Vado e Torno_2025_06
Su questo numero di Vado e Torno: MAN fa il record sul percorso del Supertest 500 km: altra zampata del Leone Misano. Più di 500 prove in pista e su strada Off-road. Con K e C l’efficienza secondo la Losanga Long test. Persone e materiali sui van, meta Misano
Su questo numero di Vado e Torno:
MAN fa il record sul percorso del Supertest 500 km: altra zampata del Leone
Misano. Più di 500 prove in pista e su strada
Off-road. Con K e C l’efficienza secondo la Losanga
Long test. Persone e materiali sui van, meta Misano
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GIUGNO
2025
MENSILE
€ 3,00
Prima immissione:
10 giugno 2025
6
VADO E TORNO EDIZIONI
www.vadoetorno.com
ISSN 0042 2096 Poste Italiane
s.p.a. - SPED. IN A. P. - D.L.
353/2003 (conv. in L.
27/02/2004 n° 46) art. 1,
comma 1, LO/MI
MISANO
PIÙ DI 500
PROVE IN
PISTA E SU
STRADA
OFF-ROAD
CON K E C
L’EFFICIENZA
SECONDO LA
LOSANGA
altra
zampata
del
leone
LONGTEST
PERSONE E
MATERIALI SUI
VAN META
MISANO
giugno
SU I COSTI DEL TRASPORTO
Secondo la Banca d’Italia, nel 2024
è aumentata l’incidenza dei costi
del trasporto nell’interscambio
internazionale delle merci per l’Italia.
Aumenta l’import più dell’export.
vado e torno n°6 - 2025 - anno 64° - www.vadoetornoweb.com
Green deal
Megawatt sull’Autobrennero 6
Brevi: accordi, Mercedes, Zf 6
L’eActros fa il record in retro 7
Multe Ue, si tratta 7
Guida autonoma ok per Iveco-Plus 7
Palletways acquista da Foton 7
Gate diventa olandese 7
Periscopio
Ue, più uniformità nelle sanzioni 9
Quelle code tra Germania e Polonia 9
Furgoni, sale la quota dei Bev 9
Monte Bianco, chiusure in vista 10
Camion contro treni in Francia 10
Trend di trasporto nell’Ue 10
Il sondaggio del mese 10
Trasporto via mare, tempi difficili 11
Più spazio alla guida autonoma 11
Patente a 18 anni, il sì della Ue 11
Unrae rinnova le sue cariche 11
Svizzera controcorrente sui pedaggi 12
Accordo per il biometano 12
Verti mappa l’incidentalità 12
Brevi: tachigrafo, Fs Logistix, riposo 12
Epidemia di afta epizootica 13
Più autostrade gratis in Spagna 13
Logista investe sul futuro 13
L’importanza dell’hub di Fiumicino 13
Politica
Lite sul decreto Infrastrutture 14
No al Ponte: autolesionismo? 15
In tre per la ricarica 16
Della Pepa fa quaranta1 17
Misano Truck Fest
La carica dei 500 18
Truck racing
Kiss si conferma, con l’aiutino 24
La vera lotta è per Chrome 26
Pace truck elettrico targato Iveco 27
18
Zerogradi
Ritorna lo show del freddo 28
La corsa verso gli Awards 30
Anteprime
In cava con i Renault K 32
Rebuild ovvero pronto all’uso 34
Quella tradizione nel fuoristrada 37
Tutto elettrico il Kia Pv5 38
Le nostre prove
Al passo con i tempi nuovi 42
Un passo oltre la storia 44
Il Supertest per il diesel 45
Il Supertest per il gas 46
L’E-Test per i pesanti elettrici 47
Il Test Regional 48
Il Test in Città 49
Prova
Il giocatore di poker 50
Man Tgx 18.520 52
Long Test
32
60
Due van per Misano 60
Ford Tourneo Connect Phev 62
Volkswagen Transporter D 66
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carrozzeria dei veicoli potrebbero variare leggermente dai colori nelle fotografie di questa pagina. ISUZU si riserva il diritto di modificare specifiche, prezzi ed equipaggiamenti senza preavviso.
Dettagli delle specifiche, dei prezzi e degli equipaggiamenti menzionati o mostrati in questa pagina possono essere soggetti a modifiche per venire incontro a condizioni locali e richieste governative.
Si prega di informarsi presso il proprio concessionario locale ISUZU per dettagli più completi di tutte le modifiche che potrebbero essere richieste. Accessori: installazione ed eventuale verniciatura non inclusi nel prezzo.
3
giugno
RIALLINEAMENTO ACCISE
In vigore la misura voluta dal
Governo: giù le accise sulla
benzina, su il diesel. Non cambia
nulla per il gasolio commerciale.
Truck news
600 km per il Renault E-Tech T 70
Brevi: Stellantis, Mercedes, Volvo 70
Scania lancia il motore Super 11 71
Man e Esseco per l’Adr 71
Il Volvo Fh Aero Electric va lungo 71
Iveco e Logter, urrà per il biometano 71
Scania Super in Settentrionale 71
74
77
L’eccellenza che meriti.
Sprinter.
Con MBUX di ultima generazione e i più innovativi sistemi
di sicurezza e assistenza alla guida di serie.
Service&logistics
Geotab Day 2025 72
Insieme Fercam e Cargomotion 73
Saloni
Net Zero summit a Milano 74
Autopromotec a Bologna 75
Transport logistic a Monaco 76
A tutto carico
Michelin per l’off-road 77
In Francia l’Euro 6 va a 44 ton 77
Village
Man Tgx Ducati edition 78
Correva l’anno
Renault Kerax il duro 81
Ultim’ora
Fiap in tour per l’Italia 76
Mimì l’ecotruck a idrogeno 79
L’elettrico ne fa 600 82
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prime volte, passaggi, primati, decisioni
NOLEGGIO, LA MAGGIORANZA DI GATE ALL’OLANDESE DLL
Il gruppo olandese Dll acquisirà il pacchetto di maggioranza
(51 per cento) di Gate, finora controllata da Iveco Group.
Gate offre il noleggio a lungo termine di veicoli commerciali
con trazioni alternative secondo la formula pay-per-use. La
nuova struttura potrebbe portare un’apertura al mercato.
RICARICA SULLA AUTOBRENNERO
Primo passo verso il
megawatt
Inaugurata a Bolzano la prima
colonnina in grado di erogare
energia alla potenza di
un megawatt. Tecnologia della
conterranea Alpitronic
LE BREVI
NORTHVOLT, CANCELLI CHIUSI
La procedura di bancarotta avviata
nel marzo scorso aveva segnato la
fine dell’avventura imprenditoriale
di Northvolt, grande speranza per
la produzione di batterie in Europa.
Soddisfatti gli ultimi ordini (per
Scania nel settore truck), adesso
lo stabilimento svedese chiude
definitivamente i battenti: non c’è
stato modo di salvare un progetto che
sembrava molto promettente.
Per quanto riguarda l’hardware,
non bisogna andare
lontano. A fornirlo, infatti,
è l’italianissima Alpitronic,
sede a Bolzano, che si sta
imponendo come uno dei
player principali a livello
globale nello sviluppo delle
colonnine.
La prossimità geografica ha
giocato un ruolo importante
nella costruzione della prima
stazione di ricarica megawatt
sull’autostrada del Brennero,
nei pressi di Bolzano, vicino
al confine austriaco. L’inaugurazione
ha avuto luogo lo
scorso 23 maggio.
Si tratta di una prima assoluta
per il territorio nazionale
e di una delle prime anche a
livello europeo. Autostrada
del Brennero/Brennerautobahn,
questo il nome della
società che gestisce l’autostrada,
sta infatti portando
avanti l’infrastruttura di ri-
ORGOGLIO
ALTOATESINO
«Siamo
particolarmente
orgogliosi che
questa prima
installazione si
trovi a Bolzano,
la nostra città,
e a pochi minuti
dalla nostra sede.
Questo sito è
un simbolo di
progresso», ha
scritto Alpitronic
in un messaggio
diffuso attraverso
i canali social
ufficiali.
carica ad alta potenza lungo
uno dei principali corridoi
di trasporto merci in Europa,
passo fondamentale per
ridurre le emissioni del trasporto
pesante.
La power unit, composta
da otto moduli con potenza
massima complessiva di un
megawatt, è il cuore pulsante
della stazione di ricarica
LIDL VA IN ELETTRICO
Daimler Truck Italia ha consegnato
all’azienda di trasporti umbra Lc3 un
eActros 600 che sarà utilizzato per il
trasporto alimentare a emissioni zero
per conto del gruppo Lidl. Il veicolo
rifornirà i punti vendita del gigante
tedesco della Gdo in Trentino-Alto
Adige e nella zona lago di Garda, in
particolare durante il periodo estivo.
Il semirimorchio refrigerato sarà invece
alimentato grazie all’azoto.
e alimenta i due dispenser
installati. Gli stalli disponibili
attualmente sono tre; sul
primo dispenser, quello più
vicino alla power unit, oltre
al connettore classico Ccs2
con potenza massima erogata
fino a 600 kilowatt, si trova
il nuovissimo connettore
da un megawatt di potenza
massima disponibile. Questa
configurazione consente di
ricaricare i camion elettrici
potenzialmente in circa 30-
40 minuti.
Trattandosi di un impianto
così innovativo, nella prima
fase la ricarica dei mezzi
pesanti sarà possibile solo
previa richiesta e rilascio di
una tessera da parte di Autostrada
del Brennero, che potrà
così monitorare l’utilizzo,
l’addebito e la
funzionalità del
sito. In seguito,
la stazione sarà
aperta anche alle
auto.
«Siamo onorati
di ospitare sulla
nostra autostrada
la prima stazione
di ricarica
di energia elettrica
green per i
mezzi pesanti»,
ha commentato
il presidente di
Autobrennero,
Hartmann Reichhalter.
IL RANGE EXTENDER DI ZF
Il gruppo tedesco Zf, tra i principali
costruttori di componenti powertrain
per i veicoli commerciali e industriali,
sta lavorando allo sviluppo di un
range extender alimentato a gasolio
in grado di affiancare il motore
elettrico alimentato dalle batterie. Una
soluzione diversa dal powertrain ibrido
plug-in e in grado, secondo Zf, di
massimizzare l’efficienza riducendo i
costi. Arriverà nel 2026.
L’AUTOARTICOLATO ELETTRICO VA IN RETROMARCIA
E l’eActros 600 fa il record
Battuto quello precedente del 2020.
Quasi 125 km percorsi in 6 ore e 22 minuti
N
e
avevamo scritto
qui il mese scorso.
Adesso, il record
precedente è stato
MULTE, C’È L’OK DEL CONSIGLIO UE
Il Consiglio europeo
ha ufficialmente
approvato alla fine di
maggio l’emendamento,
proposto dalla
Commissione e
approvato già dal
Parlamento Ue, che
consente ai costruttori di
auto e van di calcolare
il livello di emissioni
non su base annuale,
ma facendo, nel 2027,
ufficialmente battuto.
Lo scorso 4 giugno, il
driver Marco Hellgreve
è riuscito a guidare per
quasi 125 chilometri un
Mercedes eActros 600
in pista, rigorosamente
in retromarcia. Per la
precisione, Hellgreve
ha guidato un trattore
con semirimorchio,
battendo il record di 89
chilometri stabilito nel
2020 negli Stati Uniti,
quella volta alla guida di
un camion diesel. Tempo
di percorrenza: 6 ore e
22 minuti.
la media relativa agli
anni 2025, 2026 e 2027.
Questo dà un po’ più di
tempo ai costruttori per
adeguarsi agli standard
di emissioni decisi a
livello comunitario ed
evitare le tanto temute
multe. Ancora silenzio,
invece, per quanto
riguarda i veicoli pesanti,
nonostante le richieste
delle associazioni.
GUIDA AUTONOMA
Consegne
senza autista
Completata la fase
del progetto di Iveco
con Plus e Dsv
Iveco ha completato con
successo la fase di test sui
camion semi-autonomi in
Germania insieme al collaudato
partner americano Plus,
azienda di software per autotrasporti
autonomi.
Al progetto hanno partecipato
attivamente anche
l’azienda di logistica Dsv e
Dm-drogerie markt. Il test
prevedeva la consegna delle
merci in condizioni di trasporto
reali lungo il percorso
tra due magazzini nelle
località di Krefeld e Hennef.
Plus dichiara che la sua
tecnologia di guida autonoma
può eseguire in modo sicuro
e automatico le normali
manovre di guida in autostrada,
tra cui il centraggio della
corsia, i cambi di corsia avviati
dal conducente o suggeriti
dal sistema e l’assistenza
ACCORDI STRATEGICI
Partnership
elettrica
Sarà più facile per
Palletways acquistare
i light truck Foton
agli ingorghi, sempre con il
monitoraggio del sistema da
parte del conducente. Inoltre
Plus può, secondo Iveco e i
partner dell’iniziativa ridurre
il consumo di carburante di
circa il 10 per cento.
«Attraverso questo progetto
pilota siamo stati in grado
di convalidare le capacità
del nostro sistema avanzato
di assistenza alla guida nelle
operazioni del mondo reale,
confermando i miglioramenti
in termini di sicurezza, efficienza
e prestazioni di guida
complessive. Questi risultati
rafforzano la nostra convinzione
che l’automazione non
sostituirà il conducente, ma
eleverà il suo ruolo riducendone
l’affaticamento», ha
spiegato Marco Liccardo,
Chief technology&digital
officer di Iveco Group.
Palletways Italia, parte del
principale network europeo
di trasporto espresso di
merce pallettizzata, ha annunciato
la partnership con
Foton Truck Italia, azienda
cinese di veicoli commerciali
elettrici attiva nel mercato
italiano dal 2022 e specializzata
in soluzioni a zero
emissioni dedicate alla distribuzione
dell’ultimo miglio.
L’accordo prevede la possibilità
per tutto il network
Palletways di acquisire o
noleggiare i veicoli elettrici
Foton per la distribuzione, a
condizioni vantaggiose e con
soluzioni personalizzate. Si
parla dunque di light truck
con massa totale a terra da
4,25 a 6 ton.
6
7
220225
L’HAPPENING DELLA CATENA DEL FREDDO
26 GIUGNO 2025
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periscopio
Sono 60 anni che a Bruxelles
si discute di mettere
a punto norme comuni
sulla sospensione e il ritiro
della patente di guida. L’avvento
del digitale ha abbattuto
tutti gli ostacoli tecnici
e, finalmente, nel protocollo
collaterale all’aggiornamento
delle regole per il rilascio
delle licenze di guida dello
scorso marzo si è trovato
l’accordo politico per far
decollare lo storico progetto.
La nuova direttiva Ue garantirà
che i conducenti che
commettono infrazioni particolarmente
gravi in uno stato
membro si troveranno ad
essere automaticamente soggetti
a conseguenze coerenti
in tutta l’Unione.
Oggi, infatti, la sospensione
e il ritiro della patente di guida
inflitti dalla polizia (o anche
dalla magistratura) in un
paese non sono in generale
riconosciute in un altro. È la
base del cosiddetto 'turismo
delle patenti' che consente
ai responsabili di reati anche
gravi di continuare a guidare,
facendosi rilasciare una
nuova licenza di guida in un
paese diverso e compiacente.
Come ha sottolineato il commissario
Ue ai Trasporti,
Apostolos Tzitzikostas, «La
nuova normativa è un importante
passo avanti per la
sicurezza stradale in Europa.
Le nuove norme sulla revoca
della patente colmeranno
le lacune che consentono ai
conducenti pericolosi di eludere
le sanzioni varcando le
frontiere. E si dimostreranno
fondamentali per raggiungere
l’obiettivo di ridurre del 50
per cento gli incidenti stradali
entro il 2030».
Nel momento in cui sarà a
regime la direttiva Ue sul
riconoscimento reciproco,
le sospensioni della patente
di guida emesse in uno stato
membro saranno valide in
tutta l’Unione per reati gra-
integrazione, geopolitica, infezioni, protagonisti
GESTIONE DELLE PATENTI NELLA UE
Verso l'uniformità
Trovato l'accordo politico: presto la direttiva
per il riconoscimento reciproco tra i vari paesi
di sospensioni e ritiri delle patenti
Elettrici
3,6%
FURGONI, NON È SOLTANTO DIESEL
Gpl
2,3%
Ibrido diesel
2,9%
Ibrido benzina
4,1%
Benzina
4,5%
.
vi, quali l’eccesso di velocità
(infrazioni con almeno 50
km/h oltre il limite), guida
in stato di ebbrezza, guida
pericolosa che abbia causato
morte o lesioni gravi agli altri
utenti della strada.
Unica incognita, dopo 60 anni,
sono i tempi, sebbene più
certi: dopo l’adozione formale
da parte di Parlamento e
Consiglio, gli stati membri
Altro
1,6%
Diesel
81%
Immatricolazioni di nuovi veicoli commerciali con Ptt fino a 3,5 ton per
alimentazione. Fonte: Anfia; periodo gennaio-maggio 2025.
CODE TRA GERMANIA E POLONIA
A causa di controlli imposti già
da qualche mese dalla Germania
contro l'immigrazione clandestina,
aumentano le code di truck al
confine con la Polonia.
SUL TEMA è intervenuto il
commissario Ue ai Trasporti,
Apostolos Tzitzikostas.
avranno 4 anni di tempo per
recepire la direttiva nella legislazione
nazionale e attivare
il riconoscimento comunitario
di sospensioni e ritiri.
Matilde Casagrande
10 Monte Bianco,
altre chiusure
11 Porti, tempesta
perfetta
12 Pedaggi in
Svizzera
13 Traffico lento
in Austria
9
valichi, diverbi, tendenze
mare, sperimentazioni, norme, cariche
IN FRANCIA
Camion
contro treni
Tassare i camion
per potenziare
i treni? Insorge
l'autotrasporto
La «rete ferroviaria
richiede almeno
un miliardo di euro
all’anno di lavori per
essere potenziata. Quindi
tassiamo i camion per
trovare queste risorse».
La (discutibile) proposta
arriva da un personaggio
che è parte in causa
del problema, ovvero
Jean-Pierre Farandou,
presidente delle ferrovie
statali francesi Sncf.
Compagnia cui giusto lo
scorso anno sono stati
contestati dall'Unione
europea aiuti di stato
occultati nel bilancio per
oltre 5 miliardi di euro.
L’iniziativa di parte
ferroviaria, pur corretta
da un «facciamo pagare
solo gli stranieri», ha
suscitato un'alzata di
scudi da parte di tutto il
mondo dell’autotrasporto
francese: le principali
associazioni di categoria,
vale a dire Fntr, Otre
e Union Tfl, hanno
dichiarato la loro ferma
opposizione, sottolineando
che già oggi bastano
e avanzano i pesanti
pedaggi provenienti
dal pagamento delle
autostrade. Farandou,
di fatto, proporrebbe di
resuscitare la famigerata
Ecotaxe, che a cavallo
del 2014 ha innescato la
protesta dei cosiddetti
gilet jeaunes, noti in Italia
come gilet gialli, che
hanno tenuto in scacco per
quasi un anno la logistica
in tutta la Francia.
Oscar Sandri
IL SONDAGGIO DEL MESE
Digitalizzazione dei
documenti: aiuta davvero
chi lavora nel settore?
Rispondi su
www.vadoetornoweb.com
Il sondaggio non ha valore statistico. Le rilevazioni non sono basate su un campione scientifico
TRAFORO DEL MONTE BIANCO
Prego cercare
altre strade
Confermata anche per il
2025 la chiusura dal primo
settembre al 12 dicembre
Nonostante i malumori di
Salvini, chiusura confermata
del traforo del Monte
Bianco per il secondo cantiere
test del progetto di riqualificazione
della galleria.
Ultimo mezzo in transito alle
17 di lunedì 7 settembre e,
poi, quindici settimane di
fermo del traffico, fino al 12
dicembre.
Il settore di calotta della
galleria individuato per l’intervento
di demolizione e ricostruzione
è lungo circa 250
metri e si trova a ridosso di
uno dei settori già risanati lo
scorso anno.
IL CANTIERE sono 250
metri di calotta da rifare.
Data la necessità di smontare
tutti gli impianti di sicurezza
correlati, è impossibile
procedere per chiusure parziali,
ma la società di gestione
si è impegnata ad accelerare
il più possibile i lavori
nel tunnel, nella speranza di
riuscire a riaprire la galleria
con qualche giorno di anticipo,
limitando in questo modo
i disagi agli autotrasportatori,
deviati sulla direttrice del
Frejus. Nello stesso tempo, si
pensa ai turisti, che potranno
così puntare sul Gran San
Bernardo.
Franco Salvena
LE RISPOSTE
DEL MESE SCORSO
Si parla ancora troppo
poco delle morti sul
lavoro nel settore
dell'autotrasporto?
80%
IL TRASPORTO
NELL'UE
I
sì
20%
no
dati sono relativi al
2023: nell'Unione
europea, per quanto
riguarda il trasporto
merci, ha prevalso
la modalità marittima,
che ha assorbito
il 67,4 per cento del
totale.
I DATI sul commercio
sono di Eurostat.
Seguono strada e ferrovia,
rispettivamente
con il 23,5 e il 5,5
per cento. Secondo
le elaborazioni di Eurostat,
tuttavia, il trasporto
su strada è in
decisa crescita e erode
punti percentuali
alla modalità marittima.
Dunque, per la
sua posizione geografica,
l'Italia potrebbe
sfruttare meglio il
trasporto via mare.
Matteo Borghi
OK SI GUIDA
SENZA MANI
Dalla fine dell'estate
2025, e su alcune
autostrade europee selezionate,
sarà ammesso
guidare senza tenere
le mani sul volante.
PIÙ FACILI i test sulla
guida assistita.
Questo faciliterà le
sperimentazioni sulla
guida assistita, in vista
dello sviluppo della
guida autonoma di cui
tanto si parla anche nel
settore dei camion.
Naturalmente, i veicoli
dovranno essere dotati
di sistemi in grado di
rilevare l'attenzione del
conducente.
Milena Sgroi
Pesano di più i dazi di
Trump, che in tutto il
mondo fanno funzionare la
logistica a ondate, gli scioperi
nei porti di Francia e
Belgio o la siccità che ha ridotto
la portata d’acqua del
PER AFFRONTARE LA CARENZA DI AUTISTI
L'Ue fa la patente a 18 anni
Accordo sulla possibilità di abbassare
l'età minima per guidare un camion
Il problema della carenza
di autisti di veicoli pesanti
sta spingendo la Ue a
ridurre l’età minima per il
conseguimento delle patenti
di categoria superiore.
Un passo rilevante è stato
compiuto a maggio, quando
il Parlamento e il Consiglio
Ue hanno raggiunto un
accordo provvisorio. La
nuova normativa prevede
l'abbassamento dell’età
minima per ottenere la
patente professionale: si
CAOS PORTI ATLANTICI
Arriva la tempesta
perfetta
Metaforica, va bene, ma si
prevedono tempi difficili
per il traffico commerciale
IL PORTO DI ROTTERDAM è uno
dei principali d'Europa per il
flusso delle merci.
potranno guidare i camion
già a 18 anni (invece che a
21) e gli autobus a partire
dai 21 anni (anziché 24),
purché si abbia conseguito
il certificato di idoneità
professionale (Cqc). Inoltre,
sarà data la possibilità agli
stati membri di autorizzare
i diciassettenni alla guida
di autocarri e furgoni entro
i propri confini nazionali,
se accompagnati da un
conducente esperto.
