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Periodico ufficiale nazionale della Consap-C.N.P.S. anno XIII numero I gennaio/febbraio 2011 - Registrazione Tribunale Civile di Roma n. 542/99 - Foto: brindisireport.it<br />
www.consapnazionale.com<br />
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CONSULTA <strong>NAZIONALE</strong> POLIZIA STRADALE<br />
Consap Magazine 2011<br />
Sicurezza sulla strada,<br />
sulla Rete, allo stadio<br />
e sulla neve<br />
SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO DELLA POLIZIA DI STATO
Consap Magazine 2011<br />
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Assicurativa o per quanto non espressamente indicato è necessario fare riferimento ai Fogli informativi disponibili presso le filiali e agenzie di Eurocqs SpA o sul sito internet www.eurocqs.it. A richiesta verrà consegnata una copia del contratto completo<br />
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qualità di intermediario di altre banche e/o intermediari finanziari (FamilyCreditNetwork SpA, Futuro SpA, Unifin SpA, Ktesios SpA, Ibl Banca SpA), questi sono i diretti contraenti e titolari di tutti i rapporti contrattuali e si riservano la valutazione dei requisiti<br />
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gioco legale e responsabile
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Massimo D’Anastasio<br />
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REDAZIONE<br />
Giorgio Innocenzi<br />
Elisabetta Ricchio<br />
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Gianni Valeri<br />
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DIREZIONE EDITORIALE<br />
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82.00 euro<br />
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Forze di Polizia<br />
42.00 euro<br />
Prezzo della rivista<br />
8.00 euro<br />
Numero arretrato<br />
10.00 euro<br />
Registrazione Tribunale Civile<br />
di Roma n. 542 del 01/11/1999<br />
Si avverte che gli incaricati alla diffusione<br />
non possono essere<br />
appartenenti alla Polizia di Stato né<br />
a Forze dell’Ordine. In ragione di<br />
ciò vi invitiamo a segnalare anomalie<br />
rispetto a quanto sopra.<br />
SSoommmmaarriioo<br />
Sommario<br />
EDITORIALE<br />
Manovra Finanziaria: la Consap incontra il Capo della Polizia 5<br />
Minicar, ancora vittime. I giudici: le norme non consentono la sicurezza 8<br />
Collaborazione fra Google e Polizia di Stato 12<br />
Scatole nere sui veicoli delle autoscuole parte la sperimentazione 15<br />
Obiettivo europeo morti sulle strade, per i giovani un fallimento 16<br />
Autostrade, arrivano gli aumenti dopo la farsa dell’estate 17<br />
Dalla difesa Usa la tecnologia che appieda gli alcolisti 18<br />
Londra città più caotica d’Europa Sfatato il mito dello stile “city” 19<br />
Studi legali: nuovi partner per le assicurazioni nei rapporti con le banche 20<br />
Sulla neve la polizia sceglie la sicurezza preventiva 22<br />
Il Santo Padre incontra i Poliziotti Esaltati i valori e la famiglia 25<br />
Una grande forza sindacale moderna e riformatrice 26<br />
La stagione estiva va pianificata; incontro per gli acquascooter 27<br />
Convenzioni del Viminale, i casi della Tim e di Sky 29<br />
Stop definitivo ai tornelli! Vincente la nostra linea intransigente 30<br />
Consulta Nazionale Sommozzatori: esito riunione presso i reparti speciali 31<br />
La Consap contro le carenze tecniche... 33<br />
Rose alle poliziotte la Consap risponde... 34<br />
L’Europa a confronto per il problema della violenza negli stadi 38<br />
Veicoli armi diaboliche di distruzione di massa. Risorse alla Polizia Stradale 40<br />
Legittimo impedimento, una legge lontana dai problemi degli italiani 42<br />
Profili Professionali Ruoli Tecnici, questo sconosciuto 44<br />
La giungla dei concorsi in polizia fra regole vaghe e errori madornali 45<br />
Congresso Udine, eletto il nuovo Segretario Provinciale Generale 47<br />
Quest'uomo è un assassino Battisti si sottrae alla pena 48<br />
AIPIS – Associazione invalidi permanenti da incidentalità stradale 52<br />
Remo Girone alias Tano Cariddi il mafioso più stimato dai poliziotti 56<br />
Convegno della Consap a Fermo: è ora di tirare le somme! 59<br />
Esito incontro con il Questore di Roma Tagliente 62<br />
Confisca beni al crimine, beneficia la Polizia adesso occorre personale 64
Editoriale<br />
Giorgio Innocenzi<br />
Segretario Generale<br />
Nazionale Consap<br />
A fine gennaio la Consap ha incontrato al<br />
Viminale il Capo della Polizia, prefetto<br />
Antonio Manganelli. Nel corso dell'incontro<br />
sono state approfondite le problematiche<br />
connesse alla legge n.122/2010 riguar-<br />
dante la manovra finanziaria correttiva e di<br />
stabilizzazione dei conti pubblici. La Con-<br />
sap da tempo è impegnata a salvaguarda-<br />
re i diritti retributivi dei poliziotti, gravemen-<br />
te pregiudicati dall’ultima legge finanziaria,<br />
al fine di garantire la funzionalità dell’azio-<br />
ne di polizia e la dignità professionale<br />
anche in funzione di una specificità che lo<br />
stesso Governo ha voluto riconoscere con<br />
apposita norma. La riunione è servita, altre-<br />
sì, per conoscere le iniziative poste in esse-<br />
re dal Dipartimento della P.S. per sanare la<br />
grave situazione venutasi a creare dopo i<br />
tagli e le limitazioni introdotte con la legge<br />
122/2010. La mancata integrazione da<br />
parte del Governo del fondo perequativo di<br />
80 milioni di euro rischia, infatti, di compro-<br />
mettere il completo riconoscimento econo-<br />
mico e giuridico delle promozioni e della<br />
Consap Magazine 2011 5<br />
Manovra Finanziaria: la Consap<br />
incontra il Capo della Polizia<br />
Appello al governo, servono risorse aggiuntive.<br />
valorizzazione della funzione di polizia nel<br />
triennio 2011-2013. Una battaglia essen-<br />
ziale, dunque, per salvaguardare le princi-<br />
pali voci stipendiali ed accessorie ricompre-<br />
se nel tetto retributivo previsto dalla legge<br />
finanziaria che blocca, tra l’altro, scatti,<br />
avanzamenti ed assegni di funzione.<br />
La Consap, nel confermare il proprio impe-<br />
gno per garantire il rispetto degli impegni<br />
assunti dal ministro Maroni e dal Governo,<br />
ha chiesto l'istituzione di un tavolo tecnico<br />
finalizzato, stante l'indisponibilità di risor-<br />
se finanziarie aggiuntive, alla individua-<br />
zione di una soddisfacente ripartizione<br />
delle risorse entro il limite di 80 milioni di<br />
euro.
convenzione<br />
Consap Magazine 2011
8 Consap Magazine 2011<br />
Inchiesta<br />
Minicar, ancora vittime. I giudici: le<br />
norme non consentono la sicurezza<br />
La procura di Roma<br />
lancia l’allarme:<br />
“vetturette notoriamente<br />
insicure”.<br />
Continuano a mietere vittime soprattutto<br />
fra i giovani e le nuove norme<br />
sembrano non riuscire a modificare<br />
questo trend negativo. Stiamo parlando<br />
di minicar, i quadricicli che<br />
stanno sostituendo il classico motorino,<br />
per la fascia di ragazzi fra i 14<br />
ed i 17 anni. In tutta Italia si susseguono<br />
notizie di incidenti più o meno<br />
gravi, e questo anche in virtù del<br />
fatto che crescono le vendite. L’impegno<br />
del governo per renderle sempre<br />
più sicure si scontra con resistenze<br />
culturali e influssi da crisi economica.<br />
Un’intervista ad uno dei maggiori<br />
produttori di vetturette, ha rivelato un<br />
certa ritrosia, degli acquirenti, verso<br />
la cosiddetta sicurezza passiva,<br />
infatti secondo l’intervistato il mag-<br />
gior costo derivante da airbag ed<br />
altri dispostivi dissuaderebbe dall’acquisto,<br />
in quanto viene a cadere il<br />
connubio fra minor rischio (le quattro<br />
ruote sono considerate dai genitori<br />
più sicure delle due) e piccolo<br />
sovrapprezzo. La battaglia che si<br />
pone davanti ai soggetti che a diverso<br />
titolo concorrono alla sicurezza<br />
stradale è quindi oggi anche quella<br />
di sconfessare certi meccanismi mentali.<br />
Un grosso aiuto in questo campo<br />
sta arrivando dalle procure, senz’altro<br />
degno d’attenzione l’allarme lanciato<br />
dai giudici di Roma. Un attacco,<br />
durissimo, contro le minicar, il più<br />
duro probabilmente da quando sono<br />
state inventate: "Sono notoriamente<br />
insicure ma l'assenza di sistemi di
Inchiesta<br />
sicurezza, come Abs e airbag,<br />
dipendono anche da un vuoto normativo".<br />
Una considerazione che<br />
giunge a conclusione di un inchiesta<br />
condotta dai pm Laura Condemi e<br />
Lina Cusano che ha preso spunto da<br />
alcuni incidenti mortali avvenuti nella<br />
capitale, dove circola un numero<br />
spropositato di vetturette, il 20 per<br />
cento circa del totale, con le consulenze<br />
tecniche, svolte su quei sinistri,<br />
che si sono concluse con la dichiarazione<br />
che i veicoli coinvolti erano<br />
privi di sistemi di sicurezza.<br />
A giudizio dei due magistrati romani,<br />
queste vetturette sono equiparate<br />
ai ciclomotori dal punto di vista normativo<br />
e le disposizioni Cee in materia<br />
non prevedono l'applicazione dei<br />
sistemi di sicurezza tipici delle auto a<br />
quattro ruote. La vera novità - che<br />
potrebbe avere conseguenze pesanti<br />
per il settore - sta nel fatto che (indipendentemente<br />
dalle modifiche che<br />
consentono ai veicoli di superare la<br />
velocità massima prevista di 45 chilometri<br />
orari) l'indagine ha dimostrato<br />
che a fronte di un impatto con<br />
ostacoli fermi o mobili non c'è alcuna<br />
garanzia di sicurezza dell'abitacolo.<br />
E se - come hanno sottolineato gli<br />
stessi pm - le case produttrici volessero<br />
dotare i veicoli di sistemi di sicurezza,<br />
questi potrebbero scontrarsi<br />
con alcuni criteri di omologazione<br />
come, ad esempio, quello del peso<br />
dal momento che il limite per ciascun<br />
mezzo è di 350 chilogrammi. Insomma<br />
la norma, oltre al prezzo è quella<br />
che è rischia di vanificare la volontà<br />
di molti costruttori di mettere in<br />
commercio veicoli più sicuri.<br />
In un passaggio chiave dell'inchiesta:<br />
si riconosce insomma che i costruttori<br />
più di così non possono proprio fare<br />
e che il problema è della norma. Già,<br />
ma allora, se la norma - europea - è<br />
la stessa in Italia e in Francia, come è<br />
Consap Magazine 2011<br />
9<br />
possibile che da noi - dove circolano<br />
un terzo delle minicar che girano per<br />
Parigi e dintorni - ci sono il doppio<br />
degli incidenti? Mistero? Certo che<br />
qui entra in gioco la solita questione<br />
dei controlli e dei veicoli truccati che<br />
girano liberamente malgrado il giro<br />
di vite imposto al settore con le modifiche<br />
di legge 120/10.<br />
Sul tema nel frattempo è intervenuta<br />
anche l'associazione di categoria<br />
Confindustria Ancma - Gruppo Quadricicli,<br />
che afferma in una nota di<br />
"mettersi a completa disposizione dei<br />
pm per fornire tutte le informazioni<br />
tecniche e normative riguardanti i<br />
quadricicli, che, come si evince dalle<br />
stesse dichiarazioni dei pm riportate<br />
dalle agenzie non sono autovetture<br />
bensì ciclomotori a quattro ruote.<br />
Come tali soddisfano le normative di<br />
omologazione previste dalla comunità<br />
europea".<br />
Terenzio D’Alena
Consap Magazine 2011<br />
10<br />
Possono essere immatricolati<br />
come motoveicoli o ciclomotori<br />
La direttiva comunitaria e il decreto<br />
ministeriale suddividono i ciclomotori<br />
ed i motocicli in sette differenti categorie.<br />
Le due categorie in cui sono<br />
inserite i quadricicli sono le seguenti:<br />
L6 - ciclomotori a 4 ruote (quadricicli<br />
leggeri);<br />
L7 - motoveicoli a 4 ruote (quadricicli<br />
diversi o non leggeri).<br />
Per la guida di questi veicoli è richiesta<br />
la seguente abilitazione di guida:<br />
Patente categoria A1 (se immatricolati<br />
come motoveicoli) - certificato di<br />
idoneità (se immatricolati come ciclomotori.<br />
Dal 31 marzo 2011 sarà prevista<br />
la prova pratica di guida per<br />
ottenerlo). Il possessore della microcar<br />
ha l’obbligo di assicurazione del<br />
veicolo.<br />
Un aspetto controverso è quello del<br />
trasporto di persone, e non potrebbe<br />
essere altrimenti in un paese come il<br />
nostro dove ancora si possono vedere,<br />
comportamenti irresponsabili come<br />
quello di viaggiare in tre sul motorino.<br />
La normativa in questo senso è chiara:<br />
se il mezzo è immatricolato come<br />
motoveicolo il trasporto di persone è<br />
consentito. Se l’immatricolazione è<br />
come ciclomotore è consentito solo se il<br />
trasporto del passeggero è previsto sul<br />
certificato di circolazione.<br />
Altra norma che necessita di un chia-<br />
rimento ed anche ci permettiamo di<br />
un correttivo è quella sull’obbligo del<br />
casco, che recita: sono esentati dall’obbligo<br />
del casco i conducenti e i<br />
passeggeri di motoveicoli e ciclomotori<br />
a tre o a quattro ruote dotati di<br />
carrozzeria chiusa à vedi art. 171,<br />
comma 1-bis, lettera a), C.d.S.;<br />
senonchè, aggiungiamo, che anche<br />
sulla base di quanto rivelato dai giudici<br />
che riferiamo in queste pagine, la<br />
scarsa blindatura dell’abitacolo di<br />
fatto vanificano la carenatura chiusa.<br />
Inoltre i quadricicli classificati come<br />
motoveicoli: devono osservare le prescrizioni<br />
riportate nell’art. 175,<br />
comma 2, lettera b) del Codice della<br />
Strada che prevede il divieto di circolazione<br />
in autostrada se “di massa a<br />
vuoto fino a 400 kg o di massa complessiva<br />
fino a 1.300 kg”. Per quanto<br />
riguarda l’utilizzo delle cinture di<br />
sicurezza: Il conducente e i passeggeri<br />
dei veicoli della categoria (ciclomotori<br />
a 4 ruote - quadricicli leggeri),<br />
dotati di carrozzeria chiusa, di<br />
cui all’articolo 1, paragrafo 3, lettera<br />
a), della direttiva 2002/24/CE del<br />
Parlamento europeo e del Consiglio,<br />
del 18 marzo 2002, e dei veicoli<br />
delle categorie M1, N1, N2 e N3, di<br />
cui all’articolo 47, comma 2, del presente<br />
codice, muniti di cintura di sicu-<br />
Inchiesta<br />
rezza, hanno l'obbligo di utilizzarle<br />
in qualsiasi situazione di marcia. I<br />
bambini di statura inferiore a 1,50 m<br />
devono essere assicurati al sedile con<br />
un sistema di ritenuta per bambini,<br />
adeguato al loro peso, di tipo omologato<br />
secondo le normative stabilite<br />
dal Ministero delle infrastrutture e dei<br />
trasporti, conformemente ai regolamenti<br />
della Commissione economica<br />
per l'Europa delle Nazioni Unite o<br />
alle equivalenti direttive comunitarie.<br />
Revisione: obbligatoria secondo le<br />
istruzioni fornite dal calendario<br />
annuale del Ministero Trasporti. I veicoli<br />
a motore durante la marcia fuori<br />
dei centri abitati ed i ciclomotori,<br />
motocicli, tricicli e quadricicli, quali<br />
definiti rispettivamente dall’articolo<br />
1, paragrafo 2, lettere a), b) e c), e<br />
paragrafo 3, lettera b), della direttiva<br />
2002/24/CE del Parlamento europeo<br />
e del Consiglio, del 18 marzo<br />
2002, anche durante la marcia nei<br />
centri abitati, hanno l’obbligo di<br />
usare le luci di posizione, i proiettori<br />
anabbaglianti e, se prescritte, le luci<br />
della targa e le luci d’ingombro.<br />
Fuori dei casi indicati dall’articolo<br />
153, comma 1, in luogo dei dispositivi<br />
di cui al periodo precedente possono<br />
essere utilizzate, se il veicolo ne<br />
è dotato, le luci di marcia diurna.
