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158 F RANCESCO D E P ASQUALE – A VISO APERTO<br />
no la disperazione di Milena. Arrivata in caserma, il comandante,<br />
dopo averle posto alcune domande, le confermò che sarebbe stata<br />
trasferita presto al carcere femminile.<br />
Milena si sentì sprofondare in un abisso, inghiottita da una voragine<br />
senza fine. Non ebbe la forza di protestare, perché le venne a<br />
mancare il respiro. All’improv<strong>viso</strong> il mondo si oscurò e perse i<br />
sensi. Quando rinvenne vide un uomo e una ragazza in camice bianco<br />
che parlottavano, ma lei non era ancora in grado di capire.<br />
Appena aprì gli occhi, l’uomo, che era un medico, le fece una<br />
carezza e le disse di non preoccuparsi, perché ormai era fuori pericolo.<br />
Il dottore cercò di spiegarle ciò che era successo, ma che poteva<br />
considerarsi fortunata, perché tutto si era risolto nel migliore dei<br />
modi. Doveva stare tranquilla. Milena realizzò che non si trovava in<br />
un normale ospedale e, preoccupata, chiese:<br />
- Allora dottore, appena esco posso andare subito a casa? -<br />
- Non ho questo potere decisionale, ma devo redigere una relazione<br />
e consegnarla a chi di competenza. Sarà poi il giudice istruttore<br />
a decidere -<br />
- Ma se ho la coscienza a posto, se non ho fatto niente di male a<br />
nessuno, perché mi si accusa ingiustamente? Di cosa devo rispondere?<br />
-<br />
- Non so che dire. Lei sa che vicino al luogo del suo incidente è<br />
stato trovato il cadavere di un giovane e poiché non si sa come è<br />
morto, la giustizia vuole fare piena luce.<br />
Le posso assicurare che stanno esaminando le lamiere della sua<br />
macchina, per trovare tracce di un eventuale impatto. -<br />
- Ma di tutto questo non so proprio niente. Non ho investito nessuno.<br />
Al solo vedere un’ombra che sembrava un uomo che dormisse<br />
sul ciglio della strada mi sono talmente spaventata che ho perso il<br />
controllo della macchina, mi si è annebbiata la vista.<br />
Pensi che cosa mi sarebbe successo se lo avessi investito e forse<br />
ucciso io! -<br />
- Queste cose le deve dire al giudice quando la interrogherà, non<br />
a me. Le posso dire che il corpo del giovane, riconosciuto dai fami-