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Raccontare Pirano

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POSSO LONGO, VERA DA POZZO

ricca di polle sorgive. Il Comune comprò il terreno

proprio per costruirvi, ”a pubblico bene”, un pozzo

fuori le mura. Fu realizzato qualche secolo dopo.

Sulla vera da pozzo di forma esagonale l’iscrizione

è molto rovinata. L’Istituto per la tutela dei beni

culturali lo fa risalire al 1581, all’epoca del podestà

Andrea Marcello, individuando in un motivo obliquo

e ondulato appena leggibile, la principale caratteristica

del suo blasone. Altri lo attribuiscono al podestà

Silvestro da Lezze che governò nel 1523.

INTERNO DELLA CANNA

Per secoli qui venivano legati gli asini (i mussi) che

dal contado portavano i prodotti dell’agricoltura.

Per loro c’erano acqua e ombra fino al momento del

ritorno in campagna.

Il pozzo fu usato fino a che la rete dell’Acquedotto

istriano lo raggiunse, distribuendo l’acqua con un

sistema di fontanelle. Negli anni Settanta l’acqua

corrente arrivò anche in tutte le case della zona. Il

pozzo fu abbandonato. Privo di coperchio, rappresentò

un vero pericolo quando i ragazzi giocando,

si sporgevano sul pozzo e facevano eco nella can-

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