Flotte&finanza n. 76 settembre 2025
In viaggio con papà ...e tutta la famiglia. A bordo della Mercedes C SW, in giro per l’Italia a macinare chilometri. Ecco com’è andata
In viaggio con papà
...e tutta la famiglia. A bordo della Mercedes C SW,
in giro per l’Italia a macinare chilometri. Ecco com’è andata
Trasformi i suoi PDF in rivista online e aumenti il suo fatturato!
Ottimizzi le sue riviste online per SEO, utilizza backlink potenti e contenuti multimediali per aumentare la sua visibilità e il suo fatturato.
772037 571907
Casa Editrice la fiaccola srl Numero 76
settembre 2025
Scegliere, Gestire, Ottimizzare
In viaggio
con papaà
…e tutta la famiglia. A bordo della Mercedes C SW,
in giro per l’Italia a macinare chilometri. Ecco com’è andata
ISSN 2037-5719
0 0 0 7 6 >
9
TANTO PER
COMINCIARE
In morte
del segmento A
L’utilitaria non esiste più, estinta in favore di SUV, minisuv e crossover.
Dove c’erano le ‘piccole’ adesso c’è il ‘B size’.
Nell’era del minimalismo e della ottimizzazione
dei trasporti sembra proprio un paradosso. Perché è accaduto?
Quando sentiamo parlare di car sharing come strumento per la riduzione del parco veicoli ci vengono i
brividi. Noto è infatti (lo dicono le ricerche universitarie) che l’utilizzatore del car sharing non lascia
la propria auto a casa per fruire della condivisione, piuttosto è un viaggiatore intermodale che usa lo
sharing per la parte terminale del proprio tragitto. Poi, si potrebbe argomentare sulla sostenibilità
economica e sull’effettivo utilizzo plurimo giornaliero, ma è un’altra storia. Quel che vale è che comunque le
auto in sharing, cominciando dalla 500, hanno una lunghezza di almeno 365 cm, rispettivamente ben un
metro e mezzo in più delle estinte e rimpiante Smart e IQ.
Alcuni decenni fa si contestavano 4WD, SW e MPV proprio per il loro ingombro, non funzionale
al traffico cittadino, soprattutto considerando che la prevalenza degli spostamenti venivano e vengono
fatti da un monoutilizzatore, cioè senza passeggeri. Che bisogno c’è, si diceva, di macchinoni vuoti?
Ecco il paradosso: criminalizzare comunque le endotermiche anziché incentivare l’uso di quelle vetture che
per dimensioni e peso consumano meno e occupano poco spazio (ovvero meno traffico e più parcheggi).
Questo atteggiamento di scarsa vision accomuna tutti: i produttori in gregge che hanno abbandonato
il segmento, i normatori che non ne hanno incentivato l’uso, i noleggiatori che mostrano sensibilità solo
verso l’elettrico (peraltro senza trovare effettivo gradimento, specialmente quando si parla di quell’orrore
tecnologico che è il plug-in), i clienti che non riescono proprio a rinunciare a un bel suvvone, e che nel
frattempo si professano ambientalisti della prima ora.
Ancora una volta, automobile schiacciata dai luoghi comuni e dal populismo.
E addio piccole, economiche, pratiche automobiline che hanno reso possibile il trasporto individuale.
SUV time, forever.
www.flottefinanzaweb.it settembre 2025 - Flotte&finanza - 3
18
32
43
www.flottefinanzaweb.it
Flotte&finanza
sommario
settembre 2025 - numero 76 anno 19
10 Mercedes Classe c sw, una grande viaggiatrice
16 Previsioni Dataforce 2025: auto su, mezzi da lavoro giù
18 Incidentalità stradale, siamo lontani dagli obiettivi
20 Dipendenti più soddisfatti se il trasporto è green
21 Con Audi Urban Value il NLT è a consumo
22 1 milione di euro per il van-pooling Wayla
24 Osservatorio Unrae: C-Suv i più amati dai privati
25 Grab&Go, il Telepass arriva sugli scaffali
26 Aumentano i furti, non le polizze assicurative
27 Quanti spunti da The Urban Mobility Council!
28 Alla scoperta di ATFlow, l’ultima nata di Autotorino
30 Geotab Ace, un assistente virtuale molto concreto
32 Il car sharing Free2move è 100 per cento digitale
34 Debutto italiano per XPeng G6 e G9
35 Jeep Avenger 4XE, il B-Suv da sterrato e da città
36 Cupra Leon Sportstourer: prova consumi superata
42 Volvo EX30 e XC60 in sala trucco
44 In pronta consegna Etp3, il mid van firmato Byd
45 8 ottobre: Frigo’n’motion fa tappa a Bari
RUBRICHE
6 Il Pensatore
8 Quote Rosa
41 5 perché di F&F
46 VIP alla guida
SEGUICI SU
https://www.facebook.com/rivistaflottefinanza
Vivi una mobilità senza pensieri
con il noleggio Alphabet
Dai una marcia in più al tuo business grazie a soluzioni uniche ed innovative.
Alphabet contribuisce al successo della tua azienda con soluzioni di mobilità per lunghi
e brevi periodi, flessibili, sostenibili e pensate su misura, in grado di rispondere alle tue
esigenze ed ottimizzare il tuo budget. Ti supportiamo nell’elettrificazione della flotta e
nell’adozione di strumenti che facilitano la gestione della mobilità dei tuoi collaboratori.
Alphabet, società di noleggio del Gruppo BMW, guida la tua azienda nel futuro della mobilità.
Scegliere, Gestire, Ottimizzare
Direttore responsabile
Lucia Edvige Saronni
Direttore editoriale
Giuseppe Guzzardi
gguzzardi@fiaccola.it
flottefinanza@fiaccola.it
Coordinamento editoriale
Roberta Carati - rcarati@fiaccola.it
Redazione
Tiziana Altieri - taltieri@fiaccola.it
Matthieu Colombo - mcolombo@fiaccola.it
Gianluca Ventura - gventura@fiaccola.it
Foto
Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next
Collaboratori
Mauro Armelloni, Roberta Cannone, Giacinta Moraschi,
Enzo Rizzo, Giorgia Rocca, Monica Schiller, Danilo Senna
Amministrazione
Margherita Russo - amministrazione@fiaccola.it
Marzia Salandini - msalandini@fiaccola.it
Abbonamenti
Mariana Serci - abbonamenti@fiaccola.it
Marketing e pubblicità (responsabile estero)
Sabrina Levada - slevada@fiaccola.it
Traffico e pubblicità
Giovanna Thorausch - gthorausch@fiaccola.it
Direzione, amministrazione, pubblicità
Casa Editrice La Fiaccola s.r.l.
20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37
Tel. 02/89421350
casaeditricelafiaccola@legalmail.it
www.fiaccola.com
Agenti
Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige - Veneto
Emilia Romagna (Parma e Piacenza escluse) Giorgio Casotto
Tel. 0425/34045 - Cell. 348 5121572
info@ottoadv.it
Trimestrale - LO-NO/00516/02.2021CONV
Reg. Tribunale di Milano n. 786
del 22/12/2006 - ROC 32150
Prezzi di vendita Italia Estero
Copia singola ............................€20,00 ........€40,00
Abbonamento annuo ..................€80,00 ......€150,00
Grafica
Michela Chindamo - La Spezia
Tipografia
Ingraph
Via Bologna 106 - 20831 Seregno (MB)
La responsabilità di quanto espresso negli articoli
firmati rimane esclusivamente agli Autori. È vietata e
perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale
di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su
questa rivista sia in forma scritta che su supporti
magnetici, digitali, ecc.
Foro competente Milano
Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list
esclusivamente per l'invio delle nostre comunicazioni e
non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento
UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri
ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla
Casa Editrice la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it
ISSN 2039 - 571X
Questo periodico è associato
all’Unio ne stampa periodica italiana.
Numero di iscrizione 15132
Contattaci e scopri tutti i vantaggi.
Your mobility. Made easy.
Nuova MINI Countryman: consumo di carburante, ciclo misto WLTP in l/100 km: 6,8; emissioni di CO₂, ciclo misto WLTP in g/km: 154.
I dati ufficiali indicati relativi al consumo di carburante e alle emissioni di CO₂ sono stati rilevati in conformità alla procedura di misurazione prescritta dal
Regolamento dell’Unione Europea (UE) 715/2007 e successive modifiche. Tali valori sono stati determinati sulla base del nuovo Regolamento WLTP
(Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure Regolamento UE 2017/1151) e possono variare a seconda dell’equipaggiamento selezionato.
Eventuali equipaggiamenti ed accessori aggiuntivi possono modificare i predetti valori.
Per maggiori informazioni:
www.alphabet.com/it
IL PENSATORE
IL PENSATORE
a cura di Roberta Carati
Nel 1981 è il più giovane
concessionario GM in Europa.
Dealer Opel, Volvo e Saab,
pioniere delle vendite internet dal 1998.
È stato uno dei fondatori di AsConAuto.
Cedute le aziende, collabora con OEM e
società di consulenza in tutto il mondo.
Nel suo curriculum, oltre alla
partecipazione a 13 Nada Convention,
esperienze in USA, India, Cina, Australia,
Brasile, Russia, Balcani e, naturalmente,
Europa. Una curiosità: è cinese per
parte di madre.
Parlare con Maurizio Sala - è lui il nostro
Pensatore - di auto (e lcv e truck), è
immergersi in un mondo con anfratti
inesplorati. Mettetevi comodi.
F&F Giapponesi, coreani, oggi
l’inarrestabile avanzata dei brand
cinesi. Con quali sviluppi?
››‰ I costruttori cinesi in passato
PERICOLO CINESE
Maurizio Sala
I cinesi, certo, ma poi gli indiani, i tailandesi, i vietnamiti.
L’esperto di auto, non un ‘fuffaguru’ (il copyright è suo),
mette in guardia sull’avanzata degli altri marchi asiatici
hanno ricevuto gratis dall’occidente
quello che serviva per imparare a
produrre veicoli. Ora, grazie al
monopolio su batterie e microchip,
prodotti appetibili e all’autogol dei
marchi occidentali che hanno
cancellato migliaia di concessionarie
per sostituirle con le ‘più agili’ agenzie, i
brand cinesi potranno dissanguare i
nostri mercati: direttamente “dal
produttore al consumatore”!
Negli anni 70, Toyota e Honda si sono
proposte con performanti utilitarie che
hanno messo KO i costruttori
occidentali; negli anni 2000 Hyundai, Kia
e altri marchi asiatici in 15 anni hanno
smantellato il monopolio occidentale
nel mercato dei Suv.
La storia si ripete a una velocità
stratosferica: i cinesi in due anni hanno
preso piede in Ue, in Asia ed in America
Latina con prodotti belli, tecnologici, a
buon mercato. BYD supera Tesla, in
Italia MG surclassa Opel, Alfa Romeo,
Hyundai e Kia. Chery in un anno fa più
di Lancia, Mazda, Volvo e MINI che
hanno il doppio dei concessionari.
Non ci sono solo i cinesi: la nippoindiana
Suzuki Maruti è il più grande
costruttore mondiale di utilitarie con
cinque milioni di pezzi prodotti. In India
ci sono marchi che producono decine
di milioni di auto, moto, truck: Tata,
Mahindra, Bajaj, Hero. Poi ci sono i
tailandesi che da anni assemblano
Opel, Ford, Mazda e BYD, o i vietnamiti
di Vin-Fast.
La Cina non è il solo pericolo, sveglia!
F&F I concessionari hanno accolto i
marchi cinesi come un male
inevitabile. È proprio necessario
saltare sul treno dei nuovi brand?
Sono i più lungimiranti ad aver
colto l’opportunità di business?
››‰ I dealer si dividono in due
categorie: quelli che hanno tempo solo
per il ‘finemese’ e non alzano mai la
testa dalla trincea, e altri capaci di
programmare il futuro. Alcuni dei miei
amici cinesi sono convinti che solo i
grandi Gruppi possano distribuire le
loro auto. Ma quando un mega dealer
rappresenta tanti marchi premium,
spesso fatica a concentrarsi su brand
cinesi mai sentiti o poco noti che
vendono solo EV. In un recente
passato i coreani sono sbarcati in Ue
investendo su partner monobrand che
si sono specializzati senza fare una
macedonia con le auto occidentali e
senza dividere in mille rivoli personale,
spazi e risorse.
In Cina Xiaomi ha cambiato approccio:
entri nel centro commerciale, guardi
uno smartphone, un tablet, delle cuffie e
poi, se hai voglia, compri una Ev. Viene
da chiedersi: c’è ancora bisogno della
‘solita’ concessionaria con i porteaperte
domenicali?
F&F Come mai i veicoli pesanti
cinesi tardano ad arrivare?
››‰ La produzione di autocarri sta
crescendo a ritmi pazzeschi, e molti
marchi Ue hanno sviluppato joint
venture con aziende locali. Poche
settimane fa SANY ha annunciato lo
sbarco in Ue con un nuovo camion
grazie all’accordo con la rete di
assistenza Alltrucks in tutta Europa.
Ci sono brand che già esportano in 130
Paesi tra Africa, Medio Oriente e Asia,
Latam, Ue. Producono milioni di veicoli
e collaborano con MAN, Steyer, Volvo,
Daimler, Iveco. Sentiremo presto parlare
di FAW, Shaanxi, Sinotruck, Foton, JAC,
Dongfeng, JMC. In Cina non ci sono
solo truck elettrici (230.000 vendite nel
2024): l’81 per cento delle vendite è
ancora diesel! Problemi con
omologazioni ed emissioni spiegano il
ritardo dell’arrivo in Ue.
F&F Ci dica tre plus positivi e tre
negativi dei brand cinesi.
››‰ Tecnologia, qualità, prezzo.
Mancanza di personalità, difficoltà di
comunicazione, attuale crisi di mercato.
Dopo anni di crescita anche in Cina è
scoppiato il mal-di-pancia: Il Governo
Centrale ha deciso una stretta sui
costruttori di auto ed è iniziata la guerra
degli sconti! La situazione è
‘complicata’ e stanno morendo piccoli
costruttori, grandi start-up e qualche
migliaio di concessionari. Sei milioni di
clienti non sanno dove fare la
manutenzione della loro auto perchè il
dealer e la start-up sono falliti.
F&F I veicoli cinesi saranno
prevalentemente elettrici o sono un
cavallo di Troia?
››‰ Oltre alle EV esistono extraperformanti
endotermiche omologate
Euro 6D con consumi da 3 Lt x 100 Km
che vanno a ruba come i panini!
In Europa in 6 mesi sono state vendute
5.576.568 vetture. Jato Dynamics dice
che i cinesi in 6 mesi sono cresciuti del
+91% rispetto al 2024. Leggendo i
numeri si scopre però che le vendite
sono solo 347.135, il 5,7% del totale.
Anche in Italia i numeri delle cinesi si
‘vedono’ ancora poco (a parte MG).
F&F Trump con i suoi dazi sta
tenendo in scacco mezzo mondo.
Ma sulle auto elettriche cinesi la Ue
li ha imposti dall’ottobre 2024. Che
cosa pensa di questa politica
protezionista?
››‰ Non amo parlare di politica, ma
guardo con occhio critico alle posizioni
della Ue che ha devastato uno dei
settori portanti della nostra storia
industriale ed economica. Non credo
che nuovi dazi potranno arginare - se
non momentaneamente - lo sbarco in
forze dei cinesi sulle nostre coste. Alle
spalle dei più grandi produttori di auto,
camion, motocicli cinesi c’è il Governo
Centrale che dispone di idee chiare e
risorse illimitate.