Inchiesta<br />
Il veicolo preferito dai giovani,<br />
ma utile anche agli adulti<br />
Minicar o microcar. Così si chiamano quelle piccole scatole metalliche<br />
fornite di ruote, che vediamo circolare per le città. Le piccole<br />
macchine, comode per muoversi nel tilt del traffico cittadino sono,<br />
sempre più spesso, al centro di polemiche che riguardano la sicurezza<br />
stradale. Non le vediamo solo circolare, spesso le vediamo<br />
fare capolino da una fila di autovetture parcheggiate, posizionate<br />
contro ogni tipo di regolamento, sia stradale che “urbano”.<br />
Secondo la normativa vigente, le minicar sono equiparate ai ciclomotori,<br />
pertanto non sono soggette allo stesso regolamento che<br />
coinvolge le normali autovetture. Ad oggi, tutti i nuovi modelli sono<br />
omologati per il trasporto di due o quattro persone. Soltanto i<br />
modelli più datati, quelli, per intenderci, ancora dotati di targhino,<br />
non possono trasportare passeggeri.<br />
La minicar è il mezzo preferito dai giovanissimi, non vi è certamente<br />
l’obbligo del casco e permette loro di poter accedere nei centri<br />
storici delle città e di parcheggiare nelle strisce assegnate ai ciclomotori.<br />
Possono essere guidate senza patente, basta un patentino<br />
ottenuto dopo un semplice esame teorico. Questo aspetto già crea<br />
qualche problema, perché di fatto, le microcar hanno un aspetto<br />
molto più simile ad un’autovettura che a un ciclomotore. Chi le<br />
guida, sta guidando un’auto. E’ consentito il trasporto di un passeggero<br />
soltanto se il conducente è un maggiorenne.<br />
Le polemiche sorte intorno al “boom” delle microcar, riguardano<br />
l’aspetto della sicurezza stradale. Molti, negli ultimi tempi, gli incidenti,<br />
anche mortali che hanno visto coinvolti numerosi giovani.<br />
Per le piccole vetture non è prevista l’istallazione dei sistemi di sicurezza<br />
di cui sono dotate le normali automobili. Anche se le case<br />
produttrici fossero disposte ad applicare sulle minicar gli apparati<br />
di protezione, questi si scontrerebbero con criteri di omologazione,<br />
come ad esempio quello del peso, visto che il mezzo non può superare<br />
i 350 Kg. Un impatto con un mezzo così leggero, rende senz’altro<br />
l’abitacolo poco o per niente sicuro. Certamente il discorso<br />
sui giovani potrebbe estendersi ad un aspetto più propriamente<br />
socio-psicologico. In poche parole, molti ragazzi, con l’aiuto di<br />
Consap Magazine 2011<br />
11<br />
meccanici compiacenti, procedono alla modifica delle prestazioni,<br />
quindi della velocità del veicolo; molti trasportano i propri amici<br />
(pur essendo minorenni). Su questo è intervenuto anche il Ministro<br />
delle Infrastrutture Altero Matteoli, il quale ha parlato di buonsenso<br />
da parte delle famiglie, nel seguire i propri figli fino alla maggiore<br />
età e di conseguenza fino all’esame della patente. Una proposta è<br />
proprio quella di abbassare l’età a 16 anni per il conseguimento<br />
della patente, come avviene negli Usa.<br />
Ma le polemiche legate alle minicar, non riguardano solo i più giovani.Anche<br />
gli adulti ne fanno largo uso, per la comodità del parcheggio,<br />
per l’ingresso ai centri storici, ma in particolar modo perché<br />
possono essere guidate anche da chi, per aver infranto il codice<br />
della strada, sia stato sanzionato con il ritiro della patente.<br />
La normativa delle minicar, presenta sicuramente qualche lacuna, e<br />
ci si deve affidare al buonsenso generale. Secondo il Ministro Matteoli,<br />
il problema dovrà essere sollevato a livello europeo, proprio<br />
perché in tutta l’UE, le microcar sono equiparate ai ciclomotori.<br />
Speriamo nel frattempo almeno in un esame che sia meno teorico<br />
e più pratico, per dare un’educazione stradale completa.<br />
Giada Ariani
12 Consap Magazine 2011<br />
Collaborazione fra<br />
e Polizia di Stato<br />
La piazza virtuale del web da sempre è tema di dibattito,<br />
con favorevoli e contrari che si sperticano per giustificare<br />
i diversi punti di vista. La cosa che però accomuna tutti i<br />
dibattenti onesti, è che la rete presenta nuovi pericoli per<br />
la sicurezza. Una consapevolezza che raggiunge anche<br />
le aziende che della rete hanno fatto il loro core-business<br />
oltrechè una fonte economica prodigiosa.<br />
Una nuova consapevolezza che vede in prima linea il<br />
maggior motore di ricerca Google, l’azienda nata nel settembre<br />
del 1998 dalla felice intuizione dei due studenti<br />
dell’Università di Stanford Larry Page e Sergey Brin, che<br />
ha realizzato un nuovo Centro Sicurezza Online per la<br />
Famiglia, raggiungibile al link www.google.it/sicurezzafamiglia.<br />
Il centro raccoglie suggerimenti di importanti<br />
associazioni, consigli e spunti così come informazioni su<br />
come usare gli strumenti di sicurezza sviluppati per i prodotti<br />
Google.<br />
La rivoluzione digitale, abbracciata entusiasticamente dai<br />
più giovani, mette a dura prova i genitori, che non sempre<br />
hanno consapevolezza o competenze per educare i<br />
figli a un uso responsabile dei nuovi media, Internet e<br />
social network in testa. I nuovi strumenti presentano nuove<br />
opportunità di miglioramento del sapere e di socializzazione,<br />
ma anche nuove insidie che, per mancanza di<br />
tempo o di informazioni, molti genitori non sono attrezzati<br />
a comprendere e affrontare.<br />
Google ha deciso di creare il Centro Sicurezza Online<br />
per la Famiglia proprio partendo da questa constatazione,<br />
suffragata dai dati di una recente indagine alla quale<br />
ha fornito il proprio contributo e che ha evidenziato come<br />
- in un campione rappresentativo di oltre 500 genitori di<br />
bambini tra gli 8 e i 13 anni appena il 18% abbia<br />
mostrato di conoscere appieno le nuove tecnologie e di<br />
essere in grado di affiancare in modo appropriato i figli<br />
in un approccio corretto e responsabile ai media digitali.<br />
Il Centro è suddiviso in diverse sezioni contenenti informazioni<br />
sugli strumenti di protezione offerti da Google e<br />
consigli per genitori e ragazzi forniti in collaborazione<br />
con i tre partner dell’iniziativa. Tra i temi trattati, cyberbullismo,<br />
contenuti violenti e/o a sfondo sessuale, adescamento<br />
online, privacy. Sono inoltre disponibili un<br />
decalogo di consigli generali rivolti direttamente agli<br />
insegnanti e ai giovani utenti della Rete, nonché suggerimenti<br />
sui comportamenti da tenere nel caso in cui si sia<br />
vittime di episodi di cyberbullismo.<br />
Un’altra sezione contiene una serie di risposte alle<br />
domande più frequenti delle categorie di utenti cui il sito<br />
si indirizza. Vi sono infine link diretti per la segnalazione<br />
di episodi di abusi e usi scorretti dei prodotti online di<br />
Google e una sezione con i video-consigli forniti dai genitori<br />
che lavorano in Google ad alti genitori preoccupati<br />
della sicurezza dei loro figli su Internet.<br />
Dall’interno del Centro Sicurezza è inoltre possibile accedere<br />
direttamente alle pagine informative sull’iniziativa<br />
"Non perdere la bussola", promossa da Google/YouTube<br />
in collaborazione con Polizia delle Comunicazioni e Ministro<br />
della Gioventù e lanciato da gennaio. L’iniziativa,<br />
complementare alle risorse del Centro di sicurezza online,<br />
consiste in corsi di formazione sull’uso sicuro e responsabile<br />
della rete organizzati nelle scuole medie e superiori<br />
italiane, rivolti a studenti e genitori.<br />
Infine ci sono informazioni come utilizzare gli strumenti di<br />
sicurezza incorporati nei progetti, quali SafeSearch e la<br />
modalità di protezione di YouTube, che possono aiutare a<br />
controllare i contenuti. I controlli in YouTube, Picasa, Blogger<br />
e altri prodotti assicurano che video, foto e blog siano<br />
condivisi solo con le persone giuste. Inoltre, è stata creata<br />
una sezione su come gestire le funzioni di geolocalizzazione<br />
su dispositivi mobili.<br />
Elisabetta Ricchio
(AGI) - Roma, 11 gen. - Usare la Rete in maniera responsabile.<br />
E’ l’obiettivo dichiarato di ‘Non perdere la bussola’, l’iniziativa<br />
voluta dal ministro della Gioventù, Giorgia Meloni.<br />
Inaugurato con l’anno scolastico 2009-2010, il progetto nasce<br />
dalla collaborazione tra Google-YouTube e Polizia Postale e<br />
delle Comunicazioni con l’obiettivo di sensibilizzare e formare<br />
in modo corretto i giovani tra i 13 e i 18 anni sui temi della<br />
sicurezza in Internet e dell’uso responsabile della rete: insegnare<br />
ai ragazzi che navigano in Rete e frequentano YouTube<br />
e social network come sfruttare le potenzialità comunicative del<br />
web e delle community online senza correre rischi connessi<br />
alla privacy, al caricamento di contenuti inappropriati, alla<br />
violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti<br />
o pericolosi per se’ o per gli altri.<br />
Internet e i social network costituiscono uno straordinario<br />
mezzo di comunicazione, socializzazione e progresso per<br />
tutti, nonché un valido strumento di crescita culturale per i giovani<br />
studenti. Il senso del proseguimento dell’iniziativa ‘Non<br />
perdere la bussola’ è di aiutare i giovani e le loro famiglie a<br />
utilizzare tutto questo potenziale, sostenuto però da un uso<br />
sicuro, consapevole, responsabile e critico, con piena conoscenza<br />
dei rischi e pericoli e dei sistemi di protezione.<br />
La formazione è fatta dagli agenti della Polizia Postale e delle<br />
Comunicazioni nelle scuole che ne fanno richiesta scrivendo a<br />
polizia.comunicazioni@interno.it. Indicazioni più dettagliate<br />
per le scuole, insieme a video tutorial e materiali informativi di<br />
supporto, si possono trovare all’interno del nuovo ‘Centro per<br />
la sicurezza online della famiglia’ di Google, all’indirizzo<br />
www.google.it/sicurezzafamiglia nell’area ‘Corsi di formazione’.<br />
(AGI) Vim (Segue)<br />
(AGI) - Roma, 11 gen. - “Il Cybercrime”, ha spiegato il ministro<br />
dell’Interno, Roberto Maroni, “si combatte con la prevenzione,<br />
attraverso nuovi strumenti perche’ si tratta di crimini<br />
insidiosi: solo la pedopornografia fattura tre miliardi di euro<br />
13<br />
Consap Magazine 2011<br />
Progetto “non perdere la bussola”<br />
nei lanci di agenzia<br />
ogni anno ed è una delle fonti di arricchimento della criminalità.<br />
Dunque, la prevenzione deve muovere dalla formazione,<br />
per questo il progetto è indirizzato alle scuole e alle famiglie.<br />
Inoltre, la partnership tra governo e aziende private è fondamentale<br />
per garantire la massima sicurezza ai nosrtri ragazzi”.<br />
Il ministro Meloni aggiunge: “Dopo il successo dello scorso<br />
anno il progetto ‘Non perdere la Bussola’ riparte con una novità<br />
fondamentale: il coinvolgimento degli insegnanti e dei genitori.<br />
Internet fa ormai parte del mondo dei ragazzi, ma spesso<br />
chi dovrebbe indirizzarli rischia di non avere le competenze<br />
tecniche adeguate. Ringrazio perciò la Polizia Postale e<br />
Google che, con questa rinnovata alleanza tra pubblico e privato,<br />
offrono a tutte le scuole che ne faranno richiesta una<br />
nuova doppia opportunità di formazione: per i ragazzi e per<br />
gli educatori. Internet fa parte della nostra vita e rappresenta<br />
un mare di opportunità. Imparare a utilizzare la rete in maniera<br />
consapevole, evitando le trappole di cui è disseminata, vuol<br />
dire affrontare il futuro con una marcia in più”.<br />
Durante lo scorso anno scolastico, gli esperti della Polizia delle<br />
Comunicazioni hanno incontrato 180mila studenti di oltre 450<br />
scuole di tutta Italia. Le regioni nelle quali è stato formato il<br />
maggior numero di studenti sono state Lombardia, Lazio e<br />
Sicilia. “L’uso della rete ha assunto un ruolo centrale nella vita<br />
di ognuno di noi. Internet costituisce una risorsa fondamentale<br />
soprattutto per i giovani per i quali ormai rappresenta un’occasione<br />
di crescita sia culturale sia sociale, uno strumento di<br />
aiuto nello studio e nella ricerca di nuove informazioni. Questa<br />
realtà richiede che i ragazzi sappiano usare internet in<br />
maniera critica e sicura, e che acquisiscano le competenze<br />
necessarie affinché navigare nel web rimanga un’opportunità<br />
e non rischi di divenire un pericolo”, ha spiegato Antonio<br />
Apruzzese, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni,<br />
“E’ indispensabile, dunque, un’opera di sensibilizzazione<br />
e informazione continua, anche attraverso iniziative<br />
come ‘web in cattedra’, che concorrono a formare una nuova
14 Consap Magazine 2011<br />
generazione consapevole sia delle potenzialità sia dei rischi<br />
della Rete”.<br />
(AGI) Vim (Segue)<br />
(AGI) - Roma, 11 gen. - Da quest’anno, agli incontri riservati<br />
ai ragazzi, che si svolgono durante l’orario scolastico, si<br />
aggiunge la possibilità per le scuole di ospitare anche incontri<br />
dedicati a genitori e formatori, in modo che possano svolgere<br />
il loro ruolo educativo con maggiore consapevolezza anche<br />
per quanto riguarda le attività online che i ragazzi svolgono<br />
online. “Google non vuole sottrarsi alla responsabilità che un<br />
importante soggetto del mondo digitale ha in termini di educazione<br />
all’uso di internet, in particolare per quanto riguarda le<br />
Message-Id:1041676 Date: Mon, 24 Jan 2011 05:36:16 +0000 (GMT)<br />
Gentile cliente Danasio<br />
Truffe internet una mail da cestinare.<br />
Nel 2010, la Polizia Postale e della Comunicazioni ha<br />
monitorato circa 19 mila siti. Quasi 900 quelli oscurati, 63<br />
le persone arrestate per detenzione di materiale pedopornografico,<br />
oltre 600 in denunciati, nell'ambito di attività di<br />
indagine che sono state effettuate anche con l'utilizzo di 66<br />
azioni sotto copertura. E' il bilancio di un anno di attività<br />
della Polizia Postale fornito dal prefetto oscar Fioriolli,<br />
direttore della specialità della Polizia di Stato nel corso<br />
nuove generazioni. Lo dico da genitore, oltre che da Googler”,<br />
ha commentato Scott Rubin, Head of Policy and Communications<br />
Strategy, Emea di Google, “Per questo Non perdere<br />
la bussola è solo uno dei progetti di Google in quest’area, ma<br />
un progetto di grande rilievo in quanto ci vede collaborare<br />
strettamente con le istituzioni e la società civile e quindi ha una<br />
grande concretezza. Ci permette di misurarci con gli utenti e<br />
le loro esigenze. Ed è proprio sulla base dell’esperienza che<br />
abbiamo deciso di ampliare il progetto a genitori, educatori<br />
ed associazioni che offrono supporto alle persone disabili”.<br />
Oltre ad allargare il progetto formativo alle famiglie, ‘Non<br />
perdere la bussola’ si rivolgerà quest’anno anche ad altre figure<br />
di educatori, con particolare attenzione al mondo delle<br />
associazioni che si occupano di minori e a quelle che offrono<br />
supporto ai diversamente abili e alle loro famiglie. La tecnologia<br />
rappresenta un importante fattore di accesso e di autonomia<br />
per persone diversamente abili ed è importante che chi le<br />
affianca in questo percorso sia in grado di insegnare un uso<br />
sicuro consapevole di queste tecnologie, ivi inclusa la conoscenza<br />
di come flaggare eventuali contenuti inappropriati e<br />
lesivi dei diritti dei diversamente abili. Google ha anche<br />
annunciato di aver creato un nuovo Centro Sicurezza Online<br />
per la Famiglia (www.google.it/sicurezzafamiglia). Il centro<br />
raccoglie suggerimenti di importanti associazioni, consigli e<br />
spunti offerti da genitori (che lavorano in Google ma non solo)<br />
così come informazioni su come usare gli strumenti di sicurezza<br />
sviluppati per i prodotti Google.<br />
(AGI) Vim<br />
Nel 2010, oscurati 900 siti<br />
per reati di pedopornografia<br />
Seicento denunciati e 63 arresti della Polizia delle Comunicazioni<br />
della presentazione della seconda edizione del progetto<br />
'Non perdere la bussola', che vede la polizia Postale collaborare<br />
con il ministero della Gioventù e il colosso delle rete<br />
informatica Google. "Il mondo virtuale - ha osservato Fioriolli<br />
- nasconde spesso in insidie più pericolose del mondo<br />
reale". Da qui la necessità di una educazione sempre più<br />
radicata soprattutto tra i più giovani a un uso responsabile<br />
e sicuro alla rete.
Parte il "Progetto sicuri con l'Autoscuola". L'accordo è<br />
stato sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture e dei<br />
Trasporti con la Fondazione Ania e l'Anfia e prevede, in<br />
via sperimentale, l'installazione di 500 "scatole nere" sui<br />
veicoli delle autoscuole delle province di Torino, Roma e<br />
Napoli, designate dalle due maggiori associazioni di<br />
categoria Confarca e Unasca.<br />
La sperimentazione delle "scatole nere", che avrà durata<br />
di un anno e che potrà essere estesa per un triennio, mira<br />
a migliorare la preparazione nella pratica di guida del<br />
candidato al conseguimento della patente, introducendo<br />
sistemi di verifica dell'attività didattica eseguita dall'autoscuola<br />
quali la durata, il luogo e l'orario di svolgimento<br />
delle lezioni di guida, le manovre ed i percorsi effettuati,<br />
nonché la tipologia delle strade percorse. Il progetto<br />
risponde anche alle innovazioni normative contenute nel<br />
Codice della Strada per quanto riguarda il conseguimento<br />
della patente di guida e della carta di qualificazione<br />
del conducente, che prevedono un determinato numero di<br />
ore di esercitazione pratica del conducente anche su strade<br />
extraurbane, ivi compresa la visione notturna.<br />
I dati raccolti nel corso della sperimentazione - che saranno<br />
trasmessi alla Direzione Generale per la Motorizzazione<br />
- saranno utili al fine di valutare l'efficacia della<br />
formazione del candidato al conseguimento della patente<br />
di guida ma anche il miglioramento del livello qualitativo<br />
dell'istruzione fornita dalle autoscuole.<br />
L'obiettivo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti<br />
è quello di promuovere, dopo aver valutato l'esito della<br />
Consap Magazine 2011 15<br />
Scatole nere sui veicoli delle<br />
autoscuole parte la sperimentazione<br />
sperimentazione, l'installazione obbligatoria delle "scatole<br />
nere" su tutti i veicoli utilizzati dalle autoscuole per<br />
innalzare il livello di preparazione e di responsabilità dei<br />
conducenti e, quindi, di incrementare il livello di sicurezza<br />
stradale.<br />
Terenzio D’Alena
16 Consap Magazine 2011<br />
Obiettivo europeo morti sulle strade,<br />
per i giovani un fallimento<br />
Chiesta l’istituzione di un’Agenzia Nazionale Sicurezza Stradale.<br />
Assogiovani e il Forum Nazionale dei Giovani, promotori<br />
della campagna per la sicurezza stradale "Basta un<br />
attimo", hanno inviato una lettera al Sottosegretario di<br />
Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni<br />
Letta, in cui chiedono azioni concrete per garantire un<br />
livello di sicurezza stradale adeguato, e l'istituzione di<br />
una "Agenzia Nazionale per la Sicurezza Stradale", a<br />
cui vengano conferiti "poteri speciali per contrastare questa<br />
strage quotidiana, oltre alla necessità di investire<br />
pesantemente sulla formazione e sensibilizzazione preventiva".<br />
Una struttura insomma organizzata ed in linea<br />
con i nuovi obiettivi dell'Unione Europea".<br />
L'Italia non ha raggiunto gli obiettivi italiani stabiliti dalla<br />
Carta Europea per la Sicurezza Stradale, fermando la<br />
propria riduzione degli incidenti stradali poco sopra il<br />
30%. In media sulle strade italiane perdono la vita 11,6<br />
persone al giorno, una vera e propria strage che solo nel<br />
2009 ha provocato oltre quattromila e duecento morti. I<br />
dati riportati non sono confortanti, soprattutto per quanto<br />
riguarda pedoni e ciclisti. Nel 2009 per i pedoni non solo<br />
non c'è stata alcuna svolta positiva come per i viaggiatori<br />
in automobile, ma anzi c'è stato un incremento di mortalità<br />
del 3% rispetto al 2008. Dal 1999 al 2009 sono<br />
stati 8.695 i pedoni morti e 205.432 quelli feriti; per<br />
quanto riguarda i ciclisti, si sono registrati 295 morti solo<br />
nel 2009: per questo basta citare il recentissimo fatto di<br />
cronaca in cui ben 7 ciclisti sono stati travolti ed uccisi da<br />
un'auto a Lamezia Terme, in Calabria.<br />
Terenzio D’Alena
Una querelle che si conclude con l’ennesima stangata per<br />
gli automobilisti. Dopo gli aumenti del pedaggio cancellati<br />
dal Tar l’estate scorsa, per i quali era stato chiesto,<br />
dalle associazioni dei consumatori un rimborso del surplus<br />
pagato da coloro che hanno avuto la “sfortuna” di<br />
transitare alle porte autostradali e delle altre tratte a<br />
pedaggio, nel periodo di entrata in vigore degli aumenti<br />
poi cancellati per sentenza, ora le nuova tariffe sono state<br />
regolamentate per legge.<br />
Dal primo gennaio sono entrati in vigore gli adeguamenti<br />
delle tariffe di pedaggio autostradale delle Società<br />
Concessionarie. Ne ha dato notizia l'Anas, spiegando<br />
che l'aumento medio ponderato per l'intera rete autostradale<br />
è pari al 3,3% e comunicando che i ministri<br />
delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Economia e delle<br />
Finanze hanno firmato i decreti previsti dalla normativa<br />
vigente.<br />
In virtù delle nuove tariffe si registra un aumento percentuale<br />
con punte di poco meno del 13% sulla tronco del-<br />
Consap Magazine 2011 17<br />
Autostrade, arrivano gli aumenti<br />
dopo la farsa dell’estate<br />
l’autostrada A4 nelle tratte Milano - Novara est e Novara<br />
est - Torino e sulle strade delle Autovie Venete Spa,<br />
mentre la Società Autostrade per l’Italia registra un<br />
aumento di circa il 2% delle tariffe. Aumenti consistenti<br />
anche sulla Brescia - Padova e sulla Tangenziale di<br />
Napoli, mentre la società Strada dei Parchi s.p.a. vede i<br />
pedaggi lievitare fino all’8%, cosi come il famigerato Passante<br />
di Mestre più croce che delizia per gli automobilisti<br />
che aumenta oltre l’1%. Aumentano anche i pedaggi di<br />
confine che riferisce una fonte Ansa varieranno cosi: Barriera<br />
di Bruere 3,31%; Barriera di Avigliana 5,50%; Barriera<br />
di Salbertrand 5,00%); Torino-Savona S.p.A.<br />
0,63%. L'Anas ricorda, infine, che sempre a partire dal<br />
primo gennaio 2011 la misura dell'integrazione del<br />
canone annuo di concessione corrisposta direttamente<br />
all'Anas, è integrata di un importo, calcolato sulla percorrenza<br />
chilometrica, pari a 2 millesimi di euro a chilometro<br />
per le classi di pedaggio A e B e a 6 millesimi di euro<br />
a chilometro per le classi di pedaggio 3,4 e 5.
