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50 anni di Sot dal Tôr - Il Paese delle Meridiane

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1 |<strong>Sot</strong> <strong>dal</strong> <strong>Tôr</strong><br />

Con l’arrivo dell’autunno è da poco ripresa<br />

la nuova stagione <strong>di</strong> prove per i<br />

membri della Compagnia Instabile <strong>di</strong><br />

Uanis, mesi <strong>di</strong> incontri settimanali per<br />

poter preparare al meglio l’allestimento<br />

della nuova rappresentazione teatrale<br />

da portare in scena nel corso del 2013.<br />

Certi dell’impegno che i componenti del<br />

gruppo amatoriale de<strong>di</strong>cheranno anche<br />

quest’anno al loro hobby preferito, nell’augurare<br />

ai giovani ed ai loro fedeli<br />

collaboratori un buon lavoro, si desidera<br />

approfittare <strong>di</strong> queste righe per richiamare<br />

alla memoria l’ultimo spettacolo in<br />

cui i ragazzi hanno recitato, ovvero «48:<br />

muart che fevele», un’esilarante trama<br />

tragicomica - sviluppata in marilenghe<br />

- che ha visto protagonista Piero, un<br />

finto cadavere che ha inscenato la propria<br />

morte pur <strong>di</strong> smascherare, una volta<br />

per tutte, il poco amore nutrito nei suoi<br />

confronti <strong>dal</strong>le tre donne della sua vita,<br />

a fronte, invece, del loro attaccamento<br />

al denaro ed ai beni materiali. Luciana,<br />

Giorgia e Chantal, le maldestre aspiranti<br />

omicide (che prima si scontrano e poi<br />

si coalizzano per riuscire ad intascare<br />

un’ingente somma, ciascuna convinta<br />

che il decesso del consorte non sia dovuto<br />

a cause naturali, bensì da imputarsi<br />

alla preme<strong>di</strong>tazione della propria mano<br />

assassina) sono sostenute ed abbindolate,<br />

in un sol tempo, da Mila, la bella badante<br />

straniera, ultima (ed unica!) legittima<br />

sposa della... salma, la quale svela<br />

solo in chiusura la propria identità, dopo<br />

aver vestito i p<strong>anni</strong> <strong>di</strong> una segretaria un<br />

po’ svampita.<br />

Due sere <strong>di</strong> suspance e risate a crepapelle,<br />

nella sala civica <strong>di</strong> Aiello (con<br />

successiva replica nella beach-arena <strong>di</strong><br />

Gemona, nell’ambito <strong>di</strong> una nota manifestazione<br />

estiva). Questa recita ha rappresentato<br />

l’apice, il culmine, il degno<br />

epilogo <strong>di</strong> un lungo laboratorio, promosso<br />

con l’intento <strong>di</strong> avvicinare nuo-<br />

Al fine <strong>di</strong> concludere il rinnovamento<br />

della struttura che ospita l’omonima<br />

scuola materna paritaria e <strong>di</strong> promuovere<br />

il progetto relativo alla costituzione <strong>di</strong><br />

una «sezione primavera», la Fondazione<br />

Casa De Senibus, ente senza scopo <strong>di</strong><br />

lucro con sede a Jo<strong>anni</strong>s <strong>di</strong> Aiello, lancia<br />

l’idea <strong>delle</strong> donazioni «in memoria».<br />

Non è un’iniziativa nuova, spiegano gli<br />

amministratori della Fondazione, ma è<br />

semplicemente la riproposizione <strong>di</strong> analoghe<br />

iniziative promosse da altre associazioni/fondazioni<br />

senza scopo <strong>di</strong> lucro<br />

anche ben più famose della nostra.<br />

Già oggi le donazioni in favore della<br />

scuola godono <strong>di</strong> importanti agevola-<br />

LA comPAGniA inSTAbiLe ALLe PreSe<br />

con un nuoVo ProGeTTo<br />

vi volti e nuove voci alla compagine <strong>di</strong><br />

attori e tenuto, ancora una volta, <strong>dal</strong>la<br />

qualificata regista <strong>di</strong> Feletto Umberto,<br />

Na<strong>di</strong>a Pers, con realizzazione <strong>delle</strong> sedute<br />

