Costruzioni n. 793 settembre 2025
ABBIAMO VISTO IN AZIONE IL NUOVO SKID KUBOTA SVL75-3 HA MOLTE FRECCE AL SUO ARCO WALKAROUND DUMPER MERLO DM 9 Tutto sul nuovo trasportatore fuoristrada da 9 t. Stabilità, baricentro basso anche a pieno carico e postazione di guida reversibile i suoi punti di forza VERNAZZA AUTOGRU PER LA TORRE PILOTI Lo specialista in sollevamenti di Genova gioca in casa ed erige un simbolo di rinascita firmato Renzo Piano. Maxi tiro da 150 t con la Terex Demag CC3800-1 SICUREZZA ANALISI INCIDENTI CON PLE BY IPAF
ABBIAMO VISTO IN AZIONE
IL NUOVO SKID KUBOTA SVL75-3 HA MOLTE FRECCE AL SUO ARCO
WALKAROUND
DUMPER MERLO DM 9
Tutto sul nuovo trasportatore fuoristrada da 9 t. Stabilità, baricentro basso anche a pieno carico e postazione di guida reversibile i suoi punti di forza
VERNAZZA AUTOGRU PER LA TORRE PILOTI
Lo specialista in sollevamenti di Genova gioca in casa ed erige un simbolo di rinascita firmato Renzo Piano. Maxi tiro da 150 t con la Terex Demag CC3800-1
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ostruzioni
Casa editrice la fiaccola srl
Settembre 2025
dal 1952 in cantiere
ABBIAMO VISTO IN AZIONE
IL NUOVO SKID KUBOTA SVL75-3
HA MOLTE FRECCE AL SUO ARCO
WALKAROUND
DUMPER MERLO DM 9
Tutto sul nuovo trasportatore
fuoristrada da 9 t. Stabilità,
baricentro basso anche a pieno
carico e postazione di guida
reversibile i suoi punti di forza
VERNAZZA AUTOGRU
PER LA TORRE PILOTI
Lo specialista in sollevamenti
di Genova gioca in casa ed erige
un simbolo di rinascita firmato
Renzo Piano. Maxi tiro da 150 t
con la Terex Demag CC3800-1
SICUREZZA ANALISI INCIDENTI CON PLE BY IPAF
9
ISSN 0010-9665
770010 966504
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costruzioni
rivistacostruzioni
ATTUALITÀ&PRODOTTI
6 Lo stradale cresce
Dati UNACEA, bisogna svecchiare il
parco circolante
8 Innovazione alla guida
ConExpo si prepara a tornare
10 Il più alto del mondo
Potain MCT 385 per il ponte cinese
11 Ora è aperta a tutti
JLG amplia l’accesso a Online Express
12 Monitoraggio dinamico
Soluzioni innovaative per Liebherr
14 Aspettando Geofluid
Torna ad ottobre la kermesse dei
fluidi sotterranei
16 Nuovo disegno
Tassello dopo tassello, proseguono i
lavori del porto di Venezia
18 Le basi di una crescita
Nuova sede centrale per Kobelco
12
19 Affidabilità al top
Arriva il nuovo Vanguard 300
20 La forza è nella fibra
La gru Liebherr 520 EC-B Fibre ha
permesso la realizzazione del ponte
Schuman
22 Il capitale umano
Hitachi investe in formazione italiana
23 Cava sostenibile
Indeco è scelta da Collins Earthworks
24 Intervento pronti e via
Conclusa a Stockport la sostituzione
del Greek Street Bridge: l’opera firmata
da Murphy resisterà altri 100 anni
28 A tutto gas per vincere
Cresce la gamma OTR di Triangle
30 Pokeer di Excellent Level
BKT è «Excellent» per la quarta volta
32 Autonomia con geeofacing
Nuove funzionalità di Danfoss
34 Rasenta la perfezione
Comar consegna ad AP Scavi un
Kubota SVL75-3. Per l’impresa è uno
dei migliori skid di sempre
MACCHINE&COMPONENTI
60 Poker di versatilità
Quattro Casagrande PG185 Dual
Power hanno contribuito alla
realizzazione delle gallerie lungo
l’Alemagna
34
DECOSTRUZIONI&RICICLAGGIO
66 L’Italia che recupera
Dal Rapporto Rifiuti Speciali 2025
di Ispra, si evince che il Paese
si comporta bene ma può fare di più
CAVE&CALCESTRUZZO
70 Stampata è più green
Svolta per l’edilizia con Instatiq e Zublin
72 Record in autonomia
CAT a guida autonoma e tecnologie
sviluppate per il mining
SOLLEVAMENTO&NOLEGGIO
74 Nuovi orizzonti
Vernazza Autogru è stata
protagonista, della costruzione della
nuova Torre Piloti di Genova
80 La sicurezza si impara
Seconda edizione digitale per l’analisi
di IPAF sugli incidenti per identificare
la causa nell’industria del Power Acces
86 Quali le più ricercate?
I dati di PLE semoventi e sollevatori
telescopici dall’analisi di Ritchie Bros.
90 Destino comune
Raimondi diventa colosso globale
91 21 passi di sicurezza
Lo strumento pratico di Unacea
92 Avanti tutta!
Jekko e i progetti di automazione
94 Tecnologia tedesca
Igus supporta il settore heavy duty
96 Lavorare diventa Easy
Easy Lift cresce a livello
internazionale
98 20 m di innovazione
Arrivano le Haulotte HA20 e HA20 PRO
100 La Bologna del futuro
Le topless Potain dominano il cantiere
della nuova Linea Rossa del progetto
Tram che cambierà la città
106 La partnership si consolida
JCB e EA Group con nuove soluzioni
75
100
108 Compatta Premium
DESman Group sceglie la nuova CTE
ZETA23. L’eccellenza tecnologica tra
le piattaforme autocarrate patente B
114 Una gamma senza precedenti
L’integrazione di Tadano corre
116 Deuxième génération
Il nuovo X-Crane 2, punta
a riaffermare la leadership di Michelin
nel segmento autogru
TRUCK&ALLESTIMENTI
118 Cose buone dal Sud
Vasche e cassoni per mezzi d’opera:
la nuova specialità di Comes
120 TermoElettrico
Soluzioni di potenza per Iveco.
Il motorista FTP sta al passo coi tempi
122 Indici WalkAround
Le nostre analisi tecniche
di macchine movimento terra
pubblicate dal 1997 ad oggi
42
Il lancio del dumper
fuoristrada riporta
Merlo alle sue origini.
Il DM9 punta sulla
stabilità del telaio
rigido, baricentro basso
e velocità su strada
ai vertici
[2] settembre 2025 Costruzioni
WALKAROUND
ostruzioni
Fondato nel 1952
da Giuseppe Saronni
793 8-9 SETTEMBRE 2025
Stampato su carta FSC
DIRETTORE RESPONSABILE
Lucia Edvige Saronni
lsaronni@fiaccola.it
DIRETTORE EDITORIALE
Matthieu Colombo
mcolombo@fiaccola.it
COORDINAMENTO EDITORIALE
Federica Lugaresi
flugaresi@fiaccola.it
COLLABORATORI
Paolo Cosseddu, Gianpaolo Del Bosco,
Antonio Fargas, Andrea Ghiaroni,
Fabrizio Parati, Eliana Puccio,
Isabella Visentin
SEGRETERIA
Jole Campolucci
jcampolucci@fiaccola.it
segreteria@fiaccola.it
AMMINISTRAZIONE
Margherita Russo
amministrazione@fiaccola.it
Marzia Salandini
msalondini@fiaccola.it
ABBONAMENTI
Mariana Serci
abbonamenti@fiaccola.it
TRAFFICO E PUBBLICITÀ
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gthorausch@fiaccola.it
AGENTI
Giorgio Casotto
T 0425 34045 - cell. 348 5121572 -
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per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto
Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse
Parma e Piacenza)
Mensile
LO-NO/00516/02.2021CONV
Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952
STAMPA
INGRAPH Srl - Via Bologna, 106 - 20831
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STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313
21/11/1985 Roc 32150
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abb. annuo Italia Euro 150,00
abb. annuo Estero Euro 300,00
una copia Euro 15,00
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Unione Costruttori Italiani
di Macchine per Cantieri Edili,
Stradali, Minerari e Affini
Questo periodico è
associato all’Unione
Stampa Periodica Italiana:
numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
la fiaccola srl
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REDAZIONE
Mauro Armelloni, Edvige Viazzoli,
MARKETING E PUBBLICITÀ
Emilia Longoni
Sabrina Levada RESPONSABILE ESTERO
costruzioni@fiaccola.it
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Via Conca del Naviglio, 37
Tel. +39 02 89421350
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WALKAROUND
DUMPER MERLO DM 9
Tutto sul nuovo trasportatore
fuoristrada da 9 t. Stabilità,
baricentro basso anche a pieno
carico e postazione di guida
reversibile i suoi punti di forza
SICUREZZA ANALISI INCIDENTI CON PLE BY IPAF
Settembre 2025
dal 1952 in cantiere
VERNAZZA AUTOGRU
PER LA TORRE PILOTI
Lo specialista in sollevamenti
di Genova gioca in casa ed erige
un simbolo di rinascita firmato
Renzo Piano. Maxi tiro da 150 t
con la Terex Demag CC3800-1
n Per vedere in azione uno dei primi
skid Kubota sbarcati in Italia ci
siamo spinti, accompagnati da
Paolo Ramazzotti della concessionaria
Comar, in provincia di
Macerata. Potente, confortevole,
intuitivo, moderno, fluido, compatto,
il nuovo SVL75-3 è stato
scelto dall’impresa AP Scavi.
Trovate l’articolo a pagina 34 di
questo numero.
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Casagrande . . . . . . . . . . . . . . . . . . .63
Caterpillar . . . . . . . . . . . . . . . . .30, 72
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Comes . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .118
CTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .108
Danfoss . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32
DESman . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .108
Deutz . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .52
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Instatiq . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .70
Ipaf . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .80
ISPRA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .66
JCB . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .106
Jekko . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .92
JLG . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .11
Kobelco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18
Kubota . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34
Liebherr-Werk Biberach . . . . . . . . .20
Liebherr-Werk Nenzing . . . . . . . . .12
Manitowoc . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10
Merlo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42
Michelin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .116
Murphy . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .23
Potain . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10, 100
Raimondi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .90
Ritchie Bros. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .86
S.C.F. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .61
Tadano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .114
Terex Corporation . . . . . . . . . . . . . .90
Terex Cranes . . . . . . . . . . . . . . . . . .90
Terex Demag . . . . . . . . . . . . . . . . . .74
Triangle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .28
Vanguard . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19
Vernazza Autogru . . . . . . . . . . . . . .74
Vianini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .61
Wirtgen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7
Wuert . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14
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Attualità&Prodotti
Mercato
Lo stradale
CRESCE
testi di Matthieu Colombo
Il nostro è un mercato che vive d’incentivi cronici.
Sono sempre benvenuti, ma non aiutano
a svecchiare il parco circolante. Si può fare di più?
Il mercato italiano delle macchine per costruzioni continua
a mostrare segnali di vitalità, con 9.946 unità immesse
nei primi sei mesi del 2025 e una crescita complessiva
del 3% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Un dato che da una parte testimonia il dinamismo del settore,
ma che al tempo stesso evidenzia sempre più chiaramente
la forte dipendenza dagli incentivi statali, in particolare
quelli legati ai programmi Industria 4.0 e Zes. Nel
dettaglio, le vendite di macchine movimento terra hanno
raggiunto quota 9.471 (+2%) e quelle di macchine stradali
475 (+10%). La spinta è arrivata soprattutto nel secondo
trimestre, dove, contrariamente alle previsioni di fles-
sione, si è assistito a un’accelerazione degli acquisti: una
corsa dettata dal timore di perdere gli incentivi disponibili,
in un contesto dove la chiarezza normativa e la finestra
temporale ben definita hanno incentivato gli operatori ad
anticipare gli ordini, soprattutto per macchine di mediograndi
dimensioni. Tuttavia, come sottolineano gli operatori
del settore, questa dinamica rischia di essere poco sostenibile
nel lungo periodo. Una volta esauriti i fondi pubblici,
il mercato potrebbe subire una contrazione fisiologica, anche
a fronte di una saturazione già visibile in alcuni segmenti.
Il saldo positivo della bilancia commerciale, pari a
€360 milioni nonostante una flessione del 19% rispetto al
2024, conferma che l’Italia resta un mercato di riferimento
in Europa. Ma per mantenere questo ruolo, sarà fondamentale
affiancare agli incentivi misure strutturali capaci
di favorire l’innovazione e la sostenibilità nel lungo termine,
anche attraverso investimenti pubblici mirati alla rigenerazione
infrastrutturale e alla prevenzione del dissesto
idrogeologico.
Il parere dei big
“I numeri del secondo trimestre 2025 - ha dichiarato
Gianluca Calì, direttore marketing di Cgt - sono diversi da
quelli attesi perché, a fronte di una flessione prevista, l’effetto
combinato degli incentivi Industria 4.0 e Zes ha inciso
fortemente sul mercato. Lo scorso anno, l’incertezza
sulla Transizione 5.0 aveva frenato gli acquisti, mentre quest’anno
la chiarezza sulle tempistiche dell’Industria 4.0
ha spinto i clienti ad anticipare gli ordini, soprattutto per
macchinedi medio grandi dimensioni. Il cambiamento di
approccio ha portato a un’accelerazione nei primi mesi del
2025, anche se al momento il mercato resta piatto. Il prosieguo
dell’anno dipenderà dalla disponibilità residua dei
fondi e dello stato del parco macchine già rinnovato.” “Nei
primi mesi dell’anno l’incertezza ha rallentato il mercato,
ma poi è scattata una corsa agli acquisti per sfruttare gli
incentivi – ha dichiarato Mario Michele Spinelli, amministratore
delegato di Wirtgen group. Dopo cinque anni di
crescita e una saturazione fisiologica, il 2025 per il segmento
delle macchine stradali sarebbe dovuto essere un
anno di calo, ma il timore di perdere i benefici dell’Industria
4.0 ha spinto molti clienti ad anticipare gli ordini. Nonostante
si preveda una contrazione futura legata alla fine degli incentivi,
l’andamento ciclico del mercato e lo spostamento
dei fondi pubblici verso altre emergenze infrastrutturali rendono
difficile fare previsioni per il resto dell’anno.”
“A livello internazionale, preoccupa il -19% della bilancia
commerciale, segnale di una maggiore performance dei
prodotti importati rispetto a quelli nazionali - ha dichiarato
Michele Vitulano, presidente di Unacea. Il mercato italiano,
pur influenzato dagli incentivi statali, rimane tra i più importanti
in Europa per volume e parco macchine. Il governo
dovrà affrontare temi cruciali come il dissesto idrogeologico
e l’emergenza infrastrutturale per stimolare nuovi
investimenti: per questo ottimista sulle prospettive.”
Secondo noi
In questa sarebbe strategico adottare un approccio strutturale
al rinnovo del parco macchine circolante, oggi ancora
difficilmente misurabile in termini numerici e di qualità
(macchine CE, classe ambientale…). Secondo noi
introdurre l’immatricolazione delle mmt o un sistema di
censimento delle macchine, suddivise categoria per categoria,
consentirebbe di monitorare l’età, la classe emissiva
e l’efficienza delle macchine operanti nei cantieri italiani.
Questo permetterebbe di studiare incentivi futuri utili a
ridurre le emissioni. Ma anche solo a quantificare il peso
“ambientale” del parco circolante.
[6] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [7]
ConExpo 2026
Innovazione alla guida
Dopo oltre un secolo
di storia, ConExpo-
Con/Agg si prepara
a tornare in scena dal 3 al
7 marzo 2026 presso il
Las Vegas Convention
Center e il Las Vegas
Festival Grounds.
Con oltre 2.000 espositori
attesi, 270 mila metri
quadrati di area espositiva
tra spazi indoor e outdoor
(circa 38 campi da calcio
regolamentari), e più di
150 sessioni formative, la
fiera rappresenta il più
importante appuntamento
nordamericano per il
settore delle macchine per
costruzioni e movimento
terra. Organizzata da AEM
(Association of Equipment
Manufacturers) insieme a
NRMCA e NSSGA,
ConExpo-Con/Agg è un
evento imperdibile per
costruttori, produttori,
fornitori, noleggiatori e
professionisti della filiera
construction a livello
A marzo 2026 torna ConExpo a Las Vegas.
Al centro dell’attenzione l’automazione,
la digitalizzazione e una transizione sostenibile
globale. Nata nel 1909
come "Road Show" a
Columbus, Ohio, con
appena 40 espositori,
ConExpo-Con/Agg ha
attraversato oltre un
secolo di evoluzione del
comparto, diventando un
evento triennale di
riferimento globale.
L’edizione 2026 celebrerà
117 anni di innovazione e
crescita dell’industria, con
un focus sempre più
marcato su tecnologie
avanzate, sostenibilità,
digitalizzazione e buone
pratiche operative. Tra le
principali novità della
prossima edizione:
• Ground Breakers Stage:
un nuovo spazio dedicato
alle idee disruptive e alle
soluzioni che stanno
cambiando il volto del
settore;
• Workshop tematici:
focus su piccole imprese,
inclusione di genere con
"EmpowerHER", laboratori
tecnici e momenti
esperienziali con “Shop
Talks and Walks”.
“Un secolo di progresso si
riflette nella portata, nella
scala e nello spirito di
ConExpo-Con/Agg”, ha
dichiarato Dana
Wuesthoff, Show Director.
“La manifestazione
continua a valorizzare e
ZERO
EMISSIONI
MASSIMA
POTENZA
far crescere l’industria
della produzione di
macchine, amplificandone
l’innovazione e l’impatto
globale”.
L’edizione 2023 ha
registrato oltre 139.000
visitatori da 133 Paesi, con
2.056 espositori da 36
nazioni. I numeri del 2026
promettono di superare
ogni record, in un contesto
internazionale che guarda
con sempre maggiore
attenzione alla transizione
ecologica nei cantieri, alla
digitalizzazione dei
processi e
all’ottimizzazione dei
consumi nei macchinari.
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HALL A7 – STAND 309
[8] settembre 2025 Costruzioni
Attualità&Prodotti
Gru a torre
Nel cuore della
provincia di
Guizhou, nella Cina
sud-occidentale, è stato
completato un ponte
strallato da record per
l’altezza massima da
terra, dal letto del fiume
Beipan, della sede
stradale di ben 625 metri.
L’imponente infrastruttura
collega le città di Liuzhi e
Anlong, due centri
montani della regione, e
ridurrà drasticamente i
tempi di percorrenza tra le
due località: si passerà da
tre ore a solo un’ora e
mezza, favorendo lo
sviluppo economico e la
connettività dell’intera
area. Lo Huajiang Grand
Canyon Bridge ha una
campata principale lunga
1.420 m e una lunghezza
complessiva di 2.890 m.
Un ruolo fondamentale
nella realizzazione
dell’opera è stato svolto
dalla gru a torre Potain
MCT 385, nella sua
configurazione topless
con braccio da 75 metri.
La macchina, di proprietà
della ShengYongSheng
Construction, è stata
installata sul sito a fine
2023 per operare a
supporto del Guizhou
Bridge Construction
Group, l’impresa principale
incaricata della
costruzione del ponte.
La Potain MCT 385 ha
sollevato carichi fino a 20
tonnellate, risultando
decisiva in operazioni
chiave come il montaggio
dei piloni e delle capriate
metalliche lungo la
maestosa campata
centrale. Il cantiere,
posizionato su ripide
pareti rocciose e in un
contesto naturale ostile,
ha richiesto l’impiego di
attrezzature in grado di
garantire prestazioni
elevate, precisione e
sicurezza anche in
Il più alto al mondo
Una Potain MCT 385 topless per la costruzione
del Huajiang Grand Canyon Bridge, in Cina
condizioni estreme.
In tandem con il sistema
di teleferiche a campata
più lunga del mondo, la
MCT 385 ha permesso di
coprire aree irraggiungibili
da gru fisse tradizionali,
accelerando i tempi di
costruzione e migliorando
la logistica di cantiere. La
sinergia tra le tecnologie
ha segnato una svolta per
un’area che fino a poco
tempo fa era considerata
una “zona proibita” per i
grandi cantieri
infrastrutturali. La gru
utilizzata per il ponte ha
oltre dieci anni di servizio,
avendo già operato con
successo in altri grandi
progetti regionali, come le
Guiyang Twin Towers e
l’Xifeng Industrial
Standardized Plant
Project. La longevità e la
robustezza della MCT 385
confermano la qualità
strutturale del modello,
pensato per operare con
efficienza e affidabilità nel
lungo periodo. Con questo
progetto, la Cina si
conferma all’avanguardia
nel settore delle grandi
opere, mostrando come
l’utilizzo di macchinari
altamente specializzati
come quelli firmati Potain
possa trasformare anche
gli scenari più inaccessibili
in assi portanti di
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[10] settembre 2025 Costruzioni
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molto lunghi o
operare su chiatte
con inclinazioni variabili
rappresenta da sempre
una sfida per le gru
cingolate. Liebherr-Werk
Nenzing ha sviluppato due
soluzioni innovative che
consentono di ridurre
rischi, costi e complessità,
rendendo possibili
operazioni finora riservate
a manovre tandem con
due macchine. Le novità
sono disponibili per la
serie LR con capacità da
130 a 400 tonnellate.
Il nuovo dispositivo di
ribaltamento sostituisce il
sistema di bozzelli
standard e permette a un
singolo operatore di
inclinare componenti fino
a 90 tonnellate da
orizzontale a verticale,
controllando due argani
indipendenti dai comandi
della gru. In questo modo
si elimina il tiro diagonale
sul braccio, si riduce
l’oscillazione del carico e
si mantiene sempre attiva
la limitazione del
momento di carico, con
maggiore sicurezza e
minore impatto
ambientale.
Per le operazioni su unità
galleggianti, Liebherr ha
introdotto una modalità
operativa che integra
curve di carico specifiche
per diverse inclinazioni,
monitorando
costantemente l’assetto
del pontone e prevenendo
superamenti dei valori
limite. A supporto c’è
anche il sistema “vertical
line finder”, che allinea
automaticamente la testa
del braccio al centro di
gravità del carico,
limitando oscillazioni, tiri
diagonali e sollecitazioni
sulla macchina.
Con queste innovazioni,
anche su gru di
generazioni precedenti,
Liebherr conferma la sua
leadership nell’ingegneria
del sollevamento,
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critiche in procedure più
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[12] settembre 2025 Costruzioni
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Attualità&Prodotti
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fiche di ogni attività lavorativa. Il sistema permette poi di
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angolo del vano di carico. Questo permette di
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resistere a carichi pesanti e a un uso quotidiano
intensivo.
[14] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [15]
Attualità&Prodotti
Opere
NUOVO DISEGNO
del porto commerciale
e industriale di Venezia
La componente ferroviaria del progetto
Sul fronte dei collegamenti ferroviari è previsto il raddoppio
del tratto di raccordo ferroviario di proprietà dell’Autorità in via
dell’Elettronica. Operazione che consentirà un miglioramento
della circolazione e dello stazionamento temporaneo dei
convogli merci. Questi attualmente percorrono una sola linea
ferroviaria a binario unico che collega il terminal di Fusina
alla rete ferroviaria nazionale e che attraversa la viabilità ordinaria
esistente in quattro punti causando rallentamenti del
traffico veicolare.
Una nuova rotatoria
Si integra al progetto descritto il piano di realizzazione di
una nuova rotatoria a Malcontenta, tra via delle Valli e via
dell’Elettronica.
L’intervento è finalizzato al miglioramento della viabilità
per l’accesso a Fusina anche in ottica di collegamento
del futuro terminal container di Montesyndial. L’opera ha
origine nell’ambito di un aggiornamento dell’Accordo di
Programma “Moranzani” ed è stata finanziata dall’Autorità
con due milioni di euro. L’obiettivo è risolvere le criticità
Lavori al nodo di via della Chimica in fase di
realizzazione avanzata, verso l’obiettivo di collaudo a
inizio 2026. Rotatoria a Malcontenta e riapertura di via
dell’Elettronica previste, invece, entro la fine del 2025
testi di Edvige Viazzoli
Proseguono a tappe serrate i lavori infrastrutturali svolti
dall’Autorità di Sistema Portuale nell’ambito del
progetto di adeguamento ferroviario e stradale del
nodo di via della Chimica a Porto Marghera. Entro il primo
trimestre del 2026 si prevede il collaudo dei lavori, che si
concluderanno già a fine 2025 e consentiranno un notevole
efficientamento della viabilità generale per l’accesso
alla zona industriale della penisola della Chimica e a Fusina,
mitigando le interferenze strada-ferro e aumentando la sicurezza
per gli automobilisti e i trasportatori.
Il progetto è interamente finanziato da risorse pubbliche
facenti capo al Pnrr e suddivise, per la componente stradale,
tra Piano Nazionale Complementare (12 milioni di
euro) e Fondo Opere Indifferibili (poco meno di 2,4 milioni
di euro stanziati per far fronte all’aumento dei prezzi delle
materie prime). La componente ferroviaria del progetto,
attualmente ancora in attesa di finanziamento, ammonta
a oltre cinque milioni di euro.
Viadotto a cinque campate
Nel dettaglio, il progetto interviene sulla viabilità nella zona
di Malcontenta, separando i traffici veicolari che interessano
la Strada Provinciale 24 e le vie Malcontenta,
dell’Elettronica, della Chimica e della Meccanica. Tra le
opere più rilevanti si segnala la realizzazione, in fase avanzata,
di un nuovo collegamento fra la SP24 (Malcontenta-
Rana) e via della Chimica, con la costruzione di un nuovo
viadotto a struttura metallica a cinque campate per
complessivi 187 metri, e di due nuove rotatorie con i relativi
svincoli stradali di collegamento. La percentuale di
avanzamento dei lavori della componente stradale è di
circa il 60%.
del nodo viario locale, in particolare quelle connesse all’accesso
di mezzi pesanti allo stabilimento San Marco
Petroli, che hanno portato anche alla chiusura di via
dell’Elettronica, ottimizzando, inoltre, il collegamento diretto
con la Romea e la SP 24. La conclusione dei lavori
e la riapertura al traffico di via dell’Elettronica sono previste
entro l’anno.
