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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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soluzione nei complessi. Ricordiamo all’interno di questo primo periodo<br />

anche le figure di Lagrange, Abel, Vandermonde e Ruffini.<br />

Già nella ricerca di soluzioni per equazioni possiamo parlare di un primo<br />

livello di astrazione dal momento che il termine “cosa” per indicare l’incognita<br />

aveva in sé l’idea del calcolo letterale e non strettamente numerico.<br />

Tuttavia il risultato doveva sempre essere riconducibile a operazioni concretamente<br />

eseguibili su interi. Il passo più difficile da affrontare per gli<br />

algebristi del Cinquecento fu accettare come “numero” la radice quadrata<br />

di un numero negativo, capire di cosa la radice di −1 potesse essere<br />

misura. Fu il matematico Raphael Bombelli (1526-1573) che definì l’unità<br />

immaginaria i chiamata “più di meno”, come simbolo tale che il<br />

suo quadrato sia −1, e un numero complesso come somma di un numero<br />

reale a e di i moltiplicato per un altro reale b. Si tratta quindi di passare<br />

dall’astrazione dell’aritmentica al calcolo formale su puri simboli.<br />

• Galois, nato a Parigi nel 1811, rappresenta, se osservato con gli occhi<br />

di oggi, un ponte tra due approcci dell’algebra. Egli fu il primo che<br />

si soffermò a studiare le strutture di campi e di gruppi e ne colse la<br />

connessione. Nello studio della risolubilità per radicali di un’equazione<br />

egli intuì e dimostrò che è necessario analizzare un particolare gruppo<br />

legato a quella equazione, che prenderà appunto il nome di gruppo di<br />

Galois.<br />

• Questa connessione tra la risoluzione delle equazioni e i gruppi di Galois<br />

portò allo sviluppo dell’algebra astratta, dedita allo studio di strutture<br />

come anelli, campi, ideali, in cui vedremo protagonisti numerosi matematici<br />

attivi principalmente in Gran Bretagna e Germania. L’astrazione<br />

si fonda sul definire le<br />

strutture algebriche: aggregati di elementi di una certa natura che si<br />

possono comporre tra loro mediante operazioni che godono di determinate<br />

proprietà.<br />

Queste proprietà definiscono la struttura nonostante gli elementi possano<br />

essere diversi. La struttura è un “ente” composto da elementi di<br />

natura non specificata e da relazioni o operazioni che legano gli elementi<br />

che soddisfano delle proprietà formali. Questo concetto permette di studiare<br />

ulteriormente le strutture algebriche senza doversi soffermare su<br />

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