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GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

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Mensile - Sped. in a.p. 70% - d.c.b. - ud - <strong>di</strong>rettore responsabile bRuNO RAZZA<br />

8<br />

2008<br />

geometra<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

Organo ufficiale del<br />

comitato Regionale<br />

dei collegi dei<br />

geometri del<br />

Friuli Venezia Giulia


In<strong>di</strong>ce<br />

4 E<strong>di</strong>tORiAlE<br />

Presto un nuovo regolamento e porte aperte<br />

ai colleghi <strong>di</strong>pendenti pubblici<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

10 SicuREZZA<br />

Testo unico della sicurezza<br />

<strong>di</strong> Antonio Tieghi<br />

16 <strong>di</strong>RittO<br />

Distanze legali in e<strong>di</strong>lizia<br />

<strong>di</strong> Livio Lacosegliaz<br />

21 EStiMO<br />

Il nostro estimo si adegua agli standard internazionali<br />

<strong>di</strong> PierGiuseppe Sera<br />

25 cAtAStO<br />

I Geometri propongono <strong>di</strong> cambiare metodo<br />

per gli accatastamenti dei fabbricati non censiti<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

29 ScuOlA<br />

Stage degli studenti dell’Istituto per Geometri<br />

nei nostri Stu<strong>di</strong> professionali<br />

<strong>di</strong> Elio Miani<br />

32 AttiVità dEl cOllEGiO <strong>di</strong> GORiZiA<br />

Problematiche comuni nel costruire<br />

<strong>di</strong> Silvio Martinelli<br />

33 Viaggio <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o a Verona<br />

<strong>di</strong> Silvio Martinelli<br />

35 AttiVità dEl cOllEGiO <strong>di</strong> u<strong>di</strong>NE<br />

Il punto sull’invio telematico degli atti catastali <strong>di</strong> aggiornamento<br />

<strong>di</strong> Pierdomenico Abrami<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008


8/2008 <strong>di</strong>mensione geometra<br />

E<strong>di</strong>toriale<br />

Presto un nuovo regolamento<br />

e porte aperte ai colleghi<br />

<strong>di</strong>pendenti pubblici<br />

l’Assemblea dei Presidenti <strong>di</strong> collegio ha sancito la volontà <strong>di</strong> aprire le iscrizioni<br />

all’Albo dei colleghi pubblici <strong>di</strong>pendenti e <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere un nuovo regolamento<br />

per l’esercizio della professione <strong>di</strong> Geometra<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

Il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> DG<br />

Bruno Razza<br />

Il Consiglio Nazionale dei Geometri e<br />

dei Geometri Laureati, ha celebrato il 15<br />

luglio scorso, la prima Assemblea dei Presidenti,<br />

dopo il recente inse<strong>di</strong>amento e le<br />

novità non si sono fatte attendere.<br />

Il Consiglio ha presentato all’Assemblea<br />

due punti sostanziali del suo programma<br />

e degli obiettivi della nuova gestione.<br />

Cercando <strong>di</strong> essere protagonisti delle riforme<br />

e principalmente <strong>di</strong> quelle che ci<br />

riguardano <strong>di</strong>rettamente, abbiamo fatto<br />

un’analisi storica della nostra situazione.<br />

Questa analisi ci ha obbligatoriamente<br />

condotti a rivedere le antiche strategie<br />

<strong>di</strong> chiusura e <strong>di</strong> conservazione, per aprire<br />

la nostra realtà alle esigenze reali della<br />

società che cambia.<br />

Si tratta della possibilità <strong>di</strong> iscrizione<br />

all’Albo dei pubblici <strong>di</strong>pendenti e della<br />

nuova strategia per la definizione delle<br />

competenze del Geometra e del Geometra<br />

Laureato, in una moderna ridefinizione<br />

del regolamento professionale, in particolare<br />

del famoso articolo 16.<br />

I Presidenti <strong>di</strong> Collegio hanno risposto<br />

positivamente, con una votazione espressa<br />

all’unanimità, portatrice <strong>di</strong> una ventata<br />

<strong>di</strong> rinnovato entusiasmo.<br />

Quin<strong>di</strong> via libera al Consiglio Nazionale<br />

per la identificazione dei mezzi più idonei<br />

al fine <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire alla possibilità <strong>di</strong><br />

4<br />

iscrizione al nostro Albo, anche dei Geometri<br />

Dipendenti Pubblici e via libera<br />

ancora, per la riscrittura del regolamento<br />

per l’esercizio della professione del Geometra<br />

e del Geometra Laureato.<br />

I ragionamenti che hanno condotto a<br />

queste due storiche decisioni, sono ormai<br />

sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti e possiamo riassumerli<br />

in un’analisi della realtà.<br />

1) Iscrizione all’Albo dei pubblici<br />

<strong>di</strong>pendenti:<br />

La situazione attuale è <strong>di</strong> assoluta confusione,<br />

nella quale non possiamo continuare<br />

a barcamenarci.<br />

- Alcuni Collegi applicano rigorosamente<br />

l’Art. 7 del Regolamento interpretandolo<br />

come assoluta incompatibilità<br />

del rapporto <strong>di</strong> pubblica <strong>di</strong>pendenza<br />

con l’iscrizione all’Albo.<br />

- Altri Collegi hanno istituito l’Albo speciale:<br />

una sorta <strong>di</strong> elenco <strong>di</strong> colleghi<br />

abilitati e non, ad esercitare l’attività<br />

<strong>di</strong> geometra per il solo ente da cui <strong>di</strong>pendono.<br />

- Altri Collegi iscrivono i pubblici <strong>di</strong>pendenti<br />

in base ad un parere espresso dal<br />

Procuratore della Repubblica che in<br />

sostanza <strong>di</strong>stingue il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> eserci-<br />

segue a pag. 6


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

tare la libera professione dalla impossibilità<br />

<strong>di</strong> assumere lo status <strong>di</strong> iscritto<br />

all’Albo.<br />

- Altri Collegi non cancellano dall’Albo<br />

i pubblici <strong>di</strong>pendenti che sono stati<br />

assunti dopo l’iscrizione all’Albo e<br />

che non informano il Collegio del loro<br />

nuovo impiego.<br />

- Con l’art. 1, commi 56 e seguenti L.<br />

662/96 i geometri abilitati che scelgono<br />

il part-time devono essere iscritti<br />

all’Albo ma sono soggetti a vincoli e<br />

limitazioni determinate da incompatibilità<br />

o conflitto <strong>di</strong> interessi.<br />

- Sono vigenti gli art. 92 e 118 del D.P.R.<br />

n. 417/74 che consentono a particolari<br />

tipologie <strong>di</strong> insegnanti <strong>di</strong> essere regolarmente<br />

iscritti all’Albo e <strong>di</strong> esercitare<br />

la professione.<br />

- Vige l’art. 15 L. 70/75 che prevede<br />

l’istituzione del ruolo professionale<br />

per i <strong>di</strong>pendenti degli Enti Pubblici<br />

non economici che, nello svolgimento<br />

dell’attività istituzionale, si assumono<br />

una personale responsabilità <strong>di</strong> natura<br />

professionale.<br />

Quin<strong>di</strong> piuttosto <strong>di</strong> continuare con queste<br />

contrad<strong>di</strong>zioni è <strong>di</strong> certo meglio darsi<br />

6<br />

una regola nuova, <strong>di</strong> più trasparente garanzia<br />

e chiarezza interna ed esterna.<br />

Nella stesura del nuovo Regolamento,<br />

il Consiglio nazionale dovrà comunque<br />

salvaguardare i seguenti principi:<br />

- al pubblico <strong>di</strong>pendente a tempo pieno<br />

è comunque vietato esercitare la libera<br />

professione;<br />

- l’accesso all’Albo è comunque legato<br />

al possesso dell’abilitazione conseguita<br />

con il superamento dell’esame<br />

<strong>di</strong> stato;<br />

- l’attività <strong>di</strong> geometra svolta per la pubblica<br />

amministrazione sarebbe da considerare<br />

attività professionale soggetta<br />

al controllo del Collegio ed alle regole<br />

deontologiche fissate dalla Categoria;<br />

- l’iscrizione all’Albo darebbe al <strong>di</strong>pendente<br />

gli stessi <strong>di</strong>ritti e doveri <strong>di</strong> un<br />

normale iscritto ivi compreso l’obbligo<br />

della formazione continua e dell’aggiornamento<br />

professionale;<br />

- uno specifico timbro professionale (unificato)<br />

in<strong>di</strong>viduerebbe gli elaborati redatti<br />

dal pubblico <strong>di</strong>pendente;<br />

- sarebbe necessario organizzare un serio<br />

controllo delle attività in conflitto <strong>di</strong><br />

interessi per gli iscritti part-time.


Diverse sono le possibilità che consentiranno<br />

<strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire a questo risultato<br />

ed il Consiglio Nazionale è chiamato a<br />

scegliere la strada più idonea tra:<br />

- una interpretazione coerente con i tempi<br />

dell’art. 7 del Regolamento;<br />

- con un intervento legislativo;<br />

- fissando modalità e con<strong>di</strong>zioni nel nuovo<br />

Regolamento professionale.<br />

La delibera adottata dall’Assemblea dei<br />

Presidenti recita testualmente: “Fermo<br />

restando il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> esercitare la libera<br />

professione, il Consiglio Nazionale è<br />

autorizzato ad adoperarsi per consentire<br />

l’iscrizione all’Albo dei Geometri e fare tutto, ma assicura il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> fare a<br />

Geometri Laureati dei pubblici <strong>di</strong>pen- chi sa e <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> saper fare”.<br />

denti a tempo pieno, fissandone moda- La con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> questa elementare<br />

lità e con<strong>di</strong>zioni”.<br />

affermazione ha conseguenze estremamente<br />

importanti per tutti noi.<br />

2) Nuova strategia<br />

La categoria <strong>di</strong>fenderà solo e soltanto<br />

per la riformulazione dell’art. 16<br />

coloro che concretamente possiederan-<br />

del Regolamento professionale<br />

no i requisiti formativi ed organizzativi<br />

Come tutti sanno, è nel settore della pro- necessari per operare bene, nei vari setgettazione<br />

e<strong>di</strong>lizia che incontriamo le tori della nostra attività.<br />

maggiori <strong>di</strong>fficoltà ed è evidente che le Al conseguimento <strong>di</strong> una maggiore e<br />

organizzazioni <strong>di</strong> categoria non posso- specifica formazione professionale, verno<br />

continuare a spendere e consumaranno attribuite maggiori e nuove comre<br />

risorse ed energie per perdere molpetenze.te cause.<br />

Questa certezza deriva dall’orientamento<br />

Mentre deve continuare l’azione <strong>di</strong> <strong>di</strong>- e dalle tendenze che il legislatore negli<br />

fesa delle competenze fissate nel ’29 ed ultimi anni, ha confermato più volte:<br />

acquisite nel tempo, è necessario in<strong>di</strong>- - nelle norme che regolano la nuova<br />

viduare ed attivare una nuova e <strong>di</strong>ver- ed importante materia della sicurezsa<br />

strategia per la definizione e la tuteza (può agire solo chi è in possesso <strong>di</strong><br />

la delle nostre competenze.<br />

un preciso titolo abilitante) - D. Lgs.<br />

L’Assemblea dei Presidenti finalmen- n. 81/08, art. 98;<br />

te all’unanimità, ha con<strong>di</strong>viso un prin- - nelle norme sulla certificazione energecipio<br />

molto <strong>di</strong>scusso e controverso netica (ve<strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a: DGR n.<br />

gli anni scorsi, che oggi costituisce una 5773 del 31/10/2007 - Regione Emi-<br />

straor<strong>di</strong>naria inversione <strong>di</strong> tendenza rilia Romagna: Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e coorspetto<br />

al passato e che può essere co<strong>di</strong>namento sui requisiti <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento<br />

sì riassunto:<br />

“Non è più vero che la sola iscrizione<br />

energetico e sulle procedure <strong>di</strong> certificaall’Albo<br />

garantisce a tutti il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> segue a pag. 8<br />

