09.01.2013 Views

L' ”OPERAZIONE CECCHETTI” - Misteri d'Italia

L' ”OPERAZIONE CECCHETTI” - Misteri d'Italia

L' ”OPERAZIONE CECCHETTI” - Misteri d'Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

D'altronde sin dalla fine del 1969, come ho già avuto modo di dire nell'interrogatorio in data 20.10.1994, ho<br />

provato rimorso e turbamento essendomi reso conto di avere partecipato ad una progressione di attività<br />

criminose e di attentati che, pur senza la mia successiva partecipazione, si era conclusa con fatti gravissimi.<br />

Mi sono sentito quindi, in qualche forma, moralmente responsabile e umanamente coinvolto, nonostante il<br />

mio distacco da moltissimo tempo da quell'ambiente.<br />

Le pressioni di ZORZI e delle persone a lui legate mi facevano temere che io non andassi incontro ad una<br />

sistemazione lavorativa, ma a qualcosa di ben diverso.<br />

Per questi motivi, nonostante molte titubanze e tentennamenti, nella primavera del 1994 riaprii il contatto con<br />

il dr. Madia e alla fine decisi di rientrare.<br />

Il dr. Madia mi era parso subito come una persona estremamente positiva anche sul piano umano, molto<br />

preparata ed ebbe con me un comportamento sempre corretto e lineare.<br />

Mi disse che se io avessi accettato di dare informazioni utili, e in prospettiva anche di collaborare<br />

formalmente con l'Autorità Giudiziaria, avrei dovuto dire esclusivamente la verità, dire tutto quanto a mia<br />

conoscenza per avervi partecipato direttamente o per averlo nell'ambiente in un contesto di affidabilità ed<br />

attenermi strettamente a questo tipo di comportamento.<br />

Da parte mia risposi che se avessi scelto tale via mi sarei attenuto a tale comportamento e infatti così ho<br />

fatto, raccontando tutto quanto a mia conoscenza senza alcuna reticenza e nel contempo senza inventare o<br />

aggiungere nulla.<br />

Credo che le conferme che sono giunte, come ho appreso durante gli interrogatori, da altri imputati o<br />

testimoni confermino ciò e d'altra parte alcune imprecisioni soprattutto nei primi interrogatori, quando a<br />

distanza di tanto tempo tante circostanze si affollavano nella mia memoria, ritengo che testimonino la mia<br />

spontaneità e sincerità.<br />

Ovviamente ho chiesto e ho avuto garanzia, qualora avessi scelto questa strada, di un aiuto economico in<br />

quanto mi trovavo in una situazione disperata avendo perso il lavoro e non avendo più un posto dove stare,<br />

dal momento che la mia residenza francese era facilmente rintracciabile dagli elementi del mio vecchio<br />

ambiente.<br />

Faccio presente che una volta ottenuto tale aiuto economico, dall'ottobre 1994, avendo fissato la mia<br />

residenza in un luogo molto lontano per motivi familiari e di sicurezza, me la sono cavata da solo senza<br />

alcuna ulteriore misura di protezione e tenendomi solo periodicamente in contatto con i due funzionari che<br />

avevo conosciuto.<br />

Non ho mai saputo, nè mi interessa saperlo, per quale struttura dello Stato lavorassero il dr. Madia e il<br />

Capitano Giraudo.<br />

Per me sono due funzionari dello Stato che hanno dimostrato correttezza, notevole competenza, e profonde<br />

doti di umanità richiamandomi anche, e sempre, ai valori morali della mia scelta.<br />

Ciò è avvenuto anche nei momenti più difficili tenendo presente che, dopo la pubblicazione dell'articolo su La<br />

Nuova Venezia, la mia situazione familiare nel Paese in cui mi trovavo si era notevolmente aggravata e sono<br />

riuscito per molti mesi a reggere l'impatto psicologico di questa situazione solo grazie ai contatti telefonici<br />

rassicuranti a tranquillizzanti con il personale del R.O.S. carabinieri di Roma.<br />

Nonostante la rabbia ho accuratamente evitato di rilasciare interviste o mettermi in contatto con giornalisti,<br />

in quanto non volevo mettere in difficoltà lo sviluppo delle indagini e volevo mantenere, come sentivo mio<br />

dovere, un comportamento lineare e sereno.<br />

<strong>L'</strong>articolo del giornalista Cecchetti è stato quindi veramente un episodio vergognoso, punto conclusivo di un<br />

accanimento che questo giornalista ha mostrato nei miei confronti e nei confronti della mia famiglia, anche<br />

con articoli pubblicati in anni precedenti a questa istruttoria.<br />

Oltre a colpire me, come mi sono reso conto tornando in Italia, questo articolo ha colpito anche il lavoro<br />

della Giustizia in quanto essendo pubblicato su giornali veneti ha certamente spaventato molti possibili<br />

testimoni che potevano certamente aiutare le indagini ed ha invece fatto il gioco dei vecchi elementi di Ordine<br />

Nuovo che hanno le maggiori responsabilità in queste vicende.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!