aspettando il natale - La Voce Ritrovata
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Quadrimestrale gratuito di Volontariato ONLUS<br />
ANNO I - Numero 3<br />
Valdagno<br />
Schio<br />
Vicenza<br />
DICEMBRE 2012<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>Ritrovata</strong><br />
Bassano del Grappa<br />
Arzignano
DICEMBRE 2012<br />
Anno I - N. 3<br />
LA VOCE RITROVATA<br />
Periodico di Volonariato ONLUS<br />
Notiziario di informazione quadrimestrale<br />
Reg. Aut. Trib. di Bassano del Grappa (VI) n. 710/2011<br />
Reg. periodici N. 18/2011<br />
Sede legale: Via Ferrarin, 14<br />
San Giuseppe di Cassola (VI)<br />
Direttore editoriale:<br />
Michele Bizzotto<br />
Direttore responsab<strong>il</strong>e:<br />
Domenico <strong>La</strong>zzarotto<br />
Redazione:<br />
Annamaria Marcadella<br />
E-ma<strong>il</strong>: annamariamarcadella@libero.it<br />
Pietro Serraiotto<br />
E-ma<strong>il</strong>: serraiottopietro@libero.it<br />
Stampa:<br />
Grafiche Novesi srl - NOVE (VI)<br />
SOMMARIO<br />
SPECIALE NATALE<br />
Aspettando <strong>il</strong> Natale pag. 3<br />
Curiosità Natalizie Annamaria Marcadella pag. 4-5<br />
AGENDA pag. 6-7<br />
PUNTI D’INCONTRO pag. 7<br />
INFORMASANITÀ<br />
Meeting del 19.10.2012 pag. 8-12<br />
Pietro Serraiotto<br />
Gioacchino Lessio<br />
GITA SOCIALE pag. 13<br />
Romeo Ruffato<br />
ALLA SCOPERTA<br />
DEL NOSTRO TERRITORIO pag. 14-17<br />
Gioacchino Lessio<br />
EDITORIALE<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> del Presidente Michele Bizzotto<br />
pag. 18<br />
Gita sociale<br />
2
ASPETTANDO IL NATALE<br />
“Il messaggio dell’ albero di Natale è che la vita si fa sempre verde se<br />
si fa dono non tanto di cose materiali, ma di se stessi: nell’amicizia e<br />
nell’affetto sincero, nell’ aiuto fraterno e nel perdono, nel tempo condiviso<br />
e nell’ascolto reciproco”. (PAPA WOJTYLA)<br />
Tu<br />
che<br />
ne dici<br />
SIGNORE se<br />
in questo Natale<br />
faccio un bell’albero<br />
dentro <strong>il</strong> mio cuore, e ci<br />
attacco, invece dei regali,<br />
i nomi di tutti i miei amici: gli<br />
amici lontani e gli amici vicini, quelli<br />
vecchi e i nuovi, quelli che vedo ogni giorno<br />
e quelli che vedo di rado, quelli che ricordo<br />
sempre e quelli a volte dimenticati, quelli costanti<br />
e quelli alterni, quelli che, senza volerlo, ho fatto soffrire<br />
e quelli che, senza volerlo, mi hanno fatto soffrire, quelli che<br />
conosco profondamente e quelli che conosco appena, quelli che mi<br />
devono poco e quelli ai quali devo molto, i miei amici semplici ed i miei<br />
amici importanti, i nomi di tutti quanti sono passati nella mia vita.<br />
Quest’ anno <strong>il</strong> Natale si presenta diffic<strong>il</strong>e<br />
e carico di grandi preoccupazioni per<br />
molte persone, ma non deve mai venire<br />
a mancare la speranza di tempi migliori.<br />
Cerchiamo di trovare in noi risposte possib<strong>il</strong>i<br />
ai problemi della vita sociale, personale<br />
e famigliare con un po’ di serenità.<br />
Dopo Natale, anno nuovo. Cosa ci porterà<br />
<strong>il</strong> 2013? Lo attenderemo con <strong>il</strong> cuore<br />
carico di preoccupazione ma anche di<br />
Un albero con radici<br />
molto profonde, perché<br />
i loro nomi non escano<br />
mai dal mio cuore; un<br />
albero dai rami molto<br />
grandi, perché i nuovi<br />
nomi venuti da tutto <strong>il</strong><br />
mondo si uniscano ai già<br />
esistenti, un albero con<br />
un’ombra molto gradevole<br />
affinché la nostra amicizia,<br />
sia un momento di riposo<br />
durante le lotte della vita<br />
3<br />
speranza, con <strong>il</strong> desiderio che possa regalare<br />
giorni sereni, cieli <strong>il</strong>luminati dalle<br />
stelle, un grande arcobaleno dopo la<br />
tempesta, successi a quanti per le strade<br />
del mondo cercano lavoro e futuro, per<br />
se stessi e per i loro cari.<br />
BUONE FESTE a tutti i nostri associati, ai<br />
famigliari, agli amici e a tutti coloro che ci<br />
vogliono bene.<br />
<strong>La</strong> Redazione
L’ AVVENTO<br />
Che cos’è <strong>il</strong> calendario dell’Avvento?<br />
Il calendario dell’Avvento è una tradizione<br />
dei Paesi del Nord Europa, che ormai si è<br />
diffusa anche in Italia. Sopratutto i bambini<br />
sono coinvolti in questa attesa,cioè la<br />
nascita di Gesù, proprio attraverso <strong>il</strong> calendario<br />
dell’Avvento. Questo può essere<br />
un semplice foglio dove è <strong>il</strong>lustrata la<br />
Natività, oppure una colorata scatola con<br />
tante finestrine. Per i bambini <strong>il</strong> calendario<br />
rappresenta un goloso conto alla rovescia,<br />
iniziando di solito dal primo dicembre,<br />
fino a<br />
Natale. Nella<br />
scatola<br />
sono nascoste<br />
24 caselline,<br />
una per<br />
ogni giorno<br />
che separa<br />
dal Natale.<br />
Ad ogni<br />
giorno del calendario corrisponde qualcosa<br />
come un dolcetto o un’ immagine<br />
natalizia. I bambini aprono la casella del<br />
giorno e scoprono così dolci riflessioni.<br />
L’ AGRIFOGLIO<br />
L’ agrifoglio, <strong>il</strong> vischio e <strong>il</strong> pungitopo sono<br />
le tre piante tipiche del periodo natalizio, e<br />
compaiono sovente nelle decorazioni floreali:<br />
tutte e tre, però, hanno anche virtù<br />
curative. L’ agrifoglio, di cui si impiegano<br />
le foglie e la corteccia, serve a combattere<br />
la bronchite, la diarrea e la febbre.<br />
L’uso dell’agrifoglio (ma anche dell’edera)<br />
come decorazione natalizia si ricollega<br />
all’antichissima superstizione secondo la<br />
quale, negli ultimi giorni dell’anno, folletti<br />
