI

FILOSA CEO STELLANTIS

Ha finalmente un volto e un

nome il sostituto di Carlos

Tavares ai vertici di Stellantis.

Si tratta di Antonio Filosa. Da

oltre venticinque anni in Fiat,

Filosa, 52 anni, ricopre il ruolo

di Ceo per le Americhe dopo

aver in precedenza ricoperto

lo stesso ruolo per il marchio

Jeep. John Elkan, executive

chairman di Stellantis, ha

sottolineato come «la profonda

conoscenza che Antonio

ha della nostra azienda,

comprese le persone che

considera il nostro punto

di forza, e del settore,

gli consentono di essere

perfettamente preparato per

il ruolo in questa nuova e

cruciale fase di sviluppo di

Stellantis».

ITALTRANS CON ACTROS

Si rafforza ulteriormente la

già consolidata partnership

tra Italtrans e Daimler Truck.

Attraverso l’investimento

di oltre 7 milioni di euro

finalizzato al rinnovamento

della flotta, l’azienda

lombarda di Calcinate ha

infatti annunciato l’acquisto

di sessanta trattori stradali

Mercedes Actros 1848.

L’investimento, operato da

Italtrans, si aggiunge ai circa

24 milioni sostenuti nel 2023

per l’acquisto di 86 trattori e

212 semirimorchi.

VOLVO WASTE FREE

Ha raggiunto un altro

importante traguardo sulla

strada verso la sostenibilità.

Si tratta dello Zero waste

to landfill, ovvero zero

conferimenti diretti in discarica

nei sedici stabilimenti di

proprietà Volvo Trucks Center

Italia presenti sul territorio

nazionale. Un risultato che

conferma l’attenzione e la

sensibilità del marchio alle

tematiche ambientali, reso

possibile dalla sinergia con

Omnisyst, partner dell’azienda

da oltre sei anni.

L’EFFICIENZA DI SCANIA

Aumenta con

il Super 11

Il nuovo motore

disponibile in tre

livelli di potenza:

350, 390, 430 cv

Si amplia la gamma delle

motorizzazioni Super. Posizionandolo

tra le piattaforme

da 9 e 13 litri, il marchio

di Södertälje lancia infatti il

nuovo Super 11 in tre declinazioni

di potenza: 350, 390

e 430 cv.

Più leggero di 85 chili rispetto

al Super 13 e accreditato

di un’efficienza dei consumi

migliorata fino al 7 per cento

rispetto all’attuale propulsore

di 9 litri, il nuovo Super 11

del Grifone si presenta con

diversi miglioramenti chiave.

Ad esempio, la tecnologia

cam phaser per la fasatura

variabile delle valvole, che

consente la gestione termica

del motore in tempo reale e

un migliore processo di combustione.

Inoltre, nuovi sono il

software, gli alberi di bilanciamento

per migliorare il

comfort, il freno motore ausiliario

Variable valve brake

da 344 kW di potenza. E più

lunghi del 30 per cento gli

intervalli di manutenzione.

Scania Super 11 è compatibile

sia con Hvo che con Fame.

MAN CON ESSECO PER TRASPORTI ADR

Presentata presso

la sede di Man

Truck&Bus Italia a

Verona, la partnership

tra la casa del Leone

di Monaco ed Esseco

Industrial, divisione

industriale di Esseco

group, azienda

specializzata nella

produzione e fornitura

di prodotti e servizi

per l’industria chimica

organica e inorganica.

La collaborazione nasce

dalla volontà di un

IL PESANTE A BATTERIA PROMETTE 600 CHILOMETRI

Se l’Fh Aero Electric va in lungo

Con l’assale elettrico aumenta l’autonomia

mentre si riducono i tempi di ricarica

I

n casa Volvo,

ricerca e sviluppo,

procedono speditamente

su più fronti. E così,

mentre il costruttore

di Göteborg annuncia

importanti affinamenti

all’aerodinamica degli

Fh, Fh Aero e Fm,

con l’introduzione di

stabilizzatori del flusso

percorso di transizione

energetica in un settore

‘hard to abate’ che

coinvolga anche la

movimentazione delle

materie prime e dei

prodotti che richiedono un

trasporto in Adr per merci

pericolose. In questo

ambito, Germani Trasporti

e Autotrasporti Burchianti,

partner scelti da Esseco

per partecipare al

progetto, hanno aderito

all’iniziativa acquistando

due Man eTgx ciascuna.

dell’aria della cabina,

deflettori d’aria allungati

e carenature telaio, che

migliorano consumi,

emissioni e autonomia

di un ulteriore due per

cento, è ufficiale l’avvio

nel secondo trimestre 2026

degli ordini per l’Fh Aero

Electric dotato di assale

elettrificato, accreditato di

600 chilometri

di autonomia

e tempi di

ricarica rapida

Mcs, dal 20

all’80 per

cento, di soli 40

minuti.

IVECO A TUTTO GAS

Sostenibilità

verso il top

Col biometano di

San Nazzaro Sesia.

Rifornirà i 6 S-Way

a gas di Logter

Dove si parla di sostenibilità,

Iveco c’è. E c’era

anche, a fine maggio, all’inaugurazione

dell’impianto di

biometano Koster a San Nazzaro

Sesia, nel novarese, dove

ha consegnato a Logter, che

si occupa della logistica del

gruppo, quattro S-Way Lng e

due S-Way Cng.

