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ASSEMBLEA non mancate! - CAS Sezione Ticino

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PAG. 2<br />

PERIODICO DEL <strong>CAS</strong> SEZIONE TICINO - NO.2/2012<br />

Capanne<br />

Capanna Monte Bar<br />

attribuzione premio <strong>CAS</strong> <strong>Ticino</strong><br />

La giuria era composta da 2 rappresentanti della SUPSI (gli architetti<br />

Remo Leuzinger e Ute Brillinger), 2 rappresentanti dei media<br />

(i giornalisti Giuliano Gasperi e Ivan Pedrazzi), 5 rappresentanti<br />

del <strong>CAS</strong> (Giovanni Galli, Simona Salzborn, Bernadett Kurze, Fausto<br />

Dal Magro che ha seguito dall’inizio tutto l’iter che ha portato<br />

all’odierna presentazione e Edo Bulloni che si è da poco aggregato<br />

al team…).<br />

La scelta <strong>non</strong> è stata facile, per ogni aspetto uno o l’altro progetto<br />

si distingueva, ma spesso era poi difficile separarli.<br />

La giuria ha scelto il progetto dell’architetto Davide Moranda.<br />

Di seguito ecco quanto la giuria ha evidenziato riferita ai 6 aspetti<br />

valutati:<br />

Ubicazione<br />

Il progetto si caratterizza per il volume a forma poliedrica inserito<br />

perpendicolarmente all’andamento delle curve di livello, che<br />

s’inserisce come un cuneo nella montagna, e un impianto con<br />

una distribuzione centrale molto appropriato al tipo di contenuti.<br />

Lo zoccolo in calcestruzzo disegna il basamento della capanna<br />

e termina a valle con lo spazio esterno della terrazza sulla quale<br />

si affaccia il refettorio, permettendo così di ottenere uno spazio<br />

esterno protetto dai venti e uno interno con una vista a 180°<br />

cha spazia dai Denti della Vecchia al Monte Rosa.<br />

La disposizione degli spazi interni è logica e il loro sviluppo attorno<br />

al perno centrale dei percorsi e dei collegamenti verticali<br />

ne permette un utilizzo semplice ed immediato.<br />

Il sapiente gioco volumetrico e l’uso di materiali adeguati rendono<br />

questo progetto equilibrato e interessante. Le scelte costruttive<br />

sono realistiche, fattibili e adeguate agli intenti progettuali.<br />

Aspetti funzionali<br />

A livello funzionale il programma è ben risolto, i percorsi sono<br />

chiari e la sequenza spaziale logica.<br />

La cucina e la terrazza esterna sembrano sottodimensionate, ma<br />

quest’aspetto <strong>non</strong> mette in discussione la qualità dell’impianto<br />

generale.<br />

Nel seminterrato, attorno all’atrio d’ingresso, sono distribuiti e<br />

concentrati tutti i servizi e i depositi richiesti.<br />

Al piano rialzato prende forma un edificio in legno dalla geometria<br />

complessa, sospeso su una successione di pilastri là dove le funzioni<br />

collettive richiedevano continuità degli ambienti, per poi densificarsi<br />

al secondo livello, dove sono ubicate le camere.<br />

L’alloggio del guardiano, posto verso il lato montagna, permette<br />

la necessaria autonomia per quest’ultimo, ma allo stesso tempo<br />

il collegamento funzionale in particolare con la cucina.<br />

Espressione architettonica (creatività, estetica)<br />

Il volume poliedrico rivestito esternamente in lamiera di alluminio<br />

ossidato e internamente in legno, appoggiato su uno zoccolo<br />

in calcestruzzo propone una visione contemporanea della<br />

costruzione alpina.<br />

Materializzazione (scelta dei materiali)<br />

L’uso del pannello multistrato pesante listellato per risolvere il<br />

sistema portante verticale e orizzontale è una scelta che risolve<br />

la stabilità di un involucro complesso con giunzioni <strong>non</strong> ortogonali<br />

e aperture in facciata di grandi dimensioni. La scelta del<br />

rivestimento sia delle facciate sia delle falde del tetto con lamiera<br />

di alluminio è premessa per una durevolezza della capanna.<br />

Realizzabilità<br />

L’edificio inserito lungo il confine ovest permette la realizzazione<br />

della capanna mantenendo in funzione la struttura attuale senza<br />

problemi per tutta la durata del cantiere.<br />

La possibilità di prefabbricare in officina i necessari pannelli permetterà<br />

di contenere i tempi di montaggio in loco, a tutto vantaggio<br />

della veloce fruibilità del luogo.<br />

Sostenibilità energetica<br />

L’edificio è isolato termicamente in modo ottimale, l’integrazione<br />

di pannelli fotovoltaici nella copertura e l’approvvigionamento<br />

energetico proposto rendono l’edificio energeticamente sostenibile.<br />

Il progetto premiato <strong>non</strong> è il progetto definitivo per la realizzazione<br />

della Capanna Monte Bar, ma offrirà un valido spunto alla<br />

nostra <strong>Sezione</strong> per studiare nuove soluzioni e approfondire alcune<br />

problematiche relative alla ristrutturazione o costruzione<br />

a nuovo dell’edificio, in attesa di trovare i finanziamenti necessari.<br />

Tutti i progetti degli studenti della SUPSI saranno esposti fino<br />

al 28 aprile 2012 nel bocciodromo del Canvetto Luganese in Via<br />

Simen a Lugano Molino Nuovo.<br />

Edo Bulloni<br />

Da sinistra Fausto Dal Magro, Davide Moranda, Giovanni Galli e<br />

Edo Bulloni

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