Accesso a terminal e aree industriali
Il presidente dell’Autorità Fulvio Lino Di Blasio ha commentato
la messa a terra di questo importante progetto
con le seguenti parole: ‘’Prende forma, un tassello alla
volta, il nuovo disegno del porto commerciale e industriale
di Venezia. In questo contesto l’aggiornamento
del nodo viario, stradale e ferroviario, di via della Chimica
gioca un ruolo essenziale anche in vista dell’entrata in
funzione del nuovo terminal container di Montesyndial.
Con queste opere, oggi in avanzata fase di realizzazione
e quasi integralmente finanziate dal Pnrr, garantiremo
un accesso più agevole e veloce ai terminal e alle aree
industriali di Porto Marghera, migliorando la sicurezza
degli automobilisti, dei lavoratori e degli operatori della
logistica’’.
‘’Contestualmente ai lavori descritti - ha aggiunto il presidente
- siamo intervenuti sulla messa in sicurezza della
viabilità dell’area anche con interventi più circoscritti,
ad esempio ripristinando il manto stradale deteriorato,
accogliendo le segnalazioni fatte nelle scorse settimane
da alcuni rappresentanti dei lavoratori. La rete di drenaggio
superficiale prevista dai lavori in progetto e la riasfaltatura
completa dell’intera sede stradale elimineranno
definitivamente il problema’’.
[16] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [17]
®
Rete Europa
Strategie
Le basi di una grande crescita
n Kobelco Construction
Machinery Europe ha
inaugurato una nuova sede
centrale con tanto di area
dedicata alle dimostrazioni
dinamiche a Lelystad, nei
Paesi Bassi, segnando un
passo decisivo nella propria
strategia di crescita in
Europa. La scelta di una
posizione strategica e
dotata di infrastrutture
moderne riflette la visione di
lungo periodo dell’azienda,
fondata su innovazione,
sostenibilità e valore per i
clienti. Il nuovo quartier
generale ospita un
magazzino ricambi ampliato
e altamente efficiente, un
centro di formazione tecnica
con spazi didattici e officina
attrezzata, oltre a un’area
dimostrativa all’aperto di
3.500 m² per prove in
condizioni reali. Un
investimento che conferma
la volontà di KCME di
rafforzare il supporto alla
rete di concessionari e agli
operatori, garantendo
consegne rapide, assistenza
qualificata e opportunità di
apprendimento pratico.
«Questo trasferimento
accelera la nostra crescita e
ci permette di offrire un
valore aggiunto ai clienti e ai
partner», ha dichiarato
Makoto Kato, CEO di KCME.
«È un impegno concreto
verso innovazione e
soddisfazione delle esigenze
future del mercato
europeo».
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Motori
Affidabilità al top
n Vanguard, brand di Briggs & Stratton, presenta il
nuovo motore Vanguard 300, progettato per offrire
potenza, resistenza e affidabilità anche negli ambienti
più impegnativi. Sviluppato a partire dai feedback
diretti degli utilizzatori, il monocilindrico Vanguard 300
nasce per applicazioni gravose e cantieri complessi.
La sua struttura compatta ne facilita l’integrazione su
diverse macchine compatte senza rinunciare alle
prestazioni, grazie a un design intelligente che
incorpora soluzioni tecniche avanzate. Tra le
dotazioni di rilievo spicca il filtro aria ciclonico, capace
di espellere polveri e impurità prima dell’aspirazione,
proteggendo così il filtro principale e riducendo la
necessità di manutenzione, un vantaggio decisivo nei
contesti polverosi tipici del settore. A questo si
aggiunge il sistema
TransportGuard, che unisce in
un solo comando l’interruttore di
accensione e la valvola del
carburante, eliminando il rischio
di perdite durante il trasporto e
prevenendo danni accidentali al
motore.
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Attualità&Prodotti
Gru a torre
LA FORZA
è nella fibra
Il ponte Schuman di Brest, Francia, ha preso forma
con la tecnologia delle gru Liebherr 520 EC-B Fibre
che operano con carichi pesanti e manovre precise
testi di Matthieu Colombo
La costruzione del nuovo Schuman Bridge a Brest è
stata velocizzata e semplificata con le elevate prestazioni
della gru Liebherr 520 EC-B 20 Fibre, attualmente
in forza alla flotta del concessionario e noleggiatore
Saint-Yves Services.
Il ponte è previsto in completamento entro la fine del
2025, migliorando significativamente la mobilità urbana
nella regione. Dotata della più recente tecnologia a fune
in fibra, questo modello combina alta capacità di sollevamento,
precisione e facilità d’uso, rispondendo alle esigenze
complesse del cantiere e consentendo la movimentazione
di grandi elementi in acciaio con massima
sicurezza. Il ponte, lungo 204 metri e largo 12,25, sostituisce
la struttura esistente degli anni ’50 e sarà parte integrante
della nuova linea tranviaria B, oltre a garantire il
passaggio di pedoni e ciclisti.
La scelta della gru fibre di Liebherr permette di operare
con carichi pesanti e manovre precise, anche in spazi ristretti,
grazie al design modulare, al controllo Litronic e
alla facilità di configurazione della torre.
Il valore aggiunto della fibra
I vantaggi della tecnologia a fune in fibra, rispetto alle tradizionali
funi d’acciaio, sono la leggerezza, la maggiore capacità
di carico e una gestione semplificata.
La flotta dell’azienda comprende attualmente undici gru
Liebherr Fibre, a dimostrazione di un approccio innovativo,
sostenibile ed efficiente per i cantieri del futuro. Il progetto è
coordinato da Brest Métropole e Brest Métropole
Aménagement, con la progettazione affidata a un team di
studi e società di ingegneria francesi, mentre i lavori sono realizzati
da un consorzio guidato da ETPO in collaborazione con
Eiffage Métal. Con oltre settant’anni di esperienza nella tecnologia
di sollevamento, Liebherr conferma ancora una volta
la sua leadership tecnologica nello sviluppare gru a torre
capaci di fare la differenza in cantieri complessi, offrendo
macchine e servizi capaci di garantire sicurezza, efficienza e
prestazioni elevate in ogni applicazione.
[20] settembre 2025 Costruzioni
Formazione
Il capitale umano
Hitachi investe nella formazione tecnica
della rete italiana, rafforzando competenze,
assistenza clienti e supporto ai cantieri
Hitachi Construction
Machinery Europe
(HCME) rafforza il
supporto alla rete italiana
con il secondo training
tecnico dedicato alla
gamma Mini, svoltosi dal
22 al 25 luglio presso la
sede del dealer WR57 a
Rimini. Dopo il corso di
giugno a Venaria sugli
escavatori ZX-7 Middle
Size, questa volta i tecnici
hanno potuto
approfondire conoscenze
e pratiche sui modelli
compatti della gamma
Mini, sempre più richiesti
nei cantieri urbani e negli
[22] settembre 2025 Costruzioni
spazi ridotti. Al corso
hanno partecipato otto
tecnici provenienti da
diverse regioni d’Italia,
guidati da Davide
Marchetti e Marcus
Erasmus di HCME. Il
programma ha alternato
lezioni teoriche ed
esercitazioni pratiche sui
modelli ZX33/38U-6,
ZX48U/65USB-6 e ZX95-
7, coprendo
manutenzione,
diagnostica,
configurazione elettronica
e gestione operativa delle
macchine. L’iniziativa fa
parte di un piano
strutturato volto a
sviluppare competenze
locali, ridurre i tempi di
intervento, garantire
maggiore affidabilità e
rafforzare la rete postvendita
italiana. ‘’Non si
tratta solo di corsi tecnici,
ma di un vero
investimento nelle
persone e nelle loro
competenze’’, sottolinea
Davide Marchetti.
‘’Ogni tecnico formato
significa un dealer più
forte, un cliente meglio
supportato e un marchio
che cresce sul mercato’’.
Il training di Rimini
conferma l’impegno di
HCME nel formare
professionisti qualificati,
pronti a rispondere alle
esigenze di un mercato in
continua evoluzione. Dopo
Venaria e Rimini, nuovi
appuntamenti sono
previsti a partire da
ottobre, dedicati ad altri
prodotti della gamma,
confermando la volontà di
HCME di investire
concretamente nel
mercato italiano e nella
soddisfazione dei clienti.
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Attualità&Prodotti
Infrastrutture
INTERVENTO
pronti e via
testi di Antonio Fargas
Conclusa a Stockport la sostituzione del Greek
Street bridge: l’opera firmata Murphy garantirà
sicurezza e affidabilità per oltre un secolo
AStockport, nel cuore della Greater Manchester, si
è concluso uno dei cantieri più significativi degli
ultimi anni per la rete ferroviaria britannica: la sostituzione
del Greek Street bridge, un’infrastruttura risalente
al 1958 che aveva ormai esaurito la propria vita tecnica.
Il ponte sorregge una rotatoria con quattro strade
di accesso e sovrasta cinque linee ferroviarie elettrificate
della West Coast Main Line e delle direttrici verso
Chester, Crewe, Sheffield e il Peak District.
La complessità dell’intervento non risiedeva solo nelle
dimensioni dell’opera, ma soprattutto nella necessità di
operare in un nodo ferroviario strategico senza compromettere
a lungo la mobilità di passeggeri e merci.
Murphy, incaricata da Network Rail, ha gestito l’intera
operazione con una pianificazione operativa esemplare,
frutto di anni di preparazione e di un coordinamento serrato
tra progettazione, ingegneria e logistica.
VELOCI Le tempistiche sono state da record. Lo scorso
agosto la chiusura ferroviaria è durata solo 21 giorni.
Ogni fase di cantiere è stata accuratamente pianificata.
[24] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [25]
Attualità&Prodotti
Infrastrutture
Watch video
Arteria ferroviaria strategica
Il nuovo Greek Street bridge rappresenta un investimento da
20 milioni di sterline, ma soprattutto un modello di efficienza
costruttiva e di ingegneria applicata. Con una vita utile stimata
in 120 anni, l’opera assicurerà viaggi più sicuri e affidabili
lungo la West Coast Main Line, arteria fondamentale
che collega Manchester a Londra e al resto del Nord-Ovest.
La direzione lavori ha sottolineato come la rapidità di esecuzione
sia stata possibile con pianificazione, approccio multidisciplinare
e collaborazione con Network Rail.
Le fasi preliminari hanno previsto la costruzione, già
nel dicembre 2024, di un ponte provvisorio a impalcatura,
indispensabile per garantire accessibilità e sicurezza
al cantiere. Nei mesi successivi, la rotatoria sovrastante
è stata chiusa al traffico e i servizi essenziali – acqua,
energia e telecomunicazioni – sono stati deviati provvisoriamente,
così da assicurare continuità alle comunità
locali.
Rimozione e ricostruzione
Il cuore dei lavori si è svolto tra il 2 e il 22 agosto 2025, durante
una chiusura ferroviaria di 21 giorni accuratamente pianificata.
In questo lasso di tempo, due gru da mille tonnellate
hanno tagliato e rimosso oltre 200 travi in calcestruzzo, smontate
in 130 sezioni e trasportate via da 67 mezzi pesanti.
Al termine di questa fase, un varco di 60 metri ha segnato il
punto di svolta: l’avvio dell’assemblaggio della nuova struttura.
Il nuovo Greek Street bridge è composto da 51 elementi
– tra cui 22 travi in acciaio, cill e parapetti in calcestruzzo con
rivestimento in mattoni per richiamare l’aspetto originario –
movimentati e posizionati con gru cingolate capaci di sollevare
fino a 196 metri di altezza. L’intervento ha incluso anche
la realizzazione di un impalcato in calcestruzzo da 350 metri
cubi, impermeabilizzato e completato con il ripristino dei
sottoservizi e della carreggiata.
La logistica del cantiere ha richiesto una sequenza operativa
priva di margini d’errore: ogni fase è stata programmata al
minuto, garantendo la perfetta integrazione tra demolizione,
varo e ripristino delle linee elettriche. La rimozione del ponte
provvisorio ha segnato la conclusione di un processo in cui
la sicurezza ferroviaria e la riduzione dell’impatto sulla comunità
sono rimaste al centro delle scelte progettuali.
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[26] settembre 2025 Costruzioni
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t e c n o c r a n e . i t
Pneumatici
La rincorsa di Triangle all’offerta
di pneumatici OTR sempre
più performanti è premiata
anche da costruttori premium
di mmt. La gamma cresce,
così come la produzione
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Triangle Tyre,
riconosciuto come
uno dei maggiori
produttori cinesi di
pneumatici, continua a
rafforzare la sua posizione
di forza nel settore degli
OTR. Ha uno stabilimento
di produzione
all'avanguardia nella
provincia dello Shandong,
capace di produrre circa
400.000 OTR all'anno.
Dopo aver presentato a
Bauma 2025 novità in
gamma e il nuovo sistema
TPMS, oggi Triangle Tyre
si prepara a svelare
ulteriori novità OTR entro il
2025. Questo impegno
sottolinea la strategia
focalizzata dell'azienda
nel fornire soluzioni ad
alte prestazioni per i
settori minerario, delle
cave, delle costruzioni,
portuale e industriale,
dove i suoi pneumatici di
qualità sono scelti come
equipaggiamento
originale da giganti del
settore come Caterpillar,
Hyundai e Sany.
Tra le novità che meritano
[28] settembre 2025 Costruzioni
attenzione ci sono: il
nuovo TL538 PRO E4/L4
che debutta nelle misure
23.5R25, 26.5R25 e
29.5R25. Rispetto ai
modelli TB516 e TB516
PRO E3/L3, questa
versione E4/L4 presenta
blocchi battistrada più
grandi, maggiore
profondità del battistrada
e una protezione della
carcassa migliorata.
Offre un disegno a rocce a
battistrada profondo e
tecnologie all'avanguardia
per massimizzare durata,
trazione e prestazioni
complessive in ambienti
impegnativi. Il Suddetto
TB516 PRO E3/L3 si
arricchisce con due nuove
misure, la 23.5R25 e la
29.5R25. Questo
battistrada non
direzionale è progettato
per macchine che
operano su sabbia e
aggregati, offrendo
un'opzione a doppia
marcatura adatta per
caricatori e dumper
articolati. La gamma
TL559S aggiunge le
misure 17.5R25 e
18.00R25 in L5. Questi
pneumatici sono
progettati con un
battistrada extraprofondo,
spalle e fianchi
rinforzati resistenti ai
danni e una costruzione
della carcassa per
impieghi gravosi,
garantendo una longevità
eccezionale. Le loro
mescole di gomma
resistenti al taglio e il
design radiale assicurano
una guida fluida anche
nelle condizioni più
abrasive. L’azienda sta poi
espandendo la sua
gamma di OTR
Giganti/Jumbo, con
prodotti per dumper rigidi
che trasportano carichi
extra-pesanti. Tra le nuove
aggiunte figurano il
27.00R49 TB599 PRO, il
46/90R57 e 50/80R57
TB599 A PLUS, e il
46/90R57 TB999A.
Questi pneumatici sono
indicati per operazioni ad
alto TKPH (Ton-Kilometer
per Hour) e sono
progettati per
equipaggiare dumper
rigidi con capacità di
portata utile fino a 300 t.
triangletyre.it
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Pneumatici
Poker di Excellent Level
BKT ottiene per il quarto
anno consecutivo
il massimo
riconoscimento
da Caterpillar. Questo
risultato conferma
l’impegno continuo
di BKT nel garantire
standard elevati
di qualità in ogni fase
del processo di sviluppo
Balkrishna Industries
Ltd (BKT), tra i
principali produttori
mondiali di pneumatici
Off-Highway, ha ottenuto
per il quarto anno
consecutivo il
riconoscimento
“Excellence Level”
all’interno del programma
globale Supplier
Excellence Recognition
(SER) di Caterpillar,
confermando l’impegno
costante dell’azienda per
qualità, affidabilità e
standard elevati in ogni
fase del processo
produttivo.
La partnership tra BKT e
Caterpillar, avviata nel
2015, si è consolidata
Head OEM Industrial & OTR Europe
BKT Europe nomina Paolo Mantovani nuovo Head OEM
Industrial & OTR Europe, consolidando la propria strategia
di crescita nel mercato dei pneumatici Original
Equipment. Con oltre 15 anni di esperienza nei settori
passeggeri, truck, retread e off-road, Mantovani
guiderà l’espansione e lo sviluppo dei segmenti
industriale e OTR.
negli anni: oggi BKT
fornisce pneumatici OHT
per macchine da 40 a
190 t.
Dal 2017, BKT ha
progressivamente scalato
i livelli del programma
SER, passando da Silver a
Gold, Platinum e infine
Excellence, livello che
mantiene da quattro anni.
Oltre alla qualità dei
prodotti, BKT si distingue
per il supporto completo
a Caterpillar, dalla
comunicazione proattiva
all’assistenza tecnica sul
campo, con feedback
operativi che
contribuiscono alla
valutazione delle
performance.
Questo premio consolida
la posizione di BKT come
fornitore strategico nei
settori delle costruzioni e
dell’industria estrattiva,
dove qualità, sicurezza e
affidabilità sono
determinanti per il
successo operativo
quotidiano.
bkt-tires.com
[30] settembre 2025 Costruzioni
Connettività
TESTED
TO EXTREMES
La libreria di controllo autonomo ACL di Danfoss per macchine
off-highway evolve a 4.0 introducendo nuove funzionalità
tra cui il geofencing e diverse funzionalità ad esso connesse
Link al canale
Youtube di Danfoss
Autonoma con geofencing
Danfoss Power
Solutions si
afferma come
partner nell'integrazione
dell'autonomia nei
macchinari, offrendo
vantaggi significativi ai
clienti. L'autonomia
contribuisce anche ad
aumentare la sicurezza,
con funzioni di assistenza
all'operatore che riducono
la distrazione e sensori di
percezione che
migliorano la visibilità,
eliminando i punti ciechi e
potendo arrestare la
macchina in caso di
mancata reazione
dell'operatore. Danfoss ha
sviluppato la Autonomous
Control Library (ACL)
come una cassetta degli
attrezzi per costruire
applicazioni autonome.
Questo permette ai
costruttori di macchine
movimento terra e da
cantiere di mantenere la
proprietà del codice e di
effettuare aggiornamenti
autonomamente.
L'obiettivo è ridurre il
carico di lavoro fino
all'80%, coprendo la
maggior parte delle
funzioni e dei casi d'uso
generali, permettendo agli
ingegneri di concentrarsi
sulle funzionalità
specifiche della
macchina. Questo
approccio accelera il "time
to market". La notizia è
che l’ACL evolve ora alla
versione 4.0 che migliora
le capacità di autonomia
di Livello 3, introducendo
funzioni di guida
automatizzata che
garantiscono la coerenza
delle attività
indipendentemente
dall'esperienza
dell'operatore,
migliorando ulteriormente
precisione, produttività e
sicurezza. L’ACL 4.0,
introduce tra l’altro il
geofencing, il Boundary
recorder per definire un
confine guidando la
macchina, il Boundary
converter per generare
poligoni da coordinate
geografiche precise, il
Boundary loader per
caricare file di poligoni
salvati, il Geofence
checker per confrontare la
posizione del veicolo con
il confine e il Transform
GNSS per la massima
flessibilità d'installazione
dell'antenna GNSS.
La libreria ACL,
accessibile tramite il
PLUS+1 Update Center e
danfoss.com
l'ambiente PLUS+1 Guide,
include blocchi individuali
per diverse funzionalità.
Per la localizzazione, si
utilizzano blocchi GNSS e
un filtro di posizione che
combina dati da più fonti
(come le coordinate
GNSS e i dati di odometria
delle ruote) per fornire
una posizione XY precisa.
Per la navigazione, il
blocco Path Follower
utilizza questi dati di
posizione per emettere
comandi di sterzata,
mantenendo la macchina
sul percorso generato.
danfoss.com
NUOVO ESCAVATORE CINGOLATO 370X
Il nuovo escavatore cingolato JCB 370X ha superato tutti i test nelle condizioni più estreme,
portando ai massimi livelli le caratteristiche di produttività, durata e affidabilità della gamma X
Series. Questo grazie alla nuova interfaccia utente JCB UX, al carro potenziato che garantisce
la massima stabilità, alle maggiori pressioni idrauliche che migliorano le prestazioni heavy-duty,
al motore Stage V che eroga ancora maggiore potenza, garantendo così un’efficienza di assoluto
riferimento nella sua categoria di peso. Ora puoi scegliere: contatta il tuo rivenditore JCB e
scopri la vera innovazione per il cantiere. JCB è innovazione.
[32] settembre 2025 Costruzioni
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Attualità&Prodotti
Pale compatte cingolate
RASENTA
la perfezione
testi e foto di Matthieu Colombo
Comar consegna alla AP Scavi di Castelraimondo
(MC) uno dei primi skid Kubota SVL75-3.
Per l’impresa è uno dei migliori skid di sempre
4.346 KG DI PESO OPERATIVO
L’SVL75-3 dichiara 1.163 kg
di capacità massima
nominale (35%) e una forza
di strappo di 2.710 kg.
Potente, confortevole, intuitivo, moderno, fluido, compatto.
Sono questi alcuni degli aggettivi che ha usato
Andrea Pediconi per descrivere il suo nuovo
Kubota SVL75-3, rigorosamente scelto assieme al figlio
Nicolas, e acquistato dalla concessionaria Comar. Come
Costruzioni diamo credito alle parole di Andrea che non è
certo nuovo agli skid: negli anni ne ha avuti una mezza dozzina
ma ne ha utilizzati molti di più. Da parte nostra, possiamo
dirvi che il nuovo SVL75-3 aveva già attirato la nostra
attenzione nel 2023, alla ConExpo di Las Vegas, ed ora
che è atterrato in Europa confermiamo le nostre prime impressioni:
è sicuramente un prodotto ben realizzato, adatto
a palati fini attenti alla qualità assoluta, cinematica braccio,
funzionalità, ergonomia e facilità di manutenzione.
Per vedere in azione il nuovo skid Kubota ci siamo spinti,
accompagnati da Paolo Ramazzotti di Comar, in provincia
di Macerata, oltre al Comune di Camerino colpito
dal sisma del 2016. Ed è proprio in un cantiere legato
al drammatico evento che AP Scavi sta lavorando: a seguito
della demolizione di un immobile residenziale su
cinque livelli classificato come non agibile, l’impresa di
Pediconi sta ora sbancando l’area per realizzare moderne
fondamenta e ricostruire un edificio da zero.
L’SVL75-3 è made in Japan
Oggi le pale compatte gommate e cingolate vengono costruite
anche in Cina, ma storicamente sono macchine sviluppate
e costruite per lo più negli Stati Uniti e poi anche in
Europa. Il nuovo SVL75-3 è uno dei pochi modelli sul mercato
costruiti integralmente in Giappone, direttamente da
Kubota, e lo stesso vale per il 4 cilindri turbo e per le principali
componenti idrauliche. Per noi questo è sinonimo di controllo
dei processi e della qualità, di standard costruttivi elevati.
Prendendo le misure al nuovo modello, ci si rende conto di
quanto sia preciso il suo posizionamento rispetto ai concorrenti
e di come il rapporto tra peso operativo e prestazio-
[34] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [35]
Attualità&Prodotti
Pale compatte cingolate
ni sia stato ottenuto abbassando il più possibile il baricentro,
pur garantendo una cinematica braccio vertical che porta il
perno benna a ben 3.117 mm d’altezza e con funzione parallel
di serie per lavorare con le forche.
L’architettura punta in particolare su motore Kubota V3307
turbo da 3,3 litri e 54,4 KW Stage V montato basso, in posizione
longitudinale e arretrato il più possibile (cooling sopra
3.117 MM AL PERNO BENNA A fronte di dimensioni
compatte, il nuovo skid Kubota con braccio vertical lift
arriva a caricare anche dei 4 assi. Il parallelismo
di benna o forche si attiva da monitor.
la testa motore con ventola idrostatica termosensibile e - a
richiesta - reversibile), su due pompe a portata variabile con
controllo elettronico del piatto calettate in serie al 4 cilindri
(quindi radenti la base del telaio) che alimentano la traslazione,
più - in testa - la pompa a ingranaggi d’azionamento
braccio e quella di richiamo benna e alimentazione delle linee
ausiliarie con portata fino a 72,7 l/min di olio che diventano
112,8 l/min attivando l’high flow. Fa la sua parte anche il serbatoio
gasolio da 84 litri di capacità che è in composito plastico,
ma solidale al cofano motore posteriore in modo da
contribuire a controbilanciare il carico sul braccio. Largo 1.755
mm (con cingoli da 400 mm), lungo 2.840 mm misurati alla
piastra porta attrezzi e alto appena 2.079 mm, l’SVL75-3 è un
skid con cinematica del braccio vertical lift che punta sul rapporto
tra dimensioni e prestazioni.
Dal punto di vista operativo, l’agilità è esaltata dallo scalo
automatico Autoshift da seconda a prima velocità, quando
l’elettronica riconosce una “sterzata” (oltre alla presenza di
una pendenza da affrontare con maggiore spunto), per poi
ripassare la seconda in rettilineo. Questo rende il nuovo Kubota
particolarmente veloce e agile, anche nello stretto.
