REPORTAGE - Academia Sánchez-Casal

REPORTAGE
Chi ha fatto attività sportiva giovanile a livello
agonistico o ha dei figli che cercano di
affermarsi fra gli “under” sa di cosa stiamo
parlando... riuscire a frequentare la scuola
media o superiore con risultati nella media
e, contemporaneamente, fare bene sul campo
da tennis comporta parecchi sacrifici che
spesso finiscono col costringere il giovane
atleta a lasciare anticipatamente la scuola
o a penalizzare l’attività agonistica.
Emilio, finita la carriera da giocatore, si è
guardato intorno per un
paio d’anni, ha aggiunto
al suo curriculum un’altra
esperienza importante
come direttore del torneo
Atp di Marbella vivendo
in prima persona le problematiche
di un grande
torneo dalla parte degli
organizzatori e non più
dalla parte del giocatore
che si trova tutto pronto
e a volte non si rende
nemmeno conto del lavoro
necessario per far girare
al meglio un grande
torneo.
Dopo l’esperienza di
Tournament Director un’altra sfida: riportare
ai vertici della classifica Wta la sorella
Arantxa, uscita per la prima volta fuori dalle
Top 10. E’stato proprio durante l’avventura
da coach che l’idea di creare una grande
accademia ha iniziato a prendere forma:
da una parte la consapevolezza di poter
trasmettere a giovani giocatori la propria
esperienza creando una struttura capace di
curare al meglio tutti gli aspetti dell’allenamento;
dall’altra, ricordando i tanti sacrifici
e la difficoltà nel portare avanti gli studi e
gli allenamenti, la volontà di mettere l’allievo
nelle migliori condizioni per dare il meglio
di sé, per realizzarsi nel tennis senza
dover rinunciare ad avere l’istruzione ne-
cessaria per completare il proprio percorso
scolastico con il diploma.
E’ così che Emilio ha messo tutto insieme
e si è buttato nell’avventura di costruire dal
nulla una grande Accademia. E’ andato a
cercare il compagno di doppio di tutta la
sua carriera di professionista, Sergio Casal,
e con lui altri ex giocatori di Coppa Davis
e allenatori di grande spessore come Angel
Gimenez e Antonio Hernandez.
All’inizio, ricorda spesso Sánchez: “Erano
più i maestri che gli allievi”... poi per fortuna
il metodo ha cominciato a dare risultati,
molti ragazzi iscritti al programma annuale
hanno riconfermato per l’anno successivo,
altri si sono aggiunti e non ultimo nomi
Coach di primo piano per un‛Academy che insegue l‛eccellenza
L‛apertura dell‛anno
accademico...
COME IN UNA QUALSIASI UNIVERSITÀ,
ANCHE ALLA “SANCHEZ-CASAL” C’È
UNA CERIMONIA DI APERTURA
DELL’ANNO. NELLA FOTO QUI SOPRA,
VEDIAMO IL “PROFESSOR” EMILIO
SANCHEZ IN CATTEDRA MENTRE
ILLUSTRA A RAGAZZI E GENITORI IL
PROGRAMMA DEI MESI SEGUENTI.
A SINISTRA, IL CAMPIONE SPAGNOLO
È AL LAVORO NEL SUO UFFICIO
come Andy Murray, Svetlana Kuztnezova,
Daniela Hantuchova hanno cominciato ad
affermarsi nel circuito professionistico diventando
così i migliori testimonial del metodo
Sànchez-Casal.
Rispetto ad altre accademie già esistenti,
concentrate esclusivamente sul tennis dei
propri allievi, il messaggio che fin da principio
Emilio Sánchez ha voluto trasmettere è
stato quello di sviluppare al massimo le potenzialità
del giovane giocatore senza però
trascurare le potenzialità dello studente.
Infatti per essere ammessi al programma
annuale dell’Academia oltre ad avere il livello
tecnico è obbligatorio frequentare la
scuola. Emilio ha scelto come partner acca-
PER GLI STUDENTI DELL’ACADEMY CI SONO COACH DI ASSOLUTO LIVELLO. COME IL GRANDE PATO ALVAREZ (NELLA FOTO A SINISTRA) O IL COMPAGNO
DI TANTE BATTAGLIE DI DOPPIO SERGIO CASAL (CON EMILIO NELLA FOTO AL CENTRO). A DESTRA, IL DIRETTORE DELL’ACCADEMIA ANTONIO HERNANDEZ