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Anteprima - CONSAP NAZIONALE

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Periodico ufficiale nazionale della Consap-C.N.P.S. anno XIII numero I gennaio/febbraio 2011 - Registrazione Tribunale Civile di Roma n. 542/99 - Foto: brindisireport.it<br />

www.consapnazionale.com<br />

info@consapnazionale.com<br />

CONSULTA <strong>NAZIONALE</strong> POLIZIA STRADALE<br />

Consap Magazine 2011<br />

Sicurezza sulla strada,<br />

sulla Rete, allo stadio<br />

e sulla neve<br />

SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO DELLA POLIZIA DI STATO


Consap Magazine 2011<br />

L’UNICA IN<br />

CONVENZIONE<br />

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Eurocqs SpA, Società specializzata nei finanziamenti ai dipendenti del<br />

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cessione del quinto e prestito con delega per un dipendente Statale di 30 anni di età e 10 di servizio al<br />

momento della richiesta e sono comprensivi degli oneri assicurativi (offerta valida fino al 31/12/10). Il<br />

tasso di interesse è fisso e l’importo della rata non potrà essere superiore ad un quinto dello stipendio del<br />

richiedente, valutato al netto delle ritenute.<br />

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Eurocqs S.p.A. iscritto all’Elenco Generale degli Intermediari operanti nel settore finanziario, previsto dall’articolo 106 e seguenti del T.U.B al n.37323. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali, per la Polizza<br />

Assicurativa o per quanto non espressamente indicato è necessario fare riferimento ai Fogli informativi disponibili presso le filiali e agenzie di Eurocqs SpA o sul sito internet www.eurocqs.it. A richiesta verrà consegnata una copia del contratto completo<br />

in ogni sua parte e del foglio informativo per la valutazione del contenuto prima della stipula. Eurocqs SpA, nel collocamento di alcuni prodotti (Cessioni del quinto, Prestito con delega di pagamento e Prestiti personali), presso la clientela, opera in<br />

qualità di intermediario di altre banche e/o intermediari finanziari (FamilyCreditNetwork SpA, Futuro SpA, Unifin SpA, Ktesios SpA, Ibl Banca SpA), questi sono i diretti contraenti e titolari di tutti i rapporti contrattuali e si riservano la valutazione dei requisiti<br />

necessari alla concessione del finanziamento.


gioco legale e responsabile


DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Massimo D’Anastasio<br />

ufficiostampa@consapnazionale.com<br />

REDAZIONE<br />

Giorgio Innocenzi<br />

Elisabetta Ricchio<br />

Mauro Pantano<br />

Stefano Spagnoli<br />

Gianni Valeri<br />

Sergio Scalzo<br />

Giuseppe Bennardo<br />

Raffaele Tavano<br />

Guglielmo Frasca<br />

DIREZIONE EDITORIALE<br />

Consap Segreteria<br />

Generale Nazionale<br />

Via Nazionale, 214 - 00184 Roma<br />

Tel. 06 47825541<br />

Fax 06 47825538<br />

info@consapnazionale.com<br />

SUPERVISORE<br />

PER LA FOTOGRAFIA<br />

Francesco Moretta<br />

CONCESSIONARIA<br />

ABBONAMENTI<br />

Diffusione & Comunicazione Srl<br />

Via Palladio, 5 - 20135 Milano<br />

Tel. 02 58431268<br />

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Per le quote abbonamenti:<br />

Abbonamento ordinario<br />

62.00 euro<br />

Abbonamento sostenitore da<br />

82.00 euro<br />

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Abbonamento per appartenenti<br />

Forze di Polizia<br />

42.00 euro<br />

Prezzo della rivista<br />

8.00 euro<br />

Numero arretrato<br />

10.00 euro<br />

Registrazione Tribunale Civile<br />

di Roma n. 542 del 01/11/1999<br />

Si avverte che gli incaricati alla diffusione<br />

non possono essere<br />

appartenenti alla Polizia di Stato né<br />

a Forze dell’Ordine. In ragione di<br />

ciò vi invitiamo a segnalare anomalie<br />

rispetto a quanto sopra.<br />

SSoommmmaarriioo<br />

Sommario<br />

EDITORIALE<br />

Manovra Finanziaria: la Consap incontra il Capo della Polizia 5<br />

Minicar, ancora vittime. I giudici: le norme non consentono la sicurezza 8<br />

Collaborazione fra Google e Polizia di Stato 12<br />

Scatole nere sui veicoli delle autoscuole parte la sperimentazione 15<br />

Obiettivo europeo morti sulle strade, per i giovani un fallimento 16<br />

Autostrade, arrivano gli aumenti dopo la farsa dell’estate 17<br />

Dalla difesa Usa la tecnologia che appieda gli alcolisti 18<br />

Londra città più caotica d’Europa Sfatato il mito dello stile “city” 19<br />

Studi legali: nuovi partner per le assicurazioni nei rapporti con le banche 20<br />

Sulla neve la polizia sceglie la sicurezza preventiva 22<br />

Il Santo Padre incontra i Poliziotti Esaltati i valori e la famiglia 25<br />

Una grande forza sindacale moderna e riformatrice 26<br />

La stagione estiva va pianificata; incontro per gli acquascooter 27<br />

Convenzioni del Viminale, i casi della Tim e di Sky 29<br />

Stop definitivo ai tornelli! Vincente la nostra linea intransigente 30<br />

Consulta Nazionale Sommozzatori: esito riunione presso i reparti speciali 31<br />

La Consap contro le carenze tecniche... 33<br />

Rose alle poliziotte la Consap risponde... 34<br />

L’Europa a confronto per il problema della violenza negli stadi 38<br />

Veicoli armi diaboliche di distruzione di massa. Risorse alla Polizia Stradale 40<br />

Legittimo impedimento, una legge lontana dai problemi degli italiani 42<br />

Profili Professionali Ruoli Tecnici, questo sconosciuto 44<br />

La giungla dei concorsi in polizia fra regole vaghe e errori madornali 45<br />

Congresso Udine, eletto il nuovo Segretario Provinciale Generale 47<br />

Quest'uomo è un assassino Battisti si sottrae alla pena 48<br />

AIPIS – Associazione invalidi permanenti da incidentalità stradale 52<br />

Remo Girone alias Tano Cariddi il mafioso più stimato dai poliziotti 56<br />

Convegno della Consap a Fermo: è ora di tirare le somme! 59<br />

Esito incontro con il Questore di Roma Tagliente 62<br />

Confisca beni al crimine, beneficia la Polizia adesso occorre personale 64


Editoriale<br />

Giorgio Innocenzi<br />

Segretario Generale<br />

Nazionale Consap<br />

A fine gennaio la Consap ha incontrato al<br />

Viminale il Capo della Polizia, prefetto<br />

Antonio Manganelli. Nel corso dell'incontro<br />

sono state approfondite le problematiche<br />

connesse alla legge n.122/2010 riguar-<br />

dante la manovra finanziaria correttiva e di<br />

stabilizzazione dei conti pubblici. La Con-<br />

sap da tempo è impegnata a salvaguarda-<br />

re i diritti retributivi dei poliziotti, gravemen-<br />

te pregiudicati dall’ultima legge finanziaria,<br />

al fine di garantire la funzionalità dell’azio-<br />

ne di polizia e la dignità professionale<br />

anche in funzione di una specificità che lo<br />

stesso Governo ha voluto riconoscere con<br />

apposita norma. La riunione è servita, altre-<br />

sì, per conoscere le iniziative poste in esse-<br />

re dal Dipartimento della P.S. per sanare la<br />

grave situazione venutasi a creare dopo i<br />

tagli e le limitazioni introdotte con la legge<br />

122/2010. La mancata integrazione da<br />

parte del Governo del fondo perequativo di<br />

80 milioni di euro rischia, infatti, di compro-<br />

mettere il completo riconoscimento econo-<br />

mico e giuridico delle promozioni e della<br />

Consap Magazine 2011 5<br />

Manovra Finanziaria: la Consap<br />

incontra il Capo della Polizia<br />

Appello al governo, servono risorse aggiuntive.<br />

valorizzazione della funzione di polizia nel<br />

triennio 2011-2013. Una battaglia essen-<br />

ziale, dunque, per salvaguardare le princi-<br />

pali voci stipendiali ed accessorie ricompre-<br />

se nel tetto retributivo previsto dalla legge<br />

finanziaria che blocca, tra l’altro, scatti,<br />

avanzamenti ed assegni di funzione.<br />

La Consap, nel confermare il proprio impe-<br />

gno per garantire il rispetto degli impegni<br />

assunti dal ministro Maroni e dal Governo,<br />

ha chiesto l'istituzione di un tavolo tecnico<br />

finalizzato, stante l'indisponibilità di risor-<br />

se finanziarie aggiuntive, alla individua-<br />

zione di una soddisfacente ripartizione<br />

delle risorse entro il limite di 80 milioni di<br />

euro.


convenzione<br />

Consap Magazine 2011


8 Consap Magazine 2011<br />

Inchiesta<br />

Minicar, ancora vittime. I giudici: le<br />

norme non consentono la sicurezza<br />

La procura di Roma<br />

lancia l’allarme:<br />

“vetturette notoriamente<br />

insicure”.<br />

Continuano a mietere vittime soprattutto<br />

fra i giovani e le nuove norme<br />

sembrano non riuscire a modificare<br />

questo trend negativo. Stiamo parlando<br />

di minicar, i quadricicli che<br />

stanno sostituendo il classico motorino,<br />

per la fascia di ragazzi fra i 14<br />

ed i 17 anni. In tutta Italia si susseguono<br />

notizie di incidenti più o meno<br />

gravi, e questo anche in virtù del<br />

fatto che crescono le vendite. L’impegno<br />

del governo per renderle sempre<br />

più sicure si scontra con resistenze<br />

culturali e influssi da crisi economica.<br />

Un’intervista ad uno dei maggiori<br />

produttori di vetturette, ha rivelato un<br />

certa ritrosia, degli acquirenti, verso<br />

la cosiddetta sicurezza passiva,<br />

infatti secondo l’intervistato il mag-<br />

gior costo derivante da airbag ed<br />

altri dispostivi dissuaderebbe dall’acquisto,<br />

in quanto viene a cadere il<br />

connubio fra minor rischio (le quattro<br />

ruote sono considerate dai genitori<br />

più sicure delle due) e piccolo<br />

sovrapprezzo. La battaglia che si<br />

pone davanti ai soggetti che a diverso<br />

titolo concorrono alla sicurezza<br />

stradale è quindi oggi anche quella<br />

di sconfessare certi meccanismi mentali.<br />

Un grosso aiuto in questo campo<br />

sta arrivando dalle procure, senz’altro<br />

degno d’attenzione l’allarme lanciato<br />

dai giudici di Roma. Un attacco,<br />

durissimo, contro le minicar, il più<br />

duro probabilmente da quando sono<br />

state inventate: "Sono notoriamente<br />

insicure ma l'assenza di sistemi di


Inchiesta<br />

sicurezza, come Abs e airbag,<br />

dipendono anche da un vuoto normativo".<br />

Una considerazione che<br />

giunge a conclusione di un inchiesta<br />

condotta dai pm Laura Condemi e<br />

Lina Cusano che ha preso spunto da<br />

alcuni incidenti mortali avvenuti nella<br />

capitale, dove circola un numero<br />

spropositato di vetturette, il 20 per<br />

cento circa del totale, con le consulenze<br />

tecniche, svolte su quei sinistri,<br />

che si sono concluse con la dichiarazione<br />

che i veicoli coinvolti erano<br />

privi di sistemi di sicurezza.<br />

A giudizio dei due magistrati romani,<br />

queste vetturette sono equiparate<br />

ai ciclomotori dal punto di vista normativo<br />

e le disposizioni Cee in materia<br />

non prevedono l'applicazione dei<br />

sistemi di sicurezza tipici delle auto a<br />

quattro ruote. La vera novità - che<br />

potrebbe avere conseguenze pesanti<br />

per il settore - sta nel fatto che (indipendentemente<br />

dalle modifiche che<br />

consentono ai veicoli di superare la<br />

velocità massima prevista di 45 chilometri<br />

orari) l'indagine ha dimostrato<br />

che a fronte di un impatto con<br />

ostacoli fermi o mobili non c'è alcuna<br />

garanzia di sicurezza dell'abitacolo.<br />

E se - come hanno sottolineato gli<br />

stessi pm - le case produttrici volessero<br />

dotare i veicoli di sistemi di sicurezza,<br />

questi potrebbero scontrarsi<br />

con alcuni criteri di omologazione<br />

come, ad esempio, quello del peso<br />

dal momento che il limite per ciascun<br />

mezzo è di 350 chilogrammi. Insomma<br />

la norma, oltre al prezzo è quella<br />

che è rischia di vanificare la volontà<br />

di molti costruttori di mettere in<br />

commercio veicoli più sicuri.<br />

In un passaggio chiave dell'inchiesta:<br />

si riconosce insomma che i costruttori<br />

più di così non possono proprio fare<br />

e che il problema è della norma. Già,<br />

ma allora, se la norma - europea - è<br />

la stessa in Italia e in Francia, come è<br />

Consap Magazine 2011<br />

9<br />

possibile che da noi - dove circolano<br />

un terzo delle minicar che girano per<br />

Parigi e dintorni - ci sono il doppio<br />

degli incidenti? Mistero? Certo che<br />

qui entra in gioco la solita questione<br />

dei controlli e dei veicoli truccati che<br />

girano liberamente malgrado il giro<br />

di vite imposto al settore con le modifiche<br />

di legge 120/10.<br />

Sul tema nel frattempo è intervenuta<br />

anche l'associazione di categoria<br />

Confindustria Ancma - Gruppo Quadricicli,<br />

che afferma in una nota di<br />

"mettersi a completa disposizione dei<br />

pm per fornire tutte le informazioni<br />

tecniche e normative riguardanti i<br />

quadricicli, che, come si evince dalle<br />

stesse dichiarazioni dei pm riportate<br />

dalle agenzie non sono autovetture<br />

bensì ciclomotori a quattro ruote.<br />

Come tali soddisfano le normative di<br />

omologazione previste dalla comunità<br />

europea".<br />

Terenzio D’Alena


Consap Magazine 2011<br />

10<br />

Possono essere immatricolati<br />

come motoveicoli o ciclomotori<br />

La direttiva comunitaria e il decreto<br />

ministeriale suddividono i ciclomotori<br />

ed i motocicli in sette differenti categorie.<br />

Le due categorie in cui sono<br />

inserite i quadricicli sono le seguenti:<br />

L6 - ciclomotori a 4 ruote (quadricicli<br />

leggeri);<br />

L7 - motoveicoli a 4 ruote (quadricicli<br />

diversi o non leggeri).<br />

Per la guida di questi veicoli è richiesta<br />

la seguente abilitazione di guida:<br />

Patente categoria A1 (se immatricolati<br />

come motoveicoli) - certificato di<br />

idoneità (se immatricolati come ciclomotori.<br />

Dal 31 marzo 2011 sarà prevista<br />

la prova pratica di guida per<br />

ottenerlo). Il possessore della microcar<br />

ha l’obbligo di assicurazione del<br />

veicolo.<br />

Un aspetto controverso è quello del<br />

trasporto di persone, e non potrebbe<br />

essere altrimenti in un paese come il<br />

nostro dove ancora si possono vedere,<br />

comportamenti irresponsabili come<br />

quello di viaggiare in tre sul motorino.<br />

La normativa in questo senso è chiara:<br />

se il mezzo è immatricolato come<br />

motoveicolo il trasporto di persone è<br />

consentito. Se l’immatricolazione è<br />

come ciclomotore è consentito solo se il<br />

trasporto del passeggero è previsto sul<br />

certificato di circolazione.<br />

Altra norma che necessita di un chia-<br />

rimento ed anche ci permettiamo di<br />

un correttivo è quella sull’obbligo del<br />

casco, che recita: sono esentati dall’obbligo<br />

del casco i conducenti e i<br />

passeggeri di motoveicoli e ciclomotori<br />

a tre o a quattro ruote dotati di<br />

carrozzeria chiusa à vedi art. 171,<br />

comma 1-bis, lettera a), C.d.S.;<br />

senonchè, aggiungiamo, che anche<br />

sulla base di quanto rivelato dai giudici<br />

che riferiamo in queste pagine, la<br />

scarsa blindatura dell’abitacolo di<br />

fatto vanificano la carenatura chiusa.<br />

Inoltre i quadricicli classificati come<br />

motoveicoli: devono osservare le prescrizioni<br />

riportate nell’art. 175,<br />

comma 2, lettera b) del Codice della<br />

Strada che prevede il divieto di circolazione<br />

in autostrada se “di massa a<br />

vuoto fino a 400 kg o di massa complessiva<br />

fino a 1.300 kg”. Per quanto<br />

riguarda l’utilizzo delle cinture di<br />

sicurezza: Il conducente e i passeggeri<br />

dei veicoli della categoria (ciclomotori<br />

a 4 ruote - quadricicli leggeri),<br />

dotati di carrozzeria chiusa, di<br />

cui all’articolo 1, paragrafo 3, lettera<br />

a), della direttiva 2002/24/CE del<br />

Parlamento europeo e del Consiglio,<br />

del 18 marzo 2002, e dei veicoli<br />

delle categorie M1, N1, N2 e N3, di<br />

cui all’articolo 47, comma 2, del presente<br />

codice, muniti di cintura di sicu-<br />

Inchiesta<br />

rezza, hanno l'obbligo di utilizzarle<br />

in qualsiasi situazione di marcia. I<br />

bambini di statura inferiore a 1,50 m<br />

devono essere assicurati al sedile con<br />

un sistema di ritenuta per bambini,<br />

adeguato al loro peso, di tipo omologato<br />

secondo le normative stabilite<br />

dal Ministero delle infrastrutture e dei<br />

trasporti, conformemente ai regolamenti<br />

della Commissione economica<br />

per l'Europa delle Nazioni Unite o<br />

alle equivalenti direttive comunitarie.<br />

Revisione: obbligatoria secondo le<br />

istruzioni fornite dal calendario<br />

annuale del Ministero Trasporti. I veicoli<br />

a motore durante la marcia fuori<br />

dei centri abitati ed i ciclomotori,<br />

motocicli, tricicli e quadricicli, quali<br />

definiti rispettivamente dall’articolo<br />

1, paragrafo 2, lettere a), b) e c), e<br />

paragrafo 3, lettera b), della direttiva<br />

2002/24/CE del Parlamento europeo<br />

e del Consiglio, del 18 marzo<br />

2002, anche durante la marcia nei<br />

centri abitati, hanno l’obbligo di<br />

usare le luci di posizione, i proiettori<br />

anabbaglianti e, se prescritte, le luci<br />

della targa e le luci d’ingombro.<br />

Fuori dei casi indicati dall’articolo<br />

153, comma 1, in luogo dei dispositivi<br />

di cui al periodo precedente possono<br />

essere utilizzate, se il veicolo ne<br />

è dotato, le luci di marcia diurna.


Inchiesta<br />

Il veicolo preferito dai giovani,<br />

ma utile anche agli adulti<br />

Minicar o microcar. Così si chiamano quelle piccole scatole metalliche<br />

fornite di ruote, che vediamo circolare per le città. Le piccole<br />

macchine, comode per muoversi nel tilt del traffico cittadino sono,<br />

sempre più spesso, al centro di polemiche che riguardano la sicurezza<br />

stradale. Non le vediamo solo circolare, spesso le vediamo<br />

fare capolino da una fila di autovetture parcheggiate, posizionate<br />

contro ogni tipo di regolamento, sia stradale che “urbano”.<br />

Secondo la normativa vigente, le minicar sono equiparate ai ciclomotori,<br />

pertanto non sono soggette allo stesso regolamento che<br />

coinvolge le normali autovetture. Ad oggi, tutti i nuovi modelli sono<br />

omologati per il trasporto di due o quattro persone. Soltanto i<br />

modelli più datati, quelli, per intenderci, ancora dotati di targhino,<br />

non possono trasportare passeggeri.<br />

La minicar è il mezzo preferito dai giovanissimi, non vi è certamente<br />

l’obbligo del casco e permette loro di poter accedere nei centri<br />

storici delle città e di parcheggiare nelle strisce assegnate ai ciclomotori.<br />

