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Costruzioni n. 793 settembre 2025

ABBIAMO VISTO IN AZIONE
IL NUOVO SKID KUBOTA SVL75-3 HA MOLTE FRECCE AL SUO ARCO WALKAROUND
DUMPER MERLO DM 9 Tutto sul nuovo trasportatore fuoristrada da 9 t. Stabilità, baricentro basso anche a pieno carico e postazione di guida reversibile i suoi punti di forza VERNAZZA AUTOGRU PER LA TORRE PILOTI
 Lo specialista in sollevamenti di Genova gioca in casa ed erige un simbolo di rinascita firmato Renzo Piano. Maxi tiro da 150 t con la Terex Demag CC3800-1 SICUREZZA ANALISI INCIDENTI CON PLE BY IPAF

ABBIAMO VISTO IN AZIONE
IL NUOVO SKID KUBOTA SVL75-3 HA MOLTE FRECCE AL SUO ARCO

WALKAROUND
DUMPER MERLO DM 9
Tutto sul nuovo trasportatore fuoristrada da 9 t. Stabilità, baricentro basso anche a pieno carico e postazione di guida reversibile i suoi punti di forza

VERNAZZA AUTOGRU PER LA TORRE PILOTI

Lo specialista in sollevamenti di Genova gioca in casa ed erige un simbolo di rinascita firmato Renzo Piano. Maxi tiro da 150 t con la Terex Demag CC3800-1

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ostruzioni

Casa editrice la fiaccola srl

Settembre 2025

dal 1952 in cantiere

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IL NUOVO SKID KUBOTA SVL75-3

HA MOLTE FRECCE AL SUO ARCO

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VERNAZZA AUTOGRU

PER LA TORRE PILOTI

Lo specialista in sollevamenti

di Genova gioca in casa ed erige

un simbolo di rinascita firmato

Renzo Piano. Maxi tiro da 150 t

con la Terex Demag CC3800-1

SICUREZZA ANALISI INCIDENTI CON PLE BY IPAF

9

ISSN 0010-9665

770010 966504

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costruzioni

rivistacostruzioni

ATTUALITÀ&PRODOTTI

6 Lo stradale cresce

Dati UNACEA, bisogna svecchiare il

parco circolante

8 Innovazione alla guida

ConExpo si prepara a tornare

10 Il più alto del mondo

Potain MCT 385 per il ponte cinese

11 Ora è aperta a tutti

JLG amplia l’accesso a Online Express

12 Monitoraggio dinamico

Soluzioni innovaative per Liebherr

14 Aspettando Geofluid

Torna ad ottobre la kermesse dei

fluidi sotterranei

16 Nuovo disegno

Tassello dopo tassello, proseguono i

lavori del porto di Venezia

18 Le basi di una crescita

Nuova sede centrale per Kobelco

12

19 Affidabilità al top

Arriva il nuovo Vanguard 300

20 La forza è nella fibra

La gru Liebherr 520 EC-B Fibre ha

permesso la realizzazione del ponte

Schuman

22 Il capitale umano

Hitachi investe in formazione italiana

23 Cava sostenibile

Indeco è scelta da Collins Earthworks

24 Intervento pronti e via

Conclusa a Stockport la sostituzione

del Greek Street Bridge: l’opera firmata

da Murphy resisterà altri 100 anni

28 A tutto gas per vincere

Cresce la gamma OTR di Triangle

30 Pokeer di Excellent Level

BKT è «Excellent» per la quarta volta

32 Autonomia con geeofacing

Nuove funzionalità di Danfoss

34 Rasenta la perfezione

Comar consegna ad AP Scavi un

Kubota SVL75-3. Per l’impresa è uno

dei migliori skid di sempre

MACCHINE&COMPONENTI

60 Poker di versatilità

Quattro Casagrande PG185 Dual

Power hanno contribuito alla

realizzazione delle gallerie lungo

l’Alemagna

34

DECOSTRUZIONI&RICICLAGGIO

66 L’Italia che recupera

Dal Rapporto Rifiuti Speciali 2025

di Ispra, si evince che il Paese

si comporta bene ma può fare di più

CAVE&CALCESTRUZZO

70 Stampata è più green

Svolta per l’edilizia con Instatiq e Zublin

72 Record in autonomia

CAT a guida autonoma e tecnologie

sviluppate per il mining

SOLLEVAMENTO&NOLEGGIO

74 Nuovi orizzonti

Vernazza Autogru è stata

protagonista, della costruzione della

nuova Torre Piloti di Genova

80 La sicurezza si impara

Seconda edizione digitale per l’analisi

di IPAF sugli incidenti per identificare

la causa nell’industria del Power Acces

86 Quali le più ricercate?

I dati di PLE semoventi e sollevatori

telescopici dall’analisi di Ritchie Bros.

90 Destino comune

Raimondi diventa colosso globale

91 21 passi di sicurezza

Lo strumento pratico di Unacea

92 Avanti tutta!

Jekko e i progetti di automazione

94 Tecnologia tedesca

Igus supporta il settore heavy duty

96 Lavorare diventa Easy

Easy Lift cresce a livello

internazionale

98 20 m di innovazione

Arrivano le Haulotte HA20 e HA20 PRO

100 La Bologna del futuro

Le topless Potain dominano il cantiere

della nuova Linea Rossa del progetto

Tram che cambierà la città

106 La partnership si consolida

JCB e EA Group con nuove soluzioni

75

100

108 Compatta Premium

DESman Group sceglie la nuova CTE

ZETA23. L’eccellenza tecnologica tra

le piattaforme autocarrate patente B

114 Una gamma senza precedenti

L’integrazione di Tadano corre

116 Deuxième génération

Il nuovo X-Crane 2, punta

a riaffermare la leadership di Michelin

nel segmento autogru

TRUCK&ALLESTIMENTI

118 Cose buone dal Sud

Vasche e cassoni per mezzi d’opera:

la nuova specialità di Comes

120 TermoElettrico

Soluzioni di potenza per Iveco.

Il motorista FTP sta al passo coi tempi

122 Indici WalkAround

Le nostre analisi tecniche

di macchine movimento terra

pubblicate dal 1997 ad oggi

42

Il lancio del dumper

fuoristrada riporta

Merlo alle sue origini.

Il DM9 punta sulla

stabilità del telaio

rigido, baricentro basso

e velocità su strada

ai vertici

[2] settembre 2025 Costruzioni

WALKAROUND

ostruzioni

Fondato nel 1952

da Giuseppe Saronni

793 8-9 SETTEMBRE 2025

Stampato su carta FSC

DIRETTORE RESPONSABILE

Lucia Edvige Saronni

lsaronni@fiaccola.it

DIRETTORE EDITORIALE

Matthieu Colombo

mcolombo@fiaccola.it

COORDINAMENTO EDITORIALE

Federica Lugaresi

flugaresi@fiaccola.it

COLLABORATORI

Paolo Cosseddu, Gianpaolo Del Bosco,

Antonio Fargas, Andrea Ghiaroni,

Fabrizio Parati, Eliana Puccio,

Isabella Visentin

SEGRETERIA

Jole Campolucci

jcampolucci@fiaccola.it

segreteria@fiaccola.it

AMMINISTRAZIONE

Margherita Russo

amministrazione@fiaccola.it

Marzia Salandini

msalondini@fiaccola.it

ABBONAMENTI

Mariana Serci

abbonamenti@fiaccola.it

TRAFFICO E PUBBLICITÀ

Giovanna Thorausch

gthorausch@fiaccola.it

AGENTI

Giorgio Casotto

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Mensile

LO-NO/00516/02.2021CONV

Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952

STAMPA

INGRAPH Srl - Via Bologna, 106 - 20831

Seregno (MB)

ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE

STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313

21/11/1985 Roc 32150

PREZZI DI VENDITA

abb. annuo Italia Euro 150,00

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una copia Euro 15,00

una copia Estero Euro 30,00

È vietata e perseguibile per legge la

riproduzione totale o parziale di testi, articoli,

pubblicità ed immagini pubblicate su questa

ri vi sta sia in forma scritta sia su supporti

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esclusivamente per l'invio delle nostre comunicazioni

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UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri ricevere

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Organo di informazione e documentazione

Unione Costruttori Italiani

di Macchine per Cantieri Edili,

Stradali, Minerari e Affini

Questo periodico è

associato all’Unione

Stampa Periodica Italiana:

numero di iscrizione 14440

Casa Editrice

la fiaccola srl

COSTRUZIONIWEB.COM

REDAZIONE

Mauro Armelloni, Edvige Viazzoli,

MARKETING E PUBBLICITÀ

Emilia Longoni

Sabrina Levada RESPONSABILE ESTERO

costruzioni@fiaccola.it

slevada@fiaccola.it

20123 Milano

Via Conca del Naviglio, 37

Tel. +39 02 89421350

casaeditricelafiaccola@legalmail.it



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Danfoss . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32

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Kubota . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34

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Manitowoc . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10

Merlo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42

Michelin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .116

Murphy . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .23

Potain . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10, 100

Raimondi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .90

Ritchie Bros. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .86

S.C.F. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .61

Tadano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .114

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Terex Demag . . . . . . . . . . . . . . . . . .74

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Attualità&Prodotti

Mercato

Lo stradale

CRESCE

testi di Matthieu Colombo

Il nostro è un mercato che vive d’incentivi cronici.

Sono sempre benvenuti, ma non aiutano

a svecchiare il parco circolante. Si può fare di più?

Il mercato italiano delle macchine per costruzioni continua

a mostrare segnali di vitalità, con 9.946 unità immesse

nei primi sei mesi del 2025 e una crescita complessiva

del 3% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Un dato che da una parte testimonia il dinamismo del settore,

ma che al tempo stesso evidenzia sempre più chiaramente

la forte dipendenza dagli incentivi statali, in particolare

quelli legati ai programmi Industria 4.0 e Zes. Nel

dettaglio, le vendite di macchine movimento terra hanno

raggiunto quota 9.471 (+2%) e quelle di macchine stradali

475 (+10%). La spinta è arrivata soprattutto nel secondo

trimestre, dove, contrariamente alle previsioni di fles-

sione, si è assistito a un’accelerazione degli acquisti: una

corsa dettata dal timore di perdere gli incentivi disponibili,

in un contesto dove la chiarezza normativa e la finestra

temporale ben definita hanno incentivato gli operatori ad

anticipare gli ordini, soprattutto per macchine di mediograndi

dimensioni. Tuttavia, come sottolineano gli operatori

del settore, questa dinamica rischia di essere poco sostenibile

nel lungo periodo. Una volta esauriti i fondi pubblici,

il mercato potrebbe subire una contrazione fisiologica, anche

a fronte di una saturazione già visibile in alcuni segmenti.

Il saldo positivo della bilancia commerciale, pari a

€360 milioni nonostante una flessione del 19% rispetto al

2024, conferma che l’Italia resta un mercato di riferimento

in Europa. Ma per mantenere questo ruolo, sarà fondamentale

affiancare agli incentivi misure strutturali capaci

di favorire l’innovazione e la sostenibilità nel lungo termine,

anche attraverso investimenti pubblici mirati alla rigenerazione

infrastrutturale e alla prevenzione del dissesto

idrogeologico.

Il parere dei big

“I numeri del secondo trimestre 2025 - ha dichiarato

Gianluca Calì, direttore marketing di Cgt - sono diversi da

quelli attesi perché, a fronte di una flessione prevista, l’effetto

combinato degli incentivi Industria 4.0 e Zes ha inciso

fortemente sul mercato. Lo scorso anno, l’incertezza

sulla Transizione 5.0 aveva frenato gli acquisti, mentre quest’anno

la chiarezza sulle tempistiche dell’Industria 4.0

ha spinto i clienti ad anticipare gli ordini, soprattutto per

macchinedi medio grandi dimensioni. Il cambiamento di

approccio ha portato a un’accelerazione nei primi mesi del

2025, anche se al momento il mercato resta piatto. Il prosieguo

dell’anno dipenderà dalla disponibilità residua dei

fondi e dello stato del parco macchine già rinnovato.” “Nei

primi mesi dell’anno l’incertezza ha rallentato il mercato,

ma poi è scattata una corsa agli acquisti per sfruttare gli

incentivi – ha dichiarato Mario Michele Spinelli, amministratore

delegato di Wirtgen group. Dopo cinque anni di

crescita e una saturazione fisiologica, il 2025 per il segmento

delle macchine stradali sarebbe dovuto essere un

anno di calo, ma il timore di perdere i benefici dell’Industria

4.0 ha spinto molti clienti ad anticipare gli ordini. Nonostante

si preveda una contrazione futura legata alla fine degli incentivi,

l’andamento ciclico del mercato e lo spostamento

dei fondi pubblici verso altre emergenze infrastrutturali rendono

difficile fare previsioni per il resto dell’anno.”

“A livello internazionale, preoccupa il -19% della bilancia

commerciale, segnale di una maggiore performance dei

prodotti importati rispetto a quelli nazionali - ha dichiarato

Michele Vitulano, presidente di Unacea. Il mercato italiano,

pur influenzato dagli incentivi statali, rimane tra i più importanti

in Europa per volume e parco macchine. Il governo

dovrà affrontare temi cruciali come il dissesto idrogeologico

e l’emergenza infrastrutturale per stimolare nuovi

investimenti: per questo ottimista sulle prospettive.”

Secondo noi

In questa sarebbe strategico adottare un approccio strutturale

al rinnovo del parco macchine circolante, oggi ancora

difficilmente misurabile in termini numerici e di qualità

(macchine CE, classe ambientale…). Secondo noi

introdurre l’immatricolazione delle mmt o un sistema di

censimento delle macchine, suddivise categoria per categoria,

consentirebbe di monitorare l’età, la classe emissiva

e l’efficienza delle macchine operanti nei cantieri italiani.

Questo permetterebbe di studiare incentivi futuri utili a

ridurre le emissioni. Ma anche solo a quantificare il peso

“ambientale” del parco circolante.

[6] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [7]



ConExpo 2026

Innovazione alla guida

Dopo oltre un secolo

di storia, ConExpo-

Con/Agg si prepara

a tornare in scena dal 3 al

7 marzo 2026 presso il

Las Vegas Convention

Center e il Las Vegas

Festival Grounds.

Con oltre 2.000 espositori

attesi, 270 mila metri

quadrati di area espositiva

tra spazi indoor e outdoor

(circa 38 campi da calcio

regolamentari), e più di

150 sessioni formative, la

fiera rappresenta il più

importante appuntamento

nordamericano per il

settore delle macchine per

costruzioni e movimento

terra. Organizzata da AEM

(Association of Equipment

Manufacturers) insieme a

NRMCA e NSSGA,

ConExpo-Con/Agg è un

evento imperdibile per

costruttori, produttori,

fornitori, noleggiatori e

professionisti della filiera

construction a livello

A marzo 2026 torna ConExpo a Las Vegas.

Al centro dell’attenzione l’automazione,

la digitalizzazione e una transizione sostenibile

globale. Nata nel 1909

come "Road Show" a

Columbus, Ohio, con

appena 40 espositori,

ConExpo-Con/Agg ha

attraversato oltre un

secolo di evoluzione del

comparto, diventando un

evento triennale di

riferimento globale.

L’edizione 2026 celebrerà

117 anni di innovazione e

crescita dell’industria, con

un focus sempre più

marcato su tecnologie

avanzate, sostenibilità,

digitalizzazione e buone

pratiche operative. Tra le

principali novità della

prossima edizione:

• Ground Breakers Stage:

un nuovo spazio dedicato

alle idee disruptive e alle

soluzioni che stanno

cambiando il volto del

settore;

• Workshop tematici:

focus su piccole imprese,

inclusione di genere con

"EmpowerHER", laboratori

tecnici e momenti

esperienziali con “Shop

Talks and Walks”.

“Un secolo di progresso si

riflette nella portata, nella

scala e nello spirito di

ConExpo-Con/Agg”, ha

dichiarato Dana

Wuesthoff, Show Director.

“La manifestazione

continua a valorizzare e

ZERO

EMISSIONI

MASSIMA

POTENZA

far crescere l’industria

della produzione di

macchine, amplificandone

l’innovazione e l’impatto

globale”.

L’edizione 2023 ha

registrato oltre 139.000

visitatori da 133 Paesi, con

2.056 espositori da 36

nazioni. I numeri del 2026

promettono di superare

ogni record, in un contesto

internazionale che guarda

con sempre maggiore

attenzione alla transizione

ecologica nei cantieri, alla

digitalizzazione dei

processi e

all’ottimizzazione dei

consumi nei macchinari.

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Dal 4 al 7 Novembre 2025 | Rimini Expo Center

HALL A7 – STAND 309

[8] settembre 2025 Costruzioni



Attualità&Prodotti

Gru a torre

Nel cuore della

provincia di

Guizhou, nella Cina

sud-occidentale, è stato

completato un ponte

strallato da record per

l’altezza massima da

terra, dal letto del fiume

Beipan, della sede

stradale di ben 625 metri.

L’imponente infrastruttura

collega le città di Liuzhi e

Anlong, due centri

montani della regione, e

ridurrà drasticamente i

tempi di percorrenza tra le

due località: si passerà da

tre ore a solo un’ora e

mezza, favorendo lo

sviluppo economico e la

connettività dell’intera

area. Lo Huajiang Grand

Canyon Bridge ha una

campata principale lunga

1.420 m e una lunghezza

complessiva di 2.890 m.

Un ruolo fondamentale

nella realizzazione

dell’opera è stato svolto

dalla gru a torre Potain

MCT 385, nella sua

configurazione topless

con braccio da 75 metri.

La macchina, di proprietà

della ShengYongSheng

Construction, è stata

installata sul sito a fine

2023 per operare a

supporto del Guizhou

Bridge Construction

Group, l’impresa principale

incaricata della

costruzione del ponte.

La Potain MCT 385 ha

sollevato carichi fino a 20

tonnellate, risultando

decisiva in operazioni

chiave come il montaggio

dei piloni e delle capriate

metalliche lungo la

maestosa campata

centrale. Il cantiere,

posizionato su ripide

pareti rocciose e in un

contesto naturale ostile,

ha richiesto l’impiego di

attrezzature in grado di

garantire prestazioni

elevate, precisione e

sicurezza anche in

Il più alto al mondo

Una Potain MCT 385 topless per la costruzione

del Huajiang Grand Canyon Bridge, in Cina

condizioni estreme.

In tandem con il sistema

di teleferiche a campata

più lunga del mondo, la

MCT 385 ha permesso di

coprire aree irraggiungibili

da gru fisse tradizionali,

accelerando i tempi di

costruzione e migliorando

la logistica di cantiere. La

sinergia tra le tecnologie

ha segnato una svolta per

un’area che fino a poco

tempo fa era considerata

una “zona proibita” per i

grandi cantieri

infrastrutturali. La gru

utilizzata per il ponte ha

oltre dieci anni di servizio,

avendo già operato con

successo in altri grandi

progetti regionali, come le

Guiyang Twin Towers e

l’Xifeng Industrial

Standardized Plant

Project. La longevità e la

robustezza della MCT 385

confermano la qualità

strutturale del modello,

pensato per operare con

efficienza e affidabilità nel

lungo periodo. Con questo

progetto, la Cina si

conferma all’avanguardia

nel settore delle grandi

opere, mostrando come

l’utilizzo di macchinari

altamente specializzati

come quelli firmati Potain

possa trasformare anche

gli scenari più inaccessibili

in assi portanti di

progresso e innovazione.

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Ora è aperta

a tutti

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[10] settembre 2025 Costruzioni

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Gru tralicciate

Monitoraggio dinamico

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operazioni complesse

per le gru cingolate

della serie LR.

Sollevamenti su

chiatte e ribaltamento

di carichi pesanti

sono ora più facili

SSollevare carichi

molto lunghi o

operare su chiatte

con inclinazioni variabili

rappresenta da sempre

una sfida per le gru

cingolate. Liebherr-Werk

Nenzing ha sviluppato due

soluzioni innovative che

consentono di ridurre

rischi, costi e complessità,

rendendo possibili

operazioni finora riservate

a manovre tandem con

due macchine. Le novità

sono disponibili per la

serie LR con capacità da

130 a 400 tonnellate.

Il nuovo dispositivo di

ribaltamento sostituisce il

sistema di bozzelli

standard e permette a un

singolo operatore di

inclinare componenti fino

a 90 tonnellate da

orizzontale a verticale,

controllando due argani

indipendenti dai comandi

della gru. In questo modo

si elimina il tiro diagonale

sul braccio, si riduce

l’oscillazione del carico e

si mantiene sempre attiva

la limitazione del

momento di carico, con

maggiore sicurezza e

minore impatto

ambientale.

Per le operazioni su unità

galleggianti, Liebherr ha

introdotto una modalità

operativa che integra

curve di carico specifiche

per diverse inclinazioni,

monitorando

costantemente l’assetto

del pontone e prevenendo

superamenti dei valori

limite. A supporto c’è

anche il sistema “vertical

line finder”, che allinea

automaticamente la testa

del braccio al centro di

gravità del carico,

limitando oscillazioni, tiri

diagonali e sollecitazioni

sulla macchina.

Con queste innovazioni,

anche su gru di

generazioni precedenti,

Liebherr conferma la sua

leadership nell’ingegneria

del sollevamento,

trasformando operazioni

critiche in procedure più

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ogni esigenza di sollevamento dei nostri Clienti sulla

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[12] settembre 2025 Costruzioni

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Attualità&Prodotti

Officine mobili

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di selezionare il veicolo su cui vuoi effettuare

l’allestimento individuando marca, modello

e misure per configurare il corretto vano di

carico. In seguito è possibile personalizzare i moduli,

ossia le scaffalature, i cassetti, gli armadi e

gli accessori per rispondere alle esigenze speci-

fiche di ogni attività lavorativa. Il sistema permette poi di

scegliere la disposizione vedendola in tempo reale con prospettiva

3D. Il passo finale è selezionare uno degli 80 centri

di montaggio Würth partner.

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si tratti di artigiani, tecnici o professionisti del

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l’ottimizzazione degli spazi a bordo grazie alla

configurazione che permette di sfruttare ogni

angolo del vano di carico. Questo permette di

riporre ogni attrezzo al proprio posto e di incrementare

quindi la produttività. Würth specifica

che ogni allestimento è progettato per

resistere a carichi pesanti e a un uso quotidiano

intensivo.

[14] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [15]



Attualità&Prodotti

Opere

NUOVO DISEGNO

del porto commerciale

e industriale di Venezia

La componente ferroviaria del progetto

Sul fronte dei collegamenti ferroviari è previsto il raddoppio

del tratto di raccordo ferroviario di proprietà dell’Autorità in via

dell’Elettronica. Operazione che consentirà un miglioramento

della circolazione e dello stazionamento temporaneo dei

convogli merci. Questi attualmente percorrono una sola linea

ferroviaria a binario unico che collega il terminal di Fusina

alla rete ferroviaria nazionale e che attraversa la viabilità ordinaria

esistente in quattro punti causando rallentamenti del

traffico veicolare.

Una nuova rotatoria

Si integra al progetto descritto il piano di realizzazione di

una nuova rotatoria a Malcontenta, tra via delle Valli e via

dell’Elettronica.

L’intervento è finalizzato al miglioramento della viabilità

per l’accesso a Fusina anche in ottica di collegamento

del futuro terminal container di Montesyndial. L’opera ha

origine nell’ambito di un aggiornamento dell’Accordo di

Programma “Moranzani” ed è stata finanziata dall’Autorità

con due milioni di euro. L’obiettivo è risolvere le criticità

Lavori al nodo di via della Chimica in fase di

realizzazione avanzata, verso l’obiettivo di collaudo a

inizio 2026. Rotatoria a Malcontenta e riapertura di via

dell’Elettronica previste, invece, entro la fine del 2025

testi di Edvige Viazzoli

Proseguono a tappe serrate i lavori infrastrutturali svolti

dall’Autorità di Sistema Portuale nell’ambito del

progetto di adeguamento ferroviario e stradale del

nodo di via della Chimica a Porto Marghera. Entro il primo

trimestre del 2026 si prevede il collaudo dei lavori, che si

concluderanno già a fine 2025 e consentiranno un notevole

efficientamento della viabilità generale per l’accesso

alla zona industriale della penisola della Chimica e a Fusina,

mitigando le interferenze strada-ferro e aumentando la sicurezza

per gli automobilisti e i trasportatori.

Il progetto è interamente finanziato da risorse pubbliche

facenti capo al Pnrr e suddivise, per la componente stradale,

tra Piano Nazionale Complementare (12 milioni di

euro) e Fondo Opere Indifferibili (poco meno di 2,4 milioni

di euro stanziati per far fronte all’aumento dei prezzi delle

materie prime). La componente ferroviaria del progetto,

attualmente ancora in attesa di finanziamento, ammonta

a oltre cinque milioni di euro.

Viadotto a cinque campate

Nel dettaglio, il progetto interviene sulla viabilità nella zona

di Malcontenta, separando i traffici veicolari che interessano

la Strada Provinciale 24 e le vie Malcontenta,

dell’Elettronica, della Chimica e della Meccanica. Tra le

opere più rilevanti si segnala la realizzazione, in fase avanzata,

di un nuovo collegamento fra la SP24 (Malcontenta-

Rana) e via della Chimica, con la costruzione di un nuovo

viadotto a struttura metallica a cinque campate per

complessivi 187 metri, e di due nuove rotatorie con i relativi

svincoli stradali di collegamento. La percentuale di

avanzamento dei lavori della componente stradale è di

circa il 60%.

del nodo viario locale, in particolare quelle connesse all’accesso

di mezzi pesanti allo stabilimento San Marco

Petroli, che hanno portato anche alla chiusura di via

dell’Elettronica, ottimizzando, inoltre, il collegamento diretto

con la Romea e la SP 24. La conclusione dei lavori

e la riapertura al traffico di via dell’Elettronica sono previste

entro l’anno.

