n. 103 - Ottobre 2008 Parrocchia di Bormio - Diocesi di Como
n. 103 - Ottobre 2008 Parrocchia di Bormio - Diocesi di Como
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n. <strong>103</strong> - <strong>Ottobre</strong> <strong>2008</strong><br />
<strong>Parrocchia</strong> <strong>di</strong> <strong>Bormio</strong>
Dimorare nella Parola<br />
Carissimi,<br />
siamo ormai alle soglie dell’autunno ed<br />
accogliamo con gioia i raggi del sole e i colori<br />
della natura, ma ancor più go<strong>di</strong>amo delle stagioni<br />
dello spirito, quelle che, alternandosi, ci fanno<br />
vivere gli eventi <strong>di</strong> grazia che scaturiscono dal<br />
mistero <strong>di</strong> Cristo.<br />
In questo mese <strong>di</strong> ottobre si celebra il Sinodo dei<br />
Vescovi: su invito del Papa, rappresentanti delle<br />
varie Conferenze episcopali convergeranno a<br />
Roma per rilanciare a tutta la Chiesa la necessità<br />
<strong>di</strong> riportare al centro della pastorale la Bibbia. A<br />
fi ne anno sarà fi nalmente <strong>di</strong>sponibile l’integrale<br />
nuova versione italiana uffi ciale della Bibbia<br />
avvallata dalla nostra Conferenza episcopale.<br />
Inoltre, l’arco che va dal giugno <strong>2008</strong> al giugno<br />
2009 è stato <strong>di</strong>chiarato “anno paolino” ed è noto<br />
che ben 2003 dei 5621 versetti <strong>di</strong> cui è stato<br />
scan<strong>di</strong>to il Nuovo Testamento, appartengono<br />
alle Lettere dell’Apostolo, pagine capitali per la<br />
teologia cristiana.<br />
Avremo modo <strong>di</strong> scoprire sempre <strong>di</strong> più i tesori<br />
della sapienza che la Parola <strong>di</strong> Dio contiene<br />
e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> rafforzarci nella vita <strong>di</strong> fede, <strong>di</strong><br />
speranza e <strong>di</strong> carità, vita che San Paolo defi nisce<br />
“in Cristo”.<br />
Potessimo anche noi arrivare a <strong>di</strong>re con tutta<br />
verità ed entusiasmo, specialmente nei momenti<br />
cruciali della nostra vita, che per noi “il vivere è<br />
Cristo”!<br />
L’importanza della Sacra Scrittura, quale scuola <strong>di</strong><br />
formazione della coscienza cristiana, ha ispirato<br />
tutte queste iniziative. La Chiesa è “madre e<br />
nutrice <strong>di</strong> santi” proprio perché attinge dalla<br />
Parola <strong>di</strong> Dio la forza rigeneratrice e santifi catrice.<br />
Infatti, dal sacramento del Battesimo a quella<br />
dell’ultima Unzione al momento della morte, tutta<br />
la grazia sacramentale opera nei fedeli me<strong>di</strong>ante<br />
la Parola <strong>di</strong> Dio e lo Spirito creatore e santifi catore.<br />
Forse non saremo mai abbastanza consapevoli<br />
del tesoro che abbiamo a nostra <strong>di</strong>sposizione per<br />
rendere la nostra vita quale è chiamata ad essere:<br />
una luminosa trasparenza della bellezza <strong>di</strong>vina,<br />
ossia della santità. San Paolo <strong>di</strong>ce: “La parola <strong>di</strong><br />
Cristo <strong>di</strong>mori tra voi<br />
abbondantemente;<br />
ammaestratevi e<br />
ammonitevi con ogni<br />
sapienza (…) E tutto<br />
quello che fate in<br />
parole e opere, tutto<br />
si compia nel nome<br />
del Signore Gesù,<br />
rendendo per mezzo<br />
<strong>di</strong> lui grazie a Dio<br />
Padre” (Col 3,16-17).<br />
Per me<br />
il vivere<br />
è Cristo<br />
(Filippe si 1,21)<br />
Non basta ascoltare la Parola in qualche momento<br />
e poi passare ad altre parole, ad altri criteri <strong>di</strong><br />
giu<strong>di</strong>zio e <strong>di</strong> scelta per la vita pratica che sono in<br />
contrad<strong>di</strong>zione con essa.<br />
Bisogna <strong>di</strong>morare nella Parola <strong>di</strong> Dio, anzi<br />
<strong>di</strong>ventare sua <strong>di</strong>mora, poiché la Parola è Gesù<br />
Cristo stesso, Via, Verità e Vita.<br />
Allora tutto quello che facciamo porta il suo<br />
nome, il suo sigillo <strong>di</strong> autenticità. E tutto <strong>di</strong>venta<br />
un ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> grazie a Dio Padre che ci ha<br />
amato fi no a parlarci per bocca del suo Figlio e a<br />
sacrifi carlo per donarcelo come Pane <strong>di</strong> vita.<br />
Viviamo in un’epoca in cui è facile lasciarci<br />
stor<strong>di</strong>re dalle molte parole che si vendono sul<br />
mercato delle opinioni e degli slogan comuni,<br />
parole senza peso, che risuonano come monete<br />
false; sentiamoci chiamati dall’Apostolo, in<br />
nome <strong>di</strong> Gesù Cristo ad essere “irreprensibili e<br />
semplici, fi gli <strong>di</strong> Dio immacolati in mezzo a una<br />
generazione perversa e degenere, nella quale<br />
dovete splendere come astri nel mondo, tenendo<br />
alta la Parola <strong>di</strong> vita “ (Fil 2,15-16).<br />
E questo non certo perché presumiamo <strong>di</strong> essere<br />
migliori degli altri, ma perché abbiamo il dovere<br />
<strong>di</strong> far fruttifi care, a benefi cio <strong>di</strong> tutti i nostri<br />
fratelli ancora nel buio, la Parola <strong>di</strong> luce che ci è<br />
data in abbondanza.<br />
Vi sia sempre nel nostro cuore e sulle nostre<br />
labbra il canto <strong>di</strong> chi si è innamorato <strong>di</strong> Colui che<br />
ci parla: “Quanto sono dolci al mio palato le tue<br />
parole: più del miele per la mia bocca (…) nella<br />
tua volontà è la mia gioia; mai <strong>di</strong>menticherò la<br />
1
2<br />
tua parola. Lampada per i miei passi è la tua<br />
parola, luce sul mio cammino” (dal Salmo 119).<br />
Ci accompagni Maria Santissima, la vergine<br />
dell’ascolto, in questo mese <strong>di</strong> ottobre e lo<br />
Spirito ci infi ammi <strong>di</strong> amore per Gesù e attiri<br />
tutti a lui.<br />
Don Giuseppe – Arciprete<br />
P.S.<br />
Durante quest’anno: l’incontro biblico mensile,<br />
la catechesi per gli adulti, i centri <strong>di</strong> ascolto<br />
nelle famiglie, l’adorazione del primo venerdì<br />
del mese, l’appuntamento domenicale alla S.<br />
Messa... ecco il pozzo abbondante della Parola<br />
che è offerta a tutti!