Possono essere guidate senza patente, basta un patentino<br />

ottenuto dopo un semplice esame teorico. Questo aspetto già crea<br />

qualche problema, perché di fatto, le microcar hanno un aspetto<br />

molto più simile ad un’autovettura che a un ciclomotore. Chi le<br />

guida, sta guidando un’auto. E’ consentito il trasporto di un passeggero<br />

soltanto se il conducente è un maggiorenne.<br />

Le polemiche sorte intorno al “boom” delle microcar, riguardano<br />

l’aspetto della sicurezza stradale. Molti, negli ultimi tempi, gli incidenti,<br />

anche mortali che hanno visto coinvolti numerosi giovani.<br />

Per le piccole vetture non è prevista l’istallazione dei sistemi di sicurezza<br />

di cui sono dotate le normali automobili. Anche se le case<br />

produttrici fossero disposte ad applicare sulle minicar gli apparati<br />

di protezione, questi si scontrerebbero con criteri di omologazione,<br />

come ad esempio quello del peso, visto che il mezzo non può superare<br />

i 350 Kg. Un impatto con un mezzo così leggero, rende senz’altro<br />

l’abitacolo poco o per niente sicuro. Certamente il discorso<br />

sui giovani potrebbe estendersi ad un aspetto più propriamente<br />

socio-psicologico. In poche parole, molti ragazzi, con l’aiuto di<br />

Consap Magazine 2011<br />

11<br />

meccanici compiacenti, procedono alla modifica delle prestazioni,<br />

quindi della velocità del veicolo; molti trasportano i propri amici<br />

(pur essendo minorenni). Su questo è intervenuto anche il Ministro<br />

delle Infrastrutture Altero Matteoli, il quale ha parlato di buonsenso<br />

da parte delle famiglie, nel seguire i propri figli fino alla maggiore<br />

età e di conseguenza fino all’esame della patente. Una proposta è<br />

proprio quella di abbassare l’età a 16 anni per il conseguimento<br />

della patente, come avviene negli Usa.<br />

Ma le polemiche legate alle minicar, non riguardano solo i più giovani.Anche<br />

gli adulti ne fanno largo uso, per la comodità del parcheggio,<br />

per l’ingresso ai centri storici, ma in particolar modo perché<br />

possono essere guidate anche da chi, per aver infranto il codice<br />

della strada, sia stato sanzionato con il ritiro della patente.<br />

La normativa delle minicar, presenta sicuramente qualche lacuna, e<br />

ci si deve affidare al buonsenso generale. Secondo il Ministro Matteoli,<br />

il problema dovrà essere sollevato a livello europeo, proprio<br />

perché in tutta l’UE, le microcar sono equiparate ai ciclomotori.<br />

Speriamo nel frattempo almeno in un esame che sia meno teorico<br />

e più pratico, per dare un’educazione stradale completa.<br />

Giada Ariani


12 Consap Magazine 2011<br />

Collaborazione fra<br />

e Polizia di Stato<br />

La piazza virtuale del web da sempre è tema di dibattito,<br />

con favorevoli e contrari che si sperticano per giustificare<br />

i diversi punti di vista. La cosa che però accomuna tutti i<br />

dibattenti onesti, è che la rete presenta nuovi pericoli per<br />

la sicurezza. Una consapevolezza che raggiunge anche<br />

le aziende che della rete hanno fatto il loro core-business<br />

oltrechè una fonte economica prodigiosa.<br />

Una nuova consapevolezza che vede in prima linea il<br />

maggior motore di ricerca Google, l’azienda nata nel settembre<br />

del 1998 dalla felice intuizione dei due studenti<br />

dell’Università di Stanford Larry Page e Sergey Brin, che<br />

ha realizzato un nuovo Centro Sicurezza Online per la<br />

Famiglia, raggiungibile al link www.google.it/sicurezzafamiglia.<br />

Il centro raccoglie suggerimenti di importanti<br />

associazioni, consigli e spunti così come informazioni su<br />

come usare gli strumenti di sicurezza sviluppati per i prodotti<br />

Google.<br />

La rivoluzione digitale, abbracciata entusiasticamente dai<br />

più giovani, mette a dura prova i genitori, che non sempre<br />

hanno consapevolezza o competenze per educare i<br />

figli a un uso responsabile dei nuovi media, Internet e<br />

social network in testa. I nuovi strumenti presentano nuove<br />

opportunità di miglioramento del sapere e di socializzazione,<br />

ma anche nuove insidie che, per mancanza di<br />

tempo o di informazioni, molti genitori non sono attrezzati<br />

a comprendere e affrontare.<br />

Google ha deciso di creare il Centro Sicurezza Online<br />

per la Famiglia proprio partendo da questa constatazione,<br />

suffragata dai dati di una recente indagine alla quale<br />

ha fornito il proprio contributo e che ha evidenziato come<br />

- in un campione rappresentativo di oltre 500 genitori di<br />

bambini tra gli 8 e i 13 anni appena il 18% abbia<br />

mostrato di conoscere appieno le nuove tecnologie e di<br />

essere in grado di affiancare in modo appropriato i figli<br />

in un approccio corretto e responsabile ai media digitali.<br />

Il Centro è suddiviso in diverse sezioni contenenti informazioni<br />

sugli strumenti di protezione offerti da Google e<br />

consigli per genitori e ragazzi forniti in collaborazione<br />

con i tre partner dell’iniziativa. Tra i temi trattati, cyberbullismo,<br />

contenuti violenti e/o a sfondo sessuale, adescamento<br />

online, privacy. Sono inoltre disponibili un<br />

decalogo di consigli generali rivolti direttamente agli<br />

insegnanti e ai giovani utenti della Rete, nonché suggerimenti<br />

sui comportamenti da tenere nel caso in cui si sia<br />

vittime di episodi di cyberbullismo.<br />

Un’altra sezione contiene una serie di risposte alle<br />

domande più frequenti delle categorie di utenti cui il sito<br />

si indirizza. Vi sono infine link diretti per la segnalazione<br />

di episodi di abusi e usi scorretti dei prodotti online di<br />

Google e una sezione con i video-consigli forniti dai genitori<br />

che lavorano in Google ad alti genitori preoccupati<br />

della sicurezza dei loro figli su Internet.<br />

Dall’interno del Centro Sicurezza è inoltre possibile accedere<br />

direttamente alle pagine informative sull’iniziativa<br />

"Non perdere la bussola", promossa da Google/YouTube<br />

in collaborazione con Polizia delle Comunicazioni e Ministro<br />

della Gioventù e lanciato da gennaio. L’iniziativa,<br />

complementare alle risorse del Centro di sicurezza online,<br />

consiste in corsi di formazione sull’uso sicuro e responsabile<br />

della rete organizzati nelle scuole medie e superiori<br />

italiane, rivolti a studenti e genitori.<br />

Infine ci sono informazioni come utilizzare gli strumenti di<br />

sicurezza incorporati nei progetti, quali SafeSearch e la<br />

modalità di protezione di YouTube, che possono aiutare a<br />

controllare i contenuti. I controlli in YouTube, Picasa, Blogger<br />

e altri prodotti assicurano che video, foto e blog siano<br />

condivisi solo con le persone giuste. Inoltre, è stata creata<br />

una sezione su come gestire le funzioni di geolocalizzazione<br />

su dispositivi mobili.<br />

Elisabetta Ricchio


(AGI) - Roma, 11 gen. - Usare la Rete in maniera responsabile.<br />

E’ l’obiettivo dichiarato di ‘Non perdere la bussola’, l’iniziativa<br />

voluta dal ministro della Gioventù, Giorgia Meloni.<br />

Inaugurato con l’anno scolastico 2009-2010, il progetto nasce<br />

dalla collaborazione tra Google-YouTube e Polizia Postale e<br />

delle Comunicazioni con l’obiettivo di sensibilizzare e formare<br />

in modo corretto i giovani tra i 13 e i 18 anni sui temi della<br />

sicurezza in Internet e dell’uso responsabile della rete: insegnare<br />

ai ragazzi che navigano in Rete e frequentano YouTube<br />

e social network come sfruttare le potenzialità comunicative del<br />

web e delle community online senza correre rischi connessi<br />

alla privacy, al caricamento di contenuti inappropriati, alla<br />

violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti<br />

o pericolosi per se’ o per gli altri.<br />

Internet e i social network costituiscono uno straordinario<br />

mezzo di comunicazione, socializzazione e progresso per<br />

tutti, nonché un valido strumento di crescita culturale per i giovani<br />

studenti. Il senso del proseguimento dell’iniziativa ‘Non<br />

perdere la bussola’ è di aiutare i giovani e le loro famiglie a<br />

utilizzare tutto questo potenziale, sostenuto però da un uso<br />

sicuro, consapevole, responsabile e critico, con piena conoscenza<br />

dei rischi e pericoli e dei sistemi di protezione.<br />

La formazione è fatta dagli agenti della Polizia Postale e delle<br />

Comunicazioni nelle scuole che ne fanno richiesta scrivendo a<br />

polizia.comunicazioni@interno.it. Indicazioni più dettagliate<br />

per le scuole, insieme a video tutorial e materiali informativi di<br />

supporto, si possono trovare all’interno del nuovo ‘Centro per<br />

la sicurezza online della famiglia’ di Google, all’indirizzo<br />

www.google.it/sicurezzafamiglia nell’area ‘Corsi di formazione’.<br />

(AGI) Vim (Segue)<br />

(AGI) - Roma, 11 gen. - “Il Cybercrime”, ha spiegato il ministro<br />

dell’Interno, Roberto Maroni, “si combatte con la prevenzione,<br />

attraverso nuovi strumenti perche’ si tratta di crimini<br />

insidiosi: solo la pedopornografia fattura tre miliardi di euro<br />

13<br />

Consap Magazine 2011<br />

Progetto “non perdere la bussola”<br />

nei lanci di agenzia<br />

ogni anno ed è una delle fonti di arricchimento della criminalità.<br />

Dunque, la prevenzione deve muovere dalla formazione,<br />

per questo il progetto è indirizzato alle scuole e alle famiglie.<br />

Inoltre, la partnership tra governo e aziende private è fondamentale<br />

per garantire la massima sicurezza ai nosrtri ragazzi”.<br />

Il ministro Meloni aggiunge: “Dopo il successo dello scorso<br />

anno il progetto ‘Non perdere la Bussola’ riparte con una novità<br />

fondamentale: il coinvolgimento degli insegnanti e dei genitori.<br />

Internet fa ormai parte del mondo dei ragazzi, ma spesso<br />

chi dovrebbe indirizzarli rischia di non avere le competenze<br />

tecniche adeguate. Ringrazio perciò la Polizia Postale e<br />

Google che, con questa rinnovata alleanza tra pubblico e privato,<br />

offrono a tutte le scuole che ne faranno richiesta una<br />

nuova doppia opportunità di formazione: per i ragazzi e per<br />

gli educatori. Internet fa parte della nostra vita e rappresenta<br />

un mare di opportunità. Imparare a utilizzare la rete in maniera<br />

consapevole, evitando le trappole di cui è disseminata, vuol<br />

dire affrontare il futuro con una marcia in più”.<br />

Durante lo scorso anno scolastico, gli esperti della Polizia delle<br />

Comunicazioni hanno incontrato 180mila studenti di oltre 450<br />

scuole di tutta Italia. Le regioni nelle quali è stato formato il<br />

maggior numero di studenti sono state Lombardia, Lazio e<br />

Sicilia. “L’uso della rete ha assunto un ruolo centrale nella vita<br />

di ognuno di noi. Internet costituisce una risorsa fondamentale<br />

soprattutto per i giovani per i quali ormai rappresenta un’occasione<br />

di crescita sia culturale sia sociale, uno strumento di<br />

aiuto nello studio e nella ricerca di nuove informazioni. Questa<br />

realtà richiede che i ragazzi sappiano usare internet in<br />

maniera critica e sicura, e che acquisiscano le competenze<br />

necessarie affinché navigare nel web rimanga un’opportunità<br />

e non rischi di divenire un pericolo”, ha spiegato Antonio<br />

Apruzzese, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni,<br />

“E’ indispensabile, dunque, un’opera di sensibilizzazione<br />

e informazione continua, anche attraverso iniziative<br />

come ‘web in cattedra’, che concorrono a formare una nuova


14 Consap Magazine 2011<br />

generazione consapevole sia delle potenzialità sia dei rischi<br />

della Rete”.<br />

(AGI) Vim (Segue)<br />

(AGI) - Roma, 11 gen. - Da quest’anno, agli incontri riservati<br />

ai ragazzi, che si svolgono durante l’orario scolastico, si<br />

aggiunge la possibilità per le scuole di ospitare anche incontri<br />

dedicati a genitori e formatori, in modo che possano svolgere<br />

il loro ruolo educativo con maggiore consapevolezza anche<br />

per quanto riguarda le attività online che i ragazzi svolgono<br />

online. “Google non vuole sottrarsi alla responsabilità che un<br />

importante soggetto del mondo digitale ha in termini di educazione<br />

all’uso di internet, in particolare per quanto riguarda le<br />

Message-Id:1041676 Date: Mon, 24 Jan 2011 05:36:16 +0000 (GMT)<br />

Gentile cliente Danasio<br />

Truffe internet una mail da cestinare.<br />

Nel 2010, la Polizia Postale e della Comunicazioni ha<br />

monitorato circa 19 mila siti. Quasi 900 quelli oscurati, 63<br />

le persone arrestate per detenzione di materiale pedopornografico,<br />

oltre 600 in denunciati, nell'ambito di attività di<br />

indagine che sono state effettuate anche con l'utilizzo di 66<br />

azioni sotto copertura. E' il bilancio di un anno di attività<br />

della Polizia Postale fornito dal prefetto oscar Fioriolli,<br />

direttore della specialità della Polizia di Stato nel corso<br />

nuove generazioni. Lo dico da genitore, oltre che da Googler”,<br />

ha commentato Scott Rubin, Head of Policy and Communications<br />

Strategy, Emea di Google, “Per questo Non perdere<br />

la bussola è solo uno dei progetti di Google in quest’area, ma<br />

un progetto di grande rilievo in quanto ci vede collaborare<br />

strettamente con le istituzioni e la società civile e quindi ha una<br />

grande concretezza. Ci permette di misurarci con gli utenti e<br />

le loro esigenze. Ed è proprio sulla base dell’esperienza che<br />

abbiamo deciso di ampliare il progetto a genitori, educatori<br />

ed associazioni che offrono supporto alle persone disabili”.<br />

Oltre ad allargare il progetto formativo alle famiglie, ‘Non<br />

perdere la bussola’ si rivolgerà quest’anno anche ad altre figure<br />

di educatori, con particolare attenzione al mondo delle<br />

associazioni che si occupano di minori e a quelle che offrono<br />

supporto ai diversamente abili e alle loro famiglie. La tecnologia<br />

rappresenta un importante fattore di accesso e di autonomia<br />

per persone diversamente abili ed è importante che chi le<br />

affianca in questo percorso sia in grado di insegnare un uso<br />

sicuro consapevole di queste tecnologie, ivi inclusa la conoscenza<br />

di come flaggare eventuali contenuti inappropriati e<br />

lesivi dei diritti dei diversamente abili. Google ha anche<br />

annunciato di aver creato un nuovo Centro Sicurezza Online<br />

per la Famiglia (www.google.it/sicurezzafamiglia). Il centro<br />

raccoglie suggerimenti di importanti associazioni, consigli e<br />

spunti offerti da genitori (che lavorano in Google ma non solo)<br />

così come informazioni su come usare gli strumenti di sicurezza<br />

sviluppati per i prodotti Google.<br />

(AGI) Vim<br />

Nel 2010, oscurati 900 siti<br />

per reati di pedopornografia<br />

Seicento denunciati e 63 arresti della Polizia delle Comunicazioni<br />

della presentazione della seconda edizione del progetto<br />

'Non perdere la bussola', che vede la polizia Postale collaborare<br />

con il ministero della Gioventù e il colosso delle rete<br />

informatica Google. "Il mondo virtuale - ha osservato Fioriolli<br />

- nasconde spesso in insidie più pericolose del mondo<br />

reale". Da qui la necessità di una educazione sempre più<br />

radicata soprattutto tra i più giovani a un uso responsabile<br />

e sicuro alla rete.


Parte il "Progetto sicuri con l'Autoscuola". L'accordo è<br />

stato sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture e dei<br />

Trasporti con la Fondazione Ania e l'Anfia e prevede, in<br />

via sperimentale, l'installazione di 500 "scatole nere" sui<br />

veicoli delle autoscuole delle province di Torino, Roma e<br />

Napoli, designate dalle due maggiori associazioni di<br />

categoria Confarca e Unasca.<br />

La sperimentazione delle "scatole nere", che avrà durata<br />

di un anno e che potrà essere estesa per un triennio, mira<br />

a migliorare la preparazione nella pratica di guida del<br />

candidato al conseguimento della patente, introducendo<br />

sistemi di verifica dell'attività didattica eseguita dall'autoscuola<br />

quali la durata, il luogo e l'orario di svolgimento<br />

delle lezioni di guida, le manovre ed i percorsi effettuati,<br />

nonché la tipologia delle strade percorse. Il progetto<br />

risponde anche alle innovazioni normative contenute nel<br />

Codice della Strada per quanto riguarda il conseguimento<br />

della patente di guida e della carta di qualificazione<br />

del conducente, che prevedono un determinato numero di<br />

ore di esercitazione pratica del conducente anche su strade<br />

extraurbane, ivi compresa la visione notturna.<br />

I dati raccolti nel corso della sperimentazione - che saranno<br />

trasmessi alla Direzione Generale per la Motorizzazione<br />

- saranno utili al fine di valutare l'efficacia della<br />

formazione del candidato al conseguimento della patente<br />

di guida ma anche il miglioramento del livello qualitativo<br />

dell'istruzione fornita dalle autoscuole.<br />

L'obiettivo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti<br />

è quello di promuovere, dopo aver valutato l'esito della<br />

Consap Magazine 2011 15<br />

Scatole nere sui veicoli delle<br />

autoscuole parte la sperimentazione<br />

sperimentazione, l'installazione obbligatoria delle "scatole<br />

nere" su tutti i veicoli utilizzati dalle autoscuole per<br />

innalzare il livello di preparazione e di responsabilità dei<br />

conducenti e, quindi, di incrementare il livello di sicurezza<br />

stradale.<br />

Terenzio D’Alena


16 Consap Magazine 2011<br />

Obiettivo europeo morti sulle strade,<br />

per i giovani un fallimento<br />

Chiesta l’istituzione di un’Agenzia Nazionale Sicurezza Stradale.<br />

Assogiovani e il Forum Nazionale dei Giovani, promotori<br />

della campagna per la sicurezza stradale "Basta un<br />

attimo", hanno inviato una lettera al Sottosegretario di<br />

Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni<br />

Letta, in cui chiedono azioni concrete per garantire un<br />

livello di sicurezza stradale adeguato, e l'istituzione di<br />

una "Agenzia Nazionale per la Sicurezza Stradale", a<br />

cui vengano conferiti "poteri speciali per contrastare questa<br />

strage quotidiana, oltre alla necessità di investire<br />

pesantemente sulla formazione e sensibilizzazione preventiva".<br />

Una struttura insomma organizzata ed in linea<br />

con i nuovi obiettivi dell'Unione Europea".<br />

L'Italia non ha raggiunto gli obiettivi italiani stabiliti dalla<br />

Carta Europea per la Sicurezza Stradale, fermando la<br />

propria riduzione degli incidenti stradali poco sopra il<br />

30%. In media sulle strade italiane perdono la vita 11,6<br />

persone al giorno, una vera e propria strage che solo nel<br />

2009 ha provocato oltre quattromila e duecento morti. I<br />

dati riportati non sono confortanti, soprattutto per quanto<br />

riguarda pedoni e ciclisti. Nel 2009 per i pedoni non solo<br />

non c'è stata alcuna svolta positiva come per i viaggiatori<br />

in automobile, ma anzi c'è stato un incremento di mortalità<br />

del 3% rispetto al 2008. Dal 1999 al 2009 sono<br />

stati 8.695 i pedoni morti e 205.432 quelli feriti; per<br />

quanto riguarda i ciclisti, si sono registrati 295 morti solo<br />

nel 2009: per questo basta citare il recentissimo fatto di<br />

cronaca in cui ben 7 ciclisti sono stati travolti ed uccisi da<br />

un'auto a Lamezia Terme, in Calabria.<br />

Terenzio D’Alena


Una querelle che si conclude con l’ennesima stangata per<br />

gli automobilisti. Dopo gli aumenti del pedaggio cancellati<br />

dal Tar l’estate scorsa, per i quali era stato chiesto,<br />

dalle associazioni dei consumatori un rimborso del surplus<br />

pagato da coloro che hanno avuto la “sfortuna” di<br />

transitare alle porte autostradali e delle altre tratte a<br />

pedaggio, nel periodo di entrata in vigore degli aumenti<br />

poi cancellati per sentenza, ora le nuova tariffe sono state<br />

regolamentate per legge.<br />

Dal primo gennaio sono entrati in vigore gli adeguamenti<br />

delle tariffe di pedaggio autostradale delle Società<br />

Concessionarie. Ne ha dato notizia l'Anas, spiegando<br />

che l'aumento medio ponderato per l'intera rete autostradale<br />

è pari al 3,3% e comunicando che i ministri<br />

delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Economia e delle<br />

Finanze hanno firmato i decreti previsti dalla normativa<br />

vigente.<br />

In virtù delle nuove tariffe si registra un aumento percentuale<br />

con punte di poco meno del 13% sulla tronco del-<br />

Consap Magazine 2011 17<br />

Autostrade, arrivano gli aumenti<br />

dopo la farsa dell’estate<br />

l’autostrada A4 nelle tratte Milano - Novara est e Novara<br />

est - Torino e sulle strade delle Autovie Venete Spa,<br />

mentre la Società Autostrade per l’Italia registra un<br />

aumento di circa il 2% delle tariffe. Aumenti consistenti<br />

anche sulla Brescia - Padova e sulla Tangenziale di<br />

Napoli, mentre la società Strada dei Parchi s.p.a. vede i<br />

pedaggi lievitare fino all’8%, cosi come il famigerato Passante<br />

di Mestre più croce che delizia per gli automobilisti<br />

che aumenta oltre l’1%. Aumentano anche i pedaggi di<br />

confine che riferisce una fonte Ansa varieranno cosi: Barriera<br />

di Bruere 3,31%; Barriera di Avigliana 5,50%; Barriera<br />

di Salbertrand 5,00%); Torino-Savona S.p.A.<br />

0,63%. L'Anas ricorda, infine, che sempre a partire dal<br />

primo gennaio 2011 la misura dell'integrazione del<br />

canone annuo di concessione corrisposta direttamente<br />

all'Anas, è integrata di un importo, calcolato sulla percorrenza<br />

chilometrica, pari a 2 millesimi di euro a chilometro<br />

per le classi di pedaggio A e B e a 6 millesimi di euro<br />

a chilometro per le classi di pedaggio 3,4 e 5.