Consap Magazine 2011<br />
18<br />
Cassazione: il pedone distratto<br />
sempre colpevole se è investito<br />
Vietato attraversare sulle strisce pedonali in maniera distratta:<br />
scatta la colpa. Pure se è investito e l'incidente ha conseguenze<br />
gravi.<br />
Occhio a non confidar troppo sul potere delle strisce pedonali,<br />
anzi bisogna fare attenzione quando si attraversa la<br />
strada. Perché il pedone distratto è sempre colpevole<br />
anche se viene investito e l’incidente ha conseguenze letali.<br />
Lo sottolinea la Cassazione che nega la possibilità di<br />
risarcimento nei confronti dei pedoni distratti che non<br />
danno la possibilità a chi è al volante di evitare di investirli.<br />
In questo modo la terza sezione civile ha respinto il<br />
ricorso dei famigliari di Vincenzo A., morto in seguito a un<br />
incidente stradale il 4 agosto del 1996 mentre attraversava<br />
la via Discesa Cordoglio a Napoli.<br />
Come ricostruisce la sentenza di piazza Cavour, l’uomo,<br />
dopo essere sceso dal marciapiede, accingendosi ad attraversare,<br />
avvistata una Golf condotta da Giovanni M. vi risalì<br />
rinunciando a oltrepassare la strada e poi distrattamente<br />
ridiscese andando a urtare contro la fiancata destra della vettura.<br />
Il pedone morì per le lesioni riportate. Da qui la richie-<br />
Dalla tecnologia, usata dalla Difesa Usa per scovare le bombe<br />
dei terroristi, arriva il primo dispositivo per sconfiggere la piaga<br />
degli incidenti stradali causati da guida in stato d’ebbrezza. Il<br />
futuro automobilistico ci riserva dunque dispositivi sensoriali di<br />
serie che bloccano l’auto se il conducente è ubriaco. Questi dispositivi<br />
dovrebbero rilevare il tasso alcolico del conducente in<br />
una ventina di secondi e funzionare su ogni auto per almeno 10<br />
anni.<br />
Negli ultimi due decenni, come racconta il Washington Post,<br />
sulle strade americane sono morte oltre 268.000 persone a<br />
sta di risarcimento da parte dei famigliari. Risarcimento<br />
negato dalla Corte d’Appello e dalla Cassazione che ha evidenziato<br />
che "sulla base degli accertamenti compiuti il comportamento<br />
di Vincenzo A. era stato del tutto imprevedibile,<br />
sicché nessuna responsabilità può essere addebitata al conducente<br />
dell’autovettura che non fu in grado di compiere nessuna<br />
manovra di emergenza per evitare l’incidente".<br />
Giorgio E. De Carolis<br />
Dalla difesa Usa la tecnologia<br />
che appieda gli alcolisti<br />
causa dell’alcol. Il 10% degli automobilisti statunitensi ha dichiarato<br />
di aver guidato da ubriaco almeno una volta nell’ultimo<br />
anno. Per porre rimedio a questo trend negativo sono intervenute<br />
direttamente alcune case automobilistiche internazionali e<br />
diversi enti federali americani che si occupano di sicurezza stradale<br />
che hanno deciso di finanziare lo sviluppo di questi dispositivi<br />
sensoriali. Robert Strassburger, vice presidente per la sicurezza<br />
di Alliance of Automobile Manufacturers, ha fatto sapere<br />
che un primo modello potrebbe essere pronto già fra due anni.<br />
Elisabetta Ricchio
Londra città più caotica d’Europa<br />
Sfatato il mito dello stile “city”<br />
Il traffico di Londra è il peggiore d’Europa, dice la classifica<br />
delle più caotiche città della fascia centrale d’Europa.<br />
Ad occupare le prime tre posizioni sono rispettivamente<br />
Londra, Parigi e Dublino. L’unico Stato con tre città nella<br />
ingloriosa classifica è la Francia, mentre due ne hanno il<br />
Regno Unito e la Germania.<br />
Partendo dai ritardi in corrispondenza degli orari di<br />
punta nelle città dell’Europa occidentale con oltre 1 milione<br />
di abitanti ed aggiungendo altri criteri Navteq, fornitore<br />
di dati di traffico e localizzazione stradale, ha stilato<br />
una classifica delle città più congestionate.<br />
Alle prime tre fanno seguito Berlino, Stoccolma ed<br />
Amburgo; la Francia è lo Stato più rappresentato, visto<br />
che al secondo posto di Parigi si aggiungono l’ottavo di<br />
Lione e il decimo di Marsiglia.<br />
Stranamente Roma non compare in classifica e neanche<br />
Milano, mentre per sapere di Napoli c’è da attendere<br />
ancora qualche tempo, in quanto il capoluogo campano<br />
al 31 luglio scorso contava 960 mila abitanti. Spagna,<br />
Portogallo e Grecia non rientrano nella lista dei Paesi<br />
monitorati.<br />
Navteq TrafficT è una piattaforma utilizzata a livello mondiale<br />
nelle più importanti soluzioni per il traffico automobilistico<br />
e per la navigazione personale, mobile e online.<br />
In Europa copre 13 Paesi con un flusso di informazioni sul<br />
traffico coerente e senza interruzioni. Queste informazioni<br />
sono basate sui dati trasmessi da un insieme di risorse<br />
anche commerciali con miliardi di rilevamenti mensili<br />
acquisiti tramite antenne Gps e da una vasta rete di sensori,<br />
nonché sulle informazioni raccolte da organismi<br />
come polizia, servizi di emergenza e organizzazioni che<br />
19<br />
Consap Magazine 2011<br />
gestiscono le zone cittadine a pedaggio.<br />
Gli esperti Navteq hanno notato che a prescindere da<br />
fattori variabili come incidenti, orari e condizioni meteorologiche,<br />
il traffico viene influenzato anche da fattori<br />
costanti come la topografia specifica del luogo, l’attività<br />
dell’hinterland e l’interazione fra trasporto pubblico e<br />
privato.<br />
“Questi e molti altri fattori influenzano le condizioni del<br />
traffico in base all’orario”, afferma Andreas Erwig,<br />
responsabile di Navteq Traffic Europe in un video; “l’affascinante<br />
complessità dei flussi di traffico infatti non<br />
risiede solamente nell’aspetto spaziale dello spostamento,<br />
bensì anche nel periodo temporale in cui esso si verifica”.<br />
Giorgio E. De Carolis
20 Consap Magazine 2011<br />
Studi legali: nuovi partner per le<br />
assicurazioni nei rapporti con le banche<br />
Per alcune compagnie è in gioco la stessa sopravvivenza, con operazioni<br />
di aumento di capitale indispensabili per andare avanti. In<br />
altri casi si tratta di ristrutturare un business i cui margini sono stati<br />
compressi dalla recente recessione o di cercare nuovi partner finanziari<br />
dopo che molti degli accordi siglati negli anni passati sono<br />
entrati in crisi.<br />
Il mondo assicurativo è nel pieno di una trasformazione epocale,<br />
con gli avvocati che assumono un ruolo da registi nel processo di<br />
cambiamento, proponendosi sempre più come partner delle imprese<br />
del settore.<br />
La crisi finanziaria ha rimesso in discussione le basi sulle quali in<br />
passato sono state siglate intese di bancassurance, vale a dire gli<br />
accordi con i quali istituti credito e compagnie assicurative organizzano<br />
la vendita di polizze allo sportello.<br />
Nel ramo danni, la quota di mercato del bancassurance nel nostro<br />
paese è di circa il 2,5% contro il 3,5% della media europea (con<br />
paesi come la Francia e l'Olanda in cui si sfiora il 9% o come la<br />
Spagna e il Portogallo in cui si superano rispettivamente il 6 e il<br />
7%), per cui vi è spazio per crescere.<br />
Questo scenario, tuttavia, deve fare i conti con gli impegni che le<br />
banche saranno chiamate a prendere dal punto di vista patrimoniale<br />
nei prossimi anni, a cominciare dalle direttive di Basilea 3, l'accordo<br />
internazionale che punta a fissare i requisiti di stabilità del<br />
sistema bancario europeo attraverso un minore ricorso al debito e<br />
maggiore patrimonializzazione.<br />
Al quale si aggiunge un impegno analogo sul fronte assicurativo,<br />
con l'adozione di Solvency II.<br />
Questo comporterà sforzi aggiuntivi da parte dei soci per mantenere<br />
in vita gli accordi di bancassicurazione o le partecipazioni bancarie<br />
nei capitali delle compagnie (è il caso di Mediobanca in<br />
Generali, di Intesa Sanpaolo in Intesa Vita, di Bpm in Bpm Vita e<br />
del Banco Popolare in Ducato).<br />
Di fronte alla necessità di rifocalizzarsi sul business principale, molti<br />
istituti di credito potrebbero dismettere alcune partecipazioni, con<br />
gli avvocati delle due parti chiamati a trovare un'intesa non facile,<br />
considerato che oggi si tratta su valori ben più contenuti di quelli<br />
espressi in passato nelle stesse operazioni.<br />
Ci sono, poi, alcuni gruppi stranieri che continuano a percorrere<br />
questa strada per entrare nel mercato italiano.<br />
“Fino al pre-crisi era sufficiente che un operatore bancario manifestasse<br />
la volontà di trovare un partner assicurativo per assistere a<br />
una pioggia di candidature”, spiega Gian Paolo Tagariello, partner<br />
di Legance, che nei mesi scorsi ha affiancato la Banca Popolare dell'Emilia<br />
Romagna e la Banca Popolare di Sondrio in una procedura<br />
competitiva relativa ad Arva Vita e Arca Assicurazioni e ha<br />
affiancato Generali in relazione ai rapporti con Intesa Sanpaolo<br />
relativamente a Intesa Vita.<br />
“Oggi invece le compagnie sono più prudenti e, anzi, in alcuni casi<br />
non sono disponibili a seguire l'impostazione degli accordi siglati in<br />
passato”.<br />
In questo contesto, il ruolo degli avvocati è centrale: “Si tratta di<br />
coordinare gli aspetti legali con i profili bilancistici imposti dalle<br />
nuove normative in materia di capitale di vigilanza”, aggiunge<br />
Tagariello.<br />
Una revisione degli accordi attuali sarà possibile, ma il bancassurance<br />
resterà strategico nei prossimi anni, secondo Paolo Ghiglione,<br />
partner corporate di Allen & Overy. “Le intese tra mondo bancario<br />
e assicurativo sono destinate ad aumentare”, commenta,<br />
“soprattutto nel settore danni, perché ormai la raccolta allo sportello<br />
fa concorrenza a quella tradizionale tramite agenti.<br />
Inoltre, il venir meno del principio di separatezza e le nuove norme<br />
Isvap sull'assunzione di partecipazioni di controllo in società assicurative<br />
forniscono un quadro normativo stabile che rende appetibili,<br />
anche per investitori di private equity, l'acquisto di partecipazioni<br />
nel settore assicurativo”. Tra gli altri, Allen & Overy ha prestato<br />
assistenza a Poste Vita nell'emissione di una polizza unit linked<br />
le cui prestazioni sono collegate al valore di fondi Ucits III irlandesi.<br />
Un'attività di consulenza che è partita dalla strutturazione del<br />
fondo per proseguire con la predisposizione della documentazione<br />
relativa all'offerta del prodotto sul mercato.
Nuovi mandati per i legali arrivano anche dalle normative messe a<br />
punto negli ultimi mesi per evitare che possano ripetersi gli eccessi<br />
del passato. È il caso del Regolamento 35 dell'Isvap, con cui l'Istituto<br />
di vigilanza sul mercato assicurativo - tra le altre cose - vieta<br />
all'intermediario di essere anche beneficiario della polizza assicurativa.<br />
Una normativa attesa da anni, ed entrata in vigore il 1°<br />
dicembre, che dovrebbe mettere fine alle vendite aggressive allo<br />
sportello di polizze incendio o sulla vita a chi richiede un mutuo.<br />
“Con questa innovazione normativa si chiede inoltre alle imprese<br />
che forniscono coperture relative al ramo danni un documento di<br />
trasparenza molto più invasivo di quanto avvenisse in precedenza”,<br />
spiega Emanuele Grippo, socio di Gianni Origoni Grippo & partners,<br />
studio che ha una practice appositamente dedicata al ramo<br />
assicurativo e composta da dieci professionisti con clienti come<br />
Assiteca, Pramerica e Alliance. “Questo comporta un maggior<br />
ricorso agli studi legali per la redazione dei documenti”. Lo stesso<br />
vale in seguito all'introduzione della class action nella normativa<br />
italiana, “che spinge il mondo assicurativo a chiedere l'intervento<br />
degli avvocati per mappare le aree di rischio e valutare eventuali<br />
modifiche nella propria struttura organizzativa”.<br />
L'attenzione crescente delle Procure verso i reati d'impresa sta portando<br />
a un aumento del lavoro per gli avvocati specializzati nel settore,<br />
come dimostra l'esperienza di Laura Opilio, partner dello studio<br />
CMS Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni, che tra gli altri ha<br />
ricevuto mandati dai Lloyd's di Londra. “In particolare sono coinvolte<br />
le polizze volte a coprire i rischi d'impresa o le responsabilità<br />
Un’altra sentenza che farà discutere secondo Giovanni<br />
D’Agata, Componente del Dipartimento Tematico Nazionale<br />
“Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore<br />
dello “Sportello dei Diritti”, la n. 1644/10 resa il<br />
07/10/2010 dal Giudice di Pace di Galatina avv. Antonio<br />
Sindaco in materia di alcooltest e sospensione della<br />
patente.<br />
Secondo il giudice salentino, infatti, l’accertamento del<br />
tasso alcoolemico a distanza di ore dal momento del sinistro<br />
inficia tutto il procedimento sanzionatorio eliminando<br />
ogni certezza giuridica allo stesso, poiché non si può<br />
essere certi che al momento del sinistro il presunto tra-<br />
21<br />
Consap Magazine 2011<br />
degli amministratori e sindaci di società”, spiega l'avvocato,<br />
mostrandosi ottimista sul futuro del mercato italiano: “Gli occhi delle<br />
compagnie assicurative straniere (principalmente britanniche e statunitensi)<br />
sono rivolte in Italia soprattutto verso il settore della<br />
responsabilità dell'impresa, della responsabilità degli amministratori<br />
e sindaci di società, della responsabilità medica e professionale<br />
in generale”.<br />
Non solo i business tradizionali legati alle polizze vita e ai danni<br />
legati alla circolazione stradale.<br />
L'evoluzione dei mercati porta con sé nuove problematiche che<br />
coinvolgono le competenze legali: “Nel nostro paese c'è un numero<br />
elevato di avvocati che seguono il mercato assicurativo, per cui<br />
gli spazi maggiori si trovano nei segmenti di nicchia, che richiedono<br />
modelli assicurativi tailor made”, osserva Gabriel Cuonzo, name<br />
partner di Trevisan & Cuonzo, che tra gli altri segue Groupe Mutuel.<br />
“È il caso del filone in forte crescita legato agli asset tecnologici, per<br />
i quali vi è spesso la necessità di coprirsi dai rischi legati a possibili<br />
pretese di terzi sulla titolarità dei brevetti che vengono ceduti. Lo<br />
stesso vale per i rischi legati all'esito di cause di validità o contraffazione<br />
in Italia o in altri paesi”.<br />
Questioni che non coinvolgono solo le aziende di medie o grandi<br />
dimensioni - i clienti tradizionali degli studi d'affari - ma anche le<br />
pmi: “Di volta in volta, l'avvocato affianca l'imprenditore nella ricerca<br />
della compagnia in grado di assicurare lo specifico rischio di<br />
impresa, valutando il suo livello di affidabilità e i costi”, aggiunge<br />
Cuonzo.<br />
Accertamento alcolemico ritardato,<br />
per il giudice inficia il procedimento<br />
sgressore avesse violato la norma di cui all’art. 186 del<br />
C.d.S. Tale circostanza rende quindi nulla l’ordinanza -<br />
ingiunzione di sospensione della patente di guida che<br />
trae giuridico fondamento dal suddetto accertamento.<br />
Ritiene il giudicante, infatti, che “non si può escludere che<br />
il superamento del tasso consentito di alcool (nel sangue)<br />
fosse conseguenza di una condotta successiva al sinistro<br />
stesso, dato che il ricorrente, nell’arco delle tre ore intercorse<br />
(tra il sinistro e l’esame effettuato presso la struttura<br />
sanitaria competente, come da documentazione sanitaria<br />
allegata), ha avuto la possibilità di assumere liberamente<br />
sostanze alcoliche di vario genere”.
22 Consap Magazine 2011<br />
Sulla neve la polizia sceglie<br />
la sicurezza preventiva<br />
È dal 1956 che uomini e mezzi della Polizia di Stato sono<br />
da sempre presenti nelle aree sciistiche più importanti del<br />
nostro paese. Far trascorrere delle vacanze in serenità<br />
agli amanti della montagna, specialmente d'inverno,<br />
quando sono migliaia gli appassionati che solcano le<br />
pendici innevate, è uno dei compiti della polizia della<br />
montagna.<br />
La prevenzione contro comportamenti scorretti o il soccorso<br />
in caso di incidenti è assicurata quest'anno da 253<br />
specialisti della Polizia di Stato che per tutta la stagione<br />
invernale, saranno presenti in 63 località, soprattutto al<br />
nord ma anche alcune zone del centro e del sud Italia.<br />
Nel corso degli anni si è modificata l'esigenza dei servizi<br />
sulla neve non più incentrata solo sul soccorso ma<br />
soprattutto sulla prevenzione e sicurezza nei comprensori<br />
sciistici che possono ospitare anche 20 mila persone.<br />
Proprio questa massiccia concentrazione di gente richie-<br />
de che le attività di svago si svolgano nel rispetto delle<br />
regole che disciplinano la pratica degli sport invernali. In<br />
particolare la legge 363/2003 stabilisce i comportamenti<br />
da tenere in pista tra cui come fare un sorpasso, gli<br />
obblighi di precedenza e l'obbligo di prestare soccorso in<br />
caso di infortuni.<br />
A un mese dall'apertura della stagione sciistica sono stati<br />
già effettuati 2.917 soccorsi e denunciate 42 persone. Nella<br />
passata stagione invernale i numeri mettono in evidenza la<br />
quantità e la tipologia di interventi della polizia: sono stati<br />
14 mila 680 i soccorsi con una media di 99 ogni giorno,<br />
75 le persone denunciate mentre quelle arrestate sono state<br />
2 e 1.583 i verbali per infrazioni ai regolamenti.<br />
I dati sono stati raccolti dal Centro addestramento alpino<br />
di Moena che coordina come ogni anno i servizi in montagna,<br />
oltre a formare il personale dedicato a tale settore.<br />
www.poliziadistato.it
Inchiesta sulle spese inutili<br />
legate alle scorte<br />
La manovra costringe i commissariati a chiudere alle nove di<br />
sera, ma il Sindacato di Polizia accusa: per risparmiare 600<br />
mln bastava togliere tutte le scorte inutili - otto persone per<br />
Scajola e Carlo Vizzini. Mario Baccini e Marco Minniti dispongono<br />
di 5 angeli protettori, mentre l’avvocato di Cogne,<br />
Carlo Taormina, cammina con 4 poliziotti al suo fianco. 5<br />
uomini per Pannolone Costanzo, venti per Schifani (due per il<br />
figlio) e sembra che il viminale abbia autorizzato la protezione<br />
di 2 agenti “al figlio di Schifani e Paolo Berlusconi” - Intanto<br />
Brunetta promette: la scure calerà sulle 90mila auto blu<br />
(costano ai contribuenti 4 miliardi). Vogliamo cominciare da<br />
quella della sua segretaria?<br />
Dago Report - Il ministro Brunetta ha appena detto che le auto<br />
blu sono 90mila e costano ai contribuenti almeno 4 miliardi.<br />
Mentre si aspetta di sapere se la scure calerà anche sull’auto<br />
della sua segretaria, il sindacato di polizia Consap rivela dettagli<br />
sconcertanti sull’abuso delle scorte ai cosiddetti Vip.<br />
Nell’elenco pubblicato oggi da Repubblica si legge che l’exministro<br />
e bagnino, Mario Baccini e Marco Minniti dispongono<br />
di 5 angeli protettori, mentre l’avvocato di Cogne, Carlo Taormina,<br />
cammina con 4 poliziotti al suo fianco. E sembra che il<br />
Viminale abbia autorizzato la protezione di 2 agenti “al figlio<br />
di Schifani e Paolo Berlusconi”.<br />
La manovra “taglia” i commissariati “ma restano tutte le scorte<br />
inutili” - Federica Angeli e Giovanna Vitale per “la Repubblica<br />
- Roma”<br />
La manovra finanziaria si abbatte sulla questura di Roma.<br />
Diciannove commissariati su 38 chiuderanno alle 20 per «ottimizzare<br />
le risorse umane e finanziarie che, come noto, vanno<br />
progressivamente riducendosi», è scritto in una circolare datata<br />
7 luglio del questore Giuseppe Caruso. Ma secondo il Consap,<br />
sindacato di polizia, per far fronte al taglio di seicento milioni<br />
di euro basterebbe davvero poco.<br />
Un esempio? Ridurre il servizio scorte. «Quando 19 commissariati<br />
sono costretti a chiudere alle 20, impedendo ai cittadini<br />
di sporgere denunce dopo quell´orario - dichiara Gior-<br />
23<br />
Consap Magazine 2011<br />
gio Innocenzi, segretario generale nazionale della Consap -<br />
ci domandiamo il senso di impiegare 3.500 poliziotti ogni<br />
giorno a Roma nel servizio di scorta a personaggi che<br />
potrebbero o farne a meno o comunque usufruirne in numero<br />
ridotto».<br />
La lista delle scorte “inutili” a vip, secondo la confederazione<br />
sindacale autonoma della polizia, è lunga. «L´ex ministro Scajola,<br />
tanto per fare un esempio - spiega Innocenzi - si avvale di<br />
otto persone, così come sono sotto tutela della polizia il capogruppo<br />
della Lega al Senato Bricolo, che ha 4 uomini, il presidente<br />
della Commissione Difesa del Senato Gianpiero Cantoni<br />
che ne ha 2». Mario Baccini<br />
E ancora: «Il presidente del Senato Schifani, è vero che ricopre<br />
un ruolo importante, ma ha venti uomini al seguito - osserva<br />
ancora il segretario generale nazionale della Consap - il senatore<br />
Carlo Vizzini 8, l´onorevole Mario Baccini 5, il giornalista<br />
Maurizio Costanzo 5, l´ex presidente della regione Calabria<br />
Agazio Loiero 3, l´avvocato Carlo Taormina 4, l´onorevole<br />
Marco Minniti ne ha 5. Quando poi vengono a Roma il figlio di<br />
Schifani e Paolo Berlusconi, il Viminale ha dato l´ok perché<br />
abbiano due agenti di scorta al giorno». democ24 Marco Minniti.<br />
Da una verifica dei dati la Consap ha studiato la possibilità di<br />
un recupero di circa 15 equipaggi di volante per turno nella<br />
capitale se venissero ridimensionate le scorte. Oltre a un<br />
risparmio consistente ci sarebbe anche un recupero di agenti<br />
da mettere in strada e magari anche nei 19 commissariati -<br />
Castro Pretorio, Celio, Sant´Ippolito, Borgo, Montemario, Torpignattara,<br />
Vescovio, Trastevere, Porta Pia, Appio Nuovo, Colombo,<br />
Rai, Tuscolano, Esquilino, Università, Spinaceto, Flaminio<br />
Nuovo, Palazzo di Giustizia, Villa Glori - che invece, dal 7<br />
luglio chiudono alle 20.<br />
«Il ministro leghista Maroni, invece di offendere Roma, guardi<br />
agli sprechi veri - rincara la dose Michele Baldi, leader del<br />
Movimento per Roma - e da questi tragga spunto per risolvere i<br />
problemi legati ai fondi per Roma Capitale».
convenzione
25<br />
Consap Magazine 2011<br />
Il Santo Padre incontra i Poliziotti<br />
Esaltati i valori e la famiglia<br />
Benedetto XVI ha voluto manifestare il suo "sincero<br />
apprezzamento per l'impegno e la professionalità con cui<br />
i funzionari e gli agenti della Polizia di Stato, quasi come<br />
'angeli custodi', vegliano giorno e notte sul Vaticano,<br />
garantendo la necessaria sicurezza e ponendosi al servizio<br />
dei pellegrini".<br />
Una gratitudine che Papa Ratzinger ha espresso nel<br />
modo più solenne ricevendo in Vaticano, insieme al personale<br />
dell'Ispettorato, anche il capo della Polizia prefetto<br />
Antonio Manganelli.<br />
Erano presenti anche il prefetto Salvatore Festa incaricato<br />
dei rapporti tra Santa Sede e le autorità italiane preposte<br />
alla sicurezza e altri funzionari e dirigenti tra i quali il<br />
nuovo dirigente generale dell'Ispettorato, Raffaele Aiello.<br />
"Quest'opera di vigilanza, che voi svolgete con diligenza<br />
e sollecitudine a tutela dell'ordine pubblico, è certamente<br />
- ha riconosciuto il Pontefice nel discorso rivolto a funzionari<br />
e agenti della Polizia di Stato - considerevole e delicata:<br />
essa richiede a volte non poca pazienza, perseveranza,<br />
sacrificio e disponibilità all'ascolto".<br />
Si tratta dunque di "un servizio quanto mai utile al tranquillo<br />
e sicuro svolgimento delle manifestazioni spirituali<br />
e religiose che si svolgono specialmente nella piazza S.<br />
Pietro".