e altri spiriti diventassero particolarmente<br />
CURIOSITÀ NATALIZIE<br />
4<br />
pericolosi.<br />
Per tenerli<br />
lontani<br />
dalle case,<br />
allora, era<br />
sufficiente<br />
ornare di<br />
piante “scacciadiavoli” le porte e le canne<br />
dei camini. Ai giorni nostri, regalare a<br />
Natale un ramo di vischio o di agrifoglio,<br />
significa augurare buona fortuna, serenità<br />
e benessere.<br />
IL PANETTONE<br />
Il panettone, classico di Natale, tradizione<br />
e leggenda.<br />
Il dolce, di origine m<strong>il</strong>anese, regna sovrano<br />
durante le feste natalizie sulle tavole<br />
italiane. <strong>La</strong> sua conoscenza risale al XV secolo<br />
e sulla sua origine la fantasia popolare<br />
ha creato numerose leggende. Una storia<br />
narra che <strong>il</strong> panettone fosse presentato<br />
per la prima volta alla tavola di Ludovico<br />
<strong>il</strong> Moro<br />
nel Natale<br />
del 1476.<br />
Fu ideato<br />
dal cuocoAntonio<br />
detto<br />
Toni; da<br />
allora <strong>il</strong> “pan di Toni” fu contratto in “panettone”.<br />
Un’altra leggenda racconta di un convento<br />
di suore, nel quale la suora cuciniera<br />
inventò un dolce semplice e poco costoso<br />
per i suoi poveri.<br />
Una particolare usanza che si collega con<br />
simpatia alla nostra Associazione: nel m<strong>il</strong>anese<br />
è tradizione conservare fino al 3<br />
febbraio un panettone, detto appunto <strong>il</strong>
“panettone di San Biagio” e di consumarlo<br />
la mattina a digiuno, per “ benedire la<br />
gola”, come popolarmente si dice, proteggendola<br />
dai mali stagionali. È un chiarissimo<br />
esempio di come devozione, senso<br />
religioso e usanze popolari si intreccino,<br />
dando luogo ad un costume diffuso.<br />
Per ottenere un buon panettone bisogna<br />
mescolare acqua, farina, burro, zucchero,<br />
lievito naturale, uva sultanina, cedro candito,<br />
scorze di arancio candite, uova, vaniglia<br />
e sale. Una volta veniva preparato<br />
solo in casa e prima di infornarlo <strong>il</strong> capo<br />
famiglia lo incideva con un taglio a croce<br />
in segno di buon auspicio per <strong>il</strong> nuovo<br />
anno. Anche gli ingredienti avevano un<br />
loro significato: l’uvetta simboleggiava<br />
soldi, l’arancia amore e <strong>il</strong> cedro eternità,<br />
ovvero salute.<br />
Annamaria<br />
+6 mesi di protezione<br />
x la tua casa!<br />
5<br />
IL SILENZIO DEL NATALE<br />
S<strong>il</strong>enzi infiniti mi aiutano<br />
a riscoprire vecchie emozioni<br />
da tempo accantonate.<br />
Per <strong>il</strong> mistero del Natale<br />
un immenso scorrere di visioni.<br />
Alzo lo sguardo al cielo:<br />
vedo una luce riflessa in m<strong>il</strong>le stelle.<br />
Un sospiro mi sgorga dal petto,<br />
lo raccolgo tra le mani,<br />
servirà a dare fiato<br />
a nuove parole di pace<br />
che, ancora sperdute<br />
nei meandri dell’ anima,<br />
insieme alle solite speranze,<br />
aspettano di trovare<br />
la via di un mondo migliore.<br />
Annamaria<br />
L’offerta +6 si attiva<br />
se sottoscrivi la polizza<br />
HABITAS della durata 1-5 anni.<br />
Per maggiori informazioni e per<br />
conoscere gli altri prodotti in offerta<br />
ti aspettiamo presso la nostra agenzia.<br />
* Iniziativa valida fino al 31.12.2012<br />
AGENZIA DI BASSANO DEL GRAPPA<br />
Agente Baggio Sergio<br />
Sal. G. Brocchi, 22 - Tel. 0424 524213<br />
agenzia.bassano@gruppoitas.it
5 settembre - riapertura delle nostre<br />
sedi, dopo la pausa estiva.<br />
7, 8, 9 settembre a Marostica la rappresentazione<br />
della “ Partita a scacchi a personaggi<br />
viventi”.<br />
Quest’ anno la manifestazione ha avuto<br />
<strong>il</strong> riconoscimento dal Ministero del Turismo<br />
di “Patrimonio d’Italia per la tradizione”,<br />
quale espressione della capacità<br />
di valorizzare la storia e la cultura del territorio.<br />
<strong>La</strong> Partita avviene ogni due anni e trasforma<br />
Marostica in un incantevole palcoscenico<br />
madievale; coinvolge un esercito<br />
di circa 800 persone tra personaggi<br />
viventi, figuranti e lavoranti volontari.<br />
Viene rievocata la cavalleresca contesa<br />
tra due nob<strong>il</strong>i guerrieri per la mano di<br />
una damigella, risolta col nob<strong>il</strong>e gioco<br />
degli scacchi piuttosto che con le armi.<br />
<strong>La</strong> Partita a scacchi si é fatta conoscere<br />
anche all’ estero, perfino in Australia.<br />
9 settembre - manifestazione in piazza a<br />
Thiene: la “Festa delle Associazioni e del<br />
Volontariato 2012. Insieme per crescere”.<br />
<strong>La</strong> manifestazione, promossa dalla Consulta<br />
del Volontariato, dal Comune di<br />
Thiene e dal Centro Servizi per <strong>il</strong> Volontariato<br />
di Vicenza, ha riunito circa 70 associazioni<br />
che hanno testimoniato con<br />
la loro presenza, con <strong>il</strong> dono del proprio<br />
tempo, <strong>il</strong>lustrando ognuna le proprie finalità,<br />
iniziative e progetti quotidiana-<br />
L’AGENDA<br />
6<br />
mente portati avanti, che “<strong>il</strong> volontariato<br />
è <strong>il</strong> vero motore del mondo”. Anche “<strong>La</strong><br />
<strong>Voce</strong> <strong>Ritrovata</strong>”, la nostra Associazione, è<br />
stata sempre presente, dal mattino alla<br />
sera. I nostri associati si sono impegnati<br />
a far conoscere le nostre attività, distribuendo<br />
volantini, libri, giornali e penne<br />
con la scritta “non bruciarti la vita”, rivolta<br />
specialmente ai fumatori e ai giovani<br />
che magari vengono scioccamente attratti<br />
da questo vizio. Grazie a tutti loro,<br />