F&F Veniamo in Italia. Che giudizio
dà della nuova tornata di incentivi
ministeriali sui veicoli elettrici?
››‰ I media addomesticati non dicono
che i bonus riguardano solo le BEV,
destinate ai privati delle “aree urbane
funzionali” (?) con ISEE di 30.000 euro.
Il Ministro dice che l’obiettivo è
agevolare l’acquisto di 40.000 BEV: la
ricetta giusta per svecchiare un parco
auto di 45 milioni di veicoli.
Pochi giorni fa il nuovo CEO di Stellantis
chiedeva altri super-incentivi per le
utilitarie EV.
A dispetto dei bonus dedicati alle EV, le
utilitarie EV Leapmotor che possono
fruire fino a 11.000 euro pagati dai
contribuenti, hanno consuntivato 193
immatricolazioni in agosto (2.130 nel
2025) meno di una (1) al mese per
dealer, incluse km0 e autoimmatricolazioni.
Servono altri incentivi
per vendere EV popolari?
F&F Dieci anni fa scriveva: «Il
mondo automotive dà da vivere a
migliaia di ‘consulenti’. Mi
domando una volta di più se
costoro e le aziende per cui
lavorano sono davvero buoni
consiglieri per case auto e dealer».
Se lo chiede ancora?
››‰ La scienza dice che cambiare
idea è dimostrazione di intelligenza e
flessibilità. Dipende, dico io! I
‘fuffaguru’ esistono anche nell’auto:
consulenti e formatori improvvisati,
manager ‘so tutto io’ pseudogiornalisti
copia-e-incolla che si
occupavano di uncinetto senza esser
mai stati in una concessionaria (o in
Cina) e parlano di auto dispensando
consigli per risolvere la crisi.
La diga si è rotta, i cambiamenti
iniziati. Si colpevolizzano i cinesi ma
non abbiamo più un’industria
automobilistica italiana che si possa
definire tale. Una pletora di politici
incompetenti cerca solo visibilità.
Associazioni di categoria immobili e
inutili. A fine aprile ci sarà Auto China
2026 a Beijing, con 1.200 espositori.
AsConAuto organizza un gruppo, chi
vuole venire?
6 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.it
www.flottefinanzaweb.it
settembre 2025 - Flotte&finanza - 7
QUOTE
ROSA
Il sondaggio di Women’s Worldwide Car of the Year
Che paura
Ben il 95 per cento delle donne al volante ha subito comportamenti
aggressivi da parte dell’altro sesso. Sono poi accusate di non saper
parcheggiare e di essere lente, eppure hanno molto da insegnare...
di Tiziana Altieri
Altro che parità. La vita delle
donne è più complicata di
quella degli uomini. Non siamo
solo costrette a giochi di equilibrismo
per bilanciare vita familiare e
lavorativa e vittime del gender gap pay
(in altri termini, guadagniamo meno
per fare esattamente le stesse cose
dei colleghi maschi), quando siamo al
volante dobbiamo affrontare troppo
spesso comportamenti aggressivi da
parte dell’altro sesso. È successo al
95 per cento delle automobiliste, a
una su due accade frequentemente.
Lo rivela un sondaggio
commissionato da Women’s
Worldwide Car of the Year
(WWCOTY) in collaborazione con la
rivista ceca Žena v autě.cz, che ha
coinvolto 1.900 donne di 47 Paesi.
Anche nella nostra automobile,
insomma, non possiamo stare
tranquille…
Tallonamenti, sorpassi sconsiderati,
violenze verbali, luci lampeggianti
senza alcuna ragione e anche un
utilizzo immotivato del clacson sono
tra i comportamenti più denunciati dal
popolo rosa. Cosa generano? Rabbia
(39 per cento), nervosismo (34) e
paura (14). Solo il 14 per cento delle
interpellate ha dichiarato che questi
episodi non hanno alcun impatto sulla
loro emotività.
Alle donne è stato chiesto anche di
valutare la propria capacità di condurre
un veicolo. Emerge una grande
consapevolezza
riguardo a punti di
La verità è che
le donne non
forza e debolezza.
guidano male ma
Tra i primi, i più
in modo diverso.
comunemente
Nel rispetto del
citati sono la Codice della
guida
Strada
prudente (29 per
cento), il rispetto del Codice della
Strada (25) e la reattività in caso di
pericolo (21). Seguono la guida fluida
(12 per cento) e la capacità di essere
multitasking (11 per cento e, vale la
pena ricordarlo, riguarda ogni cosa che
facciamo nella vita). Limiti, invece,
sono i parcheggi (26 per cento), la
guida indecisa (26) e l’incapacità di
affrontare serenamente condizioni
meteo avverse e l’oscurità (23).
Da sottolineare che un 18 per cento
ritiene la propria guida perfetta.
Duri a morire
Il sondaggio ha esplorato anche gli
stereotipi sociali. Che dire? Alcuni
proprio faticano a morire.
Tra i luoghi comuni molto diffusi il più
gettonato è quello secondo cui le
donne non sanno parcheggiare
(indicato da quasi la metà del
campione). Vengono accusate anche
di guidare lentamente
(21 per cento, peccato
che si limitino a
rispettare le velocità
indicate dalla
segnaletica), di essere
sedute troppo vicine
al volante (14 per
cento) e, addirittura, di rappresentare
un pericolo per gli altri (5 per cento).
La verità è che noi non guidiamo
peggio degli uomini, ma
semplicemente in modo diverso. E
questo non è certo un male, anzi.
Parlano chiaro i numeri: anche
nell’ultimo anno, stando al Report Aci
Istat sull’incidentalità in Italia, oltre l’80
per cento di chi ha perso la vita sulle
strade e oltre il 60 per cento dei feriti
era di sesso maschile. Forse il gentil
sesso avrebbe qualcosa da insegnare…
8 - Flotte&finanza - settembre 2025 www.flottefinanzaweb.it
IN VIAGGIO
CON
IN VIAGGIO
CON
TEST DI 3.500 KM
Non sa
stare ferma
Se la Mercedes Classe c sw è intrinsicamente
una grande viaggiatrice, l’allestimento Travel
Edition la definisce puntando sull’eccellenza
del comfort e della dinamica di marcia. Tra una
silenziosità esemplare a bordo, con tanto
di centro massaggi, e un turbodiesel ad alte
prestazioni e bassi consumi
Scheda tecnica Mercedes C220d 4Matic Travel Edition
Motore
diesel mild hybrid 48V 4 cilindri turbo 1.993 cc
Potenza massima
200 Cv (potenza elettrico 20 Cv)
Coppia massima di sistema 440 Nm a 1.800-2.800 giri/minuto
Velocità
239 km/h
Acc. 0-100 km/h
7,3 secondi
Emissioni CO 2
143-124 g/km
Consumo ciclo combinato
WLTP 5,5-4,7 l/100 km
Serbatoio
66 litri
Cambio
Automatico 9 marce Speedshift Mct Amg
Trazione
Integrale permanente 4Matic
Dimensioni
4,87 x 1,82 x 1,45 m
Bagagliaio
Da 490 a 1.510 litri
Peso
1.895 kg
Prezzo
69.578 euro
di Enzo Rizzo
Un nome una garanzia Mercedes C220d 4 Matic
sw Travel edition, summa di tante virtù da viaggio
provate sul campo delle italiche strade per
3.500 chilometri.
Il nome Mercedes impreziosisce il concetto di station
wagon da quasi cinquant’anni: chi è negli anta come
me ricorderà quando la familiare si è nobilitata fino a
diventare un must-have, ossia al debutto della Mercedes
T-modell ricavata dalla Serie W123 nel 1977.
Motorizzazioni quattro o sei cilindri, sospensioni autolivellanti
e anche una panchetta per bambini nel
10 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.it
www.flottefinanzaweb.it settembre 2025 - Flotte&finanza - 11
IN VIAGGIO
CON
IN VIAGGIO
CON
Mercedes sana in corpore sano
Leggendo Energizing Plus si può pensare a un integratore, e in effetti
questo pacchetto di serie per la Travel Edition un po’ lo è, perché guidatore
e passeggero siedono su sedili Multicontour con funzione di
massaggio, riscaldabili e raffrescabili. Scegli uno dei cinque programmi
Comfort (Freschezza, Vitalità, Calore, Piacere, Benessere) e si crea
un’atmosfera di luci, immagini sul display centrale e musica mentreagisce
il massaggio (si può regolare l’intensità). L’Energizing Coach suggerisce
i programmi più adatti in base all’analisi dei dati di viaggio come
situazione del traffico, meteo, durata del tragitto. In alternativa c’è un
menù massaggi: degno di nota il Workout profondo.
baule disposta contromarcia, una pioniera dei sette
posti che sarebbero andati a caratterizzare monovolume
e crossover. Dopo la T-modell ecco la Classe E
e poi la Classe C, nel 1996 (l’anno prossimo è tempo
di festeggiare i 30 anni e il nuovo modello).
La sicurezza di viaggi lunghi e ben distesi è data dalla
versione speciale in edizione limitata Travel Edition:
elettrificazione sì ma niente spine, 197 cavalli e un’autonomia
a quattro cifre complice il serbatoio di 66 litri.
Viaggiando a pieno carico umano e di bagagli, in questo
caso con figli assortiti tra ventenni e adolescenti,
si possono maggiormente cogliere tutte le possibilità
di comfort e funzionalità che la vettura offre, perché
gli stessi figli offrono spesso punti di vista diversi dai
propri. Ecco dunque che li coinvolgo in questo viaggio
a spasso per l’Italia: 3.551 i chilometri percorsi partendo
da Milano direzione il Sud del Cilento per poi risalire
la penisola puntando al centro a Terni e Urbino,
quindi guadagnando la trafficata autostrada adriatica,
abbandonata per incidente a Rimini Sud dopo averla
imboccata a Pesaro, e verso nord in statale fino a
Faenza, quindi l’autostrada sino a Milano.
Tempo di un cambio equipaggio ed eccomi con la fida
Travel Edition riguadagnare la Toscana: Pistoia,
Montecatini e, al ritorno, un’ultima sosta a Mantova
prima di raggiungere Milano di nuovo con un mix di
percorrenza autostrada/statale per un veicolo in fiamme
sulla A4 tra Sommacampagna e Peschiera.
Soldi ben spesi
Sempre più d’accordo con chi sostiene che la vacanza
inizia non quando si arriva a destinazione ma già col
viaggio, più macinavo chilometri e più comprendevo
la ragione per cui il 74 per cento delle Mercedes è preferito
dalla clientela con motorizzazione a gasolio: a
Stoccarda hanno investito tre miliardi di euro per mantenere
questa tecnologia al passo con i tempi e con
le esigenze di salvaguardia ambientale. Denari ben investiti:
nel caso della Travel Edition che pone l’attenzione
su una serie di tecnologie attraverso le quali vuole
innalzare il livello di comfort degli occupanti durante
la marcia di lunga percorrenza, la dotazione si impreziosisce
del Distronic (sistema di assistenza attivo
alla regolazione della distanza), del pacchetto tecnico
Cartoline
di viaggio dai
luoghi raggiunti
con la Travel
Edition e il suo 2.0
td mild-hybrid (a
sinistra): qui
a fianco, luminarie
a Prignano Cilento
(Salerno).
Nell’altra pagina,
in alto da sinistra
in senso orario:
in viaggio verso
nord dal Cilento;
rifornimento nei
pressi di
Frosinone; per
le vie di Terni.
In basso, polaroid
dalle Terme
Tettuccio di
Montecatini
(Pistoia)
e da Palazzo Te
a Mantova.
12 - Flotte&finanza - settembre 2025
settembre 2025 - Flotte&finanza - 13
IN VIAGGIO
CON
IN VIAGGIO
CON
A sinistra, Galleria Turelli
all’interno dello stabilimento termale
Tettuccio di Montecatini Terme
(Pisa). In basso da sinistra, L’Orto
Botanico e il Palazzo Ducale di Urbino.
In alto, da sinistra, il Palazzo Nuovo
Albani a Urbino, lo spettacolare blu della
Grotta Azzurra di Palinuro e il posto
guida della C220d 4 Matic sw Travel
edition: chiaro e immediato il quadro
strumenti digitale con impostazione
tradizionale, delle dimensioni
opportune, corona compresa, il
volante. Non sempre precisi i
tasti a sfioro sulle razze.
che include sospensioni adattive e asse posteriore
sterzante, dei gruppi ottici anteriori Digital Light che
reagiscono al variare delle condizioni del traffico, della
carreggiata o della situazione meteorologica modificando
continuamente la luce e abbaglianti in qualità
HD che non causano l’abbagliamento degli altri utenti
della strada, del Fine Particular sensor per la qualità
dell’aria, dei cristalli acustici e del godurioso pacchetto
Energizing Plus (vedi box).
Dal punto di vista estetico, questa edizione limitata si
basa sull’allestimento Amg Line Advanced Plus all’insegna
della sportività, dunque cerchi in lega a raggi
da 19 pollici ed elementi neri; l’esemplare in prova era
anche nero metallizzato a suggellare il piglio dinamico
della vettura.
La prima buona notizia per chi intende guidare questa
Travel Edition è che le dotazioni sopra citate si traducono
in un vantaggio cliente del 59 per cento.
La seconda è che il comportamento dinamico è
davvero a cinque stelle: la combo quattro ruote
motrici e sterzanti, insieme agli pneumatici ribassati
da 19 pollici, dona estrema soddisfazione.
Ne ho avuto conferma percorrendo la Panoramica
anziché la Direttissima lungo l’Autostrada del
Sole: assetto in modalità Sport, che regola sterzo,
motore e sospensioni, e il duemila turbodiesel
con l’elettrificazione (20 cavalli) spinge che è una
bellezza, nonostante il pieno carico, con la ciliegina
sulla torta di uno sterzo che si conferma ancora
una volta una specialità di casa Mercedes.
Altra sorpresa è la silenziosità che si esalta poi
ad andatura costante quando la vettura veleggia
e si rende piacevolissima grazie alla tecnologia
Sopra, da sinistra i sedili Multicontour massaggianti e ben
avvolgenti; sulla portiera del guidatore i comandi per la
regolazione dei sedili e relative memorie, chiusura e sblocco
delle portiere, cristalli elettrici; il vano bagagli dalla volumetria
minima di 490 litri. Sotto, la tecnologica complessità dei gruppi
ottici anteriori Digital Light: esemplare la loro capacità di dosare
l’illuminazione non solo nell’intensità ma anche nella parte di
spazio su cui fare luce; un meritato lavaggio a fine test.
mild hybrid che lavora attraverso una rete 48V e un’Isg
(integrated starter generator): spesso questo silenzio
mi ha richiamato una bev.
Aplomb digitale
A 130 all’ora e in nona marcia il relax è totale: il motore
gira a 1.600 giri e il cruise control adattivo si fa apprezzare:
il computer di bordo sentenzia un consumo di
5,7 l/100 km, con un rapido calcolo - tenendo conto
del serbatoio maggiorato a 66 litri - capisco come con
un pieno più di mille chilometri si percorrano tranquillamente.
E capisco anche che farò poche visite al benzinaio:
partito con il pieno, in tutto il viaggio l’ho incontrato
solo quattro volte.
Il tempo risparmiato dalle poche soste alla pompa è
stato allietato dal vivere il comfort digitale di bordo:
per il driver il cruscotto digitale di 12,3 pollici configurabile
di fronte agli occhi e il display inclinato di 11,9
pollici che domina la zona centrale e serve il sistema
multimediale sono un ottimo compagno di tranquillità
in viaggio perché con informazioni e rimandi chiari hai
tutto sotto controllo.