Tre <strong>di</strong>ocesi insieme al Passo dello Stelvio<br />
Il primo settembre<br />
per la salvaguar<strong>di</strong>a del creato<br />
Lunedì primo settembre al Passo si è tenuto un<br />
incontro comune: le <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Trento, <strong>di</strong> Bolzano-<br />
Bressanone e <strong>di</strong> <strong>Como</strong>, con una celebrazione<br />
e un messaggio che si propone <strong>di</strong> intensifi care<br />
l’attenzione delle comunità alle tematiche<br />
ambientali in una prospettiva ecumenica.<br />
Ecco due passaggi dell’appello letto al termine<br />
dell’incontro, presso la Santela del Crocifi sso,<br />
costruita dal carissimo Berto Magatelli.<br />
“Le nostre montagne hanno conosciuto le sofferenze<br />
delle guerre e siamo saliti quassù anche per un<br />
messaggio <strong>di</strong> fraternità in nome <strong>di</strong> Cristo, che ci<br />
ha inviati ad essere costruttori <strong>di</strong> pace. Per questo<br />
lasciamo a ricordo dell’evento una croce fatta con<br />
schegge <strong>di</strong> bombe raccolte su questi monti: dalla<br />
morte nasce una vita nuova, quanto era lacerato<br />
si riunisce e ci dà un annuncio <strong>di</strong> speranza! La<br />
serena armonia che riscontriamo in genere nelle<br />
nostre vallate tra il patrimonio naturale e ciò che<br />
l’uomo vi ha operato ci incoraggia a proseguire,<br />
evitando alcuni errori fatti, come le chiusure<br />
etnocentriche, il sovra-utilizzo <strong>di</strong> certi territori e<br />
il conseguente sovraccarico <strong>di</strong> strutture artefatte<br />
che provocano forme varie <strong>di</strong> inquinamento.<br />
Ci sembra che sia fondamentale richiamare<br />
gli uomini del nostro Occidente al valore della<br />
qualità della vita. Non raggiungiamo la felicità<br />
con il possesso e il consumo <strong>di</strong> molti beni, bensì<br />
nelle relazioni signifi cative: con gli altri, con il<br />
creato e con la fonte <strong>di</strong> ogni bene, il nostro Dio,<br />
Creatore e Salvatore.<br />
Si tratta <strong>di</strong> avere una visione ampia dell’esistenza<br />
e non lasciarsi trascinare da estenuanti interessi<br />
egocentrici, ma avviarci verso un nuovo approccio<br />
con il tempo e gli spazi nei quali viviamo, dando<br />
priorità al bene comune, dove la coscienza civile<br />
ed ambientale cresce per una vita bella.<br />
Le nostre regioni sono abitate da gente che conosce<br />
la fatica e sono frequentate soprattutto da persone<br />
in cerca <strong>di</strong> qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso dell’appiattimento<br />
urbano; per gli uni e per gli altri è necessario<br />
quin<strong>di</strong> che il luogo stesso offra, accanto al riposo<br />
fi sico, la possibilità <strong>di</strong> ritrovare la pace e l’armonia<br />
interiore: contemplare le bellezze della natura<br />
nella loro purezza aiuta la spiritualità e noi<br />
speriamo che tutti in questo cammino giungano<br />
fi no a scoprire il Creatore e quin<strong>di</strong> la Bellezza<br />
somma che è Cristo Signore.<br />
L’autentica tra<strong>di</strong>zione cristiana ha sempre favorito<br />
una sobrietà intelligente, nella consapevolezza<br />
che su questa terra siamo soltanto pellegrini, che il<br />
creato ci è affi dato in prestito e deve essere messo<br />
a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti, comprese le generazioni<br />
future: non solo il superfl uo va dato ad altri in<br />
stretta giustizia, ma quanto si può risparmiare sarà<br />
donato ai più poveri, secondo la legge cristiana<br />
dell’amore. Le privazioni educano alla vita vera e<br />
quanto è ecologicamente giusto ha senso anche<br />
per l’economia sociale. L’identità cristiana insegna<br />
che il successo dell’esistenza umana non sta<br />
nell’accumulo <strong>di</strong> beni, ma nel compiere il bene”.<br />
Foto Pozzi<br />
3
4<br />
Oratorio estivo, oratorio Vivo! E’ così che<br />
abbiamo vissuto questa estate piena e calda<br />
<strong>di</strong> tanti sorrisi. Tante attività e tante novità a<br />
partire dal GRUPPO ANIMATORI rimpolpato e<br />
dal nuovo campo <strong>di</strong> calcio che ha permesso <strong>di</strong><br />
vivere al meglio i nostri momenti <strong>di</strong> gioco.<br />
CAMPO VOCAZIONALE<br />
“Corro per la Via del Tuo amore”<br />
SEMINARIO VESCOVILE, COMO<br />
Il 23 giugno i nostri amici Massimo, Mauro,<br />
Emanuele, Francesco, Matteo, Michele e Riccardo<br />
salgono in “carrozza” sul pullmino dell’oratorio<br />
per vivere alcuni giorni in compagnia <strong>di</strong> altri<br />
ragazzi della <strong>di</strong>ocesi che almeno una volta<br />
all’anno si ritrovano in seminario per pensare,<br />
giocare, pregare e soprattutto confrontarsi in<br />
compagnia <strong>di</strong> un grande Amico: Gesù.<br />
E così che aiutati dai seminaristi e da tutto il<br />
gruppo CDV (centro <strong>di</strong>ocesano vocazioni) se<br />
la sono proprio spassata. Inizia un cammino<br />
che durante l’anno li vedrà protagonisti negli<br />
appuntamenti a loro de<strong>di</strong>cati.<br />
SPALANCA ANCHE TU LA TUA VITA, COME UNA BARCA A VELA,<br />
E LASCIATI CONDURRE DALLO SPIRITO PER LE VIE DEL MONDO<br />
PER ESSERE TESTIMONE DEL SUO AMORE!<br />
Purtroppo oggi, non <strong>di</strong> rado, un’esistenza piena e<br />
felice viene vista da molti giovani come un sogno<br />
<strong>di</strong>ffi cile e qualche volta quasi irrealizzabile. Tanti<br />
ragazzi guardano al futuro con apprensione<br />
e si pongono non pochi interrogativi. Ci si<br />
chiede preoccupati: come inserirsi in una<br />
società segnata da numerose e gravi ingiustizie<br />
ORA - Tin - forma<br />
e sofferenze? Come dare un senso pieno alla<br />
vita? “Con amore e convinzione! - ripete a noi il<br />
Santo Padre dall’Australia- Non abbiate timore,<br />
Cristo può colmare le aspirazioni più intime del<br />
vostro cuore! Ci sono forse sogni irrealizzabili<br />
quando a suscitarli e a coltivarli nel cuore è lo<br />
Spirito <strong>di</strong> Dio? C’è qualcosa che può bloccare il<br />
nostro entusiasmo quando siamo uniti a Cristo?<br />
Nulla e nessuno, <strong>di</strong>rebbe l’apostolo Paolo, potrà<br />
mai separarci dall’amore <strong>di</strong> Dio, in Cristo Gesù,<br />
nostro Signore (Cf Rm 8, 35-39)”.<br />
Con questo slancio vogliamo avventurarci con<br />
tutti i giovani dai 19 anni, in un itinerario <strong>di</strong><br />
fede dove la con<strong>di</strong>visione e il confronto possano<br />