grazie di cuore per l’impegno e la solidarietà<br />
dimostrati.<br />
13 settembre - assemblea del Comitato<br />
coordinatore. Sono stati affrontati dei<br />
temi importanti a cui tutti i partecipanti<br />
hanno risposto con responsab<strong>il</strong>ità e impegno.<br />
Il 17 settembre è iniziato presso la nostra<br />
sede di Bassano <strong>il</strong> corso base di Computer.<br />
I partecipanti sono sei e frequentano<br />
le lezioni con assiduità. Alla fine del corso,<br />
che durerà fino a novembre, coloro<br />
che non hanno <strong>il</strong> computer, potranno<br />
portarsi a casa <strong>il</strong> processore e <strong>il</strong> monitor,<br />
per poter continuare a casa la loro esperienza.<br />
Le macchine sono state donate<br />
alla nostra Associazione da una società<br />
di Consulenza Commerciale.<br />
Il 22 settembre alcuni nostri iscritti, su<br />
gent<strong>il</strong>e collaborazione dell’UIMdV (Unione<br />
Italiana Mut<strong>il</strong>ati della <strong>Voce</strong>) di Bologna,<br />
hanno frequentato <strong>il</strong> “CORSO NA-<br />
ZIONALE PER RIEDUCATORI DELLA VOCE AI<br />
LARINGECTOMIZZATI” tenuto all’Ospedale<br />
degli Infermi di Rimini. Un particolare<br />
ringraziamento va al Presidente nazionale<br />
Franco Bernagozzi e al Presidente di<br />
Firenze Mario Balducci.<br />
30 settembre gita sociale (ben due pullman!)<br />
con la visita della cittadina tipicamente<br />
medievale di Portogruaro e prose-
guita, per una grande mangiata di pesce,<br />
a Porto Santa Margherita di Caorle.<br />
Per digerire un po’ le deliziose pietanze<br />
consumate, si sono fatti quattro passi<br />
per <strong>il</strong> centro di Caorle, prima del rientro<br />
a casa.<br />
19 ottobre - meeting della nostra Associazione<br />
con l’Unità operativa dell’Ospedale<br />
Santorso e la ditta SEDA , specializzata<br />
in aus<strong>il</strong>i per laringectomizzati (vedi<br />
articoli a parte).<br />
2 dicembre festa di chiusura attività an-<br />
PUNTI D’INCONTRO<br />
Le nostre sedi sono<br />
piacevoli e validi<br />
punti di incontro per<br />
ritrovarsi, scambiare<br />
le proprie opinioni o novità:<br />
c’ è sempre qualcosa di nuovo da dire<br />
P. I. ARZIGNANO<br />
Martedì 14.00-16.00<br />
presso Parrocchia Ognissanti - Mattarello<br />
Responsab<strong>il</strong>e<br />
DALLA VALERIA ROBERTO<br />
Tel. 0444 671318 - 338 32858469<br />
CAMPAGNOLO STEFANIA<br />
Tel. 338 1347283<br />
P. I. BASSANO DEL GRAPPA<br />
Martedì/Giovedì/Sabato 9.00-11.00<br />
Vicolo J. Da Ponte, 40<br />
Fiduciario<br />
COSTA SAVERIO<br />
Tel. 0424 31378 - 347 2739540<br />
Responsab<strong>il</strong>e<br />
BIZZOTTO RENATO<br />
Tel. 0424 34967<br />
Segretario<br />
MERCANTE DAVIDE<br />
Tel. 0424 77930<br />
7<br />
nuali della nostra Associazione. Come al<br />
solito ci sarà una Messa speciale in cui<br />
saremo ricordati a Vicenza nella chiesa<br />
Sacro Cuore Immacolato di Maria, officiata<br />
dal nostro don Antonio Gonzato.<br />
Prima ci sarà un’assemblea generale con<br />
la relazione di tutti i lavori e dei prossimi<br />
progetti. <strong>La</strong> festa proseguirà con un<br />
incontro conviviale e ricchissima lotteria<br />
presso <strong>il</strong> ristorante “Piero e Marisa” di<br />
Fara Vicentina. Vi aspettiamo numerosi.<br />
<strong>La</strong> Redazione<br />
o da proporre. Frequentarli è un modo intelligente<br />
per stare vicini all’Associazione<br />
e a quelli che collaborano e significa fare<br />
un piacere a loro e a voi stessi. Andateci<br />
spesso e sarete contenti.<br />
P. I. SCHIO<br />
Mercoledì 9.00-11.00<br />
presso Chiesa SS. Trinità<br />
Via Vigna<br />
Responsab<strong>il</strong>e<br />
DE FRANCESCHI REMO<br />
Tel. 0445 529574 - 338 6756348<br />
P. I. VALDAGNO<br />
Venerdì 9.00-11.00<br />
Via L. Marzotto, 7 - Maglio di sopra<br />
Responsab<strong>il</strong>e<br />
MARTINI LEONARDO<br />
Tel. 0445 411809 - 349 3247634<br />
P. I. VICENZA<br />
Martedì 9.00-11.00<br />
Via G. Medici, 91<br />
Responsab<strong>il</strong>e<br />
CANDERLE LUIGI<br />
Tel. 0445 650813 - 348 3234882
INFORMASANITÀ<br />
MEETING DEL 19 OTTOBRE 2012<br />
Si è svolto a Malo <strong>il</strong> meeting<br />
organizzato in collaborazione<br />
fra <strong>il</strong> Corpo Sanitario<br />
del Reparto di <strong>La</strong>ringectomia,<br />
del nuovo Ospedale di<br />
Santorso, l’Associazione “LA<br />
VOCE RITROVATA “, la ditta SEDA di M<strong>il</strong>ano.<br />
E <strong>il</strong> risultato è stato veramente eccezionale,<br />
al di sopra di ogni più rosea aspettativa.<br />
I partecipanti erano circa 100 fra operati totali<br />
e no di laringectomia e simpatizzanti.<br />
Presente anche tutto lo Staff del Reparto di<br />
laringectomia.<br />
Abbiamo avuto anche l’onore della presenza<br />
del dott. Roberto Toffanin, Direttore Sanitario<br />
della ULSS n° 4 Alto Vicentino che ha<br />
8<br />
portato i saluti del Direttore Generale dott.<br />
Angonese.<br />
Dopo <strong>il</strong> benvenuto dato dal Primario dott.<br />
Bonato, ha aperto ufficialmente l’incontro<br />
con un bellissimo discorso di incoraggiamento<br />
e di approvazione al nostro operato.<br />
Non mi voglio d<strong>il</strong>ungare sul susseguirsi dei<br />
vari interventi, tutti importanti, dei relatori<br />
a cominciare dal dr. Mario Turco che ha sapientemente<br />
<strong>il</strong>lustrato le varie tecniche delle<br />
operazioni o implantologia degli aus<strong>il</strong>i.<br />
Dimostrazione resa molto completa anche<br />
perché coadiuvato dalla dr.ssa Pollastri e<br />
dal bravissimo Nicola Zamarian della ditta<br />
Seda con proiezioni e <strong>il</strong>lustrazioni grafiche<br />
della patologia.
