13.01.2013 Views

Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Dimostrazione. (a) ⇒ (b). Sia K completo e sia In = [an, bn] una famiglia di<br />

intervalli chiusi inscatolati t.c. limn→∞(bn − an) = 0. Gli estremi degli intervalli<br />

formano due successioni an e bn rispettivamente crescente e decrescente.<br />

L’insieme {an : n ∈ N} è superiormente limitato, quindi per ipotesi ammette<br />

un Sup che chiamiamo a. Vediamo che a è l’elemento cercato, ossia �<br />

n In ≡ a.<br />

Osserviamo che ∀ j, aj ≤ bj e bj ≤ bi se i < j e pertanto aj ≤ bi ∀ i, j ∈ N; in<br />

particolare si ha che aj ≤ a ≤ bi e quindi a ∈ �<br />

n In. Supponiamo che esista<br />

c ∈ K, c �= a e c ∈ �<br />

n In. Allora aj ≤ c ≤ bi e |c − a| > 0. Per ipotesi K è<br />

archimedeo quindi ∃n ∈ N t.c. 0 < 1<br />

n < |c − a|; inoltre per ipotesi ∀n ∈ N ∃ i<br />

t.c. bi − ai < 1<br />

n quindi bi − ai < 1<br />

n < |c − a|. Questo ci dice che esiste almeno<br />

un intervallo Ii con ampiezza minore di [a, c] e pertanto tale intervallo non<br />

può contenere contemporaneamente a e c. Quindi c ≡ a.<br />

(b) ⇒ (c). Sia (an) una successione di Cauchy, t.c. ∀ i ∈ N ∃ ni : ∀ m, n > ni<br />

risulta |am − an| < 1<br />

i . Considero la successione di intervalli chiusi inscatolati<br />

1 1<br />

I1 = [a1 − 1, a1 + 1], I2 = [an1 − 2 , an1 + 2 ], . . . In<br />

1<br />

1<br />

= [ann−1 − n , ann−1 + n ].<br />

1<br />

1<br />

2<br />

Ora limn→∞(ann−1 + n − (ann−1 − n )) = limn→∞ n = 0 perché K è archimedeo<br />

ed essendo K Cantor-completo esiste un unico K ∋ a = �<br />

i Ii. Per<br />

ogni i, tutti i termini di (an) che hanno indice maggiore di ni appartengono a<br />

[ai − 1<br />

i , ai + 1<br />

i ]. Poiché K è archimedeo (e quindi denso)1 , dato ε<br />

2 > 0 esiste<br />

i t.c. 1 ε<br />

i < 2 ; allora preso nε = ni per ogni m > ni risulta |am − a| < 2<br />

i < ε.<br />

Pertanto limn→∞ an = a ossia K è Cauchy-completo.<br />

(c) ⇒ (a). Sia X ⊂ K limitato, mostriamo che ammette Sup. X ha almeno<br />

un maggiorante a; se a − 1 non è maggiorante di X 2 allora costruisco la<br />

seguente successione, ponendo a − 1 = a0:<br />

�<br />

an−1 +<br />

an =<br />

1<br />

2n se an−1 + 1<br />

2n ∈ X<br />

an−1 se an−1 + 1<br />

2n /∈ X<br />

Ho potuto costruire tale successione, che è di Cauchy, perché K è archimedeo;<br />

osserviamo che an ∈ X ∀ n ∈ N. Sia c il suo limite, si ha |an − c| < 1<br />

2n .<br />

Allora c è un maggiorante di X, infatti se esistesse x ∈ X t.c. x > c allora<br />

x − c > 1<br />

2n per qualche n, in contraddizione con la definizione di (an). Inoltre<br />

c è proprio il minimo dei maggioranti, poiché se ¯c fosse un maggiorante t.c.<br />

1 vale infatti che ogni campo archimedeo è denso in se stesso. Non ne daremo qui una<br />

dimostrazione.<br />

2 se invece lo è, considero a − 2, etc. . .<br />

516

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!