quaderno sinodo VII.pdf - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva ...
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Se la Chiesa di <strong>Gravina</strong> dovette affrontare nel corso<br />
del secolo un lungo travaglio interno, la pace dell’arcipretura<br />
di <strong>Acquaviva</strong>, che era durata più di due secoli,<br />
fu improvvisamente interrotta dai nuovi tentativi messi<br />
in atto dall’arcivescovo di Bari, Francesco Ayello (1424-<br />
1453) di annullare la sua autonomia.<br />
Nel 1452, infatti, dichiarò unilateralmente apocrifa<br />
la bolla del suo predecessore Andrea III, ritenuta da<br />
lui tale perché estratta da una copia e declassò la Chiesa<br />
da palatina a ricettizia 43 .<br />
se o semplicemente agricole, che erano sparse nel territorio.<br />
Storicamente, l’epicentro della scossa, individuato con molta<br />
probabilità nel Matese, investì quest’area, l’Irpinia e il Sannio,<br />
con un’ampia onda sismica che fece sentire i suoi effetti<br />
distruttivi anche in altre zone dell’Italia centro-settentrionale<br />
e meridionale. Quella principale si verificò nella notte tra il 4<br />
e 5 dicembre alle ore 23 ed è stata calcolata di magnitudo 7,1<br />
(quella del 2 novembre 1980 che colpi l’Irpinia e la Basilicata<br />
fu di 7,2). Causò ben 30.000 morti. Cf. M. Baratta, I terremoti<br />
d’Italia, Torino 1901, pp. 66-73; S. Russo, Storia di Foggia<br />
in età moderna, Bari 1992, pp. 27-28 e il sito web http://www.<br />
markrage.it. Nelle cronache delle città vicine, stranamente,<br />
non si trovano riferimenti a questo sisma. Per la città di <strong>Altamura</strong>,<br />
per esempio, è riportata da Ottavio Serena una notizia<br />
che suscitò non poche perplessità nello storico per la sua<br />
provenienza: Egli scriveva: «In alcune notizie che diconsi raccolte<br />
nella Biblioteca del Monastero della Trinità della Cava e<br />
di cui furono comunicate dal Sig. Emmanuele Cavalli di Lucera<br />
si dice che <strong>Altamura</strong> in quest’anno 1456 subì un fortissimo<br />
terremoto “che lasciò illesa la sola Chiesa e tolse la vita alla<br />
maggior parte dei suoi abitanti”. Non so donde sia stata ricavata<br />
tale notizia, di cui non si fa cenno in nessuna cronaca …».<br />
T. Berloco, Storie inedite della città di <strong>Altamura</strong>, Cassano delle<br />
Murge, 1985, pp. 187-188. Nessuna traccia neanche nelle storie<br />
delle vicine città di Matera e Montepeloso. Possibile che<br />
danni così ingenti si siano verificati nella sola <strong>Gravina</strong>?<br />
43 Era definita così quella Chiesa posta sotto il patronato del<br />
Comune o della famiglia che l’aveva fondata.