Andrea Cento
Reno, creando problemi ai
feeder che fanno la spola tra
Rotterdam e Anversa?
Difficile dirlo. Ma è certo
che nei terminal container
del Nord Europa, giorno
dopo giorno, si sta avvici-
L
'Unrae ha celebrato i
suoi primi 75 anni nel
corso dell'assemblea in
cui è stato riconfermato
presidente della sezione
veicoli industriali l'Ad di
Ford Trucks Italia, Paolo
Starace.
Cambia, invece, il presidente
dell'associazione
con Roberto Pietrantonio,
Ad di Mazda Italia,
eletto al posto dell'uscente
Michele Crisci.
Durante l'evento, organizzato
all'Ara Pacis di
Roma, l'Unrae ha annunciato
l'ingresso di cinque
nando la tempesta perfetta
che rischia di mandare in tilt
tutto il sistema degli scali, da
Rotterdam e Amburgo a Southampton
e Felixtowe.
L’allarme arriva dai broker,
sempre più in difficoltà nel
trovare un buco libero in cui
piazzare i container in arrivo.
Secondo l’ultimo report della
società specializzata Braemar,
nei quattro terminal citati,
a fine maggio il tasso di
occupazione degli spazi era
del 96 per cento, con quasi la
metà delle navi arrivate bloccate
in rada in attesa che si
liberasse una banchina. Ancora
peggio per i trasporti
refrigerati, i cui plug a terra
risultavano occupati al 112
per cento grazie al ricorso a
generatori mobili.
Quadro critico che, secondo
gli analisti, non si rasserenerà
prima di tre-quattro mesi:
l’improvvisa onda di piena
delle importazioni dall’Estremo
Oriente, innescata
dal tentativo di sottrarre le
merci finite al balletto di dazi
e controdazi messo in scena
dall’amministrazione Usa, ha
infatti impattato su una serie
di inconvenienti tecnici che
ne hanno più che raddoppiato
l’effetto.
Teo Vitali
ASSEMBLEA E NUOVE CARICHE
nuove aziende associate.
Tra queste, spiccano
i nomi della filiale italiana
della cinese Byd, che si
appresta a entrare nel
segmento del trasporto
commerciale, e di Schmitz
Cargobull.
Sara Peona
PER PAOLO STARACE
è una riconferma.
10
pedaggi, carburanti, sicurezza
epidemie, pagamenti, futuro, hub
INSIEME PER IL
BIOMETANO
Cetoc Holding e Federmetano
hanno
siglato un accordo strategico
per promuovere
l’uso del biometano nei
trasporti come valida
alternativa ecologica.
L’intesa, annunciata
dai due partner, ha l’obiettivo
di sviluppare
veicoli alimentati a biometano
tramite attività
tecniche e progetti condivisi
con i costruttori e
gli importatori in Italia e
in Europa.
Franco Dei
LA SVIZZERA CI RIPENSA
Inquini o no
paghi sempre
Troppi camion a basse o zero
emissioni: in arrivo la riforma
della tassa Ttpcp dal 2029
L
'annuncio di Berna, a fine
maggio, ha lasciato di
stucco più di un operatore:
dato il diffondersi di camion
a basse emissionio elettrici, il
sistema di pedaggio chilometrico
Ttpcp 2, applicato dalla
Confederazione, nei prossimi
anni raggiungerà i suoi limiti
strutturali.
Già oggi, infatti, quasi il 90
per cento dei mezzi rientra
nella categoria tariffaria più
conveniente. Basti pensare
che, parlando solo di camion
con targa elvetica, nel 2022 i
mezzi pesanti elettrici erano
234 e, oggi, hanno già superato
quota mille unità.
Un problema economico,
visto che Berna incassa quasi
2 miliardi di franchi all’anno
ANCHE I CAMION elettrici
saranno soggetti alla Ttpcp a
partire dal 2029.
UNA RICERCA DELL'OSSERVATORIO VERTI
La compagnia
assicurativa digitale
Verti ha analizzato un
campione di oltre 500 mila
assicurati per mappare
dalla Ttpcp, con cui finanzia
le grandi opere infrastrutturali
e la manutenzione della
rete locale. Ma, soprattutto,
una sconfitta per l’obiettivo
primario della Ttpcp, ovvero
favorire lo spostamento del
traffico merci dalla strada alla
ferrovia.
Ecco quindi in arrivo la riforma
della tassa e, con la
Ttpcp 3, gradualmente si
escluderanno dall’esenzione
i camion a trazione elettrica:
dal 2029 saranno soggetti
allo scaglione attualmente
applicato agli Euro 6 (2,39
cent per ton/km), pur con uno
sconto del 70 per cento che
poi scalerà del 10 per cento
anno dopo anno fino al 2035;
altrettanto ridotti gli sconti riservati
ai mezzi Euro 7.
Rocco Antinori
Così ti mappo gli incidenti
Ecco quali sono, in percentuale, le regioni
con la più alta incidentalità sulle strade
500 MILA assicurati sono
il campione dell'analisi.
le zone dove avvengono
la maggior parte degli
incidenti stradali in Italia.
Secondo i dati, riferiti
al 2024 e correlati al
numero di assicurati
presenti in ogni
località, le regioni che
presentano il maggior
numero di incidenti,
in percentuale, sono
Lazio, Liguria,
Piemonte, Toscana e
Lombardia.
Giovanni Dagnino
LE BREVI
CRONOTACHIGRAFO
Alla fine di maggio, il
ministero dei Trasporti
ha introdotto nuove
esenzioni per l'utilizzo
del cronotachigrafo, con
l'obiettivo di rendere
più agevole la gestione
operativa nel settore dei
trasporti. Tra i comparti
interessati ci sono, per
esempio, il trasporto di
animali vivi e il trasporto
di rifiuti animali e
carcasse non destinate
al consumo umano. In
quest'ultimo caso, la
deroga si spiega con la
necessità di intervenire
più prontamente possibile
allo smaltimento di questo
tipo di materiale.
MERCI IN TRENO
Nell'ambito del progetto
di trasformazione del
trasporto merci del gruppo
Ferrovie dello Stato, è
stato presentato il nuovo
marchio Fs Logistix, che
fa il paio con il portale
digitale fslogistix.com. Si
tratta di una piattaforma
pensata per clienti
nazionali e internazionali
in grado di gestire la
catena logistica in modo
più integrato rispetto al
passato, combinando
treno, gomma e mare.
RIPOSO SETTIMANALE
L’Unione europea sta
valutando la possibilità di
permettere agli autisti dei
mezzi pesanti il riposo
settimanale regolare
nelle cabine dei camion,
ma solo nelle aree di
parcheggio certificate.
Il divieto di dormire in
cabina durante il fine
settimana potrebbe
dunque essere modificato.
Il problema principale,
tuttavia, sta nel fatto che
c'è una carenza, ormai
endemica e certificata, di
aree di sosta sicure per
camion in gran parte dei
paesi dell'Unione. Urge la
costruzione di nuove aree.
SI ELIMINANO GRADUALMENTE ALCUNI PEDAGGI
Autostrade gratis in Spagna
Concessioni non rinnovate o intese
regionali: via i balzelli per oltre 600 km
La Spagna sta
introducendo un
rilevante cambiamento
nella gestione della sua rete
autostradale. A partire da
maggio 2025, infatti, alcuni
tratti specifici di autostrade
sono diventati gratuiti. Si
tratta di una scelta attuata
in modo graduale che, pur
non eliminando del tutto i
pedaggi, apre prospettive
nuove per l’autotrasporto.
Per le imprese, la
progressiva gratuità di
UNA SPINTA
A FIUMICINO
L
'aeroporto di Fiumicino
è lo scalo
su cui il Paese deve
investire nell’interesse
di tutti: delle comunità
locali, regionali e nazionali,
per lo sviluppo
del sistema economico
e di tutti gli operatori
connessi alla logistica
aeroportuale».
LO SCALO laziale
di Fiumicino.
Parole del presidente
di Conftrasporto, Pasquale
Russo, durante
l'evento tenutosi a
Roma sulla competitività
delle infrastrutture
nel Lazio.
Nico Giorgini
alcuni tratti autostradali
potrebbe offrire un
risparmio nei costi
operativi, oltre a favorire la
gestione più efficiente delle
rotte. Inootre tale misura
potrebbe contribuire alla
redistribuzione equilibrata
del traffico tra le arterie
principali e la rete viaria
secondaria, con vantaggi
in termini di sicurezza
stradale e di minore
impatto ambientale.
Andrea Giusti
AUMENTANO I CONTROLLI di
sicurezza alle frontiere con
Ungheria e Slovacchia.
TRENO A LEVITAZIONE MAGNETICA
Logista sostiene il progetto
Hyperloop sviluppato
da un team di
ingegneri dell’università
Politecnica di Valencia.
Hyperloop è l’avveniristico
sistema di trasporto
basato sulla levitazione
magnetica per ridurre
l’attrito, massimizzare la
velocità e ridurre i tempi
di percorrenza su lunghe
distanze.
In sostanza, il sistema
sviluppato in Spagna ha
l'ambizione di combinare
la velocità del viaggio
aereo con il comfort e la
frequenza della ferrovia.
UNGHERIA E SLOVACCHIA
Valichi a singhiozzo
in Austria
La diffusione dell'afta
epizootica tra il bestiame
rallenta il traffico merci
Sono 24 i valichi verso
Ungheria e Slovacchia
che l’Austria ha chiuso e riaperto,
a più riprese, a partire
dai primi di aprile.
Il motivo è uno solo: il diffondersi
nei due paesi vicini
dell’epidemia di afta epizootica
tra il bestiame. Malat-
tia che non costituisce un
pericolo per l’uomo ma che
rappresenta un vero e proprio
incubo per gli allevamenti di
bovini, suini, capre e pecore.
Gli animali infetti non sono
infatti commerciabili e per
estinguere i focolai spesso
si deve ricorrere all’abbatti-
Ulteriori sviluppi tecnici
sono attesi entro la fine
dell'estate e saranno presentati
a Groningen, nei
Paesi Bassi, durante un
evento dedicato.
Omar Tironi
mento di massa dei capi: sia
quelli effettivamente malati
sia quelli che vivono dello
stesso allevamento.
Proprio per evitare questi
problemi, le autorità sanitarie
austriache, informate della
presenza di diversi focolai di
afta in Slovacchia e Ungheria,
hanno scelto di ridurre
il numero dei valichi aperti,
dove peraltro si applicano
rigorose misure di igienizzazione
sui mezzi in transito.
I veicoli devono passare
sull'apposito tappeto disinfettante
e per i mezzi pesanti è
previsto il lavaggio e il trattamento
di ruote e sottoscocca.
Con immaginabili code e
tempi d’attesa, che possono
durare anche ore.
Cesare Martinelli
12
13
14
21 MAGGIO
Pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 116
il decreto-legge 21
maggio 2025 n. 73 ‘Infrastrutture’,
che contiene
misure sull’autotrasporto.
21 MAGGIO
«Passo fondamentale
per la crescita e la
modernizzazione di
un settore strategico
per l’economia del
Paese». Così il ministro
dei Trasporti,
Matteo Salvini.
22 MAGGIO
«Promossa l’efficienza
logistica e ottimizzato
il meccanismo
delle responsabilità e
delle garanzie che regolano
il carico e lo
scarico merci». Dice
il presidente di Anita,
Riccardo Morelli.
23 MAGGIO
«Basta lamentele: ora
le imprese dispongono
di strumenti normativi
chiari per far
valere i propri diritti».
Commenta il segretario
Fiap, Alessandro
Peron.
24 MAGGIO
«Il decreto lascia ancora
al trasportatore
l’onere di segnalare la
violazione della legge
da parte del cliente.
Che è la ragione per
cui le tutele finora riconosciute
non hanno
mai funzionato»,
dichiara Anna Vita
Manigrasso, presidente
di Assotir.
RINGRAZIAMO
IL MINISTRO
Per Riccardo
Morelli (foto),
presidente di
Anita, Salvini
ha addirittura
«promosso
l’efficienza
logistica,
ottimizzando il
meccanismo delle
responsabilità e
delle garanzie che
regolano il carico
e lo scarico delle
merci».
Il Mit vara ‘Infrastrutture’
IL DECRETO
DELLA
DISCORDIA
Secondo Salvini, garantisce
maggiore dignità al lavoro degli
autotrasportatori. Anita e Fiap sono
d’accordo col ministro, Assotir e
Trasportounito tutt’altro. E la crepa
nella categoria si allarga
Nelle intenzioni del ministro
dei Trasporti,
Matteo Salvini, doveva
essere la svolta nelle relazioni
con la
categoria, o almeno
con chi
le rappresenta
o dovrebbe
farlo. Nei fatti,
il decreto
Infrastrutture
ha diviso le
associazioni
tra favorevoli e contrarie, e-
videnziando la spaccatura nel
mondo dell’autotrasporto.
Chiedere l’intervento
dell’Unione europea
per bloccare il ponte sullo
Stretto di Messina «è un
atto autolesionista, frutto
di un’ideologia ambientalista
fuori da ogni logica
razionale», tuona Paolo
Uggè, presidente di Fai-
Conftrasporto e sponsor
di lungo corso del ponte,
in risposta alle critiche di
Cgil e dell’opposizione
parlamentare sulla realizzazione
dell’opera.
«Chiedere l’intervento
della Commissione europea
è ancora più assurdo
se si considera che
è stata proprio l’Europa,
con i commissari Van
Miert e poi Loyola de
Palacio, a immaginare
e promuovere il progetto
del Ponte. Parliamo dunque
di un’opera sostenuta
dalle stesse istituzioni
che oggi si vorrebbero
Con queste
misure garantiamo
maggiore dignità
al lavoro degli
autotrasportatori
Matteo Salvini
Il decreto modifica, in primis,
la disciplina dei tempi di attesa
per le operazioni di carico
e scarico, riducendo il periodo
di franchigia
da due ore
a 90 minuti per
ogni operazione.
In caso
di superamento,
è previsto
l’indennizzo
di 100 euro
per ogni ora
o frazione di ora di ritardo,
con rivalutazione automatica
annuale.
UGGÈ: BLOCCARE IL PONTE È AUTOLESIONISMO
coinvolgere per fermarla.
È evidente che si tratta
di una battaglia tutta politica,
e non tecnica» aggiunge
Uggè.
Che ricorda anche i vantaggi
ambientali e infrastrutturali
dell’opera: «La
realizzazione del ponte
ridurrà le emissioni di
CO₂ e garantirà a oltre
cinque milioni di cittadini
siciliani il collegamento
stabile col Continente».
15
SULLA STRADA
COLLABORAZIONI
Largo alla
ricarica
Fiap, Motus-E,
Uniontrasporti
insieme per i
pesanti elettrici
Accelerare la diffusione
e lo sviluppo
dell’infrastruttura
di per i veicoli
pesanti elettrici lungo
le principali direttrici
italiane. È l’obiettivo
dell’accordo siglato
da Fiap, Motus-E e
Uniontrasporti.
L’intesa, in particolare,
prevede la realizzazione
di uno studio
atto a individuare le
aree strategiche per
l’installazione delle
stazioni di ricarica
elettrica dedicate ai
mezzi pesanti.
Tale cooperazione
tra competenze specifiche
permetterà di
identificare tutti i siti
più idonei per l’installazione
dei punti
di ricarica. Le aree
saranno individuate
sulla base dei dati di
origine, destinazione
e sosta dei flussi di
traffico delle merci,
oltreché sull’analisi
delle esigenze dei
committenti e dell’infrastruttura
elettrica
esistente, tenendo
in considerazione la
distribuzione delle
attività produttive sul
territorio e delle aree
di sosta di maggiore
transito.
Accanto all’impegno
per la realizzazione
dello studio, i firmatari
promuoveranno
in maniera congiunta
i risultati ottenuti nelle
sedi e con le modalità
più opportune, per
informare e sensibilizzare
sulla materia le
istituzioni e gli operatori
del settore.
Oscar Sandri
Ancora, il decreto introducela
responsabilità solidale tra
committente e caricatore nel
pagamento dell’indennizzo.
Per quanto riguarda i tempi
di pagamento, si prevede
la possibilità per l’Autorità
garante della concorrenza e
del mercato (Agcm) di adottare
diffide e sanzioni in caso
di violazioni reiterate e diffuse
delle normative, configurando
l’abuso di dipendenza
economica.
Garantire maggiore
dignità al lavoro
Norme efficaci? Secondo il
ministro e vicepremier Salvini,
sì: «Ascoltare le esigenze
degli autotrasportatori e dare
risposte concrete è priorità di
questo Governo», ha dichiarato,
«Con queste misure,
garantiamo maggiore dignità
al lavoro».
Anita è soddisfatta, per
non dire entusiasta. «Ringraziamo
Matteo Salvini,
per aver promosso l’efficienza
logistica, ottimizzando il
meccanismo delle responsabilità
e delle
garanzie che
regolano il
carico e lo
scarico delle
merci», dice
il presidente
Riccardo
Morelli, «Da
una parte, il
decreto Infrastrutture ripropone
il concetto di filiera,
incoraggiando la committenza
alla pianificazione delle
operazioni e a ridurre i tempi
improduttivi di attesa dei
Il Decreto delega
ancora una volta
al trasportatore la
segnalazione della
violazione di legge
Anna Vita Manigrasso
veicoli. Dall’altra, contribuisce
a recuperare il gap di efficienza
logistica del nostro
Paese, accorciando i tempi
di trasporto a beneficio degli
autisti».
Molto favorevole anche
il commento di Fiap, che
ha ringraziato,
l’intero Governo
per l’attenzione
riservata
al comparto e
per aver accolto
proposte
condivise dalla
maggioranza
delle associazioni,
rappresentative sia
per numero di imprese sia
per capacità di carico. «Era
fondamentale che la politica
passasse dalle parole ai fatti»,
afferma Alessandro Pe-
ron, segretario generale Fiap,
«Basta lamentele: ora le
imprese dispongono di strumenti
normativi chiari per
far valere i propri diritti. Le
critiche di pochi, che rappresentano
una minoranza del
comparto, fanno solo danni,
alimentando l’immagine di
divisione e di scarsa professionalità».
Ci batteremo per
modifiche sostanziali
Ben diversa l’analisi di Assotir.
«Si poteva e si doveva
fare di più», commenta il
presidente, Anna Vita Manigrasso,
«Abbiamo espresso
forti riserve per il varo di misure
che rischiano di essere
poco significative nella vita
reale delle imprese. Infatti
il decreto lascia ancora una
volta al trasportatore l’onere
di segnalare la violazione
della legge. Che è la ragione
per cui le tutele finora riconosciute,
in vigore da oltre
venti anni, non hanno mai
funzionato».
«La realtà è molto diversa
dalla teoria», aggiunge il segretario
generale,
Claudio
Donati, «Tra
committente e
trasportatore
c’è squilibrio
di forza commerciale,
servono
misure
per bilanciare
il divario. Assotir ha presentato
diverse proposte per
limitare il potere della parte
forte, il committente. Non
sono passate. Per quanto ci
I QUARANT’ANNI DI DELLA PEPA
Come passano gli
anni: Giuseppina
Della Pepa, segretario
generale Anita,
è stata premiata
presso la sede di
Confindustria per il
raggiungimento del
40° anno di servizio
nell’Associazione di
categoria dei trasporti
e della logistica
appartenente al
sistema confederale.
La consegna del premio
si è tenuta alla
presenza del presidente
Anita, Riccardo
Morelli, oltre che
di una prestigiosa
Mentre l’Antitrust
verifica su input del
trasportatore, lui
perderà i soldi e
anche il lavoro
Maurizio Longo
SI POTEVA
FARE DI PIÙ
Negativo il
giudizio di Assotir
sul decreto
Infrastrutture.
Per il presidente,
Anna Vita
Manigrasso (foto),
non funzionerà
come non hanno
mai funzionato le
tutele da 20 anni
a questa parte.
riguarda, la questione non
è chiusa e continueremo a
batterci perché il Parlamento
introduca delle migliorie».
Molto negativo anche il
giudizio di Trasportounito.
«Nulla di nuovo sotto il
sole per quanto concerne i
tempi di pagamento», afferma
Maurizio
Longo, il segretario
generale,
«Avevamo
chiesto 30
giorni anziché
60, con sistema
automatico
di controllo.
Invece si
introduce un altro elemento
burocratico per mascherare
la volontà di perpetuare la
distorsione del mercato a
danno del soggetto debole: si
rappresentanza della
Confederazione,
composta dal presidente,
Emanuele
Orsini, dal delegato
del presidente ai
Trasporti e alla Logistica,
Leopoldo Destro,
e dal direttore
generale, Maurizio
Tarquini.
«Anita intende esprimere
profonda gratitudine
al segretario
generale per l’impegno,
la dedizione e
la competenza con
cui guida la struttura,
accompagnandola
verso il superamento
di ogni sfida e la
realizzazione degli
obiettivi della categoria.
Una carriera
da interprete del
settore dei trasporti
e della logistica, ma
anche del sistema
confindustriale che
da sempre sostiene,
valorizza e incoraggia»,
ha affermato
Morelli.
A Giuseppina Della
Pepa va anche il
ringraziamento personale
del direttore
di Vado e Torno per
la gentilezza e la
collaborazione.
incarica l’Antitrust di verificare
e sanzionare, su segnalazione
dell’autotrasportatore
che, nel frattempo, perderà
soldi e lavoro. Ancora peggio
la disposizione sull’indennizzo
per l’attesa al carico e allo
scarico dei camion. Resta
infatti confermata la totale
assenza di adeguati meccanismi
di controllo».
Tutte le richieste
sono state ignorate
Nel corso degli incontri,
Trasportounito aveva infatti
chiesto altri tipi di intervento
normativo, puntualmente e
totalmente ignorati dalle istituzioni,
come ad esempio le
tariffe dei servizi, la migliore
regolamentazione delle subvezioni
oltre all’agevolazione
in caso di ingiunzione del
pagamento.
«In parallelo con le normative
del mercato per le
quali esistono i titoli ma
non funzionano da decenni
avevamo chiesto misure
per migliorare le condizioni
abilitative dei conducenti,
migliori criteri per il Codice
della strada e interventi seri
sulla sicurezza stradale fra
infrastrutture, aree di sosta e
fissaggio del carico. Risposte?
Il nulla» chiosa Longo.
Riccardo Venturi
16
17
Nei test drive di evenT a Misano Adriatico
LA CARICA
DEI
500
Tante sono state le prove,
su pista e su strada,
effettuate nei due giorni del
caldo e affollato week-end
di metà maggio andato
in scena all’autodromo
misanese intitolato a Marco
Simoncelli. Quattordici,
compresi quattro elettrici,
i veicoli a disposizione
del pubblico e degli
appassionati driver
La prima impressione era che il paddock
di Misano si fosse improvvisamente
ristretto, ridotto nelle
dimensioni e nella metratura. Come se
una mano ne avesse tagliato un tratto,
e nemmeno poco. Insomma, quello spazio
che in realtà, nella moderna struttura
dell’autodromo Marco Simoncelli, è
davvero abbondante, in lungo e in largo,
improvvisamente veniva a mancare.