Il bello è che l’aplomb della Travel Edition si ritrova anche
quando si desidera o si ha bisogno della performance:
una doppia natura per assecondare al meglio
la strada nelle sue diverse condizioni e stagioni.
14 - Flotte&finanza - settembre 2025 www.flottefinanzaweb.it
www.flottefinanzaweb.it settembre 2025 - Flotte&finanza - 15
MERCATO
PREVISIONI 2025
Bene ma non benissimo
Crescita sostanziosa delle auto, flessione a doppia cifra dei mezzi da lavoro.
Sono le due facce del mercato del noleggio a lungo e a breve termine che
però, nel complesso, continua a valere oltre un terzo dell’immatricolato
Per il 2025 Dataforce stima un volume di 427.000
autovetture e 62.250 veicoli commerciali leggeri
a noleggio, per un aumento di circa 40.000 unità
rispetto al 2024. Spacchettando il dato, però, risulta che a
crescere sono soltanto le passenger cars e unicamente
nel lungo termine: 328.500, oltre 47mila più dell’anno prima.
Nel breve termine si fermano a 98.500, un migliaio meno
del 2024. La flessione più preoccupante riguarda i veicoli
commerciali leggeri: 54.550 nel noleggio a lungo termine
(-11,5 per cento nel confronto con l’anno scorso), 7.700
nel breve termine (-24,9).
Il secondo trimestre conferma l’andamento positivo del
primo. Grazie alla performance delle società captive, quindi
direttamente collegate alle Case (+65 per cento delle immatricolazioni),
il noleggio fa un balzo di 10 punti per complessive
160.384 unità (erano state 145.280 ad aprile-giugno
2024). Pesa il calo dei mezzi da lavoro: -4,1 per cento
(particolarmente negativo il dato del breve termine: -30,0
per cento, dai 3.419 noleggiati nel secondo trimestre dell’anno
scorso ai 2.392 dell’analoga frazione 2025).
Per un segmento che corre l’altro rallenta, ma nel secondo
trimestre 2025 l’immatricolato a uso noleggio vale oltre
un terzo del mercato e precisamente il 34,6 per cento (scenderà
al 33,8 nel totale anno).
Osserva il presidente Aniasa, Alberto Viano: «L’andamento
delle immatricolazioni delle società di noleggio, captive
escluse, registra un deciso calo determinato per lo più dal
lungo termine, penalizzato dalla normativa sul fringe benefit
che spinge le aziende clienti a rinviare il rinnovo delle flotte
per non incorrere nelle aliquote più pesanti. Auspichiamo
che il documento programmatico della Legge di Bilancio
riveda una normativa che frena il ruolo del noleggio di acceleratore
del rinnovo del parco, con effettivi negativi in
termini di sicurezza dei mezzi e di riduzione delle emissioni».
Benzina, sempre lei
Con una share 2025 del 45,4 per cento, l’auto a benzina
(incluse mild hybrid) si conferma la più diffusa nel noleggio
a lungo termine. Il diesel scende al 27,4 mentre le full hybrid
salgono al 9,4 e le plug-in al 9,7 per cento; segno ‘+’ anche
per elettrico e Gpl. Nel breve, benzina (63,3 per cento), diesel
(14,1 in netto calo) e full hybrid (12,8) fanno il 90 per cento
del mercato ma, ancora, crescono plug-in, elettrico e gas.
Lato veicoli commerciali, lungo e breve termine registrano
la chiara flessione del diesel (rispettivamente -7,3 e -40,1
per cento nel secondo trimestre 2025 rispetto allo stesso
periodo del 2024), diesel che, però, con una quota superiore
all’80 per cento, sembra essere una scelta ‘obbligata’.
Mercato Italia Noleggio
Forecast 2025 Anno 2024 Diff. 2025/24 Diff. % 2025/24
Noleggio Lungo Termine Passenger Cars 328.500 281.401 47.099 16,7
(escluso Rent to Rent) Light Commercial Vehicles 54.550 61.628 -7.078 -11,5
TOTALE NOLEGGIO LUNGO TERMINE 383.050 343.029 40.021 11,7
Passenger Cars 98.500 99.595 -1.095 -1,1
Light Commercial Vehicles 7.700 10.254 -2.554 -24,9
TOTALE NOLEGGIO BREVE TERMINE 106.200 109.849 -3.649 -3,3
Elaborazione Dataforce su fonte Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 01.07.2025
16 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.it
ATTUALITÀ
REPORT INCIDENTALITÀ ACI/ISTAT 2024
Pericolo
Altro che dimezzamento delle vittime della strada e dei feriti gravi
entro il 2030 rispetto al 2019: oggi siamo soltanto a -4,5 per cento.
Italiani troppo distratti al volante e non rispettosi del CdS
VITTIME E FERITI
FERITI
233.853
FERITI
VITTIME PER TIPO DI UTENTE
3.030 51,4
VITTIME
TASSO DI MORTALITÀ
41,3%
AUTOVETTURE
MOTOCICLI
641
FERITI AL GIORNO
PEDONI
8
AL GIORNO
BICICLETTE/
ELETTRICHE
16.989
FERITI GRAVI | 2023
AUTOCARRI
80,1%
+0,7%
SUL 2022
CICLOMOTORI
MONOPATTINI
ELETTRICI
ATTUALITÀ
47
FERITI GRAVI AL GIORNO
19,9%
27,4% 15,5% 6,1% 4,8% 2,0% 0,8% 2,1%
ALTRO
di Tiziana Altieri
Ancora troppe le persone che in Italia ogni anno
perdono la vita sull’asfalto. Nel 2024, con livelli
di mobilità stabili rispetto all’anno precedente, si
sono verificati 173.364 incidenti stradali con lesioni a
persone: le vittime sono state 3.030 (8 al giorno, solo lo
0,3 per cento in meno del 2023) e i feriti 233.853 (+4,1).
Il tasso di mortalità stradale è passato dai 51,5 morti
ogni milione di abitanti del 2023 a 51,4. Improbabile che
il nostro Paese riesca a centrare l’obiettivo di un dimezzamento
delle vittime della strada entro fine decennio
nel confronto con il 2019, anno individuato dalla Ue come
benchmark: siamo solo a -4,5 per cento. Nel frattempo,
i sinistri con lesioni sono addirittura aumentati, +0,7 per
INCIDENTI STRADALI ITALIA Anno 2024
IN QUALI STRADE?
73%
URBANE
21,4%
EXTRAURBANE
IN QUALI CIRCOSTANZE? Le prime 3
15,7% 13,5%
DISTRAZIONE MANCATO RISPETTO
ALLA GUIDA DELLA PRECEDENZA
5,4%
AUTOSTRADE
8,6%
VELOCITÀ
TROPPO
ELEVATA
cento. Il costo sociale di questi incidenti nell’ultimo anno
è superiore ai 18 miliardi di euro (quasi l’1 per cento del
Pil). Sommando anche i sinistri con soli danni alle cose
(4,4 miliardi di euro stimati da Ania), si arriva a circa 22,6
miliardi di euro. Sono solo alcuni dei dati contenuti nel
report realizzato da Aci e Istat.
Oltre l’80 per cento delle vittime nel 2024 erano uomini
(2.427). I conducenti deceduti ammontano a 2.175
(1.939 uomini e 236 donne), i passeggeri a 385 (rispettivamente
197 e 188) e i pedoni a 470 (291 e 179).
La distribuzione dei tassi di mortalità stradale per età,
calcolati sulla popolazione residente, conferma lo svantaggio
di giovani e anziani: il tasso specifico di mortalità
più elevato è nella classe 85-89 anni (103,8 ogni milione
di abitanti) seguita da quella 20-24 anni (84,7 ogni milione
di abitanti). Guardando invece ai feriti, sono in aumento
soprattutto tra 15-17enni (+15,7 per cento) e tra 18 e
19enni (+13,6).
Nel 2024 il numero di morti per 100mila abitanti risulta
più elevato della media nazionale in ben 13 regioni: si
va dal 7,2 dell’Umbria e della Sardegna al 5,2 della
Calabria. Viceversa, il tasso di mortalità è più basso della
media nazionale (tra 3,8 e 5,0) in Lombardia, Piemonte,
Liguria, Molise, Campania, Marche, Sicilia. In Toscana,
infine, coincide con quello nazionale.
Quali le strade più pericolose? La distribuzione percentuale
mostra che gli incidenti avvengono con maggior
frequenza sulle strade urbane (73,2 per cento), ma il più
alto numero di vittime si concentra sulle extraurbane
(48,6). L’indice di mortalità resta, dunque, più elevato su
queste ultime con 4,0 decessi ogni 100 incidenti, scende
a 2,7 sulle autostrade ed è pari a 1,0 sulle urbane.
Nel complesso, la maggior parte degli incidenti stradali
avviene tra mezzi in marcia (67,5 per cento). Il 91,0 per
cento coinvolge uno o due veicoli, il 7,0 tre e il 2,0 quattro
o più. Gli incidenti a veicolo isolato, esclusi gli investimenti
di pedone, sono il 21,5 per cento, mentre gli investimenti
di pedone l’11,0 del totale.
Con il traffico le probabilità crescono
La distribuzione temporale dell’incidentalità stradale
torna a ricalcare i modelli osservati prima della pandemia.
Nel 2024, nei giorni feriali i sinistri con lesioni si sono
concentrati in tre fasce orarie: intorno alle 8 del mattino,
tra le 13 e le 14 e alle 18, in corrispondenza dell’uscita
dal lavoro. Nei giorni festivi, invece, tendono a concentrarsi
soprattutto nelle ore notturne, tra le 12 e le 13 e
nuovamente alle 18. L’indice di mortalità risulta, però,
sempre più elevato nelle ore fra il tramonto e l’alba, in
particolare per gli incidenti con pedoni.
Tra i comportamenti errati alla guida, si confermano come
più frequenti la distrazione, il mancato rispetto della precedenza
e la velocità troppo elevata. I tre gruppi costituiscono
complessivamente il 37,8 per cento dei casi
(85.339). Tra le altre cause più rilevanti, emergono la manovra
irregolare (17.811), la mancanza della distanza di
sicurezza (15.778), la mancanza di precedenza al pedone
(7.969) e il comportamento scorretto del pedone (6.445).
Stando ai dati diffusi dal Comando Generale dell’Arma
TASSO DI MORTALITÀ Vittime per milione di abitanti
Tassi molto superiori alla media per giovani e anziani
Contesto Europeo
ETÀ
85-89
20-24
80-84
75-79
25-29
TASSO DI MORTALITÀ STRADALE
84,7
103,8
77,9
51,4
68,1
VALORE MEDIO
ITALIA
44,8
VALORE MEDIO
Ue27
Nel 2024 ancora una diminuzione contenuta delle vittime sulle strade della Ue27 (20.017)
rispetto all’anno precedente (20.466). Il calo è, però, signicativo rispetto al 2019 (-12,3%).
dei Carabinieri e dal Servizio della Polizia Stradale del
Ministero dell’Interno, alcol e droga sarebbero responsabili,
rispettivamente, dell’8,2 e del 3,0 per cento degli incidenti
da loro rilevati.
Uno sguardo all’Europa. Sulle strade della Ue27, nel 2024
le vittime sono state 20.017 contro le 20.466 del 2023.
Ben 21 Paesi hanno registrato una flessione sull’anno
precedente. Quelli con le riduzioni più consistenti sono
Lussemburgo (-30,8 per cento), Malta (-25,0), e Lituania
(-23,9). Al contrario, tra i sei Paesi che mostrano un aumento
si segnalano Cipro (+20,6), Estonia (+16,9),
Ungheria (+5,3) e Grecia (+2,9).
Il tasso di mortalità stradale si attesta a 44,8 nella media
Ue27, un valore di 6,6 punti percentuali inferiore a quello
dell’Italia, che si conferma solo al diciannovesimo posto
nella graduatoria europea.
1° SVEZIA
19° ITALIA
27° ROMANIA
20,2
51,4
77,5
18 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.it
www.flottefinanzaweb.it settembre 2025 - Flotte&finanza - 19
OSSERVATORIO
PAY
PER USE
IL FUTURO DELLA MOBILITÀ AZIENDALE
Pensando a te
La soddisfazione di un dipendente passa, anche, dall’offerta di soluzioni
di trasporto sostenibili. Lo rivela un report di Arval Mobility Observatory
secondo cui i bisogni di chi lavora sono un fattore chiave di cambiamento
Flessibili e sostenibili. È quello che si aspettano i
dipendenti, 62 su 100 a livello europeo, in tema di
soluzioni di trasporto. Risulta da un report di Arval
Mobility Observatory che, nell’evidenziare i profondi cambiamenti
che stanno rimodellando la mobilità di chi lavora,
fornisce alle aziende gli strumenti per assecondare
e se possibile anticipare questa trasformazione.
La tabella di marcia è dettata dal Mobility Policy Maturity
Matrix: conoscendo il proprio livello di maturità - da approcci
incentrati esclusivamente sulla flotta (livello ‘ad
hoc’) a strategie avanzate e completamente integrate
con gli obiettivi HR e CSR (livello ‘advanced’) - i decision
maker possono passare da iniziative isolate a una mobilità
concepita come fattore abilitante per il business.
A titolo di cronaca: la maggior parte delle aziende staziona
oggi al livello 2 (‘basic’, con un ambito di applicazione
limitato, che non va oltre il rimborso del trasporto
pubblico e con una consapevolezza di base delle politiche
di sostenibilità) e al livello 3 (‘standard’, dove esiste
una policy formale, le opzioni sono molteplici - bike sharing
e car sharing comprese - e c’è un maggiore coinvolgimento
degli stakeholders).
Tre dimensioni
Il libro bianco dell’Osservatorio dimostra la necessità
che tutte le parti interessate - HR, CSR, Finance e Fleet
Management - collaborino alla definizione di strategie
di mobilità adatte al futuro, senza tentare di definire un
modello univoco ma aprendosi alla discussione e all’esplorazione
di politiche che creino valore.
Tre le dimensioni imprescindibili: efficientamento dei
costi attraverso l’ottimizzazione dell’utilizzo del veicolo
e una pianificazione più ragionata; sostenibilità, che
passa per gli spostamenti a basse emissioni di carbonio
e l’elettrificazione delle vetture; coinvolgimento dei dipendenti
con proposte più flessibili.
Quest’ultimo punto trova riscontro nell’Arval Employee
Mobility Survey 2024: in Europa, il 68 per cento dei dipendenti
con meno di 35 anni sceglierebbe un datore di
lavoro che offra opzioni di trasporto accessibili ed eco.
Il messaggio è chiaro: le imprese devono investire in soluzioni
di mobilità che concorrano ad attrarre e poi a
trattenere i migliori talenti.
Aiutano i budget aziendali sotto pressione e l’evidente
insostenibilità, in termini di costi e di tutela ambientale,
di una strategia di mobilità basata solo sull’auto privata.
Le alternative non mancano: piedi, bicicletta (a noleggio,
con bonus o rimborso chilometrico), trasporto pubblico
(rimborsabile in tutto o in parte), auto (noleggio, car sharing,
car pooling, ride hailing, taxi), veicoli elettrici (a batteria
e ibridi plug in)...
Preoccuparsi di offrire al dipendente soluzioni in linea
con una accresciuta sensibilità ambientale è una responsabilità,
non un benefit da concedere.