regnare sereno in un contesto <strong>di</strong> amicizia nel<br />
nostro oratorio, nella nostra comunità!<br />
CAMPO SUPERIORI<br />
SPECIALE<br />
ESTATE<br />
Equipe giovani<br />
“Gratuitamente c’è più gioia nel dare”<br />
CAVALLINO TREPORTI<br />
Ciao ragazzi tutto ok? Sono fi nite eh le vacanze!<br />
E pensare che avevamo cominciato così bene…<br />
…qualcuno si ricorda che alcuni giovani sono<br />
andati a Cavallino? Ebbene sì ora vi raccontiamo<br />
come è andata.<br />
Era l’alba <strong>di</strong> una splen<strong>di</strong>da giornata <strong>di</strong> inizio estate<br />
esattamente il 23 giugno quando uno sparuto<br />
gruppo <strong>di</strong> ragazzi delle superiori accompagnati<br />
dal mitico Don Romeo e tre scagnozzi (Luca,<br />
Domy e Barby) sono partiti alla volta <strong>di</strong> Cavallino<br />
tre porti, pronti a trascorrere un’intensa<br />
settimana all’insegna del <strong>di</strong>vertimento con<strong>di</strong>to<br />
con rifl essioni e momenti <strong>di</strong> serietà.<br />
Tema del campo: la gratuità! Ci hanno<br />
accompagnato nelle nostre rifl essioni tra gran<strong>di</strong><br />
fi gure: Pier Giorgio Frassati, Alberto Marvelli,<br />
Domenico Savio, che ci hanno permesso <strong>di</strong> capire<br />
l’importanza <strong>di</strong> mettersi a servizio degli altri.<br />
Non possiamo non ricordare i momenti trascorsi
in spiaggia tra una partita <strong>di</strong> pallavolo e una<br />
nuotata, una simulazione <strong>di</strong> Baywatch (con<br />
tanto <strong>di</strong> spettatori increduli alla scena) e una<br />
pennichella al sole, una lotta sui gommoni e<br />
una gara a castelli <strong>di</strong> sabbia.<br />
Che <strong>di</strong>re!… il <strong>di</strong>vertimento non è mancato, la<br />
serietà anche!<br />
Speriamo che il percorso che abbiamo intrapreso<br />
sia l’inizio <strong>di</strong> un cammino che continuerà per<br />
tutto l’anno e oltre…alla prossima!!!<br />
Una cronaca <strong>di</strong> stile…<br />
Era l’alba <strong>di</strong> una limpida mattina <strong>di</strong> inizio estate<br />
le strade valtellinesi dalla luce venivano<br />
inondate,<br />
fu allora che uno sparuto gruppo <strong>di</strong> viandanti,<br />
partì da <strong>Bormio</strong> pronto a scrivere gesta<br />
riecheggianti.<br />
Molti furono i componenti della spe<strong>di</strong>zione<br />
ed ognuno <strong>di</strong> essi meriterebbe una canzone,<br />
ma con lo spazio a mia <strong>di</strong>sposizione,<br />
potrò, o muse, de<strong>di</strong>care loro solo una citazione.<br />
[…]<br />
Questi sono stati i miei compagni in questo<br />
meraviglioso viaggio<br />
e con questa storiella volevo render loro omaggio,<br />
forse sono stato un poco lungo, ma non potevo<br />
evitare<br />
<strong>di</strong>, <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> loro, qualcosa raccontare.<br />
Il viaggio è stato lungo e tortuoso,<br />
il clima caldo ed afoso,<br />
l’ ambiente sereno e gioioso,<br />
e non avremmo mai voluto fare il percorso a<br />
ritroso.<br />
Purtroppo però come ogni avventura vi è un<br />
inizio e una fi ne,<br />
e così si concludono anche le mie rime,<br />
ma la nostra storia continua ad andare avanti,<br />
non si concludono qui le avventure dei gitanti…<br />
CAMPO MEDIE<br />
il poeta del gruppo<br />
Nel viaggio della vita... ovvero...<br />
Cronaca <strong>di</strong> Piona <strong>2008</strong><br />
L’avventura dei nostri coraggiosi eroi guidati<br />
da un GRANDE condottiero, don Romeo, iniziò<br />
in un’afosa mattinata del 25 agosto quando<br />
varcarono le porte dalla famigerata Abbazia<br />
<strong>di</strong> Piona. Il luogo si presentava surreale e<br />
me<strong>di</strong>tativo, con personaggi assai plumbei e<br />
lenti chiamati frati!<br />
Essi accolsero i ragazzi delle scuole me<strong>di</strong>e con<br />
le mani unite in preghiera porgendo loro le<br />
chiavi della “reggia”, dove albergavano già le<br />
nostre cuochette, Cesi e Gabri e i nostri pala<strong>di</strong>ni<br />
del pulito. La sera precedente si travestirono<br />
da Mastrolindo per fare risplendere la casa che<br />
si trovarono <strong>di</strong> fronte; quando ebbero fi nito<br />
la gioia fu talmente grande che si lasciarono<br />
andare a sguaiate risate per prepararsi meglio<br />
all’arrivo degli scatenati ragazzi.<br />
Il primo giorno all’urlo <strong>di</strong> “Ammazza oooh” i<br />
nostri eroi si sistemarono nelle camere tirate<br />
a lucido; nonostante ciò Letizia e Matteo<br />
riuscirono a scovare una colonia <strong>di</strong> acari della<br />
polvere sopravvissuta. Così si sacrifi carono per<br />
il bene <strong>di</strong> tutti e decisero <strong>di</strong> combattere fi no in<br />
fondo una dura lotta in nome del pulito, armati<br />
5
6<br />
<strong>di</strong> spazzettoni e grembiulini. Intanto il resto della<br />
truppa seguiva due splen<strong>di</strong><strong>di</strong> animatori reduci<br />
da un lungo ma fantastico grest: Luca Poseidon e<br />
Federico Ozi che sfi ancarono la schiera <strong>di</strong> ragazzi<br />
più per trovare il campo da gioco che non con i<br />
giochi stessi. Durante questi, si capì subito che la<br />
pallavolo era sport sconosciuto in quel <strong>di</strong> Cepina<br />
visto che Erica, Sara, Elena, Martina e Marika<br />
(il gruppo Cepina) non beccarono neanche un<br />
pallone, nonostante gli “incoraggiamenti” <strong>di</strong> Dario.<br />
Tornati alla base nel tardo pomeriggio, i ragazzi affrontarono il momento che si rivelò poi il più <strong>di</strong>vertente<br />
e gra<strong>di</strong>to: l’ora della doccia! Tra tutti, si fece subito notare Andrea (chiamato dal Don e gli educatori<br />
sempre con l’appellativo: Maiori piantala!). Situazione totalmente rovesciata nel piano delle donne<br />
dove ognuna prese il corridoio per una passerella da sfi lata; in testa c’erano Silvia e Michela sempre<br />
attente a farsi beccare dagli animatori. Naturalmente si ricordano gli svariati tentativi <strong>di</strong> partecipare<br />
a queste sfi late da parte <strong>di</strong> alcuni in<strong>di</strong>vidui maschi, tra cui Omar e Francesco, prontamente sventati<br />
dal sistema <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong> ultima generazione, allerto sia <strong>di</strong> giorno che <strong>di</strong> notte.<br />
Dopo aver consumato litri e litri <strong>di</strong> profumo, i nostri eroi furono accompagnati in chiesa dove la GRANDE<br />