Non sono mancati vari interventi del dr.<br />
Bonato sempre pronto per sv<strong>il</strong>uppare, precisare,<br />
approfondire certi particolari decisamente<br />
interessanti.<br />
Poi è stato distribuito ai presenti <strong>il</strong> libretto<br />
“protocollo gestione tracheostomia“ fatto<br />
dai sigg. Giancarlo<br />
ULSS N. 4 - ALTO VICENTINO<br />
DIPARTIMENTO TESTA COLLO<br />
UNITÀ OPERATIVA COMPLESSA<br />
OTORINOLARINGOIATRIA<br />
Direttore: F. Bonato<br />
PROTOCOLLO GESTIONE<br />
TRACHEOSTOMIA<br />
Assistenza al paziente tracheostomizzato<br />
In collaborazione con l’Associazione<br />
“<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>Ritrovata</strong>”<br />
Regherlin, Massimo<br />
Trentin e signora<br />
Francesca Busato infermieri<br />
del reparto.<br />
<strong>La</strong> presentazione di<br />
questo prezioso “vademecum”<br />
è stata<br />
fatta dal signor Tren-<br />
tin in modo esauriente e completo e ha<br />
preceduto l’importante discorso fatto dal<br />
Presidente Bizzotto.<br />
Ma quello che mi interessa evidenziare è <strong>il</strong><br />
fatto che gli invitati, operati e famigliari, si<br />
sono sentiti veramente seguiti, assistiti, aiutati<br />
nei loro dubbi e perplessità e non hanno<br />
mancato di esternare, immediatamente, la<br />
loro approvazione e l’entusiasmo per aver<br />
constatato di persona che questo primo<br />
incontro, così diffic<strong>il</strong>e da organizzare sotto<br />
molti aspetti, si è poi rivelato una occasione<br />
insperata per poter rivolgere ai medici presenti<br />
tutte le domande che volevano.<br />
9<br />
Si sono resi conto che tutto lo Staff di questi<br />
specialisti era là per loro, solo per loro<br />
e non per parlare di cose che, a volte, vengono<br />
discusse fra medico e medico e che<br />
sono astruse per i non addetti ai lavori.<br />
Questo è stato <strong>il</strong> vero successo di questa<br />
riunione, che ha indotto addirittura due<br />
operati a prendere <strong>il</strong> coraggio di informarsi<br />
per vedere se fosse loro possib<strong>il</strong>e migliorare<br />
<strong>il</strong> loro modo di parlare, magari con l’inserimento<br />
di una protesi fonatoria.<br />
Sono certo che questa esperienza verrà<br />
ripetuta almeno ogni anno, naturalmente<br />
cercando di migliorarla (perché la prima<br />
volta è sempre la più diffic<strong>il</strong>e).<br />
Di tutto questo sento <strong>il</strong> dovere di ringraziare<br />
<strong>il</strong> dott. Toffanin che, con la sua presenza ha<br />
dato importanza all’evento, ringrazio tutto<br />
<strong>il</strong> Corpo Medico dell’Ospedale di Santorso e<br />
tutti coloro che mi hanno aiutato nell’organizzare<br />
<strong>il</strong> tutto.<br />
Un ringraziamento particolare alla Seda che<br />
ha fornito personale specializzato e supporti<br />
tecnici per l’esposizione degli aus<strong>il</strong>i, fatta<br />
in modo semplice e completo.<br />
Pietro Serraiotto - coordinatore -
IMPRESSIONI SUL CONVEGNO DEL 19.10.2012<br />
PRESSO IL “PARCO DEGLI ANGELI” A MALO<br />
Innanzi tutto si ritiene doveroso elogiare<br />
i relatori intervenuti che hanno esposto i<br />
propri temi con semplicità nella presentazione<br />
e comprensib<strong>il</strong>ità nel linguaggio<br />
adottato, cosa non sempre riscontrab<strong>il</strong>e<br />
in tali occasioni specie per <strong>il</strong> personale<br />
medico che, per abitudine o necessità<br />
professionale, è portato ad usare un linguaggio<br />
prettamente tecnico e quindi non<br />
fac<strong>il</strong>mente assim<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>e dalla collettività.<br />
Ha introdotto <strong>il</strong> convegno <strong>il</strong> Primario<br />
del reparto di otorinolaringectomia<br />
dell’Ospedale di Santorso dott. Bonato,<br />
che con la sua voce “forte e chiara”, e<br />
soprattutto per l’importanza delle precisazioni<br />
enunciate, ha attirato l’attenzione<br />
di tutti i presenti e posto fine alle inevitab<strong>il</strong>i<br />
chiacchierate di rito che si intrecciano<br />
tra persone che da qualche tempo non<br />
hanno avuto modo di incontrarsi. Iniziando<br />
con <strong>il</strong> proprio benvenuto e presentato<br />
i vari relatori che si sono succeduti<br />
nell’esposizione dei singoli argomenti, ha<br />
fatto una carrellata sul protocollo di gestione<br />
del tracheostoma, nell’immediato<br />
post-chirurgico, di un paziente sottoposto<br />
all’asportazione di un tumore delle alte<br />
vie aeree. Intervento che inevitab<strong>il</strong>mente<br />
sfocia in una profonda mut<strong>il</strong>azione nel<br />
10<br />
soggetto quando la rimozione fisica della<br />
malattia comporta un intervento parziale<br />
o radicale delle strutture laringee. Ha<br />
<strong>il</strong>lustrato quanto sia importante, in tale<br />
fase, <strong>il</strong> supporto della figura professionale<br />
dell’infermiere ospedaliero di reparto,<br />
che proprio in questa critica circostanza<br />
sa offrire, con preparazione professionale<br />
e profondo senso umano, stimoli e validi<br />
aiuti per <strong>il</strong> superamento di quel terrib<strong>il</strong>e<br />
momento della sua esistenza che sta attraversando.<br />
E’ seguito l’intervento del Dott. Toffanin,<br />
Direttore Sanitario dell’ULSS n° 4 Alto<br />
Vicentino che ha <strong>il</strong>lustrato gli impegni<br />
assunti dall’Azienda Sanitaria da lui diretta<br />
e gli sforzi che costantemente deve<br />
affrontare per assicurare agli utenti una<br />
assistenza adeguata alle attuali esigenze.<br />
Ha sottolineato gli ostacoli che si devono<br />
superare quotidianamente in relazione<br />
alle mutate esigenze dei tempi ed alle<br />
continue restrizioni economiche operate<br />
dal governo che per gli enti cosiddetti vir-<br />
tuosi sono ancor più penalizzanti. Il motivo<br />
è da attribuirsi al fatto che vengono<br />
costantemente diminuite le sovvenzioni<br />
rispetto ad Enti che per <strong>il</strong> passato hanno<br />
operato una gestione alquanto “allegra”
ed ora per tamponare le falle create erogano<br />
straordinari contributi. Ha eviden-<br />
ziato <strong>il</strong> particolare livello professionale<br />
raggiunto dal reparto ORL dell’ULSS n° 4<br />
da ritenersi di eccellenza e vanto sia per<br />
<strong>il</strong> reparto stesso che per l’intera struttura<br />
sanitaria.<br />
Un ringraziamento particolare ha riservato<br />
a quegli infermieri che si sono fatti<br />
carico di comp<strong>il</strong>are la pubblicazione “Protocollo<br />
Gestione Tracheostomia”, curata<br />
dal personale di ORL dell’ULSS n° 4 Alto<br />
Vicentino Sigg.ri Reghelin, Trentin e Busato<br />
e successivamente presentata dall’infermiere<br />
