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I CAMPIONATI STUDENTESCHI DI CORSA ... - Franco Auci

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gli alunni (maschi) due attività: una a carattere obbligatorio (esercitazioni di marcia<br />

e brevetti di educazione fisica) e l’altra a carattere facoltativo (attività sportiva).<br />

Per l’attività agonistica vengono istituiti i Gruppi sportivi di Istituto.<br />

La circolare ministeriale così conclude:<br />

Questo Ministero, con le semplici e pratiche iniziative sopra segnalate, conta<br />

di portare un soffio vivificatore nella vita della Scuola e di affrontare un problema<br />

che da lungo tempo attende la sua soluzione.<br />

Il nuovo indirizzo si attua attraverso la pratica di una disciplina sportiva che<br />

è in onore presso tutti i popoli: l’Atletica leggera, che è fatta dei più semplici e<br />

naturali movimenti (marcia, corsa, salti, lanci), e che deve essere aperta a tutti i<br />

giovani, fisicamente sani, nell’ambito della Scuola, la quale se non vuole venir<br />

meno al suo compito della formazione unitaria della gioventù, deve evitare che i<br />

giovani cerchino fuori di essa la soddisfazione delle loro naturali esigenze...<br />

Pochi giorni dopo... il Ministro della Pubblica Istruzione, Guido Gonella, così<br />

commenta l’importante innovazione: La scuola non conosceva lo sport: da oggi<br />

deve non solo conoscerlo, ma anche praticarlo. Come si fa a non rendersi conto<br />

dell’importanza sociale ed individuale che ha lo sport nella vita moderna? Noi,<br />

uomini della scuola, consideriamo l’aspetto pedagogico dello sport, voi dirigenti<br />

del CONI e della FIDAL curate l’aspetto tecnico; ebbene dobbiamo stringerci la<br />

mano e lavorare insieme per un interesse comune che è l’interesse della gioventù<br />

d’Italia.<br />

Lo sport dev’essere una scuola, e la scuola deve comprendere lo sport...<br />

L’atletica leggera è, ad un tempo, la base di una moderna educazione fisica e<br />

il presupposto di ogni sport...<br />

I nostri programmi, più che essere mutati, devono essere integrati, con la<br />

stretta cooperazione fra insegnanti di educazione fisica e tecnici dello sport, con<br />

la collaborazione fra le autorità scolastiche, il CONI e la FIDAL. Ma ciò che<br />

soprattutto mi preme di mettere in rilievo è come la nostra nuova concezione<br />

dell’educazione fisica e sportiva vada anche a beneficio della scuola intesa come<br />

organo di formazione intellettuale e morale. I gruppi sportivi degli istituti scolastici,<br />

da noi previsti, stimoleranno l’amor proprio degli alunni, l’amore della loro<br />

scuola, contribuiranno a far sempre più della scuola la famiglia dei giovani.<br />

Niente più della competizione appassiona il giovane alle proprie istituzioni educative.<br />

Rinnovo quindi il mio appello ai Provveditori agli Studi e ai Presidi perché le<br />

recenti disposizioni ministeriali abbiano rapida e concreta attuazione.<br />

E il massimo esponente dello sport, il Presidente del CONI avv. Giulio Onesti,<br />

nella relazione al Consiglio Nazionale del CONI del 16 novembre 1950, afferma<br />

testualmente: ...ma intramezzato agli episodi agonistici c’è un avvenimento che<br />

tutto sovrasta, una conquista che appartiene alla storia del progresso nazionale

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