Accesso a terminal e aree industriali

Il presidente dell’Autorità Fulvio Lino Di Blasio ha commentato

la messa a terra di questo importante progetto

con le seguenti parole: ‘’Prende forma, un tassello alla

volta, il nuovo disegno del porto commerciale e industriale

di Venezia. In questo contesto l’aggiornamento

del nodo viario, stradale e ferroviario, di via della Chimica

gioca un ruolo essenziale anche in vista dell’entrata in

funzione del nuovo terminal container di Montesyndial.

Con queste opere, oggi in avanzata fase di realizzazione

e quasi integralmente finanziate dal Pnrr, garantiremo

un accesso più agevole e veloce ai terminal e alle aree

industriali di Porto Marghera, migliorando la sicurezza

degli automobilisti, dei lavoratori e degli operatori della

logistica’’.

‘’Contestualmente ai lavori descritti - ha aggiunto il presidente

- siamo intervenuti sulla messa in sicurezza della

viabilità dell’area anche con interventi più circoscritti,

ad esempio ripristinando il manto stradale deteriorato,

accogliendo le segnalazioni fatte nelle scorse settimane

da alcuni rappresentanti dei lavoratori. La rete di drenaggio

superficiale prevista dai lavori in progetto e la riasfaltatura

completa dell’intera sede stradale elimineranno

definitivamente il problema’’.

[16] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [17]



®

Rete Europa

Strategie

Le basi di una grande crescita

n Kobelco Construction

Machinery Europe ha

inaugurato una nuova sede

centrale con tanto di area

dedicata alle dimostrazioni

dinamiche a Lelystad, nei

Paesi Bassi, segnando un

passo decisivo nella propria

strategia di crescita in

Europa. La scelta di una

posizione strategica e

dotata di infrastrutture

moderne riflette la visione di

lungo periodo dell’azienda,

fondata su innovazione,

sostenibilità e valore per i

clienti. Il nuovo quartier

generale ospita un

magazzino ricambi ampliato

e altamente efficiente, un

centro di formazione tecnica

con spazi didattici e officina

attrezzata, oltre a un’area

dimostrativa all’aperto di

3.500 m² per prove in

condizioni reali. Un

investimento che conferma

la volontà di KCME di

rafforzare il supporto alla

rete di concessionari e agli

operatori, garantendo

consegne rapide, assistenza

qualificata e opportunità di

apprendimento pratico.

«Questo trasferimento

accelera la nostra crescita e

ci permette di offrire un

valore aggiunto ai clienti e ai

partner», ha dichiarato

Makoto Kato, CEO di KCME.

«È un impegno concreto

verso innovazione e

soddisfazione delle esigenze

future del mercato

europeo».

kobelco.com

Motori

Affidabilità al top

n Vanguard, brand di Briggs & Stratton, presenta il

nuovo motore Vanguard 300, progettato per offrire

potenza, resistenza e affidabilità anche negli ambienti

più impegnativi. Sviluppato a partire dai feedback

diretti degli utilizzatori, il monocilindrico Vanguard 300

nasce per applicazioni gravose e cantieri complessi.

La sua struttura compatta ne facilita l’integrazione su

diverse macchine compatte senza rinunciare alle

prestazioni, grazie a un design intelligente che

incorpora soluzioni tecniche avanzate. Tra le

dotazioni di rilievo spicca il filtro aria ciclonico, capace

di espellere polveri e impurità prima dell’aspirazione,

proteggendo così il filtro principale e riducendo la

necessità di manutenzione, un vantaggio decisivo nei

contesti polverosi tipici del settore. A questo si

aggiunge il sistema

TransportGuard, che unisce in

un solo comando l’interruttore di

accensione e la valvola del

carburante, eliminando il rischio

di perdite durante il trasporto e

prevenendo danni accidentali al

motore.

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Attualità&Prodotti

Gru a torre

LA FORZA

è nella fibra

Il ponte Schuman di Brest, Francia, ha preso forma

con la tecnologia delle gru Liebherr 520 EC-B Fibre

che operano con carichi pesanti e manovre precise

testi di Matthieu Colombo

La costruzione del nuovo Schuman Bridge a Brest è

stata velocizzata e semplificata con le elevate prestazioni

della gru Liebherr 520 EC-B 20 Fibre, attualmente

in forza alla flotta del concessionario e noleggiatore

Saint-Yves Services.

Il ponte è previsto in completamento entro la fine del

2025, migliorando significativamente la mobilità urbana

nella regione. Dotata della più recente tecnologia a fune

in fibra, questo modello combina alta capacità di sollevamento,

precisione e facilità d’uso, rispondendo alle esigenze

complesse del cantiere e consentendo la movimentazione

di grandi elementi in acciaio con massima

sicurezza. Il ponte, lungo 204 metri e largo 12,25, sostituisce

la struttura esistente degli anni ’50 e sarà parte integrante

della nuova linea tranviaria B, oltre a garantire il

passaggio di pedoni e ciclisti.

La scelta della gru fibre di Liebherr permette di operare

con carichi pesanti e manovre precise, anche in spazi ristretti,

grazie al design modulare, al controllo Litronic e

alla facilità di configurazione della torre.

Il valore aggiunto della fibra

I vantaggi della tecnologia a fune in fibra, rispetto alle tradizionali

funi d’acciaio, sono la leggerezza, la maggiore capacità

di carico e una gestione semplificata.

La flotta dell’azienda comprende attualmente undici gru

Liebherr Fibre, a dimostrazione di un approccio innovativo,

sostenibile ed efficiente per i cantieri del futuro. Il progetto è

coordinato da Brest Métropole e Brest Métropole

Aménagement, con la progettazione affidata a un team di

studi e società di ingegneria francesi, mentre i lavori sono realizzati

da un consorzio guidato da ETPO in collaborazione con

Eiffage Métal. Con oltre settant’anni di esperienza nella tecnologia

di sollevamento, Liebherr conferma ancora una volta

la sua leadership tecnologica nello sviluppare gru a torre

capaci di fare la differenza in cantieri complessi, offrendo

macchine e servizi capaci di garantire sicurezza, efficienza e

prestazioni elevate in ogni applicazione.

[20] settembre 2025 Costruzioni



Formazione

Il capitale umano

Hitachi investe nella formazione tecnica

della rete italiana, rafforzando competenze,

assistenza clienti e supporto ai cantieri

Hitachi Construction

Machinery Europe

(HCME) rafforza il

supporto alla rete italiana

con il secondo training

tecnico dedicato alla

gamma Mini, svoltosi dal

22 al 25 luglio presso la

sede del dealer WR57 a

Rimini. Dopo il corso di

giugno a Venaria sugli

escavatori ZX-7 Middle

Size, questa volta i tecnici

hanno potuto

approfondire conoscenze

e pratiche sui modelli

compatti della gamma

Mini, sempre più richiesti

nei cantieri urbani e negli

[22] settembre 2025 Costruzioni

spazi ridotti. Al corso

hanno partecipato otto

tecnici provenienti da

diverse regioni d’Italia,

guidati da Davide

Marchetti e Marcus

Erasmus di HCME. Il

programma ha alternato

lezioni teoriche ed

esercitazioni pratiche sui

modelli ZX33/38U-6,

ZX48U/65USB-6 e ZX95-

7, coprendo

manutenzione,

diagnostica,

configurazione elettronica

e gestione operativa delle

macchine. L’iniziativa fa

parte di un piano

strutturato volto a

sviluppare competenze

locali, ridurre i tempi di

intervento, garantire

maggiore affidabilità e

rafforzare la rete postvendita

italiana. ‘’Non si

tratta solo di corsi tecnici,

ma di un vero

investimento nelle

persone e nelle loro

competenze’’, sottolinea

Davide Marchetti.

‘’Ogni tecnico formato

significa un dealer più

forte, un cliente meglio

supportato e un marchio

che cresce sul mercato’’.

Il training di Rimini

conferma l’impegno di

HCME nel formare

professionisti qualificati,

pronti a rispondere alle

esigenze di un mercato in

continua evoluzione. Dopo

Venaria e Rimini, nuovi

appuntamenti sono

previsti a partire da

ottobre, dedicati ad altri

prodotti della gamma,

confermando la volontà di

HCME di investire

concretamente nel

mercato italiano e nella

soddisfazione dei clienti.

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Attualità&Prodotti

Infrastrutture

INTERVENTO

pronti e via

testi di Antonio Fargas

Conclusa a Stockport la sostituzione del Greek

Street bridge: l’opera firmata Murphy garantirà

sicurezza e affidabilità per oltre un secolo

AStockport, nel cuore della Greater Manchester, si

è concluso uno dei cantieri più significativi degli

ultimi anni per la rete ferroviaria britannica: la sostituzione

del Greek Street bridge, un’infrastruttura risalente

al 1958 che aveva ormai esaurito la propria vita tecnica.

Il ponte sorregge una rotatoria con quattro strade

di accesso e sovrasta cinque linee ferroviarie elettrificate

della West Coast Main Line e delle direttrici verso

Chester, Crewe, Sheffield e il Peak District.

La complessità dell’intervento non risiedeva solo nelle

dimensioni dell’opera, ma soprattutto nella necessità di

operare in un nodo ferroviario strategico senza compromettere

a lungo la mobilità di passeggeri e merci.

Murphy, incaricata da Network Rail, ha gestito l’intera

operazione con una pianificazione operativa esemplare,

frutto di anni di preparazione e di un coordinamento serrato

tra progettazione, ingegneria e logistica.

VELOCI Le tempistiche sono state da record. Lo scorso

agosto la chiusura ferroviaria è durata solo 21 giorni.

Ogni fase di cantiere è stata accuratamente pianificata.

[24] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [25]



Attualità&Prodotti

Infrastrutture

Watch video

Arteria ferroviaria strategica

Il nuovo Greek Street bridge rappresenta un investimento da

20 milioni di sterline, ma soprattutto un modello di efficienza

costruttiva e di ingegneria applicata. Con una vita utile stimata

in 120 anni, l’opera assicurerà viaggi più sicuri e affidabili

lungo la West Coast Main Line, arteria fondamentale

che collega Manchester a Londra e al resto del Nord-Ovest.

La direzione lavori ha sottolineato come la rapidità di esecuzione

sia stata possibile con pianificazione, approccio multidisciplinare

e collaborazione con Network Rail.

Le fasi preliminari hanno previsto la costruzione, già

nel dicembre 2024, di un ponte provvisorio a impalcatura,

indispensabile per garantire accessibilità e sicurezza

al cantiere. Nei mesi successivi, la rotatoria sovrastante

è stata chiusa al traffico e i servizi essenziali – acqua,

energia e telecomunicazioni – sono stati deviati provvisoriamente,

così da assicurare continuità alle comunità

locali.

Rimozione e ricostruzione

Il cuore dei lavori si è svolto tra il 2 e il 22 agosto 2025, durante

una chiusura ferroviaria di 21 giorni accuratamente pianificata.

In questo lasso di tempo, due gru da mille tonnellate

hanno tagliato e rimosso oltre 200 travi in calcestruzzo, smontate

in 130 sezioni e trasportate via da 67 mezzi pesanti.

Al termine di questa fase, un varco di 60 metri ha segnato il

punto di svolta: l’avvio dell’assemblaggio della nuova struttura.

Il nuovo Greek Street bridge è composto da 51 elementi

– tra cui 22 travi in acciaio, cill e parapetti in calcestruzzo con

rivestimento in mattoni per richiamare l’aspetto originario –

movimentati e posizionati con gru cingolate capaci di sollevare

fino a 196 metri di altezza. L’intervento ha incluso anche

la realizzazione di un impalcato in calcestruzzo da 350 metri

cubi, impermeabilizzato e completato con il ripristino dei

sottoservizi e della carreggiata.

La logistica del cantiere ha richiesto una sequenza operativa

priva di margini d’errore: ogni fase è stata programmata al

minuto, garantendo la perfetta integrazione tra demolizione,

varo e ripristino delle linee elettriche. La rimozione del ponte

provvisorio ha segnato la conclusione di un processo in cui

la sicurezza ferroviaria e la riduzione dell’impatto sulla comunità

sono rimaste al centro delle scelte progettuali.

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TC Service è l’officina elettromeccanica specializzata di

Tecno Crane, nata per unire le competenze specializzate

nel settore edile e industriale, assicurando interventi

rapidi, precisi e altamente qualificati, anche in loco.

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- Collaudi certificati

- Manutenzioni programmate e straordinarie per impianti industriali

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[26] settembre 2025 Costruzioni

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t e c n o c r a n e . i t



Pneumatici

La rincorsa di Triangle all’offerta

di pneumatici OTR sempre

più performanti è premiata

anche da costruttori premium

di mmt. La gamma cresce,

così come la produzione

Pensa in

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A tutto gas

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Triangle Tyre,

riconosciuto come

uno dei maggiori

produttori cinesi di

pneumatici, continua a

rafforzare la sua posizione

di forza nel settore degli

OTR. Ha uno stabilimento

di produzione

all'avanguardia nella

provincia dello Shandong,

capace di produrre circa

400.000 OTR all'anno.

Dopo aver presentato a

Bauma 2025 novità in

gamma e il nuovo sistema

TPMS, oggi Triangle Tyre

si prepara a svelare

ulteriori novità OTR entro il

2025. Questo impegno

sottolinea la strategia

focalizzata dell'azienda

nel fornire soluzioni ad

alte prestazioni per i

settori minerario, delle

cave, delle costruzioni,

portuale e industriale,

dove i suoi pneumatici di

qualità sono scelti come

equipaggiamento

originale da giganti del

settore come Caterpillar,

Hyundai e Sany.

Tra le novità che meritano

[28] settembre 2025 Costruzioni

attenzione ci sono: il

nuovo TL538 PRO E4/L4

che debutta nelle misure

23.5R25, 26.5R25 e

29.5R25. Rispetto ai

modelli TB516 e TB516

PRO E3/L3, questa

versione E4/L4 presenta

blocchi battistrada più

grandi, maggiore

profondità del battistrada

e una protezione della

carcassa migliorata.

Offre un disegno a rocce a

battistrada profondo e

tecnologie all'avanguardia

per massimizzare durata,

trazione e prestazioni

complessive in ambienti

impegnativi. Il Suddetto

TB516 PRO E3/L3 si

arricchisce con due nuove

misure, la 23.5R25 e la

29.5R25. Questo

battistrada non

direzionale è progettato

per macchine che

operano su sabbia e

aggregati, offrendo

un'opzione a doppia

marcatura adatta per

caricatori e dumper

articolati. La gamma

TL559S aggiunge le

misure 17.5R25 e

18.00R25 in L5. Questi

pneumatici sono

progettati con un

battistrada extraprofondo,

spalle e fianchi

rinforzati resistenti ai

danni e una costruzione

della carcassa per

impieghi gravosi,

garantendo una longevità

eccezionale. Le loro

mescole di gomma

resistenti al taglio e il

design radiale assicurano

una guida fluida anche

nelle condizioni più

abrasive. L’azienda sta poi

espandendo la sua

gamma di OTR

Giganti/Jumbo, con

prodotti per dumper rigidi

che trasportano carichi

extra-pesanti. Tra le nuove

aggiunte figurano il

27.00R49 TB599 PRO, il

46/90R57 e 50/80R57

TB599 A PLUS, e il

46/90R57 TB999A.

Questi pneumatici sono

indicati per operazioni ad

alto TKPH (Ton-Kilometer

per Hour) e sono

progettati per

equipaggiare dumper

rigidi con capacità di

portata utile fino a 300 t.

triangletyre.it

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Pneumatici

Poker di Excellent Level

BKT ottiene per il quarto

anno consecutivo

il massimo

riconoscimento

da Caterpillar. Questo

risultato conferma

l’impegno continuo

di BKT nel garantire

standard elevati

di qualità in ogni fase

del processo di sviluppo

Balkrishna Industries

Ltd (BKT), tra i

principali produttori

mondiali di pneumatici

Off-Highway, ha ottenuto

per il quarto anno

consecutivo il

riconoscimento

“Excellence Level”

all’interno del programma

globale Supplier

Excellence Recognition

(SER) di Caterpillar,

confermando l’impegno

costante dell’azienda per

qualità, affidabilità e

standard elevati in ogni

fase del processo

produttivo.

La partnership tra BKT e

Caterpillar, avviata nel

2015, si è consolidata

Head OEM Industrial & OTR Europe

BKT Europe nomina Paolo Mantovani nuovo Head OEM

Industrial & OTR Europe, consolidando la propria strategia

di crescita nel mercato dei pneumatici Original

Equipment. Con oltre 15 anni di esperienza nei settori

passeggeri, truck, retread e off-road, Mantovani

guiderà l’espansione e lo sviluppo dei segmenti

industriale e OTR.

negli anni: oggi BKT

fornisce pneumatici OHT

per macchine da 40 a

190 t.

Dal 2017, BKT ha

progressivamente scalato

i livelli del programma

SER, passando da Silver a

Gold, Platinum e infine

Excellence, livello che

mantiene da quattro anni.

Oltre alla qualità dei

prodotti, BKT si distingue

per il supporto completo

a Caterpillar, dalla

comunicazione proattiva

all’assistenza tecnica sul

campo, con feedback

operativi che

contribuiscono alla

valutazione delle

performance.

Questo premio consolida

la posizione di BKT come

fornitore strategico nei

settori delle costruzioni e

dell’industria estrattiva,

dove qualità, sicurezza e

affidabilità sono

determinanti per il

successo operativo

quotidiano.

bkt-tires.com

[30] settembre 2025 Costruzioni



Connettività

TESTED

TO EXTREMES

La libreria di controllo autonomo ACL di Danfoss per macchine

off-highway evolve a 4.0 introducendo nuove funzionalità

tra cui il geofencing e diverse funzionalità ad esso connesse

Link al canale

Youtube di Danfoss

Autonoma con geofencing

Danfoss Power

Solutions si

afferma come

partner nell'integrazione

dell'autonomia nei

macchinari, offrendo

vantaggi significativi ai

clienti. L'autonomia

contribuisce anche ad

aumentare la sicurezza,

con funzioni di assistenza

all'operatore che riducono

la distrazione e sensori di

percezione che

migliorano la visibilità,

eliminando i punti ciechi e

potendo arrestare la

macchina in caso di

mancata reazione

dell'operatore. Danfoss ha

sviluppato la Autonomous

Control Library (ACL)

come una cassetta degli

attrezzi per costruire

applicazioni autonome.

Questo permette ai

costruttori di macchine

movimento terra e da

cantiere di mantenere la

proprietà del codice e di

effettuare aggiornamenti

autonomamente.

L'obiettivo è ridurre il

carico di lavoro fino

all'80%, coprendo la

maggior parte delle

funzioni e dei casi d'uso

generali, permettendo agli

ingegneri di concentrarsi

sulle funzionalità

specifiche della

macchina. Questo

approccio accelera il "time

to market". La notizia è

che l’ACL evolve ora alla

versione 4.0 che migliora

le capacità di autonomia

di Livello 3, introducendo

funzioni di guida

automatizzata che

garantiscono la coerenza

delle attività

indipendentemente

dall'esperienza

dell'operatore,

migliorando ulteriormente

precisione, produttività e

sicurezza. L’ACL 4.0,

introduce tra l’altro il

geofencing, il Boundary

recorder per definire un

confine guidando la

macchina, il Boundary

converter per generare

poligoni da coordinate

geografiche precise, il

Boundary loader per

caricare file di poligoni

salvati, il Geofence

checker per confrontare la

posizione del veicolo con

il confine e il Transform

GNSS per la massima

flessibilità d'installazione

dell'antenna GNSS.

La libreria ACL,

accessibile tramite il

PLUS+1 Update Center e

danfoss.com

l'ambiente PLUS+1 Guide,

include blocchi individuali

per diverse funzionalità.

Per la localizzazione, si

utilizzano blocchi GNSS e

un filtro di posizione che

combina dati da più fonti

(come le coordinate

GNSS e i dati di odometria

delle ruote) per fornire

una posizione XY precisa.

Per la navigazione, il

blocco Path Follower

utilizza questi dati di

posizione per emettere

comandi di sterzata,

mantenendo la macchina

sul percorso generato.

danfoss.com

NUOVO ESCAVATORE CINGOLATO 370X

Il nuovo escavatore cingolato JCB 370X ha superato tutti i test nelle condizioni più estreme,

portando ai massimi livelli le caratteristiche di produttività, durata e affidabilità della gamma X

Series. Questo grazie alla nuova interfaccia utente JCB UX, al carro potenziato che garantisce

la massima stabilità, alle maggiori pressioni idrauliche che migliorano le prestazioni heavy-duty,

al motore Stage V che eroga ancora maggiore potenza, garantendo così un’efficienza di assoluto

riferimento nella sua categoria di peso. Ora puoi scegliere: contatta il tuo rivenditore JCB e

scopri la vera innovazione per il cantiere. JCB è innovazione.

[32] settembre 2025 Costruzioni

JCB S.p.A. Via E. Fermi, 16 – 20057 Assago (MI) – marketing.italia@jcb.com

Telefono: +39 02 48866401

www.jcb.com



Attualità&Prodotti

Pale compatte cingolate

RASENTA

la perfezione

testi e foto di Matthieu Colombo

Comar consegna alla AP Scavi di Castelraimondo

(MC) uno dei primi skid Kubota SVL75-3.

Per l’impresa è uno dei migliori skid di sempre

4.346 KG DI PESO OPERATIVO

L’SVL75-3 dichiara 1.163 kg

di capacità massima

nominale (35%) e una forza

di strappo di 2.710 kg.

Potente, confortevole, intuitivo, moderno, fluido, compatto.

Sono questi alcuni degli aggettivi che ha usato

Andrea Pediconi per descrivere il suo nuovo

Kubota SVL75-3, rigorosamente scelto assieme al figlio

Nicolas, e acquistato dalla concessionaria Comar. Come

Costruzioni diamo credito alle parole di Andrea che non è

certo nuovo agli skid: negli anni ne ha avuti una mezza dozzina

ma ne ha utilizzati molti di più. Da parte nostra, possiamo

dirvi che il nuovo SVL75-3 aveva già attirato la nostra

attenzione nel 2023, alla ConExpo di Las Vegas, ed ora

che è atterrato in Europa confermiamo le nostre prime impressioni:

è sicuramente un prodotto ben realizzato, adatto

a palati fini attenti alla qualità assoluta, cinematica braccio,

funzionalità, ergonomia e facilità di manutenzione.

Per vedere in azione il nuovo skid Kubota ci siamo spinti,

accompagnati da Paolo Ramazzotti di Comar, in provincia

di Macerata, oltre al Comune di Camerino colpito

dal sisma del 2016. Ed è proprio in un cantiere legato

al drammatico evento che AP Scavi sta lavorando: a seguito

della demolizione di un immobile residenziale su

cinque livelli classificato come non agibile, l’impresa di

Pediconi sta ora sbancando l’area per realizzare moderne

fondamenta e ricostruire un edificio da zero.

L’SVL75-3 è made in Japan

Oggi le pale compatte gommate e cingolate vengono costruite

anche in Cina, ma storicamente sono macchine sviluppate

e costruite per lo più negli Stati Uniti e poi anche in

Europa. Il nuovo SVL75-3 è uno dei pochi modelli sul mercato

costruiti integralmente in Giappone, direttamente da

Kubota, e lo stesso vale per il 4 cilindri turbo e per le principali

componenti idrauliche. Per noi questo è sinonimo di controllo

dei processi e della qualità, di standard costruttivi elevati.

Prendendo le misure al nuovo modello, ci si rende conto di

quanto sia preciso il suo posizionamento rispetto ai concorrenti

e di come il rapporto tra peso operativo e prestazio-

[34] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [35]



Attualità&Prodotti

Pale compatte cingolate

ni sia stato ottenuto abbassando il più possibile il baricentro,

pur garantendo una cinematica braccio vertical che porta il

perno benna a ben 3.117 mm d’altezza e con funzione parallel

di serie per lavorare con le forche.

L’architettura punta in particolare su motore Kubota V3307

turbo da 3,3 litri e 54,4 KW Stage V montato basso, in posizione

longitudinale e arretrato il più possibile (cooling sopra

3.117 MM AL PERNO BENNA A fronte di dimensioni

compatte, il nuovo skid Kubota con braccio vertical lift

arriva a caricare anche dei 4 assi. Il parallelismo

di benna o forche si attiva da monitor.

la testa motore con ventola idrostatica termosensibile e - a

richiesta - reversibile), su due pompe a portata variabile con

controllo elettronico del piatto calettate in serie al 4 cilindri

(quindi radenti la base del telaio) che alimentano la traslazione,

più - in testa - la pompa a ingranaggi d’azionamento

braccio e quella di richiamo benna e alimentazione delle linee

ausiliarie con portata fino a 72,7 l/min di olio che diventano

112,8 l/min attivando l’high flow. Fa la sua parte anche il serbatoio

gasolio da 84 litri di capacità che è in composito plastico,

ma solidale al cofano motore posteriore in modo da

contribuire a controbilanciare il carico sul braccio. Largo 1.755

mm (con cingoli da 400 mm), lungo 2.840 mm misurati alla

piastra porta attrezzi e alto appena 2.079 mm, l’SVL75-3 è un

skid con cinematica del braccio vertical lift che punta sul rapporto

tra dimensioni e prestazioni.

Dal punto di vista operativo, l’agilità è esaltata dallo scalo

automatico Autoshift da seconda a prima velocità, quando

l’elettronica riconosce una “sterzata” (oltre alla presenza di

una pendenza da affrontare con maggiore spunto), per poi

ripassare la seconda in rettilineo. Questo rende il nuovo Kubota

particolarmente veloce e agile, anche nello stretto.