Tutta ‘colpa’ dei magnifici quattordici
camion, protagonisti, assieme all’appassionato
e competente pubblico, dei
test drive organizzati da Vado e Torno e
Trasportare Oggi.
UN COLPO D’OCCHIO
FANTASTICO
Così lunga, la carovana dei
pesanti stradali messa a
disposizione da sette big del
camion per le prove organizzate
da evenT per Vado e Torno e
Trasportare Oggi, non si era
mai vista. Dieci trattori diesel e
quattro con motore a batteria:
un vero e proprio salone del
camion dinamico en plen air.
18
19
Guardare per credere. Eloquente,
a tale proposito, la
foto in apertura di questo servizio.
Lo schieramento prende
un’ampia
fetta dell’area
prospicente il
retro dei box
pista del circuito
misanese.
Una presenza
imponente,
per un
gran bel colpo
d’occhio. Che
cattura e non
lascia indifferenti.
Impossibile
non
notare quella formazione di
sfavillanti truck, di ultimissima
generazione, tra le cui
fila si celavano anche veri e
propri inediti.
La prima volta degli
elettrici long distance
Ci sono gruppi di persone
che si portano alle transenne
che delimitano l’area e
osservano, discutendo tra loro,
della livrea di quella cabina,
delle forme sinuose di
quell’altro modello. Col dito
indicano i modelli elettrici,
quelli con motori alimentati
a batteria: una prima volta
assoluta a Misano, anche per
evenT, che per conto di Vado
e Torno e Trasportare Oggi
organizza la tradizionale e attesissima
(sì, possiamo dirlo)
due giorni di test.
Anche lo sguardo svelto
dei più piccoli, ed erano
tanti, coglie in quel colorato
affresco, motivi di curiosità
e d’interesse. Qualcuno, probabilmente,
sarà l’autista di
domani, magari seguendo le
orme del papà o della mamma,
ragione per cui è meglio
cominciare a prendere dimestichezza
con un mondo che
viaggia veloce sulla strada
del cambiamento.
Molti sanno,
qualcuno
forse ancora
no, che quella
parata di quattordici
veicoli
non è lì soltanto
in bella
20
DAF. Xg e Xg Plus, ovvero due
facce della stessa medaglia.
Impostazione unica, quella del
pesante stradale del marchio
olandese. Un modello che,
nelle sue diverse declinazioni
di potenza, mette comunque
e sempre al centro l’efficienza
combinata con il comfort a tutto
tondo e la disponibilità di spazio
all’interno della cabina che non
teme confronti.
FORD TRUCKS. Tre lettere e un numero: Gen2.
Lo step tecnologico introdotto sul pesante
stradale F-Max col motore di 12,7 litri (una
decina di cavalli in più e un incremento della
coppia) è di quelli che fanno la differenza in
termini di performance e efficienza. Prestazioni
ottimizzate, consumi ridotti e compatibilità con
carburante Hvo al cento per cento.
M
AN. Freschissimo di
battesimo ufficiale,
il Tgx Ducati edition è al
momento un’esclusiva
versione limitata (numerata)
destinata a una trentina di
fortunati, ma che presto
diverrà un pacchetto
ordinabile a listino. Perchè
passione ed emozione non
siano soltanto per pochi.
IVECO. Sia detto con tutto il rispetto
che si deve allo Stralis e ai modelli che
l’hanno preceduto. Ma non c’è dubbio
che il lancio dell’S-Way ha impresso al
marchio Iveco una forte accelerazione.
È un modello che convince: apprezzato
per ciò che è e mostra fuori (una linea
sempre moderna), dentro (una cabina
dove praticità e funzionalità sono parole
d’ordine) e sotto la cabina (driveline hitech).
E che anche con la declinazione
gas metano liquido (Lng), non perde mai
di vista efficienza e massimo rendimento.
mostra. Al contrario, non
aspettano altro che di essere
guidati, messi alla prova.
D’accordo, inevitabilmente
per un tempo limitato, ma
vuoi mettere la soddisfazione
di poterli guidare, uno, due e
più, anche di marche diverse.
Per non parlare dell’emozione
di percorrere un giro sulla
pista che da cinquant’anni
sta scrivendo la storia del
motorsport, dove si sono cimentati
i campioni delle due
e delle quattro ruote. E pure
i protagonisti dell’European
truck racing.
L’assalto del pubblico
al nostro gazebo
Ecco allora che trova spiegazione
la lunga fila di persone
che, fin dalle prime ore
della mattina, quando sembra
che il paddock intero ancora
sonnecchi, prende d’assalto
il gazebo di evenT, quello
21
dove si possono fare la registrazione
e la prenotazione
(gratuite, s’intende), del tipo
di prova che si intende effettuare
(su strada,
o in pista)
e del veicolo
scelto (termico,
a metano
liquido oppure
elettrico).
E allora,
guardando alla
pazienza con
la quale gli
appassionati
e il pubblico
affronta, sotto
il caldo sole di
sabato e domenica, la coda
che inevitabilmente si forma
al banco delle registrazioni,
verrebbe voglia così, su due
piedi, di raddoppiare gli slot
a disposizione. Forse, però,
anche in quel caso, la cosa
non basterebbe a soddisfare
tutti coloro i quali chiedono
di poter effettuare una prova,
che sia in pista o su strada,
non importa.
Veicoli mai fermi il
sabato e la domenica
Quest’anno, al tirar delle
somme, di prova ne abbiamo
contate complessivamente
oltre 500. Una quota
mai toccata in precedenza.
Grazie dunque ai sette marchi
presenti (in rigoroso ordine
alfabetico: Daf, Ford
Trucks, Iveco, Man, Mercedes
Trucks, Renault Trucks,
Volvo Trucks) e all’instancabile
e insostituibile apporto
della squadra di demo driver
ufficiali delle case, che per
l’intero weekend non hanno
certo lesinato impegno,
consigli e supporto ai loro
‘clienti’, contribuendo così
alla riuscita dell’evento.
Grazie anche al supporto
di Ufi Filters, punto di riferimento
globale
nelle soluzioni
di filtrazione e
gestione termica,
e Continental
Vdo,
specialisti del
tachigrafo e
dei servizi di
gestione avan-
22
MERCEDES. Per l’occasione
la Stella ha messo in
campo (e su pista, vien da
dire), i suoi due gioielli più
sfavillanti, entrambi ovviamente
equipaggiati con la nuova,
elegante, cabina Pro: l’Actros
L, dunque con motorizzazione
diesel, e la versione full
electric, accreditata quest’ultima
di un’autonomia di marcia
superiore ai 500 chilometri.
RENAULT. La grinta del T High Smart Racer e
la marcia silenziosa dell’E-Tech T cento per
cento elettrico. Renault Trucks ha messo in
campo un’attacco a due punte ciascuna con un
proprio specifico segno distintivo: una livrea
accattivante e di grande carattere per il T Smart
racer, comfort e funzionalità di livello superiore
per la versione con motore a batteria.
Iveco 190.30 4x4 da Misano alla Dakar
più attenti tra
I il numeroso
pubblico (oltre 40
mila presenze) del
weekend di Misano,
non se lo saranno
certo fatto sfuggire.
Nella giornata di
domenica, ad aprire la
parata dei quattordici
camion dedicati ai
test drive organizzati
da evenT, c’era anche
un autentico pezzo da
novanta appartenente
alla storia del camion:
l’Iveco 190. Non però
nella sua versione
stradale, quella cioè
più tranquilla e che
V
OLVO. In tema di sostenibilità
e trasporto merci free carbon,
il marchio di Göteborg vanta
una notevole esperienza pari
alla sensibilità in materia di
salvaguardia dell’ambiente. Non a
caso, infatti, da tempo le versioni
elettriche fanno parte dell’offerta del
marchio, trainate oggi dall’Fh Aero
Electric, la punta di diamante dei
pesanti stradali a emissioni zero.
chi ha qualche capello
bianco in più sulla
testa ben ricorda
percorrere in lungo
e in largo le strade
dello Stivale, bensì in
quella più grintosa e
corsaiola. Preparato
dal Team Gealife
Motorsport che ha in
Giuseppe Simonato
la sua anima, l’Iveco
190.30 4x4 in livrea
bianco-blu (con tanto
di cerchi
ruota in
tinta) ha
effettuato
una sorta di
installation
lap a Misano in attesa
di schierarsi al via
della Dakar Classic
2026. «Si tratta -ha
spiegato Simonato ai
microfoni di Formula
Truck-del veicolo che
ha partecipato alla
Dakar 1987 e che
oggi abbiamo voluto
riportare in vita, senza
intaccarne lo spirito,
che rimane quello di
allora».
zata delle flotte. E non ultimo,
grazie anche al sempre impeccabile
lavoro svolto dallo
staff di evenT (Sara, Valeria,
Andrea, Daniele, Fabrizio
e Ferruccio), alle hostess, a
Marco e a tutti i suoi uomini
per l’attenzione e la precisione
con cui hanno svolto
il loro compito. Uno special
thank, infine, a Lele, Antonio
e a tutti gli uomini di Misano
per la collaborazione.
Uno stimolo
a fare ancora meglio
E grazie anche a coloro i
quali, appassionati, addetti
ai lavori e semplici autisti,
non hanno fatto mancare i
loro consigli con l’obiettivo
di migliorare la qualità del
nostro evento. Ne terremo
sicuramente conto. In fondo
puntiamo già nel 2026, se
possibile, a rendere quel paddock
ancora più piccolo.
23
anche
Kiss fa poker nel primo round dell’Etrc
ANCHE
GRAZIE ALL’
AIUTINO
25
È subito un duello tra
giganti l’apertura del
campionato a Misano.
Hahn vince Gara-1 ma una
penalità lo fa retrocedere
al secondo posto,
consegnando la vittoria a
Kiss che si impone anche
nelle restanti tre prove
Quattro di quattro. Come già
lo scorso anno, Norbert Kiss
fa bottino pieno nell’appuntamento
di apertura dell’European
truck racing championship, a Misano
Adriatico. E come lo scorso anno, ma
questa non è più una novità, è a lui
che gli avversari guardano come principale
candidato al titolo. Insomma,
nessuna sorpresa, anche se, in verità,
non tutto per il forte pilota ungherese è
filato liscio. È successo infatti che, nel
corso delle prove, causa un problema
al cambio del suo velocissimo Man,
impreziosito quest’anno da un’elegante
e grintosa livrea sempre su sfondo
rosso, proprio in Gara-1, Kiss è stato
costretto a scattare dal fondo dello
schieramento. Un piccolo colpo di scena
che, se da un lato ha galvanizzato i
rivali, soprattutto Jochen Hahn, il suo
primo contendente, dall’altro non sembra
aver minimamente impensierito il
campione in carica. Che già negli anni
passati aveva brillantemente risolto situazioni
sfavorevoli come queste.
DUELLO
MAN-IVECO
Al primo via
della stagione
2025, a Misano,
è subito duello
tra Iveco (Hahn,
n.2) e Man
(Albacete, n.23).
Nella foto non
compare Kiss,
scattato dal
fondo dello
schieramento per
un problema al
cambio. Ma dopo
una spettacolare
rimonta,
complice la
penalità a Hahn,
sarà lui a imporsi
in Gara-1.
24
25
Norbert Kiss lo ha fatto anche
in questa occasione. A
suon di sorpassi, ha velocemente
recuperato posizioni
fino a portarsi alle spalle di
Jochen Hahn, ma senza tuttavia
completare la spettacolare
rimonta con l’ultimo, più
importante sorpasso.
Poco male, perchè ciò che
non è riuscito in pista all’alfiere
del team Revesz, lo hanno
concesso i commissari di
gara, penalizzando Hahn di
cinque secondi per il taglio
di curva al primo giro alla
Variante del parco, la destrasinistra
che segue il rettilineo
d’arrivo. Tanto è bastato per
consegnare la vittoria a Kiss
e far scalare al secondo posto
il pilota tedesco, che pure
col suo bianco-azzurro Iveco
era passato per primo sotto la
bandiera a scacchi.
Quello che francamente
non comprendiamo sono i
tempi lunghi occorsi per ufficializzare
la penalizzazione
dell’infrazione, evidente,
d’altronde, se si tratta di un
taglio di curva, avvenuta al
primo giro. Sarebbe auspicabile
maggore tempestività,
che magari eviti, com’è invece
avvenuto, la pubblicazione
di una prima classifica
finale, per quanto ufficiosa,
col nome di Hahn vincitore.
Comunque, rotto il ghiacco,
Norbert Kiss non si è più fermato,
prendendosi le altre tre
gare e dimostrando una volta
ancora che la fame di vittoria
non è venuta meno con
la conquista del sesto titolo
della serie. L’obiettivo, evidente,
è quello di allungare
il filotto vincente a sette titoli,
che ne farebbe il pilota
più vittorioso nella storia del
campionato.
Kiss, una marcia
inarrestabile
Per quello che si è visto a
Misano, i presupposti non
mancano. E considerando
anche le due vittorie ottenute
nel secondo round del
campionato, sul circuito tedesco
del Lausitzring, se il
buongiorno si vede dal mattino,
prepariamoci a un’altra
infornata di vittorie del pilota
magiaro.
Il tutto, con buonapace di
Jochen Hahn, che di Kiss è
il rivale numero uno ma che
pur confermando il proprio
talento non pare al momento
in grado di mettere un freno
alla cavalcata dell’ungherese
che rischia di trasformar-
Con Iveco il Pace-truck diventa elettrico
Anche in pista,
con Iveco, vince
la sostenibilità. Nella
sua veste di partner
ufficiale dell’Etrc,
il brand sostiene
infatti gli obiettivi di
decarbonizzazione
dell’oragnizzatore
Etra (European truck
racing association)
che punta entro il
2038 alla neutralità
delle emissioni. Un
passo deciso verso
questo obiettivo è
stato il debutto a
Misano dell’Iveco
S-eWay nel ruolo di
Pace-truck ufficiale
del campionato. È
la prima volta nella
storia della serie che
questo ruolo viene
affidato a un camion
full electric. Alimentato
da nove pacchi batteria
da 82 kWh per 738
kWh totali, l’Iveco
S-eWay 4x2 è dotato
di un assale elettrico a
doppio motore da 480
kW di potenza continua
e 1.800 Nm di coppia,
sviluppato da Fpt
Industrial. Grazie alla
ricarica rapida fino a
350 kW, questo veicolo
impiega soltanto 90
minuti per una ricarica
all’80 per cento di
energia. Elegantissimo
nella sua livrea bianca,
Iveco S-eWay assicura
un’autonomia di marcia
di 500 chilometri
prima della ricarica,
ed è dotato di due
barre luminose, una
barra di protezione
anteriore illuminata in
tre parti, gruppi ottici e
lampeggiatori a Led.
Si accende la lotta per il titolo Chrome
26
Se il buongiorno si
vede dal mattino, la
lotta per il titolo della
categoria Chrome si
annuncia estremamente
serrata. E anche in
questo campionato
la battaglia è tra Man
e Iveco. I primi due
appuntamenti della
stagione, Misano e
Lausitzring, hanno
infatti visto il netto
successo del britannico
Mark Taylor (Man),
in entrambi i round
davanti al connazionale
Bradley Smith (Iveco).
Ma anche altri piloti,
da Hecker a Recuenco,
hanno dimostrato di
poter dire la loro. Il
risultato, con sei prove
ancora da disputare
(dunque 24 gare in
totale da attribuire), è
quello di una classifica
corta, dove Taylor
comanda con 85 punti
e Smith segue a nove
lunghezze (76 punti).
Poi, al terzo e quarto
posto, Hecker e Newell,
rispettivamente con
63 e 60 punti. Più
staccato, ma non
certo fuori dai giochi,
Recuenco (49 punti).
HALM QUATTRO
VOLTE A PODIO
Alla curva
Misano (quella
che immette
sul rettilineo
d’arrivo),
Albacete (Man
n.23) precede
Steffi Halm
(Iveco n.44).
Sia l’esperto
pilota spagnolo,
così come
la coriacea
portabandiera
del Team
Schwabentruck,
sono stati
protagonisti di
un week-end
positivo, con
due terzi posti
conquistati da
Halm e uno
andato al due
volte campeon
madrileno.
si nell’ennesima passerella
trionfale.
Halm e Albacete
outsiders di lusso
Detto dei due prim’attori, è
doveroso sottolineare il buon
avvio di stagione di Steffi
Halm, che al volante del suo
Iveco è salita due volte sul
gradino più basso del podio
a Misano, replicando poi la
stessa prestazione la settimana
successiva sul circuito di
casa, al Lausitzring.
E con lei il decano dell’Etrc,
Antonio Albacete, che
alla soglia dei sessant’anni è
ancora capace di dare spettacolo
in pista togliendosi,
com’è accaduto a Misano,
la soddisfazione di un terzo
posto.elle Alberto Gimmelli
27
Verso Zerogradi 2025
LO SHOW
DEL
LOCATION CHE VINCE...
non si cambia. Sulla scorta
del successo dell’edizione
2024, anche per quest’anno
evenT ha confermato
il museo Mille Miglia
di Brescia come luogo
d’elezione per l’happening
dedicato al trasporto a
temperatura controllata.
FREDDO
Torna l’happening che
riunisce per un’intera giornata
i professionisti del trasporto
refrigerato, settore sempre
più cruciale nella logistica
attuale. A Brescia il 26
giugno workshop, convegni,
networking ed esposizione
di veicoli e prodotti
Mandato in archivio il grande successo
del week-end di Misano,
evenT si prepara al lancio del più
importante evento italiano dell’anno dedicato
al trasporto a temperatura controllata.
Giovedì 26 giugno, a partire dalle 9 del
mattino, andrà in scena Zerogradi, l’happening
annuale della catena del freddo.
L’appuntamento è al museo Mille Miglia
di Brescia, location evocativa per tutti gli
appassionati di automobilismo e di corse,
ma anche luogo ideale per ospitare, come
già avvenuto lo scorso anno, un’intera
giornata di workshop, convegno e momenti
informativi e di networking. Tutti uniti
da un unico filo conduttore: come rendere
più efficiente e sostenibile il trasporto isotermico
in Italia.
28
29
Con il supporto di sponsor
di primo piano quali Lamberet,
Isokit, Iveco, Man,
Renault Trucks, Rivacold,
Solar-Ice e Total Energies,
che esporranno i loro veicoli
(trattori stradali, semirimorchi,
veicoli commerciali leggeri)
e le loro soluzioni per
la refrigerazione nell’ampia
area espositiva di Zerogradi,
i lavori saranno inaugurati
come d’abitudine da una
serie di workshop tematici
pensati per offrire presentazioni
tecnologiche e di prodotto
con una formula agile
e interattiva. Il programma è
consultabile sul sito ufficiale
eventforma.com/zerogradi
Al momento sono sei i workshop
confermati.
La visita guidata
al museo
Quindi, sarà la volta della
visita guidata al museo Mille
Miglia, che permetterà
ai partecipanti di conoscere
meglio non soltanto la storia
della prestigiosa manifesta-
zione automobilistica, ma anche
alcuni aneddoti interessanti
e non sempre noti sui
veicoli e i piloti che hanno
corso la storica gara.
Il pranzo sarà poi un’altra
occasione di networking e
anticiperà il convegno istituzionale
che, come ogni anno,
coinvolgerà alcuni i principali
protagonisti del trasporto
in Italia, personalità della
politica e esperti del settore.
Personalità di spicco
del settore
Il convegno, moderato da Fabrizio
Dalle Nogare e Luca
Barassi, tratterà di quelli che
vengono identificati come pilastri
del trasporto refrigerato
in chiave attuale: qualità, sicurezza,
committenza e operatori
logistici. D’altronde,
proprio il trasporto isotermico
rappresenta un anello
fondamentale della logistica
attuale, dal campo alla tavola
quando si parla di food, e
dal laboratorio alla farmacia
per quanto riguarda l’ambito
pharma. Più in generale,
i concetti sono validi per
i trasferimenti dei prodotti
sensibili alle variazioni della
temperatura.
La relazione iniziale sarà
affidata al professor Alessandro
Zambon dell’Università
di Bologna. Partecipano al
dibattito, tra gli altri, Michele
Mastagni, coordinatore del
gruppo Rimorchi, semirimorchi
e allestimenti dell’Unrae
e il presidente di Transfrigoroute
Italia, Umberto Torello.
Altri speaker saranno annunciati
attraverso la pagina dedicata
sul sito ufficiale.
La prima edizione di
Zerogradi nel 2016
A far da collante agli interventi,
il punto sul trasporto
isotermico in Italia, affidato
al coordinatore didattico di
evenT, Paolo Volta.
Dopo la consegna degli
Zerogradi Award 2025 (ne
parliamo nel box), l’happening
della catena del freddo
di concluderà con il tradizio-
NON SOLTANTO
INCONTRI
I momenti
informativi,
come i workshop
tematici
coordinati dalle
redazioni di
Vado e Torno e
Trasportare Oggi
o il convegno
istituzionale,
sono eventi
importanti
all’interno della
giornata di
Zerogradi ma
non gli unici a
disposizione
degli ospiti.
Apprezzata è
anche la visita
guidata al museo
Mille Miglia
che ripercorre
la storia di
una delle
competizioni
automobilistiche
più note e
mitiche in
Italia. A curarla
sarà anche
quest’anno il
nostro Alberto
Gimmelli.
Chi vincerà gli Zerogradi Award 2025?
Transfrigoroute Italia,
rappresentata anche
quest’anno dal suo
presidente, Umberto
Torello, patrocinerà gli
attesi riconoscimenti
assegnati alle aziende
che più di altre si sono
distinte per la spinta
innovativa e sostenibile
proprio nel trasporto
refrigerato. Al termine
del convegno, infatti,
saranno assegnati
ufficialmente gli
Zerogradi Award 2025
nelle categorie Food
e Pharma tra le realtà
selezionate dalla giuria
di professionisti ed
esperti del settore
presieduta dallo stesso
Paolo Volta.
Un premio, quello
assegnato nel corso
di Zerogradi, istituito
nel 2019 per dare
un riconoscimento,
appunto, alle aziende
più innovative dei
due settori presi in
considerazione.
Lo scorso anno, furono
le aziende Catone e
D’amora Trasporti a
ricevere il premio,
rispettivamente nel
settore Food e nel
settore Pharma. In
comune, le due realtà
avevano gli sforzi
messi in campo per
ridurre il consumo
energetico delle proprie
attività, oltre agli
investimenti nell’ambito
della sostenibilità
delle flotte. Sempre
lo scorso anno, la
giuria aveva assegnato
un riconoscimento
speciale ad Aster
coop, realtà impegnata
in diversi progetti
mirati alla sostenibilità
ambientale, sociale ed
economica. Tra questi,
il progetto di economia
circolare denominato
‘Rivending’.
nale aperitivo, altra occasione
importante e apprezzata di
networking.
