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quaderno sinodo VII.pdf - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva ...

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32<br />

Se la Chiesa di <strong>Gravina</strong> dovette affrontare nel corso<br />

del secolo un lungo travaglio interno, la pace dell’arcipretura<br />

di <strong>Acquaviva</strong>, che era durata più di due secoli,<br />

fu improvvisamente interrotta dai nuovi tentativi messi<br />

in atto dall’arcivescovo di Bari, Francesco Ayello (1424-<br />

1453) di annullare la sua autonomia.<br />

Nel 1452, infatti, dichiarò unilateralmente apocrifa<br />

la bolla del suo predecessore Andrea III, ritenuta da<br />

lui tale perché estratta da una copia e declassò la Chiesa<br />

da palatina a ricettizia 43 .<br />

se o semplicemente agricole, che erano sparse nel territorio.<br />

Storicamente, l’epicentro della scossa, individuato con molta<br />

probabilità nel Matese, investì quest’area, l’Irpinia e il Sannio,<br />

con un’ampia onda sismica che fece sentire i suoi effetti<br />

distruttivi anche in altre zone dell’Italia centro-settentrionale<br />

e meridionale. Quella principale si verificò nella notte tra il 4<br />

e 5 dicembre alle ore 23 ed è stata calcolata di magnitudo 7,1<br />

(quella del 2 novembre 1980 che colpi l’Irpinia e la Basilicata<br />

fu di 7,2). Causò ben 30.000 morti. Cf. M. Baratta, I terremoti<br />

d’Italia, Torino 1901, pp. 66-73; S. Russo, Storia di Foggia<br />

in età moderna, Bari 1992, pp. 27-28 e il sito web http://www.<br />

markrage.it. Nelle cronache delle città vicine, stranamente,<br />

non si trovano riferimenti a questo sisma. Per la città di <strong>Altamura</strong>,<br />

per esempio, è riportata da Ottavio Serena una notizia<br />

che suscitò non poche perplessità nello storico per la sua<br />

provenienza: Egli scriveva: «In alcune notizie che diconsi raccolte<br />

nella Biblioteca del Monastero della Trinità della Cava e<br />

di cui furono comunicate dal Sig. Emmanuele Cavalli di Lucera<br />

si dice che <strong>Altamura</strong> in quest’anno 1456 subì un fortissimo<br />

terremoto “che lasciò illesa la sola Chiesa e tolse la vita alla<br />

maggior parte dei suoi abitanti”. Non so donde sia stata ricavata<br />

tale notizia, di cui non si fa cenno in nessuna cronaca …».<br />

T. Berloco, Storie inedite della città di <strong>Altamura</strong>, Cassano delle<br />

Murge, 1985, pp. 187-188. Nessuna traccia neanche nelle storie<br />

delle vicine città di Matera e Montepeloso. Possibile che<br />

danni così ingenti si siano verificati nella sola <strong>Gravina</strong>?<br />

43 Era definita così quella Chiesa posta sotto il patronato del<br />

Comune o della famiglia che l’aveva fondata.

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