è una forma d'arte - Monza Club
EDITORIALE
Simona Calvi
Buon natale
e tanti auguri…
di camBiamento
Come ogni anno Monza Club vi augura buon
Natale. E tra gli auguri più sinceri, mette non
soltanto quelli di vivere delle feste serene, ma
ci mette anche calma e tempo. Personalmente,
insieme a qualche pacchettino, graderei ricevere
soprattutto questi ultimi. Ma sono certa di non
essere la sola. La tranquillità e quel senso di
pace che si vivono soltanto in questo periodo,
insieme ad una piccola dose di sano riposo,
sono un vero piacere. Nonostante abbia passato
il limite degli “enti” e ora pure degli “enta”,
l’effetto che ha su di me l’arrivo del Natale è
identico a quando avevo dieci anni.
Ed è bello accorgersi ogni anno che c’è qualcosa
che con il passare del tempo non cambia mai.
Intangibile e inalterabile come i sentimenti
migliori.
Credo che quest’anno sarà sentito in modo
particolare il senso del Natale. Il 2012, ne sono
certa, è stato un anno fra i più difficili e pesanti.
E credo un po’ per tutti. La crisi economica
e finanziaria ha travolto l’impresa e il mondo
del lavoro, cambiando volente o nolente la
nostra visione del mondo. Ci piaccia o no,
infatti, ci ha messo davanti ad uno scenario
diverso rispetto al passato. Uno scenario che
a cascata ha finito per toccare anche cose
che davamo per conquistate ed assodate. Ad
esempio, la Provincia. Chi pensava che sarebbe
stata per sempre si è dovuto ricredere, anche
amaramente. La verità di questa crisi è che ci ha
dimostrato come nulla non possa mutare o non
possa essere modificato. Talvolta – e lo dico con
profonda convinzione – però in meglio.
In fondo, sono un’ottimista e penso anche
a tutto ciò che il disagio ha portato con
1
MonzaClub
sé di positivo. Come, ad esempio, l’ormai
necessario turnover che sta toccando settori
restii per definizione al cambiamento come
la politica. L’augurio migliore che si possa
fare ai partiti è che finalmente lascino posto
a nuove leve, persone preparate, motivate e
possibilmente anche giovani. Che significa
trentenni o quarantenni. Giusto a titolo di
esempio, Barack Obama, poche settimane
fa riconfermato presidente degli Stati Uniti,
alla sua prima elezione aveva 47 anni. Un’età
che in Italia coincide più o meno con quella
dell’indipendenza economica dalla famiglia
d’origine. Anche sul fronte del lavoro l’augurio è
che finalmente si riesca a vedere qualche novità,
un cambiamento che riconosca meriti ed equità
di trattamento. Punto soprattutto sui primi e mi
auguro sia davvero l’ultima volta che mi tocca
scriverne. Perché le consorterie, le parentele, gli
amici degli amici, hanno davvero stufato. È del
tutto utopistico pensare che si possa partire tutti
dallo stesso punto di partenza, perché ci sarà
sempre qualcuno che per un motivo e per l’altro
sarà favorito, non fosse che per le opportunità di
arricchimento o le possibilità in più che magari
gli sono state garantite dalla propria famiglia.
Ma che almeno la gara non sia truccata e che
tutti possano partecipare con la convinzione di
poter vincere. Senza trucchi. E lo stesso discorso
potrebbe valere per molti altri argomenti. La
lista è lunga, ma credo di poterla riassumere con
una frase. Che si possa iniziare a vivere in un
Paese normale. Buon Natale a tutti di cuore.
L’eleganza è di casa
ovunque tu sia
Abbonati a
un anno di novità, notizie e personaggi
abbonamenti@monzaclub.it tel. 039 5961874
GENNAIO
IN qUESTO
NUMERO
6
8
9
10
11
12
14
18
20
24
28
32
38
42
44
48
52
56
60
64
70
72
74
76
78
64
I numeri del mese
La solitudine di chi è al comando
Indipendenti, ma con il cognome del marito
Come comunicare (anche) la catastrofe
Riforma Fornero e lavoro accessorio: cosa cambia?
La Provincia è salva, ma senza quattrini
Dubai, c'era una volta il Paese che non conosceva crisi
A Natale non comprate un cane, ma un calendario
I mondi impossibili che aiutano la realtà
Desideri in libertà per il 2013
Ho comprato un lago
Living: quando la Brianza è d'esportazione
I regali super top per Natale 2012
Fatti il look da party...
Toys for boys: non solo il meglio del lusso, molto di più
La bouillabaisse - Food Fighter
Chiara Cattaneo: cucinare? È una forma d'arte
Oggetto del dediderio: Un Natale davvero... app
Il golf e il business
Motori auto: arriva la nuova Golf
Motori moto: scooter che passione
MMT: New York 2012, la non maratona
Arianna Errigo: Ho un conto in sospeso...
Ian Davenport
Lei non vuole figli? Il tradimento non è legittimato
3
74
MonzaClub
Periodico registrato presso
il Tribunale di Milano al n.242 -
Registro stampa periodica
MONZACLUB
PERIODICO REALIZZATO DA:
Monza Club Edizioni srl
Piazza Carrobiolo, 5
20900 Monza
Tel. 039/5961872
e-mail: redazione@monzaclub.it
Prezzo di copertina: 5 euro
DIRETTORE RESPONSABILE
Simona Calvi
CAPOREDATTORE
Raffaele Pozzi
52
GRAFICA
BIMAGE communication srl
Via A. Volta, 94 20832 Desio
Tel. 0362/306929
e-mail: grafici@bimage.it
www.bimage.it
PUBBLICITÀ
Monza Club Edizioni srl
Tel. 039/5961874
e-mail: commerciale@monzaclub.it
STAMPA
Grafiche Scotti spa
Via Puccini, 16
20031 Cesano Maderno (MB)
14
MARCO COLOMBO
Ingegnere, MBA Bocconi e TGMP alla
Harvard Business School.
Fondatore e CEO di Partecipazioni
Industriali, holding operativa attiva
in diversi settori: media e pre-stampa (CLX
Europe), impiantistica industriale e TLC
(Gruppo BMS Impianti), prodotti in
MARTINA SASSOLI
Una laurea alla Bocconi, è giornalista
professionista e appassionata di politica.
Già consigliere comunale, è stata dal 2007
al 2012 assessore alle Politiche giovanili e
alle Pari opportunità del Comune di Monza.
Dal 2005 è alla guida del movimento
Giovane Italia Monza e Brianza e ricopre
GIANCARLO CAZZANIGA
Esperto in comunicazione e appassionato
di sport, da trent’anni dei suoi 58 è alla
guida di Publitrust, agenzia specializzata
nel settore advertising e comunicazione,
pluripremiata nel corso degli anni per
serietà e creatività. Accanto all’attività
imprenditoriale, è stato anche insegnante
CLAUDIO MARTELLI
Nato a Londra nel 1961, dopo una lunga
carriera in multinazionali dell’energia e
collaborazioni con Enti pubblici territoriali,
ha dato vita al gruppo CM Associati, team
di professionisti che da oltre vent’anni
lavora a stretto contatto con le aziende per
fornire consulenze ed elaborare
MASSIMO PRINA
Promotore finanziario a partire dal mese
di novembre del 1995, iscritto all’Albo
nazionale dei Promotori finanziari,
attualmente svolge la sua attività per una
banca leader nel Private Banker.
Con una lunga e importante esperienza
anche in campo assicurativo e del credito.
Contributors
settembre 2012
4
MonzaClub
vetroresina per nautica e edilizia (Resin
Glass Lissone) e mobilità sostenibile (share
- lock sistemi per biciclette).
Già Presidente dei Giovani Imprenditori di
Monza e attualmente membro della Giunta
Nazionale di Confindustria, è Area Leader
della Bocconi Alumn Association
per Monza e Brianza.
il ruolo di vicepresidente nazionale
della leva giovanile azzurra. L’impegno
istituzionale l’ha portata a diventare anche
presidente di Anci Giovani Lombardia.
Attualmente divisa tra Milano e New York
sta seguendo la campagna elettorale
per le presidenziali Usa dal comitato
del candidato repubblicato Romney.
di Comunicazione e marketing per corsi
specialistici finanziati da Enti pubblici.
Nel 2008 ha ricevuto da Confindustria la
medaglia d’oro al merito industriale. Nel
corso della sua carriera ha anche ricoperto
ruoli istituzionali nell’associazione degli
imprenditori monzesi e brianzoli dove si
occupa soprattutto di Terziario avanzato.
strategie vincenti nell’affrontare
l’attività professionale. È inoltre
consulente strategico per lo sviluppo
e il consolidamento sul mercato di aziende,
Enti e studi professionali. Dopo Milano e
Lugano, CM Associati ha aperto una nuova
sede a Gallarate.
La sede principale è quella monzese di
piazza Garibaldi 8 (info: 348/4129661 -
039/2358011), ma l’attività si svolge su tutta
la provincia di Monza e Brianza.
La conoscenza del mercato azionario, la
passione per l’economia e la capacità di
relazionarsi con il pubblico sono i suoi tratti
distintivi.
RICCARDO TAGLIABUE
Appassionato di fotografia e di motori fin
da giovanissimo, un monzese doc che ha
unito queste due passioni e ne ha fatto
una professione. La sua prima foto è stata
pubblicata sulla Gazzetta dello Sport
quando aveva solo 17 anni e per 12 ha
girato il mondo collaborando con testate
GRETA LEONI
Titolare dello Studio Leoni di Milano,
è consulente del lavoro nel capoluogo
lombardo. Attualmente si divide tra Milano
e gli Stati Uniti dove sta maturando
un’importante esperienza lavorativa presso
la sede delle Nazioni Unite.
RAMONA BRIVIO
Classe 1982, nasce, vive e soprattutto lavora
in Brianza. Laureata in Comunicazione
d’impresa, ha conseguito
anche un master in Media Relations alla
Business School del Sole 24 Ore.
È Socia del Rotary Club Colli Briantei.
È la fondatrice di Tramite R.P.
GUIDO ONGARO
Proprietario del ristorante Osteria la Lira,
sta attualmente portando avanti l’attività
cinquantennale della madre trasformando
col passare del tempo una tradizionale
osteria di quartiere in un locale al passo con
i tempi. Appassionato di arte, ha trasferito
questa sua passione anche all’interno del
ANNALISA MANZIONE
Beyourself 4u é una realtà che nasce in
Brianza, dall’idea di una giovane donna
che ha deciso di fare del proprio dono una
professione. Di mettere a disposizione una
dote innata, accompagnata da anni di
studio e di esperienza presso grandi nomi
della moda, per aiutare uomini e donne di
LUCA TOMMASI
È nato a Monza nel 1972.
È stato banditore e direttore della
sede milanese di Finarte Casa d’aste.
Attualmente, dirige uno spazio espositivo a
due passi dal Duomo di Monza
e conduce trasmissioni televisive
dedicate al mercato dell’arte.
5
MonzaClub
nazionali ed internazionali nel settore del
motociclismo. Ha pubblicato il suo primo
libro a 24 anni e da lì ne sono seguiti più di
15 tradotti in 4 lingue. Nel 1997 ha vinto
l’Euro Press Awards. È stato l’ufficio stampa
di Honda HRC e di Yamaha Motor Europe.
Oggi gestisce un’agenzia pubblicitaria, dove
fotografia e giornalismo sono protagonisti.
Studio Leoni
Via Statuto, 4
20121 Milano
Tel. 02 36573500 - Fax 02 62910074
info@studioleoni.it
www.studioleoni.it
Comunicazione, agenzia di comunicazione
iscritta a Cdo Monza Brianza e Vera
Brianza. È giornalista e socio professionista
della Federazione Italiana Relazioni
Pubbliche.
suo ristorante, trasformandolo in una vera
e propria chicca, ispirata all’arte e al design.
Senza dimenticare però le radici della
cucina tradizionale cui dedica una parte
della ricca offerta del ristorante.
qualsiasi età a riconoscere, valorizzare e
sfruttare al massimo il proprio potenziale.
L’obiettivo è quello di aumentare a livello
esponenziale le possibilità di riuscita di
ogni cliente in tutti gli ambiti della vita
di relazione. Essere soddisfatti del proprio
aspetto, piacersi, è il primo e fondamentale
passo per piacere agli altri e avere successo.
Collabora da diversi anni con istituzioni
italiane per l’organizzazione di mostre
d’arte e attualmente riveste il ruolo di
direttore artistico della Galleria civica E.
Mariani di Seregno. Ha all’attivo numerose
pubblicazioni d’arte edite da primarie case
editrici nazionali.
I numeri del mese
I ragazzi selezionati su oltre 100 candidati che seguiranno in Autodromo le lezioni per riparare auto e moto da
competizione. Dopo il successo riscosso lo scorso anno, Motorsport Technical School, in collaborazione con APA
Confartigianato Imprese, Confartigianato Motori – che in occasione del Gran Premio d'Italia premia pilota, squadre
e tecnici che durante la stagione si sono particolarmente distinti – e Sias ha deciso di raddoppiare programmando
un secondo corso per meccanici d'auto da competizione. “Attraverso la scuola vogliamo contribuire a potenziare
il settore delle competizioni motoristiche formando una nuova figura professionale di alto profilo – spiega Giovanni
Barzaghi, presidente di Apa – Per questo motivo per il 2012/2013 ci siamo impegnati anche con una vera e propria
borsa di studio a favore degli allievi che sostengono con più
fatica i costi della formazione”.
47.16
Il volume delle compravendite immobiliari a livello regionale nei primi sei mesi
del 2012, in forte contrazione (-20,9%) rispetto allo stesso periodo dell'anno 2011.
È quanto emerge dalla pubblicazione delle Nota Territoriale, lo studio che analizza
le dinamiche e l'andamento delle quotazioni medie del mercato residenziale in
Lombardia nel primo semestre. La Provincia di Monza e Brianza registra un calo
di compravendite del -18,4%. Una flessione generalizzata, ma che presenta
anche sfusmature: Nord Monza (-23,6%), Nord Ovest Monza (-16%),
Ovest Monza (-21,5%), Monza città (-10,9%) e Est Monza (-17,4%)
Le quotazioni massime si riscontrano a Monza
(euro al metro quadrato: 2.273).
6
MonzaClub
0 le
mila le imprese in Lombardia che hanno esportato nei primi sei mesi
del 2012 prodotti per oltre 54 miliardi di euro nel mondo. È la fotografia
del tessuto imprenditoriale lombardo scattata in occasione di “Imprese che
guardano avanti. Il cambiamento per crescere”, la IX edizione delle Assise
degli Amministratori camerali della Lombardia organizzata, al Padiglione
museo dell'Autodromo nazionale di Monza, da Unioncamere Lombardia
e dalla Camera di commercio di Monza e Brianza. Se le imprese attive
(stabili sotto il profilo numerico in Brianza) cercano di guardare avanti
con fiducia ma anche fatica, è dall'export che arrivano segnali
di fiducia: +4,2% rispetto allo scorso anno.
7
MonzaClub
la media giornaliera di visitatori che hanno
caratterizzato Italian Furniture design,
la prima fiera del legno-arredo virtuale
organizzata dal 27 al 29 novembre dalla
camera di Commercio di Monza e Brianza.
Presenti 47 Paesi con più di 1.700 accessi
e oltre 9.600 biglietti da visita scambiati
all'interno dei padiglioni, più di 350 avatar
creati e 70 espositori. Per le imprese
della Brianza, a partire da quelle di
piccole dimensioni, è stata l'occasione
di promuovere la propria realtà
imprenditoriale all'estero e di mettere “in
vetrina” in 3D le residenze storiche arredate
su misura con progetti personalizzati.
corse giornaliere, con un treno ogni mezz'ora, dalle 6 della mattina alle 23. L'entrata
in vigore dell'orario invernale di Tre Nord non ha portato solo disagi, ma anche
il prolungamento della linea S9 da Seregno a Saronno, la “pedemontana Ferroviaria”.
Si tratta di un collegamento di 15,2km, realizzato in meno di tre anni per un costo
complessivo di 75,5 milioni di euro, che consentirà di evitare l'attraversamento del nodo
ferroviario di Milano. Ciascun treno sarà dotato di sei carrozze per una capienza
totale di 481 posti a sedere.
im...presa diretta
Marco Colombo - membro della Giunta Nazionale di Confindustria
l’ad di fiat, serGio MarChioNNe, sCrive di seNtirsi solo. eppure
la CoNdizioNe di Chi si Muove al vertiCe appare iNevitabile
la solitudine
di chi È al comando
Poco tempo fa mi sono aggirato, come
mi capita spesso di fare, per i meandri
di una delle librerie di Monza. tra
le varie letture proposte mi sono
soffermato su un libro che raccoglie
alcune frasi di Sergio Marchionne,
attuale amministratore delegato di
Fiat. Tra queste una mi ha colpito
particolarmente: “In una grande
azienda - spiegava l’ad - chi comanda
è solo, la responsabilità condivisa
non esiste. Io mi sento molte volte
solo”.
Colpisce come uno dei manager più
apprezzati e al tempo stesso discussi
e controversi degli ultimi anni non
soltanto in Italia, si definisca un
uomo solo. Solo nel comando, solo
nella responsabilità.
Eppure Marchionne è passato alla
cronaca anche per la sua capacità di
grande ristrutturatore. Capacità che
è stata spesso attribuita alla creazione
di un team forte e coeso, di giovani
leve da lui scelte e che ha saputo fare
crescere e con le quali ha condiviso
ogni passo dal suo arrivo in Fiat.
Ma allora perchè chi comanda
parla di solitudine e dice di essere
solo? Cambiamo Paese. Una diversa
visione potrebbe arrivare dagli Usa
dove Barack Obama ha vinto di
recente, e per la seconda volta, le
elezioni presidenziali e per quattro
anni governerà lo Stato più potente
nel mondo. Sarà solo a comando.
Di certo molte sue scelte saranno
impopolari (come lo è stata la
riforma sanitaria che ha modificato
radicalmente le abitudini e le
possibilità degli americani di accedere
a cure mediche, di base e non).
Ma la sua solitudine non sarà quella di
essere impopolare o quella di piacere
solo a una parte della nazione (e
venire criticato dall’altra). Credo sia
invece molto legata alla impossibilità
di condividere, anche in parte, il
fardello di decisioni a volte molto
difficili che, anche se prese con la
convinzione di chi sa che non vi sono
alternative, possono avere il peso di
una guerra e delle sue conseguenze,
di una ritorsione contro un Paese
che sta nascondendo terroristi o
semplicemente di una legge che
modificherà le vite di milioni di
persone. Basta darsi un’occhiata in
giro. E non per forza a livelli alti
come quelli del presidente degli Stati
Uniti. La solitudine di chi comanda
è l’impossibilità di condividere
8
MonzaClub
la responsabilità, a volte davvero
pesante, di scelte difficili. È un fatto-
Molti obietteranno che chi comanda
ha scelto di farlo ed è ricompensato
per quanto fa in modo, spesso, molto
generoso. È vero, ma la questione
non si limita ad uno stipendio o una
ricompensa per quanto importante o
generosa essa sia. Ognuno di noi, per
quanto forte, per quanto determinato,
per quanto convinto di essere nel
giusto, a volte vorrebbe solo potersi
sentir dire: è la scelta giusta. E quasi
convincersene.
Ognuno di noi, in fondo, vorrebbe
demandare ad altri le scelte più
difficili, o condividerle con altri,
tenendo per sé quelle più popolari,
scontate e semplici.
