Dicembre 2010 - ATRA

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editoriale atra orizzonti 02 12 milioni di vittime all’anno! Un quadro di sterminio quello che emerge dal sesto rapporto della Commissione Europea sul numero di animali utilizzati a fini sperimentali. I dati si riferiscono al 2008 e citano le informazioni provenienti dai vari laboratori degli Stati membri esclusivamente sugli animali vertebrati adulti. Dal rapporto sono dunque esclusi gli esseri invertebrati e gli animali soppressi prima di essere utilizzati. 21mila cani, 330mila conigli, 9mila scimmie, delle quali oltre la metà catturate allo stato selvatico. L’Unione Europea, che si appresta a valutare anche un ulteriore rinvio degli atroci esperimenti per la cosmetica, ritarda anche l’incentivazione ad utilizzare metodi scientifici che non facciano uso di animali. Ma noi, senza sosta e con la determinazione di sempre, stiamo proseguendo un viaggio che, nonostante ciò, è pieno di speranze: quello che ci porta a chiudere stabulari e diffondere metodi scientifici sostitutivi nelle Università e nei laboratori di tutto il mondo, grazie al competente lavoro del nostro consulente scientifico Massimo Tettamanti. Un viaggio pieno di speranze perché tra le contraddizioni di un mondo pseudo-scientifico che ancora insiste sull’indispensabilità della ricerca sugli animali, sta emergendo una realtà impensabile fino a qualche anno fa: veniamo infatti sempre più frequentemente contattati da Università ed Istituti di ricerca che hanno sede in realtà che non rientrano nell’olimpo delle nazioni più avanzate tecnologicamente e scientificamente, ma dove la pressione delle lobby è meno forte. Alle nostre latitudini, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, è un’impresa ancora difficile. Sono sempre più anche i ricercatori critici verso la vivisezione. Abbiamo parlato spesso degli studenti e del ruolo fondamentale che hanno e potranno avere in futuro per cambiare una mentalità arretrata, che affonda le sue radici in una ricerca ancora ancorata a logiche del passato. Ma ci sono anche persone già laureate, con esperienze importanti nel campo della ricerca, che portano testimonianze fondamentali. Una di queste la proponiamo nelle pagine seguenti ed è particolarmente interessante perché viene da un campo (la virologia) dove la vivisezione domina ancora. Diffondiamo queste voci anche per far crollare quel luogo comune che vuole la ricerca seria tutta da una parte e gli antivivisezionisti dall’altra. Le cose non stanno così. Qualcosa si sta muovendo. Ringraziandovi di cuore per tutto il sostegno che avete dato agli animali nel corso di quest’anno, vi auguro un sereno 2011! MAX MOLTENI PRESIDENTE ATRA sommario ANNO XXXIII NR. 125 DICEMBRE 2010 Ricerca senza animali 03 Campagne di protesta 04 La testimonianza 06 ATRA in Azione 09 ATRA Info 10 Offerte di Natale 11 Ecologia della nutrizione 15 Petizione 16 A difesa dei randagi 17 Rifugio Animali Felici 18 La colline aux lapins 19 T-shirt 21 Il nostro catalogo 23 impressum Orizzonti rivista di informazione animalista Organo ufficiale dell’ATRA Associazione svizzera per l’abolizione della vivisezione Editore ATRA, via Capelli 28, CH-6900 Lugano Tel. 091 970 19 45 - Fax. 091 970 19 46 infoatra@bluemail.ch - http://www.atra.info Orari ufficio da lunedì a venerdì, 14.00 - 17.00 Redattori Max Molteni, Natascia Gamba, Massimo Tettamanti, Silva Martinelli Hanno collaborato Elena Grisafi, Sabrina Piacente,Valentina D’Arienzo Tiratura 20.000 copie Abbonamento annuale Svizzera CHF 20.– Europa CHF 30.– (Euro 20.–) Paesi extra europei CHF 45.– (Euro 30.–) Pubblicità 1/1 pagina fr. 1’000.– 1/2 pagina fr. 600.– 1/4 pagina fr. 300.– INFORMAZIONI DETTAGLIATE SI POSSONO RICHIEDERE ALL’EDITORE Art direction Davide di Colloredo Mels - dichinonazienda.it Graphic Design Monica Bertacin - edizionicosmopolis.it Stampa Tipografia Fontana SA - 6963 Pregassona Stampato su carta ecologica Riproduzione di testi e fotografie permessa a condizione che la fonte sia citata
Le prospettive della ricerca [quarta parte] L’Unione Europea ha recentemente emanato delle direttive in tema di sperimentazione animale. Il dibattito si è quindi riacceso e dunque, mai come in questo momento, torna d’attualità il sostegno e la diffusione alle metodologie scientifiche innovative in grado di sostituire l’uso di animali nella ricerca. Negli scorsi numeri di Orizzonti vi abbiamo descritto gli interessanti sviluppi su questo tema, discussi durante il Settimo Congresso Mondiale [tenutosi a Roma nel 2009]. In questo ultimo articolo vi presentiamo altre novità e i riferimenti per il prossimo Congresso Mondiale. ■ Draize test: probabilmente uno dei più terribili, inutili e conosciuti test di vivisezione. Consiste nel mettere nell’occhio dei conigli sostanze irritanti per valutarne l’effetto. È uno dei test più vecchi, ma ancora non è stato sostituito per motivi strettamente politici e non scientifici. Anzi, è proprio il progresso tecnologico che avrebbe già potuto da anni fornire metodi di analisi di irritabilità oculare estremamente precisi e utili all’uomo. Finalmente anche la “European Cosmetics Association” si è attivata per un progetto che farà uso di modelli di tessuto umano in modo che si possa iniziare la procedura legale di abolizione del Draize test. ■ Allo stesso modo, esistono progetti per sostituire finalmente e in modo definitivo l’uso di animali per i test di allergia e di genotossicità collegati principalmente all’uso di cosmetici. Se venissero resi obbligatori questi metodi, anche i test per la cosmesi, che l’industria svizzera commissiona all’estero, non potrebbero più essere effettuati su animali. ■ È stato esplicitato e dimostrato che un aumento del numero di animali vivisezionati (così come avviene in Svizzera), non serve a migliorare la sicurezza e l’efficacia dei farmaci. Solo una farmacologia basata su tessuti umani, il modello sperimentale più vicino all’uomo, potrà ridurre il numero di animali usati e contemporaneamente migliorare l’utilizzo dei farmaci. ■ Tra i settori della ricerca dove si compie più vivisezione c’è la virologia. In questo campo l’impossibilità di avere le stesse malattie negli animali e nell’uomo (fattore sempre valido anche in altri campi scientifici) è già da sola un motivo sufficiente per eliminare l’uso di animali. Non si vedono prospettive ottimistiche in questo campo e di conseguenza ATRA, insieme a vari collaboratori come Centri scientifici internazionali, Università e Cliniche, sta cercando di attivare un progetto innovativo nel campo della virologia utilizzando solo materiale umano e senza l’uso di nessun animale. Un impegno concreto che speriamo possa servire ad eliminare la vivisezione anche nel campo più vivisettorio del mondo. Possiamo già dirvi che il prossimo Congresso Mondiale, l’ottavo, si terrà a Montreal (Canada) dal 21 al 25 Agosto 2011. Nei prossimi numeri forniremo maggiori dettagli sulle tematiche che verranno trattate nonché le informazioni per iscrizioni, presentazione dei lavori, logistica e trasferimenti. MASSIMO TETTAMANTI CONSULENTE SCIENTIFICO ATRA attualità atra orizzonti 03
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