Per una genealogia di paese Vibbiana.pdf - Comune di San ...

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Chiesa cura anche la Fortezza, cioè le anime, che stanno in essa. Vibbiana ha però anche lei un Oratorio, che il rettore ha obbligo d’andarci alle volete a celebrare delle Sante Messe. Pellegrino Paolucci, rettore settecentesco di Sillano ne La Garfagnana Illustrata ci riporta che, dopo il paese di Verrucole più in alto si vede Vibbiana, o Vebbiana, o forse meglio Bibbiana, dalla Santa di quel nome, in onore della quale fu eretto un comodo Oratorio 2 Il Luogo possiede buon Casale, e non vi mancano Famiglie di considerazione, cioè Crudeli, Gemignani, ed altre. Il cavalier Raffaello Raffaelli di Fosciandora, nella sua Descrizione geografica, storica ed economica della Garfagnana del 1879 così descrive Vibbiana: questo Villaggio, soggetto alla Parrocchia delle Verrucole, ha chiesa Curato sotto il titolo di Santa Bibbiana, che in altri tempi dette il nome alla Terra, e che appresso per legge fonologica fu cambiato in quello di Vibbiana. È formato da 41 case riunite e 5 sparse, con 36 famiglie e 140 abitanti. Confina con Orzaglia a Tramontana e colle Verrucole a Ponente, da dove scende fino al Serchio. Il suo Territorio abbonda specialmente in castagne, e vi si tiene molto bestiame. È distante 3 chilometri da San Romano suo capoluogo di Comune. Nel periodo in esame la Comunità di Vibbiana si amministrava autonomamente, sulla base dello statuto proprio e di amministratori (vocali-capifamiglia) che eleggevano, per un semestre, due sindaci. Nel 1788, quando la Comunità si riunisce (6 novembre) per provvedere alla divisione degli antichi possessi collettivi dell’Alpe, sono sindaci Antonio Gemignani e mastro Antonio Carlo Crudeli. Risultano facenti parte dei vocali: sig. cancelliere Antonio Gemignani; sig. alfiere Crudeli; Angelo Crudeli; Gio. Marco Gemignani; Michele Crudeli; Guseppe Crudeli; Santino Vannini; Francesco Gemignani; Giacomo Mentucci; Giacomo Cecchini; caporale Luca Mentucci; Gio. Maria Crudeli; Bartolomeo Antonio Crudeli; Andrea Crudeli; Matteo Crudeli; Andrea fu Marco Crudeli; Mariano Crudeli; Lorenzo Mentucci; Gio. Gemignani; Domenico Pardini; Francesco Crudeli e Domenico Crudeli. Il censimento Bonaparte-Baciocchi del 1809 Il Principato di Lucca, sotto la guida di Elisa Bonaparte e Felice Baciocchi prese l’iniziativa, nel 1809, di effettuare il censimento dei sudditi. Anche la Garfagnana, inclusa nel Principato fu sottoposta al procedimento statistico. L’onere gravò non sullo stato bensì sui parroci, che a loro insaputa si trovarono (a norma del Decreto del 24 aprile 1806) nominati ufficiali di stato civile. Questo stratagemma di Elisa fu gradito allo stesso Napoleone che, nell’aprile 1806 da Portalis scriveva alla sorella: Sua Maestà applaude alla misura di mantenere gli ecclesiastici e i curati nel diritto di ricevere gli atti civili. Questo fu dovuto talvolta alla inettitudine dei sindaci (..cette ineptie de la plus part des maires) e in altri casi alla difficoltà obiettiva di ritrovare, nei piccoli centri, dei laici che sapessero almeno apporre la propria firma. Il rettore di Verrucole, Michelangelo Poli, si trovò quindi a dover gestire obtorto collo, per conto dei principi lucchesi, il censimento della popolazione, aggiornandolo al 31 dicembre del 1809. Nelle schede vengono riportati i cognomi della famiglia (purtroppo omettendo il cognome del coniuge di sesso femminile), i nomi dei membri, gli anni d’età, la professione e la disponibilità di possedimenti (immobiliari). Possiamo notare che a Vibbiana i cognomi con maggiore occorrenza sono i Crudeli (14 famiglie), i Gemignani (7) e Mentucci (3) e gli abitanti, in un totale di 190, suddivisi in 35 famiglie. Interessante il fatto dell’aver riportato, nell’ambito delle professioni esercitate, non solo quelle dei semplici capifamiglia (come avvenuto nell’anagrafe del 1866), ma anche degli altri membri familiari (più o meno) maggiorenni. I principali mestieri, che ritroveremo anche nel censimento post-unitario sono agricoltore (inteso probabilmente nel senso di possidente), contadino, pastore, vaccaio, tessitrice, segatore, levatrice, bracciante, mugnaio, sarta; muratore, serva etc. Non mancano alcune professioni “liberali”, quali il veterinario (Giovanni Antonio 2 In realtà l’Oratorio nacque dedicato a San Rocco. Successivamente Santa Bibbiana divenne contitolare. Il nome del paese quindi non discende dalla titolazione della chiesa (oratorio) ma di altra origine (forse romana…vedi Ager Baebianus?). 2
