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per - FITA Veneto

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Per Antonio Stefani, giornalista, il pubblico ne sente il bisogno<br />

Il brillante accontenta tutti,<br />

ma il bel dramma piace ancora<br />

Ci siamo assuefatti alle tragedie e abbiamo<br />

necessità di spazi di riflessione <strong>per</strong>sonale<br />

Se è vero che il pubblico<br />

vuole solo il teatro bril<br />

lante? No, non è vero.<br />

Anzi». Antonio Stefani, giornalista<br />

vicentino che da anni<br />

segue le vicende del teatro<br />

amatoriale (e quest’anno è<br />

anche entrato a far parte della<br />

giuria del festival Maschera<br />

d’Oro), sull’argomento si<br />

è fatto un’idea ben precisa,<br />

nel corso di diversi anni trascorsi<br />

in platea. «Indubbiamente<br />

il teatro brillante accontenta<br />

tutti, ma secondo<br />

me la regola del “è stato bellissimo:<br />

ho tanto pianto” vale<br />

sempre, anche <strong>per</strong> il teatro».<br />

Secondo Stefani, insomma, il<br />

pubblico di oggi “un bel<br />

drammone” lo sa apprezzare,<br />

eccome; e questo <strong>per</strong> una<br />

serie di motivi.<br />

Primo: «Se l’alternativa è il<br />

comico che gira oggi <strong>per</strong> i<br />

palcoscenici, a parte qualche<br />

raro caso, la gente non può<br />

non preferire un altro genere<br />

di spettacolo... Il comico<br />

di derivazione televisiva, infatti,<br />

nella stragrande maggioranza<br />

dei casi portato su<br />

un palcoscenico “crolla”.».<br />

Secondo: «Il pubblico si fa<br />

prendere volentieri dal tempo<br />

lungo dello spettacolo teatrale:<br />

ritrova uno spazio <strong>per</strong><br />

riflettere, <strong>per</strong> sviscerare situazioni<br />

e sensazioni che ormai,<br />

nel ritmo frenetico del-<br />

Il giornalista<br />

Antonio<br />

Stefani, che da<br />

anni segue con<br />

passione le<br />

sorti del teatro<br />

professionistico<br />

e amatoriale<br />

l’informazione televisiva,<br />

passano inosservate: ci siamo<br />

assuefatti al dramma,<br />

alla tragedia; la notizia di<br />

migliaia di morti in qualche<br />

parte del mondo è solo un<br />

frammento di quella che gli<br />

americani, che la sanno lun-<br />

9<br />

ga sull’argomento, chiamano<br />

“inforteiment”, informazione<br />

e intrattenimento. A<br />

teatro, invece, ritrovi quella<br />

capacità di riflessione che<br />

nella vita di tutti i giorni è<br />

continua

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