C’è poi la gestione elettronica della coppia erogata dai motori
idraulici di traslazione che adegua il regime del motore
termico al carico delle pompe assicurando sempre la massima
potenza e scongiurando sitiazioni di stallo. La coppia
di traslazione è di 4.304 daN, in linea con la concorrenza, ma
sull’SVL75-3 la sensibilità dei comandi di traslazione si regola
da monitor sui livelli Mild, Normal e Quick.
A proposito di idraulica, gli attuali skid Kubota fanno tesoro
dell’esperienza maturata negli Stati Uniti in anni di lavoro e
sono equipaggiati con un distributore battezzato AMV
(Advanced Multifunction Valve) e joystick ben contrastati,
con servo comandi idraulici. Al posto del distributore load
sensing con valvole proporzionali degli skid Serie 2, Kubota
ha quindi messo a punto un distributore che minimizza le
perdite di pressione e, grazie alla gestione elettronica della
priorità delle funzioni, permette di gestire più movimenti simultanei
(braccio, benna e attrezzature idrauliche) elevando
1.436 MM DI PASSO Il carro è ben realizzato e spicca
la robustezza della struttura che mantiene in tensione
la ruota folle anteriore a doppia flangia. Anche i 4 rulli
d’appoggio sono dei doppia flangia: più stabilità laterale.
[36] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [37]
Attualità&Prodotti
Pale compatte cingolate
MONOBLOCCO
IN FUSIONE
Le linee Aux sono
ben raggruppate
e protette. Dai 72,7
l/min di portata,
si passa ai 112,8
l/min con high flow.
facilità d’utilizzo, la fluidità dei movimenti e quindi il comfort
percepito dall’operatore.
L’operatore al centro
L’SVL75-3 si distingue per la cabina pressurizzata che,
su uno skid, non è cosa scontata. Nonostante sia ribaltabile
all’indietro (facilmente) per agevolare l’accessibilità
alle principali componenti idrauliche, la cabina ha il
fondo chiuso (botola apribile per pulizia) e questo scongiura
l’ingresso di polvere, esalta le prestazioni dell’impianto
di climatizzazione manuale e fa segnare una pressione
acustica in cabina da record di categoria con
appena 78 dB(A) interni. Tornando alle parole di Andrea
Pediconi, ‘’la porta della cabina a scomparsa come i parabrezza
degli escavatori è la soluzione ideale: si apre e
si chiude senza che l’operatore debba fare contorsioni e
agevola l’uscita dall’abitacolo in ogni condizione operativa,
anche con attrezzature idrauliche montate (attacco
idraulico disponibile) o con braccio non completamente
abbassato.’’ Con noi Pediconi ha anche elogiato
la posizione di guida dell’SVL75-3 e in particolare ‘’il fatto
che si possano impugnare saldamente i joystick appoggiando
la schiena al generoso schienale del sedile
sospeso. Un dettaglio non da poco – ha commentato
il neo proprietario dello skid – visto che su altre macchine
si è costretti a mantenere una posizione eretta che
alla lunga stanca”.
Ai vertici della categoria
Merita senza dubbio una lode il nuovo monitor touch screen
capacitivo (si scorrono le pagine con un dito) a colori
da 7 pollici, che permette di avviare la macchina senza chiavi,
inserendo un codice, visualizzare l’immagine ripresa dalla
retrocamera di serie, monitorare la cronologia e lo stato
delle manutenzioni, verificare le ore operative su calendario
giorno per giorno, gestire radio e file multimediali,
solo per citare alcune funzioni.
Piace anche in officina
Per ridurre il costo totale di possesso del nuovo skid, Kubota
ha centralizzato i punti di manutenzione ordinaria al posteriore
della macchina. Aprendo semplicemente il cofa-
Fari di lavoro a led e porta a scomparsa
Roberto
Piccioni
commerciale
Comar
Commerciale
Paolo
Ramazzotti
socio
Gruppo Comar
Quest’anno la nostra azienda festeggia i 65 anni d’attività e
i 49 anni di presenza in Sardegna. È un traguardo di cui vado
molto fiero. Siamo qui, nonostante le crisi di mercato e dopo
aver subito due alluvioni che hanno coinvolto la sede di
Senigallia. Ci siamo sempre rialzati. Oggi possiamo dire ad
alta voce di essere un riferimento sul territorio e la nostra più
grande risorsa è la quarta generazione, oggi rappresentata
in azienda da mio nipote Samuele Rossetti. Il nostro obiettivo
è e sarà sempre, supportare al meglio i nostri clienti.
Nicolas
Pediconi
figlio di Andrea
AP Scavi
Andrea
Pediconi
titolare
AP Scavi
Abbiamo scelto questo nuovo skid sulla carta, senza averlo
mai visto dal vivo. Lo abbiamo fatto sulla fiducia: da una
parte il marchio Kubota è una garanzia e dall’altra lavoriamo
molto bene da anni con il supporto e la consulenza della
Comar, in particolare di Roberto Piccioni, e della famiglia
Ramazzotti. Ora che abbiamo provato il nuovo SVL75-3 in
cantiere, abbiamo la conferma di aver scelto non bene, molto
bene! Siamo davvero soddisfatti delle prestazioni, della
facilità d’utilizzo e del comfort.
Lunotto di sicurezza apri e chiudi
Progressivi joystick con servo comandi idraulici
Più sicurezza con la retrocamera ad alta risoluzione di serie
SENZA CHIAVE L’SVL75-3 si avvia immettendo
un codice. La chiave serve solo ad aprire porta e cofano.
Il monitor touch screen ha una risoluzione notevole
ed è tra i migliori della categoria. Gli unici comandi non
integrati sono quelli dell’aria condizionata.
Costruzioni settembre 2025 [39]
Pale compatte cingolate
Kohler Engines is now Rehlko
FACILE FACILE La cabina dell’SVL75-3 ha il fondo
chiuso e si ribalta con uno sforzo davvero minimo.
Motore e pompe idrauliche montate in linea
no si effettuano i principali controlli e la manutenzione di
base. Allentando due dadi da 24 posti agli angoli anteriori
della cabina, si può inoltre ribaltare la stessa con uno sforzo
davvero minimo; ci riesce una sola persona di media
prestanza.
Questa soluzione permette di mettere mano ai principali
componenti idraulici, ma anche solo di verificarne lo stato
con un’ispezione visiva periodica; ad esempio mensile.
Un’ulteriore caratteristica sono gli scambiatori di calore di
refrigerante, olio idraulico e il condensatore del clima, tutti
raffreddati da una ventola aspirante ad azionamento idrostatico
termosensibile, nel senso che a freddo può non girare
per far scaldare prima il motore e a caldo modula la
velocità di rotazione in base alle temperature da gestire.
A richiesta si può avere anche l’inversione della ventola per
soffiare verso l’esterno la polvere o le micro impurità accumulate
dai radiatori.
Engines
Our new ambition is rising.
When it comes to engines, we’ve been on the leading edge of technology
and innovation since our foundation. But we don’t simply provide you with
functional power: we redefine your energy resilience with industry-leading
electrification, hybrid solutions, alternative fuels and innovative products,
to create better lives and communities in a more sustainable future.
[40] settembre 2025 Costruzioni
ostruzioni
WALKAROUND di
ostruzioni
Portata massima 9.000 kg
Volume a colmo 4,9 m 3
Peso operativo 8.100 kg
Motore Deutz 3.6TCD 74,4kW
WALKAROUND
testi e foto di Matthieu Colombo
DM 9
[42] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [43]
ostruzioni
WALKAROUND di
ostruzioni
Merlo DM 9
Il lancio del dumper fuoristrada riporta Merlo alle sue origini.
Derivato dalla collaudata betoniera, il DM 9 punta sulla stabilità
del telaio rigido, il baricentro basso nonostante l’ottima luce a terra,
una trasmissione poderosa e una velocità su strada ai vertici
1
Progetto molto curato che sfrutta
le qualità di un telaio rigido e degli
assali ad arco sviluppati per
assicurare stabilità e prestazioni
al top in fuoristrada.
2
Ogni dettaglio è sviluppato per
avere un baricentro basso anche
trasportando i 9.000 kg di carico
dichiarato. Si lavora con una
buona percezione della stabilità
3
Le tre tipologie di sterzata
(frontale stradale, concentrica,
a granchio) e gli esclusivi assali
Merlo assicurano geometrie
di sterzo molto interessanti
4
Cassone trilaterale disegnato per
garantire un volume a colmo
di 4,9 metri cubi ma mantenendo
il peso basso e profilato
per scaricare velocemente
5
Trasmissione esclusiva Merlo
e collaudata sui telescopici.
A pieno carico si superano
pendenze del 30% con carico a
valle e 40% con carico a monte
6
Se in cantiere la velocità
è autolimitata a 10 km/h come
da norma, in trasferimento il DM 9
vola fino a 40 km/h. È disponibile
l’autobloccante all’anteriore
7
Cabina certificata ROPS e FOPS
level II con postazione di guida
girevole e comandi duplicati su
entrambi i fronti. Si è al sicuro,
anche con climatizzatore
8
Il motore Stage V ha una coppia
elevata ad un regime moto basso
e l’impianto di raffreddamento
con ventola a frizione viscosa evita
assorbimenti di potenza inutili
FIN DALLE ORIGINI A destra
il primo dumper Merlo, datato
1965: un modello compatto che
segna l’esordio dell’azienda in
questo segmento, ben prima che
il nome Merlo diventasse
sinonimo a livello mondiale
di sollevatori telescopici.
9
Macchina con prestazioni
fuoristrada notevoli ma anche
predisposta da stabilimento per
l’omologazione stradale «targa
gialla». Massima versatilità
10
Sistema di localizzazione e
controllo da remoto MerloMobility
4.0 disponibile. Ha tecnologia
di trasmissione dati bidirezionale
per accedere agli incentivi
[44] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2020 2025 [45]
Merlo DM 9
BARICENTRO BASSO
Per essere un cassone
rotante, quello del DM9
è concepito per
abbassare il più
possibile il baricentro,
soprattutto a pieno
carico.
TRE TIPI DI STERZATA
Con il DM 9 si può scegliere la sola
stezata della ruote anteriori
(automatica e perfetta su strada),
quella concentrica tra anteriore
e posteriore e quella a granchio.
ostruzioni
Sterzata integrale
Stabile al quadrato
Tutta la stabilità del telaio
rigido e un’agilità simile
ai modelli articolati grazie
ad esclusivi assali
e tre modalità di sterzata
TELAIO RIGIDO Il DM 9 guarda
alle origini della storia Merlo
e, come allora, punta sulla
scelta di un telaio rigido e non
articolato. Questa soluzione
tecnica, unita agli assali Merlo,
assicura una stabilità
superiore in ogni condizione,
qualità che diventa evidente
negli spostamenti più veloci,
come i trasferimenti su strada.
L’esperienza di guida risulta
più confortevole e vicina
a quella automobilistica.
La rigidità strutturale del telaio
offre poi una migliore portata
e una maggiore capacità
di traino. Il DM 9 può trainare
in cantiere no a 4.000 kg.
Zavorra equilibratrice inferiore
Raggio di sterzo ottimo
MADE IN MERLO Grande stabilità in velocità, un raggio
di sterzo ridotto e una luce a terra elevata. Sono queste
le caratteristiche esclusive assicirate dagli assali progettati
da Merlo. Qui sotto uno scatolato in fusione prima della
verniciatura. Grazie a questi componenti, il DM 9 si distingue
per prestazioni dai concorrenti con assali tradizionali.
La coppia di dischi freno per ogni assale lavora a secco.
AL
top
della
categoria
RIDUTTORI A CASCATA
Questa soluzione tecnica
è stata ideata dai progettisti Merlo
per coniugare elevate perfomance in termini
di trazione e sterzata ad una elevata altezza
da terra del corpo macchina in modo
da poter affrontare anche i terreni più
accidentati. In questa categoria di macchine
nessun altro costruttore offre tanto.
[46] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [47]
I NUMERI CHIAVE DEL DM 9
CAPACITÀ CASSONE A COLMO 4,9 M 3
CAPACITÀ CASSONE A RASO 3,7 M 3
PORTATA MASSIMA 9.000 KG
Il cassone ruota grazie
a cilindro e biella di richiamo
Linee idrauliche disponibili al posteriore
Merlo DM 9
Sensore chiusura - perno centraggio
Baricentro basso
Per ridurre al massimo l’altezza base
del cassone non c’è nemmeno il motore
di rotazione ralla. Capacità rima con
stabilità. Due i cilindri di sollevamento
GEOMETRIA IBRIDA Il dumper Merlo nasce
da un progetto modulare sviluppato
inizialmente per la betoniera fuoristrada,
una macchina particolare perché
caratterizzata da un carico dinamico
all’interno del tamburo. I progettisti hanno
sfruttato il telaio rigido, ribassato
al massimo, per garantire al DM 9
un baricentro molto basso e hanno
disegnato un cassone che unisce la
volumetria generosa di una vasca squadrata
alla facilità di scarico tipica di una vasca
da mototrasportatore cingolato.
Struttura rinforzata e doppio cilindro di sollevamento
Scarico laterale destro
Acciaio antiusura Hardox
Scarico laterale sinistro ideale
per colmare trincee
ELETTRICO PER
LE EMERGENZE
Nel vano porta
attrezzi sinistro,
trova posto
un motore
elettrico che,
se necessario,
può alimentare
la pompa idraulica
che permette
di sollevare,
abbassare
e far ruotare
il cassone.
NEl caso
di anomalie si può
sempre scaricare
e riallineare
il cassone.
Motore elettrico
d’emergenza
per movimentare
il cassone
[48] settembre 2025 Costruzioni
Salite e discese del 40%
con cassone a monte...
WALKAROUND di
ostruzioni
Merlo DM 9
BLOCCO
DIFFERENZIALE
ANTERIORE Questa
funzione è disponibile
a richiesta per quella
clientela che pensa
di mettere in seria difficoltà
le attitudini fuoristrada del DM 9.
Se presente, si attiva con un fungo a piede.
...e del 30% con cassone a valle
35° D’ANGOLO D’ATTACCO
Questo è un dato che parla da solo,
mentre al posteriore non ci sono limiti
strutturali. Per arrestare il DM 9 si può
solo provare a sovraccaricarlo
seriamente o eccedere oltre i 15°
nell’inclinazione laterale.
Fuoristrada traina no a 4.000 kg davanti o dietro
Potentissimo
SPINGE SEMPRE La trasmissione idrostatica
del DM9 è un progetto integrato che unisce
componentistica di primo piano, come la
pompa a portata variabile Bosch Rexroth
accoppiata al motore idraulico Bosch
Rexroth, a soluzioni esclusive Merlo come la
dropbox a due rapporti progettata per
sopportare picchi torsionali elevati e la
gestione elettronica EPD che coordina
regime motore, cilindrata pompa
e cambio. A pieno carico di 9.000 kg,
il DM 9 supera salite e discese del 40% con
cassone a monte e del 30% con cassone a
valle. L’Eco Power Drive regola in tempo
reale il usso pompa a portata variabile in
funzione della richiesta, offrendo sia grande
coppia a bassa velocità (limitata a 10 km/h
in modalità cantiere, con sedile rivolto verso
il cassone) sia la possibilità di raggiungere
i 40 km/h nei trasferimenti su strada con
sedile fronte marcia.
OLIO NEL
TELAIO
Il serbatoio
dell’olio
idraulico
della
trasmissione
è in metallo,
posto dietro
la ruota
anteriore
sinistra in
basso, per
incrementare
la stabilità.
SOLUZIONE AFFIDABILE
L’adozione della pompa
a portata variabile e del
motore di traslazione Bosch
Rexroth, integrati alla
dropbox Merlo e governati
dall’Eco Power Drive,
conferiscono al DM9
un equilibrio tra potenza,
controllo e efficienza che
spiega la sua capacità
di affrontare pendenze
impegnative con carico
completo, garantendo
al contempo trasferimenti
rapidi, consumi contenuti
e interventi di manutenzione
semplicati.
ECO POWER DRIVE L’EPD
Merlo, già visto sui
sollevatori telescopici, è un
sistema di gestione adattiva
della potenza. In sostanza,
la gestione del regime
motore è automatica
e proporzionale alla
domanda di portata di olio
richiesta dall’operatore.
Il sistema mantiene il motore
ai giri necessari per la
potenza richiesta, innalza
l’efficienza nei trasferimenti
e nelle lavorazioni pesanti.
Il risultato pratico è una
riduzione dei consumi e delle
emissioni in condizioni
operative miste, una migliore
reattività sotto carico e un
ottimo controllo idrostatico
della velocità su pendenze.
Pompa a portata variabile direttamente calettata al motore termico
[50] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [51]
DOC
DPF
WALKAROUND di
ostruzioni
Merlo DM 9
SCR
Iniettore urea Bosch
STAGE V CON UREA Il livello
di emissioni Stage V è ottenuto con
Doc, Dpf e sistema di catalisi
selettriva a iniezioni d’urea
completamente gestito dall'unità
di controllo Bosch DexTronic 2.2,
che ad ogni spegnimento esegue
lo spurgo automatico per prevenire
la formazione di cristalli di urea
a temperature estreme. Un vantaggio
significativo è che gli eventi
di rigenerazione sono automatici,
evitando tempi di fermo macchina,
sebbene sia anche possibile fermare
avviare una rigenerazione
manualmente.
Turbo con wastegate
Anche il motore
parla tedesco
Il motore dell DM 9 è tra i più collaudati
in applicazioni construction. La curva
di coppia è alta e piatta. Spinge sempre
Vapori della testata reinmessi a monte del turbo
Egr raffreddato
CAMBIO OLIO
A 500 ORE
L’attenzione per
l’ambiente passa
anche per il recupero
dei vapori dell’olio
motore che vengono
reimmessi nell’aria
fresca che
dall’intercooler
va al turbo e poi
in aspirazione.
È un circuito chiuso
che permette di
mantenere la qualità
dell’olio sotto
controllo nel tempo.
Scambiatore olio cassone disponibile
SCELTA D’EFFICIENZA
Lo scambiatore del
refrigerante motore, quello
dell’olio della trasmissione
idrostatica e l’intercooler del
turbo sono in parallelo e
raffreddati da ventola
plastica aspirante azionata
da frizione viscosa. Questa
soluzione assorbe potenza
per azionare la ventola solo
quando le temperature lo
richiedono: si consuma
meno. Si può anche avere
uno scambiatore esterno
dedicato al raffreddamento
dell’olio di servizio utilizzato
per il sollevamento del
cassone e per la rotazione
del telaio base.
Ventola plastica a 9 pale
Azionamento a frizione viscosa
RICETTA D’AFFIDABILITÀ Il Deutz TCD 3.6
è riconosciuto per essere potente, efficiente
e compatto. Ben noto all’intera rete Merlo
perché equipaggia molti dei sollevatori
telescopici della Casa, questo 4 cilindri
turbo con iniezione common rail è qui scelto
nella versione tarata a 74,4 kW di potenza
massima a 2.000 giri/min e coppia
massima di 410 Nm a 1.600 giri/min.
La curva di coppia del Deutz è elevata n
dai primi giri, garantendo un eccellente
supporto delle pompe idrauliche calettate.
Il cofano integrale del DM 9 semplica
l’accessibilità e la manutenzione.
SOLUZIONI
SU MISURA L’ottimo
filtro aria PowerCore
di Donaldson
è marchiato Merlo
così come il filtro
olio motore. Segno
che la qualità
dei ricambi Originali
è verificata
e costante.
Filtro olio remoto - ben acessibile
UNA VOLTA SPENTO IL MOTORE SI DEVONO ATTENDERE 5 MINUTI PER STACCARE LA BATTERIA
[52] settembre 2025 Costruzioni
Tutto doppio
Merlo DM 9
VETRI PIATTI
La superficie
vetrata
è notevole.
La porta
è bipartita
e permette
di lavorare a
vetro aperto.
I due parabrezza
si aprono
a compasso per
evitare che
si appannino
negli esemplari
senza l’opzionale
climatizzatore.
ROPS FOPS LEVEL II La cabina è realizzata internamente
ed è soprattutto robusta. Internamente lo spazio non manca
in nessuna delle due direzioni di guida.
La cabina Rops Fops Level II ha il posto guida reversibile.
Sedile verso il cassone in cantiere e fronte marcia per i trasferimenti
PROTETTI IN CABINA La richiesta di dumper
fuoristrada con cabina chiusa e postazione
di guida bidirezionale è nata nel Regno Unito
e ha di fatto riportato l’attenzione sull’inera
categoria di macchine. La soluzione Merlo
è un ambiente di lavoro con sedile sospeso
e reversibile e doppi comandi. La larghezza
interna della cabina è di 920 mm.
SAFERY FIRST
La visibilità, oltre che
dall’ampia superficie
vetrata con i due
parabrezza apribili per
scongiurare
l’appannamento,
è garantita da sei
specchi retrovisori
convessi e dalla
telecamera montata
sopra l’assale opposto
alla cabina e che
proietta sui monitor
delle due postazioni.
2 specchi concessi a destra... ...4 a sinistra
CLIMATIZZATORE
MANUALE
Questo modulo
opzionale viene
allestito direttamente
da stabilimento sopra
cabina. Con il
climatizzatore l’altezza
macchina passa
da 2.880 a 3.005 mm.
Retrocamera protetta di serie
Postazione stradale
Quadro di avviamento e funzioni stradali
4 potenti fari
led di lavoro
Seconda telecamera lato cantiere «alta» disponibile
Quadro della postazione cantiere
Postazione
modalità
cantiere
STANZA DEI BOTTONI
Il duplicare i comandi per
le due direzioni di marcia
è un’idea vincente. Salendo
a bordo l’effetto astronave
è assicurato, ma in realtà
è tutto intuitivo.
Interfaccia motore
[54] settembre 2025 Costruzioni
WALKAROUND di
ostruzioni
Merlo DM 9
40
Il più veloce su strada
AL
top
della
categoria
GUIDA LATO CANTIERE LIMITATA A 10 KM/H
Una grande
industria
Fari stradali posteriori led
Serbatoio gasolio nella traversa frontale
Abbassa il baricentro e compensa il carico
OMOLOGAZIONE STRADALE La poderosa
trasmissione idrostatica Merlo spinge
il DM 9 no alla velocità di 40 km/h.
Questo è possibile su strada
e la macchina ha di serie l’allestimento
per l’omologazione stradale. Ruotando
il sedile verso il cassone si attiva
la limitazione automatica della
velocità massima a 10 km/h,
in linea con le normative vigenti.
Fari stradali posteriori led
Merlo è da anni sinonimo di innovazione
e i costanti investimenti in ricerca&sviluppo
e negli stabilimenti la rendono
una realtà unica al mondo. Del DM 9,
le uniche parti non progettate in casa sono
il motore termico e le pompe idrauliche
TUTTO MADE IN CUNEO Lo stabilimento Merlo è
da anni in costante evoluzione e attualmente
sono in atto imponenti lavori di ampliamento
e adeguamento dei processi utili a
incrementare la produttività, ma sempre
mantenendo la qualità e il controllo completo
delle procedure costruttive. Tutte le macchine
sono realizzati al 95% da Merlo partendo
dalla lamiera. Persino le fusioni, create
all’esterno con stampi Merlo, sono poi fresate
direttamente in stabilimento. Questo
approccio costruttivo rende le macchine
impossibili da riprodurre con le medesime
prestazioni. Ad oggi il prodotto Merlo è unico
grazie alla tecnologia costruttiva messa in
campo, all’elettronica sviluppata
internamente e all’esperienza specica.
STABILIMENTO Per costruire le sue macchine, Merlo parte
dalla lamiera e, fusioni a parte, realizza ogni parte strutturale
nello stabilimento di San Defendente di Cervasca (CN).
FINO A 1000 BAR
Le connessioni idrauliche
sono realizzate
con un sistema
a sgancio rapido
brevettato da Merlo.
PROGETTATE
INTERNAMENTE
Le scatole del
cambio
e le strutture degli
assali sono
progettate
in casa
e le fusioni
sono realizzate
in Italia
da un fornitore
selezionato, con
stampi Merlo.
Costruzioni settembre 2025 [57]
Merlo DM 9
Il dumper Merlo DM 9 in numeri
Peso operativo
Portata massima
Volume cassone a raso
Volume cassone SAE
Cassone tipo
Altezza scarico
Motore
Cilindrata
Cilindri
Aspirazione
Emissioni
Potenza massima
Regime di potenza-coppia
Coppia massima
Trasmissione
Trazione
Idraulica cassone
Sterzo
Velocità massima (cantiere)
Assali Merlo
Freni
Gomme
Passo
Lunghezza trasporto
Larghezza trasporto
Altezza max (Air C)
Angolo d'attacco
Luce a terra
Carreggiata
Raggio sterzo esterno
Cabina
Guida
Pendenze superabile a vuoto 50
Pendenze max sup. a pieno c. pieno 40 c.
Pendenza max laterale
Batteria
Alternatore
Olio idraulico
Gasolio (AdBlue)
8.100
9.000
3,7
4,9
trilaterale 180°
1.150
Deutz TCD3.6
3,6
4
Turbo intercooler
Stage V (DPF+SCR)
74,4
kW
n.d.
410
Nm
idrostatica/dropbox 2x
4x4
55 (21)
A-A+P-Granchio
40 (10)
opt. front. autobloc.
dischi a secco
18-19,5''
2.750
4.920
2.335
2.880 (3005)
35
500
1.885
4.730
Rops - Fops II
dual
15
100
120
170
200 (18)
www.merlo.com
kg
kg
m 3
m 3
mm
litri
Merlo
l/min (MPa)
km/h
mm
mm
mm
mm
°
mm
mm
%
%
%
Ah
OPZIONALE Il dumper fuoristrada DM 9 può essere
allestito con il sistema MerloMobility 4.0
che permette la localizzazione gps delle macchinee
la trasmissione dati. Anche in chiave Industria 4.0.
