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A dieci anni dalla nota sull'iniziazione cristiana dei ragazzi (Andrea ...

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scristianizzazione della società italiana. Cerca quindi di togliere i <strong>ragazzi</strong> dall’isolamento rispetto agli adulti, sia<br />

nella propria famiglia sia nella comunità parrocchiale, poiché finalmente il gruppo catecumenale raccoglie non<br />

solo i <strong>ragazzi</strong> ma anche gli adulti. Si appella al percorso tradizionalmente istituito del catecumenato con la<br />

pienezza della sua esperienza di iniziazione graduale alla vita <strong>cristiana</strong>.<br />

È importante allora mettere in rilievo i punti di non ritorno che, al di là delle parole e delle formule,<br />

contiene il progetto educativo catecumenale della Nota 2. Cosa che mi accingo a fare nella seconda parte di<br />

questo articolo.<br />

2. PIETRE MILIARI DELLA NOTA SULL’INIZIAZIONE CRISTIANA<br />

DEI RAGAZZI<br />

2.1. Il punto di partenza<br />

2.1.1. L’idea di iniziazione <strong>cristiana</strong><br />

Punto di partenza per passare in rassegna le pietre miliari di un itinerario “catecumenale” in riferimento<br />

alla Nota 2 è la definizione di “iniziazione <strong>cristiana</strong>”, ripresa da un documento precendente: 7 «”Per iniziazione<br />

<strong>cristiana</strong> si può intendere il processo globale attraverso il quale si diventa cristiani. Si tratta di un cammino<br />

diffuso nel tempo e scandito dall’ascolto della Parola, <strong>dalla</strong> celebrazione e <strong>dalla</strong> testimonianza <strong>dei</strong> discepoli del<br />

Signore attraverso il quale il credente compie un apprendistato globale della vita <strong>cristiana</strong> e si impegna in una<br />

scelta di fede e a vivere come figlio di Dio ed è assimilato, con il Battesimo, la Confermazione e l’Eucaristia ad<br />

mistero pasquale di Cristo nella Chiesa”» (n. 19).<br />

Come si vede, tale definizione fa parte del progetto catechistico italiano già negli <strong>anni</strong> precedenti la Nota<br />

2, la quale tuttavia «ha inteso rinnovare la pastorale della educazione alla fede <strong>dei</strong> fanciulli integrando più<br />

armoniosamente, con la nozione di iniziazione <strong>cristiana</strong>, la dimensione catechistica e la dimensione liturgicosacramentale<br />

e la vita di carità» (n. 19). È ovvio che la nozione di “iniziazione <strong>cristiana</strong>” implica un’azione<br />

particolarissima, che non è solo incontro catechistico, come ho già cercato di chiarire altrove. 8<br />

2.1.2. Le implicanze in campo pastorale<br />

La Nota 2, poche righe prima della definizione, sottolinea che l’iniziazione <strong>cristiana</strong> così intesa «invita a<br />

una pastorale che sostenga:<br />

- la prima evangelizzazione, caratterizzata da un forte testimonianza degli adulti educatori per un iniziale incontro<br />

vitale con la realtà del Vangelo;<br />

- la catechesi modellata sull’”apprendistato” a divenire cristiani…;<br />

- il coinvolgimento della comunità ecclesiale, la cui fede “visibile” viene consegnata (traditio) in modo progressivo,<br />

per essere riconsegnata (redditio) dai <strong>ragazzi</strong>, avendola interiorizzata con l’aiuto <strong>dei</strong> catechisti e degli adultieducatori;<br />

- la partecipazione assimilazione al mistero pasquale, che si compie nella celebrazione <strong>dei</strong> sacramenti del<br />

Battesimo, della Confermazione e dell’Eucaristia» (n. 18). (Come si vede, scompare la festa della “prima<br />

Comunione”, evento unico e percepito come “festa <strong>dei</strong> bambini” per far posto all’Eucaristia, sacramento<br />

quotidiano del vivere da cristiani).<br />

2.1.3. Il riferimento: il catecumenato degli adulti adattato<br />

È infine precisato che l’itinerario di iniziazione <strong>cristiana</strong> «rimanda per contenuti e modalità a quello<br />

previsto per gli adulti che chiedono il Battesimo, ma tiene conto delle peculiarità proprie dell’età della<br />

fanciullezza e della preadolescenza, del loro specifico legame familiare, del contesto socio-ambientale in cui sono<br />

inseriti e del bisogno particolare di una crescita armonica e integrale a garanzia della loro crescita spirituale» (n.<br />

20: queste parole riempiono l’itinerario catecumenale di attenzioni necessarie alla pedagogia e alla situazione<br />

concreta <strong>dei</strong> <strong>ragazzi</strong>, ndr). Per questo oggi l’itinerario catecumenale è proposto autorevolmente a tutte le<br />

comunità ecclesiali, tenendo conto della situazione pastorale delle nostre Chiese.<br />

2.2. Il primo annuncio o evangelizzazione<br />

7 UFFICIO CATECHISTICO NAZIONALE, Il catechismo per l’iniziazione <strong>cristiana</strong> <strong>dei</strong> fanciulli e <strong>dei</strong> <strong>ragazzi</strong>., n.7.<br />

8 A. FONTANA, Iniziare: che significa, in realtà? in Catechesi 78 (2008-2009) 5, 27-41.

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