7<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

zione energetica degli e<strong>di</strong>fici. (Proposta<br />

della Giunta regionale in data 16 novembre<br />

2007, n. 1730) - Regione Liguria:<br />

DGR n. 181 del 26/02/2008:<br />

Elenco regionale dei professionisti abilitati<br />

al rilascio della certificazione energetica<br />

art. 30 - L.R..29 maggio 2007 n.<br />

22 “Norme in materia <strong>di</strong> energia”. Mo<strong>di</strong>fica<br />

ed integrazione DGR 954/2007<br />

e 1336/2007);<br />

- nelle norme riguardanti la prevenzione<br />

incen<strong>di</strong> (L. 818/84 - D..M. 25/03/85,<br />

artt. 3 e 5;<br />

- nelle norme sull’acustica (L. n. 447/95,<br />

art. 2).<br />

La formazione specifica e specialistica<br />

porrà sullo stesso piano e con le stesse<br />

esigenze i Geometri ed i Geometri Laureati<br />

e non<strong>di</strong>meno, rafforzerà in senso generale<br />

la polivalenza <strong>di</strong> categoria, intesa<br />

modernamente come insieme <strong>di</strong> tecnici<br />

specialisti nei vari settori, qualificati<br />

e capaci <strong>di</strong> lavorare in funzione delle<br />

nuove e più sofisticate esigenze della<br />

società.<br />

In base alla decisione dell’Assemblea dei<br />

Presidenti, non deve esistere più alcun<br />

dubbio. Tutti dobbiamo prendere definitivamente<br />

atto che la formazione settoriale<br />

e specialistica <strong>di</strong>viene un compito<br />

determinante che la categoria si deve<br />

accollare, in accordo con il mondo scolastico<br />

e con l’Università.<br />

È certamente un compito impegnativo<br />

che deve riguardare tutti gli iscritti e<br />

che richiederà l’impiego <strong>di</strong> risorse economiche<br />

sia da parte del singolo iscritto<br />

che da parte dei Collegi e del Consiglio<br />

Nazionale.<br />

Inoltre l’obbligo formativo, determina<br />

automaticamente la necessità <strong>di</strong> grande<br />

organizzazione e soprattutto <strong>di</strong> stabilire<br />

“regole puntuali e precise” per garantire<br />

omogeneità <strong>di</strong> conoscenze ed evi-<br />

8<br />

tare <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> procedure e <strong>di</strong> risultati<br />

tra i vari territori e le zone della nostra<br />

nazione.<br />

Alla formazione dovrà essere garantito<br />

il livello equivalente a “specializzazione<br />

universitaria” in modo che in futuro, non<br />

rilevi tanto il titolo quanto la qualità.<br />

Con la scelta assembleare, la categoria<br />

apre le porte ad una nuova visione<br />

dell’Albo e delle nostre organizzazioni,<br />

dove troveranno posto a pieno titolo:<br />

- l’in<strong>di</strong>cazione nell’Albo delle specializza<br />

zioni formative conseguite;<br />

- il controllo degli aggiornamenti for-<br />

mativi;<br />

- l’in<strong>di</strong>viduazione dei contenuti minimi<br />

<strong>di</strong> qualità per ogni prestazione;<br />

- il <strong>di</strong>ffondersi degli incarichi congiunti<br />

tra professionisti in possesso <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse<br />

specializzazioni (anche appartenenti<br />

ad Albi <strong>di</strong>versi);<br />

- la necessità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e valorizzare<br />

i compiti delle associazioni <strong>di</strong> categoria<br />

già raccolte intorno a specifici temi<br />

professionali (valutazioni, topografia,<br />

sicurezza ecc.);<br />

- la necessità <strong>di</strong> rivedere le norme che<br />

regolano il praticantato per renderlo<br />

più efficace e più aderente alla realtà<br />

professionale.<br />

L’obiettivo <strong>di</strong> queste due decisioni è dunque<br />

altamente strategico e <strong>di</strong>venta una<br />

svolta epocale per la nostra categoria.<br />

Il raggiungimento dei risultati <strong>di</strong> cui sopra,<br />

determinerà la nostra trasformazione,<br />

da una categoria antica e contestata,<br />

in una categoria evoluta e altamente<br />

specializzata, legittimata a richiedere<br />

la conferma delle molte attuali competenze<br />

e <strong>di</strong> quelle nuove attribuibili<br />

da leggi speciali, in funzione della specifica<br />

formazione. Con l’aiuto e la convinzione<br />

<strong>di</strong> tutti, possiamo e dobbiamo<br />

farcela.


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

Sicurezza<br />

Testo unico della sicurezza<br />

il titolo iV: cantieri temporanei o mobili<br />

<strong>di</strong> Antonio Tieghi<br />

Antonio Tieghi<br />

Come già anticipato nell’articolo precedente<br />

ormai si deve fare i conti con il<br />

d.lgs 81/08, anche se, come al solito in<br />

Italia, fatta una legge ecco che arrivano<br />

le mo<strong>di</strong>fiche, le integrazioni, le circolari<br />

esplicative. Infatti alcuni elementi riportati<br />

nell’articolo <strong>di</strong> un mese fa, <strong>di</strong>co un<br />

mese, sono già cambiati ed altri si sa per<br />

certo che verranno ulteriormente mo<strong>di</strong>ficati<br />

come ad esempio la “data certa”<br />

che <strong>di</strong>venterà semplicemente la “data”,<br />

con buona pace <strong>di</strong> chi è già stato sanzionato<br />

su questo punto. Pren<strong>di</strong>amo ora in<br />

esame più attentamente il TITOLO IV:<br />

CANTIERI TEMPORANEI O MOBI-<br />

LI, che è quello ad avere le ripercussioni<br />

più significative per la nostra categoria.<br />

Il Capo I: Misure per la salute e sicurezza<br />

nei cantieri temporanei o mobili<br />

raccoglie ed armonizza, in tutto o in<br />

parte, la normativa speciale relativa ai<br />

lavori e<strong>di</strong>li e <strong>di</strong> genio civile (D.Lgs. n.<br />

164/1956, D.P.R. n. 547/1955, D.Lgs.<br />

n. 494/1996, D.P.R. n. 222/2003 che<br />

sono stati incorporati nel D.l.).<br />

Si analizzano <strong>di</strong> seguito le novità introdotte<br />

dal legislatore.<br />

Definizioni (art. 89)<br />

Viene parzialmente mo<strong>di</strong>ficata (lett. c)<br />

la definizione <strong>di</strong> “responsabile dei lavo-<br />

10<br />

ri”, che ora “è” “incaricato, dal committente,”<br />

della progettazione o del controllo<br />

dell’esecuzione dell’opera, mentre,<br />

secondo l’art. 2 del D.Lgs. n. 494/1996,<br />

“poteva” essere incaricato.<br />

Pertanto il committente che vuole nominare<br />

questa figura deve in<strong>di</strong>viduarla<br />

con il progettista, per la fase <strong>di</strong> progettazione<br />

dell’opera, e con il <strong>di</strong>rettore<br />

dei lavori, per la fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

dell’opera.<br />

Ovviamente vale quanto già detto<br />

nell’articolo precedente riguardo alla<br />

“delega <strong>di</strong> funzioni” ex art. 16 che invito<br />

tutti a leggersi.<br />

Un’altra novità rispetto al D.Lgs.<br />

494/1996 riguarda il “coor<strong>di</strong>natore<br />

per l’esecuzione” (lett. f) che, oltre a<br />

non poter coincidere con il datore <strong>di</strong><br />

lavoro dell’impresa esecutrice, come<br />

già previsto in precedenza, adesso non<br />

può più coincidere con un <strong>di</strong>pendente<br />

dell’impresa esecutrice o con il responsabile<br />

del servizio <strong>di</strong> prevenzione<br />

e protezione (RSPP) della stessa. Per<br />

quel che concerne il piano operativo <strong>di</strong><br />

sicurezza (POS) (lett. h), il TU specifica<br />

che i contenuti dello stesso sono riportati<br />

nell’allegato XV, nel quale sono<br />

segue a pag. 12


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

Effettivamente una verifica<br />

delle capacità tecniche<br />

e organizzative<br />

in alcuni casi è utile<br />

presenti inalterate tutte le prescrizioni<br />

del D.P.R. n. 222/2003 (Regolamento<br />

sui contenuti dei piani <strong>di</strong> sicurezza nei<br />

cantieri temporanei o mobili, in attuazione<br />

dell’art. 31, comma 1, della legge<br />

n. 109/1994).<br />

Vengono inserite, infine, le definizioni<br />

<strong>di</strong> impresa affidataria (lett. i) (impresa<br />

titolare del contratto <strong>di</strong> appalto con il<br />

committente che, nell’esecuzione dell’opera<br />

appaltata, può avvalersi <strong>di</strong> imprese<br />

subappaltatrici o <strong>di</strong> lavoratori autonomi)<br />

e <strong>di</strong> idoneità tecnico-professionale (lett.<br />

l) (possesso <strong>di</strong> capacità organizzative, nonché<br />

<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> forza lavoro, <strong>di</strong> macchine<br />

e <strong>di</strong> attrezzature, in riferimento alla<br />

realizzazione dell’opera), questo aspetto,<br />

esplicato nell’allegato XVII e che vale<br />

anche per i lavoratori autonomi, che<br />

impongono all’impresa affidataria la<br />

prevalutazione delle caratteristiche dei<br />

subappaltatori, rispetto alla sicurezza<br />

degli stessi.<br />

Obblighi del committente<br />

o del responsabile dei lavori (art. 90)<br />

Il comma 3 stabilisce che il committente,<br />

anche nei casi <strong>di</strong> coincidenza con<br />

l’impresa esecutrice, o il responsabile<br />

dei lavori designa il coor<strong>di</strong>natore per la<br />

progettazione, quando vi siano cantieri<br />

in cui è prevista la presenza <strong>di</strong> più imprese<br />

anche non contemporanea.<br />

Questa designazione, quin<strong>di</strong>, non è più<br />

legata, come in passato, all’entità presunta<br />

del cantiere (pari o superiore a<br />

200 uomini-giorno) e alla presenza <strong>di</strong><br />

rischi particolari, con la conseguenza <strong>di</strong><br />

obbligare anche il committente <strong>di</strong> piccoli<br />

lavori ad ottemperare ad obblighi<br />

<strong>di</strong> notevole rilevanza, come la redazione<br />

del Piano <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

(PSC), del fascicolo tecnico e<br />

della notifica preliminare.<br />

12<br />

Il comma 9 obbliga il committente a ve-<br />

rificare l’idoneità tecnico-professionale<br />

dell’impresa affidataria oltre che delle<br />

imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi,<br />

secondo le modalità definite<br />

nell’allegato XVII.<br />

In questo allegato si elencano i documenti<br />

che le imprese dovranno esibire<br />

al committente o al responsabile dei<br />

lavori. Molti <strong>di</strong> questi documenti sono,<br />

tuttavia, già contenuti nel piano operativo<br />

<strong>di</strong> sicurezza (POS) che tutte le<br />

imprese sono tenute a re<strong>di</strong>gere e trasmettere<br />

al CSE (documento <strong>di</strong> valutazione<br />

dei rischi, elenco dei <strong>di</strong>spositivi<br />

<strong>di</strong> protezione in<strong>di</strong>viduale, nomina del<br />

responsabile del servizio <strong>di</strong> prevenzione<br />

e protezione, ecc.).<br />

Si tratta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> un notevole appesantimento<br />

<strong>di</strong> adempimenti <strong>di</strong> carattere<br />

burocratico-cartaceo, in contrasto<br />

con l’obiettivo <strong>di</strong> semplificazione<br />

espressamente in<strong>di</strong>cato nei criteri <strong>di</strong><br />

delega.<br />

Il comma 10 prevede la sospensione<br />

dell’efficacia del titolo abilitativo in<br />

assenza del PSC o del fascicolo o della<br />

notifica preliminare, quando previsti.<br />

Il comma 11 <strong>di</strong>spone che, nel caso <strong>di</strong> lavori<br />

non soggetti a permesso <strong>di</strong> costruire,<br />

il committente non deve designare<br />

il coor<strong>di</strong>natore per la progettazione,<br />

ferma restando l’ipotesi <strong>di</strong> designazione<br />

del coor<strong>di</strong>natore per l’esecuzione qualora,<br />

dopo l’affidamento dei lavori ad<br />

un’unica impresa, l’esecuzione <strong>di</strong> essi o<br />

<strong>di</strong> parte <strong>di</strong> essi sia affidata a una o più<br />

imprese.<br />

Se tale interpretazione risultasse corretta,<br />

il caso <strong>di</strong> esclusione dell’obbligo<br />

<strong>di</strong> designazione sarebbe solo quello<br />

relativo a lavori, non soggetti a permesso<br />

<strong>di</strong> costruire, affidati ad un’unica<br />

impresa.