Anche connesso
PIACE AI NOLEGGIATORI La nuova telemetria
ideata da Merlo trasmette ogni dato della
singola macchina in tempo reale
(ogni 5 minuti) e permette di monitorare
da remoto più macchine. Oltre alla funzione
geofencing che limita l’area geograca
di lavoro, il sistema offre funzioni esclusive
come la possibilità di impostare dei limiti
operativi e di utilizzo della macchina.
È ad esempio possibile limitare da remoto
la velocità dei movimenti della macchina,
la velocità di marcia, dare un limite di carico
sollevabile e attivare la funzione «blocco
motore» che impedisce l’avvio del mezzo.
INTERVALLI DI MANUTENZIONE
• OLIO MOTORE E FILTRO
• CAMBIO OLIO IDRAULICO
• FILTRO OLIO IDR. SERVICE
• FILTRO OLIO IDRAULICO TRASM.
• CAMBIO REFRIGERANTE
500 ore
1.500 ore
500 ore
500 ore
24 mesi
Si ringrazia per la collaborazione il Centro Formazione
e Ricerca Merlo e l’ufficio marketing Merlo.
NON C’È NULLA AL MONDO
CHE NON POSSA FARE
4TN101: IDEALE PER GLI
IMPIEGHI PIÙ GRAVOSI
Con la forza di 105 kW niente lo può fermare, il 4TN101 è il motore di cui hai bisogno per
ogni tipo di lavoro. Con la sua esuberante coppia di 550Nm, ai vertici della categoria, il
4TN101 è l’ideale per gli impieghi più gravosi. Con oltre 100 anni di esperienza e la nostra
rinomata ingegneria giapponese, Yanmar è il vostro partner per i motori ad alte prestazioni
e la vera affidabilità. Per maggiori informazioni visita il sito yanmar.com/eu/industrial
Yanmar Italy S.p.A. Tel. +39 0331 208409 info-yi@yanmar.com www.yanmaritaly.it
Macchine&Componenti
Perforazione
OLIMPIADI MILANO – CORTINA 2026
Le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 si
svolgeranno dal 6 al 22 febbraio, seguite dalle
Paraolimpiadi, in programma dal 6 al 15 marzo
2026. Per garantire eventi sostenibili, l’accessibilità
ai siti di gara è considerata una priorità.
In questo contesto, Anas è il soggetto
attuatore di numerosi interventi previsti dai decreti
“olimpici”. Le varianti di Tai, Valle e San
Vito di Cadore, pur insistendo sulla viabilità strategica
verso la Conca d’Ampezzo, non rientrano
tra le opere olimpiche vere e proprie, ma
sono parte di un più ampio piano di adeguamento
della SS51 “di Alemagna”, avviato e finanziato
in occasione dei Mondiali di Sci del
2021. Il piano complessivo comprendeva oltre
100 interventi, in gran parte già completati.
milanocortina2026.olympics.com
POKER
di versatilità
Quattro Casagrande
PG185 Dual Power
hanno supportato
la Vianini e S.C.F nella
realizzazione delle
gallerie di Tai e Valle
di Cadore lungo
la SS51 di Alemagna
testi di Matthieu Colombo
Alle pendici del monte Antelao, il
Re delle Dolomiti, che, con i
propri 3.264 metri, è la seconda
cima dei Monti Pallidi, si è
celebrata, lo scorso 24 giugno, la caduta, in
simultanea, dei diaframmi delle gallerie di
Valle e di Tai di Cadore, le due varianti della
strada statale 51 “di Alemagna”, in provincia
di Belluno. Solo qualche settimana prima (a fine maggio),
siamo stati nei cantieri di costruzione di entrambe, accompagnati
dall’appaltatrice Via nini Lavori, dalla Società
Conso lidamenti e Fondazioni (S.C.F.) e da Casagrande.
Queste due opere fanno parte di un più ampio pacchetto
di interventi previsti da Anas per migliorare la sicurezza
stradale e decongestionare il traffico lungo una tratta
strategica per il turismo in vista dei Giochi Olimpici
Invernali Milano-Cortina 2026.
Lontano dalla luce
Tre anni di durata dei lavori, 2,22 chilometri di tracciato
stradale, 1,2 chilometri di galleria naturale, 420.000 metri
cubi di scavo, per un importo totale di 116 milioni di
euro. A occuparsi dei lavori, per conto di Anas, è Vianini
Lavori S.p.A. Le varianti di Tai e di Valle sono un’opera complessa,
la cui costruzione è nutrita dalla competenza e
dallo sforzo di oltre 200 persone al lavoro su più turni, 24
ore su 24, e da tecnici di riconosciuta serietà. In cantiere
abbiamo incontrato, tra gli altri, due di questi tecnici: il
direttore tecnico, l’ing. Federico Bizzi, e il direttore del cantiere,
l’ing. Renato Petrucci, entrambi di Vianini Lavori.
L’appaltatrice Vianini Lavori
L’ing. Bizzi, che segue il mondo delle commesse Anas per
Vianini Lavori, prevalentemente quelle nel Nord Italia, ci ha
guidato nei cantieri per la costruzione delle due nuove gallerie.
I lavori, avviati nel 2023 con le attività di cantierizzazione
e scavo dagli imbocchi, hanno affrontato criticità si-
[60] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [61]
Macchine&Componenti
Perforazione
gnificative, in particolare a Valle di Cadore, dove sono emersi
resti archeologici di epoca romana che hanno rallentato
il cronoprogramma. Gli scavi archeologici si sono conclusi
solo nell’aprile 2025. Sebbene si tratti di un appalto di
sola costruzione, Vianini ha svolto sondaggi e verifiche geologiche
aggiuntive che hanno portato a una rivisitazione del
progetto originario, con alleggerimenti nei consolidamenti
previsti in galleria, grazie a condizioni geotecniche e idrauliche
migliori del previsto. È stato inoltre necessario dotare
ciascun imbocco di un posizionatore dedicato, per ottimizzare
i tempi in un contesto stradale complesso. Come
da prassi nei progetti Anas, l’opera è affiancata da un monitoraggio
ambientale completo, ante, durante e post operam,
per garantire la sostenibilità dell’intervento, incluso il
controllo delle emissioni di CO₂ nei tratti deviati in galleria.
L’obiettivo condiviso è quello di aprire entrambe le varianti
al traffico entro il 2026, in tempo per i Giochi olimpici.
Quattro Casagrande PG185 in azione
I volumi scavati sono considerevoli: circa 240.000 m³ per
Tai e 115.000 m³ per Valle, tutti conferiti in una cava a
Ponte di Cadore da imprese subappaltatrici. Prima dell’inizio
lavori, le operazioni sono state precedute da consolidamenti
preventivi sia al fronte che al contorno della
galleria, realizzati mediante infilaggi metallici e barre in
vetroresina, per garantire la stabilità del fronte di avanzamento.
Tra le macchine protagoniste in cantiere, ben
quattro posizionatori per galleria Casagrande PG185, due
di proprietà di Vianini e due della S.C.F. “La PG185 è una
macchina da tunneling estremamente versatile, pensata
per una perforazione precisa e allineata – spiega
Riccardo Chiarotto, Area Manager Centro-Sud Italia per
Casagrande –. È un progetto collaudato, nato vent’anni
fa e in continua evoluzione. Il modello attualmente in uso
a Cadore è del 2022, ricondizionato nella nostra officina
di Fontanafredda e adattato rispetto all’allestimento originario”.
Tutte le macchine in uso in questo cantiere operano
con motorizzazione elettrica, ma sono predisposte
anche per l’uso termico, garantendo così flessibilità
nei primi stadi di avanzamento galleria, dove l’alimentazione
elettrica potrebbe mancare. “Qui a Cadore – aggiunge
Chiarotto – abbiamo quattro PG185, tutte allesti-
te con teste di rotazione da 1.500 kgm di coppia, un valore
elevato che assicura potenza e velocità nei movimenti.
Inoltre, grazie alle dimensioni compatte e agli stabilizzatori
maggiorati, la macchina è adatta a ogni tipo di
[62] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [63]
Macchine&Componenti
Perforazione
sezione di galleria, da quelle ferroviarie a quelle di grandi
dimensioni”. La PG185 ha una corsa standard di 18 metri,
estendibile fino a 24 metri tramite una prolunga tralicciata
e mandrino sulla testa di rotazione. Il controllo
delle macchine è supportato dai sistemi Casagrande Data
Recording (per la registrazione delle attività) e FleetMaster,
che consente il monitoraggio da remoto in tempo reale,
sia da parte della sede centrale sia direttamente dal clien-
DIREZIONE Qui a lato, da sinistra, il direttore tecnico,
l’ing. Federico Bizzi, e il direttore del cantiere,
l’ing. Renato Petrucci, entrambi di Vianini Lavori.
te. Chiarotto sottolinea infine l’importanza del servizio
di assistenza e ricambistica Casagrande, con sede centrale
a Fontanafredda (PN) e una rete capillare di officine
autorizzate in tutta Italia, in grado di intervenire rapidamente
su qualsiasi esigenza operativa.
Consolidamenti no-stop
Presente su entrambi i fronti di scavo delle gallerie di Tai
e Valle di Cadore, S.C.F. – Società Consolidamenti e
Fondazioni S.r.l. è una delle aziende protagoniste nei cantieri
legati alle opere per le Olimpiadi Invernali 2026.
Specializzata nei consolidamenti in galleria, SCF opera in
subappalto con un team di oltre 15 persone attive sette
giorni su sette, 24 ore su 24, tra cui un direttore di cantiere,
un assistente, un meccanico e squadre che si alternano
giorno e notte.
“Siamo nati nel 2009 – racconta Mauro Del Francese, direttore
tecnico e socio fondatore insieme a Paolo
Trampetti – da una piccola squadra siamo arrivati oggi
a 70 dipendenti, con un parco mezzi tra i più completi in
Italia: undici posizionatori, otto pompe per jet grouting,
otto perforatrici e quindici impianti di iniezione. Siamo tra
i principali operatori italiani per il consolidamento in galleria”.
Nei cantieri di Tai e Valle SCF ha eseguito tutti i consolidamenti
previsti, soprattutto mediante infilaggi da 18
metri (con punte fino a 24 metri in vetroresina), utilizzando
quattro posizionatori Casagrande PG185. “La PG185 è
TEAM Qui sopra in foto, da sinistra, Marco Maturi,
Direttore di cantiere di S.C.F Società Consolidamenti
e Fondazioni, Mauro Del Francese, Direttore tecnico
e titolare, con Paolo Trampetti, di S.C.F. Società
Consolidamenti e Fondazioni, Riccardo Chiarotto,
Area manager Centro-Sud Italia per Casagrande.
una macchina compatta, potente e dinamica – spiega il
direttore di cantiere Marco Maturi –. La ralla centrale consente
brandeggi veloci e precisi, riducendo i tempi operativi
e permettendo di raggiungere punti di perforazione
difficili per altre macchine. È uno strumento essenziale
nei nostri consolidamenti.”
Attualmente su Tai di Cadore non sono più necessari consolidamenti,
grazie alla buona omogeneità del terreno e
all’assenza di cedimenti. L’attenzione è quindi rivolta a
Valle di Cadore, dove le attività proseguono con intensità.
Paradossalmente, come spiega Del Francese, le condizioni
geologiche migliori del previsto hanno comportato
qualche criticità organizzativa: “Laddove erano previsti
numerosi consolidamenti, come a Tai Est, abbiamo incontrato
banchi rocciosi compatti che hanno reso inutile
l’intervento. Questo ha rallentato lo scavo – anche a un
metro al giorno – e ha complicato la logistica delle squadre,
perché riducendo i consolidamenti si liberano i fronti
ma non sempre si ha personale di scavo disponibile”. Il
legame tra SCF e Casagrande è storico e consolidato:
“Abbiamo comprato il primo posizionatore Casagrande
17 anni fa e oggi l’80% del nostro parco è Casagrande –
aggiunge Del Francese –. Ci considerano ‘Casagrande
addicted’, ma ci troviamo benissimo: ricambi rapidi, assistenza
efficace, spesso anche solo telefonica, con i nostri
operatori supportati direttamente dai tecnici della sede di
Fontanafredda”. Un lavoro continuo, preciso e coordinato,
che fa di SCF uno degli ingranaggi chiave della complessa
macchina organizzativa per portare a termine le opere
in tempo per Milano-Cortina 2026.
[64] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [65]
De
&Riciclaggio
Riuti speciali
DISPONIBILE
ONLINE
A sinistra la copertina
del fascicolo che
raggruppa i dati
di sintesi del Rapporto
Rifiuti Speciali
Edizione 2025.
di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da
parte del Centro Nazionale dei Rifiuti e dell’Economia
L’attività
Circolare dell’ISPRA, con il contributo delle Agenzie
regionali e provinciali per la Protezione dell’Ambiente, è annualmente
riassunta come “Rapporto Rifiuti Speciali” ed è
consultabile online su isprambiente.gov.it. L’obiettivo di questo
del rapporto stesso e quindi del documento è fornire un
quadro di informazioni oggettivo, puntuale e sempre aggiornato
di supporto al legislatore per orientare politiche e
interventi adeguati, per monitorarne l’efficacia, introducendo,
se necessario, eventuali misure correttive.
I dati dell’edizione 2025 fanno riferimento a quelli raccolti
nell’anno 2023 ed elaborati nel 2024. In particolare fotografano
la produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi
e pericolosi, a livello nazionale e regionale, e per
la gestione anche a livello provinciale; e sull’import/export.
RIPARTIZIONE PRODUZIONE DEI
RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI
L’ITALIA
testi di Antonio Fargas
che recupera
Giunge alla sua ventiquattresima edizione
il Rapporto Rifiuti Speciali 2025 di Ispra, basato
su dati 2023. Siamo bravi, ma si può fare di più
[66] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [67]
Riuti speciali
GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI
TIPOLOGIE DI RIFIUTI
NON PERICOLOSI RECUPERATI
Recupero vs smaltimento
Nel 2023, circa 80,8 milioni di tonnellate di rifiuti
da C&D sono stati avviati a operazioni di recupero,
con un tasso nazionale di recupero del 86,7%,
già superiore all’obiettivo UE dell’70% stabilito dalla
Direttiva 2008/98/CE per il 2020. Tuttavia, secondo
dati Eurostat (https://ec.europa.eu/eurostat),
Paesi come Germania, Olanda, Danimarca
e Belgio vantano tassi di recupero superiori al
90%, grazie a filiere industriali più mature, sistemi
di tracciabilità avanzati e una minore frammentazione
del settore edilizio. Tra le criticità italiane
si segnalano:
• la forte disomogeneità regionale: in alcune regioni
del Sud il recupero si ferma sotto il 50%, mentre
al Nord supera il 90%;
• la mancanza di impianti dedicati, soprattutto per
il trattamento spinto dei rifiuti misti;
• la bassa qualità del materiale recuperato, che spesso
limita il suo riutilizzo nei circuiti industriali.
IN GREAT CHALLENGES, GREAT DETAILS MAKE THE DIFFERENCE
Il peso della nostra filiera
Nel 2023, l’Italia ha prodotto circa 165 milioni di tonnellate
di rifiuti speciali, di cui ben 93 milioni di tonnellate (pari al
56,3% del totale) derivano dal comparto delle costruzioni
e demolizioni (C&D), comprese le attività di bonifica ambientale.
Il dato conferma che l’edilizia si conferma il primo
produttore di rifiuti speciali nel Paese, con volumi in aumento
rispetto agli anni precedenti, complice anche la ripresa
dei cantieri legata agli incentivi edilizi e agli interventi
del PNRR. Il settore delle costruzioni e demolizioni include
scavi, demolizioni di edifici, ristrutturazioni, manutenzioni
stradali e grandi opere infrastrutturali. A questi si sommano
anche i rifiuti derivanti da bonifiche ambientali, che
nel 2023 hanno contribuito per circa 5,6 milioni di tonnellate
alla quota complessiva del settore. Il report ISPRA evidenzia
che tra le tipologie di rifiuti più comuni nel settore
figurano:
• terre e rocce da scavo non pericolose,
• calcinacci e materiali lapidei,
• metalli, plastica, legno e materiali compositi da demolizione,
• materiali contenenti amianto o altre sostanze pericolose (in
quantità minori ma significative per impatto ambientale).
Più tecnologia per le bonifiche
ambientali
Il report sottolinea l’importanza crescente del
settore delle bonifiche, soprattutto nei siti contaminati
d’interesse nazionale (SIN) e nelle aree
industriali dismesse. Questi interventi producono
una quota significativa di rifiuti speciali,
spesso classificati come pericolosi, il cui trattamento
è più complesso e costoso.
Nel 2023, i rifiuti da bonifica hanno rappresentato
una fetta strategica, anche se minoritaria,
rispetto al totale del comparto edilizio. Tuttavia,
il loro impatto ambientale è molto più elevato e
richiede tracciabilità e tecnologie di trattamento
più sofisticate.
Import/export e gestione complessiva
Nel 2023, l’Italia ha esportato circa 3,7 milioni di tonnellate
di rifiuti speciali, e ne ha importati poco meno di 1 milione.
Una parte di questi rifiuti riguarda anche il settore edilizio,
in particolare i materiali pericolosi destinati a
trattamento all’estero. Complessivamente, il sistema di gestione
nazionale mostra un buon livello di efficienza nella
raccolta e nel trattamento, ma emerge la necessità di:
• potenziare gli impianti di recupero a livello locale;
• incentivare l’uso di materiali da riciclo nel settore edilizio;
• rafforzare la digitalizzazione e il monitoraggio dei flussi
per migliorare la tracciabilità e la qualità del recupero.
Concludendo, il settore delle costruzioni e demolizioni resta il
principale produttore di rifiuti speciali in Italia, ma anche un ambito
chiave per migliorare la circolarità dei materiali e ridurre
l’impatto ambientale del comparto. Sebbene i tassi di recupero
siano buoni, l’Italia può e deve fare di più per raggiungere gli
standard dei Paesi europei più virtuosi. Il Rapporto ISPRA 2025
conferma che la strada è tracciata, ma richiede coordinamento,
investimenti e innovazione tecnologica, in linea con gli obiettivi
europei del Green Deal e dell’economia circolare.
Unendo innovazione tecnologica ed artigianalità,
realizziamo soluzioni di sollevamento che ridefiniscono
gli standard del settore.
I nostri telescopici sono progettati per superare
ogni sfida grazie a prestazioni senza eguali, visibilità
al top della gamma e innovazioni tecnologiche
all’avanguardia.
I modelli RTH rappresentano soluzioni versatili 3
in 1 perché possono essere utilizzati come sollevatori
telescopici, gru fuoristrada e piattaforme
portapersone.
Il nostro obiettivo è farti lavorare con facilità in
un ambiente sicuro e confortevole per far sì che
ogni giorno, tu sia sempre sicuro di raggiungere il
massimo.
CABINA
PRESTAZIONI
RTH 6.26
LIVE LOAD DIAGRAM
[68] settembre 2025 Costruzioni
magnith.com
HA20 RTJ
Stampa 3D
PIATTAFORMA AEREA
ARTICOLATA
Stampata è più sostenibile
ZÜBLIN e INSTATIQ inaugurano la stampa 3D
in calcestruzzo per produzioni su larga scala:
efficienza e sostenibilità per l’edilizia del futuro
Una vera svolta per
l’edilizia
residenziale arriva
dal cantiere di Metzingen
Neugreuth, dove ZÜBLIN
e INSTATIQ stanno
realizzando tre palazzine
per GWG Reutlingen
utilizzando, per la prima
volta su questa scala,
la tecnologia del 3D
concrete printing.
Il progetto segna un
punto di svolta: integrare
un processo
automatizzato in cantiere
per costruire più
velocemente, ridurre le
emissioni e rispondere
alla carenza di
manodopera
specializzata. Il piano
superiore di uno degli
edifici a quattro piani
viene stampato
direttamente sul posto.
Grazie al braccio
automatico lungo 26
metri della stampante
Instatiq P1, il
calcestruzzo viene
depositato strato su
strato fino a formare
pareti portanti alte tre
metri e spesse fino a 19
centimetri. I numeri
parlano chiaro: quattro
giorni di lavoro per
completare un piano, con
una velocità di
produzione di dieci
centimetri al secondo e
un rendimento di 2,5 m³
all’ora. Rispetto alla
muratura tradizionale,
ogni metro cubo
stampato richiede metà
del tempo e garantisce
condizioni di lavoro più
salubri, con meno polvere
e rumore. Un vantaggio
tecnico decisivo è che la
macchina stampa
direttamente muri pieni,
senza bisogno di
casseforme o materiali
speciali: basta il
calcestruzzo di un
normale impianto di
miscelazione. Ciò riduce i
costi e semplifica la
logistica, inserendo la
stampante senza
soluzione di continuità nel
flusso del cantiere.
Inoltre, il calcestruzzo
utilizzato consente una
riduzione del 20% delle
emissioni di CO 2 rispetto
alla muratura in pietra
calcarea. Per GWG
Reutlingen, promotore
dell’iniziativa, si tratta di
una scelta strategica:
testare metodi costruttivi
più efficienti e sostenibili,
capaci di guardare al
futuro del settore.
Sul lotto di 3.000 m²
nasceranno 44
appartamenti moderni, di
cui 18 sovvenzionati e sei
privi di barriere
architettoniche, con
consegna prevista per
maggio 2026.
L’esperienza di Metzingen
rappresenta solo l’inizio.
ZÜBLIN e INSTATIQ
hanno infatti in
programma di estendere
la tecnologia a nuovi
cantieri attraverso
NELCON, joint venture
che offrirà presto il
servizio su larga scala,
aprendo la strada a una
nuova era del costruire:
digitale, sostenibile e più
vicina ai bisogni reali delle
comunità.
instatiq.com
> Eccellenti prestazioni
in fuoristrada
> Produttività ottimale
> Elevato livello
di sicurezza
> Costi di manutenzione
ridotti
Maggiore
inclinazione (6°)
e capacità del
cesto (+100 kg)
[70] settembre 2025 Costruzioni
haulotte.it
HAULOTTE ITALIA
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Cave&Calcestruzzo
Guida autonoma
OLTRE 100 ANNI
DI STORIA Charlie
Luck, CEO di Luck
Stone, ritiene
la tecnologia
di automazione CAT
rivoluzionaria.
Link al sito della
cava americana
RECORD
in autonomia
In Virginia, USA, la guida autonoma di CAT
ha movimentato un milione di tonnellate in cava
grazie a tecnologie sviluppate per il mining
Caterpillar e Luck Stone hanno raggiunto un traguardo
storico con un milione di tonnellate di materiale
trasportato in modalità completamente autonoma
presso la cava Bull Run di Chantilly, Virginia, USA. È la prima
volta che Caterpillar ottiene un risultato simile in una
cava di inerti, dimostrando che l’autonomia, già affermata
nelle grandi miniere, è pronta a rivoluzionare anche le cave.
Il progetto, iniziato con l’obiettivo di verificare l’efficacia delle
tecnologie autonome in un contesto operativo complesso
e diverso dalle miniere tradizionali, ha permesso di
luckstone.com
integrare i sistemi Cat® Command for Hauling su dumper
rigidi 777, supportati da una piattaforma tecnologica
completa e da servizi di integrazione in sito. Il risultato
va oltre il dato quantitativo: la sperimentazione ha
coinvolto ogni fase operativa, dalla pianificazione della
miniera alla formazione del personale, trasformando il
modo di lavorare e aprendo nuove opportunità per gli
operatori, ora in grado di acquisire competenze avanzate
nella gestione di processi automatizzati. Secondo
Denise Johnson, Group President di Caterpillar Resource
Industries, questo traguardo dimostra che l’autonomia
è affidabile, scalabile e capace di rispondere alle esigenze
del settore, offrendo vantaggi concreti in termini di sicurezza,
produttività ed efficienza.
Charlie Luck, CEO di Luck Stone, sottolinea come il progetto
abbia rappresentato una delle iniziative più innovative
nella storia centenaria dell’azienda, creando valore
umano e professionale per i collaboratori, oltre a
migliorare le performance operative. Il dato di un milione
di tonnellate movimentate in modo autonomo conferma
la capacità delle soluzioni AHS (Autonomous
Haulage System) di garantire cicli ripetitivi e costanti,
quindi di ridurre i tempi morti e minimizzare l’esposizione
degli operatori ai rischi, ma anche di registrare un impatto
positivo anche sulla sostenibilità grazie a consumi
ottimizzati e minori emissioni.
L’esperienza di Bull Run, frutto di una partnership basata
sull’innovazione e sullo scambio di competenze, segna
un punto di svolta per l’industria degli aggregati,
aprendo la strada a una diffusione più ampia dell’autonomia
anche in altri siti e applicazioni. Caterpillar e Luck
Stone guardano al futuro con l’intenzione di estendere
l’utilizzo dei sistemi autonomi, contribuendo a concepire
siti estrattivi più sicuri, produttivi e sostenibili. Un risultato
che dimostra come la trasformazione digitale
non sia più un concetto astratto, ma una realtà operativa
destinata a ridisegnare il panorama della filiera estrattiva
e quello del mondo construction.
[72] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [73]
Sollevamento&Noleggio
Grandi sollevamenti
TIRO DA 150
TONNELLATE
A sinistra,
la Terex Demag
CC3800-1
di Vernazza
Autogru
impegnata nel tiro
del ‘’cappello’’
della nuova
Torre Piloti del
porto di Genova.
testi di Matthieu Colombo
NUOVI
La nuova Torre Piloti
di Genova rappresenta
per la città una rinascita
dopo l’incidente del 2013.
Vernazza Autogru
è stata protagonista
ad altissimo coefficiente
tecnico della costruzione
orizzonti
La costruzione della nuova Torre Piloti di Genova completata
nell'agosto 2024 ha un significato simbolico
e si caratterizza per la peculiare struttura.
