(CDM) del Protocollo di Kyoto - Unitus DSpace - Università degli ...
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2.4. Il <strong>Protocollo</strong> <strong>di</strong> <strong>Kyoto</strong><br />
Il <strong>Protocollo</strong> <strong>di</strong> <strong>Kyoto</strong> è lo strumento operativo legalmente vincolante <strong>del</strong>l’UNFCCC.<br />
Il nodo centrale <strong>del</strong> <strong>Protocollo</strong> consiste nel vincolo legale dei limiti d’emissione per i<br />
paesi <strong>del</strong>l’Annex I che s’impegnano a ridurre la loro emissione complessiva dei gas<br />
serra <strong>del</strong> 5,2% rispetto alle emissioni <strong>del</strong> 1990, per il primo periodo d’impegno<br />
(Committment Period) stabilito nel quinquennio 2008-2012.<br />
La riduzione totale è stata sud<strong>di</strong>visa in maniera tale che ogni Parte <strong>del</strong>l’Annex I ha un<br />
suo limite in<strong>di</strong>viduale alle emissioni. Questa <strong>di</strong>versificazione dei tassi <strong>di</strong> riduzione è<br />
stata stabilita dopo intense negoziazioni tra le parti stesse. I (<strong>di</strong> allora) 15 membri<br />
<strong>del</strong>l’Unione Europea, che si erano impegnati nel loro insieme a ridurre le emissioni<br />
totali <strong>del</strong>l’8%, grazie all’accordo “burden sharing”, hanno ripartito tale limite al loro<br />
interno tra i <strong>di</strong>fferenti Paesi <strong>del</strong>l’UE. Vi sono quin<strong>di</strong> nazioni, come la Germania, che<br />
si sono impegnate a ridurre le loro emissioni fino al 21 %, ed altre a cui è stato<br />
concesso un aumento <strong>di</strong> emissioni fino al 30%, come nel caso <strong>del</strong>la Grecia. Dal suo<br />
canto l’Italia si è impegnata a ridurre le proprie emissioni <strong>di</strong> gas serra <strong>del</strong> 6,5%<br />
8<br />
rispetto a quelle <strong>del</strong> 1990.P P<br />
Generalmente le Parti devono ridurre o limitare le loro emissioni dai livelli<br />
riscontrati nel 1990 (denominato base year, ovvero “anno base”). I Paesi in<br />
economia <strong>di</strong> transizione possono scegliere un anno base <strong>di</strong>verso dal 1990. Inoltre<br />
ogni Parte può scegliere un <strong>di</strong>fferente anno base tra il 1990 e il 1995 per le emissioni<br />
<strong>di</strong> idrofluorocarburi, perfluorocarburi e esafluoruro <strong>di</strong> zolfo, al fine <strong>di</strong> considerare<br />
l’incremento <strong>di</strong> questi gas che nei primi anni novanta hanno sostituito le sostanze<br />
ban<strong>di</strong>te dal <strong>Protocollo</strong> <strong>di</strong> Montreal.<br />
Gli obiettivi <strong>di</strong> riduzione devono essere raggiunti nel primo periodo d’impegno,<br />
stabilito tra il 2008 e il 2012. E’ stato scelto un periodo <strong>di</strong> cinque anni, invece che <strong>di</strong><br />
un anno solo, per <strong>di</strong>luire le fluttuazioni annuali o gli eventi eccezionali che altrimenti<br />
avrebbero un peso eccessivo sul singolo anno. Tuttavia, allo scopo <strong>di</strong> sollecitare<br />
<strong>degli</strong> interventi anticipati, le Parti sono obbligate ad avviare dei programmi al fine <strong>di</strong><br />
8<br />
TP PT La quantificazione <strong>degli</strong> impegni <strong>di</strong> limitazione o <strong>di</strong> riduzione <strong>del</strong>le emissioni per ogni singola Parte<br />
(percentuale <strong>del</strong>le emissioni <strong>del</strong>l’anno o <strong>del</strong> periodo <strong>di</strong> riferimento) è <strong>di</strong>sponibile nell’Annesso B <strong>del</strong><br />
<strong>Protocollo</strong> <strong>di</strong> <strong>Kyoto</strong>.<br />
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