La storia di Giuseppe - Dossier Catechista
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IN EGITTO<br />
Il re Erode non riesce a dormire<br />
È già passata la mezzanotte ma il re Erode non riesce a dormire. Si gira e rigira nel<br />
letto ma il sonno non viene. «Che tormento» pensa «un regno così grande e tutti<br />
che mi vogliono male e molti, anzi, che mi vor‐rebbero morto! E quei matti <strong>di</strong> magi<br />
che si mettono a parlare in pubblico <strong>di</strong> un re, un re che prenderà il mio posto! Ma è<br />
mai possibile? E guarda che i magi ‐quei bugiar<strong>di</strong>‐ non sono nemmeno ripassati da<br />
me co‐me avevano promesso. Chissà che cosa stanno tramando contro <strong>di</strong> me<br />
insieme ai genitori <strong>di</strong> quel bambino. Sì, tutti ce l'hanno con me! Ma io so cosa fare: li<br />
ucciderò tutti, così impareranno a complottare contro <strong>di</strong> me, contro il loro re!».<br />
<strong>La</strong> notte ora è davvero molto buia a Betlemme e anche la luce della stella dei magi è<br />
scomparsa. Perché Erode è proprio un re malvagio e sanguinario, che per paura <strong>di</strong><br />
perdere il suo regno e la vita, aveva già fatto uccidere il nonno, un fratello, la moglie,<br />
la suocera, tre cognati, <strong>di</strong>versi figli e altri parenti.<br />
<strong>Giuseppe</strong> fa un sogno pauroso<br />
Neppure <strong>Giuseppe</strong> dorme. È agitato e sente nell'aria un pericolo. Non sa quale, ma è<br />
certo che qualcosa minaccia lui e la sua famiglia. <strong>La</strong> visita dei saggi sacerdoti<br />
d'Oriente lo ha messo in allarme. Non è norma‐le che degli stranieri così ricchi e<br />
istruiti vengano a visitare una famiglia semplice come la sua. Non è normale ricevere<br />
regali così preziosi e importanti; ci deve essere sotto qualcosa: lui e la sua famiglia a‐<br />
vranno certamente dato nell'occhio…<br />
<strong>Giuseppe</strong> è molto stanco e finalmente si addormenta. Fa un sogno pauroso. Un<br />
angelo del Signore gli or<strong>di</strong>‐na <strong>di</strong> fuggire in Egitto con la sua famiglia e gli <strong>di</strong>ce: «Erode<br />
sta cercando il bambino per ucciderlo. Tu de‐vi fuggire e rimanere in Egitto fino a<br />
quando ti avvertirò».<br />
<strong>Giuseppe</strong> si sveglia, sveglia Maria e in men che non si <strong>di</strong>ca sono già pronti per il<br />
lungo viaggio verso l'Egit‐to. <strong>Giuseppe</strong> pensa: «Dio mi ha dato un compito preciso:<br />
<strong>di</strong>fendere il bambino da quanti vorrebbero fargli del male. Il Signore mi avverte e io<br />
devo soltanto fare quello che mi <strong>di</strong>ce. Se <strong>di</strong>venteremo profughi che devono fuggire<br />
per aver salva la vita, saremo comunque più sicuri e tranquilli dello stesso re Erode<br />
che ha sempre paura <strong>di</strong> tutto e <strong>di</strong> tutti».<br />
Gesù e la sua famiglia a Nazaret<br />
E il re Erode? Erode, pazzo <strong>di</strong> terrore, or<strong>di</strong>na <strong>di</strong> uccidere tutti i bambini <strong>di</strong> Betlemme<br />
dai due anni in giù. Un atto <strong>di</strong> guerra spaventoso, crudele e inutile.<br />
Ma poi anche il sanguinario re Erode muore.<br />
Dopo la sua morte, un messaggero del Signore appare <strong>di</strong> nuovo in sogno a <strong>Giuseppe</strong><br />
e gli <strong>di</strong>ce: «Alzati, pren<strong>di</strong> il bambino e sua madre e torna con loro nella terra<br />
d'Israele, perché ormai sono morti quelli che cercavano <strong>di</strong> far morire il bambino».