Consap Magazine 2011<br />

18<br />

Cassazione: il pedone distratto<br />

sempre colpevole se è investito<br />

Vietato attraversare sulle strisce pedonali in maniera distratta:<br />

scatta la colpa. Pure se è investito e l'incidente ha conseguenze<br />

gravi.<br />

Occhio a non confidar troppo sul potere delle strisce pedonali,<br />

anzi bisogna fare attenzione quando si attraversa la<br />

strada. Perché il pedone distratto è sempre colpevole<br />

anche se viene investito e l’incidente ha conseguenze letali.<br />

Lo sottolinea la Cassazione che nega la possibilità di<br />

risarcimento nei confronti dei pedoni distratti che non<br />

danno la possibilità a chi è al volante di evitare di investirli.<br />

In questo modo la terza sezione civile ha respinto il<br />

ricorso dei famigliari di Vincenzo A., morto in seguito a un<br />

incidente stradale il 4 agosto del 1996 mentre attraversava<br />

la via Discesa Cordoglio a Napoli.<br />

Come ricostruisce la sentenza di piazza Cavour, l’uomo,<br />

dopo essere sceso dal marciapiede, accingendosi ad attraversare,<br />

avvistata una Golf condotta da Giovanni M. vi risalì<br />

rinunciando a oltrepassare la strada e poi distrattamente<br />

ridiscese andando a urtare contro la fiancata destra della vettura.<br />

Il pedone morì per le lesioni riportate. Da qui la richie-<br />

Dalla tecnologia, usata dalla Difesa Usa per scovare le bombe<br />

dei terroristi, arriva il primo dispositivo per sconfiggere la piaga<br />

degli incidenti stradali causati da guida in stato d’ebbrezza. Il<br />

futuro automobilistico ci riserva dunque dispositivi sensoriali di<br />

serie che bloccano l’auto se il conducente è ubriaco. Questi dispositivi<br />

dovrebbero rilevare il tasso alcolico del conducente in<br />

una ventina di secondi e funzionare su ogni auto per almeno 10<br />

anni.<br />

Negli ultimi due decenni, come racconta il Washington Post,<br />

sulle strade americane sono morte oltre 268.000 persone a<br />

sta di risarcimento da parte dei famigliari. Risarcimento<br />

negato dalla Corte d’Appello e dalla Cassazione che ha evidenziato<br />

che "sulla base degli accertamenti compiuti il comportamento<br />

di Vincenzo A. era stato del tutto imprevedibile,<br />

sicché nessuna responsabilità può essere addebitata al conducente<br />

dell’autovettura che non fu in grado di compiere nessuna<br />

manovra di emergenza per evitare l’incidente".<br />

Giorgio E. De Carolis<br />

Dalla difesa Usa la tecnologia<br />

che appieda gli alcolisti<br />

causa dell’alcol. Il 10% degli automobilisti statunitensi ha dichiarato<br />

di aver guidato da ubriaco almeno una volta nell’ultimo<br />

anno. Per porre rimedio a questo trend negativo sono intervenute<br />

direttamente alcune case automobilistiche internazionali e<br />

diversi enti federali americani che si occupano di sicurezza stradale<br />

che hanno deciso di finanziare lo sviluppo di questi dispositivi<br />

sensoriali. Robert Strassburger, vice presidente per la sicurezza<br />

di Alliance of Automobile Manufacturers, ha fatto sapere<br />

che un primo modello potrebbe essere pronto già fra due anni.<br />

Elisabetta Ricchio


Londra città più caotica d’Europa<br />

Sfatato il mito dello stile “city”<br />

Il traffico di Londra è il peggiore d’Europa, dice la classifica<br />

delle più caotiche città della fascia centrale d’Europa.<br />

Ad occupare le prime tre posizioni sono rispettivamente<br />

Londra, Parigi e Dublino. L’unico Stato con tre città nella<br />

ingloriosa classifica è la Francia, mentre due ne hanno il<br />

Regno Unito e la Germania.<br />

Partendo dai ritardi in corrispondenza degli orari di<br />

punta nelle città dell’Europa occidentale con oltre 1 milione<br />

di abitanti ed aggiungendo altri criteri Navteq, fornitore<br />

di dati di traffico e localizzazione stradale, ha stilato<br />

una classifica delle città più congestionate.<br />

Alle prime tre fanno seguito Berlino, Stoccolma ed<br />

Amburgo; la Francia è lo Stato più rappresentato, visto<br />

che al secondo posto di Parigi si aggiungono l’ottavo di<br />

Lione e il decimo di Marsiglia.<br />

Stranamente Roma non compare in classifica e neanche<br />

Milano, mentre per sapere di Napoli c’è da attendere<br />

ancora qualche tempo, in quanto il capoluogo campano<br />

al 31 luglio scorso contava 960 mila abitanti. Spagna,<br />

Portogallo e Grecia non rientrano nella lista dei Paesi<br />

monitorati.<br />

Navteq TrafficT è una piattaforma utilizzata a livello mondiale<br />

nelle più importanti soluzioni per il traffico automobilistico<br />

e per la navigazione personale, mobile e online.<br />

In Europa copre 13 Paesi con un flusso di informazioni sul<br />

traffico coerente e senza interruzioni. Queste informazioni<br />

sono basate sui dati trasmessi da un insieme di risorse<br />

anche commerciali con miliardi di rilevamenti mensili<br />

acquisiti tramite antenne Gps e da una vasta rete di sensori,<br />

nonché sulle informazioni raccolte da organismi<br />

come polizia, servizi di emergenza e organizzazioni che<br />

19<br />

Consap Magazine 2011<br />

gestiscono le zone cittadine a pedaggio.<br />

Gli esperti Navteq hanno notato che a prescindere da<br />

fattori variabili come incidenti, orari e condizioni meteorologiche,<br />

il traffico viene influenzato anche da fattori<br />

costanti come la topografia specifica del luogo, l’attività<br />

dell’hinterland e l’interazione fra trasporto pubblico e<br />

privato.<br />

“Questi e molti altri fattori influenzano le condizioni del<br />

traffico in base all’orario”, afferma Andreas Erwig,<br />

responsabile di Navteq Traffic Europe in un video; “l’affascinante<br />

complessità dei flussi di traffico infatti non<br />

risiede solamente nell’aspetto spaziale dello spostamento,<br />

bensì anche nel periodo temporale in cui esso si verifica”.<br />

Giorgio E. De Carolis


20 Consap Magazine 2011<br />

Studi legali: nuovi partner per le<br />

assicurazioni nei rapporti con le banche<br />

Per alcune compagnie è in gioco la stessa sopravvivenza, con operazioni<br />

di aumento di capitale indispensabili per andare avanti. In<br />

altri casi si tratta di ristrutturare un business i cui margini sono stati<br />

compressi dalla recente recessione o di cercare nuovi partner finanziari<br />

dopo che molti degli accordi siglati negli anni passati sono<br />

entrati in crisi.<br />

Il mondo assicurativo è nel pieno di una trasformazione epocale,<br />

con gli avvocati che assumono un ruolo da registi nel processo di<br />

cambiamento, proponendosi sempre più come partner delle imprese<br />

del settore.<br />

La crisi finanziaria ha rimesso in discussione le basi sulle quali in<br />

passato sono state siglate intese di bancassurance, vale a dire gli<br />

accordi con i quali istituti credito e compagnie assicurative organizzano<br />

la vendita di polizze allo sportello.<br />

Nel ramo danni, la quota di mercato del bancassurance nel nostro<br />

paese è di circa il 2,5% contro il 3,5% della media europea (con<br />

paesi come la Francia e l'Olanda in cui si sfiora il 9% o come la<br />

Spagna e il Portogallo in cui si superano rispettivamente il 6 e il<br />

7%), per cui vi è spazio per crescere.<br />

Questo scenario, tuttavia, deve fare i conti con gli impegni che le<br />

banche saranno chiamate a prendere dal punto di vista patrimoniale<br />

nei prossimi anni, a cominciare dalle direttive di Basilea 3, l'accordo<br />

internazionale che punta a fissare i requisiti di stabilità del<br />

sistema bancario europeo attraverso un minore ricorso al debito e<br />

maggiore patrimonializzazione.<br />

Al quale si aggiunge un impegno analogo sul fronte assicurativo,<br />

con l'adozione di Solvency II.<br />

Questo comporterà sforzi aggiuntivi da parte dei soci per mantenere<br />

in vita gli accordi di bancassicurazione o le partecipazioni bancarie<br />

nei capitali delle compagnie (è il caso di Mediobanca in<br />

Generali, di Intesa Sanpaolo in Intesa Vita, di Bpm in Bpm Vita e<br />

del Banco Popolare in Ducato).<br />

Di fronte alla necessità di rifocalizzarsi sul business principale, molti<br />

istituti di credito potrebbero dismettere alcune partecipazioni, con<br />

gli avvocati delle due parti chiamati a trovare un'intesa non facile,<br />

considerato che oggi si tratta su valori ben più contenuti di quelli<br />

espressi in passato nelle stesse operazioni.<br />

Ci sono, poi, alcuni gruppi stranieri che continuano a percorrere<br />

questa strada per entrare nel mercato italiano.<br />

“Fino al pre-crisi era sufficiente che un operatore bancario manifestasse<br />

la volontà di trovare un partner assicurativo per assistere a<br />

una pioggia di candidature”, spiega Gian Paolo Tagariello, partner<br />

di Legance, che nei mesi scorsi ha affiancato la Banca Popolare dell'Emilia<br />

Romagna e la Banca Popolare di Sondrio in una procedura<br />

competitiva relativa ad Arva Vita e Arca Assicurazioni e ha<br />

affiancato Generali in relazione ai rapporti con Intesa Sanpaolo<br />

relativamente a Intesa Vita.<br />

“Oggi invece le compagnie sono più prudenti e, anzi, in alcuni casi<br />

non sono disponibili a seguire l'impostazione degli accordi siglati in<br />

passato”.<br />

In questo contesto, il ruolo degli avvocati è centrale: “Si tratta di<br />

coordinare gli aspetti legali con i profili bilancistici imposti dalle<br />

nuove normative in materia di capitale di vigilanza”, aggiunge<br />

Tagariello.<br />

Una revisione degli accordi attuali sarà possibile, ma il bancassurance<br />

resterà strategico nei prossimi anni, secondo Paolo Ghiglione,<br />

partner corporate di Allen & Overy. “Le intese tra mondo bancario<br />

e assicurativo sono destinate ad aumentare”, commenta,<br />

“soprattutto nel settore danni, perché ormai la raccolta allo sportello<br />

fa concorrenza a quella tradizionale tramite agenti.<br />

Inoltre, il venir meno del principio di separatezza e le nuove norme<br />

Isvap sull'assunzione di partecipazioni di controllo in società assicurative<br />

forniscono un quadro normativo stabile che rende appetibili,<br />

anche per investitori di private equity, l'acquisto di partecipazioni<br />

nel settore assicurativo”. Tra gli altri, Allen & Overy ha prestato<br />

assistenza a Poste Vita nell'emissione di una polizza unit linked<br />

le cui prestazioni sono collegate al valore di fondi Ucits III irlandesi.<br />

Un'attività di consulenza che è partita dalla strutturazione del<br />

fondo per proseguire con la predisposizione della documentazione<br />

relativa all'offerta del prodotto sul mercato.


Nuovi mandati per i legali arrivano anche dalle normative messe a<br />

punto negli ultimi mesi per evitare che possano ripetersi gli eccessi<br />

del passato. È il caso del Regolamento 35 dell'Isvap, con cui l'Istituto<br />

di vigilanza sul mercato assicurativo - tra le altre cose - vieta<br />

all'intermediario di essere anche beneficiario della polizza assicurativa.<br />

Una normativa attesa da anni, ed entrata in vigore il 1°<br />

dicembre, che dovrebbe mettere fine alle vendite aggressive allo<br />

sportello di polizze incendio o sulla vita a chi richiede un mutuo.<br />

“Con questa innovazione normativa si chiede inoltre alle imprese<br />

che forniscono coperture relative al ramo danni un documento di<br />

trasparenza molto più invasivo di quanto avvenisse in precedenza”,<br />

spiega Emanuele Grippo, socio di Gianni Origoni Grippo & partners,<br />

studio che ha una practice appositamente dedicata al ramo<br />

assicurativo e composta da dieci professionisti con clienti come<br />

Assiteca, Pramerica e Alliance. “Questo comporta un maggior<br />

ricorso agli studi legali per la redazione dei documenti”. Lo stesso<br />

vale in seguito all'introduzione della class action nella normativa<br />

italiana, “che spinge il mondo assicurativo a chiedere l'intervento<br />

degli avvocati per mappare le aree di rischio e valutare eventuali<br />

modifiche nella propria struttura organizzativa”.<br />

L'attenzione crescente delle Procure verso i reati d'impresa sta portando<br />

a un aumento del lavoro per gli avvocati specializzati nel settore,<br />

come dimostra l'esperienza di Laura Opilio, partner dello studio<br />

CMS Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni, che tra gli altri ha<br />

ricevuto mandati dai Lloyd's di Londra. “In particolare sono coinvolte<br />

le polizze volte a coprire i rischi d'impresa o le responsabilità<br />

Un’altra sentenza che farà discutere secondo Giovanni<br />

D’Agata, Componente del Dipartimento Tematico Nazionale<br />

“Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore<br />

dello “Sportello dei Diritti”, la n. 1644/10 resa il<br />

07/10/2010 dal Giudice di Pace di Galatina avv. Antonio<br />

Sindaco in materia di alcooltest e sospensione della<br />

patente.<br />

Secondo il giudice salentino, infatti, l’accertamento del<br />

tasso alcoolemico a distanza di ore dal momento del sinistro<br />

inficia tutto il procedimento sanzionatorio eliminando<br />

ogni certezza giuridica allo stesso, poiché non si può<br />

essere certi che al momento del sinistro il presunto tra-<br />

21<br />

Consap Magazine 2011<br />

degli amministratori e sindaci di società”, spiega l'avvocato,<br />

mostrandosi ottimista sul futuro del mercato italiano: “Gli occhi delle<br />

compagnie assicurative straniere (principalmente britanniche e statunitensi)<br />

sono rivolte in Italia soprattutto verso il settore della<br />

responsabilità dell'impresa, della responsabilità degli amministratori<br />

e sindaci di società, della responsabilità medica e professionale<br />

in generale”.<br />

Non solo i business tradizionali legati alle polizze vita e ai danni<br />

legati alla circolazione stradale.<br />

L'evoluzione dei mercati porta con sé nuove problematiche che<br />

coinvolgono le competenze legali: “Nel nostro paese c'è un numero<br />

elevato di avvocati che seguono il mercato assicurativo, per cui<br />

gli spazi maggiori si trovano nei segmenti di nicchia, che richiedono<br />

modelli assicurativi tailor made”, osserva Gabriel Cuonzo, name<br />

partner di Trevisan & Cuonzo, che tra gli altri segue Groupe Mutuel.<br />

“È il caso del filone in forte crescita legato agli asset tecnologici, per<br />

i quali vi è spesso la necessità di coprirsi dai rischi legati a possibili<br />

pretese di terzi sulla titolarità dei brevetti che vengono ceduti. Lo<br />

stesso vale per i rischi legati all'esito di cause di validità o contraffazione<br />

in Italia o in altri paesi”.<br />

Questioni che non coinvolgono solo le aziende di medie o grandi<br />

dimensioni - i clienti tradizionali degli studi d'affari - ma anche le<br />

pmi: “Di volta in volta, l'avvocato affianca l'imprenditore nella ricerca<br />

della compagnia in grado di assicurare lo specifico rischio di<br />

impresa, valutando il suo livello di affidabilità e i costi”, aggiunge<br />

Cuonzo.<br />

Accertamento alcolemico ritardato,<br />

per il giudice inficia il procedimento<br />

sgressore avesse violato la norma di cui all’art. 186 del<br />

C.d.S. Tale circostanza rende quindi nulla l’ordinanza -<br />

ingiunzione di sospensione della patente di guida che<br />

trae giuridico fondamento dal suddetto accertamento.<br />

Ritiene il giudicante, infatti, che “non si può escludere che<br />

il superamento del tasso consentito di alcool (nel sangue)<br />

fosse conseguenza di una condotta successiva al sinistro<br />

stesso, dato che il ricorrente, nell’arco delle tre ore intercorse<br />

(tra il sinistro e l’esame effettuato presso la struttura<br />

sanitaria competente, come da documentazione sanitaria<br />

allegata), ha avuto la possibilità di assumere liberamente<br />

sostanze alcoliche di vario genere”.


22 Consap Magazine 2011<br />

Sulla neve la polizia sceglie<br />

la sicurezza preventiva<br />

È dal 1956 che uomini e mezzi della Polizia di Stato sono<br />

da sempre presenti nelle aree sciistiche più importanti del<br />

nostro paese. Far trascorrere delle vacanze in serenità<br />

agli amanti della montagna, specialmente d'inverno,<br />

quando sono migliaia gli appassionati che solcano le<br />

pendici innevate, è uno dei compiti della polizia della<br />

montagna.<br />

La prevenzione contro comportamenti scorretti o il soccorso<br />

in caso di incidenti è assicurata quest'anno da 253<br />

specialisti della Polizia di Stato che per tutta la stagione<br />

invernale, saranno presenti in 63 località, soprattutto al<br />

nord ma anche alcune zone del centro e del sud Italia.<br />

Nel corso degli anni si è modificata l'esigenza dei servizi<br />

sulla neve non più incentrata solo sul soccorso ma<br />

soprattutto sulla prevenzione e sicurezza nei comprensori<br />

sciistici che possono ospitare anche 20 mila persone.<br />

Proprio questa massiccia concentrazione di gente richie-<br />

de che le attività di svago si svolgano nel rispetto delle<br />

regole che disciplinano la pratica degli sport invernali. In<br />

particolare la legge 363/2003 stabilisce i comportamenti<br />

da tenere in pista tra cui come fare un sorpasso, gli<br />

obblighi di precedenza e l'obbligo di prestare soccorso in<br />

caso di infortuni.<br />

A un mese dall'apertura della stagione sciistica sono stati<br />

già effettuati 2.917 soccorsi e denunciate 42 persone. Nella<br />

passata stagione invernale i numeri mettono in evidenza la<br />

quantità e la tipologia di interventi della polizia: sono stati<br />

14 mila 680 i soccorsi con una media di 99 ogni giorno,<br />

75 le persone denunciate mentre quelle arrestate sono state<br />

2 e 1.583 i verbali per infrazioni ai regolamenti.<br />

I dati sono stati raccolti dal Centro addestramento alpino<br />

di Moena che coordina come ogni anno i servizi in montagna,<br />

oltre a formare il personale dedicato a tale settore.<br />

www.poliziadistato.it


Inchiesta sulle spese inutili<br />

legate alle scorte<br />

La manovra costringe i commissariati a chiudere alle nove di<br />

sera, ma il Sindacato di Polizia accusa: per risparmiare 600<br />

mln bastava togliere tutte le scorte inutili - otto persone per<br />

Scajola e Carlo Vizzini. Mario Baccini e Marco Minniti dispongono<br />

di 5 angeli protettori, mentre l’avvocato di Cogne,<br />

Carlo Taormina, cammina con 4 poliziotti al suo fianco. 5<br />

uomini per Pannolone Costanzo, venti per Schifani (due per il<br />

figlio) e sembra che il viminale abbia autorizzato la protezione<br />

di 2 agenti “al figlio di Schifani e Paolo Berlusconi” - Intanto<br />

Brunetta promette: la scure calerà sulle 90mila auto blu<br />

(costano ai contribuenti 4 miliardi). Vogliamo cominciare da<br />

quella della sua segretaria?<br />

Dago Report - Il ministro Brunetta ha appena detto che le auto<br />

blu sono 90mila e costano ai contribuenti almeno 4 miliardi.<br />

Mentre si aspetta di sapere se la scure calerà anche sull’auto<br />

della sua segretaria, il sindacato di polizia Consap rivela dettagli<br />

sconcertanti sull’abuso delle scorte ai cosiddetti Vip.<br />

Nell’elenco pubblicato oggi da Repubblica si legge che l’exministro<br />

e bagnino, Mario Baccini e Marco Minniti dispongono<br />

di 5 angeli protettori, mentre l’avvocato di Cogne, Carlo Taormina,<br />

cammina con 4 poliziotti al suo fianco. E sembra che il<br />

Viminale abbia autorizzato la protezione di 2 agenti “al figlio<br />

di Schifani e Paolo Berlusconi”.<br />

La manovra “taglia” i commissariati “ma restano tutte le scorte<br />

inutili” - Federica Angeli e Giovanna Vitale per “la Repubblica<br />

- Roma”<br />

La manovra finanziaria si abbatte sulla questura di Roma.<br />

Diciannove commissariati su 38 chiuderanno alle 20 per «ottimizzare<br />

le risorse umane e finanziarie che, come noto, vanno<br />

progressivamente riducendosi», è scritto in una circolare datata<br />

7 luglio del questore Giuseppe Caruso. Ma secondo il Consap,<br />

sindacato di polizia, per far fronte al taglio di seicento milioni<br />

di euro basterebbe davvero poco.<br />

Un esempio? Ridurre il servizio scorte. «Quando 19 commissariati<br />

sono costretti a chiudere alle 20, impedendo ai cittadini<br />

di sporgere denunce dopo quell´orario - dichiara Gior-<br />

23<br />

Consap Magazine 2011<br />

gio Innocenzi, segretario generale nazionale della Consap -<br />

ci domandiamo il senso di impiegare 3.500 poliziotti ogni<br />

giorno a Roma nel servizio di scorta a personaggi che<br />

potrebbero o farne a meno o comunque usufruirne in numero<br />

ridotto».<br />

La lista delle scorte “inutili” a vip, secondo la confederazione<br />

sindacale autonoma della polizia, è lunga. «L´ex ministro Scajola,<br />

tanto per fare un esempio - spiega Innocenzi - si avvale di<br />

otto persone, così come sono sotto tutela della polizia il capogruppo<br />

della Lega al Senato Bricolo, che ha 4 uomini, il presidente<br />

della Commissione Difesa del Senato Gianpiero Cantoni<br />

che ne ha 2». Mario Baccini<br />

E ancora: «Il presidente del Senato Schifani, è vero che ricopre<br />

un ruolo importante, ma ha venti uomini al seguito - osserva<br />

ancora il segretario generale nazionale della Consap - il senatore<br />

Carlo Vizzini 8, l´onorevole Mario Baccini 5, il giornalista<br />

Maurizio Costanzo 5, l´ex presidente della regione Calabria<br />

Agazio Loiero 3, l´avvocato Carlo Taormina 4, l´onorevole<br />

Marco Minniti ne ha 5. Quando poi vengono a Roma il figlio di<br />

Schifani e Paolo Berlusconi, il Viminale ha dato l´ok perché<br />

abbiano due agenti di scorta al giorno». democ24 Marco Minniti.<br />

Da una verifica dei dati la Consap ha studiato la possibilità di<br />

un recupero di circa 15 equipaggi di volante per turno nella<br />

capitale se venissero ridimensionate le scorte. Oltre a un<br />

risparmio consistente ci sarebbe anche un recupero di agenti<br />

da mettere in strada e magari anche nei 19 commissariati -<br />

Castro Pretorio, Celio, Sant´Ippolito, Borgo, Montemario, Torpignattara,<br />

Vescovio, Trastevere, Porta Pia, Appio Nuovo, Colombo,<br />

Rai, Tuscolano, Esquilino, Università, Spinaceto, Flaminio<br />

Nuovo, Palazzo di Giustizia, Villa Glori - che invece, dal 7<br />

luglio chiudono alle 20.<br />

«Il ministro leghista Maroni, invece di offendere Roma, guardi<br />

agli sprechi veri - rincara la dose Michele Baldi, leader del<br />

Movimento per Roma - e da questi tragga spunto per risolvere i<br />

problemi legati ai fondi per Roma Capitale».


convenzione


25<br />

Consap Magazine 2011<br />

Il Santo Padre incontra i Poliziotti<br />

Esaltati i valori e la famiglia<br />

Benedetto XVI ha voluto manifestare il suo "sincero<br />

apprezzamento per l'impegno e la professionalità con cui<br />

i funzionari e gli agenti della Polizia di Stato, quasi come<br />

'angeli custodi', vegliano giorno e notte sul Vaticano,<br />

garantendo la necessaria sicurezza e ponendosi al servizio<br />

dei pellegrini".<br />

Una gratitudine che Papa Ratzinger ha espresso nel<br />

modo più solenne ricevendo in Vaticano, insieme al personale<br />

dell'Ispettorato, anche il capo della Polizia prefetto<br />

Antonio Manganelli.<br />

Erano presenti anche il prefetto Salvatore Festa incaricato<br />

dei rapporti tra Santa Sede e le autorità italiane preposte<br />

alla sicurezza e altri funzionari e dirigenti tra i quali il<br />

nuovo dirigente generale dell'Ispettorato, Raffaele Aiello.<br />

"Quest'opera di vigilanza, che voi svolgete con diligenza<br />

e sollecitudine a tutela dell'ordine pubblico, è certamente<br />

- ha riconosciuto il Pontefice nel discorso rivolto a funzionari<br />

e agenti della Polizia di Stato - considerevole e delicata:<br />

essa richiede a volte non poca pazienza, perseveranza,<br />

sacrificio e disponibilità all'ascolto".<br />

Si tratta dunque di "un servizio quanto mai utile al tranquillo<br />

e sicuro svolgimento delle manifestazioni spirituali<br />

e religiose che si svolgono specialmente nella piazza S.<br />

Pietro".