C’è poi la gestione elettronica della coppia erogata dai motori

idraulici di traslazione che adegua il regime del motore

termico al carico delle pompe assicurando sempre la massima

potenza e scongiurando sitiazioni di stallo. La coppia

di traslazione è di 4.304 daN, in linea con la concorrenza, ma

sull’SVL75-3 la sensibilità dei comandi di traslazione si regola

da monitor sui livelli Mild, Normal e Quick.

A proposito di idraulica, gli attuali skid Kubota fanno tesoro

dell’esperienza maturata negli Stati Uniti in anni di lavoro e

sono equipaggiati con un distributore battezzato AMV

(Advanced Multifunction Valve) e joystick ben contrastati,

con servo comandi idraulici. Al posto del distributore load

sensing con valvole proporzionali degli skid Serie 2, Kubota

ha quindi messo a punto un distributore che minimizza le

perdite di pressione e, grazie alla gestione elettronica della

priorità delle funzioni, permette di gestire più movimenti simultanei

(braccio, benna e attrezzature idrauliche) elevando

1.436 MM DI PASSO Il carro è ben realizzato e spicca

la robustezza della struttura che mantiene in tensione

la ruota folle anteriore a doppia flangia. Anche i 4 rulli

d’appoggio sono dei doppia flangia: più stabilità laterale.

[36] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [37]



Attualità&Prodotti

Pale compatte cingolate

MONOBLOCCO

IN FUSIONE

Le linee Aux sono

ben raggruppate

e protette. Dai 72,7

l/min di portata,

si passa ai 112,8

l/min con high flow.

facilità d’utilizzo, la fluidità dei movimenti e quindi il comfort

percepito dall’operatore.

L’operatore al centro

L’SVL75-3 si distingue per la cabina pressurizzata che,

su uno skid, non è cosa scontata. Nonostante sia ribaltabile

all’indietro (facilmente) per agevolare l’accessibilità

alle principali componenti idrauliche, la cabina ha il

fondo chiuso (botola apribile per pulizia) e questo scongiura

l’ingresso di polvere, esalta le prestazioni dell’impianto

di climatizzazione manuale e fa segnare una pressione

acustica in cabina da record di categoria con

appena 78 dB(A) interni. Tornando alle parole di Andrea

Pediconi, ‘’la porta della cabina a scomparsa come i parabrezza

degli escavatori è la soluzione ideale: si apre e

si chiude senza che l’operatore debba fare contorsioni e

agevola l’uscita dall’abitacolo in ogni condizione operativa,

anche con attrezzature idrauliche montate (attacco

idraulico disponibile) o con braccio non completamente

abbassato.’’ Con noi Pediconi ha anche elogiato

la posizione di guida dell’SVL75-3 e in particolare ‘’il fatto

che si possano impugnare saldamente i joystick appoggiando

la schiena al generoso schienale del sedile

sospeso. Un dettaglio non da poco – ha commentato

il neo proprietario dello skid – visto che su altre macchine

si è costretti a mantenere una posizione eretta che

alla lunga stanca”.

Ai vertici della categoria

Merita senza dubbio una lode il nuovo monitor touch screen

capacitivo (si scorrono le pagine con un dito) a colori

da 7 pollici, che permette di avviare la macchina senza chiavi,

inserendo un codice, visualizzare l’immagine ripresa dalla

retrocamera di serie, monitorare la cronologia e lo stato

delle manutenzioni, verificare le ore operative su calendario

giorno per giorno, gestire radio e file multimediali,

solo per citare alcune funzioni.

Piace anche in officina

Per ridurre il costo totale di possesso del nuovo skid, Kubota

ha centralizzato i punti di manutenzione ordinaria al posteriore

della macchina. Aprendo semplicemente il cofa-

Fari di lavoro a led e porta a scomparsa

Roberto

Piccioni

commerciale

Comar

Commerciale

Paolo

Ramazzotti

socio

Gruppo Comar

Quest’anno la nostra azienda festeggia i 65 anni d’attività e

i 49 anni di presenza in Sardegna. È un traguardo di cui vado

molto fiero. Siamo qui, nonostante le crisi di mercato e dopo

aver subito due alluvioni che hanno coinvolto la sede di

Senigallia. Ci siamo sempre rialzati. Oggi possiamo dire ad

alta voce di essere un riferimento sul territorio e la nostra più

grande risorsa è la quarta generazione, oggi rappresentata

in azienda da mio nipote Samuele Rossetti. Il nostro obiettivo

è e sarà sempre, supportare al meglio i nostri clienti.

Nicolas

Pediconi

figlio di Andrea

AP Scavi

Andrea

Pediconi

titolare

AP Scavi

Abbiamo scelto questo nuovo skid sulla carta, senza averlo

mai visto dal vivo. Lo abbiamo fatto sulla fiducia: da una

parte il marchio Kubota è una garanzia e dall’altra lavoriamo

molto bene da anni con il supporto e la consulenza della

Comar, in particolare di Roberto Piccioni, e della famiglia

Ramazzotti. Ora che abbiamo provato il nuovo SVL75-3 in

cantiere, abbiamo la conferma di aver scelto non bene, molto

bene! Siamo davvero soddisfatti delle prestazioni, della

facilità d’utilizzo e del comfort.

Lunotto di sicurezza apri e chiudi

Progressivi joystick con servo comandi idraulici

Più sicurezza con la retrocamera ad alta risoluzione di serie

SENZA CHIAVE L’SVL75-3 si avvia immettendo

un codice. La chiave serve solo ad aprire porta e cofano.

Il monitor touch screen ha una risoluzione notevole

ed è tra i migliori della categoria. Gli unici comandi non

integrati sono quelli dell’aria condizionata.

Costruzioni settembre 2025 [39]



Pale compatte cingolate

Kohler Engines is now Rehlko

FACILE FACILE La cabina dell’SVL75-3 ha il fondo

chiuso e si ribalta con uno sforzo davvero minimo.

Motore e pompe idrauliche montate in linea

no si effettuano i principali controlli e la manutenzione di

base. Allentando due dadi da 24 posti agli angoli anteriori

della cabina, si può inoltre ribaltare la stessa con uno sforzo

davvero minimo; ci riesce una sola persona di media

prestanza.

Questa soluzione permette di mettere mano ai principali

componenti idraulici, ma anche solo di verificarne lo stato

con un’ispezione visiva periodica; ad esempio mensile.

Un’ulteriore caratteristica sono gli scambiatori di calore di

refrigerante, olio idraulico e il condensatore del clima, tutti

raffreddati da una ventola aspirante ad azionamento idrostatico

termosensibile, nel senso che a freddo può non girare

per far scaldare prima il motore e a caldo modula la

velocità di rotazione in base alle temperature da gestire.

A richiesta si può avere anche l’inversione della ventola per

soffiare verso l’esterno la polvere o le micro impurità accumulate

dai radiatori.

Engines

Our new ambition is rising.

When it comes to engines, we’ve been on the leading edge of technology

and innovation since our foundation. But we don’t simply provide you with

functional power: we redefine your energy resilience with industry-leading

electrification, hybrid solutions, alternative fuels and innovative products,

to create better lives and communities in a more sustainable future.

[40] settembre 2025 Costruzioni



ostruzioni

WALKAROUND di

ostruzioni

Portata massima 9.000 kg

Volume a colmo 4,9 m 3

Peso operativo 8.100 kg

Motore Deutz 3.6TCD 74,4kW

WALKAROUND

testi e foto di Matthieu Colombo

DM 9

[42] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [43]



ostruzioni

WALKAROUND di

ostruzioni

Merlo DM 9

Il lancio del dumper fuoristrada riporta Merlo alle sue origini.

Derivato dalla collaudata betoniera, il DM 9 punta sulla stabilità

del telaio rigido, il baricentro basso nonostante l’ottima luce a terra,

una trasmissione poderosa e una velocità su strada ai vertici

1

Progetto molto curato che sfrutta

le qualità di un telaio rigido e degli

assali ad arco sviluppati per

assicurare stabilità e prestazioni

al top in fuoristrada.

2

Ogni dettaglio è sviluppato per

avere un baricentro basso anche

trasportando i 9.000 kg di carico

dichiarato. Si lavora con una

buona percezione della stabilità

3

Le tre tipologie di sterzata

(frontale stradale, concentrica,

a granchio) e gli esclusivi assali

Merlo assicurano geometrie

di sterzo molto interessanti

4

Cassone trilaterale disegnato per

garantire un volume a colmo

di 4,9 metri cubi ma mantenendo

il peso basso e profilato

per scaricare velocemente

5

Trasmissione esclusiva Merlo

e collaudata sui telescopici.

A pieno carico si superano

pendenze del 30% con carico a

valle e 40% con carico a monte

6

Se in cantiere la velocità

è autolimitata a 10 km/h come

da norma, in trasferimento il DM 9

vola fino a 40 km/h. È disponibile

l’autobloccante all’anteriore

7

Cabina certificata ROPS e FOPS

level II con postazione di guida

girevole e comandi duplicati su

entrambi i fronti. Si è al sicuro,

anche con climatizzatore

8

Il motore Stage V ha una coppia

elevata ad un regime moto basso

e l’impianto di raffreddamento

con ventola a frizione viscosa evita

assorbimenti di potenza inutili

FIN DALLE ORIGINI A destra

il primo dumper Merlo, datato

1965: un modello compatto che

segna l’esordio dell’azienda in

questo segmento, ben prima che

il nome Merlo diventasse

sinonimo a livello mondiale

di sollevatori telescopici.

9

Macchina con prestazioni

fuoristrada notevoli ma anche

predisposta da stabilimento per

l’omologazione stradale «targa

gialla». Massima versatilità

10

Sistema di localizzazione e

controllo da remoto MerloMobility

4.0 disponibile. Ha tecnologia

di trasmissione dati bidirezionale

per accedere agli incentivi

[44] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2020 2025 [45]



Merlo DM 9

BARICENTRO BASSO

Per essere un cassone

rotante, quello del DM9

è concepito per

abbassare il più

possibile il baricentro,

soprattutto a pieno

carico.

TRE TIPI DI STERZATA

Con il DM 9 si può scegliere la sola

stezata della ruote anteriori

(automatica e perfetta su strada),

quella concentrica tra anteriore

e posteriore e quella a granchio.

ostruzioni

Sterzata integrale

Stabile al quadrato

Tutta la stabilità del telaio

rigido e un’agilità simile

ai modelli articolati grazie

ad esclusivi assali

e tre modalità di sterzata

TELAIO RIGIDO Il DM 9 guarda

alle origini della storia Merlo

e, come allora, punta sulla

scelta di un telaio rigido e non

articolato. Questa soluzione

tecnica, unita agli assali Merlo,

assicura una stabilità

superiore in ogni condizione,

qualità che diventa evidente

negli spostamenti più veloci,

come i trasferimenti su strada.

L’esperienza di guida risulta

più confortevole e vicina

a quella automobilistica.

La rigidità strutturale del telaio

offre poi una migliore portata

e una maggiore capacità

di traino. Il DM 9 può trainare

in cantiere no a 4.000 kg.

Zavorra equilibratrice inferiore

Raggio di sterzo ottimo

MADE IN MERLO Grande stabilità in velocità, un raggio

di sterzo ridotto e una luce a terra elevata. Sono queste

le caratteristiche esclusive assicirate dagli assali progettati

da Merlo. Qui sotto uno scatolato in fusione prima della

verniciatura. Grazie a questi componenti, il DM 9 si distingue

per prestazioni dai concorrenti con assali tradizionali.

La coppia di dischi freno per ogni assale lavora a secco.

AL

top

della

categoria

RIDUTTORI A CASCATA

Questa soluzione tecnica

è stata ideata dai progettisti Merlo

per coniugare elevate perfomance in termini

di trazione e sterzata ad una elevata altezza

da terra del corpo macchina in modo

da poter affrontare anche i terreni più

accidentati. In questa categoria di macchine

nessun altro costruttore offre tanto.

[46] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [47]



I NUMERI CHIAVE DEL DM 9

CAPACITÀ CASSONE A COLMO 4,9 M 3

CAPACITÀ CASSONE A RASO 3,7 M 3

PORTATA MASSIMA 9.000 KG

Il cassone ruota grazie

a cilindro e biella di richiamo

Linee idrauliche disponibili al posteriore

Merlo DM 9

Sensore chiusura - perno centraggio

Baricentro basso

Per ridurre al massimo l’altezza base

del cassone non c’è nemmeno il motore

di rotazione ralla. Capacità rima con

stabilità. Due i cilindri di sollevamento

GEOMETRIA IBRIDA Il dumper Merlo nasce

da un progetto modulare sviluppato

inizialmente per la betoniera fuoristrada,

una macchina particolare perché

caratterizzata da un carico dinamico

all’interno del tamburo. I progettisti hanno

sfruttato il telaio rigido, ribassato

al massimo, per garantire al DM 9

un baricentro molto basso e hanno

disegnato un cassone che unisce la

volumetria generosa di una vasca squadrata

alla facilità di scarico tipica di una vasca

da mototrasportatore cingolato.

Struttura rinforzata e doppio cilindro di sollevamento

Scarico laterale destro

Acciaio antiusura Hardox

Scarico laterale sinistro ideale

per colmare trincee

ELETTRICO PER

LE EMERGENZE

Nel vano porta

attrezzi sinistro,

trova posto

un motore

elettrico che,

se necessario,

può alimentare

la pompa idraulica

che permette

di sollevare,

abbassare

e far ruotare

il cassone.

NEl caso

di anomalie si può

sempre scaricare

e riallineare

il cassone.

Motore elettrico

d’emergenza

per movimentare

il cassone

[48] settembre 2025 Costruzioni



Salite e discese del 40%

con cassone a monte...

WALKAROUND di

ostruzioni

Merlo DM 9

BLOCCO

DIFFERENZIALE

ANTERIORE Questa

funzione è disponibile

a richiesta per quella

clientela che pensa

di mettere in seria difficoltà

le attitudini fuoristrada del DM 9.

Se presente, si attiva con un fungo a piede.

...e del 30% con cassone a valle

35° D’ANGOLO D’ATTACCO

Questo è un dato che parla da solo,

mentre al posteriore non ci sono limiti

strutturali. Per arrestare il DM 9 si può

solo provare a sovraccaricarlo

seriamente o eccedere oltre i 15°

nell’inclinazione laterale.

Fuoristrada traina no a 4.000 kg davanti o dietro

Potentissimo

SPINGE SEMPRE La trasmissione idrostatica

del DM9 è un progetto integrato che unisce

componentistica di primo piano, come la

pompa a portata variabile Bosch Rexroth

accoppiata al motore idraulico Bosch

Rexroth, a soluzioni esclusive Merlo come la

dropbox a due rapporti progettata per

sopportare picchi torsionali elevati e la

gestione elettronica EPD che coordina

regime motore, cilindrata pompa

e cambio. A pieno carico di 9.000 kg,

il DM 9 supera salite e discese del 40% con

cassone a monte e del 30% con cassone a

valle. L’Eco Power Drive regola in tempo

reale il usso pompa a portata variabile in

funzione della richiesta, offrendo sia grande

coppia a bassa velocità (limitata a 10 km/h

in modalità cantiere, con sedile rivolto verso

il cassone) sia la possibilità di raggiungere

i 40 km/h nei trasferimenti su strada con

sedile fronte marcia.

OLIO NEL

TELAIO

Il serbatoio

dell’olio

idraulico

della

trasmissione

è in metallo,

posto dietro

la ruota

anteriore

sinistra in

basso, per

incrementare

la stabilità.

SOLUZIONE AFFIDABILE

L’adozione della pompa

a portata variabile e del

motore di traslazione Bosch

Rexroth, integrati alla

dropbox Merlo e governati

dall’Eco Power Drive,

conferiscono al DM9

un equilibrio tra potenza,

controllo e efficienza che

spiega la sua capacità

di affrontare pendenze

impegnative con carico

completo, garantendo

al contempo trasferimenti

rapidi, consumi contenuti

e interventi di manutenzione

semplicati.

ECO POWER DRIVE L’EPD

Merlo, già visto sui

sollevatori telescopici, è un

sistema di gestione adattiva

della potenza. In sostanza,

la gestione del regime

motore è automatica

e proporzionale alla

domanda di portata di olio

richiesta dall’operatore.

Il sistema mantiene il motore

ai giri necessari per la

potenza richiesta, innalza

l’efficienza nei trasferimenti

e nelle lavorazioni pesanti.

Il risultato pratico è una

riduzione dei consumi e delle

emissioni in condizioni

operative miste, una migliore

reattività sotto carico e un

ottimo controllo idrostatico

della velocità su pendenze.

Pompa a portata variabile direttamente calettata al motore termico

[50] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [51]



DOC

DPF

WALKAROUND di

ostruzioni

Merlo DM 9

SCR

Iniettore urea Bosch

STAGE V CON UREA Il livello

di emissioni Stage V è ottenuto con

Doc, Dpf e sistema di catalisi

selettriva a iniezioni d’urea

completamente gestito dall'unità

di controllo Bosch DexTronic 2.2,

che ad ogni spegnimento esegue

lo spurgo automatico per prevenire

la formazione di cristalli di urea

a temperature estreme. Un vantaggio

significativo è che gli eventi

di rigenerazione sono automatici,

evitando tempi di fermo macchina,

sebbene sia anche possibile fermare

avviare una rigenerazione

manualmente.

Turbo con wastegate

Anche il motore

parla tedesco

Il motore dell DM 9 è tra i più collaudati

in applicazioni construction. La curva

di coppia è alta e piatta. Spinge sempre

Vapori della testata reinmessi a monte del turbo

Egr raffreddato

CAMBIO OLIO

A 500 ORE

L’attenzione per

l’ambiente passa

anche per il recupero

dei vapori dell’olio

motore che vengono

reimmessi nell’aria

fresca che

dall’intercooler

va al turbo e poi

in aspirazione.

È un circuito chiuso

che permette di

mantenere la qualità

dell’olio sotto

controllo nel tempo.

Scambiatore olio cassone disponibile

SCELTA D’EFFICIENZA

Lo scambiatore del

refrigerante motore, quello

dell’olio della trasmissione

idrostatica e l’intercooler del

turbo sono in parallelo e

raffreddati da ventola

plastica aspirante azionata

da frizione viscosa. Questa

soluzione assorbe potenza

per azionare la ventola solo

quando le temperature lo

richiedono: si consuma

meno. Si può anche avere

uno scambiatore esterno

dedicato al raffreddamento

dell’olio di servizio utilizzato

per il sollevamento del

cassone e per la rotazione

del telaio base.

Ventola plastica a 9 pale

Azionamento a frizione viscosa

RICETTA D’AFFIDABILITÀ Il Deutz TCD 3.6

è riconosciuto per essere potente, efficiente

e compatto. Ben noto all’intera rete Merlo

perché equipaggia molti dei sollevatori

telescopici della Casa, questo 4 cilindri

turbo con iniezione common rail è qui scelto

nella versione tarata a 74,4 kW di potenza

massima a 2.000 giri/min e coppia

massima di 410 Nm a 1.600 giri/min.

La curva di coppia del Deutz è elevata n

dai primi giri, garantendo un eccellente

supporto delle pompe idrauliche calettate.

Il cofano integrale del DM 9 semplica

l’accessibilità e la manutenzione.

SOLUZIONI

SU MISURA L’ottimo

filtro aria PowerCore

di Donaldson

è marchiato Merlo

così come il filtro

olio motore. Segno

che la qualità

dei ricambi Originali

è verificata

e costante.

Filtro olio remoto - ben acessibile

UNA VOLTA SPENTO IL MOTORE SI DEVONO ATTENDERE 5 MINUTI PER STACCARE LA BATTERIA

[52] settembre 2025 Costruzioni



Tutto doppio

Merlo DM 9

VETRI PIATTI

La superficie

vetrata

è notevole.

La porta

è bipartita

e permette

di lavorare a

vetro aperto.

I due parabrezza

si aprono

a compasso per

evitare che

si appannino

negli esemplari

senza l’opzionale

climatizzatore.

ROPS FOPS LEVEL II La cabina è realizzata internamente

ed è soprattutto robusta. Internamente lo spazio non manca

in nessuna delle due direzioni di guida.

La cabina Rops Fops Level II ha il posto guida reversibile.

Sedile verso il cassone in cantiere e fronte marcia per i trasferimenti

PROTETTI IN CABINA La richiesta di dumper

fuoristrada con cabina chiusa e postazione

di guida bidirezionale è nata nel Regno Unito

e ha di fatto riportato l’attenzione sull’inera

categoria di macchine. La soluzione Merlo

è un ambiente di lavoro con sedile sospeso

e reversibile e doppi comandi. La larghezza

interna della cabina è di 920 mm.

SAFERY FIRST

La visibilità, oltre che

dall’ampia superficie

vetrata con i due

parabrezza apribili per

scongiurare

l’appannamento,

è garantita da sei

specchi retrovisori

convessi e dalla

telecamera montata

sopra l’assale opposto

alla cabina e che

proietta sui monitor

delle due postazioni.

2 specchi concessi a destra... ...4 a sinistra

CLIMATIZZATORE

MANUALE

Questo modulo

opzionale viene

allestito direttamente

da stabilimento sopra

cabina. Con il

climatizzatore l’altezza

macchina passa

da 2.880 a 3.005 mm.

Retrocamera protetta di serie

Postazione stradale

Quadro di avviamento e funzioni stradali

4 potenti fari

led di lavoro

Seconda telecamera lato cantiere «alta» disponibile

Quadro della postazione cantiere

Postazione

modalità

cantiere

STANZA DEI BOTTONI

Il duplicare i comandi per

le due direzioni di marcia

è un’idea vincente. Salendo

a bordo l’effetto astronave

è assicurato, ma in realtà

è tutto intuitivo.

Interfaccia motore

[54] settembre 2025 Costruzioni



WALKAROUND di

ostruzioni

Merlo DM 9

40

Il più veloce su strada

AL

top

della

categoria

GUIDA LATO CANTIERE LIMITATA A 10 KM/H

Una grande

industria

Fari stradali posteriori led

Serbatoio gasolio nella traversa frontale

Abbassa il baricentro e compensa il carico

OMOLOGAZIONE STRADALE La poderosa

trasmissione idrostatica Merlo spinge

il DM 9 no alla velocità di 40 km/h.

Questo è possibile su strada

e la macchina ha di serie l’allestimento

per l’omologazione stradale. Ruotando

il sedile verso il cassone si attiva

la limitazione automatica della

velocità massima a 10 km/h,

in linea con le normative vigenti.

Fari stradali posteriori led

Merlo è da anni sinonimo di innovazione

e i costanti investimenti in ricerca&sviluppo

e negli stabilimenti la rendono

una realtà unica al mondo. Del DM 9,

le uniche parti non progettate in casa sono

il motore termico e le pompe idrauliche

TUTTO MADE IN CUNEO Lo stabilimento Merlo è

da anni in costante evoluzione e attualmente

sono in atto imponenti lavori di ampliamento

e adeguamento dei processi utili a

incrementare la produttività, ma sempre

mantenendo la qualità e il controllo completo

delle procedure costruttive. Tutte le macchine

sono realizzati al 95% da Merlo partendo

dalla lamiera. Persino le fusioni, create

all’esterno con stampi Merlo, sono poi fresate

direttamente in stabilimento. Questo

approccio costruttivo rende le macchine

impossibili da riprodurre con le medesime

prestazioni. Ad oggi il prodotto Merlo è unico

grazie alla tecnologia costruttiva messa in

campo, all’elettronica sviluppata

internamente e all’esperienza specica.

STABILIMENTO Per costruire le sue macchine, Merlo parte

dalla lamiera e, fusioni a parte, realizza ogni parte strutturale

nello stabilimento di San Defendente di Cervasca (CN).

FINO A 1000 BAR

Le connessioni idrauliche

sono realizzate

con un sistema

a sgancio rapido

brevettato da Merlo.

PROGETTATE

INTERNAMENTE

Le scatole del

cambio

e le strutture degli

assali sono

progettate

in casa

e le fusioni

sono realizzate

in Italia

da un fornitore

selezionato, con

stampi Merlo.

Costruzioni settembre 2025 [57]



Merlo DM 9

Il dumper Merlo DM 9 in numeri

Peso operativo

Portata massima

Volume cassone a raso

Volume cassone SAE

Cassone tipo

Altezza scarico

Motore

Cilindrata

Cilindri

Aspirazione

Emissioni

Potenza massima

Regime di potenza-coppia

Coppia massima

Trasmissione

Trazione

Idraulica cassone

Sterzo

Velocità massima (cantiere)

Assali Merlo

Freni

Gomme

Passo

Lunghezza trasporto

Larghezza trasporto

Altezza max (Air C)

Angolo d'attacco

Luce a terra

Carreggiata

Raggio sterzo esterno

Cabina

Guida

Pendenze superabile a vuoto 50

Pendenze max sup. a pieno c. pieno 40 c.

Pendenza max laterale

Batteria

Alternatore

Olio idraulico

Gasolio (AdBlue)

8.100

9.000

3,7

4,9

trilaterale 180°

1.150

Deutz TCD3.6

3,6

4

Turbo intercooler

Stage V (DPF+SCR)

74,4

kW

n.d.

410

Nm

idrostatica/dropbox 2x

4x4

55 (21)

A-A+P-Granchio

40 (10)

opt. front. autobloc.

dischi a secco

18-19,5''

2.750

4.920

2.335

2.880 (3005)

35

500

1.885

4.730

Rops - Fops II

dual

15

100

120

170

200 (18)

www.merlo.com

kg

kg

m 3

m 3

mm

litri

Merlo

l/min (MPa)

km/h

mm

mm

mm

mm

°

mm

mm

%

%

%

Ah

OPZIONALE Il dumper fuoristrada DM 9 può essere

allestito con il sistema MerloMobility 4.0

che permette la localizzazione gps delle macchinee

la trasmissione dati. Anche in chiave Industria 4.0.

