L'INCHIODAMENTO ENDOMIDOLLARE - OTODI

Cari colleghi,
S.O.T.O.P. 201
la riunione SOTOP che ho l’onore di organizzare per
l’anno 2010 è un appuntamento ormai entrato nella
consuetudine; sono particolarmente felice di poter
organizzare questo evento perché lo ritengo oltre
che interessante dal punto di vista scientifico
anche un momento di aggregazione per l’Ortopedia
Ospedaliera Piemontese che da sempre è
stata la spina dorsale nel campo traumatologico
con Centri di assoluta eccellenza.
La nostra Ortopedia e Traumatologia
sta conoscendo grandi cambiamenti legati al variare
delle esigenze territoriali, all’evoluzione dello
stato dell’arte ed al normale avvicendamento generazionale;
spero pertanto di avervi numerosi,
Amici di sempre e Giovani Promesse, a discutere
proprio della Rete Traumatologica Piemontese e,
nello specifico, di uno dei sistemi di trattamento
chirurgico delle fratture più antichi.
Ho scelto l’Inchiodamento Endomidollare
perchè lo ritengo un sistema estremamente valido
e sicuro, che risponde alle attuali esigenze della
mini invasività, ma soprattutto nel ricordo del nostro
Maestro, il professor Lorenzi, che molti anni fa ce lo
fece conoscere ed apprezzare in un momento in
cui viceversa era di gran moda la sintesi corticale
con placca e viti.
Il taglio delle relazioni sarà di tipo didattico e meno
di casistiche (sempre noiose e sempre con ottimi
risultati), cercando di cogliere gli aspetti di meccanica
e biologia, nonché gli errori da non fare ed i
trucchi per meglio utilizzare queste metodiche in
tutti i distretti scheletrici. A presto!
Angelo Dettoni