Ma così non può essere. Un leader
deve sapere scegliere e guidare sia
nei momenti facili che nel pieno di
una tempesta. E Marchionne questo
lo sa, come lo sa Obama, come lo sa
ogni leader di questo pianeta. E forse
in certe circostanza, come è anche
giusto che sia. Chi comanda è solo.
aL femminiLe
Martina sassoli - presidente anci Giovani lombardia | www.martinasassoli.it
uN GiorNo, forse, si riusCirà ad avere uNa doNNa presideNte sCelta
solo per le sue doti e NoN perChé portatriCe di CoNiuGe eCCelleNte
indipendenti, ma con
il cognome del marito
A volte ritornano. Ma è sempre la stessa
solfa. Forse in balia di una stereotipata
mania che vuole a tutti costi la donna in
primo piano, la stampa americana sta già
facendo pressing in vista delle elezioni
presidenziali del 2016. Nemmeno il
tempo di far insediare Obama per il
secondo mandato e già si sprecano
i commenti sul futuro candidato
presidente. Ansia da prestazione,
verrebbe da dire e per giunta pericolosa.
E non solo perché a guardare troppo in
là si perde la percezione del quotidiano,
ma soprattutto per i nomi che stanno
iniziando a circolare, anche solo a
livello di gossip. Guarda caso, nella
ristretta cerchia dei democrat c’è chi
punta il dito verso l’usato sicuro, ossia
casa Clinton. Ma attenzione, negli
Stati Uniti non sognano un remake
degli anni ’90 come succede da noi in
Italia. No. In America va bene il brand,
ma bisogna rinnovare i volti. Scartato
Bill, non resta che puntare sull’altro
asso, cioè Hillary. Come mai? Perché
è apprezzata, perché è gradita dal 60%
della popolazione, perché ha dimostrato
di essere un eccellente politico. Ma no.
Perché è donna. In quel macchinoso
stereotipo di cui sopra, l’America vuole
in questo frangente dare riprova del
proprio avantguardisme mondiale
sconvolgendo le prassi consolidate.
Dopo un afroamericano, perché non
puntare su una donna? Poi sarà il turno
di un ispanico? O di un omosessuale? Lo
dico con franchezza. La gara al premio
per le minoranze (che minoranze, in
termini quantitativi, non sono) ha
iniziato a infastidirmi perché ha un
odore antipatico, quello dell’ipocrisia. E
questo lo dico con cognizione di causa
perché durante la campagna elettorale
Usa, il commento più gettonato era “Ah,
Michelle Obama, che grande presidente
sarebbe”. Ferma restando la stima per
una First Lady che ha saputo recuperare
i consensi persi per strada da parte
del marito, non mi spiego su che basi
possa fondarsi la teoria dell’eccellente
presidenza targata Michelle. Soprattutto
dopo aver constatato la validità di
donne che in politica si spendono da
tempo e in prima persona e non dietro
alle spalle del consorte. Prima tra tutti
Nancy Pelosi, prima donna a ricoprire
il ruolo di speaker del Congresso. E
che dire delle senatrici e deputate
Jeanne Shaheen e Kelly Ayotte, Carol
Shea-Porter e Ann McLane Kuster che
insieme alla governatrice Maggie Hasan
hanno reso il New Hampshire l’unico
9
MonzaClub
Stato interamente a rappresentanza
femminile? Queste non sono degne di
essere contemplate eccellenti candidate,
sia per formazione che per esperienza?
La risposta sarebbe ovvia, se queste
portassero in dote un cognome di peso.
La mia non è una critica dall’antico
sapore femminista, chi mi conosce lo
sa bene. È l’amara costatazione che
la bandiera della meritocrazia perde
qualsiasi vigore nel momento stesso
in cui inizia a spirare il vento del
pari-opportunismo più che delle pari
opportunità. Il caso della Clinton è
emblematico. Una donna che ha già
dimostrato, negli ultimi quattro anni,
di saper essere un eccellente Segretario
di Stato non dovrebbe essere premiata
perché evocativa del marito o perché
donna. Se così fosse, potrebbero optare
per la figlia Chelsea. Ed è forse questo
paradosso che meglio spiega la pochezza
del ragionamento. Senza voler cedere
alle lusinghe delle dietrologie futuriste,
una cosa è d’obbligo. Augurare a Hillary
un buen retiro in vista della scadenza
del suo mandato e, se possibile, darle un
consiglio. Nel caso riprendesse l’attività
politica, usare il proprio cognome
sarebbe un gran segnale.
Rodham, alla fine, non è poi così male.
Il 21 dicembre 2012 è la data del
calendario gregoriano nella quale,
secondo alcune credenze e profezie,
si dovrebbe verificare un evento, di
natura imprecisata e di proporzioni
planetarie, capace di produrre una
significativa discontinuità con
il passato. Una qualche radicale
trasformazione dell’umanità in senso
spirituale oppure la fine del mondo.
L’evento atteso viene collegato alla fine
di uno dei cicli (b’ak’tun) del calendario
maya. Nessuna di queste profezie ha
alcun fondamento scientifico e sono
state più volte smentite dalla comunità
geofisica e astronomica. Anche la
maggioranza degli studiosi della storia
dei Maya confuta queste affermazioni.
Una profezia è un’affermazione che
prevede il futuro, in generale. Tuttavia,
c’è un’importante differenza tra profezia
e previsione: una previsione ha alla
base un processo empirico e logico,
mentre una profezia non è legata a
dati di fatto e ragionamenti, ma alla
supposta chiaroveggenza di chi se ne
fa portatore. In quest’ultimo senso, il
termine “profezia” si applica a filosofi
come Emerson e Nietzsche. I più
scettici fanno notare che molto spesso
si viene a conoscenza che una profezia
era stata fatta dopo l’evento “predetto”
COnsULente COmUniCaZiOne
di Giancarlo Cazzaniga - direttore creativo publitrust
21 diCeMbre 2012: per alCuNi è la data Che dovrebbe seGNare la fiNe
del MoNdo. e NoN eraNo soltaNto i Maya a CrederCi
come comunicare
(anche) le catastrofi
si è verificato. Ad esempio, subito dopo
l’attentato dell’11 settembre 2001 molti
furono i profeti post eventum. Questo
conferisce a molte profezie l’aspetto di
semplici leggende metropolitane.
Nella cultura popolare, l’espressione fine
del mondo viene usata in senso generico
per indicare un possibile evento (o
una serie di eventi) con conseguenze
catastrofiche a livello mondiale. Il tema
della fine del mondo è presente in molte
mitologie e religioni ed è ricorrente nella
narrativa fantastica e fantascientifica.
Alcune trasmissioni tv hanno collegato
questo scenario con le profezie sul
21 dicembre 2012: in particolare è
stata ipotizzata la possibilità che un
picco di attività solare intenso possa
innescare una inversione dei poli
magnetici terrestri con conseguenze
disastrose e imprevedibili per la nostra
società. Questa ipotesi, già di per sé
di scarso fondamento scientifico, è
comunque confutata dalle attuali
previsioni relative all’attività solare fra
il 2012 e il 2013. Nelle serie televisiva di
fantascienza X-Files viene rivelato che il
22 dicembre 2012 (il giorno successivo
al giorno d’inizio del prossimo Lungo
computo) è la data programmata da un
popolo di alieni per invadere la Terra.
Skinner e Scully vengono a sapere che
10
MonzaClub
Mulder è detenuto in una prigione di
massima sicurezza per l’omicidio di un
militare che non può essere ucciso:
Knowle Rohrer (Adam Baldwin),
che infatti è un “super-soldato” ed ex
informatore di Doggett. Nell’ultimo
episodio di Xfile, Mulder evade dalla
prigione con l’aiuto di Skinner, Reyes,
Doggett, Scully e Alvin Kersh. Mulder
e Scully si mettono in viaggio per il
New Mexico, in un pueblo nascosto tra
rocce di magnetite. Dentro troveranno
l’Uomo che fuma, che rivela anche a
Scully la verità suprema e finale, e cioè
che gli Alieni invaderanno la Terra il 21
dicembre 2012, senza che nessuno possa
opporsi. Le loro ultime parole sono un
bilancio di quasi 10 anni di indagini
sul paranormale, sul governo ombra
e sulle forme di vita extraterrestri ed
il complotto alieno. Mulder si sente
sconfitto perché non è riuscito a far
emergere quella tanto sospirata verità
e non è riuscito a divulgarla a tutto
il mondo. Però una piccola grande
vittoria l’ha ottenuta, e cioè quella di
aprire gli occhi di Scully, che è sempre
stata scettica sulle questioni di cui ora
conosce la più intima e sconvolgente
verità.Per questo allora l’ultima frase di
Mulder prima del buio è “Si può ancora
sperare”.
COnsULente deL LaVOrO
dott.ssa Greta leoni
la leGGe Che porta il NoMe dell’attuale MiNistro del lavoro dispoNe uNa
serie di ModifiChe relative alle prestazioNi oCCasioNali
riforma fornero
e lavoro accessorio:
cosa cambia?
La Legge 92/2012, la cosiddetta
Riforma Fornero, in vigore dal 18
luglio scorso, ha apportato notevoli
cambiamenti circa la disciplina del
lavoro accessorio (art.70 del D. Lgs. n.
276/2003).
In primo luogo, alla luce del nuovo
quadro normativo si considerano
prestazioni di lavoro accessorio le
attività lavorative meramente occasionali
che non danno luogo, con riferimento
alla totalità dei committenti, a
compensi superiori a 5.000,001 euro
nel corso di un anno solare. Da tale
formulazione si evincono innanzitutto
alcuni importanti elementi di diversità
rispetto alla normativa previgente:
- dal 18 luglio è stata eliminata
l’elencazione delle attività lavorative
di natura occasionale;
- il limite del compenso per singolo
soggetto non viene più considerato in
relazione ad un singolo committente,
bensì alla totalità degli stessi in un
anno solare;
- viene reintrodotto il concetto di mera
occasionalità, che potrebbe lasciare
intendere che l’utilizzo dei cosiddetto
voucher debba essere circoscritto
alle attività che siano realmente
contraddistinte da presupposti di
eccezionalità, non potendo quindi
più rappresentare, qualora venisse
confermata questa restrittiva
interpretazione, uno strumento
utilizzabile per lo svolgimento delle
mansioni ordinarie d’impresa.
Alla luce di queste brevi considerazioni
sembrerebbe pertanto che le modifiche
intervenute hanno comportato, da un
lato, una notevole semplificazione, ma
hanno altresì introdotto importanti
limitazioni al suo utilizzo. Si auspica
dunque un intervento ministeriale al
fine di ottenere ulteriori chiarimenti
soprattutto con riferimento alla
possibilità, per le imprese commerciali
ed i professionisti, di potersi avvalere
di questo strumento (anche per le
attività di carattere ordinario).
In ultimo, ulteriori novità in merito
all’istituto si sono affermate per quanto
concerne la modalità di pagamento
relativa alle prestazioni di lavoro
11
MonzaClub
accessorio. La Legge 92/2012 è infatti
intervenuta prevedendo che il valore
dei voucher venga determinato su base
oraria a seguito di un confronto tra le
parti sociali.
Per concludere, si ricorda che è
possibile acquistare i voucher presso
gli uffici postali, l’Inps, e le tabaccherie
abilitate presentando la propria tessera
sanitaria ovvero comunicando la
propria partita Iva.
Successivamente all’acquisto, il datore
di lavoro dovrà comunicare all’Inps il
proprio codice fiscale, la tipologia di
attività, i dati del prestatore di lavoro
(nome, cognome, codice fiscale), il
luogo di lavoro, la data di inizio e di fine
della prestazione. Tale comunicazione
può essere effettuata tramite il contact
center dell’Istituto oppure collegandosi
al sito www.inps.it.
In breve
LA PROVINCIA SALVA
MA SENZA QUATTRINI
Praticamente un paradosso. La Provincia di
Monza e Brianza si salva dall’accorpamento
con la città metropolitana. E questa è la
notizia bella. Ma rischia di non sapere di cosa
si dovrà occupare e soprattutto con quali soldi.
L’incredibile realtà si è concretizzata a causa di due
elementi: da una parte la mancata approvazione
e trasformazione in legge del decreto di riordino
delle Province che, appunto, prevedeva che
Monza e la Brianza (salvo un emendamento già
pronto per accorparla alla sola Lecco) la fusione
con Milano e dall’altra, invece, l’approvazione del
cosiddetto Decreto Salva Italia che in materia di
Province già prevedeva una serie di cambiamenti.
Tra questi anzitutto l’esistenza solo di presidente
e Consiglio provinciale, quest’ultimo costituito da
solo 10 membri ed inoltre rivedeva le competenze
togliendone alcune da sempre di competenza
provinciale come edifici scolastici e viabilità. Con
l’evidente conseguenza che sarebbe difficile ora
capire chi dovrà occuparsi delle cosiddette “strade
provinciali”.
Così ora tutti stanno in attesa e se da una parte
brindano alla salvezza, dall’altra la preoccupazione
per il futuro è altissima. Per questo poco tempo fa
via Grossi è tornata a mettere sul piatto la sede
di piazza Cambiaghi. Un modo per fare cassa
e prepararsi a tempi difficili. Perché verranno
sicuramente se non cambieranno le cose. Le stime
di via Grossi parlano in fatti di milioni di euro
da restituire allo Stato per il debito contratto
direttamente alla nascita e poi altri soldi in meno
causati dai tagli. La crisi non ha poi aiutato le
entrate: sempre meno vendite di auto e quindi
sempre meno soldi che entrano attraverso le
imposte.
Insomma, un rischio caos cui dovrà mettere mano
il prossimo Governo. Di sinistra o di destra che
sia. Salvare la Provincia per mandarla al macero
sarebbe infatti la peggiore delle beffe.
12
MonzaClub
13
MonzaClub
C’era una volta
un Paese Che non
ConosCeva la Crisi
14
MonzaClub
15
MonzaClub
In ogni momento di crisi, si cela un’opportunità. Basterebbe
questo aforisma per spiegare la nuova rotta intrapresa dagli
Emirati Arabi. Ammesso e non concesso che da queste parti
la crisi, quella vera, sia davvero mai esistita. Ma al di là di falsi
luoghi comuni, e prima ancora del crollo di Lehman Brothers,
Dubai ha iniziato ad attraversare una fase discendente che
l’aveva portata, dopo gli anni di protagonismo indiscusso sul
fronte internazionale, a lasciare il primato alla “sorellastra” Abu
Dhabi. In una sorta di concorrenza in casa, le due città sono ora
pronte a passarsi nuovamente il testimone della leadership come
polo d’attrazione per gli investimenti esteri.
Questo, almeno, almeno sembrerebbe la lettura più naturale di
quanto sta avvenendo a Dubai.
Nelle ultime settimane di dicembre, infatti, sono stati presentati
a Parigi i progetti per l’Expo 2020 cui ha fatto seguito
l’illustrazione del mega-progetto “Mohammed bin Rashid City”
16
MonzaClub
consistente nella creazione di una “nuova città nella città”.
Dedicata al suo sceicco, la City sorgerà in un’area attualmente
desertica e prevederà la realizzazione di un nuovo polo urbano
con un polmone verde ancor più esteso di Hide Park e il “Mall
of the World”, il centro commerciale più grande del mondo, con
la presenza di oltre 100 strutture alberghiere.
Un progetto, questo, che nasce dalla volontà di rivalsa
dell’emirato, considerato negli ultimi anni troppo poco credibile
dal punto di vista del business, come testimoniato dalle stesse
parole dello sceicco bin Rashid: ''le attuali strutture di Dubai
hanno bisogno di essere potenziate in linea con le future
ambizioni della città.''
Ambizioni che guardano a un nuovo ruolo di Dubai, ferma
restando la volontà di mantenere l’appeal turistico che, secondo
le previsioni, garantirà nei prossimi sei anni oltre 90 milioni di
visitatori.
Creare sviluppo significa investire. E da queste parti. Investire
non è un problema. Basti pensare all’approvazione di oltre due
miliardi di euro per la realizzazione di cinque parchi tematici,
dai Dubai Adventur Studios a quelli di Bollywood, passando per
quello dedicato alla vita marina e al mondo del deserto e dei safari.
Divertimento ma anche tanti live show per la sensibilizzazione
dei più piccoli verso il tema dell’ecocompatibilità. Un grande
salto in avanti per un Emirato che fino a pochi anni fa era
disposto a distruggere il proprio paesaggio naturale e mettere in
serio pericolo l’ecosistema marino per dare vita a isole e penisole
artificiali come il the World o al The Palm.
Un salto in avanti più dovuto che realmente voluto, per una città
oscurata dagli eccessi del passato che oggi intende riproporsi agli
occhi del mondo come metropoli da sognare e imitare e, perché
no, dove i fondi internazionali possano tornare a investire con
generosità e costanza.
17
MonzaClub
Dalla parte di Fido
A Natale non comprate un cane
Comprate un CAleNdArio!
Il business dei cuccioli va ancora
fortissimo, ma spesso le persone
non sono preparate a gestire un quattro
zampe. E allora, se c’è questo dubbio,
meglio donare dei soldi a chi invece
sa prendersene cura
18
MonzaClub
Più o meno la situazione si può riassumere in questi termini:
i cani non sono regali di Natale. Prima di acquistare
un cucciolo, preparatevi e informatevi. E se proprio lo
desiderate, andate in un canile. Oltre ai “nanetti” troverete
anche cani adulti meravigliosi che non aspettano altro che di
riempirvi la vita d’amore. E non è un modo di dire. Oltretutto
– dettaglio non trascurabile – i cani adulti nella maggior parte
dei casi hanno già superato i problemi tipici dei cuccioli come
la pipì dentro casa ad ogni ora e la passeggiata al guinzaglio in
perfetta sicurezza. Quindi, se davvero e dopo aver fatto tutta
una serie di riflessioni, avete deciso di prendere con voi un cane,
l’invito è quello di recarsi in un canile.
Se, invece, dopo avere a lungo ponderato, si arriva alla
conclusione che non si sarà in grado di dare a Fido tutte le
attenzioni di cui ha bisogno (e ciò non significa essere di cattivo
animo, ma talvolta solo responsabili se la conseguenza diventa
un abbandono) allora perché non pensare ad aiutare chi se ne
prende già cura?
Esistono le adozioni a distanza, per esempio. Sono tanti i cani che
per vari motivi non vengono affidati alle famiglie perché troppo
anziani o magari troppo incattiviti dalla crudeltà vissuta sulla loro
pelle. Non ci vuole molto e si potrà garantire ad un cane una vita
serena e piena d’affetto. Oppure si può acquistare, ora che è Natale,
un bel calendario. Questo mese voglio parlarvi di un’associazione
che merita davvero una grande mano. Si chiama Aronne e si
trova vicino ad Agrigento. In Sicilia? Sì, in Sicilia. Ma i suoi cani,
quelli che hanno salvato da violenze, vita di strada, fame, freddo
e probabilmente una morte precoce dopo un dolorosissimo (ma
solo per i cani) abbandono, sono davvero in tutta Italia. E per
la maggior parte proprio al nord, in Lombardia. Sono i volontari
che, autotassandosi e contando solo sulla solidarietà delle persone,
aiutano questi amici a quattro zampe a trovare una famiglia che
li ami per sempre, accompagnandoli fino a destinazione dopo un
attento esame dei richiedenti. Infatti, sono rari i casi di ritorno
al rifugio dopo l’adozione. Siccome però per fare tutto questo ci
vogliono soldi, ecco che l’associazione ha lanciato quest’anno il
suo calendario. Una serie di scatti che immortalano le volontarie
di Aronne assieme ai loro piccoli ospiti. Alcuni appena arrivati,
altri che attendono da tantissimo tempo e magari passeranno
la loro vita al rifugio. Una bella occasione per far del bene è
acquistare allora questo calendario, al modico prezzo di 5 euro.
Un dono che vale molto di più del suo valore economico perché
significherà vita, cibo, affetto e cure a cani che talvolta arrivano ai
volontari in condizioni tragiche e apparentemente senza speranza,
affetti da malattie come la Leishmaniosi o addirittura la rogna,
morbi ancora diffusi in alcune parti del territorio nazionale. Per
aggiudicarsi questo calendario è sufficiente contattare i numeri
3208343131 e 3498111610 oppure, via facebook, cercare la pagina
dell’Associazione Animalista Aronne. Lì potrete vedere anche
i tanti cani che attendono una famiglia, leggere le loro storie
e magari, se davvero avete la certezza che non li lascerete mai,
trovare un amico che vi amerà per tutta la vita.