26 Consap Magazine 2011<br />
Una grande forza sindacale moderna<br />
e riformatrice<br />
A Chianciano il 23 e 24 febbraio per il X Consiglio Nazionale Consap.<br />
Fervono i preparativi nella Segreteria Generale Nazionale<br />
della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia<br />
ed in tutte le sedi perifiche. L’appuntamento è di quelli<br />
cardine per un’organizzazione sindacale che dal 1999<br />
ad oggi ha sempre accresciuto il consenso. La location è<br />
quella di Chianciano Terme i giorni il 23 e 24 febbraio<br />
2011, l’assise è quella del X Consiglio Nazionale. La<br />
“due giorni” si preannuncia intensa nelle tematiche ed<br />
interessante nei contenuti: i più importanti temi dell'agenda<br />
della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia<br />
nel medio e lungo termine.<br />
Nel corso dei lavori, che si svolgeranno presso il prestigioso<br />
ed accogliente Hotel Ricci, saranno discusse le problematiche<br />
connesse alla legge n.122/2010 riguardante<br />
la manovra finanziaria correttiva e di stabilizzazione dei<br />
conti pubblici, la mancata esclusione dei poliziotti dall'applicazione<br />
della cosiddetta "finestra mobile", la<br />
ristrutturazione delle carriere, la disciplina della mobilità<br />
a domanda e più in generale i temi relativi alla gestione<br />
delle risorse e alla loro pianificazione sul territorio.<br />
Il X Consiglio Nazionale è chiamato, inoltre, ad indire il<br />
Congresso Nazionale ed approvare i regolamenti congressuali<br />
con i quali a partire dai prossimi mesi si celebreranno<br />
in tutta Italia i congressi delle strutture periferiche.<br />
Molta carne al fuoco per un 2011 che sarà al contempo<br />
punto di arrivo analizzando cosa ha funzionato<br />
bene e cosa funzione meno in seno all’organizzazione<br />
ma anche nuovo punto di partenza nel definire con sempre<br />
maggiore nitidezza quel progetto che punt a fare<br />
della Confederazione Sindacale Autonoma della Polizia<br />
una grande forza sindacale moderna e riformatrice.<br />
Giada Ariani
Consap Magazine 2011 27<br />
La stagione estiva va pianificata;<br />
incontro per gli acquascooter<br />
Terminata la stagione estiva, è d’obbligo un’attenta riflessione<br />
circa il meritevole ed encomiabile servizio svolto dal<br />
personale della Squadra Nautica, anche attraverso il pattugliamento<br />
delle coste in sella agli acquascooter.<br />
Nella fattispecie ci sia consentito, preminentemente per<br />
fornire un fattivo contributo volto a migliorare le condizioni<br />
di lavoro dei colleghi interessati, porre l’accento su<br />
alcune disfunzioni registrate durante l’attività operativa<br />
dei mezzi in questione.<br />
Per meglio comprendere le condizioni disagevoli in cui<br />
sono stati costretti ad operare i conduttori delle moto<br />
d’acqua, a titolo esemplificativo, si rappresenta una giornata<br />
tipo che ha caratterizzato la quotidianità durante la<br />
stagione estiva.<br />
Si fa riferimento in particolare quando, all’atto d’intraprendere<br />
il servizio, dal locale Commissariato di Pubblica<br />
Sicurezza, con fuoristrada corredato di carrello<br />
appendice, trasportavano i 2 acquascooter, all’interno di<br />
una proprietà privata che, a titolo gratuito, garantiva luoghi,<br />
acqua, guardiania e tutto il corollario necessario. In<br />
questo locale di rimessa i conduttori, svestita la divisa,<br />
indossavano la muta per il pattugliamento. Di sovente, si<br />
rendeva necessario recarsi in altra località per effettuare<br />
il rifornimento dei mezzi presso l’unico distributore di<br />
zona dotato del cosiddetto Durc - ma anche l’unico che<br />
ha dato la disponibilità e credito per i rifornimenti - per<br />
quanto, talvolta, si registrava un tempo d’attesa, per il<br />
bunkeraggio, anche di 2 ore. Al termine di tale incombenza,<br />
avveniva il pattugliamento vero e proprio nel tratto<br />
di costa indicato, in un tempo reale di servizio opera-<br />
tivo di circa 2 ore. Terminato il turno, dopo aver ormeggiato<br />
le moto d’acqua, sotto il benevolo controllo dei<br />
gestori privati della concessione, i conduttori, necessariamente,<br />
dovevano fare rientro in commissariato con il veicolo<br />
in dotazione per consentire al personale impiegato<br />
sul turno successivo di compiere il percorso inverso e dirigersi<br />
sul luogo ove erano ormeggiati i mezzi. I colleghi<br />
impiegati su quest’ultimo turno, ripetevano la stesa trafila<br />
dei colleghi dell’altro turno ivi compreso il rifornimento<br />
dei mezzi<br />
Si fa rilevare, inoltre, che per svolgere il pattugliamento<br />
nel tratto costiero, in alcuni casi gli operatori dovevano<br />
lasciare gli acquascooter con il pieno di carburante già<br />
dalla sera precedente, ricollocare i natanti sui carrelli,<br />
fare rientro in sede rimettere i suddetti mezzi in acqua utilizzare<br />
il residuo tempo rimasto per svolgere il pattugliamento<br />
avendo cura di consumare meno carburante possibile<br />
al fine di consentire ai colleghi del turno susseguente<br />
di poter svolgere il servizio i quali, a loro volta, dovevano<br />
aver cura di lasciare una quantità di carburante tale<br />
da potersi recare il giorno seguente presso i luoghi del<br />
rifornimento che, giova precisare, nella fattispecie che fa<br />
riferimento al pattugliamento delle coste della Gallura,<br />
dista circa 6 miglia nautiche.<br />
Tale stato di cose, sarebbe determinato dal fatto che, nelle<br />
vicinanze dell’Ufficio, non sono presenti distributori in<br />
ordine con il Durc tali da dare disponibilità e credito alla<br />
Pubblica Amministrazione. Proprio per tale motivo, quindi,<br />
altri enti hanno risolto la questione utilizzando dei<br />
buoni per il carburante, aggirando così rilievi di natura
Consap Magazine 2011<br />
28<br />
burocratica che ingolfano quasi irrimediabilmente l’efficienza<br />
del servizio stesso. Ma ciò che più fa riflettere,<br />
nella fattispecie, è la situazione paradossale che si è<br />
venuta a determinare in certe realtà in cui tutte le Forze di<br />
Polizia si riforniscono di carburante, ad eccezione della<br />
Polizia di Stato.<br />
Alla luce delle sopra esposte ragioni, si ritiene opportuno<br />
richiedere un urgente incontro al fine di affrontare le criticità<br />
illustrate. Inoltre la richiesta di incontro intende<br />
affrontare anche una serie di problematiche inerenti la<br />
Squadra Nautica di stanza presso la Costa Smeralda,<br />
quali: il reperimento di un modulo abitativo quale ufficio<br />
da collocare negli ormeggi giacché, allo stato, gli operatori<br />
sono sistemati in un modulo totalmente fatiscente,<br />
privo di servizi igienici, collocato nei pressi della Lega<br />
Navale di Olbia; l’assegnazione in via definitiva di un<br />
fuoristrada per le incombenze dell’Ufficio; la predisposizione<br />
di un programma di uscita almeno settimanale delle<br />
barche in uso alla Squadra Nautica, questo al fine mantenere<br />
l’efficienza dei natanti stessi poiché, giocoforza,<br />
l’immobilità degli stessi determina una palese inefficienza<br />
con i risultati facilmente immaginabili; l’opportunità, per<br />
gli operatori abilitati alla conduzione degli acquascooter,<br />
di poter svolgere il condizionamento fisico al fine di mantenere<br />
i necessari standard fisici che numerose ore di servizio<br />
in sella al natante richiede, contemperando, ovviamente,<br />
le esigenze di servizio così come avviene, per<br />
esempio, per i sommozzatori.<br />
Il Segretario Provinciale<br />
Massimiliano Pala<br />
Verso una proroga<br />
della rappresentanza militare<br />
Il Parlamento non ceda ai diktat dei vertici militari<br />
Ancora una volta è stato presentato in Parlamento un<br />
emendamento per sopprimere il comma 7 dell'articolo 3<br />
del D.L. 152/2009 concernente la proroga delle rappresentanza<br />
militari fino al 30 luglio 2010. La Consap senza<br />
alcuna esitazione si schiera a tutela dei diritti dei militari<br />
per cancellare questa proroga infame. Occorre, infatti,<br />
ridare prima possibile la possibilità al personale di scegliere<br />
i propri rappresentanti. Basta dare un'occhiata al<br />
blog del sito www.forzearmate.org per comprenedere la<br />
generale contrarietà del personale militare ad una eventuale<br />
proroga dei Cocer. Chissà se il Parlamento deciderà<br />
di ascoltare le migliaia di militari che chiedono la tutela<br />
di un diritto, oppure come la volta scorsa, appoggerà<br />
le richieste dei vertici militari?
Convenzioni del Viminale,<br />
i casi della Tim e di Sky<br />
In queste due pagine affrontiamo un tema che preoccupa in maniera<br />
esponenziale donne ed uomini della Polizia di Stato, ossia le<br />
convenzioni che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza stipula o<br />
come nel caso della pagina accanto non stipula con aziende fornitrici<br />
di servizi.<br />
Questa forma di risparmio in convenzione ottenuto dall’Amministrazione<br />
in base alla potenzialità del target, in questo caso tutti<br />
i dipendenti del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, si rileva<br />
ancor più gradita in un momento di recessione economica, con<br />
aumenti stipendiali inadeguati e con gli appartenenti alla Polizia<br />
di Stato, che risultano ai primi posti fra le coppie separate, quindi<br />
con sulle spalle mantenimenti di centinaia di euro per moglie<br />
Consap Magazine 2011 29<br />
e figli. Tanto che recenti studi vedono la categoria inserite nella<br />
cosiddetta lista dei “nuovi poveri”. In questo contesto ogni forma<br />
di risparmio è ben gradita, ma spesso queste convenzioni mancano<br />
della chiarezza necessaria e per i poliziotti si rivelano un<br />
boomerang come il caso del poliziotto umbro che si troverebbe<br />
a dover pagare alla Tim oltre 5 mila euro per traffico internet.<br />
Poi c’è la vicenda Sky che ha visto le Forze di Polizia militari<br />
chiudere un conveniente accordo, senza che i prefetti della<br />
nostra polizia siano stati capaci di inserirsi nella trattativa, uno<br />
scandalo denunciato dalla Consap e che potrebbe far saltare<br />
qualche testa eccellente al Dipartimento della Pubblica Sicurezza<br />
dopo questa introduzione la parola alla cronaca.<br />
Bolletta choc, ma il Ministero<br />
gli impedisce di difendersi<br />
Lo studio legale della Consap sta affrontando una tematica<br />
legata al sovrapprezzo della convenzione con Tim per il traffico<br />
internet eccedente, su segnalazione della nostra Segreteria di<br />
Perugia. La vicenda, in sintesi, è questa: un collega in servizio<br />
presso la Scuola di Polizia di Spoleto, lo scorso anno ha attivato<br />
sull’utenza telefonica TIM, in convenzione con il Ministero, il<br />
traffico dati per poter navigare in internet.<br />
A seguito di questa attivazione è rimasto coinvolto in traffico<br />
dati, anomalo che ha sforato il traffico dati in convenzione, che<br />
è di 20gb al mese, di circa 9gb.<br />
Per questo traffico dati in più, è stato chiamato da un addetto<br />
all’Ufficio Amministrativo Contabile del Dipartimento, che gli ha<br />
anticipato telefonicamente, di dover pagare più di 5.400,00<br />
euro per il traffico dati risalente a prima dell’estate.<br />
Il collega attraverso I’Adoc si è opposto alla Tim portando il<br />
caso anche davanti al Corecom dell’Umbria, ed è stato argomento<br />
anche di un articolo su un giornale locale.<br />
In sua difesa, e di altri 4/5 colleghi in provincia che sono stati<br />
coinvolti in vicende analoghe, c’è da dire che i contatori del<br />
portale Tim non aggiornavano in tempo reale il traffico generato<br />
e che non esiste, o esisteva, un servizio di messaggistica per<br />
comunicare lo sforamento della soglia dei 20gb. A questo si<br />
aggiunge il fatto che il costo convenzionato con il Ministero, per<br />
gigabyte prodotto, passa da poco più di 1,10 euro a circa a<br />
600,00 euro, cifra spropositata, a carico del traffico eccedente.<br />
La vicenda esposta sui giornali locali, ha suscitato interesse ed<br />
il collega è stato contattato dalla Rai Testata Giornalistica Regionale<br />
dell’Umbria per rilasciare un’intervista in merito.<br />
Il collega ha per questo chiesto all’Amministrazione e segnatamente,<br />
al Capo di Gabinetto della questura, l’autorizzazione<br />
a rilasciare dichiarazioni stampa, cosa che gli è stata subito<br />
negata salvo poi, chiedere allo stesso, facendolo convocare<br />
dal dirigente del Commissariato, informazioni circa i contenuti<br />
dell’intervista, i partecipanti, i giornalisti e quanto altro<br />
occorreva per dare risposte alle Relazioni Esterne del Ministero<br />
dell’Interno.
Consap Magazine 2011<br />
30<br />
Quando il fannullone<br />
è un alto funzionario<br />
La domanda è d'obbligo: ma tutti quei prefetti e dirigenti<br />
superiori che gironzolano per Roma con autisti e macchine<br />
lussuose che cosa ci stanno a fare al Ministero dell’Interno?<br />
Ancora una volta in tema di convenzioni la<br />
Polizia di Stato è stata surclassata dai carabinieri e dai<br />
finanzieri. Era già successo con la convenzione Tim<br />
estesa ai pensionati. Adesso anche in tema di pay tv i<br />
poliziotti segnano il passo.<br />
Da dicembre 2010 i colleghi dell'Arma e della Guardia<br />
di Finanza usufruiscono di una convenzione speciale<br />
con Sky Italia che gli riserva uno sconto del 57% sui<br />
pacchetti "3 Sky pack e 5 Channel Pack" in virtù della<br />
quale pagano un canone mensile di 29,90 euro anzichè<br />
69,00 euro. Il Capo della Polizia, che sappiamo giustamente<br />
impegnato in vicende di massima importanza per<br />
la sicurezza nazionale, dovrebbe però trovare il tempo<br />
per verificare quanto accaduto e decidere di "mandare<br />
a lavorare almeno i prefetti più sfaticati".<br />
“Una vicenda che - ha commentato il sindacato maggiormente<br />
rappresentativo della Polizia di Stato Consap<br />
- pur nella sua natura di bene voluttuario evidenzia la<br />
Con una cortese telefonata del Vice Capo della Polizia al<br />
Segretario Generale, Giorgio Innocenzi, la Consap è<br />
stata informata del fatto che finalmente era stata risolta la<br />
questione dei “tornelli”.<br />
Sta per essere emanata, infatti, una circolare a firma del<br />
Capo della Polizia, con la quale sarà introdotto il foglio<br />
di presenza elettronico e saranno diramate puntuali disposizioni<br />
disciplinanti l’uso del badge per l’accesso alle<br />
distanza incolmabile che esiste fra i quadri dirigenziali<br />
della Polizia di Stato e la cosiddetta truppa”.<br />
La risposta del Dipartimento della Pubblica Sicurezza<br />
alla polemica seguita alla mancata stipula da parte<br />
della Polizia della convenzione con Sky Italia fa veramente<br />
ridere. Una risposta in fotocopia inviata a tutte le<br />
organizzazioni sindacali per dire "la Direzione Centrale<br />
per gli Affari Generali ha rappresentato che la convenzione<br />
stipulata dall'Arma dei Carabinieri prevede<br />
un'offerta speciale per gli abbonamenti annuali e quantitativamente<br />
prefissati, pertanto, non suscettibile di<br />
estensione". "Allo scopo di concordare condizioni di<br />
favore per il personale della Polizia di Stato, non limitate<br />
numericamente e con validità temporale più ampia<br />
rispetto a quanto stabilito dalla predetta convenzione<br />
sono in corso contatti, del cui esito si fa riserva di fornire<br />
tempestiva notizia". Una spiegazione semplicemente<br />
deprimente che evidenzia incapacità e menefreghismo<br />
da parte di quei tanti burocrati ministeriali superstipendiati<br />
che trascorrono le giornate a scaldare le sedie.<br />
Stop definitivo ai tornelli!<br />
Vincente la nostra linea intransigente<br />
Direzioni Centrali, al Compendio Viminale e al Compendio<br />
Castro Pretorio, ai soli fini di sicurezza. Nessuna correlazione,<br />
dunque, tra l’utilizzo di questo strumento e il<br />
computo dell’orario di lavoro e delle eventuali prestazioni<br />
straordinarie.<br />
Ancora una volta la linea della Consap, che com'è noto<br />
ha effettuato diverse iniziative di denuncia e volantinaggi<br />
di protesta, è risultata vincente.
Una delegazione della Consap composta dal Segretario<br />
Nazionale Sergio Scalzo e dal Coordinatore Nazionale della<br />
Consulta Sommozzatori, Giuseppe Carriera ha incontrato il<br />
Direttore Centrale per le Specialità della Polizia di Stato, Prefetto<br />
Oscar Fioriolli.<br />
Durante l’incontro, svoltosi in un clima di viva cordialità e<br />
costruttivo confronto, la Consap ha fatto il punto sul documento<br />
programmatico relativo al riordino del settore delle attività<br />
subacquee e nautiche della Polizia di Stato. E’ doveroso riconoscere<br />
al Prefetto Fioriolli ed ai suoi diretti collaboratori, dottor<br />
Maurizio Gelich e dottor Vincenzo Trombadore un notevole<br />
impegno nel recepire e fare proprie tutte le giuste rivendicazioni<br />
di questa O.S., che da sempre si batte per un comparto<br />
di specialisti, se non all'occorrenza, a volte dimenticati o<br />
poco valorizzati. In particolare, nel corso della riunione, Il<br />
Prefetto Fioriolli si è impegnato affinché da subito i Sommozzatori<br />
della Polizia di Stato, anche se momentaneamente o<br />
definitivamente privi della idoneità fisica all’immersione, possano<br />
rimanere a prestare la propria opera “qualificata” all’in-<br />
Consap Magazine 2011 31<br />
Consulta Nazionale Sommozzatori:<br />
esito riunione presso i reparti speciali<br />
terno dei nuclei di appartenenza. In riferimento a tale problematica<br />
la Consap e tutti i sommozzatori della Polizia di Stato,<br />
auspicano l’immediato reintegro presso la Sezione Sommozzatori<br />
di Napoli del collega sommozzatore Alessandro Scuotto<br />
che, per ironia della sorte, oltre a possedere un invidiabile<br />
curriculum subacqueo, è detentore del primato mondiale di<br />
immersione profonda con autorespiratori a circuito chiuso (–<br />
236 mt.). Nel proseguo della riunione si è passati all’analisi<br />
della problematica riguardante gli operatori Ossalc/Ossn,<br />
con particolare attenzione alla disparità di trattamento economico<br />
tra l’operatore appartenente al ruolo Ispettori Jeri De<br />
Palma – Sez. Sommozzatori Olbia - e l’unico operatore<br />
appartenete al ruolo Funzionari (Dott.ssa Luisa Cavallo ex<br />
Direttore del C.N.eS. di La Spezia). Sull’argomento il Prefetto<br />
Fioriolli sposava pienamente la tesi avanzata dalla Consap<br />
che già da tempo chiede di corrispondere anche al citato<br />
Ispettore della Sezione Sommozzatori di Olbia la prevista<br />
indennità sommozzatori, così come la prevista indennità di<br />
comando della unità navale recentemente assegnata alla neo
Consap Magazine 2011<br />
32<br />
costituita Sezione Sommozzatori di Olbia. Nel merito va<br />
ricordato che questa O.S., da circa un anno, nonostante i<br />
ripetuti solleciti inoltrati dal Segretario Nazionale Generale<br />
Giorgio Innocenzi, attende una definitiva pronuncia del T.E.P.<br />
avverso la quale poter ricorrerre in caso di non accoglimento<br />
delle tesi già più volte argomentate. Sempre con riferimento<br />
alla situazione riguardante i colleghi sommozzatori con brevetto<br />
Ossalc/Ossn la Consap ha illustrato al Signor Prefetto la<br />
opportunità di valutare l’istituzione di due nuove Sezioni Sommozzatori<br />
(Roma e Pescara) da affiancare a quelle già esistenti.<br />
L’operazione che la Consap si accinge ad illustrare,<br />
anche ai Signori Questori delle due città interessate, permetterebbe,<br />
oltre ad una più razionale distribuzione delle risorse<br />
già stanziate nel settore, il recupero di personale già formato<br />
ed equipaggiato di tutto punto. Il tutto a costo zero e con un<br />
prezioso ritorno d’immagine per l'amministrazione, in un<br />
momento in cui per contingenze economiche si ha una scarsa<br />
La fuga e l’omissione di soccorso dopo un incidente stradale,<br />
cui la cronaca nazionale ci notizia ormai con frequenza<br />
negli ultimi tempi, stanno assumendo quasi una<br />
caratterizzazione di “fenomeno”, che suggerisce pertanto<br />
una riflessione anche allo studioso di fenomeni sociali.<br />
I due delitti colposi, sanzionati dall’art.189, commi 6 e<br />
7, del Codice della strada, di solito sono provocati ab origine<br />
da una condotta potenzialmente pericolosa e<br />
comunque a rischio del soggetto alla guida, come l’eccesso<br />
di velocità, le manovre azzardate, la guida spavalda<br />
o addirittura esibizionistica, tutte denotanti irrazionale<br />
imprudenza di fondo, insofferenza per la disciplina e<br />
supposta totale padronanza di gestione dell’automezzo,<br />
magari perché fornito dei moderni sistemi di sicurezza<br />
attiva e passiva. Non è insolito trovare poi automobilisti<br />
“demolitori” sotto l’effetto di alcolici e/o stupefacenti,<br />
oltreché stranieri ben poco avvezzi all’osservanza delle<br />
leggi.<br />
attenzione da parte delle altre forze di Polizia a questo specifico<br />
settore. In ultimo la Consap e orgogliosa di riscontrare<br />
che il seme piantato già più di un anno fà, riguardante la possibilità<br />
di estendere l'attività di condizionamento fisico, già<br />
espletata dai Sommozzatori durante l'orario di servizio, a tutti<br />
gli specialisti di mare. Proposta che ha avuto un germoglio<br />
all'interno del Servizio Reparti Speciali che, condividendo<br />
appieno la tesi di questa O.S., darà seguito ad una sperimentazione<br />
all'interno del C.N.eS. i cui eventuali positivi riscontri<br />
potranno essere estesi a tutte le Squadre Nautiche operanti sul<br />
territorio. Al termine dell’incontro la delegazione della Consap<br />
esprimeva inoltre il proprio apprezzamento al Signor Prefetto<br />
anche per l’operato del neo Direttore del C.N.eS. di la<br />
Spezia, Dott. Ugo Terracciano, al quale la Consulta Nazionale<br />
Sommozzatori è lieta di offrire tutta la propria collaborazione<br />
ed esperienza.<br />
Giuseppe Carriera<br />
Fuga e omissione di soccorso in strada<br />
Dr Andrea Recchioni<br />
sociologo<br />
L’attualità ci mostra un crescente allentamento dei valori<br />
fondanti la convivenza comunitaria, quali riconoscere e<br />
rispettare la libertà degli altri, la solidarietà, i doveri etici<br />
e civici, la tutela prioritaria dei bambini, degli anziani e<br />
dei più deboli. Insieme di valori che si tende a relegare al<br />
livello astratto se non addirittura utopico, poco agito<br />
anche a causa di non confortanti esempi che a volte provengono<br />
dalla società allargata. Prevalgono allora le<br />
condotte autocentrate, volte a salvaguardare innanzitutto<br />
se stessi in un’ottica chiaramente individualistica secondo<br />
dinamiche marcate con l’impronta parossistica dell’egoismo<br />
acefalo, che ignora l’altro e il suo destino, che con<br />
probabilità si è compromesso o si è contribuito a segnare<br />
pesantemente. Si scappa dal luogo del “fattaccio”, ma<br />
è una fuga pavida e pilatesca dalle responsabilità. L’imperativo<br />
categorico è allora recuperare con vigore la<br />
dimensione di “genuina maturità” che appartiene ancora<br />
all’uomo vero.