Zerogradi è un evento
nato nel 2016 con l’idea di
creare un appuntamento fisso
dedicato alla catena del freddo,
tra i settori principali per
volumi e portata innovativa
dell’autotrasporto in Italia. A
partire dal 2020, Zerogradi è
stato inserito nel calendario
annuale di evenT, promosso
da Vado e Torno e Trasportare
Oggi in Europa. L’anno
successivo, nel 2021, Zerogradi
è diventato un vero e
proprio happening in grado
di coinvolgere i partecipanti
per un’intera giornata.
Risale al 2019, invece, la
creazione degli Zerogradi
Award, con aziende di primo
piano a livello nazionale e
internazionale tra quelle premiate
nelle scorse edizioni.
Nel 2024, oltre 250 professionisti
del settore hanno
partecipato all’happening
Zerogradi.
30
31
COME CAMBIANO I TEMPI
Anche in cava le mirror cam
prendono il sopravvento
sui tradizionali specchi.
Molto meno ingombranti
e quindi meno esposte ai
danneggiamenti, le telecare
offrono soprattutto una
visuale assai più ampia e
nitida rispetto agli specchi
e aumentano quindi la
sicurezza in qualsiasi
condizione di visibiliità.
Renault Trucks cava cantiere
SEGNI
PARTICOLARI
ROBUSTO
Una giornata in cava,
nell’ambito dei Konstruction
days, una vero e proprio giro
d’Italia in cava, per conoscere
da vicino e soprattutto
mettersi al volante degli
specializzati della gamma,
appunto, K. Evento, quello
organizzato dalla Losanga,
voluto per sottolineare le
doti del modello che nelle
sue varie versioni si esalta
quanto più sono difficili le
condizioni operative
Ci voleva, in casa Renault Trucks, un
evento tutto dedicato ai modelli per
la cava e il cantiere. Focus sui mezzi
off-road dedicati al lavoro più duro. Veicoli
che pur rappresentando un segmento di nicchia
ma pur sempre strategico, veicolando
messaggi di robustezza, solidità ed efficienza
imprescindibili ma che non sono affatto
da considerare così scontati, raramente
conquistano la ribalta del mercato.
32
33
E i Konstruction days, l’evento
itinerante voluto e
organizzato a cavallo tra i
mesi di maggio e giugno
dagli uomini della Losanga
guidati da Edouard Savelli,
hanno messo sotto i riflettori
la rinnovata gamma dei duri
di Renault Trucks.
Konstruction days
si fa in ...quattro
E lo hanno fatto partendo
proprio dalla sottolineatura
di questo aspetto. Un messaggio
forte e chiaro trasmesso
da nord a sud, toccando
quattro cave della penisola
(Mara a Lonate Pozzolo, a
un tiro di schioppo dall’aeroporto
Malpensa, Esman in
quel di Roma, Dell’Erba ad
Apricena, nel foggiano, Inco
Inerti a Terranova, Messina).
Occasione unica, per dealer
e clienti, di provare direttamente
sul campo, ovvero in
cava, le qualità della gamma
off-road di Renault Trucks.
D’altronde, il momento
scelto dalla filiale italiana
del costruttore francese per
mettere l’accento sul comparto
dei mezzi d’opera è
quello giusto. A partire dalla
crisi manifestatasi alla fine
del primo decennio del nuovo
millennio, il mercato dei
cava è andato in sofferenza,
incapace infatti di salire oltre
il 4 per cento del totale delle
immatricolazioni.
Ma, dopo anni di appannamento
e grandi difficoltà,
grazie all’iniezione di fiducia
indotta dal Pnrr (Piano nazionale
di ripresa e resilienza)
attraverso lo stanziamento
di oltre 30 milioni destinati
a infrastrutture e ferrovie, il
comparto sta vivendo ora un
nuovo rinascimento.
Se il mercato è
in doppia cifra
La conferma è nella crescita
dei numeri, sebbene ancora
contenuta, cominciata da
sei-sette anni a questa parte
e che oggi, a consuntivo del
2024, assegnano al construction
una quota di mercato
SEI POTENZE PER
LA GAMMA K
La robustezza,
è vero, è la
principale
caratteristica
della gamma K di
Renault Trucks,
ma non è l’unico
punto di forza.
Lo è anche, di
questo modello,
l’articolazione
dell’offerta
che in pratica
abbraccia tutte
le esigenze
tipiche
dell’impiego in
cava. La gamma
prevede motrici
o trattori,
con pesi da
18 a 56 ton e
configurazioni
4x2, 4x4, 6x4,
6x6, 8x4, 8x6,
8x8, tre cabine
(Day, Night&day,
Sleeper). Sei
le opzioni di
potenza: 380,
430, 480 cv per
il De11, 440, 480
e 520 cv per il
De13.
Rebuild, et voilà i veicoli pronti all’uso
Dopo Refreeze,
l’iniziativa dedicata
ai veicoli adibiti al
trasporto a temperatura
controllata, ecco
Rebuild, progetto
analogo che Renault
Trucks indirizza nel
cava-cantiere. Con
questa proposta,
sviluppata in
collaborazione con
tre partner allestitori
di qualità quali sono
Cantoni, Comes e Tke,
Renault Trucks intende
proporre alla clientela
del settore macchine
pronte all’uso, dunque
immediatamente
operative, bypassando
in pratica i tempi, mai
brevi, che appunto
necessitano per
l’allestimento del
veicolo. Con Rebuild,
come già con Refreeze,
il costruttore francese
dimostra nei fatti la
concreta vicinanza
al cliente e alle sue
esigenze. E lo fa
attraverso soluzioni
complete sempre nel
segno della massima
qualità. Alla base di
Rebuild, d’altronde, c’è
l’autotelaio a quattro
assi (8x4) della serie K
Heavy, macchina che
fa della forza e della
robustezza il proprio
segno distintivo. Passo
di 4.350 mm, cabina
Day, viene proposta
con le potenze di punta
della gamma, ovvero
con il propulsore
De13 declinato come
520 e 480 cavalli,
rispettivamente
corrispondenti a
valori di coppia di
2.550 e 2.400 Nm.
L’abbinamento è in
entrambi i casi con il
cambio automatizzato
Optidriver At2612.
prossima al dieci per cento.
In termini di immatricolato,
significa poco meno di tremila
unità registrate. Segnale,
dunque, certamente positivo
per un comparto che solo
dieci anni fa, anno 2015,
aveva toccato il suo minimo
storico.
Interessante, a tal proposito,
soffermarsi sulla fotografia
del mercato Italia scattata a
chiusura del 2024 dagli uomini
di Renault Trucks.
Il Nord Italia
pesa di più
L’analisi, dettagliata, ci consegna
un mercato in cui il
peso più rilevante è quello
del Nord Italia (48 per cento,
con la crescita del 20 per
cento sul 2023), contro il 28
per cento del Centro (più
19 per cento sul 2023) e il
21 per cento del Centro Est
(anch’esso in crescita del 21
per cento). Fanalini di coda
Sicilia e Calabria: insieme, le
due regioni del Sud portano
34
35
PER L’OFFROAD
SI FA IN CINQUE
Fango, terra,
pietrisco:
insomma, le
più classiche
insidie tipiche
dell’utilizzo in
cava. Gli off-road
con il logo della
Losanga sulla
calandra non
temono alcun
terreno e alcuna
insidia, potendo
peraltro vantare
una famiglia
di veicoli
perfettamente
mirata alle
specifiche
esigenze e
mission del
settore. Una
gamma, quella
battezzata Hd
Construction
di Renault
Trucks, che
si articola in
cinque differenti
segmenti: K
Medium, K
Heavy, K Xtrem,
C Off road e
C On road.
Una lunga tradizione nell’off-road
Sono due le lettere
dell’alfabeto
Renault Trucks per
il cava cantiere: K e
C. Con queste due
serie di modelli, la
prima dedicata alle
costruzioni, la seconda
al cantiere pesante,
la Losanga mette
in campo un’offerta
di mezzi quantomai
completa, capace di
abbracciare le diverse
esigenze. Modelli,
le serie K e C, che
consolidano la più che
settantennale tradizione
del marchio francese
nell’off-road, cominciata
negli Anni 50 con i
veicoli targati Berliet,
proseguita con Gbc e
più recentemente col
Kerax (foto). L’attuale
famiglia offre versatilità
e robustezza (gamma
C) e la possibilità
di operare in totale
sicurezza e con grande
efficienza sui terreni
più estremi (gamma
K). La versatilità
della serie C, ottima
risposta per impieghi
su sterrato e su strada,
è nella configurazione
stessa dei veicoli
che prevede, ad
esempio, sospensioni
meccaniche (fino a 10
ton) e pneumatiche
(fino a 9 ton), le
posteriori paraboliche
o pneumatiche (da 13
a 26 ton), longheroni
da 7 o 8 mm, angolo
d’attacco di 25 gradi
e paraurti in acciaio.
Senza dimenticare la
chicca dell’Optitrack,
la trazione idrostatica
sulle ruote anteriori
utile quando l’aderenza
si fa precaria.
a casa il 12 per cento.
Attenzione però, perché le
due regioni del Sud registrano
il maggiore incremento
dell’immatricolato rispetto al
2023: più 41 per cento. Con
la Sicilia che segna un più 69
per cento, prendendosi il 10
per cento del mercato.
La fotografia scattata da
Renault Trucks fa il punto anche
sulle tipologie di allestimento.
Prevalgono vasche e
cassoni (55 per cento), seguite
da betoniere e betonpompe
(31 per cento). La configurazione
più richiesta è invece il
quattro assi 8x4 (82 per cento)
che precede di gran lunga
il 6x4 (14 per cento). Al 4x2
solo il 4 per cento.
La gamma K Heavy
il fiore all’occhiello
È in questo scenario con prospettive
positive che Renault
Trucks opera con la rinnovata
gamma dedicata al cava
cantiere. Una famiglia con
cinque componenti (K Medium,
K Heavy, K Xtrem,
C Off road, C On road), che
ha proprio nella versione K
Heavy protagonista dei Konstruction
days il suo fiore
all’occhiello.
Modello che, peraltro al
pari dell’intera gamma Hd
Construction, ha nella robustezza
il suo tratto distintivo,
ottenuto combinando diversi
elementi. Il telaio, anzitutto,
la cui solidità e resistenza è il
frutto di longheroni da 8 mm
che beneficiano di opportuni
rinforzi (di 5 mm); assali e
ponti a riduzione semplice e
doppia; le sospensioni, anteriori
a tre o quattro lame paraboliche
rinforzate e posteriori
a undici lame tandem e
quattro foglie paraboliche da
38 ton (Xtrem); il bloccaggio
dei differenziali per garantire
più aderenza nelle condizioni
estreme. A questi plus la
gamma K aggiunge angoli
d’attacco da 29 a 32 gradi (in
funzione degli pneus montati)
e un’altezza dal suolo tra 383
e 400 millimetri.
In regia, i motori Euro 6 step
E De (Diesel efficiency) proposti
con cilindrata di 10,8 litri
(380, 430, 460 cv) e 12,8 litri
(440, 480, 520 cv). L’abbinamento,
per la serie K è con
quattro tipologie del cambio
Optidriver a 12 marce (12 più
una extra-lenta nella versione
Xtended), dotato di modalità
Offroad, che grazie alla so-
fisticata gestione consente al
veicolo una mobilità ottimale.
In cava anche
con gli specchi digitali
Infine, una novità significativa.
Con il model year 2025 della
gamma K, è infatti disponibile
il sistema di specchi digitali in
luogo dei classici convenzio-
nali. Da una recente indagine
è emerso come il 38 per cento
della clientela del settore cava
cantiere sia favorevole all’utilizzo
delle mirror cam. Che
dunque anche nell’off-road,
sono destinate a sostituire gli
specchi convenzionali. Un altro
segno dei tempi.
Alberto Gimmelli
36
37
Il nuovo van elettrico Kia
DALLA COREA
CON
FURORE
Ancorché nella sua versione
statica, abbiamo visto il Pv5,
modello che segna il ritorno
di Kia tra i veicoli commerciali.
Design, tecnologia e versatilità
i tre pilastri di un progetto
nativo elettrico davvero
interessante. Già ordinabile, il
cargo van costa poco più di
31 mila euro
Il fatto che un colosso dell’automotive
come Kia decida di rientrare prepotentemente
nel segmento dei veicoli commerciali
è notizia assolutamente degna di
nota. Ancor di più se lo fa con dei furgoni
nativi elettrici (cioè costruiti su un’architettura
nuova di zecca, non su un’architettura
termica elettrificata) pronti a entrare
prossimamente in un agone che si preannuncia
scoppiettante.
PER TRASPORTO MERCI E PASSEGGERI
Kia torna nel segmento dei veicoli
commerciali con il mid-size Pv5, in
attesa di altri modelli in arrivo da qui
al 2029. La versione adibita al trasporto
passeggeri costa poco meno di 40 mila
euro, Iva e messa su strada incluse.
38
39
Dopo averlo visto in assoluta
anteprima lo scorso autunno
alla Iaa, Kia ha presentato
il primo di questi veicoli,
il mid-size Pv5, alla stampa
italiana nel corso di un evento
che si è tenuto alle porte
di Milano.
Fiducia nella mobilità
elettrica
Come ben sanno i conoscitori
delle questioni automotive,
Kia non è nuova al segmento
dei veicoli commerciali: la
gamma precedente era stata
commercializzata in Europa
prima di essere abbandonata
alla fine degli anni Duemila.
«Ma ci sono ancora diverse
centinaia di veicoli in
circolazione», dice con orgoglio
il presidente di Kia
Italia, Giuseppe Bitti, «Oggi
in Italia la domanda di van
elettrici è ancora troppo bassa,
è vero, ma siamo convinti
che ci sia un grande potenziale
e che con i veicoli Pbv
(Platform beyond vehicle)
abbiamo la carta giusta per
dire la nostra».
In termini numerici, Kia
punta particolarmente sull’elettrificazione,
con l’obiettivo
globale per il 2030 di vendere
oltre un milione e 250
mila veicoli elettrici, 250 mila
dei quali nei commerciali.
Percorso iniziato nel 2021
con il rilancio
del brand
Kia e che ora
aggiunge un
tassello non
di poco conto.
In questo contesto,
il Pv5 è
solo il primo
dei modelli
ad arrivare sul mercato: poi
arriveranno i più grandi Pv7
e Pv9, rispettivamente nel
2027 e nel 2029.
Il van elettrico Pv5 di Kia
è stato progettato sulla nuova
piattaforma modulare elettrica
E-Gmp.S di Hyundai: è,
dunque, un veicolo nativo
elettrico a tutti gli effetti. A
partire dal prossimo agosto,
verrà prodotto nell’innovativa
fabbrica coreana di Hwaseong,
caratterizzata da altissima
automazione e destinata
40
Il progetto Pbv
mira a fornire
soluzioni di
mobilità a tanti
professionisti
ALTA TECNOLOGIA
ORIENTALE
Al cluster digitale
da 7,5 pollici fa
da contraltare un
display centrale
da 12,8 pollici
dotato dei più
avanzati sistemi di
infotainment per
la gestione del
veicolo. Il software
è aperto a terze
parti (quindi non
Kia) per lo sviluppo
di App dedicate al
trasporto.
alla produzione di soli veicoli
elettrici. Ordinabile da subito,
arriverà in Europa entro
la fine dell’anno, al prezzo
di listino di 31.850 euro nella
versione cargo business
L2H1 con batteria
da 51,5
kilowattora,
Iva e messa su
strada escluse.
Per la versione
passeggeri
si parte da
39.250 euro,
Iva e messa
su strada incluse. Prezzo di
partenza davvero competitivo
guardando anche alle
proposte della concorrenza.
Giuseppe Bitti, Kia Italia
Obiettivo 400 km
di autonomia
Il nuovo furgone elettrico
Kia è pensato per offrire
«agli artigiani e alle aziende
che si occupano di consegne
in ambito urbano un’opzione
estremamente versatile»,
ha detto Michele Palomba,
Product planning manager
PIATTAFORMA
NATIVA HYUNDAI
Il progetto che
segna il ritorno
di Kia tra i veicoli
commerciali è
nativo elettrico,
sviluppato su
un’architettura
differente rispetto
ai veicoli con
motore termico.
Ne deriva che il
service è affidato
a una selezione
di centri di
assistenza Kia sul
territorio italiano.
Disponibile anche
la versione chassis
allestibile del Pv5.
PORTATA E VOLUME
DI CARICO
Il Kia Pv5 ha una
massa complessiva
di 2.600 chili,
portata massima
fino a 770 chili e
volume di carico
che sfiora i 5
metri cubi nella
configurazione
più ampia, che
prevede uno
sbalzo posteriore
più lungo (non
nella foto) senza
ritoccare il passo.
di Kia Italia, all’evento di
presentazione del veicolo alla
stampa italiana. Grazie ad
altezze da 1,9 a 2,2 metri e
larghezze da 4,5 a 4,7 metri,
a seconda delle
configurazioni.
Per quanto riguarda
le batterie,
invece, sono
previste opzioni
da 43, 51,5 e 72
kilowattora, che
promettono (ma
si tratta di target
omologativi, al momento)
un’autonomia fino a 400
chilometri.
Versatilità è
la parola d’ordine
Per quanto riguarda la ricarica,
previste opzioni in corrente
alternata e continua, in
quest’ultimo caso con potenza
massima di cento kilowatt
per una teorica ricarica del
veicolo in 30 minuti circa.
Il Kia Pv5 ha massa
complessiva di 2.600 chili,
portata massima fino a 770
I primi esemplari
di Pv5 dovrebbero
arrivare nelle
concessionarie
italiane entro la
fine dell’anno
chili e volume di carico che
sfiora i 5 metri cubi. Ci sarà
naturalmente anche la versione
chassis con possibilità di
allestimento e i manager Kia
affermano che sono già al
lavoro con diversi allestitori
sul territorio italiano.
Interni ad alto
contenuto tecnologico
«Design, tecnologia e versatilità
sono i tre pilastri su cui
si fonda il progetto Pbv di
Kia», ha aggiunto Palomba,
spiegando che il brand coreano
ha puntato in particolare
sull’aerodinamica, ottenendo
un coefficiente di penetrazione
(Cx) di 0,29 che si accompagna
alle finiture esterne coerenti
con gli ultimi modelli
di auto Kia e alla linea di
cintura bassa sul fianco per
caratterizzare maggiormente
il veicolo.
La rapida occhiata all’interno
del furgone elettrico
mette in evidenza il cluster
digitale da 7,5 pollici, così
come lo schermo centrale
da 12,8 pollici. Il software,
basato su Android, è aperto
a terze parti per lo sviluppo
di App dedicate. Tutto questo
si accompagna al mondo
della connettività attraverso
aggiornamenti over-the-air,
implementabili, senza passare
dall’officina.
La digital
key 2.0, infine,
consente
l’accesso
alla chiave
telematica
attraverso lo
smartphone
per evitare di dover gestire il
parco chiavi nelle flotte. Piccoli
dettagli, si dirà, ma Kia
punta anche su aspetti come
questi per attirare l’attenzione
degli operatori dell’ultimo
miglio e inserirsi in un mercato
in grande evoluzione,
contando anche sulla sua rete
di vendita e assistenza, a dir
poco collaudata. Quindi, si è
scelto di affidare il service
(elettrico) a una selezione
dei punti di assistenza già
presenti in Italia.
Fabrizio Dalle Nogare
41
I test drive di Vado e Torno
UN PASSO
NEL
FUTURO
Alzi la mano chi, nel settore del trasporto
merci, non conosce il Supertest
500 chilometri di Vado e Torno.
Senza andare troppo in là nel tempo o dare
i numeri delle centinaia di prove consumi
effettuate finora, il sistema che abbiamo
elaborato nel corso del tempo è affidabile
e riconosciuto. Perché, allora, non riportare
lo stesso modello anche sulle trazioni
alternative? Non tanto sul gas, il percorso
di 500 chilometri con partenza e arrivo a
Piacenza ha già una sua storicità, quanto
sui veicoli elettrici, ancora piuttosto embrionali
nei camion, ma una realtà sempre
più consolidata tra i veicoli commerciali
leggeri. E perché non introdurre un percorso
adatto al trasporto regionale, a prescindere
dalla motorizzazione del veicolo?
Detto, fatto. Basta girare pagina.
La transizione energetica fa sempre più
rima con pluralità tecnologica. Per venire
incontro alle esigenze di tutti i tipi di
veicoli, Vado e Torno ha aggiornato e
adeguato specifici percorsi di prova
C’È SPAZIO DAVVERO PER TUTTI
Non soltanto percorsi, a dirla tutta.
Ripensare le prove consumi, per noi, ha
significato anche trovare una modalità
per misurare, in modo il più possibile
oggettivo, per esempio, l’autonomia dei
veicoli elettrici. Fattore chiave per la
loro penetrazione sul mercato.
42
43
Una panoramica sulle prove
Il re dei nostri percorsi
OLTRE LA STORIA
Percorsi collaudati e test comparativi
e affidabili. Su questa base
imprescindibile abbiamo fondato
il restyling delle nostre prove
SUPERTEST DIESEL
Pensato per mettere alla prova i
camion diesel con portata fino a 44
ton, il Supertest 500 km non sente il
peso degli anni. Anzi...
Dal 1962, la nostra
rivista scrive la storia
dei test su strada dei
veicoli industriali. Oggi,
con l’evoluzione delle tecnologie
e delle soluzioni di
alimentazione, continuiamo
a essere tra i pochissimi
media in grado di offrire
prove su percorsi collaudati
e test comparativi affidabili.
Ognuno dei nostri percorsi,
e nelle pagine successive
ve li presentiamo uno ad
uno, è studiato per restituire
dati reali, ripetibili
e confrontabili, con prove
eseguite sempre nelle stesse
condizioni e con metodi non
soltanto rigorosi, ma anche
collaudati.
I test sulla lunga distanza,
un tempo erano mille
chilometri, poi ridotti a
500, costituiscono una
parte importante delle
prove consumi che ogni
anno effettuiamo. Lo storico
percorso del Supertest 500
chilometri è stato adattato
non solo ai camion con
motorizzazione diesel, ma
anche a quelli spinti da
un motore alimentato a
gas naturale. E poi c’è
il settore dei truck per il
trasporto regionale e dei
van per trasporto urbano,
che rappresenta un mercato
in forte trasformazione,
come suggeriscono i numeri
delle immatricolazioni,
in Europa ma anche in
Italia. Rispondere a questa
trasformazione è doveroso
per un punto di riferimento
come la nostra piattaforma
editoriale.
DA ASSAGO
AD ASSAGO
Partenza e arrivo
ad Assago, dove
viene effettuato,
alla fine della
prova, il rabbocco
di carburante.
Il percorso è
interamente
autostradale, con la
prima parte sull’A1
e l’ultima sull’A7.
Impegnativo e,
spesso, decisivo
per il risultato
finale il tratto che
da Parma porta
ai Giovi, ricco di
saliscendi.
Ne parliamo
diffusamente da
pagina 50: fare
il record consumi sul
Supertest di Vado e Torno
è una cosa seria. E niente
affatto semplice, sebbene i
camion diesel attuali stiano
facendo veri e propri passi
da gigante in termini di
performance ed efficienza.
