marzo - FilmDOC
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Se vi capitasse di trovarvi a Los Angeles e di percorrere<br />
il Sunset Boulevard - il grande viale che<br />
attraversando la città, dal Down Town fino alla<br />
Pacific Cost Highway, arriva dalle parti di Malibu dove<br />
il sole tramonta nel Pacifico - non cercate al numero<br />
10.000 la casa di Norma Desmond, perché non c’è mai<br />
stata. Quando Billy Wilder girò Viale del tramonto si<br />
trovava al 3800 di Wilshire Boulevard e apparteneva<br />
alla moglie di J. Paul Getty. Ma a pochi passi da lì, al<br />
10100, c’è il Pink Palace di Jayne Mansfield. Poi, procedendo<br />
su Sunset dando le spalle al Pacifico, potrete<br />
prendere il Coldwater Canyon e salire fino a Mulholland<br />
Drive. Anche qui vivono molte star del cinema, al 3671<br />
c’è la casa di Warren Beatty e Annette Bening. Questa<br />
strada vi offre un panorama mozzafiato: Los Angeles e<br />
la San Fernando Valley sono ai vostri piedi. Da una tale<br />
distanza tutto vi sembrerà magicamente tranquillo, il<br />
visitatore in transito non può immaginare quanti sogni<br />
vengano a morire in questa città,<br />
a meno che, dopo Sunset Boulevard,<br />
non abbia visto Mulholland<br />
Drive di David Lynch. William<br />
Mulholland, oltre a costruire il viale<br />
a lui dedicato, nel 1914 terminò<br />
l’acquedotto che dalla Owens Valley<br />
portava acqua alla città di Los<br />
Angeles. Prima la California del<br />
sud era quasi un deserto. Dopo il<br />
1914 iniziò la grande fortuna degli<br />
speculatori terrieri resa possibile<br />
da funzionari pubblici corrotti.<br />
Ma chi conosce Chinatown, con<br />
Jack Nicholson nei panni dell’investigatore<br />
privato Jake “J.J.”<br />
Gittes e John Huston in quelli di<br />
Noah Cross, sa di cosa stiamo<br />
parlando.<br />
Oggi Jack Nicholson vive al<br />
12850 di Mulholland Drive. John<br />
Huston riposa nel cimitero di<br />
Hollywood - l’Hollywood Forever Cemetery, al 6000 del<br />
Santa Monica Boulevard - lo ricorda una lapide adagiata<br />
sull’erba, una piccola lastra di marmo con un angolo<br />
spaccato. Anche Jayne Mansfield si trova qui, sulla sua<br />
lapide di granito rosa è inciso un grande cuore, e dentro<br />
il cuore: we live to love you more each day. Anche la<br />
sua piscina nel Pink Palace era a forma di cuore. Dagli<br />
ampi viali dell’Hollywood Forever Cemetery, percorribili<br />
in automobile, guardando verso le colline si può<br />
vedere l’insegna pubblicitaria più famosa del mondo:<br />
Hollywood, “bosco di agrifogli”, la parola composta<br />
da enormi lettere bianche che venne collocata lì per<br />
promuovere il progetto di sviluppo del quartiere di<br />
Hollywood. Era il 1923. I pionieri del cinema avevano<br />
già abbandonato New York per stabilirsi in California.<br />
Uno dei primi fu Cecil B. DeMille che, nel 1913, per<br />
75 $ al mese, affittò una stalla e girò Naturich, la moglie<br />
indiana. Successivamente vi portò la sua casa di<br />
produzione, la Lasky Film Company, che diventerà la<br />
Paramount. Oggi i Paramount Studios si trovano al<br />
5555 di Melrose Avenue, dietro l’Hollywood Forever<br />
Cemetery. Il grande cancello in ferro immortalato da<br />
Billy Wilder in Sunset Boulevard è il Bronson Gate e si<br />
trova alla fine di Bronson Avenue. Pare che negli anni<br />
’50, l’allora sconosciuto Charles Buchinsky volle legare<br />
il suo nome d’arte a questo cancello. Fu così che prese<br />
a chiamarsi Charles Bronson. Si dice infatti che sia di<br />
buon auspicio per gli aspiranti attori presentarsi davan-<br />
Dal Sunset Boulevard a Mulholland Drive: un grande set dove realtà e fiction si intrecciano<br />
Su e giù per L.A.<br />
vetrina di miti<br />
ti al Bronson Gate e recitare le ultime parole<br />
di Norma Desmond: “Eccomi De Mille, sono<br />
pronta per il mio primo piano”. La tomba di<br />
De Mille è una delle più prestigiose dell’Hollywood<br />
Forever Cemetery.<br />
Lasciando Melrose e prendendo la Brea<br />
Avenue - la strada dove viveva Nino Zachetti<br />
il fidanzato di Lola Dietrichson nel film La<br />
fiamma del peccato - procedendo verso nord incrocerete<br />
l’Hollywood Boulevard proprio all’altezza dei<br />
suoi marciapiedi di stelle. Trovarsi sul Walk of Fame,<br />
camminare sui nomi di King Vidor, Marilyn Monroe,<br />
Bugs Bunny…è un’esperienza piuttosto emozionante,<br />
almeno per chi ha trascorso un bel po’ della sua vita<br />
nel buio di una sala cinematografica. Stella dopo stella,<br />
vi troverete davanti al Grauman’s Chinese Theater<br />
e camminerete sulle impronte delle mani e dei piedi<br />
di coloro che hanno reso grande il cinema: da John<br />
Wayne a Clint Eastwood, passando<br />
per Donald Duck. Poco<br />
più in là c’è il Kodak Theater<br />