AUDI URBAN VALUE
Noleggio a consumo
A misura del privato che percorre pochi chilometri all’anno la formula di NLT
riservata alle compatte A1, Q2 e A3. Al canone base si accompagnano tutti
i servizi assicurativi, d’assistenza e mobilità del noleggio Audi
Canone base a partire da 269 euro per 36 mesi e
3.000 chilometri inclusi. Tre numeri che raccontano
Audi Urban Value, la formula di noleggio a
lungo termine con cui la Casa dei quattro anelli strizza
l’occhio al privato, neo patentato compreso. Accanto al
programma Audi for Business dedicato al mondo flotte,
ecco il noleggio tarato sull’uso effettivo della vettura, che
sia una A1, un Q2 o una A3.
Audi Urban Value costituisce un unicum sul mercato
premium: abbina infatti i plus dell’utilizzo a consumo, in
special modo la riduzione del canone sino a oltre il 40
per cento rispetto al noleggio convenzionale, ai vantaggi
di un contratto NLT che include quindi servizi assicurativi,
di assistenza e mobilità. Tra questi: immatricolazione e
messa su strada, soccorso stradale 24 ore su 24, limitazione
di responsabilità per incendio e furto, sistema
di recupero del veicolo rubato, RCA, tutela del conducente,
copertura danni, atti vandalici ed eventi naturali oltre alla
manutenzione ordinaria e straordinaria.
Un modello per ogni esigenza
Prendiamo per esempio l’Audi A3 Sportback TFSI 85
kW S tronic MHEV 48V Business Advanced: a fronte di
un anticipo di 5.000 euro il canone base Audi Urban Value
si attesta sui 323 euro anziché i 554 di un noleggio convenzionale
(36 mesi, 30mila chilometri complessivi),
con un delta di 231 euro al mese (-42 per cento). Stesso
anticipo e 269 euro, contro i 473 euro previsti per il noleggio
convenzionale, il canone base Audi Urban Value
per la compatta Audi A1 Sportback 30 TFSI nell’allestimento
S line edition (-43 per cento, pari a 204 euro).
Analogo discorso per l’Audi Q2 30 TDI S line edition: con
un anticipo di poco più di 4.900 euro, il canone Audi
Urban Value è di 299 euro anziché 511 (-41 per cento,
pari a 212 euro).
La rilevazione delle percorrenze avviene in modo automatico
tramite un dispositivo installato a bordo. Al raggiungimento
della soglia di 3.000 km, ogni chilometro
eccedente verrà fatturato su base mensile al costo unitario
di 0,29 euro da aggiungere al canone fisso. Con 400
chilometri ‘extra’, il canone base della A3 salirà a 439
euro, della A1 a 385 euro, del Q2 a 415 euro, cifre comunque
più basse dei canoni del noleggio standard.
Qui sotto, da
sinistra, Audi Q2
e A3 Sportback.
Insieme alla A1
della foto in alto
compongono
la rosa delle
compatte che
si possono
noleggiare con
la formula Audi
Urban Value.
20 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.it
www.flottefinanzaweb.it
settembre 2025 - Flotte&finanza - 21
VAN-POOLING
WAYLA ITALIA
Non fermateli
Studenti fuorisede, lavoratori, famiglie... sono
soprattutto i privati a sfruttare i ‘pullmini collettivi’,
ma la start up è pronta per un’offerta business
Accanto al titolo,
i fondatori di
Wayla. Da sinistra:
Carlo Bettini,
Michele Quagliata,
Mario Ferretti,
Alessandro Villa
e Niccolò Ferrari.
Il servizio di van
pooling urbano
raggiunge anche
l’aeroporto
di Linate.
Ha raccolto oltre un milione di
euro in meno di 30 ore sulla piattaforma
di equity crowdfunding
Mamacrowd. Linfa vitale per Wayla, la
start up milanese fondata da Carlo Bettini,
Alessandro Villa, Michele Quagliata, Mario
Ferretti e Niccolò Ferrari, che fornisce un
servizio di van-pooling ottimizzando la
mobilità urbana: solo nel 2024 ha percorso
16.000 chilometri trasportando più di duemila
passeggeri.
Wayla è attiva a Milano e, da giugno, anche
nella provincia di Monza-Brianza, ma con l’iniezione di capitale
fresco «prevede di incrementare la flotta, espandersi
in altre città italiane e sviluppare ulteriormente la propria
piattaforma tecnologica. Inoltre», si legge in una nota, «intende
potenziare l’offerta business fornendo servizi di vanpooling
su misura per aziende e organizzatori di eventi».
I minivan, una decina dai cinque di partenza, sono guidati
da autisti professionisti, gli utenti registrati, due aspetti
che fanno di Wayla un’alternativa sicura alla mobilità tradizionale,
che sia il taxi, il tram o la metropolitana.
LAVAGGI AL RISPARMIO
Né secchio né spugna per la pulizia dei van. Il servizio a domicilio di Wash
Out si distingue per il lavaggio waterless con l’utilizzo di prodotti ecocompatibili
che consentono un risparmio di ben 160 litri d’acqua rispetto a un tradizionale
autolavaggio. La pulizia riguarda la carrozzeria, i vetri esterni e interni, i
cerchioni, l’abitacolo, i cruscotti ed è eseguita a
mano da operatori specializzati.
Nata a Milano nel 2016, oggi di proprietà di
Palella Holdings, Wash Out è operativa a Parigi,
Milano, Monza, Roma e Torino e conta circa 80
dipendenti. Nel 2024 ha superato i 6 milioni di
euro di fatturato.
Il gradimento cresce, come attestano i 60mila download
dell’app con cui si prenota la corsa: un sistema semplice
e trasparente, con tempi di percorrenza e costi comunicati
in anticipo. Oggi sono soprattutto studenti fuorisede, lavoratori,
famiglie a usufruire dei pullmini collettivi, ma il
target si sta espandendo insieme all’area operativa. «Il
nostro minibus», fanno sapere da Wayla, «ora arriva anche
a Linate, perché viaggiare deve essere facile e conveniente.
Ti veniamo a prendere e ti portiamo a casa. Fine».
Anche la pulizia è eco
Durante le pause degli autisti, una volta raggiunta la destinazione
finale, entrano in scena i washer.
Wayla ha infatti sottoscritto una partnership con Wash
Out, azienda specializzata nel car care che opera con
prodotti e tecniche di lavaggio ecocompatibili.
«Questa collaborazione», spiega Guido Consoli, direttore
generale di Wash Out, «consolida il nostro impegno nel
fornire servizi a basso impatto ambientale, integrandosi
perfettamente con la visione di Wayla per un trasporto
condiviso e sostenibile. Stiamo valutando ulteriori soluzioni
tecnologiche per rendere il processo di pulizia e
sanificazione dei van ancora più rapido ed efficiente e
prevediamo di estendere il servizio ad altre città, supportando
la crescita di Wayla e di soluzioni di mobilità
green a livello nazionale».
Un’energica
presenza
sul territorio
PARTNER 2025
Nel 2023 il Board di OITAF ha ritenuto opportuno
affrontare direttamente le tematiche locali, facendosi
carico di trasmettere, nei bacini produttivi di
riferimento e d’eccellenza del territorio italiano
aspetti legati alla modernizzazione, alla tecnologia,
alla digitalizzazione, alle norme nazionali e internazionali,
esplorando nel contempo le esigenze e le
prerogative del trasporto ATP locale. La formula è
quella del convegno di 4-5 ore.
Ne è nato un tour che si sposta lungo la penisola,
un format non rigido ma sempre legato al contesto
territoriale. La prima puntata si è svolta a Roma,
con il partner Gruppo Artusi, con il quale sono state
esplorate le peculiarità laziali in termini di produzione,
trasporto, distribuzione. Poi è toccato a Bologna,
nell’ambito del Salone specializzato Refrigera.
Nel 2024 altri importanti appuntamenti di successo,
a iniziare da Pordenone, in occasione di Aqua-
Farm, per proseguire a Firenze (Prato Calenzano
con il partner Toscandia-Tempo Zero). Quindi il
Transpotec di Milano, dove OITAF ha anche presentato
il Libro Bianco del trasporto ADR. Altro appuntamento
di vasta eco quello gestito insieme a Rolfo
Plastic Gall a Pollenzo (Bra), che ha preceduto di
pochissimo la partecipazione alle giornate tecniche
di Parigi di Cemafroid.
A fine 2025 è il momento di volgere lo sguardo al
sud. Tra le grandi piazze del trasporto refrigerato
spicca Bari, sede della nona tappa di F’n’M.
E la storia di Frigo’n’Motion continua…
22 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.it
UNRAE
NOVITÀ
OSSERVATORIO NLT
Sei grande
grande
grande…
Il segmento C-Suv è il più amato da privati, aziende
non automotive, società di noleggio a lungo termine.
Si ritaglia, da solo, oltre un quarto delle preferenze
La scelta di privati (31,6 per cento), aziende non automotive
(28,4) e NLT (24,3) porta stabilmente in
cima alle preferenze i C-Suv; seguono i Suv del segmento
B (20,2 per cento) e, con uno scarto di una decina
di punti, le B-Berline (11,2) e le Station wagon (10,0).
Risulta dall’analisi di Unrae sulla base dei dati forniti dal
MIT. Nel primo semestre di quest’anno l’Osservatorio
ha registrato un incremento del 6,6 per cento dei contratti
di noleggio a lungo termine rispetto all’analogo periodo
NLT per segmento
Segmento Privati NBT NLT Dealer Aziende Totale
e costruttori non automotive
A-Berline 8,4% 5,3% 12,0% 5,8% 8,9% 8,2%
A-Suv 0,4% 0,7% 0,1% 2,2% 0,4% 0,5%
B-Berline 11,2% 17,6% 15,5% 11,9% 9,3% 11,2%
B-Suv 21,2% 37,1% 20,2% 27,9% 15,1% 20,2%
C-Berline 11,1% 10,1% 4,5% 9,8% 7,8% 8,6%
C-Suv 31,6% 16,9% 24,3% 16,4% 28,4% 26,3%
D-Berline 0,7% 0,6% 0,7% 1,8% 1,1% 1,0%
D-Suv 9,2% 2,5% 6,5% 13,7% 11,5% 9,7%
E, F-Berline 0,2% 0,3% 0,1% 0,4% 0,3% 0,3%
E, F-Suv 1,5% 1,0% 1,6% 2,0% 2,1% 1,8%
Station wagon 3,5% 6,1% 12,0% 5,5% 12,7% 10,0%
MPV 0,6% 1,1% 2,3% 2,1% 2,2% 1,8%
Sportive 0,4% 0,7% 0,1% 0,4% 0,3% 0,4%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Osservatorio Utilizzatori NLT, 6 mesi 2025, Centro Studi e Statistiche UNRAE
*
NLT
2,5%
NBT
16,2%
Dealer e
costruttori 4,7%
Privati
113,9%
L’utilizzatore
del NLT
Aziende non
automotive
62,7%
* piccole società
NLT che prendono
vetture da Aziende
Top o Captive
del 2024 per un totale di 542.353. In vetta c’è sempre la
Lombardia con il 28,5 per cento dei contratti sottoscritti,
a seguire Lazio (15,6), Trentino-Alto Adige (12,2), Emilia-
Romagna (7,7), Piemonte (6,9) e Campania (6,0).
La parte del leone la fanno le società (86,1 per cento a
quota 466.780), mentre i soggetti privati sfiorano il 14
per cento con 75.573 contratti (+10,3 nel confronto con
il periodo gennaio-giugno 2024).
La durata media si attesta a 21 mesi, con andamenti differenziati:
24 mesi per le aziende non automotive, 22 per
i privati, 15 per dealer e costruttori, 14 per le società di
noleggio a lungo termine, 9 per quelle del breve.
Alimentazioni, di tutto un po’
Il diesel resta la prima scelta delle aziende non automotive
(39,1 per cento) e NLT (37,8), mentre il motore a
benzina mantiene il primato fra le aziende del breve
(52,4) e tra dealer e costruttori (28,3). L’ibrido piace soprattutto
ai privati (30,4 per cento, cui si aggiunge l’11,8
di ibrido plug-in). L’elettrico puro è opzionato una volta
su quattro da dealer e costruttori (26,1), non arriva al 5
per cento nelle altre categorie (4,9 i privati, 3,8 le aziende
non automotive, 1,9 e 0,9 rispettivamente le società di
noleggio a lungo e a breve termine). Quote residuali per
le motorizzazioni a metano e GPL.
GRAB&GO
Telepass da scaffale
Il dispositivo simbolo dell’autostrada italiana diventa di proprietà del cliente:
già 900 i punti vendita, oltre ai canali e-commerce, in cui è possibile acquistare
Grab&Go, letteralmente Prendi&Vai. Si attiva via app, si paga a consumo
Ai primi di agosto Grab&Go era sold out su Amazon.
Piace il dispositivo Telepass ‘da scaffale’ pensato
per i viaggiatori occasionali e i turisti stranieri.
Reperirlo è facile: oltre ai canali e-commerce può essere
infatti acquistato in circa 900 punti vendita della GDO,
dell’elettronica di consumo e dell’accessoristica moto,
una rete di distribuzione che si estende
dalla Lombardia alla Sicilia con un piano
di espansione che include, tra gli altri,
anche le stazioni di servizio e gli hotel.
Obiettivo dichiarato: 6.000 punti.
Secondo Telepass, che conta in Italia
9,6 milioni di dispositivi attivi e gestisce
circa il 75 per cento degli otto miliardi
di euro di transato autostradale, sono 20 milioni i viaggiatori
non ancora ‘convertiti’ al telepedaggio nonostante
i 15-20 passaggi annuali al casello.
Il Telepass senza canone nasce per loro.
«Con questo prodotto», ha detto Aldo Agostinelli, Chief
Consumer Revenues Officer, «ci rivolgiamo a un mercato
che difficilmente avrebbe preso in considerazione i servizi
di Telepass, perché utilizzatori occasionali del telepedaggio.
Con Grab&Go dimostriamo che Telepass innova
ancora dopo 35 anni, quando per la prima volta ha consentito
agli italiani di poter pagare il pedaggio senza fermarsi
al casello».
Grab&Go si acquista a scaffale a 29,9 euro e non ha costi
fissi di abbonamento. Si paga un euro al giorno solamente
nei giorni di effettivo utilizzo del telepedaggio e
un euro al giorno per gli altri servizi, per esempio per il
pagamento di parcheggi convenzionati, strisce blu, traghetti
per lo Stretto di Messina.
La app con cui si attiva il dispositivo (a 14,9 euro fino al
31 gennaio 2026) permette di gestire
gli spostamenti in modalità digitale, accendere
coperture assicurative, ricevere
notifiche di transito, promemoria e alert
e, come l’OBU tradizionale, abilitare fino
a due targhe contemporaneamente.
Investimento monstre
L’AD Telepass, Luca Luciani, l’ha definito un «investimento
monstre», sottolineando «le opportunità di crescita
nel lungo periodo. Il più grande mercato è quello residenziale,
la concorrenza si sta facendo sotto. Puntiamo,
entro il 2030, a intercettare venti milioni di automobilisti,
di fatto raddoppiando la nostra piattaforma utenti».
Il tour del Telepass ‘pay per use’, per cui sono attesi «effetti
moltiplicatori paragonabili a quanto accaduto nella
telefonia mobile con l’introduzione delle Sim ricaricabili»,
prosegue. Dopo Milano, ai primi di settembre è arrivato
in Federalberghi Veneto. Il protocollo d’intesa prevede
la promozione di Grab&Go nelle strutture ricettive, potenzialmente
2.500, che aderiranno all’iniziativa.
L’espositore
Grab&Go
è presente
in circa 900 punti
vendita in Italia
(saliranno
a un migliaio
entro fine anno).
Il costo
del pedaggio
e degli altri servizi
viene addebitato
su conto corrente
o carta di credito.