Progettato per la produzione

di biometano da Forsu,

ovvero da rifiuti organici

provenienti dalla raccolta

differenziata dei rifiuti, l’impianto

tratta fino a 50 mila

tonnellate annue, generando

11,4 milioni di Smc di biogas

e 6,4 milioni di Smc di

biometano all’anno.

Koster produce biometano

gassoso per autotrazione,

valorizzando Forsu e fanghi

attraverso la digestione

anaerobica. L’upgrading del

biogas è affidato alla tecnologia

Bioch4nge del gruppo

italiano Ab. A poca distanza

dall’impianto c’è poi il distributore

aperto al pubblico,

in grado di rifornire veicoli

sia Lng che Cng.

70

71



service&logistics

dibattiti, joint

GEOTAB DAY 2025

Reunion con

vista sul futuro

A Milano la convention

annuale di Geotab. La

telematica avanza attraverso

prodotti sempre più smart

e partnership di valore

Quello che era nato come

Partner day, e che

ora è diventato Geotab Day,

spegne cinque candeline e

si conferma come momento

di confronto e condivisione

importante. Non solo per lo

specialista della telematica

avanzata e la sua rete di a-

ziende partner, ma anche per

chi, come noi, è interessato

all’evoluzione tecnologica

dell’autotrasporto.

LOGISTICA, L’ALLEANZA È DIGITALE

Collaborazione tra Fercam e la tedesca Cargomotion

per l’implementazione di soluzioni digitali.

aziende che lavorano già con

Geotab, e delle potenziali

aziende clienti. Con alcune

testimonianze di livello, come

quelle di Siemens e Sicuritalia

per le flotte; o di Ford

Pro, Iveco e Stellantis per il

trasporto commerciale.

Tra i principali argomenti

toccati, il rilevamento

avanzato di dati funzionali,

manutenzione avanzata e sicurezza.

Nell’ottica non più

soltanto punitiva, ma anche

premiante, attraverso una serie

di incentivi per chi adotta

uno stile di guida virtuoso.

L’annuncio della joint

venture con Vitality

In questo senso si legge l’annuncio

della partnership tra

Geotab e Vitality. Una joint

venture europea funzionale

al lancio in tutta Europa

della versione beta di Geotab

Vitality, programma che

si propone di incentivare la

guida sicura.

È stato inoltre presentato

uno studio, commissionato a

livello europeo da Geotab, su

3.501 autisti di veicoli commerciali

leggeri e pesanti, su

sicurezza stradale e stress

lavoro-correlato. Le risposte

dei 501 autisti italiani hanno

messo in luce alcuni primati

negativi, come quello della

distrazione causata dall’uso

del cellulare (59 per cento),

ma anche la forte propensione

per le soluzioni tecnologiche

(77 per cento, secondo

valore più alto d’Europa).

Fabrizio Dalle Nogare

TEST DRIVE

OSPITI IN STUDIO

BREAKING NEWS

TRUCK RACING

La telematica come

grande opportunità

«Troppo spesso la telematica

viene vista come un costo»,

ha spiegato il country manager

Italia di Geotab, Franco

Viganò, «Invece è una grande

opportunità per rendere

più efficiente e sicuro il business:

non ci stancheremo

mai di dirlo».

A comporre il pubblico

del Geotab Day, come sempre,

donne e uomini delle

LUSTRO

COMPLETATO

Quest’anno è

stata la quinta

edizione

del Geotab

Day. Sopra, il

tradizionale

selfie. A

sinistra, Stefano

Peduzzi.

Accanto, il

country manager

di Geotab Italia,

Franco Viganò.

UNA PRODUZIONE

IN ONDA IN PRIMA SERATA SU

CANALE

68

Digitale Terrestre

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72



saloni

raduni sostenibili, aftermarket

AUTOPROMOTEC, A BOLOGNA IL RIFERIMENTO PER L’AFTERMARKET

Una fiera molto partecipata, quella che si è svolta dal 21 al 24 maggio

alla fiera di Bologna. L’edizione 2025 della biennale automotive ha

confermato la vivacità del settore, attraversato da molti elementi di

incertezza ma in grado di suscitare grande interesse. E anche nel

capoluogo emiliano hanno fatto capolino i camion.

NET ZERO SUMMIT

Sulla transizione

dibattito aperto

Abbiamo assistito alla

prima edizione dell’evento

internazionale organizzato da

Fiera Milano. E hanno fatto

capolino i camion elettrici...

Un punto di incontro tra

tanti attori che possono

davvero fare qualcosa

di concreto per favorire la

transizione energetica, il più

possibile pronta ed efficace

nel prossimo futuro. Così gli

organizzatori di Fiera Milano

hanno immaginato la prima

edizione di Net zero-Milan

expo summit, evento di portata

internazionale che si è

svolto nel capoluogo meneghino

dal 14 al 16 maggio.

Mostra convegno intersettoriale,

arricchita da un

piccolo spazio espositivo ad

affiancare le sessioni di conferenze,

la maggior parte delle

quali di natura tecnica, su

tanti aspetti legati, appunto,

alla transizione energetica, a

livello industriale e non soltanto.

L’impegno di Volvo

e Mercedes

In questo quadro, hanno fatto

capolino anche i camion,

quasi a riaffermare il loro

ruolo di attori per nulla secondari

nel mondo che verrà.

