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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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precedenza, nel 1869 Cantor venne nominato Privatdozent all’Università di<br />

Halle dove insegnava, come docante ordinario anche Heine che proprio in questo<br />

periodo, influenzato dall’ “Habilitationsschrift” di Riemann, stava facendo<br />

indagini sulle serie trigonometriche. Fu proprio Heine a proporre a Cantor<br />

questo quesito:<br />

“ Data un’arbitraria funzione rappresentata da una serie trigonometrica, è tale<br />

rappresentazione necessariamente unica?”.<br />

Lo stesso Heine aveva risolto parzialmente il problema per particolari classi di<br />

funzioni e sotto speciali condizioni. In definitiva Heine, nel 1870, era riuscito<br />

a provare il seguente:<br />

Teorema 22. Una funzione di una variabile reale f(x) continua eccetto al<br />

più per un numero finito di punti può essere rappresentata in uno e in un solo<br />

modo da una serie trigonometrica della forma:<br />

f(x) = 1<br />

2 a0 +<br />

+∞ �<br />

n=1<br />

(ancos(nx) + bnsin(nx)) (12.4)<br />

se la serie è soggetta alla condizione di essere uniformemente convergente. La<br />

serie rappresenta la funzione da −π a π.<br />

Richiedendo l’uniforme convergenza della serie e la continuità della funzione<br />

eccetto al più per un numero finito di punti, il teorema di Heine invitava<br />

direttamente ad una generalizzazione. E proprio nel tentativo di generalizzare<br />

il risultato di Heine, Cantor notò subito che il problema dell’unicità della<br />

rappresentazione non poteva essere risolto come si era fatto fino ad allora.<br />

Lavorando in questa direzione, Cantor dimostrò, nel Marzo 1870, il seguente:<br />

Teorema 23. Siano a1, a2, . . . , an, . . . e b1, b2, . . . , bn, . . . due sequenze infinite<br />

tali che il limite di (an sin(nx) + bn cos(nx)), per ogni valore di x in un dato<br />

intervallo (a < x < b) è uguale a zero al crescere di n.<br />

Allora an, così come bn, al crescere di n, converge a zero.<br />

Questo teorema (che è noto come teorema di Cantor-Lebesgue perché dopo<br />

che Cantor ne aveva provato la validità per serie trigonometriche che convergono<br />

sull’intervallo (a, b), Lebesgue lo generalizzò ad un qualsiasi intervallo o<br />

insieme di misura positiva nel senso appunto di Lebesgue) servì a Cantor per<br />

dimostrare, nell’ Aprile del 1870, il suo teorema dell’unicità:<br />

Teorema 24. Se una funzione di una variabile reale f(x) è data per mezzo di<br />

una serie trigonometrica convergente per ogni valore di x, allora non ci sono<br />

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