Obblighi del coor<strong>di</strong>natore<br />

obbligato comunque a:<br />

per la progettazione (art. 91)<br />

• verificare che il responsabile dei lavori<br />

Il comma 1, lettera b), riporta nell’alle- adempia ai propri obblighi (art. 90);<br />

gato XVI i contenuti del fascicolo che • verificare che il coor<strong>di</strong>natore per<br />

nel D. Lgs. n. 494/96 erano demandati l’esecuzione segnali le inosservanze<br />

ad un apposito decreto interministeria- delle imprese alle norme <strong>di</strong> sicurezza<br />

le mai emanato.<br />

e proponga la sospensione dei lavori,<br />

l’allontanamento delle imprese o dei<br />

Obblighi del coor<strong>di</strong>natore<br />

lavoratori autonomi dal cantiere o<br />

per l’esecuzione (art. 92)<br />

la risoluzione del contratto (art. 92,<br />

Il comma 1, lettera a), alleggerisce i comma 1, lettera e);<br />

compiti del coor<strong>di</strong>natore in quanto ha • verificare la trasmissione della notifica<br />

eliminato l’obbligo <strong>di</strong> verificare l’applicazione<br />

<strong>di</strong> quanto previsto nel POS da<br />

preliminare (art. 99).<br />

parte delle imprese esecutrici.<br />

Il comma 2 esonera, invece, il committente<br />

dalla responsabilità <strong>di</strong> verificare<br />

Responsabilità dei committenti<br />

che il coor<strong>di</strong>natore per la progettazione<br />

e dei responsabili dei lavori (art. 93) abbia redatto il PSC e il fascicolo (art.<br />

Il comma 1 aumenta le responsabilità 91, comma 1), nonché dalla responsa-<br />

del committente rispetto a quanto prebilità <strong>di</strong> verificare che il coor<strong>di</strong>natore<br />

visto al comma 1 dell’art. 6 del D.Lgs. per l’esecuzione svolga correttamente i<br />

n.494/96. Infatti il committente è ora segue a pag. 14<br />

<strong>di</strong>mensione geometra


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

Esempio <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

tra più imprese: uno lavora,<br />

uno tiene e l’ultimo prega<br />

propri compiti (art. 92, comma 1, lettere<br />

a), b), c), e d), in quanto tali obblighi<br />

sono a carico del responsabile dei<br />

lavori.<br />

Obblighi dei datori <strong>di</strong> lavoro,<br />

dei <strong>di</strong>rigenti e dei preposti (art. 96)<br />

Estende gli obblighi che prima erano<br />

esclusivamente <strong>di</strong> pertinenza dei datori<br />

<strong>di</strong> lavoro, ai <strong>di</strong>rigenti ed ai preposti.<br />

Sono stati inoltre aggiunti alcuni<br />

obblighi in merito all’organizzazione<br />

del cantiere ed alla protezione dei lavoratori<br />

contro le influenze atmosferiche.<br />

In particolare, il comma 2 introduce il<br />

principio secondo il quale l’accettazione<br />

da parte <strong>di</strong> ciascun datore <strong>di</strong> lavoro<br />

delle imprese esecutrici del piano<br />

<strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e la<br />

redazione del piano operativo <strong>di</strong> sicurezza<br />

costituiscono, limitatamente<br />

al singolo cantiere interessato, adempimento<br />

dell’obbligo <strong>di</strong> redazione<br />

del documento unico <strong>di</strong> valutazione<br />

dei rischi derivanti dalle interferenze<br />

(DUVRI).<br />

Obblighi del datore <strong>di</strong> lavoro<br />

dell’impresa affidataria (art. 97)<br />

La <strong>di</strong>sposizione stabilisce gli obblighi<br />

posti in capo al datore <strong>di</strong> lavoro dell’im-<br />

14<br />

presa affidataria, tra i quali la vigilan-<br />

za sulla sicurezza dei lavori affidati e<br />

sull’applicazione da parte delle imprese<br />

subappaltatrici e dei lavoratori autonomi,<br />

<strong>di</strong> quanto contenuto nel PSC.<br />

Il datore <strong>di</strong> lavoro dell’impresa affidataria<br />

è anche responsabile degli obblighi<br />

<strong>di</strong> cui all’art. 26 (Obblighi connessi<br />

ai contratti <strong>di</strong> appalto o d’opera o <strong>di</strong><br />

somministrazione), con esclusione della<br />

redazione del documento unico <strong>di</strong> valutazione<br />

dei rischi e del documento <strong>di</strong><br />

valutazione dei rischi proprio <strong>di</strong> ciascuna<br />

impresa.<br />

In tal modo vengono assegnati all’impresa<br />

affidataria obblighi propri del coor<strong>di</strong>natore<br />

in fase <strong>di</strong> esecuzione.<br />

Requisiti professionali del coor<strong>di</strong>natore<br />

per la progettazione, del coor<strong>di</strong>natore<br />

per l’esecuzione dei lavori (art. 98)<br />

In merito ai corsi <strong>di</strong> formazione (commi<br />

da 2 a 6 e Allegato XIV), sono stati<br />

inseriti nuovi aspetti: l’obbligo della verifica<br />

finale <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, le modalità<br />

<strong>di</strong> svolgimento dei corsi e l’obbligo<br />

dell’aggiornamento quinquennale della<br />

durata complessiva <strong>di</strong> 40 ore.<br />

Obblighi <strong>di</strong> trasmissione (art. 101)<br />

Il comma 3 specifica che l’impresa<br />

esecutrice deve trasmettere il proprio<br />

piano operativo <strong>di</strong> sicurezza all’impresa<br />

affidataria, la quale, previa verifica<br />

Esempio <strong>di</strong> capacità organizzativa


della congruenza rispetto al proprio,<br />

lo trasmette al coor<strong>di</strong>natore per l’esecuzione.<br />

I lavori hanno inizio dopo<br />

l’esito positivo delle suddette verifiche<br />

che sono effettuate tempestivamente e<br />

comunque non oltre 15 giorni dall’avvenuta<br />

ricezione.<br />

Nella formulazione dell’art. 13 del<br />

D.Lgs. n. 494/96 era previsto invece che<br />

ciascuna impresa esecutrice trasmettesse<br />

<strong>di</strong>rettamente il proprio POS al coor<strong>di</strong>natore<br />

per l’esecuzione. Ancora una<br />

volta l’impresa affidataria è chiamata a<br />

svolgere compiti propri del coor<strong>di</strong>natore<br />

in fase <strong>di</strong> esecuzione.<br />

Modalità <strong>di</strong> previsione dei livelli<br />

<strong>di</strong> emissione sonora (art. 103)<br />

L’articolo 16 del D.Lgs. n. 494/96 consentiva<br />

al datore <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> calcolare<br />

l’esposizione quoti<strong>di</strong>ana personale <strong>di</strong><br />

un lavoratore al rumore, in fase preventiva,<br />

sulla base <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e misurazioni<br />

validati dalla Commissione consultiva<br />

oggi <strong>di</strong>sciplinata dall’art. 6, TU.<br />

Questo principio fu inserito proprio per<br />

tener conto delle specificità delle lavorazioni<br />

<strong>di</strong> cantiere e per il carattere <strong>di</strong><br />

temporaneità delle stesse.<br />

La nuova formulazione fa riferimento<br />

non più all’esposizione quoti<strong>di</strong>ana personale<br />

<strong>di</strong> un lavoratore ma alla emissione<br />

sonora <strong>di</strong> attrezzature <strong>di</strong> lavoro,<br />

macchine ed impianti.<br />

La previsione necessita <strong>di</strong> un chiarimento,<br />

dal momento che sembra invalidare<br />

la metodologia, riconosciuta dal<br />

Ministero del lavoro, adottata finora nel<br />

settore delle costruzioni.<br />

Nel prossimo articolo si approfon<strong>di</strong>ranno<br />

gli aspetti relativi al Capo II del<br />

Titolo IV.<br />

<strong>di</strong>mensione geometra


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

Diritto<br />

Distanze legali in e<strong>di</strong>lizia<br />

Atti del convegno tenutosi a trieste il 16 e 17 maggio c.a.<br />

<strong>di</strong> Livio Lacosegliaz<br />

Livio Lacosegliaz<br />

Seconda parte<br />

Questa seconda parte della relazione del<br />

dott. Roberto Triola, Consigliere della<br />

Suprema Corte <strong>di</strong> Cassazione, tratta in<br />

particolar modo sulla derogabilità delle <strong>di</strong>stanze<br />

legali nel sistema e<strong>di</strong>ficatorio privato<br />

e quello pubblico, esaltandone le <strong>di</strong>fferenze.<br />

Inoltre <strong>di</strong>squisisce sul concetto <strong>di</strong> “costruzione”<br />

e in generale sulle <strong>di</strong>stanze legali delle<br />

costruzioni nel sottosuolo.<br />

La derogabilità<br />

delle <strong>di</strong>sposizioni in tema<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze legali<br />

Per la S.C. le norme contenute nei regolamenti<br />

e<strong>di</strong>lizi che stabiliscono le <strong>di</strong>stanze<br />

fra le costruzioni e <strong>di</strong> esse dal confine sono<br />

volte non solo ad evitare la formazione <strong>di</strong><br />

intercape<strong>di</strong>ni nocive fra e<strong>di</strong>fici frontistanti,<br />

ma anche a tutelare l’assetto urbanistico<br />

<strong>di</strong> una data zona e la densità degli<br />

e<strong>di</strong>fici in relazione all’ambiente, per cui,<br />

non limitandosi a <strong>di</strong>sciplinare i rapporti<br />

intersoggettivi <strong>di</strong> vicinato, ma mirando<br />

a tutelare anche interessi generali, non<br />

sono derogabili da convenzioni tra le parti<br />

(Cass. 28 settembre 2004 n. 19449).<br />

È invece pacifico che le <strong>di</strong>stanze previste<br />

dall’art. 873 c.c. sarebbero derogabili.<br />

Nella dottrina più recente prevale l’orientamento<br />

contrario. Si è, in proposito,<br />

osservato che, in tal modo: la <strong>di</strong>stanza<br />

16<br />

minima prevista dall’art. 873 cod. civ.<br />

sarebbe derogabile dai privati, mentre la<br />

p.a. non avrebbe la medesima possibilità;<br />

in sostanza, una norma <strong>di</strong>sponibile e<br />

derogabile dai privati sarebbe, contemporaneamente<br />

imperativa e inderogabile<br />

per la p.a.; le norme previste dal co<strong>di</strong>ce<br />

civile sarebbero derogabili, mentre quelle<br />

regolamentari, considerate integrative <strong>di</strong><br />

queste ultime risulterebbero inderogabili,<br />

malgrado ambedue siano ricondotte<br />

alla categoria delle limitazioni alla proprietà<br />

nell’interesse privato; si potrebbe<br />

derogare alla <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tre metri previsti<br />

dall’art. 873 cod. civ., formando<br />

così un’intercape<strong>di</strong>ne dannosa, mentre<br />

le maggior <strong>di</strong>stanze previste dai regolamenti<br />

locali risulterebbero inderogabili.<br />

Di fronte a conseguenze così assurde<br />

sembra opportuno rivedere il punto <strong>di</strong><br />

partenza dell’orientamento giurisprudenziale<br />

favorevole alla derogabilità dell’art.<br />

873 cod. civ., in considerazione del fatto<br />

che tale <strong>di</strong>sposizione tutela un interesse<br />

cumulativo che coinvolge sia l’interesse<br />

privato che l’interesse pubblico alla salubrità,<br />

sicurezza, igiene dell’ambiente, con<br />

la conseguenza che non sono ammissibili<br />

negozi aventi come oggetto la formazione<br />

<strong>di</strong> intercape<strong>di</strong>ni dannose.<br />

Va, poi, ricordato che, in presenza <strong>di</strong> una


norma regolamentare e<strong>di</strong>lizia prescrivente<br />

per le costruzioni un <strong>di</strong>stacco minimo<br />

dal confine, la convenzione tra proprietari<br />

confinanti per l’esecuzione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio<br />

a <strong>di</strong>stanza dal confine inferiore a quella<br />

prescritta dalla norma regolamentare,<br />

stante la sua illiceità per contrasto con<br />

una norma inderogabile posta a tutela<br />

dell’interesse pubblico, non attribuisce<br />

per il principio “quod nullum est nullum<br />

producit effectum”, nessun <strong>di</strong>ritto ai suoi<br />

stipulanti con la conseguenza che nessun<br />

danno risarcibile può essere riconosciu-<br />

questo principio, ha cassato la sentenza<br />

del giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> merito che, sulla base <strong>di</strong><br />

una <strong>di</strong>sposizione del regolamento e<strong>di</strong>lizio<br />

comunale, aveva negato la qualità <strong>di</strong> costruzione<br />

ad un determinato manufatto).<br />

In particolare, un regolamento e<strong>di</strong>lizio<br />

che stabilisca un criterio <strong>di</strong> misurazione<br />

della <strong>di</strong>stanza tra e<strong>di</strong>fici che non tenga<br />

conto dell’estensione del balcone, viene<br />

a determinare una <strong>di</strong>stanza tra fabbricati<br />

inferiore a quella legale (Cass. 27 luglio<br />

2006 n. 17089).<br />

to al proprietario che, in esecuzione <strong>di</strong> La nozione <strong>di</strong> “costruzione”<br />

detto accordo, abbia costruito a <strong>di</strong>stanza Costituisce “costruzione” anche un manu-<br />

inferiore a quella prescritta dalla norma fatto che, seppure privo <strong>di</strong> pareti, realizzi<br />

regolamentare e, in accoglimento della una determinata volumetria e/o superficie<br />

domanda del vicino, sia stato condanna- coperta, sicché - al fine <strong>di</strong> verificare l’osto<br />

ad arretrare la costruzione (Cass. 25 servanza o meno delle <strong>di</strong>stanze legali - la<br />

giugno 2001 n. 8661).<br />

misura deve esser effettuata assumendo<br />

Secondo la S.C. la nozione <strong>di</strong> costruzione, come punto <strong>di</strong> riferimento la linea esterna<br />

agli effetti dell’art. 873 c.c., è unica e non della parete ideale posta a chiusura dello<br />

può subire deroghe, sia pure al limitato spazio esistente tra le strutture portanti<br />

fine del computo delle <strong>di</strong>stanze legali, da più avanzate del manufatto stesso (Cass.<br />

parte delle norme secondarie, in quanto 29 <strong>di</strong>cembre 2005 n. 2874, la quale ha<br />

il rinvio contenuto nella seconda parte ritenuto che integrasse gli estremi del-<br />

del suddetto articolo ai regolamenti locali la costruzione la realizzazione <strong>di</strong> una<br />

