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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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a = k 1<br />

1<br />

nb e c = k nd. DEFINIZIONE VII.21: Numeri piani e solidi simili [fra loro] sono quelli che<br />

hanno i lati proporzionali.<br />

Ad esempio, sono simili i due numeri piani<br />

6 = 2 · 3 e 24 = 4 · 6,<br />

infatti i lati 2 e 3 dell’ uno e i lati 4 e 6 dell’ altro sono in proporzione:<br />

e sono simili i due numeri solidi<br />

infatti<br />

2 : 4 = 3 : 6,<br />

24 = 2 · 3 · 4 e 192 = 4 · 6 · 8,<br />

2 : 4 = 3 : 6 = 4 : 8.<br />

Infine nella VII.22 è definito un numero perfetto come somma dei suoi fattori<br />

diversi dal numero stesso.<br />

Diversamente dal libro I non ci sono postulati veri e propri, anche se si possono<br />

notare alcune proprietà di carattere intuitivo che Euclide non enuncia<br />

esplicitamente, ma che assume come valide: esse potrebbero anche indicarsi<br />

come postulati inespressi.<br />

1. Se un numero divide altri due numeri, divide anche la loro somma.<br />

2. Se un numero divide altri due numeri, divide anche la loro differenza.<br />

3. Se un primo numero divide un secondo, divide anche qualunque multiplo<br />

del secondo.<br />

La prima assunzione, ad esempio, è usata, come vedremo, nella proposizione<br />

VII.2, le altre due nella proposizione VII.3. Inoltre la somma è data per<br />

scontata con tutte le sue proprietà, così come l’ operazione di “misurare”, cioè<br />

dividere, è considerata nota nella definizione VII.3 (mentre la moltiplicazione<br />

è definita nella VII.15).<br />

Dopo le definizioni è presentato il famoso algoritmo di Euclide, che sta alla base<br />

della sua teoria dei numeri. Egli lo usa per determinare il massimo comune<br />

divisore (o misura comune, nella sua terminologia). L’algoritmo consiste nell’<br />

esecuzione ripetuta di divisioni con resto (che Euclide dà per nota):<br />

Divisione con resto: dati due numeri naturali a e b con b > a, esistono due<br />

interi univocamente determinati q ed r tali che:<br />

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