GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA
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Mensile - Sped. in a.p. 70% - d.c.b. - ud - <strong>di</strong>rettore responsabile bRuNO RAZZA<br />
8<br />
2008<br />
geometra<br />
<strong>di</strong>mensione<br />
Organo ufficiale del<br />
comitato Regionale<br />
dei collegi dei<br />
geometri del<br />
Friuli Venezia Giulia
In<strong>di</strong>ce<br />
4 E<strong>di</strong>tORiAlE<br />
Presto un nuovo regolamento e porte aperte<br />
ai colleghi <strong>di</strong>pendenti pubblici<br />
<strong>di</strong> Bruno Razza<br />
10 SicuREZZA<br />
Testo unico della sicurezza<br />
<strong>di</strong> Antonio Tieghi<br />
16 <strong>di</strong>RittO<br />
Distanze legali in e<strong>di</strong>lizia<br />
<strong>di</strong> Livio Lacosegliaz<br />
21 EStiMO<br />
Il nostro estimo si adegua agli standard internazionali<br />
<strong>di</strong> PierGiuseppe Sera<br />
25 cAtAStO<br />
I Geometri propongono <strong>di</strong> cambiare metodo<br />
per gli accatastamenti dei fabbricati non censiti<br />
<strong>di</strong> Bruno Razza<br />
29 ScuOlA<br />
Stage degli studenti dell’Istituto per Geometri<br />
nei nostri Stu<strong>di</strong> professionali<br />
<strong>di</strong> Elio Miani<br />
32 AttiVità dEl cOllEGiO <strong>di</strong> GORiZiA<br />
Problematiche comuni nel costruire<br />
<strong>di</strong> Silvio Martinelli<br />
33 Viaggio <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o a Verona<br />
<strong>di</strong> Silvio Martinelli<br />
35 AttiVità dEl cOllEGiO <strong>di</strong> u<strong>di</strong>NE<br />
Il punto sull’invio telematico degli atti catastali <strong>di</strong> aggiornamento<br />
<strong>di</strong> Pierdomenico Abrami<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008
8/2008 <strong>di</strong>mensione geometra<br />
E<strong>di</strong>toriale<br />
Presto un nuovo regolamento<br />
e porte aperte ai colleghi<br />
<strong>di</strong>pendenti pubblici<br />
l’Assemblea dei Presidenti <strong>di</strong> collegio ha sancito la volontà <strong>di</strong> aprire le iscrizioni<br />
all’Albo dei colleghi pubblici <strong>di</strong>pendenti e <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere un nuovo regolamento<br />
per l’esercizio della professione <strong>di</strong> Geometra<br />
<strong>di</strong> Bruno Razza<br />
Il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> DG<br />
Bruno Razza<br />
Il Consiglio Nazionale dei Geometri e<br />
dei Geometri Laureati, ha celebrato il 15<br />
luglio scorso, la prima Assemblea dei Presidenti,<br />
dopo il recente inse<strong>di</strong>amento e le<br />
novità non si sono fatte attendere.<br />
Il Consiglio ha presentato all’Assemblea<br />
due punti sostanziali del suo programma<br />
e degli obiettivi della nuova gestione.<br />
Cercando <strong>di</strong> essere protagonisti delle riforme<br />
e principalmente <strong>di</strong> quelle che ci<br />
riguardano <strong>di</strong>rettamente, abbiamo fatto<br />
un’analisi storica della nostra situazione.<br />
Questa analisi ci ha obbligatoriamente<br />
condotti a rivedere le antiche strategie<br />
<strong>di</strong> chiusura e <strong>di</strong> conservazione, per aprire<br />
la nostra realtà alle esigenze reali della<br />
società che cambia.<br />
Si tratta della possibilità <strong>di</strong> iscrizione<br />
all’Albo dei pubblici <strong>di</strong>pendenti e della<br />
nuova strategia per la definizione delle<br />
competenze del Geometra e del Geometra<br />
Laureato, in una moderna ridefinizione<br />
del regolamento professionale, in particolare<br />
del famoso articolo 16.<br />
I Presidenti <strong>di</strong> Collegio hanno risposto<br />
positivamente, con una votazione espressa<br />
all’unanimità, portatrice <strong>di</strong> una ventata<br />
<strong>di</strong> rinnovato entusiasmo.<br />
Quin<strong>di</strong> via libera al Consiglio Nazionale<br />
per la identificazione dei mezzi più idonei<br />
al fine <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire alla possibilità <strong>di</strong><br />
4<br />
iscrizione al nostro Albo, anche dei Geometri<br />
Dipendenti Pubblici e via libera<br />
ancora, per la riscrittura del regolamento<br />
per l’esercizio della professione del Geometra<br />
e del Geometra Laureato.<br />
I ragionamenti che hanno condotto a<br />
queste due storiche decisioni, sono ormai<br />
sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti e possiamo riassumerli<br />
in un’analisi della realtà.<br />
1) Iscrizione all’Albo dei pubblici<br />
<strong>di</strong>pendenti:<br />
La situazione attuale è <strong>di</strong> assoluta confusione,<br />
nella quale non possiamo continuare<br />
a barcamenarci.<br />
- Alcuni Collegi applicano rigorosamente<br />
l’Art. 7 del Regolamento interpretandolo<br />
come assoluta incompatibilità<br />
del rapporto <strong>di</strong> pubblica <strong>di</strong>pendenza<br />
con l’iscrizione all’Albo.<br />
- Altri Collegi hanno istituito l’Albo speciale:<br />
una sorta <strong>di</strong> elenco <strong>di</strong> colleghi<br />
abilitati e non, ad esercitare l’attività<br />
<strong>di</strong> geometra per il solo ente da cui <strong>di</strong>pendono.<br />
- Altri Collegi iscrivono i pubblici <strong>di</strong>pendenti<br />
in base ad un parere espresso dal<br />
Procuratore della Repubblica che in<br />
sostanza <strong>di</strong>stingue il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> eserci-<br />
segue a pag. 6
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
tare la libera professione dalla impossibilità<br />
<strong>di</strong> assumere lo status <strong>di</strong> iscritto<br />
all’Albo.<br />
- Altri Collegi non cancellano dall’Albo<br />
i pubblici <strong>di</strong>pendenti che sono stati<br />
assunti dopo l’iscrizione all’Albo e<br />
che non informano il Collegio del loro<br />
nuovo impiego.<br />
- Con l’art. 1, commi 56 e seguenti L.<br />
662/96 i geometri abilitati che scelgono<br />
il part-time devono essere iscritti<br />
all’Albo ma sono soggetti a vincoli e<br />
limitazioni determinate da incompatibilità<br />
o conflitto <strong>di</strong> interessi.<br />
- Sono vigenti gli art. 92 e 118 del D.P.R.<br />
n. 417/74 che consentono a particolari<br />
tipologie <strong>di</strong> insegnanti <strong>di</strong> essere regolarmente<br />
iscritti all’Albo e <strong>di</strong> esercitare<br />
la professione.<br />
- Vige l’art. 15 L. 70/75 che prevede<br />
l’istituzione del ruolo professionale<br />
per i <strong>di</strong>pendenti degli Enti Pubblici<br />
non economici che, nello svolgimento<br />
dell’attività istituzionale, si assumono<br />
una personale responsabilità <strong>di</strong> natura<br />
professionale.<br />
Quin<strong>di</strong> piuttosto <strong>di</strong> continuare con queste<br />
contrad<strong>di</strong>zioni è <strong>di</strong> certo meglio darsi<br />
6<br />
una regola nuova, <strong>di</strong> più trasparente garanzia<br />
e chiarezza interna ed esterna.<br />
Nella stesura del nuovo Regolamento,<br />
il Consiglio nazionale dovrà comunque<br />
salvaguardare i seguenti principi:<br />
- al pubblico <strong>di</strong>pendente a tempo pieno<br />
è comunque vietato esercitare la libera<br />
professione;<br />
- l’accesso all’Albo è comunque legato<br />
al possesso dell’abilitazione conseguita<br />
con il superamento dell’esame<br />
<strong>di</strong> stato;<br />
- l’attività <strong>di</strong> geometra svolta per la pubblica<br />
amministrazione sarebbe da considerare<br />
attività professionale soggetta<br />
al controllo del Collegio ed alle regole<br />
deontologiche fissate dalla Categoria;<br />
- l’iscrizione all’Albo darebbe al <strong>di</strong>pendente<br />
gli stessi <strong>di</strong>ritti e doveri <strong>di</strong> un<br />
normale iscritto ivi compreso l’obbligo<br />
della formazione continua e dell’aggiornamento<br />
professionale;<br />
- uno specifico timbro professionale (unificato)<br />
in<strong>di</strong>viduerebbe gli elaborati redatti<br />
dal pubblico <strong>di</strong>pendente;<br />
- sarebbe necessario organizzare un serio<br />
controllo delle attività in conflitto <strong>di</strong><br />
interessi per gli iscritti part-time.