è circoscritto alla sola facoltà <strong>di</strong> stabilire tettoia; in senso conforme cfr. Cass. 21<br />

una “<strong>di</strong>stanza maggiore” (Cass. 7 ottobre <strong>di</strong>cembre 1999 n. 14379).<br />

2005 n. 19530, che, in applicazione <strong>di</strong> segue a pag. 18<br />

17<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

Ai fini dell’osservanza delle norme in materia<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze legali stabilite dall’art. 873<br />

c.c. o da norme regolamentari integrative,<br />

la nozione <strong>di</strong> “costruzione” comprende<br />

qualsiasi opera non completamente interrata<br />

avente i caratteri della soli<strong>di</strong>tà ed<br />

immobilizzazione rispetto al suolo (Cass.<br />

22 ottobre 2007 n. 22086, la quale ha<br />

ritenuto che integrassero la nozione <strong>di</strong><br />

“costruzione” un deposito <strong>di</strong> materiale ed<br />

una autorimessa dell’altezza entrambi <strong>di</strong><br />

tre metri; in senso conforme, ugualmente<br />

con riferimento ad una autorimessa, cfr.<br />

Cass. 21 luglio 2005 n. 15282), anche<br />

me<strong>di</strong>ante appoggio, incorporazione o collegamento<br />

fisso ad un corpo <strong>di</strong> fabbrica<br />

preesistente o contestualmente realizzato,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dal livello <strong>di</strong> posa<br />

e <strong>di</strong> elevazione dell’opera, dai caratteri<br />

del suo sviluppo volumetrico esterno,<br />

dall’uniformità e continuità della massa,<br />

dal materiale impiegato per la sua realizzazione<br />

purché determini un incremento<br />

del volume, della superficie e della funzionalità<br />

dell’immobile e non abbia una<br />

funzione meramente decorativa (Cass.<br />

28 settembre 2007 n. 20574, la quale ha<br />

ritenuta corretta la qualificazione come<br />

costruzione <strong>di</strong> un corpo avanzato, privo <strong>di</strong><br />

aperture, incorporato in uno degli e<strong>di</strong>fici<br />

antistanti). In applicazione del principio<br />

secondo il quale deve tenersi conto anche<br />

delle strutture accessorie <strong>di</strong> un fabbricato,<br />

qualora queste, presentando connotati <strong>di</strong><br />

consistenza e stabilità, abbiano natura <strong>di</strong><br />

opera e<strong>di</strong>lizia, si è ritenuto che rientri nel<br />

concetto <strong>di</strong> costruzione una scala esterna<br />

in muratura (Cass. 30 gennaio 2007 n.<br />

1966; Cass. 30 agosto 2004 n. 17390).<br />

Mentre non sono computabili le sporgenze<br />

estreme del fabbricato che abbiano<br />

funzione meramente ornamentale, <strong>di</strong><br />

rifinitura od accessoria <strong>di</strong> limitata entità,<br />

come la mensole, le lesene, i cornicioni, le<br />

18<br />

grondaie e simili, rientrano nel concetto<br />

civilistico <strong>di</strong> “costruzione” le parti dell’e<strong>di</strong>ficio,<br />

quali scale, terrazze e corpi avanzati<br />

(cosiddetto “aggettanti”) che, seppure non<br />

corrispondono a volumi abitativi coperti<br />

sono destinate ad estendere ed ampliare la<br />

consistenza del fabbricato (Cass. 26 gennaio<br />

2005 n. 1556, che ha qualificato come<br />

costruzione la realizzazione, in aggiunta<br />

al preesistente e<strong>di</strong>ficio, <strong>di</strong> un corpo <strong>di</strong> fabbrica<br />

sporgente costituito da una soletta<br />

in cemento armato della larghezza <strong>di</strong> mt.<br />

1, 60, contornata da parapetto alto mt. 1,<br />

50 e<strong>di</strong>ficato con colonnine prefabbricate<br />

in cemento armato). Si è anche affermato<br />

che gli sporti o gli aggetti, ove non presentino<br />

funzione complementare meramente<br />

decorativa ma <strong>di</strong>mensioni consistenti e<br />

siano stabilmente incorporati nell’immobile,<br />

del quale vengono a costituire un<br />

accessorio o una pertinenza <strong>di</strong> guisa da<br />

ampliarne la superficie o la funzionalità,<br />

assumono il carattere <strong>di</strong> costruzione e se<br />

ne deve tener conto ai fini dell’accertamento<br />

del rispetto della normativa sulle<br />

<strong>di</strong>stanze (Cass. 15 febbraio 2001 n. 2228).<br />

In senso ancora più rigoroso si è affermato<br />

che non assume rilevanza il fatto che lo<br />

sporto sia inadatto all’incremento volumetrico<br />

o superficiario della costruzione<br />

o che aggetti solo per una parte della<br />

facciata, ma, piuttosto, che sia <strong>di</strong> entità<br />

non trascurabile (Cass. 8 febbraio 1994<br />

n. 1249). Si è, pertanto, ritenuto che costituiscono<br />

corpi <strong>di</strong> fabbrica, computabili<br />

nelle <strong>di</strong>stanze fra costruzioni, le sporgenze<br />

<strong>di</strong> particolari proporzioni, come i balconi,<br />

costituite da solette aggettanti anche se<br />

scoperte, <strong>di</strong> apprezzabile profon<strong>di</strong>tà ed<br />

ampiezza (Cass. 25 marzo 2004 n. 5963,<br />

che, con riferimento alla realizzazione <strong>di</strong><br />

un balcone della profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> mt. 1, 20<br />

con soletta in cemento armato, ha rilevato<br />

come per le <strong>di</strong>mensioni, per la natura,


la destinazione e l’utilizzo, detto balco- 1992 n. 113108). Sempre in materia <strong>di</strong><br />

ne, costituendo un elemento funzionale tetto si è ritenuto che la mo<strong>di</strong>ficazione<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio, non potesse rivestire funzione del tetto <strong>di</strong> un fabbricato integra so-<br />

ornamentale).<br />

praelevazione e, come tale, una nuova<br />

Sul presupposto che uno sporto può costruzione, soltanto se essa produce<br />

rientrare nel concetto <strong>di</strong> costruzione per un aumento della superficie esterna e<br />

la misurazione delle <strong>di</strong>stanze, quando, per della volumetria dei piani sottostanti, così<br />

la sua struttura, <strong>di</strong>mensione ed ubicazio- incidendo sulla struttura e sul modo <strong>di</strong><br />

ne incida sulla consistenza volumetrica essere della copertura; spetta al giu<strong>di</strong>ce<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio e <strong>di</strong>a luogo perciò alla pos- <strong>di</strong> merito <strong>di</strong> volta in volta verificare, in<br />

sibilità <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> intercape<strong>di</strong>ni concreto, se l’opera eseguita abbia le<br />

dannose, si è ritenuto che non posso- anzidette caratteristiche ovvero se, in<br />

no riconoscersi tali caratteristiche alla ipotesi, avendo carattere ornamentale e<br />

sporgenza <strong>di</strong> un tetto spiovente che è funzioni meramente accessorie rispetto<br />

per la sua natura <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni al fabbricato, vada esclusa dal calcolo<br />

e <strong>di</strong> entità trascurabile ed ha funzione delle <strong>di</strong>stanze legali (Cass. 25 settembre<br />

meramente ornamentale ed accessoria, 2006 n. 20786; nel senso che è rilevante<br />

così da essere inidoneo a costituire un l’aumento della volumetria dei piani<br />

apprezzabile ampliamento dell’e<strong>di</strong>ficio sottostanti in<strong>di</strong>pendentemente dalla loro<br />

in superficie e volume o <strong>di</strong> restringere utilizzabilità ai fini abitativi, cfr. Cass. 6<br />

apprezzabilmente lo spazio in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre 1995 n. 12852).<br />

costruzioni a <strong>di</strong>stanza (Cass. 11 <strong>di</strong>cembre segue a pag. 20<br />

<strong>di</strong>mensione geometra


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

Sul presupposto che per “costruzioni” sono<br />

da intendersi le sole opere erette sopra i<br />

fon<strong>di</strong> che stabilmente sporgano dal suolo<br />

e che siano, per la loro consistenza, idonee<br />

a creare intercape<strong>di</strong>ni pregiu<strong>di</strong>zievoli alla<br />

sicurezza ed alla salubrità del go<strong>di</strong>mento<br />

della proprietà fon<strong>di</strong>aria, si è escluso che<br />

un campo da tennis - per la modesta elevazione<br />

dal suolo del cordolo cementizio<br />

su cui è allestito -, la relativa recinzione e<br />

l’impianto d’illuminazione - per la concreta<br />

consistenza - ed i plinti interrati <strong>di</strong><br />

sostegno non possono <strong>di</strong>rsi costruzioni<br />

(Cass. 1 luglio 1996 n. 5956).<br />

Le costruzioni nel sottosuolo<br />

Secondo l’orientamento prevalente alle<br />

costruzioni nel sottosuolo non sono applicabili<br />

le norme in tema <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze legali,<br />

non sussistendo le finalità perseguite da<br />

tali norme (prevenzione e eliminazione<br />

<strong>di</strong> intercape<strong>di</strong>ni eccessivamente anguste,<br />

ritenute, in quanto tali, pericolose<br />

per l’igiene, la salubrità e la sicurezza<br />

degli abitati) (Cass. 4 <strong>di</strong>cembre 1995<br />

n. 12489).<br />

La sporgenza <strong>di</strong> un manufatto dal suolo,<br />

quale requisito necessario a che lo stesso<br />

sia soggetto alle <strong>di</strong>sposizioni sulle <strong>di</strong>stanze<br />

legali nel rapporto <strong>di</strong> vicinato, va riscontra-<br />

20<br />

ta con riferimento al piano <strong>di</strong> campagna,<br />

cioè al livello naturale del terreno, non<br />

quin<strong>di</strong> al livello eventualmente inferiore<br />

cui si trovi un finitimo e<strong>di</strong>ficio realizzato<br />

con abbassamento <strong>di</strong> quel piano (Cass. 21<br />

<strong>di</strong>cembre 1992 n. 13529).<br />

Non mancano, però, due isolate decisioni<br />

le quali hanno affermato che la <strong>di</strong>sciplina<br />

delle <strong>di</strong>stanze legali può trovare applicazione<br />

anche nelle ipotesi <strong>di</strong> costruzioni<br />

sotterranee, quando ricorrano gli stessi<br />

presupposti e le stesse ragioni <strong>di</strong> tutela<br />

valide per le costruzioni e<strong>di</strong>ficate sopra il<br />

suolo (Cass. 20 aprile 1957 n. 1361;Cass.<br />

27 aprile 1989 n. 1954).<br />

Non viene chiarito, però, quali sarebbero<br />

i criteri cui dovrebbe ispirarsi il giu<strong>di</strong>ce al<br />

fine <strong>di</strong> accertare, caso per caso, la pericolosità<br />

o meno delle costruzioni realizzate<br />

nel sottosuolo a <strong>di</strong>stanze inferiori a quelle<br />

legali e, d’altro canto, tale orientamento<br />

si pone in contrasto con il principio pacifico<br />

in giurisprudenza secondo quale il<br />

giu<strong>di</strong>ce non può escludere, con propria<br />

valutazione <strong>di</strong>screzionale, il carattere<br />

dannoso dell’intercape<strong>di</strong>ne inferiore alle<br />

<strong>di</strong>stanze legali perché il legislatore, imponendo<br />

tali <strong>di</strong>stanze, ha ritenuto che solo<br />

esse valgono a sod<strong>di</strong>sfare le esigenze <strong>di</strong><br />

sicurezza e <strong>di</strong> igiene degli abitati.