19
MonzaClub
L'iniziativa
I
m o n d I
Impos
sIbIlI
che aiutano
la realtà
Un Iphone, una app e tanta fantasia.
Il mondo visto attraverso gli occhi
di Giancarlo Cazzaniga.
E un’asta che servirà a sostenere
una delle biblioteche della città
di Simona Calvi
20
MonzaClub
Mi scuserà Gaudì
Che creativo meraviglioso,
che ingegno, che coraggio,
che sfide. Grazie Antoni
e scusa la mia provocazione.
è cultura. E l’arte, in questo caso, ha aiutato
concretamente la cultura. Come? Con un’asta i cui proventi
L'arte
sono andati interamente ad una biblioteca per finanziare la
sua attività quotidiana. L’iniziativa ha due protagonisti: Giancarlo
Cazzaniga, direttore creativo di Publitrust, realtà monzese di
successo nel panorama della pubblicità, e il suo iPhone. Una
semplice app dalle ottime prestazioni e il resto solo una buona
dose di fantasia. Anzi, tanta fantasia, da poter trasformare
ad esempio un semplice ombrellone in una misteriosa donna
in burqa. L’idea, come spiega lo stesso autore, è stata quella
di mettere a disposizione di monzesi e non una carrellata di
scatti curiosi, alternativi, mondi – appunto – impossibili, come
recita il titolo della mostra allestita fino al 16 dicembre. Che
21
MonzaClub
Attualità
22
MonzaClub
La mia città
Che meraviglia la mia città.
La vedo, l’immagino, la studio
nei suoi colori più affascinanti,
più chic.
Donna islamica ai bagni 53
A volte quello che sembra
non è quello che veramente
vediamo. Un oggetto si
trasforma: sarà stato il sole?
però non è stata una semplice mostra. Come si diceva, infatti,
il ricavato è stato consegnato interamente alla biblioteca San
Gerardo, un luogo cui Cazzaniga è particolarmente legato.
“Hanno sempre realizzato appuntamenti di grande interesse –
spiega – ma ora, con i tagli che hanno colpito anche la cultura,
non è stato possibile proporre nuove attività. E questa è una
grande perdita”. Da qui l’idea di mettere all’asta le fotografie
realizzate tra Italia ed Europa con il cellulare e con i fondi
raccolti finanziare in prima persona proprio le attività culturali
della biblioteca. All’inaugurazione che si è svolta lo scorso
24 novembre erano presenti anche Cinzia Cerruti, attrice e
protagonista di alcuni iniziative organizzate dalla sala di lettura
Notte di pioggia in San Gerardo
Scoprire il proprio quartiere quando piove riserva sorprese meravigliose: le forse, le luci,
le ombre. Mai viste prima, da tornare a vedere!
Presagi divini al Prater
Era una stupenda sera d’estate
nel grande parco giochi di Vienna.
Poi il buio e quelle lampade così
particolari appese a tralicci con
forma di croce. Che strani presagi!
di San Gerardo e la critica d’arte Ilaria Borghi. “Durante le tre
settimane di esposizione – spiega Cazzaniga – la biblioteca ci
ha accompagnato con una serie di consigli e spunti di lettura
collegati alle foto. Per l’occasione, inoltre, abbiamo aperto anche
un sito internet, www.mondimpossibili.it, che seguirà la mostra
e ospiterà anche nuovi e futuri scatti”. Così, tra una foto e l’altra,
si scopre un’Europa, un’Italia e soprattutto una Monza davvero
inedite. Come la pioggia su San Gerardo o il cielo che si apre tra
le mura del palazzo di architettura fascista in via Passerini. E poi
ancora Vienna, Venezia, Badesi, Palermo, Barcellona, Monca di
Baviera, Aiaccio o Praga. Da Aiaccio a Riccione, un viaggio
suggestivo. Ricco di curiosità. E ricco di messaggi.
23
MonzaClub
Solo una via di fuga, il cielo
Prospettive imponenti, strutture forti: questa l’architettura del periodo
fascista italiano. Come allora, guardando in alto cerchiamo il nostro futuro!
Caro amico ti scrivo...
DesiDeri in libertà
per il 2013
L’elenco delle cose che vorremmo
vedere realizzate nel corso del 2013.
Tra il serio e il faceto, con la convinzione
che in fondo non ci vuole molto
per essere felici…
Un gioco? No, qualcosa di più. Perché in fondo desiderare è anche creare.
Così abbiamo deciso per questo numero di dare vita al mondo che vorremmo.
Certo parleremo di Brianza, ma anche un po’ Italia e perché no, di mondo.
Perché per vivere in un posto migliore non è che ci voglia poi così tanto.
Un po’ di impegno personale, un po’ di impegno da parte di chi ha la possibilità
di fare, e soprattutto un po’ di buona volontà da parte di tutti.
Evitando la drammatica tentazione che colpisce in troppi, quella di far finta di non vedere.
Ed è strano come queste parole ricalchino passo passo il messaggio evangelico.
Pace in terra agli uomini di buona volontà. Guarda il caso alle volte...
24
MonzaClub
Ambiente
Cominciamo da qui. Perché le parole sono le
specchio dei pensieri. E di una cultura. E così
scopriamo attraverso una di quelle ricerche che
ogni anno ci fanno compagnia con l’approssimarsi
del Capodanno che è Google a dettare il passo.
Il portale su cui chiunque abbia un pc non può
fare a meno di navigare è anche quello su cui si
misurano le parole più usate e ricercate. Bene, al
primo posto ci sono due social network, facebook
e Youtube. Sono loro le parole emergenti. Ma non
solo loro le più cliccate. Infatti, nell’elenco figura
anche Isola del Giglio. La ricerca, ovviamente, è
legata indissolubilmente alla tragedia della Costa
I dati sullo stato di salute dell’ambiente a
livello planetario non sono rassicuranti. E
neppure quelli italiani e brianzoli, se è per
questo. È di fine novembre l’ultimo allarme
lanciato dall’Organizzazione meteorologica
mondiale che ha sede a Ginevra e che
ha spiegato come ancora lo scorso anno
le concentrazioni di gas responsabili dell’effetto serra
abbiano sforato di molto i limiti e più volte all’anno. Con
- il ché è anche più preoccupante - un tasso di crescita
superiore alla media degli anni Novanta quando ancora
la sensibilità e i progetti per l’ambiente iniziavano a fare
i loro primi passi. E allora che cosa non va? C’è un nodo
anzitutto che va assolutamente sciolto: quello che si debba
scegliere tra lavoro e salute o lavoro e ambiente. Il caso
italiano del momento si chiama Ilva, ma non è l’unico e
non è nemmeno il più vicino alla Brianza. Quest’ultimo
infatti si chiama Brescia dove è addirittura l’assessorato
25
MonzaClub
pArole
Concordia naufragata a poche centinaia di metri
dall’isola. E poi naturalmente non potevano
mancare le nuovissime skyfall, o metrosexual.
Per chi non lo sapesse quest’ultima parola indica
soltanto gli uomini maniacalmente attenti al
proprio aspetto fisico. E poi ovviamente non
potevano mancare Imu, esodati e l’immortale
calcio. Però, in compenso, gli italiani hanno
deciso – forse a causa della crisi – di aumentare
le ricerche sul fai da te e a vincere la sfida è
stata soprattutto la cucina: in testa si sono
posizionate le crostate alla marmellata e i dolci
di carnevale.
Il nostro desiderio per il 2013 Meno spread, meno choosy, ma pure meno Pulcino Pio…
all’Ambiente a distribuire alla popolazione pieghevoli
che illustrano come proteggere la salute in alcuni luoghi
della città: non giocare nei prati, non sdraiarsi sui manti
erbosi, lavarsi e lavare regolarmente qualsiasi cosa sia
stata a contatto con la terra. Il motivo? I rilievi Arpa
parlano di concentrazioni di diossina e pcb centinaia di
volte superiori ai limiti di legge. Molto più che a Seveso.
E anche più che a Taranto. Per risolvere il problema ci
vorrebbe un maxi intervento con investimenti maxi.
Eppure, ha senso domandarsi cosa fare? O peggio, cosa
salvaguardare?
Il desiderio per il futuro è questo Politiche serie, ma anche controlli severi. Perché dovranno passare secoli
prima che la terra torni ad essere pulita
Caro amico ti scrivo...
Donne
Purtroppo di donne, troppo spesso, si parla
ancora per il male subìto e non per il
coraggio e l’intraprendenza. E soprattutto
se ne parla per questioni che nulla hanno
a che vedere con la parità dei sessi. Anzi,
tutto il contrario. Sono le donne malmenate e uccise a
fare notizia. Il 2012, in Italia, ne ha contate 106. Senza
contare il migliaio che si è rivolto a Telefono rosa. Di
queste il 77% ha denunciato di avere subito violenza
psicologica (la gran parte vittime di stalking), mentre il
44% fisica. Che significa 400 donne picchiate. Non sono
numeri che fanno onore a nessuno. Tanto meno ad un
Paese del primo mondo. Ma non c’è solo questo. Perché
l’universo in rosa è fatto anche di altre cose. Storie
positive, di crescita, di intraprendenza e di coraggio.
Storie, se si vuole, fortunate. Certo, se paragonate alle
storie di violenza, può apparire secondario sapere che
le donne imprenditrici nel settore dell’agricoltura sono
in continuo aumento. Le manager, secondo Coldiretti,
sono arrivate a quota 294.618, e fra queste si contano
anche alcune esperienze brianzole di grande pregio.
Anche in questo caso basti una visitina su Google e
si scoprirà che alla voce donne esce di tutto, ma non
purtroppo quello che si vorrebbe leggere. Perché si va da
miss Bum Bum alle modelle del Motor Show per passare
poi ai drammi di cui sopra. Fa un po’ impressione a dire
la verità.
Il nostro desiderio per il 2013 Meno donne in vetrina e di più nei Consigli di amministrazione.
E non per le quote rosa…
Nonostante le campagne animaliste e nonostante si tratti
di un reato vero e proprio, l’abbandono degli animali è
una croce senza fine. Ne sanno qualcosa i tanti volontari
del canile di Monza. A livello nazionale, il dramma degli
abbandoni o delle gravidanze non controllate ha finito
per creare una popolazione di oltre 500mila cani randagi
26
MonzaClub
AnimAli
e inselvatichiti. Questo avviene soprattutto al Sud dove
accanto agli sforzi di una parte della popolazione, vi è ancora
una cultura più arretrata in fatto di tutela degli animali.
Non è un caso che malattie come la Leishmaniosi siano
ancora così diffuse in terre come la Sicilia. Secondo i dati
diffusi dallo stesso ministero della Salute, i cani registrati
all’anagrafe sono quasi 6 milioni, ma in questi sono compresi
anche quelli ospitati nei canili – rifugio. Secondo gli ultimi
dati, nel 2010 gli ingressi di cani nei canili sanitari sono
stati 102mila 365 e di gatti sterilizzati sono stati 69mila 464.
Cifre impressionanti. E sono molti quelli che non usciranno
mai più dai canili perché vecchi, ammalati o semplicemente
vittime dell’indifferenza umana. O forse perché non sono
di moda.
Il nostro desiderio per il 2013 è semplice, canili vuoti per sempre e una famiglia per ogni amico
a quattro zampe…
Impossibile non pensare ad un tema
delicato come questo che si collega
inestricabilmente con una vita civile e con
i diritti basilari dell’uomo. Così, ad esempio, Monza attende da anni
che venga completata la nuova sede della Procura proprio a fianco del
Palazzo di piazza Garibaldi. Sembra sia passato un secolo da quanto
fu dato l’annuncio dell’avvio dei lavori. Poi, il nulla pneumatico.
Così il Palazzo di Giustizia di Monza, che a livello nazionale è fra
merito
A questa parola si legano in fondo tutte le altre. E soprattutto vi
si collega la situazione italiana. Merito nello studio, merito nel
lavoro, merito nella carriera. Naturalmente, senza dimenticare chi
ha bisogno ed è in difficoltà. Perché una società che non pensa ai più
deboli, è una ben triste società. Ciò detto, però, l’Italia patisce ancora
di questa grave mancanza, testimoniata da quel fenomeno noto come
fuga dei cervelli. Secondo una recente statistica, le persone residenti
all’estero sono circa 4.028.000, conto in cui non rientrano quelle
temporaneamente via per stage o studio. E il dato che certifica la
GiustiziA
quelli da annoverare per eccellenza nei tempi di disbrigo delle
pratiche e nei progetti per migliorare il sistema, attende. Da anni
e con mezzi, anche tecnologici, sempre più risicati. Naturalmente,
senza contare che a fronte di un numero sempre crescente di
cause, le sedi di giustizia, invece, vengono sempre meno. Proprio
quest’anno è giunta la notizia della chiusura della sede distaccata di
Desio, piccolo avanposto di eccellenza. Per il momento la decisione
è ferma, ma il prossimo anno non è dato sapere cosa porterà.
Il nostro desiderio per il 2013 Meritocrazia anche nella gestione dell’universo giustizia. L’eccellenza, quando c’è, va aiutata
situazione è che si
tratta di persone
di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Sono i giovani, i ricercatori
promettenti, ma non solo loro ad abbandonare per primi il nostro
Paese. Lasciando scoperto il ricambio. Italia paese sempre più
vecchio e sempre meno di merito. Perché le sue forze o si adeguano o
scappano. Anche in politica dove un vero turnover è diventata una
necessità vitale. Eppure qualcosa sta succedendo ed è questo percorso
che va incoraggiato. Nuove leve, nuovo coraggio e nuova forza.
Il nostro desiderio per il 2013 Che le Istituzioni comincino ad investire concretamente sul ritorno dall’estero dei nostri
scienziati e dei nostri giovani
Anche questa volta basta digitare su Google la parola “burocrazia” per
accorgersi della distanza tra un Paese che vuole uscire dalla crisi e la
pastoie che ancora lo imprigionano in tonnellate di carta. Alla faccia
della tecnologia e della informatizzazione. Perché in Italia, è ancora
la carta a dettare legge. Nonostante le firme elettroniche e le poste
certificate. Trafile inverosimili e traffico dati fermi alla preistoria. Non
tecnoloGiA e burocrAziA
27
MonzaClub
c’è settore che non denunci l’assenza di una vera rivoluzione. Anche
qui parlano i dati. Secondo una ricerca di Confcommercio le ore
dedicate agli adempimenti burocratici in materia tributaria superano
le 250. Nel 2010 il nostro Paese era al 22esimo posto, lontanissimo
da Paesi come Lussemburgo, Irlanda, Estonia e Norvegia. E poi si
domandano perché le imprese vanno ad investire all’estero...
Il nostro desiderio per il 2013 Che il tablet non sia soltanto l’ennesimo giocattolo per passare il tempo navigando su internet…
EGIDIO MOTTA
28
MonzaClub
un lago
Ho comprato
di alberto Terraneo
Mister Polaris, il numero uno in Italia del colosso
statunitense, ha rilevato i diritti esclusivi di Pesca
e navigazione del Lago di Pusiano per un investimento
da due milioni di euro
29
MonzaClub
gli è venuta così, all’improvviso, un impulso simile
a quello che attraversa le menti umane nelle corsie del
L'idea
supermercato. L’ha visto dall’alto e se n’è innamorato, è
tornato a terra e non l’ha più lasciato. Cercava un posto in cui
trascorrere tranquilli fine settimana dopo cinque giorni d’inferno
fra quad, motoslitte, elicotteri e ranger, si è ritrovato a possedere
un lago intero e la più bella villa che si affaccia sulle acque di
Pusiano. All’inizio gli abitanti del posto pensavano fosse arrivato
un americano, forse perché Egidio Motta in Italia è conosciuto
come Mister Polaris, il numero uno del colosso statunitense nel
Belpaese. Proprio lui che nel 2009 venne premiato da Scott
Wine, manager di Polaris Industries, con l’Hall of fame, il
massimo riconoscimento che un’azienda può attribuire ad un
proprio dipendente. Il primo non americano a conquistare il
premio, il più giovane nella storia della Polaris. Poi i “laghee”
hanno scoperto che il nuovo padrone della Casa di pesca, storica
dimora del guardiano dei pescatori, era un imprenditore che la
propria fortuna l’ha costruita fra Desio e Lissone, fra officina e
clienti, ereditando la “stoffa” del padre e mettendoci tanto del
proprio. Un brianzolo vecchio stampo, per nulla avvezzo a giacca
e camicie, a proprio agio quando si tratta di badare al sodo e
far quadrare i bilanci. Così è stato anche per Pusiano, avvistato
dall’alto durante un giro in elicottero, un lago che per fascino
Plinio il Vecchio citò accanto a quello di Como e di Garda.
“Un giorno passavo di qua, chiesi al mio geometra: Non c’è in
vendita un bilocale sul lago? Un posto dove poter stare magari in
30
MonzaClub
incognito? Ecco cosa mi
è stato trovato”. Ride e si
vede che non gli dispiace.
Oltre alla Casa di pesca,
Motta ha rilevato i
Diritti esclusivi di Pesca
e di navigazione, passati
nei secoli dalla Chiesa
ai Comuni fino ad altre
società private. Un investimento da due milioni di euro laddove
comaschi e lecchesi non hanno avuto il coraggio – o l’ardire – di
buttarsi. Alle spalle la forza economica delle sue aziende che in
un periodo di recessione come l’attuale continuano a fatturare
annualmente qualcosa come 50 milioni di euro, danno lavoro
a 70 persone e investono a pieno regime in settori innovativi
quali l’elettrico. “Pusiano è stata una scelta di cuore, non è stato
possibile dire di no – racconta Motta – Per noi che tutta la
settimana siamo in mezzo a uffici e capannoni, trovarsi davanti
uno scenario simile è uno spettacolo. Ora l’obiettivo è un
rilancio a 360 gradi”. Detto, ma già fatto. La firma sui documenti
risale a cinque mesi fa, tempo sufficiente per aver posto le basi
ad una rinascita di un Lago perennemente conteso da sette
Comuni, due Province, un Parco e un Consorzio. Gli interventi
più importanti riguarderanno l’attività di pesca, l’incentivo alla
pratica di Carp Fishing e Birdwatching, il completo recupero
della Casa di Pesca con la trasformazione di una parte di essa in
un museo sulla pesca e con la creazione di locali per pescatori.
“Perché il Lago non è come una Panda, che puoi comprare, usare
per qualche ora e poi lasciar riposare in garage – spiega Motta
– io sento di aver rilevato dei diritti, ma soprattutto dei doveri.
Voglio far sì che ciascuno possa sentire il lago di Pusiano come
proprio nelle differenti ore del giorno e nelle diverse attività,
un sogno che si sta costruendo giorno dopo giorno. Voglio che
torni ad essere un gioiello nel cuore della Brianza”. Per riuscirci,
per una volta ha tradito il suo spirito imprenditoriale lasciando
spazio al cuore. La sua Egirent si è interamente fatta carico degli
impegni economici di tutti gli interventi, assicurando vantaggi
di immagine e di turismo all’intera zona circostante a costo zero
per i cittadini. “Perché il fascino che decenni fa colpì il grande
Giuseppe Parini, con le dovute proporzioni ha toccato nel cuore
anche il sottoscritto, tanto da indurmi in un’avventura che prima
di essere imprenditoriale vuole essere ambientale e territoriale”.
Un’avventura distante una manciata di minuti dal suo quartiere
generale di via Filippo da Desio a Desio, sede della Egimotors,
dove dal lontano 1993 vengono importati e distribuiti i prodotti
della Polaris, leader mondiale nella produzione di fuoristrada.