Nelle foto a centro
pagina: a sinistra
Aldo Agostinelli,
Chief Consumer
Revenues Officer,
e Luca Luciani,
AD Telepass.
24 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.it
www.flottefinanzaweb.it
settembre 2025 - Flotte&finanza - 25
TREND
SEGUGIO.IT
Garanzie? No grazie
I furti d’auto aumentano ma pochi scelgono
di proteggersi con un’assicurazione ad hoc.
Scoraggia l’alto costo della polizza
Il fenomeno dei
furti d’auto
è cresciuto
di quasi un terzo
in soli tre anni,
con uno scatto dal
2023 al 2024.
In aumento anche
i veicoli senza RC,
in particolare al
Sud e nelle Isole.
Negli ultimi tre anni i furti d’auto sono cresciuti di
oltre il 30 per cento, passando dai 68.570 del 2021
agli 89.817 stimati da Ania nel 2024. E non fa notizia
che Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia registrino,
insieme, i tre quarti delle sottrazioni. Stupisce,
semmai, la scarsa penetrazione della garanzia Furto e
Incendio, ai minimi in tre delle regioni maggiormente colpite.
A fronte di una media nazionale del 20,5 per cento, le situazioni
più critiche si registrano proprio in Campania (3,7
per cento), Puglia (4,5) e Sicilia (11,3). È invece la Lombardia
a guidare la classifica delle regioni ad alta diffusione (27,0
per cento), seguita da Piemonte (24,2) e Lazio (22,9).
Furti d’auto in Italia
2021 2022 2023 2024 (Stima) Delta 2024 su 2021
Furti d’auto 68.570 81.497 84.733 89.817 31,0%
Fonte: rielaborazione dati Ania, LoJack Italia
Stima dei veicoli non assicurati e incidenza sul parco circolante
2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024
Veicoli non assicurati (milioni) 2,8 2,7 2,6 2,6 2,4 2,6 2,8 2,9
Incidenza sul parco circolante 6,3% 6,0% 5,9% 5,9% 5,2% 5,6% 6,0% 6,1%
Fonte: Ania
Stima dei veicoli non assicurati e incidenza sul parco circolante per area - 2024
Nord Centro Sud Isole Italia
Veicoli non assicurati (milioni) 1,2 0,7 0,7 0,4 2,9
Incidenza sul parco circolante 4,9% 6,3% 8,3% 7,9% 6,1%
Fonte: Ania
Penetrazione
Furto e Incendio
Giugno 2025
Secondo l’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it, scoraggia
il costo elevato della polizza: in Campania il premio
medio di questa copertura raggiunge i 431,05 euro, in
Puglia i 367,81, valori nettamente superiori alla media nazionale
di 108,82 euro. Bisogna poi aggiungere l’elevato
costo dell’RC Auto, che in Campania arriva a toccare i
740,32 euro. «Il consumatore», spiega il vicepresidente di
Segugio.it Emanuele Anzaghi, «tende a valutare il costo
assoluto della garanzia e i vincoli derivanti dal proprio reddito
disponibile. Questo determina l’effetto paradossale
di una più alta penetrazione dove i furti sono meno probabili
e di una sottoassicurazione dove la garanzia Incendio e
Furto risulterebbe maggiormente tutelante».
6 veicoli su 100 senza RC Auto
C’è poi un altro fenomeno che preoccupa, oltre a quello
dei furti d’auto: la circolazione di veicoli privi di copertura
obbligatoria. Stando alle rilevazioni dell’Associazione
Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, sono circa 2,9
milioni. Sensibili le variazioni a livello territoriale: considerata
la media Italia del 6,1 per cento, soltanto il Nord
presenta un’incidenza inferiore, pari al 4,9 per cento (ma
in crescita del 53,5 per cento dal 2021 al 2024).
Decisamente più critica la situazione al Sud e nelle Isole,
dove la quota di veicoli non assicurati raggiunge rispettivamente
l’8,3 e il 7,9 per cento, con picchi in Campania
del 10,6 e in Sicilia dell’8,8 per cento. Il mancato pagamento
dell’RC Auto, calcolato dall’Osservatorio di Segugio.it sul
valore equivalente al premio medio, è una stima di evasione
che sfiora a livello nazionale 1,4 miliardi di euro.
Fonte: Osservatorio Segugio
THE URBAN MOBILITY COUNCIL
Le città parlano
Milano ha ospitato il Forum 2025 del think tank promosso dal Gruppo Unipol
per stimolare il confronto e la condivisione di visioni sui percorsi della nuova
mobilità. Spazio alle ricerche di Polimi e MIT Senseable City Lab
Tecnologia e uso intelligente dei dati sono alleati
preziosi nella costruzione di un sistema di mobilità
più sicuro ed efficiente. Se ne è parlato a
The Urban Mobility Council 2025 di Milano, quarta edizione
del think tank promosso da Gruppo Unipol.
«Gli incidenti stradali, che provocano ogni anno oltre 3.000
morti, costituiscono un enorme costo sociale per il nostro
Paese», ha detto Enrico San Pietro, Group Insurance General
Manager Unipol, aggiungendo che «i dati provenienti dai
dispositivi telematici offrono un supporto concreto: come
feedback per i singoli automobilisti, e per individuare punti
critici su cui le amministrazioni possono intervenire».
Ed ecco RoadSafeAI, il modello di intelligenza artificiale
sviluppato dal Politecnico di Milano che analizza immagini
urbane e dati telematici per stimare il livello di rischio della
singola area. Nello studio condotto in una porzione di 25
chilometri quadrati nel centro del capoluogo lombardo utilizzando
i dati raccolti nel biennio 2023-2024 attraverso le
black box installate sui veicoli assicurati da Unipol, sono
stati rilevati circa 80.000 eventi di frenata brusca, geolocalizzati
tramite coordinate GNSS e mappati sulla rete
stradale. «Poiché tali eventi sono spesso associati a un
aumento del rischio di incidenti», ha fatto notare il docente
di Ingegneria dell’Automazione, Sergio Savaresi, «è stato
possibile attribuire a ciascuna porzione di rete urbana
un’indicazione concreta della sua pericolosità. RoadSafeAI
offre alle amministrazioni locali la possibilità di valutare
in modo dettagliato e su larga scala il livello di rischio della
rete stradale urbana. Consente inoltre di confrontare que-
ste informazioni con i dati storici sugli incidenti e di simulare
l’effetto di modifiche infrastrutturali come l’aggiunta
di semafori o di attraversamenti pedonali».
Il ruolo dell’ambiente urbano
Sull’importanza di «un ambiente urbano progettato per i
durre comportamenti di guida più sicuri» si è invece focalizzato
l’urbanista e direttore del MIT Senseable City Lab,
Carlo Ratti: «I risultati dell’analisi della relazione tra il disegno
della sede stradale e le informazioni sulla velocità media
raccolte a Milano da dispositivi Unipol Tech, evidenziano
l’importanza di affiancare alle politiche sul traffico interventi
concreti sul disegno urbano per migliorare sicurezza e vivibilità
nelle aree con limite di velocità a 30 all’ora».
Da parte sua, Stefano Genovese, Head of Institutional &
Public Affairs Unipol Assicurazioni e coordinatore del think
tank, ha ribadito la necessità di «accompagnare la collettività
con soluzioni, come quelle offerte dall’IA e dai dati, che
concilino la necessità di muoversi liberamente con gli obiettivi
di decarbonizzazione e aumento della sicurezza».
EVENTI
Dal think tank
milanese del 7
luglio scorso.
Sotto, da sinistra:
Enrico San Pietro
(Gruppo Unipol),
Sergio Savaresi
(Politecnico
di Milano),
Carlo Ratti
(MIT Senseable
City Lab)
e il coordinatore
di The Urban
Mobility Council
Stefano Genovese
(Gruppo Unipol).
26 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.it
www.flottefinanzaweb.it
settembre 2025 - Flotte&finanza - 27
NUOVE REALTÀ
NUOVE REALTÀ
di Giuseppe Guzzardi
Carovana
di Grenadier,
modello
di riferimento
dell’avventura
britannica
di Ineos
Automotive.
Nel riquadro,
il marchio della
nuova società.
Nella pagina
accanto, Mattia
Vanini, presidente
di ATFlow,
e la G9, SUV
medio di Xpeng,
marchio
già apprezzato nel
nostro Paese.
ATFLOW
Flusso magico
Alla scoperta della costola di Autotorino nata con l’obiettivo di gestire l’attività
di importazione e distribuzione di marchi emergenti come KGM, Xpeng, INEOS
Automotive. Ne abbiamo parlato con il presidente, Mattia Vanini
una volta gli importatori. Fami glie solide,
esperte, in grado di destreggiarsi tra dazi e contingentamenti,
ma che alla fine portavano in C’erano
Italia vetture ambite, come fuoristrada e speedster.
C’erano anche i ‘paralleli’, esotici e di supernicchia, spesso
orientati verso le supercar americane. Poi questo mondo
si è dissolto come neve al sole, soprattutto perché i marchi
giapponesi-coreani, consolidatisi, preferirono farsi
da soli la distribuzione, prima con una sede eurocentrica
a Bruxelles, poi direttamente in Italia. I perimetri degli
importatori si ridussero sempre più, nonostante l’apertura,
forse tardiva, verso la Cina, l’India e il Sud-est asiatico.
Oggi un colosso come Autotorino, singolare per nascita
e crescita, ci riprova. Ecco nascere ATFlow, ancora piccola
realtà ma con prospettive notevolissime. Ci racconta
questa prima fase il presidente, Mattia Vanini.
F&F Siamo di fronte a un ritorno dell’importatore/distributore
privato?
››‰ Il mondo è cambiato, le circostanze non sono le
stesse degli anni 80 e 90. La mia famiglia ha però il vizio
di non dare nulla per scontato, ‘guardiamo fuori dalla finestra’,
sempre alla ricerca e magari alla scoperta di
nuove opportunità.
Per questo monitoriamo i cambiamenti nel mercato,
nella mobilità, nei clienti. Ciò ci ha spinto a investire in
sviluppo e diversificazione. Oggi è difficile avere soluzioni
certe e bacchette magiche, e noi abbiamo come punti
fermi l’innovazione (tanta) per fronteggiare il mercato,
il consolidamento dei partner storici, nuove partnership,
anche oltre confine.
L’esplosione del numero di nuovi marchi, più o meno solidi,
non ci coglie di sorpresa.
F&F Uno scenario in movimento nel quale bisogna
sapersi muovere, quindi…
››‰ Uno scenario che sembra offrire tante opportunità.
Scavando, però, si scoprono tante insidie per il retailer,
che deve sempre assicurare massimo valore alla propria
reputation, a 360 gradi. Rischi occulti, che nessuno vuole
e deve correre. D’altra parte, anche i clienti hanno lo stesso
problema: scegliere un’auto è sempre più un impegno
complesso, e questo si rivela un’opportunità per il serio
operatore: essere intermediario, coniugare un’offerta
complicata e una domanda esigente, customizzata, skillata.
Seguendo questo ragionamento, la domanda che
ci poniamo è: abbiamo il titolo per fare bene questo lavoro,
che è diverso da quello del retailer, che ci è proprio?
La risposta è semplice: sì, proprio perché ‘nasciamo’ retailer.
Tutti i giorni parliamo con il cliente e quindi apprendiamo
di che cosa ha bisogno il concessionario per
far bene. ATFlow ha creato un team multidisciplinare
che aggrega e valorizza le nostre esperienze.
Che cosa c’è di diverso rispetto all’importatore di tanto
tempo fa? Allora il numero di costruttori era limitato, e
più piccola era la quota di selezione. Inoltre, la competenza
hardware era fondamentale.
Oggi trovare la marca corretta e posizionarla, creare le
premesse per far performare il dealer, è la parte strategica,
molto più ‘soft’. Di conseguenza, sviluppare una
rete vincente, nella quale la figura del dealer è baricentrica,
è basilare.
F&F I modelli che importate e distribuite hanno uno
specifico posizionamento in provenienza, segmento,
alimentazione, impiego?
››‰ La scelta dei marchi e la loro integrazione sono l’anima
di ATFlow, a prescindere dal posizionamento.
Abbiamo definito tre criteri: solidità finanziaria, ovvero
una struttura in grado di traguardare un orizzonte di
lungo periodo (dietro ciascuno dei brand c’è una realtà
solidissima); uno storytelling davvero capace di raccontare
qualcosa; una visione strategica e consona alla domanda
italiana. La ricerca continua.
F&F Com’è articolata la rete di vendita?
››‰ Come dicevo, è in evoluzione, e le richieste per entrare
nel network non mancano. Abbiamo attivato sedi
adeguate alla fase d’avvio, l’obiettivo è crescere per incrementare
la copertura e aggiungere nuovi punti vendita
e assistenza.
KGM oggi è a 40 siti, con una copertura nazionale completa,
Xpeng a 20, Ineos Automotive a 15.
F&F Obiettivi a medio e lungo termine?
››‰ Puntiamo a raggiungere 35mila auto/ anno per tutti
i brand nel 2030, un lasso temporale che rende l’obiettivo
fattibile se perseguito con prodotti vincenti. Siamo realisti,
viviamo il mercato tutti i giorni e sappiamo che non è
una passeggiata. Ma per riuscire bisogna provare.
F&F E i servizi complementari (noleggio a lungo termine,
pack assistenza, finanziamenti non captive...)?
››‰ Collaboriamo con Santander e Findo mestic.
Lavoriamo ad ampio spettro per offrire prodotti commerciali
e finanziari utili al privato e alle flotte. Sul fronte
noleggio ci appoggiamo a società esistenti, e a settembre
presenteremo un pacchetto personalizzato, misurato.
F&F I veicoli commerciali?
››‰ Il nostro confine di attività sono le autovetture e i
veicoli commerciali leggeri, che d’altra parte conosciamo
bene. Gli LCV non sono ancora in listino ma ci saranno.
Siamo pronti a 360 gradi.
28 - Flotte&finanza - settembre 2025
settembre 2025 - Flotte&finanza - 29
SOLUZIONI
LA RIVISTA SU NOLEGGIO, SHARING,
POOLING, VEICOLI E ALIMENTAZIONI
GEOTAB ACE
Fidati dell’IA
La sicurezza dei conducenti è la priorità assoluta
per i fleet manager, che si affidano all’intelligenza
artificiale per gli approfondimenti analitici
30 - Flotte&finanza - settembre 2025
Chi sono i conducenti più responsabili? Quali hanno
migliorato maggiormente le proprie statistiche di
sicurezza? Quali driver accelerano di più? Quali
sono stati i veicoli meno utilizzati lo scorso mese? Elenca
tutti i dispositivi che non stanno comunicando...
È questo che i fleet manager di circa
1.500 aziende hanno chiesto in un anno a
Geotab Ace, l’assistente virtuale basato sull’intelligenza
artificiale generativa in grado di
elaborare rapidamente grandi quantità di dati
telematici, riducendo il tempo necessario per
accedere ad approfondimenti analitici.
I prompt utilizzati suggeriscono che i gestori delle flotte
non si limitano a individuare i rischi o a identificare i driver
che ottengono risultati insufficienti, ma monitorano attivamente
i progressi, adottando un approccio orientato
al coaching piuttosto che alla penalizzazione, con l’obiettivo
di incoraggiare comportamenti più responsabili attraverso
riconoscimenti e costanti feedback.
«Con Geotab Ace stiamo riscontrando evidenti vantaggi
in termini di produttività e di analisi. Quello che colpisce
è la qualità degli input», ha sottolineato Mike Branch, VP
of Data & Analytics di Geotab: «i gestori delle flotte pongono
domande accurate e mirate, e lo fanno con sicurezza.
