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Linee Guida per gli interventi di difesa ambientale delle dune ... - catap

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O<strong>per</strong>e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa naturali e artificiali<br />

Stato dei complessi dunosi nel Me<strong>di</strong>terraneo<br />

Il Me<strong>di</strong>terraneo rischia <strong>di</strong> <strong>per</strong>dere le sue caratteristiche <strong>dune</strong> <strong>di</strong><br />

sabbia, una vera e propria <strong>di</strong>fesa naturale dei litorali marini.<br />

Turismo e cemento hanno sacrificato, in un secolo, circa 70.000 ha <strong>di</strong><br />

colline sabbiose del Me<strong>di</strong>terraneo, con una <strong>per</strong><strong>di</strong>ta del 71% de<strong>gli</strong> oltre<br />

100.000 ha <strong>di</strong> <strong>dune</strong> esistenti all’inizio del secolo.<br />

Secondo il Rapporto Europeo sull’Ambiente, tra tutti i paesi europei,<br />

spetta all’Italia il primato <strong>di</strong> aver sacrificato più <strong>dune</strong>: dai circa<br />

45.000 ha dell’inizio del 1900 si è passati ai 9.000 attuali con una<br />

<strong>per</strong><strong>di</strong>ta, quin<strong>di</strong>, dell’80% <strong>di</strong> paesaggio litorale.<br />

In particolare, se l’attacco alle <strong>dune</strong> non è stato risparmiato in<br />

nessun paese dell’Unione ed ha colpito le coste atlantiche dei paesi<br />

del Nord, è nel Me<strong>di</strong>terraneo che si registra il caso più allarmante.

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