Diverse sono le possibilità che consentiranno<br />
<strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire a questo risultato<br />
ed il Consiglio Nazionale è chiamato a<br />
scegliere la strada più idonea tra:<br />
- una interpretazione coerente con i tempi<br />
dell’art. 7 del Regolamento;<br />
- con un intervento legislativo;<br />
- fissando modalità e con<strong>di</strong>zioni nel nuovo<br />
Regolamento professionale.<br />
La delibera adottata dall’Assemblea dei<br />
Presidenti recita testualmente: “Fermo<br />
restando il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> esercitare la libera<br />
professione, il Consiglio Nazionale è<br />
autorizzato ad adoperarsi per consentire<br />
l’iscrizione all’Albo dei Geometri e fare tutto, ma assicura il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> fare a<br />
Geometri Laureati dei pubblici <strong>di</strong>pen- chi sa e <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> saper fare”.<br />
denti a tempo pieno, fissandone moda- La con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> questa elementare<br />
lità e con<strong>di</strong>zioni”.<br />
affermazione ha conseguenze estremamente<br />
importanti per tutti noi.<br />
2) Nuova strategia<br />
La categoria <strong>di</strong>fenderà solo e soltanto<br />
per la riformulazione dell’art. 16<br />
coloro che concretamente possiederan-<br />
del Regolamento professionale<br />
no i requisiti formativi ed organizzativi<br />
Come tutti sanno, è nel settore della pro- necessari per operare bene, nei vari setgettazione<br />
e<strong>di</strong>lizia che incontriamo le tori della nostra attività.<br />
maggiori <strong>di</strong>fficoltà ed è evidente che le Al conseguimento <strong>di</strong> una maggiore e<br />
organizzazioni <strong>di</strong> categoria non posso- specifica formazione professionale, verno<br />
continuare a spendere e consumaranno attribuite maggiori e nuove comre<br />
risorse ed energie per perdere molpetenze.te cause.<br />
Questa certezza deriva dall’orientamento<br />
Mentre deve continuare l’azione <strong>di</strong> <strong>di</strong>- e dalle tendenze che il legislatore negli<br />
fesa delle competenze fissate nel ’29 ed ultimi anni, ha confermato più volte:<br />
acquisite nel tempo, è necessario in<strong>di</strong>- - nelle norme che regolano la nuova<br />
viduare ed attivare una nuova e <strong>di</strong>ver- ed importante materia della sicurezsa<br />
strategia per la definizione e la tuteza (può agire solo chi è in possesso <strong>di</strong><br />
la delle nostre competenze.<br />
un preciso titolo abilitante) - D. Lgs.<br />
L’Assemblea dei Presidenti finalmen- n. 81/08, art. 98;<br />
te all’unanimità, ha con<strong>di</strong>viso un prin- - nelle norme sulla certificazione energecipio<br />
molto <strong>di</strong>scusso e controverso netica (ve<strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a: DGR n.<br />
gli anni scorsi, che oggi costituisce una 5773 del 31/10/2007 - Regione Emi-<br />
straor<strong>di</strong>naria inversione <strong>di</strong> tendenza rilia Romagna: Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e coorspetto<br />
al passato e che può essere co<strong>di</strong>namento sui requisiti <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento<br />
sì riassunto:<br />
“Non è più vero che la sola iscrizione<br />
energetico e sulle procedure <strong>di</strong> certificaall’Albo<br />
garantisce a tutti il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> segue a pag. 8<br />
7<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
zione energetica degli e<strong>di</strong>fici. (Proposta<br />
della Giunta regionale in data 16 novembre<br />
2007, n. 1730) - Regione Liguria:<br />
DGR n. 181 del 26/02/2008:<br />
Elenco regionale dei professionisti abilitati<br />
al rilascio della certificazione energetica<br />
art. 30 - L.R..29 maggio 2007 n.<br />
22 “Norme in materia <strong>di</strong> energia”. Mo<strong>di</strong>fica<br />
ed integrazione DGR 954/2007<br />
e 1336/2007);<br />
- nelle norme riguardanti la prevenzione<br />
incen<strong>di</strong> (L. 818/84 - D..M. 25/03/85,<br />
artt. 3 e 5;<br />
- nelle norme sull’acustica (L. n. 447/95,<br />
art. 2).<br />
La formazione specifica e specialistica<br />
porrà sullo stesso piano e con le stesse<br />
esigenze i Geometri ed i Geometri Laureati<br />
e non<strong>di</strong>meno, rafforzerà in senso generale<br />
la polivalenza <strong>di</strong> categoria, intesa<br />
modernamente come insieme <strong>di</strong> tecnici<br />
specialisti nei vari settori, qualificati<br />
e capaci <strong>di</strong> lavorare in funzione delle<br />
nuove e più sofisticate esigenze della<br />
società.<br />
In base alla decisione dell’Assemblea dei<br />
Presidenti, non deve esistere più alcun<br />
dubbio. Tutti dobbiamo prendere definitivamente<br />
atto che la formazione settoriale<br />
e specialistica <strong>di</strong>viene un compito<br />
determinante che la categoria si deve<br />
accollare, in accordo con il mondo scolastico<br />
e con l’Università.<br />
È certamente un compito impegnativo<br />
che deve riguardare tutti gli iscritti e<br />
che richiederà l’impiego <strong>di</strong> risorse economiche<br />
sia da parte del singolo iscritto<br />
che da parte dei Collegi e del Consiglio<br />
Nazionale.<br />
Inoltre l’obbligo formativo, determina<br />
automaticamente la necessità <strong>di</strong> grande<br />
organizzazione e soprattutto <strong>di</strong> stabilire<br />
“regole puntuali e precise” per garantire<br />
omogeneità <strong>di</strong> conoscenze ed evi-<br />
8<br />
tare <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> procedure e <strong>di</strong> risultati<br />
tra i vari territori e le zone della nostra<br />
nazione.<br />
Alla formazione dovrà essere garantito<br />
il livello equivalente a “specializzazione<br />
universitaria” in modo che in futuro, non<br />
rilevi tanto il titolo quanto la qualità.<br />
Con la scelta assembleare, la categoria<br />
apre le porte ad una nuova visione<br />
dell’Albo e delle nostre organizzazioni,<br />
dove troveranno posto a pieno titolo:<br />
- l’in<strong>di</strong>cazione nell’Albo delle specializza<br />
zioni formative conseguite;<br />
- il controllo degli aggiornamenti for-<br />
mativi;<br />
- l’in<strong>di</strong>viduazione dei contenuti minimi<br />
<strong>di</strong> qualità per ogni prestazione;<br />
- il <strong>di</strong>ffondersi degli incarichi congiunti<br />
tra professionisti in possesso <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse<br />
specializzazioni (anche appartenenti<br />
ad Albi <strong>di</strong>versi);<br />
- la necessità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e valorizzare<br />
i compiti delle associazioni <strong>di</strong> categoria<br />
già raccolte intorno a specifici temi<br />
professionali (valutazioni, topografia,<br />
sicurezza ecc.);<br />
- la necessità <strong>di</strong> rivedere le norme che<br />
regolano il praticantato per renderlo<br />
più efficace e più aderente alla realtà<br />
professionale.<br />
L’obiettivo <strong>di</strong> queste due decisioni è dunque<br />
altamente strategico e <strong>di</strong>venta una<br />
svolta epocale per la nostra categoria.<br />
Il raggiungimento dei risultati <strong>di</strong> cui sopra,<br />
determinerà la nostra trasformazione,<br />
da una categoria antica e contestata,<br />
in una categoria evoluta e altamente<br />
specializzata, legittimata a richiedere<br />
la conferma delle molte attuali competenze<br />
e <strong>di</strong> quelle nuove attribuibili<br />
da leggi speciali, in funzione della specifica<br />
formazione. Con l’aiuto e la convinzione<br />
<strong>di</strong> tutti, possiamo e dobbiamo<br />
farcela.
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
Sicurezza<br />
Testo unico della sicurezza<br />
il titolo iV: cantieri temporanei o mobili<br />
<strong>di</strong> Antonio Tieghi<br />
Antonio Tieghi<br />
Come già anticipato nell’articolo precedente<br />
ormai si deve fare i conti con il<br />
d.lgs 81/08, anche se, come al solito in<br />
Italia, fatta una legge ecco che arrivano<br />
le mo<strong>di</strong>fiche, le integrazioni, le circolari<br />
esplicative. Infatti alcuni elementi riportati<br />
nell’articolo <strong>di</strong> un mese fa, <strong>di</strong>co un<br />
mese, sono già cambiati ed altri si sa per<br />
certo che verranno ulteriormente mo<strong>di</strong>ficati<br />
come ad esempio la “data certa”<br />
che <strong>di</strong>venterà semplicemente la “data”,<br />
con buona pace <strong>di</strong> chi è già stato sanzionato<br />
su questo punto. Pren<strong>di</strong>amo ora in<br />
esame più attentamente il TITOLO IV:<br />
CANTIERI TEMPORANEI O MOBI-<br />
LI, che è quello ad avere le ripercussioni<br />
più significative per la nostra categoria.<br />
Il Capo I: Misure per la salute e sicurezza<br />
nei cantieri temporanei o mobili<br />
raccoglie ed armonizza, in tutto o in<br />
parte, la normativa speciale relativa ai<br />
lavori e<strong>di</strong>li e <strong>di</strong> genio civile (D.Lgs. n.<br />
164/1956, D.P.R. n. 547/1955, D.Lgs.<br />
n. 494/1996, D.P.R. n. 222/2003 che<br />
sono stati incorporati nel D.l.).<br />
Si analizzano <strong>di</strong> seguito le novità introdotte<br />
dal legislatore.<br />
Definizioni (art. 89)<br />
Viene parzialmente mo<strong>di</strong>ficata (lett. c)<br />
la definizione <strong>di</strong> “responsabile dei lavo-<br />
10<br />
ri”, che ora “è” “incaricato, dal committente,”<br />
della progettazione o del controllo<br />
dell’esecuzione dell’opera, mentre,<br />
secondo l’art. 2 del D.Lgs. n. 494/1996,<br />
“poteva” essere incaricato.<br />
Pertanto il committente che vuole nominare<br />
questa figura deve in<strong>di</strong>viduarla<br />
con il progettista, per la fase <strong>di</strong> progettazione<br />
dell’opera, e con il <strong>di</strong>rettore<br />
dei lavori, per la fase <strong>di</strong> esecuzione<br />
dell’opera.<br />
Ovviamente vale quanto già detto<br />
nell’articolo precedente riguardo alla<br />
“delega <strong>di</strong> funzioni” ex art. 16 che invito<br />
tutti a leggersi.<br />
Un’altra novità rispetto al D.Lgs.<br />
494/1996 riguarda il “coor<strong>di</strong>natore<br />
per l’esecuzione” (lett. f) che, oltre a<br />
non poter coincidere con il datore <strong>di</strong><br />
lavoro dell’impresa esecutrice, come<br />
già previsto in precedenza, adesso non<br />
può più coincidere con un <strong>di</strong>pendente<br />
dell’impresa esecutrice o con il responsabile<br />
del servizio <strong>di</strong> prevenzione<br />
e protezione (RSPP) della stessa. Per<br />
quel che concerne il piano operativo <strong>di</strong><br />
sicurezza (POS) (lett. h), il TU specifica<br />
che i contenuti dello stesso sono riportati<br />
nell’allegato XV, nel quale sono<br />
segue a pag. 12
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
Effettivamente una verifica<br />
delle capacità tecniche<br />
e organizzative<br />
in alcuni casi è utile<br />
presenti inalterate tutte le prescrizioni<br />
del D.P.R. n. 222/2003 (Regolamento<br />
sui contenuti dei piani <strong>di</strong> sicurezza nei<br />
cantieri temporanei o mobili, in attuazione<br />
dell’art. 31, comma 1, della legge<br />
n. 109/1994).<br />
Vengono inserite, infine, le definizioni<br />
<strong>di</strong> impresa affidataria (lett. i) (impresa<br />
titolare del contratto <strong>di</strong> appalto con il<br />
committente che, nell’esecuzione dell’opera<br />
appaltata, può avvalersi <strong>di</strong> imprese<br />
subappaltatrici o <strong>di</strong> lavoratori autonomi)<br />
e <strong>di</strong> idoneità tecnico-professionale (lett.<br />
l) (possesso <strong>di</strong> capacità organizzative, nonché<br />
<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> forza lavoro, <strong>di</strong> macchine<br />
e <strong>di</strong> attrezzature, in riferimento alla<br />
realizzazione dell’opera), questo aspetto,<br />
esplicato nell’allegato XVII e che vale<br />
anche per i lavoratori autonomi, che<br />
impongono all’impresa affidataria la<br />
prevalutazione delle caratteristiche dei<br />
subappaltatori, rispetto alla sicurezza<br />
degli stessi.<br />
Obblighi del committente<br />
o del responsabile dei lavori (art. 90)<br />
Il comma 3 stabilisce che il committente,<br />
anche nei casi <strong>di</strong> coincidenza con<br />
l’impresa esecutrice, o il responsabile<br />
dei lavori designa il coor<strong>di</strong>natore per la<br />
progettazione, quando vi siano cantieri<br />
in cui è prevista la presenza <strong>di</strong> più imprese<br />
anche non contemporanea.<br />
Questa designazione, quin<strong>di</strong>, non è più<br />
legata, come in passato, all’entità presunta<br />
del cantiere (pari o superiore a<br />
200 uomini-giorno) e alla presenza <strong>di</strong><br />
rischi particolari, con la conseguenza <strong>di</strong><br />
obbligare anche il committente <strong>di</strong> piccoli<br />
lavori ad ottemperare ad obblighi<br />
<strong>di</strong> notevole rilevanza, come la redazione<br />
del Piano <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
(PSC), del fascicolo tecnico e<br />
della notifica preliminare.<br />
12<br />
Il comma 9 obbliga il committente a ve-<br />
rificare l’idoneità tecnico-professionale<br />
dell’impresa affidataria oltre che delle<br />
imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi,<br />
secondo le modalità definite<br />
nell’allegato XVII.<br />
In questo allegato si elencano i documenti<br />
che le imprese dovranno esibire<br />
al committente o al responsabile dei<br />
lavori. Molti <strong>di</strong> questi documenti sono,<br />
tuttavia, già contenuti nel piano operativo<br />
<strong>di</strong> sicurezza (POS) che tutte le<br />
imprese sono tenute a re<strong>di</strong>gere e trasmettere<br />
al CSE (documento <strong>di</strong> valutazione<br />
dei rischi, elenco dei <strong>di</strong>spositivi<br />
<strong>di</strong> protezione in<strong>di</strong>viduale, nomina del<br />
responsabile del servizio <strong>di</strong> prevenzione<br />
e protezione, ecc.).<br />
Si tratta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> un notevole appesantimento<br />
<strong>di</strong> adempimenti <strong>di</strong> carattere<br />
burocratico-cartaceo, in contrasto<br />
con l’obiettivo <strong>di</strong> semplificazione<br />
espressamente in<strong>di</strong>cato nei criteri <strong>di</strong><br />
delega.<br />
Il comma 10 prevede la sospensione<br />
dell’efficacia del titolo abilitativo in<br />
assenza del PSC o del fascicolo o della<br />
notifica preliminare, quando previsti.<br />
Il comma 11 <strong>di</strong>spone che, nel caso <strong>di</strong> lavori<br />
non soggetti a permesso <strong>di</strong> costruire,<br />
il committente non deve designare<br />
il coor<strong>di</strong>natore per la progettazione,<br />
ferma restando l’ipotesi <strong>di</strong> designazione<br />
del coor<strong>di</strong>natore per l’esecuzione qualora,<br />
dopo l’affidamento dei lavori ad<br />
un’unica impresa, l’esecuzione <strong>di</strong> essi o<br />
<strong>di</strong> parte <strong>di</strong> essi sia affidata a una o più<br />
imprese.<br />
Se tale interpretazione risultasse corretta,<br />
il caso <strong>di</strong> esclusione dell’obbligo<br />
<strong>di</strong> designazione sarebbe solo quello<br />
relativo a lavori, non soggetti a permesso<br />
<strong>di</strong> costruire, affidati ad un’unica<br />
impresa.