In un anno, i mezzi che dalla Brianza prendono le direzioni più
disparate all’interno dell’Unione europea sono quasi 10mila,
omologati in funzione delle specifiche direttive di ogni singolo
paese, imballati e spediti a destinazione. Un centro del mondo
nel cuore della Provincia di Monza. Ma da qualche anno Motta
si è specializzato nelle versioni dedicate agli enti per la tutela
del territorio con allestimenti per Vigili del Fuoco, Protezione
Civile, Esercito, Forze dell'Ordine, Corpo Forestale dello Stato,
Carabinieri e Croce Rossa. Uno sguardo a 360 gradi all’insegna
dell’innovazione e dell’avventura. Il tutto, rigorosamente,
Made In Brianza. Qui lo si pensa, qui lo si produce. La stessa
filosofia che lo ha spinto a buttarsi a Pusiano. “Con quello che si
guadagna nell’azienda di Desio, poi si spende a Pusiano – riflette
Motta – Avendo bambini ti rendi conto che il pesce pensano
nasca nel bancone del supermercato. Invece qui al Lago possono
vedere come nasce, possono pescarlo, e questa cosa mi diverte.
E quando mi diverto, io continuo”.
31
MonzaClub
Living
Quando
la Brianza è
Mentre la crisi avanza, le aziende brianzole guardano
avanti e pensano al futuro. Se l’ultimo rapporto di
Federlegnoarredo presenta un quadro difficile con
numeri negativi per un settore d’eccellenza del Made in Italy,
in Brianza c'è ancora chi investe in idee, nuovi progetti, ricerca
e innovazione. È la ricetta vincente. Quella che permette alle
nostre Eccellenze di farsi apprezzare sui mercati internazionali...
Cappellini arreda
l’Ohla Hotel
di Barcellona
74 stanze a cinque stelle, design e avanguardia nel centro storico
della città. È l’Ohla Hotel, il nuovo hotel recentemente aperto
a Barcellona; è stato restaurato dagli architetti locali “Alonso,
Balaguer y Arquitectos Asociados” e vanta, però, anche la
collaborazione per la realizzazione del progetto dell’artista e
scultore Frederic Amat. La firma Cappellini s’incontra nelle
camere e negli spazi pubblici, dove protagonisti sono alcuni dei
più famosi prodotti icona della collezione.
L’edificio che ospita l’hotel risale al 1920 e ha uno stile neo-classico
tipico dell’architettura dei primi anni venti. È particolarmente
rinomato a Barcellona in quanto un tempo è stato sede del primo
e più famoso department store “Casa Vilardell”. Si trova in una
delle vie principali della città, la centrale via Laietana, vicina
al quartiere finanziario e all’area più commerciale. Il progetto
architettonico ha cercato di preservare la facciata storica del
palazzo realizzando un contrasto stimolante con l’interior design
d’avanguardia che combina materiali naturali e caldi come il
legno di quercia con materiali tecnici e forme innovative. Giulio
32
MonzaClub
Mentre il settore del legno-arredo sente il peso della crisi, le aziende
del territorio pensano al futuro e investono sul mercato internazionale
puntando su idee nuove, progetti d’avanguardia e ricerca
di Greta la Rocca
Cappellini, a proposito di questo lavoro, afferma: “È uno dei
nostri migliori progetti, meglio esprime lo spirito del brand”.
L’hotel è costituito da 3 aree principali: i bar e il ristorante,
le camere standard e le suite e all’ultimo piano la terrazza sul
tetto. Cappellini, con lo stile contemporaneo, caratterizza
questi spazi con un tocco di ironia e sperimentazione, riuscendo
a reinterpretare l’animo della città che da sempre combina
tradizione ed innovazione.
Nell’Ohla Gastrobar troviamo gli sgabelli Tate di Jasper
Morrison rivestiti in pelle marrone, mentre nell’Ohla Boutique
Bar le poltrone Wander’s Tulip di Marcel Wanders dalla forma
sinusoidale. Caratterizzano le camere, la poltrona Igloo di Ola
Rune e il tavolino Gong di Giulio Cappellini, mentre la sala da
pranzo delle grandi suite ospita il tavolo Gamma
di Jasper Morrison e le poltroncine Crossoft di
Piero Lissoni. Infine sul roof-top Ohla Terassa
Chill-out, si trova la celebre Thinking Man’s
chair di Jasper Morrison.
33 d'esportazione
MonzaClub
Living
Karl Lagerfeld
sceglie
Cassina
La celebre icona della moda e della
creatività ha scelto di realizzare un
originale progetto fotografico per il
marchio made in Brianza che sarà
presentato in anteprima con una serie di
stampe presso lo showroom di Cassina a
Parigi, dal 31 gennaio al 10 marzo 2013.
Questo è il primo passo di una serie di
attività culturali nate dalla collaborazione
unica tra Karl Lagerfeld e Cassina.
Questa è la prima volta in assoluto che
il celebre Karl Lagerfeld collabora con
un marchio dell’arredamento per un
progetto fotografico. L’originalità di
questo progetto si trova in una selezione
di arredi delle collezioni visti dall’occhio
attento del fotografo: il suo obiettivo
rivela un’interpretazione eccezionale dei
prodotti iconici disegnati da designer
ed architetti di fama internazionale e
realizzati da Cassina. “Karl Lagerfeld
ha una visione autentica che valorizza
le caratteristiche uniche dei prodotti
Cassina. Ogni fotografia mette in evidenza
la silhouette di un disegno, l’eleganza di
una finitura, il lusso di un dettaglio e la seduzione dei materiali”
afferma Gianluca Armento, Brand Director di Cassina.
Questo progetto testimonia l’impegno dell’azienda nel lavorare a
stretto contatto con i più importanti talenti del XX e XXI secolo.
Non solo un leggendario stilista, illustratore, editore e fotografo,
Lagerfeld è anche un appassionato di design contemporaneo che si
34
MonzaClub
riconosce in questa serie di ‘ritratti’, un’interpretazione personale
degli arredi storici e contemporanei delle collezioni di Cassina
che includono pezzi disegnati da Le Corbusier, Pierre Jeanneret
e Charlotte Perriand, Franco Albini, Gerrit T. Rietveld, Charles
Rennie Mackintosh, Gio Ponti, Vico Magistretti, Jean- Marie
Massaud, Piero Lissoni e Rodolfo Dordoni.
Giorgetti
sbarca
a Londra
Un’altra firma della Brianza fa parlare di sé.
Giorgetti ha inaugurato il primo showroom
mono-brand nel cuore del Mayfair, a Londra.
Uno spazio espositivo importante, una
superfice di 300 metri quadrati divisi in tre
piani, progettati dal noto architetto Chi
Wing Lo.
Qui è esposto il meglio delle collezioni,
l’obiettivo è rappresentare i caratteri distintivi
del brand, i valori come la tradizione ebanista
di cui lo stesso Chi Wing Lo ne è maestro, lo stile moderno e la
continua ricerca.
Questo investimento testimonia il desiderio dell’azienda di
rafforzare la propria presenza nelle più importanti città del
mondo: “Londra rappresenta un hub mondiale e un centro
internazionale, è il palcoscenico più importante per il mercato
internazionale nei diversi settori, tra cui anche il mobile, grazie
alle opportunità di mercato, al turismo, alla stabilità politica
e a un fertile mercato immobiliare. Puntiamo a raddoppiare la
percentuale di fatturato del mercato inglese” ha commentato il
presidente Carlo Giorgetti.
L’azienda guarda con successo ai mercati stranieri, non solo
alla scena londinese. Infatti, è tra i marchi italiani di design
di alta gamma che hanno deciso di essere presenti all’interno
del negozio esclusivista multimarca Design & Function di
35
MonzaClub
Living
Prishtina, in Kosovo. Dopo lo sbarco di Giorgetti, ha fatto il suo
ingresso nell’area anche un’altra azienda della Brianza, la B&B
Italia. Design & Function, è considerato dagli architetti locali,
oltreché dagli appassionati di design, un punto di riferimento
per il settore.
Giorgetti ha anche di recente concluso un importante progetto.
Ha arredato alcuni spazi all’interno del nuovo albergo di lusso
The Torch Doha: un edificio a forma di torcia, alto 300 metri,
conosciuto anche come la Torcia Olimpica di Doha. È situato
nel centro della capitale del Qatar, vicino a numerosi luoghi
di interesse, tra cui lo Stadio Internazionale di Khalifa. In
particolare l’ingresso e l’area lounge ospitano le poltrone YFI,
realizzate in tessuto e pelle con cuscini colorati, e le iconiche
sedute Progetti. I divani Kendal e le poltrone Rea sono invece
protagoniste della zona relax e del pub di questo albergo che
vanta anche un ristorante girevole, una piscina a sfioro e una
vista panoramica a 360 gradi sulla città.
Sean Connery
e l’arredo
made in Italy
Hollywood sceglie la Brianza. L’attore Sean Connery, il noto
James Bond, ha voluto arredare l’attico appena acquistato a
Londra con prodotti firmati da Divani Santambrogio.
Lo stile, l’eleganza e la qualità dell’azienda di Seveso sono
stati apprezzati dal noto attore che per la nuova casa, circa
duemila metri quadrati nel quartiere più esclusivo della capitale
britannica, ha voluto lo stile made in Italia, in particolare
l’eccellente artigianalità brianzola.
I prodotti sono stati disegnati dal titolare, Claudio Santambrogio,
che ha realizzato per Connery divani, letti e poltrone. Prodotti
unici ed esclusivi, che non è possibile riprodurre per nessun
36
MonzaClub
altro cliente. L’attore è stato positivamente colpito da un divano
Santambrogio visto da un cliente a New York. Ha così chiesto
ai collaboratori di prendere contatti diretti con l’azienda, hanno
visionato proposte, idee e modelli e li hanno molto apprezzati.
Da lì, l’occasione di realizzare un arredamento esclusivo per
l’attore.
Per l’azienda di Seveso, è un grande successo e un importante
riconoscimento per il lavoro e la professionalità. Il progetto
d’arredamento di Connery è stato anche fotografato e pubblicato
da Architectural Digest, AD, la più famosa rivista di arredamento
nata negli Stati Uniti e oggi diffusa a livello internazionale.
di di Fenaroli Fenaroli F. F.
Realimmobiliare
MONZA inizi via Lecco Fronte parco,
prestigioso loft di 260 mq, indipendente,
su un unico livello, finiture
esclusive, autorimessa, giardino e
terrazzo. €990.000, 00
Realimmobiliare
MONZA Piazza Citterio 2 Tel. 039.32.43.03
Monza Parco, signorile porzione di villa bifamiliare ristrutturata disposta su due
livelli composta da ampio salone con camino, cucina abitabile, 3 camere, studio,
3 bagni, lavanderia, cabina armadio oltre sfiziosa taverna di 30 Mq. con soffitto a
volte e giardino piantumato di Mq. 300. € 920.000,00. ACE G - IPE 250,00
MONZA adiacenze centro storico In signorile
casa dʼepoca ristrutturata, prestigioso
attico e superattico di ampia metratura,
oltre terrazzino, termoautonomo. Cantina
e box doppio in larghezza.€1.250.000.
Monza centro, prestigioso attico di c.a. Mq. 300, con finiture esclusive, termoautonomo
composto da salone con camino, sala da pranzo, cucina abitabile, 3 camere,
2 bagni e lavanderia oltre Mq. 30 di terrazzo e un balcone. Cantina e boxes.
Trattative riservate. Non necessita di certificazione energetica.
MONZA Centro Storico Signorile porzione
di villa trifamiliare di testa di 160 mq,
composta da 4 locali e tripli servizi. Finiture
esclusive, parquet, sauna e idromassaggio.
Cantina e box doppio.
€870.000,00
Monza, Fronte Parco, ristrutturato, in signorile complesso con ampio parco condominiale,
ingresso, salone doppio, cucina abitabile, 2 camere, 2 bagni, locale
stireria, balcone e terrazzo. € 595.000,00. Poss.tà box. ACE E - IPE 141,73
MONZA Adiacenze centro storico Luminosissimo,
ingresso, salone, cucina abitabile,
2 camere da letto, bagno, ripostiglio,
e ampio balcone. Cantina.
€425.000, 00. Possibilità posto auto
coperto.
Montevecchia, prestigiosa, moderna, panoramica villa singola di Mq. 450 su due
livelli oltre Mq. 2000 di giardino con piscina, finiture esclusive. Trattative riservate.
ACE D - IPE 112,64
VEDANO AL LAMBRO Confine Monza Signorile,
termoautonomo, attico e superattico di mq 300,
finiture esclusive: salone con camino, cucina
abitabile, 3 camere, 2 bagni, lavanderia, terrazzo.
Mansarda con camera, bagno e terrazzino.
Cantina e box doppio. €860.000,00
MONZA Centro storico, isola pedonale,
in signorile casa dʼepoca, prestigioso
attico e superattico di ampia metratura
con terrazzo. Box doppio. Trattative
riservate.
MONZA centro storico Esclusiva porzione
di casa dʼepoca, finemente ristrutturata,
di 600 mq, disposta su tre livelli
oltre ampio terrazzo di 100 mq ed
autorimessa per 6 autovetture. Trattative
riservate.
MONZA centro storico, isola pedonale
In casa dʼepoca ristrutturata, signorile,
attico e superattico di 160 mq.
Finiture di pregio. €760.000,00
Poss.tà box
MONZA Rondò dei Pini Interessante 3
locali composto da ingresso, ampio soggiorno,
cucina abitabile, 2 camere, 2
bagni, ripostiglio oltre 3 balconi e cantina.
€175.000, 00 Poss.tà box AFFARE
BIASSONO Parco Signorile villa singola
di 700 mq disposta su due livelli,
con oltre 1.000 mq di giardino e
autorimessa. Anche divisibile in due
unità. Trattative riservate
info@realimmobiliaremonza.com
WWW.REALIMMOBILIAREMONZA.COM
Affiliato
"Disponiamo di numerose
soluzioni abitative
e commerciali in affitto.
Alcuni esempi:"
MONZA Centro
storico, isola
MONZA cazzaniga Appartamento di
CASATENOVO Residence Leoni In esclusivo
residence immerso nel verde, recen-
pregio, doppio ingresso, salone con
te villa singola di 310 mq su un unico
terrazzo coperto, cucina abitabile livello oltre a interrato. Parco privato di
con terrazzino, 3 camere e due bagni. 5000 mq. Possibilità di ampliamento
€620.000,00. Possibilità box Box per ulteriori 110 mq. €990.000,00
Monza Fronte Parco, in signorile complesso condominiale con giardino, luminoso
attico di Mq. 200 c.a. oltre terrazzo coperto al piano di Mq. 30, composto da salone
con camino, sala da pranzo, cucina abitabile, 3 camere, 3 bagni. € 950.000,00.
Poss.tà boxes. ACE G - IPE 279,10
MONZA Villa Reale In prestigioso complesso
condominiale, porzione di villa
disposta su due livelli con terrazzo,
oltre mansarda e taverna, giardino
e box. €1.140.000, 00
MONZA Adiacenze centro storico Fronte
stazione, luminoso, piano alto, appartamento
completamente ristrutturato
composto da ingresso, soggiorno, cucina
abitabile, 3 camere, 2 bagni, balconi
e cantina. €315.000,00
MILANO washinghton Milano, in zona De Angeli/Washinghton,luminosissimo
appartamento
allʼ8° ed ultimo piano di mq 120 così composto:
ingresso, ampio soggiorno con balcone, 2
camere grandi di cui una con cabina armadio,cucina
abitabile con balcone, 2 bagni. Solaio.
Richiesta €700.000
MONZA parco, In signorile residenza,
luminoso piano alto, ingresso, salone
doppio, cucina abitabile, 3 camere, studio
(poss.tà 4° camera), 3 bagni, 3 balconi
e cantina. €800.000,00 Poss.tà
box triplo
pedonale In pre-
stigioso restauro
di un ex conven-
to del 1300, ter-
m o a u t o n o m o ,
ampio 2 locali,
finemente arre-
dato. Soffitti a cas-
settoni, marmi e
Monza, Via Frisi, in prestigiosa casa d’epoca ristrutturata, luminoso appartamento
composto da salone doppio con camino passante, cucina abitabile, camera, 2
bagni oltre mansarda di Mq. 90 con 2 camere, cabina armadio e bagno. Cantina.
€ 620.000,00. Poss.tà box, ACE G - IPE 250,00
MONZA Adiacenze centro storico In signorile
residenza con ampio parco condominiale,
totalmente ristrutturato, tre locali
e doppi servizi con terrazzino, 2 balconi,
oltre cantina. €440.000, 00 Poss.tà
box
parquet. €1.200
MONZA centro sto-
rico Centro stori-
co, bilocale total-
mente arredato ,
composto da sog-
Monza, Parco, in signorile complesso con giardino condominiale, ampio appartamento
ristrutturato di 4 locali oltre terrazzo coperto composto da: salone, cucina
abitabile, 3 camere, 2 wc. Cantina. € 570.000,00. Poss.tà box
BIASSONO Zona Rovagnati Signorile,
recente villa singola, disposta su 2 livelli,
oltre mansarda e taverna. Completano
la proprietà il giardino di 700 mq
e lʼautorimessa doppia. €550.000,00
giorno e angolo
cottura, camera e
bagno. €600,00
con spese.
MONZA Centro sto-
rico, isola pedo-
nale In signorile
Canonica, in prestigioso complesso d’epoca finemente ristrutturato, con parco
condominiale, termoautonomo, appartamento di charme disposto in 2 livelli : salone
con camino, cucina abitabile, 3 camere, 2 bagni oltre mansarda con bagno.
MONZA Triante In signorile Giardino residenza, privato Mq. LESMO 120. In Box. signorile Trattative villa riservate. del ʻ700, ACE G- IPE 250,00
ultimo piano, luminoso appartamento finemente ristrutturata, apparta-
composta da ingresso, ampio soggiormento di 270 mq con terrazzo e
no, cucina, 3 camere da letto, 2 bagni, autorimessa. Finiture esclusive.
2 balconi e cantina. €390.000,00 €950.000, 00
casa dʼepoca, ter-
moautonomo,pre- stigiosoapparta- mento di 240 mq
disposto su 2 livel-
li con terrazzo di
20 mq. Parzial-
Missaglia, in contesto di parco naturale, cascina del ‘700 sottoposta a restauro Monza centro storico, isola pedonale, ottima possibilità di investimento, nuda
conservativo con fienile, giardino di Mq. 5000 e vigneto DOC di due ettari. L’edificio proprietà, signorile, ristrutturato ampio appartamento di Mq. 140 composto da: in-
VEDANO principale AL LAMBRO si sviluppa acquedotto su In 2 livelli zona residen- di Mq. 572. A lato del giardino si trova il fienile a gresso, MONZA salone, centro cucina storico, abitabile, isola 2 pedonale camere, Ristruttu- 2 wc, ripostiglio oltre terrazzo al piano
ziale, totalmente ristrutturata, porzione di villa
VEDANO AL LAMBRO In recente signorile palazzina,
rato, signorile, ingresso, salone doppio, cucina
su due rustico livelli abitativi su 2 livelli oltre di taverna. c.a. Mq. Completano 160. Trattative termoautonomo, riservate. ACE ingresso, G - IPE 175,00 ampio soggiorno condi
Mq. abitabile, 100. Cantina. 2 camere, € 440.000,00. 2 bagni, ripostiglio, ACE G - IPE 250,00
affaccio sul terrazzino, cucina abitabile, 2 camere
terraz-
la proprietà lʼautorimessa e il giardino di 180 mq.
da letto, 2 bagni, balconi e cantina. €325.000,00
zo di 100 mq, cantina. Nuda proprietà. Ottimo
€375.000,00
investimento. €460.000, 00.
mente arredato.
Box. €30.000,00.
