Luca - Webdiocesi
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“Ciò che costituisce, il senso della<br />
vita non è l’estensione, la quantità,<br />
bensì l’intensità, la forza delle<br />
esperienze vissute con tutta la propria<br />
sensibilità”. E’ con questa frase di<br />
Romano Guardini, che voglio iniziare<br />
questa mia piccola presentazione, perché<br />
bene esprime lo stato d’animo in<br />
cui vivo il momento presente. Credo<br />
che la vita sia un avventura fantastica<br />
da vivere in pienezza, abbracciandola<br />
per sentirne ogni battito e assaporarne<br />
ogni respiro.<br />
Mi chiamo Matteo e il 3 giugno in cattedrale<br />
a Vicenza verrò ordinato prete<br />
con Giovanni (il ragazzo della pagina<br />
accanto ndr). Sono il quinto di sei fratelli<br />
(tre maschi e tre femmine), e, possiamo<br />
dirlo, non sono più giovanissimo<br />
perché ho 36 anni, ma, citando le parole<br />
dell’amato papa Giovanni Paolo II,<br />
“con i giovani rimani giovane” sento in<br />
me uno spirito giovane che mi spinge<br />
ad accogliere e a donarmi, senza misura,<br />
ed in questo sono enormemente aiutato<br />
dai ragazzi e giovani della mia parrocchia<br />
di esperienza pastorale, San<br />
Lazzaro in città. Prima di entrare in<br />
seminario ho lavorato presso una ditta<br />
metalmeccanica e, cosa importante,<br />
sono scout.<br />
Nel vangelo mi ha sempre affascinato la<br />
vicenda dei due discepoli di Emmaus,<br />
da cui ho preso il titolo di questa presentazione.<br />
Questo brano ben sintetizza<br />
la mia vita di persona in cammino, con<br />
mie certezze, ma anche carica di dubbi,<br />
perplessità, interrogativi e desideri.<br />
Matteo e alcuni animatori<br />
di San Bonifacio<br />
Don Matteo Menini Sacerdote Novello<br />
E partirono senza indugio e fecero<br />
ritorno a Gerusalemme (Lc 24,23)<br />
Matteo capo scout…<br />
La vicenda narra che nel giro di una settimana<br />
a Gerusalemme è capitato di<br />
tutto. Gesù è stato accolto in maniera<br />
trionfale, acclamato come un re; ha trasmesso<br />
il comandamento dell’amore;<br />
durante la cena per la pasqua ha rivelato<br />
il valore del servizio con la lavanda<br />
dei piedi, ha garantito la sua presenza<br />
reale spezzando un pane e versando del<br />
vino; è stato arrestato; ha sopportato<br />
tradimenti e rinnegamenti; è stato arrestato,<br />
processato, condannato a morte,<br />
trafitto su una croce, sepolto… E basta.<br />
Tutto è finito. A questo punto, se non<br />
conoscessimo l’esito della vicenda e se<br />
dovessimo completare la storia con i<br />
nostri sistemi, è facile intuire le reazioni:<br />
“…e fate come volete… pazienza…<br />
peggio per voi… siete grandi e vaccinati...<br />
arrangiatevi…”.<br />
C’è qualcuno che non la pensa così.<br />
“…Gesù in persona si accostò e cammi-<br />
nava con loro”. Quante persone si sono<br />
accostate alla mia vita, a cominciare dai<br />
mie genitori, e non mi hanno lasciato<br />
solo, non mi hanno detto arrangiati!!<br />
Quante persone avvicinandomi, mi<br />
hanno fatto vedere una strada, una via<br />
da seguire per non perdermi. Quante<br />
volte nella preghiera, nel povero, nei<br />
sacramenti, nel ragazzo che gioca in<br />
oratorio o nella ragazza che da una<br />
mano nelle attività Lui, Gesù, si è fatto<br />
presente come mio compagno di viaggio.<br />
E io sono grato per quei momenti<br />
di vita, quei momenti di comunione, per<br />
quegli attimi che ti cambiano la vita,<br />
come ai due amici di Emmaus. Si, perché<br />
ai due succede qualcosa che li cambia,<br />
e nell’Eucaristia la svolta. Quando<br />
due persone si amano si parlano anche<br />
solo con uno sguardo, basta un segno,<br />
la comunicazione è immediata, questa è<br />
la mia esperienza d’amore.<br />
Di colpo balzarono in piedi, lasciano la<br />
cena a metà e corrono verso<br />
Gerusalemme. Quel Gesù che fu profeta,<br />
che speravano liberasse Israele, che<br />
è stato ucciso in croce era apparso loro,<br />
aveva camminato con loro e aveva spezzato<br />
per loro il pane. Ecco l’insegnamento<br />
per me, ciò che mi ha fatto sentire<br />
chiamato: balzare in piedi, lasciare la<br />
mensa, correre nel buio per gridare a<br />
tutti: “Il Signore è veramente risorto!”<br />
Gesù ha acceso il mio cuore e come i<br />
due discepoli anch’io non riesco più a<br />
contenere l’ardore, anch’io sento il<br />
bisogno di comunicarlo agli altri. E a<br />
noi a cui è data la grazia e il dono di<br />
consacrare il pane e il vino, Gesù chiede<br />
di diventare cibo e corpo per tutti,<br />
così da raggiungere ogni uomo e donna,<br />
fino agli estremi confini della terra.