Nello specifico, due costruttori

ormai da tempo

impegnati attivamente nella

decarbonizzazione come

Daimler Truck Italia e Volvo

Trucks Italia hanno deciso

di partecipare direttamente

all’evento, portando a Milano

due prove concrete di

questo impegno. Da una parte,

l’eActros 600 sviluppato

da Mercedes pensando al

trasporto anche interregionale

a emissioni zero (lo stesso

identico veicolo che abbiamo

messo a disposizione di autisti

e appassionati nell’area

test drive di Misano); dall’altra

l’Fh Electric di Volvo

(ugualmente disponibile nei

test di Misano), premiato come

Sustainable Truck of the

Year 2025, veicolo del futuro,

ma anche del presente,

come dimostrano gli oltre 5

mila camion elettrici venduti

da Volvo complessivamente

dal 2019 a oggi.

Oltre il camion, però, c’è

di più. Con il Net zero summit,

Milano ha voluto ribadire

il suo ruolo di primo piano

UNA MILANO INTERNAZIONALE

Organizzata da Fiera Milano, la prima

edizione di Net zero-Milan expo

summit riafferma il ruolo centrale di

Milano nel dibattito internazionale

sulla sostenibilità. Sotto, i truck

esposti durante l’evento: il Mercedes

eActros 600 e il Volvo Fh Electric, due

tra i modelli più all’avanguardia.

a livello internazionale nel

dibattito su riduzione delle

emissioni e transizione energetica.

Si è parlato di settori

industriali molto diversi:

dalla produzione di energia

al trasporto (non soltanto

stradale, ma anche marino,

aereo e così via) grazie alla

presenza di enti e istituzioni

globali come Iea, l’agenzia

internazionale dell’energia,

ma anche Irena, organizzazione

che si occupa dello

sviluppo delle fonti rinnovabili.

Tra i temi ricorrenti, le

materie prime necessarie per

i componenti essenziali alla

transizione (pensiamo alle

terre rare per la produzione

delle batterie).

Interviene il ministro

Adolfo Urso

Di certo, le strategie da mettere

in atto devono essere sovranazionali:

concetto ribadito

dal ministro delle Imprese

e del made in Italy, Adolfo

Urso, intervenuto con un video

messaggio.

«Credo che l’Unione europea

abbia compreso la

portata di questa sfida, come

testimoniano le modifiche

al Green industrial deal apportate

dalla Commissione»,

ha detto Urso, aggiungendo

che «le materie prime e l’energia

sono due delle grandi

sfide del mondo attuale, che

possiamo affrontare solo a

livello europeo. Noi stiamo

spingendo per riaffermare

la centralità dell’industria

manifatturiera in Europa.

Serve piena consapevolezza

che ambiente e industria non

sono e non devono essere in

contrasto».

Nelle parole del ministro,

ritorna anche il concetto di

neutralità tecnologica da

perseguire come linea guida,

sarà il mercato a scegliere la

tecnologia più efficace e sostenibile,

a tutti i livelli.

«Con Net zero-Milan

abbiamo voluto radunare

esponenti di primo piano

nella finanza, nell’industria,

nell’accademia. Vogliamo

anticipare il futuro. Noi per

primi stiamo lavorando in

questo senso: a Rho c’è il più

grande parco solare d’Europa»,

ha detto il vicedirettore

generale di Fiera Milano,

Roberto Foresti. Per far capire

la portata della transizione

energetica, Foresti ha parlato

di investimenti da due triliardi

di dollari, destinati a crescere

fino a sei triliardi nei

prossimi anni.

La vicerettrice del Politecnico

di Milano, Isabella

Nova, ha parlato del dovere

morale di collaborare per

costruire insieme il futuro in

modo «sostenibile, responsabile

e lungimirante. Viviamo

in un’epoca segnata da

profonde instabilità che rischiano

di compromettere il

processo di decarbonizzazione.

Per questo, è necessario

stabilire una linea chiara, che

determini le scelte accademiche

e politiche per il futuro».

Elettrici: l’evoluzione

è continua

Come responsabili (tra mille

virgolette) di quote importanti

delle emissioni provenienti

dal trasporto stradale,

anche i camion sono dunque

chiamati a fare la loro parte.

Tornando a quelli presenti

all’evento milanese,

l’eActros 600 di Mercedes

promette un’autonomia di

500 chilometri circa, grazie

a batterie dalla capacità utile

di circa 600 kilowattora.

La casa tedesca crede fermamente

in questo veicolo

e ha da poco annunciato la

disponibilità, per il prossimo

anno, di nuove varianti che

garantiscono maggiore flessibilità

in termini di passi disponibili,

ma anche di equipaggiamento

delle batterie.

A un’autonomia di 500

chilometri punta anche Volvo

Trucks, grazie alle grandi

novità tecnologiche attese

già quest’anno sulla gamma

Fh elettrica. La casa svedese

ha deciso, in particolare, di

agire sulla tecnologia delle

batterie, migliorandone performance

ed efficienza senza

appesantire ulteriormente

il veicolo.

Fabrizio Dalle Nogare

74

75



saloni

La logistica come fulcro

della trasformazione che

sta vivendo la società attuale.

Forse un po’ pomposa la frase

che si legge nella presentazione

ufficiale di ‘transport

logistic’ (scritto tutto minuscolo,

è questo il lettering

scelto daMesse München).