Lifestyle
I regali
”super top”
per il
Natale
2012
38
MonzaClub
I tecnologici per lui e per lei
Asus PAdfone 2
Smartphone e tablet insieme da 800 euro. Presentato ad Ottobre a
Milano, sarà disponibile in italia dall’8 Novembre, in due versioni:
32 o 64 GB. Rinnova il primo modello con caratteristiche hardware
migliorate. Tutto è basato su Android 4.1. La PadFone Station è
dotata di una batteria quindi l'autonomia con lo smartphone nel
tablet tocca 48 ore in conversazione 3G, 39 ore in navigazione
web, 27 ore di riproduzione video e sei settimane in
standby 3G. PadFone 2 integra una nuova versione
dell'app SuperNote, che consente di prendere
appunti direttamente sullo schermo a mano libera
e trasformarli in modo automatico in testi digitali.
I testi, così convertiti, possono essere condivisi
istantaneamente via email e sui social network.
Sono supportate due lingue a scelta dell'utente.
Debutta inoltre Quick Translation che, con
un tocco, traduce qualsiasi parola contenuta in
e-mail, pagine Web o app.
Il nuovo KIndle dI AmAzon – edIzIone 2012
L’ebook reader più economico sul mercato (79 euro) è il regalo di Natale più
adatto agli appassionati di lettura su supporto elettronico. Le caratteristiche
funzionali principali e il comfort della lettura sono quelli tipici dei dispositivi
di Amazon. Pesa meno di 170 grammi, è più leggero di un libro tascabile, lo
possiamo portare in tasca, nella borsa e dimenticarci di averlo con noi. Si legge
come sulla carta, senza riflessi neanche alla luce del sole. E’ possibile scaricare
libri in meno di 60 secondi grazie al Wi-Fi integrato e può contenere fino a
1.400 libri, tra più di 5.000 titoli a 0.99 euro.
Non sentirete il rumore delle pagine mentre vengono sfogliate, né tanto meno
l’odore della carta, quell’odore di libro nuovo che è tanto buono e riporta
all’infanzia, ma come ogni cosa, ha i sui pro e suoi contro.
39
MonzaClub
Lifestyle
for ladies only
La mini bag, declinabile in versione da giorno mediante l’utilizzo
della tracolla o in versione da sera, portata a mano, è di grande
tendenza. Ideale per chi ama avere le mani libere, ma anche per
chi desidera che la borsa resti semplicemente un ornamento, un
accessorio, e non vada ad offuscare un abito. E’ maneggevole
e comoda, molto chic e, a differenza di una shopping bag, non
appesantisce la figura. Ma, a mio parere, è dedicata esclusivamente
alle donne che amano portare con sé solo l’essenziale, quindi, cari
uomini, è il regalo di Natale adatto solo se la vostra fidanzata o
vostra moglie appartiene a questa categoria. Molto originali e di
classe le mini bag con bracciale da portare al polso. Per mettere le
mani in tasca e non pensarci più!
40
MonzaClub
Se invece avete intenzione di fare del bene con i vostri
acquisti natalizi, la nuova Bag limited edition firmata
Tommy Hilfiger fa al caso vostro. Per il sesto anno
consecutivo la maison mette a disposizione della ricerca
contro il cancro la propria creatività, producendo una
magnifica borsa a mano in palle navy e dai particolarissimi
manici rossi, al costo di 299 euro, di cui 100 saranno
devoluti alla Brest Health International, che si occupa di
fornire assistenza e sostegno alle donne colpite da tumore
al seno e alle loro famiglie. Due le celeb che si sono messe
in gioco: Charlotte Gainsbourg, testimonial e ambasciatrice
della campagna e Drew Berrymore, alla quale è stata affidata
la fotografia.
Un’idea che trovo davvero originale e consiglio caldamente
è il cappello. Quest’inverno saranno attualissimi il classico
borsalino, o comunque cappelli dal taglio maschile, nei colori
invernali come il nero o i marroni, da portare con pantaloni in
pelle, pantaloni over di tessuti morbidi come il canvas, il tutto
rigorosamente nero, abbinati a camicie dal taglio essenziale, con
dettagli particolari, come rouge o fiocchi da annodare al collo,
poncho e mantelle in lana o lana e lapin a gogo. Oppure cappelli
a falda larga, decisamente più femminili, che donano a chi li sa
portare una allure di grande classe, che ricorda le donne sensuali
e libere con una certa allure parigina. Attenzione però: il cappello
è un regalo difficile, ci vuole personalità, sicurezza e un pizzico di
originalità per indossarlo. Se non avete mai visto la destinataria
del dono indossarne uno, direi proprio che non sia il caso.
Inutile cercare di ingegnarsi troppo, si sa, con
i maschietti il compito di azzeccare il regalo
giusto è molto più semplice. Con le dovute
eccezioni, s’intende. Da sempre sono donne e
motori a fare impazzire il cosiddetto “sesso forte”.
Di conseguenza, pensando ai suggerimenti
per questa rubrica natalizia, ho concluso che,
per noi che abitiamo in Brianza, il binomio
è quasi automatico: motori = autodromo di
Monza. Perché non un bel giro in Ferrari allora?
Esistono diverse formule a disposizione, in base
al vostro budget. In rete molteplici siti di driving
experience. Non so se sia la più originale tra le
idee, ma sicuramente di grande effetto!
for gentlemen only
Il mitico agente speciale 007 compie 50 anni e
la prima cosa che viene in mente alle fashion
addicted è certamente il suo look impeccabile.
Pare che il suo creatore, Ian Fleming, fosse un vero e proprio
maniaco di moda ma, non potendo permettersi abiti di un certo
livello provenienti dalla migliori boutique londinesi, avesse voluto
regalare al personaggio dei suoi racconti le indimenticabili mise
del celeberrimo James Bond.
Esce proprio in questi giorni al cinema “sky fall”, l’ultimo film
interpretato dall’attore Daniel Craig. Si vociferava già tempo che
il suo look, reinterpretato da Tom Ford, sarebbe stato impeccabile
come sempre, ma meno british e più
pop glamour. In effetti è così: mi
è certamente rimasta impressa (e
ci sto ancora pensando) la scena
in cui l’agente segreto sorseggia
birra in una bottiglia da 33 cl
di Heniken, una delle birre più
conosciute, ma sicuramente poco
attinente con la proverbiale
eleganza che da sempre ne
accompagna l’immagine.
Ma cosa c’entra tutto questo
con i regali di Natale? Mi
domandavo: a chi non piacerebbe passeggiare per le strade della
città accanto ad un perfetto gentlemen come Bond? Quindi
perché non rubacchiare qualche tocco della sua celeberrima classe
e prendere spunto per un regalo top a fidanzato, marito, fratello,
amico? E, se proprio il compito risultasse troppo arduo, lasciate
stare l’emulazione e ripiegate sul dvd o sul cd della colonna sonora
(magnificamente scritta e interpretata da Adele). Piacerà!
Vediamo:
l’ abito è rigorosamente blu, di diverso tessuto a seconda del clima,
una luminosissima camicia di seta bianca, con immancabili
gemelli, una cravatta nera di seta a maglia, calzini blu e lucenti
mocassini neri. Più elegante di così solo l’intramontabile smoking
(da indossare solo in occasioni di particolare importanza o dove
espressamente indicato nell’invito.) Ma non mancano blazer
decisamente più casual da portare con la classica camicia, ma di
grande tendenza quest’anno con il dolcevita di colore a contrasto.
Un tocco di classe per un moderno Bond. James Bond.
Nel corso degli anni ho imparato una cosa: un regalo fa sempre
piacere, ma il regalo, quello con la lettera maiuscola, non è ciò
di cui il destinatario ha bisogno, ma è ciò che lui non sa ancora
di volere.
Buono shopping e Buon Natale!
41
MonzaClub
Lifestyle/2
FATTY IL LOOK DA PARTY! ! !
All I want for Christmas is…
CHABLIS
Trovare il fit giusto per ogni occasione
soprattutto quando ad incombere sono le feste
di Annalisa Manzione
I
nutile negarlo, il Natale, quando arriva, crea un’atmosfera
ineguagliabile e qualsiasi altro periodo dell’anno non regge il
confronto: la neve e il freddo che ci spingono a coccolarci con
tessuti morbidi e avvolgenti, le luci, i preparativi e i doni, le feste
con amici e parenti allietano le nostre giornate e, soprattutto,
le nostre serate. Impossibile arrivare impreparati per quel che
riguarda il Look. Perché tutte abbiamo voglia di essere bellissime,
ma soprattutto eleganti ad ogni occasione da trascorrere con
le persone che amiamo, ma anche cene e aperitivi con capo e
colleghi oppure party a casa di amici.
Per questa ragione siamo andate a trovare Rina,
non solo titolare di Chablis, ma vera fashionista,
che ha messo a disposizione la propria
immagine per aiutarmi a dare a tutte le lettrici
di Monza Club le dritte per meravigliosi outfit
da sfoggiare durante le feste, che ovviamente
42
MonzAClub
potrete trovare nella sua boutique di via Casati 68 ad Arcore.
Sono certa che adorerete lei ed i suoi abiti, proprio come me, perché
entrare da Chablis è come entrare in un piccolo e accogliente
paradiso del fashion e dello stile. Tutto gira intorno al brand
Flavio Castellani, da sempre sinonimo di donna contemporanea:
femminile, ma grintosa. Ma da Chablis troverete anche Fairly,
linea di abbigliamento chic e ironica e marchi come Kokka, per
le giovanissime. Inoltre, collaborare con persone che svolgono il
proprio lavoro con competenza e professionalità da un lato, ma
soprattutto con gioia, passione ed entusiasmo, mi rende sempre
molto soddisfatta.
Dunque, iniziamo: qual è la prima cosa a cui dobbiamo pensare
nella scelta di un party dress? Ovviamente a valorizzare la nostra
figura: essere alla moda a tutti i costi, ormai, lo abbiamo capito,
non è decisamente più di moda: molto saggio, invece, puntare
tutto sui propri punti di forza.
1
In secondo luogo, focalizzare l’attenzione sul luogo della festa.
Insieme a Rina, abbiamo scelto alcuni total look da sfoggiare a
seconda delle diverse occasioni.
Mettiamo un aperitivo post ufficio, con i colleghi, per scambiarsi
gli auguri. Si pone sempre il solito problema: non avere il tempo
di passare da casa a cambiarsi, ma non voler rinunciare ad essere
le più chic della festa. Per risolverlo c’è un trucco: benissimo la
longuette nera a vita alta, che avete indossato per l’ufficio, con
calza nera coprente. Togliete semplicemente camicia e giacca
e indossate un top particolare, un po’ eccentrico, come quello
proposto da noi, smanicato, in lana bouclé verde marcio (1). Un
tocco glam come la scarpa verde prato di Flavio Castellani e il
gioco è fatto. Vi farete senz’altro notare. Noi abbiamo abbinato
grandi orecchini dorati Chanel. Giocare con gli accessori è
fondamentale, ma anche molto divertente!
Ci sono poi le occasioni più formali, quali cene o feste in location
eleganti, in cui è necessario un abito da cocktail. Io e Rina vi
proponiamo due fantastiche alternative: abito in pizzo di Rebecchi,
lungo fin sopra al ginocchio, di un intenso blu cobalto su sfondo
nudo, manichina lunga e ampio girocollo (2). Il pizzo è uno dei
must di questo inverno e ci farà compagnia fino alla prossima
estate. Molto, molto raffinato ma attuale, se sdrammatizzato con
una calza nera coprente e tacco vertiginoso, rigorosamente nero
(Flavio Castellani). Noi lo abbiamo abbinato ad una versatile
giacchina di Lapin nero, punti luce e bracciale in oro bianco e
strass. Una vera chiccheria. In boutique la giacca è presente nelle
2
varianti di colore nero e bianco: pazzesca in versione elegante, ma
perfetta per rendere il vostro outfit decisamente casual se abbinata
a jaens, da portare sia col tacco che con le sneakers.
La seconda proposta è un abito tunica molto romantico, sempre
Flavio Castellani, color polvere con disegni di paillettes
sul davanti, scollo a V, manica ampia e rouge
sul finale. Anche in questo caso giocate
con gli accessori, potete osare un bracciale
molto importante e abbinare una clutch
metallizzata che richiami i giochi di luce
delle paillettes (3).
Infine, proponiamo per le appassionate delle
notti folli in discoteca, un mini dress di
aftershock, paillettatissimo e ultra luminoso
che vi farà sentire le regine del club (4).
Non dimenticate tacchi da urlo e di osare
con gli accessori: in questa occasione
è assolutamente concesso trasgredire.
Se dentro di voi si cela un animo rock,
dategli libero sfogo: pelle nera, metallici
in argento o dorati in contrasto.
Un appello ai maschi in “ascolto”: osate
rendere felice una donna e per Natale
regalatele uno di questi magnifici abiti.
Se pensate di non farcela da soli, ci
vediamo da Chablis.
43
MonzAClub
4
3
Toys for Boys
NoN solo
il meglio
del lusso.
ma molto,
molto di più.
Con questa premessa sta per aprire i battenti la “Big Boys toys”,
la fiera degli accessori più lussuosi del mondo. accessori per “ragazzi”
un po’ cresciuti ma soprattutto molto, molto facoltosi.
dubai, anno 2013. Mentre il mondo ancora si arrovella
per risollevarsi dal baratro della crisi economica, negli
Emirati Arabi l’unica aria che si respira è il benessere.
D’altra parte, qui un abitante ogni 80 è un Millionaire, per un
totale di oltre 200.000 persone che rientrano nel ranking dei
più ricchi del mondo. Tutti e sei i paesi del Gulf Cooperation
Council sono nella classifica delle 20 nazioni con la più alta
proporzione di milionari: non è un caso, quindi, che qui trovi
casa l’esposizione del lifestyle di lusso.
Elicotteri, macchine, jet privati di ultimissima generazione,
ma non solo. Anche tutte le novità della tecnologia e
dell’arredamento fanno bella mostra di sé in questa fiera unica
nel suo genere. Unica non solo per la tipologia di espositori e
44
MonzaClub
prodotti, ma soprattutto per il target cui si riferisce. Se fino a
qualche anno fa un evento del genere poteva attrarre compratori,
o semplici curiosi, da ogni parte del globo, oggi, sembrerebbe
che il tasso di internazionalità dei visitatori, in particolare
dall’America o dalla Russia, sia in calo. Sarà per la complicità
della crisi economica, o forse per l’ondata di rigore e austerity
che ha colpito un po’ tutto il mondo, l’edizione 2013 del Big Boy
Toys potrebbe ridursi a un evento per pochi e circoscritti ospiti
di estrazione araba, perdendo l’allure di fama internazionale.
Inversione di rotta a parte, quel che è certo è che gli esemplari
esposti faranno parlare di sé attirando l’attenzione di tutti e
facendoci sognare almeno un pochino.
Almeno quello, non costa niente.
La Lista dei desideri
Suddivisa per macro categorie come Avventura, Benessere,
Living e Automotiv, la Big Boy Toys promette di dare vita alla
più grande, affascinante e unica esposizione di prodotti di lusso
frutto delle manifatture più prestigiose e rinomate del mondo.
Niente prodotti seriali o ad alto tasso di commerciabilità Qui
la parola d’ordine è unicità. E dalle prime immagini che fanno
capolino non abbiamo alcun dubbio che sia davvero così.
Nonostante gli organizzatori tentino di riservare le sorprese
migliori per il giorno dell’apertura dell’esibizione, su internet
è già possibile scoprire alcune chicche che caratterizzeranno
l’edizione 2013.
Tra queste spiccano le rarità da collezione, quegli oggetti la cui
utilità è perlomeno discutibile ma che solo la valenza artistica
può riscattare.
Prima fra tutte la Aurum 79, una bottiglia da 500 ml di acqua con
scaglie di oro commestibile, realizzata in oro puro e impreziosita
da 113 diamanti. Una rarità, ovviamente, non solo perché in
limited edition da tre pezzi ma sarà difficile vederne una in giro
o addirittura assaggiarne il prezioso contenuto soprattutto per il
prezzo di vendita che è fissato a 900.000 dollari.
Che sia un effetto delle tante accese discussioni sull’importanza
dell’acqua pubblica?
Come sopravvivere al lungo inverno senza la comodità di una
seduta confortevole e ad altissimo tasso di tecnologia? Chi
non riesce a trovare pace per questo motivo potrebbe provare
l’ultima frontiera del lusso hi tech creata in casa Designatics.
La Sonic Chair è, infatti, una poltrona superaccessoriata per
l’ascolto stereofonico di altissima qualità. Adatta per lavorare al
computer grazie all’interazione diretta con tutti i sistemi Mac,
ma anche per i momenti di svago e relax, la Sonic Chair si
contraddistingue per la ricercatezza del design a uovo.
In più, questa straordinaria sintesi tra tecnologia e estetica,
permette di vivere un’esperienza audio e video senza paragoni.
Dotata di un amplificatore a quattro canali che separano e
regolano i canali stereo e il subwoofer, riesce a bilanciare il suono
in modo da creare un’isola acustica che elimina il rimbombo
dei bassi e le interferenze di qualsiasi natura. Posti al centro del
sound system, si ha la percezione di “entrare” nella musica o
nel film con la sensazione del sorrounded. L’effetto che circonda
l’ascoltatore deriva dalla concentrazione e dal contenimento
del suono all’interno della “cabina” che, evitando la dispersione
delle onde, permette di non disturbare chi si trovi nella stessa
sala in cui è posta la Sonic Chair.
45
aurum 79
sonic Chair
MonzaClub
Toys for Boys
tron light cycle
La moto deL futuro è qui
Per chi, invece, ha vissuto l’esperienza cinematografica di Tron-
Legacy con gli occhi entusiasti di un bambino (anche se un po’
cresciutello) non potrà non restare ammirato dalla spettacolare
moto- prototipo ideata e realizzata dalla Parker Brothers.
Impressionante e al tempo stesso affascinante vedere come i
miti del grande schermo, soprattutto quelli a due ruote, possano
diventare realtà e percorrere le strade della nostra quotidianità.
Quando il futuristico diventa qualcosa di tangibile, di vero,
lascia sempre un po’ perplessi. E’ questo il caso della Tron
light cycle, una vera e propria moto dalle forme curiose e
avveniristiche che sembra giungere direttamente dal futuro.
Anche per chi, come me, non impazzisce per il genere fantasy,
questi prototipi di scienza e tecnologia diventano oggetto di
interesse e ammirazione.
Totalmente eco, con un motore a 96 volt e batterie al litio,
questa evoluzione delle due ruote è in grado di percorrere oltre
100 miglia con una ricarica di 15-35 minuti.
Il prezzo, indicativo, è fissato a 55.000 dollari. Certamente non
un giocattolo qualsiasi.
46
MonzaClub
La nuova frontiera degLi action sport
Se negli anni Settanta spopolava lo skateboard, nei Novanta i
roller, gli anni Duemila le BMX, oggi è il turno del powerbocking.
Abbandonate qualsiasi immagine di sport da country club,
lasciate stare maratone e mazze da golf e abbracciate la nuova
mania che sta contaminando il mondo intero.
Dalla Germania, paese di origine dell’ideatore Alexander Bock
(da cui deriva il nome), agli Stati Uniti, l’allenamento più cool è
sui trampoli. La corsa e il salto non saranno mai più come prima
dal momento in cui inizierete a fissare le supermolle ai vostri
piedi. già, perchè si può arrivare a saltare fino a due metri e fare
passi lunghi ben tre metri, grazie alle molle che sfruttano il peso
di chi li indossa. E contrariamente a quanto si possa pensare, il
powerbocking, piace più agli adulti che ai giovanissimi proprio
perché non servono requisiti fisici particolari o allenamenti prejump,
rendendolo, di fatto, uno sport adatto a tutti.