“Un rischio evitabile per tutti i colleghi”, sarebbe prodotto,<br />
da alcune mancate dotazioni di reparto per il personale<br />
della 6^ sezione “crimine diffuso” della Questura di<br />
Roma, che denuncia la Confederazione Sindacale Autonoma<br />
di Polizia.<br />
“Nei giorni scorsi - spiega la Segreteria Provinciale della<br />
Consap di Roma - una pattuglia motomontata è stato<br />
sbalzata dal mezzo durante un inseguimento per rapina,<br />
anche a causa del fatto che non aveva potuto aprirsi il<br />
varco fra i veicoli in quanto il motociclo di servizio, di<br />
nuova assegnazione, non è dotato di dispositivo supplementare<br />
d’emergenza: ossia della sirena”.<br />
“E’ gravissimo che questa mancanza non sia stata individuata<br />
prima che i colleghi ne pagassero le conseguenze<br />
con numerose fratture, quando appare ovvio che per districarsi<br />
in una città come la nostra durante un inseguimento<br />
la sirena è assolutamente necessaria”.<br />
E’ un paradosso – spiega il Segretario provinciale della<br />
Consap di Roma Massimo Vannoni - che l’autista civile al<br />
servizio anche di un piccolo amministratore cittadino<br />
abbia a bordo la sirena, che spesso usa per passare con<br />
il rosso blandendo l’arroganza del suo trasportato, mentre<br />
i poliziotti di un servizio così delicato come gli operatori<br />
del “crimine diffuso”, non possano usufruire di questo<br />
dispositivo, perché chi ha verificato sull’appalto non<br />
aveva mai nemmeno lontanamente avuto cognizione di<br />
cosi voglia dire fare prevenzione e controllo del territorio.<br />
La Segretaria Provinciale chiede che siano chiarite le<br />
responsabilità di chi ha siglato questo accordo di fornitura<br />
di mezzi, e segnala anche altre carenze tecniche dello<br />
stesso reparto di “crimine diffuso” alle quali bisogna trovare<br />
immediata soluzione, per preservare la salute dei<br />
colleghi: le radio portatili sono quelle di vecchia generazione<br />
inutilmente ingombranti e con scarsa ricezione, che<br />
Consap Magazine 2011 33<br />
La Consap contro le carenze tecniche<br />
per gli operatori della Questura di Roma<br />
sparisce totalmente nei casi di inseguimento in cui la velocità<br />
cresce e i vortici di vento sono più rumorosi; i giubbotti<br />
antiproiettile sottocamicia sono stati assegnati nell’inadeguato<br />
numero di tre e sono utilizzati a rotazione dal<br />
personale, mentre per motivi d’igiene dovrebbero essere<br />
in dotazione personale.
Consap Magazine 2011<br />
34<br />
Rose alle poliziotte la Consap risponde<br />
alle sexy-divise delle feste di Arcore<br />
La Consap, sindacato maggiormente rappresentativo della<br />
Polizia di Stato si schiera a tutela della professionalità delle<br />
donne in polizia, vilipesa dai verbali delle intercettazioni<br />
che corredano la chiamata a giudizio del Presidente del<br />
Consiglio.<br />
“Qualora queste indiscrezioni di stampa rivelassero un fondamento<br />
– sostiene il Segretario Generale della Consap<br />
Giorgio Innocenzi – sarebbe un fatto gravissimo che colpisce<br />
l’alta professionalità garantita dalle donne in Polizia.<br />
Sarebbe altresì evidente il profondo disagio dell’intera categoria,<br />
nell’indossare una divisa che sarebbe stata ridicolizzata<br />
di fronte all’opinione pubblica nazionale ed internazionale”.<br />
In tema di scelte di Governo sulla sicurezza, quelle che più ci<br />
stanno a cuore, i fatti che stanno emergendo appalesano nel<br />
nostro Presidente del Consiglio, una personalità sempre meno<br />
attenta all’agenda di governo, che si era evidenziata anche<br />
nell’assenza in occasione dei provvedimenti che hanno<br />
riguardato la sicurezza e la specificità delle Forze di Polizia,<br />
che mai come in questo periodo si sono sempre chiuse con<br />
inaccettabili penalizzazioni economiche ed operative.<br />
A distanza di due giorni da questa dura presa di posizione<br />
la Consap ha posto in essere un’inziativa che mirava a<br />
chiudere la polemica organizzata in collaborazione con il
leader del Movimento per Roma Michele Baldi.<br />
“In memoria del sacrificio della collega Emanuela Loi - spiegava<br />
il Segretario Generale della Consap Giorgio Innocenzi<br />
- consegneremo una rosa alle nostre colleghe in servizio<br />
presso la Questura di Roma, il Ministero dell’Interno e l’Ispettorato<br />
di P.S. presso la Presidenza del Consiglio a<br />
Palazzo Chigi”.<br />
Un omaggio che simboleggia la grande stima che la componente<br />
femminile ha in seno alla Polizia di Stato ed anche<br />
un risarcimento che, da uomini dello Stato, porgiamo a chi,<br />
in queste ore, proprio dai vertici delle istituzioni, viene<br />
oltraggiato nella dignità personale e nella capacità profes-<br />
bitmeg<br />
Consap Magazine 2011 35<br />
sionale.<br />
La scelta di dedicare ad Emanuela Loi questa iniziativa -<br />
spiegava ancora Innocenzi - ha lo scopo di esaltare, davanti<br />
all’opinione pubblica, l’immagine di una donna, che ha<br />
perso la vita, in nome del giuramento fatto davanti allo Stato<br />
e agli italiani, in modo tanto atroce ed in un compito di assoluta<br />
rilevanza come quello di scortare uno dei magistrati che<br />
hanno segnato la lotta alla mafia in questo Paese”.<br />
L’appuntamento per la consegna delle rose è per venerdì<br />
mattina alle ore 10 presso la Questura di Roma, a seguire<br />
alle ore 11 in piazza del Viminale ed alle 12 a Palazzo<br />
Chigi; per quest’ultimo appuntamento la Consap lanciava
Consap Magazine 2011<br />
36
un appello al Presidente del Consiglio: Invitiamo il premier,<br />
qualora fosse in sede, ad affiancarsi alla nostra delegazione.<br />
Consegnare anche lui una rosa alle colleghe, sarebbe il<br />
modo più galante per chiudere questa triste pagina del rapporto<br />
fra istituzioni e Forze di Polizia, e si sa che il cavaliere<br />
quanto a galanteria non è secondo a nessuno.<br />
L’invito non è stato accolto e la Consap ha commentato:<br />
“L’occasione mancata per chiudere questa polemica”.<br />
La singolare iniziativa che intendeva chiudere in modo<br />
galante, la polemica innescatasi dopo le indiscrezioni dei<br />
verbali dello scandalo Ruby che parlano di ragazze travestite<br />
da poliziotte, per allietare le serate di Villa San Martino.<br />
“Fatti come questo - ha sottolineato Giorgio Innocenzi<br />
Segretario Generale della Consap - screditano la divisa e la<br />
professionalità delle donne in Polizia, che, come il personale<br />
maschile, contribuiscono in maniera determinante alla<br />
sicurezza, alla libertà ed alla democrazia in questo Paese;<br />
quindi ci pareva giusto chiudere la polemica con questa<br />
giornata dedicata alle donne poliziotto, che come poliziotti<br />
abbiamo voluto intitolare alla memoria di Emanuela Loi ad<br />
un anno dal ventennale della sua tragica morte, nel delicato<br />
compito di scortare il magistrato Paolo Borsellino; in questo<br />
senso ci saremmo aspettati un segnale di sensibilità da<br />
Consap Magazine 2011 37<br />
parte del Presidente del Consiglio che nei suoi discorsi ha<br />
sempre esaltato il ruolo della donna”.<br />
L’assenza del premier non ha incrinato il successo dell’iniziativa<br />
che è stata bene accolta dalle donne<br />
della Polizia e mobilitato fotografi e giornalisti.<br />
Michele Baldi leader del Movimento per Roma<br />
che ha contribuito a questa iniziativa ha commentato<br />
la giornata insieme ai poliziotti ed alle<br />
poliziotte della Consap ricordando l’impegno<br />
del suo Movimento per la sicurezza a Roma:<br />
“Siamo vicini alla Consap in tutte quelle situazioni<br />
in cui il ruolo delle Forze dell’Ordine<br />
viene svilito, l’abbiamo fatto in occasione<br />
del tentativo di cancellare la gratuità<br />
delle tessere per il servizio pubblico a<br />
Roma: siamo andati a Varese per protestare<br />
contro una Finanziaria che tagliava fondi<br />
per la sicurezza ed oggi siamo qui per<br />
schierarci senza se e senza ma a tutela della<br />
dignità personale e professionale delle tante<br />
donne che lavorano per la sicurezza di questa<br />
città”.
38 Consap Magazine 2011<br />
L’Europa a confronto per il problema<br />
della violenza negli stadi<br />
Si è tenuta a Roma presso il Palazzo del Viminale, la<br />
riunione dei 23 esperti in materia di sicurezza degli eventi<br />
sportivi di 14 Paesi europei. L'incontro, calendarizzato<br />
il 19 ed il 20 gennaio scorso, è stato aperto dal Direttore<br />
dell'Ufficio Ordine Pubblico del Dipartimento della P.S.<br />
dottor Armando Forgione.<br />
Il convegno si inquadra nell'ambito di una serie di progetti<br />
promossi dall'Unione Europea che hanno l'obiettivo<br />
di individuare ed adottare strategie per la prevenzione ed<br />
il contrasto della violenza in tutte le manifestazioni sportive<br />
ed in particolare nel calcio.<br />
Uno dei punti fondamentali dell'incontro è quello di<br />
aumentare la collaborazione a livello internazionale tra<br />
polizie e tra queste e gli organizzatori degli eventi calcistici,<br />
partendo dalla Fifa e dalla Uefa sino alle singole<br />
società sportive.<br />
Nell’incontro romano è stata anche ribadita la necessità<br />
di avviare un programma di formazione congiunta delle<br />
forze di polizia di tutta Europa, già finanziato dalla Commissione<br />
Europea, che partirà dalla seconda metà di quest'anno<br />
in vari Paesi europei, tra cui l'Italia.
39<br />
Consap Magazine 2011
40 Consap Magazine 2011<br />
Veicoli armi diaboliche di distruzione<br />
di massa. Risorse alla Polizia Stradale<br />
Mauro Pantano<br />
Segretario Nazionale Consap<br />
L'uomo non è fatto per andare in<br />
macchina e nemmeno a cavallo; talora<br />
si fa male anche andando a piedi.<br />
Dopo milioni di anni di evoluzione, il<br />
bipede, è entrato in scatole di latta<br />
roboanti e veloci, ma non è gommoso,<br />
non rimbalza, quindi si schiaccia<br />
e muore.<br />
La mancanza di percezione del pericolo<br />
nella conduzione dei mezzi di<br />
trasporto è la causa principale delle<br />
negligenze commesse durante la<br />
guida.<br />
Ogni anno, la conta di migliaia di<br />
morti, di decine di migliaia di disabili<br />
e di centinaia di migliaia di feriti,<br />
indicano in maniera chiara l'allarmante<br />
dimensione degli eventi di<br />
infortunistica stradale.<br />
Alle motivazioni comportamentali,<br />
correlabili principalmente all’eccessiva<br />
velocità, al mancato rispetto della<br />
distanza di sicurezza, alla guida in<br />
stato di ebbrezza o sotto l'effetto di<br />
sostanze stupefacenti, si aggiungono<br />
quelle riferibili all’inadeguatezza ed<br />
alla manutenzione della rete viaria,<br />
nonché all’insufficienza dei controlli<br />
effettuati e delle sanzioni comminate.<br />
Nonostante il costante decremento<br />
del numero dei morti negli ultimi anni<br />
il fenomeno rimane di dimensioni<br />
abnormi.<br />
Le autovetture sono strumenti di gran-<br />
de offensività; oltre all'aspetto dell'abilità<br />
nella conduzione, rilevano in<br />
maniera importante gli aspetti psicologici.<br />
Le pistole uccidono di rado e spesso<br />
in ambienti malavitosi, per faide e<br />
regolamenti di conti; le autovetture<br />
uccidono spessissimo gente senza<br />
colpe, giovani e bambini.<br />
L'utilizzazione di tante automobili e<br />
motocicli per gli spostamenti urbani è<br />
chiaro dimostrativo delle gravi<br />
carenze dei servizi di trasporto pubblico.<br />
Le forche caudine dei parcometri,<br />
delle zone a traffico limitato, delle
multe, del traffico intenso, non rappresentano<br />
un sufficiente deterrente<br />
all'uso dei mezzi di trasporto privato<br />
luogo di quelli pubblici.<br />
Il risultato è tangibile: traffico congestionato<br />
con lievitazione dei tempi di<br />
percorrenza; costi elevati per carburanti<br />
ed usure; incidenti.<br />
La congestione del traffico nei centri<br />
urbani fa scattare meccanismi di<br />
compensazione la dove e quando la<br />
congestione non si rileva, inducendo<br />
i meno coscienti del pericolo a premere<br />
il pedale dell’acceleratore.<br />
Ne consegue che oltre il 70% degli<br />
incidenti avviene nelle aree urbane,<br />
con circa la metà dei morti annuali<br />
In questo contesto dai toni di alta<br />
drammaticità, si inserisce l'impegno<br />
istituzionale della Polizia Stradale,<br />
chiamata a svolgere una funzione di<br />
prevenzione degli incidenti, nonché<br />
l’accertamento delle violazioni del<br />
Codice della Strada.<br />
Le ricorrenti modifiche al Codice<br />
della Strada, in cerca di panacee<br />
risolutive del fenomeno infortunistico<br />
stradale, perdono di efficacia in<br />
mancanza di un’adeguata considerazione<br />
delle carenze strutturali ed<br />
Consap Magazine 2011<br />
41<br />
organizzative della Polizia Stradale.<br />
Una Specialità di Polizia fortemente<br />
provata dalle gravi carenze di organico,<br />
che comportano onerosità<br />
aggiuntive sul personale chiamato a<br />
confrontarsi con esigenze titaniche.<br />
Un parco veicolare in parte<br />
vetusto,vecchio di centinaia di<br />
migliaia di chilometri percorsi, risulta<br />
essere un paradosso palese per chi è<br />
chiamato ad assicurare sicurezza<br />
stradale.<br />
Investire sulla Polizia Stradale significa<br />
risparmiare vite umane ed evitare<br />
invalidità permanenti e temporanee.<br />
Stanziare risorse per finanziarla<br />
comporta per la collettività enormi<br />
vantaggi in termini di risparmio sulle<br />
decine di miliardi di euro spesi per<br />
l'assistenza dei sopravvissuti.<br />
Sostenere le esigenze della Polizia<br />
Stradale vuol dire garantire al personale<br />
in servizio presso la Specialità<br />
una migliore vivibilità lavorativa a<br />
ripago della preziosa opera svolta<br />
con sacrificio, senza soluzioni di continuità,<br />
nell'intero arco dell'anno, sia<br />
di giorno che di notte, con il sole<br />
canicolare e sotto le intemperie, sulle<br />
strade del territorio nazionale.
42 Consap Magazine 2011<br />
Legittimo impedimento, una legge<br />
lontana dai problemi degli italiani<br />
Guglielmo Frasca<br />
Segretario Nazionale Consap<br />
In un contesto pubblico nel quale la<br />
popolazione si dibatte tra grandi difficoltà<br />
economiche, tiene banco tra i<br />
mass-media la problematica del<br />
legittimo impedimento.<br />
Il ddl sul legittimo impedimento è<br />
stato approvato dal Senato il 7 aprile,<br />
dopo che aveva già ottenuto l'approvazione<br />
della Camera il 3 febbraio<br />
scorso. Il principio base è che<br />
per il presidente del Consiglio chiamato<br />
a comparire in udienza come<br />
imputato, costituirà legittimo impedimento<br />
"il concomitante esercizio di<br />
una o più delle attribuzioni previste<br />
dalle leggi o dai regolamenti". Questo<br />
principio è applicabile allo stesso<br />
modo per i ministri. Il provvedimento<br />
è stato elaborato dal capogruppo del<br />
Partito del premier in commissione<br />
Giustizia di Montecitorio, Enrico<br />
Costa e dal vicepresidente del gruppo<br />
Udc Michele Vietti. La norma ha<br />
natura transitoria: può durare al<br />
massimo 18 mesi, in attesa, che una<br />
legge costituzionale, regoli le prerogative<br />
del presidente del Consiglio e<br />
dei ministri, compresa quella sui<br />
modi della loro partecipazione o<br />
meno ai procedimenti penali.<br />
Nella norma, di due articoli e otto<br />
commi, si specificano le leggi e i<br />
regolamenti che disciplinano le attività<br />
del premier e dei suoi ministri e<br />
che dunque possono essere considerate<br />
legittimo impedimento. Dopo l'elencazione<br />
precisa delle norme che<br />
mostrano le attività del premier e dei<br />
ministri, si chiarisce che si dovranno<br />
considerare motivo di legittimo impedimento<br />
anche tutte quelle attività<br />
"coessenziali" alle funzioni di governo.<br />
La parola “coessenziali” ha dato<br />
adito all'opposizione, di sottolineare<br />
che il termine non è citato nel vocabolario<br />
classico della lingua italiana.<br />
Il giudice, su richiesta di parte, in<br />
caso di legittimo impedimento, dovrà<br />
rinviare il processo ad altra udienza.<br />
A certificare che si è in presenza di<br />
un impedimento deve essere la Presidenza<br />
del Consiglio; in questo caso il<br />
giudice rinvia il processo "ad udienza<br />
successiva al periodo indicato che<br />
non può essere superiore a sei mesi".<br />
La prescrizione rimane sospesa per<br />
tutta la durata del rinvio: questo prevede<br />
l'art. 159 del codice penale<br />
primo comma n.3 e si applica il terzo<br />
comma dello stesso articolo". Questo<br />
vuol dire che viene sospeso il corso<br />
della prescrizione quando c'è una<br />
sospensione del processo per motivi<br />
di impedimento delle parti e dei<br />
difensori oppure su esplicita richiesta<br />
dell'imputato o del suo difensore. Nel<br />
caso di una sospensione, come si<br />
deduce ancora nell'art.159, primo
comma n.3, "l'udienza non può essere<br />
differita oltre il sessantesimo giorno<br />
successivo alla prevedibile cessazione<br />
dell'impedimento, dovendosi<br />
avere riguardo in caso contrario al<br />
tempo dell'impedimento aumentato<br />
di sessanta giorni". La prescrizione,<br />
dice infine il terzo comma del<br />
art.159, riprende il suo corso dal<br />
giorno in cui è terminata la motivazione<br />
della sospensione.<br />
Questa disposizione normativa si<br />
applica anche ai processi penali in<br />
corso, in qualsiasi fase, stato o grado<br />
alla data di entrata in vigore della<br />
legge.<br />
Il testo è applicato "fino all'entrata in<br />
vigore della legge costituzionale" che<br />
dovrà contenere "la disciplina organica<br />
delle prerogative del presidente<br />
del Consiglio e dei ministri". Dovrà<br />
fare riferimento inoltre alla "disciplina<br />
attuativa delle modalità di partecipazione"<br />
del premier e dei ministri<br />
ai processi. La sua efficacia però non<br />
potrà durare più di 18 mesi dalla sua<br />
entrata in vigore, salvi i casi previsti<br />
dall'articolo 96 della Costituzione in<br />
cui si parla della possibilità di sottoporre<br />
alla giurisdizione ordinaria il<br />
presidente del Consiglio e i ministri<br />
per reati commessi nell'esercizio<br />
43<br />
Consap Magazine 2011<br />
delle loro funzioni, previa autorizzazione<br />
delle Camere di appartenenza.<br />
L'obiettivo della legge è quello di<br />
garantire il libero e sereno svolgimento<br />
delle funzioni di governo. La<br />
legge entra in vigore il giorno dopo<br />
la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.<br />
Il verdetto dei giudici della Corte<br />
Costituzionale è stata una parziale<br />
bocciatura dello scudo del Presidente<br />
del Consiglio e dei suoi Ministri.<br />
Dopo cinque ore di camera di consiglio<br />
la Corte Costituzionale. Viene<br />
bocciato il comma 4 dell'articolo 1,<br />
nel quale si stabiliva l'obbligo per il<br />
giudice di rinviare l'udienza fino a sei<br />
mesi. La sentenza prolunga ancor più<br />
il percorso processuale del presidente<br />
del consiglio: tutte le volte che un giudice<br />
riconoscerà o non riconoscerà il<br />
legittimo impedimento del presidente<br />
del Consiglio, potrà intervenire la<br />
Corte Costituzionale a stabilirne la<br />
validità o meno. In questo modo il<br />
Presidente del Consiglio deve di<br />
nuovo affrontare i giudici. Il voto è<br />
stato espresso con maggioranze<br />
variabili, a seconda dei commi che<br />
venivano valutati. La Corte Costituzionale<br />
ha stabilito dei limiti alla legge.<br />
la Consulta, in particolare, ha respinto<br />
in parte anche il comma 3, assegnando<br />
al giudice la valutazione del<br />
legittimo impedimento. La Corte<br />
Costituzionale ha poi dato un chiarimento<br />
del comma 1, valutandolo<br />
legittimo solo se, un giudice possa<br />
stabilire “l'indifferibilità della concomitanza<br />
dell'impegno con l'udienza”.<br />
Secondo i legali del premier la legge<br />
sul legittimo impedimento nel suo<br />
impianto generale è stata riconosciuta<br />
valida ed efficace. Ora appare evidente<br />
un dubbio: questa decisione<br />
della Corte Costituzionale quanto<br />
graverà sulla stabilità del governo?
44 Consap Magazine 2011<br />
Profili Professionali Ruoli Tecnici,<br />
questo sconosciuto<br />
Gianni Valeri<br />
Segretario Nazionale Consap<br />
Come è noto i Ruoli Tecnici della polizia di<br />
Stato che espletano attività tecnico - scientifica,<br />
previsti dalla legge n. 121/81, sono<br />
stati istituiti con il decreto del Presidente<br />
della Repubblica 24 aprile 1982, n. 337,<br />
successivamente più volte modificato, che<br />
ne determina l’ordinamento e indica i settori<br />
tecnici nei quali se ne prevede l’impiego,<br />
per le esigenze operative di polizia e, in<br />
generale, di supporto al Ministero dell’Interno.<br />
I settori tecnici di impiego previsti dal citato<br />
D.P.R. 337/82 sono quelli relativi alla Polizia<br />
Scientifica, all’Informatica, alle Telecomunicazioni,<br />
all’Equipaggiamento, all’Accasermamento,<br />
alla Motorizzazione, all’Arruolamento<br />
e Psicologia ed al Servizio<br />
Sanitario.<br />
Nell’ambito di ciascun settore tecnico operano<br />
molteplici professionalità caratterizzate<br />
dalla diversità delle funzioni e delle competenze<br />
tecnico - professionali, più o meno<br />
elevate in relazione al ruolo di appartenenza.<br />
L’attribuzione di un profilo professionale<br />
per ogni appartenente ai ruoli del personale<br />
che espleta attività tecnico - scientifica è<br />
elemento caratterizzante dello stesso decreto<br />
e determina una diversità ordinamentale<br />
rispetto alle corrispondenti qualifiche del<br />
personale che espleta funzioni di polizia, in<br />
relazione all’impiego che deve essere disposto<br />
in maniera esclusiva secondo il contenuto<br />
della professionalità del proprio profilo<br />
(D.M. 18 luglio 1985).<br />
Purtroppo alcuni uffici della nostra Ammini-<br />
strazione spesso non rispettano quanto stabilito<br />
dalle citate normative, infatti, da più<br />
parti, giungono segnalazioni di impiego<br />
improprio di personale appartenente ai<br />
ruoli tecnici.<br />
Si ribadisce che il personale tecnico deve<br />
essere impiegato esclusivamente in servizi<br />
attinenti al profilo professionale posseduto.<br />
Inoltre, il personale in parola non effettua<br />
esercitazioni di tiro con “l’arma lunga”, ne<br />
consegue, quindi, l’impossibilità di impiego<br />
in servizi di rappresentanza, come per<br />
esempio “Picchetti d’Onore” o “schieramenti”<br />
che prevedono la presenza della<br />
predetta arma.<br />
Il personale appartenente ai ruoli tecnici, se<br />
munito di patente ministeriale, può guidare<br />
automezzi dell’Amministrazione, solamente<br />
per il ritiro e la consegna dei materiali connessi<br />
con il settore di impiego.<br />
Il personale tecnico del settore sanitario, se<br />
munito di patente ministeriale, può condurre<br />
automezzi dell’Amministrazione, solamente<br />
per il prelievo ed il trasporto di medicinali<br />
connessi al settore di impiego, alla<br />
consegna dei prelievi di materiale biologico<br />
ai laboratori ed al ritiro dei relativi referti,<br />
al trasporto ed all’accompagnamento dei<br />
pazienti.<br />
La Consap vigilerà affinché sia rispettato<br />
quanto previsto dai profili professionali,<br />
significando, che in caso di violazioni<br />
delle norme che disciplinano l’impiego del<br />
personale tecnico, non tralascerà alcuna<br />
iniziativa, se necessario, anche di carattere<br />
legale.
