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Olio di Oliva:un nutraceutico naturale - Bambino Progetto Salute

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degli organuli citoplasmatici (84). I precursori della vitamina E, tocoferoli e tocotrienoli, svolgono<br />

azione antiossidante che è migliore quando il rapporto vitamina E in ppm/ac. linoleico<br />

in g è > 0,79 cosa facilmente raggi<strong>un</strong>gibile con l’olio d’oliva nel quale il rapporto è <strong>di</strong> solito<br />

intorno a l-l,80,mentre in quelli <strong>di</strong> semi è <strong>di</strong> solito <strong>di</strong> circa 0,5. Anche i precursori della vitamina<br />

A, i carotenoi<strong>di</strong>, svolgono, per l’ottimo apporto, <strong>un</strong>a significativa azione antiossidante prevenendo<br />

la formazione <strong>di</strong> idroperossi<strong>di</strong>, impedendo la secchezza delle mucose e rallentando l’invecchiamento<br />

della cute e delle mucose. Le vitamine liposolubili A ed E dell’olio d’oliva svolgono<br />

pertanto, oltre all’azione vitaminica, <strong>un</strong> importante ruolo come antiossidanti nel metabolismo<br />

lipi<strong>di</strong>co cellulare mentre la presenza <strong>di</strong> significativi livelli <strong>di</strong> vitamina D, ugualmente liposolubile<br />

permette <strong>un</strong> buon assorbimento del calcio nell’intestino elemento utile in età evolutiva<br />

per la strutturazione ossea, e negli anziani per prevenire l’osteoporosi, patologia che, come<br />

oggi risulta sempre più evidente, trova le sue lontane origini in età evolutiva.<br />

Le sostanze antiossidanti giocano <strong>un</strong> ruolo protettivo fondamentale nella <strong>di</strong>fesa dell’organismo<br />

bloccando gli ossidanti prodotti dall’organismo e/o introdotti dall’esterno, inibendo le ossidazioni<br />

causate dai ra<strong>di</strong>cali liberi e prevenendo lo “stress ossidativo” (55,58,70,85). I ra<strong>di</strong>cali liberi<br />

sono normali prodotti <strong>di</strong> “scarto” del metabolismo dell’organismo e si formano all’interno<br />

delle cellule quando l’ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per produrre energia (ossidazione).<br />

Sono molecole particolarmente instabili in quanto possiedono <strong>un</strong> solo elettrone, anziché<br />

due accoppiati (anione superossido,anione idrossile, <strong>di</strong>ossido <strong>di</strong> azoto,ossido nitrico, ossigeno<br />

singoletto, ecc). Questa instabilità determina la ricerca <strong>di</strong> <strong>un</strong> elettrone dell’atomo <strong>di</strong> idrogeno<br />

dalle molecole con le quali vengono a contatto e che a loro volta quando lo cedono <strong>di</strong>ventano<br />

instabili innescando <strong>un</strong> meccanismo <strong>di</strong> instabilità a “catena” e/o il rischio <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong><br />

queste ultime. L’azione <strong>di</strong>struttiva dei ra<strong>di</strong>cali liberi è in<strong>di</strong>rizzata in particolare sui grassi che<br />

formano le membrane delle cellule (lipoperossidazione), sugli enzimi, sugli zuccheri, sulle proteine,<br />

specialmente sul DNA (acido desossiribonucleico), dove possono innescare <strong>un</strong>a alterazione<br />

delle informazioni genetiche ecc.<br />

L’azione continua dei ra<strong>di</strong>cali liberi si estrinseca nel precoce invecchiamento delle cellule e nel<br />

favorire l’insorgere <strong>di</strong> varie patologie gravi quali le malattie aterosclerotiche, i tumori del<br />

seno, della prostata, dei colon e della cute ed anche <strong>di</strong>abete, sclerosi multipla, artrite reumatoide,<br />

enfisema polmonare, cataratta, morbo <strong>di</strong> Parkinson e Alzheimer, dermatiti ecc. (17,82,83,86).<br />

Le reazioni e i fenomeni che ne derivano possono almeno in parte essere inibiti, prevenuti , ri<strong>di</strong>mensionati<br />

e/o arrestati dai sistemi enzimatici cellulari deputati a tale f<strong>un</strong>zione e/o da<br />

agenti antiossidanti della <strong>di</strong>eta nella quale giocano <strong>un</strong> ruolo <strong>di</strong> primo piano, come è emerso nelle<br />

indagini epidemiologiche più recenti, gli antiossidanti <strong>di</strong> verdure, frutta, olio d’oliva extra vergine<br />

ecc. (87,88,89).<br />

Oltre all’azione preventiva su varie patologie ora citate, del tutto recentemente è stato evidenziato<br />

che <strong>un</strong> derivato dell’oleuropeina aglicone, l’oleocantale, è responsabile della sensazione<br />

p<strong>un</strong>gente alla gola quando si mangia l’olio d’oliva extra vergine, sensazione simile a quella<br />

determinata dall’ass<strong>un</strong>zione <strong>di</strong> soluzioni <strong>di</strong> <strong>un</strong> farmaco antinfiammatorio l’ibuprofene. Partendo<br />

da questa constatazione, alc<strong>un</strong>i ricercatori hanno messo in evidenza che oltre a determinare<br />

questa sensazione l’oleocantale e l’ibuprofene hanno <strong>un</strong>a medesima azione farmacologia, inibente<br />

e dose <strong>di</strong>pendente, sulle ciclossigenasi 1 e 2 (COX-1 e COX2) cioè <strong>un</strong>a potente azione modulatrice<br />

sulla infiammazione ed analgesica (90).<br />

Tale riscontro fa ipotizzare che il consumo prol<strong>un</strong>gato dell’oleocantale può svolgere <strong>un</strong>’azione<br />

preventiva su alc<strong>un</strong>e patologie per la sua azione simil ibuprofene, inibente le ciclossigenasi<br />

in quanto è stato <strong>di</strong>mostrato che i farmaci anti-infiammatori non steroidei, ed in particolare l’ibuprofene,<br />

se ass<strong>un</strong>ti per l<strong>un</strong>go periodo riducono il rischio <strong>di</strong> varie neoplasie (63% per i tumori<br />

del colon, 39% per quelli del seno, 36% per quelli dei polmoni, 39% per quelli della prostata,<br />

73% per quelli dell’esofago, 62% per quelli dello stomaco, 47% per quelli delle ovaia) (91,92).

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