Giugno 2005
Giugno 2005
Giugno 2005
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
IQUIQUE<br />
la città nel deserto sul mare<br />
L’antica storia di Iquique,<br />
si intreccia strettamente<br />
con quella di molti rapallesi<br />
emigrati nel nord del Cile<br />
che hanno contribuito a<br />
scriverla negli ultimi 150<br />
anni; il terremoto del mese<br />
scorso ha impedito il<br />
gemellaggio con la nostra<br />
città che verrà riproposto<br />
non appena la sua situazio-<br />
PER MOLTI RAPALLESI il nome<br />
Iquique ricorda discorsi ascoltati<br />
da anziani concittadini che<br />
raccontavano la loro gioventù in<br />
America, anziani che ricordavano i<br />
loro anni trascorsi nel deserto del<br />
nord cileno. Anche noi ne abbiamo<br />
sentito qualcuno raccontare della<br />
città nel deserto sul mare; ricordi di<br />
anni nei quali Iquique era ricca, ospitava<br />
nei teatri i grandi artisti europei.<br />
Anni e ricordi lontani.<br />
L’emigrazione di ritorno di questi<br />
ultimi anni, ci ha portato in Riviera<br />
altre persone che raccontano di<br />
Iquique, città nella quale sono nate e<br />
cresciute e che, in un viaggio a ritroso,<br />
hanno attraversato l’Oceano cercando<br />
in Europa e in Italia una vita<br />
migliore. Come qualche loro antenato<br />
aveva cercato in Cile.<br />
Oggi Iquique è una dinamica città<br />
di circa duecentomila abitanti, con<br />
quartieri moderni, palazzi ed alberghi,<br />
accanto ad un centro molto più<br />
tradizionale di basse case ad un<br />
piano che fanno molto America<br />
Latina. Perchè, e non doveva essere il<br />
terremoto di metà giugno a ricordarcelo;<br />
tutta la costa americana del<br />
Pacifico, e’ soggetta a terremoti, e le<br />
case a un piano di Iquique, Arica e<br />
Valparaiso sono le stesse case che si<br />
trovano in Messico, ad esempio.<br />
La storia della città è lunghissima:<br />
risale a oltre 7000 anni fa, quando la<br />
costa del Pacifico dove ora si trova<br />
Iquique era già abitata da popolazioni<br />
amerinde. In seguito entro’ a far<br />
parte dell’impero Incas, e venne<br />
occupata dagli spagnoli all’inizio del<br />
Cinquecento. Con gli spagnoli arrivò<br />
la sua prima ricchezza, l’argento che<br />
gli spagnoli iniziarono a estrarre nel<br />
1542. L’argento non doveva durare a<br />
lungo; finchè nel 1830 la prima nave<br />
carica di salnitro lasciò il porto per<br />
l’estero, inziando una storia che durò<br />
oltre cent’anni, e che avrebbe portato<br />
ricchezza e abitanti.<br />
Però Iquique non era ancora una<br />
città cilena, nella suddivisione delle<br />
colonie spagnole nei nuovi stati indipendenti,<br />
all’inizio dell’Ottocento, era<br />
diventata territorio peruviano. A quei<br />
tempi il confine correva molto più a<br />
sud di adesso, e comunque era il<br />
confine con la Bolivia, che aveva uno<br />
sbocco al mare. Nel 1879 la guerra<br />
del Pacifico, combattuta dal Cile contro<br />
Bolivia e Perù portò i confini dove<br />
sono adesso (possiamo leggere una<br />
descrizione di questa guerra in uno<br />
degli ultimi libri di Isabel Allende,<br />
Ritratto in Seppia).<br />
Con il salnitro, arrivarono anche<br />
gli emigranti italiani, e specialmente<br />
liguri, che già popolavano le città del<br />
sud, in particolare Valparaìso. Nel<br />
1879, al momento della guerra del<br />
Pacifico certamente c’erano già molti<br />
italiani, perchè le cronache riportano<br />
la presenza di un console italiano.<br />
Il salnitro è durato fino agli anni<br />
venti, dopo i quali la città è ritornata<br />
ad essere quasi dimenticata. Fino a<br />
un quindicennio fa, quando nuove<br />
miniere di metalli diversi sono state<br />
aperte nel deserto aprendo anche<br />
una nuova era che ha portato immigrati<br />
dal sud. La presenza ligure è<br />
ancora importante, leggendo il giornale<br />
locale (La estrella de Iquique) si<br />
incontrano nomi con una evidente<br />
discendenza tigullina: Macchiavello<br />
(una famiglia importante, il presidente<br />
della zona franca, un deputato),<br />
Solari, Canessa....<br />
L’economia però non è solo miniere:<br />
è una zona franca per tutto ciò che<br />
viene importato,<br />
ha una flotta peschereccia e negli<br />
ultimi anni ha cercato uno sviluppo<br />
turistico, favorita dal clima uguale<br />
tutto l’anno, dove la pioggia è assente.<br />
La temperatura media di circa 20<br />
gradi, la presenza all’interno di centri<br />
di artigianato indigeno, terme, oasi<br />
desertiche, zone archeologiche ne<br />
fanno una destinazione ideale.<br />
Ma per il visitatore europeo la<br />
prima sorpresa è il deserto: questa<br />
grande distesa di sabbia (sabbia<br />
dura, non soffice come quella del<br />
Sahara) che lo accompagna da quando<br />
scende dall’aereo nel moderno<br />
aeroporto situato a circa quaranta<br />
minuti di auto dalla città, lungo tutto<br />
la strada che costeggia il mare, dove<br />
la sabbia del deserto si unisce, senza<br />
soluzione di continuità, alla spiaggia<br />
del mare. Solo quando arriva sul<br />
grande lungomare del Pacifico,<br />
costellato di palme, vede la prima<br />
erba delle aiuole. In alto, i monti di<br />
sabbia rendono quasi irreale il paesaggio.<br />
Tanto irreale da fare esclamare<br />
ad un giovane di San Pietro di<br />
Novella, arrivato a Iquique negli anni<br />
del dopoguerra: “Se questa è<br />
l’America torno subito a Rapallo” e si<br />
era reimbarcato sulla prima nave disponibile.<br />
Agostino Pendola<br />
agpendo@tin.it<br />
«Il pollo coi baffi»<br />
ROSTICCERIA<br />
MILANESE<br />
s.a.s.<br />
RAPALLO<br />
Via della Libertà, 130/B<br />
Tel/Fax 0185.61104<br />
gastronomia anche<br />
su ordinazione