Consap Magazine 2011 45<br />
La giungla dei concorsi in polizia<br />
fra regole vaghe e errori madornali<br />
“Ed è subito sera” l’ha scritta Eugenio Montale. Questa topica del<br />
Dipartimento della Pubblica Sicurezza era contenuta nei test per l’avanzamento<br />
di 116 poliziotti concorso tenutosi presso la Scuola di<br />
Spoleto.<br />
La Consap ha stigmatizzato l’episodio che non è solo la legittime restituzione<br />
a Salvatore Quasimodo di una dei testi più noti dell’ermetismo,<br />
ma anche la denuncia di disattenzione dei vertici verso questi concorsi<br />
che sempre più spesso si rivelano veri busillis per i colleghi.<br />
Certo che nessuno con un minimo di cultura generale avrebbe potuto<br />
immaginare di sottrarre un capolavoro letterario al suo legittimo autore,<br />
ma non è solo questo che ha fatto gridare allo scandalo e la Consap<br />
lo ha denunciato senza timore sulle pagine di Repubblica.<br />
Ischia, innovativa sentenza<br />
sulle multe<br />
I carabinieri devono tutelare l'incolumità delle persone,<br />
non verbalizzare infrazioni al Codice della strada: è la<br />
motivazione con la quale il giudice di pace di Ischia,<br />
Arturo Sommonte, ha accolto il ricorso di un cittadino<br />
che, dopo aver commesso un'infrazione stradale, era<br />
stato fermato e multato dai carabinieri del nucleo radiomobile.<br />
Nella sentenza Sommonte scrive: "I carabinieri<br />
sono posti per la salvaguardia delle persone, non per<br />
verbalizzare infrazioni al Codice della strada. Accortisi<br />
dell'evidente errore che stava commettendo l'opponente<br />
dovevano immediatamente intervenire e fermare la<br />
marcia, spiegando che la segnaletica consigliata era<br />
del tutto errata".<br />
Il giudice di pace ha quindi annullato il verbale dei militari<br />
e deciso il ripristino dei punti sulla patente di guida<br />
del cittadino multato.
Consap Magazine 2011<br />
46<br />
Natale con la Consap ad Ascoli Piceno<br />
ha partecipato anche il sindaco Castelli<br />
Un successo nel periodo natalizio per la Segreteria Provinciale<br />
della Consap di Ascoli Piceno che ha organizzato la<br />
manifestazione “Natale con la Consap”. La kermesse che si<br />
è tenuta presso la parrocchia SS. Simone e Giuda del capoluogo<br />
marchigiano ha registrato forte entusiasmo fra i colleghi<br />
e le colleghe che hanno presenziato insieme alle rispettive<br />
famiglie. Dopo gli auguri ed i complimenti per l’ottimo<br />
lavoro svolto come poliziotti e come sindacalisti, il Segretario<br />
Generale Provinciale della Consap Eliseo Capponi, ha<br />
dato il via alla distribuzione dei pacchi dono offerti dalla<br />
Consap ai figli ed alle figlie dei colleghi marchigiani.<br />
La manifestazione ha destato scalpore nel capoluogo al<br />
punto che è stata recensita da giornali e tv locali ed ha visto<br />
la partecipazione del primo cittadino ascolano, il Sindaco<br />
Guido Castelli, che ha colto l’occasione per complimentarsi<br />
con le Forze di Polizia per l’importante ruolo che svolgono<br />
a tutela della libertà e della democrazie sul territorio.<br />
E.R.
I lavori del Congresso Provinciale della Consap di Udine, si<br />
sono tenuti presso la sede della UNIQA Assicurazioni di<br />
Udine, hanno visto la partecipazione degli iscritti ma anche<br />
di numerosi simpatizzanti, che apprezzano l’operato della<br />
Consap nel capoluogo di regione friulano.<br />
La relazione del Segretario Generale Provinciale uscente<br />
Pietro Di Stasio ha sottolineato l’attività svolta dalla segreteria<br />
per favorire il lavoro dei Poliziotti e, in particolar modo,<br />
ha tracciato gli eventi che hanno portato questo Sindacato<br />
ad aumentare esponenzialmente begli iscritti nell’ultimo<br />
quinquennio, attraverso un lavoro costante, serio, disinteressato<br />
e trasparente.<br />
Di Stasio, membro del Direttivo nazionale e ora anche<br />
Coordinatore per il nord-Est, lascia il posto di Segretario<br />
Generale a Ettore Predan, già valido collaboratore della<br />
Segreteria locale e membro della Commissione per la Polizia<br />
Stradale, eletto dagli iscritti con la maggioranza assoluta<br />
dei voti.<br />
Nella stessa giornata è stata rinnovata la Segreteria Provinciale,<br />
la quale risulta ora così composta: Pietro Di Stasio<br />
(membro di diritto) Gianluca Sostero, Sandro Foschiani,<br />
Marco Cecot, Umberto Passera, Maurizio Montanari e<br />
Fabio Brugnolutto. Alla nuova squadra della Consap di<br />
Udine la Segreteria Generale Nazionale, augura di poter<br />
garantire il diritto dei colleghi e migliori condizioni di lavoro,<br />
come ha sempre fatto fino ad oggi. Un ringraziamento<br />
particolare a Pietro Di Stasio che malgrado i rilevanti incarichi<br />
nazionali non mancherà di marcare con la sua esperienza<br />
ed il suo carisma il lavoro della nuova Segreteria<br />
Provinciale della Consap di Udine.<br />
A margine del congresso il segretario uscente Piero Di Sta-<br />
Consap Magazine 2011 47<br />
Congresso Udine, eletto il nuovo<br />
Segretario Provinciale Generale<br />
sio ha presentato il calendario fotografico della Consap di<br />
Udine che segue una recente tradizione, che intende esaltare<br />
con le immagini l’impegno dei poliziotti al servizio della<br />
collettività.<br />
In alto Pietro Di Stasio
48 Consap Magazine 2011<br />
Cesare Battisti, rinnega la cittadinanza italiana, una non<br />
notizia in quanto che uccide e si sottrae alla pena non è<br />
comunque degno di essere annoverato in una società<br />
civile, come quella del nostra Paese. Quel che è certo è<br />
che questo individuo sta avendo troppo spazio sulle cronache<br />
è quindi necessario sgomberare il campo e ricondurre<br />
tutto alla realtà dei fatti.<br />
Cesare Battisti nato in provincia di Latina nel 1954 è un<br />
criminale vero e proprio, con tanto di quattro omicidi sul<br />
groppone. Cesare Battisti è un terrorista. Scappato<br />
prima in Francia (grazie alla teoria Mitterand) e poi in<br />
Brasile. Cesare Battisti è stato condannato all’ergastolo.<br />
Cesare Battisti, per noi della Consap, non è e non sarà<br />
mai, un semplice valente scrittore.<br />
Purtroppo Cesare Battisti non tornerà mai più in Italia a<br />
scontare la galera per i crimini commessi. Una sconfitta<br />
Quest'uomo è un assassino<br />
Battisti si sottrae alla pena<br />
per il nostro Paese, una brutta figura per la nostra diplomazia.<br />
La pacca sulle spalle del nostro Presidente del<br />
Consiglio a Lula non ha sortito gli effetti desiderati. Una<br />
politica estera seria e credibile avrebbe sicuramente<br />
dato risultati migliori.<br />
La sacrosanta sete di giustizia dei familiari delle vittime<br />
non ha trovato ascolto. Così come non hanno trovato<br />
ascolto tutti gli appelli rivolti al governo brasiliano (la<br />
Consap, com'è noto, è tra i firmatari della petizione<br />
promossa dal quotidiano Il Tempo). Ai familiari di Antonio<br />
Santoro, Lino Sabbadin, Pierluigi Torregiani,<br />
Andrea Campagna va il nostro sincero e commosso<br />
abbraccio.<br />
La Consap, come al solito, non farà mancare anche in<br />
questa triste occasione il proprio sostegno per qualsiasi<br />
iniziativa che sarà eventualmente organizzata.<br />
Il ministro degli esteri Frattini L’ex capo dello stato brasiliano Lula
L’allarme criminalità in Costa Smeralda, lo ha lanciato la<br />
Segreteria Provinciale della Consap attraverso un’intervista<br />
alla stampa di Massimiliano Pala.<br />
Il nostro Segretario Provinciale ha preso la parola per<br />
richiamare l’attenzione della politica sulle difficoltà tecnico<br />
operative dei poliziotti: “Dopo gli attentati di cinque anni fa,<br />
nulla è cambiato. L’allarme non è stato recepito della politica.<br />
Tutto è come allora. La guerra contro il crimine in questo<br />
territorio - prosegue Pala - è impari siamo in pochi, l’attività<br />
di intelligence non può essere garantita”. Anche i poliziotti<br />
sardi soffrono poi per i tagli al settore: “auto senza<br />
benzina, commissariati in cui non funzionano addirittura i<br />
bagni, una deriva alla quale gli appena 70 agenti in servizio<br />
non posso far fronte”. Supporti operativi inadeguati ma<br />
anche la logistica non è migliore: Vogliamo che sia terminata<br />
la nuova sede della questura - prosegue Pala - riteniamo<br />
che la situazione sia esplosiva in tutta l’isola ma in queste<br />
zone il crimine sta alzando il tiro, eppure la politica e le<br />
amministrazioni locali la titano; l’ultimo consiglio comunale<br />
si è chiuso con un flop. Bisogna far presto - conclude il dirigente<br />
sindacale - ad Olbia siamo al cospetto di un crimine<br />
particolarmente agguerrito che non esita a colpire con messaggi<br />
al tritolo.<br />
Consap Magazine 2011 49<br />
La Consap scende in campo,<br />
ad Olbia il crimine alza la testa
Consap Magazine 2011<br />
50<br />
Roma, Commissariato P.S. Porta<br />
Maggiore; rischio chiusura?<br />
Sotto l’albero di Natale per i cittadini di Porta Maggiore,<br />
potrebbe esserci la chiusura del commissariato di polizia.<br />
Una situazione a rischio per la sicurezza del popoloso<br />
quartiere romano che scaturisce dalla carenza di personale<br />
e dai reiterati servizi di Ordine Pubblico assegnati, al già<br />
esiguo personale di quel presidio di Polizia.<br />
La fotografia dell’emergenza l’ha scattata la Confederazione<br />
Sindacale Autonoma di Polizia (Consap) sindacato maggiormente<br />
rappresentativo della Polizia di Stato: “la lodevole<br />
e condivisibile iniziativa del Questore per potenziare le<br />
attività di controllo del commissariato P.S. Porta Maggiore,<br />
con la richiesta di assicurare l’efficienza dell’ufficio Uepi per<br />
tutte le 24 ore, cozza con il mancato invio di personale da<br />
parte del Ministero dell’Interno; in quella sede - spiega la<br />
Consap - abbiamo 29 operatori, 15 designati per turnazione<br />
ad h.24, 5 impiegati presso il Corpo di Guardia, 4 impegnati<br />
in posti fissi ed altri 5 impegnati in importanti settori<br />
istituzionali, in media il 60% di questo personale è puntual-<br />
mente sottratto per servizi istituzionali, quindi fuori sede,<br />
che ogni ora sono richiesti dall’ufficio servizio della Questura,<br />
anche contravvenendo alle modalità ed i tempi del servizio<br />
chiaramente indicati nell’Accordo Nazionale Quadro.<br />
La Consap definisce la situazione insostenibile: “il personale<br />
è totalmente spremuto, e molto presto impegno e sacrificio<br />
non saranno più sufficienti per dare al territorio uno<br />
standard accettabile di sicurezza”. Il sindacato si è così<br />
mobilitato preparandosi ad inscenare proteste clamorose,<br />
se la situazione non cambierà: “questo vuol dire una cosa<br />
sola, che il Ministero invii al più presto operatori presso il<br />
commissariato P.S. Porta Maggiore, che in caso negativo<br />
rischia di dover chiudere”.
52 Consap Magazine 2011<br />
AIPIS - Associazione invalidi<br />
permanenti da incidentalità stradale<br />
Perché l’AIPIS<br />
La scelta di costituire l’Associazione Aipis è nata dalla necessità<br />
di dare una risposta positiva a quella che riteniamo essere<br />
una vera e propria emergenza sociale: la sicurezza stradale.<br />
Le cifre di questa “emergenza“ non hanno bisogno di commenti:<br />
in Europa ogni anno si verificano 1.300.000 incidenti<br />
che provocano 40.000 morti, 160.000 invalidi permanenti,<br />
1.700.000 lesioni (dati U.E. 2010).<br />
Un vero e proprio bollettino di guerra.<br />
La costituzione dell’Aipis più che una scelta è stata una esigenza<br />
nata dalla necessità di coordinare e di fare interagire<br />
diverse istanze istituzionali e non, perché è nostra convinzione<br />
che solo un insieme di competenze e professionalità collegate<br />
tra loro, siano in grado di tutelare coloro che, vittime di<br />
questi drammatici eventi, rischiano di percorrere iter non<br />
appropriati, strade sbagliate.<br />
Spesso, infatti, assistiamo ad odissee indegne che mortificano<br />
ed umiliano in primo luogo le “vittime”, i loro familiari, e non<br />
di meno la “società civile”.<br />
L’Aipis nasce proprio per creare, sviluppare e radicare una<br />
cultura della prevenzione sulla sicurezza, un recupero insomma<br />
del comune “buon senso civico”:<br />
Ma solo questo non basta.<br />
L’Aipis è in grado anche di indirizzare verso strutture più idonee<br />
ed adeguate, ed in tempi indifferibili, i soggetti vittime di<br />
incidenti affinché possano usufruire di ogni risorsa tecnologicamente<br />
disponibile della Medicina d’Urgenza ed in seguito<br />
dei Centri Specialistici di Recupero.<br />
Tutto ciò crediamo non debba essere un’utopia ed un’opportunità<br />
di pochi ma un legittimo diritto di tutti.<br />
Noi ci crediamo e lo vogliamo fortemente.<br />
Nello stesso modo siamo convinti che deve diventare possibile<br />
non vivere il proprio dramma in solitudine.<br />
La struttura che l’Aipis ha messo in piedi e in grado di:<br />
- studiare una riforma adeguata del risarcimento del danno;<br />
- promuovere attività di ricerca clinica<br />
- svolgere campagne di prevenzione sulla sicurezza stradale<br />
D.ssa Roberta Nuccitelli<br />
Dr. Flavio Memè<br />
- formare adeguatamente<br />
gli operatori del settore.<br />
Sentiamo come obbligo<br />
tassativo per chi si pone alla guida di un mezzo-qualunque<br />
esso sia- preparazione, consapevolezza e responsabilità<br />
necessaria.<br />
Per fare questo non servono, o meglio non bastano, enunciazioni<br />
etiche sul senso civico, sulla correttezza-che pure sono<br />
richiami importanti-bisogna rimboccarsi le maniche e cominciare<br />
a costruire il cittadino del domani non senza correggere<br />
quello di oggi.<br />
Dobbiamo scardinare le cattive abitudini, i malcostumi consolidati<br />
e per fare questo dobbiamo prevenire ed educare.<br />
Ogni deroga a questo semplicissimo assunto di senso civico<br />
spesso diventa frontiera di drammi umani in primo luogo, ed<br />
in via subordinata un costo sociale enorme, economicamente<br />
rilevante per ognuno di noi.<br />
Che cosa è l’Aipis<br />
L’Aipis è una Associazione all’interno della quale troviamo<br />
competenze, esperienze, in ambiti molto radicati e rappresentativi<br />
che si sono messi insieme per la costruzione di un percorso<br />
- trasversale e trasparente-che prescindendo dalle specificità<br />
individuali, riesca ad indicare con chiarezza la strada<br />
da intraprendere per chi è vittima di incidenti stradali.<br />
Abbiamo sentito come esigenza primaria la necessità di fondare<br />
l’Aipis perché sappiamo che quasi sempre i modi ed i<br />
tempi che si scelgono per intervenire non sono indifferenti.<br />
Abbiamo capito che chi è vittima di incidenti stradali può<br />
essere vittima due volte.<br />
La prima, perché subisce un grave incidente dovuto ad una<br />
sbagliata conoscenza di come si sta sulla strada; la seconda,<br />
non meno importante, perché non ha chi lo aiuta a trovare<br />
soluzioni idonee per ogni tipo di intervento, in tempi rapidi<br />
con intenti propositivi che non si limitino ad essere di solo supporto.<br />
L’Aipis è dunque una Associazione che trova la sua mission<br />
nell’intervenire con tutte le sue competenze al servizio della
sicurezza stradale: nella formazione del cittadino del futuro<br />
attraverso corsi di educazione stradale che prevengano le cattive<br />
attitudini ed educhino i guidatori di domani, nell’accoglienza<br />
della “vittima della strada” accompagnandolo nel suo<br />
iter sanitario prima, e legale dopo, non abbandonando lui e<br />
la sua famiglia a loro stessi.<br />
Quando i cittadini più fragili si sentono abbandonati spesso<br />
non trovano la forza di reagire, si chiudono in loro stessi e la<br />
strada della ”riabilitazione” fisica, morale, sociale diventa difficile<br />
e più lunga.<br />
Questo è il senso dell’Aipis, che vuole gettare le basi per<br />
costruire quella “coscienza collettiva“ sentinella attiva di una<br />
società più giusta e migliore.<br />
Come può intervenire l’Aipis<br />
La violenza dei traumi da incidentalità stradale determina<br />
una molteplicità di conseguenze emotive e psicologiche non<br />
soltanto per le vittime ed i propri familiari, ma anche per gli<br />
operatori che, a vario titolo, sono preposti ad intervenire in<br />
merito.<br />
Pur nella consapevolezza che gli eventi drammatici non<br />
hanno pesi specifici diversi a seconda dell’età, del sesso o di<br />
ogni altra categoria sociale, non si può non evidenziare che<br />
l’impatto del “fenomeno traumatico” è particolarmente importante<br />
per la fascia di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, costituendone<br />
la prima causa di morte.<br />
Tuttavia, per quanto “abnorme”, questa tragica evidenza non<br />
rende pienamente giustizia alla complessività della situazione.<br />
ed alle problematiche post-evento.<br />
Ne elenchiamo di seguito le più ricorrenti: minaccia e paura<br />
per la propria sopravvivenza; interruzione della continuità<br />
della vita nelle forme precedenti; difficoltà psicologiche ed<br />
ansiogene per la nuova realtà e per la perdita della propria<br />
progettualità individuale futura; perdita del lavoro per se e<br />
spesso per i congiunti più prossimi; sradicamento dal proprio<br />
territorio di residenza, per sottoporsi a cure riabilitative in<br />
centri specializzati; oneri economici, più o meno gravosi, a<br />
secondo del percorso terapeutico necessario.<br />
Purtroppo all’interno di questa triste elencazione è necessario<br />
inserire altri dati di riferimento.<br />
Secondo i più recenti studi sul “fenomeno” effettuati dalla<br />
Comunità Europea le malattie e le sintomatologie persistenti<br />
per le vittime da incidentalità stradale e per i parenti (finestra<br />
da 0 a 3 anni dall’evento), sono le seguenti:<br />
- incubi notturni 41%<br />
- cefalee 55%<br />
- problemi di equilibrio psichico 49%<br />
53<br />
Consap Magazine 2011<br />
- problemi generali di salute 58%<br />
I dati sono ancora più agghiaccianti per i soggetti che hanno<br />
subito la perdita di un congiunto:<br />
- il 72% di loro hanno perdita di interesse per le attività<br />
quotidiane e professionali.<br />
- il 49% ha cadute di fiducia in se stesso.<br />
- il 46% ha attacchi di ansia.<br />
- il 37% ha propositi suicidi.<br />
- il 64% soffre di depressione.<br />
- il 27% manifesta fobie.<br />
- il 35% lamenta disordini alimentari.<br />
Il quadro tracciato, pur nella sua sommarietà, dovrebbe delineare<br />
con efficacia il “post evento”, la realtà di una vita<br />
“devastata”, una discontinuità con la vita precedente e le<br />
innumerevoli conseguenze nel contesto sociale.<br />
Che fare?<br />
Di fronte ad un crescente senso di impotenza e di inadeguatezza<br />
delle procedure attuali, sempre più casuali, fortuite od<br />
individuali, riteniamo che si debba porre alla base di ogni<br />
percorso, un protocollo generale di intervento e di sostegno<br />
psicologico.<br />
In prima istanza è necessaria la preparazione e la formazione<br />
del personale di pronto intervento, sia sanitario che psicologico.<br />
In secondo luogo, ma come considerazione imprescindibile,<br />
l’intervento di una figura istituzionale (come prevede la normativa<br />
francese, il giudice incaricato) che coordini e disponga<br />
tutti gli atti e le procedure da adottare nei casi di eventi di<br />
rilevanza civile e penale da incidentalità stradale.<br />
Obiettivo generale<br />
È strutturare un organismo che garantisca le sinergie necessarie<br />
per fornire in continuità la migliore assistenza possibile<br />
alle vittime ed ai loro congiunti (sanitaria e psicologica),<br />
un’informazione adeguata che li renda consapevoli dei propri<br />
diritti e delle norme operanti alla loro tutela.<br />
La metodologia da utilizzare dovrebbe essere rivolta principalmente<br />
verso la costruzione di alcuni passaggi fondamentali<br />
nel percorso di recupero.<br />
Consulenza psicologico clinica.<br />
Supporto psicologico per individuo e gruppo.<br />
Formazione e la supervisione psico-sociale.<br />
Un sistema di intervento indicato sia per le vittime sia ai loro<br />
familiari, lungo tutto il percorso post-trauma, ma anche agli<br />
operatori coinvolti nei vari livelli di intervento.<br />
Noi siamo pronti.