Anche connesso

PIACE AI NOLEGGIATORI La nuova telemetria

ideata da Merlo trasmette ogni dato della

singola macchina in tempo reale

(ogni 5 minuti) e permette di monitorare

da remoto più macchine. Oltre alla funzione

geofencing che limita l’area geograca

di lavoro, il sistema offre funzioni esclusive

come la possibilità di impostare dei limiti

operativi e di utilizzo della macchina.

È ad esempio possibile limitare da remoto

la velocità dei movimenti della macchina,

la velocità di marcia, dare un limite di carico

sollevabile e attivare la funzione «blocco

motore» che impedisce l’avvio del mezzo.

INTERVALLI DI MANUTENZIONE

• OLIO MOTORE E FILTRO

• CAMBIO OLIO IDRAULICO

• FILTRO OLIO IDR. SERVICE

• FILTRO OLIO IDRAULICO TRASM.

• CAMBIO REFRIGERANTE

500 ore

1.500 ore

500 ore

500 ore

24 mesi

Si ringrazia per la collaborazione il Centro Formazione

e Ricerca Merlo e l’ufficio marketing Merlo.

NON C’È NULLA AL MONDO

CHE NON POSSA FARE

4TN101: IDEALE PER GLI

IMPIEGHI PIÙ GRAVOSI

Con la forza di 105 kW niente lo può fermare, il 4TN101 è il motore di cui hai bisogno per

ogni tipo di lavoro. Con la sua esuberante coppia di 550Nm, ai vertici della categoria, il

4TN101 è l’ideale per gli impieghi più gravosi. Con oltre 100 anni di esperienza e la nostra

rinomata ingegneria giapponese, Yanmar è il vostro partner per i motori ad alte prestazioni

e la vera affidabilità. Per maggiori informazioni visita il sito yanmar.com/eu/industrial

Yanmar Italy S.p.A. Tel. +39 0331 208409 info-yi@yanmar.com www.yanmaritaly.it



Macchine&Componenti

Perforazione

OLIMPIADI MILANO – CORTINA 2026

Le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 si

svolgeranno dal 6 al 22 febbraio, seguite dalle

Paraolimpiadi, in programma dal 6 al 15 marzo

2026. Per garantire eventi sostenibili, l’accessibilità

ai siti di gara è considerata una priorità.

In questo contesto, Anas è il soggetto

attuatore di numerosi interventi previsti dai decreti

“olimpici”. Le varianti di Tai, Valle e San

Vito di Cadore, pur insistendo sulla viabilità strategica

verso la Conca d’Ampezzo, non rientrano

tra le opere olimpiche vere e proprie, ma

sono parte di un più ampio piano di adeguamento

della SS51 “di Alemagna”, avviato e finanziato

in occasione dei Mondiali di Sci del

2021. Il piano complessivo comprendeva oltre

100 interventi, in gran parte già completati.

milanocortina2026.olympics.com

POKER

di versatilità

Quattro Casagrande

PG185 Dual Power

hanno supportato

la Vianini e S.C.F nella

realizzazione delle

gallerie di Tai e Valle

di Cadore lungo

la SS51 di Alemagna

testi di Matthieu Colombo

Alle pendici del monte Antelao, il

Re delle Dolomiti, che, con i

propri 3.264 metri, è la seconda

cima dei Monti Pallidi, si è

celebrata, lo scorso 24 giugno, la caduta, in

simultanea, dei diaframmi delle gallerie di

Valle e di Tai di Cadore, le due varianti della

strada statale 51 “di Alemagna”, in provincia

di Belluno. Solo qualche settimana prima (a fine maggio),

siamo stati nei cantieri di costruzione di entrambe, accompagnati

dall’appaltatrice Via nini Lavori, dalla Società

Conso lidamenti e Fondazioni (S.C.F.) e da Casagrande.

Queste due opere fanno parte di un più ampio pacchetto

di interventi previsti da Anas per migliorare la sicurezza

stradale e decongestionare il traffico lungo una tratta

strategica per il turismo in vista dei Giochi Olimpici

Invernali Milano-Cortina 2026.

Lontano dalla luce

Tre anni di durata dei lavori, 2,22 chilometri di tracciato

stradale, 1,2 chilometri di galleria naturale, 420.000 metri

cubi di scavo, per un importo totale di 116 milioni di

euro. A occuparsi dei lavori, per conto di Anas, è Vianini

Lavori S.p.A. Le varianti di Tai e di Valle sono un’opera complessa,

la cui costruzione è nutrita dalla competenza e

dallo sforzo di oltre 200 persone al lavoro su più turni, 24

ore su 24, e da tecnici di riconosciuta serietà. In cantiere

abbiamo incontrato, tra gli altri, due di questi tecnici: il

direttore tecnico, l’ing. Federico Bizzi, e il direttore del cantiere,

l’ing. Renato Petrucci, entrambi di Vianini Lavori.

L’appaltatrice Vianini Lavori

L’ing. Bizzi, che segue il mondo delle commesse Anas per

Vianini Lavori, prevalentemente quelle nel Nord Italia, ci ha

guidato nei cantieri per la costruzione delle due nuove gallerie.

I lavori, avviati nel 2023 con le attività di cantierizzazione

e scavo dagli imbocchi, hanno affrontato criticità si-

[60] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [61]



Macchine&Componenti

Perforazione

gnificative, in particolare a Valle di Cadore, dove sono emersi

resti archeologici di epoca romana che hanno rallentato

il cronoprogramma. Gli scavi archeologici si sono conclusi

solo nell’aprile 2025. Sebbene si tratti di un appalto di

sola costruzione, Vianini ha svolto sondaggi e verifiche geologiche

aggiuntive che hanno portato a una rivisitazione del

progetto originario, con alleggerimenti nei consolidamenti

previsti in galleria, grazie a condizioni geotecniche e idrauliche

migliori del previsto. È stato inoltre necessario dotare

ciascun imbocco di un posizionatore dedicato, per ottimizzare

i tempi in un contesto stradale complesso. Come

da prassi nei progetti Anas, l’opera è affiancata da un monitoraggio

ambientale completo, ante, durante e post operam,

per garantire la sostenibilità dell’intervento, incluso il

controllo delle emissioni di CO₂ nei tratti deviati in galleria.

L’obiettivo condiviso è quello di aprire entrambe le varianti

al traffico entro il 2026, in tempo per i Giochi olimpici.

Quattro Casagrande PG185 in azione

I volumi scavati sono considerevoli: circa 240.000 m³ per

Tai e 115.000 m³ per Valle, tutti conferiti in una cava a

Ponte di Cadore da imprese subappaltatrici. Prima dell’inizio

lavori, le operazioni sono state precedute da consolidamenti

preventivi sia al fronte che al contorno della

galleria, realizzati mediante infilaggi metallici e barre in

vetroresina, per garantire la stabilità del fronte di avanzamento.

Tra le macchine protagoniste in cantiere, ben

quattro posizionatori per galleria Casagrande PG185, due

di proprietà di Vianini e due della S.C.F. “La PG185 è una

macchina da tunneling estremamente versatile, pensata

per una perforazione precisa e allineata – spiega

Riccardo Chiarotto, Area Manager Centro-Sud Italia per

Casagrande –. È un progetto collaudato, nato vent’anni

fa e in continua evoluzione. Il modello attualmente in uso

a Cadore è del 2022, ricondizionato nella nostra officina

di Fontanafredda e adattato rispetto all’allestimento originario”.

Tutte le macchine in uso in questo cantiere operano

con motorizzazione elettrica, ma sono predisposte

anche per l’uso termico, garantendo così flessibilità

nei primi stadi di avanzamento galleria, dove l’alimentazione

elettrica potrebbe mancare. “Qui a Cadore – aggiunge

Chiarotto – abbiamo quattro PG185, tutte allesti-

te con teste di rotazione da 1.500 kgm di coppia, un valore

elevato che assicura potenza e velocità nei movimenti.

Inoltre, grazie alle dimensioni compatte e agli stabilizzatori

maggiorati, la macchina è adatta a ogni tipo di

[62] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [63]



Macchine&Componenti

Perforazione

sezione di galleria, da quelle ferroviarie a quelle di grandi

dimensioni”. La PG185 ha una corsa standard di 18 metri,

estendibile fino a 24 metri tramite una prolunga tralicciata

e mandrino sulla testa di rotazione. Il controllo

delle macchine è supportato dai sistemi Casagrande Data

Recording (per la registrazione delle attività) e FleetMaster,

che consente il monitoraggio da remoto in tempo reale,

sia da parte della sede centrale sia direttamente dal clien-

DIREZIONE Qui a lato, da sinistra, il direttore tecnico,

l’ing. Federico Bizzi, e il direttore del cantiere,

l’ing. Renato Petrucci, entrambi di Vianini Lavori.

te. Chiarotto sottolinea infine l’importanza del servizio

di assistenza e ricambistica Casagrande, con sede centrale

a Fontanafredda (PN) e una rete capillare di officine

autorizzate in tutta Italia, in grado di intervenire rapidamente

su qualsiasi esigenza operativa.

Consolidamenti no-stop

Presente su entrambi i fronti di scavo delle gallerie di Tai

e Valle di Cadore, S.C.F. – Società Consolidamenti e

Fondazioni S.r.l. è una delle aziende protagoniste nei cantieri

legati alle opere per le Olimpiadi Invernali 2026.

Specializzata nei consolidamenti in galleria, SCF opera in

subappalto con un team di oltre 15 persone attive sette

giorni su sette, 24 ore su 24, tra cui un direttore di cantiere,

un assistente, un meccanico e squadre che si alternano

giorno e notte.

“Siamo nati nel 2009 – racconta Mauro Del Francese, direttore

tecnico e socio fondatore insieme a Paolo

Trampetti – da una piccola squadra siamo arrivati oggi

a 70 dipendenti, con un parco mezzi tra i più completi in

Italia: undici posizionatori, otto pompe per jet grouting,

otto perforatrici e quindici impianti di iniezione. Siamo tra

i principali operatori italiani per il consolidamento in galleria”.

Nei cantieri di Tai e Valle SCF ha eseguito tutti i consolidamenti

previsti, soprattutto mediante infilaggi da 18

metri (con punte fino a 24 metri in vetroresina), utilizzando

quattro posizionatori Casagrande PG185. “La PG185 è

TEAM Qui sopra in foto, da sinistra, Marco Maturi,

Direttore di cantiere di S.C.F Società Consolidamenti

e Fondazioni, Mauro Del Francese, Direttore tecnico

e titolare, con Paolo Trampetti, di S.C.F. Società

Consolidamenti e Fondazioni, Riccardo Chiarotto,

Area manager Centro-Sud Italia per Casagrande.

una macchina compatta, potente e dinamica – spiega il

direttore di cantiere Marco Maturi –. La ralla centrale consente

brandeggi veloci e precisi, riducendo i tempi operativi

e permettendo di raggiungere punti di perforazione

difficili per altre macchine. È uno strumento essenziale

nei nostri consolidamenti.”

Attualmente su Tai di Cadore non sono più necessari consolidamenti,

grazie alla buona omogeneità del terreno e

all’assenza di cedimenti. L’attenzione è quindi rivolta a

Valle di Cadore, dove le attività proseguono con intensità.

Paradossalmente, come spiega Del Francese, le condizioni

geologiche migliori del previsto hanno comportato

qualche criticità organizzativa: “Laddove erano previsti

numerosi consolidamenti, come a Tai Est, abbiamo incontrato

banchi rocciosi compatti che hanno reso inutile

l’intervento. Questo ha rallentato lo scavo – anche a un

metro al giorno – e ha complicato la logistica delle squadre,

perché riducendo i consolidamenti si liberano i fronti

ma non sempre si ha personale di scavo disponibile”. Il

legame tra SCF e Casagrande è storico e consolidato:

“Abbiamo comprato il primo posizionatore Casagrande

17 anni fa e oggi l’80% del nostro parco è Casagrande –

aggiunge Del Francese –. Ci considerano ‘Casagrande

addicted’, ma ci troviamo benissimo: ricambi rapidi, assistenza

efficace, spesso anche solo telefonica, con i nostri

operatori supportati direttamente dai tecnici della sede di

Fontanafredda”. Un lavoro continuo, preciso e coordinato,

che fa di SCF uno degli ingranaggi chiave della complessa

macchina organizzativa per portare a termine le opere

in tempo per Milano-Cortina 2026.

[64] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [65]



De

&Riciclaggio

Riuti speciali

DISPONIBILE

ONLINE

A sinistra la copertina

del fascicolo che

raggruppa i dati

di sintesi del Rapporto

Rifiuti Speciali

Edizione 2025.

di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da

parte del Centro Nazionale dei Rifiuti e dell’Economia

L’attività

Circolare dell’ISPRA, con il contributo delle Agenzie

regionali e provinciali per la Protezione dell’Ambiente, è annualmente

riassunta come “Rapporto Rifiuti Speciali” ed è

consultabile online su isprambiente.gov.it. L’obiettivo di questo

del rapporto stesso e quindi del documento è fornire un

quadro di informazioni oggettivo, puntuale e sempre aggiornato

di supporto al legislatore per orientare politiche e

interventi adeguati, per monitorarne l’efficacia, introducendo,

se necessario, eventuali misure correttive.

I dati dell’edizione 2025 fanno riferimento a quelli raccolti

nell’anno 2023 ed elaborati nel 2024. In particolare fotografano

la produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi

e pericolosi, a livello nazionale e regionale, e per

la gestione anche a livello provinciale; e sull’import/export.

RIPARTIZIONE PRODUZIONE DEI

RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI

L’ITALIA

testi di Antonio Fargas

che recupera

Giunge alla sua ventiquattresima edizione

il Rapporto Rifiuti Speciali 2025 di Ispra, basato

su dati 2023. Siamo bravi, ma si può fare di più

[66] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [67]



Riuti speciali

GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI

TIPOLOGIE DI RIFIUTI

NON PERICOLOSI RECUPERATI

Recupero vs smaltimento

Nel 2023, circa 80,8 milioni di tonnellate di rifiuti

da C&D sono stati avviati a operazioni di recupero,

con un tasso nazionale di recupero del 86,7%,

già superiore all’obiettivo UE dell’70% stabilito dalla

Direttiva 2008/98/CE per il 2020. Tuttavia, secondo

dati Eurostat (https://ec.europa.eu/eurostat),

Paesi come Germania, Olanda, Danimarca

e Belgio vantano tassi di recupero superiori al

90%, grazie a filiere industriali più mature, sistemi

di tracciabilità avanzati e una minore frammentazione

del settore edilizio. Tra le criticità italiane

si segnalano:

• la forte disomogeneità regionale: in alcune regioni

del Sud il recupero si ferma sotto il 50%, mentre

al Nord supera il 90%;

• la mancanza di impianti dedicati, soprattutto per

il trattamento spinto dei rifiuti misti;

• la bassa qualità del materiale recuperato, che spesso

limita il suo riutilizzo nei circuiti industriali.

IN GREAT CHALLENGES, GREAT DETAILS MAKE THE DIFFERENCE

Il peso della nostra filiera

Nel 2023, l’Italia ha prodotto circa 165 milioni di tonnellate

di rifiuti speciali, di cui ben 93 milioni di tonnellate (pari al

56,3% del totale) derivano dal comparto delle costruzioni

e demolizioni (C&D), comprese le attività di bonifica ambientale.

Il dato conferma che l’edilizia si conferma il primo

produttore di rifiuti speciali nel Paese, con volumi in aumento

rispetto agli anni precedenti, complice anche la ripresa

dei cantieri legata agli incentivi edilizi e agli interventi

del PNRR. Il settore delle costruzioni e demolizioni include

scavi, demolizioni di edifici, ristrutturazioni, manutenzioni

stradali e grandi opere infrastrutturali. A questi si sommano

anche i rifiuti derivanti da bonifiche ambientali, che

nel 2023 hanno contribuito per circa 5,6 milioni di tonnellate

alla quota complessiva del settore. Il report ISPRA evidenzia

che tra le tipologie di rifiuti più comuni nel settore

figurano:

• terre e rocce da scavo non pericolose,

• calcinacci e materiali lapidei,

• metalli, plastica, legno e materiali compositi da demolizione,

• materiali contenenti amianto o altre sostanze pericolose (in

quantità minori ma significative per impatto ambientale).

Più tecnologia per le bonifiche

ambientali

Il report sottolinea l’importanza crescente del

settore delle bonifiche, soprattutto nei siti contaminati

d’interesse nazionale (SIN) e nelle aree

industriali dismesse. Questi interventi producono

una quota significativa di rifiuti speciali,

spesso classificati come pericolosi, il cui trattamento

è più complesso e costoso.

Nel 2023, i rifiuti da bonifica hanno rappresentato

una fetta strategica, anche se minoritaria,

rispetto al totale del comparto edilizio. Tuttavia,

il loro impatto ambientale è molto più elevato e

richiede tracciabilità e tecnologie di trattamento

più sofisticate.

Import/export e gestione complessiva

Nel 2023, l’Italia ha esportato circa 3,7 milioni di tonnellate

di rifiuti speciali, e ne ha importati poco meno di 1 milione.

Una parte di questi rifiuti riguarda anche il settore edilizio,

in particolare i materiali pericolosi destinati a

trattamento all’estero. Complessivamente, il sistema di gestione

nazionale mostra un buon livello di efficienza nella

raccolta e nel trattamento, ma emerge la necessità di:

• potenziare gli impianti di recupero a livello locale;

• incentivare l’uso di materiali da riciclo nel settore edilizio;

• rafforzare la digitalizzazione e il monitoraggio dei flussi

per migliorare la tracciabilità e la qualità del recupero.

Concludendo, il settore delle costruzioni e demolizioni resta il

principale produttore di rifiuti speciali in Italia, ma anche un ambito

chiave per migliorare la circolarità dei materiali e ridurre

l’impatto ambientale del comparto. Sebbene i tassi di recupero

siano buoni, l’Italia può e deve fare di più per raggiungere gli

standard dei Paesi europei più virtuosi. Il Rapporto ISPRA 2025

conferma che la strada è tracciata, ma richiede coordinamento,

investimenti e innovazione tecnologica, in linea con gli obiettivi

europei del Green Deal e dell’economia circolare.

Unendo innovazione tecnologica ed artigianalità,

realizziamo soluzioni di sollevamento che ridefiniscono

gli standard del settore.

I nostri telescopici sono progettati per superare

ogni sfida grazie a prestazioni senza eguali, visibilità

al top della gamma e innovazioni tecnologiche

all’avanguardia.

I modelli RTH rappresentano soluzioni versatili 3

in 1 perché possono essere utilizzati come sollevatori

telescopici, gru fuoristrada e piattaforme

portapersone.

Il nostro obiettivo è farti lavorare con facilità in

un ambiente sicuro e confortevole per far sì che

ogni giorno, tu sia sempre sicuro di raggiungere il

massimo.

CABINA

PRESTAZIONI

RTH 6.26

LIVE LOAD DIAGRAM

[68] settembre 2025 Costruzioni

magnith.com



HA20 RTJ

Stampa 3D

PIATTAFORMA AEREA

ARTICOLATA

Stampata è più sostenibile

ZÜBLIN e INSTATIQ inaugurano la stampa 3D

in calcestruzzo per produzioni su larga scala:

efficienza e sostenibilità per l’edilizia del futuro

Una vera svolta per

l’edilizia

residenziale arriva

dal cantiere di Metzingen

Neugreuth, dove ZÜBLIN

e INSTATIQ stanno

realizzando tre palazzine

per GWG Reutlingen

utilizzando, per la prima

volta su questa scala,

la tecnologia del 3D

concrete printing.

Il progetto segna un

punto di svolta: integrare

un processo

automatizzato in cantiere

per costruire più

velocemente, ridurre le

emissioni e rispondere

alla carenza di

manodopera

specializzata. Il piano

superiore di uno degli

edifici a quattro piani

viene stampato

direttamente sul posto.

Grazie al braccio

automatico lungo 26

metri della stampante

Instatiq P1, il

calcestruzzo viene

depositato strato su

strato fino a formare

pareti portanti alte tre

metri e spesse fino a 19

centimetri. I numeri

parlano chiaro: quattro

giorni di lavoro per

completare un piano, con

una velocità di

produzione di dieci

centimetri al secondo e

un rendimento di 2,5 m³

all’ora. Rispetto alla

muratura tradizionale,

ogni metro cubo

stampato richiede metà

del tempo e garantisce

condizioni di lavoro più

salubri, con meno polvere

e rumore. Un vantaggio

tecnico decisivo è che la

macchina stampa

direttamente muri pieni,

senza bisogno di

casseforme o materiali

speciali: basta il

calcestruzzo di un

normale impianto di

miscelazione. Ciò riduce i

costi e semplifica la

logistica, inserendo la

stampante senza

soluzione di continuità nel

flusso del cantiere.

Inoltre, il calcestruzzo

utilizzato consente una

riduzione del 20% delle

emissioni di CO 2 rispetto

alla muratura in pietra

calcarea. Per GWG

Reutlingen, promotore

dell’iniziativa, si tratta di

una scelta strategica:

testare metodi costruttivi

più efficienti e sostenibili,

capaci di guardare al

futuro del settore.

Sul lotto di 3.000 m²

nasceranno 44

appartamenti moderni, di

cui 18 sovvenzionati e sei

privi di barriere

architettoniche, con

consegna prevista per

maggio 2026.

L’esperienza di Metzingen

rappresenta solo l’inizio.

ZÜBLIN e INSTATIQ

hanno infatti in

programma di estendere

la tecnologia a nuovi

cantieri attraverso

NELCON, joint venture

che offrirà presto il

servizio su larga scala,

aprendo la strada a una

nuova era del costruire:

digitale, sostenibile e più

vicina ai bisogni reali delle

comunità.

instatiq.com

> Eccellenti prestazioni

in fuoristrada

> Produttività ottimale

> Elevato livello

di sicurezza

> Costi di manutenzione

ridotti

Maggiore

inclinazione (6°)

e capacità del

cesto (+100 kg)

[70] settembre 2025 Costruzioni

haulotte.it

HAULOTTE ITALIA

Via Lombardia 15 - 20098 San Giuliano Milanese (Milano) - Italia

Tel: +39 02 989701 · Fax: +39 02 98970125 · haulotteitalia@haulotte.com



Cave&Calcestruzzo

Guida autonoma

OLTRE 100 ANNI

DI STORIA Charlie

Luck, CEO di Luck

Stone, ritiene

la tecnologia

di automazione CAT

rivoluzionaria.

Link al sito della

cava americana

RECORD

in autonomia

In Virginia, USA, la guida autonoma di CAT

ha movimentato un milione di tonnellate in cava

grazie a tecnologie sviluppate per il mining

Caterpillar e Luck Stone hanno raggiunto un traguardo

storico con un milione di tonnellate di materiale

trasportato in modalità completamente autonoma

presso la cava Bull Run di Chantilly, Virginia, USA. È la prima

volta che Caterpillar ottiene un risultato simile in una

cava di inerti, dimostrando che l’autonomia, già affermata

nelle grandi miniere, è pronta a rivoluzionare anche le cave.

Il progetto, iniziato con l’obiettivo di verificare l’efficacia delle

tecnologie autonome in un contesto operativo complesso

e diverso dalle miniere tradizionali, ha permesso di

luckstone.com

integrare i sistemi Cat® Command for Hauling su dumper

rigidi 777, supportati da una piattaforma tecnologica

completa e da servizi di integrazione in sito. Il risultato

va oltre il dato quantitativo: la sperimentazione ha

coinvolto ogni fase operativa, dalla pianificazione della

miniera alla formazione del personale, trasformando il

modo di lavorare e aprendo nuove opportunità per gli

operatori, ora in grado di acquisire competenze avanzate

nella gestione di processi automatizzati. Secondo

Denise Johnson, Group President di Caterpillar Resource

Industries, questo traguardo dimostra che l’autonomia

è affidabile, scalabile e capace di rispondere alle esigenze

del settore, offrendo vantaggi concreti in termini di sicurezza,

produttività ed efficienza.

Charlie Luck, CEO di Luck Stone, sottolinea come il progetto

abbia rappresentato una delle iniziative più innovative

nella storia centenaria dell’azienda, creando valore

umano e professionale per i collaboratori, oltre a

migliorare le performance operative. Il dato di un milione

di tonnellate movimentate in modo autonomo conferma

la capacità delle soluzioni AHS (Autonomous

Haulage System) di garantire cicli ripetitivi e costanti,

quindi di ridurre i tempi morti e minimizzare l’esposizione

degli operatori ai rischi, ma anche di registrare un impatto

positivo anche sulla sostenibilità grazie a consumi

ottimizzati e minori emissioni.

L’esperienza di Bull Run, frutto di una partnership basata

sull’innovazione e sullo scambio di competenze, segna

un punto di svolta per l’industria degli aggregati,

aprendo la strada a una diffusione più ampia dell’autonomia

anche in altri siti e applicazioni. Caterpillar e Luck

Stone guardano al futuro con l’intenzione di estendere

l’utilizzo dei sistemi autonomi, contribuendo a concepire

siti estrattivi più sicuri, produttivi e sostenibili. Un risultato

che dimostra come la trasformazione digitale

non sia più un concetto astratto, ma una realtà operativa

destinata a ridisegnare il panorama della filiera estrattiva

e quello del mondo construction.