guida Don Romeo celebrava la quoti<strong>di</strong>ana messa. Più o meno entusiasti i ragazzi parteciparono sempre<br />
alla celebrazione e si formò anche un piccolo coro coor<strong>di</strong>nato da Michele e Federico, i due inseparabili<br />
soci <strong>di</strong> camera che vennero premiati per il loro<br />
reciproco e premuroso aiuto. Insieme a Omar<br />
(Togni per gli amici) animarono energicamente<br />
la messa, tanto che le angeliche voci delle<br />
ragazze vennero sovrastate.<br />
Verso sera, dopo interminabili partite al gioco <strong>di</strong><br />
carte dell’estate <strong>2008</strong> (= camicia) e giochi con<br />
palloni bucati, arrivava il momento della cena<br />
con Cesi e Gabri che sempre prendevano sotto la<br />
loro ala un gruppo <strong>di</strong> ragazzi per apparecchiare<br />
e servire a tavola. A ogni pasto non avanzava<br />
quasi niente perché era tutto squisito, ma<br />
quando rimaneva qualcosa Federico Bazzu e<br />
Davide Deido erano ben contenti <strong>di</strong> fare il bis,<br />
seguiti a ruota da un animatore vorace.<br />
Dopo cena a turno, un gruppo <strong>di</strong> ragazzi<br />
organizzava la serata insieme agli animatori; tra<br />
i giochi meglio riusciti menzioniamo “moglie<br />
e mariti” che si tradusse in una corsa al bacio<br />
da strappare al bell’Ozi (che certo non si tirò<br />
in<strong>di</strong>etro). L’ultima sera i nostri eroi dovettero inscenare avvenimenti accaduti al campo e ci furono<br />
<strong>di</strong>versi valorosi che imitarono don Romeo e gli animatori, tra i più abili Michele C. e Andrea che<br />
conosceva molto bene le punizioni.<br />
Alla fi ne della serata tutti i nostri eroi erano allo stremo delle forze, ma erano obbligati a raccogliere<br />
le ultime energie per la rifl essione fi nale del don e <strong>di</strong> Mariagrazia. Il tema del campo ruotava intorno<br />
alla Parabola dei Talenti e ogni sera Mariagrazia ipnotizzava tutti i ragazzi calamitando su <strong>di</strong> sé<br />
l’attenzione generale, creando un’atmosfera quasi irreale. I nostri eroi dovevano rifl ettere se avevano<br />
sfruttato a pieno i propri talenti e valutare quanti ne avevano guadagnati. I ragazzi <strong>di</strong> terza me<strong>di</strong>a tutte<br />
le volte spingevano per avere il massimo dei talenti, così Simone R. e Diana portavano argomenti a<br />
sostegno della loro tesi. Fortunatamente non tutti erano dello stesso parere e un gruppo capitanato da
Riccardo sosteneva idee <strong>di</strong>verse. Questo scontro<br />
tra titani generò interminabili <strong>di</strong>scussioni che<br />
fecero esclamare “Cioè rilassatevi” a Martina<br />
e “Ma cosa si mangia domani?” a Federico<br />
Bazzu che alla fi ne ricevette il premio “Frasi più<br />
inopportune nei momenti peggiori”.<br />
Al momento <strong>di</strong> andare a letto, per una strana<br />
legge fi sica, tutti i nostri eroi riacquistavano le<br />
forze per fare un completo degenero dentro e<br />
fuori dalle stanze. Solo il massiccio intervento<br />
<strong>di</strong> don Romeo riusciva a ristabilire l’or<strong>di</strong>ne; i<br />
bersagli per le punizioni erano sempre gli stessi<br />
due. Intanto nella cucina, animatori e educatrici<br />
ultimavano il programma dell’indomani<br />
aiutati dalla poderosa pozione antisonno <strong>di</strong><br />
Luca Bazzu. Poteva sembrare caffè visto che lo<br />
preparò in una moka da 10 litri, in realtà era<br />
un concentrato ultrapotente <strong>di</strong> caffeina; fece<br />
effetto sulle due giovani animatrici che da quel<br />
giorno non dormirono più, ma non su Federico<br />
Ozi che tranquillamente si addormentava<br />
ogni qualvolta lo volesse (=sempre). Anche il<br />
prode Luca Bazzu si addormentò subito perché<br />
l’indomani avrebbe avuto un gravoso compito.<br />
I quattro più piccoli <strong>di</strong> prima me<strong>di</strong>a: Stefano,<br />
Davide, Giacomo e Francesco; erano i primi<br />
ad addormentarsi. Non ci furono grosse fughe<br />
in quel <strong>di</strong> Piona, ma l’ultima sera un manipolo<br />
<strong>di</strong> ragazze circondò il <strong>di</strong>vano <strong>di</strong> Dario, erano<br />
Monica, Iris, Ivana, Elena, Sofi a e Desirée che<br />
aggirarono la sorveglianza delle due animatrici,<br />
anche perché dormivano come sassi, e tentarono<br />
una sommossa per occupare la cucina, ma<br />
dopo due secon<strong>di</strong> dal fondo del corridoio la<br />
spaventosa voce dell’allarme <strong>di</strong> sicurezza tuonò<br />
energicamente e ciò bastò per far tornare<br />
tutto all’or<strong>di</strong>ne. Le notti trascorsero tranquille<br />
fi no all’alba quando le fasti<strong>di</strong>ose campane<br />
dei frati suonavano abitualmente più e più<br />
volte. Quello era il segnale per Luca Bazzu che<br />
ogni mattina accompagnava Andrea, Simone,<br />
Federico Bazzu, Simone a correre per smaltire<br />
i grammi in eccesso; certe volte si aggiungeva<br />
anche Federico C. se si svegliava col ciuffo<br />
dalla giusta parte (altrimenti tutto il giorno gli<br />
soffi ava contro…). Tutti si stupirono poi quando<br />
una mattina videro Davide Deido cosciente a<br />
quell’ora e desideroso <strong>di</strong> fare allenamento. Ci fu<br />
sempre qualcuno che si ricordò <strong>di</strong> apparecchiare<br />
per la colazione: fu Giacomo, l’eroe <strong>di</strong> giornata,<br />
evidentemente preoccupato <strong>di</strong> dover avere il<br />
latte sul tavolo anziché nella scodella.<br />
Al campo non mancarono certo gite fuoriporta,<br />
la prima in ritiro nei boschi dove l’ambiente<br />
conciliava meglio la rifl essione personale; la<br />
seconda in riva al lago dove Luca Poseidon<br />
e Federico Ozi fecero da guardaspiaggia<br />
sfoggiando gli scultorei corpi. Nonostante le<br />
preoccupazioni del don tutto fi lò liscio.<br />
I nostri eroi resistettero bene tutta la settimana,<br />
sia ai giochi, sia ai lavori <strong>di</strong> gruppo, sia alle<br />
numerose rifl essioni e punizioni; l’ultima<br />
sera dopo una suggestiva fi accolata al lago,<br />
la commozione e la nostalgia, che stava già<br />
attanagliando i nostri ragazzi, erano troppe.<br />
Fortunatamente per sdrammatizzare le cose<br />
Federico Bazzu pronunciò una delle sue celebri<br />
frasi lamentandosi della musica troppo alta<br />
proveniente dall’altra parte del fi ume. Con<br />
questa autentica perla <strong>di</strong> saggezza i nostri eroi<br />
erano ormai pronti per tornare a casa con la<br />
