Agosto 2008 - Rai - Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica ...
Agosto 2008 - Rai - Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica ...
Agosto 2008 - Rai - Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
La relazione fra capacità e larghezza di banda<br />
è fornita da:<br />
“Teorema 17: La capacità di un canale di banda<br />
W perturbato da un rumore termico bianco di<br />
potenza N quando la potenza media del trasmettitore<br />
è limitata a P è data da:<br />
C = W log 2 P+N<br />
N<br />
La capacità C è espressa in bit al secondo per<br />
un canale soggetto a rumore additivo con distribuzione<br />
gaussiana (AWGN), W è la larghezza<br />
di banda del canale in Hertz, P e N sono rispettivamente<br />
le potenza del segnale trasmesso e<br />
la potenza di rumore espressi in Watt.<br />
Sessanta anni fa veniva quindi definito il limite<br />
teorico della capacità di un canale binario e<br />
suggerito l’uso di codici efficienti, come quello<br />
di Hamming, per avvicinarsi a tale limite.<br />
3. 1949-1962: l’evoluzione<br />
nella teoria dei codici<br />
Il matematico Richard Hamming era stato assunto<br />
nel 1946 dai Bell Labs<br />
per lavorare sulla teoria<br />
dell’elasticità e utilizzava i<br />
computer del tempo, poco<br />
affidabili: nel caso in cui<br />
veniva rivelata la presenza<br />
di un errore l’esecuzione del<br />
programma si arrestava.<br />
Hamming cercò una soluzione:<br />
organizzare i bit in<br />
blocchi, a cui aggiungere<br />
dei bit di parità in grado non<br />
solo di rivelare la presenza<br />
di un errore, ma anche di<br />
correggerlo, in modo da<br />
consentire ai programmi di<br />
completare i calcoli e giungere<br />
alla conclusione.<br />
Elettronica e Telecomunicazioni N°2 <strong>Agosto</strong> <strong>2008</strong><br />
www.crit.rai.it<br />
Il limite di Shannon<br />
60 anni dopo<br />
Nacque così il primo codice correttore di errori,<br />
H(7,4,3) Nota 1 e Shannon lo descrive nel 1948 (figura<br />
1) come “un codice efficiente, che consente<br />
la correzione completa di errori e la trasmissione<br />
alla velocità C (fondato su un metodo dovuto a<br />
R. Hamming)”.<br />
I due paragrafi di descrizione del codice di Hamming<br />
contenuti nell’articolo di Shannon furono lo<br />
stimolo per l’articolo del 1949 di Marcel Golay<br />
[2]. Questo articolo è ritenuto da molti il più<br />
notevole mai scritto sulla teoria dei codici, perché<br />
in meno di una pagina vengono presentati:<br />
due codici perfetti Nota 2 , uno binario (23, 12, 7) ed<br />
uno ternario (11, 6, 5), la generalizzazione dei<br />
codici di Hamming e la prima pubblicazione di<br />
una matrice di controllo della parità.<br />
Nota 1 - Nella notazione (n,k,d min ) n indica la<br />
lunghezza del codice a blocco, k il numero di<br />
simboli che costituiscono il codice e d min , la distanza<br />
minima di Hamming, è legata al numero<br />
di errori che il codice consente di correggere.<br />
Nota 2 - In termini matematici, in un codice<br />
perfetto, le sfere intorno alle parole di codice<br />
costituiscono una partizione dello spazio dei<br />
vettori.<br />
Fig. 1<br />
43