Estimo<br />

Il nostro estimo si adegua<br />

agli standard internazionali<br />

iniziano i nuovi “corsi professionali in Estimo immobiliare”,<br />

basati sugli standard internazionali<br />

<strong>di</strong> PierGiuseppe Sera<br />

Dopo un periodo percorso formativo sviluppato dall’as-<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, approsociazione Geo.Val.Esperti;<br />

fon<strong>di</strong>mento,ricer- • Il programma della formazione contica<br />

e attenta analisi nua adottato dal Consiglio Naziona-<br />

delle consolidate e le Geometri e Geometri Laureati esi-<br />

maturate esperienge specializzazione e qualità attraverze<br />

prodotte dalla so i più ampi approfon<strong>di</strong>menti in ma-<br />

<strong>di</strong>vulgazione della materia in tutti i corteria.si fino ad oggi organizzati da Geo.Val Per questo Geo.Val., in collaborazione<br />

Esperti presso i vari Collegi dei Geo- con E-Valuations (Istituto <strong>di</strong> Estimo e<br />

metri, ecco finalmente varato il nuovo Valutazioni), pur mantenendo doverosa-<br />

programma 2008/2009 per i<br />

mente inalterati i contenu-<br />

Corsi <strong>di</strong> Estimo e Valutazioni<br />

basati sugli Standard Internazionali<br />

<strong>di</strong> Valutazione<br />

(IVS). L’Associazione GEO-<br />

VAL, seguendo le in<strong>di</strong>cazioni<br />

e le linee programmatiche<br />

del Consiglio Nazionale, ha<br />

programmato l’attivazione<br />

L’Europa obbliga<br />

il Valutatore<br />

Immobiliare<br />

Italiano a voltar<br />

pagina.<br />

Sarà un soggetto<br />

qualificato<br />

che valuterà<br />

gli immobili<br />

ti e gli argomenti del corso<br />

precedente, ha proposto, in<br />

sostituzione del programma<br />

basato sulle 18 ore <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o,<br />

una nuova formula che<br />

prevede l’impiego <strong>di</strong> cinque<br />

giornate per complessive 40<br />

ore <strong>di</strong> formazione sud<strong>di</strong>vise<br />

dei nuovi corsi, nella con- secondo standard in due momenti <strong>di</strong>stinti.<br />

sapevolezza <strong>di</strong> dare un’effi- internazionali “Tre giornate consecutive<br />

cace risposta ad una richie-<br />

per complessive 24 ore desta<br />

sempre più pressante, originata dalla <strong>di</strong>cate allo stu<strong>di</strong>o e all’approfon<strong>di</strong>mento<br />

sottonotata analisi.<br />

della teoria con le prime nozioni sull’uso<br />

• L’attività <strong>di</strong> sviluppo dei Corsi <strong>di</strong> Esti- del software”.<br />

mo e Valutazioni è da ritenersi strate- “Due giornate consecutive, dopo almegica<br />

per la crescita professionale della no due/tre settimane dall’approfon<strong>di</strong>-<br />

categoria dei Geometri e dei Geometri mento teorico, de<strong>di</strong>cate alle applicazio-<br />

Laureati nell’Estimo moderno;<br />

ni pratiche”.<br />

• La categoria dei Geometri è stata sempre<br />

attenta all’evolversi delle metodolo-<br />

Le se<strong>di</strong> dei Corsi saranno prevalentemengie<br />

valutative, dotandosi da tempo <strong>di</strong> un<br />

segue a pag. 22<br />

21<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

te quelle dei Collegi Provinciali Geometri<br />

e Geometri Laureati, ma dove questo<br />

non sarà possibile e dove sarà necessario,<br />

i Corsi potranno essere tenuti anche<br />

presso enti terzi (Consorzi Universitari,<br />

Enti <strong>di</strong> formazione, etc.).<br />

Il numero degli iscritti partecipanti al corso,<br />

per ogni aula, non potrà superare le 30<br />

unità. Qualora il numero dei partecipanti<br />

risultasse inferiore alle unità previste, il<br />

Consiglio Direttivo <strong>di</strong> Geo.Val esprimerà<br />

<strong>di</strong> volta in volta apposita valutazione<br />

<strong>di</strong> opportunità e <strong>di</strong> funzionalità, fornendo<br />

le in<strong>di</strong>cazioni necessarie.<br />

Per le sedute teoriche (prime 3 giornate<br />

<strong>di</strong> complessive 24 ore) i docenti impegnati<br />

saranno due. Per le sedute pratiche<br />

(2 giornate <strong>di</strong> complessive 16 ore) è pre-<br />

gLI argomeNtI DeL CorSo<br />

il corso si sviluppa su 3 giornate <strong>di</strong> applicazione teorica e 2 giornate <strong>di</strong> applicazione<br />

pratica per un totale <strong>di</strong> 40 ore <strong>di</strong> aula.<br />

1ª gIorNata<br />

22<br />

Modulo “Introduzione”<br />

- la valutazione immobiliare<br />

- il mercato della valutazione<br />

- i requisiti del professionista<br />

- gli standard valutativi<br />

- il dato immobiliare<br />

- la scienza<br />

Modulo “Mercato Immobiliare”<br />

- gli immobili<br />

- i cicli <strong>di</strong> mercato<br />

Modulo “Segmentazione”<br />

- il processo <strong>di</strong> segmentazione<br />

- i parametri del segmento<br />

- la scheda <strong>di</strong> rilevazione del<br />

segmento <strong>di</strong> mercato<br />

- la scheda <strong>di</strong> rilevazione del dato<br />

immobiliare<br />

Modulo “Scale <strong>di</strong> misura”<br />

- i prezzi <strong>di</strong> mercato<br />

- le scale <strong>di</strong> misura<br />

- i nomenclatori <strong>di</strong> qualità<br />

Modulo “Postulati estimativi”<br />

- il postulato del prezzo<br />

- il postulato della previsione<br />

- il postulato dello scopo<br />

- il postulato dell’or<strong>di</strong>narietà<br />

- il postulato <strong>di</strong> comparazione<br />

Modulo “Criteri <strong>di</strong> stima”<br />

- il valore <strong>di</strong> mercato<br />

- il costo<br />

- il valore <strong>di</strong> trasformazione<br />

visto un solo docente. Il corso applica gli<br />

standard valutativi internazionali (International<br />

Valuation Standards, IVS) introducendo<br />

nella metodologia estimativa italiana<br />

il concetto oggettivo <strong>di</strong> segmento <strong>di</strong><br />

mercato; il principio del più conveniente<br />

e miglior uso degli immobili; i proce<strong>di</strong>menti<br />

<strong>di</strong> stima secondo gli IVS; il market<br />

comparision approch applicato alla realtà<br />

immobiliare italiana; i nomenclatori per<br />

la stima delle caratteristiche immobiliari<br />

qualitative. Offre inoltre un’introduzione<br />

non solo teorica ma anche applicativa,<br />

delle procedure <strong>di</strong> valutazione immobiliare,<br />

secondo gli IVS già richiesti da parte<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, la cui applicazione<br />

può avvenire attraverso l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> un software specialistico.<br />

1ª<br />

gIorNata<br />

2ª gIorNata<br />

3ª gIorNata<br />

- il valore complementare<br />

- il valore <strong>di</strong> sostituzione<br />

- i valori <strong>di</strong>versi dal valore <strong>di</strong><br />

mercato<br />

Modulo “Market approach”<br />

- i rapporti mercantili<br />

- i rapporti estimativi<br />

- l’analisi del segmento <strong>di</strong> mercato<br />

- la tabella dei dati<br />

- l’analisi prezzi marginali<br />

- la tabella <strong>di</strong> valutazione<br />

- la sintesi conclusiva<br />

- il sistema <strong>di</strong> stima<br />

- il market approach e il sistema<br />

- il sistema <strong>di</strong> ripartizione<br />

Modulo “Income approach”<br />

- la <strong>di</strong>rect capitalization<br />

- la yield capitalization<br />

- la <strong>di</strong>scounted cash flow analysis<br />

(dcFA)<br />

- il saggio <strong>di</strong> capitalizzazione critico<br />

- la ricerca prossima e remota del<br />

saggio <strong>di</strong> capitalizzazione<br />

- i meto<strong>di</strong> ad<strong>di</strong>tivi<br />

- il band of investment<br />

- l’Yield and change formulas


3ª gIorNata<br />

Modulo “Cost approach”<br />

- il valore del terreno e<strong>di</strong>ficato<br />

- il costo <strong>di</strong> ricostruzione deprezzato<br />

(dRc)<br />

Modulo “Misurazioni”<br />

- le superfici immobiliari<br />

- gli standard internazionali<br />

- le linee guida del co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

Valutazioni immobiliari<br />

Modulo “International Valuation<br />

Standards”<br />

- gli obiettivi<br />

- gli standard<br />

- il rapporto <strong>di</strong> valutazione<br />

- le note esplicative<br />

- il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> condotta<br />

Modulo “Introduzione all’uso<br />

<strong>di</strong> STIMATRIX”<br />

- installazione e primo utilizzo <strong>di</strong><br />

StiMAtRiX<br />

- la logica del software<br />

- documentazione per<br />

l’autoappren<strong>di</strong>mento del software<br />

- caricamento esempi<br />

- come richiedere assistenza al<br />

numero verde<br />

4ª gIorNata<br />

5ª gIorNata<br />

Modulo “Esercitazioni e STIMATRIX<br />

prima parte”<br />

- archivi e organizzazione delle<br />

informazioni<br />

- anagrafiche, immobili, dati<br />

immobiliari e perizie<br />

- valutare un appartamento con<br />

me<strong>di</strong>ante il Market comparison<br />

Approach<br />

- stampe ed esportazione documenti<br />

- scambiare dati immobiliari con altri<br />

utenti<br />

Modulo “Esercitazioni e STIMATRIX<br />

seconda parte”<br />

- valutazione <strong>di</strong> un villa singola<br />

me<strong>di</strong>ante McA e Sistema <strong>di</strong> Stima<br />

- valutazione <strong>di</strong> un villa singola<br />

me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>rect capitalization<br />

- valutazione <strong>di</strong> un villa singola<br />

me<strong>di</strong>ante cost Approach<br />

- valutazione dell’ usufrutto me<strong>di</strong>ante<br />

Yield capitalization<br />

- valutazione <strong>di</strong> un palazzo uso uffici<br />

me<strong>di</strong>ante dcFA<br />

- valutazione <strong>di</strong> un affitto <strong>di</strong> un<br />

capannone artigianale me<strong>di</strong>ante<br />

Ripartizione<br />

segue a pag. 24<br />

<strong>di</strong>mensione geometra


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

IL materIaLe DIDattICo<br />

Valido supporto al processo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento è il materiale <strong>di</strong>dattico, proposto ad ogni<br />

partecipante da Geo.Val.Esperti.<br />

il materiale si compone <strong>di</strong>:<br />

24<br />

co<strong>di</strong>ce delle valutazioni immobiliari<br />

italian Property Valuation Standard iii E<strong>di</strong>zione<br />

Manuale delle Stime immobiliari<br />

Prof. Marco Simonotti<br />

StiMAtRiX Appraising Full licenza commercial use by Sti>><br />

unico software realizzato in italia che consente lo sviluppo<br />

delle perizie <strong>di</strong> stima conformi agli standard internazionali<br />

ed europei.<br />

Slide del corso stampate a colori con annesso cd comprendente il materiale delle<br />

esercitazioni.<br />

CoMunICATo<br />

All’assemblea dei Presidenti dei collegi Geometri e Geometri laureati, tenutasi a Roma il 15 luglio scorso,<br />

è stata presentata la Nuova E<strong>di</strong>zione 2008-2009 del “corso professionale in Estimo immobiliare basato<br />

sugli standard internazionali”.<br />

i corsi, che Geo.Val. Esperti organizzerà per tutti i collegi Provinciali e circondariali, inizieranno con la<br />

prima settimana <strong>di</strong> settembre 2008 e sono in<strong>di</strong>rizzati a tutti coloro che, operando nel campo delle valutazioni<br />

immobiliari, intendono qualificare un aspetto importante alla loro professione.<br />

Ai partecipanti saranno riconosciuti 40 cre<strong>di</strong>ti come previsto dalla normativa per la Formazione continua<br />

<strong>di</strong>sposta dal consiglio Nazionale Geometri e Geometri laureati.<br />

tecnici e professionisti, interessati al percorso formativo, possono, fin da ora, presentare la domanda<br />

<strong>di</strong> iscrizione e richiedere il materiale <strong>di</strong>dattico del corso compilando ed inviando il modulo <strong>di</strong>sponibile<br />

sui siti internet:<br />

Geo.Val.Esperti www.geoval.it E-Valuations www.e-valuations.org<br />

Per ulteriori informazioni è attivo il<br />

numero verde 800 911 201<br />

il Presidente Geo.Val. Esperti<br />

Geometra Pier Giuseppe Sera


Catasto<br />

I Geometri propongono <strong>di</strong> cambiare<br />

metodo per gli accatastamenti<br />

dei fabbricati non censiti<br />

le scadenze ultimative e le proroghe dei termini si sono <strong>di</strong>mostrati strumenti<br />

infruttuosi. Meglio la ren<strong>di</strong>ta presunta subito e termini adeguati per poter<br />

risolvere le <strong>di</strong>fficoltà operative tecniche<br />

<strong>di</strong> Bruno Razza<br />

Il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei si convegni sull’argomento tenutisi a livel-<br />