Il Supertest 500 chilometri
permette di misurarla, la
maggiore efficienza dei
veicoli più nuovi disponibili
sul mercato. Proprio il
trend delle immatricolazioni
chiarisce che di percorsi
destinati ai camion diesel
ci sarà bisogno, eccome,
anche in futuro: nel 2024,
in Italia, il diesel ha
assorbito il 97,4 per cento
del mercato complessivo
sopra le 3,5 ton. Percentuale
che aumenta ancora di più
se si considerano i veicoli
industriali over 16 ton.
Una quota non semplice da
erodere da parte dei veicoli
a trazione alternativa.
Si parte, dunque,
dall’Autogrill Q8 di Assago
Ovest e si procede lungo
l’A1 fino all’innesto della
A15 all’altezza di Parma
proseguendo in direzione
La Spezia. Appena dopo
Fornovo, inizia il tratto
guidato che sale fino a
Berceto. È questa una delle
tratte che mettono alla
prova le caratteristiche degli
autoarticolati. Scollinata
la Cisa, si scende verso il
mare e La Spezia contando,
questa volta, sulla capacità
del veicolo di risparmiare
carburante grazie allo
sfruttamento della marcia in
eco-roll e della mappatura
del territorio che i più
moderni sistemi si ausilio
alla guida sono in grado
di garantire. Si prosegue
per Genova lungo la costa
ligure prima di risalire
verso Milano imboccando
l’A7 e facendo tappa a
Tortona per la doverosa e
obbligata sosta. L’arrivo
coincide con la partenza
e costituisce un momento
importante perché alla
stazione Q8 di Assago
Ovest avviene il rabbocco
di carburante, necessario
per misurare l’effettivo
consumo del veicolo lungo
il percorso. I dati rilevati
vengono poi elaborati dalla
redazione di VeT.
44
45
Quasi 500 km a tutto gas
Novità per gli elettrici
SUPERTEST GAS
In termini chilometrici e non solo,
cambia poco rispetto al Supertest
diesel. Giusto la stazione scelta per
il fondamentale rabbocco finale
ARRIVA L’E-TEST
Diverse case puntano sugli elettrici
anche per il medio-lungo raggio. È
arrivato il momento di testarne
una volta per tutte l’autonomia
RIFORNIMENTO
A PIACENZA
Nel Supertest
riservato ai veicoli
alimentati a gas
naturale cambia il
punto di partenza,
che ancora una
volta coincide con
quello di arrivo. Di
fatto, il percorso
di prova è lo
stesso del diesel,
compresa la scalata
al passo della Cisa
che mette davvero
alla prova i camion
Lng. Ad Assago si
riprende l’A1 verso
Piacenza.
RICARICA
PER I TRUCK
L’hub di ricarica
Milence di Bagnolo
San Vito (il primo
in Italia, altri
dovrebbero seguire
nei prossimi anni)
è il luogo ideale
per garantire ai
camion elettrici in
prova la ricarica
ad alta potenza
senza dover
affrontare questioni
di ingombro. Il
percorso dell’etest
di VeT è
interamente
autostradale.
Gasolio no grazie, si
comincia a parlare
di veicoli alternativi.
Diverso il carburante al
rabbocco finale, identica
la filosofia: mettere alla
frusta i camion alimentati
a Lng con massa totale a
terra fino a 44 ton su un
percorso autostradale che
ricalca quello del Supertest
per i camion diesel. Si
parte dalla stazione Eni di
via Caorsana, a Piacenza,
proseguendo alla volta
di Parma fino all’innesto
con l’A15 direzione La
Spezia. Per il resto del
percorso, non cambia
alcunché rispetto a quanto
abbiamo raccontato nella
pagina precedente. Il punto
di arrivo coincide con la
partenza: il tratto conclusivo
sull’A1, direzione Piacenza,
inizia all’altezza di Assago,
zona sud-ovest di Milano.
Quello del gas naturale
è un mercato altalenante
per quanto riguarda
l’Italia, che ha vissuto
un vero e proprio boom
contestuale alla creazione
di un’infrastruttura di
ricarica adeguata alle
esigenze del trasporto a
lunga percorrenza. Le
oscillazioni penalizzanti
per quanto riguarda il
prezzo del gas alla pompa
degli ultimi anni hanno
ovviamente penalizzato
le immatricolazioni, che
sono però tornate a salire
lo scorso anno, registrando
quasi un più 25 per cento
rispetto all’anno precedente
e toccando la quota di
mercato dell’uno per cento,
certamente inferiore rispetto
alla quota di veicoli a gas
naturale presenti nel parco
circolante in Italia. Proprio
il gas è al centro di una
contesa importante a livello
europeo, con nazioni come
l’Italia che spingono per il
riconoscimento del biogas
(ottenuto cioè da fonti non
fossili) come alternativa
ammessa all’elettrificazione
delle flotte. Nel nostro
Paese sono tante le aziende
di trasporti che hanno
sperimentato l’utilizzo dei
veicoli alimentati a gas
naturale in questi ultimi
decenni e sono sempre
di più le stazioni di
servizio che erogano una
percentuale di gas nella sua
declinazione ‘bio’.
Non è semplice, in
Italia, trovare una
stazione pubblica di
ricarica adatta ai camion
da 44 ton. Non basta,
infatti, la disponibilità
di una colonnina, né il
fatto che sia capace della
potenza sufficiente per
ricaricare il veicolo in
un tempo ragionevole. È
fondamentale, piuttosto,
trovare lo stallo adatto a
ospitare la combinazione
di trattore e semirimorchio.
Per questo, l’inaugurazione,
lo scorso febbraio, del
primo hub di ricarica della
joint venture Milence
in Italia ha segnato lo
spartiacque importante per
la diffusione dei camion
pesanti elettrici nel nostro
Paese. Quello che si trova
a Bagnolo San Vito, in
provincia di Mantova,
lungo l’asse A22 che
collega Modena al confine
austriaco del Brennero, è
a tutti gli effetti un luogo
progettato per i camion
e fornito, al momento, di
ben quattro stalli ad alta
potenza. E sebbene Milence
sia la joint venture tra
il gruppo Traton (Man,
Scania e Volkswagen),
Volvo e Daimler, i suoi
hub di ricarica sono aperti
a qualsiasi camion elettrico
in ossequio alle normative
antitrust. Proprio da
Bagnolo San Vito parte il
nostro nuovo percorso di
test, anche in questo caso
interamente autostradale,
che segue l’asse del
Brennero in direzione sud,
quindi Modena, prima di
immettersi verso La Spezia
e l’A15 all’altezza di Parma
e affrontare l’ascesa verso
il passo della Cisa fino
all’altezza di Berceto.
Lì il percorso viene
affrontato una seconda volta
in direzione esattamente
opposta, fino al punto di
ricarica nel mantovano, per
un totale di 310 chilometri.
Impegnativi, forse, per gli
attuali truck elettrici, ma
decisamente alla portata dei
nuovi modelli che verranno
progressivamente immessi
sul mercato, accreditati
di autonomie superiori
e dunque in grado di
affrontare compiti ben più
ardui del navettaggio per
cui in gran parte vengono
impiegati oggi.
46
47
Il percorso multi-energia
Il rinnovato percorso urbano
TEST REGIONALE
Altra novità del portfolio di prove,
il test si adatta ai camion diesel,
a gas o anche elettrici con massa a
partire dalle 3,5 e fino a 26 ton
UN GIRO IN CITTÀ
Tangenziale e circonvallazione,
sfidando il traffico di Milano.
Con soste per il carico e lo scarico
dei furgoni fino alle 3,5 ton
IL PERCORSO
È MISTO
Oltre ad ammettere
senza alcuna
distinzione di sorta
veicoli diesel, a
gas naturale o
elettrici, il nuovo
percorso di test
su scala regionale
corre soprattutto
su autostrada, ma
con una decisiva
deviazione sulla via
Emilia. Elemento
chiave per testare
le prestazioni del
veicolo anche
su un ‘terreno’
diverso.
DUE VOLTE
A MILANO
I chilometri totali
sono circa 86:
nessun problema
per l’autonomia
garantita dai van
elettrici. Partenza
e arrivo presso
la sede di Vado
e Torno, sosta
per il carico e lo
scarico, quindi un
percorso misto tra
tangenziale ovest
e circonvallazione,
da percorrere due
volte prima del
ritorno al punto di
partenza.
C’è chi sostiene che
il segmento ‘medio’
dei camion, quelli
destinati al trasporto
extraurbano e regionale,
sia destinato a scomparire.
Previsione forse un po’
azzardata e abbastanza
lontana dalla realtà, dettata
però dalla contrazione del
segmento sul mercato. A
dare nuova linfa ai truck
di media portata, ancora
oggi molto utilizzati per
diverse applicazioni,
anche in ambito urbano,
potrebbero essere le trazioni
alternative. A testimoniarlo,
ci sono gli investimenti fatti
dalle case costruttrici, che
continuano a sviluppare
modelli tecnologicamente
avanzati per colmare il gap
tra i furgoni e i camion
per il trasporto pesante.
Così, anche Vado e Torno
ha deciso di puntare
sul segmento e rivedere
profondamente il suo
percorso di prova per poter
ospitare qualsiasi camion
con massa totale a terra
fino a 26 ton, a prescindere
dalla sua alimentazione.
La chiave, infatti, è la
stazione di servizio che
segna la partenza e l’arrivo
dei test. Siamo ad Agrate,
alle porte di Milano, in
prossimità dell’autostrada
A4. La stazione di servizio
individuata è la Eko
point, dotata, oltre che
dell’immancabile pompa
per l’erogazione del gasolio,
anche di distributori di
gas naturale, (con una
percentuale di provenienza
‘bio’, che non guasta) e
di colonnine di ricarica
ad alta potenza, pensate
anche per veicoli mediopesanti.
Gli stalli non
sono quelli descritti nella
pagina precedente, ma
riescono a ospitare veicoli
di dimensioni medie.
Da lì si parte alla volta
di Melegnano, a sud di
Milano, lungo l’A58, prima
di imboccare la strada
statale 9, più nota come
via Emilia, che collega San
Donato Milanese a Rimini.
Noi, però, ci fermiamo
a Piacenza per tornare,
prima in autostrada lungo
la A1, fino a Melegnano,
poi percorrendo l’A58,
fino al punto di partenza, e
rifornire di carburante (o di
energia elettrica) il veicolo.
Quanto meno nelle
principali città
italiane, l’impatto
dell’elettrificazione sul
trasporto merci in ambito
urbano inizia a vedersi,
anche più di quanto
suggeriscono i dati ufficiali
sulle immatricolazioni.
Anche da quel punto di
vista, tuttavia, si stanno
facendo passi avanti, se
pensiamo che il primo
trimestre dell’anno
ha portato in dote un
più 41 per cento sulle
immatricolazioni di van
elettrici rispetto allo stesso
periodo del 2024, alzando
la quota di mercato al 3
per cento dall’1,9 raggiunto
alla fine del 2024. Il lungo
preambolo ci serve per dire
che l’aggiornamento del
percorso di prova urbano
di Vado e Torno ha tenuto
conto dell’emergere dei
furgoni elettrici, senza
peraltro dimenticare il ruolo
che quelli termici hanno,
e continueranno ad avere
ancora per diversi anni,
sul mercato. Si parte da
via Brembo, sede milanese
di Vado e Torno, direzione
Quinto Stampi per il carico
del veicolo sulla base delle
sue dimensioni e della
portata. Percorrendo la
tangenziale ovest di Milano,
più un breve tratto cittadino
dell’A4, ci si immette
sulla circonvallazione
est, da percorrere due
volte sfidando, appunto,
il traffico cittadino del
mattino, negli orari più
caldi per le aziende che
effettuano le consegne e
per i professionisti che
utilizzano i furgoni nella
loro attività quotidiana.
Dopo aver scaricato il
veicolo, si torna al punto di
partenza per il fondamentale
test di ricarica, effettuato
sempre presso la stessa
colonnina e in condizioni
ripetibili. L’intento è quello
di misurare la quantità
effettiva di ricarica (in
kilowatt) in un determinato
periodo di tempo,
chiaramente uguale per tutti.
La lunghezza complessiva
del percorso, circa 86
chilometri, è assolutamente
alla portata dell’autonomia
garantita dalla grandissima
parte dei van elettrici oggi
disponibili sul mercato.
Non resta che provarli.
48
49
2018
Man torna nel Supertest e fa
3,74
FUEL
RECORD
500 KM TEST TRACK
MAN
TGX 18.500
POKER
DI
RECORD
2023
50
2021
3,75
FUEL
RECORD
500 KM TEST TRACK
MAN
TGX 18.510
4,18
FUEL
RECORD
500 KM TEST TRACK
MAN
TGX 18.520
4,44
FUEL
RECORD
500 KM TEST TRACK
MAN
TGX 18.520
Il 4,44 km/l stabilito dal pesante
stradale del Leone è solo il più
luccicante dei risultati ottenuti nel
Supertest 500 km. In realtà, il Tgx
ha mostrato anche altri significativi
valori di efficienza da record
Esono quattro. Le volte in cui il Man Tgx ha
timbrato il record nel Supertest 500 km di Vado
e Torno. La prima, nel 2018 con la versione
18.500 (3,74 km/l), poi nel 2021 col 18.510 (3,75
km/l) e, ancora, nel 2023 col 18.520 (4,18 km/l), primo
pesante stradale della storia a superare la soglia
dei quattro chilometri di percorrenza con un litro di
gasolio. Oggi, a conferma delle qualità di efficienza
del modello e prima ancora della bontà del progetto
Tgx, lo spettacolare 4,44 km/l firmato dal Tgx 18.520
spinto dal motore D30.
Si tratta di un poker di record che non ha precedenti
nella storia del nostro Supertest. E già questo
varrebbe al Tgx la laurea con lode in efficienza. Ma
analizzando nel dettaglio i dati dell’ultima straordinaria
performance del 18.520 motorizzato D30,
emergono in tutta chiarezza anche altri valori non
meno significativi e che vale la pena di evidenziare.
La velocità media, ad esempio: il Tgx col D30 ha
viaggiato alla media record di 77,7 all’ora (contro i
71,1 del primatista precedente). Notevole, considerando
l’altimetria del percorso, incattivito dalle
impegnative tratte in salita verso Berceto
e poi ancora dal più breve ma secco strappo
dei Giovi. E a proposito di tratte: il Leone
ha realizzato consumi e percorrenze record in
ben sei degli otto settori che compongono il
percorso del Supertest 500 km. E lo ha fatto
nei settori, per così dire, decisivi, dove si
fa la differenza. Due su tutti: l’8,11 km/l (a
83,8 di media) nella picchiata da Berceto a
La Spezia, e il 12,6 km/l (a 77,8 all’ora) tra
Giovi e Tortona. Semplicemente stratosferico.
Infine, non passi sottotraccia il dato relativo
al consumo finale di gasolio: 97,5 litri. Un record
anche questo: è la prima volta, infatti, che un pesante
stradale scende sotto la soglia dei 100 litri.
51
MAN
18.520
TRATTORE 2 ASSI
MOTORE 12,7 LITRI - 520 CV
TEMPI E CONSUMI
km km/l km/h
Milano-Piacenza 65,8 6,15 79
Piacenza-Parma 45 6,25 81,8
Parma-Berceto 52 2,48 78
Berceto-Spezia 50,3 8,11 83,8
Spezia-Genova 94,8 3,51 80,1
Genova-Giovi 14,3 1,54 71,5
Giovi-Tortona 48 12,6 77,8
Tortona-Milano 62,3 5,07 68
TOTALI 432,5 4,44 77,7
Gasolio consumato: 97,5 litri.
Consumo adblue: 10,8 litri pari
all’11,1 per cento del consumo
di gasolio. Peso totale della
combinazione in prova: 44 ton.
SUPERTEST
500 KM
Con 4,44 km/l a 77,7 all’ora
SI È RIPRESO
IL SUO
RECORD
Superlativa prestazione del pesante
stradale del Leone di Monaco.
Spinto dal 6 cilindri D30 da 520 cv
in perfetto dialogo con il cambio
Tipmatic, manda in soffitta il
precedente primato allungando la
distanza record di 150 m/l e
tornando così sul trono da cui era
sceso alla fine dello scorso anno
© Vado e Torno 2025
LA CARTA D’IDENTITÀ
DOTAZIONE del veicolo equipaggiato con
cabina Gm a ribaltamento elettronico: chiusura
centralizzata delle porte con telecomando,
alzavetri elettrici, visiera parasole,
spoiler al tetto, tettuccio vetrato, retrovisori
digitali (Optiview), sedili autista e passeggero
pneumatici con supporto lombare, climatizzatore,
vani portaoggetti (520 litri), volante
con comandi integrati, lettino inferiore
e superiore (ribaltabile alla parete), vani frigo,
freno motore ad alte prestazioni (Crb).
DOTAZIONE MR TRUCK motore Euro 6,
cambio automatizzato, airbag, cruise control
adattivo, frenata d’emergenza, Abs,
Esp, Asr, Lgs (Lane guard system), Lcs
(Lane change support), Lane change collision
avoidance assist, Attention guard.
Costruito nello stabilimento di Monaco,
Germania
Questa volta il paragone col tennis ci sta
tutto. E non solo per il momento d’oro
che vive lo sport della racchetta italiana.
O forse, proprio anche per questo viene in mente
quel che si diceva a proposito di Roger Federer.
Ricordate? Per il mitico campione svizzero,
Wimbledon era una sorta di giardino di casa,
dove conseguire trionfi in serie. Ebbene, la storia
insegna che anche
il Man Tgx
ha il suo giardino
di casa dove
coltivare soddisfazioni
a suon
di risultati eclatanti.
Ma non si
tratta dell’erba
londinese, bensì
del percorso del
Supertest di Vado
e Torno.
SUSTAINABILITY INDEX
DRIVELINE %
a c e e e 50,6
COMFORT E SICUREZZA
a a a b e 64,3
CARATTERISTICHE DEL VEICOLO
a a a b e 67,2
MOBILITY REVOLUTION TRUCK
a a a e e 58,2
52
53
L’efficient plus
che armonizza le
prestazioni del
motore e del cambio
è davvero efficace.
La marcia in ogni condizione di
traffico e di orografia è fluida e
senza incertezze. Un contributo
fondamentale al record di
consumo.
Tortona Via A7
Genova Serravalle
Partenza Stazione Q8 Assago Ovest
(Innesto A15)
In cabina tutto
bene organizzato e
ricco di particolari
studiati all’insegna
della praticità.
Unico appunto, il
poggiapiedi regolabile
per il passeggero. Riporta a un
passato prossimo e potrebbe
tranquillamente non esserci.
Berceto
min 18°
max 25°
438 km
Condizioni del traffico: scorrevole lungo
l’intero percorso. Tre brevi restringimenti
di carreggiata: il primo dopo Borgotaro,
poi nella discesa verso La Spezia (in galleria),
e in ultimo nel tratto verso Tortona.
CABINA
4,44
km/l
È la Gm dotata di tre gradini
di salita e sistema di ribaltamento
elettrico. Di seguito le
dimensioni interne rilevate da
Vado e Torno:
Altezza mm 1.980
Profondità mm 2.145
Larghezza mm 2.270
Altezza sul tunnel mm 1.860
Altezza tunnel mm 120
Largh. cuccetta mm 800
Lungh. cuccetta mm 2.000
Gradini n. 3
Volume utile m 3 10,4
ACCESSO
FACILITATO
Sopra, la versione
trattore due assi
del Tgx 18.520
del nostro test
con passo di
3.600 mm. La
cabina è la Gm
con altezza di
3.963 mm. Da
sottolineare,
è la facilità di
accesso e discesa
dalla cabina data
dall’apertura delle
porte a 90 gradi.
Dei tre gradini di
salita soltanto
il primo rimane
a vista.
L’ultimo trionfo in ordine
di tempo del pesante stradale
con le insegne del Leone
sulla calandra, è un’impresa,
l’ennesima, che vale il primato
assoluto della nostra
prova, e insieme la storia:
4,44 chilometri/litro.
Sbriciolato il precedente
record (4,29 km/l). E nemmeno
di poco. Calcolatrice
alla mano, infatti, il Tgx
spinto dai 520 cavalli di quel
gioiello che è il motore D30
allunga infatti la percorrenza
di 150 metri rispetto al vecchio
limite. E lo fa, oltretutto,
marciando baldanzoso
alla media, anch’essa record
e non meno sensazionale, di
77,7 all’ora.
Un record che
nasce da lontano
E qui è davvero il caso di riavvolgere
il nastro, ovvero le
tappe che hanno portato nel
tempo il Tgx a ritoccare per
ben quattro volte il primato.
Perchè proprio la storia di
questo record racconta l’evoluzione
di un modello nella
GLI SPECCHI
SONO DIGITALI
Il sistema dei
retrovisori messo
a punto da Man
prende il nome
di Optiview. Le
due telecamere
esterne rimandano
in cabina, sugli
schermi posti
sue montanti
lato autista
e passeggero
(quest’ultimo
di maggiori
dimensioni),
immagini molto
nitide.
cui impostazione il concetto
di efficienza è impresso indelebile
nel proprio Dna.
Il primo a superare
la barriera dei 4 km/l
Tutto ha inizio nel 2010 con
il Tgx Efficient line, versione
che punta, lo dice il nome
stesso, alla massima efficienza
attraverso l’alleggerimento
della tara, l’affinamento
aerodinamico e la riduzione
della resistenza all’avanzamento.
Di fatto è la versione
che anticipa il record che il
Tgx 18.500 fa suo nel 2018
con 3,74 km/l.
Il talento c’è, si vede e soprattutto
si conferma tre anni
più tardi, nel 2021, quando
il Tgx 18.510 ritocca il primato
portandolo a 3,75 km/l.
Ma l’impresa arriva nel 2023
quando il Tgx 18.520 supera,
primo pesante nella storia, la
barriera dei 4 km/l mettendo
lì un 4,18 km/l da far strabuzzare
gli occhi. E ancora
non si poteva immaginare di
cosa sarebbe stato capace il
Tgx 18.520 col D30.
54
55
Il grafico elaborato da Vado e Torno è disegnato
in modo che le curve di potenza e
coppia si incontrino al regime di rotazione
in cui si rileva il minor consumo specifico:
160 grammi per cavallo ora a 1.200 giri.
56
CV!
570!
530!
490!
450!
410!
370!
330!
290!
250!
MOTORE
D30 - 520
KGM!
358!
328!
298!
268!
238!
208!
178!
148!
118!
210!
88!
600! 1.000! 1.400! 1.800!
giri / minuto !
POTENZA CV! COPPIA KGM!
Tipo D 30
Cilindrata cc 12.742
Disposizione 6 in linea
Valvole per cilindro 4
Alesaggio/corsa mm 130 x 160
Potenza cv/giri 520/1.800
Potenza spec. cv/litro 40,8
Coppia kgm/giri 270/900-1.350
Compressione 23:1
Alimentazione common rail Xpi
Aspirazione
turbo
Peso a secco kg 1.110
Capacità coppa olio litri 40
Cambio olio km 140.000
Rendimento termod. % 39,6
Inquinanti Euro 6-Scr
INDICE DIESEL VET 7,5
SCHEDA TECNICA
SOSPENSIONI - Sull’asse sterzante
lavora una classica balestra parabolica
monolama con barra stabilizzatrice.