consapevolezza <strong>di</strong> aver sfruttato a pieno i propri<br />
talenti.<br />
Gli animatori<br />
Grazie a tutti voi per il tempo e la gioia con<strong>di</strong>visa!<br />
Buon viaggio nella vita ad ognuno <strong>di</strong> voi!<br />
Grest <strong>2008</strong><br />
“Ecco il grest,<br />
an<strong>di</strong>amo a in piazza, giochiamo a…”<br />
Anche quest’estate il nostro oratorio ha vissuto<br />
quattro intense settimane a stretto contatto con<br />
240 bambini (circa) tanto carichi <strong>di</strong> allegria e <strong>di</strong><br />
voglia <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento da togliere energie vitali<br />
7
8<br />
anche al più temerario tra gli animatori.<br />
Tra gite, giochi, laboratori, e momenti <strong>di</strong><br />
rifl essione si sono conosciuti, hanno fatto<br />
amicizia, hanno imparato a rispettarsi<br />
e qualche volta hanno fatto <strong>di</strong>sperare il<br />
povero don Romeo che stupendamente<br />
coa<strong>di</strong>uvato dai magnifi ci 30, con grande<br />
tenacia e qualche volta con l’inevitabile<br />
pugno <strong>di</strong> ferro è riuscito a gestire la<br />
situazione in modo eccezionale.<br />
Ed è così che nasce spontaneamente un<br />
semplice e signifi cativo grazie alla truppe<br />
de force.<br />
Chissà se tutti i grestini oltre a ricordare i momenti spensierati hanno iniziato un nuovo anno scolastico<br />
consapevoli in modo <strong>di</strong>fferente in base all’età che al loro fi anco e nelle loro realtà quoti<strong>di</strong>ane ci sono<br />
e ci saranno sempre persone pronte a perdonare a far ridere a consigliare… gli amici! Vero grande<br />
tesoro <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> noi…<br />
chi trova un amico, trova un tesoro!<br />
Da ottobre sarai accolto in oratorio:<br />
Mercoledì<br />
Giovedì<br />
Venerdì<br />
14.30 – 17.30<br />
Sabato 14.30 – 18.00;<br />
sera 20.45 - 23.00<br />
Domenica 14.30 – 18.00<br />
INCONTRI DI CATECHESI<br />
MERCOLEDI<br />
GIOVEDI<br />
SABATO<br />
(mensile)<br />
14.30 1^ ELEMENTARE<br />
15.30<br />
16.30<br />
15.00<br />
2^ ELEMENTARE<br />
3^ ELEMENTARE<br />
4^ ELEMENTARE<br />
5^ ELEMENTARE<br />
2^ MEDIA<br />
3^ MEDIA<br />
16.00 1^ MEDIA<br />
21.00 (dal 9 ottobre) SUPERIORI<br />
21.00 (dal 18 ottobre)<br />
I CAMPI DA GIOCO<br />
GIOVANI<br />
(Dai 19 ai 27 anni)<br />
Animatori Grest<br />
SARANNO A DISPOSIZIONE<br />
NEI POMERIGGI DI APERTURA DELL’ORATORIO<br />
PER ALTRE PRENOTAZIONI<br />
RIVOLGERSI DIRETTAMENTE AL CANONICO
La nuova croce che sovrasta <strong>Bormio</strong> sostituisce quella che più <strong>di</strong> cento anni fa fu collocata sulle falde<br />
della Reit con grande fervore e partecipazione <strong>di</strong> tutti i Bormini.<br />
Riferisce una cronaca del 30 settembre 1901 che, per iniziativa del clero e delle autorità civili <strong>di</strong> <strong>Bormio</strong>,<br />
fu collocata una monumentale croce <strong>di</strong> legno con il concorso <strong>di</strong> cinquecento persone <strong>di</strong> ogni età.<br />
Fu presnte alla bene<strong>di</strong>zione del simulacro anche l’eroe del Risorgimento, l’allora settantacinquenne<br />
Pietro Pedranzini. L’arciprete Giovanni Del Marco celebrò la messa, con la banda che – si <strong>di</strong>ce –<br />
superò se stessa nell’esecuzione dei brani musicali. Viva commozione suscitò il sermone e, al canto<br />
del Tedeum, tutti avevano gli occhi gonfi <strong>di</strong> lacrime. Al termine delle funzioni ogni gruppo consumò<br />
una temperata refezione.<br />
Concluse il cronista che “la memoria <strong>di</strong> questa festa non svanirà così presto, ma più che la memoria<br />
resteranno i frutti salutari <strong>di</strong> tante belle impressioni”.<br />
Non si trattò però della prima<br />
croce piantata sulla Reit. Circa<br />
duecentocinquanta anni<br />
prima, con sanzione notarile<br />
<strong>di</strong> Baldassarre Zuccola del 29<br />
luglio 1645, furono piantate<br />
quattro croci sulla montagna “a<br />
tutela della Terra <strong>di</strong> <strong>Bormio</strong>, dei<br />
suoi abitanti e dei loro beni, dal<br />
<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne provocato dal demonio<br />
e dalle insi<strong>di</strong>e delle streghe, nel<br />
nome <strong>di</strong> Dio per intercessione<br />
della Beata Vergine e <strong>di</strong> tutti<br />
i Santi”. Furono benedette le<br />
valli <strong>di</strong> Campello e <strong>di</strong> Uzza,<br />
dalle quali si originano frane<br />
rovinose e furono infi sse quattro<br />
gran<strong>di</strong> croci, preventivamente<br />
benedette con il cero pasquale<br />
e munite delle reliquie dei santi<br />
Felice, Esuperanzio, Fortunato,<br />
Francesca Romana, Can<strong>di</strong>da e<br />
Augurina, una nel luogo che i<br />
vicini <strong>di</strong> Furva <strong>di</strong>cono Su Somp<br />
Fora Dos, un’altra oltre la valle <strong>di</strong><br />
Campello verso occidente, la terza<br />
nella valle <strong>di</strong> Uzza dove si <strong>di</strong>ce<br />
Somp il Mot o, più esattamente,<br />
all’Acqua del Mot, la quarta sotto<br />
una grande pietra chiamata<br />
Sasso Frasi in corrispondenza del<br />
borgo <strong>di</strong> <strong>Bormio</strong>.<br />
Ilario Silvestri<br />
La croce sulla Reit<br />
L’atto del notaio Baldassarre Zuccola relativo alle croci sulla Reit.<br />
9
10<br />
<strong>Parrocchia</strong>: una famiglia <strong>di</strong> famiglie<br />
“Molti si domandano: perché la famiglia è così importante? Perché la Chiesa insiste così tanto sul tema<br />
del matrimonio e della famiglia? Il motivo è semplice, anche se non tutti riescono a comprenderlo:<br />
dalla famiglia <strong>di</strong>pende il destino dell’uomo, la sua felicità, la capacità <strong>di</strong> dare senso alla sua esistenza.<br />
Il destino dell’uomo <strong>di</strong>pende da quello della famiglia ed è per questo che non mi stanco <strong>di</strong> affermare<br />
che il futuro dell’umanità è strettamente legato a quello della famiglia…”<br />
(Famiglia cre<strong>di</strong> in ciò che sei - Giovanni Paolo II)<br />
Anche nella nostra comunità parrocchiale è vivo il desiderio <strong>di</strong> crescere, come coppie e come famiglie,<br />
nella fede e nelle responsabilità umane, per poter essere veramente una “famiglia <strong>di</strong> famiglie”. Con<br />
questa aspirazione e con l’aiuto prezioso <strong>di</strong> don Giuseppe, abbiamo sperimentato l’importanza <strong>di</strong><br />