[72] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [73]



Sollevamento&Noleggio

Grandi sollevamenti

TIRO DA 150

TONNELLATE

A sinistra,

la Terex Demag

CC3800-1

di Vernazza

Autogru

impegnata nel tiro

del ‘’cappello’’

della nuova

Torre Piloti del

porto di Genova.

testi di Matthieu Colombo

NUOVI

La nuova Torre Piloti

di Genova rappresenta

per la città una rinascita

dopo l’incidente del 2013.

Vernazza Autogru

è stata protagonista

ad altissimo coefficiente

tecnico della costruzione

orizzonti

La costruzione della nuova Torre Piloti di Genova completata

nell'agosto 2024 ha un significato simbolico

e si caratterizza per la peculiare struttura.

Progettata da Renzo Piano, la torre simboleggia la rinascita

e la memoria dopo il tragico incidente del 2013 in cui l’imbarcazione

Jolly Nero distrusse la precedente torre causando

nove vittime. La nuova struttura, che si erge a 65

metri, più un'antenna che raggiunge i 95 metri, è stata assemblata

con attenzione alla sicurezza e precisione, affrontando

sfide logistiche in spazi ristretti e meteorologiche.

Nella messa in opera della torre e in particolare nel

sollevamento di sezioni massicce, inclusa la copertura da

circa 150 t, Vernazza Autogru ha avuto un ruolo cruciale

grazie alla sua grande esperienza in maxi sollevamenti, anche

in ambito off-shore, ad una meticolosa pianificazione

delle operazioni in cronoprogramma e al dispiegamento

di attrezzature ai vertici per prestazioni. Oggi si può dire

[74] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [75]



Sollevamento&Noleggio

Grandi sollevamenti

che la nuova Torre Piloti ha rappresentato un intervento ingegneristico

di altissima complessità e significato, magistralmente

eseguito. Completato nell'agosto 2024, il sollevamento

e la messa in opera di questa struttura

all’avanguardia firmati da Vernazza Autogru sono da considerare

uno degli interventi più rilevanti nel panorama portuale

italiano degli ultimi anni. L'operazione ha restituito alla

città un simbolo di rinascita e un punto di riferimento architettonico

e umano, profondamente legato alla memoria

delle nove vittime della tragedia del 2013.

Scruta l’orizzonte

La nuova Torre Piloti svetta a 65 metri d'altezza, con la sua

struttura leggera ed elegante affacciata sul mare.

L'installazione di un’antenna sommitale porta la quota totale

a 95 metri sul livello del mare. Progettata da Renzo Piano

e il suo studio Renzo Piano Building Workshop, l'opera si ispira

alla forma di una "mano sulla fronte di un marinaio" che

scruta l'orizzonte, voluta trasparente, leggera e slanciata.

La sua realizzazione è avvenuta su un'isola artificiale, in prossimità

della banchina ovest della darsena nautica, nell'area

fiera, all'interno del Waterfront di Levante.

Le strutture in carpenteria metallica sono state realizzate negli

stabilimenti Cimolai Group. L'intero intervento di assemblaggio,

durato venti giorni, ha richiesto un approccio multidisciplinare

che ha spaziato dalla pianificazione esecutiva

alla gestione meteo ad alta risoluzione, dalla logistica navale

all'impiego di mezzi eccezionali. Il tiro più importante del

progetto è stato quello del sollevamento del "cappello", la copertura

sommitale della torre, un elemento distintivo da circa

150 t di peso per 800 metri quadri di superficie.

Le macchine giuste

Per questa impegnativa missione, Vernazza Autogru ha impiegato

la sua gru cingolata Terex Demag CC3800-1, configurata

in modalità Superlift e posizionata sulla banchina E.

In alcune fasi critiche, la CC3800-1 ha operato in tandem con

una seconda gru posizionata su un pontone, quest'ultima

impiegata come gru di batticulo. Una ulteriore chiatta di supporto

è stata essenziale per la gestione logistica dei contrappesi

del sistema superlift, e funzionale a rendere possibile

il sollevamento sia della cabina di controllo, sia della

copertura sommitale. Per sollevare quest’ultimo elemento

da circa 150 t di peso, il telaio a sbalzo è stato configurato

con 325 t di contrappesi collocati sul telaio porta-contrappesi

del Mast (a sbalzo).

[76] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [77]



Sollevamento&Noleggio

Grandi sollevamenti

Guarda

in video

i principali tiri

Watch video

-Le Dimensioni e il peso imponenti

LA CC3800-1 SWSL IN CANTIERE

della copertura: un qua-

Lunghezza braccio principale

Inclinazione braccio principale

Lunghezza falcone

Inclinazione falcone

Raggio di lavoro max.

Raggio di lavoro operativo

Zavorra torretta

Zavorra centrale

Zavorra a raggio variabile Mast

Portata lorda

Peso massimo sollevato

Bozzello+attrezzatura

Percentuale utilizzo

54 m

75°

48 m

variabile

50 m

48 m

165 t

50 t

325 t

157,5 t

154 t

8 t

98%

drato di quasi 800 metri quadri

con un peso di circa 150 t

ha richiesto attrezzature e

competenze di sollevamento

al vertice della categoria.

-La volatilità delle condizioni

atmosferiche: la velocità e la

direzione del vento hanno rappresentato

un fattore di complessità

costante.

Ciò ha richiesto un monitoraggio

continuo tramite un modello

previsionale ad altissima

risoluzione, sviluppato da Arpal

su richiesta dell’ADSP, che forniva bollettini meteo giornalieri

con dettagli sul vento fino a 80 m di altitudine.

Per superare queste difficoltà, Vernazza Autogru ha mes-

Cronologia delle operazioni

Le fasi esecutive si sono articolate in quattro macro momenti,

ciascuno gestito con un'attenzione scrupolosa alla

sicurezza e l’impiego di mezzi all'avanguardia e di un team

di tecnici e operatori certificati:

Fase I – Prima di tutto si è lavorato all’elevazione del corpo

della Torre Piloti realizzando nell’ordine l’installazione

del traliccio metallico composto da quattro sezioni coniche

sovrapposte. Queste, sono state issate l’una sull'altra

con precise operazioni di sollevamento e speciali saldature

realizzate direttamente in quota.

Un pontone ormeggiato a ridosso dell'isola artificiale ha

permesso l'imbraco, la rotazione e il sollevamento di ciascun

concio mediante sollevamento in tandem con la principale

CC3800-1 in banchina e la gru di ritenuta sul pontone.

Successivamente, il traliccio è stato stabilizzato grazie

a un sistema di sartie in acciaio (cavi che lavorano sempre

in trazione), utilizzate anche per la sua regolazione verticale,

centratura e piombatura. Le strutture tralicciate, sono

state precedentemente assemblate nel cantiere presso il

Ponte Rubattino e da lì trasportate via mare tramite chiatta

all'area del Waterfront di Levante.

Fase II – Il posizionamento della cabina di controllo ha richiesto

l'impiego di una chiatta di supporto per la gestione

logistica dei contrappesi del sistema Superlift della

CC3800-1a causa dei ridotti spazi utili disponibili in cantiere.

Preliminarmente, il telaio porta-contrappesi e le relative

zavorre sono stati posizionati sulla chiatta di supporto,

poi la cabina di controllo è stata imbracata e sollevata

dalla CC3800-1 in banchina. Si è poi provveduto allo spostamento

della chiatta di supporto, quindi la cabina è stata

posizionata. Per la cronaca, la nuova struttura è dotata

di ampie finestrature sui lati sud, est e ovest ed è raggiungibile

attraverso un sistema a due ascensori che corrono

lungo il traliccio centrale e scale esterne.

Fase III – Il varo della copertura sommitale detta "cappello"

è stata la più complessa e spettacolare dell'intero intervento.

Analogamente al posizionamento della cabina,

è stata necessaria una chiatta di supporto per la gestione

logistica dei contrappesi del sistema Superlift. Il telaio

porta-zavorre Mast è stato allestito con 325 tonnellate di

zavorre poste a sbalzo sulla chiatta. A questo punto la

copertura è stata imbracata e sollevata dalla gru cingolata

CC3800-1 posizionata in banchina.

Durante le operazioni di posa, una volta messo in posizione

l’elemento da circa 150 t di peso, il telaio porta-zavorre

a sbalzo è stato alleggerito rimuovendo progressi-

vamente dei moduli da 10 t e riposizionandoli sul pontone

in modo assolutamente simmetrico per garantire

la stabilità continua del pontone.

Fase IV – L’installazione dell'antenna e fase di collaudo finale

hanno chiuso le operazioni. L'antenna è stata assemblata

a terra e per posizionarla la CC3800-1 è stata

configurata in modo da privilegiare l’altezza operativa alla

portata massima. Rispetto ai 65 m slm misurati al ‘’cappello’’

della torre, infatti, l’antenna tocca un’altezza massima

di 95 m.

Le peculiarità del cantiere

Le condizioni operative hanno presentato sfide significative,

elevando il livello di complessità dell'intervento. Di seguito

le tre principali problematiche che hanno richiesto

valutazioni molto precise.

-Gli spazi di manovra estremamente ridotti: le attività sono

state eseguite in un'area portuale con severi vincoli spaziali

tra le banchine e lo specchio acqueo, rendendo ogni

manovra complessa e ad alto rischio.

so in campo una pianificazione estremamente dettagliata,

sfruttando ogni spazio disponibile e garantendo un'esecuzione

impeccabile. Il successo è attribuibile all'impiego

di un team altamente qualificato, attrezzature e mezzi all'avanguardia,

e un eccellente supporto dell'ufficio progettazione

interno, capace di elaborare soluzioni adeguate e

piani operativi dettagliati.

Un segno indelebile

L'intervento sulla Torre Piloti di Genova consolida ulteriormente

la reputazione di Vernazza Autogru come azienda leader

nelle movimentazioni complesse e nei progetti ad alta

criticità in Italia, come in Europa. La capacità operativa, logistica

e progettuale dell’azienda genovese ha permesso di

affrontare e superare ogni ostacolo tecnico e logistico, portando

a termine l'attività nel rispetto delle tempistiche.

Guardando la nuova Torre Piloti stagliarsi contro il cielo

di Genova, è evidente che l’azienda ha compiuto qualcosa

che va oltre la semplice tecnica; ha lasciato un segno, partecipando

alla costruzione dell'identità urbana e alla sicurezza

del Porto di Genova.

[78] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [79]



Sollevamento&Noleggio

Piattaforme aeree

Seconda edizione

digitale per l'analisi

dei dati sugli incidenti,

per identificare le cause

principali di decessi

e lesioni gravi

nell'industria globale

del Powered Access

testi di Matthieu Colombo

Maurizio

Quaranta

Country Manager

IPAF per Italia,

Canton Ticino

e Grecia

“La Banca Dati Incidenti

di IPAF è il cuore pulsante

delle nostre strategie

per la sicurezza. Ogni segnalazione

di incidente o

near miss che riceviamo

non è un semplice numero,

ma una lezione concreta che ci permette di capire

cosa è andato storto e come evitarlo in futuro. È

grazie a questi dati che possiamo redigere il Global

Safety Report, sviluppare linee guida sempre più mirate

e lanciare campagne di sensibilizzazione efficaci.

L’obiettivo è uno solo: trasformare l’esperienza, anche

quella più dolorosa, in conoscenza condivisa

capace di salvare vite umane.”

La sicurezza

SI IMPARA

Gli incidenti sul lavoro in quota per l’utilizzo non corretto

di mezzi mobili di accesso aereo sono una

piaga che solo la formazione degli operatori e l’evoluzione

culturale della filiera possono combattere. Sin

dalle sue origini, IPAF lavora per promuovere e garantire

l'uso sicuro ed efficace di piattaforme aeree in tutto il

mondo e più in generale per macchine e attrezzature per

il sollevamento. Partendo dal principio che per contrastare

qualsiasi problema sia necessario conoscerlo al

meglio, dal 2012 la Federazione realizza un documento

annuale chiamato IPAF Global Safety Report.

L’edizione 2025 di questa preziosa analisi, basata su dati

registrati da IPAF nel corso dell’anno 2024, ha evidenziato

tre cause principali: ribaltamento, intrappolamento

e caduta dalla piattaforma.

[80] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [81]



Sollevamento&Noleggio

Piattaforme aeree

Watch video

LINK AL VIDEO

Il terzo video della

campagna italiana

di sensibilizzazione

è dedicato alla Banca

Dati Incidenti di IPAF.

Digitale è più smart

L'IPAF Global Safety Report 2025 è la seconda edizione digitale

del rapporto annuale, un'evoluzione dal tradizionale

formato PDF a una versione online interattiva che ha superato

gli obiettivi di visualizzazione, registrando 8.503 visualizzazioni

da 109 Paesi ad aprile 2025. Frutto degli sforzi

collaborativi dell'International Safety Committee (ISC)

e del Safety & Technical Department di IPAF, il rapporto analizza

i dati sugli incidenti mortali e gravi relativi a piattaforme

di lavoro mobili elevabili (PLE), piattaforme di lavoro

su colonna (PLAC) e montacarichi da cantiere (CH).

Oltre a ribaltamento, intrappolamento e cadute dalla piattaforma,

le tre principali cause di incidenti mortali e gravi

nel 2024, lo studio evidenzia delle tendenze:

• Elettrocuzione e scosse elettriche: il settore dell'arboricoltura,

il settore della posa e manutenzione di linee elettriche

e di telecomunicazioni e l'edilizia sono i settori più

colpiti. Le piattaforme semoventi a braccio, su rimorchio,

tipo ragno e autocarrate con stabilizzatori sono state coinvolte

nel 52% degli incidenti. La campagna globale di sicurezza

2023 di IPAF, "High Voltage!", mirava a prevenire

questi incidenti, che hanno un alto tasso di mortalità. Una

pianificazione adeguata, inclusa la valutazione del rischio

e l'uso di DPI idonei, è cruciale per la prevenzione.

• Cadute dalla piattaforma: le cadute dalla piattaforma sono

costantemente tra le prime cinque tipologie di incidenti. Il

[82] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [83]



C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

Piattaforme aeree

servizio di gestione delle strutture ha registrato la percentuale

più alta di incidenti (27%), seguito dall'edilizia e dal settore

“elettrico”. 38% di piattaforme semoventi a braccio (3b),

27% di piattaforme semoventi a braccio, su rimorchio, tipo

ragno e autocarrate con stabilizzatori (1b) e 19% di piattaforme

semoventi a pantografo e Elevatori verticali mobili

(3a) sono state le più coinvolte. La campagna di sicurezza

2022 di IPAF, "Don't fall for it!", sottolinea l'importanza di

una pianificazione accurata, la conoscenza della macchina,

l'uso corretto dei DPI (in particolare l'imbracatura completa

con cordino nei PLE a braccio) e la configurazione efficace

della macchina per prevenire cadute. Le cadute sono

prevenibili con la giusta pianificazione e DPI.

• Intrappolamento: Più del 70% di questi incidenti si è verificato

nel settore delle costruzioni. Il 54% delle piattaforme

semoventi a pantografo ed elevatori verticali mobili (3a)

e il 43% di piattaforme semoventi a braccio (3b) sono state

le più coinvolte. La prevenzione si basa su una pianificazione

adeguata, la valutazione dei rischi per identificare

potenziali aree di schiacciamento e l'uso di sistemi di protezione

secondari. La vigilanza dell'operatore è fondamentale.

• Ribaltamenti: i ribaltamenti sono stati il tipo di incidente

più comune nel 2024, sebbene con un tasso di mortalità

inferiore rispetto all'intrappolamento e alle cadute dalla piattaforma.

Il settore delle costruzioni ha registrato quasi il

60% degli incidenti. Diverse le categorie di macchine coinvolte.

Il 40% sono state piattaforme semoventi a braccio,

su rimorchio, tipo ragno e autocarrate con stabilizzatori

(1b), seguite dalle piattaforme semoventi a pantografo ed

elevatori verticali mobili (3a) a quota 33% e dalle piattaforme

semoventi a braccio (3b) al 10%.

Per quanto riguarda PLAC (piattaforma a colonna) e HOIST

(montacarichi), gli incidenti si sono verificati soprattutto

nel settore delle costruzioni. Le principali cause sono state

ribaltamenti, cadute dall'alto (non dalla piattaforma), contatto

con un oggetto/persona e caduta di oggetti. In merito

a quest’ultima tipologia, la tipologia più comune di PLE

coinvolto è stata quella delle piattaforme semoventi a braccio.

Le PLE non sono dotate di sistemi di protezione dall'alto,

rendendo gli occupanti vulnerabili. La valutazione dei

rischi ambientali, l'uso di cordini per attrezzi, la protezione

della testa e le zone di esclusione sono misure preventive

essenziali.

[84] settembre 2025 Costruzioni

FAI ATTENZIONE

AGLI OSTACOLI QUANDO

OPERI IN ELEVATO

PRESTA ATTENZIONE ED EVITA PERICOLOSE

COLLISIONI, QUANDO MUOVI LA PIATTAFORMA

L’AUTORITA’ MONDIALE DELL’ACCESSO AEREO

Scarica gratuitamente i poster da www.ipaf.org/andyaccess

Ref. A12 MA-849-1118-2-it

CONOSCERE

I PERICOLI

A volte un’immagine

dice più di mille

parole e il suo

significato resta

impresso nella

mente più

a lungo.

A sinistra tre

esempi delle recenti

campagne IPAF

sulla sicurezza.

Visibilità alla sicurezza

Scrivere di sicurezza e perfezionare percorsi di formazione

specifici non basta per elevare la sicurezza sul lavoro.

La sicurezza va anche “vista” con l’aiuto di immagini

che parlano da sole e restano nella memoria. Per

questo IPAF realizza campagne globali di sicurezza a

tema. Per il 2025 l’attenzione si è per esempio concentrata

sui ribaltamenti: "Stop ai ribaltamenti! La sicurezza

inizia a terra", evidenziando l'importanza di ispezionare

le macchine e il contesto operativo prima di indossare i

DPI e iniziare a lavorare. Un elemento da non trascurare

assolutamente è poi la manutenzione, il controllo visivo

di eventuali anomalie o riparazioni e la presenza di

una documentazione che attesti le ispezioni tecniche regolari

che sono responsabilità del proprietario dell'attrezzatura.

Tre video per l’Italia

In occasione del GIS IPAF Italia presenterà in anteprima il

terzo video della campagna italiana di sensibilizzazione e

marketing, questa volta interamente dedicato alla Banca

Dati Incidenti di IPAF. La Banca Dati Incidenti rappresenta

uno strumento unico a livello globale: raccoglie e analizza

segnalazioni di incidenti e near miss provenienti da tutto

il mondo, con l’obiettivo di comprendere le cause, sviluppare

nuove campagne di sicurezza, elaborare linee guida

tecniche e contribuire alla stesura del Global Safety Report

di IPAF. Il nuovo video è un invito rivolto a operatori, imprese

di noleggio, costruttori e centri di formazione a partecipare

attivamente alla raccolta dati, segnalando ogni

evento. Solo grazie a una partecipazione diffusa, infatti, è

possibile trasformare le esperienze sul campo in conoscenza

condivisa e in azioni concrete per ridurre il numero

di incidenti nel settore. Il nuovo video segue un primo

episodio dedicato alla formazione IPAF in generale, evidenzia

l’importanza di corsi strutturati, erogati da istruttori

altamente qualificati e un secondo episodio realizzato

per porre l’attenzione sulle operazioni di carico-scarico delle

macchine, un tema sottovalutato e cruciale per prevenire

incidenti. Con queste iniziative IPAF ribadisce il proprio

impegno nel promuovere una cultura della sicurezza basata

su dati concreti, trasparenza e condivisione, elementi

fondamentali per costruire un futuro più sicuro per chi lavora

in quota.

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curata da Ritchie Bros., relativa al secondo trimestre

2025, i dati di PLE semoventi e sollevatori telescopici

SOLLEVATORI TELESCOPICI

Per i sollevatori telescopici nel Q1 e Q2 2025

il numero di unità vendute è inferiore rispetto

alo stesso periodo del 2024. Le vendite del

Q1 2025 sono state circa 140 unità, contro

circa 180 unità del Q1 2024, mentre quelle

del Q2 2025 sono state circa 130 unità,

contro circa 180 unità del Q2 2024.

Il prezzo medio per i sollevatori telescopici

ha registrato un aumento, da 26.964 euro

nel Q2 2024 a 28.054 euro nel Q2 2025. Sia

l'età media che l'utilizzo medio sono aumentati:

l'età media è passata da 8 a 9 anni,

e l'utilizzo medio da 3.648 a 3.959 ore. Questo suggerisce che

le macchine vendute nel 2025 sono leggermente più vecchie

e hanno accumulato più ore di utilizzo rispetto a quelle del

2024. I Paesi più attivi nell'acquisto hanno mantenuto il Regno

Unito al primo posto in entrambi i periodi. Nel Q2 2024, la classifica

era Regno Unito, Polonia, Spagna, Italia e Belgio.

Nel Q2 2025, la Spagna è salita al secondo posto e l'Italia è

scesa al quinto, con la lista che include Regno Unito, Spagna,

Polonia, Belgio e Italia. La provenienza degli acquirenti nel

Q2 2025 mostra una forte prevalenza di acquisti dall'Europa

(52%), seguita da "Nello stesso Paese" (40%) e una quota minore

(8%) da "Fuori dall'Europa".

I marchi più venduti per volume nel Q2 2025 sono stati JCB

al primo posto, seguito da Merlo e Manitou.

testi di Matthieu Colombo

L’analisi del mercato europeo delle macchine da sollevamento

che realizza Ritchie Bros. è sempre interessante.

Leggendo l’ultima pubblicata, scaricabile

online sul sito della casa d’Aste, abbiamo pensato di

presentarvi i dati del secondo trimestre 2025 relativi a

piattaforme aeree e sollevatori telescopici.

Il report, basato sui dati provenienti dai canali di vendita

di Ritchie Bros. e dagli annunci su Mascus, fornisce insight

cruciali sull'evoluzione del mercato rispetto all'anno

precedente. Il settore del sollevamento in Europa nel Q2

2025 è caratterizzato da dinamiche complesse, dove gli

acquirenti stanno adeguando le proprie strategie per far

fronte a esigenze operative in evoluzione e a vincoli legati

ai costi. Mentre i sollevatori telescopici e le piattaforme

aeree a braccio vedono un calo dei volumi ma un aumento

dei prezzi per unità, spesso più vecchie ma di qualità, le

piattaforme aeree a pantografo mostrano una crescita

dei volumi a discapito del prezzo, riflettendo una chiara

preferenza per soluzioni economiche.

In questo contesto, l'Italia si conferma un mercato dinamico

per l'acquisto di piattaforme a pantografo, mentre

si rileva un lieve rallentamento per i sollevatori telescopici

e le piattaforme a braccio. Questi trend sottolineano

l'importanza per gli operatori di monitorare attentamente

l'evoluzione del mercato per ottimizzare le proprie

strategie di acquisto e vendita.

Parlano i numeri

Il mercato europeo dei sollevatori telescopici ha registrato

un andamento altalenante nel secondo trimestre del 2025

rispetto all'anno precedente [3].

Dopo un incremento del volume delle vendite nel primo

trimestre, il secondo trimestre ha segnato una diminuzione,

con 269 unità vendute contro le 295 del secondo

trimestre del 2024, rappresentando un calo del 9% nelle

vendite tramite aste di Ritchie Bros.

La vendita di piattaforme aeree a braccio usate ha subito

una netta diminuzione del volume delle vendite nel secondo

trimestre del 2025, con 646 unità vendute, un calo

notevole rispetto alle 812 unità vendute nello stesso pe-

[86] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [87]



Usato

PIATTAFORME AEREE A BRACCIO

Nel secondo trimestre del 2025, le piattaforme

aeree semoventi a braccio hanno mostrato

dinamiche di mercato interessanti.

Il numero di unità vendute in Europa nel 2025

per i trimestri Q1 e Q2 appare inferiore rispetto

ai volumi registrati nello stesso periodo

del 2024. Nello specifico, le vendite del

Q1 2025 sono state circa 400 unità, contro

le 500-550 unità del Q1 2024, e quelle del Q2

2025 circa 550 unità, contro le 600-650 unità

del Q2 2024. Il prezzo medio è aumentato,

passando da 8.624 euro nel secondo trimestre

del 2024 a 9.185 euro nel secondo trimestre del 2025,

indicando un incremento del valore unitario.

L'età media delle macchine è rimasta stabile a 13 anni in entrambi

i periodi. Al contrario, l’utilizzo medio è diminuito, scendendo

da 2.102 ore nel Q2 2024 a 1.945 ore nel Q2 2025.

I Paesi più attivi nell'acquisto hanno visto alcuni cambiamenti.

Nel Q2 2024, i principali acquirenti erano Spagna, Paesi

Bassi, Regno Unito, Italia e Germania. Nel Q2 2025, i Paesi

Bassi sono saliti al primo posto, seguiti da Spagna, Italia,

Regno Unito e Polonia, con la Polonia che ha sostituito la

Germania nella top 5. Per quanto riguarda la provenienza degli

acquirenti, la maggior parte proviene dall'Europa (48%),

seguita dagli acquisti "Nello stesso Paese" (42%), mentre il

10% degli acquirenti proviene da "Fuori dall'Europa".

I marchi più venduti per volume nel Q2 2025 sono stati JLG

al primo posto, seguito da Haulotte e Genie.