26 Consap Magazine 2011<br />

Una grande forza sindacale moderna<br />

e riformatrice<br />

A Chianciano il 23 e 24 febbraio per il X Consiglio Nazionale Consap.<br />

Fervono i preparativi nella Segreteria Generale Nazionale<br />

della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia<br />

ed in tutte le sedi perifiche. L’appuntamento è di quelli<br />

cardine per un’organizzazione sindacale che dal 1999<br />

ad oggi ha sempre accresciuto il consenso. La location è<br />

quella di Chianciano Terme i giorni il 23 e 24 febbraio<br />

2011, l’assise è quella del X Consiglio Nazionale. La<br />

“due giorni” si preannuncia intensa nelle tematiche ed<br />

interessante nei contenuti: i più importanti temi dell'agenda<br />

della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia<br />

nel medio e lungo termine.<br />

Nel corso dei lavori, che si svolgeranno presso il prestigioso<br />

ed accogliente Hotel Ricci, saranno discusse le problematiche<br />

connesse alla legge n.122/2010 riguardante<br />

la manovra finanziaria correttiva e di stabilizzazione dei<br />

conti pubblici, la mancata esclusione dei poliziotti dall'applicazione<br />

della cosiddetta "finestra mobile", la<br />

ristrutturazione delle carriere, la disciplina della mobilità<br />

a domanda e più in generale i temi relativi alla gestione<br />

delle risorse e alla loro pianificazione sul territorio.<br />

Il X Consiglio Nazionale è chiamato, inoltre, ad indire il<br />

Congresso Nazionale ed approvare i regolamenti congressuali<br />

con i quali a partire dai prossimi mesi si celebreranno<br />

in tutta Italia i congressi delle strutture periferiche.<br />

Molta carne al fuoco per un 2011 che sarà al contempo<br />

punto di arrivo analizzando cosa ha funzionato<br />

bene e cosa funzione meno in seno all’organizzazione<br />

ma anche nuovo punto di partenza nel definire con sempre<br />

maggiore nitidezza quel progetto che punt a fare<br />

della Confederazione Sindacale Autonoma della Polizia<br />

una grande forza sindacale moderna e riformatrice.<br />

Giada Ariani


Consap Magazine 2011 27<br />

La stagione estiva va pianificata;<br />

incontro per gli acquascooter<br />

Terminata la stagione estiva, è d’obbligo un’attenta riflessione<br />

circa il meritevole ed encomiabile servizio svolto dal<br />

personale della Squadra Nautica, anche attraverso il pattugliamento<br />

delle coste in sella agli acquascooter.<br />

Nella fattispecie ci sia consentito, preminentemente per<br />

fornire un fattivo contributo volto a migliorare le condizioni<br />

di lavoro dei colleghi interessati, porre l’accento su<br />

alcune disfunzioni registrate durante l’attività operativa<br />

dei mezzi in questione.<br />

Per meglio comprendere le condizioni disagevoli in cui<br />

sono stati costretti ad operare i conduttori delle moto<br />

d’acqua, a titolo esemplificativo, si rappresenta una giornata<br />

tipo che ha caratterizzato la quotidianità durante la<br />

stagione estiva.<br />

Si fa riferimento in particolare quando, all’atto d’intraprendere<br />

il servizio, dal locale Commissariato di Pubblica<br />

Sicurezza, con fuoristrada corredato di carrello<br />

appendice, trasportavano i 2 acquascooter, all’interno di<br />

una proprietà privata che, a titolo gratuito, garantiva luoghi,<br />

acqua, guardiania e tutto il corollario necessario. In<br />

questo locale di rimessa i conduttori, svestita la divisa,<br />

indossavano la muta per il pattugliamento. Di sovente, si<br />

rendeva necessario recarsi in altra località per effettuare<br />

il rifornimento dei mezzi presso l’unico distributore di<br />

zona dotato del cosiddetto Durc - ma anche l’unico che<br />

ha dato la disponibilità e credito per i rifornimenti - per<br />

quanto, talvolta, si registrava un tempo d’attesa, per il<br />

bunkeraggio, anche di 2 ore. Al termine di tale incombenza,<br />

avveniva il pattugliamento vero e proprio nel tratto<br />

di costa indicato, in un tempo reale di servizio opera-<br />

tivo di circa 2 ore. Terminato il turno, dopo aver ormeggiato<br />

le moto d’acqua, sotto il benevolo controllo dei<br />

gestori privati della concessione, i conduttori, necessariamente,<br />

dovevano fare rientro in commissariato con il veicolo<br />

in dotazione per consentire al personale impiegato<br />

sul turno successivo di compiere il percorso inverso e dirigersi<br />

sul luogo ove erano ormeggiati i mezzi. I colleghi<br />

impiegati su quest’ultimo turno, ripetevano la stesa trafila<br />

dei colleghi dell’altro turno ivi compreso il rifornimento<br />

dei mezzi<br />

Si fa rilevare, inoltre, che per svolgere il pattugliamento<br />

nel tratto costiero, in alcuni casi gli operatori dovevano<br />

lasciare gli acquascooter con il pieno di carburante già<br />

dalla sera precedente, ricollocare i natanti sui carrelli,<br />

fare rientro in sede rimettere i suddetti mezzi in acqua utilizzare<br />

il residuo tempo rimasto per svolgere il pattugliamento<br />

avendo cura di consumare meno carburante possibile<br />

al fine di consentire ai colleghi del turno susseguente<br />

di poter svolgere il servizio i quali, a loro volta, dovevano<br />

aver cura di lasciare una quantità di carburante tale<br />

da potersi recare il giorno seguente presso i luoghi del<br />

rifornimento che, giova precisare, nella fattispecie che fa<br />

riferimento al pattugliamento delle coste della Gallura,<br />

dista circa 6 miglia nautiche.<br />

Tale stato di cose, sarebbe determinato dal fatto che, nelle<br />

vicinanze dell’Ufficio, non sono presenti distributori in<br />

ordine con il Durc tali da dare disponibilità e credito alla<br />

Pubblica Amministrazione. Proprio per tale motivo, quindi,<br />

altri enti hanno risolto la questione utilizzando dei<br />

buoni per il carburante, aggirando così rilievi di natura


Consap Magazine 2011<br />

28<br />

burocratica che ingolfano quasi irrimediabilmente l’efficienza<br />

del servizio stesso. Ma ciò che più fa riflettere,<br />

nella fattispecie, è la situazione paradossale che si è<br />

venuta a determinare in certe realtà in cui tutte le Forze di<br />

Polizia si riforniscono di carburante, ad eccezione della<br />

Polizia di Stato.<br />

Alla luce delle sopra esposte ragioni, si ritiene opportuno<br />

richiedere un urgente incontro al fine di affrontare le criticità<br />

illustrate. Inoltre la richiesta di incontro intende<br />

affrontare anche una serie di problematiche inerenti la<br />

Squadra Nautica di stanza presso la Costa Smeralda,<br />

quali: il reperimento di un modulo abitativo quale ufficio<br />

da collocare negli ormeggi giacché, allo stato, gli operatori<br />

sono sistemati in un modulo totalmente fatiscente,<br />

privo di servizi igienici, collocato nei pressi della Lega<br />

Navale di Olbia; l’assegnazione in via definitiva di un<br />

fuoristrada per le incombenze dell’Ufficio; la predisposizione<br />

di un programma di uscita almeno settimanale delle<br />

barche in uso alla Squadra Nautica, questo al fine mantenere<br />

l’efficienza dei natanti stessi poiché, giocoforza,<br />

l’immobilità degli stessi determina una palese inefficienza<br />

con i risultati facilmente immaginabili; l’opportunità, per<br />

gli operatori abilitati alla conduzione degli acquascooter,<br />

di poter svolgere il condizionamento fisico al fine di mantenere<br />

i necessari standard fisici che numerose ore di servizio<br />

in sella al natante richiede, contemperando, ovviamente,<br />

le esigenze di servizio così come avviene, per<br />

esempio, per i sommozzatori.<br />

Il Segretario Provinciale<br />

Massimiliano Pala<br />

Verso una proroga<br />

della rappresentanza militare<br />

Il Parlamento non ceda ai diktat dei vertici militari<br />

Ancora una volta è stato presentato in Parlamento un<br />

emendamento per sopprimere il comma 7 dell'articolo 3<br />

del D.L. 152/2009 concernente la proroga delle rappresentanza<br />

militari fino al 30 luglio 2010. La Consap senza<br />

alcuna esitazione si schiera a tutela dei diritti dei militari<br />

per cancellare questa proroga infame. Occorre, infatti,<br />

ridare prima possibile la possibilità al personale di scegliere<br />

i propri rappresentanti. Basta dare un'occhiata al<br />

blog del sito www.forzearmate.org per comprenedere la<br />

generale contrarietà del personale militare ad una eventuale<br />

proroga dei Cocer. Chissà se il Parlamento deciderà<br />

di ascoltare le migliaia di militari che chiedono la tutela<br />

di un diritto, oppure come la volta scorsa, appoggerà<br />

le richieste dei vertici militari?


Convenzioni del Viminale,<br />

i casi della Tim e di Sky<br />

In queste due pagine affrontiamo un tema che preoccupa in maniera<br />

esponenziale donne ed uomini della Polizia di Stato, ossia le<br />

convenzioni che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza stipula o<br />

come nel caso della pagina accanto non stipula con aziende fornitrici<br />

di servizi.<br />

Questa forma di risparmio in convenzione ottenuto dall’Amministrazione<br />

in base alla potenzialità del target, in questo caso tutti<br />

i dipendenti del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, si rileva<br />

ancor più gradita in un momento di recessione economica, con<br />

aumenti stipendiali inadeguati e con gli appartenenti alla Polizia<br />

di Stato, che risultano ai primi posti fra le coppie separate, quindi<br />

con sulle spalle mantenimenti di centinaia di euro per moglie<br />

Consap Magazine 2011 29<br />

e figli. Tanto che recenti studi vedono la categoria inserite nella<br />

cosiddetta lista dei “nuovi poveri”. In questo contesto ogni forma<br />

di risparmio è ben gradita, ma spesso queste convenzioni mancano<br />

della chiarezza necessaria e per i poliziotti si rivelano un<br />

boomerang come il caso del poliziotto umbro che si troverebbe<br />

a dover pagare alla Tim oltre 5 mila euro per traffico internet.<br />

Poi c’è la vicenda Sky che ha visto le Forze di Polizia militari<br />

chiudere un conveniente accordo, senza che i prefetti della<br />

nostra polizia siano stati capaci di inserirsi nella trattativa, uno<br />

scandalo denunciato dalla Consap e che potrebbe far saltare<br />

qualche testa eccellente al Dipartimento della Pubblica Sicurezza<br />

dopo questa introduzione la parola alla cronaca.<br />

Bolletta choc, ma il Ministero<br />

gli impedisce di difendersi<br />

Lo studio legale della Consap sta affrontando una tematica<br />

legata al sovrapprezzo della convenzione con Tim per il traffico<br />

internet eccedente, su segnalazione della nostra Segreteria di<br />

Perugia. La vicenda, in sintesi, è questa: un collega in servizio<br />

presso la Scuola di Polizia di Spoleto, lo scorso anno ha attivato<br />

sull’utenza telefonica TIM, in convenzione con il Ministero, il<br />

traffico dati per poter navigare in internet.<br />

A seguito di questa attivazione è rimasto coinvolto in traffico<br />

dati, anomalo che ha sforato il traffico dati in convenzione, che<br />

è di 20gb al mese, di circa 9gb.<br />

Per questo traffico dati in più, è stato chiamato da un addetto<br />

all’Ufficio Amministrativo Contabile del Dipartimento, che gli ha<br />

anticipato telefonicamente, di dover pagare più di 5.400,00<br />

euro per il traffico dati risalente a prima dell’estate.<br />

Il collega attraverso I’Adoc si è opposto alla Tim portando il<br />

caso anche davanti al Corecom dell’Umbria, ed è stato argomento<br />

anche di un articolo su un giornale locale.<br />

In sua difesa, e di altri 4/5 colleghi in provincia che sono stati<br />

coinvolti in vicende analoghe, c’è da dire che i contatori del<br />

portale Tim non aggiornavano in tempo reale il traffico generato<br />

e che non esiste, o esisteva, un servizio di messaggistica per<br />

comunicare lo sforamento della soglia dei 20gb. A questo si<br />

aggiunge il fatto che il costo convenzionato con il Ministero, per<br />

gigabyte prodotto, passa da poco più di 1,10 euro a circa a<br />

600,00 euro, cifra spropositata, a carico del traffico eccedente.<br />

La vicenda esposta sui giornali locali, ha suscitato interesse ed<br />

il collega è stato contattato dalla Rai Testata Giornalistica Regionale<br />

dell’Umbria per rilasciare un’intervista in merito.<br />

Il collega ha per questo chiesto all’Amministrazione e segnatamente,<br />

al Capo di Gabinetto della questura, l’autorizzazione<br />

a rilasciare dichiarazioni stampa, cosa che gli è stata subito<br />

negata salvo poi, chiedere allo stesso, facendolo convocare<br />

dal dirigente del Commissariato, informazioni circa i contenuti<br />

dell’intervista, i partecipanti, i giornalisti e quanto altro<br />

occorreva per dare risposte alle Relazioni Esterne del Ministero<br />

dell’Interno.


Consap Magazine 2011<br />

30<br />

Quando il fannullone<br />

è un alto funzionario<br />

La domanda è d'obbligo: ma tutti quei prefetti e dirigenti<br />

superiori che gironzolano per Roma con autisti e macchine<br />

lussuose che cosa ci stanno a fare al Ministero dell’Interno?<br />

Ancora una volta in tema di convenzioni la<br />

Polizia di Stato è stata surclassata dai carabinieri e dai<br />

finanzieri. Era già successo con la convenzione Tim<br />

estesa ai pensionati. Adesso anche in tema di pay tv i<br />

poliziotti segnano il passo.<br />

Da dicembre 2010 i colleghi dell'Arma e della Guardia<br />

di Finanza usufruiscono di una convenzione speciale<br />

con Sky Italia che gli riserva uno sconto del 57% sui<br />

pacchetti "3 Sky pack e 5 Channel Pack" in virtù della<br />

quale pagano un canone mensile di 29,90 euro anzichè<br />

69,00 euro. Il Capo della Polizia, che sappiamo giustamente<br />

impegnato in vicende di massima importanza per<br />

la sicurezza nazionale, dovrebbe però trovare il tempo<br />

per verificare quanto accaduto e decidere di "mandare<br />

a lavorare almeno i prefetti più sfaticati".<br />

“Una vicenda che - ha commentato il sindacato maggiormente<br />

rappresentativo della Polizia di Stato Consap<br />

- pur nella sua natura di bene voluttuario evidenzia la<br />

Con una cortese telefonata del Vice Capo della Polizia al<br />

Segretario Generale, Giorgio Innocenzi, la Consap è<br />

stata informata del fatto che finalmente era stata risolta la<br />

questione dei “tornelli”.<br />

Sta per essere emanata, infatti, una circolare a firma del<br />

Capo della Polizia, con la quale sarà introdotto il foglio<br />

di presenza elettronico e saranno diramate puntuali disposizioni<br />

disciplinanti l’uso del badge per l’accesso alle<br />

distanza incolmabile che esiste fra i quadri dirigenziali<br />

della Polizia di Stato e la cosiddetta truppa”.<br />

La risposta del Dipartimento della Pubblica Sicurezza<br />

alla polemica seguita alla mancata stipula da parte<br />

della Polizia della convenzione con Sky Italia fa veramente<br />

ridere. Una risposta in fotocopia inviata a tutte le<br />

organizzazioni sindacali per dire "la Direzione Centrale<br />

per gli Affari Generali ha rappresentato che la convenzione<br />

stipulata dall'Arma dei Carabinieri prevede<br />

un'offerta speciale per gli abbonamenti annuali e quantitativamente<br />

prefissati, pertanto, non suscettibile di<br />

estensione". "Allo scopo di concordare condizioni di<br />

favore per il personale della Polizia di Stato, non limitate<br />

numericamente e con validità temporale più ampia<br />

rispetto a quanto stabilito dalla predetta convenzione<br />

sono in corso contatti, del cui esito si fa riserva di fornire<br />

tempestiva notizia". Una spiegazione semplicemente<br />

deprimente che evidenzia incapacità e menefreghismo<br />

da parte di quei tanti burocrati ministeriali superstipendiati<br />

che trascorrono le giornate a scaldare le sedie.<br />

Stop definitivo ai tornelli!<br />

Vincente la nostra linea intransigente<br />

Direzioni Centrali, al Compendio Viminale e al Compendio<br />

Castro Pretorio, ai soli fini di sicurezza. Nessuna correlazione,<br />

dunque, tra l’utilizzo di questo strumento e il<br />

computo dell’orario di lavoro e delle eventuali prestazioni<br />

straordinarie.<br />

Ancora una volta la linea della Consap, che com'è noto<br />

ha effettuato diverse iniziative di denuncia e volantinaggi<br />

di protesta, è risultata vincente.


Una delegazione della Consap composta dal Segretario<br />

Nazionale Sergio Scalzo e dal Coordinatore Nazionale della<br />

Consulta Sommozzatori, Giuseppe Carriera ha incontrato il<br />

Direttore Centrale per le Specialità della Polizia di Stato, Prefetto<br />

Oscar Fioriolli.<br />

Durante l’incontro, svoltosi in un clima di viva cordialità e<br />

costruttivo confronto, la Consap ha fatto il punto sul documento<br />

programmatico relativo al riordino del settore delle attività<br />

subacquee e nautiche della Polizia di Stato. E’ doveroso riconoscere<br />

al Prefetto Fioriolli ed ai suoi diretti collaboratori, dottor<br />

Maurizio Gelich e dottor Vincenzo Trombadore un notevole<br />

impegno nel recepire e fare proprie tutte le giuste rivendicazioni<br />

di questa O.S., che da sempre si batte per un comparto<br />

di specialisti, se non all'occorrenza, a volte dimenticati o<br />

poco valorizzati. In particolare, nel corso della riunione, Il<br />

Prefetto Fioriolli si è impegnato affinché da subito i Sommozzatori<br />

della Polizia di Stato, anche se momentaneamente o<br />

definitivamente privi della idoneità fisica all’immersione, possano<br />

rimanere a prestare la propria opera “qualificata” all’in-<br />

Consap Magazine 2011 31<br />

Consulta Nazionale Sommozzatori:<br />

esito riunione presso i reparti speciali<br />

terno dei nuclei di appartenenza. In riferimento a tale problematica<br />

la Consap e tutti i sommozzatori della Polizia di Stato,<br />

auspicano l’immediato reintegro presso la Sezione Sommozzatori<br />

di Napoli del collega sommozzatore Alessandro Scuotto<br />

che, per ironia della sorte, oltre a possedere un invidiabile<br />

curriculum subacqueo, è detentore del primato mondiale di<br />

immersione profonda con autorespiratori a circuito chiuso (–<br />

236 mt.). Nel proseguo della riunione si è passati all’analisi<br />

della problematica riguardante gli operatori Ossalc/Ossn,<br />

con particolare attenzione alla disparità di trattamento economico<br />

tra l’operatore appartenente al ruolo Ispettori Jeri De<br />

Palma – Sez. Sommozzatori Olbia - e l’unico operatore<br />

appartenete al ruolo Funzionari (Dott.ssa Luisa Cavallo ex<br />

Direttore del C.N.eS. di La Spezia). Sull’argomento il Prefetto<br />

Fioriolli sposava pienamente la tesi avanzata dalla Consap<br />

che già da tempo chiede di corrispondere anche al citato<br />

Ispettore della Sezione Sommozzatori di Olbia la prevista<br />

indennità sommozzatori, così come la prevista indennità di<br />

comando della unità navale recentemente assegnata alla neo


Consap Magazine 2011<br />

32<br />

costituita Sezione Sommozzatori di Olbia. Nel merito va<br />

ricordato che questa O.S., da circa un anno, nonostante i<br />

ripetuti solleciti inoltrati dal Segretario Nazionale Generale<br />

Giorgio Innocenzi, attende una definitiva pronuncia del T.E.P.<br />

avverso la quale poter ricorrerre in caso di non accoglimento<br />

delle tesi già più volte argomentate. Sempre con riferimento<br />

alla situazione riguardante i colleghi sommozzatori con brevetto<br />

Ossalc/Ossn la Consap ha illustrato al Signor Prefetto la<br />

opportunità di valutare l’istituzione di due nuove Sezioni Sommozzatori<br />

(Roma e Pescara) da affiancare a quelle già esistenti.<br />

L’operazione che la Consap si accinge ad illustrare,<br />

anche ai Signori Questori delle due città interessate, permetterebbe,<br />

oltre ad una più razionale distribuzione delle risorse<br />

già stanziate nel settore, il recupero di personale già formato<br />

ed equipaggiato di tutto punto. Il tutto a costo zero e con un<br />

prezioso ritorno d’immagine per l'amministrazione, in un<br />

momento in cui per contingenze economiche si ha una scarsa<br />

La fuga e l’omissione di soccorso dopo un incidente stradale,<br />

cui la cronaca nazionale ci notizia ormai con frequenza<br />

negli ultimi tempi, stanno assumendo quasi una<br />

caratterizzazione di “fenomeno”, che suggerisce pertanto<br />

una riflessione anche allo studioso di fenomeni sociali.<br />

I due delitti colposi, sanzionati dall’art.189, commi 6 e<br />

7, del Codice della strada, di solito sono provocati ab origine<br />

da una condotta potenzialmente pericolosa e<br />

comunque a rischio del soggetto alla guida, come l’eccesso<br />

di velocità, le manovre azzardate, la guida spavalda<br />

o addirittura esibizionistica, tutte denotanti irrazionale<br />

imprudenza di fondo, insofferenza per la disciplina e<br />

supposta totale padronanza di gestione dell’automezzo,<br />

magari perché fornito dei moderni sistemi di sicurezza<br />

attiva e passiva. Non è insolito trovare poi automobilisti<br />

“demolitori” sotto l’effetto di alcolici e/o stupefacenti,<br />

oltreché stranieri ben poco avvezzi all’osservanza delle<br />

leggi.<br />

attenzione da parte delle altre forze di Polizia a questo specifico<br />

settore. In ultimo la Consap e orgogliosa di riscontrare<br />

che il seme piantato già più di un anno fà, riguardante la possibilità<br />

di estendere l'attività di condizionamento fisico, già<br />

espletata dai Sommozzatori durante l'orario di servizio, a tutti<br />

gli specialisti di mare. Proposta che ha avuto un germoglio<br />

all'interno del Servizio Reparti Speciali che, condividendo<br />

appieno la tesi di questa O.S., darà seguito ad una sperimentazione<br />

all'interno del C.N.eS. i cui eventuali positivi riscontri<br />

potranno essere estesi a tutte le Squadre Nautiche operanti sul<br />

territorio. Al termine dell’incontro la delegazione della Consap<br />

esprimeva inoltre il proprio apprezzamento al Signor Prefetto<br />

anche per l’operato del neo Direttore del C.N.eS. di la<br />

Spezia, Dott. Ugo Terracciano, al quale la Consulta Nazionale<br />

Sommozzatori è lieta di offrire tutta la propria collaborazione<br />

ed esperienza.<br />

Giuseppe Carriera<br />

Fuga e omissione di soccorso in strada<br />

Dr Andrea Recchioni<br />

sociologo<br />

L’attualità ci mostra un crescente allentamento dei valori<br />

fondanti la convivenza comunitaria, quali riconoscere e<br />

rispettare la libertà degli altri, la solidarietà, i doveri etici<br />

e civici, la tutela prioritaria dei bambini, degli anziani e<br />

dei più deboli. Insieme di valori che si tende a relegare al<br />

livello astratto se non addirittura utopico, poco agito<br />

anche a causa di non confortanti esempi che a volte provengono<br />

dalla società allargata. Prevalgono allora le<br />

condotte autocentrate, volte a salvaguardare innanzitutto<br />

se stessi in un’ottica chiaramente individualistica secondo<br />

dinamiche marcate con l’impronta parossistica dell’egoismo<br />

acefalo, che ignora l’altro e il suo destino, che con<br />

probabilità si è compromesso o si è contribuito a segnare<br />

pesantemente. Si scappa dal luogo del “fattaccio”, ma<br />

è una fuga pavida e pilatesca dalle responsabilità. L’imperativo<br />

categorico è allora recuperare con vigore la<br />

dimensione di “genuina maturità” che appartiene ancora<br />

all’uomo vero.