Questo è possibile grazie all’affidabile struttura
dei dati su cui si basa Geotab Ace, e rappresenta un
Oltre 1.500
aziende utilizzano
Geotab Ace
per individuare
i rischi
e monitorare
i progressi.
esempio perfetto di come l’intelligenza artificiale possa
essere utilizzata non per sostituire le persone ma per
fornire ai team strumenti migliorati».
Richieste complesse, risposte rapide
Mentre la maggior parte delle domande riguarda le attività
quotidiane del parco mezzi, alcuni fleet manager si rivolgono
a Geotab Ace con richieste articolate che integrano
logica, condizioni dei dati e requisiti di formattazione.
Per esempio: Calcola il totale ore di funzionamento del
motore, ore di sosta a motore acceso, costo medio del
carburante e consumo di litri all’ora durante le soste a motore
acceso per tutti i camion. Oppure: Mostra le violazioni
nell’uso della cintura di sicurezza avvenute
mentre i veicoli superavano i 30 chilometri orari.
O ancora: Mostra il tempo di sosta in [nome
zona], escludendo le uscite inferiori a 15 minuti.
Riporta: nome del veicolo, data, orario di ingresso/uscita,
tempo di sosta. È evidente che
non si tratta di semplici estrazioni di informazioni
ma di analisi complesse che richiederebbero
molto tempo se elaborate manualmente.
«Geotab Ace», ha commentato Andrew Pearce, Sales &
Marketing Director di LEVL, «non è solo un assistente basato
sull’AI, ma uno strumento potente che aiuta il nostro
team e i nostri clienti a prendere decisioni più rapide e
consapevoli. Ottimizzando l’accesso ai dati chiave e all’assistenza,
Geotab Ace migliora infatti l’intero processo
di supporto, consentendoci di offrire una maggiore reattività
e un’esperienza cliente di livello superiore».
L’attenzione dei fleet manager alla sicurezza trova riscontro
in una recente indagine Geotab (v. F&F 75) secondo
cui il 77 per cento dei conducenti italiani, contro il 69 della
media europea, è favorevole all’utilizzo di nuove tecnologie
per migliorare le proprie prestazioni di guida.
www.flottefinanzaweb.it
flottefinanzaweb.it
Via Conca del Naviglio 37 | 20123 Milano
Tel +39 02 89421350 | marketing@fiaccola.it| fiaccola.it
PROBLEMATICHE
FISCALI, LEGALI,
ASSICURATIVE
NLT PER FLOTTA
E FRINGE BENEFIT
PROVE VEICOLI
SURVEY A TEMA
Abbonamento annuo 4 numeri | 80,00 euro
flottefinanzaweb.it/abbonamenti/
MODELLI
DIGITALI
della flotta e garantisce scalabilità internazionale. I clienti
business e istituzionali non cercano più solo un veicolo,
ma un ecosistema digitale che semplifichi la gestione
della mobilità e migliori l’efficienza complessiva.
MODELLI
DIGITALI
di Giorgia Rocca
Ahmed Mhiri, CEO
di Free2move.
Le tariffe
competitive - a
partire da 0,19
€/minuto, 6,99
€/ora o 25
€/giorno - sono
tra i punti di forza
del servizio di car
sharing.
FREE2MOVE
INNOVARE SI PUÒ
Flessibilità, accessibilità e tariffe competitive caratterizzano il servizio di car
sharing della società del Gruppo Stellantis. L’automobilista apprezza e i dati
di mercato confermano il gradimento di un modello di business innovativo
Niente scartoffie, niente sportelli, niente code.
Dalla scelta del veicolo alla prenotazione, fino
all’apertura, Free2move sta cambiando il modo
in cui le persone accedono all’auto, che si tratti di pochi
minuti, alcune ore o diversi giorni.
Ahmed Mhiri, CEO della società di car sharing del Gruppo
Stellantis, ci spiega come e perché funziona un modello
completamente digitale e basato su app. Numeri alla
mano, «dal 2021 al 2024 la nostra crescita dei ricavi è
stata del 99 per cento annuo composto, evidenziando
un’espansione rapida e sostenuta».
F&F Avete raggiunto gli obiettivi prefissati?
Il settore del car sharing in Italia sta ancora affrontando
sfide economiche, ma Free2move ha registrato risultati
positivi e concreti. Nel 2024 abbiamo raggiunto
la redditività, un traguardo importante che
conferma la solidità del nostro modello di
business. L’acquisizione di Share Now ha
permesso di ampliare la flotta europea di
oltre 10.000 veicoli, rafforzando la nostra
posizione nel mercato.
In Italia, siamo presenti in città chiave come
Milano e Roma, e offriamo un servizio
di car sharing flessibile e accessibile
tramite app con tariffe
competitive. ll settore del car
sharing resta tuttavia complesso,
la nostra esperienza di business
dimostra che una strategia
mirata può portare a
risultati concreti e alla sostenibilità
economica.
F&F Circoscrivere l’attività
di Free2move al car
sharing è riduttivo? Che
peso hanno noleggio a breve termine e servizi di
mobilità flessibile on-demand?
››‰ È in effetti così: ridurre Free2move al solo car sharing
sarebbe limitante. La nostra missione è offrire un ecosistema
completo di soluzioni di mobilità, capace di
adattarsi alle diverse esigenze dei clienti, dal minuto al
mese. Accanto al car sharing, che resta un pilastro importante,
abbiamo investito molto nello sviluppo del noleggio
a breve e lungo termine e nei servizi on-demand.
In questo modo copriamo l’intero spettro della mobilità
flessibile: dall’utilizzo spot per pochi minuti a formule
giornaliere e settimanali, fino al noleggio mensile, tutto
gestibile direttamente via app.
Questa diversificazione ha un peso crescente nel nostro
business, ed è anche uno dei fattori che ci ha permesso
di raggiungere la redditività nel 2024: integrare car sharing,
noleggio e soluzioni on-demand significa poter rispondere
meglio alle esigenze degli utenti e allo stesso
tempo ottimizzare l’utilizzo della flotta.
F&F Un tratto caratteristico del modello
Free2move è proprio la completa digitalizzazione:
il cliente è sufficientemente
evoluto?
››‰ Il livello di maturità digitale dei
nostri clienti è già elevato. La nostra
piattaforma cloud-native,
oggi utilizzata in oltre 170
Paesi e capace di processare
centinaia di milioni di
transazioni, ci consente
di offrire un accesso integrato
a car sharing, noleggio,
abbonamenti e
servizi di mobilità elettrica.
Questo modello riduce i costi
operativi, ottimizza l’utilizzo
F&F Il car sharing funziona quasi solo nelle grandi
città. in Italia, su 330mila utenti attivi ben 270mila
si concentrano a Roma e Milano. Come renderlo
appetibile anche nei comuni medio-piccoli?
››‰ La sfida del futuro è proprio portare modelli di mobilità
condivisa anche nei comuni medio-piccoli, dove le
esigenze sono diverse da quelle dei grandi centri urbani.
La chiave sta nell’integrazione e nella flessibilità: il car
sharing da solo non basta, serve una piattaforma che
unisca più soluzioni - noleggio a breve, medio e lungo
termine, abbonamenti on-demand - così che l’utente possa
scegliere lo strumento più adatto in base alle necessità
quotidiane. In questo senso Free2move non è solo un
operatore di car sharing ma un vero hub di mobilità multimodale.
Parallelamente, serve lavorare insieme alle
amministrazioni locali: parcheggi riservati, aree di interscambio
con il trasporto pubblico e incentivi all’utilizzo
sono leve fondamentali per rendere il servizio sostenibile
anche in territori meno densamente popolati.
Infine, la tecnologia può fare la differenza: grazie alla nostra
piattaforma cloud-native, siamo in grado di adattare
rapidamente la gestione della flotta e i modelli tariffari
alle specificità di un territorio, garantendo convenienza
per l’utente ed efficienza per l’operatore.
F&F Furti e danneggiamenti mettono fuori uso quasi
il 50 per cento dei veicoli della flotta condivisa. La
tecnologia di bordo è un deterrente debole?
››‰ Il tema della sicurezza delle flotte è cruciale per tutti
gli operatori. È vero che furti e danneggiamenti hanno
un impatto significativo sulla disponibilità dei veicoli, ma
ridurre la questione alla sola ‘debolezza’ della tecnologia
di bordo non è corretto. La tecnologia è un supporto fondamentale:
le auto condivise sono già dotate di sistemi
di geolocalizzazione, blocco da remoto, diagnostica in
tempo reale e strumenti di monitoraggio che riducono
drasticamente i rischi rispetto a un’auto privata.
Tuttavia queste soluzioni non bastano: occorre un impegno
congiunto tra operatori, istituzioni e forze dell’ordine
per rendere davvero efficace la protezione delle flotte.
Da parte nostra, stiamo investendo sia su sistemi digitali
più avanzati, quali algoritmi predittivi per identificare
comportamenti anomali e analisi dei dati per prevenire
usi impropri, sia sulla customer education, perché la responsabilizzazione
dell’utente è parte integrante della
sostenibilità del servizio.
F&F Free2move ha da poco introdotto la Ricarica
Digitale. Come hanno risposto gli utenti?
››‰ Con entusiasmo. Poter trovare le colonnine disponibili,
avviare la ricarica e gestirla interamente via app
rende l’esperienza semplice e immediata, abbattendo
una delle principali barriere all’uso dell’elettrico.
F&F Nonostante i cospicui investimenti, il MaaS fatica.
Eppure, «in un’ottica di Mobility-as-a-Service,
Free2move trasforma la mobilità urbana in un servizio
intelligente, orientato all’utente e alla sostenibilità».
Come ci riesce?
››‰ Il MaaS è una sfida complessa, perché richiede l’integrazione
di più servizi e attori in un ecosistema coerente.
Free2move ci riesce grazie a due fattori: una piattaforma
tecnologica solida e un’offerta realmente
multimodale. Con un’unica app i nostri clienti accedono
a car sharing, noleggio a breve e lungo termine, abbonamenti,
parcheggi e ricarica elettrica: la mobilità diventa
così un servizio semplice, flessibile e personalizzabile.
Dal punto di vista B2B, il modello ci permette di ottimizzare
la gestione della flotta e creare partnership con operatori
energetici, aziende e istituzioni. Dal lato B2C, l’utente
beneficia di un’esperienza digitale fluida e sostenibile,
che riduce i costi e semplifica gli spostamenti. È questa
integrazione tra tecnologia, servizio e sostenibilità che
rende concreto il nostro approccio al MaaS.
32 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.it
www.flottefinanzaweb.it
settembre 2025 - Flotte&finanza - 33
LE AUTO
DI F&F
LE AUTO
DI F&F
XPENG G6 E G9
Debutto italiano
La Casa cinese approda sul nostro mercato e sfida le Big del
settore con due Suv dal cuore elettrico per portare la mobilità
intelligente a un livello successivo. Scopriamo i dettagli
LA SCELTA DI Flotte&finanza
Cognome e nome XPeng G6/G9
Luogo di nascita
Cina
Alimentazione
elettrica
Versione full electric
Pot. kW(Cv) (RWD) 210(286)/230(258)
Pot. kW(Cv) (AWD) 350(458)/405(503)
Coppia Nm 440-450/430-465
Omologazione WLTP
Cambio/n° marce automatico/1
Consumo comb. kWh/100km (Wltp) 17,5/18,4
Lunghezza mm 4.753/4.891
Passo mm 2.890/2.998
Larghezza mm 1.920/1.937
Altezza mm 1.650/1.670
Capacità baule dm 3 (Mhev/Phev) 571/660
Massa vettura kg (Mhev/Phev) 2.170/2.297
Prezzo (chiavi in mano) € 43.670/61.170
On line
www.xpeng.com/it
JEEP AVENGER 4XE
Off-road in città
La Casa di Toledo si afferma in Italia con il B-Suv compatto
capace di muoversi con disinvoltura nel traffico cittadino
e sui percorsi sterrati. Da oggi anche a trazione integrale
LA SCELTA DI Flotte&finanza
Cognome e nome Jeep Avenger 4XE
Luogo di nascita
Stati Uniti
Alimentazione
Ibrida
Pot. kW(Cv) (Mhev) 107(145)
Pot. kW(Cv) (Phev) 115(156)
Coppia Nm (Mhev/Phev) 230/260
Omologazione WLTP
Cambio/n° marce automatico/6
Consumo comb. l/100km (Wltp) (M/P) 5,4
Lunghezza mm 4.088
Passo mm 2.557
Larghezza mm 1.776
Altezza mm 1.528
Capacità baule dm 3 325
Massa vettura kg 1.475
Prezzo (chiavi in mano) € 31.900
On line
www.jeep.com/it
Xpeng approda in Italia proponendo modelli capaci
di unire tecnologia avanzata ed efficienza energetica
a prezzi competitivi. L’obiettivo è quello di
democratizzare la mobilità elettrica creando delle esperienze
di guida digitali, connesse e costantemente aggiornabili
via OTA, pensate per adattarsi alle esigenze
quotidiane e ai viaggi di lungo raggio. Il lancio della Suvcoupè
G6 e dell’Ammiraglia G9 ne è la dimostrazione:
due modelli progettati a trazione posteriore e integrale,
entrambi con architettura della batteria a 800V e con
autonomia fino a 570 km.
Tecnologia e prezzi
A bordo delle Xpeng spicca un sistema informatico pienamente
integrato con l’intelligenza artificiale. Il software
protagonista dell’infotainment è l’Xmart OS che beneficia
del processore Snapdragon 8155, studiato per implementare
sia la tecnologia di bordo che l’Xpilot, il sistema
di assistenza avanzata alla guida di ultima generazione.
Inoltre, sia la G6 che la G9 adotteranno il nuovo standard
5C per le batterie, in grado di assorbire una potenza di
ricarica fino a cinque volte superiore alla loro capienza.
A listino, i prezzi partono da 43.670 euro (in promozione
lancio a 39.700 euro) per la G6 e da 61.170 euro per la
G9 (che scendono a 55.790 per il lancio), crescenti in
funzione delle differenti configurazioni di batteria, trazione
e autonomia.
In alto, da sinistra: il retro della G6 con barra luminosa
LED che collega i gruppi ottici posteriori per un aspetto
futuristico; gli interni minimalisti con volante in pelle.
Sotto, fari posteriori a tutta larghezza e portiere coupè
della G9; interni avvolgenti e sedili elettrici regolabili e
cruscotto hi-tech con due schermi da 15’’.
Nel primo semestre del 2025, Jeep Avenger si è
affermato come il B-Suv più venduto in Italia,
con una quota di mercato del 10,9 per cento.
Per completare la gamma, Jeep introduce la motorizzazione
ibrida a 48V, composta da un motore turbo da
1,2 litri e due motori elettrici da 21 kW posizionati sull’asse
anteriore e posteriore. La potenza combinata del sistema
è di 145 Cv, con una coppia massima di 230 Nm, garantendo
la trazione integrale. Il veicolo è abbinato a un
cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti e può
essere guidato in modalità completamente elettrica a
seconda della pressione sull’acceleratore.
La velocità massima raggiunge i 194 km/h, ben 10 in
più rispetto alla versione e-Hybrid. L’accelerazione da 0
a 100 km/h avviene in soli 9,5 secondi, rendendo il propulsore
4xe il più potente della gamma ibrida Avenger,
con un incremento di 36 Cv e 25 Nm di coppia nel confronto
con l’ibrido a trazione anteriore.
