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Nuovo anno pastorale: programma triennale della Diocesi<br />
L’ARCIVESCOVO CI CHIAMA<br />
A RINNOVARE IL NOSTRO<br />
IMPEGNO DI EVANGELIZZAZIONE<br />
ll’inizio <strong>di</strong> ogni anno pastorale, era mia consuetu<strong>di</strong>-<br />
Ane rivolgervi un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> tipo programmatico.<br />
Questa volta, per l’anno pastorale 2003-2004, questo<br />
compito è stato assunto dal nostro Arcivescovo, il Car<strong>di</strong>nale<br />
Dionigi Tettamanzi, che lo ha raccolto in un volume<br />
intitolato “Mi sarete testimoni: il volto missionario della<br />
Chiesa <strong>di</strong> Milano”.<br />
Sarà buona cosa, per tutti voi che mi leggete, acquistare<br />
questo volume che potete trovare anche al tavolo delle<br />
Buona Stampa in fondo alla chiesa (Euro 4,00), ma per invogliarvi<br />
a una comprensione maggiore, ho pensato <strong>di</strong> riassumere<br />
in questa pagina quanto l’Arcivescovo ci propone.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un programma triennale incentrato sull’evangelizzazione<br />
e pertanto molto vicino all’impegno che noi da<br />
più <strong>di</strong> 15 anni ci siamo assunti.<br />
Il vostro Don Pi.Gi.<br />
IL MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO<br />
o scorso 8 settembre 2003, giorno in cui viene fe-<br />
Lsteggiata la Natività <strong>di</strong> Maria, l’Arcivescovo Tettamanzi<br />
ha tenuto un’omelia in Duomo per inaugurare<br />
l’anno pastorale 2003-2004.<br />
Si tratta del primo anno <strong>di</strong> cammino che l’Arcivescovo<br />
vuole de<strong>di</strong>cato al compimento del percorso pastorale<br />
<strong>di</strong>ocesano.<br />
Un percorso che chiama ciascuno <strong>di</strong> noi a un ruolo<br />
attivo e da protagonisti: essere testimoni ed evangelizzatori,<br />
per contribuire a formare e rinnovare<br />
nella Chiesa <strong>di</strong> Milano un volto missionario cre<strong>di</strong>bile<br />
e incisivo.<br />
Per fare questo, l’Arcivescovo ci in<strong>di</strong>ca la via del<br />
passaggio dalla confessio fidei alla tra<strong>di</strong>tio fidei.<br />
Dovremo cioè passare dal riconoscimento della nostra<br />
fede in cui contempliamo Cristo vero Dio e vero<br />
uomo, unico, universale e necessario Salvatore<br />
(confessio fidei),alla comunicazione e trasmissione<br />
<strong>di</strong> tale fede (tra<strong>di</strong>tio fidei). A questo passaggio ci<br />
spinge in modo naturale quel <strong>di</strong>namismo missionario<br />
che scaturisce dalla fede cristiana vissuta.<br />
“La fede in Gesù Cristo fa nascere, sostiene e promuove<br />
la missione evangelizzatrice della Chiesa e del cristiano”,<br />
ci ricorda l’Arcivescovo.<br />
Le stesse parole <strong>di</strong> Gesù, “Andate e pre<strong>di</strong>cate il<br />
Vangelo a ogni creatura”, in<strong>di</strong>cano con forza inelu<strong>di</strong>bile<br />
la consegna missionaria del cristiano.<br />
È Gesù stesso che chiede <strong>di</strong> essere annunciato e testimoniato<br />
al mondo intero. E la fede è un “dono che<br />
viene offerto al credente perché possa <strong>di</strong>ventare un<br />
dono e un bene per tutti, nessuno escluso”.<br />
3<br />
“Mi sarete testimoni”, il volume scritto dal nostro Arcivescovo<br />
per illustrare il programma <strong>di</strong>ocesano <strong>di</strong> evangelizzazione.<br />
Evangelizzazione, dunque, come anima e finalità <strong>di</strong><br />
un percorso cui è chiamata l’intera Diocesi e che la impegna<br />
per i prossimi tre anni.<br />
La Chiesa “esiste per evangelizzare” (Evangelii nuntian<strong>di</strong>,<br />
14): questo vale tanto per la Chiesa universale,<br />
quanto per la Chiesa particolare, ovvero per la Chiesa<br />
<strong>di</strong> Milano, la nostra Diocesi. Ma l’Arcivescovo ci ricorda<br />
che questo riguarda anche la Chiesa “che si ritrova<br />
nella comunità parrocchiale”.<br />
Ecco dunque che il messaggio arriva <strong>di</strong>rettamente a<br />
noi, tocca personalmente ciascuno <strong>di</strong> noi: tutti siamo<br />
evangelizzatori, tutti siamo chiamati a essere “operai<br />
del Vangelo”. In ciascuno <strong>di</strong> noi, il Signore ha posto le<br />
sorgenti della vita.