Obblighi del coor<strong>di</strong>natore<br />
obbligato comunque a:<br />
per la progettazione (art. 91)<br />
• verificare che il responsabile dei lavori<br />
Il comma 1, lettera b), riporta nell’alle- adempia ai propri obblighi (art. 90);<br />
gato XVI i contenuti del fascicolo che • verificare che il coor<strong>di</strong>natore per<br />
nel D. Lgs. n. 494/96 erano demandati l’esecuzione segnali le inosservanze<br />
ad un apposito decreto interministeria- delle imprese alle norme <strong>di</strong> sicurezza<br />
le mai emanato.<br />
e proponga la sospensione dei lavori,<br />
l’allontanamento delle imprese o dei<br />
Obblighi del coor<strong>di</strong>natore<br />
lavoratori autonomi dal cantiere o<br />
per l’esecuzione (art. 92)<br />
la risoluzione del contratto (art. 92,<br />
Il comma 1, lettera a), alleggerisce i comma 1, lettera e);<br />
compiti del coor<strong>di</strong>natore in quanto ha • verificare la trasmissione della notifica<br />
eliminato l’obbligo <strong>di</strong> verificare l’applicazione<br />
<strong>di</strong> quanto previsto nel POS da<br />
preliminare (art. 99).<br />
parte delle imprese esecutrici.<br />
Il comma 2 esonera, invece, il committente<br />
dalla responsabilità <strong>di</strong> verificare<br />
Responsabilità dei committenti<br />
che il coor<strong>di</strong>natore per la progettazione<br />
e dei responsabili dei lavori (art. 93) abbia redatto il PSC e il fascicolo (art.<br />
Il comma 1 aumenta le responsabilità 91, comma 1), nonché dalla responsa-<br />
del committente rispetto a quanto prebilità <strong>di</strong> verificare che il coor<strong>di</strong>natore<br />
visto al comma 1 dell’art. 6 del D.Lgs. per l’esecuzione svolga correttamente i<br />
n.494/96. Infatti il committente è ora segue a pag. 14<br />
<strong>di</strong>mensione geometra
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
Esempio <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
tra più imprese: uno lavora,<br />
uno tiene e l’ultimo prega<br />
propri compiti (art. 92, comma 1, lettere<br />
a), b), c), e d), in quanto tali obblighi<br />
sono a carico del responsabile dei<br />
lavori.<br />
Obblighi dei datori <strong>di</strong> lavoro,<br />
dei <strong>di</strong>rigenti e dei preposti (art. 96)<br />
Estende gli obblighi che prima erano<br />
esclusivamente <strong>di</strong> pertinenza dei datori<br />
<strong>di</strong> lavoro, ai <strong>di</strong>rigenti ed ai preposti.<br />
Sono stati inoltre aggiunti alcuni<br />
obblighi in merito all’organizzazione<br />
del cantiere ed alla protezione dei lavoratori<br />
contro le influenze atmosferiche.<br />
In particolare, il comma 2 introduce il<br />
principio secondo il quale l’accettazione<br />
da parte <strong>di</strong> ciascun datore <strong>di</strong> lavoro<br />
delle imprese esecutrici del piano<br />
<strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e la<br />
redazione del piano operativo <strong>di</strong> sicurezza<br />
costituiscono, limitatamente<br />
al singolo cantiere interessato, adempimento<br />
dell’obbligo <strong>di</strong> redazione<br />
del documento unico <strong>di</strong> valutazione<br />
dei rischi derivanti dalle interferenze<br />
(DUVRI).<br />
Obblighi del datore <strong>di</strong> lavoro<br />
dell’impresa affidataria (art. 97)<br />
La <strong>di</strong>sposizione stabilisce gli obblighi<br />
posti in capo al datore <strong>di</strong> lavoro dell’im-<br />
14<br />
presa affidataria, tra i quali la vigilan-<br />
za sulla sicurezza dei lavori affidati e<br />
sull’applicazione da parte delle imprese<br />
subappaltatrici e dei lavoratori autonomi,<br />
<strong>di</strong> quanto contenuto nel PSC.<br />
Il datore <strong>di</strong> lavoro dell’impresa affidataria<br />
è anche responsabile degli obblighi<br />
<strong>di</strong> cui all’art. 26 (Obblighi connessi<br />
ai contratti <strong>di</strong> appalto o d’opera o <strong>di</strong><br />
somministrazione), con esclusione della<br />
redazione del documento unico <strong>di</strong> valutazione<br />
dei rischi e del documento <strong>di</strong><br />
valutazione dei rischi proprio <strong>di</strong> ciascuna<br />
impresa.<br />
In tal modo vengono assegnati all’impresa<br />
affidataria obblighi propri del coor<strong>di</strong>natore<br />
in fase <strong>di</strong> esecuzione.<br />
Requisiti professionali del coor<strong>di</strong>natore<br />
per la progettazione, del coor<strong>di</strong>natore<br />
per l’esecuzione dei lavori (art. 98)<br />
In merito ai corsi <strong>di</strong> formazione (commi<br />
da 2 a 6 e Allegato XIV), sono stati<br />
inseriti nuovi aspetti: l’obbligo della verifica<br />
finale <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, le modalità<br />
<strong>di</strong> svolgimento dei corsi e l’obbligo<br />
dell’aggiornamento quinquennale della<br />
durata complessiva <strong>di</strong> 40 ore.<br />
Obblighi <strong>di</strong> trasmissione (art. 101)<br />
Il comma 3 specifica che l’impresa<br />
esecutrice deve trasmettere il proprio<br />
piano operativo <strong>di</strong> sicurezza all’impresa<br />
affidataria, la quale, previa verifica<br />
Esempio <strong>di</strong> capacità organizzativa
della congruenza rispetto al proprio,<br />
lo trasmette al coor<strong>di</strong>natore per l’esecuzione.<br />
I lavori hanno inizio dopo<br />
l’esito positivo delle suddette verifiche<br />
che sono effettuate tempestivamente e<br />
comunque non oltre 15 giorni dall’avvenuta<br />
ricezione.<br />
Nella formulazione dell’art. 13 del<br />
D.Lgs. n. 494/96 era previsto invece che<br />
ciascuna impresa esecutrice trasmettesse<br />
<strong>di</strong>rettamente il proprio POS al coor<strong>di</strong>natore<br />
per l’esecuzione. Ancora una<br />
volta l’impresa affidataria è chiamata a<br />
svolgere compiti propri del coor<strong>di</strong>natore<br />
in fase <strong>di</strong> esecuzione.<br />
Modalità <strong>di</strong> previsione dei livelli<br />
<strong>di</strong> emissione sonora (art. 103)<br />
L’articolo 16 del D.Lgs. n. 494/96 consentiva<br />
al datore <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> calcolare<br />
l’esposizione quoti<strong>di</strong>ana personale <strong>di</strong><br />
un lavoratore al rumore, in fase preventiva,<br />
sulla base <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e misurazioni<br />
validati dalla Commissione consultiva<br />
oggi <strong>di</strong>sciplinata dall’art. 6, TU.<br />
Questo principio fu inserito proprio per<br />
tener conto delle specificità delle lavorazioni<br />
<strong>di</strong> cantiere e per il carattere <strong>di</strong><br />
temporaneità delle stesse.<br />
La nuova formulazione fa riferimento<br />
non più all’esposizione quoti<strong>di</strong>ana personale<br />
<strong>di</strong> un lavoratore ma alla emissione<br />
sonora <strong>di</strong> attrezzature <strong>di</strong> lavoro,<br />
macchine ed impianti.<br />
La previsione necessita <strong>di</strong> un chiarimento,<br />
dal momento che sembra invalidare<br />
la metodologia, riconosciuta dal<br />
Ministero del lavoro, adottata finora nel<br />
settore delle costruzioni.<br />
Nel prossimo articolo si approfon<strong>di</strong>ranno<br />
gli aspetti relativi al Capo II del<br />
Titolo IV.<br />
<strong>di</strong>mensione geometra
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
Diritto<br />
Distanze legali in e<strong>di</strong>lizia<br />
Atti del convegno tenutosi a trieste il 16 e 17 maggio c.a.<br />
<strong>di</strong> Livio Lacosegliaz<br />
Livio Lacosegliaz<br />
Seconda parte<br />
Questa seconda parte della relazione del<br />
dott. Roberto Triola, Consigliere della<br />
Suprema Corte <strong>di</strong> Cassazione, tratta in<br />
particolar modo sulla derogabilità delle <strong>di</strong>stanze<br />
legali nel sistema e<strong>di</strong>ficatorio privato<br />
e quello pubblico, esaltandone le <strong>di</strong>fferenze.<br />
Inoltre <strong>di</strong>squisisce sul concetto <strong>di</strong> “costruzione”<br />
e in generale sulle <strong>di</strong>stanze legali delle<br />
costruzioni nel sottosuolo.<br />
La derogabilità<br />
delle <strong>di</strong>sposizioni in tema<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze legali<br />
Per la S.C. le norme contenute nei regolamenti<br />
e<strong>di</strong>lizi che stabiliscono le <strong>di</strong>stanze<br />
fra le costruzioni e <strong>di</strong> esse dal confine sono<br />
volte non solo ad evitare la formazione <strong>di</strong><br />
intercape<strong>di</strong>ni nocive fra e<strong>di</strong>fici frontistanti,<br />
ma anche a tutelare l’assetto urbanistico<br />
<strong>di</strong> una data zona e la densità degli<br />
e<strong>di</strong>fici in relazione all’ambiente, per cui,<br />
non limitandosi a <strong>di</strong>sciplinare i rapporti<br />
intersoggettivi <strong>di</strong> vicinato, ma mirando<br />
a tutelare anche interessi generali, non<br />
sono derogabili da convenzioni tra le parti<br />
(Cass. 28 settembre 2004 n. 19449).<br />
È invece pacifico che le <strong>di</strong>stanze previste<br />
dall’art. 873 c.c. sarebbero derogabili.<br />
Nella dottrina più recente prevale l’orientamento<br />
contrario. Si è, in proposito,<br />
osservato che, in tal modo: la <strong>di</strong>stanza<br />
16<br />
minima prevista dall’art. 873 cod. civ.<br />
sarebbe derogabile dai privati, mentre la<br />
p.a. non avrebbe la medesima possibilità;<br />
in sostanza, una norma <strong>di</strong>sponibile e<br />
derogabile dai privati sarebbe, contemporaneamente<br />
imperativa e inderogabile<br />
per la p.a.; le norme previste dal co<strong>di</strong>ce<br />
civile sarebbero derogabili, mentre quelle<br />
regolamentari, considerate integrative <strong>di</strong><br />
queste ultime risulterebbero inderogabili,<br />
malgrado ambedue siano ricondotte<br />
alla categoria delle limitazioni alla proprietà<br />
nell’interesse privato; si potrebbe<br />
derogare alla <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tre metri previsti<br />
dall’art. 873 cod. civ., formando<br />
così un’intercape<strong>di</strong>ne dannosa, mentre<br />
le maggior <strong>di</strong>stanze previste dai regolamenti<br />
locali risulterebbero inderogabili.<br />
Di fronte a conseguenze così assurde<br />
sembra opportuno rivedere il punto <strong>di</strong><br />
partenza dell’orientamento giurisprudenziale<br />
favorevole alla derogabilità dell’art.<br />
873 cod. civ., in considerazione del fatto<br />
che tale <strong>di</strong>sposizione tutela un interesse<br />
cumulativo che coinvolge sia l’interesse<br />
privato che l’interesse pubblico alla salubrità,<br />
sicurezza, igiene dell’ambiente, con<br />
la conseguenza che non sono ammissibili<br />
negozi aventi come oggetto la formazione<br />
<strong>di</strong> intercape<strong>di</strong>ni dannose.<br />
Va, poi, ricordato che, in presenza <strong>di</strong> una
norma regolamentare e<strong>di</strong>lizia prescrivente<br />
per le costruzioni un <strong>di</strong>stacco minimo<br />
dal confine, la convenzione tra proprietari<br />
confinanti per l’esecuzione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio<br />
a <strong>di</strong>stanza dal confine inferiore a quella<br />
prescritta dalla norma regolamentare,<br />
stante la sua illiceità per contrasto con<br />
una norma inderogabile posta a tutela<br />
dell’interesse pubblico, non attribuisce<br />
per il principio “quod nullum est nullum<br />
producit effectum”, nessun <strong>di</strong>ritto ai suoi<br />
stipulanti con la conseguenza che nessun<br />
danno risarcibile può essere riconosciu-<br />
questo principio, ha cassato la sentenza<br />
del giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> merito che, sulla base <strong>di</strong><br />
una <strong>di</strong>sposizione del regolamento e<strong>di</strong>lizio<br />
comunale, aveva negato la qualità <strong>di</strong> costruzione<br />
ad un determinato manufatto).<br />
In particolare, un regolamento e<strong>di</strong>lizio<br />
che stabilisca un criterio <strong>di</strong> misurazione<br />
della <strong>di</strong>stanza tra e<strong>di</strong>fici che non tenga<br />
conto dell’estensione del balcone, viene<br />
a determinare una <strong>di</strong>stanza tra fabbricati<br />
inferiore a quella legale (Cass. 27 luglio<br />