dove avviene la cerimonia di<br />
consegna degli Oscar. Gli attori<br />
di strada, travestiti da clown<br />
o da star del cinema, cercheranno<br />
di distrarvi dalla vostra<br />
emozione per guadagnare<br />
qualche dollaro. E’ noto che<br />
non esistono piccoli<br />
o grandi ruoli, ma<br />
solo piccoli o grandi<br />
attori e, da queste parti, assomigliare ad una star può<br />
rappresentare un affare molto interessante. Ricordate<br />
L.A. Confidential, con Kim Basinger nei panni di Lynn<br />
Bracken/Veronica Lake?<br />
Se poi preferite evitare i molti negozi che vendono<br />
ogni tipo di souvenir, da John Wayne sotto forma di addobbo<br />
natalizio a Marilyn Monroe travestita da saliera,<br />
andate al 6644, da Larry Edmund’s Cinema Bookshop<br />
con i suoi locali molto demodè, gli scaffali impolverati<br />
ma strapieni di libri e un grande bancone che impedisce<br />
al pubblico di accedere al reparto dedicato ai<br />
poster e alle fotografie. Dovrete avere le idee chiare su<br />
cosa state cercando, quindi chiedere all’uomo dietro il<br />
bancone che, se siete fortunati, si chiamerà Mike, e per<br />
pochi dollari potrete acquistare le immagini dei vostri<br />
film preferiti. Se invece il vostro interesse fosse per<br />
il Bates Motel di Psycho o per la macchina di Ritorno<br />
al futuro o per quella di The Blues Brothers, potrete<br />
andare voi stessi a fotografare gli originali. Dovete<br />
lasciare l’Hollywood Boulevard e dirigervi verso nord<br />
con la Hollywood FreeWay. Contrariamente a quanto<br />
si crede non è difficile guidare a Los Angeles, occorre<br />
solo sapere dove si vuole andare e scegliere la direzione<br />
giusta. Al 100 di Universal City Plaza troverete gli<br />
Universal Studios: un immenso parco giochi dove le<br />
FILM D.O.C. 72 7<br />
attrazioni sono rappresentate dai più noti film d’avventura.<br />
Se indossate occhiali 3D potrete combatterete al<br />
fianco di Terminator, se invece salite su una zattera vi<br />
troverete tra i dinosauri di Jurassic Park. C’è anche la<br />
possibilità di prendere un trenino elettrico e andare a<br />
visitare gli studi cinematografici. Dovrete essere molto<br />
fortunati per vedere Bruce Willis girare tra i grandi<br />
hangar degli studi a bordo di un’automobilina, magari<br />
mentre parla al cellulare, e comunque prima dovrete<br />
uscire vivi dall’incendio di una metropolitana e da una<br />
portentosa alluvione.<br />
E’ tutto molto divertente, ma se per voi il cinema è<br />
un’altra cosa, potreste sentirvi un po’ frustrati e avere la<br />
sensazione di non essere stati presi sul serio. Allora andate<br />
alla Warner Bros. a Burbank, al 4301 di West Olive<br />
Avenue. Anche lì vi faranno salire a bordo di una piccola<br />
automobile elettrica e vi porteranno a visitare gli studi<br />
della Warner. Vi ritroverete in tipici quartieri di Chicago<br />
o di New York, usati per i film più diversi. Camminerete<br />
nella strada in cui Tom Hanks uccide Paul Newman in<br />
Era mio padre e vi<br />
fermerete sotto le<br />
finestre parigine da<br />
cui si affacciarono<br />
Ingrid Bergman e<br />
Humphrey Bogart in<br />
Casablanca. Qui vi<br />
prendono quasi sul<br />
serio.<br />
Ma il set cinematografico<br />
più interessante<br />
è la città di Los<br />
Angeles. Ogni angolo<br />
è un’inquadratura<br />
già vista o immaginata.<br />
Si ha la sensazione che, di colpo, la vita attorno a<br />
voi possa animarsi o arrestarsi o che qualcuno arrivi e<br />
prenda a smontare il set dove state camminando. Tutto<br />
può accadere. Perciò dovrete fare molta attenzione a<br />
non morire sulla metropolitana perché, come racconta<br />
Tom Cruise nella parte di Vincent in Collateral, potrebbe<br />
trascorrere molto tempo prima che si accorgano di<br />
voi. In effetti, se girate l’angolo sbagliato vi ritrovate<br />
in un girone dell’inferno. Ma può anche capitarvi di<br />
camminare tra i grattacieli di Westwood su Wilshire<br />
Avenue, girare per caso all’angolo con Glendon Avenue<br />
e trovarvi di colpo in un luogo pieno di incanto. E’ un<br />
piccolo cimitero: il Westwood Memorial Park. Sulla<br />
tomba di Marilyn Monroe qualcuno ha lasciato dei fiori,<br />
una fotografia e impronte di labbra con il rossetto. Jack<br />
Lemmon, Walter Matthau e Billy Wilder hanno lapidi di<br />
granito dentro piccoli giardini. Siamo molto lontani dal<br />
clamore di Hollywood e dalle ville sontuose. Qui la vita<br />
e la morte sono parole dal suono leggero. Sarà a causa<br />
dell’improvviso silenzio, o del vento che agita piano le<br />
palme o, forse, per quella scritta sulla lapide di Dean<br />
Martin: everybody loves somebody sometime.<br />
Antonella Pina<br />
Nelle foto al centro: la facciata del Chinese Theater<br />
e l’ingresso principale degli Studi Paramount.