Questo è un incontro tra cielo e terra - Cerchio Verde
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Ecco la mia “favola”<br />
La mia abitazione <strong>è</strong> <strong>un</strong>a casetta con relativo giardino. Per uscire<br />
ho due porte, <strong>un</strong>a interna e <strong>un</strong>a esterna, da dove si accede ad <strong>un</strong>a<br />
<strong>terra</strong>zza e, quindi al giardino. Apro sempre la porta interna per<br />
vedere e far en<strong>tra</strong>re il sole che amo tanto.<br />
Un giorno vedo, appoggiato alla maniglia della porta esterna, con<br />
il capino rivolto verso l’interno della casa, <strong>un</strong> pettirosso, con <strong>un</strong>a<br />
piccola macchia bianca sul petto.<br />
Mi avvicino, ma lui vola via. Mi viene in mente il racconto di<br />
mamma Valeria e penso subito “e se fosse Davide che mi manda<br />
il suo saluto?” No, non <strong>è</strong> possibile. Così chiedo a Davide “Se sei<br />
tu, rimandami il pettirosso per il saluto”.Il pettirosso ritorna subito<br />
e vola via.<br />
L’indomani, dimentica dell’accaduto, apro la porta e rivedo il<br />
pettirosso nello stesso posto. Penso ad <strong>un</strong> caso, gli porto dei<br />
biscottini che mangia volentieri e poi vola via. Ne parlo a Giorgio<br />
e a mamma Valeria.<br />
Giorgio dice che nel giardino ci sono molte specie di uccellini e<br />
di non farci caso; Mamma Valeria, invece, più che convinta, mi<br />
dice che <strong>è</strong> <strong>un</strong> saluto del suo Davide. Col cuore vorrei credere a<br />
Valeria, ma la mia serietà di ricercatrice mi fa dubitare.<br />
Ancora.<br />
L’indomani, sempre di mattina verso le 8.15, mi preparavo per<br />
andare la lavoro, sono in ritardo, non ho ancora aperto la prima<br />
porta, che sento dei colpi molto leggeri. Cerco di capire da dove<br />
provenga quel lieve rumore, apro la porta e vedo il pettirosso,<br />
sempre lui, quello con la macchiolina bianca sul petto, appoggiato<br />
alla maniglia rivolto verso l’interno intento a picchiettare il<br />
vetro col becco.<br />
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