professionale Massimo Trentin.<br />
Tale pubblicazione che, come osservato<br />
nelle IMPRESSIONI del Coordinatore di<br />
LVR, sig. Serraiotto, costituisce ut<strong>il</strong>e indicazione<br />
di percorso da seguire dai pazienti<br />
sia nell’immediato, che a lungo termine,<br />
per una riab<strong>il</strong>itazione, se non indolore, sicuramente<br />
meno traumatizzante.<br />
Argomento trattato con <strong>il</strong> maggior interesse<br />
degli intervenuti, e seguito con quasi<br />
religiosa attenzione, è stato l’intervento<br />
del dott. Turco e della dottoressa Pollastri,<br />
funzionaria della ditta SEDA che da<br />
oltre sette lustri tratta sussidi per persone<br />
laringectomizzate. In particolare protesi<br />
fonatorie, sistemi di riab<strong>il</strong>itazione e prodotti<br />
per stoma. Infatti molti dei presenti<br />
hanno subito intervento di asportazione<br />
totale della struttura laringea e quindi si<br />
11<br />
trovano in uno stato di grave mut<strong>il</strong>azione<br />
fonatoria. <strong>La</strong> meticolosa descrizione degli<br />
interventi di inserimento di protesi di vario<br />
genere fatta dal dott. Turco, che con<br />
l’aus<strong>il</strong>io di alcuni supporti video ne rendeva<br />
quasi reale l’intervento mentre ne<br />
descriveva le fasi operative, ha creato in<br />
alcuni una certa propensione a sottoporsi<br />
ad un eventuale impianto di detti aus<strong>il</strong>i al<br />
fine di fac<strong>il</strong>itare <strong>il</strong> loro rapporto comunicativo<br />
e di società. Non ne sono sicuro se<br />
questa ipotesi si avvererà, ma a convegno<br />
ultimato, mentre si stava cenando, due<br />
persone hanno confidato ai commensali<br />
del nostro tavolo, di aver maturato l’idea<br />
di far valutare dal medico di fiducia la<br />
possib<strong>il</strong>ità di sottoporsi all’intervento di<br />
inserimento della valvola fonatoria che<br />
più si adatterà alla proprie condizioni fisiche.<br />
Non sono a conoscenza se altre persone<br />
abbiano maturato analoga decisio-<br />
ne. Anche se coloro che hanno esternato<br />
la citata propria volontà, ci ripensassero<br />
e cambiassero idea, l’intervento del dott.<br />
Turco non perderebbe certo di valenza<br />
perché comunque avrebbe contribuito<br />
indubbiamente ad infondere tranqu<strong>il</strong>lità<br />
e sicurezza d’animo!<br />
E’ toccato all’infermiere Massimo Trentin<br />
<strong>il</strong>lustrare l’opuscolo informativo per <strong>il</strong><br />
paziente ed <strong>il</strong> suo assistente a domic<strong>il</strong>io<br />
redatto assieme ai citati colleghi Busato e
Reghelin. Questo ‘vademecum’ contiene<br />
anche <strong>il</strong> protocollo di gestione tracheostomia<br />
che esamina con dovizia di particolari<br />
la gestione completa della cannula<br />
tracheale, la sua conformazione, la sua<br />
applicazione, <strong>il</strong> fissaggio della stessa, ecc.<br />
Particolare attenzione è riservata alla<br />
procedura standard di medicazione e<br />
pulizia della stessa, al rifacimento della<br />
medicazione dello stoma ed altri particolari<br />
indispensab<strong>il</strong>i che ogni sottoposto ad<br />
intervento di tracheostomia deve porre<br />
in essere per una corretta gestione del<br />
proprio stato di paziente.<br />
Successivamente si è avvicendato nel<br />
palco dei relatori <strong>il</strong> Presidente dell’Associazione<br />
“<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>Ritrovata</strong>” – onlus -<br />
Rag. Michele Bizzotto <strong>il</strong> quale si è soffermato<br />
ad <strong>il</strong>lustrare la situazione generale<br />
dell’Associazione, dalla sua creazione al<br />
momento attuale, <strong>il</strong>lustrando <strong>il</strong> percorso<br />
adottato, gli obiettivi prefissati ed i risultati<br />
raggiunti. E’ stata ricordata l’attività<br />
intrapresa nelle scuole che hanno aderito<br />
all’iniziativa volta alla prevenzione delle<br />
conseguenze derivanti dall’abuso di alcool,<br />
droga e fumo e altre attività poste in<br />
essere dall’Associazione e tese alla valorizzazione<br />
della persona e dell’ammalato.<br />
Ha parlato dell’attuale periodo particolarmente<br />
diffic<strong>il</strong>e che si sta attraversando<br />
dovuto anche alla cronica carenza di reperimento<br />
di risorse economiche perché,<br />
lo si voglia o no, ogni attività umana che<br />
viene posta in essere comporta <strong>il</strong> dispen-<br />
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12<br />
dio di un certo corrispettivo in denaro!<br />
Toccava al Coordinatore della LVR sig.<br />
Serraiotto coordinare la discussione e le<br />
domande alle quali i presenti richiedevano<br />
risposte e chiarimenti. Compito superfluo<br />
perché durante <strong>il</strong> succedersi dei vari<br />
relatori <strong>il</strong> dott. Bonato, interveniva con le<br />
proprie precisazioni e chiarimenti e nonostante<br />
la sua affermazione che si aspettava<br />
una determinata domanda, mentre io,<br />
con <strong>il</strong> microfono in mano, stavo proprio<br />
per proporre quella che si aspettava, é intervenuto<br />
lui: si è fatto la domanda e si è<br />
dato la risposta, Meglio di così!<br />
Con unanime soddisfazione l’assemblea<br />
si è quindi chiusa, con una incredib<strong>il</strong>e<br />
precisione cronometrica, verso le 20,00<br />
e, come in ogni occasione che si rispetti,<br />
ci attendeva un lauto rinfresco che ha<br />
chiuso così in bellezza, soprattutto perché<br />
si era tutti assieme pazienti e tutto<br />
lo staff del Reparto che ha dimostrato,<br />
ancora una volta, l’importanza dello stare<br />
tutti assieme.<br />
A loro vada <strong>il</strong> nostro ringraziamento per<br />
questa bellissima e importante esperienza<br />
che abbiamo vissuto.<br />
Lessio Gioacchino<br />
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GITA A PORTOGRUARO E CAORLE<br />
Se dovessi dare <strong>il</strong> voto sull’ esito della gita,<br />
darei un bel “dieci e lode” agli organizzatori,<br />
per la loro bravura e programmazione.<br />
C’ erano due pullman riempiti dai soci<br />
laringectomizzati con i famigliari, da soci<br />
sostenitori e da amici. Sul mio pullman<br />
sedeva quasi tutto <strong>il</strong> Direttivo dell’Associazione<br />
L.V.R., con <strong>il</strong> coordinatore Serraiotto<br />
e <strong>il</strong> presidente in carica Bizzotto e le<br />
rispettive consorti.<br />
Durante <strong>il</strong> viaggio di andata, anche se fuori<br />
pioveva, abbiamo subito notato <strong>il</strong> buon<br />
umore di tutti i partecipanti, organizzatori<br />
compresi. Arrivati a Portogruaro, siamo<br />
stati premiati da un bel sole splendente.<br />
Una guida preparata con una buona pronuncia<br />