Ma chi si occupa di logistica

sa quanto sia cruciale il suo

sviluppo in chiave innovativa

e sostenibile.

La biennale Transport logistic

che è andata in scena

a Monaco di Baviera dal 2

al 5 giugno scorsi è un punto

di riferimento sempre più

importante per quanto riguarda

la logistica avanzata.

Diversamente da saloni più

focalizzati sull’evoluzione

tecnologica dei veicoli,

e più incentrati sui veicoli

stessi come, per esempio, la

Iaa o Solutrans, che ci attende

a novembre a Lione,

Transport logistic si propone

sempre più come evento di

riferimento per le aziende

di trasporti, presenti anche

quest’anno in massa a Monaco

di Baviera.

Visitatori da 130

paesi del mondo

Secondo i dati forniti dagli

organizzatori, al Transport

logistic 2025 sono arrivati

77 mila visitatori da più di

130 paesi. Venuti a visitare

un salone ricco di espositori,

per la precisione 2.772 da

73 paesi, in crescita rispetto

76

TRANSPORT LOGISTIC 2025

Crocevia con vista

sul futuro

La fiera monegasca che si

è svolta nei primi giorni di

giugno si conferma evento

di primo piano per tutta la

filiera della logistica

FIAP IN TOUR PER INCONTRARE LE IMPRESE ITALIANE

È iniziato a giugno il tour nazionale promosso da Fiap (Federazione

italiana autotrasportatori professionali) con l’obiettivo di promuovere il

dialogo e la crescita nella logistica. Ultima tappa il 10 luglio a Bologna.

all’edizione del 2023 di circa

il 15 per cento. La quota di

aziende straniere, non tedesche,

ha toccato quest’anno

una percentuale vicina al 65

per cento, a conferma del

carattere realmente internazionale

della manifestazione.

Due i nuovi padiglioni

dell’edizione 2025 che hanno

portato l’area complessiva a

150 mila metri quadri.

Mercedes e la formula

del pay-per-use

A tenere alta la bandiera dei

costruttori ci ha pensato il

colosso tedesco Mercedes-

Benz Trucks, presente con

il suo stand e con l’immancabile

eActros 600, il truck

scelto per il futuro sostenibile

della Stella e del trasporto

a medio-lungo raggio.

Proprio a Monaco, peraltro,

Mercedes ha annunciato

un accordo significativo con

Dhl, gruppo che non ha bisogno

di presentazioni, per la

fornitura di ben 30 elettrici

eActros 600, non acquistati

ma noleggiati con la formula

‘pay-per-km’ grazie all’intermediazione

dell’azienda specializzata

hylane.

Nutrita, invece, la presenza

dei costruttori di semirimorchi.

Tra cui Kässbohrer che

ha puntato, tra l’altro, sulla

ricerca e sulla collaborazione

con Thermo King e Bpw per

lo sviluppo di un trailer refrigerato

con sistema di recupero

dell’energia in frenata.

Trainati e aziende

italiane di logistica

Altro big del trailer, Schmitz

Cargobull ha messo in

mostra non solo i veicoli,

ma anche le soluzioni di digitalizzazione

che il gruppo

sviluppa e implementa già da

qualche anno. Mentre digitalizzazione

e mobilità sostenibile

sono stati tra i messaggi

chiave di due delle principali

aziende di trasporto italiane,

entrambe con sede in Alto

Adige, ovvero Gruber Logistics

e Fercam.

RIFERIMENTO

INTERNAZIONALE

In alto, da

sinistra, l’elettrico

Mercedes

eActros in mostra

a Transport

logistic 2025 e

un’immagine del

primo giorno

della fiera.

A sinistra, la

nuova linea di

semirimorchi

centinati

Kässbohrer.

a tutto carico

pneumatici da battaglia, flash

MICHELIN SEMPRE PIÙ ECO

Va all’attacco

dell’off-road

Le applicazioni più gravose

sono quelle d’elezione per la

nuova gamma di pneumatici

Michelin X Works per assale

sterzante e motore

DISPONIBILI DA

QUESTO MESE

A giugno arriva

la gamma di

pneumatici

Michelin X

Works Z2 e D2

nella misura

315/80R22.5.

A settembre

arriveranno le

misure 13R22.5

X Works Z2 e

D2 e 385/65 X

Works Hl Z2.

L

’obiettivo di ogni nuovo

lancio è evidentemente

quello di ottimizzare le prestazioni

del veicolo. In questo

caso, Michelin ci prova

con la gamma destinata ad

applicazioni on e off-road,

pensando ad aspetti come

LA FRANCIA APRE ALLE 44 TON

Soltanto per i camion con classe

Euro 6 post-2014..

redditività e riduzione delle

emissioni complessive. Tutto,

naturalmente, a partire

dagli pneumatici, sempre più

centrali nell’economia generale

dei camion.

Dall’inizio di giugno, la

casa francese rende dunque

disponibile la brevettata

gamma di pneumatici Michelin

X Works Z2 e D2 per la

misura 315/80R22.5. A settembre,

invece, arriveranno

i 13R22.5 X Works Z2 e D2

e 385/65 X Works Hl Z2.

Più trazione e meno

rumorosità

Come messo nero su bianco

dal costruttore transalpino, il

nuovo design del battistrada

è progettato per ridurre

la resistenza al rotolamento,

migliorando la trazione

e riducendo la rumorosità.