2006 n. 17089).<br />
to al proprietario che, in esecuzione <strong>di</strong> La nozione <strong>di</strong> “costruzione”<br />
detto accordo, abbia costruito a <strong>di</strong>stanza Costituisce “costruzione” anche un manu-<br />
inferiore a quella prescritta dalla norma fatto che, seppure privo <strong>di</strong> pareti, realizzi<br />
regolamentare e, in accoglimento della una determinata volumetria e/o superficie<br />
domanda del vicino, sia stato condanna- coperta, sicché - al fine <strong>di</strong> verificare l’osto<br />
ad arretrare la costruzione (Cass. 25 servanza o meno delle <strong>di</strong>stanze legali - la<br />
giugno 2001 n. 8661).<br />
misura deve esser effettuata assumendo<br />
Secondo la S.C. la nozione <strong>di</strong> costruzione, come punto <strong>di</strong> riferimento la linea esterna<br />
agli effetti dell’art. 873 c.c., è unica e non della parete ideale posta a chiusura dello<br />
può subire deroghe, sia pure al limitato spazio esistente tra le strutture portanti<br />
fine del computo delle <strong>di</strong>stanze legali, da più avanzate del manufatto stesso (Cass.<br />
parte delle norme secondarie, in quanto 29 <strong>di</strong>cembre 2005 n. 2874, la quale ha<br />
il rinvio contenuto nella seconda parte ritenuto che integrasse gli estremi del-<br />
del suddetto articolo ai regolamenti locali la costruzione la realizzazione <strong>di</strong> una<br />
è circoscritto alla sola facoltà <strong>di</strong> stabilire tettoia; in senso conforme cfr. Cass. 21<br />
una “<strong>di</strong>stanza maggiore” (Cass. 7 ottobre <strong>di</strong>cembre 1999 n. 14379).<br />
2005 n. 19530, che, in applicazione <strong>di</strong> segue a pag. 18<br />
17<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
Ai fini dell’osservanza delle norme in materia<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze legali stabilite dall’art. 873<br />
c.c. o da norme regolamentari integrative,<br />
la nozione <strong>di</strong> “costruzione” comprende<br />
qualsiasi opera non completamente interrata<br />
avente i caratteri della soli<strong>di</strong>tà ed<br />
immobilizzazione rispetto al suolo (Cass.<br />
22 ottobre 2007 n. 22086, la quale ha<br />
ritenuto che integrassero la nozione <strong>di</strong><br />
“costruzione” un deposito <strong>di</strong> materiale ed<br />
una autorimessa dell’altezza entrambi <strong>di</strong><br />
tre metri; in senso conforme, ugualmente<br />
con riferimento ad una autorimessa, cfr.<br />
Cass. 21 luglio 2005 n. 15282), anche<br />
me<strong>di</strong>ante appoggio, incorporazione o collegamento<br />
fisso ad un corpo <strong>di</strong> fabbrica<br />
preesistente o contestualmente realizzato,<br />
in<strong>di</strong>pendentemente dal livello <strong>di</strong> posa<br />
e <strong>di</strong> elevazione dell’opera, dai caratteri<br />
del suo sviluppo volumetrico esterno,<br />
dall’uniformità e continuità della massa,<br />
dal materiale impiegato per la sua realizzazione<br />
purché determini un incremento<br />
del volume, della superficie e della funzionalità<br />
dell’immobile e non abbia una<br />
funzione meramente decorativa (Cass.<br />
28 settembre 2007 n. 20574, la quale ha<br />
ritenuta corretta la qualificazione come<br />
costruzione <strong>di</strong> un corpo avanzato, privo <strong>di</strong><br />
aperture, incorporato in uno degli e<strong>di</strong>fici<br />
antistanti). In applicazione del principio<br />
secondo il quale deve tenersi conto anche<br />
delle strutture accessorie <strong>di</strong> un fabbricato,<br />
qualora queste, presentando connotati <strong>di</strong><br />
consistenza e stabilità, abbiano natura <strong>di</strong><br />
opera e<strong>di</strong>lizia, si è ritenuto che rientri nel<br />
concetto <strong>di</strong> costruzione una scala esterna<br />
in muratura (Cass. 30 gennaio 2007 n.<br />
1966; Cass. 30 agosto 2004 n. 17390).<br />
Mentre non sono computabili le sporgenze<br />
estreme del fabbricato che abbiano<br />
funzione meramente ornamentale, <strong>di</strong><br />
rifinitura od accessoria <strong>di</strong> limitata entità,<br />
come la mensole, le lesene, i cornicioni, le<br />
18<br />
grondaie e simili, rientrano nel concetto<br />
civilistico <strong>di</strong> “costruzione” le parti dell’e<strong>di</strong>ficio,<br />
quali scale, terrazze e corpi avanzati<br />
(cosiddetto “aggettanti”) che, seppure non<br />
corrispondono a volumi abitativi coperti<br />
sono destinate ad estendere ed ampliare la<br />
consistenza del fabbricato (Cass. 26 gennaio<br />
2005 n. 1556, che ha qualificato come<br />
costruzione la realizzazione, in aggiunta<br />
al preesistente e<strong>di</strong>ficio, <strong>di</strong> un corpo <strong>di</strong> fabbrica<br />
sporgente costituito da una soletta<br />
in cemento armato della larghezza <strong>di</strong> mt.<br />
1, 60, contornata da parapetto alto mt. 1,<br />
50 e<strong>di</strong>ficato con colonnine prefabbricate<br />
in cemento armato). Si è anche affermato<br />
che gli sporti o gli aggetti, ove non presentino<br />
funzione complementare meramente<br />
decorativa ma <strong>di</strong>mensioni consistenti e<br />
siano stabilmente incorporati nell’immobile,<br />
del quale vengono a costituire un<br />
accessorio o una pertinenza <strong>di</strong> guisa da<br />
ampliarne la superficie o la funzionalità,<br />
assumono il carattere <strong>di</strong> costruzione e se<br />
ne deve tener conto ai fini dell’accertamento<br />
del rispetto della normativa sulle<br />
<strong>di</strong>stanze (Cass. 15 febbraio 2001 n. 2228).<br />
In senso ancora più rigoroso si è affermato<br />
che non assume rilevanza il fatto che lo<br />
sporto sia inadatto all’incremento volumetrico<br />
o superficiario della costruzione<br />
o che aggetti solo per una parte della<br />
facciata, ma, piuttosto, che sia <strong>di</strong> entità<br />
non trascurabile (Cass. 8 febbraio 1994<br />
n. 1249). Si è, pertanto, ritenuto che costituiscono<br />
corpi <strong>di</strong> fabbrica, computabili<br />
nelle <strong>di</strong>stanze fra costruzioni, le sporgenze<br />
<strong>di</strong> particolari proporzioni, come i balconi,<br />
costituite da solette aggettanti anche se<br />
scoperte, <strong>di</strong> apprezzabile profon<strong>di</strong>tà ed<br />
ampiezza (Cass. 25 marzo 2004 n. 5963,<br />
che, con riferimento alla realizzazione <strong>di</strong><br />
un balcone della profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> mt. 1, 20<br />
con soletta in cemento armato, ha rilevato<br />
come per le <strong>di</strong>mensioni, per la natura,
la destinazione e l’utilizzo, detto balco- 1992 n. 113108). Sempre in materia <strong>di</strong><br />
ne, costituendo un elemento funzionale tetto si è ritenuto che la mo<strong>di</strong>ficazione<br />
dell’e<strong>di</strong>ficio, non potesse rivestire funzione del tetto <strong>di</strong> un fabbricato integra so-<br />
ornamentale).<br />
praelevazione e, come tale, una nuova<br />
Sul presupposto che uno sporto può costruzione, soltanto se essa produce<br />
rientrare nel concetto <strong>di</strong> costruzione per un aumento della superficie esterna e<br />
la misurazione delle <strong>di</strong>stanze, quando, per della volumetria dei piani sottostanti, così<br />
la sua struttura, <strong>di</strong>mensione ed ubicazio- incidendo sulla struttura e sul modo <strong>di</strong><br />
ne incida sulla consistenza volumetrica essere della copertura; spetta al giu<strong>di</strong>ce<br />
dell’e<strong>di</strong>ficio e <strong>di</strong>a luogo perciò alla pos- <strong>di</strong> merito <strong>di</strong> volta in volta verificare, in<br />
sibilità <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> intercape<strong>di</strong>ni concreto, se l’opera eseguita abbia le<br />
dannose, si è ritenuto che non posso- anzidette caratteristiche ovvero se, in<br />
no riconoscersi tali caratteristiche alla ipotesi, avendo carattere ornamentale e<br />
sporgenza <strong>di</strong> un tetto spiovente che è funzioni meramente accessorie rispetto<br />
per la sua natura <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni al fabbricato, vada esclusa dal calcolo<br />
e <strong>di</strong> entità trascurabile ed ha funzione delle <strong>di</strong>stanze legali (Cass. 25 settembre<br />
meramente ornamentale ed accessoria, 2006 n. 20786; nel senso che è rilevante<br />
così da essere inidoneo a costituire un l’aumento della volumetria dei piani<br />
apprezzabile ampliamento dell’e<strong>di</strong>ficio sottostanti in<strong>di</strong>pendentemente dalla loro<br />
in superficie e volume o <strong>di</strong> restringere utilizzabilità ai fini abitativi, cfr. Cass. 6<br />
apprezzabilmente lo spazio in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre 1995 n. 12852).<br />
costruzioni a <strong>di</strong>stanza (Cass. 11 <strong>di</strong>cembre segue a pag. 20<br />
<strong>di</strong>mensione geometra
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
Sul presupposto che per “costruzioni” sono<br />
da intendersi le sole opere erette sopra i<br />
fon<strong>di</strong> che stabilmente sporgano dal suolo<br />
e che siano, per la loro consistenza, idonee<br />
a creare intercape<strong>di</strong>ni pregiu<strong>di</strong>zievoli alla<br />
sicurezza ed alla salubrità del go<strong>di</strong>mento<br />
della proprietà fon<strong>di</strong>aria, si è escluso che<br />
un campo da tennis - per la modesta elevazione<br />
dal suolo del cordolo cementizio<br />
su cui è allestito -, la relativa recinzione e<br />
l’impianto d’illuminazione - per la concreta<br />
consistenza - ed i plinti interrati <strong>di</strong><br />
sostegno non possono <strong>di</strong>rsi costruzioni<br />
(Cass. 1 luglio 1996 n. 5956).<br />
Le costruzioni nel sottosuolo<br />
Secondo l’orientamento prevalente alle<br />
costruzioni nel sottosuolo non sono applicabili<br />
le norme in tema <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze legali,<br />
non sussistendo le finalità perseguite da<br />
tali norme (prevenzione e eliminazione<br />
<strong>di</strong> intercape<strong>di</strong>ni eccessivamente anguste,<br />
ritenute, in quanto tali, pericolose<br />
per l’igiene, la salubrità e la sicurezza<br />
degli abitati) (Cass. 4 <strong>di</strong>cembre 1995<br />
n. 12489).<br />
La sporgenza <strong>di</strong> un manufatto dal suolo,<br />
quale requisito necessario a che lo stesso<br />
sia soggetto alle <strong>di</strong>sposizioni sulle <strong>di</strong>stanze<br />
legali nel rapporto <strong>di</strong> vicinato, va riscontra-<br />
20<br />
ta con riferimento al piano <strong>di</strong> campagna,<br />
cioè al livello naturale del terreno, non<br />
quin<strong>di</strong> al livello eventualmente inferiore<br />
cui si trovi un finitimo e<strong>di</strong>ficio realizzato<br />
con abbassamento <strong>di</strong> quel piano (Cass. 21<br />
<strong>di</strong>cembre 1992 n. 13529).<br />
Non mancano, però, due isolate decisioni<br />
le quali hanno affermato che la <strong>di</strong>sciplina<br />
delle <strong>di</strong>stanze legali può trovare applicazione<br />
anche nelle ipotesi <strong>di</strong> costruzioni<br />
sotterranee, quando ricorrano gli stessi<br />
presupposti e le stesse ragioni <strong>di</strong> tutela<br />
valide per le costruzioni e<strong>di</strong>ficate sopra il<br />
suolo (Cass. 20 aprile 1957 n. 1361;Cass.<br />
27 aprile 1989 n. 1954).<br />
Non viene chiarito, però, quali sarebbero<br />
i criteri cui dovrebbe ispirarsi il giu<strong>di</strong>ce al<br />
fine <strong>di</strong> accertare, caso per caso, la pericolosità<br />
o meno delle costruzioni realizzate<br />
nel sottosuolo a <strong>di</strong>stanze inferiori a quelle<br />
legali e, d’altro canto, tale orientamento<br />
si pone in contrasto con il principio pacifico<br />
in giurisprudenza secondo quale il<br />
giu<strong>di</strong>ce non può escludere, con propria<br />
valutazione <strong>di</strong>screzionale, il carattere<br />
dannoso dell’intercape<strong>di</strong>ne inferiore alle<br />
<strong>di</strong>stanze legali perché il legislatore, imponendo<br />
tali <strong>di</strong>stanze, ha ritenuto che solo<br />
esse valgono a sod<strong>di</strong>sfare le esigenze <strong>di</strong><br />
sicurezza e <strong>di</strong> igiene degli abitati.