ci ha accompagnati a visitare la<br />
bellissima cittadina, ricca di storia, assai<br />
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13<br />
pittoresca, con bellissimi monumenti.<br />
Portogruaro conserva in buona parte sia<br />
<strong>il</strong> carattere medievale con portici ad archi<br />
acuti e sia rinascimentale con palazzi d’<br />
impronta veneziana, alcuni con facciate<br />
dipinte.<br />
Soddisfatti di questa sosta culturale, ci<br />
siamo trasferiti a Porto Santa Margherita<br />
per <strong>il</strong> pranzo. Già si sapeva di una “grande<br />
abbuffata di pesce”, ma non che avremmo<br />
trovato una gradita e allegra sorpresa:<br />
nel ristorante ci stava <strong>aspettando</strong> un<br />
complesso corale e musicale, composto<br />
da tre tipici Gondolieri Veneziani, armati<br />
di chitarra, contrabbasso e fisarmonica,<br />
pronti a darci <strong>il</strong> benvenuto e ad allietarci<br />
per tutto <strong>il</strong> pomeriggio con tante e tante<br />
canzoni popolari, venete, italiane e perfino<br />
montanare! Tanto bravi che sono riusciti<br />
(chi “sottovoce” chi a “tutta voce”) a<br />
farci cantare con loro.<br />
Dopo la sosta con visita di Caorle, abbiamo<br />
fatto ritorno a casa, ringraziando<br />
molto organizzatori e presidenza per la<br />
bellissima amichevole giornata trascorsa<br />
insieme.<br />
Romeo Ruffato<br />
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ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO TERRITORIO<br />
LA VALLE DEL BRENTA E LA CITTÀ DI BASSANO DEL GRAPPA<br />
Gradini e canaletta della Calà del Sasso<br />
Rinchiusa, quasi schiacciata tra due massicci<br />
montuosi, la valle del Brenta può<br />
forse dare un certo senso di timore a chi<br />
si trovi per la prima volta in uno dei tanti<br />
borghi allungati sulle sponde del fiume,<br />
ai piedi di quelle pareti che incombono<br />
minacciose, ergendosi per centinaia di<br />
metri fino ai boschi e ai pascoli del Grappa<br />
e dell’altopiano dei Sette Comuni.<br />
Eppure anche in questo ambiente apparentemente<br />
così ost<strong>il</strong>e l’uomo ha trovato<br />
<strong>il</strong> modo di vivere ed i mezzi con cui sussistere:<br />
fu inizialmente la “menada” dei<br />
tronchi, che dall’Altopiano e dal Grappa<br />
venivano trasportati fino al Brenta e di<br />
qui fluitati in zattere a Padova e Venezia,<br />
a costituire l’unica fonte di reddito. Di<br />
questa attività i segni sono ancora evidenti<br />
un po’ dovunque; caratteristica è,<br />
a Valstagna, la “Calà del Sasso”, costruita<br />
nel 1398 sotto la signoria di Gian Galeazzo<br />
Visconti: una lunghissima scalinata<br />
scavata nella roccia, che supera ben<br />
700 metri di dislivello con 4.444 gradini<br />
di pietra, fiancheggiati da una canaletta<br />
selciata per la quale venivano divallati i<br />
tronchi. Qualche secolo più tardi, l’introduzione<br />
della coltura del tabacco mutò<br />
radicalmente l’economia ed <strong>il</strong> volto stes-<br />
14<br />
so della valle: <strong>il</strong> paesaggio venne infatti<br />
modellato dalla mano dell’uomo per<br />
adattarsi all’espandersi della coltivazione,<br />
trasformando le ripide pendici dei<br />
monti in quelle grandiose scalinate che<br />
sono i terrazzamenti.<br />
Terrazzamenti<br />
Naturale via di transito fra Venezia e<br />
Trento, la valle del Brenta fu presidiata<br />
fin dall’epoca<br />
romana<br />
da numerosi“castella”,<br />
al fine di<br />
controllare i<br />
traffici commerciali<br />
e<br />
contrastare<br />
<strong>il</strong> passo agli<br />
eserciti germanici<br />
che<br />
spesso per<br />
Il Covolo del Butistone<br />
questa via<br />
tentarono di<br />
scendere nella pianura veneta. Tali fort<strong>il</strong>izi<br />
furono costruiti nei punti strategici,<br />
dove la valle si restringe quasi a non<br />
voler lasciar passare altri che <strong>il</strong> Brenta.<br />
Unica rimasta, tra Cismon e Primolano,<br />
è la fortezza dei Covolo Butistone, rica-
vata in un enorme caverna internantesi<br />
in una roccia a strapiombo sulla strada.<br />
Un capitano delle m<strong>il</strong>izie venete del ‘600,<br />
<strong>il</strong> Caldogno, ne fa un’accurata descrizione,<br />
spiegando che essa è “in un monte<br />
di vivo sasso, molto alto e diritto, quasi<br />
come tagliato a piombo alla via soprastante,<br />
nella parete superiore del quale,<br />
nel sasso stesso una spelonca, che v’era<br />
con una fonte di bell’acqua dalla natura<br />
fatta, gli uomini anticamente rassettarono,<br />
e fecero una rocchetta alla quale ire a<br />
piè non si può, ma per fune giù mandata<br />
con una soggetta di legno da su starvi gli<br />
uomini ad uno ad uno per forza di una<br />
ruota che quei della rocchetta rivolgono,<br />
sono su collocano e tutte quelle cose che<br />
vi si hanno da portare in quel modo sono<br />
levate, e da esse portate bisogna che<br />
siano”. Ben sedici erano i locali ricavati<br />
nello speco: depositi di armi e munizioni,<br />
stanze per la truppa, <strong>il</strong> capitano ed <strong>il</strong><br />
cappellano, una piccola chiesa dedicata<br />
a San Giovanni Battista e le prigioni; poteva<br />
ospitare, con le relative artiglierie,<br />
fino a 500 uomini. Fu soprattutto sotto<br />
<strong>il</strong> dominio della Serenissima che “li huomeni<br />
di Valstagna” compirono epiche<br />
gesta per contrastare la discesa dell’imperatore<br />
Massim<strong>il</strong>iano 1, nel corso della<br />
guerra contro la lega dì Cambrai. Celebre<br />
è rimasto l’episodio in cui i valligiani, rotolando<br />
sassi dalla montagna, sgominarono<br />
l’esercito del capitano di ventura<br />
Calepino in marcia contro Bassano. A<br />
ricompensa di questa fedeltà Venezia<br />
concesse ai “canaloti” numerosi priv<strong>il</strong>egi:<br />
sulla piazza di Valstagna <strong>il</strong> leone di San<br />
Marco con la spada in pugno (<strong>il</strong> “Leon de<br />
guera”) tiene la zampa sul libro chiuso, a<br />
significare che nessuna tassa era dovuta<br />
ai governanti.<br />
« Di fronte all’angusta valle da cui <strong>il</strong> Brenta<br />
esce per gettarsi nell’ampia e luminosa<br />
15<br />
pianura veneta, vi è una terra fert<strong>il</strong>e e ridente,<br />
modellata da una lunga storia che<br />
conosciamo abbastanza bene ed una ancor<br />
più lunga preistoria che conosciamo<br />
molto male, per la carenza di fonti scritte<br />
Piazza Libertà<br />
e la scarsità dei rinvenimenti archeologici<br />
» (Gina Fasoli, storica) L’area urbana di<br />
Bassano del Grappa si estende ben oltre<br />
i confini comunali: essa comprende i comuni<br />
di Pove del Grappa, Solagna, Campolongo<br />
sul Brenta, Cartigliano, Nove,<br />