Consap Magazine 2011<br />
54<br />
Un dirigente sindacale Consap<br />
coautore di una guida per i disabili<br />
Presso la Sala Magna del Rettorato di Palermo, verrà presentata<br />
la "Guida al turismo accessibile della città di<br />
Palermo" di Igor Gelarda neo dirigente Consap di Palermo.<br />
Il libro scritto e realizzato dal nostro amico Igor<br />
Gelarda riprende un problema sociale vissuto nel quotidiano<br />
da parte di molti disabili che incontrano parecchie<br />
difficoltà nel visitare luoghi storici-artistici di Palermo.<br />
Uno degli autori il dirigente sindacale della Consap<br />
Gelarda per illustrare la su iniziativa ha scritto al sito<br />
nonsoloabili.org: “Non c´è dubbio: Palermo non è una<br />
città facilmente accessibile alle persone diversamente<br />
abili ed agli anziani. Tutt´altro. Barriere architettoniche<br />
e barriere psicologiche impediscono a chi ha problemi<br />
sensoriali o motori di potere girare liberamente per la<br />
città. La situazione diventa ancora più incresciosa se ad<br />
essere inaccessibile è una delle città con un patrimonio<br />
storico artistico tra i più ricchi del mondo. Ricca e meravigliosa<br />
la storia di Palermo ma difficilmente accessibile<br />
per i disabili. Per tale ragione, insieme a Claudia Bardi<br />
e l´Associazione Palermo aperta a tutti, abbiamo deciso<br />
di censire tutti i luoghi di interesse storico artistico<br />
della città di Palermo, indicando per ciascuno di essi,<br />
oltre che le notizie storiche e gli aneddoti, la fruibilità<br />
del bene a persone diversamente abili. La presenza o<br />
meno di barriere architettoniche, scivoli, scalini, guide<br />
parlate o pavimenti podotattili. Stessa cosa è stato fatto<br />
per le strutture ricettive della città - alberghi e b&b - che<br />
sono accessibili ai disabili. È nata così, grazie anche<br />
alla sponsorizzazione del Comune di Palermo, la prima<br />
guida al turismo accessibile della città di Palermo - in<br />
realtà si tratta di una delle prime in Italia ed in Europa<br />
- destinata ad un pubblico vasto e variegato. Il testo,<br />
utile in sé come guida turistica completa e puntuale, è<br />
anche un prezioso strumento per i turisti disabili e loro<br />
famiglie che intendono visitare la città: sapranno dove<br />
risiedere e cosa potranno visitare; il libro, inoltre, risulterà<br />
un utile strumento anche per i palermitani ed i siciliani<br />
con difficoltà motorie e sensoriali che finalmente<br />
sapranno cosa possono visitare e cosa, invece, è loro<br />
precluso.<br />
"La guida"- ha concluso Gelarda - vuole essere uno stimolo<br />
per le amministrazioni locali, per chi si occupa di<br />
turismo, ma anche per la società civile palermitana, per<br />
far si che venga riservato un maggiore rispetto ed una<br />
maggiore attenzione ai disabili e agli anziani. La guida<br />
sarà presentata ufficialmente dagli autori e dai ragazzi di<br />
Palermo aperta a tutti ONLUS, il 7 Febbraio alle ore<br />
16.30, presso l´Aula Magna di Palazzo Steri, alla presenza<br />
del Rettore di Palermo Roberto Lagalla, del Questore<br />
di Palermo, Nicola Zito, dell´Assessore Comunale alle<br />
Attività Sociali Raoul Russo, Alessandro Musco, presidente<br />
dell´Officina di Studi Medievali e Domenico Anastasi<br />
Presidente di Apriti Cuore Onlus”.<br />
Terenzio D’Alena
Divise forate a colloquio<br />
con l’autore del libro<br />
In un precedente numero del Consap Magazine<br />
abbiamo presentato il libro “Divise<br />
forate” in questo numero intervistiamo l’autore<br />
Alessandro Placidi.<br />
Come nasce l’idea di scrivere questo libro<br />
e da cosa prende spunto per la composizione<br />
del titolo?<br />
Ho sempre avuto in mente di scrivere qualcosa<br />
che riguardasse i caduti delle forze<br />
dell'ordine. Un argomento che per anni ha<br />
rappresentato un vero e proprio tabù.<br />
Entravo nelle librerie e rimanevo colpito dal fatto che non<br />
esistesse quasi nulla che parlasse di questo argomento<br />
mentre, al contrario, c'era una vastissima raccolta di testi<br />
dedicati ai terroristi di ogni colore. Il titolo è stato concertato<br />
con la casa editrice, la Sperling & Kupfer. Rende<br />
immediatamente l'idea, molto efficace.<br />
Quali e quante emozioni ha provato durante le varie fasi<br />
di scrittura dei capitoli?<br />
Scrivere questo libro e, soprattutto, andare in giro per l'Italia<br />
ad incontrare parenti, genitori, figli e vedove delle vittime,<br />
è stata una esperienza fantastica anche se dura a<br />
livello emozionale. Ne sono uscito più ricco interiormente<br />
e sicuramente migliorato come uomo. Gli stati d'animo a<br />
volte non si possono spiegare con facilità, sarebbe riduttivo<br />
e probabilmente non verrebbe nemmeno compreso da<br />
chi ascolta e non ha provato le stesse cose. E' umano.<br />
Posso dire che ogni volta che incontravo qualcuno, sentivo<br />
una storia, sedevo insieme ad un nucleo familiare, diventavo<br />
un tutt'uno con loro.<br />
Prova ancora nuove emozioni quando rilegge il suo<br />
libro?<br />
Da quando ho consegnato Divise forate alle stampe e ho<br />
avuto tra le mani il libro una volta pubblicato mi è capitato<br />
di rileggerlo per vedere cosa andava bene e quello che,<br />
magari, avrei potuto scrivere in maniera diversa. Dilungarmi<br />
su alcuni aspetti, accorciarne altri. Fa parte del mio<br />
Consap Magazine 2011 55<br />
carattere. Per quanto riguarda le emozioni,<br />
ce ne sono sempre di forti e nuove perchè più<br />
metabolizzo ciò che ho scritto, più metto a<br />
fuoco con animo sereno e senza fretta le<br />
tante situazioni con cui sono stato in contatto<br />
e più prendo coscienza di quanto sia stato<br />
importante ciò che è avvenuto. Persone fino<br />
a quel momento sconosciute hanno aperto il<br />
loro animo e non deve essere stato facile per<br />
niente ma si sono fidate di me e questo gesto<br />
mi accompagnerà per sempre.<br />
Dalle consultazioni e dai commenti generali, il libro ha<br />
ottenuto molto successo sia di vendita che di critica. Cosa<br />
ci dice a riguardo?<br />
La cosa mi rende molto felice e soddisfatto perchè è segno<br />
evidente che il mio libro sta contribuendo ad aprire una<br />
finestra su una realtà del nostro Paese, per troppo tempo<br />
trascurata. Per diversi anni e in modo inspiegabile le storie<br />
di chi ha perso la vita perchè indossava una uniforme<br />
sono rimaste chiuse nel dimenticatoio. E' giunto il momento<br />
di restituire almeno dignità a chi ha perduto la vita per<br />
difendere le Istituzioni.<br />
Quanto è stato prezioso il supporto e le indicazioni di<br />
appartenenti alle forze dell’ordine?<br />
Ritengo di fondamentale importanza l'aiuto che mi è stato<br />
fornito dai membri delle forze dell'ordine, in particolare<br />
polizia e carabinieri. Nel libro, non a caso, faccio dei ringraziamenti<br />
specifici in tal senso. Quando si raccontano<br />
fatti del genere è importante avere dei documenti su cui<br />
confrontarsi per ricostruire con la dovuta perizia gli avvenimenti.<br />
Divise forate è una testimonianza importante<br />
anche per questa ragione.<br />
Si pensa ad una seconda stampa, o ad un seguito?<br />
Nell'aria qualcosa c'è ma non dipende solo da me. Una<br />
cosa è certa, se il libro proseguirà ad andare bene sarà<br />
per me un onore scrivere ancora.<br />
Elisabetta Ricchio
Consap Magazine 2011<br />
56<br />
Remo Girone alias Tano Cariddi<br />
il mafioso più stimato dai poliziotti<br />
Remo Girone, figlio di emigranti in Eritrea, nasce il 01 dicembre<br />
1948 ad Asmara, ove trascorre parte dell’infanzia e partecipa<br />
ai suoi primi spettacoli teatrali recitando brani e poesie.<br />
Successivamente si trasferisce a Roma e dopo aver completato<br />
gli studi superiori, si iscrive all’università che poi<br />
abbandonerà (poco prima di conseguire la Laurea in Economia<br />
e Commercio) per frequentare l’Accademia Nazionale<br />
d’Arte Drammatica, diplomandosi in recitazione. Da allora<br />
numerosi saranno i suoi impegni teatrali, cinematografici e<br />
televisivi.<br />
Ma la sua popolarità si afferma a livello internazionale con la<br />
partecipazione alla fortunata produzione televisiva La Piovra,<br />
di cui diventa personaggio fisso dalla terza alla decima serie,<br />
nel celebre ruolo del freddo, intelligente e cinico Tano Cariddi.<br />
Ho il piacere di incontrare l’attore Remo Girone nella sua<br />
casa a due passi dai Fori Imperiali.<br />
Che sensazione hai provato quando sei arrivato in Italia per<br />
la prima volta?<br />
La cosa che mi è rimasta più impressa è stata la mancanza di<br />
spazio: tutti mi dicevano: “Guarda che bella questa campagna!”.<br />
”Sì è bella” rispondevo io, ma sembrava un giardinetto<br />
rispetto all’enorme estensione dell’Africa! Basti pensare che<br />
l’Etiopia e l’Eritrea hanno una superficie di circa sei volte l’Italia<br />
ed all’epoca non erano per niente popolate: si potevano<br />
fare con la macchina anche 100 km senza incontrare anima<br />
viva ed era una cosa impressionante.<br />
Remo Girone attore nasce proprio in Africa…<br />
Sì, ho iniziato dal collegio. Ad Asmara c’era un collegio che<br />
si chiamava La Salle, tenuto dai Fratelli Cristiani, dove ho fatto<br />
la 5^ elementare e le 3 medie. E lì appunto alle medie davano<br />
le medaglie. In condotta magari non avevo quella d’oro,<br />
ma ogni volta che si facevano delle rappresentazioni, soprattutto<br />
di operette, prendevo sempre la medaglia d’oro in reci-<br />
di Simone Bracci<br />
tazione! Successivamente ho frequentato la compagnia filodrammatica<br />
del circolo universitario…e così è cominciata<br />
questa passione!<br />
Qual è stata ad oggi la tua più grande soddisfazione artistica?<br />
A dire il vero sono tante! La più recente è stata quando un<br />
paio di anni fa ho fatto una commedia in teatro, “Fiori di cactus”,<br />
dove facevo ridere molto il pubblico. Diciamo la verità,<br />
da me la gente non se l’aspettava e questa, in ordine di<br />
tempo, è stata una grande soddisfazione! Poi ora c’è questo<br />
film in lavorazione (Il Gioiellino, ndr) in cui interpreto la figura<br />
di Calisto Tanzi, ma con un altro nome, e nella quale conto<br />
molto. E presto uscirà sul primo canale nazionale tedesco una<br />
fiction in cui vesto i panni di Pio XII, Papa Pacelli. Sono soprattutto<br />
delle belle sfide perché sono personaggi di un certo spessore.<br />
Cinema, televisione o teatro?<br />
Va bene tutto, l’importante è che siano cose interessanti da<br />
fare e che abbiano una consistenza, ed in quel caso sono<br />
importanti i copioni. Di certo con il teatro è più facile non sbagliare<br />
perché si tratta di copioni consolidati. Invece con la<br />
televisione è un po’ più rischioso, anche perché copioni veramente<br />
belli non ce ne sono molti al giorno d’oggi: spesso si<br />
vedono personaggi fatti a clichè, che non cambiano. I personaggi<br />
invece sono interessanti quando hanno un’evoluzione.<br />
Nel tuo percorso artistico hai mai avuto un momento di difficoltà?<br />
Ne ho avuti molti, soprattutto ebbi un momento di crisi molto<br />
forte quando dall’Accademia Silvio D’Amico di Roma sono<br />
entrato nel mondo professionale: pensavo di non essere adatto<br />
a fare questo mestiere. E quindi ho avuto una specie di<br />
esaurimento nervoso che mi sono trascinato per qualche<br />
anno. Ma è stato superato e tutto è andato bene. Insomma, il
mondo professionale è molto diverso dal mondo della scuola.<br />
E’ più duro, più competitivo, più difficile e quindi ho avuto<br />
qualche problema. Poi dopo ho conosciuto mia moglie, è arrivato<br />
il successo con la Piovra e pertanto le cose si sono aggiustate<br />
da sé. Però ci sono stati dei periodi in cui pensavo di<br />
aver sbagliato tutto e quindi...è stata molto dura sì!<br />
Adesso parliamo della Piovra: come iniziò quest’avventura?<br />
La casting mi chiamò dopo avermi visto in teatro e mi propose<br />
il ruolo di Tano Cariddi. Iniziai a leggere qualche scena e<br />
scoprii che il personaggio non moriva. Il regista però non fu<br />
subito convinto della scelta e pertanto mi fece 2 provini: il<br />
primo su Tano Cariddi ed il secondo su un altro banchiere,<br />
interpretato poi da Adalberto Maria Merli. Alla fine del provino<br />
su Tano Cariddi, il regista mi disse: “Guarda forse sei un<br />
po’ troppo grande per la parte di Tano”. Ma finito il secondo,<br />
mi chiese quale ruolo avrei voluto interpretare. Io gli risposi<br />
che avrei preferito fare Tano Cariddi perché non moriva, a<br />
differenza dell’altro. E così fu.<br />
I tuoi incontri più belli, nella vita e nel lavoro?<br />
Mia moglie! Si può considerare il riassuntivo di tutti e due perché<br />
ci siamo incontrati nella stessa agenzia per attori ed ora<br />
sono oltre 30 anni che stiamo insieme. Poi ci sono stati, per<br />
quello che riguarda il lavoro, incontri importanti con registi<br />
importanti con cui ho lavorato, da ognuno ho imparato qualcosa.<br />
Ed anche da qualche attore.<br />
Qualche nome?<br />
Per esempio Corrado Pani, che era un amico. Nel nostro<br />
mestiere non si finisce mai di imparare, sia dai registi e sia<br />
dai colleghi, quando i colleghi sono bravi. Si cerca di capire<br />
Consap Magazine 2011 57<br />
come affrontano i personaggi e quindi si ruba un po’ qui e un<br />
po’ lì, anche inconsciamente. Un anno feci uno spettacolo con<br />
Albertazzi e ad un certo punto mi accorsi che certe cose di<br />
Albertazzi le facevo anche io!<br />
Nel mondo di oggi ti senti un cittadino sicuro?<br />
Posso dire che non mi sento un cittadino insicuro!<br />
Una curiosità sulla Piovra?<br />
Sì, una curiosità con i poliziotti! Stavamo girando a Palermo<br />
la scena in cui mia sorella deve mettere la bomba nella stazione<br />
di Palermo. Ad un certo punto mentre eravamo in<br />
mezzo alla folla, c’erano dei poliziotti che si erano messi in<br />
fila per chiedermi l’autografo. Allora chiamai il fotografo di<br />
scena e gli dissi: “Guarda che questa è una foto meravigliosa!<br />
Scatta questa foto con tutti i poliziotti che vengono a prendere<br />
l’autografo da me!”. Poi purtroppo la foto non fu fatta<br />
perché il fotografo poteva solamente scattare fotografie di<br />
scena…sarebbe stata una foto bellissima!<br />
Un’altra curiosità simpatica fu quando dovevo andare ad una<br />
trasmissione di Pippo Baudo. In quel periodo si doveva fare<br />
una dichiarazione all’anagrafe di non appartenenza alla<br />
mafia per poter andare in Rai. Come se un mafioso dicesse:<br />
“Io non appartengo alla mafia!”.<br />
Erano ancora gli anni de La Piovra e allora non potei non<br />
andare all’anagrafe con il fotografo, che scattò la foto ed uscì<br />
dappertutto!<br />
E poi quasi tutti i poliziotti che ho incontrato e che sono stati<br />
a contatto con quelle persone, mi hanno sempre detto:” No<br />
guardi, lei è perfetto! Come lo faceva lei era proprio perfetto!”.
Consap Magazine 2011<br />
58<br />
Mense in Polizia,<br />
città che vai menù che trovi…<br />
Vibrata protesta della Consap di Torino per il servizio<br />
della mensa ubicata presso il V Reparto Mobile. La Segreteria<br />
Generale Provinciale dà voce alle rimostranze dei<br />
fruitori che lamentano insoddisfacenti livelli di qualità e di<br />
scelta dei cibi somministrati.<br />
Critiche pesanti sia per l’insufficienza degli alimenti, con<br />
ad esempio la pizza che pur essendo un primo piatto<br />
viene indicata come seconda portata, ma anche dal<br />
punto di vista dei agli di carne considerati eccessivamente<br />
economici e non di prima qualità, stesso dicasi per i<br />
piatti freddi e per l’insufficienza dei cibi a disposizione<br />
Questa O.S- con l’intento ed il piacere di salutare il<br />
dottor Salvatore Aprile già Vicario di Biella e Questore<br />
di Verbania, trasmette l’allegato elenco di firme del<br />
personale tutto (ivi compreso quello in congedo ed in<br />
malattia) che ha inteso così rappresentare la propria<br />
stima. ad uno dei più benvoluti e rispettati funzionari<br />
della Polizia di Stato, con il quale ha avuto modo di svolgere<br />
servizio.<br />
Nel ribadire che tutti noi abbiamo apprezzato le capacità<br />
umane e professionali, ci rammarica oltre modo di perdere<br />
dalle nostre fila un “vero poliziotto”, in “Ufficiale”<br />
che nonostante sulle spalle avesse le stelle prima e le torri<br />
dopo, stava con i suoi uomini sulla strada.<br />
Un funzionario che si appostava anche per ore e ore<br />
all’interno della propria autovettura e rischiava in prima<br />
persona insieme all’ultimo dei suoi agenti, perché spinto<br />
dal senso del dovere, dalla passione per il suo lavoro e<br />
da quella sana caparbietà, che gli ha consentito di risol-<br />
che obbligano i ritardatari a ripiegare sulle uova strapazzate<br />
o sulle rimanenze degli altri.<br />
Per dare forza alla rivendicazione i colleghi torinesi<br />
hanno fatto il paragone con la mensa di Milano presso la<br />
caserma Sant’Ambrogio, nella quale c’è abbondanza di<br />
cibo e di ottima qualità.<br />
“Se come presumiamo - conclude la Consap di Torino - la<br />
spesa dell’Amministrazione per i pasti è uguale per tutte<br />
le mense d’Italia, come mai la differenza di qualità e<br />
quantità e così sostanziale?<br />
vere svariate e pericolose indagini.<br />
Perdiamo un “Capo” magari anche rigido all’occorrenza,<br />
che conosceva i veri problemi del personale. che. sapeva<br />
parlare come un padre, all’Uomo prima che all’Agente e<br />
soprattutto che ancor prima della Procedura o del Diritto<br />
Penale, ha saputo insegnare a tutti gli operatori, che<br />
hanno avuto la fortuna di lavorare sotto il Suo Comando,<br />
il rispetto per il cittadino e quando le circostanze lo consentivano<br />
anche comprensione per il delinquente.<br />
Ci mancherà Signor Questore... Mancherà al personale e<br />
alla Polizia di Stato, ma sarà sempre un piacere rivederla<br />
e poterle stringere la mano, perché ha saputo ottenere<br />
il rispetto di tutti noi, a prescindere dal grado.<br />
(Seguono le firme del personale della Questura di Biella,<br />
del personale della Polizia Stradale, del personale della<br />
Polizia Postale e delle Comunicazioni e del personale civile<br />
dell’Interno).