Estimo<br />
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mo e Valutazioni è da ritenersi strate- “Due giornate consecutive, dopo almegica<br />
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segue a pag. 22<br />
21<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
te quelle dei Collegi Provinciali Geometri<br />
e Geometri Laureati, ma dove questo<br />
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per ogni aula, non potrà superare le 30<br />
unità. Qualora il numero dei partecipanti<br />
risultasse inferiore alle unità previste, il<br />
Consiglio Direttivo <strong>di</strong> Geo.Val esprimerà<br />
<strong>di</strong> volta in volta apposita valutazione<br />
<strong>di</strong> opportunità e <strong>di</strong> funzionalità, fornendo<br />
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<strong>di</strong> complessive 24 ore) i docenti impegnati<br />
saranno due. Per le sedute pratiche<br />
(2 giornate <strong>di</strong> complessive 16 ore) è pre-<br />
gLI argomeNtI DeL CorSo<br />
il corso si sviluppa su 3 giornate <strong>di</strong> applicazione teorica e 2 giornate <strong>di</strong> applicazione<br />
pratica per un totale <strong>di</strong> 40 ore <strong>di</strong> aula.<br />
1ª gIorNata<br />
22<br />
Modulo “Introduzione”<br />
- la valutazione immobiliare<br />
- il mercato della valutazione<br />
- i requisiti del professionista<br />
- gli standard valutativi<br />
- il dato immobiliare<br />
- la scienza<br />
Modulo “Mercato Immobiliare”<br />
- gli immobili<br />
- i cicli <strong>di</strong> mercato<br />
Modulo “Segmentazione”<br />
- il processo <strong>di</strong> segmentazione<br />
- i parametri del segmento<br />
- la scheda <strong>di</strong> rilevazione del<br />
segmento <strong>di</strong> mercato<br />
- la scheda <strong>di</strong> rilevazione del dato<br />
immobiliare<br />
Modulo “Scale <strong>di</strong> misura”<br />
- i prezzi <strong>di</strong> mercato<br />
- le scale <strong>di</strong> misura<br />
- i nomenclatori <strong>di</strong> qualità<br />
Modulo “Postulati estimativi”<br />
- il postulato del prezzo<br />
- il postulato della previsione<br />
- il postulato dello scopo<br />
- il postulato dell’or<strong>di</strong>narietà<br />
- il postulato <strong>di</strong> comparazione<br />
Modulo “Criteri <strong>di</strong> stima”<br />
- il valore <strong>di</strong> mercato<br />
- il costo<br />
- il valore <strong>di</strong> trasformazione<br />
visto un solo docente. Il corso applica gli<br />
standard valutativi internazionali (International<br />
Valuation Standards, IVS) introducendo<br />
nella metodologia estimativa italiana<br />
il concetto oggettivo <strong>di</strong> segmento <strong>di</strong><br />
mercato; il principio del più conveniente<br />
e miglior uso degli immobili; i proce<strong>di</strong>menti<br />
<strong>di</strong> stima secondo gli IVS; il market<br />
comparision approch applicato alla realtà<br />
immobiliare italiana; i nomenclatori per<br />
la stima delle caratteristiche immobiliari<br />
qualitative. Offre inoltre un’introduzione<br />
non solo teorica ma anche applicativa,<br />
delle procedure <strong>di</strong> valutazione immobiliare,<br />
secondo gli IVS già richiesti da parte<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, la cui applicazione<br />
può avvenire attraverso l’utilizzo<br />
<strong>di</strong> un software specialistico.<br />
1ª<br />
gIorNata<br />
2ª gIorNata<br />
3ª gIorNata<br />
- il valore complementare<br />
- il valore <strong>di</strong> sostituzione<br />
- i valori <strong>di</strong>versi dal valore <strong>di</strong><br />
mercato<br />
Modulo “Market approach”<br />
- i rapporti mercantili<br />
- i rapporti estimativi<br />
- l’analisi del segmento <strong>di</strong> mercato<br />
- la tabella dei dati<br />
- l’analisi prezzi marginali<br />
- la tabella <strong>di</strong> valutazione<br />
- la sintesi conclusiva<br />
- il sistema <strong>di</strong> stima<br />
- il market approach e il sistema<br />
- il sistema <strong>di</strong> ripartizione<br />
Modulo “Income approach”<br />
- la <strong>di</strong>rect capitalization<br />
- la yield capitalization<br />
- la <strong>di</strong>scounted cash flow analysis<br />
(dcFA)<br />
- il saggio <strong>di</strong> capitalizzazione critico<br />
- la ricerca prossima e remota del<br />
saggio <strong>di</strong> capitalizzazione<br />
- i meto<strong>di</strong> ad<strong>di</strong>tivi<br />
- il band of investment<br />
- l’Yield and change formulas
3ª gIorNata<br />
Modulo “Cost approach”<br />
- il valore del terreno e<strong>di</strong>ficato<br />
- il costo <strong>di</strong> ricostruzione deprezzato<br />
(dRc)<br />
Modulo “Misurazioni”<br />
- le superfici immobiliari<br />
- gli standard internazionali<br />
- le linee guida del co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
Valutazioni immobiliari<br />
Modulo “International Valuation<br />
Standards”<br />
- gli obiettivi<br />
- gli standard<br />
- il rapporto <strong>di</strong> valutazione<br />
- le note esplicative<br />
- il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> condotta<br />
Modulo “Introduzione all’uso<br />
<strong>di</strong> STIMATRIX”<br />
- installazione e primo utilizzo <strong>di</strong><br />
StiMAtRiX<br />
- la logica del software<br />
- documentazione per<br />
l’autoappren<strong>di</strong>mento del software<br />
- caricamento esempi<br />
- come richiedere assistenza al<br />
numero verde<br />
4ª gIorNata<br />
5ª gIorNata<br />
Modulo “Esercitazioni e STIMATRIX<br />
prima parte”<br />
- archivi e organizzazione delle<br />
informazioni<br />
- anagrafiche, immobili, dati<br />
immobiliari e perizie<br />
- valutare un appartamento con<br />
me<strong>di</strong>ante il Market comparison<br />
Approach<br />
- stampe ed esportazione documenti<br />
- scambiare dati immobiliari con altri<br />
utenti<br />
Modulo “Esercitazioni e STIMATRIX<br />
seconda parte”<br />
- valutazione <strong>di</strong> un villa singola<br />
me<strong>di</strong>ante McA e Sistema <strong>di</strong> Stima<br />
- valutazione <strong>di</strong> un villa singola<br />
me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>rect capitalization<br />
- valutazione <strong>di</strong> un villa singola<br />
me<strong>di</strong>ante cost Approach<br />
- valutazione dell’ usufrutto me<strong>di</strong>ante<br />
Yield capitalization<br />
- valutazione <strong>di</strong> un palazzo uso uffici<br />
me<strong>di</strong>ante dcFA<br />
- valutazione <strong>di</strong> un affitto <strong>di</strong> un<br />
capannone artigianale me<strong>di</strong>ante<br />
Ripartizione<br />
segue a pag. 24<br />
<strong>di</strong>mensione geometra
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
IL materIaLe DIDattICo<br />
Valido supporto al processo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento è il materiale <strong>di</strong>dattico, proposto ad ogni<br />
partecipante da Geo.Val.Esperti.<br />
il materiale si compone <strong>di</strong>:<br />
24<br />
co<strong>di</strong>ce delle valutazioni immobiliari<br />
italian Property Valuation Standard iii E<strong>di</strong>zione<br />
Manuale delle Stime immobiliari<br />
Prof. Marco Simonotti<br />
StiMAtRiX Appraising Full licenza commercial use by Sti>><br />
unico software realizzato in italia che consente lo sviluppo<br />
delle perizie <strong>di</strong> stima conformi agli standard internazionali<br />
ed europei.<br />
Slide del corso stampate a colori con annesso cd comprendente il materiale delle<br />
esercitazioni.<br />
CoMunICATo<br />
All’assemblea dei Presidenti dei collegi Geometri e Geometri laureati, tenutasi a Roma il 15 luglio scorso,<br />
è stata presentata la Nuova E<strong>di</strong>zione 2008-2009 del “corso professionale in Estimo immobiliare basato<br />
sugli standard internazionali”.<br />
i corsi, che Geo.Val. Esperti organizzerà per tutti i collegi Provinciali e circondariali, inizieranno con la<br />
prima settimana <strong>di</strong> settembre 2008 e sono in<strong>di</strong>rizzati a tutti coloro che, operando nel campo delle valutazioni<br />
immobiliari, intendono qualificare un aspetto importante alla loro professione.<br />
Ai partecipanti saranno riconosciuti 40 cre<strong>di</strong>ti come previsto dalla normativa per la Formazione continua<br />
<strong>di</strong>sposta dal consiglio Nazionale Geometri e Geometri laureati.<br />
tecnici e professionisti, interessati al percorso formativo, possono, fin da ora, presentare la domanda<br />
<strong>di</strong> iscrizione e richiedere il materiale <strong>di</strong>dattico del corso compilando ed inviando il modulo <strong>di</strong>sponibile<br />
sui siti internet:<br />
Geo.Val.Esperti www.geoval.it E-Valuations www.e-valuations.org<br />
Per ulteriori informazioni è attivo il<br />
numero verde 800 911 201<br />
il Presidente Geo.Val. Esperti<br />
Geometra Pier Giuseppe Sera
Catasto<br />
I Geometri propongono <strong>di</strong> cambiare<br />
metodo per gli accatastamenti<br />
dei fabbricati non censiti<br />
le scadenze ultimative e le proroghe dei termini si sono <strong>di</strong>mostrati strumenti<br />
infruttuosi. Meglio la ren<strong>di</strong>ta presunta subito e termini adeguati per poter<br />
risolvere le <strong>di</strong>fficoltà operative tecniche<br />
<strong>di</strong> Bruno Razza<br />
Il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei si convegni sull’argomento tenutisi a livel-<br />
Geometri Laureati, preso atto dell’assolulo nazionale, dai quali è emersa inequivota<br />
inefficacia dei termini previsti per gli accabilmente la scarsa funzionalità del mecatastamenti<br />
dei fabbricati mai denunciatodo dei termini e delle scadenze.<br />
ti al Catasto e <strong>di</strong> quelli che hanno perso i Dal punto <strong>di</strong> vista dei risultati conseguiti, si<br />
requisiti della ruralità, ha inviato apposi- può ragionevolmente ritenere, che nonostanta<br />
richiesta al Presidente della Repubblica, te il battage pubblicitario fatto dall’Agen-<br />
al Presidente del Consiglio, ai Ministri, Mizia, l’impegno assoluto profuso dai Geonisteri<br />
ed Uffici competenti, per un cambio metri, la presa <strong>di</strong> coscienza delle organiz-<br />
definitivo del metodo fin qui applicato, per zazioni <strong>di</strong> categoria del mondo agricolo e<br />
far si che tutto l’e<strong>di</strong>ficato venga adeguata- le sanzioni previste, siano stati accatastamente<br />
accatastato.<br />
ti non più del venti per cento dei fabbrica-<br />
I lettori ricorderanno che la proposta ogti da accatastare. E le motivazioni stanno<br />
gi formalizzata ufficialmente, era già sta- quasi tutte all’interno <strong>di</strong> un metodo poco<br />
ta anticipata su queste pagine da chi scri- funzionale alla bisogna, metodo che <strong>di</strong> certo<br />
ve, analizzando anche gli esiti dei numero- segue a pag. 26<br />
25<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008
non viene incontro alle reali problematiche<br />
tecniche, ma che con le continue scadenze e<br />
proroghe,crea soltanto degli inutili allarmismi,<br />
affanni e molto probabili rinunce.<br />
Merita precisare, rispetto ad osservazioni<br />
contrarie già sollevate da ambienti<br />
dell’Agenzia in merito all’onerosità della<br />
proposta notifica <strong>di</strong> avviso, da inviare al<br />
citta<strong>di</strong>no inadempiente, che i Geometri ritengono<br />
che non sia in<strong>di</strong>spensabile l’invio<br />
<strong>di</strong> una vera e propria notifica con tutti i<br />
canoni previsti dalle norme in materia, ma<br />
probabilmente sia sufficiente una molto più<br />
informale lettera <strong>di</strong> avviso, che potrebbe essere<br />
mandata dall’Agenzia e/o dal Comune.<br />
Qualcuno ha osservato che sarebbe come<br />
invitare l’evasore che non produce la denuncia<br />
dei red<strong>di</strong>ti ad ottemperare, quin<strong>di</strong><br />
con dei risvolti <strong>di</strong> legittimità dubbi.<br />
Noi siamo convinti invece, che per ottenere<br />
il risultato auspicato, ci sia proprio bisogno<br />
<strong>di</strong> questo, come base <strong>di</strong> un ra<strong>di</strong>cale<br />
cambiamento nelle forme e nelle procedure,<br />
anche coraggiose ed innovative, ma certamente<br />
più efficaci.<br />
Si propone qui <strong>di</strong> seguito, il testo integrale<br />
della richiesta avanzata.<br />
* * *<br />
Il Consiglio Nazionale Geometri, assieme<br />
alle altre professioni tecniche operanti<br />
nel settore catastale ed alle Associazioni<br />
<strong>di</strong> Categoria del mondo Agricolo,<br />
ha partecipato fattivamente all’attività<br />
promozionale intrapresa dall’Agenzia<br />
del Territorio per motivare e sollecitare<br />
la necessità <strong>di</strong> accatastare i fabbricati mai<br />
<strong>di</strong>chiarati al Catasto e quelli per i quali<br />
sono venuti meno i requisiti <strong>di</strong> ruralità.<br />
Nel corso <strong>di</strong> quest’anno, sono stati organizzati<br />
molti convegni informativi svolti,<br />
in <strong>di</strong>verse città italiane, con grande partecipazione<br />
<strong>di</strong> tecnici, amministratori ed<br />
addetti ai lavori.