“Un rischio evitabile per tutti i colleghi”, sarebbe prodotto,<br />

da alcune mancate dotazioni di reparto per il personale<br />

della 6^ sezione “crimine diffuso” della Questura di<br />

Roma, che denuncia la Confederazione Sindacale Autonoma<br />

di Polizia.<br />

“Nei giorni scorsi - spiega la Segreteria Provinciale della<br />

Consap di Roma - una pattuglia motomontata è stato<br />

sbalzata dal mezzo durante un inseguimento per rapina,<br />

anche a causa del fatto che non aveva potuto aprirsi il<br />

varco fra i veicoli in quanto il motociclo di servizio, di<br />

nuova assegnazione, non è dotato di dispositivo supplementare<br />

d’emergenza: ossia della sirena”.<br />

“E’ gravissimo che questa mancanza non sia stata individuata<br />

prima che i colleghi ne pagassero le conseguenze<br />

con numerose fratture, quando appare ovvio che per districarsi<br />

in una città come la nostra durante un inseguimento<br />

la sirena è assolutamente necessaria”.<br />

E’ un paradosso – spiega il Segretario provinciale della<br />

Consap di Roma Massimo Vannoni - che l’autista civile al<br />

servizio anche di un piccolo amministratore cittadino<br />

abbia a bordo la sirena, che spesso usa per passare con<br />

il rosso blandendo l’arroganza del suo trasportato, mentre<br />

i poliziotti di un servizio così delicato come gli operatori<br />

del “crimine diffuso”, non possano usufruire di questo<br />

dispositivo, perché chi ha verificato sull’appalto non<br />

aveva mai nemmeno lontanamente avuto cognizione di<br />

cosi voglia dire fare prevenzione e controllo del territorio.<br />

La Segretaria Provinciale chiede che siano chiarite le<br />

responsabilità di chi ha siglato questo accordo di fornitura<br />

di mezzi, e segnala anche altre carenze tecniche dello<br />

stesso reparto di “crimine diffuso” alle quali bisogna trovare<br />

immediata soluzione, per preservare la salute dei<br />

colleghi: le radio portatili sono quelle di vecchia generazione<br />

inutilmente ingombranti e con scarsa ricezione, che<br />

Consap Magazine 2011 33<br />

La Consap contro le carenze tecniche<br />

per gli operatori della Questura di Roma<br />

sparisce totalmente nei casi di inseguimento in cui la velocità<br />

cresce e i vortici di vento sono più rumorosi; i giubbotti<br />

antiproiettile sottocamicia sono stati assegnati nell’inadeguato<br />

numero di tre e sono utilizzati a rotazione dal<br />

personale, mentre per motivi d’igiene dovrebbero essere<br />

in dotazione personale.


Consap Magazine 2011<br />

34<br />

Rose alle poliziotte la Consap risponde<br />

alle sexy-divise delle feste di Arcore<br />

La Consap, sindacato maggiormente rappresentativo della<br />

Polizia di Stato si schiera a tutela della professionalità delle<br />

donne in polizia, vilipesa dai verbali delle intercettazioni<br />

che corredano la chiamata a giudizio del Presidente del<br />

Consiglio.<br />

“Qualora queste indiscrezioni di stampa rivelassero un fondamento<br />

– sostiene il Segretario Generale della Consap<br />

Giorgio Innocenzi – sarebbe un fatto gravissimo che colpisce<br />

l’alta professionalità garantita dalle donne in Polizia.<br />

Sarebbe altresì evidente il profondo disagio dell’intera categoria,<br />

nell’indossare una divisa che sarebbe stata ridicolizzata<br />

di fronte all’opinione pubblica nazionale ed internazionale”.<br />

In tema di scelte di Governo sulla sicurezza, quelle che più ci<br />

stanno a cuore, i fatti che stanno emergendo appalesano nel<br />

nostro Presidente del Consiglio, una personalità sempre meno<br />

attenta all’agenda di governo, che si era evidenziata anche<br />

nell’assenza in occasione dei provvedimenti che hanno<br />

riguardato la sicurezza e la specificità delle Forze di Polizia,<br />

che mai come in questo periodo si sono sempre chiuse con<br />

inaccettabili penalizzazioni economiche ed operative.<br />

A distanza di due giorni da questa dura presa di posizione<br />

la Consap ha posto in essere un’inziativa che mirava a<br />

chiudere la polemica organizzata in collaborazione con il


leader del Movimento per Roma Michele Baldi.<br />

“In memoria del sacrificio della collega Emanuela Loi - spiegava<br />

il Segretario Generale della Consap Giorgio Innocenzi<br />

- consegneremo una rosa alle nostre colleghe in servizio<br />

presso la Questura di Roma, il Ministero dell’Interno e l’Ispettorato<br />

di P.S. presso la Presidenza del Consiglio a<br />

Palazzo Chigi”.<br />

Un omaggio che simboleggia la grande stima che la componente<br />

femminile ha in seno alla Polizia di Stato ed anche<br />

un risarcimento che, da uomini dello Stato, porgiamo a chi,<br />

in queste ore, proprio dai vertici delle istituzioni, viene<br />

oltraggiato nella dignità personale e nella capacità profes-<br />

bitmeg<br />

Consap Magazine 2011 35<br />

sionale.<br />

La scelta di dedicare ad Emanuela Loi questa iniziativa -<br />

spiegava ancora Innocenzi - ha lo scopo di esaltare, davanti<br />

all’opinione pubblica, l’immagine di una donna, che ha<br />

perso la vita, in nome del giuramento fatto davanti allo Stato<br />

e agli italiani, in modo tanto atroce ed in un compito di assoluta<br />

rilevanza come quello di scortare uno dei magistrati che<br />

hanno segnato la lotta alla mafia in questo Paese”.<br />

L’appuntamento per la consegna delle rose è per venerdì<br />

mattina alle ore 10 presso la Questura di Roma, a seguire<br />

alle ore 11 in piazza del Viminale ed alle 12 a Palazzo<br />

Chigi; per quest’ultimo appuntamento la Consap lanciava


Consap Magazine 2011<br />

36


un appello al Presidente del Consiglio: Invitiamo il premier,<br />

qualora fosse in sede, ad affiancarsi alla nostra delegazione.<br />

Consegnare anche lui una rosa alle colleghe, sarebbe il<br />

modo più galante per chiudere questa triste pagina del rapporto<br />

fra istituzioni e Forze di Polizia, e si sa che il cavaliere<br />

quanto a galanteria non è secondo a nessuno.<br />

L’invito non è stato accolto e la Consap ha commentato:<br />

“L’occasione mancata per chiudere questa polemica”.<br />

La singolare iniziativa che intendeva chiudere in modo<br />

galante, la polemica innescatasi dopo le indiscrezioni dei<br />

verbali dello scandalo Ruby che parlano di ragazze travestite<br />

da poliziotte, per allietare le serate di Villa San Martino.<br />

“Fatti come questo - ha sottolineato Giorgio Innocenzi<br />

Segretario Generale della Consap - screditano la divisa e la<br />

professionalità delle donne in Polizia, che, come il personale<br />

maschile, contribuiscono in maniera determinante alla<br />

sicurezza, alla libertà ed alla democrazia in questo Paese;<br />

quindi ci pareva giusto chiudere la polemica con questa<br />

giornata dedicata alle donne poliziotto, che come poliziotti<br />

abbiamo voluto intitolare alla memoria di Emanuela Loi ad<br />

un anno dal ventennale della sua tragica morte, nel delicato<br />

compito di scortare il magistrato Paolo Borsellino; in questo<br />

senso ci saremmo aspettati un segnale di sensibilità da<br />

Consap Magazine 2011 37<br />

parte del Presidente del Consiglio che nei suoi discorsi ha<br />

sempre esaltato il ruolo della donna”.<br />

L’assenza del premier non ha incrinato il successo dell’iniziativa<br />

che è stata bene accolta dalle donne<br />

della Polizia e mobilitato fotografi e giornalisti.<br />

Michele Baldi leader del Movimento per Roma<br />

che ha contribuito a questa iniziativa ha commentato<br />

la giornata insieme ai poliziotti ed alle<br />

poliziotte della Consap ricordando l’impegno<br />

del suo Movimento per la sicurezza a Roma:<br />

“Siamo vicini alla Consap in tutte quelle situazioni<br />

in cui il ruolo delle Forze dell’Ordine<br />

viene svilito, l’abbiamo fatto in occasione<br />

del tentativo di cancellare la gratuità<br />

delle tessere per il servizio pubblico a<br />

Roma: siamo andati a Varese per protestare<br />

contro una Finanziaria che tagliava fondi<br />

per la sicurezza ed oggi siamo qui per<br />

schierarci senza se e senza ma a tutela della<br />

dignità personale e professionale delle tante<br />

donne che lavorano per la sicurezza di questa<br />

città”.


38 Consap Magazine 2011<br />

L’Europa a confronto per il problema<br />

della violenza negli stadi<br />

Si è tenuta a Roma presso il Palazzo del Viminale, la<br />

riunione dei 23 esperti in materia di sicurezza degli eventi<br />

sportivi di 14 Paesi europei. L'incontro, calendarizzato<br />

il 19 ed il 20 gennaio scorso, è stato aperto dal Direttore<br />

dell'Ufficio Ordine Pubblico del Dipartimento della P.S.<br />

dottor Armando Forgione.<br />

Il convegno si inquadra nell'ambito di una serie di progetti<br />

promossi dall'Unione Europea che hanno l'obiettivo<br />

di individuare ed adottare strategie per la prevenzione ed<br />

il contrasto della violenza in tutte le manifestazioni sportive<br />

ed in particolare nel calcio.<br />

Uno dei punti fondamentali dell'incontro è quello di<br />

aumentare la collaborazione a livello internazionale tra<br />

polizie e tra queste e gli organizzatori degli eventi calcistici,<br />

partendo dalla Fifa e dalla Uefa sino alle singole<br />

società sportive.<br />

Nell’incontro romano è stata anche ribadita la necessità<br />

di avviare un programma di formazione congiunta delle<br />

forze di polizia di tutta Europa, già finanziato dalla Commissione<br />

Europea, che partirà dalla seconda metà di quest'anno<br />

in vari Paesi europei, tra cui l'Italia.


39<br />

Consap Magazine 2011


40 Consap Magazine 2011<br />

Veicoli armi diaboliche di distruzione<br />

di massa. Risorse alla Polizia Stradale<br />

Mauro Pantano<br />

Segretario Nazionale Consap<br />

L'uomo non è fatto per andare in<br />

macchina e nemmeno a cavallo; talora<br />

si fa male anche andando a piedi.<br />

Dopo milioni di anni di evoluzione, il<br />

bipede, è entrato in scatole di latta<br />

roboanti e veloci, ma non è gommoso,<br />

non rimbalza, quindi si schiaccia<br />

e muore.<br />

La mancanza di percezione del pericolo<br />

nella conduzione dei mezzi di<br />

trasporto è la causa principale delle<br />

negligenze commesse durante la<br />

guida.<br />

Ogni anno, la conta di migliaia di<br />

morti, di decine di migliaia di disabili<br />

e di centinaia di migliaia di feriti,<br />

indicano in maniera chiara l'allarmante<br />

dimensione degli eventi di<br />

infortunistica stradale.<br />

Alle motivazioni comportamentali,<br />

correlabili principalmente all’eccessiva<br />

velocità, al mancato rispetto della<br />

distanza di sicurezza, alla guida in<br />

stato di ebbrezza o sotto l'effetto di<br />

sostanze stupefacenti, si aggiungono<br />

quelle riferibili all’inadeguatezza ed<br />

alla manutenzione della rete viaria,<br />

nonché all’insufficienza dei controlli<br />

effettuati e delle sanzioni comminate.<br />

Nonostante il costante decremento<br />

del numero dei morti negli ultimi anni<br />

il fenomeno rimane di dimensioni<br />

abnormi.<br />

Le autovetture sono strumenti di gran-<br />

de offensività; oltre all'aspetto dell'abilità<br />

nella conduzione, rilevano in<br />

maniera importante gli aspetti psicologici.<br />

Le pistole uccidono di rado e spesso<br />

in ambienti malavitosi, per faide e<br />

regolamenti di conti; le autovetture<br />

uccidono spessissimo gente senza<br />

colpe, giovani e bambini.<br />

L'utilizzazione di tante automobili e<br />

motocicli per gli spostamenti urbani è<br />

chiaro dimostrativo delle gravi<br />

carenze dei servizi di trasporto pubblico.<br />

Le forche caudine dei parcometri,<br />

delle zone a traffico limitato, delle


multe, del traffico intenso, non rappresentano<br />

un sufficiente deterrente<br />

all'uso dei mezzi di trasporto privato<br />

luogo di quelli pubblici.<br />

Il risultato è tangibile: traffico congestionato<br />

con lievitazione dei tempi di<br />

percorrenza; costi elevati per carburanti<br />

ed usure; incidenti.<br />

La congestione del traffico nei centri<br />

urbani fa scattare meccanismi di<br />

compensazione la dove e quando la<br />

congestione non si rileva, inducendo<br />

i meno coscienti del pericolo a premere<br />

il pedale dell’acceleratore.<br />

Ne consegue che oltre il 70% degli<br />

incidenti avviene nelle aree urbane,<br />

con circa la metà dei morti annuali<br />

In questo contesto dai toni di alta<br />

drammaticità, si inserisce l'impegno<br />

istituzionale della Polizia Stradale,<br />

chiamata a svolgere una funzione di<br />

prevenzione degli incidenti, nonché<br />

l’accertamento delle violazioni del<br />

Codice della Strada.<br />

Le ricorrenti modifiche al Codice<br />

della Strada, in cerca di panacee<br />

risolutive del fenomeno infortunistico<br />

stradale, perdono di efficacia in<br />

mancanza di un’adeguata considerazione<br />

delle carenze strutturali ed<br />

Consap Magazine 2011<br />

41<br />

organizzative della Polizia Stradale.<br />

Una Specialità di Polizia fortemente<br />

provata dalle gravi carenze di organico,<br />

che comportano onerosità<br />

aggiuntive sul personale chiamato a<br />

confrontarsi con esigenze titaniche.<br />

Un parco veicolare in parte<br />

vetusto,vecchio di centinaia di<br />

migliaia di chilometri percorsi, risulta<br />

essere un paradosso palese per chi è<br />

chiamato ad assicurare sicurezza<br />

stradale.<br />

Investire sulla Polizia Stradale significa<br />

risparmiare vite umane ed evitare<br />

invalidità permanenti e temporanee.<br />

Stanziare risorse per finanziarla<br />

comporta per la collettività enormi<br />

vantaggi in termini di risparmio sulle<br />

decine di miliardi di euro spesi per<br />

l'assistenza dei sopravvissuti.<br />

Sostenere le esigenze della Polizia<br />

Stradale vuol dire garantire al personale<br />

in servizio presso la Specialità<br />

una migliore vivibilità lavorativa a<br />

ripago della preziosa opera svolta<br />

con sacrificio, senza soluzioni di continuità,<br />

nell'intero arco dell'anno, sia<br />

di giorno che di notte, con il sole<br />

canicolare e sotto le intemperie, sulle<br />

strade del territorio nazionale.


42 Consap Magazine 2011<br />

Legittimo impedimento, una legge<br />

lontana dai problemi degli italiani<br />

Guglielmo Frasca<br />

Segretario Nazionale Consap<br />

In un contesto pubblico nel quale la<br />

popolazione si dibatte tra grandi difficoltà<br />

economiche, tiene banco tra i<br />

mass-media la problematica del<br />

legittimo impedimento.<br />

Il ddl sul legittimo impedimento è<br />

stato approvato dal Senato il 7 aprile,<br />

dopo che aveva già ottenuto l'approvazione<br />

della Camera il 3 febbraio<br />

scorso. Il principio base è che<br />

per il presidente del Consiglio chiamato<br />

a comparire in udienza come<br />

imputato, costituirà legittimo impedimento<br />

"il concomitante esercizio di<br />

una o più delle attribuzioni previste<br />

dalle leggi o dai regolamenti". Questo<br />

principio è applicabile allo stesso<br />

modo per i ministri. Il provvedimento<br />

è stato elaborato dal capogruppo del<br />

Partito del premier in commissione<br />

Giustizia di Montecitorio, Enrico<br />

Costa e dal vicepresidente del gruppo<br />

Udc Michele Vietti. La norma ha<br />

natura transitoria: può durare al<br />

massimo 18 mesi, in attesa, che una<br />

legge costituzionale, regoli le prerogative<br />

del presidente del Consiglio e<br />

dei ministri, compresa quella sui<br />

modi della loro partecipazione o<br />

meno ai procedimenti penali.<br />

Nella norma, di due articoli e otto<br />

commi, si specificano le leggi e i<br />

regolamenti che disciplinano le attività<br />

del premier e dei suoi ministri e<br />

che dunque possono essere considerate<br />

legittimo impedimento. Dopo l'elencazione<br />

precisa delle norme che<br />

mostrano le attività del premier e dei<br />

ministri, si chiarisce che si dovranno<br />

considerare motivo di legittimo impedimento<br />

anche tutte quelle attività<br />

"coessenziali" alle funzioni di governo.<br />

La parola “coessenziali” ha dato<br />

adito all'opposizione, di sottolineare<br />

che il termine non è citato nel vocabolario<br />

classico della lingua italiana.<br />

Il giudice, su richiesta di parte, in<br />

caso di legittimo impedimento, dovrà<br />

rinviare il processo ad altra udienza.<br />

A certificare che si è in presenza di<br />

un impedimento deve essere la Presidenza<br />

del Consiglio; in questo caso il<br />

giudice rinvia il processo "ad udienza<br />

successiva al periodo indicato che<br />

non può essere superiore a sei mesi".<br />

La prescrizione rimane sospesa per<br />

tutta la durata del rinvio: questo prevede<br />

l'art. 159 del codice penale<br />

primo comma n.3 e si applica il terzo<br />

comma dello stesso articolo". Questo<br />

vuol dire che viene sospeso il corso<br />

della prescrizione quando c'è una<br />

sospensione del processo per motivi<br />

di impedimento delle parti e dei<br />

difensori oppure su esplicita richiesta<br />

dell'imputato o del suo difensore. Nel<br />

caso di una sospensione, come si<br />

deduce ancora nell'art.159, primo


comma n.3, "l'udienza non può essere<br />

differita oltre il sessantesimo giorno<br />

successivo alla prevedibile cessazione<br />

dell'impedimento, dovendosi<br />

avere riguardo in caso contrario al<br />

tempo dell'impedimento aumentato<br />

di sessanta giorni". La prescrizione,<br />

dice infine il terzo comma del<br />

art.159, riprende il suo corso dal<br />

giorno in cui è terminata la motivazione<br />

della sospensione.<br />

Questa disposizione normativa si<br />

applica anche ai processi penali in<br />

corso, in qualsiasi fase, stato o grado<br />

alla data di entrata in vigore della<br />

legge.<br />

Il testo è applicato "fino all'entrata in<br />

vigore della legge costituzionale" che<br />

dovrà contenere "la disciplina organica<br />

delle prerogative del presidente<br />

del Consiglio e dei ministri". Dovrà<br />

fare riferimento inoltre alla "disciplina<br />

attuativa delle modalità di partecipazione"<br />

del premier e dei ministri<br />

ai processi. La sua efficacia però non<br />

potrà durare più di 18 mesi dalla sua<br />

entrata in vigore, salvi i casi previsti<br />

dall'articolo 96 della Costituzione in<br />

cui si parla della possibilità di sottoporre<br />

alla giurisdizione ordinaria il<br />

presidente del Consiglio e i ministri<br />

per reati commessi nell'esercizio<br />

43<br />

Consap Magazine 2011<br />

delle loro funzioni, previa autorizzazione<br />

delle Camere di appartenenza.<br />

L'obiettivo della legge è quello di<br />

garantire il libero e sereno svolgimento<br />

delle funzioni di governo. La<br />

legge entra in vigore il giorno dopo<br />

la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.<br />

Il verdetto dei giudici della Corte<br />

Costituzionale è stata una parziale<br />

bocciatura dello scudo del Presidente<br />

del Consiglio e dei suoi Ministri.<br />

Dopo cinque ore di camera di consiglio<br />

la Corte Costituzionale. Viene<br />

bocciato il comma 4 dell'articolo 1,<br />

nel quale si stabiliva l'obbligo per il<br />

giudice di rinviare l'udienza fino a sei<br />

mesi. La sentenza prolunga ancor più<br />

il percorso processuale del presidente<br />

del consiglio: tutte le volte che un giudice<br />

riconoscerà o non riconoscerà il<br />

legittimo impedimento del presidente<br />

del Consiglio, potrà intervenire la<br />

Corte Costituzionale a stabilirne la<br />

validità o meno. In questo modo il<br />

Presidente del Consiglio deve di<br />

nuovo affrontare i giudici. Il voto è<br />

stato espresso con maggioranze<br />

variabili, a seconda dei commi che<br />

venivano valutati. La Corte Costituzionale<br />

ha stabilito dei limiti alla legge.<br />

la Consulta, in particolare, ha respinto<br />

in parte anche il comma 3, assegnando<br />

al giudice la valutazione del<br />

legittimo impedimento. La Corte<br />

Costituzionale ha poi dato un chiarimento<br />

del comma 1, valutandolo<br />

legittimo solo se, un giudice possa<br />

stabilire “l'indifferibilità della concomitanza<br />

dell'impegno con l'udienza”.<br />

Secondo i legali del premier la legge<br />

sul legittimo impedimento nel suo<br />

impianto generale è stata riconosciuta<br />

valida ed efficace. Ora appare evidente<br />

un dubbio: questa decisione<br />

della Corte Costituzionale quanto<br />

graverà sulla stabilità del governo?