Consap Magazine 2011 59<br />
Convegno della Consap a Fermo:<br />
è ora di tirare le somme!<br />
Gentilissime colleghe, Cari colleghi,<br />
in questi giorni la Consap è stata fortemente impegnata<br />
con i suoi organi regionali e nazionale, non a caso a<br />
Fermo, per promuove un’azione politico sindacale a<br />
favore dell’istituzione della Questura di Fermo, ma sopratutto<br />
per la soluzione di importanti problematiche locali,<br />
assumendo degli impegni che presto vedranno l’interessamento<br />
del Ministro dell’Interno Maroni e del Capo della<br />
Polizia Manganelli, come è stato ampiamente riportato<br />
dagli organi di informazione (rassegna in alleato).<br />
Le questioni affrontate assieme al Segretario Generale<br />
Nazionale Giorgio Innocenzi e quello Generale Regionale<br />
Mario Seri, come già detto, sono anche di ordine strettamente<br />
locale, e relative alle condizioni di assoluta difficoltà<br />
in cui versa il nostro Commissariato, motivo di seria<br />
preoccupazione di questa O.S.<br />
Alla fine del mese di ottobre dello scorso anno, allorché il<br />
dirigente del Commissariato di Fermo, Dr. Ciro De Luca,<br />
ebbe ad introdurre un nuovo modello organizzativo dell’ufficio<br />
con conseguenti movimenti di personale, questa<br />
Segreteria non ebbe alcun dubbio ad esprimere le proprie<br />
motivate perplessità, prendendo le distanze da quel<br />
“cambiamento”, perché eravamo certi che avrebbe generato<br />
sofferenze sul personale e non una efficace funzionalità<br />
dell’ufficio!<br />
Oggi, alla scadenza dei tre mesi di dichiarato “esperimento”,<br />
abbiamo una realtà che da ragione alle nostre<br />
pregresse preoccupazioni, ovvero ci troviamo di fronte ad<br />
una direzione dell’ufficio ed una gestione del personale<br />
che testimonia molte carenze.<br />
Dal punto di vista squisitamente sindacale, rileviamo che<br />
il personale, particolarmente quello della Sezione volanti,<br />
è fortemente demotivato!<br />
La causa di tale stato di fatto, a nostro parere va ricerca-<br />
ta nelle pieghe politiche dell’organizzazione dell’ufficio, e<br />
cioè che sull’attività di direzione gravano “influenze<br />
negative”. Infatti, non si spiega il motivo per il quale la<br />
Sezione ordine e Sicurezza Pubblica continua ad essere<br />
costituita da sole due unità, per ragioni che appaiono<br />
poco chiare, e che tale situazione stà ingenerando diversi<br />
motivi di risentimento, soprattutto in relazione al cosiddetto<br />
“servizio automontato”.<br />
Inoltre negli altri settori si denota una mancanza di progettualità,<br />
legata ad un impiego di risorse economiche<br />
istituite proprio per il miglioramento dei servizi. A ciò si<br />
somma il totale disinteresse degli organi provinciali a cui<br />
le problematiche sono state ampiamente riferite<br />
Negli ultimi tempi si è assistito ad un via vai di rappresentanti<br />
di altre OO.SS. al cui interno sono sorti conflitti, ma<br />
pare che non si riesca ad uscire dalla situazione di stallo.<br />
Questa O.S., da sempre estranea a logiche di contrapposizione<br />
per la gestione di interessi particolari, oggi resta<br />
sbalordita di fronte a quanto stà accadendo. Soprattutto<br />
non riesce a comprendere a chi giova il far finta di niente,<br />
il perché di tanta ipocrisia, e soprattutto perché biso-
Consap Magazine 2011<br />
60<br />
gna a tutti i costi accettare certe logiche di potere.<br />
Insomma, care colleghe e colleghi, ci troviamo di fronte<br />
ad un totale abbandono! Mai avevamo avuto occasione<br />
di vedere un Questore assente anche in occasione delle<br />
Festività di Natale per gli auguri ai suoi collaboratori, ma<br />
pronto a trasformare le bugie di qualcuno in sanzioni<br />
disciplinari; funzionari di Polizia, più impegnati nell’attività<br />
di “mediatori sindacali” che “super partes” a garanzia<br />
della democrazia interna!<br />
Ma ora siamo giunti alla fine di un trimestre definito “sperimentale”,<br />
per noi molto negativo, ove è stata istituita la<br />
logica “dell’esame”…; una cosa mai vista in tutti questi<br />
anni di esperienza che abbiamo maturato in Polizia!<br />
Ora siamo curiosi di vedere chi sarà “bocciato”, e, se gli<br />
altri “allievi” potranno iniziare l'umiliante “percorso sperimentale”,<br />
dopo anni di sacrifici in strada, per dimostrare<br />
di essere meritevoli…, ma soprattutto gradiremmo<br />
vedere se saranno adottate quelle iniziative di coraggio<br />
per liberare il Commissariato da chi vuole cogestirlo per<br />
affari propri!<br />
Osserviamo la prossima “manovra” per vedere se questa<br />
volta i diritti ordinamentali possano finalmente prendere il<br />
sopravvento su convinzioni fantasiose ed irreali; vediamo se<br />
saranno comprese le ragioni che rendono urgente la messa<br />
in atto di un vero progetto operativo nel nostro Commissariato,<br />
e soprattutto, di coordinamento tra tutte le Sezioni.<br />
Il personale non va minacciato, ma motivato, come insegnano<br />
le più moderne teorie di management.<br />
Il senso di appartenenza ad un gruppo coeso, con finalità<br />
comuni, và stimolato e non iniettato.<br />
Soprattutto bisogna abbandonare la teoria del prendere<br />
tempo e del gioco delle tre campanelle, perché ci sembra<br />
che il banco non ricorda più dove stà la pallina (si è<br />
incartato).<br />
Colleghi uno scatto di orgoglio; la maggior parte di noi<br />
ha una esperienza professionale tale da consentire il<br />
superamento di questo nefasto momento con faciltà.<br />
Stefano Bel Fiore<br />
Fermo, 26 gennaio 2011 - Segreteria Provinciale
Civitavecchia:<br />
inchiesta<br />
sull'operato<br />
di Polizia<br />
La Procura della Repubblica di Civitavecchia in seguito ai<br />
disordini scoppiati di recente nella città laziale dopo l'arrivo<br />
di alcune centinaia di pastori sardi, che intendevano<br />
recarsi a Roma al Ministero dell'Agricoltura, ha aperto<br />
due inchieste Il primo fascicolo è stato aperto nei confronti<br />
di tre pastori denunciati per manifestazione non autorizzata<br />
e resistenza a pubblico ufficiale. Il secondo fascicolo,<br />
al momento contro ignoti, verte a verificare il comportamento<br />
delle forze dell'ordine.<br />
La seconda inchiesta, a parere della Consap, è assolutamente<br />
sconcertante. Più che l'operato delle forze di polizia,<br />
bisognerebbe verificare la legittimità delle disposizioni<br />
impartite dal Ministro dell'Interno. Le forze di polizia<br />
hanno operato, come al solito, con grande professionalità<br />
e nel pieno rispetto degli ordini ricevuti.<br />
Siccome, però, qualcuno ha detto che "bisogna tornare ai<br />
peggiori anni dello scelbismo per trovare altrettanta violenza<br />
nei confronti di cittadini che reclamano il rispetto<br />
dei propri diritti", forse è giunto il momento di verificare<br />
a livello politico se non vi siano precise responsabilità da<br />
parte del responsabile del Viminale.<br />
A noi della Consap, recentemente, è stato vietato finanche<br />
di manifestare contri i tagli previsti dalla finanziaria<br />
davanti al nostro Ministero.<br />
Evidentemente chi manifesta disturba, qualcuno preferisce<br />
farlo smettere.<br />
Consap Magazine 2011 61<br />
SOLO MODA<br />
di Paola Pietrucci<br />
La donna di questa primavera/estate 2011 esprime se<br />
stessa attraverso colori lucenti, vivaci, che regalano allegria,<br />
emozioni per una “femme” che ama dare risalto<br />
alla propria personalità.<br />
Le tendenze moda presentano una donna femminile che<br />
riscopre i tessuti leggeri. Fiori, fantasie botaniche sono un<br />
must per la moda estiva. Stampe lemon, righe navy, quadretti<br />
Vichy, quest'anno l'ispirazione di stagione la moda<br />
l'ha rubata a Positano, Amalfi, Capri. Il calore tipico del<br />
Mediterraneo incontra l'ironia più grintosa per uno stile<br />
easy, spensierato e cool: un inno alla “joie de vivre”.<br />
Il 20111 lascia spazio all'eleganza. Drappeggi e linee<br />
morbide per gli abiti dal tessuto in seta, conferiscono<br />
fascino e sensualità. Torna in auge la moda anni '60-'70.<br />
Abiti e gonne saranno cortissimi o lunghissimi con balze<br />
pompose o dai tagli minimal, stampati o full color.<br />
Le gonne saranno con pieghe o volant, ma per poterle<br />
indossare ed essere valorizzate da questo look bisogna<br />
stare attente alle proporzioni. Chi ha fianchi larghi, deve<br />
optare per una gonna con la vita più alta arricchita da<br />
cintura. Pantaloni oversize che quasi sfiorano terra per<br />
una eleganza ultrachic che copre le gambe e punta tutto<br />
su silhouette a tulipano. La tela jeans si riconferma una<br />
delle tendenze di quest'anno. Leggera e drappeggiata<br />
per creare abiti bon ton.<br />
Finalmente i tacchi alti si abbassano e tornano in auge i<br />
sandali rasoterra più belli e colorati che mai.<br />
Borse che sembrano delle scatolette chic, ma in realtà<br />
sono le bag più trendy di stagione. Obbligatoriamente in<br />
pelle tinta unita o fantasia, maxi o mini e perfino in<br />
paglia da sembrare cestino da picnic. Anche borse in<br />
vernice dai colori sgargianti per il fascino della donna<br />
moderna.<br />
La novità che un po' ci farà sorridere, care amiche, è che<br />
il cult da spiaggia sarà "il sombrero". Parte dal Messico<br />
e conquista le passerelle più hot, che lo reinterpretano in<br />
tutte le salse: a righe, coloratissimo, in tessuto e sempre<br />
maxi. Fa ombra e quest'anno dite pure addio all'ombrellone!<br />
Quasi dimenticavo di scrivere, presa dalla foga di<br />
farvi sapere in anteprima le novità dell'estate che il colore<br />
dominante di questa primavera/estate è il "rosso<br />
caprifoglio".<br />
Sinceramente di questo colore non ne avevo mai sentito<br />
parlare e dopo un po' di ricerche ho scoperto che si tratta<br />
di una nuova nuance tra il rosso porpora e il rosa confetto.<br />
Questo è un colore energico, allegro, vivace e che<br />
ben venga ad aiutarci a vivere con più ottimismo e gioia<br />
in questo momento di crisi!
62 Consap Magazine 2011<br />
Esito incontro con il Questore<br />
di Roma Tagliente<br />
Una delegazione della Consap, composta da Innocenzi,<br />
Incoronato, Russo, Salvatori e Cianfaglioni ha incontrato il<br />
Questore di Roma, Francesco Tagliente. Nel corso dell'incontro,<br />
svoltosi in un clima cordiale e costruttivo, sono state<br />
affrontate le principali problematiche relative alle Divisioni e<br />
Commissariati di Polizia di Roma e provincia. In particolare<br />
è stato denunciata la pessima gestione dell'ufficio Servizi<br />
fonte di forte malcontento tra il personale in servizio negli<br />
uffici della Questura e soprattutto dei Commissariati.<br />
Sono state, inoltre, segnalate le gravi carenze di organico e<br />
di mezzi che affliggono tutti i commissariati e che necessitano<br />
di interventi urgenti e indilazionabili, In particolare la<br />
Consap si è soffermata sulle note problematiche che affliggono<br />
i commissariati di Porta Maggiore, Torpignattara,<br />
Casilino Nuovo, Ostia, Monteverde, Fiumicino e Albano<br />
Laziale ed il Reparto a Cavallo di Tor di Quinto.<br />
La Consap ha inoltre rappresentato al Questore Tagliente il<br />
malcontento serpeggiante tra il personale dirigente e direttivo.<br />
Il Questore Tagiente, al termine dell'incontro, si è riserva-<br />
Ancora ritardi per i ticket<br />
individuare responsabilità<br />
Immediata verifica sui reiterati ritardi nella corresponsione<br />
del ticket per il salto pasto in sevizi di Ordine Pubblico, la<br />
richiesta arriva dalla Segreteria Provinciale della Consap di<br />
Torino che anche quest’anno come già l’anno passato denuncia<br />
inaccettabili ritardi.<br />
Nella lettera scritta dal Segretario Generale Provinciale<br />
Luciano Gramolelli, si censura il ritardo che anche stavolta<br />
ha sfiorato i sei mesi: sono in distribuzione i ticket a compensazione<br />
del salto pasto relativi a fine anno 2009 ed i primi<br />
Il questore di Roma con i dirigenti Consap Innocenzi, Guerrisi e Frasca.<br />
to di intraprendere le opportune iniziative per avviare a soluzione<br />
tutte le documentate rivendicazioni illustrate dalla<br />
nostra delegazione sindacale.<br />
La Consap, unica organizzazione in ambito provinciale ad<br />
aver registrato un sensibile aumento di iscritti, rimarrà vigile<br />
per verificare la risoluzione delle problematiche segnalate.<br />
sei mesi del 2010, con scadenza a breve termine, 30 giorni<br />
circa.<br />
“Inaccettabile che un diritto riconosciuto ed affermato come<br />
l’istituzione del ticket sia valutato con così poca considerazione<br />
e serietà dall’istituzione che invece ne dovrebbero garantire<br />
la puntualità”. Gramolelli chiude la sua manifestazione di<br />
dissenso chiedendo il supporto della Segreteria nazionale<br />
affinché si possono individuare rapidamente i responsabili di<br />
questo disservizio.
E’ tornata in auge la volontà ministeriale di chiudere il<br />
distaccamento Polizia Stradale di Fano (PU).<br />
Senza nulla dire ai diretti interessati, è stata presentata<br />
dall’ufficio relazioni sindacali di Roma la bozza di un<br />
decreto di chiusura e “Accorpamento” presso altra sede,<br />
del personale in attività al suddetto indirizzo, comprensivo<br />
di tutto l’apparato tecnico-logistico.<br />
I dieci dipendenti, verrebbero veicolati e accorpati alla<br />
sottosezione Polizia Stradale di Fano ADL (acronimo di<br />
autostrada del Levante) sito al casello autostradale della<br />
città.<br />
Partendo dai presupposti del DPR 22 marzo 2001 n.208,<br />
in particolare l’art 9 comma 1 e, dal vecchio decreto<br />
Ministeriale del 16 marzo 1989, concernenti il riordino<br />
delle strutture organizzative dei vari uffici - centrali e periferici<br />
- data la presenza di due distaccamenti e la volontà/necessità<br />
di economizzare “Mantenendo inalterata<br />
l’incidenza operativa sul territorio”, si propone l’unificazione<br />
dei predetti uffici (All’art.3 della bozza viene, infatti,<br />
dato mandato alla sottosezione autostradale, di assolvere<br />
anche alle competenze del distaccamento che si<br />
andrà a sopprimere). Quello che non convince è proprio<br />
questo; nelle pregresse e analoghe situazioni, già verificatesi<br />
in ambito nazionale, (vedi ad es. Busto Arsizio,<br />
Varese) l’accorpamento ha prodotto l’assorbimento totale,<br />
in tempi brevissimi, di tutte le risorse, umane e non,<br />
che dal distaccamento sul territorio propriamente detto, si<br />
erano spostate fisicamente all’interno di quello autostradale.<br />
Se ciò dovesse succedere e probabilmente succederà,<br />
l’unico beneficiario delle risorse umane sarà la società<br />
autostrade, a tutto svantaggio del territorio della Provincia<br />
di Pesaro e Urbino e del comprensorio fanese, che<br />
vedrà togliere alla comunità una media di 50 pattuglie<br />
mensili.<br />
63<br />
Consap Magazine 2011<br />
L’accorpamento a Fano toglie 50<br />
pattuglie al territorio<br />
Pochi sanno - ci riferisce un nostro dirigente sindacale<br />
che, se capita una situazione di emergenza in autostrada,<br />
le pattuglie sul territorio provinciale vengono convogliate<br />
all’interno senza problemi, mentre è assolutamente<br />
impossibile il contrario (hai mai visto, anche in situazioni<br />
gravi di emergenza neve, per fare un es., una pattuglia<br />
dell’ADL uscire da una arteria considerata, giustamente,<br />
più importante?).<br />
Un’altra considerazione da fare, di carattere personale e<br />
quindi opinabile, è quello del personale interessato, trattato<br />
alla stessa stregua di materiale di scambio - vedi<br />
Art.1 c.2 - che si vedrebbe proiettato da una normale attività<br />
territoriale ad una tipologia operativa che, solitamente<br />
e per motivi concreti, è lasciata a persone ben più giovani<br />
e con annualità di servizio ben più basse.<br />
La città di Fano, per densità demografica è la terza città<br />
delle Marche, ed ultimamente vari esponenti politici<br />
hanno segnalato la fase critica della sicurezza in questa<br />
città.<br />
Molti di noi tornerebbero a lavorare in una sede classificata<br />
dal Ministero “disagiata” da cui si sono volontariamente<br />
staccati dopo anni, per aver scelto di poter svolgere<br />
attività territoriali diversissime da quella che ci stanno<br />
prospettando. Altra cosa molto strana è che, di solito,<br />
viene data al dipendente la possibilità di poter valutare la<br />
proposta e/o optare per altre destinazioni, con riguardo<br />
alle proprie esigenze, specie quelle di carattere familiare,<br />
Qui cosa si vuole fare?<br />
Tutto questo senza alcun spirito polemico ma in virtù di un<br />
richiamo ad una diversa sistemazione del personale,<br />
magari all’interno della struttura del locale Commissariato<br />
di Fano (eliminando così i problemi economici), permettendo<br />
di svolgere in piena autonomia, strutturale se<br />
non funzionale, la propria mansione sul territorio.
64 Consap Magazine 2011<br />
Confisca beni al crimine, beneficia<br />
la Polizia adesso occorre personale<br />
Confisca questa è la parola magica del Governo per dare<br />
fondi alla sicurezza ed alla giustizia anche in piena crisi<br />
economica. I risultati di questo impegno cominciano a<br />
vedersi; all’inizio dell’anno due sedi delle Forze dell’Ordine<br />
in Piemonte beneficeranno di una parte dei fondi<br />
confiscati alla criminalità organizzata. Lo stanziamento<br />
deciso dal Ministero dell’Interno è di 150 mila uro per la<br />
Polizia di Stato e 50 mila euro per i carabinieri. Le opere<br />
saranno quelle di ristrutturazione del faticente Distaccamento<br />
della Polizia Stradale di Val Sesia e della sistemazione<br />
dei servizi igienici della Stazione dei carabinieri di<br />
Varallo; fondi che il sindaco, con il sostegno dei sindacati<br />
di polizia aveva da tempo richiesto al Dipartimento<br />
della P.S. è che sono stati attesi per ben nove anni.<br />
Gian Mario Morello responsabile della Consulta Nazionale<br />
Polizia Stradale della Consap per l’Italia Settentrionale<br />
ha commentato con favore questo stanziamento che<br />
però non risolve i problemi di operatività di quell’ufficio<br />
di Polizia. “Per consentire una messa a norma tale da<br />
soddisfare le necessità di quella sede della Polizia Stradale<br />
occorrerebbero almeno 50/70 mila euro in più e<br />
poi…il distaccamento andrebbe potenziato anche con 4<br />
o 5 unità in più ed arrivare almeno a 20 agenti in servizio<br />
per garantire una maggiore copertura nella bassa e<br />
nell’alta valle; consentendo cosi di coprire i turn over previsti<br />
nei prossimi mesi con l’avvio dei pensionamenti”.
Se qualcuno ti perseguita<br />
con telefonate sms e-mail<br />
appostamenti e pedinamenti<br />
commette un reato<br />
STALKING<br />
QUANDO LE ATTENZIONI DIVENTANO PERSECUZIONE<br />
DENUNCIA CHI TI PERSEGUITA E RIPRENDITI LA LIBERTÀ<br />
Ora lo stalking è un reato punibile fino a 4 anni di reclusione (art. 612-bis c.p.)<br />
www.pariopportunita.gov.it<br />
numero antiviolenza 1522
CONSULTA Consap Magazine 2011 <strong>NAZIONALE</strong> POLIZIA STRADALE<br />
RReessppoonnssaabbiillee IIttaalliiaa SSeetttteennttrriioonnaallee<br />
MORELLO GIANMARIO<br />
Sezione Polizia Stradale Aosta BICCIATO PAOLO<br />
Sezione Polizia Stradale Asti BENFATTO ROBERTO<br />
Sottosezione Polizia Stradale Avellino Ovest DILUISO PASQUALE<br />
Sottosezione Polizia Stradale Avezzano SANTUCCI PIETRO<br />
Sezione Polizia Stradale Benevento MIRRA UGO<br />
Sezione Polizia Stradale Biella LAZZARINI DANIELE<br />
Sottosezione Autostradale Pian del Voglio BO ROLLO GIOVANNI<br />
Sezione Polizia Stradale Bolzano COCEANO PINO<br />
Sezione Polizia Stradale Campobasso PICA PEPPINO<br />
Distaccamento Polstrada Capua CE NUZZOLO ANTONIO<br />
Sezione Polizia Stradale Catania MILITELLO MICHELE<br />
Sezione Polizia Stradale Crotone MARINO GIUSEPPE<br />
Sottosezione Autostradale Mondovì CN ALLEGRO ANDREA<br />
Distaccamento Polizia Stradale Scalea CS STABILITO ANTONIO<br />
Distaccamento Polizia Stradale Soverato CZ PETROSILLO TOMMASO<br />
Sezione Polstrada Ferrara TAGLIANI MARCO<br />
Sezione Polizia Stradale Firenze CAFIERO VINCENZO<br />
Sezione Polizia Stradale Foggia CASSANO TEODORO<br />
Sezione Polizia Stradale Frosinone OTTAVIANI DOMENICO<br />
Sezione Polizia Stradale Isernia DE FALCO DOMENICO<br />
Sezione Polizia Stradale L’Aquila MASTRANGELO ANTONIO<br />
Distaccamento Polizia Stradale Aprilia LT MASTROMANNO MASSIMILIANO<br />
Sottosezione Polizia Stradale Venturina LI PASSERI ALESSANDRO<br />
Distaccamento Polizia Stradale Bagni di Lucca BICOCCHI IVAN<br />
Distaccamento Polizia Stradale Porto Recanati MC FRONTONI FABRIZIO<br />
Sezione Polizia Stradale Mantova CIANCAGLIONE GIANVINCENZO<br />
Sezione Polizia Stradale Milano FORTUNATI FRANCESCO<br />
Sezione Polizia Stradale Modena VALLICELLI MASSIMO<br />
Sezione Polizia Stradale Napoli IZZO GIUSEPPE<br />
Sottosezione Polizia Stradale Romagnano Sesia NO PANE BRUNO<br />
RReessppoonnssaabbiillee NNaazziioonnaallee<br />
SPAGNOLI STEFANO<br />
RReessppoonnssaabbiillee IIttaalliiaa CCeennttrraallee<br />
VANNONI MASSIMO<br />
RReessppoonnssaabbiillee IIttaalliiaa MMeerriiddiioonnaallee eedd IIssoollee<br />
DI MURO FILIPPO<br />
Distaccamento Polizia Stradale Orosei NU PELLINO MIRKO<br />
Sezione Polizia Stradale Palermo SCIRE’ ANDREA<br />
Sezione Polizia Stradale Perugia PETRONI MAURIZIO<br />
Distaccamento Polizia Stradale Fano PU TENAGLIA IVAN<br />
Sottosezione Autostradale Pescara TOMEI ROSSANO<br />
Sezione Polizia Stradale Pisa LAI GESUINO RINO<br />
Sezione Polizia Stradale Pordenone FIORINI GIANLUCA<br />
Distaccamento Polizia Stradale Brancaleone RC BRUZZESE GIUSEPPE<br />
Distaccamento Polizia Stradale Guastalla - R.E. PIRRAGLIA ALDO<br />
Distaccamento Castelnuovo nei Monti - R.E. DI STEFANO LUCA<br />
Distaccamento Polizia Stradale Passo Corese RI COPPOLA IMMACOLATA<br />
Centro Operativo Autostradale Polstrada Centro Italia BOVE ANDREA<br />
Sezione Polizia Stradale Roma QUAGLIERI MASSIMILIANO<br />
Centro Operativo Autostradale Roma Nord LOTITO VINCENZO<br />
Sottosezione Polizia Stradale Albano Laziale RM DI CEGLIE MARCO<br />
Sottosezione Polstrada Civitavecchia RM MORMINO MATTEO<br />
Sezione Polizia Stradale Salerno DE SANTIS ANTONIO<br />
Sottosezione Polizia Stradale Angri SA AURICCHIO RAFFAELE<br />
Sottosezione Polizia Stradale Eboli SA APPIERDO ROBERTO<br />
Sezione Polizia Stradale Sassari POLO CRISTIAN<br />
Distaccamento Polizia Stradale Città di Castello TR STAZI LUCIO<br />
Sezione Polizia Stradale Orvieto ZUMBO FRANCESCO<br />
Sezione Polizia Stradale Siracusa BIANCA ANGELO<br />
Sottosezione Polizia Stradale Susa TO GRIENTI MARCO<br />
Sezione Polizia Stradale Udine PREDAN ETTORE<br />
Sottosezione Polstrada Varese CERIANI CARLUIGI<br />
Sezione Polizia Stradale Mestre VE ANGIOLINI SANDRO VITTORIO<br />
Sezione Polizia Stradale Verbania FENU JOHN IVAN<br />
Sezione Polizia Stradale Vercelli LA MARCA MELCHIORRE<br />
Sezione Polizia Stradale Viterbo DI PROSPERO GIANLUCA
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