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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Dimostrazione. La dimostrazione fa riferimento alla distinzione tra numeri<br />

pari e numeri dispari. Siano d ed l la diagonale ed il lato di un quadrato<br />

e supponiamo che siano commensurabili, ossia che hanno un sottomultiplo<br />

comune u tale che l = mu e d = nu con m ed n numeri interi positivi;<br />

supponiamo che u sia il massimo sottomultiplo comune e cioè m ed n primi<br />

tra loro. Applicando il teorema di Pitagora alla metà del quadrato, e dividendo<br />

per u 2 si ottiene:<br />

2m 2 = n 2 .<br />

Il che implica che n 2 sia pari e dunque, per il lemma, anche n pari. Dunque<br />

abbiamo n = 2p e quindi 2m 2 = 4p 2 da cui m 2 = 2p 2 che implica m 2 pari, ed<br />

infine per il lemma anche m pari.<br />

Ma stavamo supponendo che m ed n fossero primi tra loro e quindi il fatto<br />

che siano entrambi pari porta ad una contraddizione nata dall’assumere che<br />

lato e diagonale fossero commensurabili.<br />

La tanto discussa diagonale è un segmento ed è li sotto i nostri occhi<br />

ma non esiste un numero né intero né fratto che esprima la sua lunghezza.<br />

Ecco dunque la scandalosa scoperta: un problema che non si può risolvere<br />

con l’aritmetica, viene subito risolto dalla geometria; la geometria prende il<br />

sopravvento.<br />

Il teorema di Pitagora, che doveva rappresentare il vanto della scuola<br />

pitagorica, si rivelò, invece, colpevole della crisi del pitagorismo.<br />

La scoperta dell’incommensurabile ebbe conseguenze profonde. Da essa,<br />

Pappo derivò una distinzione tra gli interi (che procedono per gradi, avanzano<br />

per addizione indefinitamente partendo da un minimo) e le quantità continue<br />

(che iniziano con un intero definito e sono indefinitamente divisibili). Se partiamo<br />

da una frazione irriducibile ad esempio 2 : 3, possiamo costruire una<br />

serie di frazioni equivalenti in maniera molto semplice: 2 : 3 = 4 : 6 = 6 : 9 =<br />

... Ma se nella serie non esiste la frazione più piccola, allora non ci può essere<br />

alcuna frazione che esprima l’intera serie. Le parole di Pappo suggeriscono<br />

che fu questo ragionamento ad aprire gli occhi ai pitagorici. Consideriamo<br />

ancora una volta il lato e la diagonale di un quadrato. Il tentativo di esprimerli<br />

entrambi come multipli di una stessa quantità porta a una regressione<br />

infinita. Per quanto piccola sia la quantità comune, bisogna prenderla ancora<br />

più piccola, e quindi la quantità non esiste.<br />

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