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Capitolo 1 “Prematematica” e Matematica antica

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e utilizza solo concetti logici o definibili in termini puramente logici. Questa<br />

tesi - la tesi logicista - era stata sostenuta in precedenza da Frege, ma Russell<br />

lo ignorò fino al 1902. Riportiamo di seguito parte della prefazione alla prima<br />

edizione:<br />

La presente opera ha due scopi principali[...] quello di provare che tutta la<br />

matematica pura tratta esclusivamente di concetti definibili in termini di<br />

un numero piccolissimo di principi fondamentali[...] il secondo scopo, cui<br />

viene dedicata la prima parte, è la spiegazione dei concetti fondamentali<br />

che la matematica accetta come indefinibili[...] se pubblico un lavoro che<br />

contiene tante difficoltà insolute la mia scusa è questa: che la ricerca non<br />

ha rilevato alcuna prospettiva vicina a risolvere la contraddizione [il suo<br />

paradosso], o di raggiungere un maggior approfondimento nella natura<br />

delle classi.<br />

Appena sbocciato, il progetto logicista andò tuttavia incontro ad una difficoltà<br />

tanto terribile quanto inaspettata. Nel maggio del 1901, lavorando sul<br />

teorema di Cantor - la cui validità non lo convinceva - Russell scoprì il paradosso<br />

che porta il suo nome. Lo espose a Peano il quale però non gli rispose,<br />

quindi come abbiamo visto si mise in contatto con Frege. La risposta di Frege<br />

infine convinse Russell che il suo paradosso era qualcosa di veramente preoccupante.<br />

Da quel momento intraprese un percorso che lo portò, a partire dal<br />

1907, a sviluppare quella sua soluzione matura al problema dei fondamenti<br />

della matematica che oggi è conosciuta con il nome di teoria ramificata dei<br />

tipi<br />

La teoria ramificata dei tipi è alla base dei Principia Mathematica, opera<br />

scritta in collaborazione con Whitehead. La divisione del lavoro tra i due<br />

autori viene così descritta dallo stesso Russell:<br />

I problemi con cui dovevamo lottare erano di due tipi: filosofici e matematici.<br />

Parlando in generale, Whitehead lasciava a me i problemi filosofici.<br />

Quanto ai problemi matematici, Whitehead inventò la maggior parte della<br />

notazione, eccetto quanto fu ripreso da Peano. [...] Tuttavia è difficile<br />

dire che non vi sia una sola riga che non sia un prodotto comune.<br />

Il successo del programma logicista, così come concepito nei Principia,<br />

fu solo parziale, per varie ragioni, tra cui spicca la necessità di assumere il<br />

cosiddetto “assioma di riducibilità”. Lo stesso Russell non fu mai soddisfatto<br />

dell’assunzione di tale assioma: nell’introduzione alla seconda edizione dei<br />

Principia l’assioma di riducibilità non viene più difeso. Russell cerca di ridurne<br />

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