Progettata da Renzo Piano, la torre simboleggia la rinascita
e la memoria dopo il tragico incidente del 2013 in cui l’imbarcazione
Jolly Nero distrusse la precedente torre causando
nove vittime. La nuova struttura, che si erge a 65
metri, più un'antenna che raggiunge i 95 metri, è stata assemblata
con attenzione alla sicurezza e precisione, affrontando
sfide logistiche in spazi ristretti e meteorologiche.
Nella messa in opera della torre e in particolare nel
sollevamento di sezioni massicce, inclusa la copertura da
circa 150 t, Vernazza Autogru ha avuto un ruolo cruciale
grazie alla sua grande esperienza in maxi sollevamenti, anche
in ambito off-shore, ad una meticolosa pianificazione
delle operazioni in cronoprogramma e al dispiegamento
di attrezzature ai vertici per prestazioni. Oggi si può dire
[74] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [75]
Sollevamento&Noleggio
Grandi sollevamenti
che la nuova Torre Piloti ha rappresentato un intervento ingegneristico
di altissima complessità e significato, magistralmente
eseguito. Completato nell'agosto 2024, il sollevamento
e la messa in opera di questa struttura
all’avanguardia firmati da Vernazza Autogru sono da considerare
uno degli interventi più rilevanti nel panorama portuale
italiano degli ultimi anni. L'operazione ha restituito alla
città un simbolo di rinascita e un punto di riferimento architettonico
e umano, profondamente legato alla memoria
delle nove vittime della tragedia del 2013.
Scruta l’orizzonte
La nuova Torre Piloti svetta a 65 metri d'altezza, con la sua
struttura leggera ed elegante affacciata sul mare.
L'installazione di un’antenna sommitale porta la quota totale
a 95 metri sul livello del mare. Progettata da Renzo Piano
e il suo studio Renzo Piano Building Workshop, l'opera si ispira
alla forma di una "mano sulla fronte di un marinaio" che
scruta l'orizzonte, voluta trasparente, leggera e slanciata.
La sua realizzazione è avvenuta su un'isola artificiale, in prossimità
della banchina ovest della darsena nautica, nell'area
fiera, all'interno del Waterfront di Levante.
Le strutture in carpenteria metallica sono state realizzate negli
stabilimenti Cimolai Group. L'intero intervento di assemblaggio,
durato venti giorni, ha richiesto un approccio multidisciplinare
che ha spaziato dalla pianificazione esecutiva
alla gestione meteo ad alta risoluzione, dalla logistica navale
all'impiego di mezzi eccezionali. Il tiro più importante del
progetto è stato quello del sollevamento del "cappello", la copertura
sommitale della torre, un elemento distintivo da circa
150 t di peso per 800 metri quadri di superficie.
Le macchine giuste
Per questa impegnativa missione, Vernazza Autogru ha impiegato
la sua gru cingolata Terex Demag CC3800-1, configurata
in modalità Superlift e posizionata sulla banchina E.
In alcune fasi critiche, la CC3800-1 ha operato in tandem con
una seconda gru posizionata su un pontone, quest'ultima
impiegata come gru di batticulo. Una ulteriore chiatta di supporto
è stata essenziale per la gestione logistica dei contrappesi
del sistema superlift, e funzionale a rendere possibile
il sollevamento sia della cabina di controllo, sia della
copertura sommitale. Per sollevare quest’ultimo elemento
da circa 150 t di peso, il telaio a sbalzo è stato configurato
con 325 t di contrappesi collocati sul telaio porta-contrappesi
del Mast (a sbalzo).
[76] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [77]
Sollevamento&Noleggio
Grandi sollevamenti
Guarda
in video
i principali tiri
Watch video
-Le Dimensioni e il peso imponenti
LA CC3800-1 SWSL IN CANTIERE
della copertura: un qua-
Lunghezza braccio principale
Inclinazione braccio principale
Lunghezza falcone
Inclinazione falcone
Raggio di lavoro max.
Raggio di lavoro operativo
Zavorra torretta
Zavorra centrale
Zavorra a raggio variabile Mast
Portata lorda
Peso massimo sollevato
Bozzello+attrezzatura
Percentuale utilizzo
54 m
75°
48 m
variabile
50 m
48 m
165 t
50 t
325 t
157,5 t
154 t
8 t
98%
drato di quasi 800 metri quadri
con un peso di circa 150 t
ha richiesto attrezzature e
competenze di sollevamento
al vertice della categoria.
-La volatilità delle condizioni
atmosferiche: la velocità e la
direzione del vento hanno rappresentato
un fattore di complessità
costante.
Ciò ha richiesto un monitoraggio
continuo tramite un modello
previsionale ad altissima
risoluzione, sviluppato da Arpal
su richiesta dell’ADSP, che forniva bollettini meteo giornalieri
con dettagli sul vento fino a 80 m di altitudine.
Per superare queste difficoltà, Vernazza Autogru ha mes-
Cronologia delle operazioni
Le fasi esecutive si sono articolate in quattro macro momenti,
ciascuno gestito con un'attenzione scrupolosa alla
sicurezza e l’impiego di mezzi all'avanguardia e di un team
di tecnici e operatori certificati:
Fase I – Prima di tutto si è lavorato all’elevazione del corpo
della Torre Piloti realizzando nell’ordine l’installazione
del traliccio metallico composto da quattro sezioni coniche
sovrapposte. Queste, sono state issate l’una sull'altra
con precise operazioni di sollevamento e speciali saldature
realizzate direttamente in quota.
Un pontone ormeggiato a ridosso dell'isola artificiale ha
permesso l'imbraco, la rotazione e il sollevamento di ciascun
concio mediante sollevamento in tandem con la principale
CC3800-1 in banchina e la gru di ritenuta sul pontone.
Successivamente, il traliccio è stato stabilizzato grazie
a un sistema di sartie in acciaio (cavi che lavorano sempre
in trazione), utilizzate anche per la sua regolazione verticale,
centratura e piombatura. Le strutture tralicciate, sono
state precedentemente assemblate nel cantiere presso il
Ponte Rubattino e da lì trasportate via mare tramite chiatta
all'area del Waterfront di Levante.
Fase II – Il posizionamento della cabina di controllo ha richiesto
l'impiego di una chiatta di supporto per la gestione
logistica dei contrappesi del sistema Superlift della
CC3800-1a causa dei ridotti spazi utili disponibili in cantiere.
Preliminarmente, il telaio porta-contrappesi e le relative
zavorre sono stati posizionati sulla chiatta di supporto,
poi la cabina di controllo è stata imbracata e sollevata
dalla CC3800-1 in banchina. Si è poi provveduto allo spostamento
della chiatta di supporto, quindi la cabina è stata
posizionata. Per la cronaca, la nuova struttura è dotata
di ampie finestrature sui lati sud, est e ovest ed è raggiungibile
attraverso un sistema a due ascensori che corrono
lungo il traliccio centrale e scale esterne.
Fase III – Il varo della copertura sommitale detta "cappello"
è stata la più complessa e spettacolare dell'intero intervento.
Analogamente al posizionamento della cabina,
è stata necessaria una chiatta di supporto per la gestione
logistica dei contrappesi del sistema Superlift. Il telaio
porta-zavorre Mast è stato allestito con 325 tonnellate di
zavorre poste a sbalzo sulla chiatta. A questo punto la
copertura è stata imbracata e sollevata dalla gru cingolata
CC3800-1 posizionata in banchina.
Durante le operazioni di posa, una volta messo in posizione
l’elemento da circa 150 t di peso, il telaio porta-zavorre
a sbalzo è stato alleggerito rimuovendo progressi-
vamente dei moduli da 10 t e riposizionandoli sul pontone
in modo assolutamente simmetrico per garantire
la stabilità continua del pontone.
Fase IV – L’installazione dell'antenna e fase di collaudo finale
hanno chiuso le operazioni. L'antenna è stata assemblata
a terra e per posizionarla la CC3800-1 è stata
configurata in modo da privilegiare l’altezza operativa alla
portata massima. Rispetto ai 65 m slm misurati al ‘’cappello’’
della torre, infatti, l’antenna tocca un’altezza massima
di 95 m.
Le peculiarità del cantiere
Le condizioni operative hanno presentato sfide significative,
elevando il livello di complessità dell'intervento. Di seguito
le tre principali problematiche che hanno richiesto
valutazioni molto precise.
-Gli spazi di manovra estremamente ridotti: le attività sono
state eseguite in un'area portuale con severi vincoli spaziali
tra le banchine e lo specchio acqueo, rendendo ogni
manovra complessa e ad alto rischio.
so in campo una pianificazione estremamente dettagliata,
sfruttando ogni spazio disponibile e garantendo un'esecuzione
impeccabile. Il successo è attribuibile all'impiego
di un team altamente qualificato, attrezzature e mezzi all'avanguardia,
e un eccellente supporto dell'ufficio progettazione
interno, capace di elaborare soluzioni adeguate e
piani operativi dettagliati.
Un segno indelebile
L'intervento sulla Torre Piloti di Genova consolida ulteriormente
la reputazione di Vernazza Autogru come azienda leader
nelle movimentazioni complesse e nei progetti ad alta
criticità in Italia, come in Europa. La capacità operativa, logistica
e progettuale dell’azienda genovese ha permesso di
affrontare e superare ogni ostacolo tecnico e logistico, portando
a termine l'attività nel rispetto delle tempistiche.
Guardando la nuova Torre Piloti stagliarsi contro il cielo
di Genova, è evidente che l’azienda ha compiuto qualcosa
che va oltre la semplice tecnica; ha lasciato un segno, partecipando
alla costruzione dell'identità urbana e alla sicurezza
del Porto di Genova.
[78] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [79]
Sollevamento&Noleggio
Piattaforme aeree
Seconda edizione
digitale per l'analisi
dei dati sugli incidenti,
per identificare le cause
principali di decessi
e lesioni gravi
nell'industria globale
del Powered Access
testi di Matthieu Colombo
Maurizio
Quaranta
Country Manager
IPAF per Italia,
Canton Ticino
e Grecia
“La Banca Dati Incidenti
di IPAF è il cuore pulsante
delle nostre strategie
per la sicurezza. Ogni segnalazione
di incidente o
near miss che riceviamo
non è un semplice numero,
ma una lezione concreta che ci permette di capire
cosa è andato storto e come evitarlo in futuro. È
grazie a questi dati che possiamo redigere il Global
Safety Report, sviluppare linee guida sempre più mirate
e lanciare campagne di sensibilizzazione efficaci.
L’obiettivo è uno solo: trasformare l’esperienza, anche
quella più dolorosa, in conoscenza condivisa
capace di salvare vite umane.”
La sicurezza
SI IMPARA
Gli incidenti sul lavoro in quota per l’utilizzo non corretto
di mezzi mobili di accesso aereo sono una
piaga che solo la formazione degli operatori e l’evoluzione
culturale della filiera possono combattere. Sin
dalle sue origini, IPAF lavora per promuovere e garantire
l'uso sicuro ed efficace di piattaforme aeree in tutto il
mondo e più in generale per macchine e attrezzature per
il sollevamento. Partendo dal principio che per contrastare
qualsiasi problema sia necessario conoscerlo al
meglio, dal 2012 la Federazione realizza un documento
annuale chiamato IPAF Global Safety Report.
L’edizione 2025 di questa preziosa analisi, basata su dati
registrati da IPAF nel corso dell’anno 2024, ha evidenziato
tre cause principali: ribaltamento, intrappolamento
e caduta dalla piattaforma.
[80] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [81]
Sollevamento&Noleggio
Piattaforme aeree
Watch video
LINK AL VIDEO
Il terzo video della
campagna italiana
di sensibilizzazione
è dedicato alla Banca
Dati Incidenti di IPAF.
Digitale è più smart
L'IPAF Global Safety Report 2025 è la seconda edizione digitale
del rapporto annuale, un'evoluzione dal tradizionale
formato PDF a una versione online interattiva che ha superato
gli obiettivi di visualizzazione, registrando 8.503 visualizzazioni
da 109 Paesi ad aprile 2025. Frutto degli sforzi
collaborativi dell'International Safety Committee (ISC)
e del Safety & Technical Department di IPAF, il rapporto analizza
i dati sugli incidenti mortali e gravi relativi a piattaforme
di lavoro mobili elevabili (PLE), piattaforme di lavoro
su colonna (PLAC) e montacarichi da cantiere (CH).
Oltre a ribaltamento, intrappolamento e cadute dalla piattaforma,
le tre principali cause di incidenti mortali e gravi
nel 2024, lo studio evidenzia delle tendenze:
• Elettrocuzione e scosse elettriche: il settore dell'arboricoltura,
il settore della posa e manutenzione di linee elettriche
e di telecomunicazioni e l'edilizia sono i settori più
colpiti. Le piattaforme semoventi a braccio, su rimorchio,
tipo ragno e autocarrate con stabilizzatori sono state coinvolte
nel 52% degli incidenti. La campagna globale di sicurezza
2023 di IPAF, "High Voltage!", mirava a prevenire
questi incidenti, che hanno un alto tasso di mortalità. Una
pianificazione adeguata, inclusa la valutazione del rischio
e l'uso di DPI idonei, è cruciale per la prevenzione.
• Cadute dalla piattaforma: le cadute dalla piattaforma sono
costantemente tra le prime cinque tipologie di incidenti. Il
[82] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [83]
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
Piattaforme aeree
servizio di gestione delle strutture ha registrato la percentuale
più alta di incidenti (27%), seguito dall'edilizia e dal settore
“elettrico”. 38% di piattaforme semoventi a braccio (3b),
27% di piattaforme semoventi a braccio, su rimorchio, tipo
ragno e autocarrate con stabilizzatori (1b) e 19% di piattaforme
semoventi a pantografo e Elevatori verticali mobili
(3a) sono state le più coinvolte. La campagna di sicurezza
2022 di IPAF, "Don't fall for it!", sottolinea l'importanza di
una pianificazione accurata, la conoscenza della macchina,
l'uso corretto dei DPI (in particolare l'imbracatura completa
con cordino nei PLE a braccio) e la configurazione efficace
della macchina per prevenire cadute. Le cadute sono
prevenibili con la giusta pianificazione e DPI.
• Intrappolamento: Più del 70% di questi incidenti si è verificato
nel settore delle costruzioni. Il 54% delle piattaforme
semoventi a pantografo ed elevatori verticali mobili (3a)
e il 43% di piattaforme semoventi a braccio (3b) sono state
le più coinvolte. La prevenzione si basa su una pianificazione
adeguata, la valutazione dei rischi per identificare
potenziali aree di schiacciamento e l'uso di sistemi di protezione
secondari. La vigilanza dell'operatore è fondamentale.
• Ribaltamenti: i ribaltamenti sono stati il tipo di incidente
più comune nel 2024, sebbene con un tasso di mortalità
inferiore rispetto all'intrappolamento e alle cadute dalla piattaforma.
Il settore delle costruzioni ha registrato quasi il
60% degli incidenti. Diverse le categorie di macchine coinvolte.
Il 40% sono state piattaforme semoventi a braccio,
su rimorchio, tipo ragno e autocarrate con stabilizzatori
(1b), seguite dalle piattaforme semoventi a pantografo ed
elevatori verticali mobili (3a) a quota 33% e dalle piattaforme
semoventi a braccio (3b) al 10%.
Per quanto riguarda PLAC (piattaforma a colonna) e HOIST
(montacarichi), gli incidenti si sono verificati soprattutto
nel settore delle costruzioni. Le principali cause sono state
ribaltamenti, cadute dall'alto (non dalla piattaforma), contatto
con un oggetto/persona e caduta di oggetti. In merito
a quest’ultima tipologia, la tipologia più comune di PLE
coinvolto è stata quella delle piattaforme semoventi a braccio.
Le PLE non sono dotate di sistemi di protezione dall'alto,
rendendo gli occupanti vulnerabili. La valutazione dei
rischi ambientali, l'uso di cordini per attrezzi, la protezione
della testa e le zone di esclusione sono misure preventive
essenziali.
[84] settembre 2025 Costruzioni
FAI ATTENZIONE
AGLI OSTACOLI QUANDO
OPERI IN ELEVATO
PRESTA ATTENZIONE ED EVITA PERICOLOSE
COLLISIONI, QUANDO MUOVI LA PIATTAFORMA
L’AUTORITA’ MONDIALE DELL’ACCESSO AEREO
Scarica gratuitamente i poster da www.ipaf.org/andyaccess
Ref. A12 MA-849-1118-2-it
CONOSCERE
I PERICOLI
A volte un’immagine
dice più di mille
parole e il suo
significato resta
impresso nella
mente più
a lungo.
A sinistra tre
esempi delle recenti
campagne IPAF
sulla sicurezza.
Visibilità alla sicurezza
Scrivere di sicurezza e perfezionare percorsi di formazione
specifici non basta per elevare la sicurezza sul lavoro.
La sicurezza va anche “vista” con l’aiuto di immagini
che parlano da sole e restano nella memoria. Per
questo IPAF realizza campagne globali di sicurezza a
tema. Per il 2025 l’attenzione si è per esempio concentrata
sui ribaltamenti: "Stop ai ribaltamenti! La sicurezza
inizia a terra", evidenziando l'importanza di ispezionare
le macchine e il contesto operativo prima di indossare i
DPI e iniziare a lavorare. Un elemento da non trascurare
assolutamente è poi la manutenzione, il controllo visivo
di eventuali anomalie o riparazioni e la presenza di
una documentazione che attesti le ispezioni tecniche regolari
che sono responsabilità del proprietario dell'attrezzatura.
Tre video per l’Italia
In occasione del GIS IPAF Italia presenterà in anteprima il
terzo video della campagna italiana di sensibilizzazione e
marketing, questa volta interamente dedicato alla Banca
Dati Incidenti di IPAF. La Banca Dati Incidenti rappresenta
uno strumento unico a livello globale: raccoglie e analizza
segnalazioni di incidenti e near miss provenienti da tutto
il mondo, con l’obiettivo di comprendere le cause, sviluppare
nuove campagne di sicurezza, elaborare linee guida
tecniche e contribuire alla stesura del Global Safety Report
di IPAF. Il nuovo video è un invito rivolto a operatori, imprese
di noleggio, costruttori e centri di formazione a partecipare
attivamente alla raccolta dati, segnalando ogni
evento. Solo grazie a una partecipazione diffusa, infatti, è
possibile trasformare le esperienze sul campo in conoscenza
condivisa e in azioni concrete per ridurre il numero
di incidenti nel settore. Il nuovo video segue un primo
episodio dedicato alla formazione IPAF in generale, evidenzia
l’importanza di corsi strutturati, erogati da istruttori
altamente qualificati e un secondo episodio realizzato
per porre l’attenzione sulle operazioni di carico-scarico delle
macchine, un tema sottovalutato e cruciale per prevenire
incidenti. Con queste iniziative IPAF ribadisce il proprio
impegno nel promuovere una cultura della sicurezza basata
su dati concreti, trasparenza e condivisione, elementi
fondamentali per costruire un futuro più sicuro per chi lavora
in quota.
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Sollevamento&Noleggio
Usato
Quali sono le più
RICERCATE?
Estrapoliamo dall’analisi di mercato dei mezzi usati
curata da Ritchie Bros., relativa al secondo trimestre
2025, i dati di PLE semoventi e sollevatori telescopici
SOLLEVATORI TELESCOPICI
Per i sollevatori telescopici nel Q1 e Q2 2025
il numero di unità vendute è inferiore rispetto
alo stesso periodo del 2024. Le vendite del
Q1 2025 sono state circa 140 unità, contro
circa 180 unità del Q1 2024, mentre quelle
del Q2 2025 sono state circa 130 unità,
contro circa 180 unità del Q2 2024.
Il prezzo medio per i sollevatori telescopici
ha registrato un aumento, da 26.964 euro
nel Q2 2024 a 28.054 euro nel Q2 2025. Sia
l'età media che l'utilizzo medio sono aumentati:
l'età media è passata da 8 a 9 anni,
e l'utilizzo medio da 3.648 a 3.959 ore. Questo suggerisce che
le macchine vendute nel 2025 sono leggermente più vecchie
e hanno accumulato più ore di utilizzo rispetto a quelle del
2024. I Paesi più attivi nell'acquisto hanno mantenuto il Regno
Unito al primo posto in entrambi i periodi. Nel Q2 2024, la classifica
era Regno Unito, Polonia, Spagna, Italia e Belgio.
Nel Q2 2025, la Spagna è salita al secondo posto e l'Italia è
scesa al quinto, con la lista che include Regno Unito, Spagna,
Polonia, Belgio e Italia. La provenienza degli acquirenti nel
Q2 2025 mostra una forte prevalenza di acquisti dall'Europa
(52%), seguita da "Nello stesso Paese" (40%) e una quota minore
(8%) da "Fuori dall'Europa".
I marchi più venduti per volume nel Q2 2025 sono stati JCB
al primo posto, seguito da Merlo e Manitou.
testi di Matthieu Colombo
L’analisi del mercato europeo delle macchine da sollevamento
che realizza Ritchie Bros. è sempre interessante.
Leggendo l’ultima pubblicata, scaricabile
online sul sito della casa d’Aste, abbiamo pensato di
presentarvi i dati del secondo trimestre 2025 relativi a
piattaforme aeree e sollevatori telescopici.
Il report, basato sui dati provenienti dai canali di vendita
di Ritchie Bros. e dagli annunci su Mascus, fornisce insight
cruciali sull'evoluzione del mercato rispetto all'anno
precedente. Il settore del sollevamento in Europa nel Q2
2025 è caratterizzato da dinamiche complesse, dove gli
acquirenti stanno adeguando le proprie strategie per far
fronte a esigenze operative in evoluzione e a vincoli legati
ai costi. Mentre i sollevatori telescopici e le piattaforme
aeree a braccio vedono un calo dei volumi ma un aumento
dei prezzi per unità, spesso più vecchie ma di qualità, le
piattaforme aeree a pantografo mostrano una crescita
dei volumi a discapito del prezzo, riflettendo una chiara
preferenza per soluzioni economiche.
In questo contesto, l'Italia si conferma un mercato dinamico
per l'acquisto di piattaforme a pantografo, mentre
si rileva un lieve rallentamento per i sollevatori telescopici
e le piattaforme a braccio. Questi trend sottolineano
l'importanza per gli operatori di monitorare attentamente
l'evoluzione del mercato per ottimizzare le proprie
strategie di acquisto e vendita.
Parlano i numeri
Il mercato europeo dei sollevatori telescopici ha registrato
un andamento altalenante nel secondo trimestre del 2025
rispetto all'anno precedente [3].
Dopo un incremento del volume delle vendite nel primo
trimestre, il secondo trimestre ha segnato una diminuzione,
con 269 unità vendute contro le 295 del secondo
trimestre del 2024, rappresentando un calo del 9% nelle
vendite tramite aste di Ritchie Bros.
La vendita di piattaforme aeree a braccio usate ha subito
una netta diminuzione del volume delle vendite nel secondo
trimestre del 2025, con 646 unità vendute, un calo
notevole rispetto alle 812 unità vendute nello stesso pe-
[86] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [87]
Usato
PIATTAFORME AEREE A BRACCIO
Nel secondo trimestre del 2025, le piattaforme
aeree semoventi a braccio hanno mostrato
dinamiche di mercato interessanti.
Il numero di unità vendute in Europa nel 2025
per i trimestri Q1 e Q2 appare inferiore rispetto
ai volumi registrati nello stesso periodo
del 2024. Nello specifico, le vendite del
Q1 2025 sono state circa 400 unità, contro
le 500-550 unità del Q1 2024, e quelle del Q2
2025 circa 550 unità, contro le 600-650 unità
del Q2 2024. Il prezzo medio è aumentato,
passando da 8.624 euro nel secondo trimestre
del 2024 a 9.185 euro nel secondo trimestre del 2025,
indicando un incremento del valore unitario.
L'età media delle macchine è rimasta stabile a 13 anni in entrambi
i periodi. Al contrario, l’utilizzo medio è diminuito, scendendo
da 2.102 ore nel Q2 2024 a 1.945 ore nel Q2 2025.
I Paesi più attivi nell'acquisto hanno visto alcuni cambiamenti.
Nel Q2 2024, i principali acquirenti erano Spagna, Paesi
Bassi, Regno Unito, Italia e Germania. Nel Q2 2025, i Paesi
Bassi sono saliti al primo posto, seguiti da Spagna, Italia,
Regno Unito e Polonia, con la Polonia che ha sostituito la
Germania nella top 5. Per quanto riguarda la provenienza degli
acquirenti, la maggior parte proviene dall'Europa (48%),
seguita dagli acquisti "Nello stesso Paese" (42%), mentre il
10% degli acquirenti proviene da "Fuori dall'Europa".
I marchi più venduti per volume nel Q2 2025 sono stati JLG
al primo posto, seguito da Haulotte e Genie.
AGILI &
PRODUTTIVI
PIATTAFORME AEREE A PANTOGRAFO
Anche per le piattaforme aeree semoventi a pantografo, il
mercato ha mostrato una diminuzione del numero di unità
vendute nel 2025 rispetto al 2024. Le vendite del Q1 2025
sono state circa 300 unità, contro le 350-400 unità del Q1
2024, e quelle del Q2 2025 circa 400 unità, contro le 450-500
unità del Q2 2024. A differenza delle piattaforme a braccio,
il prezzo medio per le piattaforme a pantografo ha registrato
un calo, da 2.100 euro nel secondo trimestre del 2024 a
1.870 euro nel secondo trimestre del 2025. L'età media è rimasta
costante a 11 anni. L'utilizzo medio ha invece mostrato
un aumento, passando da 369 ore nel Q2 2024 a 433 ore nel
Q2 2025. I Paesi più attivi nell'acquisto hanno mantenuto i
Paesi Bassi al primo posto sia nel Q2 2024 che nel Q2 2025.