incontrarci in un “GRUPPO FAMILIARE”. Questo modo <strong>di</strong> trovarci insieme (circa una volta al mese)<br />
ci permette, con molta semplicità, <strong>di</strong> pregare, ascoltare e rifl ettere sulla Parola <strong>di</strong> Dio, confrontarci su<br />
temi e argomenti riguardanti la coppia e la famiglia, <strong>di</strong>alogare, con<strong>di</strong>videre, fare amicizia… Ci aiuta<br />
inoltre, come sposi, a prendere maggior coscienza del Sacramento del Matrimonio, cioè ad essere<br />
consapevoli della missione ricevuta, a capire e a vivere il “Vangelo del Matrimonio e della famiglia”.<br />
L’invito a partecipare è rivolto a tutte le famiglie della comunità parrocchiale (senza <strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong><br />
età o preparazione) come aiuto per affrontare le <strong>di</strong>ffi coltà della vita familiare e a saperne valorizzare<br />
la ricchezza.<br />
GRUPPO FAMILIARE<br />
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI <strong>2008</strong>/2009<br />
Domenica 5 <strong>Ottobre</strong> ore10,30 S.Messa<br />
ore 14.00 in oratorio<br />
Sabato 11 <strong>Ottobre</strong> ore 20,45 in oratorio<br />
Sabato 8 Novembre ore 20,45 in oratorio<br />
Domenica 14 Dicembre Giornata <strong>di</strong> ritiro<br />
<strong>di</strong> Avvento c/o Ain-karim<br />
Sabato 17 Gennaio ore 20,45 in oratorio<br />
Sabato 14 Febbraio ore 20,45 in oratorio<br />
Domenica 15 Marzo Giornata <strong>di</strong> ritiro<br />
Quaresimale c/o Ain-karim<br />
Sabato 18 Aprile ore 20,45 in oratorio<br />
Sabato 9 Maggio ore 20,45 in oratorio<br />
Domenica 31 Maggio ore 10,30 S.Messa<br />
ore 14,00 in oratorio<br />
(Data da defi nire) Fine settimana insieme
La Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio<br />
e i suoi arcipreti<br />
(dopo il 1620)<br />
L’arciprete Evaristo Pecce<strong>di</strong> (1932-1944)<br />
(seconda parte)<br />
Fin dalla fi ne dell’Ottocento <strong>Bormio</strong> era<br />
rinomata come ottima stazione climatica<br />
(grazie alla presenza delle fonti termali). Agli<br />
inizi del 1937 anche il clero sembrò percepire<br />
l’importanza della quiete e del riposo estivo<br />
nella ridente citta<strong>di</strong>na alpina. Lo stesso arciprete<br />
Evaristo Pecce<strong>di</strong> nel libro cronistorico della<br />
chiesa scrisse: «data l’importanza assunta dalla<br />
parrocchia come luogo <strong>di</strong> cura estiva, la Santa<br />
Sede ha benignamente concesso la <strong>di</strong>spensa<br />
dal magro e dal <strong>di</strong>giuno per la stagione estiva in<br />
tutto il territorio della <strong>Parrocchia</strong>». Il benefi cio<br />
<strong>di</strong> usufruire del buon clima bormino venne<br />
ulteriormente considerato quando il 30 giugno<br />
del 1938 i Reveren<strong>di</strong> Padri Gesuiti del Collegio<br />
Leone XIII <strong>di</strong> Milano e <strong>di</strong> Gallarate presero in<br />
affi tto l’Albergo Feleit per trasformarlo in colonia<br />
<strong>di</strong> riposo per i propri studenti e superiori.<br />
Nello stesso anno, alla presenza dell’arciprete<br />
Pecce<strong>di</strong> e dell’alto clero, vennero anche<br />
inaugurate due nuove chiesette alpine: al Passo<br />
dello Stelvio e al Passo Gavia.<br />
Il 27 agosto il vescovo <strong>di</strong> <strong>Como</strong>, Sua Eminenza<br />
Monsignor Macchi, consacrò solennemente<br />
la chiesa al Giogo dello Stelvio de<strong>di</strong>cata alla<br />
Madonna della Neve, che era stata eretta per<br />
volere del Cavalier Perego. Il giorno dopo fu invece<br />
Monsignor Silvestri che benedì solennemente il<br />
nuovo piccolo luogo <strong>di</strong> culto al Passo del Gavia,<br />
de<strong>di</strong>cato a San Matteo. Il 6 ottobre 1938 lo stesso<br />
arciprete Pecce<strong>di</strong> ebbe l’occasione <strong>di</strong> celebrare<br />
nell’appena sorta chiesetta della Madonna<br />
della Neve, il matrimonio tra la bormina Occhi<br />
Luisina <strong>di</strong> Giacomo e il friulano, ferroviere dello<br />
stato, Fattor Ottorino. Fu senz’altro il primo<br />
matrimonio celebrato lassù a quelle quote!<br />
L’otto <strong>di</strong>cembre 1938, festa dell’Immacolata, don<br />
Evaristo inaugurò la rinnovata tinteggiatura della<br />
<strong>di</strong> Marcello Canclini<br />
volta della collegiata dei Santi Gervasio e Protasio<br />
grazie all’opera del pittore Fabio Zanoli (le spese<br />
furono <strong>di</strong> 4.500 £ comprese le impalcature). Fu<br />
lo stesso artigiano che il 15 aprile del 1939 iniziò<br />
l’opera <strong>di</strong> decorazione della chiesa la cui spesa fu<br />
supportata dalla Fabbriceria.<br />
Il 19 giugno 1939 in occasione della grande<br />
festività patronale dei Santi Gervasio e<br />
Protasio, l’arciprete don Evaristo concelebrò<br />
con monsignor Silvestri. Proprio quel giorno<br />
fu inaugurato il lavoro in legno intagliato del<br />
presbiterio della chiesa, opera realizzata dall’abile<br />
scalpello del falegname Fausto Bradanini, per la<br />
cifra <strong>di</strong> £ 7.000.<br />
Matrimonio tra Occhi Luisina e Fattor Ottorino celebrato<br />
dall'arciprete Pecce<strong>di</strong> al Passo Stelvio nel 1938.<br />
11
12<br />
Da allora, quando cioè l’arciprete Evaristo<br />
Pecce<strong>di</strong> era prossimo al sessantesimo anno <strong>di</strong> età,<br />
in parrocchia non furono più realizzate opere <strong>di</strong><br />
rilievo. Era forse quello il prelu<strong>di</strong>o della fi ne <strong>di</strong><br />
una vita de<strong>di</strong>cata alla sua chiesa e ai suoi fedeli.<br />
Infatti solo quattro anni dopo, la mattina del 3<br />
maggio 1944, durante la celebrazione della S.<br />
Messa, don Evaristo fu colto sull’altare da un<br />
improvviso malessere. Una dolorosa malattia,<br />
un carcinoma polmonare, da lungo tempo stava<br />
minando la sua robusta fi bra, senza che nessuno<br />
(tranne lui) ne fosse a conoscenza. Duro <strong>di</strong><br />
carattere come nel suo fi sico, fu piuttosto restìo<br />
a sottoporsi alle terapie. Fu così che col passare<br />
dei giorni il male progredì inesorabilmente.<br />
Rimase due mesi malaticcio in casa e poi fu<br />
costretto a rimanere nel letto. A tutti celò il suo<br />
male ed a quanti gli raccomandavano <strong>di</strong> curarsi<br />
rispondeva: «Cercate <strong>di</strong> stare bene voi». Il 14<br />
maggio del 1944 subentrò in sua vece il sacerdote<br />
economo spirituale Antonio Marchesini. La<br />
