Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 38.pdf - Bibliotheca ...
Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 38.pdf - Bibliotheca ...
Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 38.pdf - Bibliotheca ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
L 1 1\<br />
hnnno sostenuto <strong>di</strong>e nessuna delle<br />
antiche lingue più viva al mondo,<br />
ed hanno procurato <strong>di</strong> far vedere<br />
a quali vicende soggiaccia ogni lin-<br />
guaggio nel corso <strong>di</strong> non molte età,<br />
sino a <strong>di</strong>venire un altro. Quanto<br />
alla lingua italiana, sulla questione<br />
<strong>di</strong> sua origine, si è sempre soste-<br />
nuto dai dotti che derivi dalla la-<br />
lina guasta e corrotta per la ve-<br />
nuta dei barbari in Italia; ma al<br />
<strong>di</strong>re <strong>di</strong> tale scrittore si sono in-<br />
gannati, poiché egli <strong>di</strong>mostra che<br />
viene dalla gallico-germanica, lingua<br />
italica de' primi tempi, e comune<br />
allora a tutta quanta la no-<br />
stra nazione. Da questa nelle <strong>di</strong>-<br />
verse Provincie d' Italia si furma-<br />
rnno poi vari <strong>di</strong>aletti e varie lin-<br />
gue. In Roma stessa, che popolossi<br />
da principio <strong>di</strong> gente collettizia,<br />
non avevano lutti la medesima lin-<br />
gua, ma varia a tenore delle pro-<br />
vi ncie o de' luoghi a cui quei pri-<br />
mi abitatori appartenevano. Au-<br />
mentatasi <strong>di</strong>poi la città coU'unione<br />
de' popoli convicini, massime de' latini,<br />
la lingua comune de' romani<br />
<strong>di</strong>venne quella del Lazio; e questa<br />
lingua hilina o aborigenesca , che<br />
viene dalla ligustica circompadana,<br />
i quali popoli andarono colà ad<br />
abitare, ebbe quattro <strong>di</strong>fferenti età,<br />
e poi fu abbellita col nascere delle<br />
lettere a[)presso i romani. Ma gli<br />
antichi germani e più i galli in<br />
gran numero reiteratamente ciano<br />
già venuti nella nostra bella peni-<br />
sola, e quivi stanziavano da mol-<br />
tissimi anni, prima che i romani si<br />
<strong>di</strong>latassero per l'Italia, e <strong>di</strong>venisse-<br />
ro <strong>di</strong> essa i dominatori. 11 linguac-<br />
gin adunque della maggior parie<br />
degli italiani era ancora quello dei<br />
galli, che fu già il primo secondo<br />
il Lanzi, e che tornossi a rinvigo-<br />
rire coir intervento in Italia <strong>di</strong><br />
LIN 259<br />
nuovi galli. Che poi la lingua ita-<br />
liana abbia molto ere<strong>di</strong>tato dal la-<br />
tino ed ancora dal greco, non è da<br />
porsi in dubbio, per I' uso grande<br />
che si è fatto e si fa tuttora <strong>di</strong><br />
quelle due lingue presso <strong>di</strong> noi. Per<br />
la qual cosa ora è ben <strong>di</strong>versa<br />
dalla vetusta volgare, iniperciocchè<br />
non solamente a poco a poco andò<br />
deponendo le antiche barbare forme,<br />
ma sorsero tre geni singolari,<br />
cioè Dante, Petrarca e Boccaccio,<br />
che la <strong>di</strong>rozzarono totalmente , ed<br />
in seguito altri chiari e <strong>di</strong>stinti in-<br />
gegni r hanno abbellita in guisa<br />
eh' è <strong>di</strong>venuta la lingua la più<br />
dolce, la più armoniosa, e la più<br />
bella <strong>di</strong> quante mai sieno.<br />
Passando ora alla scrittura, è<br />
quasi impossibile <strong>di</strong> rintracciare nel<br />
buio <strong>di</strong> tanti secoli l'origine dell.»<br />
scrittura donde avvenga, osservan-<br />
do <strong>di</strong>scor<strong>di</strong> tanti eru<strong>di</strong>ti nell'accor-<br />
dare questo onore chi agli assirii;<br />
chi a Cadmo figlio <strong>di</strong> Agenore re<br />
<strong>di</strong> Fenicia, creduto quello che istruì<br />
i greci neli' alfabeto fenicio nel<br />
1494 ovvero i5i9 prima dell'era<br />
volgare; chi ai caldei; chi ai ca-<br />
nanei ; chi a Cecrope ; chi ai cine-<br />
si; chi agli ebrei o feuicii circon-<br />
vicini , nel quale loro carattere è<br />
scritto il Pentateuco samaritano ,<br />
co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> tanto anteriore a Cadmo<br />
fenicio, perchè il più antiio che si<br />
conosca ; chi agli egizi ; chi ad<br />
Ercole; chi agli etiopi; chi agli<br />
etruschi ; chi al settentrione euro-<br />
peo ; chi all'arcade Evandro; chi<br />
ai fenicii, pei quali opina ancora<br />
Fabricy ; chi a Getro; chi ai greci:<br />
chi a ìVicostrata ; chi ai pelasgi ov-<br />
vero aoni ; chi agli sciti ; chi a<br />
Tagete anteriore ad Evandro ed<br />
Omero ; Platone <strong>di</strong>ce Thaut coetaneo<br />
<strong>di</strong> Mosè , che in Egitto pd<br />
primo <strong>di</strong>stinse le vocali dalle rou-