Nel Q2 2024, la top 5 era composta da Paesi
Bassi, Spagna, Italia, Polonia e Belgio. Nel
Q2 2025, Polonia e Belgio sono stati sostituiti
da Regno Unito e Romania, con la lista
che include Paesi Bassi, Spagna, Italia,
Regno Unito e Romania.
Nel Q2 2025 gli acquirenti provengono prima
di tutto dall'Europa (53%), seguita da acquisti
"Nello stesso Paese" (38%), e una percentuale
minore (9%) da "Fuori dall'Europa".
I marchi più venduti per volume nel Q2 2025
sono Skyjack in prima posizione, seguito
da Haulotte e Genie.
LE
NUOVE
ViO33-7 & ViO38-7
Agili e produttivi, il ViO33-7 ed il ViO38-7 offrono
un’efficienza eccezionale in ogni tipo di cantiere.
Compatti e potenti, questi modelli assicurano
un comfort operativo ottimale ed una grande
produttività anche in spazi limitati.
riodo del 2024, corrispondente a un significativo calo del
20% nelle vendite registrate dalla casa d’aste.
Prospettiva differente per le piattaforme aeree a pantografo
che hanno registrato una crescita delle vendite rispetto
all'anno precedente, con 864 unità vendute nel secondo
trimestre del 2025, un leggero aumento rispetto alle 844 del
Q2 2024. Questo rappresenta un aumento di appena il 2%
ma rende le pantografo l'unica tipologia di piattaforma a registrare
un aumento del volume di vendita, sottolineandone
la particolare rilevanza e convenienza a livello industriale.
[88] settembre 2025 Costruzioni
yanmar.com
Sollevamento&Noleggio
Aziende
Destino comune
Raimondi acquisisce da Terex le divisioni
gru a torre, automontanti e fuoristrada:
nasce un colosso globale
del sollevamento
con forti radici italiane
Raimondi Cranes ha
annunciato
l’acquisizione di
asset strategici da Terex
Corporation: le divisioni
Tower Cranes, Self-
Erecting Cranes e –
reggetevi forte – la parte
Rough Terrain Cranes e la
relativa struttura
postvendita con sede negli
Stati Uniti. Sotto la guida di
Arada Industries, società
del Gruppo Arada, il
costruttore di origini
italiane porta in dote gli
stabilimenti produttivi in
Italia – Fontanafredda
(PN) per le gru a torre e
Crespellano (BO) per le
rough terrain – oltre al
centro di assistenza di
Wilmington, North
Carolina. Circa 250 nuovi
collaboratori entreranno
nel gruppo, portando la
forza lavoro complessiva
a 400 unità. L’operazione,
la più significativa nella
storia di Raimondi e tra le
più rilevanti degli ultimi
vent’anni nel settore,
consentirà di rafforzare
l’offerta di gru a torre e
brandeggianti,
ampliandola con linee
complementari come
automontanti e
fuoristrada. L’operazione
rafforza la rete distributiva
internazionale, con un
accesso privilegiato al
mercato nordamericano e
un consolidamento delle
attività in Europa e Medio
Oriente. Tra i vantaggi
attesi, la maggiore
capacità produttiva e,
l’ottimizzazione degli
approvvigionamenti.
raimondi.com
Luigi
Maggioni
CEO
Raimondi Group
Si tratta della più importante acquisizione
nella storia di Raimondi e di
una delle più significative nell’industria
del sollevamento degli ultimi
vent’anni. È un passo decisivo verso
la nostra ambizione di diventare
un conglomerato globale nel settore
heavy lifting. Le divisioni acquisite
di Terex, riconosciute a livello internazionale,
ci permetteranno di
diversificare il portafoglio, generare
sinergie operative e accelerare la nostra
crescita in modo sostenibile,
supportando un modello di business
verticalmente integrato.
Normativa
La sicurezza
in 21 passi
n È stata pubblicata la brochure dedicata alla
norma EN 14439, documento di riferimento
per la sicurezza delle gru a torre. Il testo,
redatto dalla federazione europea CECE – di
cui Unacea fa parte – rappresenta uno
strumento pratico messo a disposizione di
imprese utilizzatrici, autorità doganali e
organi di sorveglianza.
La brochure elenca infatti i punti strategici
da verificare per accertare che una gru a
torre sia conforme alla EN 14439, norma
armonizzata che assicura il rispetto dei
requisiti essenziali di salute e sicurezza
previsti dalla Direttiva macchine
25-27 Settembre
2025
Piacenza
AREA ESTERNA
STAND G25
ZERO EMISSIONI
MASSIME PRESTAZIONI
Affronta qualsiasi terreno con zero emissioni.
I mezzi elettrici Hinowa uniscono efficienza e sostenibilità per operare
in ambienti urbani, centri storici e cantieri di restauro.
Massima stabilità e zero compromessi.
ZERO EMISSIONI, 100% EFFICIENZA
COMPATTEZZA E AGILITÀ PER OGNI CANTIERE
EN 14439, tre tipi di verifica
• Meccanica: scale, passerelle, corrimani, pulegge, funi, piattaforme
e accessi devono rispettare dimensioni, protezioni e materiali
definiti dalle norme armonizzate, per prevenire cadute e
incidenti.
• Elettronica: impianti e componenti devono garantire compatibilità
elettromagnetica, protezione dagli accessi non autorizzati,
indicatori luminosi di sicurezza, anemometri e segnalazioni
esterne.
• Documentazione: marchio CE, dichiarazioni di conformità, manuali
nella lingua del Paese, certificati delle funi, etichettature
e dati del costruttore sono indispensabili per la conformità legale
e la tracciabilità.
2006/42/CE. “Sicurezza, rispetto delle
normative europee e concorrenza leale sono
elementi costitutivi per la nostra
associazione e dovrebbero esserlo per ogni
operatore che voglia lavorare sul mercato
nazionale ed europeo», ha dichiarato il
presidente di Unacea, Michele Vitulano,
presentando l’edizione italiana della guida
“Come posso sapere se una gru a torre è
sicura?”. La pubblicazione è disponibile per il
download sul seguente sito web.
unacea.org
[90] settembre 2025 Costruzioni
PERFETTI PER CENTRI STORICI E AREE SENSIBILI
Mini gru
Avanti tutta!
Durante l’Open Campus Week 2025,
l’italiana Jekko ha ribadito il proprio ruolo
attivo nei progetti di automazione
Jekko conferma il suo
impegno come
partner di ricerca del
Center Construction
Robotics (CCR), un polo di
ricerca di spicco all'interno
del Construction Cluster
presso il Campus RWTH
Aachen, con l'obiettivo di
portare avanti nuovi
progetti di digitalizzazione
e l'automazione nel settore
delle costruzioni. Questa
collaborazione, iniziata
con il progetto congiunto
MAXX, sottolinea la
vocazione di Jekko
all'innovazione e il suo
contributo continuo
all'avanzamento della
digitalizzazione e
dell'automazione nel
settore. La rinnovata
partnership vedrà l’azienda
di Colle Umberto (TV)
lavorare a fianco del CCR e
della sua rete per
affrontare sfide industriali
cruciali. Tra queste
figurano il riutilizzo dei
materiali, la
digitalizzazione e
l'automazione, con
l'obiettivo di sviluppare
soluzioni sostenibili e
orientate al futuro per il
settore delle costruzioni.
Diego Tomasella, CEO di
Jekko, ha espresso
orgoglio per questa
estensione della
partnership, dichiarando:
"Siamo orgogliosi di
estendere la nostra
partnership con il CCR e di
continuare a contribuire a
progetti innovativi che
plasmano l'industria delle
costruzioni di domani". Il
progetto MAXX – Mobile
Assembly X-System,
premiato Lo scorso aprile
alla categoria Ricerca dei
Bauma Innovation Award
2025, è frutto della già viva
collaborazione tra le due
realtà. Ricordiamo che il
progetto d’automazione di
cantiere e in particolare
del montaggio
robotozzato di una
facciata è stato sviluppato
dal CCR in collaborazione
con il governo tedesco e
partner industriali che
includono Jekko, KUKA e
Fundermax.
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[92] settembre 2025 Costruzioni
Volvo Construction Equipment
Componenti
Tecnologia tedesca
L’azienda offre soluzioni
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di macchine impiegate
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heavy duty
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intensivi e condizioni
ambientali difficili,
riducendo al contempo i
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investimenti in ricerca e
sviluppo danno vita ad un
ventaglio di soluzioni
tecniche in grado di
funzionare senza
lubrificazione, sfruttando
materiali plastici
ingegnerizzati che
incorporano lubrificanti
solidi. Questa tecnologia
non solo prolunga la vita
utile dei componenti, ma
abbatte la manutenzione e
riduce l’impatto
ambientale, eliminando
rilascio di sostanze
inquinanti. Per il mondo
del sollevamento e della
movimentazione pesante,
Igus propone ad esempio
catene portacavi robuste e
leggere, adatte alle
piattaforme aeree e alle
macchine edili, oltre a
catene modulari
ottimizzate per i settori
portuale e logistico, in
grado di resistere a
polvere, urti, vibrazioni e
cicli intensivi. Accanto a
queste, la gamma di
cuscinetti a strisciamento
igutex, progettati per
resistere a carichi
impulsivi e condizioni
dinamiche estreme, e il
nuovo cuscinetto
bicomponente iglidur Q3E,
sviluppato per offrire
resistenza meccanica
elevata e funzionamento
completamente a secco,
rappresentano una
risposta alle esigenze di
affidabilità dei costruttori e
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[94] settembre 2025 Costruzioni
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INNOVAZIONE, TECNOLOGIA, RICERCA
Piattaforme
Easy Lift continua
a crescere a livello
internazionale,
supportata dagli
innovativi prodotti
e da una rete
di partner qualificati
Lavorare diventa Easy
«La semplicità e la
versatilità delle
nostre
piattaforme le rendono
perfette per molteplici
ambiti, dall’edilizia
all’agricoltura, con due
valori fondamentali
sempre garantiti:
sicurezza e affidabilità” –
sono le parole di Manuela
Vender, Sales Director di
Easy Lift. Easy Lift
conferma la sua
vocazione internazionale
partecipando, insieme ai
dealer locali, a tre
manifestazioni di
riferimento per il settore
del sollevamento,
dell’edilizia e
dell’agricoltura. Ad agosto,
l’azienda è stata
protagonista a Maxpo
2025 in Finlandia con il
partner Simeri, dove è
stata presentata la
compatta R160, ideale per
operare in spazi ristretti.
A settembre, in occasione
di Platform Günleri 2025 a
Istanbul, Easy Lift si
prepara a mostrare le
piattaforme R210 e RA26,
due modelli adatti al
mercato del noleggio, che
in Turchia registra una
crescita costante.
A ottobre, infine,
l’appuntamento sarà con il
Sommet de l’Élevage 2025
di Clermont-Ferrand, in
Francia, al fianco del
dealer LVM Nacelles.
Qui Easy Lift evidenzierà
l’applicabilità delle sue
soluzioni nel settore
agricolo e forestale, dove
l’affidabilità delle macchine
e la capacità di lavorare in
condizioni complesse
fanno la differenza. Con
questa strategia, Easy Lift
continua a crescere a
livello internazionale,
supportata da una rete di
partner qualificati che la
affiancano nel portare
innovazione e concretezza
direttamente a contatto
con i professionisti del
settore.
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[96] settembre 2025 Costruzioni
Piattaforme aeree
20 metri d’innovazione
Dopo le Haulotte
HA16 E e HA16 E
PRO, arrivano
le sorelle maggiori
HA20 E e HA20 E
PRO da 20 metri
Le nuove piattaforme
aeree a braccio
articolato Haulotte
Pulseo da 20 metri di
altezza operativa
ridefiniscono la
produttività, la versatilità e
la sostenibilità in cantiere.
Con queste parole
Haulotte riassume le
qualità della nuova
piattaforma della gamma
Pulseo 100% elettrica
HA20 E, disponibile anche
in versione PRO. Questo
modello all’avanguardia si
aggiunge alle HA16 E e
HA16 E PRO da 16 metri,
già presentate su queste
pagine. La HA20 E
garantisce prestazioni
paragonabili alla
corrispondente versione
diesel, ma senza
rumorosità, emissioni e i
vincoli di manutenzione
tipici dei motori a
combustione.
L’architettura 100%
elettrica assicura
un’autonomia fino a due
giorni anche su terreni
accidentati, secondo i test
eseguiti con il ciclo Peter
Hird (il ciclo di lavoro reale
può variare a seconda
delle condizioni operative).
In modalità elettrica, la
piattaforma lavora a zero
emissioni, riducendo
sensibilmente l’impatto
ambientale e rispondendo
alla crescente richiesta di
macchine a basse
emissioni.
Dal fuoristrada all’indoor
Pensata per cantieri
multifase, la nuova
piattaforma passa con
facilità da operazioni
delicate all’interno degli
edifici a lavori gravosi
all’esterno, gli stessi che
affronta la versione RTJ
diesel. La versatilità deriva
da una combinazione di
pneumatici antitraccia,
dimensioni compatte e
quattro ruote motrici e
sterzanti. Nella versione
PRO l’allestimento
comprende anche un
assale oscillante, che
incrementa ulteriormente
la capacità di adattarsi a
qualsiasi contesto
operativo. Tra le soluzioni
tecniche spiccano il
differenziale con
bloccaggio manuale, la
possibilità di affrontare
pendenze fino al 40% e
l’opzione Haulotte Extra
Reach, che consente di
lavorare in sicurezza con
inclinazioni fino a 6°.
A completare la dotazione,
è disponibile un Range
Extender rimovibile da 5
kW, intercambiabile su
tutta la gamma Pulseo
(ad eccezione del modello
HA20 LE), in grado di
prolungare l’autonomia
fino a sei giorni in cantieri
remoti senza accesso alla
rete elettrica e di ricaricare
l’80% della batteria in sole
tre ore. La piattaforma
garantisce una capacità di
carico standard di 2
persone e 250 kg in cesta;
con l’opzione Extra Reach
la portata sale a 3 persone
e 350 kg, ampliando
ulteriormente le possibilità
operative. Ne leggerete di
più sul prossimo numero
di Costruzioni.
haulotte.com
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Nord America, ma è un evento che porta il settore
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[98] settembre 2025 Costruzioni
Gru a torre
La Bologna del
FUTURO
Le topless Potain dominano il cantiere
più esteso della nuova Linea Rossa
del Progetto Tram che, assieme
alla Verde e alla Blu,
cambierà la città
CANTIERE
CICLOPICO
Il Deposito
Borgo Panigale,
situato nella
parte ovest
della via
Persicetana,
ospiterà,
su circa 70 mila
metri quadrati,
il quartier
generale della
nuova rete
tranviaria
di Bologna.
testi di Damiano Diotti
Nessuno oserà affermare domani, quando tutto diventerà
“storia”, che a Bologna siano mancati il coraggio,
l’ambizione e la visione dei grandi temi progettuali:
il ciclopico Progetto Tram, calato nella realtà
quotidiana, ha creato e continuerà a produrre per mesi
inevitabili disagi alla città, per la presenza di ineluttabili
cantieri anche nel tessuto storico, ma ha, tra i molti punti
di forza, anche quello di saper esprimere una posizione
di grande apertura d’avvenire, perché davvero guarda
avanti: alla Bologna del futuro che, con quest’opera,
avrà un volto del tutto nuovo, come da Piano Urbano della
Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città Metropolitana
di Bologna approvato nel 2019 e che ha definito un nuovo
sistema di trasporto rapido di massa di tipo tranviario
per l’area urbana di Bologna integrato con il trasporto pubblico
su gomma.
Più sostenibile e sicura
Il 2027 è l’orizzonte temporale in cui si potrà ammirare dal
tram “la Dotta, la Grassa, la Rossa”. Sarà il tempo in cui il
capoluogo dell’Emilia-Romagna sarà in grado di sbandierare
una mobilità accessibile per tutti, più sicura e meno inquinante.
Ma, per ora, raccontiamo il presente: una contemporaneità
fatta di cantieri a cui abbiamo avuto la
favorevole occasione di accedere. La costruzione della
Linea Rossa e di quella Verde è condotta dal raggruppamento
d’imprese guidato da C.M.B., insieme ad Alstom ferroviaria,
Amplia Infrastructures e Alstom Trasport.
Attualmente, oltre ai lavori per la Rossa (Borgo Panigale-
Fiera), è in corso la realizzazione della Verde (centro-
Corticella), mentre a breve, a seguito della richiesta di finanziamento
ministeriale datato giugno 2025, seguirà la
realizzazione della Blu che collegherà Casalecchio e San
Lazzaro.
Prima la Linea Rossa
Dal maggio 2022, quando la Linea Rossa del sistema tranviario
di Bologna è stata aggiudicata in via definitiva al raggruppamento
d’imprese guidato da C.M.B. Società
Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, insieme ad
[100] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [101]
Sollevamento&Noleggio
Gru a torre
Alstom ferroviaria, Amplia Infrastructures e Alstom
Transport, di strada il progetto ne ha fatta molta.
Nel febbraio 2023, durante un evento riservato alla stampa
e ai comitati dei cittadini, erano stati presentati il progetto
e il piano di cantierizzazione della Linea Rossa, con
l’effettivo avvio dei cantieri, nella primavera 2023, dal capolinea
Emilio Lepido, di Borgo Panigale, e da quello di Fiera
Michelino. L’organizzazione dei cantieri della Linea Rossa
è stata pensata per limitare al massimo i disagi alla circolazione:
il tracciato è stato suddiviso in “cantieri di linea”,
composti da “micro-cantieri” che si attivano progressivamente
e che permettono di operare su singole tratte di lunghezza
limitata, evitando il più possibile la compresenza
di lavori su interi assi stradali.
cora un anno per terminare i lavori”. “Tra personale C.M.B.,
personale Alstom e fornitori esterni in questo cantiere siamo
in 120, con la prospettiva di arrivare ben presto all’incirca
a 200 persone. Su tutto il progetto, attualmente, sono
impegnate più di 800 persone, in incremento rapido verso
il migliaio di unità nel breve. L’area Deposito è economicamente
importante. È circa un quinto del valore dell’appalto
generale delle due Linee. Tre dei 14 stabili in costruzione
sono rilevanti anche a livello volumetrico: due palazzine
a tre piani fuori terra più copertura con tutti gli impianti e
un’officina, molto grande, di manutenzione ordinaria. Stiamo
parlando di uno sviluppo di 100 metri per 50 su due piani.
E qui l’aspetto dei sollevamenti e quello della gestione logistica
dell’area di cantiere sono molto importanti”.
Poi la Linea Verde
Nel dicembre del 2023, il Comune di Bologna ha affidato
la Linea Verde del tram al raggruppamento di imprese già
impegnato nella realizzazione della Linea Rossa. Si è trattato
di un’importante novità che ha accelerato i tempi per
l’apertura dei cantieri della seconda linea tranviaria di
Bologna, e che consentirà di rispettare i tempi imposti dal
PNRR: realizzazione dell’opera entro giugno 2026.
La seconda linea tranviaria di Bologna (Tratto Nord della
Linea Verde) si estenderà dal capolinea su via dei Mille al
capolinea Nord di Corticella, con una lunghezza di circa 6,9
chilometri, di cui 1,2 chilometri in sovrapposizione alla Linea
Rossa. Lungo il tracciato ci sono due capolinea e 15 fermate,
di cui tre in comune con la Linea Rossa.
In cantiere a Borgo Panigale
Dove c’era il deposito dei tram di Borgo Panigale, troverà
spazio il nuovo quartier generale della rete tranviaria bolognese,
uno spazio annunciato come il più grande deposito
centralizzato per tram su gomma e su rotaia d’Italia. Noi
abbiamo proprio visitato il colossale cantiere per la costruzione
del “Deposito”. La nostra prima considerazione
è che i lavori non interferiscono in maniera significativa sul-
la viabilità, perché si tratta di un’area non esposta ed è anche
tra quelle che avrà più benefici dal progetto di riqualificazione
promosso dalla nuova infrastruttura tranviaria.
La parte ad ovest della via Persicetana accoglierà il quartier
generale della rete dei tram, con un complesso di 14
edifici: uffici, ricoveri dei mezzi, servizi tecnico-manutentivi
e uno spazio polivalente a disposizione della città.
Una porzione dell’area sarà destinata al parcheggio di in-
terscambio (con 388 posti auto) e consentirà di accedere
al capolinea attraverso un sottopasso pedonale. Nella
parte ad est della via Persicetana ci saranno il capolinea e
la zona di attestamento dei bus extraurbani che “interscambieranno”
con la tranvia. Il capolinea avrà un locale di
attesa per i passeggeri e una ciclostazione. Attenzione al
verde, immancabile, nel progetto Tram Bologna: impianti
fotovoltaici; la copertura del Deposito che sarà un grande
tetto verde; una porzione dell’area (di circa quattro ettari)
che verrà trasformata in un nuovo parco pubblico su cui
affaccerà il Villaggio Ina.
Un quinto del progetto
Matteo Minghetti, Direzione di Cantiere C.M.B., si sta occupando
del lotto “Deposito”. Ci ha fatto strada in cantiere,
animato da una pratica di serena disposizione d’animo,
perché i lavori sono in linea con i dettami del PNNR, che
pur prevedono obiettivi ambiziosi da raggiungere in tempi
piuttosto stretti: “È un’opera monumentale che ci impegna
molto, ma siamo in linea con la programmazione e c’è an-
Potain, garanzia d’efficienza
Risorse imbattibili per aver ragione della pratica dei sollevamenti
sono state ravvisate da C.M.B. in diverse gru a
marchio Potain. Come ha precisato Sabino Riefoli, Export
Sales & Key Account Manager di Manitowoc Crane Group
Italy, anch’egli con noi in cantiere, C.M.B. ha una lunga consuetudine
con Potain: “Da oltre 50 anni, C.M.B. ci sceglie
per tutte le soluzioni tecniche del sollevamento nei cantieri:
è un nostro cliente storico. In questo cantiere del lotto
“Deposito” della tramvia di Bologna abbiamo gru a torre di
ultima generazione, come la MDT219 della gamma CCS
CITY, a servizio della costruzione degli edifici direzionali,
e la MDT319 della gamma CCS, e altri, modelli come la
MD208A, del parco macchine C.M.B., e due GTMR331 a
servizio della realizzazione dei sottopassi a spinta pedonale
e tranviario”.
Le Potain a rotazione alta di ultima generazione che si trovano
al lavoro nel cantiere Deposito del Progetto Tram sono
la MDT219 J10 e la MDT319. La MDT219 J10 è manifestamente
apprezzata per la propria facilità di adattamento
a differenti ambienti di impiego: cantieri alti e di ampia
superficie, quale, per l’appunto, quello del Deposito. Quersto
modello ha una capacità nominale di dieci tonnellate (esi-
[102] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [103]
RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA
Gru a torre
ste anche in versione J8), sbraccio massimo di 65 m, carico
in punta di 1,95 t e altezza sotto gancio di 70,4 m.
Dal terreno dei dati spostiamoci a quello delle prestazioni.
La MDT219 J10, al pari degli altri modelli della gamma CCS
City, ha una precisa fisionomia caratterizzata da due tratti:
rapidità e precisione nello svolgimento del lavoro, per il
beneficio fornito dal sistema di controllo Crane Control
System di Manitowoc. Si intuisce con chiarezza che operazioni
più spedite, più precise, e la possibilità del massimo
controllo da parte dell’operatore, promuovono l’incremento
della produttività.
Appartiene, invece, alla gamma MDT CCS la gru a rotazione
alta MDT319: una delle topless progettata da Potain
per ottimizzare trasporto, montaggio e operazioni in cantieri
congestionati. La macchina sa assicurare la combinazione
di grandi prestazioni, per capacità e sbraccio, con
sistemi di simulazione, controllo remoto e ottimizzazione
dei tempi. Ha una portata massima di 12 t, sbraccio massimo
di 70 m, portata alla massima estensione di 3,2 t,
altezza massima sotto gancio di 74 m, e, anch’essa, ha il
sistema Manitowoc Crane Control System.
Quest’ultima tecnologia permette di monitorare in tempo
reale tutti i movimenti delle gru e le sollecitazioni strutturali,
per mezzo della tecnologia con sensori ridondanti. È
così assicurata l’ottimizzazione delle portate di sollevamento.
Tutte le impostazioni di configurazione della gru
vengono realizzate mediante il display CCS direttamente
in cabina. In soli 15 minuti, grazie al sistema, è possibile
configurare la macchina, tarare i sensori dei movimenti,
impostare il finecorsa del carrello e la lunghezza del braccio.
A questo punto, la gru riconosce automaticamente i
punti di arresto configurati. Le cose cambiano per la configurazione
e la messa in servizio delle gru non dotate di
sistema CCS: la procedura può richiedere più di tre ore.
possibile la gestione della flotta in tempo reale e il monitoraggio
delle prestazioni delle gru, come pure la diagnostica
remota, per permettere a chi usa le macchine di diagnosticare
guasti o di organizzare l’assistenza e le
riparazioni da remoto. Inoltre, l’app consente aggiornamenti
wireless al sistema di controllo proprio delle gru (Crane
Control System, CCS) di Manitowoc, eliminando così la necessità
di aggiornamenti manuali e garantendo ai clienti
il costante apporto di nuovi software e di inedite funzionalità.
Al Bauma 2025 è stato anche presentato il nuovo
comando a distanza ProTECHtor per le gru Potain abilitate
al CCS (e dunque anche per le “nostre” MDT219 J10
e MDT319). ProTECHtor concede la priorità alla sicurezza
dei tecnici, assegnando loro il controllo esclusivo delle
macchine durante gli interventi di manutenzione. I tecnici
possono accendere o spegnere la gru e abilitare o disabilitare
i movimenti ad alta o bassa velocità, mentre le allerte
audio-visive avvertono dell’attività della gru in corso.