La dreamcar che fa impazzire i big boys
C’era una volta, in una piccola cittadina nel Norfolk, una bella
tradizione nel creare automobili di prestigio, sintesi perfetta tra
manifattura d’eccellenza e design accattivante. Potrebbe iniziare
così la storia della Trident Sports Cars Ltd, un’azienda britannica
specializzata nel creare dei veri e propri gioielli dell’automotiv.
Che l’Inghilterra sia foriera di grandissime aziende specializzate
in macchine tailor-made è indiscutibile. Altrettanto indiscutibile
è la ricercatezza di una delle ultime nate in Uk: è il caso della
Trident Iceni, una sport car biposto, la cui bellezza estetica è pari
alla sua sicurezza in strada.
Con un motore Turbo diesel V8, questo modello è in grado di
raggiungere le 190 miglia orarie e percorrere oltre 2000 miglia
Sembrerà strano, ma questo nuovo sport contaminerà presto
anche gli Emirati Arabi, facendo la sua prima comparsa proprio
durante la fiera dei Big Boy Toys con l’esibizione dei più grandi
“jumpers” mondiali e con la presentazione delle molle di
ultimissima generazione.
47
MonzaClub
powerbocking
trident iceni
con un solo pieno. Magia?
No. Anni di ricerca e
sviluppo hanno permesso
di creare una vettura
straordinaria che, secondo
quanto dichiarato dagli
organizzatori del Big
Boy Toys, è in grado di
soddisfare tutte le esigenze di un uomo che guarda al futuro.
Innovativa in tutto, non poteva infatti tralasciare uno degli
aspetti più importanti per un guidatore moderno: il rispetto
ambientale, garantito dal motore Euro 6 che sarà obbligatorio
a partire dal 2014.
48
MonzaClub
la
bouillabaisse
food fighter
Due chef e un ingrediente. E la sfida è servita...
Una nuova rubrica che ogni mese vi presenterà un luogo speciale di Monza
e Brianza e che metterà alla prova il talento delle eccellenze dietro i fornelli.
Perchè la cucina non è soltanto una questione di sopravvivenza...
49
MonzaClub
La Bouillabaisse (cosa bolle in pentola...)
chef
a confronto
I
Vincenzo Butticè,
executive chef e anima de Il Moro, ha iniziato
a muovere i primi passi sotto la guida del maestro
Salvatore Schifano, da cui ha ereditato la passione per la
tradizione e l'innovazione gastronomica.
Il Santissimo Natale è caratterizzato
da una forte valenza emotiva, dove
la purezza e l’innocenza dell’infanzia
dettano i ritmi della Sacra ricorrenza.
Nuovamente al territorio mi ispiro
intendo in questo caso “ .. il territorio
esiste solo in funzione del mito
dell’infanzia, se ci inventiamo il mondo
delle tradizioni… Solo per rendere concreti e oggettivi gli anni magici…)
Barbery (2008 p.57)
Se Pablo Picasso lo regalava e Marilyn Monroe lo consumava a tutte le ore,
noi lo consigliamo a Natale e rigorosamente a Km 0 ovvero il Calvisano,
prodotto in un piccolo comune della provincia di Brescia.
L’anima del piatto:
La semplicità della patata, e noi intendiamo quella di Oreno, unita alla
nobiltà e ai simboli del caviale, inteso quello lombardo, per la ricorrenza
più sentita e più vissuta da tutti, il Santo Natale, la festività dove gli adulti
per un giorno ricordano la gioia dell’essere eternamente puri e incantati.
RISTORANTE IL MORO
Via Parravicini G. Francesco, 44 - 20900 Monza (MB)
Tel/Fax: +39 039/327899
info@ilmororistorante.it - www.ilmororistorante.it
50
MonzaClub
10 grammi di caviale
con spuma di patata
di Oreno e fonduta
di Gorgonzola DOP
ricetta per 4 persone
Ingredienti
40 g = Caviale lombardo
200 g = Patata di Oreno
4 cucchiai = Panna fresca
20 g = Burro
50 g = Gorgonzola DOP
50 g = Latte intero padano
Procedimento
= Bollire le patate con la buccia
e pelarle ancora calde
= Passarle con lo schiaccia patate
per due volte
= Ammorbidire il burro a pomata
e metterlo nel minipimer, aggiungere
la panna e la patata passata e frullare,
aggiustare di sale lasciandolo
un po’ insipido.
= Preparare la fonduta di gorgonzola
a bagno maria con il latte e lo zola
tagliato a piccoli pezzi, non facendo
mai superare i 40° al composto.
= Preparare 4 tazzine da caffè e versarvi
½ cm di di fonduta di zola.
= Con una siringa da pasticceria
adagiarvi sopra la spuma di patata
di Oreno.
= Guarnire con il caviale e servire come
se servissimo un caffè, sostituendo
il cucchiaino d’acciaio con uno
di madre perla.
Risotto allo
champagne e scampi
1 = Scalogno
qb = Olio
qb = Burro
1 = Bottiglia di Champagne
qb = Pepe
= Prezzemolo
350 gr = Riso carnaroli
12 = scampi
qb = Brandy
Procedimento
= Pulire gli scampi, togliere la testa ed
eliminare il filo nero. Togliere la polpa
con un taglio lungo la corazza, poi
metterla da parte. Con le carcasse preparare
il brodo per cuocere il risotto.
= Per il brodo, unire le teste in un
tegame, aggiungere un paio di cucchiai
d’olio, aggiungere il brandy e fare
fiammeggiare. Dopodiché unire un
pochino di champagne e far sfumare.
A seguire aggiungere un bicchiere di
acqua calda e lasciare cuocere a fuoco
basso, coperto.
= Prendere un altro tegame per il risotto.
Mettere 50 grammi di burro e lasciare
fondere, facendo appassire lo scalogno.
= Unire il riso, farlo tostare bene con lo
scalogno e aggiungere poco alla volta
lo Champagne. Continuare la cottura
aggiungendo poco alla volta il brodo
fatto con i crostacei.
= Nel frattempo fare soffriggere con un
pochino d’olio e uno spicchio d’aglio
la polpa degli scampi precedentemente
rimossa e farla saltare un pochino.
Peparla e tenerla al caldo.
= Aggiungere la polpa degli scampi al
risotto, una volta cotto, mantecare con
una noce di burro e servire con una
spolverata di pepe bianco.
Questa volta Monza Club si è cimentato con la cucina. Ma solo per la voglia
di partecipare ad un gioco divertente. E proponendo una ricetta molto
raffinata che, però, si può facilmente trovare anche navigando in internet.
Un gioco, ma fino ad un certo punto. Il risotto allo Champagne è infatti uno
dei piatti più raffinati che esistano. Semplice, ma al tempo stesso unico per
sapore e colore.
Impossibile non riconoscerne il gusto e il profumo inebriante delle bollicine.
Questa volta, accompagnate, da un altro cibo altrettanto raffinato come gli
scampi.
Perché accanto a piatti importanti della tradizione, il risotto - piatto tipico
dell’inverno, ma frutto di una cura costante nella sua preparazione - non
può che imporsi per delicatezza e corposità. Doti che lo champagne esalta
con il suo fascino perenne.
51
MonzaClub
La Bouillabaisse
Cucinare?
è una forma d’arte
Tre anni fa ha creato un foodblog
quotidianamente visitato da
migliaia di visitatori. Un successo
che l’ha spinta a trasformare
lo spazio virtuale in una cucina
piccola, ma attrezzata per dare
vita a una serie di corsi
di benedetta Trabattoni
CHIARA CATTANEO
52
MonzaClub
Occhi curiosi e veloci. Mani istintive che si muovono
sapienti tra gli ingredienti. Profumo di torta e biscotti
nell’aria…sembra già Natale. Colori e sapori accoglienti
nella casa di Chiara Cattaneo, trentenne foodblogger seregnese
che mi accoglie nel suo regno con curiosi orecchini a forma di
pasticcino. Dai dettagli capisci già che cucinare è la sua vita.
Una passione nata curiosamente dall’arte, da quando bambina
trascorreva i pomeriggi interi sdraiata sui fogli a dipingere; una
vena creativa incredibile che l’ha condotta all’Accademia di
Brera prima e ai fornelli dopo: “Ora decoro, dipingo, cucino...
basta creare e non importa se con colori acrilici o alimentari, se
con cartapesta o pasta di zucchero; la mia vita è solo questo, una
perenne ricerca di tutto ciò che è arte, passando dalle pentole
ai fogli agli spartiti!». Ogni giorno silenziosamente moltissime
persone entrano nella sua deliziosa cucina lilla varcando la
porta immaginaria del web, da cui Chiara dispensa ricette e
pillole di vita; la pagina online www.chiharubatolecrostate.com
è cliccatissima tanto da convincerla a realizzare un suo grande
sogno: “Voglio abbattere questo muro, lo schermo che divide me
dalle persone; da gennaio, infatti, questo spazio virtuale diverrà
una vera e propria cucina, piccina piccina ma attrezzatissima.
Nulla di esoso: si verrà con il proprio grembiulino, maniche
arrotolate e via ad impastare tra sbuffi di farina”. Perché tra i
tegami servono le stesse qualità richieste dalla quotidianità:
impegno, costanza e molta pazienza. “Quando sono di cattivo
umore il pane non mi lievita” ammette con un sorriso. Non
53
53
MonzaClub MonzaClub
Xxxx
tutto e non subito. Dedizione nei piccoli gesti perché “preparare
un buon piatto è una forma di amore, significa che doni qualcosa
a un altro: il tuo tempo, la tua cura”. Con il suo entusiasmo
ha contagiato tutti: parenti, amici e moltissimi utenti del
web; Chiara prepara piatti gustosissimi, li fotografa con la
sua inseparabile Reflex e li pubblica. Nonostante il successo e
la gente che la riconosce perfino nei supermercati di Londra,
è rimasta la ragazza semplice di sempre che adora la zucca al
vapore e concedersi lo sfizio di fare spesso shopping. Di teglie,
pentole antiaderenti e mattarelli, ça va sans dire.
Chiara, come è nata la grande passione per la cucina?
Io sono una figlia degli anni Ottanta, cresciuta anche con
merendine preconfezionate e pasta frolla surgelata e la mia
passione è nata relativamente tardi quando, durante gli anni
universitari, amavo rendermi utile in casa cucinando per i miei
genitori che lavoravano. Sfogliavo ricettari e passavo ore a
provare e riprovare nuovi piatti. All’inizio non tutto mi veniva
come volevo, ma con tanta pazienza e impegno sono migliorata
sempre di più. Oggi la mia cheesecake è richiestissima dagli
amici quando mi invitano a cena…
54
MonzaClub
Come ti è venuta l’idea del blog?
Su consiglio di un’amica che nel 2009, quando era un po’ la
moda dei tempi, mi suggerì di aprire un blog; sono passati ormai
tre anni da quel momento e ancora oggi mi stupisco di quanta
gente mi segua. Spesso si pensa che internet sia un mezzo di
comunicazione freddo e impersonale, ma io posso raccontare
un’esperienza diversa perché ho creato una sorta di seconda
famiglia con i vari foodblogger e le persone che consultano la
mia pagina: il giorno del mio matrimonio mi aiutava a vestirmi
una cara amica conosciuta proprio sul blog. A volte la vita sa
sorprenderti e ricevo tante mail di persone che, non solo leggono
le mie ricette, ma anche le mie riflessioni personali: questo mi
tocca davvero il cuore.
Cosa significa per te cucinare?
È ciò che riesco a fare meglio e mi fa sentire a mio agio, in più la
trovo una dimostrazione di affetto verso chi mi sta accanto: mio
marito, la mia famiglia, gli amici. Amo preparare biscotti e dolci,
confezionarli e regalarli. Forse questa crisi ci sta permettendo di
riscoprire tutti quei gesti che si erano dimenticati.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
A breve apparirà sul blog una sezione baby food dove pubblicherò
ricette per lo svezzamento revisionate da una pediatra; è
importante abituare i bambini alla varietà, ai sapori genuini.
Al di là dell’etica culinaria, i cibi preconfezionati fanno male
alla salute e pararsi dietro alla mancanza di tempo è solo una
scusa: basta organizzarsi e dedicare la domenica pomeriggio alla
preparazione dei piatti per la settimana.
E poi a gennaio un’altra novità?
Sì, partirà una serie di corsi di cucina, nati soprattutto dalla
voglia di conoscere personalmente la gente che mi segue online
e trasmettere loro tutta la mia passione; sarà una versione reale,
Mince pies
(tradizionali dolcetti inglesi tipici del periodo natalizio)
Ingredienti (20 pezzi)
Per la pasta brisè
270g di farina 00
3 cucchiai di zucchero
150g di burro freddo a pezzettini
2-3 cucchiai di acqua fredda
Per il ripieno
1 mela sbucciata e tagliata a pezzettini
100g di uvetta sultanina
50g di scorza di arancia candita
1 cucchiaino di scorza di limone
50g di frutta secca a piacere (noci, nocciole…)
100g di zucchero di canna
2 cucchiai di rum
30g di burro fuso
1 cucchiaino di cannella
½ cucchiaino di noce moscata
Per la finitura
1 tuorlo sbattuto con un cucchiaio di latte
Preparazione
Preparare la pasta brisè facendo
la fontana con la farina e lo zucchero,
unire un pizzico di sale. Nel centro
mettervi il burro a pezzetti ed impastare
velocemente unendo quanto basta di acqua
per ottenere un impasto omogeneo. Farne una palla,
avvolgerla in pellicola per alimenti e far riposare in frigorifero
per 30 minuti.
Preparare il ripieno: in un pentolino unire tutti gli ingredienti
e cuocere a fuoco dolce per una decina di minuti, pian piano
la mela cuocendo andrà a legarsi con lo zucchero, il burro
e la frutta secca e si otterrà una farcia morbida.
Lasciare raffreddare.
Stendere la pasta brisè in una sfoglia spessa 2-3 mm, con un taglia
biscotti ricavare dei tondi che andremo a posizionare negli stampi
da tartelletta (o da muffins) e riempiamo con un cucchiaio
di farcia. Ritagliamo delle stelline di pasta che andremo a
posizionare su ogni tartina.
Spennellare la superficie dei dolci con un tuorlo d’uovo sbattuto
con un cucchiaio di latte ed inforniamo nel forno già caldo a 180°
fino a doratura (circa 20 minuti).
55
MonzaClub
concreta del mio blog, cucineremo insieme in un ambiente
retrò, partendo proprio dall’abc e assecondando le richieste dei
frequentanti. Il mio sogno è quello di aprire una vera e propria
scuola di cucina e credo che il valore aggiunto possa proprio
essere la genuinità.
Cosa ti aspetti dal futuro?
Spero tanto di mantenere sempre lo stesso entusiasmo che ho ora,
è la mia molla; in cucina voglio trasmettere come sono e a volte
mi incanto a pensare quanto sia bello rifare gesti antichi come
il mondo: vedere il pane lievitare sotto la tela e riconoscervi un
respiro non ha prezzo.
Oggetto del desiderio
Un Natale
davvero... app!
Impossibile sottrarsi alle mille e più applicazioni
dedicate alla festa più bella dell’anno. E noi
abbiamo deciso di fornirmi una carrellata
delle più divertenti e curiose
Albero di Natale
Oltre duecento tipi di decorazioni per
divertirsi a decorare il proprio, unico
ed esclusivo abete natalizio. Senza
tagliare alberi veri e senza occupare
troppo casa. La versione “micro” del
vero albero che però ha il vantaggio
di poterci seguire ovunque. La app
fornisce non solo quattro diversi tipi
di albero, ma anche scenari e decori.
Ovviamente con possibilità di salvare
ed inviare agli amici.
Un albero di Natale che per una volta non ingombrerà casa e in più potrà essere guardato ogni
volta lo si desidera può essere un’idea. Ma anche divertirsi a suonare alcune delle più note
melodie delle feste con un’autentica cornamusa. Questo è molto altro nelle app dedicate alle
feste natalizie. Non sapendo quale scegliere abbiamo deciso di regalare una carrellata delle più
divertenti e simpatiche. Di tempo per sbizzarrirsi, tra un pranzo e l’altro, ce n’è…
Cornamusa
Chi non ha mai sognato di suonare,
almeno per una sola volta, una
cornamusa. Ora è possibile con una
app totalmente gratuita che permette
di emulare il suono degli zampognari.
Alcune melodie tra le più famose, ma
soprattutto l’apporto del “musicista”.
Infatti, per farla funzionare, è
necessario soffiare davvero dentro
al microfono del proprio Iphone per
riempire d’aria la sacca e dare il via
al concerto.
56
MonzaClub
Unicef Pigotta
Questa è una app gratuita e soprattutto
ufficiale. Infatti è quella delle Pigotte
che Unicef ogni anni vende sulle
piazze d’Italia raccogliendo così fondi
per salvare la vita delle migliaia di
bambini che vivono nei Paesi in via
di sviluppo. Con questa app sarà
possibile realizzare la propria Pigotta
personale, scegliendo abbigliamento,
caratteristiche, acconciatura, insomma
tutto il possibile. Una volta realizzata, è
possibile condividerla sui social network
e soprattutto, grazie ad una mappa,
scoprire dove si trova il punto più vicino
per comprare davvero una Pigotta.
Consigliata…
Ipad…
e per magia
diventa un
macbook!
Il canto di Natale
(di Charles Dickens)
Chi non ha mai letto questo
meraviglioso libro alzi la mano. La
storia di Scrooge, uomo terribile, avido
e senza cuore e dei fantasmi che la
notte di Natale decidono di visitarlo
per fargli scoprire ciò che ha perso e
soprattutto ciò che perderà. E ciò che
invece potrebbe essere la sua vita…
Immancabile. Dalla biblioteca e ora
non solo…
Elf Santa’s Helper
Il piccolo aiutante di Babbo Natale è
qui! Con una grafica molto suggestiva
parte l’avventura di Elf e i suoi amici.
Sono bloccati al Polo nord e compito
dei giocatori è di utilizzare la magia per
raggiungere Santa Claus e permettergli
così di esaudire tutti i desideri dei
bambini del mondo. Interattivo e
divertente.
57
MonzaClub
Come trasformare il
vostro Ipad in uno
strumento velocissimo
anche per la scrittura?
Semplice, aggiungendo una tastiera.
Naturalmente, che sia però bluetooth.
Come idea regalo abbiamo scelto qualcosa
di utile senza strafare. Una semplice
tastiera wireless in grado di interagire
con il vostro Ipad.
Per i non amanti del touchscreen, ma al
tempo stesso Ipadmaniaci, ecco la soluzione
più adatta. La cosa bella è che ne esistono
di ogni tipo, con tanto di custodia, e di
ogni prezzo. Dai 40 euro in su, ognuno
può trovare la tastiera con custodia che
meglio risponda alle proprie esigenze.
In questo modo anche chi ha bisogno di
uno strumento veloce, pratico, che utilizza
molte delle applicazioni per la stesura
di testi, è servito.
Un bel regalo in grado di tirare fuori dagli
impicci anche chi ogni Natale si trova
a non sapere che pesci prendere.
E per chi sopporta poco le feste…
KEEp Calm and Carry On
I famosissimi manifesti creati
dal ministero dell’Informazione
britannico durante la Seconda
Guerra Mondiale possono servire
anche a Natale. Sbizzarritevi a
creare il vostro motto, con le parole
che più vi ispirano una serafica
calma, scegliete colori e logo per un
poster in grado di far superare anche
l’arrivo dei parenti…
CLUB MÉDITERRANÉE
ELEGANZA RAFFINATA
Una vacanza indimenticabile. Da vivere sulle sponde
di Sinai Bay o in un suggestivo e incantato chalet di
Pragelato Vialattea o ancora tra Maldive, Messico,
Marocco, Francia e naturalmente Italia. I luoghi più belli, le
atmosfere più raffinate per una clientela abituata al meglio.
Club Med, la scommessa è aperta. Con la sicurezza di vincere.