AGILI &

PRODUTTIVI

PIATTAFORME AEREE A PANTOGRAFO

Anche per le piattaforme aeree semoventi a pantografo, il

mercato ha mostrato una diminuzione del numero di unità

vendute nel 2025 rispetto al 2024. Le vendite del Q1 2025

sono state circa 300 unità, contro le 350-400 unità del Q1

2024, e quelle del Q2 2025 circa 400 unità, contro le 450-500

unità del Q2 2024. A differenza delle piattaforme a braccio,

il prezzo medio per le piattaforme a pantografo ha registrato

un calo, da 2.100 euro nel secondo trimestre del 2024 a

1.870 euro nel secondo trimestre del 2025. L'età media è rimasta

costante a 11 anni. L'utilizzo medio ha invece mostrato

un aumento, passando da 369 ore nel Q2 2024 a 433 ore nel

Q2 2025. I Paesi più attivi nell'acquisto hanno mantenuto i

Paesi Bassi al primo posto sia nel Q2 2024 che nel Q2 2025.

Nel Q2 2024, la top 5 era composta da Paesi

Bassi, Spagna, Italia, Polonia e Belgio. Nel

Q2 2025, Polonia e Belgio sono stati sostituiti

da Regno Unito e Romania, con la lista

che include Paesi Bassi, Spagna, Italia,

Regno Unito e Romania.

Nel Q2 2025 gli acquirenti provengono prima

di tutto dall'Europa (53%), seguita da acquisti

"Nello stesso Paese" (38%), e una percentuale

minore (9%) da "Fuori dall'Europa".

I marchi più venduti per volume nel Q2 2025

sono Skyjack in prima posizione, seguito

da Haulotte e Genie.

LE

NUOVE

ViO33-7 & ViO38-7

Agili e produttivi, il ViO33-7 ed il ViO38-7 offrono

un’efficienza eccezionale in ogni tipo di cantiere.

Compatti e potenti, questi modelli assicurano

un comfort operativo ottimale ed una grande

produttività anche in spazi limitati.

riodo del 2024, corrispondente a un significativo calo del

20% nelle vendite registrate dalla casa d’aste.

Prospettiva differente per le piattaforme aeree a pantografo

che hanno registrato una crescita delle vendite rispetto

all'anno precedente, con 864 unità vendute nel secondo

trimestre del 2025, un leggero aumento rispetto alle 844 del

Q2 2024. Questo rappresenta un aumento di appena il 2%

ma rende le pantografo l'unica tipologia di piattaforma a registrare

un aumento del volume di vendita, sottolineandone

la particolare rilevanza e convenienza a livello industriale.

[88] settembre 2025 Costruzioni

yanmar.com



Sollevamento&Noleggio

Aziende

Destino comune

Raimondi acquisisce da Terex le divisioni

gru a torre, automontanti e fuoristrada:

nasce un colosso globale

del sollevamento

con forti radici italiane

Raimondi Cranes ha

annunciato

l’acquisizione di

asset strategici da Terex

Corporation: le divisioni

Tower Cranes, Self-

Erecting Cranes e –

reggetevi forte – la parte

Rough Terrain Cranes e la

relativa struttura

postvendita con sede negli

Stati Uniti. Sotto la guida di

Arada Industries, società

del Gruppo Arada, il

costruttore di origini

italiane porta in dote gli

stabilimenti produttivi in

Italia – Fontanafredda

(PN) per le gru a torre e

Crespellano (BO) per le

rough terrain – oltre al

centro di assistenza di

Wilmington, North

Carolina. Circa 250 nuovi

collaboratori entreranno

nel gruppo, portando la

forza lavoro complessiva

a 400 unità. L’operazione,

la più significativa nella

storia di Raimondi e tra le

più rilevanti degli ultimi

vent’anni nel settore,

consentirà di rafforzare

l’offerta di gru a torre e

brandeggianti,

ampliandola con linee

complementari come

automontanti e

fuoristrada. L’operazione

rafforza la rete distributiva

internazionale, con un

accesso privilegiato al

mercato nordamericano e

un consolidamento delle

attività in Europa e Medio

Oriente. Tra i vantaggi

attesi, la maggiore

capacità produttiva e,

l’ottimizzazione degli

approvvigionamenti.

raimondi.com

Luigi

Maggioni

CEO

Raimondi Group

Si tratta della più importante acquisizione

nella storia di Raimondi e di

una delle più significative nell’industria

del sollevamento degli ultimi

vent’anni. È un passo decisivo verso

la nostra ambizione di diventare

un conglomerato globale nel settore

heavy lifting. Le divisioni acquisite

di Terex, riconosciute a livello internazionale,

ci permetteranno di

diversificare il portafoglio, generare

sinergie operative e accelerare la nostra

crescita in modo sostenibile,

supportando un modello di business

verticalmente integrato.

Normativa

La sicurezza

in 21 passi

n È stata pubblicata la brochure dedicata alla

norma EN 14439, documento di riferimento

per la sicurezza delle gru a torre. Il testo,

redatto dalla federazione europea CECE – di

cui Unacea fa parte – rappresenta uno

strumento pratico messo a disposizione di

imprese utilizzatrici, autorità doganali e

organi di sorveglianza.

La brochure elenca infatti i punti strategici

da verificare per accertare che una gru a

torre sia conforme alla EN 14439, norma

armonizzata che assicura il rispetto dei

requisiti essenziali di salute e sicurezza

previsti dalla Direttiva macchine

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EN 14439, tre tipi di verifica

• Meccanica: scale, passerelle, corrimani, pulegge, funi, piattaforme

e accessi devono rispettare dimensioni, protezioni e materiali

definiti dalle norme armonizzate, per prevenire cadute e

incidenti.

• Elettronica: impianti e componenti devono garantire compatibilità

elettromagnetica, protezione dagli accessi non autorizzati,

indicatori luminosi di sicurezza, anemometri e segnalazioni

esterne.

• Documentazione: marchio CE, dichiarazioni di conformità, manuali

nella lingua del Paese, certificati delle funi, etichettature

e dati del costruttore sono indispensabili per la conformità legale

e la tracciabilità.

2006/42/CE. “Sicurezza, rispetto delle

normative europee e concorrenza leale sono

elementi costitutivi per la nostra

associazione e dovrebbero esserlo per ogni

operatore che voglia lavorare sul mercato

nazionale ed europeo», ha dichiarato il

presidente di Unacea, Michele Vitulano,

presentando l’edizione italiana della guida

“Come posso sapere se una gru a torre è

sicura?”. La pubblicazione è disponibile per il

download sul seguente sito web.

unacea.org

[90] settembre 2025 Costruzioni

PERFETTI PER CENTRI STORICI E AREE SENSIBILI



Mini gru

Avanti tutta!

Durante l’Open Campus Week 2025,

l’italiana Jekko ha ribadito il proprio ruolo

attivo nei progetti di automazione

Jekko conferma il suo

impegno come

partner di ricerca del

Center Construction

Robotics (CCR), un polo di

ricerca di spicco all'interno

del Construction Cluster

presso il Campus RWTH

Aachen, con l'obiettivo di

portare avanti nuovi

progetti di digitalizzazione

e l'automazione nel settore

delle costruzioni. Questa

collaborazione, iniziata

con il progetto congiunto

MAXX, sottolinea la

vocazione di Jekko

all'innovazione e il suo

contributo continuo

all'avanzamento della

digitalizzazione e

dell'automazione nel

settore. La rinnovata

partnership vedrà l’azienda

di Colle Umberto (TV)

lavorare a fianco del CCR e

della sua rete per

affrontare sfide industriali

cruciali. Tra queste

figurano il riutilizzo dei

materiali, la

digitalizzazione e

l'automazione, con

l'obiettivo di sviluppare

soluzioni sostenibili e

orientate al futuro per il

settore delle costruzioni.

Diego Tomasella, CEO di

Jekko, ha espresso

orgoglio per questa

estensione della

partnership, dichiarando:

"Siamo orgogliosi di

estendere la nostra

partnership con il CCR e di

continuare a contribuire a

progetti innovativi che

plasmano l'industria delle

costruzioni di domani". Il

progetto MAXX – Mobile

Assembly X-System,

premiato Lo scorso aprile

alla categoria Ricerca dei

Bauma Innovation Award

2025, è frutto della già viva

collaborazione tra le due

realtà. Ricordiamo che il

progetto d’automazione di

cantiere e in particolare

del montaggio

robotozzato di una

facciata è stato sviluppato

dal CCR in collaborazione

con il governo tedesco e

partner industriali che

includono Jekko, KUKA e

Fundermax.

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[92] settembre 2025 Costruzioni

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investimenti in ricerca e

sviluppo danno vita ad un

ventaglio di soluzioni

tecniche in grado di

funzionare senza

lubrificazione, sfruttando

materiali plastici

ingegnerizzati che

incorporano lubrificanti

solidi. Questa tecnologia

non solo prolunga la vita

utile dei componenti, ma

abbatte la manutenzione e

riduce l’impatto

ambientale, eliminando

rilascio di sostanze

inquinanti. Per il mondo

del sollevamento e della

movimentazione pesante,

Igus propone ad esempio

catene portacavi robuste e

leggere, adatte alle

piattaforme aeree e alle

macchine edili, oltre a

catene modulari

ottimizzate per i settori

portuale e logistico, in

grado di resistere a

polvere, urti, vibrazioni e

cicli intensivi. Accanto a

queste, la gamma di

cuscinetti a strisciamento

igutex, progettati per

resistere a carichi

impulsivi e condizioni

dinamiche estreme, e il

nuovo cuscinetto

bicomponente iglidur Q3E,

sviluppato per offrire

resistenza meccanica

elevata e funzionamento

completamente a secco,

rappresentano una

risposta alle esigenze di

affidabilità dei costruttori e

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[94] settembre 2025 Costruzioni

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INNOVAZIONE, TECNOLOGIA, RICERCA

Piattaforme

Easy Lift continua

a crescere a livello

internazionale,

supportata dagli

innovativi prodotti

e da una rete

di partner qualificati

Lavorare diventa Easy

«La semplicità e la

versatilità delle

nostre

piattaforme le rendono

perfette per molteplici

ambiti, dall’edilizia

all’agricoltura, con due

valori fondamentali

sempre garantiti:

sicurezza e affidabilità” –

sono le parole di Manuela

Vender, Sales Director di

Easy Lift. Easy Lift

conferma la sua

vocazione internazionale

partecipando, insieme ai

dealer locali, a tre

manifestazioni di

riferimento per il settore

del sollevamento,

dell’edilizia e

dell’agricoltura. Ad agosto,

l’azienda è stata

protagonista a Maxpo

2025 in Finlandia con il

partner Simeri, dove è

stata presentata la

compatta R160, ideale per

operare in spazi ristretti.

A settembre, in occasione

di Platform Günleri 2025 a

Istanbul, Easy Lift si

prepara a mostrare le

piattaforme R210 e RA26,

due modelli adatti al

mercato del noleggio, che

in Turchia registra una

crescita costante.

A ottobre, infine,

l’appuntamento sarà con il

Sommet de l’Élevage 2025

di Clermont-Ferrand, in

Francia, al fianco del

dealer LVM Nacelles.

Qui Easy Lift evidenzierà

l’applicabilità delle sue

soluzioni nel settore

agricolo e forestale, dove

l’affidabilità delle macchine

e la capacità di lavorare in

condizioni complesse

fanno la differenza. Con

questa strategia, Easy Lift

continua a crescere a

livello internazionale,

supportata da una rete di

partner qualificati che la

affiancano nel portare

innovazione e concretezza

direttamente a contatto

con i professionisti del

settore.

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[96] settembre 2025 Costruzioni



Piattaforme aeree

20 metri d’innovazione

Dopo le Haulotte

HA16 E e HA16 E

PRO, arrivano

le sorelle maggiori

HA20 E e HA20 E

PRO da 20 metri

Le nuove piattaforme

aeree a braccio

articolato Haulotte

Pulseo da 20 metri di

altezza operativa

ridefiniscono la

produttività, la versatilità e

la sostenibilità in cantiere.

Con queste parole

Haulotte riassume le

qualità della nuova

piattaforma della gamma

Pulseo 100% elettrica

HA20 E, disponibile anche

in versione PRO. Questo

modello all’avanguardia si

aggiunge alle HA16 E e

HA16 E PRO da 16 metri,

già presentate su queste

pagine. La HA20 E

garantisce prestazioni

paragonabili alla

corrispondente versione

diesel, ma senza

rumorosità, emissioni e i

vincoli di manutenzione

tipici dei motori a

combustione.

L’architettura 100%

elettrica assicura

un’autonomia fino a due

giorni anche su terreni

accidentati, secondo i test

eseguiti con il ciclo Peter

Hird (il ciclo di lavoro reale

può variare a seconda

delle condizioni operative).

In modalità elettrica, la

piattaforma lavora a zero

emissioni, riducendo

sensibilmente l’impatto

ambientale e rispondendo

alla crescente richiesta di

macchine a basse

emissioni.

Dal fuoristrada all’indoor

Pensata per cantieri

multifase, la nuova

piattaforma passa con

facilità da operazioni

delicate all’interno degli

edifici a lavori gravosi

all’esterno, gli stessi che

affronta la versione RTJ

diesel. La versatilità deriva

da una combinazione di

pneumatici antitraccia,

dimensioni compatte e

quattro ruote motrici e

sterzanti. Nella versione

PRO l’allestimento

comprende anche un

assale oscillante, che

incrementa ulteriormente

la capacità di adattarsi a

qualsiasi contesto

operativo. Tra le soluzioni

tecniche spiccano il

differenziale con

bloccaggio manuale, la

possibilità di affrontare

pendenze fino al 40% e

l’opzione Haulotte Extra

Reach, che consente di

lavorare in sicurezza con

inclinazioni fino a 6°.

A completare la dotazione,

è disponibile un Range

Extender rimovibile da 5

kW, intercambiabile su

tutta la gamma Pulseo

(ad eccezione del modello

HA20 LE), in grado di

prolungare l’autonomia

fino a sei giorni in cantieri

remoti senza accesso alla

rete elettrica e di ricaricare

l’80% della batteria in sole

tre ore. La piattaforma

garantisce una capacità di

carico standard di 2

persone e 250 kg in cesta;

con l’opzione Extra Reach

la portata sale a 3 persone

e 350 kg, ampliando

ulteriormente le possibilità

operative. Ne leggerete di

più sul prossimo numero

di Costruzioni.

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[98] settembre 2025 Costruzioni



Gru a torre

La Bologna del

FUTURO

Le topless Potain dominano il cantiere

più esteso della nuova Linea Rossa

del Progetto Tram che, assieme

alla Verde e alla Blu,

cambierà la città

CANTIERE

CICLOPICO

Il Deposito

Borgo Panigale,

situato nella

parte ovest

della via

Persicetana,

ospiterà,

su circa 70 mila

metri quadrati,

il quartier

generale della

nuova rete

tranviaria

di Bologna.

testi di Damiano Diotti

Nessuno oserà affermare domani, quando tutto diventerà

“storia”, che a Bologna siano mancati il coraggio,

l’ambizione e la visione dei grandi temi progettuali:

il ciclopico Progetto Tram, calato nella realtà

quotidiana, ha creato e continuerà a produrre per mesi

inevitabili disagi alla città, per la presenza di ineluttabili

cantieri anche nel tessuto storico, ma ha, tra i molti punti

di forza, anche quello di saper esprimere una posizione

di grande apertura d’avvenire, perché davvero guarda

avanti: alla Bologna del futuro che, con quest’opera,

avrà un volto del tutto nuovo, come da Piano Urbano della

Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città Metropolitana

di Bologna approvato nel 2019 e che ha definito un nuovo

sistema di trasporto rapido di massa di tipo tranviario

per l’area urbana di Bologna integrato con il trasporto pubblico

su gomma.

Più sostenibile e sicura

Il 2027 è l’orizzonte temporale in cui si potrà ammirare dal

tram “la Dotta, la Grassa, la Rossa”. Sarà il tempo in cui il

capoluogo dell’Emilia-Romagna sarà in grado di sbandierare

una mobilità accessibile per tutti, più sicura e meno inquinante.

Ma, per ora, raccontiamo il presente: una contemporaneità

fatta di cantieri a cui abbiamo avuto la

favorevole occasione di accedere. La costruzione della

Linea Rossa e di quella Verde è condotta dal raggruppamento

d’imprese guidato da C.M.B., insieme ad Alstom ferroviaria,

Amplia Infrastructures e Alstom Trasport.

Attualmente, oltre ai lavori per la Rossa (Borgo Panigale-

Fiera), è in corso la realizzazione della Verde (centro-

Corticella), mentre a breve, a seguito della richiesta di finanziamento

ministeriale datato giugno 2025, seguirà la

realizzazione della Blu che collegherà Casalecchio e San

Lazzaro.

Prima la Linea Rossa

Dal maggio 2022, quando la Linea Rossa del sistema tranviario

di Bologna è stata aggiudicata in via definitiva al raggruppamento

d’imprese guidato da C.M.B. Società

Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, insieme ad

[100] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [101]



Sollevamento&Noleggio

Gru a torre

Alstom ferroviaria, Amplia Infrastructures e Alstom

Transport, di strada il progetto ne ha fatta molta.

Nel febbraio 2023, durante un evento riservato alla stampa

e ai comitati dei cittadini, erano stati presentati il progetto

e il piano di cantierizzazione della Linea Rossa, con

l’effettivo avvio dei cantieri, nella primavera 2023, dal capolinea

Emilio Lepido, di Borgo Panigale, e da quello di Fiera

Michelino. L’organizzazione dei cantieri della Linea Rossa

è stata pensata per limitare al massimo i disagi alla circolazione:

il tracciato è stato suddiviso in “cantieri di linea”,

composti da “micro-cantieri” che si attivano progressivamente

e che permettono di operare su singole tratte di lunghezza

limitata, evitando il più possibile la compresenza

di lavori su interi assi stradali.

cora un anno per terminare i lavori”. “Tra personale C.M.B.,

personale Alstom e fornitori esterni in questo cantiere siamo

in 120, con la prospettiva di arrivare ben presto all’incirca

a 200 persone. Su tutto il progetto, attualmente, sono

impegnate più di 800 persone, in incremento rapido verso

il migliaio di unità nel breve. L’area Deposito è economicamente

importante. È circa un quinto del valore dell’appalto

generale delle due Linee. Tre dei 14 stabili in costruzione

sono rilevanti anche a livello volumetrico: due palazzine

a tre piani fuori terra più copertura con tutti gli impianti e

un’officina, molto grande, di manutenzione ordinaria. Stiamo

parlando di uno sviluppo di 100 metri per 50 su due piani.

E qui l’aspetto dei sollevamenti e quello della gestione logistica

dell’area di cantiere sono molto importanti”.

Poi la Linea Verde

Nel dicembre del 2023, il Comune di Bologna ha affidato

la Linea Verde del tram al raggruppamento di imprese già

impegnato nella realizzazione della Linea Rossa. Si è trattato

di un’importante novità che ha accelerato i tempi per

l’apertura dei cantieri della seconda linea tranviaria di

Bologna, e che consentirà di rispettare i tempi imposti dal

PNRR: realizzazione dell’opera entro giugno 2026.

La seconda linea tranviaria di Bologna (Tratto Nord della

Linea Verde) si estenderà dal capolinea su via dei Mille al

capolinea Nord di Corticella, con una lunghezza di circa 6,9

chilometri, di cui 1,2 chilometri in sovrapposizione alla Linea

Rossa. Lungo il tracciato ci sono due capolinea e 15 fermate,

di cui tre in comune con la Linea Rossa.

In cantiere a Borgo Panigale

Dove c’era il deposito dei tram di Borgo Panigale, troverà

spazio il nuovo quartier generale della rete tranviaria bolognese,

uno spazio annunciato come il più grande deposito

centralizzato per tram su gomma e su rotaia d’Italia. Noi

abbiamo proprio visitato il colossale cantiere per la costruzione

del “Deposito”. La nostra prima considerazione

è che i lavori non interferiscono in maniera significativa sul-

la viabilità, perché si tratta di un’area non esposta ed è anche

tra quelle che avrà più benefici dal progetto di riqualificazione

promosso dalla nuova infrastruttura tranviaria.

La parte ad ovest della via Persicetana accoglierà il quartier

generale della rete dei tram, con un complesso di 14

edifici: uffici, ricoveri dei mezzi, servizi tecnico-manutentivi

e uno spazio polivalente a disposizione della città.

Una porzione dell’area sarà destinata al parcheggio di in-

terscambio (con 388 posti auto) e consentirà di accedere

al capolinea attraverso un sottopasso pedonale. Nella

parte ad est della via Persicetana ci saranno il capolinea e

la zona di attestamento dei bus extraurbani che “interscambieranno”

con la tranvia. Il capolinea avrà un locale di

attesa per i passeggeri e una ciclostazione. Attenzione al

verde, immancabile, nel progetto Tram Bologna: impianti

fotovoltaici; la copertura del Deposito che sarà un grande

tetto verde; una porzione dell’area (di circa quattro ettari)

che verrà trasformata in un nuovo parco pubblico su cui

affaccerà il Villaggio Ina.

Un quinto del progetto

Matteo Minghetti, Direzione di Cantiere C.M.B., si sta occupando

del lotto “Deposito”. Ci ha fatto strada in cantiere,

animato da una pratica di serena disposizione d’animo,

perché i lavori sono in linea con i dettami del PNNR, che

pur prevedono obiettivi ambiziosi da raggiungere in tempi

piuttosto stretti: “È un’opera monumentale che ci impegna

molto, ma siamo in linea con la programmazione e c’è an-

Potain, garanzia d’efficienza

Risorse imbattibili per aver ragione della pratica dei sollevamenti

sono state ravvisate da C.M.B. in diverse gru a

marchio Potain. Come ha precisato Sabino Riefoli, Export

Sales & Key Account Manager di Manitowoc Crane Group

Italy, anch’egli con noi in cantiere, C.M.B. ha una lunga consuetudine

con Potain: “Da oltre 50 anni, C.M.B. ci sceglie

per tutte le soluzioni tecniche del sollevamento nei cantieri:

è un nostro cliente storico. In questo cantiere del lotto

“Deposito” della tramvia di Bologna abbiamo gru a torre di

ultima generazione, come la MDT219 della gamma CCS

CITY, a servizio della costruzione degli edifici direzionali,

e la MDT319 della gamma CCS, e altri, modelli come la

MD208A, del parco macchine C.M.B., e due GTMR331 a

servizio della realizzazione dei sottopassi a spinta pedonale

e tranviario”.

Le Potain a rotazione alta di ultima generazione che si trovano

al lavoro nel cantiere Deposito del Progetto Tram sono

la MDT219 J10 e la MDT319. La MDT219 J10 è manifestamente

apprezzata per la propria facilità di adattamento

a differenti ambienti di impiego: cantieri alti e di ampia

superficie, quale, per l’appunto, quello del Deposito. Quersto

modello ha una capacità nominale di dieci tonnellate (esi-

[102] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [103]



RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA

Gru a torre

ste anche in versione J8), sbraccio massimo di 65 m, carico

in punta di 1,95 t e altezza sotto gancio di 70,4 m.

Dal terreno dei dati spostiamoci a quello delle prestazioni.

La MDT219 J10, al pari degli altri modelli della gamma CCS

City, ha una precisa fisionomia caratterizzata da due tratti:

rapidità e precisione nello svolgimento del lavoro, per il

beneficio fornito dal sistema di controllo Crane Control

System di Manitowoc. Si intuisce con chiarezza che operazioni

più spedite, più precise, e la possibilità del massimo

controllo da parte dell’operatore, promuovono l’incremento

della produttività.

Appartiene, invece, alla gamma MDT CCS la gru a rotazione

alta MDT319: una delle topless progettata da Potain

per ottimizzare trasporto, montaggio e operazioni in cantieri

congestionati. La macchina sa assicurare la combinazione

di grandi prestazioni, per capacità e sbraccio, con

sistemi di simulazione, controllo remoto e ottimizzazione

dei tempi. Ha una portata massima di 12 t, sbraccio massimo

di 70 m, portata alla massima estensione di 3,2 t,

altezza massima sotto gancio di 74 m, e, anch’essa, ha il

sistema Manitowoc Crane Control System.

Quest’ultima tecnologia permette di monitorare in tempo

reale tutti i movimenti delle gru e le sollecitazioni strutturali,

per mezzo della tecnologia con sensori ridondanti. È

così assicurata l’ottimizzazione delle portate di sollevamento.

Tutte le impostazioni di configurazione della gru

vengono realizzate mediante il display CCS direttamente

in cabina. In soli 15 minuti, grazie al sistema, è possibile

configurare la macchina, tarare i sensori dei movimenti,

impostare il finecorsa del carrello e la lunghezza del braccio.

A questo punto, la gru riconosce automaticamente i

punti di arresto configurati. Le cose cambiano per la configurazione

e la messa in servizio delle gru non dotate di

sistema CCS: la procedura può richiedere più di tre ore.

possibile la gestione della flotta in tempo reale e il monitoraggio

delle prestazioni delle gru, come pure la diagnostica

remota, per permettere a chi usa le macchine di diagnosticare

guasti o di organizzare l’assistenza e le

riparazioni da remoto. Inoltre, l’app consente aggiornamenti

wireless al sistema di controllo proprio delle gru (Crane

Control System, CCS) di Manitowoc, eliminando così la necessità

di aggiornamenti manuali e garantendo ai clienti

il costante apporto di nuovi software e di inedite funzionalità.

Al Bauma 2025 è stato anche presentato il nuovo

comando a distanza ProTECHtor per le gru Potain abilitate

al CCS (e dunque anche per le “nostre” MDT219 J10

e MDT319). ProTECHtor concede la priorità alla sicurezza

dei tecnici, assegnando loro il controllo esclusivo delle

macchine durante gli interventi di manutenzione. I tecnici

possono accendere o spegnere la gru e abilitare o disabilitare

i movimenti ad alta o bassa velocità, mentre le allerte

audio-visive avvertono dell’attività della gru in corso.

ProTECHtor può anche funzionare come dispositivo di

blocco di emergenza per le gru senza CCS.