La nuova gamma ha inoltre

ottenuto l’etichettatura B per

la resistenza al rotolamento

sull’asse sterzante.

Per quanto riguarda la durata,

Michelin dichiara vita

utile fino al 10 per cento superiore

per l’asse sterzante e

fino al 25 per cento in più per

l’asse motore, sempre rispetto

alla gamma precedente.

Capitolo sostenibilità, il

90 per cento delle carcasse

Michelin è accettato per la

ricostruzione, e si sa quanto

questo aspetto sia centrale

nelle strategie del produttore,

molto attivo nell’ambito

del riutilizzo e del recupero

degli pneumatici.

Compatibilità con

i veicoli elettrici

A livello tecnico, i pneumatici

Michelin X Works Z2

e D2 hanno l’indice di carico

più alto, 158/150, 8,5

tonnellate per l’allestimento

singolo rispetto alle 8 della

versione precedente, per aumentare

la compatibilità con

i veicoli elettrici.

La nuova gamma di pneumatici

per utilizzo stradale e

cantieristico di Michelin viene

commercializzata in tutta

Europa e copre sia gli assali

sterzanti sia quelli motore.

Oltre al cava cantiere, terreno

d’elezione per la nuova

linea, Michelin ha pensato

anche ad applicazioni come

la raccolta rifiuti, sottoposta

a vincoli sempre più stringenti

dal punto di vista non

solo ambientale, ma anche

economico.

«Ridurre al minimo i tempi

di inattività è essenziale

nella gestione della flotta

per mantenere l’efficienza

operativa e garantire la soddisfazione

dei clienti», scrive

Michelin.

77



village

serie speciali, idee

È MADE IN ITALY L’ECO-TRUCK A IDROGENO MIMÌ

Presentato in occasione di Hydrogen expo a Piacenza, Mimì è un ‘ecotruck’

per l’ultimo miglio alimentato a idrogeno. La catena cinematica del

veicolo è composta da celle a combustibile, batterie e supercapacitori.

A idearlo, progettarlo e quindi realizzarlo è stata l’azienda modenese

Bieffe project. Ha capacità di carico fino a due tonnellate.

MAN TGX DUCATI EDITION

Questa sì che è

red passion

Dalla collaborazione con

Ducati Corse nasce la serie

limitata a trenta esemplari

numerati che diventerà un

pacchetto ordinabile a listino

Anche i colori sono una

lingua. Che parla, silenziosa,

all’io di ciascuno.

Raccontano e descrivono, a

volte meglio di tante parole,

emozioni. Ci raccontano, attraverso

un’infinita scala di

tonalità, la personalità e il

carattere di questa o quella

persona. Ma non soltanto di

loro. Nel mondo dei motori

e del racing, ad esempio, il

colore rosso riconduce immediatamente

al mito Ferrari.

E nelle due ruote, oggi più

che in passato, alla Ducati.

Un marchio (vincente) che

è al tempo stesso l’orgoglio

dell’intero Paese.

Proprio per questo, ritrovare

il rosso vivo Ducati

come livrea di un truck (di

altrettanto successo) quale è

il Man Tgx, è qualcosa che

non può lasciare indifferenti.

Al contrario, affascina,

suscita emozioni, coinvolge

e cattura lo sguardo che non

vorresti più staccare da quella

combinazione.

Ecco, il Man Tgx Ducati

edition, nato dalla collaborazione

tra il marchio motociclistico

bolognese di Borgo

Panigale e Man Italia (avviata

negli anni scorsi con la

fornitura di trattori stradali

per il traino, sulle piste del

mondiale Motogp, dei semirimorchi

del Ducati Lenovo

team per il quale corrono i

campioni del mondo Pecco

Bagnaia e Marc Marquez), è

tutto questo. E anche molto

di più.

Quell’effetto

tridimensionale

Sviluppato in collaborazione

con il Centro stile della casa

di Borgo Panigale, il Tgx

Ducati edition si caratterizza

per la livrea esterna che richiama

la Desmosedici Gp

factory, realizzata con una

speciale pellicola che crea

l’accattivante effetto tridimensionale.

Il mix di rosso

e nero, con l’alternanza di

cromature, accentuano il look

decisamente corsaiolo del

pesante stradale del Leone, il

cui logo sulla calandra prende,

eccezionalmente per questa

versione, il colore rosso.

A impreziosire l’interno

della cabina Gx, lo scudetto

Ducati corse ricamato sui

poggiatesta e sui pannelli

porta, mentre stilemi e i clas-

pelle. Infine una chicca: la

luce sottoporta con il Leone

Man e l’adesivo olografico

sull’interno porta che certifica

l’originalità del veicolo.

La dotazione è quanto di

più completo si possa offrire:

si va dai cerchi in lega al tettuccio

elettrico, dal cruscotto

digitale di 12,3 pollici al

climatizzatore. E poi ancora,

retrovisori con telecamere

Optiview, frigo, Man Soundsystem

e Easycontrol, navigatore.

Ricco è anche il bousici

colori Ducati si ritrovano

anche sui tappetini in velluto

e sul tunnel centrale in simil-

UN LOOK

MOLTO RACING

E non poteva

essere

diversamente per il

Tgx Ducati Edition,

veicolo che

interpreta al meglio

la passione e il

Dna del marchio di

Borgo Panigale.