ProTECHtor può anche funzionare come dispositivo di
blocco di emergenza per le gru senza CCS.
Questa tecnologia contribuisce a ridurre i tempi di fermo
macchina, perché, come ovvio, senza l’intervento dell’operatore,
favorisce riparazioni più rapide e sicure.
Oggi ancora più smart
Al recente Bauma, Grove e Potain hanno messo in risalto
la tecnologia intelligente con la piattaforma Grove CON-
NECT e l’app Potain CONNECT Assist 4G. Con esse è
L ’ INTEGRATORE N UTRIZIONALE
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WWW.ICPMAG.IT
[104] settembre 2025 Costruzioni
Piattaforme aeree
La partnership
si consolida
Alle giornate italiane del sollevamento
JCB ed EA Group presentano nuove soluzioni
per il sollevamento di persone e carichi
specializzazione in carrelli
elevatori multidirezionali e
mezzi speciali per la
movimentazione in corsie
strette e per materiali
lunghi e pesanti. L’accordo
con JCB, siglato nel 2023,
ha ampliato ulteriormente
la proposta dell’azienda,
che oggi abbina
consulenza, vendita,
noleggio e assistenza
tecnica su tutto il territorio
nazionale grazie a una rete
di dieci sedi operative.
La collaborazione con EA
Group rappresenta quindi
un tassello importante
nella strategia italiana di
Due anni fa, proprio
alla fiera di
Piacenza, l’annuncio
dell’accordo esclusivo tra
JCB ed EA Group aveva
segnato una via di
sviluppo per il business
delle piattaforme aeree
inglesi anche in Italia.
Ora, in occasione del GIS
2025, questa
collaborazione si presenta
più solida che mai, con
uno stand condiviso che
mette in vetrina alcune
delle soluzioni più
avanzate per il lavoro in
quota e la logistica
industriale. Nello spazio
espositivo di EA Group su
160 mq, i visitatori trovano
una selezione delle
macchine della gamma
JCB Access: piattaforme a
pantografo elettriche con
altezze di lavoro da 6 a 14
metri, tutte certificate
EN280 CE, e piattaforme
articolate semoventi con
le ultime novità di
prodotto. Tra queste
spiccano i nuovi modelli
A45E (full electric a
batteria) e A45EH (ibrido
diesel/elettrico), che
garantiscono maggiore
efficienza operativa,
accesso migliorato per
l’operatore e un
monitoraggio avanzato
delle prestazioni. Accanto
al comparto “Access”, lo
stand ospiterà anche il
versatile Teletruk,
disponibile sia in versione
diesel che elettrica.
Questo carrello elevatore a
braccio telescopico è
pensato per applicazioni
industriali dove servono
compattezza, visibilità e
capacità di movimentare
carichi ingombranti in
spazi ridotti.
Al servizio della logistica
Fondata oltre 25 anni fa, la
realtà EA Group si è
affermata come punto di
riferimento nazionale nella
fornitura di soluzioni
logistiche avanzate, con
particolare
JCB, rafforzando la
presenza nel settore del
sollevamento aereo e
aprendo nuove
opportunità nel mercato
del noleggio e della
logistica industriale.
jcb.com
In collaboration with
[106] settembre 2025 Costruzioni
Sollevamento&Noleggio
Piattaforme autocarrate
DESman Group
sceglie la nuova
CTE ZETA23,
eccellenza
tecnologica tra
le piattaforme
autocarrate
patente B
CTE ZETA23
testi e foto
di Matthieu Colombo
Altezza di lavoro 23 m
Sbraccio massimo 11 m
Portata in cesta sempre 250 kg*
*intera area operativa, anche a 10 m di sbraccio al posteriore.
Compatta
PREMIUM
Siamo stati a Padova per stringere la mano ad Enrico
Manfrinato, socio di DESman Group insieme a
Valentina Destro. Enrico ci ha condotto in cantiere per
presentarci la loro nuova piattaforma aerea autocarrata
ZETA23; uno dei primi esemplari consegnati in Italia.
Azienda specializzata da vent’anni nel noleggio di piattaforme
aeree semoventi e autocarrate, DESman ha scelto la
nuova CTE autocarrata allestita su Iveco Daily da 3,5 tonnellate
in quanto rappresenta un passo significativo nell'offerta
di soluzioni all'avanguardia in termini di facilità d’utilizzo e
sicurezza operativa per i loro clienti.
Specialisti in PLE
Fondata nel 2004 dall'esperienza e intraprendenza di Enrico
Manfrinato, oggi amministratore e direttore tecnico,
DESman si è affermata nel mercato grazie alla qualità del
servizio e a un'offerta diversificata e completa. Con circa
200 piattaforme aeree in flotta noleggio e due sedi principali
a Padova e Borgovico (PD), DESman opera prevalentemente
nelle aree di Padova, Vicenza e Venezia. L'azienda
non si limita al noleggio e alla manutenzione delle piattaforme,
ma offre anche un servizio di formazione professionale
per i clienti, considerato uno strumento di fideliz-
Costruzioni settembre 2025 [109]
Piattaforme autocarrate
CTE CONNECT
Questo pacchetto
incluso nell’S3 EVO
permette
il monitoraggio
a distanza, la gestione
delle impostazioni
da remoto
e di pianificare gli
interventi di assistenza.
zazione essenziale. Questa formazione è in linea con le
normative vigenti in materia di sicurezza (D. Lgs. 81/08 e
Accordo Stato Regioni del 20/02/2012), includendo sia
una parte teorica che una pratica, con docenti qualificati
ed esperti. La clientela di DESman è composta principalmente
da aziende che eseguono manutenzioni e allestimenti
industriali (60%), manutenzione del verde (20%) e
dal mondo delle costruzioni (20%). La preferenza dei clienti
di DESman ricade sul noleggio a breve e medio termine
e sulla ricerca di macchine di qualità con servizi
complementari affidabili. Tutte le macchine DESman
sono dotate di tecnologie avanzate e conformi alle normative
CE, con personale altamente qualificato per collaudi
e assistenza tecnica.
Più produttività e sicurezza
La CTE ZETA23 è l'espressione massima di piattaforma
autocarrata patente B di CTE, un modello che amplifica l'offerta
nel segmento puntando su leggerezza,
compattezza e prestazioni elevate.
Presentata al Bauma 2025, questa piattaforma integra la
gamma ZETA di CTE, nata per rilanciare il concetto strategico
del doppio pantografo, una soluzione tecnica che,
combinata con il braccio telescopico a doppio sfilo, permette
di sfruttare l'intera area di lavoro massimizzando
le prestazioni. Il modello è stato progettato per affiancarsi
alla CTE ZETA 24 J e sostituire la CTE ZETA 22.
Sul mercato italiano l’allestimento che avrà maggiore successo
sarà presumibilmente quallo scelto da DESman, ovvero
su Iveco Daily da 3,5 tonnellate. In questo assetto, la
ZETA23 circola su strada con le seguenti dimensioni: di
7.309 mm di lunghezza, 2.199 mm di larghezza e 3.039
mm di altezza. Tra le caratteristiche distintive della nuova
CTE c’è la stabilizzazione in sagoma che consente di operare
in aree ristrette in assoluta sicurezza. Gli stabilizzatori
frontali possono essere aperti a qualsiasi estensione,
sfruttando al meglio lo spazio disponibile in ogni sito, mentre
quelli posteriori sono fissi, in sagoma. La stabilizzazione
minima è di 2.370 mm e quella massima di 2.436
mm. Veniamo alla cesta, ovviamente in alluminio, che ha
Proli braccio rinforzati
250 kg in cesta Porta piastre
Cella di carico
Base pantografo robusta
Finiture curate e durature
Apertura del doppio pantografo
Giochi registrabili
[110] settembre 2025 Costruzioni
MACCHINE, ATTREZZATURE E
Piattaforme autocarrate
Enrico
Manfrinato
Socio
DESman Group
Acquistiamo piattaforme CTE da anni sia perché la qualità
costruttiva è superiore alla media, sia perché sono
macchine che mantengono un valore residuo elevato nel
tempo. La ZETA23 è un modello ricco di contenuti studiati
per rendere sempre più sicuro e semplice l’utilizzo.
Per noi questo è un valore aggiunto dato che gli operatori
che noleggiano non sono sempre degli esperti.
Enrico
Vanotti
Resp. commerciale
DESman Group
Avere una flotta macchine con un’età media del parco bassa
è il miglior biglietto da visita che possa avere un noleggiatore.
A questo, noi aggiungiamo una rosa di servizi
che spazia dal fornire DPI da noi selezionati, ai corsi di
formazione tecnica e per il rilascio di patentini. Un altro
punto di forza è la versatilità nel gestire i contratti di noleggio
e nella presa e resa delle macchine.
MEZZI D’OPERA PER L’EDILIZIA
CAVE &
CALCESTRUZZO
MACCHINE &
COMPONENTI
DECOSTRUZIONE
& RICICLAGGIO
INTUITIVI
Il layout evoluto
dei comendi è uno
dei punti di forza
della ZETA23.
SOLLEVAMENTO
& NOLEGGIO
TEST MACCHINE
20 ANNI D’ESPERIENZA Con due sedi nel padovano,
il noleggiatore di PLE ha una flotta di oltre 200 mezzi.
dimensioni di 1400x700x1100 mm, è dotata di rotazione
idraulica di 90°+90° e montata su parallelogramma idraulico
per facilitare le operazioni in prossimità di ostacoli.
Include una presa elettrica 230V AC CE.
Il braccio a doppio pantografo è disegnato per offrire la
massima versatilità e ruota di 320° in entrambe le direzioni
rispetto al carro stabilizzato del Daily. Ogni movimento
della parte aerea è monitorato dalla gestione elettronica
CTE che unisce i sensori in rete CAN bus e monitora in tempo
reale la cella di carico della cesta.
Stabilità avanzata
Un elemento distintivo della CTE ZETA23 è certamente l'integrazione
dell'avanzato sistema S3 EVO (Smart Stability
System EVO) che permette di utilizzare la piattaforma in
massima sicurezza indicando in ogni momento le manovre
consentite, ed evitando quelle non permesse. La semplicità
della nuova interfaccia grafica e display LED comunicano
le informazioni essenziali, rendendo l'interazione
immediata, mentre l’adozione di nuovi joystick proporzionali
incrementa la qualità percepita dall’operatore che riesce
sempre a compiere movimenti simultanei fluidi e precisi.
È apprezzabile l’automazione di funzioni come la
chiusura o l'apertura sequenziale automatica del braccio,
così come la stabilizzazione variabile e automatica che permette
di stabilizzare la macchina con un solo tasto sia dalla
navicella, sia da terra. La ciliegina sulla torta è la funzione
Virtual Roof che permette di limitare l'apertura del
pantografo per non oltrepassare un’altezza preselezionata
(per esempio in presenza di una linea elettrica) e impedisce
l'uscita dall'ingombro di coda del braccio, evitando
di occupare una carreggiata stradale.
costruzioniweb.it
Abbonamento annuo 10 numeri | 150,00 euro
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[112] settembre 2025
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Prodotti
Una gamma
senza precedenti
Piattaforme aeree, gru a braccio articolato
e gru pick & carry con livrea bianca blu
e marchio Tadano. L’integrazione corre
Tadano si prepara a
un’edizione del GIS
senza precedenti.
Dal 25 al 27 settembre, la
multinazionale del
sollevamento Tadano
pick & carry, tutte riunite
sotto un unico brand.
“Questa partecipazione è
la dimostrazione concreta
di quanto rapidamente
stiamo integrando le
vuole rendere tangibile già
in fiera. Gli stand Tadano
(N149 all’aperto
e Q50-R67 al coperto)
ospiteranno alcune delle
novità di punta.
Nel padiglione interno
spazio alle gru pick & carry
full electric, con modelli
che vanno dalla 25E fino
alla 320RC. All’esterno
riflettori sulle gru a braccio
articolato PM 23.5,
PM 43.5 e PM 83.5, oltre
alla piattaforma Octoplus
30, alle piattaforme Snake
26 e Scorpion 18 montate
su Iveco, e ai modelli
porterà infatti in fiera a
Piacenza la gamma più
completa della sua storia,
frutto dell’integrazione con
i marchi Manitex e
Nagano. Per la prima
volta, accanto alle
tradizionali gru, i visitatori
potranno scoprire anche
piattaforme aeree, gru a
braccio articolato e gru
nuove linee di prodotto,
offrendo una proposta
ampia e coesa come non
mai,” spiega Davide
Camperi, Business Leader
Tadano per l’Italia.
L’obiettivo è ambizioso:
diventare il numero uno al
mondo nel settore del
sollevamento, un
traguardo che l’azienda
AS-15MCJ e AS-20MC.
A completare la rassegna,
ci sarà anche una
multistrada Tadano AC
6.300-. “Non vediamo l’ora
di incontrare i clienti e
mostrare dal vivo
l’ampiezza della nostra
offerta,” conclude
Camperi.
tadano.com
[114] settembre 2025 Costruzioni
Autogru
Con il nuovo X-Crane 2,
Michelin punta
a riaffermare la leadership
nel segmento autogrù,
proponendo una soluzione
tecnologicamente
avanzata, sostenibile
e ad alte prestazioni
DEUXIEME
génération
Dopo il debutto del rivoluzionario X-Crane nel 2006, presentato
all’Intermat di Parigi, Michelin introduce oggi
la sua evoluzione: Michelin X-Crane 2, il nuovo pneumatico
per autogrù che segna un ulteriore passo avanti in
termini di prestazioni, efficienza e sicurezza.
Frutto di oltre dieci anni di sviluppo, questo prodotto rappresenta
l’apice dell’esperienza Michelin nel settore, unendo competenze
nel campo dell’ingegneria civile e del trasporto pesante.
Il nuovo X-CRANE 2, disponibile nella misura 445/95
R 25, è stato progettato per offrire prestazioni ottimali su strada
e fuoristrada. Con un indice di carico aumentato a 178F,
permette il trasporto di carichi più pesanti a velocità sostenute,
fino a 800 kg in più per pneumatico rispetto al modello
testi di Antonio Fargas
precedente, il Michelin X-Cranenella versione evoluta “+” Plus.
L’incremento complessivo raggiunge 1,6 tonnellate per assale,
contribuendo a una maggiore produttività operativa. La
nuova misura per multistrada 445/95 R 25 è in vendita sul
mercato italiano da giugno 2025 ed è omologata per le
Liebherr LTM, LTC, LG, le Tadano AC, le Grove GMK e per le
Linkbelt AT vendute in America.
Frena meglio, fa consumare meno
Oltre alla portata, anche le prestazioni in frenata sono state
notevolmente migliorate. Test su fondo bagnato (certificati
da Dekra e realizzati presso Centro Prove Michelin di Ladoux
nel novembre 2024) hanno dimostrato che l’X-Crane 2 ga-
Cos’è REGENION
È una tecnologia di scolpitura del battistrada evolutiva ideata da
Michelin. In sostanza, man mano che si consuma il battistrada,
emergono gradualmente delle scanalature nascoste. Queste
lamelle e scanalature supplementari sono quindi già presenti nella
gomma e affiorando man mano che il battistrada si usura garantendo
aderenza, drenaggio e sicurezza costanti.
rantisce spazi d’arresto sensibilmente ridotti rispetto ai principali
concorrenti, a vantaggio della sicurezza in ogni condizione.
La marcatura M+S conferma inoltre la sua efficacia
su superfici asciutte, fangose, innevate o bagnate. Uno degli
elementi più innovativi è l’integrazione della tecnologia Michelin
Regenion, qui applicata per la prima volta a un pneumatico
da autogrù. Grazie a sofisticati processi di stampa 3D in metallo,
il battistrada è in grado di rigenerarsi nel tempo, rivelando
progressivamente nuove scanalature che mantengono
aderenza e trazione costanti lungo tutta la durata del
pneumatico. Un altro aspetto chiave sottolineato dalla stessa
Michelin è – citiamo il comunicato – “l’efficienza energetica”.
Sempre secondo test realizzati da Michelin ma certificati
da ente esteno, infatti, l’X-Crane 2 consentirebbe una
riduzione del consumo di carburante superiore al 13%.
[116] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [117]
Truck&Allestimenti
Ribaltabili Comes
Cose buone
DAL SUD
L’azienda della famiglia Tasca si specializza
per crescere, senza perdere di vista la qualità.
Usciti di scena i semirimorchi e i derivati commerciali,
il catalogo si concentra su vasche e cassoni
per mezzi d’opera a tre e quattro assi
Al di là dei luoghi comuni, c’è un Sud attivo e produttivo.
Oltre al turismo, che sarebbe fin troppo facile,
si fanno costruzioni pesanti dove la cura dell’artigianato
confina con il prodotto industriale. Parliamo
della Comes, acronimo di Costruzioni meccaniche siciliane,
fondata da Giovanni Tasca nel 1981, oggi nelle mani
del figlio Salvatore e con la terza generazione già in azienda
da 15 anni: i fratelli Giovanni (ufficio tecnico) ed
Eugenio (commerciale). L’attività principale ormai ruota
di Danilo Senna
in collaborazione con
essenzialmente attorno ai cassoni ribaltabili per autocarri
a tre o quattro assi, però in passato ci sono stati anche
altri allestimenti come l’Intercambiabile, autoscarrante
per scambio di attrezzature su controtelaio, i
centinati oppure i cassoni per mezzi fino a 3,5 tonnellate:
prodotti potenzialmente appetibili che, però, assorbono
troppe energie (manodopera e materiali) per come
si è strutturata oggi Comes. Che si trova nella piana a
sud di Ragusa, su una superficie di 20mila metri qua-
dri, di cui un quarto coperti. Certificata Iso 9001 dal 2001,
ha una capacità di 320/340 allestimenti all’anno; nuovi
investimenti, fra cui altri robot di saldatura, potranno farla
crescere a 400 pezzi, in linea con il trend che ha visto
salire il business a doppia cifre nell’ultimo decennio. Di
più è difficile immaginare, non tanto per la potenzialità,
quanto per la carenza di personale.
Se vivete sul ‘Continente’ (come i siciliani si riferiscono
ANCHE 3LAT Nella foto
d’apertura, il Kingstone
Trepuntouno su Renault K,
a testimoniare il rapporto
consolidato fra Comes
e i francesi. Qui a sinistra,
un cassone 3Lat su Mercedes
Arocs. Più sotto, lo stesso
trilaterale ma in versione con
apertura a libro. In basso, svetta
il Carrara 3.1, ovvero la variante
del Kingstone per trasporto
massi, equipaggiabile pure con
sistema di lavaggio del carico.
alla Penisola oltre lo Stretto) e pensate che siano un po’
fuori mano, non è un problema: le consegne degli autotelai
avvengono franco allestitore, poi, una volta vestiti si
preoccupa lui di recapitarlo al concessionario della marca
interessata (via nave per i tragitti più a Nord). I partner
più consolidati sono Iveco, Man, Mercedes-Benz e Volvo,
più rari gli Scania, mentre con Daf i rapporti si stanno facendo
più frequenti da quando sono arrivati gli XFc; con
Renault Trucks, infine, c’è una partnership per la fornitura
di mezzi d’opera allestiti ‘chiavi in mano’.
Poche cose fatte bene
Concentrarsi su una tipologia di prodotto ha permesso
alla Comes di curare la qualità, partendo da materiali altrettanto
garantiti. Si utilizzata solo acciaio svedese
Hardox 500 e strututrale Domex. Il prodotto di punta si
chiama Kingstone Trepuntouno, evoluzione ultima di un
cassone disponibile anche in versione classica a sezione
rettangolare e con costolature inclinate; a listino anche
lo specialistico Carrara 3.1 indirizzato al trasporto di
massi. La volumetria dipende ovviamente dal telaio sottostante
e dalle richieste del cliente, normalmente va da
18 a 22 metri cubi grazie alla particolare forma poligonale
delle sponde (sul 3.1) che consente di guadagnare
spazio di carico senza salire troppo in altezza.
Caratteristica dei manufatti Comes è il fulcro posteriore
che regge lo sforzo massimo durante il sollevamento, lì
la cerniera è costituita da una struttura scatolata e saldata;
davanti, invece, il cassone va a incastrarsi in una
barra trasversale per assicurare la massima stabilità in
marcia. E se ribaltabile posteriore non basta, c’è anche il
modello 3Lat apribile anche sui due lati, con sollevamento
a doppio pistone oppure a libro con montante centrale
sfilabile. Il costruttore siciliano, un po’ per necessità, un
po’ per politica aziendale (controllo qualità), si costruisce
tutto in casa eccetto il pistone di sollevamento, le componenti
idrauliche e il telo copri-scopri; ciò significa che
anche i due attuatori che aprono la sponda posteriore
sono firmati Comes ed è uno dei fiori all’occhiello insieme
alla mensola di scarico sulla finitrice.
[118] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [119]
Truck&Allestimenti
Soluzioni di potenza
di Danilo Senna
in collaborazione con
fptindustrial.com
Il miglior amico dell’operaio
è il cane ‘robotico’,
un quadrupede bionico che
zampetta per la fabbrica
portando in linea
di montaggio i pezzi che
servono. La foto d’apertura
evidenzia la modernità della
ePwt, la forte automazione,
la pulizia e l’ordine generale.
TermoElettrico
Il motorista di Iveco (ma non solo) affila le armi
per stare al passo coi tempi che cambiano.
La solidità del passato è ancora presente, ma adesso
sposa pure il futuro, in tutte le sue possibili variabili
Quando i camion italiani si chiamavano soprattutto
Fiat - qualcuno della vecchia scuola li chiama ancora
così gli Iveco - il ritornello era quasi sempre
lo stesso: “cabina e finiture sono quello che sono, ma il
motore non si batte!”. Ecco, siamo andati a trovare chi
quei motori li fa ancora oggi, cioè Ftp Industrial, ultima
enclave di industria orgogliosamente torinese, in un contesto
italiano dove la meccanica pesante sta inesorabilmente
traslocando sempre più a Est. Sono lontani i tempi
in cui arrivando in auto da Milano si attraversava
Ivecoland prima ancora di entrare davvero nel capoluogo
sabaudo; ad accogliere il viandante era un quadrilatero
di svariati chilometri di lato, coi piazzali ricolmi di telai
pronti ad adottare una cabina o una carrozzeria (nel caso
dei bus). Oggi lì c’è molta più logistica che attività costruttiva,
eccetto nell’angolo che accoglie Fpt, appunto.
E il fatto che la prima lettera si riferisca ancora alla gloriosa
Fabbrica Italiana Automobili Torino è in qualche
modo consolante, da lì parte la storia con il primo diesel
N67 HYTANE Sopra il motore alimentato con miscela
metano e idrogeno: nasce insieme agli altri 4 e 6 cilindri
nella divisione termica di Fpt Indusrial. La tecnologia
multifuel ha debuttato con l’X Cursor da 13 litri a idrogeno
da 520 Cv (come quello a metano) o 600 Cv se diesel.
TERMICO
ELETTRICO
NUOVA ERA Sopra, il ponte elettrificato eAX 840-R per
veicoli pesanti, completo dei due motori flangiati
al differenziale: 840 kW di picco complessivi. In stabilimento
si effettua anche l’assemblaggio di pacchi batteria.
da camion che risale al 1908, per diventare poi Fiat Aifo
a cavallo degli anni Sessanta e Settanta.
Lo zio Sam non è rimasto
Nel 2005 c’è mancato poco che tutto passasse in mano
americana, in seguito all’accordo con la General Motors
voluto da Sergio Marchionne; sciolto quel matrimonio Fpt
è tornata a casa, ma ciò non significa che non sia disponibile
a flirtare con altri: il 60 per cento del business è con
clienti (Fuso, VW Brasile, Tata, Isuzu, Claas, Komatsu, etc.)
esterni al gruppo Iveco, a cui è invece destinato il restante
40 per cento della produzione. Parliamo di 365mila motori
e 250mila trasmissioni all’anno fra tutti gli stabilimenti,
che sono sì concentrati in Europa, ma hanno pure
espansioni in America (specie al Sud) e in Asia (India, Cina
FPT Industrial in pillole
• Fatturato 2024: 4,5 miliardi di dollari
• Personale: oltre 8.000 addetti
• 18 siti di cui 10 di Ricerca&Sviluppo, 7 industriali,
1 ePowertrain
• Clienti: 40% captive e 60% esterni al gruppo Iveco
e Corea). Numerosi i brevetti che può vantare Fpt, come
l’iniezione diretta sui diesel, anche di piccola taglia, e il common
rail, giusto per citare i più famosi; più recenti, l’eScr e
il motore a idrogeno anch’esso a iniezione diretta.
Torniamo a Torino
Quella di oggi è la fabbrica che ha ospitato fin dall’inizio la
produzione dei Nef (New Engine Family) inaugurata all’alba
del nuovo millennio in collaborazione con Cummins:
da qui uscivano sia i 4/6 cilindri Tector degli Eurocargo,
sia gli omologhi Isb americani. Con l’Euro VI sono rimasti
solo i primi, benché declinati in svariate versioni on e offroad,
fra cui spiccano quelle a metano e persino a idrogeno
che sembrano essere la soluzione per far sopravvivere
i motori termici al di là del gasolio. Tuttavia gli spazi
vuoti in Fpt Industrial non sono rimasti a prendere polvere,
hanno trovato un nuovo e futurista inquilino: la divisione
ePwt (electric Powertrain), peraltro unica per ora nella
geografia produttiva di Fpt. Da qui escono 50mila assali
elettrificati per veicoli leggeri e pesanti, come pure 1,5 gigawattora
di batterie (assemblaggio) in un ambiante più
simile a un laboratorio che non a una fabbrica. Così Fpt
Industrial si prepara alla mobilità futura, qualunque sarà il
suo carburante.