Questa tecnologia contribuisce a ridurre i tempi di fermo

macchina, perché, come ovvio, senza l’intervento dell’operatore,

favorisce riparazioni più rapide e sicure.

Oggi ancora più smart

Al recente Bauma, Grove e Potain hanno messo in risalto

la tecnologia intelligente con la piattaforma Grove CON-

NECT e l’app Potain CONNECT Assist 4G. Con esse è

L ’ INTEGRATORE N UTRIZIONALE

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[104] settembre 2025 Costruzioni



Piattaforme aeree

La partnership

si consolida

Alle giornate italiane del sollevamento

JCB ed EA Group presentano nuove soluzioni

per il sollevamento di persone e carichi

specializzazione in carrelli

elevatori multidirezionali e

mezzi speciali per la

movimentazione in corsie

strette e per materiali

lunghi e pesanti. L’accordo

con JCB, siglato nel 2023,

ha ampliato ulteriormente

la proposta dell’azienda,

che oggi abbina

consulenza, vendita,

noleggio e assistenza

tecnica su tutto il territorio

nazionale grazie a una rete

di dieci sedi operative.

La collaborazione con EA

Group rappresenta quindi

un tassello importante

nella strategia italiana di

Due anni fa, proprio

alla fiera di

Piacenza, l’annuncio

dell’accordo esclusivo tra

JCB ed EA Group aveva

segnato una via di

sviluppo per il business

delle piattaforme aeree

inglesi anche in Italia.

Ora, in occasione del GIS

2025, questa

collaborazione si presenta

più solida che mai, con

uno stand condiviso che

mette in vetrina alcune

delle soluzioni più

avanzate per il lavoro in

quota e la logistica

industriale. Nello spazio

espositivo di EA Group su

160 mq, i visitatori trovano

una selezione delle

macchine della gamma

JCB Access: piattaforme a

pantografo elettriche con

altezze di lavoro da 6 a 14

metri, tutte certificate

EN280 CE, e piattaforme

articolate semoventi con

le ultime novità di

prodotto. Tra queste

spiccano i nuovi modelli

A45E (full electric a

batteria) e A45EH (ibrido

diesel/elettrico), che

garantiscono maggiore

efficienza operativa,

accesso migliorato per

l’operatore e un

monitoraggio avanzato

delle prestazioni. Accanto

al comparto “Access”, lo

stand ospiterà anche il

versatile Teletruk,

disponibile sia in versione

diesel che elettrica.

Questo carrello elevatore a

braccio telescopico è

pensato per applicazioni

industriali dove servono

compattezza, visibilità e

capacità di movimentare

carichi ingombranti in

spazi ridotti.

Al servizio della logistica

Fondata oltre 25 anni fa, la

realtà EA Group si è

affermata come punto di

riferimento nazionale nella

fornitura di soluzioni

logistiche avanzate, con

particolare

JCB, rafforzando la

presenza nel settore del

sollevamento aereo e

aprendo nuove

opportunità nel mercato

del noleggio e della

logistica industriale.

jcb.com

In collaboration with

[106] settembre 2025 Costruzioni



Sollevamento&Noleggio

Piattaforme autocarrate

DESman Group

sceglie la nuova

CTE ZETA23,

eccellenza

tecnologica tra

le piattaforme

autocarrate

patente B

CTE ZETA23

testi e foto

di Matthieu Colombo

Altezza di lavoro 23 m

Sbraccio massimo 11 m

Portata in cesta sempre 250 kg*

*intera area operativa, anche a 10 m di sbraccio al posteriore.

Compatta

PREMIUM

Siamo stati a Padova per stringere la mano ad Enrico

Manfrinato, socio di DESman Group insieme a

Valentina Destro. Enrico ci ha condotto in cantiere per

presentarci la loro nuova piattaforma aerea autocarrata

ZETA23; uno dei primi esemplari consegnati in Italia.

Azienda specializzata da vent’anni nel noleggio di piattaforme

aeree semoventi e autocarrate, DESman ha scelto la

nuova CTE autocarrata allestita su Iveco Daily da 3,5 tonnellate

in quanto rappresenta un passo significativo nell'offerta

di soluzioni all'avanguardia in termini di facilità d’utilizzo e

sicurezza operativa per i loro clienti.

Specialisti in PLE

Fondata nel 2004 dall'esperienza e intraprendenza di Enrico

Manfrinato, oggi amministratore e direttore tecnico,

DESman si è affermata nel mercato grazie alla qualità del

servizio e a un'offerta diversificata e completa. Con circa

200 piattaforme aeree in flotta noleggio e due sedi principali

a Padova e Borgovico (PD), DESman opera prevalentemente

nelle aree di Padova, Vicenza e Venezia. L'azienda

non si limita al noleggio e alla manutenzione delle piattaforme,

ma offre anche un servizio di formazione professionale

per i clienti, considerato uno strumento di fideliz-

Costruzioni settembre 2025 [109]



Piattaforme autocarrate

CTE CONNECT

Questo pacchetto

incluso nell’S3 EVO

permette

il monitoraggio

a distanza, la gestione

delle impostazioni

da remoto

e di pianificare gli

interventi di assistenza.

zazione essenziale. Questa formazione è in linea con le

normative vigenti in materia di sicurezza (D. Lgs. 81/08 e

Accordo Stato Regioni del 20/02/2012), includendo sia

una parte teorica che una pratica, con docenti qualificati

ed esperti. La clientela di DESman è composta principalmente

da aziende che eseguono manutenzioni e allestimenti

industriali (60%), manutenzione del verde (20%) e

dal mondo delle costruzioni (20%). La preferenza dei clienti

di DESman ricade sul noleggio a breve e medio termine

e sulla ricerca di macchine di qualità con servizi

complementari affidabili. Tutte le macchine DESman

sono dotate di tecnologie avanzate e conformi alle normative

CE, con personale altamente qualificato per collaudi

e assistenza tecnica.

Più produttività e sicurezza

La CTE ZETA23 è l'espressione massima di piattaforma

autocarrata patente B di CTE, un modello che amplifica l'offerta

nel segmento puntando su leggerezza,

compattezza e prestazioni elevate.

Presentata al Bauma 2025, questa piattaforma integra la

gamma ZETA di CTE, nata per rilanciare il concetto strategico

del doppio pantografo, una soluzione tecnica che,

combinata con il braccio telescopico a doppio sfilo, permette

di sfruttare l'intera area di lavoro massimizzando

le prestazioni. Il modello è stato progettato per affiancarsi

alla CTE ZETA 24 J e sostituire la CTE ZETA 22.

Sul mercato italiano l’allestimento che avrà maggiore successo

sarà presumibilmente quallo scelto da DESman, ovvero

su Iveco Daily da 3,5 tonnellate. In questo assetto, la

ZETA23 circola su strada con le seguenti dimensioni: di

7.309 mm di lunghezza, 2.199 mm di larghezza e 3.039

mm di altezza. Tra le caratteristiche distintive della nuova

CTE c’è la stabilizzazione in sagoma che consente di operare

in aree ristrette in assoluta sicurezza. Gli stabilizzatori

frontali possono essere aperti a qualsiasi estensione,

sfruttando al meglio lo spazio disponibile in ogni sito, mentre

quelli posteriori sono fissi, in sagoma. La stabilizzazione

minima è di 2.370 mm e quella massima di 2.436

mm. Veniamo alla cesta, ovviamente in alluminio, che ha

Proli braccio rinforzati

250 kg in cesta Porta piastre

Cella di carico

Base pantografo robusta

Finiture curate e durature

Apertura del doppio pantografo

Giochi registrabili

[110] settembre 2025 Costruzioni



MACCHINE, ATTREZZATURE E

Piattaforme autocarrate

Enrico

Manfrinato

Socio

DESman Group

Acquistiamo piattaforme CTE da anni sia perché la qualità

costruttiva è superiore alla media, sia perché sono

macchine che mantengono un valore residuo elevato nel

tempo. La ZETA23 è un modello ricco di contenuti studiati

per rendere sempre più sicuro e semplice l’utilizzo.

Per noi questo è un valore aggiunto dato che gli operatori

che noleggiano non sono sempre degli esperti.

Enrico

Vanotti

Resp. commerciale

DESman Group

Avere una flotta macchine con un’età media del parco bassa

è il miglior biglietto da visita che possa avere un noleggiatore.

A questo, noi aggiungiamo una rosa di servizi

che spazia dal fornire DPI da noi selezionati, ai corsi di

formazione tecnica e per il rilascio di patentini. Un altro

punto di forza è la versatilità nel gestire i contratti di noleggio

e nella presa e resa delle macchine.

MEZZI D’OPERA PER L’EDILIZIA

CAVE &

CALCESTRUZZO

MACCHINE &

COMPONENTI

DECOSTRUZIONE

& RICICLAGGIO

INTUITIVI

Il layout evoluto

dei comendi è uno

dei punti di forza

della ZETA23.

SOLLEVAMENTO

& NOLEGGIO

TEST MACCHINE

20 ANNI D’ESPERIENZA Con due sedi nel padovano,

il noleggiatore di PLE ha una flotta di oltre 200 mezzi.

dimensioni di 1400x700x1100 mm, è dotata di rotazione

idraulica di 90°+90° e montata su parallelogramma idraulico

per facilitare le operazioni in prossimità di ostacoli.

Include una presa elettrica 230V AC CE.

Il braccio a doppio pantografo è disegnato per offrire la

massima versatilità e ruota di 320° in entrambe le direzioni

rispetto al carro stabilizzato del Daily. Ogni movimento

della parte aerea è monitorato dalla gestione elettronica

CTE che unisce i sensori in rete CAN bus e monitora in tempo

reale la cella di carico della cesta.

Stabilità avanzata

Un elemento distintivo della CTE ZETA23 è certamente l'integrazione

dell'avanzato sistema S3 EVO (Smart Stability

System EVO) che permette di utilizzare la piattaforma in

massima sicurezza indicando in ogni momento le manovre

consentite, ed evitando quelle non permesse. La semplicità

della nuova interfaccia grafica e display LED comunicano

le informazioni essenziali, rendendo l'interazione

immediata, mentre l’adozione di nuovi joystick proporzionali

incrementa la qualità percepita dall’operatore che riesce

sempre a compiere movimenti simultanei fluidi e precisi.

È apprezzabile l’automazione di funzioni come la

chiusura o l'apertura sequenziale automatica del braccio,

così come la stabilizzazione variabile e automatica che permette

di stabilizzare la macchina con un solo tasto sia dalla

navicella, sia da terra. La ciliegina sulla torta è la funzione

Virtual Roof che permette di limitare l'apertura del

pantografo per non oltrepassare un’altezza preselezionata

(per esempio in presenza di una linea elettrica) e impedisce

l'uscita dall'ingombro di coda del braccio, evitando

di occupare una carreggiata stradale.

costruzioniweb.it

Abbonamento annuo 10 numeri | 150,00 euro

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[112] settembre 2025

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Prodotti

Una gamma

senza precedenti

Piattaforme aeree, gru a braccio articolato

e gru pick & carry con livrea bianca blu

e marchio Tadano. L’integrazione corre

Tadano si prepara a

un’edizione del GIS

senza precedenti.

Dal 25 al 27 settembre, la

multinazionale del

sollevamento Tadano

pick & carry, tutte riunite

sotto un unico brand.

“Questa partecipazione è

la dimostrazione concreta

di quanto rapidamente

stiamo integrando le

vuole rendere tangibile già

in fiera. Gli stand Tadano

(N149 all’aperto

e Q50-R67 al coperto)

ospiteranno alcune delle

novità di punta.

Nel padiglione interno

spazio alle gru pick & carry

full electric, con modelli

che vanno dalla 25E fino

alla 320RC. All’esterno

riflettori sulle gru a braccio

articolato PM 23.5,

PM 43.5 e PM 83.5, oltre

alla piattaforma Octoplus

30, alle piattaforme Snake

26 e Scorpion 18 montate

su Iveco, e ai modelli

porterà infatti in fiera a

Piacenza la gamma più

completa della sua storia,

frutto dell’integrazione con

i marchi Manitex e

Nagano. Per la prima

volta, accanto alle

tradizionali gru, i visitatori

potranno scoprire anche

piattaforme aeree, gru a

braccio articolato e gru

nuove linee di prodotto,

offrendo una proposta

ampia e coesa come non

mai,” spiega Davide

Camperi, Business Leader

Tadano per l’Italia.

L’obiettivo è ambizioso:

diventare il numero uno al

mondo nel settore del

sollevamento, un

traguardo che l’azienda

AS-15MCJ e AS-20MC.

A completare la rassegna,

ci sarà anche una

multistrada Tadano AC

6.300-. “Non vediamo l’ora

di incontrare i clienti e

mostrare dal vivo

l’ampiezza della nostra

offerta,” conclude

Camperi.

tadano.com

[114] settembre 2025 Costruzioni



Autogru

Con il nuovo X-Crane 2,

Michelin punta

a riaffermare la leadership

nel segmento autogrù,

proponendo una soluzione

tecnologicamente

avanzata, sostenibile

e ad alte prestazioni

DEUXIEME

génération

Dopo il debutto del rivoluzionario X-Crane nel 2006, presentato

all’Intermat di Parigi, Michelin introduce oggi

la sua evoluzione: Michelin X-Crane 2, il nuovo pneumatico

per autogrù che segna un ulteriore passo avanti in

termini di prestazioni, efficienza e sicurezza.

Frutto di oltre dieci anni di sviluppo, questo prodotto rappresenta

l’apice dell’esperienza Michelin nel settore, unendo competenze

nel campo dell’ingegneria civile e del trasporto pesante.

Il nuovo X-CRANE 2, disponibile nella misura 445/95

R 25, è stato progettato per offrire prestazioni ottimali su strada

e fuoristrada. Con un indice di carico aumentato a 178F,

permette il trasporto di carichi più pesanti a velocità sostenute,

fino a 800 kg in più per pneumatico rispetto al modello

testi di Antonio Fargas

precedente, il Michelin X-Cranenella versione evoluta “+” Plus.

L’incremento complessivo raggiunge 1,6 tonnellate per assale,

contribuendo a una maggiore produttività operativa. La

nuova misura per multistrada 445/95 R 25 è in vendita sul

mercato italiano da giugno 2025 ed è omologata per le

Liebherr LTM, LTC, LG, le Tadano AC, le Grove GMK e per le

Linkbelt AT vendute in America.

Frena meglio, fa consumare meno

Oltre alla portata, anche le prestazioni in frenata sono state

notevolmente migliorate. Test su fondo bagnato (certificati

da Dekra e realizzati presso Centro Prove Michelin di Ladoux

nel novembre 2024) hanno dimostrato che l’X-Crane 2 ga-

Cos’è REGENION

È una tecnologia di scolpitura del battistrada evolutiva ideata da

Michelin. In sostanza, man mano che si consuma il battistrada,

emergono gradualmente delle scanalature nascoste. Queste

lamelle e scanalature supplementari sono quindi già presenti nella

gomma e affiorando man mano che il battistrada si usura garantendo

aderenza, drenaggio e sicurezza costanti.

rantisce spazi d’arresto sensibilmente ridotti rispetto ai principali

concorrenti, a vantaggio della sicurezza in ogni condizione.

La marcatura M+S conferma inoltre la sua efficacia

su superfici asciutte, fangose, innevate o bagnate. Uno degli

elementi più innovativi è l’integrazione della tecnologia Michelin

Regenion, qui applicata per la prima volta a un pneumatico

da autogrù. Grazie a sofisticati processi di stampa 3D in metallo,

il battistrada è in grado di rigenerarsi nel tempo, rivelando

progressivamente nuove scanalature che mantengono

aderenza e trazione costanti lungo tutta la durata del

pneumatico. Un altro aspetto chiave sottolineato dalla stessa

Michelin è – citiamo il comunicato – “l’efficienza energetica”.

Sempre secondo test realizzati da Michelin ma certificati

da ente esteno, infatti, l’X-Crane 2 consentirebbe una

riduzione del consumo di carburante superiore al 13%.

[116] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [117]



Truck&Allestimenti

Ribaltabili Comes

Cose buone

DAL SUD

L’azienda della famiglia Tasca si specializza

per crescere, senza perdere di vista la qualità.

Usciti di scena i semirimorchi e i derivati commerciali,

il catalogo si concentra su vasche e cassoni

per mezzi d’opera a tre e quattro assi

Al di là dei luoghi comuni, c’è un Sud attivo e produttivo.

Oltre al turismo, che sarebbe fin troppo facile,

si fanno costruzioni pesanti dove la cura dell’artigianato

confina con il prodotto industriale. Parliamo

della Comes, acronimo di Costruzioni meccaniche siciliane,

fondata da Giovanni Tasca nel 1981, oggi nelle mani

del figlio Salvatore e con la terza generazione già in azienda

da 15 anni: i fratelli Giovanni (ufficio tecnico) ed

Eugenio (commerciale). L’attività principale ormai ruota

di Danilo Senna

in collaborazione con

essenzialmente attorno ai cassoni ribaltabili per autocarri

a tre o quattro assi, però in passato ci sono stati anche

altri allestimenti come l’Intercambiabile, autoscarrante

per scambio di attrezzature su controtelaio, i

centinati oppure i cassoni per mezzi fino a 3,5 tonnellate:

prodotti potenzialmente appetibili che, però, assorbono

troppe energie (manodopera e materiali) per come

si è strutturata oggi Comes. Che si trova nella piana a

sud di Ragusa, su una superficie di 20mila metri qua-

dri, di cui un quarto coperti. Certificata Iso 9001 dal 2001,

ha una capacità di 320/340 allestimenti all’anno; nuovi

investimenti, fra cui altri robot di saldatura, potranno farla

crescere a 400 pezzi, in linea con il trend che ha visto

salire il business a doppia cifre nell’ultimo decennio. Di

più è difficile immaginare, non tanto per la potenzialità,

quanto per la carenza di personale.

Se vivete sul ‘Continente’ (come i siciliani si riferiscono

ANCHE 3LAT Nella foto

d’apertura, il Kingstone

Trepuntouno su Renault K,

a testimoniare il rapporto

consolidato fra Comes

e i francesi. Qui a sinistra,

un cassone 3Lat su Mercedes

Arocs. Più sotto, lo stesso

trilaterale ma in versione con

apertura a libro. In basso, svetta

il Carrara 3.1, ovvero la variante

del Kingstone per trasporto

massi, equipaggiabile pure con

sistema di lavaggio del carico.

alla Penisola oltre lo Stretto) e pensate che siano un po’

fuori mano, non è un problema: le consegne degli autotelai

avvengono franco allestitore, poi, una volta vestiti si

preoccupa lui di recapitarlo al concessionario della marca

interessata (via nave per i tragitti più a Nord). I partner

più consolidati sono Iveco, Man, Mercedes-Benz e Volvo,

più rari gli Scania, mentre con Daf i rapporti si stanno facendo

più frequenti da quando sono arrivati gli XFc; con

Renault Trucks, infine, c’è una partnership per la fornitura

di mezzi d’opera allestiti ‘chiavi in mano’.

Poche cose fatte bene

Concentrarsi su una tipologia di prodotto ha permesso

alla Comes di curare la qualità, partendo da materiali altrettanto

garantiti. Si utilizzata solo acciaio svedese

Hardox 500 e strututrale Domex. Il prodotto di punta si

chiama Kingstone Trepuntouno, evoluzione ultima di un

cassone disponibile anche in versione classica a sezione

rettangolare e con costolature inclinate; a listino anche

lo specialistico Carrara 3.1 indirizzato al trasporto di

massi. La volumetria dipende ovviamente dal telaio sottostante

e dalle richieste del cliente, normalmente va da

18 a 22 metri cubi grazie alla particolare forma poligonale

delle sponde (sul 3.1) che consente di guadagnare

spazio di carico senza salire troppo in altezza.

Caratteristica dei manufatti Comes è il fulcro posteriore

che regge lo sforzo massimo durante il sollevamento, lì

la cerniera è costituita da una struttura scatolata e saldata;

davanti, invece, il cassone va a incastrarsi in una

barra trasversale per assicurare la massima stabilità in

marcia. E se ribaltabile posteriore non basta, c’è anche il

modello 3Lat apribile anche sui due lati, con sollevamento

a doppio pistone oppure a libro con montante centrale

sfilabile. Il costruttore siciliano, un po’ per necessità, un

po’ per politica aziendale (controllo qualità), si costruisce

tutto in casa eccetto il pistone di sollevamento, le componenti

idrauliche e il telo copri-scopri; ciò significa che

anche i due attuatori che aprono la sponda posteriore

sono firmati Comes ed è uno dei fiori all’occhiello insieme

alla mensola di scarico sulla finitrice.

[118] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [119]



Truck&Allestimenti

Soluzioni di potenza

di Danilo Senna

in collaborazione con

fptindustrial.com

Il miglior amico dell’operaio

è il cane ‘robotico’,

un quadrupede bionico che

zampetta per la fabbrica

portando in linea

di montaggio i pezzi che

servono. La foto d’apertura

evidenzia la modernità della

ePwt, la forte automazione,

la pulizia e l’ordine generale.

TermoElettrico

Il motorista di Iveco (ma non solo) affila le armi

per stare al passo coi tempi che cambiano.

La solidità del passato è ancora presente, ma adesso

sposa pure il futuro, in tutte le sue possibili variabili

Quando i camion italiani si chiamavano soprattutto

Fiat - qualcuno della vecchia scuola li chiama ancora

così gli Iveco - il ritornello era quasi sempre

lo stesso: “cabina e finiture sono quello che sono, ma il

motore non si batte!”. Ecco, siamo andati a trovare chi

quei motori li fa ancora oggi, cioè Ftp Industrial, ultima

enclave di industria orgogliosamente torinese, in un contesto

italiano dove la meccanica pesante sta inesorabilmente

traslocando sempre più a Est. Sono lontani i tempi

in cui arrivando in auto da Milano si attraversava

Ivecoland prima ancora di entrare davvero nel capoluogo

sabaudo; ad accogliere il viandante era un quadrilatero

di svariati chilometri di lato, coi piazzali ricolmi di telai

pronti ad adottare una cabina o una carrozzeria (nel caso

dei bus). Oggi lì c’è molta più logistica che attività costruttiva,

eccetto nell’angolo che accoglie Fpt, appunto.

E il fatto che la prima lettera si riferisca ancora alla gloriosa

Fabbrica Italiana Automobili Torino è in qualche

modo consolante, da lì parte la storia con il primo diesel

N67 HYTANE Sopra il motore alimentato con miscela

metano e idrogeno: nasce insieme agli altri 4 e 6 cilindri

nella divisione termica di Fpt Indusrial. La tecnologia

multifuel ha debuttato con l’X Cursor da 13 litri a idrogeno

da 520 Cv (come quello a metano) o 600 Cv se diesel.

TERMICO

ELETTRICO

NUOVA ERA Sopra, il ponte elettrificato eAX 840-R per

veicoli pesanti, completo dei due motori flangiati

al differenziale: 840 kW di picco complessivi. In stabilimento

si effettua anche l’assemblaggio di pacchi batteria.

da camion che risale al 1908, per diventare poi Fiat Aifo

a cavallo degli anni Sessanta e Settanta.

Lo zio Sam non è rimasto

Nel 2005 c’è mancato poco che tutto passasse in mano

americana, in seguito all’accordo con la General Motors

voluto da Sergio Marchionne; sciolto quel matrimonio Fpt

è tornata a casa, ma ciò non significa che non sia disponibile

a flirtare con altri: il 60 per cento del business è con

clienti (Fuso, VW Brasile, Tata, Isuzu, Claas, Komatsu, etc.)

esterni al gruppo Iveco, a cui è invece destinato il restante

40 per cento della produzione. Parliamo di 365mila motori

e 250mila trasmissioni all’anno fra tutti gli stabilimenti,

che sono sì concentrati in Europa, ma hanno pure

espansioni in America (specie al Sud) e in Asia (India, Cina

FPT Industrial in pillole

• Fatturato 2024: 4,5 miliardi di dollari

• Personale: oltre 8.000 addetti

• 18 siti di cui 10 di Ricerca&Sviluppo, 7 industriali,

1 ePowertrain

• Clienti: 40% captive e 60% esterni al gruppo Iveco

e Corea). Numerosi i brevetti che può vantare Fpt, come

l’iniezione diretta sui diesel, anche di piccola taglia, e il common

rail, giusto per citare i più famosi; più recenti, l’eScr e

il motore a idrogeno anch’esso a iniezione diretta.

Torniamo a Torino

Quella di oggi è la fabbrica che ha ospitato fin dall’inizio la

produzione dei Nef (New Engine Family) inaugurata all’alba

del nuovo millennio in collaborazione con Cummins:

da qui uscivano sia i 4/6 cilindri Tector degli Eurocargo,

sia gli omologhi Isb americani. Con l’Euro VI sono rimasti

solo i primi, benché declinati in svariate versioni on e offroad,

fra cui spiccano quelle a metano e persino a idrogeno

che sembrano essere la soluzione per far sopravvivere

i motori termici al di là del gasolio. Tuttavia gli spazi

vuoti in Fpt Industrial non sono rimasti a prendere polvere,

hanno trovato un nuovo e futurista inquilino: la divisione

ePwt (electric Powertrain), peraltro unica per ora nella

geografia produttiva di Fpt. Da qui escono 50mila assali

elettrificati per veicoli leggeri e pesanti, come pure 1,5 gigawattora

di batterie (assemblaggio) in un ambiante più

simile a un laboratorio che non a una fabbrica. Così Fpt

Industrial si prepara alla mobilità futura, qualunque sarà il

suo carburante.