e gli abitati di San Giuseppe e San Zeno<br />
del comune di Cassola, Romano, San Giacomo<br />
e Fellette del comune di Romano<br />
d’Ezzelino, la frazione Travettore del comune<br />
di Rosà. L’area urbana della città di<br />
Bassano del Grappa ha così una popolazione<br />
complessiva di circa 70.000 abitanti,<br />
mentre l’area metropolitana assomma<br />
150.000 abitanti. I manufatti ritrovati<br />
nella necropoli di San Giorgio di Angarano,<br />
datati tra <strong>il</strong> XI e <strong>il</strong> IX secolo a.C., testimoniano<br />
un insediamento precedente<br />
all’arrivo dei Romani. Questi conquistarono<br />
la zona nel II secolo a.C. e la resero<br />
coltivab<strong>il</strong>e. L’antico nome di Bassano<br />
Ponte degli Alpini
Lungobrenta<br />
doveva essere Fundus Bassianus, che<br />
indicava la proprietà agricola di un certo<br />
Bassio. Sono poche le informazioni circa<br />
<strong>il</strong> successivo dominio longobardo (568 -<br />
774) e franco (774 - 888), mentre fonti<br />
scritte confermano l’esistenza di un primo<br />
nucleo della città già nel 998, con la<br />
pieve di Santa Maria, e nel 1150, con <strong>il</strong><br />
castello. Il 29 apr<strong>il</strong>e 1085, Ecelo I, della<br />
famiglia degli Ezzelini, con altri signori,<br />
tra i quali alcuni esponenti della famiglia<br />
da Camposampiero, fece un’importante<br />
donazione al monastero di Santa Eufemia<br />
di V<strong>il</strong>lanova (l’attuale frazione di Abbazia<br />
Pisani del comune di V<strong>il</strong>la del Conte) in<br />
zona di Onara. In questo documento appaiano,<br />
per la prima volta, i nomi di Bassano<br />
e del Margnan (attuale sito archeologico).<br />
Nel 1175 Vicenza estese <strong>il</strong> suo<br />
dominio su Bassano, Ponte Degli Alpini<br />
attratta dalla posizione strategica della<br />
città. Quegli anni si caratterizzarono per<br />
le strette relazioni politiche e m<strong>il</strong>itari con<br />
la ricca famiglia fondiaria degli Ezzelini<br />
che, nonostante limitassero l’autonomia<br />
del comune, favorirono la costituzione<br />
delle prime magistrature cittadine. Alla<br />
morte di Ezzelino III nel 1259, i Bassanesi<br />
ottennero la protezione di Padova, riservandosi<br />
beni e diritti dell’epoca ezzeliniana<br />
e uno statuto comunale. A partire dal<br />
1260 Bassano si vide prima sottomessa<br />
a Vicenza (1260 - 1268), quindi a Padova,<br />
a Verona e di nuovo a Padova, per<br />
terminare, nel 1388, sotto i Visconti, <strong>il</strong><br />
cui governo lasciò alla città una relativa<br />
16<br />
autonomia. Venezia giunse a Bassano<br />
<strong>il</strong> 10 giugno 1404, senza alterare statuti<br />
e consuetudini del comune, dandole<br />
<strong>il</strong> governo di un Podestà e un Capitanio<br />
scelto dal Senato tra i patrizi veneziani. Il<br />
territorio bassanese comprendeva allora<br />
Pove del Grappa, Cassola e Rossano Veneto<br />
a est, Tezze sul Brenta a sud e Primolano<br />
a nord, mentre a ovest era delimitata<br />
dal Brenta. Per quattro secoli la<br />
Serenissima mantenne pace e prosperità<br />
nel territorio (tralasciando la guerra della<br />
Lega di Cambrai, 1509 - 1513), con beneficio<br />
del settore tess<strong>il</strong>e (lana, seta, pelli) e<br />
dell’oreficeria. Il Cinquecento vede, inoltre,<br />
la proliferazione artistica della Bassano,<br />
vista dal Ponte degli Alpini famiglia di<br />
pittori Da Ponte e editoriale della stamperia<br />
Remondini, che nel Settecento rese<br />
famoso <strong>il</strong> nome di Bassano in tutta Europa.<br />
Il 27 dicembre 1760 <strong>il</strong> Senato Veneto<br />
innalzò Bassano al rango di città. Il ponte<br />
sul Brenta, detto Ponte Vecchio o Ponte<br />
degli Alpini, subì numerosi interventi e<br />
ricostruzioni dalla sua nascita, documentata<br />
nel 1209 da Gerardo Maurisio. Fu<br />
Andrea Palladio che, nel 1569, progettò<br />
<strong>il</strong> nuovo ponte ligneo, probab<strong>il</strong>mente basandosi<br />
su un disegno del 1557. Una piena<br />
del 1748 distrusse l’opera palladiana,<br />
che fu ricostruita 3 anni dopo da Bartolomeo<br />
Ferracina. Napoleone sconfisse gli<br />
austriaci l’8 settembre 1796 a Bassano,<br />
dando inizio a un periodo tormentato per<br />
tutto <strong>il</strong> territorio. L’anno dopo cadde Venezia,<br />
alla quale si sostituirono i governi<br />
democratici delle municipalità. Il Trattato<br />
di Campoformio dello stesso anno sancì<br />
<strong>il</strong> passaggio agli austriaci nel 1814, Bassano<br />
entrò a far parte del neonato Regno<br />
d’Italia nel 1866. Dopo la terza guerra di<br />
indipendenza e la conseguente cessione<br />
del Regno Lombardo-Veneto. Il 7 apr<strong>il</strong>e<br />
1815 Bassano entra nel Regno Lom-
ardo Veneto, aggregata alla provincia<br />
di Vicenza. Tra <strong>il</strong> 25 marzo e <strong>il</strong> 5 giugno<br />
1848 sperimentò una breve esperienza<br />
rivoluzionaria, ma la rioccupazione austriaca<br />
mise fine al governo provvisorio.<br />
Durante l’occupazione austriaca, tuttavia<br />
fu l’unica città veneta non capoluogo di<br />
provincia a cui fu riconosciuto <strong>il</strong> titolo di<br />
“Regia”. Bassano diviene definitivamente<br />
italiana nel 1866, per effetto della pace di<br />
Vienna. <strong>La</strong> prima guerra mondiale vede<br />
Bassano come zona di guerra, paralizzando<br />
ogni attività sino al 1916. <strong>La</strong> disfatta<br />
di Caporetto (1917) vide la città in prima<br />
linea, costringendo all’evacuazione più di<br />
7000 persone. Oltre a ciò, nella città si riversarono<br />
centinaia e centinaia di soldati<br />
seguiti da intere carovane di fuggiaschi<br />
civ<strong>il</strong>i provenienti dai vari paesi invasi dagli<br />
austro-ungarici. Furono giorni terrib<strong>il</strong>i<br />
anche perché gli austriaci giunsero a pochi<br />
ch<strong>il</strong>ometri dalla cittadina, fermando <strong>il</strong><br />
fronte di guerra sul Monte Grappa e nella<br />
Valsugana. A seguito del tragico b<strong>il</strong>ancio<br />
della guerra, 23000 soldati sono sepolti<br />
Viale dei Martiri<br />
sull’Ossario del Grappa, <strong>il</strong> governo fascista<br />
decise nel 1928 di cambiare <strong>il</strong> nome<br />
della città: da Bassano Veneto all’attuale<br />
Bassano del Grappa. <strong>La</strong> nascita, nel 1924,<br />
della Smalteria Metallurgica Veneta fu<br />
l’evento più importante della ripresa economica:<br />
in pochi anni divenne l’azienda<br />
più importante della città. Anche a Bassano<br />
del Grappa, tra <strong>il</strong> 1922 ed <strong>il</strong> 1943, si<br />
17<br />
affermò <strong>il</strong> fascismo e dal 1926 <strong>il</strong> sindaco<br />
