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atlante degli uccelli nidificanti nella “bassa” pianura lombarda (italia ...

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116<br />

Passeriformes Sylviidae<br />

Cannaiola comune<br />

Acrocephalus scirpaceus<br />

Specie politipica a distribuzione euroturanica-mediterranea.<br />

Migratrice regolare e nidificante (“estiva”),<br />

svernante irregolare.<br />

Lombardia: distribuita in maniera assai discontinua, è<br />

localizzata nei residui canneti delle zone perilacustri<br />

dei maggiori laghi prealpini, lungo corsi d’acqua, in<br />

cave e zone paludose, in una fascia altimetrica compresa<br />

fra la quota minima della <strong>pianura</strong> e i 250 m. Le<br />

maggiori densità si riscontrano nei canneti riparali<br />

dei maggiori laghi e dei piccoli laghi intermorenici<br />

con in media 2-3 coppie per ettaro, mentre decisamente<br />

inferiori sono quelle registrate in canneti di<br />

<strong>pianura</strong> di modesta estensione. In provincia di Brescia<br />

la distribuzione ricalca quella regionale, con presenze<br />

soprattutto nei canneti dei due maggiori laghi,<br />

dove <strong>nella</strong> R. N. Torbiere del Sebino si riscontra circa<br />

il 70% della popolazione provinciale, con circa. 80<br />

coppie censite negli anni ‘80; singole coppie o piccoli<br />

nuclei si riscontrano invece nei residui canneti della<br />

bassa <strong>pianura</strong>. La popolazione provinciale, tendenzialmente<br />

stabile con fluttuazioni annuali, è stimata<br />

in 100-130 coppie. In provincia di Cremona risulta<br />

localizzata con 100-200 coppie stimate e un trend negativo,<br />

dovuto probabilmente alla scomparsa di ambienti<br />

idonei. In provincia di Mantova la distribuzione<br />

copre tutte le zone umide, anche di ridotta estensione,<br />

purché bordate da una fascia di vegetazione<br />

acquatica sufficientemente ampia; le maggiori densità<br />

si rilevano <strong>nella</strong> R. N. Valli del Mincio (Martignoni).<br />

Area di studio: i risultati dell’indagine evidenziano<br />

una distribuzione localizzata in residui e ridotti canneti<br />

di ambienti umidi lungo il basso corso dell’Oglio<br />

e nel Mantovano. Un individuo in migrazione tardiva<br />

è stato rilevato in canto il 9 maggio 1997 tra la vegetazione<br />

arbustiva lungo una roggia presso Visano<br />

(BS). La maggiore densità si è registrata presso una<br />

P. Brichetti e A. Gargioni<br />

lanca dell’Oglio a Binanuova (CR) con 7 coppie presenti<br />

nel giugno 1996, mentre sul colatore Gambara,<br />

a nord di Volongo (CR), in un canneto ripariale lungo<br />

300 m e largo 3, si sono rilevate 3 coppie nel 2000,<br />

ridotte a una nel 2001, mentre nel 1994 la specie risultava<br />

assente; sempre nel 2000, altre due coppie occupavano<br />

zone di canneto a valle di Volongo. Nella<br />

porzione del colatore Gambara compreso fra Gottolengo<br />

e Gambara (BS), singole coppie nidificavano<br />

in associazione con Cannareccione (Acrocephalus<br />

arundinaceus) e Cannaiola verdognola (Acrocephalus<br />

palustris), in ridotti fragmiteti riparali, tutte specie<br />

non più presenti dopo i lavori di raddrizzamento e<br />

consolidamento <strong>degli</strong> argini avvenuti fra il 1996 e il<br />

1998. La popolazione complessiva compresa nell’area<br />

di studio non dovrebbe superare le 30 coppie.<br />

Arturo Gargioni<br />

Passeriformes Sylviidae<br />

Cannaiola verdognola<br />

Acrocephalus palustris<br />

Specie monotipica a distribuzione europea. Migratrice<br />

regolare e nidificante (“estiva”).<br />

Lombardia: la distribuzione nazionale è concentrata<br />

<strong>nella</strong> <strong>pianura</strong> padana; in Lombardia la specie è ben<br />

distribuita <strong>nella</strong> bassa <strong>pianura</strong> con isolate presenze<br />

nell’alta <strong>pianura</strong> occidentale e <strong>nella</strong> bassa e media<br />

Valtellina, con un limite altitudinale regionale di 580<br />

m. Le densità maggiori si riscontrano in ambienti<br />

planiziali con 8,2 coppie/10 ha e quelle minori nelle<br />

valli alpine, con 2 coppie/10 ha. Non si hanno stime<br />

sulla popolazione regionale che subisce fluttuazioni<br />

nei diversi settori dovuti sia alla scomparsa di siti riproduttivi<br />

sia alla formazione di ambienti di transizione<br />

idonei. In provincia di Brescia nidifica regolarmente<br />

in <strong>pianura</strong>, risultando più localizzata negli anfiteatri<br />

morenici e <strong>nella</strong> bassa Valle Camonica, fino a<br />

350 m di quota. Per la riproduzione utilizza zone<br />

marginali di canneti, orticheti anche di modeste di-

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