Detti Convegni sono stati utilissimi per requisiti della ruralità, sono assolutamen-<br />
prendere coscienza del problema e per te non adeguate.<br />
definire le tipologie, le qualità e le quan- Pertanto si rende necessario stabilire, come<br />
tità dei fabbricati da accatastare comple- primo provve<strong>di</strong>mento urgente, la fissatamente<br />
o per i quali è necessario aggiorzione <strong>di</strong> un nuovo termine <strong>di</strong>latorio e connare<br />
i dati presenti in Catasto.<br />
gruo rispetto alla realtà delle circostanze<br />
È emerso con evidenza:<br />
rappresentate.<br />
- il notevole numero dei fabbricati che Inoltre, concretamente e costruttivamen-<br />
si debbono ancora accatastare corrette, si propone anche la mo<strong>di</strong>fica delle<br />
tamente: si tratta <strong>di</strong> quasi due milioni procedure, secondo le modalità emer-<br />
<strong>di</strong> immobili (identificati dalle verifiche se nei convegni e con<strong>di</strong>vise da tutti gli<br />
massive eseguite dall’Agenzia del Terri- operatori del settore. Le stesse, da un latorio),<br />
ai quali si debbono sommare per to sod<strong>di</strong>sferebbero le necessità dell’era-<br />
lo meno altrettanti, (quelli che i prorio e dall’altro, permetterebbero <strong>di</strong> comfessionisti<br />
scoprono quoti<strong>di</strong>anamente pletare gli accatastamenti nella manie-<br />
nell’esercizio dell’attività sul territorio) ra più corretta e coerente con le effet-<br />
per mo<strong>di</strong>fiche intervenute e per mantive consistenze immobiliari, nel pieno<br />
cati aggiornamenti.<br />
rispetto dell’interesse dell’Amministra-<br />
- le motivazioni, che rendono <strong>di</strong>fficile la zione e del citta<strong>di</strong>no, superando le <strong>di</strong>ffi-<br />
completa definizione in Catasto <strong>di</strong> alcucoltà connesse con la inderogabilità delni<br />
accatastamenti, le quali vanno prinle scadenze, ormai più volte collaudata<br />
cipalmente ricercate nelle problema- per la sua inefficacia.<br />
tiche <strong>di</strong> regolarità e nelle criticità for- In base all’attuale normativa, gli elenmali<br />
che moltissimi <strong>di</strong> questi immobichi dei fabbricati mai denunciati in Cali<br />
possiedono intrinsecamente.<br />
tasto (quasi 1.300.000 immobili), sono<br />
Mappe e dati incoerenti, arretrati non de- pubblicati (soltanto con numero <strong>di</strong> parfiniti,<br />
errori, <strong>di</strong>fformità, procedure comticella catastale e foglio <strong>di</strong> mappa) sul<br />
plesse <strong>di</strong> aggiornamento, passaggi dei <strong>di</strong>- sito dell’Agenzia del Territorio e possoritti,<br />
novazione delle intestazioni e relano essere visionati anche presso gli Albi<br />
tivi contenziosi, abusi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> ogni en- Comunali, con evidente grande <strong>di</strong>fficoltà<br />
tità, localizzazioni impervie, ecc. rendo- <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione, da parte dei proprieno<br />
obiettivamente impossibile attuare tari e <strong>di</strong> chi ne avesse interesse, rispet-<br />
gli adempimenti, previsti dalle proceduto ai quali le attuali <strong>di</strong>sposizioni operare<br />
per il completamento <strong>di</strong> tutti e in<strong>di</strong>no in modo coercitivo ed hanno il solo<br />
stintamente gli accatastamenti mancan- effetto <strong>di</strong> produrre l’irrorazione <strong>di</strong> opiti,<br />
entro i termini fissati dalle norme (che nabili e pesanti sanzioni.<br />
tutti rincorrono affannosamente dall’epo- Al fine <strong>di</strong> prevenire erronee interpretaca<br />
del primo condono e<strong>di</strong>lizio, dal 1985 zioni dei dati, l’incertezza sull’identità del<br />
ai tempi nostri).<br />
soggetto tenuto all’adempimento e nu-<br />
Le scadenze, che prevedono il termine del merosissimi contenziosi in sede <strong>di</strong> appli-<br />
7 luglio e del 29 luglio prossimi per accazione delle sanzioni, si propone:<br />
catastare gli immobili mai denunciati in 1) in primis, che i proprietari dei terreni in-<br />
Catasto e quello del 31 ottobre, per acteressati dall’accertata esistenza <strong>di</strong> cocatastare<br />
i fabbricati che hanno perso i segue a pag. 28<br />
27<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
struzioni vengano opportunamente avvisati<br />
con apposita notifica, recapitata<br />
a domicilio a cura dell’Agenzia del Territorio<br />
o del Comune.<br />
2) A seguito <strong>di</strong> detta notifica il proprietario<br />
sarebbe tenuto ad attivarsi e rivolgersi<br />
al tecnico professionista abilitato,<br />
il quale - senza dover svolgere particolari<br />
attività <strong>di</strong> rilievo, complesse procedure<br />
e verifiche burocratiche e tutte le<br />
<strong>di</strong>fficoltà connesse alla pre<strong>di</strong>sposizione<br />
dell’accatastamento - con assoluta tempestività<br />
può determinare, anche sulla<br />
base <strong>di</strong> schemi sintetici e standard, la<br />
ren<strong>di</strong>ta presunta dell’immobile da accatastare<br />
depositandone presso gli uffici<br />
stabiliti le risultanze. Questa operazione<br />
permetterebbe al citta<strong>di</strong>no proprietario<br />
dell’immobile, <strong>di</strong> collegare imme<strong>di</strong>atamente<br />
la ren<strong>di</strong>ta presunta alla fiscalità<br />
dovuta per il proprio immobile, assolvendo<br />
così, fin da subito ed a pieno titolo, gli<br />
obblighi erariali <strong>di</strong> competenza.<br />
3) Dalla data in cui verrà depositata la <strong>di</strong>chiarazione<br />
<strong>di</strong> ren<strong>di</strong>ta presunta, decorrerà<br />
il termine temporale congruo (che<br />
potrebbe essere ragionevolmente stabilito<br />
in un anno o altro con<strong>di</strong>viso con l’Agenzia<br />
del Territorio), e utile a consentire<br />
28<br />
ERRATA CoRRIGE<br />
al proprietario ed al tecnico incaricato<br />
<strong>di</strong> svolgere serenamente e puntualmente<br />
tutte le attività e le incombenze tecniche<br />
previste per l’accatastamento completo<br />
dell’immobile, sia al Catasto dei Terreni<br />
sia al Catasto dei Fabbricati.<br />
4) Inoltre, nei casi <strong>di</strong> comprovata presenza<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, formalmente documentate<br />
e verificate in contrad<strong>di</strong>ttorio con<br />
l’Ufficio in quanto oggettivamente tali<br />
da non consentire il rispetto del termine,<br />
dovrebbe essere rimessa alla facoltà<br />
dell’Agenzia del Territorio concedere,<br />
a richiesta dell’interessato, un’opportuna<br />
deroga alla scadenza per consentire<br />
lo svolgimento delle straor<strong>di</strong>narie<br />
incombenze.<br />
Con il proce<strong>di</strong>mento proposto dunque,<br />
si passerebbe da un sistema <strong>di</strong> accatastamenti<br />
collegato a scadenze con necessità<br />
<strong>di</strong> continue proroghe, comunque mai<br />
sufficienti, ad un altro che determinerebbe<br />
l’imme<strong>di</strong>ato e più certo recupero<br />
della fiscalità correlata agli immobili<br />
non accatastati e contemporaneamente,<br />
offrirebbe la garanzia <strong>di</strong> un’attività <strong>di</strong> accatastamento<br />
efficace e funzionale per il<br />
corretto e veramente completo aggiornamento<br />
della banca dati catastale.<br />
RISAnAMEnTo DEllE MuRATuRE DAll’uMIDITà ASCEnDEnTE<br />
Nell’articolo a firma del collega livio lacosegliaz relativo al risanamento delle murature dall’umi<strong>di</strong>tà<br />
ascendente, a pag. 19 del numero 5 della nostra rivista, citando il b.E.F.E.c. System, è stato<br />
erroneamente menzionato come istituto facente parte dell’università <strong>di</strong> trieste.<br />
Naturalmente questo non corrisponde a verità in quanto si tratta <strong>di</strong> una struttura privata e quin<strong>di</strong><br />
rettifichiamo l’articolo sopra citato, scusandoci con il dott. Mario Zandegiacomo e con “the<br />
b.E.F.E.c. international - italia - S.r.l “- the bio-energy field effect converter - Sistemi avanzati <strong>di</strong><br />
risanamento ambientale e <strong>di</strong> protezione da inquinamento elettromagnetico, struttura privata con<br />
sede a trieste.