venne sostituito da un podestà governativo.<br />
Con lo scoppio della seconda guerra<br />
mondiale e la caduta del fascismo, la<br />
città subì l’invasione tedesca. L’evento<br />
più drammatico che subì la Resistenza fu<br />
<strong>il</strong> rastrellamento del Monte Grappa del<br />
1944 (più di 500 morti e 400 deportati),<br />
che culminò <strong>il</strong> 26 settembre 1944 con 31<br />
impiccagioni nei viali cittadini. Responsab<strong>il</strong>e<br />
di queste atrocità fu <strong>il</strong> vicebrigadiere<br />
delle SS Karl Franz Tausch. Il 17 febbraio<br />
1945 un gruppo di 15 partigiani comandati<br />
da Primo Visentin (nome di battaglia<br />
Masaccio) fece saltare <strong>il</strong> ponte vecchio:<br />
ci furono due vittime. Per rappresaglia i<br />
nazisti prelevarono dalle prigioni 3 partigiani<br />
e li fuc<strong>il</strong>arono sul luogo. Il 28 apr<strong>il</strong>e<br />
1945 anche Bassano del Grappa fu<br />
liberata. Il tragico b<strong>il</strong>ancio alla fine della<br />
guerra valse alla città del Grappa la Medaglia<br />
d’oro al valor m<strong>il</strong>itare per la guerra<br />
di liberazione.<br />
Chino<br />
VECCHIO FIUME BRENTA<br />
Siedo qui, accoccolata tra le tue pietre.<br />
L’odore di muschio mi penetra.<br />
Spruzzi d’acqua mi bagnano <strong>il</strong> volto.<br />
Le gocce sono le tue lacrime?<br />
Con occhi persi scruto <strong>il</strong> tuo andare.<br />
In te s’abbeverarono dinastie :<br />
solchi di secoli, messaggi di genti,<br />
bagliori di guerre e stupore dei vinti.<br />
Tu, pacato o furioso, col tuo scorrere<br />
portasti ombre o luci<br />
col sole che tutto esalta.<br />
Sei una forza che infrange i s<strong>il</strong>enzi.<br />
Sei un nastro impregnato di sogni.<br />
Non m’importa dove tu nasci.<br />
Non m’importa dove tu vai.<br />
Amo le sensazioni che tu mi dai.<br />
Annamaria Marcadella
LA VOCE RITROVATA ONLUS<br />
<strong>La</strong> parola del presidente<br />
Cari soci e amici tutti,<br />
in questo anno che si<br />
conclude molte, moltissime<br />
iniziative si sono<br />
realizzate; alcune per la<br />
prima volta, altre come<br />
continuazione di vecchi<br />
progetti. Tutte le nostre<br />
attività sono come piccoli<br />
e grandi sogni che facciamo diventare realtà,<br />
grazie all’impegno, alla dedizione, all’amore<br />
che riversiamo in tutte le cose che facciamo.<br />
Il nostro obiettivo principale resta sempre <strong>il</strong><br />
sostegno e la vicinanza alle famiglie delle persone<br />
ammalate e operate, per la progettazione<br />
del “durante noi…dopo di noi”. Prima di<br />
elencare tutte le nostre piccole e grandi realizzazioni,<br />
vorrei però parlare dei più significativi<br />
intenti umanitari che la nostra Associazione si<br />
propone e che mantiene, perché prima di ogni<br />
cosa siamo una grande famiglia, presente nelle<br />
esigenze di ciascun componente.<br />
All’associazione <strong>il</strong> compito di monitoraggio,<br />
per assicurare la maggior qualità della vita<br />
possib<strong>il</strong>e alle persone colpite da questa tremenda<br />
patologia, e ce la mettiamo tutta con<br />
l’impegno per la sensib<strong>il</strong>izzazione continua ad<br />
enti pubblici e privati, per la raccolta fondi e<br />
<strong>il</strong> reperimento e formazione dei maestri riab<strong>il</strong>itatori.Queste<br />
persone stanno già facendo<br />
un ottimo lavoro all’interno degli ospedali e<br />
scuole, per sostenere <strong>il</strong> nostro programma e<br />
assicurandone la continuità nel tempo, anche<br />
qualora gli attori di oggi dovessero cambiare.<br />
<strong>La</strong> raccolta fondi è importante e rappresenta<br />
<strong>il</strong> sostegno di tutti noi, perché solo in questo<br />
modo ci sarà la possib<strong>il</strong>ità di realizzare tante<br />
cose necessarie e valide per i laringectomizzati.<br />
Inoltre è necessario rendere le nostre iniziative<br />
visib<strong>il</strong>i nel nostro territorio.<br />
Continuano, e sono andati avanti per l’intero<br />
anno, gli incontri di preparazione delle famiglie<br />
colpite dalla malattia, momenti di formazione,<br />
confronto e sostegno per i famigliari che<br />
affrontano, a volte piangendo e a volte con<br />
18<br />
coraggio, i temi del loro futuro, ma supportati<br />
dalla nostra Associazione.<br />
Cerchiamo, inoltre, di essere presenti al maggior<br />
numero di tavoli istituzionali e non, relativi<br />
a iniziative cittadine sulla disab<strong>il</strong>ità, in modo<br />
che <strong>il</strong> nome dell’Associazione, già conosciuto<br />
e stimato, continui ad essere visib<strong>il</strong>e in città<br />
e nella provincia di Vicenza sui temi a noi<br />
più cari. <strong>La</strong>vorare insieme ad altri ci consente<br />
<strong>il</strong> continuo confronto, l’aggiornamento e la<br />
capacità di pensare a nuovi progetti sempre<br />
più proficui. Certamente, sarebbe necessario<br />
incrementare la partecipazione dei soci alle attività,<br />
poiché <strong>il</strong> presidente e consiglieri che con<br />
lui collaborano, non riescono e non possono<br />
più sostenere tutto <strong>il</strong> carico delle iniziative che<br />
si moltiplicano.<br />
Chiedo la partecipazione di tutti, anche piccola,<br />
anche di una sola ora ogni tanto, perché<br />
le cose da fare sono tante e spesso sono cose<br />
semplici, alla portata di tutti, che richiedono<br />
solo un poco di tempo e di costanza.<br />
Se mi aiuterete a sbrigare tante piccole incombenze,<br />
potremmo partecipare magari a qualche<br />
grande evento e l’Associazione sarà ogni<br />
giorno più completa e più nostra<br />
Nel chiudere la mia relazione voglio fare un<br />
grosso ringraziamento a tutti per <strong>il</strong> loro prezioso<br />
contributo, che da sempre viene dato. Un<br />
altro caloroso ringraziamento lo faccio a tutti<br />
quelli che mi stanno vicini, aiutandomi a portare<br />
avanti <strong>il</strong> lavoro per l’ interesse dll’ Associazione.<br />
Spero che quest’ anno l’Associazione<br />
abbia risposto alle aspettative ed ai bisogni dei<br />
suoi soci e che <strong>il</strong> Presidente e chi insieme a lui<br />
lavora siano stati di esempio e di incoraggiamento<br />
per tutti, con la loro presenza assidua,<br />
la loro operosità ed <strong>il</strong> loro amore nel fare le<br />
cose.<br />
Grazie a tutti e con l’occasione<br />
<strong>La</strong> mia famiglia ed Io, con infinito affetto<br />
per augurarVi un Buon Natale<br />
e Felice Anno Nuovo<br />
Il presidente Michele Bizzotto
SEDA S.p.A.<br />
Via Tolstoi, 7<br />
20090 Trezzano s/Naviglio (MI)<br />
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GraficheNovesi<br />
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