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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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di logica abbracciava la tesi che esse fossero generalizzazioni empiriche con un<br />

vasto campo di applicazione ed un elevato grado di conferma.<br />

La natura della verità matematica ha una rilevanza centrale in filosofia. Si<br />

tratta di una questione particolarmente cruciale per il dibattito che contrapponeva<br />

i filosofi empiristi, secondo i quali tutta la nostra conoscenza deriva<br />

dall’esperienza sensoriale, ed i filosofi razionalisti, i quali sostenevano che gli<br />

elementi universali e fondamentali della nostra conoscenza provenissero da<br />

qualche fonte sovrasensibile. Cosi Mill afferma che il suo Sistema “si confrontava<br />

con i filosofi dell’intuizione su un terreno in cui essi erano stati giudicati<br />

precedentemente inattaccabili; e forniva una propria spiegazione, in termini<br />

di esperienza ed associazione, del carattere peculiare di quelle che venivano<br />

chiamate verità necessarie, quel carattere che veniva addotto come prova che<br />

la loro evidenza dovesse provenire da una fonte più profonda della semplice<br />

esperienza”.<br />

Sarà in questa atmosfera che verranno a formarsi correnti fondazionali quali<br />

il logicismo di Frege e Russell, il formalismo di Hilbert, e l’intuizionismo di<br />

Brower. Ma prima di addentrarci nel primo di questi pensieri analizziamo due<br />

aspetti importanti che saranno al centro della tesi logicista, ossia la nascita<br />

della logica moderna e l’aritmetizzazione dell’analisi.<br />

17.1.2 La nascita della logica matematica<br />

La nascita della logica, che potrebbe essere definita come la scienza che<br />

studia le forme e le leggi del pensiero, coincide con la nascita del pensiero filosofico.<br />

La storia della logica si può dividere in due fasi: la logica aristotelica<br />

e la logica moderna. La logica aristotelica, il cui primo teorizzatore fu appunto<br />

Aristotele, si fonda prevalentemente sul sillogismo, cioè “un ragionamento<br />

consistente di tre parti, una premessa maggiore, una premessa minore e una<br />

conclusione”, e sulla deduzione. Con logica matematica o formale si vuole indicare<br />

quella branca della logica moderna che rappresenta i modi del pensiero<br />

con combinazioni di stringhe di segni e, spogliate queste di ogni significato,<br />

riconduce lo studio del pensiero allo studio di tali stringhe e alle leggi che ne<br />

regolano le trasformazioni. Si usa l’aggettivo “matematica” o “formale” per<br />

distinguerla da altri tipi di logica moderna come la logica filosofica o la logica<br />

modale (tuttavia vi è chi sostiene che si possa identificare la logica moderna<br />

con quella matematica). La differenza fondamentale tra logica aristotelica e<br />

logica matematica (a parte l’aspetto puramente estetico: parole nella prima,<br />

segni nella seconda) è che a differenza della seconda, la prima concepisce una<br />

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