Prestazioni da fuoristrada
Sono state apportate delle modifiche per rendere
l’Avenger più robusto e versatile se paragonato alla versione
FWD: angoli ottimizzati (con angolo di attacco di
22°, angolo di dosso di 21° e angolo di uscita di 35°),
un’altezza da terra di 210 mm e una profondità di guado
fino a 400 mm. Inoltre, Avenger è dotato di tecnologia
‘all-wheel-drive’ per avere un grip superiore su tutte le tipologie
di terreno. Il sistema Selec-Terrain consente al
conducente di selezionare diverse opzioni di guida: Auto,
che fornisce la trazione integrale solo quando è necessario;
Snow, che migliora la trazione, la stabilità e garantisce
la massima sicurezza durante la stagione invernale;
Sand & Mud per i terreni irregolari, con rapporti di trasmissione
specifici e controllo della trazione per mantenere
l’aderenza. La modalità Sport libera tutte le potenzialità
del sistema 4xe, compresa la funzione E-boost
che trasmette la coppia alle ruote posteriori per ottenere
un'accelerazione più rapida.
Un climax gli allestimenti proposti, dall’Upland a partire
da 31.900 euro all’Overland per 33.950 euro e 37.950
euro nell’edizione più prestigiosa North Face.
Nelle foto sotto:
a sinistra,
prestazioni
da fuoristrada
grazie alle
sospensioni
Multilink che
migliorano lo
snodo dell’asse
posteriore per
una guida più
fluida; a destra,
gli interni con
sedili resistenti
e lavabili
e plancia con
schermo da 10’’.
34 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.com
www.flottefinanzaweb.com
settembre 2025 - Flotte&finanza - 35
PROVA
CONSUMI
PROVA
CONSUMI
CUPRA LEON SPORTSTOURER
Fa la parte del Leon
Con la Sportstourer, Cupra mette la firma sulle station wagon compatte con
un propulsore e-hybrid di ultima generazione che consente oltre 100 km in solo
elettrico e con soluzioni di design e dotazioni premium che la rendono cool
pezzo’, anche perché quasi sempre è lei a chiedermi su
che auto è salita. Allora le ho chiesto come fosse riuscita
a riconoscerla: «Per il marchio e per il suo colore, ci sta!».
Missione compiuta per gli uomini del marketing della
Casa automobilistica spagnola in dote al Gruppo
Volkswagen: il logo di design tribale formato da due C indi
Enzo Rizzo
Quando mia figlia fresca di patente e fredda di
passione automobilistica è salita a bordo chiedendo
di guidarla, e ha ricevuto la mia risposta
negativa perché non è per neopatentati, ha cominciato
a guardarsi intorno, dopodiché ha esclamato: «Ma è una
Cupra!». Sono rimasto sorpreso dalla sua risposta ‘sul
crociate che formano una X e il colore ad hoc Rame Cupra
(Cup Cooper) non passano inosservati tra i giovani, definendo
così questo marchio che vuole affermarsi e consolidarsi
anche presso le nuove generazioni raccogliendo
il meglio di Seat. Come? Puntando forte sulla nuova generazione
di propulsori ibridi plug-in, sul design, sulla digitalizzazione,
sulle prestazioni e sulle dotazioni premium
per rinverdire i fasti e richiamare i valori delle station wagon
rendendole contemporanee e proiettandole nel futuro: la
‘suvizzazione’ ha portato via la scena alle familiari che
dagli anni 90 erano quelle che oggi sono i suv in termini
di notorietà e richiesta. Il concetto di base di auto funzionale
destinata ai grandi carichi e dunque da lavoro si è
esteso progressivamente includendo prestazioni e forme
sempre più sportive accompagnate a dotazioni da grande
berlina e ultime tecnologie. L’evoluzione dei propulsori
diesel ha fatto il resto, arrivando a confezionare modelli
Scheda tecnica Cupra Leon Sportstourer 1.5 e-Hybrid Dsg
Motore Benzina 4 cilindri 1.498 cc, 4 valvole per cilindro,
Tsi iniezione diretta, batteria sistema plug-in hybrid
da 19,7 kWh agli ioni di litio
Potenza massima
204 Cv
Coppia massima
350 Nm da 850 a 4.000 giri/minuto
Velocità
220 km/h
Acc. 0-100 km/h
7,9 secondi
Emissioni CO 2 ciclo combinato
8-10 g/km
Consumo medio
WLTP 0,4-0,4 l/100 km
Tempi di ricarica
AC 11 kW (0%-100%) 2 h 30 min
DC 50 kW (10%-80%) 26 min
Autonomia in solo elettrico
123-131 km
Serbatoio
40 litri
Cambio
Automatico Dsg a 6 rapporti
Trazione
Anteriore
Dimensioni
4,66 x 1,80 x 1,46 m
Bagagliaio
470 litri
Peso
1.720 kg
Prezzo
da 44.650 euro
must have di tendenza grazie a quell’upgrade che oggi
potrebbe essere riassunto nel termine premium.
Un riuscito mix di forme, colori e luci
Il design in particolare è oggi un tema molto sentito sull’auto,
consci, i produttori, che la scelta di un modello dipende
molto dalla sua estetica. D’altra parte, viviamo in
tempi in cui l’immagine e l’apparire diventano sempre
più importanti per via dei social, di conseguenza abbiamo
vetture che esasperano questo trend e offrono tagli e
proporzioni che mi portano a definirle ‘auto ninja’. In generale,
la voglia di estetica spiega la diffusione di finiture
black lucido, meno cromature e più opacizzazioni, cerchi
di grandi dimensioni che riempiono i passaruota, colori
di carrozzeria diversi e, soprattutto, firme luminose sempre
più ricercate.
La tecnologia delle luci, siano esse gruppi ottici o luci di
Le luci Matrix
a led disposte a
triangolo dei gruppi
ottici anteriori
insieme al frontale
shark nose rendono
immediatamente
riconoscibile negli
specchietti di chi
precede la Cupra
Leon Sportstourer,
station wagon
dalle dimensioni
compatte
(4,66 metri di
lunghezza). Idem
la firma luminosa
coast to coast
al posteriore con
il logo illuminato.
36 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.com
www.flottefinanzaweb.com
settembre 2025 - Flotte&finanza - 37
PROVA
CONSUMI
PROVA
CONSUMI
INTERNI Atmosfera sportiveggiante e curata grazie agli
inserti colore Rame Cupra che si ritrovano nei profili della
plancia, del volante, delle bocchette di aerazione, della
console centrale e perfino nei tappetini con la cromia di casa
presente non solo nelle cuciture ma anche nell’etichetta che
indica la sua natura ecologica. L’abitabilità nei posti
posteriori così come la volumetria del bagagliaio (si parte da
470 litri), con portellone a movimento elettrico e virtual pedal,
sono adeguati. Lo skyline rende l’abitacolo ancora più
luminoso: il tetto panoramico apribile a scorrimento elettrico
è opzionale a 1.120 euro.
IL DETTAGLIO CHE FA LA DIFFERENZA
In ossequio alla denominazione Sportstourer,
Cupra Leon monta sedili anteriori
sportivi con regolazione elettrica e funzione
memory, riscaldabili come il volante.
Il risultato è pregevole ma la Casa
non dimentica il comfort e la sostenibilità
così come dimostra la gamma di
sedute previste: i sedili sportivi utilizzano
rivestimenti in tessuto, mentre quelli
avvolgenti possono essere rivestiti in microfibra riciclata al 73 per cento,
con perforazione laser progressiva, o in pelle ecologica.
CONSUMI
Città: 1,6 l/100 km - 18,4 kWh/100 km Finché c’è corrente nella batteria
da 19,7 kWh agli ioni di litio, il quattro cilindri Tsi resta a riposo e con un’autonomia
registrata da Flotte&finanza di 107 km in solo elettrico.
Extraurbano: 2,4 l/100 km - 9,2 kWh/100 km L’elettrificazione si fa sentire
e abbassa ancora di più le visite dal benzinaio. Il motore termico subentra
ai 90/95 km/h, a velocità inferiori è una bev.
Autostrada: 6,7 l/100 km I 15 km/litro sono garantiti a velocità codice con
il motore termico che gira pacioso e silenzioso ma pronto a scatti e riprese
grazie al powertrain ibrido.
38 - Flotte&finanza - settembre 2025
ambiente, ha lasciato i car designer liberi di sbizzarrirsi
su forma e dimensione dei fari e di caratterizzare abitacoli
con giochi di cromie per rendere gli interni dei living con
schermi e display marcatamente digitalizzati, accompagnati
ad avvisi di sicurezza sempre più illuminati e illuminanti
come, per esempio, il triangolo sullo specchio
del retrovisore esterno che avvisa del sopraggiungere
di un’auto o di un pedone oppure il profilo luminoso che
corre lungo il pannello interno della portiera che cambia
colore quando si apre lo sportello per segnalare presenze
motorizzate o umane. La Leon Sportstourer intercetta
tutto il movimento automobilistico descritto fin qui, così,
partendo per l’appunto dall’estetica, ecco uno dei motivi
di distinzione della vettura che la rendono immediatamente
riconoscibile dagli altri modelli: i fari dei gruppi
Stazione Cormano-
Cusano Trenord
PERCORSO
URBANO
25 KM
Piazzale
Loreto
www.flottefinanzaweb.com
ottici anteriori Matrix Led con firma luminosa triangolare,
primi indici della sua personalità, a cui si accompagnano
il frontale a naso di squalo, il logo Cupra integrato nel
cofano e quello integrato e illuminato al posteriore per
un gruppo ottico a led coast-to-coast che gira sulle fiancate
e si esaurisce in un taglio che slancia i fianchi della
Leon station wagon. Le minigonne laterali e lo spoiler
posteriore al tetto dark completano il look sportivo.
Nodo di Pero A4
Uscita
Bovisio Masciago
PERCORSO
EXTRAURBANO
60 KM
www.flottefinanzaweb.com
Tangenziale Nord Milano
A52 Uscita SP9 Vecchia
Valassina - Erba
Svincolo Monza
Sant’Alessandro
Sportività fa rima rima con praticità
A bordo ecco il sistema keyless (quando il driver si avvicina
all’auto si sbloccano le portiere e riceve il benvenuto
dalla cerimonia di luce dinamica che illumina
l’anteriore e il posteriore della vettura proiettando a
terra il logo), il virtual pedal per il movimento elettrico
del portellone in apertura e in chiusura senza mani, il
climatizzatore a tre zone, il caricabatterie da 230 V nel
bagagliaio. A corredo il cockpit digitale, il sistema d’infotainment
sul display centrale da 12,9 pollici con cursore
retroilluminato di facile gestione e dalla grafica
accattivante, il sistema audio hi-fi a 12 altoparlanti
Sennheiser, marchio apprezzato dai creativi musicali
e dagli artisti di tutto il mondo.
Una volta in marcia e realizzato che tutto è confortevole,
funzionale e a portata di mano, si può apprezzare il
telaio e la propulsione e-Hybrid di nuova generazione:
qui siamo al cospetto della variante da 204 cv (in alternativa
quella esuberante da 272 cv) composta dal nuovo
Uscita SP9 Vecchia
Valassina - Erba
Uscita Tangenziale
Nord Milano A52
Autostrada A4 Torino - Trieste ingresso da
Tangenziale Nord Milano A52 direzione Trieste
PERCORSO
AUTOSTRADALE
70 KM
Svincolo Bergamo
Rientro in A4
settembre 2025 - Flotte&finanza - 39
PROVA
CONSUMI
KIA EV3
5 PERCHÉ
DI F&F
Le basta
poco
Le 5 cose da sapere sul Suv compatto
coreano che sorprende per abitabilità
e autonomia. Con un design da premio
ESTERNI Il design dei gruppi ottici anteriori è la firma della personalità della Leon
Sportstourer al pari del marchio Cupra sul cofano nel colore di casa e di
impostazione tribale. Colore ramato che torna anche sulle razze periferiche e sulla
corona dei cerchi in lega da 18 pollici di serie, sulle pinze freno e sul badge
posteriore ben visibile sul portellone sotto il marchio illuminato. A corredo, gli
specchietti retrovisori esterni con guscio black riscaldati e richiudibili
elettricamente in posizione di parcheggio. Il bocchettone di rifornimento di energia
si trova sulla fiancata sinistra tra il parafango e la portiera anteriore e assicura la
ricarica anche in corrente continua a 50 kW consentendo così il pieno di elettroni
dal 10 all’80 per cento in meno di mezz’ora.
motore benzina 1.5 Tsi, dall’unità elettrica e da un pacco
batterie da 19,7 kWh netti. Ciò consente alla Leon
Sportstourer di percorrere realmente oltre 100 km in
solo elettrico (noi abbiamo realizzato 107 km), non male
per chi viaggia molto in città e con la possibilità della
ricarica in corrente continua fino a 50 kW oppure a casa
utilizzando una wallbox da 11 kW, una prerogativa di
non moltissime plug-in. In modalità Hybrid è la sua dimensione
naturale: la potenza, le dimensioni compatte,
il peso nonostante le batteria, l’aerodinamica e il telaio
le donano un comportamento dinamico che asseconda
PIACE E NON PIACE
Pollice in alto
- Handling da coupé
- Dotazioni e allestimento
- Ricaricabile anche in corrente continua fino a 50 KW
Pollice verso
- Visibilità posteriore
- Prezzo importante
stili ed esigenze di guida diversi, anche quelli più sportivi
grazie anche al baricentro basso, a consumi contenuti
(vedi box) con il plus di una trazione solo elettrica che
ora raggiunge autonomie importanti, con la possibilità
di ricaricarla rapidamente (dal 10 all’80 per cento in
meno di mezz’ora in corrente continua a 50 kW).
Il tutto sia che si guidi la Leon Sportstourer per lavoro
o lo si faccia nel tempo libero.
Premiata per il design e la sicurezza
Dopo la Ev9 da cui discende, Kia ha vinto con Ev3 per il
secondo anno consecutivo il World Car of the Year assegnato
al Salone di New York. Il Suv compatto si è aggiudicato
anche il Red Dot ‘Best of the Best’ per il design
e ha ottenuto il massimo punteggio da Euro Ncap.
Centimetri ottimizzati, pollici esagerati
Ev3 è lunga 4,30 metri, larga 1,85 e alta 1,56. Ingombri
contenuti che stupiscono di fronte alla generosa abitabilità
e a un bagagliaio minimo di 460 litri, funzionali sia
in ambito urbano per guadagnare parcheggi e maneggevolezza
sia negli spostamenti di medio raggio per
viaggiare comodamente in silenzio anche seduti dietro.
Il triplo display del cockpit totalizza quasi 30 pollici (due
da 12,3 e uno da 5,3 per la gestione della climatizzazione),
a cui si aggiungono nuovamente 12,3 pollici per l’headup
display.
Non è un abitacolo ma uno spazio abitativo
A bordo c’è tanto spazio e altrettanta funzionalità, con
soluzioni intelligenti per riporre gli oggetti, tavolini scorrevoli,
abbondante spazio per la testa e le gambe, illuminazione
d’atmosfera evoluta e colori ispirati alla natura
per aumentare il benessere di conducenti e passeggeri.
I sedili includono poggiatesta studiati per una migliore
ventilazione e comfort. Il tutto senza dimenticare l’ambiente:
ogni Ev3 presenta le dieci soluzioni di Kia relativamente
ai materiali, come bioplastiche, tessuti in Pet
riciclato e vernice priva di Btx.
Quasi 800 chilometri in città
Due i tagli di batteria previsti, 58,3 e 81,4 kW, con autonomia
dichiarata di 436 e 605 chilometri: se si guida
solo in città si arriva addirittura a 773 km.