Geometri Laureati, preso atto dell’assolulo nazionale, dai quali è emersa inequivota<br />

inefficacia dei termini previsti per gli accabilmente la scarsa funzionalità del mecatastamenti<br />

dei fabbricati mai denunciatodo dei termini e delle scadenze.<br />

ti al Catasto e <strong>di</strong> quelli che hanno perso i Dal punto <strong>di</strong> vista dei risultati conseguiti, si<br />

requisiti della ruralità, ha inviato apposi- può ragionevolmente ritenere, che nonostanta<br />

richiesta al Presidente della Repubblica, te il battage pubblicitario fatto dall’Agen-<br />

al Presidente del Consiglio, ai Ministri, Mizia, l’impegno assoluto profuso dai Geonisteri<br />

ed Uffici competenti, per un cambio metri, la presa <strong>di</strong> coscienza delle organiz-<br />

definitivo del metodo fin qui applicato, per zazioni <strong>di</strong> categoria del mondo agricolo e<br />

far si che tutto l’e<strong>di</strong>ficato venga adeguata- le sanzioni previste, siano stati accatastamente<br />

accatastato.<br />

ti non più del venti per cento dei fabbrica-<br />

I lettori ricorderanno che la proposta ogti da accatastare. E le motivazioni stanno<br />

gi formalizzata ufficialmente, era già sta- quasi tutte all’interno <strong>di</strong> un metodo poco<br />

ta anticipata su queste pagine da chi scri- funzionale alla bisogna, metodo che <strong>di</strong> certo<br />

ve, analizzando anche gli esiti dei numero- segue a pag. 26<br />

25<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008


non viene incontro alle reali problematiche<br />

tecniche, ma che con le continue scadenze e<br />

proroghe,crea soltanto degli inutili allarmismi,<br />

affanni e molto probabili rinunce.<br />

Merita precisare, rispetto ad osservazioni<br />

contrarie già sollevate da ambienti<br />

dell’Agenzia in merito all’onerosità della<br />

proposta notifica <strong>di</strong> avviso, da inviare al<br />

citta<strong>di</strong>no inadempiente, che i Geometri ritengono<br />

che non sia in<strong>di</strong>spensabile l’invio<br />

<strong>di</strong> una vera e propria notifica con tutti i<br />

canoni previsti dalle norme in materia, ma<br />

probabilmente sia sufficiente una molto più<br />

informale lettera <strong>di</strong> avviso, che potrebbe essere<br />

mandata dall’Agenzia e/o dal Comune.<br />

Qualcuno ha osservato che sarebbe come<br />

invitare l’evasore che non produce la denuncia<br />

dei red<strong>di</strong>ti ad ottemperare, quin<strong>di</strong><br />

con dei risvolti <strong>di</strong> legittimità dubbi.<br />

Noi siamo convinti invece, che per ottenere<br />

il risultato auspicato, ci sia proprio bisogno<br />

<strong>di</strong> questo, come base <strong>di</strong> un ra<strong>di</strong>cale<br />

cambiamento nelle forme e nelle procedure,<br />

anche coraggiose ed innovative, ma certamente<br />

più efficaci.<br />

Si propone qui <strong>di</strong> seguito, il testo integrale<br />

della richiesta avanzata.<br />

* * *<br />

Il Consiglio Nazionale Geometri, assieme<br />

alle altre professioni tecniche operanti<br />

nel settore catastale ed alle Associazioni<br />

<strong>di</strong> Categoria del mondo Agricolo,<br />

ha partecipato fattivamente all’attività<br />

promozionale intrapresa dall’Agenzia<br />

del Territorio per motivare e sollecitare<br />

la necessità <strong>di</strong> accatastare i fabbricati mai<br />

<strong>di</strong>chiarati al Catasto e quelli per i quali<br />

sono venuti meno i requisiti <strong>di</strong> ruralità.<br />

Nel corso <strong>di</strong> quest’anno, sono stati organizzati<br />

molti convegni informativi svolti,<br />

in <strong>di</strong>verse città italiane, con grande partecipazione<br />

<strong>di</strong> tecnici, amministratori ed<br />

addetti ai lavori.


Detti Convegni sono stati utilissimi per requisiti della ruralità, sono assolutamen-<br />

prendere coscienza del problema e per te non adeguate.<br />

definire le tipologie, le qualità e le quan- Pertanto si rende necessario stabilire, come<br />

tità dei fabbricati da accatastare comple- primo provve<strong>di</strong>mento urgente, la fissatamente<br />

o per i quali è necessario aggiorzione <strong>di</strong> un nuovo termine <strong>di</strong>latorio e connare<br />

i dati presenti in Catasto.<br />

gruo rispetto alla realtà delle circostanze<br />

È emerso con evidenza:<br />

rappresentate.<br />

- il notevole numero dei fabbricati che Inoltre, concretamente e costruttivamen-<br />

si debbono ancora accatastare corrette, si propone anche la mo<strong>di</strong>fica delle<br />

tamente: si tratta <strong>di</strong> quasi due milioni procedure, secondo le modalità emer-<br />

<strong>di</strong> immobili (identificati dalle verifiche se nei convegni e con<strong>di</strong>vise da tutti gli<br />

massive eseguite dall’Agenzia del Terri- operatori del settore. Le stesse, da un latorio),<br />

ai quali si debbono sommare per to sod<strong>di</strong>sferebbero le necessità dell’era-<br />

lo meno altrettanti, (quelli che i prorio e dall’altro, permetterebbero <strong>di</strong> comfessionisti<br />

scoprono quoti<strong>di</strong>anamente pletare gli accatastamenti nella manie-<br />

nell’esercizio dell’attività sul territorio) ra più corretta e coerente con le effet-<br />

per mo<strong>di</strong>fiche intervenute e per mantive consistenze immobiliari, nel pieno<br />

cati aggiornamenti.<br />

rispetto dell’interesse dell’Amministra-<br />

- le motivazioni, che rendono <strong>di</strong>fficile la zione e del citta<strong>di</strong>no, superando le <strong>di</strong>ffi-<br />

completa definizione in Catasto <strong>di</strong> alcucoltà connesse con la inderogabilità delni<br />

accatastamenti, le quali vanno prinle scadenze, ormai più volte collaudata<br />

cipalmente ricercate nelle problema- per la sua inefficacia.<br />

tiche <strong>di</strong> regolarità e nelle criticità for- In base all’attuale normativa, gli elenmali<br />

che moltissimi <strong>di</strong> questi immobichi dei fabbricati mai denunciati in Cali<br />

possiedono intrinsecamente.<br />

tasto (quasi 1.300.000 immobili), sono<br />

Mappe e dati incoerenti, arretrati non de- pubblicati (soltanto con numero <strong>di</strong> parfiniti,<br />

errori, <strong>di</strong>fformità, procedure comticella catastale e foglio <strong>di</strong> mappa) sul<br />

plesse <strong>di</strong> aggiornamento, passaggi dei <strong>di</strong>- sito dell’Agenzia del Territorio e possoritti,<br />

novazione delle intestazioni e relano essere visionati anche presso gli Albi<br />

tivi contenziosi, abusi e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> ogni en- Comunali, con evidente grande <strong>di</strong>fficoltà<br />

tità, localizzazioni impervie, ecc. rendo- <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione, da parte dei proprieno<br />

obiettivamente impossibile attuare tari e <strong>di</strong> chi ne avesse interesse, rispet-<br />

gli adempimenti, previsti dalle proceduto ai quali le attuali <strong>di</strong>sposizioni operare<br />

per il completamento <strong>di</strong> tutti e in<strong>di</strong>no in modo coercitivo ed hanno il solo<br />

stintamente gli accatastamenti mancan- effetto <strong>di</strong> produrre l’irrorazione <strong>di</strong> opiti,<br />

entro i termini fissati dalle norme (che nabili e pesanti sanzioni.<br />

tutti rincorrono affannosamente dall’epo- Al fine <strong>di</strong> prevenire erronee interpretaca<br />

del primo condono e<strong>di</strong>lizio, dal 1985 zioni dei dati, l’incertezza sull’identità del<br />

ai tempi nostri).<br />

soggetto tenuto all’adempimento e nu-<br />

Le scadenze, che prevedono il termine del merosissimi contenziosi in sede <strong>di</strong> appli-<br />

7 luglio e del 29 luglio prossimi per accazione delle sanzioni, si propone:<br />

catastare gli immobili mai denunciati in 1) in primis, che i proprietari dei terreni in-<br />

Catasto e quello del 31 ottobre, per acteressati dall’accertata esistenza <strong>di</strong> cocatastare<br />

i fabbricati che hanno perso i segue a pag. 28<br />

27<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

struzioni vengano opportunamente avvisati<br />

con apposita notifica, recapitata<br />

a domicilio a cura dell’Agenzia del Territorio<br />

o del Comune.<br />

2) A seguito <strong>di</strong> detta notifica il proprietario<br />

sarebbe tenuto ad attivarsi e rivolgersi<br />

al tecnico professionista abilitato,<br />

il quale - senza dover svolgere particolari<br />

attività <strong>di</strong> rilievo, complesse procedure<br />

e verifiche burocratiche e tutte le<br />

<strong>di</strong>fficoltà connesse alla pre<strong>di</strong>sposizione<br />

dell’accatastamento - con assoluta tempestività<br />

può determinare, anche sulla<br />

base <strong>di</strong> schemi sintetici e standard, la<br />

ren<strong>di</strong>ta presunta dell’immobile da accatastare<br />

depositandone presso gli uffici<br />

stabiliti le risultanze. Questa operazione<br />

permetterebbe al citta<strong>di</strong>no proprietario<br />

dell’immobile, <strong>di</strong> collegare imme<strong>di</strong>atamente<br />

la ren<strong>di</strong>ta presunta alla fiscalità<br />

dovuta per il proprio immobile, assolvendo<br />

così, fin da subito ed a pieno titolo, gli<br />

obblighi erariali <strong>di</strong> competenza.<br />

3) Dalla data in cui verrà depositata la <strong>di</strong>chiarazione<br />

<strong>di</strong> ren<strong>di</strong>ta presunta, decorrerà<br />

il termine temporale congruo (che<br />

potrebbe essere ragionevolmente stabilito<br />

in un anno o altro con<strong>di</strong>viso con l’Agenzia<br />

del Territorio), e utile a consentire<br />

28<br />

ERRATA CoRRIGE<br />

al proprietario ed al tecnico incaricato<br />

<strong>di</strong> svolgere serenamente e puntualmente<br />

tutte le attività e le incombenze tecniche<br />

previste per l’accatastamento completo<br />

dell’immobile, sia al Catasto dei Terreni<br />

sia al Catasto dei Fabbricati.<br />

4) Inoltre, nei casi <strong>di</strong> comprovata presenza<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, formalmente documentate<br />

e verificate in contrad<strong>di</strong>ttorio con<br />

l’Ufficio in quanto oggettivamente tali<br />

da non consentire il rispetto del termine,<br />

dovrebbe essere rimessa alla facoltà<br />

dell’Agenzia del Territorio concedere,<br />

a richiesta dell’interessato, un’opportuna<br />

deroga alla scadenza per consentire<br />

lo svolgimento delle straor<strong>di</strong>narie<br />

incombenze.<br />

Con il proce<strong>di</strong>mento proposto dunque,<br />

si passerebbe da un sistema <strong>di</strong> accatastamenti<br />

collegato a scadenze con necessità<br />

<strong>di</strong> continue proroghe, comunque mai<br />

sufficienti, ad un altro che determinerebbe<br />

l’imme<strong>di</strong>ato e più certo recupero<br />

della fiscalità correlata agli immobili<br />

non accatastati e contemporaneamente,<br />

offrirebbe la garanzia <strong>di</strong> un’attività <strong>di</strong> accatastamento<br />

efficace e funzionale per il<br />

corretto e veramente completo aggiornamento<br />

della banca dati catastale.<br />

RISAnAMEnTo DEllE MuRATuRE DAll’uMIDITà ASCEnDEnTE<br />

Nell’articolo a firma del collega livio lacosegliaz relativo al risanamento delle murature dall’umi<strong>di</strong>tà<br />

ascendente, a pag. 19 del numero 5 della nostra rivista, citando il b.E.F.E.c. System, è stato<br />

erroneamente menzionato come istituto facente parte dell’università <strong>di</strong> trieste.<br />

Naturalmente questo non corrisponde a verità in quanto si tratta <strong>di</strong> una struttura privata e quin<strong>di</strong><br />

rettifichiamo l’articolo sopra citato, scusandoci con il dott. Mario Zandegiacomo e con “the<br />

b.E.F.E.c. international - italia - S.r.l “- the bio-energy field effect converter - Sistemi avanzati <strong>di</strong><br />

risanamento ambientale e <strong>di</strong> protezione da inquinamento elettromagnetico, struttura privata con<br />

sede a trieste.