Scuola<br />
Stage degli studenti dell’Istituto<br />
per Geometri nei nostri Stu<strong>di</strong><br />
professionali<br />
una bella esperienza anche per il professionista<br />
<strong>di</strong> Elio Miani<br />
Per la prima volta<br />
il mio stu<strong>di</strong>o professionale<br />
ha ospitato,<br />
per un mese,<br />
due alunni <strong>di</strong> terza<br />
classe dell’Istituto<br />
Tecnico per Geometri G. G. Marinoni <strong>di</strong><br />
U<strong>di</strong>ne, a seguito <strong>di</strong> una apposita convenzione,<br />
per uno stage formativo.<br />
Alla richiesta della scuola, <strong>di</strong> una mia<br />
eventuale <strong>di</strong>sponibilità, avevo aderito<br />
in modo, se non proprio scettico, sicuramente<br />
tiepido.<br />
Le passate <strong>di</strong>verse esperienze <strong>di</strong> commissario<br />
d’esame all’abilitazione della professione,<br />
unitamente alla scarsa conoscenza<br />
dell’ambiente dei giovani studenti delle<br />
scuole superiori, non mi pre<strong>di</strong>sponevano<br />
in maniera positiva all’approccio con<br />
la realtà degli studenti d’oggi.<br />
Mi sono, pertanto, trovato un tantino prevenuto<br />
al momento dell’accoglimento <strong>di</strong><br />
questi due ragazzi all’interno della “realtà<br />
stu<strong>di</strong>o tecnico”.<br />
Nell’illustrare loro per sommi capi, come<br />
era organizzata la struttura e <strong>di</strong> come<br />
si operava nella gestione dei lavori,<br />
probabilmente sarò sembrato troppo rigido<br />
e formale.<br />
Sapendo inoltre, che la classe da loro frequentata<br />
era la terza, quin<strong>di</strong> con solo un<br />
primo approccio con le nostre materie<br />
tecniche, mi ponevo il problema su che<br />
cosa avrei potuto impostare lo stage, in<br />
modo tale che potesse per loro essere<br />
proficuo e risultare costruttivo.<br />
Contemporaneamente, combattuto psicologicamente<br />
dal desiderio <strong>di</strong> voler far ben<br />
comprendere le <strong>di</strong>fficoltà insite nell’espletamento<br />
<strong>di</strong> una prestazione professionale<br />
e nello stesso tempo, <strong>di</strong> far percepire<br />
la sod<strong>di</strong>sfazione ritraibile dal portare bene<br />
a termine un lavoro commissionato,<br />
mi è risultato ancora più <strong>di</strong>fficile, riuscire<br />
ad inquadrare subito, quale tipologia<br />
<strong>di</strong> lavoro avrei dovuto assegnare ai due<br />
studenti stagisti.<br />
Quasi provocatoriamente, come a voler<br />
seguire le orme percorse da tutti sempre<br />
all’inizio, mi è parso corretto insegnare<br />
subito come rifilare e piegare i <strong>di</strong>segni.....<br />
Poi, da buon topografo, ho pensato doveroso<br />
che un buon battesimo del rilievo,<br />
con alcune uscite in mezzo ai prati,<br />
sull’asfalto bollente o in montagna con la<br />
pioggia, sarebbe stato certamente un’utile<br />
avvio della loro esperienza.<br />
E così è stato in effetti. Avere tra l’altro,<br />
la possibilità <strong>di</strong> stare un pò assieme a loro,<br />
scambiando quattro chiacchiere, anche<br />
informandomi su quanto viene fatto<br />
segue a pag. 30<br />
29<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
a scuola e verificando positivamente, la<br />
loro grande volontà <strong>di</strong> apprendere, mi ha<br />
permesso <strong>di</strong> ricredermi dall’iniziale scetticismo.<br />
Quin<strong>di</strong> una volta rassicurato sulla<br />
loro voglia <strong>di</strong> fare e <strong>di</strong> apprendere, mi<br />
sono deciso ad impegnarli con incarichi<br />
specifici, gestibili ed affrontabili <strong>di</strong>rettamente<br />
ed autonomamente.<br />
Ovviamente la loro capacità <strong>di</strong> usare il<br />
PC e i sistemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno CAD era scontata,<br />
ma è stato interessante sapere che,<br />
<strong>di</strong> loro iniziativa, stavano seguendo anche<br />
corsi appositi al riguardo. Ho potuto<br />
verificare che i due futuri Geometri,<br />
sono stati in grado <strong>di</strong> eseguire calcoli <strong>di</strong><br />
volumi <strong>di</strong> riporto in una lottizzazione,<br />
oppure <strong>di</strong> restituire graficamente rilievi<br />
<strong>di</strong> fabbricati <strong>di</strong> forme non regolari, senza<br />
grossi problemi.<br />
Il mese previsto per lo stage è, infine, tra-<br />
30<br />
scorso velocemente, sia per il sottoscritto,<br />
che per i colleghi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, che con<br />
la loro <strong>di</strong>sponibilità, hanno contribuito a<br />
seguirli nelle varie attività provate.<br />
Personalmente sono rimasto favorevolmente<br />
impressionato, tanto da desiderare<br />
in cuor mio, che possano ritornare.<br />
Credo che anche loro si siano trovati abbastanza<br />
bene, poichè hanno espresso la<br />
volontà <strong>di</strong> ripetere l’esperienza, qualora<br />
dopo il prossimo anno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o (come<br />
previsto dalle norme scolastiche) saranno<br />
in regola e non avranno debiti formativi<br />
da recuperare. È auspicabile che<br />
all’interno della nostra categoria, simili<br />
esperienze possano essere più <strong>di</strong>ffuse,<br />
per cementare una continua sinergia<br />
fra il mondo della scuola e quello della<br />
professione. Ma soprattutto perchè dette<br />
esperienze, possono stimolare i futuri<br />
geometri attraendoli verso la libera professione,<br />
anche se noi sapremo infondere<br />
loro quella gran passione che ci ha spinto<br />
ad intraprendere questa strada, sempre<br />
più <strong>di</strong>fficile ma anche estremamente<br />
appagante.<br />
AVVISo AGlI ISCRITTI AllA CASSA ITAlIAnA GEoMETRI<br />
CoMunICAZIonE oBBlIGAToRIA AllA CASSA<br />
Si ricorda agli iscritti alla cassa alla data del 31/12/2007, che<br />
dovranno inviare il Mod. 17, comunicazione obbligatoria alla<br />
cassa del red<strong>di</strong>to e del volume d’affari professionale relativi<br />
all’anno 2007, entro il 15/09/2008. l’inoltro dovrà essere effettuato<br />
esclusivamente in forma telematica, come da istruzioni<br />
già inviate dalla cassa, inviando il modello anche se red<strong>di</strong>to e<br />
volume d’affari sono nulli.<br />
Gli stu<strong>di</strong> associati dovranno anche compilare il Mod. AP che è<br />
reperibile, come il resto della modulistica, nel sito internet della<br />
cassa (www.cassageometri.it all’interno dell’area modulistica<br />
- moduli area contributi).
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
Attività del Collegio <strong>di</strong> Gorizia<br />
Problematiche comuni nel costruire<br />
concluso il ciclo <strong>di</strong> incontri formativi programmati per conoscere meglio<br />
i problemi collegati alla presenza dell’umi<strong>di</strong>tà nelle costruzioni<br />
<strong>di</strong> Silvio Martinelli<br />
Silvio Martinelli<br />
Sono terminati il giorno 24 giugno scorso<br />
gli incontri svoltisi per gli iscritti dei<br />
Collegi <strong>di</strong> Gorizia e <strong>di</strong> Pordenone sulle<br />
problematiche comuni nelle costruzioni.<br />
L’opportunità <strong>di</strong> tali incontri, nata dalla<br />
collaborazione con una <strong>di</strong>tta <strong>di</strong> rilevanza<br />
internazionale nel settore, è scaturita<br />
dalla considerazione che gli e<strong>di</strong>fici presentano<br />
patologie ricorrenti, figlie dell’errata<br />
scelta o messa in opera <strong>di</strong> materiali,<br />
<strong>di</strong> soluzioni progettuali adottate e <strong>di</strong>mostratesi<br />
inidonee, o della non conformità<br />
dei prodotti in commercio rispetto<br />
alle richieste specifiche ed alle esigenze<br />
dei progettisti.<br />
Infiltrazioni d’acqua provenienti dalle<br />
fondamenta o dalle coperture, presenza<br />
<strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà, che poi si trasformano in<br />
muffe, <strong>di</strong>stacco dei rivestimenti dalle pareti<br />
e dai pavimenti, malfunzionamento<br />
degli impianti <strong>di</strong> servizio e altro, sono<br />
i “vizi capitali” <strong>di</strong> cui purtroppo le nostre<br />
abitazioni sembrano cronicamente<br />
soffrire.<br />
Naturalmente per contrastare questi fenomeni<br />
dannosi al nostro costruire, il settore<br />
è in grande sviluppo, tutti gli operatori<br />
cercano <strong>di</strong> migliorare ed affinare<br />
la qualità dei prodotti e le metodologie<br />
<strong>di</strong> applicazione.<br />
In questo contesto, anche noi cerchiamo<br />
32<br />
<strong>di</strong> essere ancora protagonisti, aggiornando<br />
continuamente le nostre conoscenze,<br />
per poter progettare meglio i nostri interventi<br />
in e<strong>di</strong>lizia ed offrire migliori garanzie<br />
<strong>di</strong> vivibilità.<br />
Le tematiche affrontate negli incontri<br />
sono state le seguenti:<br />
• Le muffe da condensa ed i costi sempre<br />
più alti per il riscaldamento e per il raffrescamento.<br />
• Il rumore ed i suoi effetti.<br />
• Le infiltrazioni d’acqua dalle fondazioni<br />
o dalla copertura.<br />
• Il <strong>di</strong>stacco dei rivestimenti a parete ed<br />
a pavimento.<br />
Lo scopo <strong>di</strong> questi cinque seminari, svoltisi<br />
mensilmente da febbraio a giugno,<br />
è stato quello <strong>di</strong> chiarire quali siano le<br />
cause (gli effetti sono tristemente noti) e<br />
quali possono o debbano essere le soluzioni<br />
che si propongono in maniera funzionale,<br />
per evitare l’insorgere delle problematiche<br />
riscontrate.<br />
I seminari sono stati interessanti ed hanno<br />
spaziato dall’aspetto teorico a quello<br />
tecnico/pratico, con esemplificazioni<br />
reali, documentazioni fotografiche e<br />
<strong>di</strong>spense che gli oltre 100 partecipanti<br />
(tra Gorizia e Pordenone), hanno potuto<br />
acquisire e fare proprie. Proprio per<br />
restare in tema <strong>di</strong> concretezza, tipico
e caratteristico aspetto dell’attività del<br />
geometra, alla fine è nata l’idea <strong>di</strong> effettuare<br />
un viaggio a Verona presso la sede<br />
<strong>di</strong> questa Società, proprio per approfon<strong>di</strong>re<br />
le conoscenze sui materiali prodotti<br />
e sulla più corretta posa in opera<br />
delle membrane bituminose (<strong>di</strong> cui riferiamo<br />
a parte).<br />
I corsisti appartenenti al Collegio <strong>di</strong> Go-<br />
Mercoledì 18 giugno ore sette del mattino.<br />
La giornata non è delle migliori, sta<br />
minacciando pioggia, anzi sta già piovendo.<br />
C’è un pullman organizzato, in partenza<br />
da Gra<strong>di</strong>sca d’Isonzo alla volta <strong>di</strong> Castel<br />
d’Azzano (Verona), che raccoglie quaranta<br />
geometri del Collegio provinciale<br />
<strong>di</strong> Gorizia <strong>di</strong>retti in visita alla Index.<br />
Chi è la Index ?<br />
È un’azienda tra le più importanti al mondo<br />
per la produzione <strong>di</strong> materiali impermeabilizzanti<br />
tecnologicamente avanzati<br />
destinati alla protezione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, gran<strong>di</strong><br />
opere, ingegneria civile. È strutturata<br />
in cinque <strong>di</strong>visioni che producono sistemi<br />
e materiali per il mercato e<strong>di</strong>le.<br />
Ma …perché sul mezzo <strong>di</strong> trasporto ci<br />
rizia, hanno così potuto assistere ad una<br />
serie <strong>di</strong> spiegazioni teoriche e, dopo una<br />
visita allo stabilimento, hanno partecipato<br />
ad una <strong>di</strong>mostrazione sulla corretta<br />
posa in opera <strong>di</strong> vari tipi <strong>di</strong> prodotti<br />
bituminosi, durante la quale sono stati<br />
fugati i dubbi e spiegate le problematiche<br />
e gli errori che più frequentemente<br />
vengono commessi dai posatori.<br />
Viaggio <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o a Verona<br />
<strong>di</strong> Silvio Martinelli<br />
sono solo Geometri. Presto detto.<br />
Non è una “gita”. E’una normale giornata<br />
<strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> aggiornamento<br />
professionale, giornata che però nasconde<br />
anche qualche <strong>di</strong>versivo abbinato al<br />
sociale ed allo spirito <strong>di</strong> gruppo.<br />
Una volta partiti…. il viaggio corre liscio,<br />
ci si interroga sul lavoro lasciato a casa,<br />
ci si compiace a vicenda, ci si confronta<br />
con le esperienze professionali e non.<br />
Una breve sosta in un grill autostradale<br />
e quin<strong>di</strong> l’arrivo a Castel d’Azzano, nella<br />
sede della <strong>di</strong>tta.<br />
Inizia la giornata <strong>di</strong> operatività con una<br />
mezza mattina spesa in aula, dove l’attenta<br />
platea, assorbe tutte le nozioni teoriche<br />
sulla ricerca e l’innovazione dei<br />
prodotti per l’e<strong>di</strong>lizia che vengono qui<br />
realizzati. Prima della visita al laboratorio<br />
<strong>di</strong> ricerca e ad alcuni reparti <strong>di</strong> produzione,<br />
non poteva mancare un provvidenziale<br />
e piacevole momento <strong>di</strong> convivio<br />
tra antipasti, tortiglioni in sugo, involtini<br />
<strong>di</strong> carne e verdure. Il tutto accompagnato<br />
da poca acqua d’annata e ad una<br />
<strong>di</strong>screta quantità <strong>di</strong> “Valpolicella”, natu-<br />
segue a pag. 34<br />
33<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
ralmente molto gra<strong>di</strong>to dai partecipanti.<br />
A metà pomeriggio il gruppo assiste, alla<br />
esecuzione pratica e <strong>di</strong>mostrativa della<br />
corretta posa in opera delle membrane<br />
Bitume - Polimero.<br />
La <strong>di</strong>mostrazione pratica suscita grande<br />
interesse tanto che le domande e gli approfon<strong>di</strong>menti<br />
tecnici si susseguono ad<br />
oltranza, con sod<strong>di</strong>sfazione dei Geometri<br />
partecipanti, e della <strong>di</strong>tta ospitante.<br />
Poi ci si rende conto che l’ora si fa tarda...,<br />
c’è da affrontare ancora il viaggio<br />
<strong>di</strong> rientro. Non rimane che il tempo<br />
per un cor<strong>di</strong>ale saluto ed un senti-<br />
34<br />
to ringraziamento agli organizzatori. Il<br />
pullman riprende la via del rientro verso<br />
Gra<strong>di</strong>sca.<br />
Ma la giornata non è ancora finita. I soliti<br />
che non vogliono che la compagnia si<br />
sciolga troppo presto…….., optano per<br />
l’ultima sosta.<br />
Improvvisati spaghetti alla marinara, prosecco<br />
e <strong>di</strong>gestivo ed è fatta, possiamo rientrare<br />
a casa sod<strong>di</strong>sfatti.<br />
Anche oggi abbiamo sicuramente imparato<br />
qualcosa <strong>di</strong> nuovo, con<strong>di</strong>viso esperienza<br />
e conoscenza e soprattutto, siamo<br />
stati bene assieme, tra Geometri.