Perché saper rispondere a tutte le richieste, anche le più
esigenti, garantendo qualità superlativa e offerte “tailor made”
è la mission di questo gruppo. Il primo villaggio data 1950, ma
dal 2004 è il marchio leader nelle vacanze di pregio.
Oggi sono oltre 80 i resort
e i villaggi che portano
il marchio prestigioso
disseminati in 40 Paesi dei
5 continenti. Insomma,
un giro intorno al mondo
tra ciò che di meglio sa
offrire. Perché Club Med,
in tutti questi anni non si
è imbattuto per caso nei
luoghi dove insediarsi,
ma li ha scelti, scoperti e
valorizzati affinché tutto
fosse perfetto. Dal relax alla
scoperta attiva e culturale.
Cibo per il corpo e cibo
per l’anima. Non a caso,
SHOP IN SHOP
UN SERVIZIO VINCENTE
Entrare in un agenzia viaggi con le idee sempre chiare non è cosa che accade spesso. Immaginate
allora di poter contare su un aiuto preparato e in grado di capire i vostri desideri.
E di esaudirli con l’offerta più adatta alle vostre esigenze. La scelta di un operatore con un
brand solido e di un agenzia professionale capaci di rispondere alle richieste più esigenti
garantendo qualità è fondamentale per costruire una vacanza perfetta, anzi “tailor made”.
Da qualche mese Club Med e Scam Viaggi, agenzia storica di Monza, in via Pavoni, si
sono associati per creare all‘interno di quest'ultima un nuovo spazio Club Med dove uno
staff gentile, preparato e competente, sarà a vostra disposizione per consigliarvi e proporvi
la migliore soluzione per le Vostre vacanze da sogno.
Per informazioni e prenotazione:
SCAM VIAGGI - Via Pavoni 1 - Monza - Tel 039 83 90 31
Luoghi unici al mondo, l’incanto di resort dove design, cucina stellata
e raffinati servizi riescono a conquistare anche i clienti più esigenti.
Il soggiorno perfetto tagliato su misura che da oggi si può prenotare
anche nello spazio Club Med di Monza
58
MonzaClub
i resort sono quasi tutti nelle vicinanze di percorsi storici o
siti archeologici. A ciò si sono aggiunti nel corso del tempo
servizi sempre più raffinati e inclusivi che oggi vantano 4
e 5 Tridenti. Senza contare la possibilità di trascorrere le
vacanze nelle ville che Club Med mette a disposizione dei
propri clienti ad Albion, a Mauritius, e Belek in Turchia.
Lusso e discrezione, raffinatezza, bellezza ed estremo confort.
Dotate di piscina e giardino privati, maggiordomo dedicato,
chef a domicilio, servizio di conciergerie, free golf illimitato
e prossimi ai resort, le ville rappresentano la linea top di
Mauritius. Così come gli appartamente - chalet, sia con
modalità affitto sia vendita, sempre con maggiordomo,
concierge, attrezzature hi - tech e servizio wi - fi gratuito.
Scelte precise di un gruppo che si muove sempre solo con il
meglio. Come dimostra anche la scelta di stipulare importanti
partnership con architetti e designer internazionali e chef
stellati così come aree cura e benessere con famose maison de
beauté come Carita, L’Occitane en Provence, Mandara Spa,
Nuxe, Payot, Cinq Mondes, Decléor, Biotherm e Comfort
Zone. Il servizio è reso altresì più esclusivo grazie alla presenza
di G.O. selezionati e altamente qualificati. E per permettere ai
suoi ospiti di personalizzare ulteriormente la propria vacanza,
Club Med ha, di recente, introdotto la formula “Stopover”,
che offre la possibilità di prenotare tappe senza limiti di notti
nelle città più affascinanti al mondo come Dubai, Istanbul,
New York, Miami, Fort Lauderdale, in abbinamento ai resort
più prestigiosi. L’upscale del brand Club Med è testimoniato
però anche dai suoi progetti per il presente e il futuro. Infatti a
primavera 2013 in primavera 2013 saranno inaugurati i Resort
4 Tridenti di Guilin in Cina e quello di Belek in Turchia.
Insomma, solo il meglio. Perché anche la perfezione è in stile
Club Med.
PR AGELATO VIALATTEA
IL PARADISO DELLE ALPI
La destinazione più esclusiva dell’inverno 2013 del Tridente. Pragelato
Vialattea, nel cuore delle Alpi, è la meta ideale dell’inverno. Ma non
solo. A soli 90 chilometri da Torino, questo luogo incantato, aperto
sia nella stagione invernale che in quella estiva, ha ospitato nel 2006
i Giochi olimpici invernali, trasformandosi in una delle destinazioni
neve più ambite. Oggi, con il resort Neve a 4 Tridenti, Pragelato Vialattea
si conferma come il top dell’eleganza e delle vacanze di alta
gamma. In posizione strategica, il resort offre alla sua clientela la
possibilità di godere del comprensorio sciistico della Vialattea (una
funivia che collega il resort alle piste) nonché direttamente al Sestriere,
a San Sicario e a Sauze D’Oulx. In linea con le caratteristiche dei resort
Club Med, anche Pragelato Vialattea è stato realizzato su progetto di
un architetto di fama internazionale, l’italofrancese Rémy Camoin che
ha regalato a questo luogo degli esterni magici, interni altrettanto suggestivi,
attingendo al grande patrimonio culturale della regione Piemonte
e contemporaneamente al made in Italy raffinato ed elegante.
Che si rispecchia anche nella cucina, caratterizzata da piatti locali ed
internazionali con ben tre ristoranti in grado di proporre prelibatezze
per ogni esigenza. Pragelato Vialattea rappresenta il luogo ideale
59
MonzaClub
PREMIUM
ALL – INCLUSIVE
PERFETTO COME TE
La vacanza da sogno, ma sempre su misura. Una formula
vincente quella Premium All – Inclusive che Club
Med offre alla propria clientela che non significa, banalmente,
tutto compreso, ma la possibilità di scegliere e
personalizzare da cima a fondo il proprio soggiorno,
con un’ampia gamma di servizi, di strutture e senza
spendere nulla in più rispetto al budget definito
alla partenza. Libertà di godere del proprio
tempo libero senza restrizioni, in piena
sicurezza e con la qualità garantita
dal marchio.
sia per famiglie che per coppie, single o
gruppi di amici grazie alle varie tipologie
di alloggio, con tanto di chalet collegati al
cuore del resort. Naturalmente le formule
vacanze garantiranno anche una varietà
di servizi sempre di altissima qualità. Con
Premium All Inclusive by Club Med, ad
esempio, è possibile partecipare a corsi
di sci alpino, snowboard, nordic walking
e passeggiate a piedi o con le ciaspole.
E per chi non ama lo sci sono disponibili
parapendio, corse con i cavalli o slitte
trainate dai cani, senza dimenticare ovviamente
il benessere garantito dalla maison Payot oppure la punta di
diamante del resort, la Teen Spa, dedicata ai più piccoli. Un mondo di
bellezza, massaggi e cura di sé che i genitori stessi possono condividere
con i loro figli. Ovviamente garantiti tutti i servizi Club Med per i
bambini con Petit Club Med, Mini Club Med e Junior's Club Med. Pragelato
Vialattea è il secondo resort Club Med sulla neve dopo Cervinia
e il quinto del Paese insieme a Otranto, Kamarina e Napitia.
Sport | Golf
Il Golf
e Il busIness
Tra le varie attività che si stanno sviluppando nel mondo del golf
c’è anche il rilancio dei percorsi golfistici e le relative strutture,
che possono essere delle perfette location non solo per matrimoni,
ma anche per meeting aziendali e momenti di relax nell’ambito
di situazioni di lavoro
60
MonzaClub
61
MonzaClub
Sport | Golf
Scoprire i nostri campi da golf e le strutture golfistiche: questo
è stato il motivo per cui è nato “Golf to Business”, un nuovo
challenge che ha visto il suo esordio quest’anno al Golf Club
Villa d’Este il 25 ottobre.
Un torneo che avrebbe dovuto svilupparsi su tre prove includendo
oltre a Villa d’Este, anche il Golf Brianza e Carimate. Purtroppo
il poco tempo a disposizione e la situazione meteorologica del
mese appena trascorso, hanno spinto gli organizzatori monzesi
(che gestiscono l’incoming turistico sul nostro territorio con
“Golf in Brianza” – www.golfinbrianza.com), a concentrare la
manifestazione in una prova unica.
I golf club brianzoli offrono location uniche che possono essere
utilizzate dalle aziende per l’organizzazione di meeting, incontri,
team building ed incentive facendo leva sull’esclusività tipica
degli ambienti golfistici. Catturare l’attenzione dei top client,
gratificare i propri manager o rafforzare i rapporti all’interno del
proprio gruppo di lavoro, sono attività che trovano nell’ambiente
golfistico la loro naturale espressione: alternare l’attività
lavorativa a momenti di svago sul campo offrendo anche ai neofiti
la possibilità di provare l’ebbrezza di calcare il green, rappresenta
un alto valore aggiunto per le attività aziendali che vogliono
lasciare il segno. Tutto questo supportato dagli elevati standard
organizzativi e di location offerti dai golf club della Brianza e
non solo.
Le Club House dei circoli del nostro territorio sono tutte
perfettamente in grado di ospitare cene e colazioni di lavoro, grazie
a locali adatti e a servizi di eccellenza. Durante la bella stagione è
inoltre possibile sfruttare i bellissimi dehors e le suggestive terrazze
che si affacciano direttamente sui campi da golf.
62
MonzaClub
Tutto questo tenendo presente che moltissime persone si stanno
avvicinando a questa attività e che all’estero è uno degli sport più
praticati, con numeri ben al di sopra di quanto noi italiani siamo
abituati: molti manager sono soliti “staccare la spina” dedicandosi
al golf così come molti altri ne apprezzano lo stimolo che questa
disciplina impone nel mantenere alta la concentrazione.
Nonostante sul nostro territorio siano già moltissimi i golfisti
praticanti (con circa 30.000 giocatori nella sola Lombardia),
negli altri paesi d’Europa e d’America la percentuale dei golfisti è
altissima, molto superiore a quella del nostro paese.
A questo punto è facile notare come il golf rappresenti un’ottima
63
MonzaClub
occasione per creare momenti di svago per alcuni partner con
i quali si vuole intraprendere un’attività, o continuare un buon
rapporto di amichevole (e profittevole) collaborazione.
“Golf to Business” è nato proprio con questo intento, dando la
possibilità ai giocatori di iscriversi con un nome aziendale o di
un team: la formula di gioco 4 palle, che si disputa in coppia,
è stata molto apprezzata da tutti ed infatti sono stati ben oltre
100 i giocatori provenienti da diversi circoli della Lombardia che
sono scesi in campo: la coppia di vincitori era formata da Stefano
Mazzoli ed Edoardo Marelli mentre secondi sono arrivati Roberto
Musitelli e Andrea Verri; al terzo posto Daniele Lucchina e Renzo
Trivini Bellini.
Le prime due coppie hanno vinto un bellissimo soggiorno presso
il circolo di Is Arenas mentre la terza coppia ha vinto un weekend
per 4 persone con trattamenti di bellezza presso la struttura
C-Hotel&Spa.
Visto il grande successo è già stata “rilanciata” la sfida per il 2013.
Il nostro territorio della Brianza offre tantissime possibilità di
sviluppo, sia turistico che chiaramente industriale… e il binomio
golf e business è sinonimo di vittoria sicura.
Motori | Auto
ARRIVA
LA NUOVA
GOLF
Sono in poche le case automobilistiche
che possono vantare un’estetica
quasi immutata per così tante
generazioni come la Volkswagen Golf,
il cui design è rimasto per decenni
fedele a se stesso.
Ogni volta però ci sono modifiche
importanti e per questo modello
anche la diminuzione di peso e
i relativi consumi di carburante
ne sono un esempio
di Riccardo Tagliabue
64
MonzaClub
65
MonzaClub
Motori | Auto
66
MonzaClub
Quest’anno a Berlino c’è stata l’anteprima mondiale
della nuova Golf che è stata poi presentata al
grande pubblico alla fiera di Parigi, e fin da subito
ha avuto inizio la prevendita di questa vettura bestseller
venduta in più di 29 milioni di esemplari. Le prime
Golf hanno fatto la loro comparsa nei Concessionari
già a partire da novembre e in Volkswagen dicono che
la settima generazione della Golf è la migliore di tutti i
tempi e non ci sono motivi per non credergli…
La riduzione di peso raggiunge i 100 kg, aumentando così
l’efficienza della vettura. In funzione della motorizzazione
è stato possibile ridurre i consumi rispetto al modello
precedente fino a un massimo del 23%. La futura Golf
BlueMotion, le cui prevendite inizieranno nell’anno in
corso, consumerà, secondo il nuovo ciclo di guida europeo
(NEDC), solamente 3,2 l/100 km (a fronte di emissioni di
CO2 di 85 g/km).
Come sempre attenti alla sicurezza, anche per questa
nuova Golf i nuovi sistemi sono all’avanguardia, come la
frenata anti collisione multipla: un sistema proattivo di
protezione occupanti e la regolazione automatica della
distanza ACC con Front Assist e funzione di frenata di
emergenza City.
I designer della Volkswagen hanno puntato su un’estrema
libertà creativa che ha permesso di seguire numerosi
approcci per trovare un rinnovato design, senza
tralasciare la classicità di questo modello. Rispetto alla
golf precedente, la nuova versione sfoggia superfici
completamente rimodulate. Mentre sulla “sesta”
Golf il cofano motore era rialzato in corrispondenza
dei parafanghi, e quasi li incorniciava, ora avviene il
contrario. Lateralmente le linee caratteristiche nascono
dal punto più basso del parafango, prima di dirigersi
verticalmente verso il passaruota. Verso l’alto i parafanghi
sono delimitati da una linea che sembra incisa da
una lama e che confluisce nei montanti interiori. Nel
complesso tutte queste linee creano un cofano motore
con forma a V, sotto il quale trovano posto i fari, che
nella nuova configurazione sono più larghi rispetto alla
sottile fascia della calandra del radiatore. Particolarmente
caratterizzanti sono le luci diurne a LED dei fari allo
xeno. Un altro elemento chiave del design è la curvatura
nelle zone esterne del paraurti: un cambiamento della
forma che si nota soprattutto nella vista dall’alto.
Con questa “edizione” della Golf ha inizio anche una
nuova generazione di motori benzina e motori Diesel,
per i quali le tematiche relative all’acustica sono state
prese in considerazione fin dalle prime fasi di sviluppo,
cercando di contenere al massimo le emissioni di rumore.
Anche nelle dimensioni ci sono delle importanti
novità: con i suoi 4.255 mm di lunghezza la nuova Golf
è cresciuta di 56 mm rispetto al modello precedente.
Anche il passo è aumentato di 59 mm raggiungendo ora i
2.637 mm mentre le ruote anteriori sono state spostate in
67
MonzaClub
avanti di 43 mm. L’adozione di queste nuove dimensioni
conferisce alla vettura proporzioni più sportive, una
migliore struttura ad assorbimento programmato di
energia e una configurazione degli interni ottimizzata.
Parallelamente la carrozzeria è stata abbassata di 28 mm
(1.452 mm): lo spazio libero per la testa resta tuttavia
sempre eccellente.
Le motorizzazioni degne di nota sono due: l’1.4 TSI 140
CV e l’1.6 TDI 110 CV.
Tutte le unità hanno iniezione diretta del carburante e
sovralimentazione e sono dotate di serie dei sistemi start/
stop (riduzione dei consumi del 4% circa) e di recupero
dell’energia (riduzione delle emissioni di CO2 del 3%
circa). Grazie alla sinergia delle diverse misure adottate
è stato possibile ridurre le emissioni di CO2 fino ad un
massimo del 23%. Il TSI 140 CV è il primo motore della
Golf proposto anche con un sistema di gestione attiva
dei cilindri (ACT) e, grazie a questa nuova tecnologia
e alla generale riduzione del peso che caratterizza la
nuova Volkswagen, vanta consumi nel ciclo combinato
di appena 4,7 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di
109 g/km) pur mantenendo la massima agilità. Anche
il TDI 110 CV montato sulla nuova Golf BlueMotion
è un punto di riferimento sul fronte dei consumi con
i suoi 3,2 l/100 km (pari a 85 g/km di CO2) secondo
il nuovo ciclo di guida europeo (NEDC). A seconda
della motorizzazione la nuova Golf monta cambi a 5 o
6 rapporti. La maggior parte dei motori TSI e TDI può
inoltre essere abbinata al cambio automatico DSG.
Motori | Moto
Uno dei mezzi più agili per districarsi
nel traffico e per arrivare comodamente
in Ufficio: lo scooter. il BUrgman 650
della sUzUki è agile e veloce e rappresenta
il top di gamma della casa giapponese
nella categoria
SCOOTERONI
CHE PASSIONE
di Riccardo Tagliabue
Qualche anno fa gli scooter sono “apparsi” sul mercato
dedicati soprattutto ai più giovani. Il boom è stato
incredibile ed è stato il vero “rinnovamento” nel
settore delle due ruote.
Tutti pensavano fosse una moda del momento e che ben
presto i giovani avrebbero abbandonato gli scooter per
ritornare ai ciclomotori classici o alle moto da cross o
enduro, ma così non è stato e tutte le case hanno investito
in questo settore.
Non c’è stata casa che non abbia prodotto diversi modelli di
scooter di differenti cilindrate e aziende di accessori che non
abbiano creato caschi, giacche, bauletti, parabrezza e altro
dedicato proprio a questa “moda” e agli utenti scooteristi.
Purtroppo la crisi ha toccato tutti e anche gli scooter
ne hanno risentito, ma contemporaneamente chi aveva
investito (giustamente) su scooter di grossa cilindrata, ha
aperto le porte non solo a chi si affacciava al mondo delle
ruote a motore verso i 14/16 anni, ma anche a tutti coloro
che volevano abbandonare le 4 ruote, per raggiungere
l’università o il posto di lavoro, senza perdere ore e ore nel
traffico e, soprattutto, parcheggiando agevolmente nelle
“impossibili” vie del centro cittadino. Così tutte le case
giapponesi hanno spinto moltissimo nella produzione di
70
MonzaClub
scooter di grossa cilindrata, arrivando a realizzare delle
vere e proprie moto: sia dal punto di vista tecnologico che
prestazionale.
Oggi per molti motociclisti “doc” lo scooter non è ancora
considerato una moto vera e propria, ma resta il fatto che
sono state proprio le vendite di questi mezzi a sostenere
moltissime aziende motociclistiche negli ultimi anni.
Tra i leader del mercato motociclistico Suzuki ha da alcuni
anni a catalogo il Burgman, disponibile in diverse cilindrate
e che trova nel modello 650 ad iniezione il più potente e
performante, con consumi di carburante ridotti rispetto ai
modelli precedenti.
Al salone del Motociclo di quest’anno sarà presentato il
nuovo modello, che dopo 10 anni dalla sua uscita, è ancora
in grado di stupire con diverse novità, a partire dalle diverse
mappature disponibili, che permettono al conducente di
adattare le prestazioni alla propria guida e alle condizioni
dell’asfalto. Diverse mappature che prima di tutto danno
maggior sicurezza, ma che possono anche dare emozioni
diverse a seconda delle capacità del conducente.
A differenza dei modelli precedenti le linee sono più
arrotondate e più sinuose e garantiscono un’estetica
moderna e piacevole. Anche per questo è stata modificata
la parte ciclistica che ha subìto alcune novità
a partire dal telaio ridisegnato, sempre in
tubi d’acciaio, ma con misure differenti
nella parte posteriore per dare una linea
migliore e per conferire maggior sicurezza
nella guida.
Il comfort è garantito da una sella su
due livelli, dove il passeggero trova
anche uno schienale regolabile,
mentre all’avantreno si trova il
parabrezza anch’esso regolabile, ma
elettronicamente.