Sull’asse motore, invece, quattro molle
ad aria, dunque pneumatiche, con sistema
di controllo Ecas.
FRENI - Il sistema adottato è quello classico
dei pesanti stradali di questa classe.
Dunque, Ebs con Abs e Asr che agiscono
su freni a disco sia davanti che dietro.
Completano il pachetto Eba plus e Esp.
SERBATOI - Da 490 litri quello del gasolio
(collocato sul lato destro), da 80 litri di
capacità quello dell’Adblue.
PNEUMATICI - Davanti di misura 385/55,
dietro il clssico 315/70 R 22.5. Sistema di
monitoraggio della pressione (Tpm).
DENTRO È
TAILOR MADE
In cabina,
ergonomia e
funzionalità
vanno a braccetto
con la praticità
dell’ambiente,
ben organizzato
sia nella zona
di lavoro (posto
guida e plancia)
così come in quella
di riposo alle
spalle dei sedili,
dove si trovano
i due lettini
(quello superiore
ribaltabile alla
parete).
LA CABINA
Quando si dice
vera ergonomia
Funzionale, confortevole,
pratica. L’abito della Gm
esalta le qualità del Tgx
Sia pure che non incida
su prestazioni e
performance quanto
la driveline con in testa
il motore D30, tuttavia la
cabina Gm, dunque medio
alta, che equipaggia il Tgx
18.520 Power Lion del
DIMENSIONI
LA CARTA D’IDENTITÀ
Passo mm 3.600
Lunghezza mm 6.007
Larghezza mm 2.500
Altezza max mm 3.963
Sbalzo anteriore mm 1.475
Sbalzo posteriore mm 800
Diametro di volta mm 14.900
PESI E PORTATE
Tara kg 7.410
Peso max sull’asse anteriore kg 7.500
Peso max sull’ asse posteriore kg 11.500
Portata kg 10.590
Peso totale kg 18.000
Peso totale della combinazione kg 44.000
cosa di facilmente avvertibile
fin dal momento in cui a bordo
ci si accomoda.
Praticità senza
esagerazioni
Senza ricercare effetti speciali,
bensì puntando sulla concretezza,
la Gm è insomma
quel che si dice una cabina
realmente tailor made. Ottima
l’organizzazione dell’ufficio
dell’autista, perfetta la
visuale dal posto guida, idenuovo
record, un importante
contributo lo fornisce.
Organizzazione, funzionalità
ed ergonomia portano
infatti a quell’assenza di
stress che incide, e non
poco, sulle prestazioni di
chi, al volante, ha bisogno
di tranquillità e di controllo
a 360 gradi sul veicolo.
«Rendere l’attività dei nostri
clienti semplice ed efficiente»:
con la Gm di Man
non è uno slogan ma un qualale
per trascorrere le ore del
riposo la zona notte (con due
letti a prova di pivot: 2 metri
di lunghezza, 800 mm di larghezza),
comoda la presenza
di pratici vani e scomparti
(520 litri in totale).
E per non farsi mancare
proprio nulla, c’è il sistema
di specchi retrovisori digitali
Optiview dotato di braccetti
ripiegabili. Per la serie, insomma,
tutto quel che serve,
e anche di più, c’è.
57
TRASMISSIONE
km / h
182
156
130
104
78
52
26
0
-26
1433 TIPMATIC
-52
600 1.000 1.400 1.800
giri / minuto
59114ª
12ª
536
10ª
481
8ª
4266ª
3714ª
316
261
206
Nel grafico elaborato da Vado e Torno la fascia
verde evidenzia l’arco di miglior utilizzo
del motore (da 900 a 1.500 giri). A 900
giri il motore fornisce già il 70 per cento
della potenza massima. A 1.500 giri si realizza
il miglior compromesso tra prestazioni
e consumo specifico.
Il cambio è l’automatizzato a 14 marce
(l’ultima in overdrive) battezzato Tipmatic
14. È dotato di funzioni intelligenti
(Smart shifting, Idle speed driving, Free
swing, Easy start) e rispetto al predecessore
pesa 60 chili in meno. Nella tabella,
i rapporti e le velocità raggiungibili:
Marce Rapporti Velocità
1 a 20,81 6,3
2 a 16,16 8,2
3 a 12,57 10,5
4 a 9,76 13,5
5 a 7,56 17,4
6 a 5,87 22,5
7 a 4,55 29
8 a 3,53 37,4
9 a 2,77 47,6
10 a 2,15 61,4
11 a 1,66 79,5
12 a 1,29 102,3
13 a 1 131,9
14 a 0,78 169,1
RM1 a 16,32 8,1
RM2 a 12,6 10,5
Velocità calcolate a 1.800 giri
con pneumatici 315/70 R 22.5,
sviluppo di 3.090 millimetri, e
rapporto al ponte di 2,53.
a 70 all’ora 745 giri
a 80 all’ora 850 giri
a 90 all’ora 960 giri
I CV SONO 520
DOCILI E GRINTOSI
Il nuovo cuore
del Tgx è il
D30, propulsore
sviluppato
congiuntamente
dai marchi Traton,
che adotta il
common rail ad
alta pressione
Xpi. Per migliorare
l’insonorizzazione
Man adotta
una copertura
rimovibile.
LA CINEMATICA
La differenza
sta nel cuore
Progettato per aumentare
l’efficienza fino al cinquanta
per cento. La strada conferma
Non c’è alcun dubbio.
A intestarsi il nuovo
record del Supertest
500 km, lo stratosferico 4,44
km/l, è soprattutto il nuovo
motore D30. È grazie a questo
gioiello sviluppato congiuntamente
dai marchi del
gruppo Traton, che il Tgx
18.520 ha portato la distanza
media percorsa con un litro di
gasolio, là dove appena una
manciata di anni addietro era
pura utopia soltanto pensare.
Col D30, che Man declina
in cinque potenze (380, 410,
INCHINO
ELETTRICO
La cabina
confortevole
lo è anche nel
momento in cui
è necessario il
suo ribaltamento.
Un’operazione
che non
comporta
alcuna fatica,
dal momento
che avviene
semplicemente
premendo il
pulsante situato
sotto lo sportello
della calandra,
sulla sinistra.
440, 480 e 520 cavalli) e che
probabilmente, come sostituto
del D26 e del D15 sarà anche
l’ultimo diesel progettato exnovo
dal Leone, il costruttore
di Monaco ha spostato ancora
oltre il confine dell’efficienza.
Turbo singolo
e common rail Xpi
Vero gioiello hi-tech, per il
quale sono stati investiti 220
milioni nel sito di produzione
di Norimberga, più altri 30 a
Salzgitter, dove viene costruito
l’albero motore.
Dotato di un solo turbo
combinato col common rail
ad alta pressione Xpi, 520
cv di potenza gestiti dalle 14
marce del cambio Tipmatic
(ineccepibile), doppio posttrattamento
dei gas di scarico
Scr, il D30 ha fatto la
differenza (e che differenza)
in termini di efficienza in sei
degli otto settori della prova.
Risultato reso possibile dalla
perfetta armonia di funzionamento
dell’intera driveline
che il software Efficient plus
di Man ha garantito e esaltato.
Valga come esempio lo
straordinario 8,11 km/l nel
tratto Berceto La Spezia. Significa
aver percorso 50,3 km
consumando appena 6,2 litri
di gasolio. Stratosferico.
58
59
LONGTEST
MISANO
FORD
TOURNEO
CONNECT PLUS
BENZINA 1.5 PLUG-IN HYBRID
Ci hanno accompagnato a Misano
VOLKSWAGEN
TRANSPORTER
DIESEL TDI - 150 CV
DUE VAN
PER LO
STAFF
Da Milano al circuito intitolato a
Marco Simoncelli per l'evento
più atteso dell'anno, le prove
dei camion sulla mitica pista
organizzate da Vado e Torno con
evenT, e ritorno. Carichi di tutto il
materiale necessario e delle molte
persone impegnate per la buona
riuscita della due giorni romagnola
Torna l'Etrc a Misano, tornano le prove in pista
oltreché su strada dei camion organizzate da
Vado e Torno insieme a evenT e si riparte.
Da Milano, in tanti e con tanto materiale, verso
la Romagna, verso il Misano World circuit Marco
Simoncelli, quello della Motogp, della Superbike
e di tante altre gare, camion prototipi compresi.
Si riparte con due van, un trasporto merci e un
combi che ci hanno accompagnato per quattro giorni.
Eh sì, il week-end motoristico per lo staff di
Vado e Torno è stato ben più lungo.
60
61
L'impostazione e
l'organizzazione del
posto guida, plancia e
strumentazione compresa,
mettono subito a proprio
agio. E non è soltanto una questione
di stile. Immediata, ad esempio, è
la lettura delle info sul check panel
fronte autista dominato dai due
strumenti circolari, facile e intuitivo
l'utilizzo del touchscreen centrale a
colori, molto pratico il tunnel centrale
dove alloggia la corta, cortissima leva
di selezione della modalità di marcia.
Niente da dire sulla
comodità che la
multispazio dell'Ovale
blu offre ad autista e
passeggeri (quattro).
Quello che non convince è il
portellone posteriore vetrato.
Incernierato in alto, per l'apertura
richiede, oltre allo sforzo non
indifferente, uno spazio libero pari
quasi all'altezza del veicolo. Un limite
nei parcheggi, perchè allunga, di
un metro e mezzo almeno, il varco
necessario. Davvero poco pratico.
16,9
km/l
FORD
TOURNEO CONNECT PLUS
800 chilometri e non sentirli,
o quasi. A bordo del
multispazio in versione plugin
hybrid, si viaggia comodi
anche sulle lunghe distanze.
Brillante il motore 1.5 litri
benzina e con l'aiutino
dell'elettrico l'autonomia vola
CO-PILOT, SICUREZZA AL TOP
Il nome già dice tutto: Co-pilot.
Quasi fosse il secondo autista, o
comunque l'amico sempre attento
al nostro fianco durante il viaggio.
Co-pilot è il sistema di assistenza
che combina di serie un bouquet
di tecnologie finalizzate a migliorare
sicurezza e comfort. Ne fanno
parte il Pre collision assist con
Auto emergency braking, Forward
collision warning, Evasive steer
assist e Intersection assist, Traffic
sign recognition, Lane keeping aid,
Cruise control con Intelligent speed
limit, Driver alert, Hill start, sensori
di parcheggio anteriori e posteriori.
LA CARTA D’IDENTITÀ
DOTAZIONE del Tourneo Connect
Plus: colore Midnight blue, chiusura
centralizzata porte, paraurti in tinta
carrozzeria, porte posteriori scorrevoli,
portellone vetrato con tergicristallo,
fari alogeni con funzione
Follow me home, fendinebbia, finestrini
seconda fila fissi, interni in
tessuto, luci di cortesia anteriori e di
lettura posteriori a Led, sedili anteriori
regolabili a quattro vie, airbag
conducente e passeggero, airbag a
tendina seconda fila, clima automatico
bizona, rivestimento bagagliaio
in moquette, tendina copri bagagliaio,
touchscreen da 10 pollici (con
navigatore, radio Dab, Bluetooth,
comandi vocali), Digital cluster high
con quadro strumenti digitale da
10,25 pollici, Ford pass connect.
DOTAZIONE SICUREZZA Abs,
Esc, Tcs, Post impact braking, Ford
Co-pilot.
In quattro più tanta roba
LA CONQUISTA
DELLO
SPAZIO
Questa volta, per una volta, niente
van. O furgoni che dir si voglia.
Per una volta, niente misurazione
del vano di carico, dell'altezza
della soglia e di tutte quelle rilevazioni
che regolarmente e puntualmente effettuiamo
prima di una prova. Niente di
tutto questo. Per una semplice ragione: il
veicolo che ci apprestiamo a guidare, e
che ci accompagnerà nella trasferta dello
staff evenT, o più precisamente di parte
di esso, perchè altri colleghi ci seguono,
quelli sì, con un van Volkswagen Transporter
di ultima generazione, in occasione
della tappa inaugurale della stagione
dell'Etrc 2025 a Misano Adriatico e
soprattutto dei test drive organizzati da
Vado e Torno e Trasportare Oggi, è il
Ford Tourneo Connect Plus 1.5 Plug-in
Hybrid. Dunque, un trasporto passeggeri,
categoria multispazio.
Tanto spazio nel bagagliaio
Qualcosa quindi di diverso rispetto alla
classica prova consumi o impressione di
guida, ma che, chiamatela pure deformazione
professionale o abitudine nel
momento in cui ci troviamo a stringere
un volante fra le mani, non impedirà di
annotare sul nostro personale taccuino
qualche considerazione e numero.
Ad esempio, il dato relativo al consumo
di carburante (benzina verde, in
questo caso). Consumo che, considerata
la distanza totale percorsa, 821 chilometri,
in larghissima parte autostradali, è
risultato mediamente di 16,9 chilometri
per litro di carburante. Ottima performance,
considerato che, alle spalle della
seconda fila di sedili, lo spazio nel vano
di carico, oh pardon, nel bagagliaio,
era di fatto sold out. Scatole, piccole e
62
63
CV!
120!
110!
100!
90!
80!
70!
60!
50!
40!
MOTORE
ECOBOOST - 115
KGM!
34!
32!
30!
28!
26!
24!
22!
20!
18!
30!
16!
1.300! 1.900! 2.500! 3.100!
giri / minuto !
POTENZA CV! COPPIA KGM!
Il grafico elaborato da Vado e Torno è disegnato
in modo che le curve di potenza
e coppia si incontrino al regime di rotazione
in cui si rileva il minor consumo
specifico: 148 grammi per cavallo ora a
2.400 giri.
Tipo 1.5 - 150
Cilindrata cc 1.498
Numero cilindri 4
Disposizione in linea
Valvole per cilindro 4
Alimentazione iniez. diretta
Potenza combinata cv 150
Potenza spec. cv/litro 100,13
Coppia Nm 350
Inquinanti
Euro 6e
DIMENSIONI
LA CARTA D’IDENTITÀ
Passo mm 2.795
Lunghezza mm 4.500
Larghezza mm 2.100
Larghezza con specchi chiusi mm 1.931
Altezza mm 1.833
Sbalzo ant/post mm 890/855
Diametro di volta mm 11.400
BAGAGLIAIO
Lunghezza mm 1.122
Larghezza tra i passaruota mm 1.185
Capacità min/max litri 1.213/2.556
Soglia di carico mm 562
PESO E PORTATA
Tara kg 1.845
Portata utile kg 580
Peso totale kg 2.425
Limite carico verticale kg 75
SCHEDA TECNICA
TRAZIONE Il Tourneo Connect è una
multispazio a trazione anteriore.
MOTORE - La configurazione dell'hybrid
Ford prevede il 4 cilindri in linea
benzina, sovralimentato, di 1.5 litri
Euro 6e, e un motore elettrico a batteria.
La potenza combinata è di 150 cv
(115 cv a 6 mila giri il solo benzina) con
350 Nm di coppia a 2 mila giri.
CAMBIO- È l'automatico robotizzato a
doppia frizione Powershift con 6 marce
più retro.
RUOTE E PNEUMATICI - Sui cerchi in
lega da 17 pollici, sono montati pneumatici
di misura 215/55 R17, sia davanti
sia dietro.
SERBATOIO - La capacità dichiarata
dal costruttore per quello del carburante
è di 32,5 litri di benzina.
grandi, borse, trolley e tanto altro ancora,
tutto era alloggiato in modo da creare
una composizione quasi geometrica
(e questa è un'arte). Il tutto celato agli
sguardi indiscreti dalla pratica tendina
scorrevole copri-bagagliaio.
Il Ford Tourneo dimostra di avere
spalle larghe e soprattutto robuste. La
tara di 1.800 e passa chili permette un
carico di 580 chili. A occhio, non arriviamo
a quel peso, ma certo non abbiamo
lesinato sulle capacità muscolari del
multispazio Ford. Metti qua, metti là,
alla fine non entra più uno spillo.
Lui, il Tourneo, non fa una piega. Fin
dai primi chilometri, quelli in città, si
muove con la disinvoltura di una berlina,
mostrandosi piacevolmente agile
e reattivo ai comandi dello sterzo. Promosso
anche in maneggevolezza.
Prezioso il contributo dell'elettrico
Il discorso porta dritto al motore. Trattandosi
di un veicolo plug-in hybrid,
parliamo in questo caso della combinazione
tra il 'millecinque' benzina sovralimentato
e il propulsore elettrico. Considerato
il peso del Tourneo Connect e
la sua sagoma che certo non aiuta il Cx,
la potenza combinata, 150 cv con 350
Nm di coppia, non è di quelle monstre.
Tuttavia, la multispazio Ford con trazione
anteriore non soltanto non eccede nei
consumi, e il 16,9 km/l è lì a confermarlo,
ma mostra anche una buona dose di
brillantezza (10 secondi per accelerare
da 0 a 100 all'ora), anche in condizioni
di carico importante. E poi, proprio in
quanto ibrido plug-in, c'è quell'aiutino
che consente di viaggiare in modalità
completamente elettrica per circa 115
chilometri. Tanta roba.
64
65
Le novità estetiche
apportate da Volkswagen
hanno contribuito a dare
un volto più moderno
al Transporter, dettagli
compresi, e il colore del nostro
veicolo in prova ne ha messo in
risalto le nuove forme. Abbiamo
viaggiato in modo confortevole senza
risentire del carico alle nostre spalle.
Intuitivo il sistema di infotainment,
azzeccato il cambio dei colori della
grafica al calar della sera.
Il Transporter ti fa sentire
a tuo agio sin dal primo
momento in cui ci si
mette alla guida: non è
semplice, perciò, trovare
dei veri e propri difetti. Abbiamo
avuto solo qualche difficoltà a trovare
il tasto che disattiva il volume della
radio: sarebbe stato preferibile averlo
a portata di mano, magari azionabile
dal volante come su altri modelli.
12,1
km/l
VOLKSWAGEN
TRANSPORTER
Un furgone confortevole
che potesse aiutarci non
solo a trasportare gran parte
del materiale per il Misano
Grand prix truck, ma anche a
viaggiare comodi. E il nuovo
Transporter ha raccolto
e vinto la sfida
LA PREMIÈRE A HANNOVER
L
a presentazione ufficiale era avvenuta
alla Iaa di Hannover, lo
scorso settembre. Insieme al Caravelle,
Volkswagen aveva lanciato la
nuova generazione del Transporter,
declinandola in differenti motorizzazioni,
inclusa quella elettrica e ibrida
plug-in. Nelle intenzioni del costruttore
tedesco, il mid-sized che abbiamo
testato sulla strada per Misano
si integra, appunto, con il nuovo Caravelle,
il Multivan e l'Id.Buzz, chicca
elettrica che ruba l'occhio e dà
nuova linfa alla dinastia Bulli. Sette
in totale le motorizzazioni.
LA CARTA D’IDENTITÀ
DOTAZIONE del Volkswagen Transporter
Tdi: fari con Light assist e
gruppi ottici posteriori a Led, freno
di stazionamento elettronico con
funzione Auto hold, digital cockpit
da 12 pollici, sistema infotainment
(Dab+, Apple car play, Android auto)
touchscreen da 13 pollici, due prese
Usb in cabina, visualizzazione dinamica
dei segnali stradali e avviso di
guida contromano, controllo elettronico
della stabilità Esc.
DOTAZIONE SICUREZZA Airbag
conducente e passeggero anteriore,
frenata di emergenza automatica
con monitoraggio di pedoni e ciclisti,
sistema di emergenza eCall, sistema
keyless start, sistema di mantenimento
della corsia Lane assist,
Park distance control nella parte posteriore
e anteriore,.
Il cargo mid-sized di Volkswagen
CON STILE NEL
TEMPIO
DELLE CORSE
Da Milano a Misano (Adriatico).
Toponimo quasi identico, 340 chilometri
di distanza da percorrere,
moltiplicati per due considerato anche
il ritorno, con la necessità di trasportare
gran parte del materiale necessario per
le iniziative di evenT al Misano Grand
prix truck 2025. Quelle che vi raccontiamo
nel servizio a pagina 18, su tutte
l’organizzazione dei test drive con 14
esemplari di camion all’avanguardia e la
registrazione della prima puntata stagionale
di Formula truck, presuppongono
non soltanto inventiva, rigore e un team
affiatato, ma anche un veicolo capiente
e comodo per trasportare tutto il necessario.
Comodo, sì, perché a percorrere
la tratta Milano-Misano sul Volkswagen
Transporter eravamo in tre, sia all’andata
che al ritorno.
Tre posti in cabina, tutti occupati
Abbiamo, insomma, potuto saggiare anche
il comfort dei sedili, lo spazio per
poter distendere le gambe, gli effetti di
parecchie ore di viaggio (al ritorno abbiamo
vissuto sulla nostra pelle il deflusso
degli spettatori del gran premio di
Formula 1 a Imola) su schiena e collo.
Senza perderci in elucubrazioni, prova
ampiamente superata dal nuovo mid-sized
di casa Volkswagen, che si è rivelato
più che adatto alle nostre specifiche necessità,
consentendo ai passeggeri anche
di chiudere gli occhi per qualche istante,
immaginando di essere su un’auto e non
su un van, di certo non progettato per
esigenze di questo tipo.
Ma partiamo dall’inizio: nessun problema
al carico, agevolato dal portellone
laterale scorrevole e dalle porte posteriori
con apertura a 180 gradi. Strutture, te-
66
67
CV!
170!
155!
140!
125!
110!
95!
80!
65!
50!
MOTORE
TDI 2.0-150
KGM!
51!
48!
45!
42!
39!
36!
33!
30!
27!
35!
24!
1.100! 2.100! 3.100! 4.100!
giri / minuto !
POTENZA CV! COPPIA KGM!
Il grafico elaborato da Vado e Torno è disegnato
in modo che le curve di potenza
e coppia si incontrino al regime di rotazione
in cui si rileva il minor consumo
specifico: 160 grammi per cavallo ora a
1.200 giri.
Tipo
TDI
Cilindrata cc 1.996
Numero cilindri 4
Disposizione in linea
Valvole per cilindro 4
Potenza combinata cv 150
Potenza spec. cv/litro 75
Coppia Nm 360
Alimentazione iniez. diretta
Inquinanti
Euro 6e
DIMENSIONI
LA CARTA D’IDENTITÀ
Passo mm 3.100
Lunghezza mm 5.050
Larghezza con specchi chiusi mm 2.032
Altezza mm 1.984
Diametro di volta mm 11.900
VANO DI CARICO
Lunghezza mm 2.602
Larghezza/altezza mm 1.945/1.410
Largh. max. passaruota mm 1.392
Volume di carico m 3 5,8
Soglia di carico mm 616
PESO E PORTATA
Tara kg 1.564
Portata utile kg 1.326
Peso totale kg 2.800
Capacità di traino kg 2.800
SCHEDA TECNICA
TRAZIONE Il Volkswagen Transporter
è un veicolo a trazione anteriore.