Scuola<br />

Stage degli studenti dell’Istituto<br />

per Geometri nei nostri Stu<strong>di</strong><br />

professionali<br />

una bella esperienza anche per il professionista<br />

<strong>di</strong> Elio Miani<br />

Per la prima volta<br />

il mio stu<strong>di</strong>o professionale<br />

ha ospitato,<br />

per un mese,<br />

due alunni <strong>di</strong> terza<br />

classe dell’Istituto<br />

Tecnico per Geometri G. G. Marinoni <strong>di</strong><br />

U<strong>di</strong>ne, a seguito <strong>di</strong> una apposita convenzione,<br />

per uno stage formativo.<br />

Alla richiesta della scuola, <strong>di</strong> una mia<br />

eventuale <strong>di</strong>sponibilità, avevo aderito<br />

in modo, se non proprio scettico, sicuramente<br />

tiepido.<br />

Le passate <strong>di</strong>verse esperienze <strong>di</strong> commissario<br />

d’esame all’abilitazione della professione,<br />

unitamente alla scarsa conoscenza<br />

dell’ambiente dei giovani studenti delle<br />

scuole superiori, non mi pre<strong>di</strong>sponevano<br />

in maniera positiva all’approccio con<br />

la realtà degli studenti d’oggi.<br />

Mi sono, pertanto, trovato un tantino prevenuto<br />

al momento dell’accoglimento <strong>di</strong><br />

questi due ragazzi all’interno della “realtà<br />

stu<strong>di</strong>o tecnico”.<br />

Nell’illustrare loro per sommi capi, come<br />

era organizzata la struttura e <strong>di</strong> come<br />

si operava nella gestione dei lavori,<br />

probabilmente sarò sembrato troppo rigido<br />

e formale.<br />

Sapendo inoltre, che la classe da loro frequentata<br />

era la terza, quin<strong>di</strong> con solo un<br />

primo approccio con le nostre materie<br />

tecniche, mi ponevo il problema su che<br />

cosa avrei potuto impostare lo stage, in<br />

modo tale che potesse per loro essere<br />

proficuo e risultare costruttivo.<br />

Contemporaneamente, combattuto psicologicamente<br />

dal desiderio <strong>di</strong> voler far ben<br />

comprendere le <strong>di</strong>fficoltà insite nell’espletamento<br />

<strong>di</strong> una prestazione professionale<br />

e nello stesso tempo, <strong>di</strong> far percepire<br />

la sod<strong>di</strong>sfazione ritraibile dal portare bene<br />

a termine un lavoro commissionato,<br />

mi è risultato ancora più <strong>di</strong>fficile, riuscire<br />

ad inquadrare subito, quale tipologia<br />

<strong>di</strong> lavoro avrei dovuto assegnare ai due<br />

studenti stagisti.<br />

Quasi provocatoriamente, come a voler<br />

seguire le orme percorse da tutti sempre<br />

all’inizio, mi è parso corretto insegnare<br />

subito come rifilare e piegare i <strong>di</strong>segni.....<br />

Poi, da buon topografo, ho pensato doveroso<br />

che un buon battesimo del rilievo,<br />

con alcune uscite in mezzo ai prati,<br />

sull’asfalto bollente o in montagna con la<br />

pioggia, sarebbe stato certamente un’utile<br />

avvio della loro esperienza.<br />

E così è stato in effetti. Avere tra l’altro,<br />

la possibilità <strong>di</strong> stare un pò assieme a loro,<br />

scambiando quattro chiacchiere, anche<br />

informandomi su quanto viene fatto<br />

segue a pag. 30<br />

29<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

a scuola e verificando positivamente, la<br />

loro grande volontà <strong>di</strong> apprendere, mi ha<br />

permesso <strong>di</strong> ricredermi dall’iniziale scetticismo.<br />

Quin<strong>di</strong> una volta rassicurato sulla<br />

loro voglia <strong>di</strong> fare e <strong>di</strong> apprendere, mi<br />

sono deciso ad impegnarli con incarichi<br />

specifici, gestibili ed affrontabili <strong>di</strong>rettamente<br />

ed autonomamente.<br />

Ovviamente la loro capacità <strong>di</strong> usare il<br />

PC e i sistemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno CAD era scontata,<br />

ma è stato interessante sapere che,<br />

<strong>di</strong> loro iniziativa, stavano seguendo anche<br />

corsi appositi al riguardo. Ho potuto<br />

verificare che i due futuri Geometri,<br />

sono stati in grado <strong>di</strong> eseguire calcoli <strong>di</strong><br />

volumi <strong>di</strong> riporto in una lottizzazione,<br />

oppure <strong>di</strong> restituire graficamente rilievi<br />

<strong>di</strong> fabbricati <strong>di</strong> forme non regolari, senza<br />

grossi problemi.<br />

Il mese previsto per lo stage è, infine, tra-<br />

30<br />

scorso velocemente, sia per il sottoscritto,<br />

che per i colleghi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, che con<br />

la loro <strong>di</strong>sponibilità, hanno contribuito a<br />

seguirli nelle varie attività provate.<br />

Personalmente sono rimasto favorevolmente<br />

impressionato, tanto da desiderare<br />

in cuor mio, che possano ritornare.<br />

Credo che anche loro si siano trovati abbastanza<br />

bene, poichè hanno espresso la<br />

volontà <strong>di</strong> ripetere l’esperienza, qualora<br />

dopo il prossimo anno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o (come<br />

previsto dalle norme scolastiche) saranno<br />

in regola e non avranno debiti formativi<br />

da recuperare. È auspicabile che<br />

all’interno della nostra categoria, simili<br />

esperienze possano essere più <strong>di</strong>ffuse,<br />

per cementare una continua sinergia<br />

fra il mondo della scuola e quello della<br />

professione. Ma soprattutto perchè dette<br />

esperienze, possono stimolare i futuri<br />

geometri attraendoli verso la libera professione,<br />

anche se noi sapremo infondere<br />

loro quella gran passione che ci ha spinto<br />

ad intraprendere questa strada, sempre<br />

più <strong>di</strong>fficile ma anche estremamente<br />

appagante.<br />

AVVISo AGlI ISCRITTI AllA CASSA ITAlIAnA GEoMETRI<br />

CoMunICAZIonE oBBlIGAToRIA AllA CASSA<br />

Si ricorda agli iscritti alla cassa alla data del 31/12/2007, che<br />

dovranno inviare il Mod. 17, comunicazione obbligatoria alla<br />

cassa del red<strong>di</strong>to e del volume d’affari professionale relativi<br />

all’anno 2007, entro il 15/09/2008. l’inoltro dovrà essere effettuato<br />

esclusivamente in forma telematica, come da istruzioni<br />

già inviate dalla cassa, inviando il modello anche se red<strong>di</strong>to e<br />

volume d’affari sono nulli.<br />

Gli stu<strong>di</strong> associati dovranno anche compilare il Mod. AP che è<br />

reperibile, come il resto della modulistica, nel sito internet della<br />

cassa (www.cassageometri.it all’interno dell’area modulistica<br />

- moduli area contributi).


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

Attività del Collegio <strong>di</strong> Gorizia<br />

Problematiche comuni nel costruire<br />

concluso il ciclo <strong>di</strong> incontri formativi programmati per conoscere meglio<br />

i problemi collegati alla presenza dell’umi<strong>di</strong>tà nelle costruzioni<br />

<strong>di</strong> Silvio Martinelli<br />

Silvio Martinelli<br />

Sono terminati il giorno 24 giugno scorso<br />

gli incontri svoltisi per gli iscritti dei<br />

Collegi <strong>di</strong> Gorizia e <strong>di</strong> Pordenone sulle<br />

problematiche comuni nelle costruzioni.<br />

L’opportunità <strong>di</strong> tali incontri, nata dalla<br />

collaborazione con una <strong>di</strong>tta <strong>di</strong> rilevanza<br />

internazionale nel settore, è scaturita<br />

dalla considerazione che gli e<strong>di</strong>fici presentano<br />

patologie ricorrenti, figlie dell’errata<br />

scelta o messa in opera <strong>di</strong> materiali,<br />

<strong>di</strong> soluzioni progettuali adottate e <strong>di</strong>mostratesi<br />

inidonee, o della non conformità<br />

dei prodotti in commercio rispetto<br />

alle richieste specifiche ed alle esigenze<br />

dei progettisti.<br />

Infiltrazioni d’acqua provenienti dalle<br />

fondamenta o dalle coperture, presenza<br />

<strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà, che poi si trasformano in<br />

muffe, <strong>di</strong>stacco dei rivestimenti dalle pareti<br />

e dai pavimenti, malfunzionamento<br />

degli impianti <strong>di</strong> servizio e altro, sono<br />

i “vizi capitali” <strong>di</strong> cui purtroppo le nostre<br />

abitazioni sembrano cronicamente<br />

soffrire.<br />

Naturalmente per contrastare questi fenomeni<br />

dannosi al nostro costruire, il settore<br />

è in grande sviluppo, tutti gli operatori<br />

cercano <strong>di</strong> migliorare ed affinare<br />

la qualità dei prodotti e le metodologie<br />

<strong>di</strong> applicazione.<br />

In questo contesto, anche noi cerchiamo<br />

32<br />

<strong>di</strong> essere ancora protagonisti, aggiornando<br />

continuamente le nostre conoscenze,<br />

per poter progettare meglio i nostri interventi<br />

in e<strong>di</strong>lizia ed offrire migliori garanzie<br />

<strong>di</strong> vivibilità.<br />

Le tematiche affrontate negli incontri<br />

sono state le seguenti:<br />

• Le muffe da condensa ed i costi sempre<br />

più alti per il riscaldamento e per il raffrescamento.<br />

• Il rumore ed i suoi effetti.<br />

• Le infiltrazioni d’acqua dalle fondazioni<br />

o dalla copertura.<br />

• Il <strong>di</strong>stacco dei rivestimenti a parete ed<br />

a pavimento.<br />

Lo scopo <strong>di</strong> questi cinque seminari, svoltisi<br />

mensilmente da febbraio a giugno,<br />

è stato quello <strong>di</strong> chiarire quali siano le<br />

cause (gli effetti sono tristemente noti) e<br />

quali possono o debbano essere le soluzioni<br />

che si propongono in maniera funzionale,<br />

per evitare l’insorgere delle problematiche<br />

riscontrate.<br />

I seminari sono stati interessanti ed hanno<br />

spaziato dall’aspetto teorico a quello<br />

tecnico/pratico, con esemplificazioni<br />

reali, documentazioni fotografiche e<br />

<strong>di</strong>spense che gli oltre 100 partecipanti<br />

(tra Gorizia e Pordenone), hanno potuto<br />

acquisire e fare proprie. Proprio per<br />

restare in tema <strong>di</strong> concretezza, tipico


e caratteristico aspetto dell’attività del<br />

geometra, alla fine è nata l’idea <strong>di</strong> effettuare<br />

un viaggio a Verona presso la sede<br />

<strong>di</strong> questa Società, proprio per approfon<strong>di</strong>re<br />

le conoscenze sui materiali prodotti<br />

e sulla più corretta posa in opera<br />

delle membrane bituminose (<strong>di</strong> cui riferiamo<br />

a parte).<br />

I corsisti appartenenti al Collegio <strong>di</strong> Go-<br />

Mercoledì 18 giugno ore sette del mattino.<br />

La giornata non è delle migliori, sta<br />

minacciando pioggia, anzi sta già piovendo.<br />

C’è un pullman organizzato, in partenza<br />

da Gra<strong>di</strong>sca d’Isonzo alla volta <strong>di</strong> Castel<br />

d’Azzano (Verona), che raccoglie quaranta<br />

geometri del Collegio provinciale<br />

<strong>di</strong> Gorizia <strong>di</strong>retti in visita alla Index.<br />

Chi è la Index ?<br />

È un’azienda tra le più importanti al mondo<br />

per la produzione <strong>di</strong> materiali impermeabilizzanti<br />

tecnologicamente avanzati<br />

destinati alla protezione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, gran<strong>di</strong><br />

opere, ingegneria civile. È strutturata<br />

in cinque <strong>di</strong>visioni che producono sistemi<br />

e materiali per il mercato e<strong>di</strong>le.<br />

Ma …perché sul mezzo <strong>di</strong> trasporto ci<br />

rizia, hanno così potuto assistere ad una<br />

serie <strong>di</strong> spiegazioni teoriche e, dopo una<br />

visita allo stabilimento, hanno partecipato<br />

ad una <strong>di</strong>mostrazione sulla corretta<br />

posa in opera <strong>di</strong> vari tipi <strong>di</strong> prodotti<br />

bituminosi, durante la quale sono stati<br />

fugati i dubbi e spiegate le problematiche<br />

e gli errori che più frequentemente<br />

vengono commessi dai posatori.<br />

Viaggio <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o a Verona<br />

<strong>di</strong> Silvio Martinelli<br />

sono solo Geometri. Presto detto.<br />

Non è una “gita”. E’una normale giornata<br />

<strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> aggiornamento<br />

professionale, giornata che però nasconde<br />

anche qualche <strong>di</strong>versivo abbinato al<br />

sociale ed allo spirito <strong>di</strong> gruppo.<br />

Una volta partiti…. il viaggio corre liscio,<br />

ci si interroga sul lavoro lasciato a casa,<br />

ci si compiace a vicenda, ci si confronta<br />

con le esperienze professionali e non.<br />

Una breve sosta in un grill autostradale<br />

e quin<strong>di</strong> l’arrivo a Castel d’Azzano, nella<br />

sede della <strong>di</strong>tta.<br />

Inizia la giornata <strong>di</strong> operatività con una<br />

mezza mattina spesa in aula, dove l’attenta<br />

platea, assorbe tutte le nozioni teoriche<br />

sulla ricerca e l’innovazione dei<br />

prodotti per l’e<strong>di</strong>lizia che vengono qui<br />

realizzati. Prima della visita al laboratorio<br />

<strong>di</strong> ricerca e ad alcuni reparti <strong>di</strong> produzione,<br />