[120] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [121]



Archivio WalkAround

Tutti i WalkAround dal 1997 ad oggi

di proporre ai lettori l’analisi tecnica di macchine

movimento terra è nata agli inizi degli anni Novanta in

L’idea

un’epoca in cui la documentazione tecnica rilasciata

dalle case costruttrici, dagli importatori o dai distributori era

ARJES | COMPAKTOR 300

Trituratore mobile

WalkAround

maggio 2025

ASTRA | ADT30

Dumper articolati

WalkAround

aprile 2010

poca e non riportava dati uniformi. Da allora, grazie al lavoro

sinergico di ex progettisti del settore e giornalisti, sono state

analizzate più di 250 macchine. Di seguito le trovate elencate

per ordine alfabetico, con anno e mese di pubblicazione.

CASE CE | CX36Bzts

Escavatore cingolato

WalkAround

settembre 2005

CASE CE | CX230

Escavatore cingolato

WalkAround

aprile 2006

CASE CE | 1021G

Pala gommata

WalkAround

luglio 2017

CASE CE | CX145D SR

Escavatore cingolato

WalkAround

luglio 2018

CATERPILLAR | 938G II

Pala gommata

WalkAround

maggio 2004

CATERPILLAR | 432E

Sollevatore telescopico

WalkAround

dicembre 2006

CATERPILLAR | 972G

Pala gommata

WalkAround

novembre 1999

CATERPILLAR | 226

Pala gommata

WalkAround

dicembre 2000

CATERPILLAR | TH360B

Sollevatore telescopico

WalkAround

dicembre 2004

CATERPILLAR | 930G

Pala gommata

WalkAround

giugno 2005

CATERPILLAR | 904B

Pala gommata

WalkAround

luglio 2005

CATERPILLAR | 301.8 C

Miniescavatore

WalkAround

dicembre 2005

CATERPILLAR | 329E

Escavatore cingolato

WalkAround

settembre 2012

CATERPILLAR | 323E

Escavatore cingolato

WalkAround

maggio 2013

DEVELON | DD130

Dozer

WalkAround

novembre 2023

DEVELON | DX17z-7

Mini girosagoma

WalkAround

luglio 2024

BOBCAT | 763H, 773H

Pala gommata compatta

WalkAround

giugno 1998

CASE CE | 721E

Pala gommata

WalkAround

aprile 2007

CASE CE | 921G Evolution

Pala gommata

WalkAround

febbraio 2022

CATERPILLAR | 432D

Terna

WalkAround

ottobre 2001

CATERPILLAR | 325D LN

Escavatore cingolato

WalkAround

gennaio 2006

DEVELON DX165WR-7K

Escavatore gommato

WalkAround

luglio 2025

BOBCAT | E17Z

Midiescavatore

WalkAround

febbraio 2017

CASE CE | CX210B NHD

Escavatore cingolato

WalkAround

novembre 2007

CASE CE | CX17D

Miniescavatore

WalkAround

marzo 2023

CATERPILLAR | 325 B

Escavatore cingolato

WalkAround

febbraio 2002

CATERPILLAR | 305C CR

Miniescavatore

WalkAround

giugno 2006

DOOSAN | DX225NLC

Escavatore cingolato

WalkAround

luglio 2007

BOBCAT | E35Z

Miniescavatore

WalkAround

marzo 2019

CASE CE | CX75

Miniescavatore

WalkAround

febbraio 2008

CASE CE | CX12D

Miniescavatore

WalkAround

maggio 2023

CATERPILLAR | 972G Serie II

Pala gommata

WalkAround

aprile 2002

CATERPILLAR | 966H

Pala gommata

WalkAround

luglio 2006

DOOSAN | X235-5 NLC

Escavatore cingolato

WalkAround

aprile 2016

BOBCAT | E55Z

Miniescavatore

WalkAround

aprile 2021

CASE CE | 921E

Pala gommata

WalkAround

settembre 2008

CASE CE | 1121F

Pala gommata

WalkAround

luglio 2014

CATERPILLAR | 305CR

Miniescavatore

WalkAround

febbraio 2003

CATERPILLAR | 953D

Pale cingolate

WalkAround

dicembre 2007

EUROCOMACH | ES850 zt

Escavatore cingolato

WalkAround

ottobre 2011

BOBCAT | T86

Skid cingolato

WalkAround

dicembre 2023

CASE CE | CX470B

Escavatore cingolato

WalkAround

febbraio 2009

CASE CE | CX230C triplice

Escavatore cingolato

WalkAround

ottobre 2014

CATERPILLAR | 906

Pala gommata

WalkAround

aprile 2003

CATERPILLAR | 323D NL

Escavatore cingolato

WalkAround

marzo 2008

FH FH90W | FH90W

Escavatore gommato

WalkAround

ottobre 1999

BOBCAT | TL25.60

Sollevatore telescopico

WalkAround

settembre 2024

CASE CE | CX80C MSR

Escavatore cingolato

WalkAround

febbraio 2015

CASE CE | CX100E

Midiescavatore

WalkAround

maggio 2025

CATERPILLAR | 247

Escavatore cingolato

WalkAround

settembre 2003

CATERPILLAR | 297C

Pala gommata

WalkAround

luglio 2008

FIAT HITACHI | FB100.2

Terna

WalkAround

ottobre 2000

BOBCAT | E17z R2

Miniescavatore

WalkAround

aprile 2025

CASE CE | 721G

Pala gommata

WalkAround

dicembre 2015

CATERPILLAR | 345BL

Escavatore cingolato

WalkAround

gennaio 1998

CATERPILLAR | TH 330B

Sollevatore telescopico

WalkAround

dicembre 2003

CATERPILLAR | 12M

Grader

WalkAround

dicembre 2008

FIAT HITACHI | FH17.2

Miniescavatore

WalkAround

gennaio 1999

CASE | TV450B

Skid cingolato

WalkAround

febbraio 2020

CASE CE | CX210D NLC

Escavatore cingolato

WalkAround

giugno 2016

CATERPILLAR | 924G

Pala gommata

WalkAround

luglio 2000

CATERPILLAR | 226B HF

Pala gommata

WalkAround

giugno 2004

CATERPILLAR | 730C

Dumper articolati

WalkAround

luglio 2010

FIAT HITACHI | FB200 4WS

Terna

WalkAround

giugno 1999

CASE | CX130

Escavatori cingolati

WalkAround

gennaio 2001

CASE | 621D

Pala gommata

WalkAround

settembre 2002

[122] settembre 2025 Costruzioni

SEDICI ANNI FA

A destra alcune

delle copertine dei

WalkAround delle

novità di punta nel

2008. Se trovate

un bell’usato

e cercate una

documentazione

tecnica da

consultare...

CATERPILLAR | 262

Pala gommata

WalkAround

dicembre 2002

CATERPILLAR | M316C

Escavatore gommato

WalkAround

luglio 2003

CATERPILLAR | D7E

Dozer cingolato

WalkAround

dicembre 2010

CATERPILLAR | 966K

Pala gommata

WalkAround

dicembre 2011

FIAT HITACHI | D180

Dozer cingolati

WalkAround

aprile 2000

FIAT KOBELCO | E215

Escavatore cingolato

WalkAround

marzo 2003

Costruzioni settembre 2025 [123]



Archivio WalkAround

FIAT KOBELCO | E135 Evo

Escavatore cingolato

WalkAround

aprile 2004

FIAT KOBELCO | W170EV

Pala gommata

WalkAround

settembre 2004

HANIX | H50B

Miniescavatore

WalkAround

marzo 2001

HITACHI | 210N

Escavatore cingolato

WalkAround

maggio 2003

HITACHI | ZX240-3

Escavatore cingolato

WalkAround

maggio 2007

HITACHI | ZW180

Pala gommata

WalkAround

ottobre 2007

HITACHI | ZX110-3

Escavatore cingolato

WalkAround

giugno 2008

HITACHI | ZW140

Pala gommata

WalkAround

ottobre 2008

HYUNDAI | HX300/A NL

Escavatore cingolato

WalkAround

settembre 2019

IHI | 30NX

Miniescavatore

WalkAround

maggio 1999

IHIMER | AS34

Minipala gommata

WalkAround

luglio 2013

IHIMER | 85V4

Escavatore cingolato

WalkAround

maggio 2016

JCB | 155 Eco

Pala gommata

WalkAround

marzo 2013

JCB | 86 C-1

Escavatore cingolato

WalkAround

settembre 2014

JCB | 100C-1

Escavatori cingolati

WalkAround

settembre 2015

JCB | 55Z-1

Escavatore cingolato

WalkAround

settembre 2016

JCB | 8080

Escavatore cingolato

WalkAround

luglio 2004

JCB | JS160 NLC

Escavatore cingolato

WalkAround

gennaio 2005

JCB | 8018

Miniescavatore

WalkAround

maggio 2005

JCB | 535-125/140 HiViz

Movimentatore telescopico

WalkAround

gennaio 2010

KOMATSU | PC88MR-11

Midiescavatore

WalkAround

febbraio 2021

KOMATSU | SK715-8

Pala compatta

WalkAround

aprile 2023

KOMATSU | WB97R-2

Terna

WalkAround

dicembre 1998

KOMATSU | PC110R-1

Escavatore cingolato

WalkAround

dicembre 1999

HITACHI | LX290E

Pala gommata

WalkAround

ottobre 2003

HITACHI | ZX85USB-6

Midiescavatore

WalkAround

maggio 2019

IHIMER | 55VX

Miniescavatore

WalkAround

settembre 2007

JCB | Hydradig 110W

Escavatore gommato

WalkAround

novembre 2017

JCB | 370X NLC

Escavatore cingolato

WalkAround

novembre 2024

KOMATSU | WA380-3 Active+

Pala gommata

WalkAround

settembre 2000

HITACHI | ZX350 LCN

Escavatore cingolato

WalkAround

febbraio 2004

HITACHI | ZW220-7

Pala gommata

WalkAround

giugno 2021

IHIMER | M2076

Pala gommata

WalkAround

gennaio 2008

JCB | 437

Pala gommata

WalkAround

maggio 2018

KATOIMER | HD35V4

Miniescavatore

WalkAround

giugno 2018

KOMATSU | SK714

Pale compatte

WalkAround

settembre 2001

HITACHI | ZX130

Escavatore cingolato

WalkAround

ottobre 2004

HITACHI | ZX135W-7

Escavatore gommato

WalkAround

marzo 2022

IHIMER | Carry 110

Dumper cingolato

WalkAround

giugno 2009

JCB | 140X LC

Escavatore cingolato

WalkAround

giugno 2019

KATOIMER | HD20N5

Miniescavatore

WalkAround

giugno 2024

KOMATSU | WA470-5

Pala gommata

WalkAround

maggio 2002

HITACHI | ZX30U-2

Miniescavatore

WalkAround

febbraio 2005

HITACHI | ZX155W-7

Escavatore gommato

WalkAround

febbraio 2023

IHIMER | 12VXE

Miniescavatore

WalkAround

maggio 2010

JCB | 19C-1E

Midiescavatore

WalkAround

settembre 2020

KOBELCO | SK240

Escavatore cingolato

WalkAround

dicembre 2023

KOMATSU | WH 714H

Sollevatore telescopico

WalkAround

novembre 2003

HITACHI | ZX50U-2

Miniescavatore

WalkAround

ottobre 2005

HITACHI | ZW310-6

Pala gommata

WalkAround

marzo 2017

IHIMER | AS12

Skid gommato

WalkAround

novembre 2010

JCB | 35-Z1

Miniescavatore

WalkAround

ottobre 2021

KOBELCO | ED160BR

Escavatore cingolato

WalkAround

ottobre 2024

KOMATSU | WA320-5

Pala gommata

WalkAround

marzo 2004

HITACHI | EH750-2

Escavatori gommati

WalkAround

novembre 2005

HYUNDAI | HL955

Pala gommata

WalkAround

maggio 2017

IHIMER | CL45

Minipala cingolata

WalkAround

gennaio 2011

JCB | 525-60E

Sollevatore telescopico

WalkAround

luglio 2022

KOBELCO | SK85MSR-7

Midiescavatore cingolato

WalkAround

febbraio 2025

KOMATSU | PC78MR-6

Escavatore cingolato

WalkAround

marzo 2005

HITACHI | ZX250-3 LCN

Escavatore cingolato

WalkAround

marzo 2006

HYUNDAI | HX220 NLC

Escavatore cingolato

WalkAround

maggio 2017

IHIMER | 27V4

Miniescavatore

WalkAround

aprile 2015

JCB | 456B

Pala gommata

WalkAround

dicembre 1997

KOBELCO SK210LC-11E LR

Escavatore long Reach

WalkAround

luglio 2025

KOMATSU | PC75R-2

Escavatore cingolato

WalkAround

aprile 2005

HITACHI | ZW250

Pala gommata

WalkAround

ottobre 2006

HYUNDAI | HX145L CR

Escavatore cingolato

WalkAround

ottobre 2018

JCB | JS330NL

Escavatore cingolato

WalkAround

marzo 1999

JCB | JS220NC

Escavatore cingolato

WalkAround

gennaio 2004

KOMATSU | PW75

Escavatore gommato

WalkAround

febbario 1998

KOMATSU | PC138US-8

Escavatore cingolato

WalkAround

giugno 2005

DOVE C’È TERRA...

Il nuovo D65EX-16

lo abbiamo passato alla

lente presso lo stabilimento

di Este (PD), mentre il ViO38

presso la concessionaria

Canziani Macchine.

JCB | 3CX

Terna

WalkAround

ottobre 2002

JCB | JS360 NLC

Escavatore cingolato

WalkAround

marzo 2009

KOMATSU | PC 170LC-10

Escavatore cingolato

WalkAround

dicembre 2014

ON THE ROAD La 966K l’abbiamo analizzata

alla CGT di Vercelli, mentre l’A918 Compact

direttamente allo stabilimento di Kirchdorf

an der iller in Germania.

KOMATSU | PC210-8

Escavatore cingolato

WalkAround

maggio 2006

KOMATSU | WA380-6

Pala gommata

WalkAround

gennaio 2007

[124] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [125]



Archivio WalkAround

KOMATSU | PC88MR-6

Escavatori cingolati

WalkAround

febbraio 2007

KOMATSU | PW98MR-6

Escavatore gommato

WalkAround

giugno 2007

KOMATSU | WA250PZ-6

Pala gommata

WalkAround

aprile 2008

KOMATSU | PC80MR-3

Escavatore cingolato

WalkAround

maggio 2008

KUBOTA | U56-5

Midiescavatore

WalkAround

ottobre 2020

KUBOTA | U10-5 StageV

Miniescavatore

WalkAround

novembre 2021

KUBOTA | U27-4

Miniescavatore

WalkAround

ottobre 2022

KUBOTA | KX085 -5

Midiescavatore

WalkAround

ottobre 2023

LIEBHERR | R926 Advanced

Escavatore cingolato

WalkAround

settembre 2010

LIEBHERR | A918 Compact

Escavatore gommato

WalkAround

marzo 2012

LIEBHERR | L566 IIIB

Pala gommata

WalkAround

gennaio 2013

LIEBHERR | R922

Escavatore cingolato

WalkAround

maggio 2014

MECALAC | 9MWR

Escavatore gommato

WalkAround

febbraio 2018

MERLO P 50.18 CS TOP

Sollevatore telescopico

WalkAround

luglio 2024

MERLO | ROTO 40.18

Sollevatore telescopico 360°

WalkAround

aprile 1998

MERLO | Roto 50.26S PLUS

Sollevatore telescopico

WalkAround

dicembre 2020

NEW HOLLAND | W300C

Pala gommata

WalkAround

ottobre 2012

OM TRACK | ULISSE

Dumper

WalkAround

maggio 1998

PELJOB | E300

Escavatore cingolato

WalkAround

settembre 1999

TAKEUCHI | TB335R

Miniescavatore

WalkAround

febbraio 2023

TAKEUCHI | TB20e Elett

Miniescavatore

WalkAround

marzo 2024

TAKEUCHI | TB320

Miniescavatore

WalkAround

maggio 2024

TAKEUCHI | TB370W

Escavatore gommato

WalkAround

marzo 2025

TEREX | 4017

Sollevatore telescopico

WalkAround

settembre 2006

KOMATSU | HM300-2

Dumper articolati

WalkAround

maggio 2009

KUBOTA | U-45

Miniescavatore

WalkAround

febbraio 2000

LIEBHERR | R924 NLC G8

Escavatore cingolato

WalkAround

luglio 2019

MERLO | e-Worker

Sollevatore telescopico

WalkAround

novembre 2021

TAKEUCHI | TB350R

Miniescavatore

WalkAround

giugno 2023

TEREX | PT80

Pala cingolata

WalkAround

gennaio 2009

KOMATSU | PC88MR8

Escavatore cingolato

WalkAround

ottobre 2009

KUBOTA | KX101-3

Miniescavatore

WalkAround

gennaio 2002

LIEBHERR | TA230

Dumper articolato

WalkAround

settembre 2021

MERLO | ROTO 50.35 PLUS

Sollevatore telescopico

WalkAround

novembre 2022

TAKEUCHI | TB395W

Escavatore gommato

WalkAround

ottobre 2023

THOMAS | T103S

Pala gommata compatta

WalkAround

febbario 1999

KOMATSU | CK35-1

Pala cingolata

WalkAround

ottobre 2010

KUBOTA | KX161-3

Miniescavatore

WalkAround

gennaio 2003

MAGNI | TH 3.6

Sollevatore telescopico

WalkAround

aprile 2025

MERLO | TF30.7PLUS

Sollevatore telescopico

WalkAround

settembre 2023

TAKEUCHI | TL126

Caricatore cingolato

WalkAround

marzo 2000

VOLVO CE | L220D

Pala gommata

WalkAround

maggio 2000

KOMATSU | D65EX-16

Dozer

WalkAround

settembre 2011

KUBOTA | KX057-4

Miniescavatore

WalkAround

febbraio 2010

MECALAC | 714 Mwe

Escavatori gommati

WalkAround

dicembre 2012

MERLO DM-9

Dumper fuoristrada

WalkAround

settembre 2025

TAKEUCHI | TL 12V2

Skid cingolato

WalkAround

novembre 2019

VOLVO CE | L35B

Pala gommata

WalkAround

aprile 2001

KUBOTA | U-15

Miniescavatore

WalkAround

febbraio 2001

KUBOTA | KX019-4

Miniescavatore

WalkAround

marzo 2011

MECALAC | 10MCR

Escavatore cingolato

WalkAround

febbraio 2013

MESSERSI | M60U

Miniescavatore

WalkAround

settembre 2009

TAKEUCHI | TB217R

Miniecavatore

WalkAround

maggio 2020

VOLVO CE | ECR38

Miniescavatore

WalkAround

marzo 2005

KUBOTA | KX71-3

Miniescavatore

WalkAround

novembre 2004

LIEBHERR | L554

Pala gommata

WalkAround

ottobre 1998

MECALAC | 12MTX

Escavatori gommati

WalkAround

ottobre 2015

MOROOKA | MST110CR

Dumper cingolato

WalkAround

giugno 2025

TAKEUCHI | TB370

Midiescavatore

WalkAround

luglio 2020

VOLVO CE | EC235NLC

Escavatore cingolato

WalkAround

novembre 2008

KUBOTA | R085

Pala gommata

WalkAround

luglio 2015

LIEBHERR | HS835HD

Gru cingolata

WalkAround

ottobre 2006

MECALAC | 6MWR

Escavatore gommato

WalkAround

febbraio 2018

NEW HOLLAND | MH3.6

Escavatori gommati

WalkAround

aprile 2005

TAKEUCHI | TB257FR

Midiescavatore

WalkAround

novembre 2020

VOLVO CE | A30E Strada

Dumper

WalkAround

aprile 2009

KUBOTA | U36-4

Miniescavatore

WalkAround

novembre 2018

LIEBHERR | LR634

Pala cingolata

WalkAround

novembre 2006

MECALAC | TLB 890

Terna

WalkAround

giugno 2017

NEW HOLLAND | E145

Escavatore cingolato

WalkAround

febbraio 2006

TAKEUCHI | TB325R

Miniescavatore

WalkAround

luglio 2021

VOLVO CE | EC360C NL

Escavatore cingolato

WalkAround

marzo 2010

MECALAC 714MWE

A destra, un escavatore

gommato che ha

rivoluzionato il settore. Era

il 2012 quando siamo andati

in Mecalac ad Annecy

(Francia) per scoprire

questa macchina.

MECALAC | TA9SP

Dumper articolato

WalkAround

ottobre 2017

MECALAC | 15MWR

Escavatore gommato

WalkAround

dicembre 2017

NEW HOLLAND | W190B

Pala gommata

WalkAround

marzo 2007

NEW HOLLAND | E245C

Escavatore cingolato

WalkAround

giugno 2012

TAKEUCHI | TB2150R

Escavatore cingolato

WalkAround

giugno 2022

TAKEUCHI | TB290-2

Midiescavatore

WalkAround

settembre 2022

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[126] settembre 2025 Costruzioni

Costruzioni settembre 2025 [127]



Archivio WalkAround

VOLVO CE | L180G

Pala gommata

WalkAround

giugno 2011

VOLVO CE | EC300D

Escavatore cingolato

WalkAround

aprile 2012

VOLVO CE | EC220D

Escavatore cingolato

WalkAround

aprile 2013

VOLVO CE | ECR50D

Escavatore cingolato

WalkAround

aprile 2014

VOLVO CE | L120H

Pala gommata

WalkAround

marzo 2015

NUOVA

IM R 18 SA PRO

Versatile, potente, semplice da utilizzare

YANMAR | B50V

Midiescavatore

WalkAround

marzo 1998

YANMAR | VIO70

Escavatore cingolato

WalkAround

gennaio 2000

YANMAR | SV60

Midiescavatore

WalkAround

marzo 2018

Altezza max di lavoro 18 m

Singola articolazione

Sbraccio orizzontale max 11 m / 90 kg

Capacità 230 kg

YANMAR | B110W

Escavatore gommato

WalkAround

settembre 2018

• Quadro comando con display da 4,3" ad alta risoluzione

YANMAR | SV20z

YANMAR | ViO82

• Miniescavatore Interfaccia operatore-macchina semplificata Midiescavatore

• WalkAround Funzione Return-to-Home per la chiusura WalkAround automatica

luglio 2009

febbraio 2019

della piattaforma

• YANMAR Cingoli | ViO50 allargabili Universal idraulicamente YANMAR | V100 Stage V

• Miniescavatore Motori trazione carro a doppia velocità Pala gommata

WalkAround

WalkAround

• novembre Rotazione 2009 cestello ± 62°

ottobre 2019

• Dimensioni compatte

YANMAR | SV100-1

YANMAR | ViO23-6

• 4 motorizzazioni disponibili:

Escavatore cingolato

Miniescavatore

WalkAround ibrido litio benzina diesel WalkAround

giugno 2010

giugno 2020

Specialisti della

demolizione

In qualità di principale costruttore giapponese

di escavatori da demolizione, ci siamo fatti

un nome in una terra dove gli edifici possono

resistere a terremoti, tsunami e tifoni – ma

non all’attrezzatura Kobelco. Progettati per

garantire precisione, potenza e durata, gli

escavatori da demolizione Kobelco offrono

un’estensione eccezionale e un’affidabilità

senza pari anche nei cantieri più difficili.

SK350DLC

SK400DLC

SK550DLC

SK1300DLC

VOLVO CE | ECR88D triplice

Escavatore cingolato

WalkAround

marzo 2016

YANMAR | ViO80U

Miniescavatore

WalkAround

febbraio 2011

YANMAR | C50R StageV

Carrier cingolato

WalkAround

marzo 2021

VOLVO CE | EWR150E

Escavatore gommato

WalkAround

aprile 2017

YANMAR | ViO33

Miniescavatore

WalkAround

luglio 2011

YANMAR | B75W StageV

Escavatore gommato

WalkAround

dicembre 2021

VOLVO CE | ECR35D

Miniescavatore

WalkAround

aprile 2018

YANMAR | ViO38U

Miniescavatore

WalkAround

novembre 2011

YANMAR | ViO17-1

Miniescavatore

WalkAround

aprile 2022

VOLVO CE | ECR18E

Miniescavatore

WalkAround

aprile 2019

YANMAR | SV26

Miniescavatore

WalkAround

giugno 2013

YANMAR | C30R-3TV

Dumper cingolato

WalkAround

luglio 2023

VOLVO CE | EC200E NL

Escavatore cingolato

WalkAround

marzo 2020

YANMAR | VIO-1

Miniescavatore

WalkAround

settembre 2013

YANMAR | B7 Sigma

Miniescavatore

WalkAround

luglio 2016

VOLVO CE | EW200E MH

Escavatore gommato

WalkAround

maggio 2021

YANMAR | ViO 100-2

Escavatore cingolato

WalkAround

giugno 2014

YANMAR | ViO 50/57

Escavatore cingolato

WalkAround

novembre 2016

Vi aspettiamo

REA ESTERNA

AND L87-M103

VOLVO CE | ECR25 Elect.

Escavatore cingolato

WalkAround

maggio 2022

VOLVO CE | ECR40

Miniescavatore

WalkAround

aprile 2024

YANMAR | SV16-SV18

Miniescavatore

WalkAround

novembre 2014

YANMAR | SV1002PB

Miniescavatore

WalkAround

novembre 2015

YANMAR | SV87-7 triplice

Midiescavatore cingolato

WalkAround

dicembre 2024

YANMAR | ViO 38-7

Miniescavatore

WalkAround

giugno 2025

VOLVO CE | EC230 NL

Escavatore cingolato

WalkAround

marzo 2025

YANMAR | ViO27-6

Miniescavatore

WalkAround

settembre 2017

ergroup.com

[128] settembre 2025 Costruzioni

KOBELCO CONSTRUCTION MACHINERY EUROPE B.V.

www.kobelco-europe.com



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