MOTORE - La versione da 150 cavalli
del classico diesel 2 litri sovralimentato
di Wolfsburg eroga la sua massima
potenza tra 3.250 e 4 mila giri/minuto.
La coppia massima di 360 Nm è disponibile
a partire da un minimo di 1.500
giri/minuto.
CAMBIO- Automatico a 8 rapporti, disponibile
come opzione nella versione
con 150 cavalli.
RUOTE E PNEUMATICI - Sui cerchi in
acciaio di 16 pollici sono montati pneumatici
di misura 215/65 R16C, sia davanti
che dietro.
loni, Tnt, e anche le nostre valigie, hanno
trovato spazio facilmente nel vano di
carico. Non ci siamo avvicinati più di
tanto alla portata massima di 2.800 chili
pur riempendo la cabina con tre persone.
In autostrada abbiamo utilizzato
estensivamente il cruise control, intuitivo
pur essendo la prima volta alla
guida del nuovo Transporter, così come
il sistema di infotainment e di condizionamento
dell’aria. A questo proposito,
menzione per la grafica del sistema infotainment,
mentre abbiamo avuto qualche
difficoltà a disattivare il volume della
radio: basterebbe un tasto, magari al
volante, come in altri veicoli.
Anche l'occhio vuole la sua parte
Specialmente durante il viaggio di rientro,
abbiamo apprezzato il cambio automatico
a 8 rapporti di cui era dotata la
versione del Transporter a nostra disposizione.
E quando si dice che l’occhio
vuole la sua parte, le pause ci sono servite
per apprezzare i dettagli estetici del
van tedesco, dalle forme più arrotondate
e moderne e dai dettagli più eleganti
(uno su tutti, le maniglie delle portiere).
Volevamo, però, come d’abitudine per
Vado e Torno, testare anche i consumi
del veicolo. Su percorso prevalentemente
autostradale, abbiamo percorso 703
chilometri e rilevato il consumo di 8,3
litri per 100 chilometri, quindi 58,1 litri
di gasolio, che si traducono in 12,1 chilometri
al litro. Risultato tutt’altro che
disprezzabile, considerando che abbiamo
sempre viaggiato carichi. A spingere
il nostro Volkswagen Transporter era il
motore diesel Tdi 4 cilindri da 150 cavalli
accoppiato al cambio automatico a
otto rapporti. Abbinamento ottimo.
68
69
trucknews
alternativi, produzione, servizi
SETTENTRIONALE TRASPORTI SCEGLIE SCANIA
L’azienda trevigiana, attiva nel settore del trasporto rifiuti speciali e della logistica
ambientale, lega ancor più a doppio filo il rapporto con Scania. E lo fa acquistando 70
esemplari del trattore 500S Super. In questo modo, salgono a 170 i ‘Super’ attivi nel parco
mezzi dell’azienda, che complessivamente conta 235 veicoli pesanti, la gran parte dei quali
(il 95 per cento) sono Scania, con l’85 per cento che ottemperano alla normativa Euro 6e.
l’elettrico
A partire dal secondo semestre
dell’anno in corso, Renault
Trucks avvia la raccolta ordini del
pesante E-Tech T con autonomia
incrementata a 600 chilometri
Carenza di infrastrutture
per la ricarica e
ridotta autonomia di
percorrenza, sono fattori che
limitano la diffusione dell’elettrico.
E, mentre riguardo
il primo tema prosegue lo
sviluppo della rete, anche se
A OGNI MISSION
LA SUA BATTERIA
Con l’assale
elettrico, la
Losanga porta a
600 chilometri
la percorrenza
del suo E-Tech T.
Ma è importante
anche regolare
le dimensioni
della batteria
in funzione
dell’effettiva
esigenza.
SI ALLUNGANO LE PERCORRENZE
Più autonomia per
magari non con la velocità
che sarebbe auspicabile, sul
fronte autonomia si procede
invece a ritmo decisamente
più sostenuto.
Renault Trucks, ad esempio,
ha annunciato, a partire
dal secondo semestre dell’anno
in corso, l’apertura degli
ordini relativi al suo pesante
stradale cento per cento
elettrico, l’E-Tech T, dotato
di assale elettrico. E proprio
l’integrazione di quest’ultimo
componente, rappresenta
l’upgrade che consente alla
Losanga di incrementare
l’autonomia di marcia del
veicolo prima della ricarica
a 600 chilometri.
Adottando l’assale elettrico
è infatti possibile raggruppare
i diversi elementi della
catena cinematica, motore
elettrico e trasmissione, nella
parte posteriore del veicolo,
liberando di fatto spazio tra
i longheroni, spazio destinato
a ospitare pacchi batteria.
supplementari
Ma in Renault si sottolinea
proprio a questo proposito,
un altro importante aspetto.
E importante che i clienti
che desiderano optare per la
soluzione del pesante elettrico
considerino le effettive
esigenze, ovvero le tratte e il
tipo di percorso, in modo tale
da ottimizzare la configurazione
del veicolo, compresa
la strategia di ricarica.
«Questo approccio», spiegano
in Renault Trucks, «ci sta
già consentendo di raggiungere
percorrenze giornaliere
di oltre 700 chilometri con i
nostri E-Tech T». In questo
modo, si rafforza la convinzione
che la disponibilità
del veicolo con assale elettrico
favorirà sempre più la
transizione verso la mobilità
elettrica.
LE BREVI
FILOSA CEO STELLANTIS
Ha finalmente un volto e un
nome il sostituto di Carlos
Tavares ai vertici di Stellantis.
Si tratta di Antonio Filosa. Da
oltre venticinque anni in Fiat,
Filosa, 52 anni, ricopre il ruolo
di Ceo per le Americhe dopo
aver in precedenza ricoperto
lo stesso ruolo per il marchio
Jeep. John Elkan, executive
chairman di Stellantis, ha
sottolineato come «la profonda
conoscenza che Antonio
ha della nostra azienda,
comprese le persone che
considera il nostro punto
di forza, e del settore,
gli consentono di essere
perfettamente preparato per
il ruolo in questa nuova e
cruciale fase di sviluppo di
Stellantis».
ITALTRANS CON ACTROS
Si rafforza ulteriormente la
già consolidata partnership
tra Italtrans e Daimler Truck.
Attraverso l’investimento
di oltre 7 milioni di euro
finalizzato al rinnovamento
della flotta, l’azienda
lombarda di Calcinate ha
infatti annunciato l’acquisto
di sessanta trattori stradali
Mercedes Actros 1848.
L’investimento, operato da
Italtrans, si aggiunge ai circa
24 milioni sostenuti nel 2023
per l’acquisto di 86 trattori e
212 semirimorchi.
VOLVO WASTE FREE
Ha raggiunto un altro
importante traguardo sulla
strada verso la sostenibilità.
Si tratta dello Zero waste
to landfill, ovvero zero
conferimenti diretti in discarica
nei sedici stabilimenti di
proprietà Volvo Trucks Center
Italia presenti sul territorio
nazionale. Un risultato che
conferma l’attenzione e la
sensibilità del marchio alle
tematiche ambientali, reso
possibile dalla sinergia con
Omnisyst, partner dell’azienda
da oltre sei anni.
L’EFFICIENZA DI SCANIA
Aumenta con
il Super 11
Il nuovo motore
disponibile in tre
livelli di potenza:
350, 390, 430 cv
Si amplia la gamma delle
motorizzazioni Super. Posizionandolo
tra le piattaforme
da 9 e 13 litri, il marchio
di Södertälje lancia infatti il
nuovo Super 11 in tre declinazioni
di potenza: 350, 390
e 430 cv.
Più leggero di 85 chili rispetto
al Super 13 e accreditato
di un’efficienza dei consumi
migliorata fino al 7 per cento
rispetto all’attuale propulsore
di 9 litri, il nuovo Super 11
del Grifone si presenta con
diversi miglioramenti chiave.
Ad esempio, la tecnologia
cam phaser per la fasatura
variabile delle valvole, che
consente la gestione termica
del motore in tempo reale e
un migliore processo di combustione.
Inoltre, nuovi sono il
software, gli alberi di bilanciamento
per migliorare il
comfort, il freno motore ausiliario
Variable valve brake
da 344 kW di potenza. E più
lunghi del 30 per cento gli
intervalli di manutenzione.
Scania Super 11 è compatibile
sia con Hvo che con Fame.
MAN CON ESSECO PER TRASPORTI ADR
Presentata presso
la sede di Man
Truck&Bus Italia a
Verona, la partnership
tra la casa del Leone
di Monaco ed Esseco
Industrial, divisione
industriale di Esseco
group, azienda
specializzata nella
produzione e fornitura
di prodotti e servizi
per l’industria chimica
organica e inorganica.
La collaborazione nasce
dalla volontà di un
IL PESANTE A BATTERIA PROMETTE 600 CHILOMETRI
Se l’Fh Aero Electric va in lungo
Con l’assale elettrico aumenta l’autonomia
mentre si riducono i tempi di ricarica
I
n casa Volvo,
ricerca e sviluppo,
procedono speditamente
su più fronti. E così,
mentre il costruttore
di Göteborg annuncia
importanti affinamenti
all’aerodinamica degli
Fh, Fh Aero e Fm,
con l’introduzione di
stabilizzatori del flusso
percorso di transizione
energetica in un settore
‘hard to abate’ che
coinvolga anche la
movimentazione delle
materie prime e dei
prodotti che richiedono un
trasporto in Adr per merci
pericolose. In questo
ambito, Germani Trasporti
e Autotrasporti Burchianti,
partner scelti da Esseco
per partecipare al
progetto, hanno aderito
all’iniziativa acquistando
due Man eTgx ciascuna.
dell’aria della cabina,
deflettori d’aria allungati
e carenature telaio, che
migliorano consumi,
emissioni e autonomia
di un ulteriore due per
cento, è ufficiale l’avvio
nel secondo trimestre 2026
degli ordini per l’Fh Aero
Electric dotato di assale
elettrificato, accreditato di
600 chilometri
di autonomia
e tempi di
ricarica rapida
Mcs, dal 20
all’80 per
cento, di soli 40
minuti.
IVECO A TUTTO GAS
Sostenibilità
verso il top
Col biometano di
San Nazzaro Sesia.
Rifornirà i 6 S-Way
a gas di Logter
Dove si parla di sostenibilità,
Iveco c’è. E c’era
anche, a fine maggio, all’inaugurazione
dell’impianto di
biometano Koster a San Nazzaro
Sesia, nel novarese, dove
ha consegnato a Logter, che
si occupa della logistica del
gruppo, quattro S-Way Lng e
due S-Way Cng.
Progettato per la produzione
di biometano da Forsu,
ovvero da rifiuti organici
provenienti dalla raccolta
differenziata dei rifiuti, l’impianto
tratta fino a 50 mila
tonnellate annue, generando
11,4 milioni di Smc di biogas
e 6,4 milioni di Smc di
biometano all’anno.
Koster produce biometano
gassoso per autotrazione,
valorizzando Forsu e fanghi
attraverso la digestione
anaerobica. L’upgrading del
biogas è affidato alla tecnologia
Bioch4nge del gruppo
italiano Ab. A poca distanza
dall’impianto c’è poi il distributore
aperto al pubblico,
in grado di rifornire veicoli
sia Lng che Cng.
70
71
service&logistics
dibattiti, joint
GEOTAB DAY 2025
Reunion con
vista sul futuro
A Milano la convention
annuale di Geotab. La
telematica avanza attraverso
prodotti sempre più smart
e partnership di valore
Quello che era nato come
Partner day, e che
ora è diventato Geotab Day,
spegne cinque candeline e
si conferma come momento
di confronto e condivisione
importante. Non solo per lo
specialista della telematica
avanzata e la sua rete di a-
ziende partner, ma anche per
chi, come noi, è interessato
all’evoluzione tecnologica
dell’autotrasporto.
LOGISTICA, L’ALLEANZA È DIGITALE
Collaborazione tra Fercam e la tedesca Cargomotion
per l’implementazione di soluzioni digitali.
aziende che lavorano già con
Geotab, e delle potenziali
aziende clienti. Con alcune
testimonianze di livello, come
quelle di Siemens e Sicuritalia
per le flotte; o di Ford
Pro, Iveco e Stellantis per il
trasporto commerciale.
Tra i principali argomenti
toccati, il rilevamento
avanzato di dati funzionali,
manutenzione avanzata e sicurezza.
Nell’ottica non più
soltanto punitiva, ma anche
premiante, attraverso una serie
di incentivi per chi adotta
uno stile di guida virtuoso.
L’annuncio della joint
venture con Vitality
In questo senso si legge l’annuncio
della partnership tra
Geotab e Vitality. Una joint
venture europea funzionale
al lancio in tutta Europa
della versione beta di Geotab
Vitality, programma che
si propone di incentivare la
guida sicura.
È stato inoltre presentato
uno studio, commissionato a
livello europeo da Geotab, su
3.501 autisti di veicoli commerciali
leggeri e pesanti, su
sicurezza stradale e stress
lavoro-correlato. Le risposte
dei 501 autisti italiani hanno
messo in luce alcuni primati
negativi, come quello della
distrazione causata dall’uso
del cellulare (59 per cento),
ma anche la forte propensione
per le soluzioni tecnologiche
(77 per cento, secondo
valore più alto d’Europa).
Fabrizio Dalle Nogare
TEST DRIVE
OSPITI IN STUDIO
BREAKING NEWS
TRUCK RACING
La telematica come
grande opportunità
«Troppo spesso la telematica
viene vista come un costo»,
ha spiegato il country manager
Italia di Geotab, Franco
Viganò, «Invece è una grande
opportunità per rendere
più efficiente e sicuro il business:
non ci stancheremo
mai di dirlo».
A comporre il pubblico
del Geotab Day, come sempre,
donne e uomini delle
LUSTRO
COMPLETATO
Quest’anno è
stata la quinta
edizione
del Geotab
Day. Sopra, il
tradizionale
selfie. A
sinistra, Stefano
Peduzzi.
Accanto, il
country manager
di Geotab Italia,
Franco Viganò.
UNA PRODUZIONE
IN ONDA IN PRIMA SERATA SU
CANALE
68
Digitale Terrestre
@event
@trasportareoggi
@vadoetorno
GUARDA IL CALENDARIO DELLE PUNTATE SU
www.eventforma.com
IN COLLABORAZIONE CON
MEDIA PARTNER
72
saloni
raduni sostenibili, aftermarket
AUTOPROMOTEC, A BOLOGNA IL RIFERIMENTO PER L’AFTERMARKET
Una fiera molto partecipata, quella che si è svolta dal 21 al 24 maggio
alla fiera di Bologna. L’edizione 2025 della biennale automotive ha
confermato la vivacità del settore, attraversato da molti elementi di
incertezza ma in grado di suscitare grande interesse. E anche nel
capoluogo emiliano hanno fatto capolino i camion.
NET ZERO SUMMIT
Sulla transizione
dibattito aperto
Abbiamo assistito alla
prima edizione dell’evento
internazionale organizzato da
Fiera Milano. E hanno fatto
capolino i camion elettrici...
Un punto di incontro tra
tanti attori che possono
davvero fare qualcosa
di concreto per favorire la
transizione energetica, il più
possibile pronta ed efficace
nel prossimo futuro. Così gli
organizzatori di Fiera Milano
hanno immaginato la prima
edizione di Net zero-Milan
expo summit, evento di portata
internazionale che si è
svolto nel capoluogo meneghino
dal 14 al 16 maggio.
Mostra convegno intersettoriale,
arricchita da un
piccolo spazio espositivo ad
affiancare le sessioni di conferenze,
la maggior parte delle
quali di natura tecnica, su
tanti aspetti legati, appunto,
alla transizione energetica, a
livello industriale e non soltanto.
L’impegno di Volvo
e Mercedes
In questo quadro, hanno fatto
capolino anche i camion,
quasi a riaffermare il loro
ruolo di attori per nulla secondari
nel mondo che verrà.
Nello specifico, due costruttori
ormai da tempo
impegnati attivamente nella
decarbonizzazione come
Daimler Truck Italia e Volvo
Trucks Italia hanno deciso
di partecipare direttamente
all’evento, portando a Milano
due prove concrete di
questo impegno. Da una parte,
l’eActros 600 sviluppato
da Mercedes pensando al
trasporto anche interregionale
a emissioni zero (lo stesso
identico veicolo che abbiamo
messo a disposizione di autisti
e appassionati nell’area
test drive di Misano); dall’altra
l’Fh Electric di Volvo
(ugualmente disponibile nei
test di Misano), premiato come
Sustainable Truck of the
Year 2025, veicolo del futuro,
ma anche del presente,
come dimostrano gli oltre 5
mila camion elettrici venduti
da Volvo complessivamente
dal 2019 a oggi.
Oltre il camion, però, c’è
di più. Con il Net zero summit,
Milano ha voluto ribadire
il suo ruolo di primo piano
UNA MILANO INTERNAZIONALE
Organizzata da Fiera Milano, la prima
edizione di Net zero-Milan expo
summit riafferma il ruolo centrale di
Milano nel dibattito internazionale
sulla sostenibilità. Sotto, i truck
esposti durante l’evento: il Mercedes
eActros 600 e il Volvo Fh Electric, due
tra i modelli più all’avanguardia.
a livello internazionale nel
dibattito su riduzione delle
emissioni e transizione energetica.
Si è parlato di settori
industriali molto diversi:
dalla produzione di energia
al trasporto (non soltanto
stradale, ma anche marino,
aereo e così via) grazie alla
presenza di enti e istituzioni
globali come Iea, l’agenzia
internazionale dell’energia,
ma anche Irena, organizzazione
che si occupa dello
sviluppo delle fonti rinnovabili.
Tra i temi ricorrenti, le
materie prime necessarie per
i componenti essenziali alla
transizione (pensiamo alle
terre rare per la produzione
delle batterie).
Interviene il ministro
Adolfo Urso
Di certo, le strategie da mettere
in atto devono essere sovranazionali:
concetto ribadito
dal ministro delle Imprese
e del made in Italy, Adolfo
Urso, intervenuto con un video
messaggio.
«Credo che l’Unione europea
abbia compreso la
portata di questa sfida, come
testimoniano le modifiche
al Green industrial deal apportate
dalla Commissione»,
ha detto Urso, aggiungendo
che «le materie prime e l’energia
sono due delle grandi
sfide del mondo attuale, che
possiamo affrontare solo a
livello europeo. Noi stiamo
spingendo per riaffermare
la centralità dell’industria
manifatturiera in Europa.
Serve piena consapevolezza
che ambiente e industria non
sono e non devono essere in
contrasto».
Nelle parole del ministro,
ritorna anche il concetto di
neutralità tecnologica da
perseguire come linea guida,
sarà il mercato a scegliere la
tecnologia più efficace e sostenibile,
a tutti i livelli.
«Con Net zero-Milan
abbiamo voluto radunare
esponenti di primo piano
nella finanza, nell’industria,
nell’accademia. Vogliamo
anticipare il futuro. Noi per
primi stiamo lavorando in
questo senso: a Rho c’è il più
grande parco solare d’Europa»,
ha detto il vicedirettore
generale di Fiera Milano,
Roberto Foresti. Per far capire
la portata della transizione
energetica, Foresti ha parlato
di investimenti da due triliardi
di dollari, destinati a crescere
fino a sei triliardi nei
prossimi anni.
La vicerettrice del Politecnico
di Milano, Isabella
Nova, ha parlato del dovere
morale di collaborare per
costruire insieme il futuro in
modo «sostenibile, responsabile
e lungimirante. Viviamo
in un’epoca segnata da
profonde instabilità che rischiano
di compromettere il
processo di decarbonizzazione.
Per questo, è necessario
stabilire una linea chiara, che
determini le scelte accademiche
e politiche per il futuro».
Elettrici: l’evoluzione
è continua
Come responsabili (tra mille
virgolette) di quote importanti
delle emissioni provenienti
dal trasporto stradale,
anche i camion sono dunque
chiamati a fare la loro parte.
Tornando a quelli presenti
all’evento milanese,
l’eActros 600 di Mercedes
promette un’autonomia di
500 chilometri circa, grazie
a batterie dalla capacità utile
di circa 600 kilowattora.
La casa tedesca crede fermamente
in questo veicolo
e ha da poco annunciato la
disponibilità, per il prossimo
anno, di nuove varianti che
garantiscono maggiore flessibilità
in termini di passi disponibili,
ma anche di equipaggiamento
delle batterie.
A un’autonomia di 500
chilometri punta anche Volvo
Trucks, grazie alle grandi
novità tecnologiche attese
già quest’anno sulla gamma
Fh elettrica. La casa svedese
ha deciso, in particolare, di
agire sulla tecnologia delle
batterie, migliorandone performance
ed efficienza senza
appesantire ulteriormente
il veicolo.
Fabrizio Dalle Nogare
74
75
saloni
La logistica come fulcro
della trasformazione che
sta vivendo la società attuale.
Forse un po’ pomposa la frase
che si legge nella presentazione
ufficiale di ‘transport
logistic’ (scritto tutto minuscolo,
è questo il lettering
scelto daMesse München).
Ma chi si occupa di logistica
sa quanto sia cruciale il suo
sviluppo in chiave innovativa
e sostenibile.
La biennale Transport logistic
che è andata in scena
a Monaco di Baviera dal 2
al 5 giugno scorsi è un punto
di riferimento sempre più
importante per quanto riguarda
la logistica avanzata.
Diversamente da saloni più
focalizzati sull’evoluzione
tecnologica dei veicoli,
e più incentrati sui veicoli
stessi come, per esempio, la
Iaa o Solutrans, che ci attende
a novembre a Lione,
Transport logistic si propone
sempre più come evento di
riferimento per le aziende
di trasporti, presenti anche
quest’anno in massa a Monaco
di Baviera.
Visitatori da 130
paesi del mondo
Secondo i dati forniti dagli
organizzatori, al Transport
logistic 2025 sono arrivati
77 mila visitatori da più di
130 paesi. Venuti a visitare
un salone ricco di espositori,
per la precisione 2.772 da
73 paesi, in crescita rispetto
76
TRANSPORT LOGISTIC 2025
Crocevia con vista
sul futuro
La fiera monegasca che si
è svolta nei primi giorni di
giugno si conferma evento
di primo piano per tutta la
filiera della logistica
FIAP IN TOUR PER INCONTRARE LE IMPRESE ITALIANE
È iniziato a giugno il tour nazionale promosso da Fiap (Federazione
italiana autotrasportatori professionali) con l’obiettivo di promuovere il
dialogo e la crescita nella logistica. Ultima tappa il 10 luglio a Bologna.
all’edizione del 2023 di circa
il 15 per cento. La quota di
aziende straniere, non tedesche,
ha toccato quest’anno
una percentuale vicina al 65
per cento, a conferma del
carattere realmente internazionale
della manifestazione.
Due i nuovi padiglioni
dell’edizione 2025 che hanno
portato l’area complessiva a
150 mila metri quadri.
Mercedes e la formula
del pay-per-use
A tenere alta la bandiera dei
costruttori ci ha pensato il
colosso tedesco Mercedes-
Benz Trucks, presente con
il suo stand e con l’immancabile
eActros 600, il truck
scelto per il futuro sostenibile
della Stella e del trasporto
a medio-lungo raggio.