Oltre al truck anche la Motogp

del tutto evidente

È come il Man Tgx

Ducati edition non sia

soltanto la semplice

edizione speciale voluta

per celebrare il modello

di successo all’interno

di una collaborazione

di lunga data. No, Tgx

Ducati edition è qualcosa

di più coinvolgente,

che tocca le corde della

passione e dell’emozione.

Dunque, un veicolo che

va e soprattutto vuole

andare oltre il suo essere,

come lo è, l’oggetto del

desiderio. Attorno al quale

Man Italia ha creato una

vera e propria Ducati

experience, che permette

al (fortunato) possessore

del Tgx Ducati edition

di vivere pienamente il

mondo Ducati, calandosi

nella straordinaria realtà

e storia del marchio di

Borgo Panigale, e non

soltanto quello corsaiolo.

Ecco allora che in quello

che viene chiamato

‘speciale cofanetto

Ducati edition’, Man Italia

regala al proprietario

del Tgx con le insegne

del marchio bolognese,

oltre a un voucher

spendibile per l’acquisto

del merchandising

ufficiale Ducati, la visita

alla fabbrica e al museo

(imperdibili, sia la prima

che la seconda), ma

anche la partecipazione

alla tappa del mondiale

della Motogp sulla pista

di casa della Ducati,

a Misano Adriatico, in

programma nel weekend

del 14 settembre sulla

pista intitolata a Marco

Simoncelli.

quet di sistemi di assistenza

alla guida: Efficient cruise

con Predictive drive, frenata

d’emergenza, Efficient roll,

Easystart, i vari Esp, Asr,

Abs, Eba Plus, Attention

guard, Front detection, freno

motore elettronico, indicatore

digitale del carico sull’asse.

Cuore del veicolo è il motore

6 cilindri in linea D26

Euro 6e con 520 cv di potenza

e 2.650 Nm di coppia

gestiti dal cambio automatizzato

Tipmatic 1226 Dd.

Man Tgx Ducati edition

viene proposto al lancio in

una serie limitata di trenta

esemplari numerati e certificati.

Ma niente paura per

chi non dovesse riuscire ad

entrare in questo esclusivo

novero di fortunati: presto il

Ducati Edition diventerà infatti

un pacchetto predefinito

ordinabile a listino.

Alberto Gimmelli

78

79



S 5 da 20 metri cubi de la Emilcamion.

Giri (da 20 Km) Litri km/l km/h

1° carico 9,8 2 35,2

2° scarico 7,8 2,5 46,1

3° carico 9,8 2 36,3

4° scarico 7,6 2,6 44,4

5° carico 10,3 1,9 36,3

TOTALI 45,6 2,2 39,2

Consumo orario litri: 17,8

Consumo cava km/litro 1,9

Consumo strada km/litro 2,3

Totale gasolio consumato: 45,6 litri.

Adblue consumata 1,35 litri. Tara alla

pesa con allestimento e autista 15.540

chili. A pieno carico 39.840 chili.

Giri (da 20 km) Litri km/l km/h

1° carico 11,7 1,7 38,7

2° scarico 6,9 2,9 52,1

3° carico 11,1 1,8 40

4° scarico 6,9 2,9 54,5

5° carico 11,5 1,7 38,7

TOTALI 48,3 2,1 43,7

Consumo orario litri: 21,1

Consumo cava km/litro 1,7

Consumo strada km/litro 2,2

Totale gasolio consumato: 48,4 litri.

Adblue consumata 1,6 litri. Tara alla pesa

con allestimento e autista 15.200 chili. A

pieno carico 40.500 chili.

su strada asfaltata.

Gemelli nelle

dimensioni,

nel motore

e nei pesi, si

affrontano

in cava con il cambio meccanico Zf a

16 marce, utilizzato dalla maggior parte

dei concorrenti, e con l’automatizzato

Optidriver da 12 marce di matrice Volvo.

STORIA DEL TUNNEL NATO DUE VOLTE

€ 15

anziché

€ 29

150 pagine,

100 foto, 23 capitoli

l’idea, il progetto, la realizzazione,

l’incidente, la ristrutturazione, la riapertura

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una storia ultradecennale,

È quella di Renault Trucks

nel cava cantiere. Oltre settant’anni,

per essere precisi.

Si inizia nel 1950 col Berliet

per poi passare, all’alba

degli Anni 90, al Gbc. Quindi,

dal 1997, ecco il Kerax.

Modello che fin da subito

esprime doti non comuni

di resistenza e robustezza.

D’altronde, basta guardarlo:

la sensazione di un tipo che

non teme di operare sui terreni

più ostici e difficili come

quelli della cava, e di certe

cave in particolare, è netta.

Vero è anche che la robustezza

è la dote principale

per un veicolo a questo impiego

dedicato. Ma c’è anche

da dire che il Kerax aggiunge

di suo la tradizione e il

know-how della Losanga.

DOSSIER

EUROPA A 27

Passare dal

camion al treno

non è possibile

VADO E TORNO EDIZIONI www.vadoetorno.com ISSN 042 2096 SPED. IN A.P. 45% ART.2 COMMA 20/B LEGGE 62/96 FILIALE DI MILANO

700 CAVALLI

CONTRO

IL FUOCO

Design italiano

motore e telaio

americani per

il Bai Striker E

antincendio

da aeroporto

Prove su strada

● RENAULT KERAX 500 8 PER 4

● BREMACH T REX 35 4 PER 4

APRILE

N. 4 - 2009

ANNO 48

euro 3,00

N°4 APRILE 2009

Il che si traduce in una gamma

che senza mai perdere di

vista l’obiettivo dell’efficienza

operativa, ben si adatta a

specifici impieghi potendo

scegliere tra molteplici configurazioni

e potenze.