Oltre all’efficienza degli accumulatori, un aiuto concreto
alle lunghe autonomie è dato dalla tecnologia i-Pedal e
dal Regenerative Braking System, il sistema di frenata
rigenerativa che distingue tra frenata rigenerativa e funzione
di arresto completo. A corredo, la tecnologia dei
flap attivi e la silhouette del Suv a coda tronca che favoriscono
l’aerodinamicità (Cx di 0,263).
La tecnologia di ricarica rapida da 400 V consente poi
alla Ev3 di passare dal 10 all’80 per cento in 29 minuti
per la versione con batteria da 58,3 kWh e in 31 minuti
per la versione da 81,4 kWh. È possibile guadagnare fino
a 202 km di autonomia in soli 15 minuti.
Fa anche i pagamenti
Sì, avete letto bene: su Ev3 ha debuttato Kia In-Car
Payment, sistema che amplia le possibilità di disporre
pagamenti in auto.
La prima partnership è con Parkopedia, servizio che aiuta
i conducenti a trovare il parcheggio più vicino disponibile
e a pagarlo tramite lo schermo di navigazione del veicolo.
Il cliente paga il parcheggio con una transazione protetta
grazie alla carta di credito registrata e archiviata in modo
sicuro, senza necessità di app aggiuntive.
La Kia Ev3
è disponibile in
sei versioni frutto
dell’incrocio delle
due elettrificazioni
(58,3 e 81,4 kWh)
e dei quattro
allestimenti Air,
Earth, Gt-line e Gtline
Plus, gli ultimi
due riservati
al modello con
batteria di
maggiore capacità.
Prestazioni:
170 km/h,
accelerazione
0-100 in 7,5-7,7
secondi (da 35.950
euro, kia.it).
40 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.com
www.flottefinanzaweb.it
settembre 2025 - Flotte&finanza - 41
LE AUTO
DI F&F
LE AUTO
DI F&F
di Danilo Senna
Non è stato un anno facile il 2025. Nemmeno per
Volvo che, però, ha saputo limitare i danni, nonostante
i dazi sulla piccola EX30, fino ad allora
prodotta solo in Cina, e la ‘stanchezza’ della XC60, già orfana
delle versioni diesel e bisognosa di un refresh.
Come cambia l’XC60
Con oltre 2,7 milioni di esemplari prodotti dal 2008 (ora
anche in Cina), l’XC60 è la prima world car della Volvo, che
nelle vendite in Italia è superata solamente dalla sorella
minore XC40. Logico pensare per lei a un leggero restyling.
Così, ecco luci ritoccate sia davanti che dietro, al pari di
mascherina e paraurti, con inediti colori e cerchi da 18 a
22 pollici. Più sostanza dentro, dal monitor verticale dell’infotainment
al caricatore wireless, all’impianto audio
B&W. Dotazioni che vedono il listino della XC60 partire da
circa 60mila euro per la mild hybrid, a cui bisogna aggiungerne
altri 4.000 per la plug-in, sempre a trazione integrale
con il solo motore elettrico a spingere sull’asse posteriore.
La batteria da 14 kWh di capacità basta, secondo la Casa,
a percorrere 78 km senza far intervenire il termico.
Due le versioni, T6 e T8, che differiscono nella taratura del
due litri a benzina, per una potenza combinata con l’elettrico
rispettivamente di 350 e 450 cavalli. Abbiamo provato
la prima che, comunque, ha grinta in abbondanza pur a
fronte di una massa a vuoto di 2.150 chili. Peso che le sospensioni
(qui pneumatiche) sanno tenere a bada senza
pregiudicare il comfort, e che certifica pure la concretezza
di questa Volvo, al di là delle rifiniture. Unite l’immagine
esteriore tornata all’altezza del blasone del marchio svedese
e si spiega un prezzo che, per le più potenti e accessoriate
T8, veleggia attorno ai 90mila euro, per una mac-
china che, con i suoi 4,7 metri di lunghezza, non può (e
non vuole) usurpare il ruolo di ammiraglia alla XC90.
Come si reinventa la EX30
La Cross Country si distingue dalla EX30 già nota per le
sospensioni rialzate di 25 millimetri, oltre che per l’estetica
‘corazzata’ da protezioni e finiture in plastica nera. Spiccano
il mascherone anteriore, le estensioni sui passaruota e altri
componenti nella parte inferiore, utili a non compromettere
la carrozzeria nel fuoristrada. La trazione integrale deriva
da un motore per ciascun asse, per una potenza massima
complessiva di ben 428 cavalli. Ad alimentarli è una batteria
da 69 kWh data per 427 km nel ciclo Wltp. Per andare più
lontano bisognerebbe accontentarsi del solo motore posteriore
che, però, è previsto soltanto sulla EX30 ‘non’ Cross
Country; mentre il possibile utilizzo off road non vuole prescindere
dall’esclusività delle quattro ruote motrici. Così i
36mila euro dell’entry level ‘bassa’ lievitano ai quasi 55mila
di quella rialzata, disponibile nell’unico allestimento Ultra.
E dire che la piattaforma di questo Suv compatto da 4,23
metri di lunghezza rimane quella condivisa con la Smart#1,
entrambe riconducibili alla Geely, ovvero la proprietaria cinese
di Volvo Car. Qua e là si percepisce che l’ispirazione
del progetto EX30 non è del tutto svedese. La dinamica
della Cross Country, grazie alle riviste sospensioni, appare
più confortevole rispetto alla versione normale. E la spinta
fin troppo esuberante quando bisogna far cambiare direzione
a un Suv che pesa a vuoto quasi due tonnellate, ma
nessuno vi obbliga a bruciare lo 0-100 chilometri orari nei
3,7 secondi dichiarati dalla Casa.
Sulla EX30, tutti
i comandi passano
dal display
centrale e, di fronte
al conducente, non
v’è traccia della
strumentazione;
persino per
la regolazione dei
retrovisori bisogna
scrollare un paio
di pagine di menù.
La Cross Conutry
è disponibile solo
a trazione integrale
Twin Motor
Performance
da 428 Cv.
Non c’è dubbio
che la Volvo XC60,
qui a sinistra,
appartenga
al segmento
Premium. L’audio
B&W, per esempio,
ha l’equalizzazione
Abbey Road che
riproduce le
sfumature sonore
degli studi resi
famosi dai Beatles.
Il display centrale
da 11,2 pollici
è lo stesso della
XC90, così come
l’interfaccia UX con
Google integrato.
Sul tunnel,
la ricarica wireless
del telefono.
VOLVO EX30 CROSS COUNTRY E XC60
Partita doppia
Gli svedesi ampliano il catalogo con la versione rialzata della compatta
elettrica e rilanciano la sempreverde Suv media. La prima si ispira alla
gloriosa V70 XC, la seconda si unifoma all’ammiraglia XC90
42 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.it
www.flottefinanzaweb.it
settembre 2025 - Flotte&finanza - 43
GLI LCV
DI F&F
CONVEGNI
AUTOMOTIVE
BYD ETP3
FRIGO’N’MOTION
Nella morsa del gelo
Per una volta, l’amena capitale della Puglia è al gelo, quello generato
da Frigo’n’Motion, evento itinerante OITAF che arriva in una delle regioni
maggiormente interessate al trasporto refrigerato
Pronta
consegna
Faccia già vista quella del mid van elettrico della
Casa di Shenzen importato parallelamente in Italia
da alcuni dealer e venduto a prezzi d’attacco
Sotto, da
sinistra, il lato
passeggero, il
retro chiuso,
aperto e la presa
di ricarica Ccs
Combo 2
frontale a 6,6
kW in corrente
alternata e a 50
in continua
incassata in
calandra.
Disponibile in alcune nazioni europee da qualche
tempo, arriva ora anche dalle nostre parti il mid van
Etp3 della Build Your Dreams You. Un brand cinese
al momento non presente in via ufficiale sul nostro territorio
con veicoli commerciali e industriali, ma solo con i bus e -
di recente - con le automobili. Tuttavia c’è qualche dealer
nostrano che ha pensato bene di riesumare un’abitudine
degli anni 80 e di puntare sull’importazione parallela (il veicolo
risulterà quindi usato), dalla Germania in particolare,
di alcuni lotti da vendere lungo lo Stivale. Contando sulla
notorietà crescente del marchio e su un prezzo decisamente
d’attacco, circa 13mila euro al netto delle tasse.
Con quella cifra cortissima ti porti a casa un lamierato
lungo 4.460 mm (2.720 dei quali di passo), largo 1.720 e
alto 1.875 con una portata di 780 kg e un peso totale a
terra di 2.420. Ma, soprattutto, una trazione elettrica da 35
MA IL FUTURO È E-VALI
Il futuro dei furgoni Byd è però quello a
lato, l’E-Vali. L’attacco vero e proprio al
Vecchio Continente avverrà quindi nel
segmento dei 35 quintali, con un born
electric dotato di batteria blade da quasi
81 chilowattora ricaricabile a 188 chilowatt
in continua, per un’autonomia fino a
250 chilometri. Lungo 5.995 o 6.995 millimetri,
largo 2.096 e alto 2.780, avrà una
portata fino a 1.450 chili e una capacità
di 13,9 e 17,9 metri cubi. Disponibile a trazione
posteriore o integrale, monterà un innovativo motore
che integra cambio e non solo da 450 newtonmetro.
kW continui e 100 di picco, nonché 180 Nm di coppia, alimentata
da una batteria al litio-ferro-fosfato da 44,9 kWh
che promette un’autonomia massima di 275 chilometri in
ciclo urbano. Davanti c’è una sospensione indipendente
di tipo McPherson, dietro un tubolare rigido con balestre,
il tutto completato con ruote da16 pollici e gomme 195/60.
A disco i freni, con recupero dell’energia in fase di rilascio.
Noleggio protagonista anche in un evento OITAF
- Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti
e Farmaci, spin off della rivista consorella
Vie&Trasporti, sotto forma di tavola rotonda all’interno
del programma di Frigo’n’Motion.
Il convegno, itinerante, è giunto al nono appuntamento
dopo l’esordio a Roma e le tappe di Milano (2), Firenze,
Bologna, Pordenone, Bra, Parigi. È in calendario l’8 ottobre
nel terminal crociere del porto di Bari.
Obiettivi concreti
L’edizione della città pugliese si annuncia all’impronta e
senza interventi ‘redazionali’, nello spirito di Frigo’n’Motion
che, oltre a valorizzare le eccellenze locali di cibi da attenzionare,
ha come obiettivo quello di diffondere in tutta
Italia norme, tecnologie, sistemi e controlli volti in definitiva
a favorire la qualità del trasporto.
Dopo i saluti istituzionali verranno presentati il quaderno
12 di OITAF dedicato al trasporto Ortofrutta, e i risultati
di un sondaggio con la committenza effettuato grazie
alla collaborazione di OTCR, FLC e OITAF, una ‘prima
volta’ assoluta. Il volume Ortofrutta è ricchissimo di dati
e informazioni utili anche e soprattutto per il consumatore
finale, sia per quanto riguarda il trasporto che la conservazione
di frutta e ortaggi. Il sondaggio mette in risalto
le esigenze della committenza e l’impegno verso la sostenibilità
della qualità.
Si parlerà di norme (grazie allo speech dell’ingegner
Cristina Qirjaku del ministero dei Trasporti, responsabile
dei settori ATP e ADR), e di innovazione tecnologica e
di prodotto con Rolfo Ice.
Poi tre interessanti tavole rotonde: la prima dedicata
proprio al connubio tra tecnologia e trasporti con gli interventi
di Macnil, TIP, Sol, Euroengel; alla seconda, focalizzata
sull’intrinseca relazione con il noleggio di veicoli
refrigerati, parteciperanno Petrarolo&Co, Horizon, VRent;
la terza infine, molto attesa, metterà a confronto produzione
e autotrasporto, con interventi di Farmalabor,
Luciano Trasporti, Gruppo Ladisa, Megamark, APEO.
Un lunch di networking chiuderà i lavori.
44 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.com
Flotte&finanza - 45
VIP
ALLA GUIDA
La ragazza sugli sci
È così che si vede Sofia Goggia, pluricampionessa
di discesa libera che al cancelletto prende due
respiri e va. Veloce, velocissima, più che in auto
sci senza memoria, senza paura». Lo recita
come un mantra, Soa Goggia, e c’è da capirla.
«Sugli
Nella sua carriera costellata di successi - due
medaglie alle Olimpiadi e altrettante ai Mondiali, oltre a
una sessantina di podi - ha subito sette interventi chirurgici.
Eppure, «anche negli infortuni, e nonostante siano dolorosi,
è sempre un privilegio essere un’atleta».
bene io come persona
l’atleta va. Se ho dei dubbi come Sofia la Goggia fatica.
F&F Come si presenta al cancelletto?
››‰ Ho i miei riti, do sempre ‘il 5’ allo skiman, ripasso il
tracciato mentalmente, penso a come prendere più velocità
su quell’ondina... Arrivo in partenza con la mia strategia, i
consigli degli allenatori, la consapevolezza di me ragazza
sugli sci. Mi concentro, prendo due respiri e vado.
F&F A 130 all’ora?
››‰ Anche a 140.
La campionessa
bergamasca
in azione, con
la coppa del
mondo tra le mani
e insieme alle
azzurre Brignone,
Bassino, Melesi.
Sotto, Sofia
Goggia privata.
F&F 365 giorni all’anno?
››‰ Come dice il mitico Alberto Tomba, non è difficile arrivare
ma rimanere ad alti livelli. Servono tantissimo lavoro,
disciplina, cura del dettaglio. E serve equilibrio, indispensabile
per non cadere ma planare sulle cose.
Io gli infortuni li patisco, l’ultimo è stato particolarmente
duro (il 5 febbraio 2024, in allenamento, si è fratturata la
tibia e il malleolo tibiale destri, nda), ma ho la consapevolezza
di avere tanto da dare a questo sport. Sono sempre
riuscita a rialzarmi e a tornare a sciare senza alcun tipo di
timore. Per citare Eraclito, Un uomo non si immerge mai
due volte nello stesso fiume. Le condizioni cambiano, io il
trauma lo supero con più facilità di altri.
Ma è anche vero che sono irrequieta ed emotiva. Se sto
F&F Come in auto?
››‰ A me piacciono i motori che cantano, le macchine
che vanno, quando sono in montagna cerco di utilizzarle
in modalità sport: due sorpassi giusti, ripresa nelle curve...
in autostrada non è che ti diverti ad andar dritto! La FISI è
sponsorizzata Audi e per la MS6 che guido io i 130 sono
una passeggiata. Qualche multa l’ho presa ma guido sempre
in sicurezza. Noi atleti manteniamo un livello attentivo
alto, il problema è quello che potrebbero fare gli altri.
F&F C’è qualcosa che la infastidisce?
››‰ La guida è un piacere quando il traffico è scorrevole,
se rimango imbottigliata impazzisco. Mi infastidiscono le
persone che vanno a 110 all’ora in terza corsia in autostrada,
o comunque eccessivamente piano dove si potrebbe andare
ben più veloce. Sfanalo, chiedo... pista.
F&F Chi guida di solito?
››‰ Le mie sono soprattutto trasferte, spesso mi affido
agli autisti. Viaggiare in macchina è un momento molto
intimo, è tempo per me, guido quando sono a posto con
le mie energie: ascolto musica, faccio le mie chiamate, anche
tante interviste.
DA NOVEMBRE
IN TV
DTT 71
LA PRIMA TRASMISSIONE TV
DEDICATA AL TRASPORTO
IN TUTTI I SUOI ASPETTI
DALLE NOVITÀ DI PRODOTTO
ALL’ASSISTENZA E RICAMBI
46 - Flotte&finanza - settembre 2025
www.flottefinanzaweb.it