numero 7 - Giardinaggio indoor
numero 7 - Giardinaggio indoor
numero 7 - Giardinaggio indoor
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
6<br />
e delle radici, ha un suo ‘ senso<br />
dell’orientamento’ ed è dotata di<br />
due poli con una precisa collocazione<br />
all’interno del sistema.<br />
Non è dunque l’ormone a percorrere<br />
una via piuttosto dell’altra, ma sono<br />
le cellule a guidarlo nella giusta<br />
direzione.<br />
come abbiamo visto il flusso<br />
dell’auxina può scorrere solamente<br />
dalle foglie alle radici, e non viceversa,<br />
indipendentemente dal verso<br />
in cui si pone lo stelo. Ogni cellula<br />
lavora come una pompa che spinge<br />
l’ormone nella cellula attigua,<br />
trasportandolo verso il basso.<br />
COMUNICAZIONI ALL’INTERNO<br />
DELLA PIANTA<br />
Se vengono percepiti i fattori<br />
ambientali adeguati alla proliferazione<br />
nella parte alta della pianta<br />
la produzione di auxina aumenta,<br />
promuovendo lo sviluppo di nuove<br />
radici.<br />
Nel caso i fattori ambientali non<br />
siano positivi, ad esempio se<br />
la luce non è sufficiente o c’è<br />
un’infestazione in corso, l’apparato<br />
preposto produrrà ed invierà meno<br />
auxina alle radici.<br />
Questa sorta di messaggio può<br />
salvare la vita della pianta che,<br />
percepito un rischio o un minore<br />
apporto energetico, produce meno<br />
radici e concentra le risorse per<br />
fronteggiare il pericolo.<br />
L’AUXINA NELL’INDUSTRIA<br />
La comune polvere radicante in<br />
realtà non contiene auxina naturale,<br />
ma un composto chimico con<br />
caratteristiche simili, che di fatto<br />
‘inganna’ la pianta.<br />
La parte dell’ormone deputata allo<br />
sviluppo delle radici infatti viene<br />
riconosciuta come tale e innesca la<br />
reazione voluta, ma la materia che<br />
contiene questa chiave non viene<br />
riconosciuta dalle radici.<br />
Non riuscendo a riconoscere questo<br />
materiale estraneo la decomposizione<br />
avviene molto lentamente e<br />
la polvere resta più a lungo, lavorando<br />
intensivamente.<br />
Proprio per questa longevità si raccomanda<br />
di non utilizzare stimolanti<br />
artificiali su piante adulte, che non<br />
riuscendo a smaltire l’eccesso in<br />
tempo per il raccolto finirebbero per<br />
immettere sostanze chimiche nella<br />
catena alimentare.<br />
Sostanze simili all’auxina vengono<br />
utilizzate anche come erbicidi,<br />
specialmente nella coltivazione<br />
del grano: l’erba a sviluppo rapido<br />
infatti assorbe più erbicida e muore,<br />
mentre il grano, che ha una crescita<br />
più lenta, sopravvive.<br />
Questi erbicidi hanno lunga vita<br />
prima di decomporsi e il rischio di ritrovarseli<br />
nel piatto è molto elevato.<br />
I defoglianti tristemente noti utilizzati<br />
ad esempio durante la guerra in<br />
Vietnam, come il famigerato ‘Agente<br />
Arancio’, erano a base di auxina ed<br />
erano in grado di rendere sterile il<br />
terreno e di intossicare la popolazione<br />
al punto di provocare nascite di<br />
bambini deformi anche a distanza di<br />
anni.<br />
Evidentemente una dose troppo elevata<br />
di ormone radicante ha un effetto<br />
decisamente opposto a quello<br />
ottenibile utilizzando la corretta<br />
quantità, lo si può verificare quando<br />
malauguratamente immergiamo<br />
una talea troppo in profondità nella<br />
polvere radicante.<br />
E’ importante cercare di evitare che<br />
il prodotto attivo si attacchi attorno<br />
allo stelo, intingendo solo la parte<br />
inferiore affinchè l’auxina possa<br />
penetrare senza eccessi di sorta.