MANUALE DicoCARE VEQ Rev.11 del 02-12-2008
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<strong>DicoCARE</strong> <strong>VEQ</strong> Manuale per i Partecipanti – Ciclo 2009-1<br />
Programma di Valutazione Esterna di Qualità (<strong>VEQ</strong>) in Medicina di Laboratorio<br />
La Deviazione Standard (DS) robusta è una misura <strong>del</strong>la dispersione<br />
e variabilità dei risultati.<br />
E’ detta anche IQR normalizzato, perche è definita dall’IQR moltiplicato<br />
il fattore 0,7413 (o diviso 1,3490) (47, 48) che la rende<br />
comparabile alla DS classica (41) (v. NOTA CV, pag. 13).<br />
La DS robusta ha il vantaggio di non essere influenzata da grandi<br />
differenze quantitative tra i dati e da valori estremi.<br />
Pertanto, in presenza di valori estremi e nei casi di una distribuzione<br />
asimmetrica, consente l’utilizzo di tutti i dati per valutare la dispersione<br />
e variabilità dei risultati. Minore è la DS, più stretta e<br />
compatta è la curva di distribuzione intorno all’asse di simmetria e<br />
minore è l’errore casuale.<br />
Il Coefficiente di Variazione (CV%) robusto è una misura <strong>del</strong>la<br />
dispersione e variabilità dei risultati ed equivale alla DS robusta<br />
diviso la Mediana, in percentuale (47, 48).<br />
Il CV robusto ha il vantaggio di non essere influenzato da grandi<br />
differenze quantitative tra i dati e da valori estremi.<br />
Pertanto, in presenza di valori estremi e nei casi di una distribuzione<br />
asimmetrica, consente l’utilizzo di tutti i dati per valutare una<br />
maggiore o minore precisione <strong>del</strong>la misura (Fig. 3). Minore è il<br />
CV, minore è l’imprecisione <strong>del</strong>la misura.<br />
Come indice di Posizione nella misura <strong>del</strong>la tendenza centrale <strong>del</strong>la<br />
distribuzione dei dati, la Mediana è un parametro statistico robusto,<br />
al contrario <strong>del</strong>la Media (47, 48) (Fig. 4).<br />
Figura 4. Indici di posizione<br />
(misura <strong>del</strong>la tendenza centrale <strong>del</strong>la distribuzione dei dati)<br />
Statistica classica Statistica robusta<br />
Media<br />
Media aritmetica dei risultati<br />
(somma dei valori osservati<br />
diviso il numero dei dati).<br />
Limiti:<br />
E’ sensibile a valori estremi<br />
(errori di inserimento di dati,<br />
aberranti o Outliers); un solo<br />
valore estremo può condizionarne<br />
il valore.<br />
Mediana<br />
Valore che in una serie ordinata<br />
di osservazioni occupa il<br />
posto centrale <strong>del</strong>la distribuzione.<br />
Se il numero di dati è dispari<br />
corrisponde al singolo valore<br />
centrale; se numero di dati è<br />
pari è la Media dei 2 valori<br />
centrali.<br />
E’ chiamata anche Secondo<br />
quartile <strong>del</strong>la distribuzione<br />
(Q2) o 50° percentile, perché<br />
divide esattamente la serie dei<br />
dati in 2 parti di numerosità<br />
uguale: alla prima appartiene il<br />
50% <strong>del</strong>le osservazioni uguali<br />
o inferiori, alla seconda il 50%<br />
quelle uguali o superiori.<br />
Vantaggi:<br />
Ha il vantaggio di non essere<br />
influenzata da grandi differenze<br />
quantitative tra i dati e da<br />
valori estremi.<br />
Pertanto, in presenza di valori<br />
estremi e nei casi di distribuzione<br />
asimmetrica, consente<br />
l’utilizzo di tutti i dati per definire<br />
la posizione centrale.<br />
Range Interquartile (IQR)<br />
Differenza tra Q3 e Q1 (Q3-<br />
Q1, v.sotto). Corrisponde essenzialmente<br />
all’intervallo di<br />
valori compresi nel 50% centrale<br />
dei dati.<br />
Pagina: 10 di 28 Cod. F0990 Rev. 11 <strong>del</strong> <strong>02</strong>/<strong>12</strong>/<strong>2008</strong><br />
Q3<br />
Terzo quartile <strong>del</strong>la distribuzione.<br />
E’ chiamato anche 75°<br />
percentile perché in una serie<br />
ordinata di osservazioni precede<br />
¾ dei dati.<br />
Q1<br />
Primo quartile <strong>del</strong>la distribuzione.<br />
E’ chiamato anche 25°<br />
percentile perché in una serie<br />
ordinata di osservazioni precede<br />
¼ dei dati.<br />
Vantaggi:<br />
Ha il vantaggio di non essere<br />
influenzato da valori estremi e<br />
da una distribuzione asimmetrica.<br />
Come indici di Variabilità, nella misura <strong>del</strong>la dispersione dei dati<br />
rispetto alla tendenza centrale, la DS robusta ed il CV% robusto<br />
sono parametri statistici robusti, al contrario di DS e CV% (47,<br />
48) (Fig. 5).<br />
Figura 5. Indici di variabilità<br />
(misura <strong>del</strong>la dispersione dei dati rispetto alla tendenza centrale)<br />
Statistica classica Statistica robusta<br />
Deviazione Standard (DS)<br />
Radice quadrata <strong>del</strong>la Varianza<br />
(media aritmetica <strong>del</strong>la<br />
somma dei quadrati <strong>del</strong>la deviazione<br />
dei dati rispetto alla<br />
loro media). E’ una misura<br />
<strong>del</strong>l’ampiezza di dispersione<br />
relativa alla imprecisione o<br />
errore casuale.<br />
Limiti:<br />
E’ sensibile a valori estremi<br />
(errori di inserimento di dati,<br />
aberranti o Outliers); un solo<br />
valore estremo può condizionarne<br />
il valore. Maggiore è la<br />
DS, più larga è la curva di distribuzione<br />
intorno all’asse di<br />
simmetria e maggiore è<br />
l’errore casuale.<br />
Deviazione Standard (DS)<br />
E’ chiamata anche IQR normalizzato,<br />
perché è definita<br />
dall’IQR (Q3-Q1) moltiplicato<br />
il fattore 0,7413 (o diviso<br />
1,3490) che la rende comparabile<br />
alla DS classica<br />
(v. NOTA CV, pag. 13).<br />
Vantaggi:<br />
Ha il vantaggio di non essere<br />
influenzata da grandi differenze<br />
quantitative tra i dati e da<br />
valori estremi.<br />
Pertanto, in presenza di valori<br />
estremi e nei casi di una distribuzione<br />
asimmetrica, consente<br />
l’utilizzo di tutti i dati per valutare<br />
la dispersione e variabilità<br />
dei risultati.