[120] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [121]
Archivio WalkAround
Tutti i WalkAround dal 1997 ad oggi
di proporre ai lettori l’analisi tecnica di macchine
movimento terra è nata agli inizi degli anni Novanta in
L’idea
un’epoca in cui la documentazione tecnica rilasciata
dalle case costruttrici, dagli importatori o dai distributori era
ARJES | COMPAKTOR 300
Trituratore mobile
WalkAround
maggio 2025
ASTRA | ADT30
Dumper articolati
WalkAround
aprile 2010
poca e non riportava dati uniformi. Da allora, grazie al lavoro
sinergico di ex progettisti del settore e giornalisti, sono state
analizzate più di 250 macchine. Di seguito le trovate elencate
per ordine alfabetico, con anno e mese di pubblicazione.
CASE CE | CX36Bzts
Escavatore cingolato
WalkAround
settembre 2005
CASE CE | CX230
Escavatore cingolato
WalkAround
aprile 2006
CASE CE | 1021G
Pala gommata
WalkAround
luglio 2017
CASE CE | CX145D SR
Escavatore cingolato
WalkAround
luglio 2018
CATERPILLAR | 938G II
Pala gommata
WalkAround
maggio 2004
CATERPILLAR | 432E
Sollevatore telescopico
WalkAround
dicembre 2006
CATERPILLAR | 972G
Pala gommata
WalkAround
novembre 1999
CATERPILLAR | 226
Pala gommata
WalkAround
dicembre 2000
CATERPILLAR | TH360B
Sollevatore telescopico
WalkAround
dicembre 2004
CATERPILLAR | 930G
Pala gommata
WalkAround
giugno 2005
CATERPILLAR | 904B
Pala gommata
WalkAround
luglio 2005
CATERPILLAR | 301.8 C
Miniescavatore
WalkAround
dicembre 2005
CATERPILLAR | 329E
Escavatore cingolato
WalkAround
settembre 2012
CATERPILLAR | 323E
Escavatore cingolato
WalkAround
maggio 2013
DEVELON | DD130
Dozer
WalkAround
novembre 2023
DEVELON | DX17z-7
Mini girosagoma
WalkAround
luglio 2024
BOBCAT | 763H, 773H
Pala gommata compatta
WalkAround
giugno 1998
CASE CE | 721E
Pala gommata
WalkAround
aprile 2007
CASE CE | 921G Evolution
Pala gommata
WalkAround
febbraio 2022
CATERPILLAR | 432D
Terna
WalkAround
ottobre 2001
CATERPILLAR | 325D LN
Escavatore cingolato
WalkAround
gennaio 2006
DEVELON DX165WR-7K
Escavatore gommato
WalkAround
luglio 2025
BOBCAT | E17Z
Midiescavatore
WalkAround
febbraio 2017
CASE CE | CX210B NHD
Escavatore cingolato
WalkAround
novembre 2007
CASE CE | CX17D
Miniescavatore
WalkAround
marzo 2023
CATERPILLAR | 325 B
Escavatore cingolato
WalkAround
febbraio 2002
CATERPILLAR | 305C CR
Miniescavatore
WalkAround
giugno 2006
DOOSAN | DX225NLC
Escavatore cingolato
WalkAround
luglio 2007
BOBCAT | E35Z
Miniescavatore
WalkAround
marzo 2019
CASE CE | CX75
Miniescavatore
WalkAround
febbraio 2008
CASE CE | CX12D
Miniescavatore
WalkAround
maggio 2023
CATERPILLAR | 972G Serie II
Pala gommata
WalkAround
aprile 2002
CATERPILLAR | 966H
Pala gommata
WalkAround
luglio 2006
DOOSAN | X235-5 NLC
Escavatore cingolato
WalkAround
aprile 2016
BOBCAT | E55Z
Miniescavatore
WalkAround
aprile 2021
CASE CE | 921E
Pala gommata
WalkAround
settembre 2008
CASE CE | 1121F
Pala gommata
WalkAround
luglio 2014
CATERPILLAR | 305CR
Miniescavatore
WalkAround
febbraio 2003
CATERPILLAR | 953D
Pale cingolate
WalkAround
dicembre 2007
EUROCOMACH | ES850 zt
Escavatore cingolato
WalkAround
ottobre 2011
BOBCAT | T86
Skid cingolato
WalkAround
dicembre 2023
CASE CE | CX470B
Escavatore cingolato
WalkAround
febbraio 2009
CASE CE | CX230C triplice
Escavatore cingolato
WalkAround
ottobre 2014
CATERPILLAR | 906
Pala gommata
WalkAround
aprile 2003
CATERPILLAR | 323D NL
Escavatore cingolato
WalkAround
marzo 2008
FH FH90W | FH90W
Escavatore gommato
WalkAround
ottobre 1999
BOBCAT | TL25.60
Sollevatore telescopico
WalkAround
settembre 2024
CASE CE | CX80C MSR
Escavatore cingolato
WalkAround
febbraio 2015
CASE CE | CX100E
Midiescavatore
WalkAround
maggio 2025
CATERPILLAR | 247
Escavatore cingolato
WalkAround
settembre 2003
CATERPILLAR | 297C
Pala gommata
WalkAround
luglio 2008
FIAT HITACHI | FB100.2
Terna
WalkAround
ottobre 2000
BOBCAT | E17z R2
Miniescavatore
WalkAround
aprile 2025
CASE CE | 721G
Pala gommata
WalkAround
dicembre 2015
CATERPILLAR | 345BL
Escavatore cingolato
WalkAround
gennaio 1998
CATERPILLAR | TH 330B
Sollevatore telescopico
WalkAround
dicembre 2003
CATERPILLAR | 12M
Grader
WalkAround
dicembre 2008
FIAT HITACHI | FH17.2
Miniescavatore
WalkAround
gennaio 1999
CASE | TV450B
Skid cingolato
WalkAround
febbraio 2020
CASE CE | CX210D NLC
Escavatore cingolato
WalkAround
giugno 2016
CATERPILLAR | 924G
Pala gommata
WalkAround
luglio 2000
CATERPILLAR | 226B HF
Pala gommata
WalkAround
giugno 2004
CATERPILLAR | 730C
Dumper articolati
WalkAround
luglio 2010
FIAT HITACHI | FB200 4WS
Terna
WalkAround
giugno 1999
CASE | CX130
Escavatori cingolati
WalkAround
gennaio 2001
CASE | 621D
Pala gommata
WalkAround
settembre 2002
[122] settembre 2025 Costruzioni
SEDICI ANNI FA
A destra alcune
delle copertine dei
WalkAround delle
novità di punta nel
2008. Se trovate
un bell’usato
e cercate una
documentazione
tecnica da
consultare...
CATERPILLAR | 262
Pala gommata
WalkAround
dicembre 2002
CATERPILLAR | M316C
Escavatore gommato
WalkAround
luglio 2003
CATERPILLAR | D7E
Dozer cingolato
WalkAround
dicembre 2010
CATERPILLAR | 966K
Pala gommata
WalkAround
dicembre 2011
FIAT HITACHI | D180
Dozer cingolati
WalkAround
aprile 2000
FIAT KOBELCO | E215
Escavatore cingolato
WalkAround
marzo 2003
Costruzioni settembre 2025 [123]
Archivio WalkAround
FIAT KOBELCO | E135 Evo
Escavatore cingolato
WalkAround
aprile 2004
FIAT KOBELCO | W170EV
Pala gommata
WalkAround
settembre 2004
HANIX | H50B
Miniescavatore
WalkAround
marzo 2001
HITACHI | 210N
Escavatore cingolato
WalkAround
maggio 2003
HITACHI | ZX240-3
Escavatore cingolato
WalkAround
maggio 2007
HITACHI | ZW180
Pala gommata
WalkAround
ottobre 2007
HITACHI | ZX110-3
Escavatore cingolato
WalkAround
giugno 2008
HITACHI | ZW140
Pala gommata
WalkAround
ottobre 2008
HYUNDAI | HX300/A NL
Escavatore cingolato
WalkAround
settembre 2019
IHI | 30NX
Miniescavatore
WalkAround
maggio 1999
IHIMER | AS34
Minipala gommata
WalkAround
luglio 2013
IHIMER | 85V4
Escavatore cingolato
WalkAround
maggio 2016
JCB | 155 Eco
Pala gommata
WalkAround
marzo 2013
JCB | 86 C-1
Escavatore cingolato
WalkAround
settembre 2014
JCB | 100C-1
Escavatori cingolati
WalkAround
settembre 2015
JCB | 55Z-1
Escavatore cingolato
WalkAround
settembre 2016
JCB | 8080
Escavatore cingolato
WalkAround
luglio 2004
JCB | JS160 NLC
Escavatore cingolato
WalkAround
gennaio 2005
JCB | 8018
Miniescavatore
WalkAround
maggio 2005
JCB | 535-125/140 HiViz
Movimentatore telescopico
WalkAround
gennaio 2010
KOMATSU | PC88MR-11
Midiescavatore
WalkAround
febbraio 2021
KOMATSU | SK715-8
Pala compatta
WalkAround
aprile 2023
KOMATSU | WB97R-2
Terna
WalkAround
dicembre 1998
KOMATSU | PC110R-1
Escavatore cingolato
WalkAround
dicembre 1999
HITACHI | LX290E
Pala gommata
WalkAround
ottobre 2003
HITACHI | ZX85USB-6
Midiescavatore
WalkAround
maggio 2019
IHIMER | 55VX
Miniescavatore
WalkAround
settembre 2007
JCB | Hydradig 110W
Escavatore gommato
WalkAround
novembre 2017
JCB | 370X NLC
Escavatore cingolato
WalkAround
novembre 2024
KOMATSU | WA380-3 Active+
Pala gommata
WalkAround
settembre 2000
HITACHI | ZX350 LCN
Escavatore cingolato
WalkAround
febbraio 2004
HITACHI | ZW220-7
Pala gommata
WalkAround
giugno 2021
IHIMER | M2076
Pala gommata
WalkAround
gennaio 2008
JCB | 437
Pala gommata
WalkAround
maggio 2018
KATOIMER | HD35V4
Miniescavatore
WalkAround
giugno 2018
KOMATSU | SK714
Pale compatte
WalkAround
settembre 2001
HITACHI | ZX130
Escavatore cingolato
WalkAround
ottobre 2004
HITACHI | ZX135W-7
Escavatore gommato
WalkAround
marzo 2022
IHIMER | Carry 110
Dumper cingolato
WalkAround
giugno 2009
JCB | 140X LC
Escavatore cingolato
WalkAround
giugno 2019
KATOIMER | HD20N5
Miniescavatore
WalkAround
giugno 2024
KOMATSU | WA470-5
Pala gommata
WalkAround
maggio 2002
HITACHI | ZX30U-2
Miniescavatore
WalkAround
febbraio 2005
HITACHI | ZX155W-7
Escavatore gommato
WalkAround
febbraio 2023
IHIMER | 12VXE
Miniescavatore
WalkAround
maggio 2010
JCB | 19C-1E
Midiescavatore
WalkAround
settembre 2020
KOBELCO | SK240
Escavatore cingolato
WalkAround
dicembre 2023
KOMATSU | WH 714H
Sollevatore telescopico
WalkAround
novembre 2003
HITACHI | ZX50U-2
Miniescavatore
WalkAround
ottobre 2005
HITACHI | ZW310-6
Pala gommata
WalkAround
marzo 2017
IHIMER | AS12
Skid gommato
WalkAround
novembre 2010
JCB | 35-Z1
Miniescavatore
WalkAround
ottobre 2021
KOBELCO | ED160BR
Escavatore cingolato
WalkAround
ottobre 2024
KOMATSU | WA320-5
Pala gommata
WalkAround
marzo 2004
HITACHI | EH750-2
Escavatori gommati
WalkAround
novembre 2005
HYUNDAI | HL955
Pala gommata
WalkAround
maggio 2017
IHIMER | CL45
Minipala cingolata
WalkAround
gennaio 2011
JCB | 525-60E
Sollevatore telescopico
WalkAround
luglio 2022
KOBELCO | SK85MSR-7
Midiescavatore cingolato
WalkAround
febbraio 2025
KOMATSU | PC78MR-6
Escavatore cingolato
WalkAround
marzo 2005
HITACHI | ZX250-3 LCN
Escavatore cingolato
WalkAround
marzo 2006
HYUNDAI | HX220 NLC
Escavatore cingolato
WalkAround
maggio 2017
IHIMER | 27V4
Miniescavatore
WalkAround
aprile 2015
JCB | 456B
Pala gommata
WalkAround
dicembre 1997
KOBELCO SK210LC-11E LR
Escavatore long Reach
WalkAround
luglio 2025
KOMATSU | PC75R-2
Escavatore cingolato
WalkAround
aprile 2005
HITACHI | ZW250
Pala gommata
WalkAround
ottobre 2006
HYUNDAI | HX145L CR
Escavatore cingolato
WalkAround
ottobre 2018
JCB | JS330NL
Escavatore cingolato
WalkAround
marzo 1999
JCB | JS220NC
Escavatore cingolato
WalkAround
gennaio 2004
KOMATSU | PW75
Escavatore gommato
WalkAround
febbario 1998
KOMATSU | PC138US-8
Escavatore cingolato
WalkAround
giugno 2005
DOVE C’È TERRA...
Il nuovo D65EX-16
lo abbiamo passato alla
lente presso lo stabilimento
di Este (PD), mentre il ViO38
presso la concessionaria
Canziani Macchine.
JCB | 3CX
Terna
WalkAround
ottobre 2002
JCB | JS360 NLC
Escavatore cingolato
WalkAround
marzo 2009
KOMATSU | PC 170LC-10
Escavatore cingolato
WalkAround
dicembre 2014
ON THE ROAD La 966K l’abbiamo analizzata
alla CGT di Vercelli, mentre l’A918 Compact
direttamente allo stabilimento di Kirchdorf
an der iller in Germania.
KOMATSU | PC210-8
Escavatore cingolato
WalkAround
maggio 2006
KOMATSU | WA380-6
Pala gommata
WalkAround
gennaio 2007
[124] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [125]
Archivio WalkAround
KOMATSU | PC88MR-6
Escavatori cingolati
WalkAround
febbraio 2007
KOMATSU | PW98MR-6
Escavatore gommato
WalkAround
giugno 2007
KOMATSU | WA250PZ-6
Pala gommata
WalkAround
aprile 2008
KOMATSU | PC80MR-3
Escavatore cingolato
WalkAround
maggio 2008
KUBOTA | U56-5
Midiescavatore
WalkAround
ottobre 2020
KUBOTA | U10-5 StageV
Miniescavatore
WalkAround
novembre 2021
KUBOTA | U27-4
Miniescavatore
WalkAround
ottobre 2022
KUBOTA | KX085 -5
Midiescavatore
WalkAround
ottobre 2023
LIEBHERR | R926 Advanced
Escavatore cingolato
WalkAround
settembre 2010
LIEBHERR | A918 Compact
Escavatore gommato
WalkAround
marzo 2012
LIEBHERR | L566 IIIB
Pala gommata
WalkAround
gennaio 2013
LIEBHERR | R922
Escavatore cingolato
WalkAround
maggio 2014
MECALAC | 9MWR
Escavatore gommato
WalkAround
febbraio 2018
MERLO P 50.18 CS TOP
Sollevatore telescopico
WalkAround
luglio 2024
MERLO | ROTO 40.18
Sollevatore telescopico 360°
WalkAround
aprile 1998
MERLO | Roto 50.26S PLUS
Sollevatore telescopico
WalkAround
dicembre 2020
NEW HOLLAND | W300C
Pala gommata
WalkAround
ottobre 2012
OM TRACK | ULISSE
Dumper
WalkAround
maggio 1998
PELJOB | E300
Escavatore cingolato
WalkAround
settembre 1999
TAKEUCHI | TB335R
Miniescavatore
WalkAround
febbraio 2023
TAKEUCHI | TB20e Elett
Miniescavatore
WalkAround
marzo 2024
TAKEUCHI | TB320
Miniescavatore
WalkAround
maggio 2024
TAKEUCHI | TB370W
Escavatore gommato
WalkAround
marzo 2025
TEREX | 4017
Sollevatore telescopico
WalkAround
settembre 2006
KOMATSU | HM300-2
Dumper articolati
WalkAround
maggio 2009
KUBOTA | U-45
Miniescavatore
WalkAround
febbraio 2000
LIEBHERR | R924 NLC G8
Escavatore cingolato
WalkAround
luglio 2019
MERLO | e-Worker
Sollevatore telescopico
WalkAround
novembre 2021
TAKEUCHI | TB350R
Miniescavatore
WalkAround
giugno 2023
TEREX | PT80
Pala cingolata
WalkAround
gennaio 2009
KOMATSU | PC88MR8
Escavatore cingolato
WalkAround
ottobre 2009
KUBOTA | KX101-3
Miniescavatore
WalkAround
gennaio 2002
LIEBHERR | TA230
Dumper articolato
WalkAround
settembre 2021
MERLO | ROTO 50.35 PLUS
Sollevatore telescopico
WalkAround
novembre 2022
TAKEUCHI | TB395W
Escavatore gommato
WalkAround
ottobre 2023
THOMAS | T103S
Pala gommata compatta
WalkAround
febbario 1999
KOMATSU | CK35-1
Pala cingolata
WalkAround
ottobre 2010
KUBOTA | KX161-3
Miniescavatore
WalkAround
gennaio 2003
MAGNI | TH 3.6
Sollevatore telescopico
WalkAround
aprile 2025
MERLO | TF30.7PLUS
Sollevatore telescopico
WalkAround
settembre 2023
TAKEUCHI | TL126
Caricatore cingolato
WalkAround
marzo 2000
VOLVO CE | L220D
Pala gommata
WalkAround
maggio 2000
KOMATSU | D65EX-16
Dozer
WalkAround
settembre 2011
KUBOTA | KX057-4
Miniescavatore
WalkAround
febbraio 2010
MECALAC | 714 Mwe
Escavatori gommati
WalkAround
dicembre 2012
MERLO DM-9
Dumper fuoristrada
WalkAround
settembre 2025
TAKEUCHI | TL 12V2
Skid cingolato
WalkAround
novembre 2019
VOLVO CE | L35B
Pala gommata
WalkAround
aprile 2001
KUBOTA | U-15
Miniescavatore
WalkAround
febbraio 2001
KUBOTA | KX019-4
Miniescavatore
WalkAround
marzo 2011
MECALAC | 10MCR
Escavatore cingolato
WalkAround
febbraio 2013
MESSERSI | M60U
Miniescavatore
WalkAround
settembre 2009
TAKEUCHI | TB217R
Miniecavatore
WalkAround
maggio 2020
VOLVO CE | ECR38
Miniescavatore
WalkAround
marzo 2005
KUBOTA | KX71-3
Miniescavatore
WalkAround
novembre 2004
LIEBHERR | L554
Pala gommata
WalkAround
ottobre 1998
MECALAC | 12MTX
Escavatori gommati
WalkAround
ottobre 2015
MOROOKA | MST110CR
Dumper cingolato
WalkAround
giugno 2025
TAKEUCHI | TB370
Midiescavatore
WalkAround
luglio 2020
VOLVO CE | EC235NLC
Escavatore cingolato
WalkAround
novembre 2008
KUBOTA | R085
Pala gommata
WalkAround
luglio 2015
LIEBHERR | HS835HD
Gru cingolata
WalkAround
ottobre 2006
MECALAC | 6MWR
Escavatore gommato
WalkAround
febbraio 2018
NEW HOLLAND | MH3.6
Escavatori gommati
WalkAround
aprile 2005
TAKEUCHI | TB257FR
Midiescavatore
WalkAround
novembre 2020
VOLVO CE | A30E Strada
Dumper
WalkAround
aprile 2009
KUBOTA | U36-4
Miniescavatore
WalkAround
novembre 2018
LIEBHERR | LR634
Pala cingolata
WalkAround
novembre 2006
MECALAC | TLB 890
Terna
WalkAround
giugno 2017
NEW HOLLAND | E145
Escavatore cingolato
WalkAround
febbraio 2006
TAKEUCHI | TB325R
Miniescavatore
WalkAround
luglio 2021
VOLVO CE | EC360C NL
Escavatore cingolato
WalkAround
marzo 2010
MECALAC 714MWE
A destra, un escavatore
gommato che ha
rivoluzionato il settore. Era
il 2012 quando siamo andati
in Mecalac ad Annecy
(Francia) per scoprire
questa macchina.
MECALAC | TA9SP
Dumper articolato
WalkAround
ottobre 2017
MECALAC | 15MWR
Escavatore gommato
WalkAround
dicembre 2017
NEW HOLLAND | W190B
Pala gommata
WalkAround
marzo 2007
NEW HOLLAND | E245C
Escavatore cingolato
WalkAround
giugno 2012
TAKEUCHI | TB2150R
Escavatore cingolato
WalkAround
giugno 2022
TAKEUCHI | TB290-2
Midiescavatore
WalkAround
settembre 2022
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[126] settembre 2025 Costruzioni
Costruzioni settembre 2025 [127]
Archivio WalkAround
VOLVO CE | L180G
Pala gommata
WalkAround
giugno 2011
VOLVO CE | EC300D
Escavatore cingolato
WalkAround
aprile 2012
VOLVO CE | EC220D
Escavatore cingolato
WalkAround
aprile 2013
VOLVO CE | ECR50D
Escavatore cingolato
WalkAround
aprile 2014
VOLVO CE | L120H
Pala gommata
WalkAround
marzo 2015
NUOVA
IM R 18 SA PRO
Versatile, potente, semplice da utilizzare
YANMAR | B50V
Midiescavatore
WalkAround
marzo 1998
YANMAR | VIO70
Escavatore cingolato
WalkAround
gennaio 2000
YANMAR | SV60
Midiescavatore
WalkAround
marzo 2018
Altezza max di lavoro 18 m
Singola articolazione
Sbraccio orizzontale max 11 m / 90 kg
Capacità 230 kg
YANMAR | B110W
Escavatore gommato
WalkAround
settembre 2018
• Quadro comando con display da 4,3" ad alta risoluzione
YANMAR | SV20z
YANMAR | ViO82
• Miniescavatore Interfaccia operatore-macchina semplificata Midiescavatore
• WalkAround Funzione Return-to-Home per la chiusura WalkAround automatica
luglio 2009
febbraio 2019
della piattaforma
• YANMAR Cingoli | ViO50 allargabili Universal idraulicamente YANMAR | V100 Stage V
• Miniescavatore Motori trazione carro a doppia velocità Pala gommata
WalkAround
WalkAround
• novembre Rotazione 2009 cestello ± 62°
ottobre 2019
• Dimensioni compatte
YANMAR | SV100-1
YANMAR | ViO23-6
• 4 motorizzazioni disponibili:
Escavatore cingolato
Miniescavatore
WalkAround ibrido litio benzina diesel WalkAround
giugno 2010
giugno 2020
Specialisti della
demolizione
In qualità di principale costruttore giapponese
di escavatori da demolizione, ci siamo fatti
un nome in una terra dove gli edifici possono
resistere a terremoti, tsunami e tifoni – ma
non all’attrezzatura Kobelco. Progettati per
garantire precisione, potenza e durata, gli
escavatori da demolizione Kobelco offrono
un’estensione eccezionale e un’affidabilità
senza pari anche nei cantieri più difficili.
SK350DLC
SK400DLC
SK550DLC
SK1300DLC
VOLVO CE | ECR88D triplice
Escavatore cingolato
WalkAround
marzo 2016
YANMAR | ViO80U
Miniescavatore
WalkAround
febbraio 2011
YANMAR | C50R StageV
Carrier cingolato
WalkAround
marzo 2021
VOLVO CE | EWR150E
Escavatore gommato
WalkAround
aprile 2017
YANMAR | ViO33
Miniescavatore
WalkAround
luglio 2011
YANMAR | B75W StageV
Escavatore gommato
WalkAround
dicembre 2021
VOLVO CE | ECR35D
Miniescavatore
WalkAround
aprile 2018
YANMAR | ViO38U
Miniescavatore
WalkAround
novembre 2011
YANMAR | ViO17-1
Miniescavatore
WalkAround
aprile 2022
VOLVO CE | ECR18E
Miniescavatore
WalkAround
aprile 2019
YANMAR | SV26
Miniescavatore
WalkAround
giugno 2013
YANMAR | C30R-3TV
Dumper cingolato
WalkAround
luglio 2023
VOLVO CE | EC200E NL
Escavatore cingolato
WalkAround
marzo 2020
YANMAR | VIO-1
Miniescavatore
WalkAround
settembre 2013
YANMAR | B7 Sigma
Miniescavatore
WalkAround
luglio 2016
VOLVO CE | EW200E MH
Escavatore gommato
WalkAround
maggio 2021
YANMAR | ViO 100-2
Escavatore cingolato
WalkAround
giugno 2014
YANMAR | ViO 50/57
Escavatore cingolato
WalkAround
novembre 2016
Vi aspettiamo
REA ESTERNA
AND L87-M103
VOLVO CE | ECR25 Elect.
Escavatore cingolato
WalkAround
maggio 2022
VOLVO CE | ECR40
Miniescavatore
WalkAround
aprile 2024
YANMAR | SV16-SV18
Miniescavatore
WalkAround
novembre 2014
YANMAR | SV1002PB
Miniescavatore
WalkAround
novembre 2015
YANMAR | SV87-7 triplice
Midiescavatore cingolato
WalkAround
dicembre 2024
YANMAR | ViO 38-7
Miniescavatore
WalkAround
giugno 2025
VOLVO CE | EC230 NL
Escavatore cingolato
WalkAround
marzo 2025
YANMAR | ViO27-6
Miniescavatore
WalkAround
settembre 2017
ergroup.com
[128] settembre 2025 Costruzioni
KOBELCO CONSTRUCTION MACHINERY EUROPE B.V.
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