domenica 9 luglio le sue con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute si<br />
aggravarono e ricevette così l’Estrema Unzione.<br />
La mattina seguente entrò in agonia e gli ultimi<br />
istanti, a <strong>di</strong>re delle cronache, furono penosissimi.<br />
Assistito dal suo teologo Don Marchesini, da<br />
Padre Viganò e da sua sorella, alle ore 11 del 10<br />
luglio 1944, all’età <strong>di</strong> 65 anni, l’arciprete Evaristo<br />
Pecce<strong>di</strong> spirò nel Signore, chiudendo la sua<br />
laboriosa giornata. Commovente il suono <strong>di</strong><br />
tutte le campane che <strong>di</strong>ede al popolo il triste<br />
annuncio. La sala della casa parrocchiale fu<br />
addobbata a lutto e si espose la salma. I fedeli<br />
accorsero e si susseguirono numerosissimi a dare<br />
l’ultimo ad<strong>di</strong>o al loro Pastore.<br />
Del triste giorno del suo funerale scrissero<br />
così le cronache parrocchiali: «I funerali del<br />
defunto arciprete Pecce<strong>di</strong>. Al mattino solenne<br />
Comunione generale a suffragio. Ore 10 dalla<br />
casa arcipretale si snoda il corteo funebre che<br />
passa per le maggiori vie del paese prima <strong>di</strong><br />
entrare in chiesa. Totalitario il concorso del<br />
popolo <strong>di</strong> <strong>Bormio</strong>, numeroso quello delle Valli ed<br />
il clero venuto da tutta la Valtellina. Celebrante<br />
l’arciprete <strong>di</strong> Sondrio Mons. Giovanni Tirinzoni.<br />
Prima dell’Assoluzione il Prevosto <strong>di</strong> Tirano Dott.<br />
Pietro Angelini, intimo dell’estinto, pronunziò un<br />
bellissimo <strong>di</strong>scorso funebre. La Schola Cantorum<br />
dell’Aloysianum dei Padri Gesuiti, nostri ospiti,<br />
eseguì impeccabilmente il canto. La salma fu<br />
portata dal clero del vicariato e dai giovani della<br />
<strong>Parrocchia</strong>. Al cimitero il fabbricere Zazzi lesse il<br />
<strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> ringraziamento. Don Marchesini, suo<br />
coa<strong>di</strong>utore, <strong>di</strong>ede all’in<strong>di</strong>menticabile estinto<br />
un estremo saluto. Si <strong>di</strong>sse bene: “Quello che<br />
Don Pecce<strong>di</strong> non ebbe in vita, l’ebbe in morte”.<br />
Carattere schivo d’ogni <strong>di</strong>mostrazione, spirito<br />
piuttosto battagliero, in vita non ebbe tante<br />
<strong>di</strong>mostrazioni, si ebbe invece in questa dolorosa<br />
circostanza una manifestazione tale, che rivelò<br />
<strong>di</strong> quanto amore e <strong>di</strong> quanta venerazione fosse<br />
circondato».<br />
Il 13 luglio 1944, con la sepoltura dell’arciprete<br />
don Evaristo Pecce<strong>di</strong>, venne inaugurato il nuovo<br />
camposanto in Alute quando ancora i lavori non<br />
erano stati terminati.<br />
Si segnala!
O Santa Madre del Redentore<br />
Alma Redemptoris Mater,<br />
quae pervia caeli porta manes,<br />
et stella maris,<br />
sucurre cadenti,<br />
surgere qui curat, populo:<br />
tu quae genuisti, natura mirante,<br />
tuum sanctum Genitorem,<br />
Virgo prius ac posterius,<br />
Gabrielis ab ore sumens illud Ave,<br />
peccatorum miserere.<br />
Preghiera della tra<strong>di</strong>zione<br />
È un’antica preghiera me<strong>di</strong>oevale che fa fi ssare lo sguardo sull’evento centrale della nostra fede:<br />
l’incarnazione del Figlio <strong>di</strong> Dio nel grembo della Vergine Maria.<br />
Lo stupore che pervade tutto il creato, deve inondare anche il nostro cuore <strong>di</strong> fronte a un Dio che non<br />
teme <strong>di</strong> racchiudersi in una sua creatura.<br />
Il Dio grande si fa piccolissimo, si umilia a tal punto <strong>di</strong> aver bisogno <strong>di</strong> una “parte”, il grembo della<br />
Vergine , per entrare nel mondo. Ora questa “parte” dalla quale il Cielo è passato, è sempre aperta per<br />
donare <strong>di</strong> nuovo, continuamente, il Salvatore dell’uomo “che cade ma pur anela a risorgere”.<br />
Maria è anche invocata quale stella polare: una luce tenue, quin<strong>di</strong>, in quanto anch’essa creatura, ma<br />
capace <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care la strada verso il Sole <strong>di</strong> Giustizia, il Cristo Signore.<br />
Solo per oggi...<br />
<strong>di</strong>eci regole per vivere<br />
O Santa Madre del Redentore,<br />
porta sempre aperta del cielo<br />
e stella del mare,<br />
soccorri il tuo popolo, che cade,<br />
ma pur anela a risorgere.<br />
Tu che, accogliendo il saluto dell’angelo,<br />
nello stupore <strong>di</strong> tutto il creato,<br />
hai generato il tuo Creatore,<br />
Madre sempre vergine,<br />
pietà <strong>di</strong> noi peccatori.<br />
Proposte Stile <strong>di</strong> Vita<br />
Decalogo della quoti<strong>di</strong>anità <strong>di</strong> Papa Gio vanni XXIII.<br />
1. Solo per oggi, cercherò <strong>di</strong> vivere alla giornata, senza voler risolvere il problema della mia vita<br />
tutto in una volta.<br />
2. Solo per oggi, avrò la massima cura del mio aspet to: vestirò con sobrietà; non alzerò la voce;<br />
sarò cortese nei mo<strong>di</strong>; non criticherò nessuno; non pretenderò <strong>di</strong> migliorare o <strong>di</strong>sciplinare<br />
nessuno, tranne me stesso.<br />
3. Solo per oggi, sarò felice, nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell’altro<br />
mondo, ma anche in questo.<br />
4. Solo per oggi, mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino<br />
tutte ai miei desideri.<br />
5. Solo per oggi, de<strong>di</strong>cherò <strong>di</strong>eci minuti del mio tem po a qualche buona lettura, ricordando<br />
13
OTTOBRE<br />
14<br />
6.<br />
7.<br />
8.<br />
9.<br />
10.<br />
che, come il cibo è necessario alla vita del corpo, così la buona lettura è necessaria alla vita<br />
dell’anima.<br />
Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo <strong>di</strong>rò a nessuno.<br />
Solo per oggi, farò almeno una cosa che non de sidero fare e, se mi sentirò offeso nei miei<br />
senti menti, farò in modo che nessuno se ne accorga.<br />
Solo per oggi, mi farò un programma: forse non lo seguirò a puntino, ma lo farò. E mi guarderò<br />
da due malanni: la fretta e l’indecisione.<br />
Solo per oggi, crederò fermamente, nonostante le apparenze, che la buona Provvidenza <strong>di</strong> Dio<br />
si occupa <strong>di</strong> me come <strong>di</strong> nessun altro esistente al mondo.<br />
Solo per oggi, non avrò timori. In particolare, non avrò paura <strong>di</strong> godere <strong>di</strong> ciò che è bello e <strong>di</strong><br />