Ne è prova il test nel

quale Vado e Torno mette alla

frusta (2009) due Kerax,

gemelli per dimensioni, pesi

e motore (il Dxi13 Euro 5

da 500 cv), ma diversi nella

sostanza. Uno, infatti, montava

il cambio meccanico Zf

a 16 marce, con vasca tonda

Emilcamion, l’altro invece

era dotato dell’automatizzato

a 12 marce battezzato Optidriver

e alle spalle della cabina

Global montava la vasca

tonda firmata Andreoli.

CORREVA L’ANNO

1997

RENAULT KERAX

Fatto per il

lavoro duro

Ha chiuso il secondo millennio e inaugurato

il terzo facendosi apprezzare

per le doti di grande robustezza

RENAULT

KERAX

520XTREM

© Vado e Torno 2012

LA CARTA D’IDENTITÀ

Dotazione del veicolo in configurato base

con passo di 2.310 mm (2°-3° asse)

e cabina Global: alzacristalli elettrici,

retrovisori esterni con grandangolo riscaldati

e regolabili elettricamente, retrovisore

di accostamento, antevisore,

gradino di accesso al parabrezza integrato

nel paraurti, vetri azzurrati, visiera

parasole, tettuccio di aerazione, lettino

inferiore, sedile conducente pneumatico,

presa di forza, vano portaoggetti

(21 litri di capacità) dietro il sedile del

passeggero, radio Cd con lettore con

comandi al volante, apertura e chiusura

porte con telecomando, presa elettrica

12 V, cruise control, antiavviamento comandato

tramite chiave a trasponder,

fari rotanti al tetto - Prezzo della versione

base

32

MEZZO D’OPERA 4 ASSI

MOTORE 12,8 LITRI

520 CAVALLI

EURO 5

170.780 EURO

Costruito ne lo stabilimento Renault

Trucks di Blainvi le, in Francia.

LA PAGELLA

CABINA

La versione Global mostra all’esterno

un volto da vero duro, come deve essere

considerato l’impiego. All’interno

buona è l’impostazione ergonomica

che tuttavia deve fare i conti con la

presenza del tunnel motore. Leve e

comandi a portata di mano facilitano

il compito dell’autista. Il taglio a scendere

dei cristalli laterali assicura ottima

visuale dal posto guida. E in più c’è

anche il lettino.

MOTORE

I 520 cv del 12,8 litri Euro 5 siglato Dxi

13 rappresentano la proposta di vertice

della gamma Xtrem. Gestiti dalle 16

marce del cambio meccanico Zf assicurano

un’ottima resa, sia in termini

di rendimento che di guidabilità. Con

in più la sicurezza e la precisione del

rallentatore Optibrake più da 563 cv.

impressioni

di guida

SI FA DURO

Telaio rinforzato, sospensioni

posteriori irrobustite, frizione

bidisco. È il Kerax per gli

impieghi estremi. Messa alla frusta

la versione top di gamma

Con la versione Xtrem dedicata agli impieghi estremi, alla

quale Vado e Torno dedica la prova in cava sul n. 6/2012,

il Kerax, lanciato per la prima volta nel 1997, si avvia

all’uscita di scena dopo oltre quindici anni di servizio.

Confronto tra classico e innovativo

che esaltava le caratteristiche

del duro Renault

Trucks. Come ancora di più

e meglio riuscirà a fare la

versione 520 Xtrem per impieghi

gravosi, dotata di te-

34

Quel cambio robot che sfida l’uomo anche in cava

RENAULT

KERAX

500 8X4

© Vado e Torno 2009

MEZZO D’OPERA 40 TON

MOTORE 12,8 LITRI

500 CAVALLI

EURO 5

188.034 EURO (MAN.)

Con cambio meccanico Zf e vasca tonda

198.525 EURO (AUT.)

Con cambio automatizzato Optidriver e

vasca tonda da 20 metri cubi de la Andreoli.

Sono entrambi costruiti ne lo stabilimento

di Blainvi le, Francia.

TEMPI E CONSUMI

CAMBIO MANUALE

CAMBIO OPTIDRIVER

Nei cicli a carico sono compresi i tempi

per caricare (3 minuti) e per la pesa

(1 minuto). Si sono percorsi 5 giri per

un totale di 15 chilometri in cava e 85

L

il Kerax per condizioni severe

QUANDO IL GIOCO

Con il Kerax muso a muso in cava

QUESTO O

a sintesi del veicolo

è tutta nel

nome: Xtream.

Italianizzato in ‘estremo’,

da leggere e intendersi

non tanto per

le soluzioni e l’impostazione

che caratterizzano

la versione,

che infatti conferma

QUELLO

Meglio il meccanico o l’automatizzato?

Due diverse scuole di pensiero a confronto

sul Kerax mezzo d’opera vitaminizzato dai

500 cavalli del motore Euro 5. Soluzione

più classica la prima, sicuramente più

innovativa per l’impiego in cava la seconda

a questione è di vecchia

data. Meglio il cambio

meccanico oppure L

la trasmissione automatica?