Sotto la sella si trova un vano molto
ampio che permette, oltre al fatto di portare
comodamente diversi oggetti, anche di alloggiare
due caschi.
Il forcellone è in lega leggera e l’impianto frenante ha
sempre l’abs, anche se modificato e alleggerito.
I ciclomotori restano sempre la vera alternativa al traffico
e in parte anche all’inquinamento e le moto o gli scooter
sono sicuramente tra i mezzi che possono garantire a
tutti di muoversi agevolmente, tenendo sempre presente
che in strada i veicoli sono tanti e che molto spesso
71
MonzaClub
gli automobilisti non considerano che ci sono anche i
motociclisti e che spesso coloro che utilizzano le moto
non possono eseguire qualunque tipo di manovra, senza
considerare gli altri… Quindi prudenza sempre e utilizzare le
protezioni migliori: dal casco, ai giubbotti e caschi e magari
anche un paraschiena!
Sport
a cura di
Il Monza Marathon Team presente con un nutrito gruppo di runners
all’appuntamento della Grande Mela: il reportage di una corsa “diversa”
Come da programma, dopo le rassicurazioni del primo cittadino
Bloomberg e certi che la macchina organizzativa e l’orgoglio
americano avrebbero avuto il sopravvento (pensando
soprattutto all’edizione 2001, dopo la tragedia dell’11 settembre),
partiamo per la Grande Mela.
Come ormai tradizione, siamo in tanti del Monza Marathon Team;
per noi la 26.2 newyorkese è praticamente la maratona “sociale”
(ndr, siamo infatti “nati” durante l’edizione 2009). Ognuno ha il
proprio obiettivo personale nella maratona più attesa, preparata
minuziosamente da mesi, per qualcuno sognata da anni: c’è più
della semplice sfida sportiva con se stessi. Le rassicurazioni ricevute
da casa in poche ore – purtroppo – svaniscono.
Già nel tragitto dall’aeroporto di Newark a Manhattan, passando
per il New Jersey, noto una situazione lungo le strade più che
critica. Non è solo il traffico, sempre caotico da queste parti;
moltissimi alberi sono sradicati, centinaia di persone sono in coda,
con taniche e sacchetti di plastica in attesa di qualche litro di
benzina e del ghiaccio. Manca l’energia elettrica. Tutto è in tilt! I
semafori sono spenti, la polizia costringe le autovetture ad avere
almeno tre persone a bordo per poter accedere a Manhattan, i
tunnel sono stracolmi di bus in fila indiana.
Il clima è strano, irreale…
La sera osservando la tv le mie perplessità si palesano ancora di
più: c’è una vera e propria campagna mediatica “anti-maratona”.
Gli sfollati sono tantissimi, Sandy ha lasciato un segno tangibile
nella parte bassa di Manhattan, a Staten Island e soprattutto nel
New Jersey e tutto stride con il clima festoso della maratona più
partecipata del mondo. Anche il venerdì mattina nella lower
Manhattan, dove – non sembra vero – anche il tempio dei
podisti di mezzo mondo “Paragon Sport” è forzatamente chiuso al
pubblico, le code chilometriche per un sacchetto di ghiaccio sono
ben visibili, i semafori sono ancora spenti ed il solito rumore di una
72
MonzaClub
?
New York 2012
«La NoN maratoNa»
città “che non dorme mai” è assente. Poi la telefonata dall’Italia.
È venerdì pomeriggio: “Sandy cancella la maratona!”. Subito un
sms cumulativo ai “miei” runners. I più pensano ad uno scherzo,
il sito della maratona riporta ancora “THE MARATHON WILL
TAKE PLACE ON SUNDAY AS SCHEDULED”, “RACE TO
RECOVER”. Tutto sembra come da programma, poi, in pochi
istanti, NYTIMES e CNN ci confermano la voce dall’Italia.
Delusione, sgomento, incredulità e rabbia si trasformano d’un
tratto in un pensiero positivo: “diamo una mano alla città”.
All’unanimità decidiamo di “metterci a disposizione” di New York,
proprio così, il “tempo simbolico” di una maratona per cercare di
“aiutare” gli sfollati in difficoltà. Nella giornata di sabato, dopo
la corsa nella riaperta Central Park con la nostra mascotte Yoko-
Veronica per Art4Sport, riusciamo a definire operativamente come
“collaborare”, attraverso un contatto con un gruppo di volontari
di Staten Island.
È domenica mattina; dopo una mezza maratona in gruppo, all’alba,
tra Central Park e il fiume Hudson (per qualcuno addirittura
40k), il minivan - originariamente destinato quale transfer per
la partenza della maratona - diventa il mezzo per raggiungere il
NY Container Terminal di Staten Island, a pochi chilometri dal
Verrazzano Bridge. Siamo una quindicina, tutti armati di buona
volontà. Raccogliamo, suddividiamo e stiviamo senza sosta, in
alcuni container, generi di prima necessità - da destinare agli
sfollati del New Jersey - messi a disposizione dai cittadini di Staten
Island. Arrivano in tanti a donare, alcuni addirittura con camion
stracolmi di merce di ogni genere… Noi facciamo la nostra
(piccolissima) parte.
Nel primo pomeriggio di domenica rientriamo a New York, dopo
aver vissuto un week-end particolare e “corso” una maratona
sicuramente diversa, che non dimenticheremo mai, per tutte le
contrapposte sensazioni che ci ha lasciato.
73
MonzaClub
agenda
gennaio 2013
6 gennaio
21K: Maratonina di annone (lC)
21K: Mezza del brembo (bg)
12 gennaio
Cross: 27° Campionato brianzolo
di Corsa campestre, Cantù
Trail: Winter eco Trail, Val Ferret-
Courmayeur (ao)
27 gennaio
42K: Miami Marathon
3 febbraio
21K: Maratonina di Città di lecco
21K: Mezza maratona delle due
Perle
Per maggiori informazioni:
www.monzamarathonteam.it
Sport
La campionessa di scherma ha incontrato gli studenti
del Collegio Villoresi cui ha svelato i segreti del suo successo.
Con un appuntamento già fissato in agenda:
le Olimpiadi di Brasile 2016
ARIANNA ERRIGO
HO uN cONtO
IN sOspEsO
RIO AspEttAmI
di benedetta Trabattoni
La grinta è quella di sempre. Perché è servita per resistere
agli “assalti” di mille studenti armati di curiosità e domande
oltre che di penna e carta per gli autografi di rito. Arianna
Errigo si è confermata campionessa a cinque cerchi anche tra i
banchi di scuola reggendo il confronto con i numerosi allievi
del Collegio Villoresi. Del resto, ha subito sottolineato agli
studenti don Romano Crippa, rettore della scuola, “Arianna è
una di voi: prima di tutto perché è una monzese e poi perché
attraverso l’impegno è riuscita a raggiungere la meta che si era
prefissata proprio come è chiamato a fare ciascuno”. L'incontro è
stato l'occasione per conoscere Arianna a 360 gradi lontano dai
riflettori e senza il filtro della tv. Una ragazza semplice, acqua e
sapone. Nonostante le medaglie. Nonostante il meritato successo.
Il fioretto è il prolungamento della sua mano che muove abile e
sicura sulle pedane di tutto il mondo: “Tirare - ammette - è ciò
che so fare meglio nella mia vita, mi viene così naturale.
Da quando ho preso in mano il fioretto la prima volta è come
se non avessi mai fatto altro nella mia esistenza”. Ventiquattro
anni e grinta da vendere. Una crescita atletica e personale
non sempre facile, caratterizzata anche da sconfitte e momenti
in cui ha pensato che forse non ce l’avrebbe fatta. “L’obiettivo
era sempre lì davanti a me, l’amore per la scherma e la voglia
74
MonzaClub
di vincere mi hanno dato la forza di sopportare le rinunce e i
tanti sacrifici. La vita di un atleta non è tutta rose e fiori: per
raggiungere certi traguardi sono fondamentali impegno, fatica
e costanza”. Bisogna saper rinunciare a tanto. Fino agli anni
delle superiori, tutto era conciliabile: la scuola, gli allenamenti,
le gare. Poi a 17 anni la scherma è diventata a tutti gli effetti
un lavoro ed è stato inevitabile fare delle scelte: “È solo in quel
momento che capisci di essere entrata in un’altra vita”.
“Fondamentale è stato il supporto della mia famiglia che mi ha
confortato in ogni passo della carriera – spiega Arianna – Sono
stati i genitori a indirizzarmi sulla strada della scherma all’età di
sei anni perché era uno sport che amavano”.
E da quel momento ha inanellato una vittoria dietro l’altra: i
campionati del mondo cadetti a Plovdiv nel 2004, gli europei
giovanili due anni dopo a Poznan; nel 2009 si è meritata l'oro nella
gara a squadre agli europei di Plovdiv, poi un altro oro nella gara
a squadre di fioretto e il bronzo nella gara di fioretto individuale
ai mondiali di Antalia. Compagne di squadra dell'oro mondiale
sono state Elisa Di Francisca, Margherita Granbassi e Valentina
Vezzali. Il 28 luglio 2012 ha ottenuto la medaglia d'argento nel
torneo individuale di fioretto femminile ai Giochi della XXX
Olimpiade di Londra, battendo, in semifinale, la connazionale, e
più volte campionessa olimpica, Valentina Vezzali, perdendo poi
la finale per un solo punto contro Elisa Di Francisca.
“Una sconfitta che mi brucia ancora, perché lì su quella pedana
si è infranto un sogno e nonostante sia salita sul podio, non
sono riuscita a godermi il momento; la rabbia verso me stessa era
forte. La mia mano mi ha tradito quando non avrebbe dovuto;
sicuramente ha giocato molto a mio sfavore la tensione perché
gli assalti tra italiani sono i più difficili sia perché ci conosciamo
tatticamente sia mentalmente”. Nel torneo a squadre di fioretto,
invece è riuscita a vincere l'oro, tirando in finale contro la
nazionale russa. Una Olimpiade che comunque le ha cambiato
la vita: “Non sono cambiata io, ma ciò che mi gira attorno.
Questa esperienza straordinaria mi ha dato tanto, ma rimango
con i piedi per terra, dedicandomi al mio sport senza distrazioni
e con un grande sogno in mente: vincere a Rio de Janeiro.
Avevo promesso a me stessa che se avessi ottenuto il gradino
più alto del podio nell’individuale, mi sarei dedicata a tirare con
la sciabola perché sono stravagante e credo sia l’arma che mi si
addicea di più perché permette un assalto veloce, dinamico…
ma ora come ora ho un conto in sospeso con il fioretto”.
Per la sciabola c'è tempo. L'assalto all'oro di Rio 2016 è già
lanciato.
75
MonzaClub
Arte e Cultura
IAN
DAVENPORT
di luca Tommasi
Ian Davenport è un artista inglese formatosi nella seconda
metà degli anni ottanta al celeberrimo Goldsmiths College di
Londra, in quegli anni autentica fucina di artisti di una nuova
generazione affermatasi con l’appellativo Young British Art, i
cui leader principali furono Damien Hirst e Tracey Emin.
È proprio nel contesto delle prima edizione della mostra Freeze,
ideata da Damien Hirst per proporre al mondo se stesso e i
suoi migliori colleghi di college,, che avviene il battesimo
espositivo di Davenport. I suoi primi passi artistici gli valgono
la nomination al Turner Prize del 1991, poi vinto da Anish
Kapoor. Davenport concepisce una pittura astratta che si genera
76
MonzaClub
dal far colare su delle superfici preparate (siano esse tele, carte o
allumini) differenti strati di pittura acrilica in maniera che le aree
pittoriche che si determinano debbano la loro configurazione
finale tanto alla gravità quanto alla consistenza del materiale
pittorico. Il risultato artistico, quindi, è contemporaneamente
definito da un elemento di forte imprevedibilità, dato dalla
gravità e dallo scivolamento della pittura sulla superficie, ma
anche da una predeterminata scelta del tipo di materiale e della
sua densità.
Così facendo, Davenport va oltre le esperienze tipicamente
analitiche che lo hanno preceduto, dando certamente importanza
all’analisi dei materiali dell’agire pittorico, ma introducendo
l’elemento dell’incontrollata casualità che può alterare la fredda e
rigorosa esecuzione artistica tipica dei minimalisti. Le sue prime
opere sono caratterizzate da un vibrante monocromatismo, come
quelle acquisite agli inizi dagli anni Novanta dalla Tate Modern
di Londra ed inserite nella collezione permanente.
Con il tempo le sue opere si vestono di accesi cromatismi, resi
ancora più brillanti dall’utilizzo di superfici in alluminio al
posto delle tele, con un uso del colore che diventa funzionale
ad un’accentuata esaltazione di questa peculiare dicotomia.
Nei Puddle painting (letteralmente dipinti pozzanghera),
questa conflitto raggiunge il suo climax. Se infatti l’artista
presuppone addirittura l’utilizzo di una siringa per iniettare
il colore sulla superficie (e quindi un approccio meno diretto
perché lo strumento si sostituisce al pennello) la fine dell’opera
ci mostra un’indistinta chiazza di colore di matrice quasi lirica
che contraddice l’iniziale approccio metodico e scrupoloso.
Davenport è la cristallina rappresentazione di un’arte astratta
che trova in se stessa continue modalità di rigenerazione e di
rinnovamento. A Roma fino al 30 novembre si è celebrata la
sua prima personale dal titolo Reflex affidata alla cura di Luca
Massimo Barbero.
77
MonzaClub
la cassazione
si è espressa
su un delicato
caso coniugale
Avv. Paolo Broggi
Avvocato civilista
del Foro di Milano
consulente legale
Lei non vuoLe figLi ?
iL tradimento deL marito
non e’ Legittimato
La relazione extraconiugale del marito
non può essere ritenuta una reazione
proporzionata al comportamento della
moglie che dichiara di non volere
figli da lui. Tale atteggiamento infatti
non costituisce violazione dei doveri
matrimoniali e non è valutabile ai fini
dell’addebito della separazione. D’altra
parte, neppure la violazione del dovere di
fedeltà comporta addebito automatico,
in quanto è necessario che essa sia in
rapporto causale con la crisi della coppia e
l’intollerabilità della convivenza.
Con la sentenza nr. 16089 del 21 settembre
2012, la I° Sezione della Cassazione
Civile, affronta il tema della valenza dei
doveri inerenti il matrimonio e la loro
violazione. Il giudice che deve pronunciarsi
su quale sia il coniuge a cui addebitare la
separazione deve compiere una valutazione
dei rispettivi comportamenti contrari ai
doveri matrimoniali, che hanno condotto
all’intollerabilità della prosecuzione della
convivenza. Ciò su cui si deve indagare è
quindi se quella tale condotta, da sola o
in relazione con altre condotte dell’altro
coniuge, abbia avuto causa determinante
alla rottura dell’unità familiare. La prima
sezione civile ha respinto il ricorso di una
signora di Bolzano, contro la decisione
della Corte d’appello di Bolzano
di cancellare l’addebito della
separazione al marito che
aveva iniziato una relazione
extraconiugale con la segretaria,
il marito aveva infatti appellato
la sentenza sostenendo che
la sua condotta sarebbe stata
78
MonzaClub
“legittimata” dal rifiuto ingiustificato della
moglie di avere dei figli da lui.
Secondo la Corte di Cassazione la posizione
assunta dalla moglie riguardo al non
avere figli, non può legittimare l’infedeltà
coniugale del marito. Inoltre la Corte
di Appello non avrebbe tenuto conto
della circostanza che sia il tradimento del
marito, sia l’affermazione della moglie, si
collocavano in un contesto di crisi della
coppia già in atto da diverso tempo.
Per questo motivo anche il Tribunale di
primo grado ha errato nel pronunciare
l’addebito della separazione nei confronti
del marito. Infatti, secondo l’orientamento
costante e dominante della giurisprudenza
di legittimità, la violazione del dovere
di fedeltà va posto in relazione con
un’accertata intollerabilità della convivenza
in cui il tradimento sia stato il fattore
scatenante o la causa principale.
Da ciò deriva che la violazione dell’obbligo
di fedeltà coniugale non è causa di addebito
se non ha avuto incidenza causale nel
determinare la crisi. La Cassazione ha
infatti respinto il ricorso della donna ed ha
osservato che : “l’inosservanza dell’obbligo di
fedeltà, da solo, non può giustificare addebito
qualora una tale condotta sia successiva
al verificarsi di una accertata situazione di
intollerabilità della convivenza, sì da costituire
non la causa di detta intolleranza ma una
sua conseguenza”. Del resto, fanno notare
ancora, la dichiarazione della moglie “non
dimostra tanto consolidata volontà di non
avere figli” ma è il segnale di “una situazione
di crisi” e fa emergere la preoccupazione di
lei per la fine del rapporto.
DAI VALORE
AL TUO BUSINESS:
COMUNICA
Non è facile parlare di persone e realtà che di solito
stanno dietro le quinte, nell’ombra, immersi
nel proprio compito professionale principale: diffondere
l’identità positiva di aziende, persone ed iniziative.
Si, perché è questa in fondo la mission di Tramite R.P.
& Comunicazione, agenzia di comunicazione integrata
del territorio che con l’umiltà della pura competenza si
è ritagliata, nel tempo, un’importante presenza su diversi
tavoli territoriali e non.
L’agenzia nasce diversi anni fa dall’idea della sua fondatrice,
l’allora giovanissima Ramona Brivio, che, partendo
da zero, ha dato avvio ad un’impresa il cui core business
è l’attività di ufficio stampa e pubbliche relazioni.
“Ufficio stampa e p.r. in Brianza? Una pazzia!” si mor-
morava nel settore. Invece è stata proprio la positiva
R.P. & Comunicazione
Via Mascherpa, 14
20048 Carate Brianza (MB)
Tel. 039.8946677
Fax 039.8942929
www.tramitecomunicazione.it
concretizzazione di questa pazzia a divenire una conquista
e su questa base sono state poste le fondamenta per
gli importanti traguardi successivi.
Un'agenzia di comunicazione made in Brianza creata
da una giovane imprenditrice. Ma non è tutto. Con il
tempo sono state inserite in Tramite altre figure, tutte
giovani professioniste del settore. Un team in rosa, affiatato
e caparbio, che si dedica quotidianamente alla
gestione delle relazioni con i media per aziende, enti,
associazioni ed iniziative territoriali; una struttura poliedrica,
versatile e dinamica nella quale l’entusiasmo
della squadra si fonde con l’esperienza collaudata nel
settore della comunicazione.
“Sono felice di aver creato del valore per me, per le mie
collaboratrici e per i clienti e partner. Sono orgogliosa
di aver avviato questa iniziativa imprenditoriale proprio
in Brianza, una terra ostica sotto molti aspetti legati alla
comunicazione ma pronta a dar fiducia a chi la merita
davvero, lavorando con passione e chiarezza – afferma
Ramona Brivio, titolare dell’agenzia – Oggi cerchiamo
aziende ed Enti che vogliono valorizzare la propria identità,
che desiderano interloquire al
meglio con il proprio pubblico
di riferimento, strutture che
non intendono “immobilizzarsi”
nascondendosi dietro
la parola crisi ma che scelgono
di agire per affrontare
nuove sfide. Noi possiamo
essere il loro TRAMITE,
abbiamo gli strumenti
per accompagnarli sulla
via della riconoscibilità
positiva”.
Ramona Brivio
WAVE TANGRAM
PAVIMENTI IN ACCIAIO PER L’ARCHITETTURA
WAVE STEELS È COMMERCIALIZZATO DA
STAINLESS PRODUCTS S.R.L.
VIALE DELLE INDUSTRIE, 9 - 20040 CAMBIAGO (MI) ITALY - TEL. +39 02.959.499.640 - FAX +39 02.959.499.641
WWW.WAVE-STEELS.IT