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global 21<br />
26 GENNAIO 2008<br />
Il personaggio<br />
Quattro chiacchiere con l’allenatore Vincenzo Di Pinto (lo<br />
vuole una squadra francese) sul campionato e sulla nazionale<br />
L’Italia del volley<br />
sempre da podio<br />
di Giandomenico Spinelli<br />
Vincenzo Di Pinto, un maestro di pallavolo<br />
prestato all’imprenditoria turistica. Alla vigilia<br />
del campionato, ha dovuto lasciare la<br />
guida della Prisma Taranto per un problema all’occhio.<br />
Ora, a Gioia del Colle, si divide tra la nostalgia<br />
per l’agonismo e il suo bed and breakfast, “Il<br />
Grifone”. E, come non bastasse, sta lavorando a<br />
un progetto casa-vacanze. In questi mesi, il tecnico<br />
ha girato l’Italia per seguire gli allenamenti di alcune<br />
squadre di A1, Cuneo in particolare.<br />
Innanzitutto, come sta?<br />
Bene. Mi manca la pallavolo. Mi manca lo<br />
“stress agonistico”, come lo chiamo io.<br />
Allora, pronto per il ritorno?<br />
Prontissimo. C’è una trattativa con una squadra<br />
francese, ma non so se la cosa andrà in porto.<br />
Non conosco la lingua, però… Ma non c’è solo la<br />
Francia: ho altre proposte.<br />
Il suo tour-corso di aggiornamento. Indicazioni?<br />
Un bravo tecnico deve saper prendere qualcosa<br />
da tutti. Ho seguito in particolar modo Prandi<br />
che, con Velasco, è il grande maestro. Il loro modo<br />
di lavorare e di pensare è simile al mio.<br />
Il campionato. La classifica rispecchia i reali<br />
valori del torneo?<br />
Annate come questa sono falsate dagli impegni<br />
delle nazionali. A trarne vantaggio sono quei<br />
club che hanno meno giocatori nel giro delle selezioni,<br />
come Cuneo. Comunque, credo che alla fine<br />
Treviso e Roma verranno fuori.<br />
Il secondo “mago” di Turi<br />
L’esordio nel paese natale, Turi. Poi Mottola e Castellana Grotte.<br />
A Gioia, una promozione in A2, due in A1 ed una coppa di Lega<br />
nel 92/93. A Macerata, dal 95 al 97, anche una semifinale scudetto.<br />
A Taranto, dopo la promozione in A1 del 05/06, nella stagione<br />
successiva, Di Pinto ha guidato Nuti e gli altri allo storico<br />
traguardo dei play off scudetto. Di Pinto, classe 58, è il secondo<br />
“Mago di Turi”. Il primo, Oronzo Pugliese, rinato a cinema come<br />
Oronzo Canà, mister ruspante di calcio, varcò “la linea gotica”. Di<br />
Pinto è andato oltre: con la Nazionale spagnola ai Mondiali del 98.<br />
La nazionale. Come spiega il flop prima all’Europeo<br />
e poi al torneo di qualificazione olimpica?<br />
Non c’è stata una seria programmazione. E,<br />
dopo il ciclo di Velasco, si è persa la mentalità vincente.<br />
Chi è subentrato ha pensato solo al suo orticello,<br />
dimenticando che il tecnico della Nazionale<br />
deve essere una guida per tutto il movimento, a<br />
ogni livello. In questo senso, il primo Anastasi e Bebeto<br />
hanno potuto sfruttare il lavoro di Velasco.<br />
A proposito di Nazionale: Cisolla opposto è<br />
davvero la migliore alternativa a Fei?<br />
Direi di no. Perazzolo offre più garanzie. Anastasi<br />
è stato sfortunato. Ha perso la diagonale titolare.<br />
Dopo Fei, si sono fatti male Meoni e lo stesso<br />
Perazzolo. C’è stato poco tempo per preparare il<br />
torneo di Smirne. Contro la Polonia, poi, quando<br />
servivano i cambi, Travica era acciaccato e Martino<br />
s’è tirato indietro.<br />
Pronostici. La Nazionale riuscirà ad andare<br />
alle Olimpiadi?<br />
La nostra è una Nazionale forte, rimane fra le<br />
prime 4 al mondo. Meoni e Vermiglio sono tra i palleggiatori<br />
più bravi. Mastrangelo e Bovolenta sono<br />
sicurezze. Come Corsano e Manià. Schiacciatori<br />
ne abbiamo. Ma, ripeto, bisogna ritrovare la mentalità.<br />
Nelle foto di De Benedictis-TODAY in alto accanto al<br />
titolo un’azione della MATERDOMINI VOLLEY<br />
CASTELLANA; al centro mister Vincenzo Di Pinto,<br />
allenatore pugliese apprezzato in tutto il mondo per i<br />
suoi innovativi sistemi di allenamento