credere alla bontà.<br />
Posso ben fare, per do<strong>di</strong>ci ore, ciò che mi sgomente rebbe se pensassi <strong>di</strong> doverlo fare per tutta la vita.<br />
Date - Appuntamenti<br />
Qui sono segnalati gli appuntamenti principali ed or<strong>di</strong>nari della vita parrocchiale.<br />
Ogni domenica, in chiesa, si <strong>di</strong>stribuisce il calendario settimanale.<br />
Mercoledì 1 ottobre Inizio del Catechismo per i bambini della scuola elementare<br />
Giovedì 2 ottobre Inizio del Catechismo per i ragazzi della scuola me<strong>di</strong>a<br />
Venerdì 3 ottobre Primo venerdì del mese<br />
ADORAZIONE EUCARISTICA personale dalle 18.30 e comunitaria<br />
dalle 20.30 con la possibilità <strong>di</strong> confessioni<br />
Incontro Caritas parrocchiale<br />
Domenica 5 ottobre Apertura anno catechistico e oratoriano ore 10.30 S. Messa,<br />
segue giornata in oratorio S. Rosario comunitario ore 20.30<br />
Martedì 7 ottobre Incontro Animatori dei Centri <strong>di</strong> Ascolto della Parola<br />
Mercoledì 8 ottobre Incontro <strong>di</strong> preparazione al matrimonio per i fi danzati<br />
Giovedì 9 ottobre Incontro biblico<br />
Sabato 11 ottobre Incontro Gruppo familiare parrocchiale<br />
Domenica 12 ottobre Pellegrinaggio parrocchiale al Santuario <strong>di</strong> Tirano<br />
Martedì 14 ottobre Centri <strong>di</strong> Ascolto della Parola nelle famiglie<br />
Domenica 19 ottobre Giornata missionaria mon<strong>di</strong>ale<br />
Ss. Vespri e Bene<strong>di</strong>zione Eucaristica, segue incontro <strong>di</strong> AC<br />
S. Rosario comunitario ore 20.30<br />
Martedì 21 ottobre Centri <strong>di</strong> Ascolto della Parola nelle famiglie<br />
Sabato 25 ottobre Consiglio Pastorale parrocchiale
NOVEMBRE<br />
DICEMBRE<br />
Domenica 26 ottobre Celebrazione del Battesimo<br />
S. Rosario comunitario ore 20.30<br />
Lunedì 27 ottobre Incontro zonale <strong>di</strong> Lectio <strong>di</strong>vina continua su San Paolo<br />
Martedì 28 ottobre Centro <strong>di</strong> Ascolto della Parola nelle famiglie<br />
Sabato 1 novembre Solennità <strong>di</strong> tutti i Santi<br />
Domenica 2 novembre Ricordo <strong>di</strong> tutti i nostri cari defunti<br />
Martedì 4 novembre Catechesi per gli adulti ore 9.00 / ore 20.30<br />
Giovedì 6 novembre Incontro biblico<br />
Venerdì 7 novembre Primo venerdì del mese<br />
ADORAZIONE EUCARISTICA personale dalle 18.30 e comunitaria<br />
dalle 20.30 con la possibilità <strong>di</strong> confessioni<br />
Incontro Caritas parrocchiale<br />
Sabato 8 novembre Incontro Gruppo familiare parrocchiale<br />
Martedì 11 novembre Catechesi per gli adulti ore 9.00 / ore 20.30<br />
Domenica 16 novembre Festa <strong>di</strong> chiusura della stagione al Passo dello Stelvio<br />
Ss. Vespri e Bene<strong>di</strong>zione Eucaristica segue incontro <strong>di</strong> AC<br />
Martedì 18 novembre Catechesi per gli adulti ore 9.00 / ore 20.30<br />
Domenica 23 novembre Festa <strong>di</strong> S. Cecilia<br />
Celebrazione del Battesimo<br />
Lunedì 24 novembre Incontro zonale <strong>di</strong> Lectio <strong>di</strong>vina continua su San Paolo<br />
Martedì 25 novembre Catechesi per gli adulti ore 9.00 / ore 20.30<br />
Domenica 30 novembre Inizio del tempo <strong>di</strong> Avvento<br />
Il cammino <strong>di</strong> preparazione per le famiglie e i ragazzi<br />
della Prima Comunione e della S. Cresima<br />
Martedì 2 <strong>di</strong>cembre Catechesi per gli adulti ore 9.00 / ore 20.30<br />
Giovedì 4 <strong>di</strong>cembre Incontro biblico<br />
Venerdì 5 <strong>di</strong>cembre Primo venerdì del mese<br />
ADORAZIONE EUCARISTICA personale dalle 18.30 e comunitaria<br />
dalle 20.30 con la possibilità <strong>di</strong> confessioni<br />
Incontro Caritas parrocchiale<br />
Lunedì 8 <strong>di</strong>cembre Solennità dell’Immacolata<br />
Martedì 9 <strong>di</strong>cembre Catechesi per gli adulti ore 9.00 / ore 20.30<br />
Domenica 14 <strong>di</strong>cembre Ritiro comunitario <strong>di</strong> Avvento per gli adulti, le famiglie, i giovani
ANAGRAFE PARROCCHIALE<br />
(Giugno - Settembre <strong>2008</strong>)<br />
BATTESIMI<br />
Bormolini Riccardo <strong>di</strong> Guido e Magarotto Sara<br />
Polotti Alessandra <strong>di</strong> Diego e Dei Cas Federica<br />
Martinelli Alessandro <strong>di</strong> Giovanni e Tonev Mariya<br />
Panizzolo Marta <strong>di</strong> Daniele e Giacomelli M. Paola<br />
Dei Cas Rachele <strong>di</strong> Stefano e Compagnoni Paola<br />
Occhi Anna <strong>di</strong> Roberto e Franzini Marcella<br />
Spiller Tommaso <strong>di</strong> Marco e Sosio Chiara<br />
Vitali Edoardo <strong>di</strong> Cristian e Pecce<strong>di</strong> Mara<br />
Pedrana Leo Umberto <strong>di</strong> Andrea e Magatelli Caterina<br />
Sosio Francesco <strong>di</strong> Federico e Rinal<strong>di</strong> Sara<br />
Galli Federico <strong>di</strong> Simone e Politi Silvia<br />
Villa Leonardo <strong>di</strong> Alessandro e Poloni Angela<br />
Vitalini Alice <strong>di</strong> Andrea e Sertorelli Federica<br />
MATRIMONI in e fuori parrocchia<br />
Spechenhauser Ivan con Bracchi Tania<br />
Gammel Jorg con Vincenzi Michela<br />
Colzani Marco con Rodon Farer Eulalia<br />
Bonazzi Gianluca con Corra<strong>di</strong>ni Cecilia<br />
Bedognè Giuliano con Magatelli Simona<br />
Schivalocchi Ivano con Pecce<strong>di</strong> Verena<br />
Rini Matteo con Donagran<strong>di</strong> Melania<br />
Martinelli Domenico con Bedognè Marcella<br />
Galli Eugenio con Petriccione Giorgia<br />
Quadrio Matteo con Palfraden Cristina<br />
Giacomelli Davide con Mazzavillari Erika<br />
Vercesi P. Vittorio con Dei Cas Arianna<br />
Ferrari Filippo con Rutolo Silvia<br />
Schena Giacomo con Bal<strong>di</strong>ssera Barbara<br />
Anselmi Alessandro con Aragona Emanuela<br />
Dei Cas Massimiliano con Casati Erica<br />
Pozzi Dimitri con Pedrini Nicoletta<br />
Capitani Davide con Pedranzini Alessandra<br />
I NOSTRI MORTI<br />
Salacrist Mario <strong>di</strong> anni 62<br />
Rezzoli Mauro <strong>di</strong> anni 46<br />
Ori Peppino <strong>di</strong> anni 87<br />
Del Pistoia Alfredo <strong>di</strong> anni 83<br />
Pedranzini Tarcisio <strong>di</strong> anni 66<br />
Cresseri Fedele <strong>di</strong> anni 92<br />
Marchetti Achille <strong>di</strong> anni 91<br />
Salvadori Maria <strong>di</strong> anni 89<br />
Pedranzini Ginevra <strong>di</strong> anni 78