Bella domanda! Una risposta

certa e assoluta non c’è. Nel

senso che ciascuno ha la propria,

determinata e motivata

non tanto sulla base di riscontri

oggettivi, quanto piuttosto

fortemente influenzata dai

singoli percorsi di formazione

culturale e professionale.

Insomma, due scuole di

pensiero fino a prova contraria

ugualmente valide, che viaggiano

ostinatamente parallele, nonostante

tutto e tutti, ciascuna

fedele alle proprie convinzioni

e sostenute con la stessa forza

che negli Anni 50, sia concesso

il richiamo sportivo, divideva

Il volto

inconfondibile del

Renault Kerax in

versione Xtrem:

cabina tipo Global

due porte in

lamiera, paraurti

in tre parti con

gradino di accesso

al parabrezza

integrato, taglio

a scendere dei

cristalli laterali.

laio rinforzato e sospensioni

irrobustite, lanciata nel 2012,

un anno prima del passaggio

di testimone alle gamme K e

C. Quando ormai il Kerax è

già nella storia della Losanga

e non soltanto.

prova

in cava

Su Vado e Torno 4/2009, prova-confronto tra le versioni del

Kerax 500 8x4 con cambio manuale (Zf) e quella invece

equipaggiata con cambio automatizzato Optidriver.

33

35

periodico di cultura,

economia e tecnica dell’autotrasporto

Fondato nel 1962

Autorizzazione del tribunale di Milano

n. 6041 del 20 settembre 1962

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L.

353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1,

comma 1, LO/MI.

Registro nazionale della stampa

n. 4596 del 20/04/1994

n. iscrizione R.O.C. 2880 del 30-11-2001

Direttore responsabile

Maurizio Cervetto

Direzione tecnica e prove

Alberto Gimmelli

In redazione

Stefano Agnellini, Fabio Butturi,

Ornella Cavalli,

Fabrizio Dalle Nogare,

Stefano Eliseo, Fabio Franchini,

Riccardo Schiavo,

Cristina Scuteri, Luca Vitali

Impaginazione e grafica

Marco Zanusso

Hanno collaborato

Sergio Bolis,

Renato Scialpi,

Riccardo Venturi

Gestione editoriale

Fabio Zammaretti

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20139 Milano

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Maurizio Candia

Roberto Menchinelli

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ULTIM’ORA

Se il pesante elettrico

aggiusta il tiro

Sviluppo e nuove tecnologie hanno consentito di

aumentare l’autonomia di percorrenza, ma la sensazione è

che il ruolo dei pesanti stradali a batteria stia cambiando

Sulla carta, nelle comunicazioni dei costruttori, il camion elettrico

viene presentato come alternativa competitiva rispetto al trattore lungo

raggio convenzionale. Ma la clientela, anche sostenuta dai numeri di un

mercato che stenta a decollare, ancora non è dello stesso avviso.

Per dirla un po’ così, l’elettrico è tra noi. Già, ma quale

elettrico? Quello sviluppato e sostenuto con fior di

investimenti dai costruttori, oppure quello sventolato come

non più differibile bandiera necessaria a garantire sostenibilità

e salvaguardia dell’ambiente imposto dall’Europa? E ancora,

quello dei numeri estremamente risicati che ancora oggi

confermano un mercato che non riesce a decollare, almeno

nel trasporto merci categoria veicoli pesanti, perchè per i van

è (quasi) un’altra storia, o quello raccontato da chi, sempre

nella stanza dei bottoni in Europa, ma anche da noi in Italia,

dipinge una realtà che non esiste, ancora lontanissima da come

la si era troppo frettolosamente pensata e in maniera ancora più

pasticciata pianificata? Sì, attorno all’elettrico c’è confusione.

Questa tecnologia è ancora avvolta da una nube di incertezza

che stenta a diradarsi. Chiariamo subito, sgombrando il campo

da possibili equivoci: al contrario dell’Europa pasticciona, i

costruttori hanno fatto quanto loro chiesto, costretti a modificare

in maniera sostanziale strategie e programmi. E lo hanno fatto,

evidentemente, non certo a cuor leggero. Insomma, chi prima,

chi dopo, senza compromessi in termini di qualità del prodotto,

percepita ed effettiva, l’elettrico lo hanno messo in campo.

Piuttosto, dove probabilmente hanno azzardato è a livello di

comunicazione. Presentare infatti i primi elettrici pesanti come

alternativa, per il trasporto sul lungo raggio, ai modelli con

motorizzazione convenzionale, è stato eccessivo. Lo scetticismo,

iniziale e ancora attuale, della clientela, sostenuto e giustificato

anche dalla carenza di infrastrutture pubbliche dedicate alla

ricarica, lo conferma. Meglio, allora, ed è questa la novità che

pare di percepire, ricalibrare il tiro. Incoraggiando ad esempio

il cliente a pianificare l’elettrico, configurando il numero dei

pacchi batteria in funzione delle reali esigenze. Oppure, perchè

no, destinandolo ad applicazioni, per così dire, di nicchia, come

ad esempio il trasporto merci pericolose in regime Adr, cui in

un primo tempo non si era pensato. Vero è che l’autonomia di

marcia degli elettrici cresce, ma per il lungo raggio, quello vero,

riparliamone fra un po’. Siamo ancora lontani.

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