su patrocinio dell’amministrazione<br />

comunale <strong>di</strong> Aiello, che ha incentivato<br />

l’iniziativa con un prezioso finanziamento.<br />

<strong>Il</strong> seminario ha portato il pungo<br />

<strong>di</strong> artisti a dare, man a mano, forma<br />

al canovaccio stesso della storia, steso<br />

quin<strong>di</strong> con il contributo eterogeneo <strong>di</strong><br />

molte teste pensanti <strong>di</strong>verse, le quali<br />

hanno via via ideato, plasmato, forgiato<br />

la personalità e le connotazioni dei singoli<br />

personaggi, con una ricerca geniale<br />

<strong>di</strong> caratterizzazioni verosimili, sebbene<br />

eccentriche e <strong>di</strong>vertenti.<br />

Grande de<strong>di</strong>zione dunque, e volontà <strong>di</strong><br />

mettersi in gioco, sperimentandosi in<br />

un’excalation <strong>di</strong> invenzione ed improvvisazione,<br />

seguite da arricchimento e<br />

perfezionamento. Travolgente il risultato<br />

<strong>di</strong> questo piccolo giallo friulano, con<br />

grossa attenzione al dettaglio, al particolare!<br />

Anche grazie ad una <strong>di</strong>scussa<br />

ma accattivante locan<strong>di</strong>na <strong>di</strong> pubblicizzazione<br />

dell’evento, impaginata e stampata<br />

a mo’ <strong>di</strong> necrologio, e ad un palco<br />

<strong>di</strong> notevole effetto, che ha destato nelle<br />

decine e decine <strong>di</strong> spettatori, sin dai<br />

primi istanti, curiosità e sbigottimento,<br />

perplessità ed entusiasmo, con una<br />

massiccia bara lignea <strong>di</strong> manifattura<br />

artigianale a troneggiare centralmente,<br />

circondata dai tipici arre<strong>di</strong> funebri e dai<br />

pomposi decori floreali che adornano le<br />

sale mortuarie. Un’ambientazione cupa,<br />

sinistra, inquietante, da sfondo però ad<br />

uno show davvero spassoso. Ancora<br />

complimenti, allora, per la creatività e<br />

la presenza scenica nuovamente <strong>di</strong>mostrate<br />

da Beatrice, Marzia, Valentina A.,<br />

Valentina B. (new entry da Torviscosa)<br />

e Riccardo, ed un accorato incoraggiamento<br />

per la futura performance, anzi,<br />

come chiede la tra<strong>di</strong>zione come storica<br />

formula <strong>di</strong> scongiuro e buon auspicio<br />

rituale per i professionisti del mondo<br />

del teatro: «tanta m...»!!!<br />

A.T.<br />

donAZioni «in memoriA» ALLA FondAZione de SenibuS<br />

zioni fiscali previste <strong>dal</strong>la normativa: da<br />

ora in poi, a fronte <strong>di</strong> una donazione,<br />

grande o piccola che sia, destinata al<br />

rinnovamento della struttura (ristrutturazione<br />

<strong>di</strong> una sala o <strong>di</strong> altre parti<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio, acquisto <strong>di</strong> giochi, <strong>di</strong> attrezzature<br />

e/o <strong>di</strong> altro materiale…), gli<br />

amministratori promettono <strong>di</strong> ricordare<br />

il donatore, o le persone a lui care, con<br />

l’intitolazione <strong>di</strong> una sala, l’apposizione<br />

<strong>di</strong> una targa o con iniziative similari.<br />

La nostra Fondazione, continuano gli<br />

amministratori, è nata nel 1955, proprio<br />

in questo modo, da un gesto <strong>di</strong> generosità:<br />

il lascito testamentario dell’ultima<br />

rappresentante della famiglia De Seni-<br />

bus. Negli <strong>anni</strong> ha ospitato centinaia <strong>di</strong><br />

bambini ed a oltre 57 <strong>anni</strong> <strong>dal</strong>la nascita,<br />

ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> saper operare con continuità<br />

nel ricordo dei benefattori dei<br />

quali porta il nome. Sarebbe magnifico,<br />

concludono gli amministratori, a molti<br />

<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, trovare altre persone<br />

generose che desiderano sostenere le<br />

attività della nostra fondazione, tanto<br />

che, in presenza <strong>di</strong> una donazione cospicua,<br />

non si esclude, ad<strong>di</strong>rittura, che<br />

la Fondazione possa cambiare nome<br />

aggiungendo al nome dei De Senibus,<br />

quello degli ulteriori benefattori.<br />

Per informazioni 0431.999713 o<br />

desenibus@libero.it.

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