44 Consap Magazine 2011<br />

Profili Professionali Ruoli Tecnici,<br />

questo sconosciuto<br />

Gianni Valeri<br />

Segretario Nazionale Consap<br />

Come è noto i Ruoli Tecnici della polizia di<br />

Stato che espletano attività tecnico - scientifica,<br />

previsti dalla legge n. 121/81, sono<br />

stati istituiti con il decreto del Presidente<br />

della Repubblica 24 aprile 1982, n. 337,<br />

successivamente più volte modificato, che<br />

ne determina l’ordinamento e indica i settori<br />

tecnici nei quali se ne prevede l’impiego,<br />

per le esigenze operative di polizia e, in<br />

generale, di supporto al Ministero dell’Interno.<br />

I settori tecnici di impiego previsti dal citato<br />

D.P.R. 337/82 sono quelli relativi alla Polizia<br />

Scientifica, all’Informatica, alle Telecomunicazioni,<br />

all’Equipaggiamento, all’Accasermamento,<br />

alla Motorizzazione, all’Arruolamento<br />

e Psicologia ed al Servizio<br />

Sanitario.<br />

Nell’ambito di ciascun settore tecnico operano<br />

molteplici professionalità caratterizzate<br />

dalla diversità delle funzioni e delle competenze<br />

tecnico - professionali, più o meno<br />

elevate in relazione al ruolo di appartenenza.<br />

L’attribuzione di un profilo professionale<br />

per ogni appartenente ai ruoli del personale<br />

che espleta attività tecnico - scientifica è<br />

elemento caratterizzante dello stesso decreto<br />

e determina una diversità ordinamentale<br />

rispetto alle corrispondenti qualifiche del<br />

personale che espleta funzioni di polizia, in<br />

relazione all’impiego che deve essere disposto<br />

in maniera esclusiva secondo il contenuto<br />

della professionalità del proprio profilo<br />

(D.M. 18 luglio 1985).<br />

Purtroppo alcuni uffici della nostra Ammini-<br />

strazione spesso non rispettano quanto stabilito<br />

dalle citate normative, infatti, da più<br />

parti, giungono segnalazioni di impiego<br />

improprio di personale appartenente ai<br />

ruoli tecnici.<br />

Si ribadisce che il personale tecnico deve<br />

essere impiegato esclusivamente in servizi<br />

attinenti al profilo professionale posseduto.<br />

Inoltre, il personale in parola non effettua<br />

esercitazioni di tiro con “l’arma lunga”, ne<br />

consegue, quindi, l’impossibilità di impiego<br />

in servizi di rappresentanza, come per<br />

esempio “Picchetti d’Onore” o “schieramenti”<br />

che prevedono la presenza della<br />

predetta arma.<br />

Il personale appartenente ai ruoli tecnici, se<br />

munito di patente ministeriale, può guidare<br />

automezzi dell’Amministrazione, solamente<br />

per il ritiro e la consegna dei materiali connessi<br />

con il settore di impiego.<br />

Il personale tecnico del settore sanitario, se<br />

munito di patente ministeriale, può condurre<br />

automezzi dell’Amministrazione, solamente<br />

per il prelievo ed il trasporto di medicinali<br />

connessi al settore di impiego, alla<br />

consegna dei prelievi di materiale biologico<br />

ai laboratori ed al ritiro dei relativi referti,<br />

al trasporto ed all’accompagnamento dei<br />

pazienti.<br />

La Consap vigilerà affinché sia rispettato<br />

quanto previsto dai profili professionali,<br />

significando, che in caso di violazioni<br />

delle norme che disciplinano l’impiego del<br />

personale tecnico, non tralascerà alcuna<br />

iniziativa, se necessario, anche di carattere<br />

legale.


Consap Magazine 2011 45<br />

La giungla dei concorsi in polizia<br />

fra regole vaghe e errori madornali<br />

“Ed è subito sera” l’ha scritta Eugenio Montale. Questa topica del<br />

Dipartimento della Pubblica Sicurezza era contenuta nei test per l’avanzamento<br />

di 116 poliziotti concorso tenutosi presso la Scuola di<br />

Spoleto.<br />

La Consap ha stigmatizzato l’episodio che non è solo la legittime restituzione<br />

a Salvatore Quasimodo di una dei testi più noti dell’ermetismo,<br />

ma anche la denuncia di disattenzione dei vertici verso questi concorsi<br />

che sempre più spesso si rivelano veri busillis per i colleghi.<br />

Certo che nessuno con un minimo di cultura generale avrebbe potuto<br />

immaginare di sottrarre un capolavoro letterario al suo legittimo autore,<br />

ma non è solo questo che ha fatto gridare allo scandalo e la Consap<br />

lo ha denunciato senza timore sulle pagine di Repubblica.<br />

Ischia, innovativa sentenza<br />

sulle multe<br />

I carabinieri devono tutelare l'incolumità delle persone,<br />

non verbalizzare infrazioni al Codice della strada: è la<br />

motivazione con la quale il giudice di pace di Ischia,<br />

Arturo Sommonte, ha accolto il ricorso di un cittadino<br />

che, dopo aver commesso un'infrazione stradale, era<br />

stato fermato e multato dai carabinieri del nucleo radiomobile.<br />

Nella sentenza Sommonte scrive: "I carabinieri<br />

sono posti per la salvaguardia delle persone, non per<br />

verbalizzare infrazioni al Codice della strada. Accortisi<br />

dell'evidente errore che stava commettendo l'opponente<br />

dovevano immediatamente intervenire e fermare la<br />

marcia, spiegando che la segnaletica consigliata era<br />

del tutto errata".<br />

Il giudice di pace ha quindi annullato il verbale dei militari<br />

e deciso il ripristino dei punti sulla patente di guida<br />

del cittadino multato.


Consap Magazine 2011<br />

46<br />

Natale con la Consap ad Ascoli Piceno<br />

ha partecipato anche il sindaco Castelli<br />

Un successo nel periodo natalizio per la Segreteria Provinciale<br />

della Consap di Ascoli Piceno che ha organizzato la<br />

manifestazione “Natale con la Consap”. La kermesse che si<br />

è tenuta presso la parrocchia SS. Simone e Giuda del capoluogo<br />

marchigiano ha registrato forte entusiasmo fra i colleghi<br />

e le colleghe che hanno presenziato insieme alle rispettive<br />

famiglie. Dopo gli auguri ed i complimenti per l’ottimo<br />

lavoro svolto come poliziotti e come sindacalisti, il Segretario<br />

Generale Provinciale della Consap Eliseo Capponi, ha<br />

dato il via alla distribuzione dei pacchi dono offerti dalla<br />

Consap ai figli ed alle figlie dei colleghi marchigiani.<br />

La manifestazione ha destato scalpore nel capoluogo al<br />

punto che è stata recensita da giornali e tv locali ed ha visto<br />

la partecipazione del primo cittadino ascolano, il Sindaco<br />

Guido Castelli, che ha colto l’occasione per complimentarsi<br />

con le Forze di Polizia per l’importante ruolo che svolgono<br />

a tutela della libertà e della democrazie sul territorio.<br />

E.R.


I lavori del Congresso Provinciale della Consap di Udine, si<br />

sono tenuti presso la sede della UNIQA Assicurazioni di<br />

Udine, hanno visto la partecipazione degli iscritti ma anche<br />

di numerosi simpatizzanti, che apprezzano l’operato della<br />

Consap nel capoluogo di regione friulano.<br />

La relazione del Segretario Generale Provinciale uscente<br />

Pietro Di Stasio ha sottolineato l’attività svolta dalla segreteria<br />

per favorire il lavoro dei Poliziotti e, in particolar modo,<br />

ha tracciato gli eventi che hanno portato questo Sindacato<br />

ad aumentare esponenzialmente begli iscritti nell’ultimo<br />

quinquennio, attraverso un lavoro costante, serio, disinteressato<br />

e trasparente.<br />

Di Stasio, membro del Direttivo nazionale e ora anche<br />

Coordinatore per il nord-Est, lascia il posto di Segretario<br />

Generale a Ettore Predan, già valido collaboratore della<br />

Segreteria locale e membro della Commissione per la Polizia<br />

Stradale, eletto dagli iscritti con la maggioranza assoluta<br />

dei voti.<br />

Nella stessa giornata è stata rinnovata la Segreteria Provinciale,<br />

la quale risulta ora così composta: Pietro Di Stasio<br />

(membro di diritto) Gianluca Sostero, Sandro Foschiani,<br />

Marco Cecot, Umberto Passera, Maurizio Montanari e<br />

Fabio Brugnolutto. Alla nuova squadra della Consap di<br />

Udine la Segreteria Generale Nazionale, augura di poter<br />

garantire il diritto dei colleghi e migliori condizioni di lavoro,<br />

come ha sempre fatto fino ad oggi. Un ringraziamento<br />

particolare a Pietro Di Stasio che malgrado i rilevanti incarichi<br />

nazionali non mancherà di marcare con la sua esperienza<br />

ed il suo carisma il lavoro della nuova Segreteria<br />

Provinciale della Consap di Udine.<br />

A margine del congresso il segretario uscente Piero Di Sta-<br />

Consap Magazine 2011 47<br />

Congresso Udine, eletto il nuovo<br />

Segretario Provinciale Generale<br />

sio ha presentato il calendario fotografico della Consap di<br />

Udine che segue una recente tradizione, che intende esaltare<br />

con le immagini l’impegno dei poliziotti al servizio della<br />

collettività.<br />

In alto Pietro Di Stasio


48 Consap Magazine 2011<br />

Cesare Battisti, rinnega la cittadinanza italiana, una non<br />

notizia in quanto che uccide e si sottrae alla pena non è<br />

comunque degno di essere annoverato in una società<br />

civile, come quella del nostra Paese. Quel che è certo è<br />

che questo individuo sta avendo troppo spazio sulle cronache<br />

è quindi necessario sgomberare il campo e ricondurre<br />

tutto alla realtà dei fatti.<br />

Cesare Battisti nato in provincia di Latina nel 1954 è un<br />

criminale vero e proprio, con tanto di quattro omicidi sul<br />

groppone. Cesare Battisti è un terrorista. Scappato<br />

prima in Francia (grazie alla teoria Mitterand) e poi in<br />

Brasile. Cesare Battisti è stato condannato all’ergastolo.<br />

Cesare Battisti, per noi della Consap, non è e non sarà<br />

mai, un semplice valente scrittore.<br />

Purtroppo Cesare Battisti non tornerà mai più in Italia a<br />

scontare la galera per i crimini commessi. Una sconfitta<br />

Quest'uomo è un assassino<br />

Battisti si sottrae alla pena<br />

per il nostro Paese, una brutta figura per la nostra diplomazia.<br />

La pacca sulle spalle del nostro Presidente del<br />

Consiglio a Lula non ha sortito gli effetti desiderati. Una<br />

politica estera seria e credibile avrebbe sicuramente<br />

dato risultati migliori.<br />

La sacrosanta sete di giustizia dei familiari delle vittime<br />

non ha trovato ascolto. Così come non hanno trovato<br />

ascolto tutti gli appelli rivolti al governo brasiliano (la<br />

Consap, com'è noto, è tra i firmatari della petizione<br />

promossa dal quotidiano Il Tempo). Ai familiari di Antonio<br />

Santoro, Lino Sabbadin, Pierluigi Torregiani,<br />

Andrea Campagna va il nostro sincero e commosso<br />

abbraccio.<br />

La Consap, come al solito, non farà mancare anche in<br />

questa triste occasione il proprio sostegno per qualsiasi<br />

iniziativa che sarà eventualmente organizzata.<br />

Il ministro degli esteri Frattini L’ex capo dello stato brasiliano Lula


L’allarme criminalità in Costa Smeralda, lo ha lanciato la<br />

Segreteria Provinciale della Consap attraverso un’intervista<br />

alla stampa di Massimiliano Pala.<br />

Il nostro Segretario Provinciale ha preso la parola per<br />

richiamare l’attenzione della politica sulle difficoltà tecnico<br />

operative dei poliziotti: “Dopo gli attentati di cinque anni fa,<br />

nulla è cambiato. L’allarme non è stato recepito della politica.<br />

Tutto è come allora. La guerra contro il crimine in questo<br />

territorio - prosegue Pala - è impari siamo in pochi, l’attività<br />

di intelligence non può essere garantita”. Anche i poliziotti<br />

sardi soffrono poi per i tagli al settore: “auto senza<br />

benzina, commissariati in cui non funzionano addirittura i<br />

bagni, una deriva alla quale gli appena 70 agenti in servizio<br />

non posso far fronte”. Supporti operativi inadeguati ma<br />

anche la logistica non è migliore: Vogliamo che sia terminata<br />

la nuova sede della questura - prosegue Pala - riteniamo<br />

che la situazione sia esplosiva in tutta l’isola ma in queste<br />

zone il crimine sta alzando il tiro, eppure la politica e le<br />

amministrazioni locali la titano; l’ultimo consiglio comunale<br />

si è chiuso con un flop. Bisogna far presto - conclude il dirigente<br />

sindacale - ad Olbia siamo al cospetto di un crimine<br />

particolarmente agguerrito che non esita a colpire con messaggi<br />

al tritolo.<br />

Consap Magazine 2011 49<br />

La Consap scende in campo,<br />

ad Olbia il crimine alza la testa


Consap Magazine 2011<br />

50<br />

Roma, Commissariato P.S. Porta<br />

Maggiore; rischio chiusura?<br />

Sotto l’albero di Natale per i cittadini di Porta Maggiore,<br />

potrebbe esserci la chiusura del commissariato di polizia.<br />

Una situazione a rischio per la sicurezza del popoloso<br />

quartiere romano che scaturisce dalla carenza di personale<br />

e dai reiterati servizi di Ordine Pubblico assegnati, al già<br />

esiguo personale di quel presidio di Polizia.<br />

La fotografia dell’emergenza l’ha scattata la Confederazione<br />

Sindacale Autonoma di Polizia (Consap) sindacato maggiormente<br />

rappresentativo della Polizia di Stato: “la lodevole<br />

e condivisibile iniziativa del Questore per potenziare le<br />

attività di controllo del commissariato P.S. Porta Maggiore,<br />

con la richiesta di assicurare l’efficienza dell’ufficio Uepi per<br />

tutte le 24 ore, cozza con il mancato invio di personale da<br />

parte del Ministero dell’Interno; in quella sede - spiega la<br />

Consap - abbiamo 29 operatori, 15 designati per turnazione<br />

ad h.24, 5 impiegati presso il Corpo di Guardia, 4 impegnati<br />

in posti fissi ed altri 5 impegnati in importanti settori<br />

istituzionali, in media il 60% di questo personale è puntual-<br />

mente sottratto per servizi istituzionali, quindi fuori sede,<br />

che ogni ora sono richiesti dall’ufficio servizio della Questura,<br />

anche contravvenendo alle modalità ed i tempi del servizio<br />

chiaramente indicati nell’Accordo Nazionale Quadro.<br />

La Consap definisce la situazione insostenibile: “il personale<br />

è totalmente spremuto, e molto presto impegno e sacrificio<br />

non saranno più sufficienti per dare al territorio uno<br />

standard accettabile di sicurezza”. Il sindacato si è così<br />

mobilitato preparandosi ad inscenare proteste clamorose,<br />

se la situazione non cambierà: “questo vuol dire una cosa<br />

sola, che il Ministero invii al più presto operatori presso il<br />

commissariato P.S. Porta Maggiore, che in caso negativo<br />

rischia di dover chiudere”.


52 Consap Magazine 2011<br />

AIPIS - Associazione invalidi<br />

permanenti da incidentalità stradale<br />

Perché l’AIPIS<br />

La scelta di costituire l’Associazione Aipis è nata dalla necessità<br />

di dare una risposta positiva a quella che riteniamo essere<br />

una vera e propria emergenza sociale: la sicurezza stradale.<br />

Le cifre di questa “emergenza“ non hanno bisogno di commenti:<br />

in Europa ogni anno si verificano 1.300.000 incidenti<br />

che provocano 40.000 morti, 160.000 invalidi permanenti,<br />

1.700.000 lesioni (dati U.E. 2010).<br />

Un vero e proprio bollettino di guerra.<br />

La costituzione dell’Aipis più che una scelta è stata una esigenza<br />

nata dalla necessità di coordinare e di fare interagire<br />

diverse istanze istituzionali e non, perché è nostra convinzione<br />

che solo un insieme di competenze e professionalità collegate<br />

tra loro, siano in grado di tutelare coloro che, vittime di<br />

questi drammatici eventi, rischiano di percorrere iter non<br />

appropriati, strade sbagliate.<br />

Spesso, infatti, assistiamo ad odissee indegne che mortificano<br />

ed umiliano in primo luogo le “vittime”, i loro familiari, e non<br />

di meno la “società civile”.<br />

L’Aipis nasce proprio per creare, sviluppare e radicare una<br />

cultura della prevenzione sulla sicurezza, un recupero insomma<br />

del comune “buon senso civico”:<br />

Ma solo questo non basta.<br />

L’Aipis è in grado anche di indirizzare verso strutture più idonee<br />

ed adeguate, ed in tempi indifferibili, i soggetti vittime di<br />

incidenti affinché possano usufruire di ogni risorsa tecnologicamente<br />

disponibile della Medicina d’Urgenza ed in seguito<br />

dei Centri Specialistici di Recupero.<br />

Tutto ciò crediamo non debba essere un’utopia ed un’opportunità<br />

di pochi ma un legittimo diritto di tutti.<br />

Noi ci crediamo e lo vogliamo fortemente.<br />

Nello stesso modo siamo convinti che deve diventare possibile<br />

non vivere il proprio dramma in solitudine.<br />

La struttura che l’Aipis ha messo in piedi e in grado di:<br />

- studiare una riforma adeguata del risarcimento del danno;<br />

- promuovere attività di ricerca clinica<br />

- svolgere campagne di prevenzione sulla sicurezza stradale<br />

D.ssa Roberta Nuccitelli<br />

Dr. Flavio Memè<br />

- formare adeguatamente<br />

gli operatori del settore.<br />

Sentiamo come obbligo<br />

tassativo per chi si pone alla guida di un mezzo-qualunque<br />

esso sia- preparazione, consapevolezza e responsabilità<br />

necessaria.<br />

Per fare questo non servono, o meglio non bastano, enunciazioni<br />

etiche sul senso civico, sulla correttezza-che pure sono<br />

richiami importanti-bisogna rimboccarsi le maniche e cominciare<br />

a costruire il cittadino del domani non senza correggere<br />

quello di oggi.<br />

Dobbiamo scardinare le cattive abitudini, i malcostumi consolidati<br />

e per fare questo dobbiamo prevenire ed educare.<br />

Ogni deroga a questo semplicissimo assunto di senso civico<br />

spesso diventa frontiera di drammi umani in primo luogo, ed<br />

in via subordinata un costo sociale enorme, economicamente<br />

rilevante per ognuno di noi.<br />

Che cosa è l’Aipis<br />

L’Aipis è una Associazione all’interno della quale troviamo<br />

competenze, esperienze, in ambiti molto radicati e rappresentativi<br />

che si sono messi insieme per la costruzione di un percorso<br />

- trasversale e trasparente-che prescindendo dalle specificità<br />

individuali, riesca ad indicare con chiarezza la strada<br />

da intraprendere per chi è vittima di incidenti stradali.<br />

Abbiamo sentito come esigenza primaria la necessità di fondare<br />

l’Aipis perché sappiamo che quasi sempre i modi ed i<br />

tempi che si scelgono per intervenire non sono indifferenti.<br />

Abbiamo capito che chi è vittima di incidenti stradali può<br />

essere vittima due volte.<br />

La prima, perché subisce un grave incidente dovuto ad una<br />

sbagliata conoscenza di come si sta sulla strada; la seconda,<br />

non meno importante, perché non ha chi lo aiuta a trovare<br />

soluzioni idonee per ogni tipo di intervento, in tempi rapidi<br />

con intenti propositivi che non si limitino ad essere di solo supporto.<br />

L’Aipis è dunque una Associazione che trova la sua mission<br />

nell’intervenire con tutte le sue competenze al servizio della


sicurezza stradale: nella formazione del cittadino del futuro<br />

attraverso corsi di educazione stradale che prevengano le cattive<br />

attitudini ed educhino i guidatori di domani, nell’accoglienza<br />

della “vittima della strada” accompagnandolo nel suo<br />

iter sanitario prima, e legale dopo, non abbandonando lui e<br />

la sua famiglia a loro stessi.<br />

Quando i cittadini più fragili si sentono abbandonati spesso<br />

non trovano la forza di reagire, si chiudono in loro stessi e la<br />

strada della ”riabilitazione” fisica, morale, sociale diventa difficile<br />

e più lunga.<br />

Questo è il senso dell’Aipis, che vuole gettare le basi per<br />

costruire quella “coscienza collettiva“ sentinella attiva di una<br />

società più giusta e migliore.<br />

Come può intervenire l’Aipis<br />

La violenza dei traumi da incidentalità stradale determina<br />

una molteplicità di conseguenze emotive e psicologiche non<br />

soltanto per le vittime ed i propri familiari, ma anche per gli<br />

operatori che, a vario titolo, sono preposti ad intervenire in<br />

merito.<br />

Pur nella consapevolezza che gli eventi drammatici non<br />

hanno pesi specifici diversi a seconda dell’età, del sesso o di<br />

ogni altra categoria sociale, non si può non evidenziare che<br />

l’impatto del “fenomeno traumatico” è particolarmente importante<br />

per la fascia di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, costituendone<br />

la prima causa di morte.<br />

Tuttavia, per quanto “abnorme”, questa tragica evidenza non<br />

rende pienamente giustizia alla complessività della situazione.<br />

ed alle problematiche post-evento.<br />

Ne elenchiamo di seguito le più ricorrenti: minaccia e paura<br />

per la propria sopravvivenza; interruzione della continuità<br />

della vita nelle forme precedenti; difficoltà psicologiche ed<br />

ansiogene per la nuova realtà e per la perdita della propria<br />

progettualità individuale futura; perdita del lavoro per se e<br />

spesso per i congiunti più prossimi; sradicamento dal proprio<br />

territorio di residenza, per sottoporsi a cure riabilitative in<br />

centri specializzati; oneri economici, più o meno gravosi, a<br />

secondo del percorso terapeutico necessario.<br />

Purtroppo all’interno di questa triste elencazione è necessario<br />

inserire altri dati di riferimento.<br />

Secondo i più recenti studi sul “fenomeno” effettuati dalla<br />

Comunità Europea le malattie e le sintomatologie persistenti<br />

per le vittime da incidentalità stradale e per i parenti (finestra<br />

da 0 a 3 anni dall’evento), sono le seguenti:<br />

- incubi notturni 41%<br />

- cefalee 55%<br />

- problemi di equilibrio psichico 49%<br />

53<br />

Consap Magazine 2011<br />

- problemi generali di salute 58%<br />

I dati sono ancora più agghiaccianti per i soggetti che hanno<br />

subito la perdita di un congiunto:<br />

- il 72% di loro hanno perdita di interesse per le attività<br />

quotidiane e professionali.<br />

- il 49% ha cadute di fiducia in se stesso.<br />

- il 46% ha attacchi di ansia.<br />

- il 37% ha propositi suicidi.<br />

- il 64% soffre di depressione.<br />

- il 27% manifesta fobie.<br />

- il 35% lamenta disordini alimentari.<br />

Il quadro tracciato, pur nella sua sommarietà, dovrebbe delineare<br />

con efficacia il “post evento”, la realtà di una vita<br />

“devastata”, una discontinuità con la vita precedente e le<br />

innumerevoli conseguenze nel contesto sociale.<br />

Che fare?<br />

Di fronte ad un crescente senso di impotenza e di inadeguatezza<br />

delle procedure attuali, sempre più casuali, fortuite od<br />

individuali, riteniamo che si debba porre alla base di ogni<br />

percorso, un protocollo generale di intervento e di sostegno<br />

psicologico.<br />

In prima istanza è necessaria la preparazione e la formazione<br />

del personale di pronto intervento, sia sanitario che psicologico.<br />

In secondo luogo, ma come considerazione imprescindibile,<br />

l’intervento di una figura istituzionale (come prevede la normativa<br />

francese, il giudice incaricato) che coordini e disponga<br />

tutti gli atti e le procedure da adottare nei casi di eventi di<br />

rilevanza civile e penale da incidentalità stradale.<br />

Obiettivo generale<br />

È strutturare un organismo che garantisca le sinergie necessarie<br />

per fornire in continuità la migliore assistenza possibile<br />

alle vittime ed ai loro congiunti (sanitaria e psicologica),<br />

un’informazione adeguata che li renda consapevoli dei propri<br />

diritti e delle norme operanti alla loro tutela.<br />

La metodologia da utilizzare dovrebbe essere rivolta principalmente<br />

verso la costruzione di alcuni passaggi fondamentali<br />

nel percorso di recupero.<br />

Consulenza psicologico clinica.<br />

Supporto psicologico per individuo e gruppo.<br />

Formazione e la supervisione psico-sociale.<br />

Un sistema di intervento indicato sia per le vittime sia ai loro<br />

familiari, lungo tutto il percorso post-trauma, ma anche agli<br />

operatori coinvolti nei vari livelli di intervento.<br />

Noi siamo pronti.


