Scarica tutto il giornale in PDF - Strategie Amministrative
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A Cremona un protocollo tra Anci, Prov<strong>in</strong>cia, Regione, Camera di Commercio<br />
Insieme per la gestione dei servizi<br />
di Lauro Sangaletti<br />
L’<strong>in</strong>novazione organizzativa passa per i piccoli Comuni.<br />
Quante volte l’abbiamo detto e ancora una<br />
volta questa affermazione trova conferma nel protocollo<br />
d’<strong>in</strong>tesa siglato a Cremona lo scorso 24 maggio<br />
da Anci Lombardia con Prov<strong>in</strong>cia di Cremona, Regione<br />
Lombardia e Camera di Commercio, che apre<br />
un percorso di condivisione sul tema della gestione<br />
associata di servizi nei Comuni con meno di 5000 abitanti,<br />
così come prescritto dalla Legge 122/2010.<br />
Scopo del progetto è quello di gestire <strong>in</strong> forma associata i<br />
servizi per renderli migliori, consentendo ai Comuni più<br />
grandi di risparmiare risorse e ai più piccoli di offrire prestazioni<br />
adeguate ai propri cittad<strong>in</strong>i.<br />
Nella nostra regione <strong>il</strong> territorio cremonese è forse quello<br />
che meglio si presta a queste politiche, poiché come spiega<br />
Ivana Cavazz<strong>in</strong>i, Presidente del dipartimento Piccoli Comuni<br />
di Anci Lombardia e s<strong>in</strong>daco di Drizzona, “dei 115<br />
Comuni <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia, 104 sono piccoli. Sul nostro territorio<br />
<strong>il</strong> percorso dell’associazionismo è ben presente ed evoluto.<br />
Era naturale che proprio da qui partisse un progetto p<strong>il</strong>ota<br />
<strong>il</strong> cui obiettivo è fornire un modello che potrà essere<br />
seguito altrove”. Negli anni, <strong>in</strong>oltre,<br />
questo territorio è stato capace di<br />
mettere a frutto i contributi che<br />
sono stati erogati a livello regionale<br />
per poter mettere <strong>in</strong><br />
campo nuovi processi di gestione<br />
associata. A questo<br />
proposito Regione Lombardia<br />
ha evidenziato come nel<br />
corso del 2010 i contributi<br />
regionali erogati <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia<br />
di Cremona per l'unione<br />
dei Comuni sono stati di<br />
772m<strong>il</strong>a euro: 173m<strong>il</strong>a (ai<br />
quali si sono aggiunti altrettanti<br />
fondi messi a disposizione<br />
direttamente dai Comuni) per<br />
l'avvio dei servizi e 599m<strong>il</strong>a per la<br />
gestione dei servizi <strong>in</strong> forma associata.<br />
Di queste risorse spese sul territorio<br />
ne hanno beneficiato 22 Comuni per un totale<br />
di 29535 abitanti.<br />
L’ulteriore impegno regionale è stato presentato dall’Assessore<br />
alla semplificazione e digitalizzazione Carlo Maccari<br />
che ha evidenziato come “promuovere e <strong>in</strong>vestire nell'associazionismo<br />
<strong>in</strong>tercomunale mediante l'<strong>in</strong>centivazione e<br />
lo sv<strong>il</strong>uppo di forme stab<strong>il</strong>i di esercizio di servizi, significa<br />
favorire risparmio di denaro e la garanzia di qualità, efficacia<br />
e cont<strong>in</strong>uità ai servizi stessi".<br />
Considerando <strong>il</strong> merito dell’<strong>in</strong>tesa, si deve evidenziare<br />
come essa vuole pr<strong>in</strong>cipalmente portare all’<strong>in</strong>dividuazione<br />
> primopiano<br />
e alla sperimentazione dei criteri per la def<strong>in</strong>izione geografica<br />
degli ambiti ottimali per la gestione associata, a partire<br />
dall’esperienza del piano territoriale di coord<strong>in</strong>amento<br />
prov<strong>in</strong>ciale (Ptcp), criteri che potranno <strong>in</strong> seguito servire<br />
da riferimento a livello regionale.<br />
In particolare, <strong>in</strong>oltre, <strong>il</strong> protocollo mira a sv<strong>il</strong>uppare 8<br />
obiettivi specifici:<br />
- valutare lo stato delle esperienze delle Unioni di Comuni<br />
sul territorio prov<strong>in</strong>ciale;<br />
- valutare i processi di semplificazione a livello territoriale,<br />
verificando lo stato delle relazioni organizzative tra le<br />
amm<strong>in</strong>istrazioni;<br />
- def<strong>in</strong>ire un quadro conoscitivo e di analisi territoriale attraverso<br />
la ricognizione dei servizi e una valutazione della<br />
loro economicità<br />
- verificare gli elementi e i servizi che possono favorire<br />
azioni volontarie di aggregazione tra piccoli Comuni, con<br />
riferimento alla loro situazione f<strong>in</strong>anziaria, alla presenza<br />
di relazioni <strong>in</strong>tercomunali pregresse e alla coerenza con le<br />
norme statali e regionali;<br />
- def<strong>in</strong>ire le potenziali nuove aree di coord<strong>in</strong>amento <strong>in</strong>tercomunali;<br />
- valutare la replicab<strong>il</strong>ità delle esperienze<br />
locali e la realizzazione di un<br />
modello per la loro diffusione sul<br />
territorio;<br />
- monitorare e verificare e valutare<br />
i sistemi <strong>in</strong>fo-telematici disponib<strong>il</strong>i<br />
presso gli Enti locali;<br />
- promuovere Suap gestiti <strong>in</strong><br />
forma associata.<br />
In merito alla firma del documento<br />
si è espresso anche Giuseppe<br />
Tadioli di Legautonomie<br />
Cremona, secondo <strong>il</strong> quale poiché<br />
“l’<strong>in</strong>iziativa parte dal basso<br />
rappresenta un processo da analizzare<br />
con grandissima attenzione.<br />
Questo perché <strong>il</strong> territorio cremonese<br />
ama essere protagonista dei processi, soprat<strong>tutto</strong><br />
quando questi sono importanti e<br />
hanno valore, come dimostrano le azioni associative<br />
messe <strong>in</strong> atto <strong>in</strong> questi anni localmente. La propensione<br />
all’<strong>in</strong>novazione è qu<strong>in</strong>di la chiave che permette di<br />
capire <strong>il</strong> senso del protocollo”.<br />
Ivanza Cavazz<strong>in</strong>i, commentando l’accordo, ha <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e dichiarato<br />
che “Anci Lombardia è conv<strong>in</strong>ta della bontà di un<br />
percorso di preparazione alla gestione associata di servizi<br />
che parta dagli stessi territori e che possa essere <strong>in</strong> futuro<br />
adottata dai legislatori regionali e nazionali, sulla scorta<br />
dell’espressione di volontà e dell’autonomia dei Comuni,<br />
senza imposizioni dall’alto”.<br />
strategieamm<strong>in</strong>istrative giugno 2011<br />
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