Attività del Collegio <strong>di</strong> u<strong>di</strong>ne<br />
Il punto sull’invio telematico degli<br />
atti catastali <strong>di</strong> aggiornamento<br />
collaborazione tra collegi dei geometri e periti con il catasto.<br />
Seminario <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o “invio telematico delle pratiche pregeo e docfa”<br />
<strong>di</strong> Pierdomenico Abrami<br />
Episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> rappor- antagonismi ma con la consapevolezza <strong>di</strong><br />
ti costruttivi tra essere i soggetti protagonisti <strong>di</strong> un impor-<br />
Catasto e Colletante lavoro <strong>di</strong> utilità pubblica: l’ammogio<br />
dei Geometri dernamento e il costante aggiornamento<br />
con Collegio dei dell’inventario dei beni immobili.<br />
Periti Industriali Che non e’ cosa da poco! Un catasto ag-<br />
(e<strong>di</strong>li), non mancano (nei tempi più regiornato in aderenza alla realtà è in<strong>di</strong>centi<br />
possiamo ricordare il convegno <strong>di</strong> spensabile per la società civile: per Co-<br />
stu<strong>di</strong>o PROGETTO PREGEO 10 del muni, Province, Regioni, Protezione ci-<br />
23.03.2007 - vedasi Dimensione Geovile ecc. oltre che per il fisco.<br />
metra n° 4/2007) ed è fuori dubbio che Il Seminario <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o, tenutosi il 9 lu-<br />
il persistente stato <strong>di</strong> continua evoluzioglio presso la sala Paolino d’Aquileia in<br />
ne tecnologica e normativa impongono U<strong>di</strong>ne, ha avuto lo scopo <strong>di</strong> esaminare<br />
un durevole scambio franco <strong>di</strong> opinioni e lo stato dell’arte e illustrare le procedu-<br />
istanze reciproche tra professionisti esterre tecniche da adottare per la trasmissioni<br />
e uffici catastali lasciando da parte gli segue a pag. 36<br />
35<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008<br />
ne telematica degli atti, ovvero <strong>di</strong> quel<br />
processo che prende il nome <strong>di</strong> dematerializzazione<br />
degli archivi cartacei, nonché<br />
fornire in<strong>di</strong>cazioni per incoraggiare<br />
l’approccio all’invio telematico.<br />
Dopo i saluti dei rappresentanti dei Collegi,<br />
il Direttore dell’Agenzia del Territorio<br />
della Provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, ing. Saverio<br />
MINNICI, ha rimarcato la <strong>di</strong>sponibilità<br />
dei suoi Uffici alla piena collaborazione<br />
con i professionisti finalizzata al miglioramento<br />
della qualità e della funzionalità<br />
delle procedure. Infatti ha autorizzato<br />
la presenza dei qualificati relatori<br />
del catasto <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne: i tecnici e funzionari<br />
Carla BOEMO, David GALASSO,<br />
Stefano MIANI e Maurizio RADUCCI<br />
che tutti ben conosciamo e apprezziamo<br />
per il loro impegno “<strong>di</strong> frontiera” all’interno<br />
dell’Ufficio e che hanno spiegato<br />
modalità, criticità, problematiche riscontrate<br />
nello svolgimento pratico dei compiti<br />
d’ufficio e fornito preziose informazioni<br />
e suggerimenti.<br />
Per il DOCFA (pratiche riguardanti fab-<br />
36<br />
bricati) non si rilevano <strong>di</strong>fficoltà particolari<br />
mentre per quanto riguarda PREGEO<br />
(pratiche riguardanti l’aggiornamento geometrico<br />
della mappa terreni) si riassumono<br />
i motivi ostativi all’approvazione,<br />
riscontrati nel 2007, nell’allegata tabella,<br />
pre<strong>di</strong>sposta dalla geometra Carla Boemo<br />
e illustrata nel corso del suo intervento,<br />
a beneficio <strong>di</strong> coloro che si apprestano<br />
ad utilizzare il PREGEO telematico<br />
anche se, come accennato nel corso<br />
dei lavori, l’avvento del PREGEO 10 risolverà<br />
definitivamente il problema delle<br />
sospensioni.<br />
Le relazioni con esempi pratici sono state<br />
tenute dal geom. Filippo BISARO e<br />
dal perito e<strong>di</strong>le Danilo FEDELE.<br />
L’avv. Federica MISSIO ha sottolineato<br />
la responsabilità civile e penale del tecnico<br />
in relazione alle <strong>di</strong>chiarazioni rese<br />
agli uffici e all’utilizzo delle chiavi <strong>di</strong> accesso<br />
al servizio telematico.<br />
Ai partecipanti è stato <strong>di</strong>stribuito il praticissimo<br />
manuale del geom. Pino MAN-<br />
GIONE “io me la cavo con il catasto”.
AnAlISI MoTIVI DI SoSPEnSIonE ATTI TElEMATICI PREGEo 9 InolTRATI nEll’Anno 2007<br />
PRESSo l’uFFICIo PRoVInCIAlE DI uDInE DEll’AGEnZIA DEl TERRIToRIo<br />
Tipi <strong>di</strong> frazionamento pervenuti 87<br />
n. n.<br />
37<br />
Percentuale<br />
rispetto al<br />
pervenuto<br />
Tipi <strong>di</strong> frazionamento sospesi 36 41,00%<br />
Tipi mappali pervenuti 536<br />
Tipi mappali sospesi 143 27,00%<br />
TOTALE 623 179 29,00%<br />
PRINcIPALI MOTIVI DI sOsPENsIONE n.<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
11<br />
12<br />
13<br />
14<br />
Errata pre<strong>di</strong>sposizione dell’ atto <strong>di</strong> agg. per quanto riguarda la tipologia <strong>di</strong><br />
redazione (standard o modesta entità)<br />
Non corrispondenza fra i soggetti in<strong>di</strong>cati come possessori nel riquadro “firma<br />
delle parti e loro delegati” e quelli presenti negli archivi catastali (incoerenze non<br />
motivate)<br />
Errata in<strong>di</strong>cazione della fattispecie della lettera d’incarico al professionista/ assenza<br />
della stessa ove necessariamente prevista / errata in<strong>di</strong>cazione delle firme delle parti<br />
nel relativo spazio<br />
Incongruenza tra i dati censuari delle particelle trattate nell’atto <strong>di</strong> agg. e quelli in<br />
banca dati catastale (comune, sezione, foglio, allegato, superficie ecc.)<br />
Particelle trattate nell’ atto <strong>di</strong> aggiornamento censite a partita 1 ma non <strong>di</strong>chiarate al<br />
CEU<br />
Particelle trattate nell’ atto <strong>di</strong> agg. <strong>di</strong>vise in porzioni <strong>di</strong> coltura o con deduzioni<br />
<strong>di</strong>verse<br />
Errata auto<strong>di</strong>chiarazione per il deposito presso il comune competente (art. 30 c.5<br />
DPR 380/2001)<br />
Errata compilazione/incompletezza del modello censuario (schemi incongruenti con<br />
il tipo <strong>di</strong> aggiornamento, superfici delle particelle oltre tolleranza rispetto a quelle<br />
cartografiche, sbilancio <strong>di</strong> superficie ecc.)<br />
Errata e/o incompleta compilazione del libretto delle misure (assenza dati altimetrici<br />
o descrizione riferimenti altimetrici dei punti su cui è obbligatoria la componente<br />
altimetrica, assenza descrizione materializzazione dei punti rilevati, ecc.<br />
Schema del rilievo non conforme alla circ. 2/88 e succ .mo<strong>di</strong>ficazioni ed<br />
integrazioni (allineamenti e/o squadri oltre i limiti <strong>di</strong> tolleranza, stazioni isolate,<br />
stazioni esterne al triangolo fiduciale oltre a un terzo la congiungente i 2 PF più<br />
prossimi, ecc.)<br />
Incongruenza delle <strong>di</strong>stanze misurate tra i PF con quelle <strong>di</strong> atti <strong>di</strong> aggiornamento<br />
approvati in precedenza<br />
Incompletezza della relazione tecnica non contenente le motivazioni al ricorso alle<br />
deroghe previste dalla cir.2/88 ovvero l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> eventuali artifici nel calcolo<br />
<strong>di</strong> alcune misure<br />
Incongruenza della proposta <strong>di</strong> aggiornamento con il rilievo o il modello censuario<br />
(es. demolizioni non effettuate in proposta <strong>di</strong> aggionamento, assegnazione<br />
identificativo definitivo delle particelle <strong>di</strong>verso tra proposta <strong>di</strong> aggiornamento e<br />
modello censuario)<br />
Area <strong>di</strong> pertinenza, definita dal professionista, <strong>di</strong> superficie elevata rispetto alla<br />
superficie coperta del fabbricato da accatastare (non motivata in relazione tecnica)<br />
Percentuale<br />
rispetto al<br />
sospeso<br />
11 6,00%<br />
23 13,00%<br />
26 14,00%<br />
5 3,00%<br />
5 3,00%<br />
9 5,00%<br />
5 3,00%<br />
23 13,00%<br />
18 10,00%<br />
22 12,00%<br />
14 8,00%<br />
9 5,00%<br />
4 2,00%<br />
5 3,00%<br />
TOTALE 179 100,00%<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
8/2008
iN cOPERtiNA<br />
Torrette da camino a Lignano Sabbiadoro<br />
<strong>di</strong>mensione<br />
geometra<br />
orGano uffICIaLE dEL ComITaTo<br />
rEGIonaLE dEI CoLLEGI dEI GEomETrI<br />
dEL frIuLI VEnEzIa GIuLIa<br />
<strong>di</strong>REttORE RESPONSAbilE<br />
bruno razza<br />
cOMitAtO <strong>di</strong> REdAZiONE<br />
PIEr GIuSEPPE SEra (Go)<br />
anTonIo TIEGHI (Pn)<br />
LIVIo LaCoSEGLIaz (Ts)<br />
ELIo mIanI (ud)<br />
cOOR<strong>di</strong>NAtORE <strong>di</strong> REdAZiONE<br />
GLorIa GobETTI (ud)<br />
PROPRiEtà<br />
ComITaTo rEGIonaLE<br />
dEI CoLLEGI dEI GEomETrI<br />
dEL frIuLI VEnEzIa GIuLIa<br />
E<strong>di</strong>tORE, <strong>di</strong>REZiONE,<br />
REdAZiONE, AMMiNiStRAZiONE<br />
aSSoCIazIonE dEI GEomETrI<br />
dELLa ProVInCIa dI udInE<br />
per conto del Comitato regionale dei Collegi<br />
dei Geometri del friuli Venezia Giulia<br />
Via Grazzano 5/b<br />
33100 u<strong>di</strong>ne<br />
Tel 0432 501503<br />
fax 0432 504048<br />
e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.it<br />
Il presente numero è stato chiuso per la stampa<br />
il 18 agosto 2008. Tiratura 2934 copie<br />
StAMPA<br />
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