non poteva mancare un provvidenziale<br />

e piacevole momento <strong>di</strong> convivio<br />

tra antipasti, tortiglioni in sugo, involtini<br />

<strong>di</strong> carne e verdure. Il tutto accompagnato<br />

da poca acqua d’annata e ad una<br />

<strong>di</strong>screta quantità <strong>di</strong> “Valpolicella”, natu-<br />

segue a pag. 34<br />

33<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

ralmente molto gra<strong>di</strong>to dai partecipanti.<br />

A metà pomeriggio il gruppo assiste, alla<br />

esecuzione pratica e <strong>di</strong>mostrativa della<br />

corretta posa in opera delle membrane<br />

Bitume - Polimero.<br />

La <strong>di</strong>mostrazione pratica suscita grande<br />

interesse tanto che le domande e gli approfon<strong>di</strong>menti<br />

tecnici si susseguono ad<br />

oltranza, con sod<strong>di</strong>sfazione dei Geometri<br />

partecipanti, e della <strong>di</strong>tta ospitante.<br />

Poi ci si rende conto che l’ora si fa tarda...,<br />

c’è da affrontare ancora il viaggio<br />

<strong>di</strong> rientro. Non rimane che il tempo<br />

per un cor<strong>di</strong>ale saluto ed un senti-<br />

34<br />

to ringraziamento agli organizzatori. Il<br />

pullman riprende la via del rientro verso<br />

Gra<strong>di</strong>sca.<br />

Ma la giornata non è ancora finita. I soliti<br />

che non vogliono che la compagnia si<br />

sciolga troppo presto…….., optano per<br />

l’ultima sosta.<br />

Improvvisati spaghetti alla marinara, prosecco<br />

e <strong>di</strong>gestivo ed è fatta, possiamo rientrare<br />

a casa sod<strong>di</strong>sfatti.<br />

Anche oggi abbiamo sicuramente imparato<br />

qualcosa <strong>di</strong> nuovo, con<strong>di</strong>viso esperienza<br />

e conoscenza e soprattutto, siamo<br />

stati bene assieme, tra Geometri.


Attività del Collegio <strong>di</strong> u<strong>di</strong>ne<br />

Il punto sull’invio telematico degli<br />

atti catastali <strong>di</strong> aggiornamento<br />

collaborazione tra collegi dei geometri e periti con il catasto.<br />

Seminario <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o “invio telematico delle pratiche pregeo e docfa”<br />

<strong>di</strong> Pierdomenico Abrami<br />

Episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> rappor- antagonismi ma con la consapevolezza <strong>di</strong><br />

ti costruttivi tra essere i soggetti protagonisti <strong>di</strong> un impor-<br />

Catasto e Colletante lavoro <strong>di</strong> utilità pubblica: l’ammogio<br />

dei Geometri dernamento e il costante aggiornamento<br />

con Collegio dei dell’inventario dei beni immobili.<br />

Periti Industriali Che non e’ cosa da poco! Un catasto ag-<br />

(e<strong>di</strong>li), non mancano (nei tempi più regiornato in aderenza alla realtà è in<strong>di</strong>centi<br />

possiamo ricordare il convegno <strong>di</strong> spensabile per la società civile: per Co-<br />

stu<strong>di</strong>o PROGETTO PREGEO 10 del muni, Province, Regioni, Protezione ci-<br />

23.03.2007 - vedasi Dimensione Geovile ecc. oltre che per il fisco.<br />

metra n° 4/2007) ed è fuori dubbio che Il Seminario <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o, tenutosi il 9 lu-<br />

il persistente stato <strong>di</strong> continua evoluzioglio presso la sala Paolino d’Aquileia in<br />

ne tecnologica e normativa impongono U<strong>di</strong>ne, ha avuto lo scopo <strong>di</strong> esaminare<br />

un durevole scambio franco <strong>di</strong> opinioni e lo stato dell’arte e illustrare le procedu-<br />

istanze reciproche tra professionisti esterre tecniche da adottare per la trasmissioni<br />

e uffici catastali lasciando da parte gli segue a pag. 36<br />

35<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008


<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008<br />

ne telematica degli atti, ovvero <strong>di</strong> quel<br />

processo che prende il nome <strong>di</strong> dematerializzazione<br />

degli archivi cartacei, nonché<br />

fornire in<strong>di</strong>cazioni per incoraggiare<br />

l’approccio all’invio telematico.<br />

Dopo i saluti dei rappresentanti dei Collegi,<br />

il Direttore dell’Agenzia del Territorio<br />

della Provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, ing. Saverio<br />

MINNICI, ha rimarcato la <strong>di</strong>sponibilità<br />

dei suoi Uffici alla piena collaborazione<br />

con i professionisti finalizzata al miglioramento<br />

della qualità e della funzionalità<br />

delle procedure. Infatti ha autorizzato<br />

la presenza dei qualificati relatori<br />

del catasto <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne: i tecnici e funzionari<br />

Carla BOEMO, David GALASSO,<br />

Stefano MIANI e Maurizio RADUCCI<br />

che tutti ben conosciamo e apprezziamo<br />

per il loro impegno “<strong>di</strong> frontiera” all’interno<br />

dell’Ufficio e che hanno spiegato<br />

modalità, criticità, problematiche riscontrate<br />

nello svolgimento pratico dei compiti<br />

d’ufficio e fornito preziose informazioni<br />

e suggerimenti.<br />

Per il DOCFA (pratiche riguardanti fab-<br />

36<br />

bricati) non si rilevano <strong>di</strong>fficoltà particolari<br />

mentre per quanto riguarda PREGEO<br />

(pratiche riguardanti l’aggiornamento geometrico<br />

della mappa terreni) si riassumono<br />

i motivi ostativi all’approvazione,<br />

riscontrati nel 2007, nell’allegata tabella,<br />

pre<strong>di</strong>sposta dalla geometra Carla Boemo<br />

e illustrata nel corso del suo intervento,<br />

a beneficio <strong>di</strong> coloro che si apprestano<br />

ad utilizzare il PREGEO telematico<br />

anche se, come accennato nel corso<br />

dei lavori, l’avvento del PREGEO 10 risolverà<br />

definitivamente il problema delle<br />

sospensioni.<br />

Le relazioni con esempi pratici sono state<br />

tenute dal geom. Filippo BISARO e<br />

dal perito e<strong>di</strong>le Danilo FEDELE.<br />

L’avv. Federica MISSIO ha sottolineato<br />

la responsabilità civile e penale del tecnico<br />

in relazione alle <strong>di</strong>chiarazioni rese<br />

agli uffici e all’utilizzo delle chiavi <strong>di</strong> accesso<br />

al servizio telematico.<br />

Ai partecipanti è stato <strong>di</strong>stribuito il praticissimo<br />

manuale del geom. Pino MAN-<br />

GIONE “io me la cavo con il catasto”.


AnAlISI MoTIVI DI SoSPEnSIonE ATTI TElEMATICI PREGEo 9 InolTRATI nEll’Anno 2007<br />

PRESSo l’uFFICIo PRoVInCIAlE DI uDInE DEll’AGEnZIA DEl TERRIToRIo<br />

Tipi <strong>di</strong> frazionamento pervenuti 87<br />

n. n.<br />

37<br />

Percentuale<br />

rispetto al<br />

pervenuto<br />

Tipi <strong>di</strong> frazionamento sospesi 36 41,00%<br />

Tipi mappali pervenuti 536<br />

Tipi mappali sospesi 143 27,00%<br />

TOTALE 623 179 29,00%<br />

PRINcIPALI MOTIVI DI sOsPENsIONE n.<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

9<br />

10<br />

11<br />

12<br />

13<br />

14<br />

Errata pre<strong>di</strong>sposizione dell’ atto <strong>di</strong> agg. per quanto riguarda la tipologia <strong>di</strong><br />

redazione (standard o modesta entità)<br />

Non corrispondenza fra i soggetti in<strong>di</strong>cati come possessori nel riquadro “firma<br />

delle parti e loro delegati” e quelli presenti negli archivi catastali (incoerenze non<br />

motivate)<br />

Errata in<strong>di</strong>cazione della fattispecie della lettera d’incarico al professionista/ assenza<br />

della stessa ove necessariamente prevista / errata in<strong>di</strong>cazione delle firme delle parti<br />

nel relativo spazio<br />

Incongruenza tra i dati censuari delle particelle trattate nell’atto <strong>di</strong> agg. e quelli in<br />

banca dati catastale (comune, sezione, foglio, allegato, superficie ecc.)<br />

Particelle trattate nell’ atto <strong>di</strong> aggiornamento censite a partita 1 ma non <strong>di</strong>chiarate al<br />

CEU<br />

Particelle trattate nell’ atto <strong>di</strong> agg. <strong>di</strong>vise in porzioni <strong>di</strong> coltura o con deduzioni<br />

<strong>di</strong>verse<br />

Errata auto<strong>di</strong>chiarazione per il deposito presso il comune competente (art. 30 c.5<br />

DPR 380/2001)<br />

Errata compilazione/incompletezza del modello censuario (schemi incongruenti con<br />

il tipo <strong>di</strong> aggiornamento, superfici delle particelle oltre tolleranza rispetto a quelle<br />

cartografiche, sbilancio <strong>di</strong> superficie ecc.)<br />

Errata e/o incompleta compilazione del libretto delle misure (assenza dati altimetrici<br />

o descrizione riferimenti altimetrici dei punti su cui è obbligatoria la componente<br />

altimetrica, assenza descrizione materializzazione dei punti rilevati, ecc.<br />

Schema del rilievo non conforme alla circ. 2/88 e succ .mo<strong>di</strong>ficazioni ed<br />

integrazioni (allineamenti e/o squadri oltre i limiti <strong>di</strong> tolleranza, stazioni isolate,<br />

stazioni esterne al triangolo fiduciale oltre a un terzo la congiungente i 2 PF più<br />

prossimi, ecc.)<br />

Incongruenza delle <strong>di</strong>stanze misurate tra i PF con quelle <strong>di</strong> atti <strong>di</strong> aggiornamento<br />

approvati in precedenza<br />

Incompletezza della relazione tecnica non contenente le motivazioni al ricorso alle<br />

deroghe previste dalla cir.2/88 ovvero l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> eventuali artifici nel calcolo<br />

<strong>di</strong> alcune misure<br />

Incongruenza della proposta <strong>di</strong> aggiornamento con il rilievo o il modello censuario<br />

(es. demolizioni non effettuate in proposta <strong>di</strong> aggionamento, assegnazione<br />

identificativo definitivo delle particelle <strong>di</strong>verso tra proposta <strong>di</strong> aggiornamento e<br />

modello censuario)<br />

Area <strong>di</strong> pertinenza, definita dal professionista, <strong>di</strong> superficie elevata rispetto alla<br />

superficie coperta del fabbricato da accatastare (non motivata in relazione tecnica)<br />

Percentuale<br />

rispetto al<br />

sospeso<br />

11 6,00%<br />

23 13,00%<br />

26 14,00%<br />

5 3,00%<br />

5 3,00%<br />

9 5,00%<br />

5 3,00%<br />

23 13,00%<br />

18 10,00%<br />

22 12,00%<br />

14 8,00%<br />

9 5,00%<br />

4 2,00%<br />

5 3,00%<br />

TOTALE 179 100,00%<br />

<strong>di</strong>mensione geometra<br />

8/2008


iN cOPERtiNA<br />

Torrette da camino a Lignano Sabbiadoro<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

geometra<br />

orGano uffICIaLE dEL ComITaTo<br />

rEGIonaLE dEI CoLLEGI dEI GEomETrI<br />

dEL frIuLI VEnEzIa GIuLIa<br />

<strong>di</strong>REttORE RESPONSAbilE<br />

bruno razza<br />

cOMitAtO <strong>di</strong> REdAZiONE<br />

PIEr GIuSEPPE SEra (Go)<br />

anTonIo TIEGHI (Pn)<br />

LIVIo LaCoSEGLIaz (Ts)<br />

ELIo mIanI (ud)<br />

cOOR<strong>di</strong>NAtORE <strong>di</strong> REdAZiONE<br />

GLorIa GobETTI (ud)<br />

PROPRiEtà<br />

ComITaTo rEGIonaLE<br />

dEI CoLLEGI dEI GEomETrI<br />

dEL frIuLI VEnEzIa GIuLIa<br />

E<strong>di</strong>tORE, <strong>di</strong>REZiONE,<br />

REdAZiONE, AMMiNiStRAZiONE<br />

aSSoCIazIonE dEI GEomETrI<br />

dELLa ProVInCIa dI udInE<br />

per conto del Comitato regionale dei Collegi<br />

dei Geometri del friuli Venezia Giulia<br />

Via Grazzano 5/b<br />

33100 u<strong>di</strong>ne<br />

Tel 0432 501503<br />

fax 0432 504048<br />

e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.it<br />

Il presente numero è stato chiuso per la stampa<br />

il 18 agosto 2008. Tiratura 2934 copie<br />

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Questo perio<strong>di</strong>co è associato<br />

all’unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana

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