Consap Magazine 2011<br />

54<br />

Un dirigente sindacale Consap<br />

coautore di una guida per i disabili<br />

Presso la Sala Magna del Rettorato di Palermo, verrà presentata<br />

la "Guida al turismo accessibile della città di<br />

Palermo" di Igor Gelarda neo dirigente Consap di Palermo.<br />

Il libro scritto e realizzato dal nostro amico Igor<br />

Gelarda riprende un problema sociale vissuto nel quotidiano<br />

da parte di molti disabili che incontrano parecchie<br />

difficoltà nel visitare luoghi storici-artistici di Palermo.<br />

Uno degli autori il dirigente sindacale della Consap<br />

Gelarda per illustrare la su iniziativa ha scritto al sito<br />

nonsoloabili.org: “Non c´è dubbio: Palermo non è una<br />

città facilmente accessibile alle persone diversamente<br />

abili ed agli anziani. Tutt´altro. Barriere architettoniche<br />

e barriere psicologiche impediscono a chi ha problemi<br />

sensoriali o motori di potere girare liberamente per la<br />

città. La situazione diventa ancora più incresciosa se ad<br />

essere inaccessibile è una delle città con un patrimonio<br />

storico artistico tra i più ricchi del mondo. Ricca e meravigliosa<br />

la storia di Palermo ma difficilmente accessibile<br />

per i disabili. Per tale ragione, insieme a Claudia Bardi<br />

e l´Associazione Palermo aperta a tutti, abbiamo deciso<br />

di censire tutti i luoghi di interesse storico artistico<br />

della città di Palermo, indicando per ciascuno di essi,<br />

oltre che le notizie storiche e gli aneddoti, la fruibilità<br />

del bene a persone diversamente abili. La presenza o<br />

meno di barriere architettoniche, scivoli, scalini, guide<br />

parlate o pavimenti podotattili. Stessa cosa è stato fatto<br />

per le strutture ricettive della città - alberghi e b&b - che<br />

sono accessibili ai disabili. È nata così, grazie anche<br />

alla sponsorizzazione del Comune di Palermo, la prima<br />

guida al turismo accessibile della città di Palermo - in<br />

realtà si tratta di una delle prime in Italia ed in Europa<br />

- destinata ad un pubblico vasto e variegato. Il testo,<br />

utile in sé come guida turistica completa e puntuale, è<br />

anche un prezioso strumento per i turisti disabili e loro<br />

famiglie che intendono visitare la città: sapranno dove<br />

risiedere e cosa potranno visitare; il libro, inoltre, risulterà<br />

un utile strumento anche per i palermitani ed i siciliani<br />

con difficoltà motorie e sensoriali che finalmente<br />

sapranno cosa possono visitare e cosa, invece, è loro<br />

precluso.<br />

"La guida"- ha concluso Gelarda - vuole essere uno stimolo<br />

per le amministrazioni locali, per chi si occupa di<br />

turismo, ma anche per la società civile palermitana, per<br />

far si che venga riservato un maggiore rispetto ed una<br />

maggiore attenzione ai disabili e agli anziani. La guida<br />

sarà presentata ufficialmente dagli autori e dai ragazzi di<br />

Palermo aperta a tutti ONLUS, il 7 Febbraio alle ore<br />

16.30, presso l´Aula Magna di Palazzo Steri, alla presenza<br />

del Rettore di Palermo Roberto Lagalla, del Questore<br />

di Palermo, Nicola Zito, dell´Assessore Comunale alle<br />

Attività Sociali Raoul Russo, Alessandro Musco, presidente<br />

dell´Officina di Studi Medievali e Domenico Anastasi<br />

Presidente di Apriti Cuore Onlus”.<br />

Terenzio D’Alena


Divise forate a colloquio<br />

con l’autore del libro<br />

In un precedente numero del Consap Magazine<br />

abbiamo presentato il libro “Divise<br />

forate” in questo numero intervistiamo l’autore<br />

Alessandro Placidi.<br />

Come nasce l’idea di scrivere questo libro<br />

e da cosa prende spunto per la composizione<br />

del titolo?<br />

Ho sempre avuto in mente di scrivere qualcosa<br />

che riguardasse i caduti delle forze<br />

dell'ordine. Un argomento che per anni ha<br />

rappresentato un vero e proprio tabù.<br />

Entravo nelle librerie e rimanevo colpito dal fatto che non<br />

esistesse quasi nulla che parlasse di questo argomento<br />

mentre, al contrario, c'era una vastissima raccolta di testi<br />

dedicati ai terroristi di ogni colore. Il titolo è stato concertato<br />

con la casa editrice, la Sperling & Kupfer. Rende<br />

immediatamente l'idea, molto efficace.<br />

Quali e quante emozioni ha provato durante le varie fasi<br />

di scrittura dei capitoli?<br />

Scrivere questo libro e, soprattutto, andare in giro per l'Italia<br />

ad incontrare parenti, genitori, figli e vedove delle vittime,<br />

è stata una esperienza fantastica anche se dura a<br />

livello emozionale. Ne sono uscito più ricco interiormente<br />

e sicuramente migliorato come uomo. Gli stati d'animo a<br />

volte non si possono spiegare con facilità, sarebbe riduttivo<br />

e probabilmente non verrebbe nemmeno compreso da<br />

chi ascolta e non ha provato le stesse cose. E' umano.<br />

Posso dire che ogni volta che incontravo qualcuno, sentivo<br />

una storia, sedevo insieme ad un nucleo familiare, diventavo<br />

un tutt'uno con loro.<br />

Prova ancora nuove emozioni quando rilegge il suo<br />

libro?<br />

Da quando ho consegnato Divise forate alle stampe e ho<br />

avuto tra le mani il libro una volta pubblicato mi è capitato<br />

di rileggerlo per vedere cosa andava bene e quello che,<br />

magari, avrei potuto scrivere in maniera diversa. Dilungarmi<br />

su alcuni aspetti, accorciarne altri. Fa parte del mio<br />

Consap Magazine 2011 55<br />

carattere. Per quanto riguarda le emozioni,<br />

ce ne sono sempre di forti e nuove perchè più<br />

metabolizzo ciò che ho scritto, più metto a<br />

fuoco con animo sereno e senza fretta le<br />

tante situazioni con cui sono stato in contatto<br />

e più prendo coscienza di quanto sia stato<br />

importante ciò che è avvenuto. Persone fino<br />

a quel momento sconosciute hanno aperto il<br />

loro animo e non deve essere stato facile per<br />

niente ma si sono fidate di me e questo gesto<br />

mi accompagnerà per sempre.<br />

Dalle consultazioni e dai commenti generali, il libro ha<br />

ottenuto molto successo sia di vendita che di critica. Cosa<br />

ci dice a riguardo?<br />

La cosa mi rende molto felice e soddisfatto perchè è segno<br />

evidente che il mio libro sta contribuendo ad aprire una<br />

finestra su una realtà del nostro Paese, per troppo tempo<br />

trascurata. Per diversi anni e in modo inspiegabile le storie<br />

di chi ha perso la vita perchè indossava una uniforme<br />

sono rimaste chiuse nel dimenticatoio. E' giunto il momento<br />

di restituire almeno dignità a chi ha perduto la vita per<br />

difendere le Istituzioni.<br />

Quanto è stato prezioso il supporto e le indicazioni di<br />

appartenenti alle forze dell’ordine?<br />

Ritengo di fondamentale importanza l'aiuto che mi è stato<br />

fornito dai membri delle forze dell'ordine, in particolare<br />

polizia e carabinieri. Nel libro, non a caso, faccio dei ringraziamenti<br />

specifici in tal senso. Quando si raccontano<br />

fatti del genere è importante avere dei documenti su cui<br />

confrontarsi per ricostruire con la dovuta perizia gli avvenimenti.<br />

Divise forate è una testimonianza importante<br />

anche per questa ragione.<br />

Si pensa ad una seconda stampa, o ad un seguito?<br />

Nell'aria qualcosa c'è ma non dipende solo da me. Una<br />

cosa è certa, se il libro proseguirà ad andare bene sarà<br />

per me un onore scrivere ancora.<br />

Elisabetta Ricchio


Consap Magazine 2011<br />

56<br />

Remo Girone alias Tano Cariddi<br />

il mafioso più stimato dai poliziotti<br />

Remo Girone, figlio di emigranti in Eritrea, nasce il 01 dicembre<br />

1948 ad Asmara, ove trascorre parte dell’infanzia e partecipa<br />

ai suoi primi spettacoli teatrali recitando brani e poesie.<br />

Successivamente si trasferisce a Roma e dopo aver completato<br />

gli studi superiori, si iscrive all’università che poi<br />

abbandonerà (poco prima di conseguire la Laurea in Economia<br />

e Commercio) per frequentare l’Accademia Nazionale<br />

d’Arte Drammatica, diplomandosi in recitazione. Da allora<br />

numerosi saranno i suoi impegni teatrali, cinematografici e<br />

televisivi.<br />

Ma la sua popolarità si afferma a livello internazionale con la<br />

partecipazione alla fortunata produzione televisiva La Piovra,<br />

di cui diventa personaggio fisso dalla terza alla decima serie,<br />

nel celebre ruolo del freddo, intelligente e cinico Tano Cariddi.<br />

Ho il piacere di incontrare l’attore Remo Girone nella sua<br />

casa a due passi dai Fori Imperiali.<br />

Che sensazione hai provato quando sei arrivato in Italia per<br />

la prima volta?<br />

La cosa che mi è rimasta più impressa è stata la mancanza di<br />

spazio: tutti mi dicevano: “Guarda che bella questa campagna!”.<br />

”Sì è bella” rispondevo io, ma sembrava un giardinetto<br />

rispetto all’enorme estensione dell’Africa! Basti pensare che<br />

l’Etiopia e l’Eritrea hanno una superficie di circa sei volte l’Italia<br />

ed all’epoca non erano per niente popolate: si potevano<br />

fare con la macchina anche 100 km senza incontrare anima<br />

viva ed era una cosa impressionante.<br />

Remo Girone attore nasce proprio in Africa…<br />

Sì, ho iniziato dal collegio. Ad Asmara c’era un collegio che<br />

si chiamava La Salle, tenuto dai Fratelli Cristiani, dove ho fatto<br />

la 5^ elementare e le 3 medie. E lì appunto alle medie davano<br />

le medaglie. In condotta magari non avevo quella d’oro,<br />

ma ogni volta che si facevano delle rappresentazioni, soprattutto<br />

di operette, prendevo sempre la medaglia d’oro in reci-<br />

di Simone Bracci<br />

tazione! Successivamente ho frequentato la compagnia filodrammatica<br />

del circolo universitario…e così è cominciata<br />

questa passione!<br />

Qual è stata ad oggi la tua più grande soddisfazione artistica?<br />

A dire il vero sono tante! La più recente è stata quando un<br />

paio di anni fa ho fatto una commedia in teatro, “Fiori di cactus”,<br />

dove facevo ridere molto il pubblico. Diciamo la verità,<br />

da me la gente non se l’aspettava e questa, in ordine di<br />

tempo, è stata una grande soddisfazione! Poi ora c’è questo<br />

film in lavorazione (Il Gioiellino, ndr) in cui interpreto la figura<br />

di Calisto Tanzi, ma con un altro nome, e nella quale conto<br />

molto. E presto uscirà sul primo canale nazionale tedesco una<br />

fiction in cui vesto i panni di Pio XII, Papa Pacelli. Sono soprattutto<br />

delle belle sfide perché sono personaggi di un certo spessore.<br />

Cinema, televisione o teatro?<br />

Va bene tutto, l’importante è che siano cose interessanti da<br />

fare e che abbiano una consistenza, ed in quel caso sono<br />

importanti i copioni. Di certo con il teatro è più facile non sbagliare<br />

perché si tratta di copioni consolidati. Invece con la<br />

televisione è un po’ più rischioso, anche perché copioni veramente<br />

belli non ce ne sono molti al giorno d’oggi: spesso si<br />

vedono personaggi fatti a clichè, che non cambiano. I personaggi<br />

invece sono interessanti quando hanno un’evoluzione.<br />

Nel tuo percorso artistico hai mai avuto un momento di difficoltà?<br />

Ne ho avuti molti, soprattutto ebbi un momento di crisi molto<br />

forte quando dall’Accademia Silvio D’Amico di Roma sono<br />

entrato nel mondo professionale: pensavo di non essere adatto<br />

a fare questo mestiere. E quindi ho avuto una specie di<br />

esaurimento nervoso che mi sono trascinato per qualche<br />

anno. Ma è stato superato e tutto è andato bene. Insomma, il


mondo professionale è molto diverso dal mondo della scuola.<br />

E’ più duro, più competitivo, più difficile e quindi ho avuto<br />

qualche problema. Poi dopo ho conosciuto mia moglie, è arrivato<br />

il successo con la Piovra e pertanto le cose si sono aggiustate<br />

da sé. Però ci sono stati dei periodi in cui pensavo di<br />

aver sbagliato tutto e quindi...è stata molto dura sì!<br />

Adesso parliamo della Piovra: come iniziò quest’avventura?<br />

La casting mi chiamò dopo avermi visto in teatro e mi propose<br />

il ruolo di Tano Cariddi. Iniziai a leggere qualche scena e<br />

scoprii che il personaggio non moriva. Il regista però non fu<br />

subito convinto della scelta e pertanto mi fece 2 provini: il<br />

primo su Tano Cariddi ed il secondo su un altro banchiere,<br />

interpretato poi da Adalberto Maria Merli. Alla fine del provino<br />

su Tano Cariddi, il regista mi disse: “Guarda forse sei un<br />

po’ troppo grande per la parte di Tano”. Ma finito il secondo,<br />

mi chiese quale ruolo avrei voluto interpretare. Io gli risposi<br />

che avrei preferito fare Tano Cariddi perché non moriva, a<br />

differenza dell’altro. E così fu.<br />

I tuoi incontri più belli, nella vita e nel lavoro?<br />

Mia moglie! Si può considerare il riassuntivo di tutti e due perché<br />

ci siamo incontrati nella stessa agenzia per attori ed ora<br />

sono oltre 30 anni che stiamo insieme. Poi ci sono stati, per<br />

quello che riguarda il lavoro, incontri importanti con registi<br />

importanti con cui ho lavorato, da ognuno ho imparato qualcosa.<br />

Ed anche da qualche attore.<br />

Qualche nome?<br />

Per esempio Corrado Pani, che era un amico. Nel nostro<br />

mestiere non si finisce mai di imparare, sia dai registi e sia<br />

dai colleghi, quando i colleghi sono bravi. Si cerca di capire<br />

Consap Magazine 2011 57<br />

come affrontano i personaggi e quindi si ruba un po’ qui e un<br />

po’ lì, anche inconsciamente. Un anno feci uno spettacolo con<br />

Albertazzi e ad un certo punto mi accorsi che certe cose di<br />

Albertazzi le facevo anche io!<br />

Nel mondo di oggi ti senti un cittadino sicuro?<br />

Posso dire che non mi sento un cittadino insicuro!<br />

Una curiosità sulla Piovra?<br />

Sì, una curiosità con i poliziotti! Stavamo girando a Palermo<br />

la scena in cui mia sorella deve mettere la bomba nella stazione<br />

di Palermo. Ad un certo punto mentre eravamo in<br />

mezzo alla folla, c’erano dei poliziotti che si erano messi in<br />

fila per chiedermi l’autografo. Allora chiamai il fotografo di<br />

scena e gli dissi: “Guarda che questa è una foto meravigliosa!<br />

Scatta questa foto con tutti i poliziotti che vengono a prendere<br />

l’autografo da me!”. Poi purtroppo la foto non fu fatta<br />

perché il fotografo poteva solamente scattare fotografie di<br />

scena…sarebbe stata una foto bellissima!<br />

Un’altra curiosità simpatica fu quando dovevo andare ad una<br />

trasmissione di Pippo Baudo. In quel periodo si doveva fare<br />

una dichiarazione all’anagrafe di non appartenenza alla<br />

mafia per poter andare in Rai. Come se un mafioso dicesse:<br />

“Io non appartengo alla mafia!”.<br />

Erano ancora gli anni de La Piovra e allora non potei non<br />

andare all’anagrafe con il fotografo, che scattò la foto ed uscì<br />

dappertutto!<br />

E poi quasi tutti i poliziotti che ho incontrato e che sono stati<br />

a contatto con quelle persone, mi hanno sempre detto:” No<br />

guardi, lei è perfetto! Come lo faceva lei era proprio perfetto!”.


Consap Magazine 2011<br />

58<br />

Mense in Polizia,<br />

città che vai menù che trovi…<br />

Vibrata protesta della Consap di Torino per il servizio<br />

della mensa ubicata presso il V Reparto Mobile. La Segreteria<br />

Generale Provinciale dà voce alle rimostranze dei<br />

fruitori che lamentano insoddisfacenti livelli di qualità e di<br />

scelta dei cibi somministrati.<br />

Critiche pesanti sia per l’insufficienza degli alimenti, con<br />

ad esempio la pizza che pur essendo un primo piatto<br />

viene indicata come seconda portata, ma anche dal<br />

punto di vista dei agli di carne considerati eccessivamente<br />

economici e non di prima qualità, stesso dicasi per i<br />

piatti freddi e per l’insufficienza dei cibi a disposizione<br />

Questa O.S- con l’intento ed il piacere di salutare il<br />

dottor Salvatore Aprile già Vicario di Biella e Questore<br />

di Verbania, trasmette l’allegato elenco di firme del<br />

personale tutto (ivi compreso quello in congedo ed in<br />

malattia) che ha inteso così rappresentare la propria<br />

stima. ad uno dei più benvoluti e rispettati funzionari<br />

della Polizia di Stato, con il quale ha avuto modo di svolgere<br />

servizio.<br />

Nel ribadire che tutti noi abbiamo apprezzato le capacità<br />

umane e professionali, ci rammarica oltre modo di perdere<br />

dalle nostre fila un “vero poliziotto”, in “Ufficiale”<br />

che nonostante sulle spalle avesse le stelle prima e le torri<br />

dopo, stava con i suoi uomini sulla strada.<br />

Un funzionario che si appostava anche per ore e ore<br />

all’interno della propria autovettura e rischiava in prima<br />

persona insieme all’ultimo dei suoi agenti, perché spinto<br />

dal senso del dovere, dalla passione per il suo lavoro e<br />

da quella sana caparbietà, che gli ha consentito di risol-<br />

che obbligano i ritardatari a ripiegare sulle uova strapazzate<br />

o sulle rimanenze degli altri.<br />

Per dare forza alla rivendicazione i colleghi torinesi<br />

hanno fatto il paragone con la mensa di Milano presso la<br />

caserma Sant’Ambrogio, nella quale c’è abbondanza di<br />

cibo e di ottima qualità.<br />

“Se come presumiamo - conclude la Consap di Torino - la<br />

spesa dell’Amministrazione per i pasti è uguale per tutte<br />

le mense d’Italia, come mai la differenza di qualità e<br />

quantità e così sostanziale?<br />

vere svariate e pericolose indagini.<br />

Perdiamo un “Capo” magari anche rigido all’occorrenza,<br />

che conosceva i veri problemi del personale. che. sapeva<br />

parlare come un padre, all’Uomo prima che all’Agente e<br />

soprattutto che ancor prima della Procedura o del Diritto<br />

Penale, ha saputo insegnare a tutti gli operatori, che<br />

hanno avuto la fortuna di lavorare sotto il Suo Comando,<br />

il rispetto per il cittadino e quando le circostanze lo consentivano<br />

anche comprensione per il delinquente.<br />

Ci mancherà Signor Questore... Mancherà al personale e<br />

alla Polizia di Stato, ma sarà sempre un piacere rivederla<br />

e poterle stringere la mano, perché ha saputo ottenere<br />

il rispetto di tutti noi, a prescindere dal grado.<br />

(Seguono le firme del personale della Questura di Biella,<br />

del personale della Polizia Stradale, del personale della<br />

Polizia Postale e delle Comunicazioni e del personale civile<br />

dell’Interno).