Proprio a Monaco, peraltro,
Mercedes ha annunciato
un accordo significativo con
Dhl, gruppo che non ha bisogno
di presentazioni, per la
fornitura di ben 30 elettrici
eActros 600, non acquistati
ma noleggiati con la formula
‘pay-per-km’ grazie all’intermediazione
dell’azienda specializzata
hylane.
Nutrita, invece, la presenza
dei costruttori di semirimorchi.
Tra cui Kässbohrer che
ha puntato, tra l’altro, sulla
ricerca e sulla collaborazione
con Thermo King e Bpw per
lo sviluppo di un trailer refrigerato
con sistema di recupero
dell’energia in frenata.
Trainati e aziende
italiane di logistica
Altro big del trailer, Schmitz
Cargobull ha messo in
mostra non solo i veicoli,
ma anche le soluzioni di digitalizzazione
che il gruppo
sviluppa e implementa già da
qualche anno. Mentre digitalizzazione
e mobilità sostenibile
sono stati tra i messaggi
chiave di due delle principali
aziende di trasporto italiane,
entrambe con sede in Alto
Adige, ovvero Gruber Logistics
e Fercam.
RIFERIMENTO
INTERNAZIONALE
In alto, da
sinistra, l’elettrico
Mercedes
eActros in mostra
a Transport
logistic 2025 e
un’immagine del
primo giorno
della fiera.
A sinistra, la
nuova linea di
semirimorchi
centinati
Kässbohrer.
a tutto carico
pneumatici da battaglia, flash
MICHELIN SEMPRE PIÙ ECO
Va all’attacco
dell’off-road
Le applicazioni più gravose
sono quelle d’elezione per la
nuova gamma di pneumatici
Michelin X Works per assale
sterzante e motore
DISPONIBILI DA
QUESTO MESE
A giugno arriva
la gamma di
pneumatici
Michelin X
Works Z2 e D2
nella misura
315/80R22.5.
A settembre
arriveranno le
misure 13R22.5
X Works Z2 e
D2 e 385/65 X
Works Hl Z2.
L
’obiettivo di ogni nuovo
lancio è evidentemente
quello di ottimizzare le prestazioni
del veicolo. In questo
caso, Michelin ci prova
con la gamma destinata ad
applicazioni on e off-road,
pensando ad aspetti come
LA FRANCIA APRE ALLE 44 TON
Soltanto per i camion con classe
Euro 6 post-2014..
redditività e riduzione delle
emissioni complessive. Tutto,
naturalmente, a partire
dagli pneumatici, sempre più
centrali nell’economia generale
dei camion.
Dall’inizio di giugno, la
casa francese rende dunque
disponibile la brevettata
gamma di pneumatici Michelin
X Works Z2 e D2 per la
misura 315/80R22.5. A settembre,
invece, arriveranno
i 13R22.5 X Works Z2 e D2
e 385/65 X Works Hl Z2.
Più trazione e meno
rumorosità
Come messo nero su bianco
dal costruttore transalpino, il
nuovo design del battistrada
è progettato per ridurre
la resistenza al rotolamento,
migliorando la trazione
e riducendo la rumorosità.
La nuova gamma ha inoltre
ottenuto l’etichettatura B per
la resistenza al rotolamento
sull’asse sterzante.
Per quanto riguarda la durata,
Michelin dichiara vita
utile fino al 10 per cento superiore
per l’asse sterzante e
fino al 25 per cento in più per
l’asse motore, sempre rispetto
alla gamma precedente.
Capitolo sostenibilità, il
90 per cento delle carcasse
Michelin è accettato per la
ricostruzione, e si sa quanto
questo aspetto sia centrale
nelle strategie del produttore,
molto attivo nell’ambito
del riutilizzo e del recupero
degli pneumatici.
Compatibilità con
i veicoli elettrici
A livello tecnico, i pneumatici
Michelin X Works Z2
e D2 hanno l’indice di carico
più alto, 158/150, 8,5
tonnellate per l’allestimento
singolo rispetto alle 8 della
versione precedente, per aumentare
la compatibilità con
i veicoli elettrici.
La nuova gamma di pneumatici
per utilizzo stradale e
cantieristico di Michelin viene
commercializzata in tutta
Europa e copre sia gli assali
sterzanti sia quelli motore.
Oltre al cava cantiere, terreno
d’elezione per la nuova
linea, Michelin ha pensato
anche ad applicazioni come
la raccolta rifiuti, sottoposta
a vincoli sempre più stringenti
dal punto di vista non
solo ambientale, ma anche
economico.
«Ridurre al minimo i tempi
di inattività è essenziale
nella gestione della flotta
per mantenere l’efficienza
operativa e garantire la soddisfazione
dei clienti», scrive
Michelin.
77
village
serie speciali, idee
È MADE IN ITALY L’ECO-TRUCK A IDROGENO MIMÌ
Presentato in occasione di Hydrogen expo a Piacenza, Mimì è un ‘ecotruck’
per l’ultimo miglio alimentato a idrogeno. La catena cinematica del
veicolo è composta da celle a combustibile, batterie e supercapacitori.
A idearlo, progettarlo e quindi realizzarlo è stata l’azienda modenese
Bieffe project. Ha capacità di carico fino a due tonnellate.
MAN TGX DUCATI EDITION
Questa sì che è
red passion
Dalla collaborazione con
Ducati Corse nasce la serie
limitata a trenta esemplari
numerati che diventerà un
pacchetto ordinabile a listino
Anche i colori sono una
lingua. Che parla, silenziosa,
all’io di ciascuno.
Raccontano e descrivono, a
volte meglio di tante parole,
emozioni. Ci raccontano, attraverso
un’infinita scala di
tonalità, la personalità e il
carattere di questa o quella
persona. Ma non soltanto di
loro. Nel mondo dei motori
e del racing, ad esempio, il
colore rosso riconduce immediatamente
al mito Ferrari.
E nelle due ruote, oggi più
che in passato, alla Ducati.
Un marchio (vincente) che
è al tempo stesso l’orgoglio
dell’intero Paese.
Proprio per questo, ritrovare
il rosso vivo Ducati
come livrea di un truck (di
altrettanto successo) quale è
il Man Tgx, è qualcosa che
non può lasciare indifferenti.
Al contrario, affascina,
suscita emozioni, coinvolge
e cattura lo sguardo che non
vorresti più staccare da quella
combinazione.
Ecco, il Man Tgx Ducati
edition, nato dalla collaborazione
tra il marchio motociclistico
bolognese di Borgo
Panigale e Man Italia (avviata
negli anni scorsi con la
fornitura di trattori stradali
per il traino, sulle piste del
mondiale Motogp, dei semirimorchi
del Ducati Lenovo
team per il quale corrono i
campioni del mondo Pecco
Bagnaia e Marc Marquez), è
tutto questo. E anche molto
di più.
Quell’effetto
tridimensionale
Sviluppato in collaborazione
con il Centro stile della casa
di Borgo Panigale, il Tgx
Ducati edition si caratterizza
per la livrea esterna che richiama
la Desmosedici Gp
factory, realizzata con una
speciale pellicola che crea
l’accattivante effetto tridimensionale.
Il mix di rosso
e nero, con l’alternanza di
cromature, accentuano il look
decisamente corsaiolo del
pesante stradale del Leone, il
cui logo sulla calandra prende,
eccezionalmente per questa
versione, il colore rosso.
A impreziosire l’interno
della cabina Gx, lo scudetto
Ducati corse ricamato sui
poggiatesta e sui pannelli
porta, mentre stilemi e i clas-
pelle. Infine una chicca: la
luce sottoporta con il Leone
Man e l’adesivo olografico
sull’interno porta che certifica
l’originalità del veicolo.
La dotazione è quanto di
più completo si possa offrire:
si va dai cerchi in lega al tettuccio
elettrico, dal cruscotto
digitale di 12,3 pollici al
climatizzatore. E poi ancora,
retrovisori con telecamere
Optiview, frigo, Man Soundsystem
e Easycontrol, navigatore.
Ricco è anche il bousici
colori Ducati si ritrovano
anche sui tappetini in velluto
e sul tunnel centrale in simil-
UN LOOK
MOLTO RACING
E non poteva
essere
diversamente per il
Tgx Ducati Edition,
veicolo che
interpreta al meglio
la passione e il
Dna del marchio di
Borgo Panigale.
Oltre al truck anche la Motogp
del tutto evidente
È come il Man Tgx
Ducati edition non sia
soltanto la semplice
edizione speciale voluta
per celebrare il modello
di successo all’interno
di una collaborazione
di lunga data. No, Tgx
Ducati edition è qualcosa
di più coinvolgente,
che tocca le corde della
passione e dell’emozione.
Dunque, un veicolo che
va e soprattutto vuole
andare oltre il suo essere,
come lo è, l’oggetto del
desiderio. Attorno al quale
Man Italia ha creato una
vera e propria Ducati
experience, che permette
al (fortunato) possessore
del Tgx Ducati edition
di vivere pienamente il
mondo Ducati, calandosi
nella straordinaria realtà
e storia del marchio di
Borgo Panigale, e non
soltanto quello corsaiolo.
Ecco allora che in quello
che viene chiamato
‘speciale cofanetto
Ducati edition’, Man Italia
regala al proprietario
del Tgx con le insegne
del marchio bolognese,
oltre a un voucher
spendibile per l’acquisto
del merchandising
ufficiale Ducati, la visita
alla fabbrica e al museo
(imperdibili, sia la prima
che la seconda), ma
anche la partecipazione
alla tappa del mondiale
della Motogp sulla pista
di casa della Ducati,
a Misano Adriatico, in
programma nel weekend
del 14 settembre sulla
pista intitolata a Marco
Simoncelli.
quet di sistemi di assistenza
alla guida: Efficient cruise
con Predictive drive, frenata
d’emergenza, Efficient roll,
Easystart, i vari Esp, Asr,
Abs, Eba Plus, Attention
guard, Front detection, freno
motore elettronico, indicatore
digitale del carico sull’asse.
Cuore del veicolo è il motore
6 cilindri in linea D26
Euro 6e con 520 cv di potenza
e 2.650 Nm di coppia
gestiti dal cambio automatizzato
Tipmatic 1226 Dd.
Man Tgx Ducati edition
viene proposto al lancio in
una serie limitata di trenta
esemplari numerati e certificati.
Ma niente paura per
chi non dovesse riuscire ad
entrare in questo esclusivo
novero di fortunati: presto il
Ducati Edition diventerà infatti
un pacchetto predefinito
ordinabile a listino.
Alberto Gimmelli
78
79
S 5 da 20 metri cubi de la Emilcamion.
Giri (da 20 Km) Litri km/l km/h
1° carico 9,8 2 35,2
2° scarico 7,8 2,5 46,1
3° carico 9,8 2 36,3
4° scarico 7,6 2,6 44,4
5° carico 10,3 1,9 36,3
TOTALI 45,6 2,2 39,2
Consumo orario litri: 17,8
Consumo cava km/litro 1,9
Consumo strada km/litro 2,3
Totale gasolio consumato: 45,6 litri.
Adblue consumata 1,35 litri. Tara alla
pesa con allestimento e autista 15.540
chili. A pieno carico 39.840 chili.
Giri (da 20 km) Litri km/l km/h
1° carico 11,7 1,7 38,7
2° scarico 6,9 2,9 52,1
3° carico 11,1 1,8 40
4° scarico 6,9 2,9 54,5
5° carico 11,5 1,7 38,7
TOTALI 48,3 2,1 43,7
Consumo orario litri: 21,1
Consumo cava km/litro 1,7
Consumo strada km/litro 2,2
Totale gasolio consumato: 48,4 litri.
Adblue consumata 1,6 litri. Tara alla pesa
con allestimento e autista 15.200 chili. A
pieno carico 40.500 chili.
su strada asfaltata.
Gemelli nelle
dimensioni,
nel motore
e nei pesi, si
affrontano
in cava con il cambio meccanico Zf a
16 marce, utilizzato dalla maggior parte
dei concorrenti, e con l’automatizzato
Optidriver da 12 marce di matrice Volvo.
STORIA DEL TUNNEL NATO DUE VOLTE
€ 15
anziché
€ 29
150 pagine,
100 foto, 23 capitoli
l’idea, il progetto, la realizzazione,
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una storia ultradecennale,
È quella di Renault Trucks
nel cava cantiere. Oltre settant’anni,
per essere precisi.
Si inizia nel 1950 col Berliet
per poi passare, all’alba
degli Anni 90, al Gbc. Quindi,
dal 1997, ecco il Kerax.
Modello che fin da subito
esprime doti non comuni
di resistenza e robustezza.
D’altronde, basta guardarlo:
la sensazione di un tipo che
non teme di operare sui terreni
più ostici e difficili come
quelli della cava, e di certe
cave in particolare, è netta.
Vero è anche che la robustezza
è la dote principale
per un veicolo a questo impiego
dedicato. Ma c’è anche
da dire che il Kerax aggiunge
di suo la tradizione e il
know-how della Losanga.
DOSSIER
EUROPA A 27
Passare dal
camion al treno
non è possibile
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700 CAVALLI
CONTRO
IL FUOCO
Design italiano
motore e telaio
americani per
il Bai Striker E
antincendio
da aeroporto
Prove su strada
● RENAULT KERAX 500 8 PER 4
● BREMACH T REX 35 4 PER 4
APRILE
N. 4 - 2009
ANNO 48
euro 3,00
N°4 APRILE 2009
Il che si traduce in una gamma
che senza mai perdere di
vista l’obiettivo dell’efficienza
operativa, ben si adatta a
specifici impieghi potendo
scegliere tra molteplici configurazioni
e potenze.
Ne è prova il test nel
quale Vado e Torno mette alla
frusta (2009) due Kerax,
gemelli per dimensioni, pesi
e motore (il Dxi13 Euro 5
da 500 cv), ma diversi nella
sostanza. Uno, infatti, montava
il cambio meccanico Zf
a 16 marce, con vasca tonda
Emilcamion, l’altro invece
era dotato dell’automatizzato
a 12 marce battezzato Optidriver
e alle spalle della cabina
Global montava la vasca
tonda firmata Andreoli.
CORREVA L’ANNO
1997
RENAULT KERAX
Fatto per il
lavoro duro
Ha chiuso il secondo millennio e inaugurato
il terzo facendosi apprezzare
per le doti di grande robustezza
RENAULT
KERAX
520XTREM
© Vado e Torno 2012
LA CARTA D’IDENTITÀ
Dotazione del veicolo in configurato base
con passo di 2.310 mm (2°-3° asse)
e cabina Global: alzacristalli elettrici,
retrovisori esterni con grandangolo riscaldati
e regolabili elettricamente, retrovisore
di accostamento, antevisore,
gradino di accesso al parabrezza integrato
nel paraurti, vetri azzurrati, visiera
parasole, tettuccio di aerazione, lettino
inferiore, sedile conducente pneumatico,
presa di forza, vano portaoggetti
(21 litri di capacità) dietro il sedile del
passeggero, radio Cd con lettore con
comandi al volante, apertura e chiusura
porte con telecomando, presa elettrica
12 V, cruise control, antiavviamento comandato
tramite chiave a trasponder,
fari rotanti al tetto - Prezzo della versione
base
32
MEZZO D’OPERA 4 ASSI
MOTORE 12,8 LITRI
520 CAVALLI
EURO 5
170.780 EURO
Costruito ne lo stabilimento Renault
Trucks di Blainvi le, in Francia.
LA PAGELLA
CABINA
La versione Global mostra all’esterno
un volto da vero duro, come deve essere
considerato l’impiego. All’interno
buona è l’impostazione ergonomica
che tuttavia deve fare i conti con la
presenza del tunnel motore. Leve e
comandi a portata di mano facilitano
il compito dell’autista. Il taglio a scendere
dei cristalli laterali assicura ottima
visuale dal posto guida. E in più c’è
anche il lettino.
MOTORE
I 520 cv del 12,8 litri Euro 5 siglato Dxi
13 rappresentano la proposta di vertice
della gamma Xtrem. Gestiti dalle 16
marce del cambio meccanico Zf assicurano
un’ottima resa, sia in termini
di rendimento che di guidabilità. Con
in più la sicurezza e la precisione del
rallentatore Optibrake più da 563 cv.
impressioni
di guida
SI FA DURO
Telaio rinforzato, sospensioni
posteriori irrobustite, frizione
bidisco. È il Kerax per gli
impieghi estremi. Messa alla frusta
la versione top di gamma
Con la versione Xtrem dedicata agli impieghi estremi, alla
quale Vado e Torno dedica la prova in cava sul n. 6/2012,
il Kerax, lanciato per la prima volta nel 1997, si avvia
all’uscita di scena dopo oltre quindici anni di servizio.
Confronto tra classico e innovativo
che esaltava le caratteristiche
del duro Renault
Trucks. Come ancora di più
e meglio riuscirà a fare la
versione 520 Xtrem per impieghi
gravosi, dotata di te-
34
Quel cambio robot che sfida l’uomo anche in cava
RENAULT
KERAX
500 8X4
© Vado e Torno 2009
MEZZO D’OPERA 40 TON
MOTORE 12,8 LITRI
500 CAVALLI
EURO 5
188.034 EURO (MAN.)
Con cambio meccanico Zf e vasca tonda
198.525 EURO (AUT.)
Con cambio automatizzato Optidriver e
vasca tonda da 20 metri cubi de la Andreoli.
Sono entrambi costruiti ne lo stabilimento
di Blainvi le, Francia.
TEMPI E CONSUMI
CAMBIO MANUALE
CAMBIO OPTIDRIVER
Nei cicli a carico sono compresi i tempi
per caricare (3 minuti) e per la pesa
(1 minuto). Si sono percorsi 5 giri per
un totale di 15 chilometri in cava e 85
L
il Kerax per condizioni severe
QUANDO IL GIOCO
Con il Kerax muso a muso in cava
QUESTO O
a sintesi del veicolo
è tutta nel
nome: Xtream.
Italianizzato in ‘estremo’,
da leggere e intendersi
non tanto per
le soluzioni e l’impostazione
che caratterizzano
la versione,
che infatti conferma
QUELLO
Meglio il meccanico o l’automatizzato?
Due diverse scuole di pensiero a confronto
sul Kerax mezzo d’opera vitaminizzato dai
500 cavalli del motore Euro 5. Soluzione
più classica la prima, sicuramente più
innovativa per l’impiego in cava la seconda
a questione è di vecchia
data. Meglio il cambio
meccanico oppure L
la trasmissione automatica?
Bella domanda! Una risposta
certa e assoluta non c’è. Nel
senso che ciascuno ha la propria,
determinata e motivata
non tanto sulla base di riscontri
oggettivi, quanto piuttosto
fortemente influenzata dai
singoli percorsi di formazione
culturale e professionale.
Insomma, due scuole di
pensiero fino a prova contraria
ugualmente valide, che viaggiano
ostinatamente parallele, nonostante
tutto e tutti, ciascuna
fedele alle proprie convinzioni
e sostenute con la stessa forza
che negli Anni 50, sia concesso
il richiamo sportivo, divideva
Il volto
inconfondibile del
Renault Kerax in
versione Xtrem:
cabina tipo Global
due porte in
lamiera, paraurti
in tre parti con
gradino di accesso
al parabrezza
integrato, taglio
a scendere dei
cristalli laterali.
laio rinforzato e sospensioni
irrobustite, lanciata nel 2012,
un anno prima del passaggio
di testimone alle gamme K e
C. Quando ormai il Kerax è
già nella storia della Losanga
e non soltanto.
prova
in cava
Su Vado e Torno 4/2009, prova-confronto tra le versioni del
Kerax 500 8x4 con cambio manuale (Zf) e quella invece
equipaggiata con cambio automatizzato Optidriver.
33
35
periodico di cultura,
economia e tecnica dell’autotrasporto
Fondato nel 1962
Autorizzazione del tribunale di Milano
n. 6041 del 20 settembre 1962
Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a. p. - D.L.
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1,
comma 1, LO/MI.
Registro nazionale della stampa
n. 4596 del 20/04/1994
n. iscrizione R.O.C. 2880 del 30-11-2001
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Stefano Eliseo, Fabio Franchini,
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Hanno collaborato
Sergio Bolis,
Renato Scialpi,
Riccardo Venturi
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ULTIM’ORA
Se il pesante elettrico
aggiusta il tiro
Sviluppo e nuove tecnologie hanno consentito di
aumentare l’autonomia di percorrenza, ma la sensazione è
che il ruolo dei pesanti stradali a batteria stia cambiando
Sulla carta, nelle comunicazioni dei costruttori, il camion elettrico
viene presentato come alternativa competitiva rispetto al trattore lungo
raggio convenzionale. Ma la clientela, anche sostenuta dai numeri di un
mercato che stenta a decollare, ancora non è dello stesso avviso.
Per dirla un po’ così, l’elettrico è tra noi. Già, ma quale
elettrico? Quello sviluppato e sostenuto con fior di
investimenti dai costruttori, oppure quello sventolato come
non più differibile bandiera necessaria a garantire sostenibilità
e salvaguardia dell’ambiente imposto dall’Europa? E ancora,
quello dei numeri estremamente risicati che ancora oggi
confermano un mercato che non riesce a decollare, almeno
nel trasporto merci categoria veicoli pesanti, perchè per i van
è (quasi) un’altra storia, o quello raccontato da chi, sempre
nella stanza dei bottoni in Europa, ma anche da noi in Italia,
dipinge una realtà che non esiste, ancora lontanissima da come
la si era troppo frettolosamente pensata e in maniera ancora più
pasticciata pianificata? Sì, attorno all’elettrico c’è confusione.
Questa tecnologia è ancora avvolta da una nube di incertezza
che stenta a diradarsi. Chiariamo subito, sgombrando il campo
da possibili equivoci: al contrario dell’Europa pasticciona, i
costruttori hanno fatto quanto loro chiesto, costretti a modificare
in maniera sostanziale strategie e programmi. E lo hanno fatto,
evidentemente, non certo a cuor leggero. Insomma, chi prima,
chi dopo, senza compromessi in termini di qualità del prodotto,
percepita ed effettiva, l’elettrico lo hanno messo in campo.
Piuttosto, dove probabilmente hanno azzardato è a livello di
comunicazione. Presentare infatti i primi elettrici pesanti come
alternativa, per il trasporto sul lungo raggio, ai modelli con
motorizzazione convenzionale, è stato eccessivo. Lo scetticismo,
iniziale e ancora attuale, della clientela, sostenuto e giustificato
anche dalla carenza di infrastrutture pubbliche dedicate alla
ricarica, lo conferma. Meglio, allora, ed è questa la novità che
pare di percepire, ricalibrare il tiro. Incoraggiando ad esempio
il cliente a pianificare l’elettrico, configurando il numero dei
pacchi batteria in funzione delle reali esigenze. Oppure, perchè
no, destinandolo ad applicazioni, per così dire, di nicchia, come
ad esempio il trasporto merci pericolose in regime Adr, cui in
un primo tempo non si era pensato. Vero è che l’autonomia di
marcia degli elettrici cresce, ma per il lungo raggio, quello vero,
riparliamone fra un po’. Siamo ancora lontani.
82
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