Gemignani), il perito (Bernardo Pardini) e gli incarichi pubblici: la guardia campestre (Domenico Crudeli) e “professioni” religiose: il chierico (Luigi Mentucci). L’anagrafe della popolazione residente del 1866 Il primo provvedimento unitario per l’istituzione del servizio anagrafico risale al 1864, con regio decreto n. 2105 del 31 dicembre, istituente l’Ufficio delle Anagrafi e il registro della popolazione di ogni Comune del Regno sulla base del censimento della popolazione del 31 dicembre 1861. Riporta l’art. 3 del citato R.D. che il censimento della popolazione del 31 dicembre 1861, corretto e completato in ciascun comune secondo le variazioni avvenute nello stato delle persone ed in quello della popolazione fino al 1° gennaio 1865 e tenuto conto delle sole persone aventi in esso domicilio legale o residenza stabile, servirà di base al registro della popolazione. Questa prescrizione fu rafforzata con la legge n. 297 del 1871, che stabilì definitivamente che in ogni Comune vi sarà un registro di popolazione, compilato e corretto, dove già esistesse, secondo i risultati ottenuti col nuovo censimento. Il primo registro di popolazione del Comune di San Romano in Garfagnana risale quindi agli anni 1865-66 ed è stato compilato puntualmente (prima di passare ad un nuovo registro aggiornato) fino agli anni 1890 circa. La trascrizione riportata contiene i dati essenziali previsti dalla modulistica statale (con esclusione della seconda pagina che riporta le informazioni personali su un eventuale trasferimento, morte, etc.): cognome, nome, paternità, maternità, sesso, relazione di parentela, professione, luogo di nascita e data di nascita. In relazione all’illeggibilità di alcuni dati, così come in ossequio al Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi storici 3 sono state omesse informazioni non comprensibili o ritenute lesive della dignità e la riservatezza delle persone. Rispetto al censimento Bonaparte-Baciocchi le informazioni date sono quantitativamente maggiori anche se non sempre egualmente accurate nella loro tenuta. Le famiglie censite sono 41, con le seguenti maggiori occorrenze: Gemignani (11), Crudeli (9), Marovelli (inesistenti al precedente censimento, n. 5), Pardini e Cecchi (3). I principali mestieri dei capifamiglia risultano: braccianti (11), pastori (6), agricoltori e possidenti (5), contadini (3) e inoltre mezzadri, carbonai, scalpellini, sarte, calzolai, mugnai, muratori e mendicanti. Mancano totalmente le professioni liberali invece riscontrate cinquant’anni prima 4 . Risultano interessanti le informazioni circa il luogo di provenienza-nascita di alcuni componenti della comunità (quasi sempre i coniugi): Villa Collemandina, Verrucole, Giucugnano, Sulcina, Soraggio, Orzaglia, San Romano, Caprignana, Borsigliana, Sillicagnana, Mozzarella, Livignano, Ceserana, Castelnuovo. L’abitante più anziano censito è Albina Crudeli (nata il 6 settembre 1799) e l’ultimo nato inserito nel primo registro anagrafico risulta Gina Amedea Marovelli (nata il 18 gennaio 1894). Conclusioni Le più recenti ricerche genetiche ci dimostrano che, convinti o meno, tutti discendiamo da un antenato comune, forse l’Eva mitocondriale africana o asiatica, ma comunque tutti facciamo parte, in un ancora (inesatto) albero genealogico del DNA mondiale, della stessa progenie. Nel microcosmo di una realtà come Vibbiana i dati sembrano dirci lo stesso. Non v’è dubbio che questo dipendeva principalmente dall’antica “chiusura” della società locale. I dati comunque già manifestano, scardinando i dogmi di una presunta genealogia familiare nucleare, la preminenza dei legami di comunità rispetto a quelli dei singoli. Nell’occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia ci è parso corretto ricordare l’importanza di 3 Provvedimento del Garante n. 8/P/2001 del 14 marzo 2001, Gazzetta Ufficiale 5 aprile 2001, n. 80. 4 Fra i professionisti di cui è rimasta memoria ricordiamo il seicentesco ser Mariano Crudeli, notaio e giudice ordinario, a cui il Comune di San Romano in Garfagnana ha voluto intitolare recentemente la variante all’abitato di Vibbiana. 3
Page 1: Introduzione Vibbiana di San Romano
Page 5 and 6: Vibbiana di San Romano in Garfagnan
Page 7 and 8: Cognome Nome Relazione Anni Profess
Page 13 and 14: Cognome Nome Paternità Maternità

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