Consap Magazine 2011 59<br />

Convegno della Consap a Fermo:<br />

è ora di tirare le somme!<br />

Gentilissime colleghe, Cari colleghi,<br />

in questi giorni la Consap è stata fortemente impegnata<br />

con i suoi organi regionali e nazionale, non a caso a<br />

Fermo, per promuove un’azione politico sindacale a<br />

favore dell’istituzione della Questura di Fermo, ma sopratutto<br />

per la soluzione di importanti problematiche locali,<br />

assumendo degli impegni che presto vedranno l’interessamento<br />

del Ministro dell’Interno Maroni e del Capo della<br />

Polizia Manganelli, come è stato ampiamente riportato<br />

dagli organi di informazione (rassegna in alleato).<br />

Le questioni affrontate assieme al Segretario Generale<br />

Nazionale Giorgio Innocenzi e quello Generale Regionale<br />

Mario Seri, come già detto, sono anche di ordine strettamente<br />

locale, e relative alle condizioni di assoluta difficoltà<br />

in cui versa il nostro Commissariato, motivo di seria<br />

preoccupazione di questa O.S.<br />

Alla fine del mese di ottobre dello scorso anno, allorché il<br />

dirigente del Commissariato di Fermo, Dr. Ciro De Luca,<br />

ebbe ad introdurre un nuovo modello organizzativo dell’ufficio<br />

con conseguenti movimenti di personale, questa<br />

Segreteria non ebbe alcun dubbio ad esprimere le proprie<br />

motivate perplessità, prendendo le distanze da quel<br />

“cambiamento”, perché eravamo certi che avrebbe generato<br />

sofferenze sul personale e non una efficace funzionalità<br />

dell’ufficio!<br />

Oggi, alla scadenza dei tre mesi di dichiarato “esperimento”,<br />

abbiamo una realtà che da ragione alle nostre<br />

pregresse preoccupazioni, ovvero ci troviamo di fronte ad<br />

una direzione dell’ufficio ed una gestione del personale<br />

che testimonia molte carenze.<br />

Dal punto di vista squisitamente sindacale, rileviamo che<br />

il personale, particolarmente quello della Sezione volanti,<br />

è fortemente demotivato!<br />

La causa di tale stato di fatto, a nostro parere va ricerca-<br />

ta nelle pieghe politiche dell’organizzazione dell’ufficio, e<br />

cioè che sull’attività di direzione gravano “influenze<br />

negative”. Infatti, non si spiega il motivo per il quale la<br />

Sezione ordine e Sicurezza Pubblica continua ad essere<br />

costituita da sole due unità, per ragioni che appaiono<br />

poco chiare, e che tale situazione stà ingenerando diversi<br />

motivi di risentimento, soprattutto in relazione al cosiddetto<br />

“servizio automontato”.<br />

Inoltre negli altri settori si denota una mancanza di progettualità,<br />

legata ad un impiego di risorse economiche<br />

istituite proprio per il miglioramento dei servizi. A ciò si<br />

somma il totale disinteresse degli organi provinciali a cui<br />

le problematiche sono state ampiamente riferite<br />

Negli ultimi tempi si è assistito ad un via vai di rappresentanti<br />

di altre OO.SS. al cui interno sono sorti conflitti, ma<br />

pare che non si riesca ad uscire dalla situazione di stallo.<br />

Questa O.S., da sempre estranea a logiche di contrapposizione<br />

per la gestione di interessi particolari, oggi resta<br />

sbalordita di fronte a quanto stà accadendo. Soprattutto<br />

non riesce a comprendere a chi giova il far finta di niente,<br />

il perché di tanta ipocrisia, e soprattutto perché biso-


Consap Magazine 2011<br />

60<br />

gna a tutti i costi accettare certe logiche di potere.<br />

Insomma, care colleghe e colleghi, ci troviamo di fronte<br />

ad un totale abbandono! Mai avevamo avuto occasione<br />

di vedere un Questore assente anche in occasione delle<br />

Festività di Natale per gli auguri ai suoi collaboratori, ma<br />

pronto a trasformare le bugie di qualcuno in sanzioni<br />

disciplinari; funzionari di Polizia, più impegnati nell’attività<br />

di “mediatori sindacali” che “super partes” a garanzia<br />

della democrazia interna!<br />

Ma ora siamo giunti alla fine di un trimestre definito “sperimentale”,<br />

per noi molto negativo, ove è stata istituita la<br />

logica “dell’esame”…; una cosa mai vista in tutti questi<br />

anni di esperienza che abbiamo maturato in Polizia!<br />

Ora siamo curiosi di vedere chi sarà “bocciato”, e, se gli<br />

altri “allievi” potranno iniziare l'umiliante “percorso sperimentale”,<br />

dopo anni di sacrifici in strada, per dimostrare<br />

di essere meritevoli…, ma soprattutto gradiremmo<br />

vedere se saranno adottate quelle iniziative di coraggio<br />

per liberare il Commissariato da chi vuole cogestirlo per<br />

affari propri!<br />

Osserviamo la prossima “manovra” per vedere se questa<br />

volta i diritti ordinamentali possano finalmente prendere il<br />

sopravvento su convinzioni fantasiose ed irreali; vediamo se<br />

saranno comprese le ragioni che rendono urgente la messa<br />

in atto di un vero progetto operativo nel nostro Commissariato,<br />

e soprattutto, di coordinamento tra tutte le Sezioni.<br />

Il personale non va minacciato, ma motivato, come insegnano<br />

le più moderne teorie di management.<br />

Il senso di appartenenza ad un gruppo coeso, con finalità<br />

comuni, và stimolato e non iniettato.<br />

Soprattutto bisogna abbandonare la teoria del prendere<br />

tempo e del gioco delle tre campanelle, perché ci sembra<br />

che il banco non ricorda più dove stà la pallina (si è<br />

incartato).<br />

Colleghi uno scatto di orgoglio; la maggior parte di noi<br />

ha una esperienza professionale tale da consentire il<br />

superamento di questo nefasto momento con faciltà.<br />

Stefano Bel Fiore<br />

Fermo, 26 gennaio 2011 - Segreteria Provinciale


Civitavecchia:<br />

inchiesta<br />

sull'operato<br />

di Polizia<br />

La Procura della Repubblica di Civitavecchia in seguito ai<br />

disordini scoppiati di recente nella città laziale dopo l'arrivo<br />

di alcune centinaia di pastori sardi, che intendevano<br />

recarsi a Roma al Ministero dell'Agricoltura, ha aperto<br />

due inchieste Il primo fascicolo è stato aperto nei confronti<br />

di tre pastori denunciati per manifestazione non autorizzata<br />

e resistenza a pubblico ufficiale. Il secondo fascicolo,<br />

al momento contro ignoti, verte a verificare il comportamento<br />

delle forze dell'ordine.<br />

La seconda inchiesta, a parere della Consap, è assolutamente<br />

sconcertante. Più che l'operato delle forze di polizia,<br />

bisognerebbe verificare la legittimità delle disposizioni<br />

impartite dal Ministro dell'Interno. Le forze di polizia<br />

hanno operato, come al solito, con grande professionalità<br />

e nel pieno rispetto degli ordini ricevuti.<br />

Siccome, però, qualcuno ha detto che "bisogna tornare ai<br />

peggiori anni dello scelbismo per trovare altrettanta violenza<br />

nei confronti di cittadini che reclamano il rispetto<br />

dei propri diritti", forse è giunto il momento di verificare<br />

a livello politico se non vi siano precise responsabilità da<br />

parte del responsabile del Viminale.<br />

A noi della Consap, recentemente, è stato vietato finanche<br />

di manifestare contri i tagli previsti dalla finanziaria<br />

davanti al nostro Ministero.<br />

Evidentemente chi manifesta disturba, qualcuno preferisce<br />

farlo smettere.<br />

Consap Magazine 2011 61<br />

SOLO MODA<br />

di Paola Pietrucci<br />

La donna di questa primavera/estate 2011 esprime se<br />

stessa attraverso colori lucenti, vivaci, che regalano allegria,<br />

emozioni per una “femme” che ama dare risalto<br />

alla propria personalità.<br />

Le tendenze moda presentano una donna femminile che<br />

riscopre i tessuti leggeri. Fiori, fantasie botaniche sono un<br />

must per la moda estiva. Stampe lemon, righe navy, quadretti<br />

Vichy, quest'anno l'ispirazione di stagione la moda<br />

l'ha rubata a Positano, Amalfi, Capri. Il calore tipico del<br />

Mediterraneo incontra l'ironia più grintosa per uno stile<br />

easy, spensierato e cool: un inno alla “joie de vivre”.<br />

Il 20111 lascia spazio all'eleganza. Drappeggi e linee<br />

morbide per gli abiti dal tessuto in seta, conferiscono<br />

fascino e sensualità. Torna in auge la moda anni '60-'70.<br />

Abiti e gonne saranno cortissimi o lunghissimi con balze<br />

pompose o dai tagli minimal, stampati o full color.<br />

Le gonne saranno con pieghe o volant, ma per poterle<br />

indossare ed essere valorizzate da questo look bisogna<br />

stare attente alle proporzioni. Chi ha fianchi larghi, deve<br />

optare per una gonna con la vita più alta arricchita da<br />

cintura. Pantaloni oversize che quasi sfiorano terra per<br />

una eleganza ultrachic che copre le gambe e punta tutto<br />

su silhouette a tulipano. La tela jeans si riconferma una<br />

delle tendenze di quest'anno. Leggera e drappeggiata<br />

per creare abiti bon ton.<br />

Finalmente i tacchi alti si abbassano e tornano in auge i<br />

sandali rasoterra più belli e colorati che mai.<br />

Borse che sembrano delle scatolette chic, ma in realtà<br />

sono le bag più trendy di stagione. Obbligatoriamente in<br />

pelle tinta unita o fantasia, maxi o mini e perfino in<br />

paglia da sembrare cestino da picnic. Anche borse in<br />

vernice dai colori sgargianti per il fascino della donna<br />

moderna.<br />

La novità che un po' ci farà sorridere, care amiche, è che<br />

il cult da spiaggia sarà "il sombrero". Parte dal Messico<br />

e conquista le passerelle più hot, che lo reinterpretano in<br />

tutte le salse: a righe, coloratissimo, in tessuto e sempre<br />

maxi. Fa ombra e quest'anno dite pure addio all'ombrellone!<br />

Quasi dimenticavo di scrivere, presa dalla foga di<br />

farvi sapere in anteprima le novità dell'estate che il colore<br />

dominante di questa primavera/estate è il "rosso<br />

caprifoglio".<br />

Sinceramente di questo colore non ne avevo mai sentito<br />

parlare e dopo un po' di ricerche ho scoperto che si tratta<br />

di una nuova nuance tra il rosso porpora e il rosa confetto.<br />

Questo è un colore energico, allegro, vivace e che<br />

ben venga ad aiutarci a vivere con più ottimismo e gioia<br />

in questo momento di crisi!


62 Consap Magazine 2011<br />

Esito incontro con il Questore<br />

di Roma Tagliente<br />

Una delegazione della Consap, composta da Innocenzi,<br />

Incoronato, Russo, Salvatori e Cianfaglioni ha incontrato il<br />

Questore di Roma, Francesco Tagliente. Nel corso dell'incontro,<br />

svoltosi in un clima cordiale e costruttivo, sono state<br />

affrontate le principali problematiche relative alle Divisioni e<br />

Commissariati di Polizia di Roma e provincia. In particolare<br />

è stato denunciata la pessima gestione dell'ufficio Servizi<br />

fonte di forte malcontento tra il personale in servizio negli<br />

uffici della Questura e soprattutto dei Commissariati.<br />

Sono state, inoltre, segnalate le gravi carenze di organico e<br />

di mezzi che affliggono tutti i commissariati e che necessitano<br />

di interventi urgenti e indilazionabili, In particolare la<br />

Consap si è soffermata sulle note problematiche che affliggono<br />

i commissariati di Porta Maggiore, Torpignattara,<br />

Casilino Nuovo, Ostia, Monteverde, Fiumicino e Albano<br />

Laziale ed il Reparto a Cavallo di Tor di Quinto.<br />

La Consap ha inoltre rappresentato al Questore Tagliente il<br />

malcontento serpeggiante tra il personale dirigente e direttivo.<br />

Il Questore Tagiente, al termine dell'incontro, si è riserva-<br />

Ancora ritardi per i ticket<br />

individuare responsabilità<br />

Immediata verifica sui reiterati ritardi nella corresponsione<br />

del ticket per il salto pasto in sevizi di Ordine Pubblico, la<br />

richiesta arriva dalla Segreteria Provinciale della Consap di<br />

Torino che anche quest’anno come già l’anno passato denuncia<br />

inaccettabili ritardi.<br />

Nella lettera scritta dal Segretario Generale Provinciale<br />

Luciano Gramolelli, si censura il ritardo che anche stavolta<br />

ha sfiorato i sei mesi: sono in distribuzione i ticket a compensazione<br />

del salto pasto relativi a fine anno 2009 ed i primi<br />

Il questore di Roma con i dirigenti Consap Innocenzi, Guerrisi e Frasca.<br />

to di intraprendere le opportune iniziative per avviare a soluzione<br />

tutte le documentate rivendicazioni illustrate dalla<br />

nostra delegazione sindacale.<br />

La Consap, unica organizzazione in ambito provinciale ad<br />

aver registrato un sensibile aumento di iscritti, rimarrà vigile<br />

per verificare la risoluzione delle problematiche segnalate.<br />

sei mesi del 2010, con scadenza a breve termine, 30 giorni<br />

circa.<br />

“Inaccettabile che un diritto riconosciuto ed affermato come<br />

l’istituzione del ticket sia valutato con così poca considerazione<br />

e serietà dall’istituzione che invece ne dovrebbero garantire<br />

la puntualità”. Gramolelli chiude la sua manifestazione di<br />

dissenso chiedendo il supporto della Segreteria nazionale<br />

affinché si possono individuare rapidamente i responsabili di<br />

questo disservizio.


E’ tornata in auge la volontà ministeriale di chiudere il<br />

distaccamento Polizia Stradale di Fano (PU).<br />

Senza nulla dire ai diretti interessati, è stata presentata<br />

dall’ufficio relazioni sindacali di Roma la bozza di un<br />

decreto di chiusura e “Accorpamento” presso altra sede,<br />

del personale in attività al suddetto indirizzo, comprensivo<br />

di tutto l’apparato tecnico-logistico.<br />

I dieci dipendenti, verrebbero veicolati e accorpati alla<br />

sottosezione Polizia Stradale di Fano ADL (acronimo di<br />

autostrada del Levante) sito al casello autostradale della<br />

città.<br />

Partendo dai presupposti del DPR 22 marzo 2001 n.208,<br />

in particolare l’art 9 comma 1 e, dal vecchio decreto<br />

Ministeriale del 16 marzo 1989, concernenti il riordino<br />

delle strutture organizzative dei vari uffici - centrali e periferici<br />

- data la presenza di due distaccamenti e la volontà/necessità<br />

di economizzare “Mantenendo inalterata<br />

l’incidenza operativa sul territorio”, si propone l’unificazione<br />

dei predetti uffici (All’art.3 della bozza viene, infatti,<br />

dato mandato alla sottosezione autostradale, di assolvere<br />

anche alle competenze del distaccamento che si<br />

andrà a sopprimere). Quello che non convince è proprio<br />

questo; nelle pregresse e analoghe situazioni, già verificatesi<br />

in ambito nazionale, (vedi ad es. Busto Arsizio,<br />

Varese) l’accorpamento ha prodotto l’assorbimento totale,<br />

in tempi brevissimi, di tutte le risorse, umane e non,<br />

che dal distaccamento sul territorio propriamente detto, si<br />

erano spostate fisicamente all’interno di quello autostradale.<br />

Se ciò dovesse succedere e probabilmente succederà,<br />

l’unico beneficiario delle risorse umane sarà la società<br />

autostrade, a tutto svantaggio del territorio della Provincia<br />

di Pesaro e Urbino e del comprensorio fanese, che<br />

vedrà togliere alla comunità una media di 50 pattuglie<br />

mensili.<br />

63<br />

Consap Magazine 2011<br />

L’accorpamento a Fano toglie 50<br />

pattuglie al territorio<br />

Pochi sanno - ci riferisce un nostro dirigente sindacale<br />

che, se capita una situazione di emergenza in autostrada,<br />

le pattuglie sul territorio provinciale vengono convogliate<br />

all’interno senza problemi, mentre è assolutamente<br />

impossibile il contrario (hai mai visto, anche in situazioni<br />

gravi di emergenza neve, per fare un es., una pattuglia<br />

dell’ADL uscire da una arteria considerata, giustamente,<br />

più importante?).<br />

Un’altra considerazione da fare, di carattere personale e<br />

quindi opinabile, è quello del personale interessato, trattato<br />

alla stessa stregua di materiale di scambio - vedi<br />

Art.1 c.2 - che si vedrebbe proiettato da una normale attività<br />

territoriale ad una tipologia operativa che, solitamente<br />

e per motivi concreti, è lasciata a persone ben più giovani<br />

e con annualità di servizio ben più basse.<br />

La città di Fano, per densità demografica è la terza città<br />

delle Marche, ed ultimamente vari esponenti politici<br />

hanno segnalato la fase critica della sicurezza in questa<br />

città.<br />

Molti di noi tornerebbero a lavorare in una sede classificata<br />

dal Ministero “disagiata” da cui si sono volontariamente<br />

staccati dopo anni, per aver scelto di poter svolgere<br />

attività territoriali diversissime da quella che ci stanno<br />

prospettando. Altra cosa molto strana è che, di solito,<br />

viene data al dipendente la possibilità di poter valutare la<br />

proposta e/o optare per altre destinazioni, con riguardo<br />

alle proprie esigenze, specie quelle di carattere familiare,<br />

Qui cosa si vuole fare?<br />

Tutto questo senza alcun spirito polemico ma in virtù di un<br />

richiamo ad una diversa sistemazione del personale,<br />

magari all’interno della struttura del locale Commissariato<br />

di Fano (eliminando così i problemi economici), permettendo<br />

di svolgere in piena autonomia, strutturale se<br />

non funzionale, la propria mansione sul territorio.


64 Consap Magazine 2011<br />

Confisca beni al crimine, beneficia<br />

la Polizia adesso occorre personale<br />

Confisca questa è la parola magica del Governo per dare<br />

fondi alla sicurezza ed alla giustizia anche in piena crisi<br />

economica. I risultati di questo impegno cominciano a<br />

vedersi; all’inizio dell’anno due sedi delle Forze dell’Ordine<br />

in Piemonte beneficeranno di una parte dei fondi<br />

confiscati alla criminalità organizzata. Lo stanziamento<br />

deciso dal Ministero dell’Interno è di 150 mila uro per la<br />

Polizia di Stato e 50 mila euro per i carabinieri. Le opere<br />

saranno quelle di ristrutturazione del faticente Distaccamento<br />

della Polizia Stradale di Val Sesia e della sistemazione<br />

dei servizi igienici della Stazione dei carabinieri di<br />

Varallo; fondi che il sindaco, con il sostegno dei sindacati<br />

di polizia aveva da tempo richiesto al Dipartimento<br />

della P.S. è che sono stati attesi per ben nove anni.<br />

Gian Mario Morello responsabile della Consulta Nazionale<br />

Polizia Stradale della Consap per l’Italia Settentrionale<br />

ha commentato con favore questo stanziamento che<br />

però non risolve i problemi di operatività di quell’ufficio<br />

di Polizia. “Per consentire una messa a norma tale da<br />

soddisfare le necessità di quella sede della Polizia Stradale<br />

occorrerebbero almeno 50/70 mila euro in più e<br />

poi…il distaccamento andrebbe potenziato anche con 4<br />

o 5 unità in più ed arrivare almeno a 20 agenti in servizio<br />

per garantire una maggiore copertura nella bassa e<br />

nell’alta valle; consentendo cosi di coprire i turn over previsti<br />

nei prossimi mesi con l’avvio dei pensionamenti”.


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con telefonate sms e-mail<br />

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commette un reato<br />

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numero antiviolenza 1522


CONSULTA Consap Magazine 2011 <strong>NAZIONALE</strong> POLIZIA STRADALE<br />

RReessppoonnssaabbiillee IIttaalliiaa SSeetttteennttrriioonnaallee<br />

MORELLO GIANMARIO<br />

Sezione Polizia Stradale Aosta BICCIATO PAOLO<br />

Sezione Polizia Stradale Asti BENFATTO ROBERTO<br />

Sottosezione Polizia Stradale Avellino Ovest DILUISO PASQUALE<br />

Sottosezione Polizia Stradale Avezzano SANTUCCI PIETRO<br />

Sezione Polizia Stradale Benevento MIRRA UGO<br />

Sezione Polizia Stradale Biella LAZZARINI DANIELE<br />

Sottosezione Autostradale Pian del Voglio BO ROLLO GIOVANNI<br />

Sezione Polizia Stradale Bolzano COCEANO PINO<br />

Sezione Polizia Stradale Campobasso PICA PEPPINO<br />

Distaccamento Polstrada Capua CE NUZZOLO ANTONIO<br />

Sezione Polizia Stradale Catania MILITELLO MICHELE<br />

Sezione Polizia Stradale Crotone MARINO GIUSEPPE<br />

Sottosezione Autostradale Mondovì CN ALLEGRO ANDREA<br />

Distaccamento Polizia Stradale Scalea CS STABILITO ANTONIO<br />

Distaccamento Polizia Stradale Soverato CZ PETROSILLO TOMMASO<br />

Sezione Polstrada Ferrara TAGLIANI MARCO<br />

Sezione Polizia Stradale Firenze CAFIERO VINCENZO<br />

Sezione Polizia Stradale Foggia CASSANO TEODORO<br />

Sezione Polizia Stradale Frosinone OTTAVIANI DOMENICO<br />

Sezione Polizia Stradale Isernia DE FALCO DOMENICO<br />

Sezione Polizia Stradale L’Aquila MASTRANGELO ANTONIO<br />

Distaccamento Polizia Stradale Aprilia LT MASTROMANNO MASSIMILIANO<br />

Sottosezione Polizia Stradale Venturina LI PASSERI ALESSANDRO<br />

Distaccamento Polizia Stradale Bagni di Lucca BICOCCHI IVAN<br />

Distaccamento Polizia Stradale Porto Recanati MC FRONTONI FABRIZIO<br />

Sezione Polizia Stradale Mantova CIANCAGLIONE GIANVINCENZO<br />

Sezione Polizia Stradale Milano FORTUNATI FRANCESCO<br />

Sezione Polizia Stradale Modena VALLICELLI MASSIMO<br />

Sezione Polizia Stradale Napoli IZZO GIUSEPPE<br />

Sottosezione Polizia Stradale Romagnano Sesia NO PANE BRUNO<br />

RReessppoonnssaabbiillee NNaazziioonnaallee<br />

SPAGNOLI STEFANO<br />

RReessppoonnssaabbiillee IIttaalliiaa CCeennttrraallee<br />

VANNONI MASSIMO<br />

RReessppoonnssaabbiillee IIttaalliiaa MMeerriiddiioonnaallee eedd IIssoollee<br />

DI MURO FILIPPO<br />

Distaccamento Polizia Stradale Orosei NU PELLINO MIRKO<br />

Sezione Polizia Stradale Palermo SCIRE’ ANDREA<br />

Sezione Polizia Stradale Perugia PETRONI MAURIZIO<br />

Distaccamento Polizia Stradale Fano PU TENAGLIA IVAN<br />

Sottosezione Autostradale Pescara TOMEI ROSSANO<br />

Sezione Polizia Stradale Pisa LAI GESUINO RINO<br />

Sezione Polizia Stradale Pordenone FIORINI GIANLUCA<br />

Distaccamento Polizia Stradale Brancaleone RC BRUZZESE GIUSEPPE<br />

Distaccamento Polizia Stradale Guastalla - R.E. PIRRAGLIA ALDO<br />

Distaccamento Castelnuovo nei Monti - R.E. DI STEFANO LUCA<br />

Distaccamento Polizia Stradale Passo Corese RI COPPOLA IMMACOLATA<br />

Centro Operativo Autostradale Polstrada Centro Italia BOVE ANDREA<br />

Sezione Polizia Stradale Roma QUAGLIERI MASSIMILIANO<br />

Centro Operativo Autostradale Roma Nord LOTITO VINCENZO<br />

Sottosezione Polizia Stradale Albano Laziale RM DI CEGLIE MARCO<br />

Sottosezione Polstrada Civitavecchia RM MORMINO MATTEO<br />

Sezione Polizia Stradale Salerno DE SANTIS ANTONIO<br />

Sottosezione Polizia Stradale Angri SA AURICCHIO RAFFAELE<br />

Sottosezione Polizia Stradale Eboli SA APPIERDO ROBERTO<br />

Sezione Polizia Stradale Sassari POLO CRISTIAN<br />

Distaccamento Polizia Stradale Città di Castello TR STAZI LUCIO<br />

Sezione Polizia Stradale Orvieto ZUMBO FRANCESCO<br />

Sezione Polizia Stradale Siracusa BIANCA ANGELO<br />

Sottosezione Polizia Stradale Susa TO GRIENTI MARCO<br />

Sezione Polizia Stradale Udine PREDAN ETTORE<br />

Sottosezione Polstrada Varese CERIANI CARLUIGI<br />

Sezione Polizia Stradale Mestre VE ANGIOLINI SANDRO VITTORIO<br />

Sezione Polizia Stradale Verbania FENU JOHN IVAN<br />

Sezione Polizia Stradale Vercelli LA MARCA MELCHIORRE<br />

Sezione Polizia Stradale Viterbo DI PROSPERO GIANLUCA


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