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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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Fino a tutto il Settecento questi rami della matematica rimasero strettamente<br />

connessi, proprio in virtù del fatto che le grandezze, cioè gli oggetti<br />

dell’indagine geometrica, venivano identificati con le loro misure, cioè con gli<br />

oggetti del calcolo infinitesimale. La costruzione dei numeri reali fu uno dei<br />

progressi più importanti del pensiero matematico del XIX secolo.<br />

L’obbiettivo di definire in modo preciso la costruzione dei reali fu contemporaneamente<br />

raggiunto da diversi matematici con la pubblicazione tra il 1872<br />

e il 1886 di alcuni lavori in cui venivano esposte tre diverse teorie: la costruzione<br />

di Dedekind che fa appello alla continuità della retta; la costruzione di<br />

Cantor, in cui i reali sono classi di equivalenza di successioni di Cauchy a valori<br />

razionali e la teoria di Weierstrass in cui i numeri reali sono definiti attraverso<br />

successioni monotone di intervalli.<br />

In queste note illustreremo la costruzione degli interi e dei razionali, quindi<br />

la costruzione dei reali di Dedekind e di Cantor per provare infine il teorema<br />

di unicità del campo ordinato completo.<br />

13.2 Costruzione degli interi e dei razionali<br />

Per comprendere più a fondo la costruzione dei reali è interessante studiare<br />

come sono stati costruiti altri insiemi numerici, in particolare gli interi e i<br />

razionali per capire quali sono state le motivazioni e la procedura.<br />

13.2.1 Gli interi<br />

Sia N l’insieme dei numeri naturali, su N sono definite le operazioni di<br />

somma e prodotto che godono delle proprietà commutativa, associativa e vale<br />

la distributività del prodotto rispetto alla somma . Indichiamo con 0 l’elemento<br />

neutro della somma, la struttura (N, +, 0) dal punto di vista algebrico è<br />

piuttosto “povera”, nel senso che non è un gruppo ma solo un semigruppo,<br />

infatti manca l’opposto di ogni elemento.<br />

Si può dire che gli interi si ottengono da N “aggiungendo” dei numeri in<br />

modo che l’equazione:<br />

a + x = b a, b ∈ N (13.1)<br />

sia sempre risolubile, ciò equivale a dire che la sottrazione b − a sia definita<br />

per ogni a, b ∈ N. Si noti che in questa definizione non si fa uso del contetto<br />

di numero negativo. Se b < a, b − a non è definito in N, però se poniamo<br />

y = a − b si ha b + y = b + (a − b) = a, da cui b + y + x = a + x = b. Allora<br />

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